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www.gazzetta.it domenica 1 aprile 2012 1,20 €

REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

CAROLINA

anno LXVIII LXVI I ­ Numero n 13 Anno

TUTTO L’ORO DEL MONDO! Favolosa Kostner: rimonta dal 3° posto grazie ad un libero perfetto e conquista il primo titolo iridato per l’Italia: «C’è la mia intera vita»

AL TOP DA 10 STAGIONI Carolina Kostner, 25 anni, è nata a Bolzano. Vanta anche 4 titoli ai campionati europei

BUONGIOVANNI ALLE PAGINE 22 E 23

LA PARTITA DELLE POLEMICHE UN BEL CATANIA IMPONE IL PARI (1­1) AI ROSSONERI

STOP MILAN IRA ALLEGRI Il tecnico: «Quel tiro di Robinho era rete, e ci hanno fischiato due fuorigioco inesistenti. Ora Marotta stia zitto»

Conte: «Adesso ci proviamo davvero» Mazzarri a caccia del terzo posto: «Saremo sfrontati» 3 Antonio Conte POLARIS ALLE PAGINE 10­11­12

Stramaccioni: «Serve una gara da vera Inter» A San Siro il Genoa di Palacio In panchina il giovane Livaja

ilCommento

DUELLO DI NERVI

ELEFANTE, GRIMALDI, ODDI ALLE PAGINE 14 E 15

di LUIGI GARLANDO

L’ALTRO ANTICIPO

Non proprio il harakiri evocato ieri da Antonio Conte, ma il Milan a Catania un po’ di male se lo è fatto: il pareggio (1­1) offre alla Juventus la possibilità di por­ tarsi stasera a due soli punti dalla vetta.

Parma, che Floccari La Lazio s’arrende

L’ARTICOLO A PAGINA 19

ARCHETTI, CIERI, SCHIANCHI, STOPPINI A PAGINA 13

RULLO BARÇA BATTUTO BIELSA

Serie A / 30ª GIORNATA

IL GOL FANTASMA NON ASSEGNATO

PARTITE Ieri

CONDO’ A PAGINA 9

9 771120 506000

La Juve vuole approfittarne e portarsi a ­2

L’ESORDIO

BOCCI, CARUSO, CENITI, PASOTTO, VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 9

20 4 0 1>

ARRIVA IL NAPOLI

PREMIER 3­3 COL SUNDERLAND

SERIE B LACRIME PER MANCINI

Balotelli litiga e fa doppietta Il City pareggia

Torino e Pescara si fermano Riecco la Samp

BOLDRINI A PAGINA 21

DA PAGINA 22 A PAGINA 25

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

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Berlusconi supporta la rabbia di Allegri: «Il risultato è chiaramente falsato. Ho chiesto il riconteggio dei gol».

SUPERBIKE POLE DI SYKES (KAWASAKI)

Biaggi, Checa, Melandri pronti a scaldare Imola GOZZI PAG. 28­29; COMMENTO DI FALSAPERLA PAG. 19

CATANIA MILAN PARMA LAZIO Oggi (ore 15) ROMA NOVARA (12.30) BOLOGNA PALERMO CAGLIARI ATALANTA FIORENTINA CHIEVO INTER GENOA LECCE CESENA SIENA UDINESE JUVE NAPOLI (20.45)

1­1 3­1 (2 0) (1 3) (0 1) (0 1) (1 0) (1 0) (1 2) (3 3)

CLASSIFICA MILAN* 64 JUVENTUS 59 LAZIO* 51 NAPOLI 48 UDINESE 48 ROMA 44 CATANIA* 43 INTER 41 ATALANTA** 37 BOLOGNA 36

PALERMO 36 CHIEVO 36 PARMA* 35 CAGLIARI 34 GENOA 34 FIORENTINA 33 SIENA 33 LECCE 27 NOVARA 24 CESENA 18

* Una partita in più. ** Sei punti di penalizzazione.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 1 APRILE 2012

SERIE A ANTICIPO 30a GIORNATA

4 il Giallo

TORNANO LE COPPE Da martedì riprendono le coppe europee, con il ritorno dei quarti di finale sia in Champions che in Europa League. Il Milan sarà impegnato proprio martedì al Camp Nou con il Barcellona. Ecco il programma completo.

La rete presunta vista da ogni angolazione disponibile

Martedì Champions ore 20.45 BarcellonaMILAN (andata 0-0), Bayern MonacoMarsiglia (2-0) Mercoledì Champions ore 20.45 Chelsea-Benfica (1-0), Real Madrid-Apoel Nicosia (3-0) Giovedì Europa League ore 21.05 Valencia-AZ Alkmaar (1-2), Athletic Bilbao-Schalke (4-2), MetalistSporting Lisbona (1-2), HannoverAtletico Madrid (1-2)

TROPPI FANTASMI Il Milan soffre e pareggia a Catania Poi si scatena la polemica: gol o no? Segna Robinho, pareggia Spolli. Ma sono le decisioni arbitrali a tenere banco. Rossoneri arrabbiati: rivendicano il raddoppio del brasiliano. Juve a -5, però oggi può andare a -2 DAL NOSTRO INVIATO

SEBASTIANO VERNAZZA CATANIA

Prima di «schifare» questo pareggio al Cibali, di rimuginare sui due punti persi, i tifosi milanisti calcolino che il Catania è la squadra del momento. I Montella boys vengono da tre partite verità, contro formazioni d’alto bordo: vittoria per 1-0 in casa con la Lazio; pari 2-2 a Napoli; l’1-1 col Milan. Una specie di trittico della maturità superato a pieni voti, 5 punti contro la «crema» del campionato. Ragion per cui forse il Milan ieri ha guadagnato un punto e non ne ha persi due. E’ vero, c’è il rischio che stasera la Juve si riavvicini, risalga a -2, però va calcolato che anche Antonio Conte sotto l’Etna non andò oltre l’1-1. Diverso è il discorso se si analizza la prestazione del Milan in chiave Champions: dalla Sicilia non arrivano segnali esaltanti in vista del ritorno dei quarti martedì a Barcellona, ma questo è un altro discorso. Per lo scudetto non cambia granché, per la Champions si vedrà. Ogni partita ha la sua storia. Episodi e polemiche Catania-Milan ha dato altra miccia alle polemiche sull’asse Milan-Juventus. Due gli episodi da vivisezionare alla tv e dopo aver visto e rivisto, dopo aver discusso con mezzo mondo, siamo arrivati a

una conclusione: se ci fosse stata la moviola in campo, si sarebbe andati avanti per ore a litigare. I nostri verdetti, per quel che valgono, sono i seguenti. Sullo 0-1, a inizio ripresa, il gol di Gomez è stato giustamente annullato perché sul cross di Barrientos c’è un tocco di Bergessio di rientro da una posizione di fuorigioco, e qui bisogna complimentarsi con l’assisten-

te Marzaloni di Rimini perché ci vuole l’occhio clinico per sbrogliare una matassa del genere. Sull’1-1 (’20 s.t.), Robinho ha dribblato Carrizo e si è visto respingere il tiro da Marchese. Domandona delle cento pistole: buona parte della palla sembra dentro, ma ha superato del tutto la linea di porta oppure no? Non ci sono certezze. Una foto ci fa propendere per il

la Moviola DI FRANCESCO CENITI

La palla sembra dentro, ma ha superato per intero la linea? Rete annullata: è fuorigioco Diciamo subito una cosa: dopo cento replay e decine d’inquadrature diverse, non c’è una certezza assoluta sul gol fantasma di Robinho (20’ s.t.). La respinta di Marchese sembra arrivare quando la palla si trova oltre la linea di porta. Ma non c’è certezza che l’abbia varcata per intero: il regolamento dice che per essere gol nessuna proiezione della circonferenza della palla deve toccare un qualunque punto della linea. Davvero dura valutare l’episodio per l’assistente

Ghiandai che decide di non assegnare la rete. Un caso simile, comunque, sarebbe stato di difficile lettura anche per un eventuale giudice di porta, mentre forse solo una tecnologia ben rodata e affidabile avrebbe potuto dare risposte sicure. Il Milan, però, si sente defraudato di un’altra marcatura non vista, dopo quella clamorosa (e senza dubbi) di Muntari ignorata contro la Juve. I rossoneri, tra l’altro, attaccano la direzione di Bergonzi e dei suoi collaboratori anche per

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«niet»; un replay di Sky ci instilla il dubbio del possibile oltrepassamento. Su questa specifipareggi ca situazione non ci sentiamo esterni di bocciare l’assistente GhianIl Milan dai, insufficiente però perché aveva vinto le ha sbandierato al Milan due fuorigioco che non c’erano. Sia- ultime 4 trasferte (2-1 Udinese, mo rassegnati: da anni, forse 3-0 Cesena, da sempre, nel calcio italiane 4-0 Palermo e certe partite non vengono più 2-0 Parma) analizzate sul piano tecnico-tat-

altre situazioni. Due in particolare, sempre nella ripresa: i fuorigioco inesistenti chiamati a Ibra e Boateng. Anche queste sono valutazioni di Ghiandai: si tratta di errori grossolani e con poche attenuanti. Addirittura nel secondo caso la bandierina si alza nonostante un particolare non indifferente: il rossonero, lanciato negli spazi lasciati liberi dalla difesa, era partito dalla propria metà campo... Insomma, serata storta per il primo assistente, ma non altrettanto si può dire di Marzaloni. E’ lui, infatti, a far annullare una rete a Gomez a inizio secondo tempo (Milan avanti 1 0): non è l’argentino in posizione irregolare, ma Bergessio che gli serve l’assist in semirovesciata. Il guardalinee se ne accorge nonostante l’incrocio e appena l’attaccante tocca la palla, ferma l’azione. Chiamata difficile, ma perfetta.

tico, ma sono sottoposte ad autopsie. Non ci stupiremmo se prima o poi Bruno Vespa ci facesse dei plastici a «Porta a Porta». Quei 20 minuti Al di là delle discussioni sui due macro-episodi arbitrali, la partita avrebbe detto qualcosa di interessante. La prima cosa balzata ai nostri occhi sono stati i primi venti mi-

La posizione di Bergessio sul gol annullato SKY

IL REGOLAMENTO

GDS


DOMENICA 1 APRILE 2012

LA VOLATA LE PARTITE CHE DECIDERANNO LO SCUDETTO

laFoto Ecco la prova rossonera caricata anche sul sito del club GDS

CATANIA

MILAN

1

1

(4-3-3) Carrizo; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron (dal 47’ s.t. Seymour); Barrientos (dal 26’ s.t. Llama), Bergessio, Gomez (dal 40’ s.t. Lanzafame)

la Sfida ALEJANDRO GOMEZ 24 ANNI ATTACCANTE

(4-3-1-2) Abbiati; Abate, Bonera, Mexes, Antonini; Aquilani (dal 40’ s.t. Maxi Lopez), Ambrosini, Nocerino; Emanuelson (dal 7’ s.t. Boateng); Ibrahimovic, Robinho (dal 28’ s.t. El Shaarawy)

MINUTI GIOCATI

ALLENATORE Montella

PANCHINA Amelia, Yepes, Zambrotta, Gattuso

TIRI TOTALI

AMMONITI nessuno

ALLENATORE Allegri

3

PANCHINA Kosicky, Bellusci, Catellani, Ricchiuti

AMMONITI Ambrosini e Mexes per gioco scorretto GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Robinho (M) al 34’ p.t.; Spolli (C) al 12’ s.t. ARBITRO Bergonzi di Genova

75 2

GOL SEGNATI

0

1

DRIBBLING TENTATI/RIUSCITI

NOTE Paganti 11.047, abbonati 9.206; comunicato solo l’incasso globale 428.377 euro. In fuorigioco: 2-4. Angoli: 4-8. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 3’

POSSESSO PALLA

87

DE SOUZA ROBINHO 28 ANNI ATTACCANTE

1/5

VANTAGGIO TERRITORIALE

1/2

PASSAGGI POSITIVI/NEGATIVI CATANIA 44%

MILAN 56%

TIRI IN PORTA

III CATANIA 3

CATANIA 57%

MILAN 43%

24/5

TIRI FUORI

IIIIIII IIIIIIIIII MILAN 7

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 8’ Nocerino smarca Emanuelson davanti a Carrizo: tiro sul portiere 17’ Ibra solo davanti a Carrizo su lancio di Mexes: il portiere devia con un piede c GOL! 34’ Robinho-Ibra-Robinho: il brasiliano, libero davanti a Carrizo, stavolta non sbaglia 38’ Gomez da fuori: traversa

nuti del Catania nella ripresa, quando la squadra di Montella — che nella prima parte sullo 0-1 aveva colpito una traversa con Gomez — ha messo all’angolo il Milan. Pressione notevole e predominio territoriale costante che hanno fruttato il gol annullato a Gomez, uno spettacolare salvataggio di Antonini, il pareggio di Spolli su sponda di Legrottaglie e diversi tiri fuori misura di Almiron. Il tutto è andato avanti per venti minuti, non di più, però si parla del Catania, non del Barça, e questo spicchio di gara, questi venti forsennati minuti catanesi trillano come un campanellino d’allarme. Di rado, in Italia, ci è capitato di vedere un Milan sopraffatto sul piano dell’iniziativa. Era successo a Torino, nel finale contro la Juve in autunno, e poi a Napoli. Subire il Catania come se fosse il Barcellona, ancorché per appena 20 minuti, suona sinistro in vista del

CATANIA 10

II MILAN 2

SECONDO TEMPO 2’ annullato gol a Gomez per off side di Bergessio c GOL! 12’ Angolo da sinistra, testa di Legrottaglie per Spolli, che infila Abbiati. 20’ Robinho dribbla Carrizo, ma il tiro del brasiliano viene respinto da Marchese. Sulla linea? 31’ Super Carrizo su colpo di testa di Mexes. 46’ Grande Carrizo su Ibra in uscita.

Camp Nou, ma speriamo di sbagliarci. Quel solito andar per Ibra Al Ci-

bali il Milan ha applicato il solito format delle sue partite di Serie A. E’ andato alla costante ricerca di Ibrahimovic e Zlatan ha ripagato con l’assist per l’1-0 di Robinho, un bel «dai e vai» a metà del primo tempo che ha tagliato fuori Lodi e Legrottaglie. Ibra ha però avuto la sfortuna di incocciare in un superlativo Carrizo. Il portiere del Catania gli ha detto no in tre occasioni: nel primo tempo di piede, a tu per tu; nella ripresa con un volo su pallonetto e con una grande uscita bassa. Morale della favola: abbiamo visto un Milan monocorde, Ibra-centrico. Per Barcellona urge anche un piano B (che non sta per Berlusconi, sia chiaro). © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA SPORTIVA

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Questa immagine è stata pubblicata ieri sera dal sito ufficiale del Milan, con il titolo «Inaccettabile!» a corredo. Il fotogramma era arrivato sul cellulare di Galliani che l’ha mostrato ai cronisti al Massimino. Secondo i rossoneri l’immagine proverebbe al di là di ogni dubbio che la palla calciata da Robinho aveva superato interamente la linea di porta.

Scudetto al veleno IL DUELLO CON I BIANCONERI

Galliani è furioso «Guardate qui La palla è entrata» L’a.d. del Milan dà corpo alle proteste di Allegri mostrando un’immagine sul proprio telefonino: «Così non si può andare avanti». Restano i problemi in attacco. E martedì c’è il Barça

PALLE PERSE

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9

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI Twitter @picobocci CATANIA

Questa sera la Juve sarà più vicina, forse. O forse no. Ma la polemica continuerà all’infinito, perché all’attacco più forte del campionato secondo il Milan mancano due reti, e sono quelle che potrebbero valere lo scudetto. «Se da Torino si lamentano degli arbitri e l’andazzo è questo, stiamo freschi», dice Allegri. Anche lui, l’allenatore che faceva le battute su Marotta e Conte a questo punto getta la maschera. Niente battute, solo rabbia nuda e cruda. Anche se il gol non assegnato ieri a Robinho, quello che avrebbe consegnato i tre punti al Milan, è una questione di pochissimi centimetri, mentre la regolarità del gol di Muntari a San Siro era appariscente come un’insegna al neon. Troppi errori «Spero che siano

sempre errori in buona fede, ma se bisogna lamentarsi lo faremo anche noi», continua Allegri. «Questi sono errori che pesano sul campionato, anche se non voglio dire che sarà determinato da-

gli arbitri, perché gli arbitri sono bravi. Però così non si può andare avanti», conclude furibondo il tecnico. Stessa scuola di pensiero dell’amministratore delegato, com’è ovvio: Galliani gira per i corridoi dello stadio brandendo il telefonino come un’arma spuntata. C’è il fermo immagine del pallone che a lui e a tutto il Milan è parso entrare in rete tanto quanto il regolamento prescrive. «Sempre contro di noi, non è possibile, questa storia deve finire», ripete l'amministratore delegato, che ce l’ha anche con i guardalinee per un paio di fuorigioco fischiati a Ibra e Boateng. A pochi giorni da una partita complicata come quella del Camp Nou, il Milan si accorge di poter essere riacchiappato dalla Juve. E la polemica infinita va avanti. «Non protesto mai, ma questa volta se ne sono viste — aggiunge l’a.d. —, è inaccettabile quello che capita al Milan. Non sono stati dati due gol, incredibile. Il regolamento prevede che sia gol quando il pallone supera la linea, ma quest’anno per noi non è così. Quello che accade al Milan è inaccettabile. Lasciamo stare la Juve che non c’entra niente, ma questi sono due errori gravi che potrebbero alterare il campionato». Alla rovescia Caso strano, que-

sto Catania-Milan somiglia al Milan-Juve delle discordie: un gol non convalidato, un gol annullato per fuorigioco agli avversari che pareva regolare (ma le ultime immagini hanno certificato l’esattezza delle decisioni dell’arbitro). E tutto resta aperto, e il sangue amaro, anche se il Milan il sangue amaro se l’è fatto anche per conto suo. Ha il migliore attacco del campionato, mentre l’anno scorso aveva vinto lo scudetto soprattutto grazie a una difesa d’acciaio. Paradossalmente, nella fase più calda della stagione il Milan ha in parte recuperato l’efficienza difensiva, ma ha smarrito la freddezza in attacco. Contro il Barcellona Robinho e Ibrahimovic hanno sprecato l’insprecabile e Emanuelson aveva aggiunto la sua pennellata a metà partita. Contro il Catania l’olandese si è esibito subito in un errore macroscopico, mentre Robinho ha atteso il pareggio del Catania e il momento più frenetico del secondo tempo per indirizzare mollemente in rete un pallone che si è fermato pochi centimetri prima della meta. Ibrahimovic invece ha solo sfiorato il gol. Eppure il Milan al Camp Nou può sperare, nonostante il mezzo passo falso in campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A ANTICIPO 30a GIORNATA SODDISFAZIONE LE DECISIONI ARBITRALI NON HANNO INTACCATO LA GIOIA DEI SICILIANI CHE ORA PENSANO IN GRANDE

Pulvirenti: «Giocando così meritiamo l’Europa» FRANCESCO CARUSO CATANIA

Anche senza la quinta vittoria consecutiva in casa, rimane sempre una notte da record. Il Catania infila l’ottavo risultato utile di fila. Non gli era mai riuscito da quando è tornato in A. Per ritrovare una striscia così lunga, bisogna arretrare al 1954-’55 la prima volta e al 61-’62 la seconda. Europa E per il presidente Pulvirenti, dopo una partita così, l’Europa è meno distante: «Giocando così il Catania meri-

ta di andare in Europa League, ma ora per noi viene il difficile. Dopo Napoli e Milan bisogna continuare a trovare le motivazioni anche contro le squadre meno blasonate. Bisognerà trovare nuovi stimoli. Attendiamo con curiosità i prossimi impegni. Nella prima mezzora abbiamo schiacciato il Milan e meritavamo qualcosa di più. Ma ci accontentiamo del pareggio. Ce la siamo giocata senza paura contro una squadra di campioni. Abbiamo infilato l’ottavo risultato utile di fila con pieno merito, accettando tutte le partite a viso aperto. E’ stato il nostro marchio di fabbrica. Non siamo

abituati a lottare per traguardi così importanti, ma ci proveremo. Non dobbiamo mollare di un centimetro». Montella più che contentezza, sprizza serenità. E si tiene a debita distanza dai torti, presunti o reali, degli arbitri: «Da quando ho cominciato questo mestiere mi sono imposto di non parlare mai degli episodi discussi e discutibili e per ora non mi è costata grossa fatica e non guardo mai le immagini prima di venire qui. Nei primi 10 minuti abbiamo giocato una buona gara, poi il Milan ha preso il sopravvento e ha meritato il vantaggio. Noi però siamo rimasti in partita, abbiamo

preso una traversa, pareggiato e avuto l’opportunità per il 2-1. Fossimo stati più bravi avremmo vinto». Rispetto alla netta sconfitta di San Siro nella gara dell’andata, Montella racconta di un Catania parecchio trasformato: «La squadra in questi mesi è cresciuta molto, in consapevolezza e tatticamente, sa leggere le diverse fasi della gara. Ora verrà il bello, però: contro le squadre che sulla carta potrebbero essere sottovalutate dovremo dare risposte importanti. No, io non faccio la corsa sulla Roma perché non ho nulla contro i giallorossi, faccio la corsa su chi ci precede a 44 punti e sta al sesto posto». Ma il prodotto non cambia.

Il gol di Nicolas Spolli, 29 anni, alla seconda rete consecutiva LAPRESSE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

le Pagelle

di SEBASTIANO VERNAZZA

CATANIA SPOLLI TIENE IBRA, LEGROTTAGLIE C’È 6,5 7,5 h L’allenatore Montella Il migliore Carrizo

6,5 Dopo Lazio, Napoli e Milan, Catania meritevole d’Europa.

Il Milan ha superiorità di tecnica, ma Montella può incorniciare i primi 20 minuti della ripresa, quando il Catania ha preso i campioni d’Italia per il collo e li ha «sbatacchiati» di qua e di là.

Senza Carrizo tra i piedi il Milan sarebbe passato di goleada. Compie parate memorabili: su Emanuelson, Mexes, Ibra. Ieri avrebbe parato anche la lava di un’eruzione dell’Etna.

MILAN BONERA SICURO, ANTONINI UN MURO 6 6,5 h L’allenatore Allegri Il migliore Robinho

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Più che la terna poté il Catania: bruttissimo l’inizio ripresa

Il gol non gol, i fuorigioco che non c’erano: tutte cose che puzzano di alibi. Fossimo in lui ci interrogheremmo sul perché il Milan ha subito il tremendismo del Catania nei primi 20’ s.t.

Lo «sciagurato Binho» di gol ne segna uno e... mezzo. Prima rete bella, inappellabile. Il «mezzo gol» è un mistero poco gaudioso: palla dentro o no? Lui nel dubbio non poteva tirare più forte?

6

6,5

7

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6

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5,5

6,5

5,5

Motta

Legrottaglie

Spolli

Marchese

Izco

Lodi

Abbiati

Abate

Bonera

Mexes

Antonini

Aquilani

A destra, con attenzione. E visto che i cali di concentrazione sono il suo tallone d’Achille, aver chiuso senza danni evidenti gli vale di per sé la piena sufficienza.

Da applausi il doppio dribbling su Ibra e Robinho, poi si fa beccare sulla scena del delitto dello 0 1, nella parte del marcatore di Zlatan. Si riscatta con l’assist per Spolli.

Ha fisico e faccia cattiva per reggere l’urto di Ibra. In più si toglie lo sfizio di andare a segnare il gol del pari. Alla lunga Ibra qualcosa gli toglie, ma San Carrizo vede e provvede.

Il piedone sul gol/non gol di Robinho lo consegna alla storia. L’episodio resterà negli annali del Cibali: quella volta che Marchese... Sbriga il suo compito con applicazione.

Manovalanza allo stato puro, la dove si muove Nocerino. A lungo andare i due tendono a nascondersi uno dietro l’altro. Izco patisce un po’ all’inizio. Via via trova la quadra.

Indiziato numero uno per la rete di Robinho: cade nel gorgo dell’uno due, si fa aggirare dal brasiliano. E’ però il regista dell’assalto del Catania nella prima parte di ripresa.

Ai confini del senza voto. Il Catania, a tratti assatanato, inquadra poco la porta. Salvato da Santa Traversa su tiro di Gomez e tradito dall’affollamen to sul corner dell’1 1.

Questo sì che è un gran bel rientro. Abate in «progress», nel senso che cresce col passare dei minuti. Decisivo in più di una chiusura. Al Camp Nou potrebbe essere una chiave di volta.

Mai visto un Bonera così sicuro di sé, reattivo e intuitivo. Peccato per il mezzo pasticcio del gol, in cui però ha responsabilità minori (ammesso che le abbia).

E’ il grande indiziato per la rete di Spolli: resta basso, tiene in gioco l’argentino e non interviene. Si riabiliterebbe se entrasse in rete un suo gran colpo di testa, ma Carrizo dice no.

Specializzato in salvataggi su tiri a botta sicura. Dopo quelli su Sanchez e Tello col Barcellona, altri due col Catania. Avanti così, «intervento alla Antonini» diventerà un modo di dire.

Il cambio di gioco come unica risorsa. Appena riceve palla, la lancia in orbita sull’altro lato. Alla lunga il giochino smette di essere fruttuoso e diventa noioso (Maxi Lopez s.v.)

6

5,5

6,5

6,5

6

s.v.

6

5,5

5

6,5

5,5

5,5

Almiron

Barrientos

Bergessio

Gomez

Llama

Lanzafame

Ambrosini

Nocerino

Emanuelson

Ibrahimovic

Boateng

El Shaarawy

Solfeggia in zona Aquilani e per un po’ sta a guardare. All’intervallo lo svegliano e per un pezzo di ripresa si apprezza un Almiron da sbarco, anche se impreciso (Seymour s.v.)

Meno geniale del solito, un po’ sulle sue per via delle mansioni tattiche che Montella gli assegna. Col Milan serve di più la prosa che la poesia. Suo il cross da cui nasce il gol annullato.

Qualcuno mugugna: un centravanti che poco conclude dice è un centravanti che poco serve. Dissentiamo: Bergessio, coi suoi rientri e i suoi tagli, è una delle chiavi di questo Catania.

Dà l’impressione di essere in sonno. Peccato, perché le volte in cui esce dal letargo è corrosivo come un castoro: si veda la traversa scheggiata con tiro da fuori, il gol annullato e l’angolo dell’1 1.

Montella lo inserisce per dare sostanza nel momento in cui finisce la benzina del «rush» di inizio ripresa. Llama esegue: rincula, tampona, riparte. Obbediente soldatino.

Una manciati di minuti, nella speranza che imbrocchi la ripartenza giusta. Ci va vicino agli sgoccioli. E per lui, ex juventino, sarebbe stato il massimo.

C’è lui a contrastare Legrottaglie sul corner di Gomez da cui l’1 1, ma non ce la fa a evitare l’assist per Spolli. Si guadagna il sei con il solito lavoro sporco a metà campo.

Si vede all’inizio, con una gran palla per Urby, che l’olandese devolve in beneficenza a Carrizo. Poi sparisce e per un po’ è sopraffatto dai cata tonici (che sta per catanesi tonici).

Urby (et per niente orbi) vince statuetta di legno del peggiore. Davanti a Carrizo spreca un gol fatto. Non interagisce con Ibra, sbaglia tocchi elementari. Sostituito.

Ha la sfiga di incocciare in un Carrizo extra large, che attraverso parate strepitose gli rifila un due di picche dietro l’altro. Tipico suo l’assist per lo 0 1 Binho. Il suo lo fa, ecco.

In arretrato di condizione. Se col Barça può bastare l’umiltà nel pressing per acciuffare il 6, col Catania serve qualcosa in più. Si vede verso la fine, con un tocco smarcante per Ibra. Pochino.

Allegri non gli concede molto. Da titolare che doveva essere, il Faraone entra al 28’ s.t. Qualche spunto dalla destra, niente di che. Poteva giocarsi meglio ’sta porzione di partita.

TERNA ARBITRALE: BERGONZI 6 Sul gol/non gol non abbiamo certezze dopo 100 replay. Lui e Ghiandai sì, in diretta. Male Ghiandai per due fuorigioco (non c’erano) al Milan. Marzaloni ok sull’offside di Bergessio. Ghiandai 5-Marzaloni 7


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i casi

I NUMERI

Gli episodi ricordati dal tecnico

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risultati utili di fila Il Catania ha ottenuto 4 vittorie e 4 pareggi negli ultimi 8 turni: eguagliata così la migliore striscia in serie A già ottenuta nel 1954-55 (5˚-12˚ turno) e nel 1963-64 (10˚-17˚)

A destra i casi citati da Massimiliano Allegri. Nella foto grande il gol di Muntari con la Juventus, non visto dalla terna arbitrale. Nelle foto piccole, dall’alto: la posizione regolare di Clarence Seedorf al momento del gol annullato (ma da convalidare) in Fiorentina-Milan; il fallo di mani in area di Andre Dias che l’arbitro di Lazio-Milan attribuì erroneamente a un giocatore rossonero FOTO SKY SPORT

Dossier Allegri «Marotta si lamenta invece di star zitto E ora protesto io...» «Negato un altro gol, dopo quello di Muntari E non dimentico i torti con Fiorentina e Lazio» DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO CATANIA

Se ha ragione lui e le due partite sono strettamente correlate, come ha detto venerdì, Massimiliano Allegri deve sperare che lo siano soltanto nel risultato. Perché se davvero la trasferta di Barcellona sarà — parole del tecnico — «una logica conseguenza della partita di Catania», il Milan si porta in Catalogna un cargo pieno di amarezza e nervosismo. A due giorni dalla sfida più importante della stagione l’ultima cosa che serviva erano le ombre lunghe di nuove polemiche arbitrali. E di una nuova battaglia verbale con la Juve. Gol pesanti Il fatto è che quando Allegri arriva davanti a taccuini e telecamere, è nero come raramente lo abbiamo visto da quan-

do guida il Milan. «Difficile da vedere, però è gol. Come due fuorigioco (Ibra e Boateng, ndr), che non c’erano. Ma non è questione di arbitri: la questione è che tutti parlano, invece dovrebbero stare zitti. Stamane (ieri mattina, ndr) qualcuno si è lamentato, ovvero Marotta («con gli arbitri paghiamo Calciopoli, c’è la sensazione che qualche volta manchi la serenità da parte di chi arbitra la Juve, le scorie di Calciopoli sono ancora lì», ha detto l’a.d. bianconero a Tuttosport, ndr). Mi dispiace perché noi non brontoliamo, non facciamo polemica e, di punto in bianco, loro tirano fuori di nuovo il problema degli arbitri. Allora non va bene. Se si tutelano così, ci tuteliamo anche noi e mettiamo in evidenza le decisioni contro il Milan. All’appello mancano due gol buoni tolti, che sicuramente pesano sull’andamento del campionato».

Massimiliano Allegri, 44 anni, allenatore del Milan LAPRESSE

Dossier E allora, mentre dallo

spogliatoio sbucano commenti piuttosto sarcastici («Ragazzi, sono tornati...»: il riferimento è alla Juve, ovviamente), spunta fuori anche il dossier milanista: «Se qualcuno si dimentica le partite in cui siamo stati penalizzati, gliele ricordo io: Catania, Juve («il clamoroso gol di Muntari che vale da solo tutti gli episodi del campionato: con quel gol il torneo sarebbe chiuso»), e credo che in quel momento il campionato fosse anche un po’ più chiuso; a Firenze 4 episodi contro; a Roma con la Lazio il rigore dato e poi tolto. I torti e le decisioni sfavorevoli cominciano a essere troppi, viso che dall’altra parte si lamentano. Allora, se il gioco è questo, ci lamentiamo anche noi. A me dispiace, perché Bergonzi ha arbitrato un’ottima partita». Ciò che non va giù al tecnico rossonero è la particolarità delle gare «incriminate»: «Noi quest’anno abbiamo vinto molte partite nettamente e nelle uniche equilibrate, a parte il derby, abbiamo sempre subìto delle decisioni arbitrali ingiuste. Comunque abbiamo acquistato un punto sulla Juve e anche se vinceranno col Napoli, saranno ancora dietro di 2 punti». Bomba a cena A Torino, intanto, nessuna reazione ufficiale da parte della Juve. Le parole di Allegri sono piombate in ritiro mentre la squadra cenava. Negli ambienti juventini, lo sfogo del tecnico rossonero viene interpretato come un segno di nervosismo e di timore per una eventuale rimonta bianconera. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RABBIA MILAN POLEMICHE E INFORTUNI

Aquilani, rabbia sui gol fantasma «E sono due...» Antonini: «Impossibile non vedere quella palla dentro» Ansia per Abbiati e Nocerino

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sfide in Serie A Tra Catania e Milan i rossoneri sono in vantaggio per 6-2 nel conto delle vittorie. Gli etnei non vincono in casa da 49 anni: 1-0 il 19 maggio del 1963 con la rete di Petroni (nei successivi 11 confronti 4 vittorie Milan e 7 pari)

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punti in più dei siciliani Il Catania è a +11 rispetto alla trentesima giornata del torneo 2010-11; per il Milan invece sono 2 in più i punti rispetto al torneo scorso

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gol per Robinho in campionato Il brasiliano ha segnato il primo decisivo, mentre gli altri erano sempre arrivati in occasioni di “goleade” milaniste

Robinho ha appena segnato il gol dell’1-0 ANSA DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO CATANIA

Ormai s’è specializzato in «disinnesco tiri a colpo sicuro». E’ il nuovo mestiere di Luca Antonini, che anche ieri si è rivelato decisivo davanti ad Abbiati: mercoledì col Barcellona ha rovinato la serata a Tello, ieri ha neutralizzato Barrientos e Izco. Quest’ultimo pochi secondi prima del fischio finale. Quei tiri, per capirci, che appena partono due terzi dello stadio vede già in rete. La polemica Antonini ha alzato la diga e ha evita-

to la beffa. Sarebbe stato troppo. A fine gara non si può evitare di tornare sull’arbitraggio: «Come si fa a non vedere una palla entrata così — si sfoga Luca — Usciamo da questa partita con molta amarezza, ma sono sicuro che tutto ciò non influirà sulla partita di Barcellona». Più filosofica la reazione di Aquilani: «Non si può tornare indietro, speriamo solo non capiti più perché è già la seconda volta. Mancano tante parite, siamo in vantaggio sulla seconda e questo è un punto da non buttare via. Col Barcellona ce l’andiamo a giocare serenamente, l’andata ha fatto vedere che non c’è tanta differenza tra noi e loro». Ancora Ambro Intanto, le tempistiche per prepara-

re al meglio la sfida del Camp Nou sono davvero molto strette. Soprattutto in chiave infermeria, che terrà in bilico alcuni giocatori fino all’ultimo. Ieri Allegri ha detto che Van Bommel (che ha dichiarato che a fine stagione potrebbe tornare al Psv) ha ancora male alla schiena e a questo punto la sua convocazione diventa sempre più un miraggio. Per Ambrosini si prospetta la quarta partita in dieci giorni. In più, Abbiati e Nocerino hanno lasciato il Massimino zoppicanti. Il portiere, che aveva fastidio a un polpaccio, e il centrocampista saranno valutati oggi, sebbene fino a ieri sera le loro condizioni non destassero preoccupazioni eccessive. Intanto prosegue il dialogo sull’asse Galliani-Preziosi. Nell'ambito del riscatto di El Shaarawy sarà inserito anche l’intero cartellino di Merkel, che diventerà tutto rossonero. E la stessa pratica potrebbe registrare un’apertura anche per il giovane Acerbi, difensore del Chievo, ora in comproprietà fra club veneto e Genoa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VIAGGIO PROFICUO IL PAPERO E’ GUARITO E OGGI S’ALLENERÀ CON LA SQUADRA

Meersseman: «Pato è pronto per il Barça» L’attaccante è tornato dagli Stati Uniti. Allegri: «Devo decidere se portarlo o no» DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCI CATANIA

Oggi a Milanello Pato si allenerà con i compagni dopo aver saltato otto partite fra campionato e coppe. Torna ed è suggestivo per i tifosi immaginare che il brasiliano possa rientrare proprio a Barcellona, dove ha segnato un gol ve-

locissimo e molto celebrato. In realtà, Massimiliano Allegri non ha ancora deciso se convocarlo o lasciarlo a casa a lavorare ancora per conto suo. Pato è tornato ieri mattina dagli Stati Uniti, dove era stato spedito con Jean Pierre Meersseman per un consulto con un noto specialista che ha rimesso in piedi tanti atleti con difficili problemi muscolari. Pato e il Milan cercavano risposte alla solita domanda: «Perché l’attaccante brasiliano si infortuna tanto spesso?». Secondo Meersseman le risposte sono state trovate, e soprattutto è stata imboccata la strada giusta per risolvere il problema ed evitare ricadute così fre-

quenti. «Pato sta benissimo e direi che abbiamo trovato le risposte che cercavamo», ha detto ieri il responsabile di MilanLab alla Malpensa, di rientro dal viaggio americano. «Se può giocare martedì? E’ pronto, prontissimo e sarà a disposizione di Allegri».

Il Ricordo

Il dubbio di Allegri Il gol segna-

Rientro ok Per la verità, Pato

era già stato giudicato guarito dall’ultimo infortunio anche prima: si allenava seguendo un programma personalizzato e ha continuato a farlo anche nei giorni passati ad Atlanta per il consulto con il professor Frederick Carrick. Il problema è che non si allena con la squadra da tempo, e per questo Al-

legri non si sbilancia: con tanti giocatori poco in forma o appena rientrati, deve decidere se è il caso di portare con sé anche Pato, che molto in forma, visto che non gioca da settimane, non può essere.

Quando il papero gelò il Camp Nou Alexandre Pato, 22 anni, segna l'1-0 del Milan al Barça, girone di Champions: era il 13 settembre 2011, finì 2-2 LAPRESSE

to al Barça a settembre è una bella immagine rimasta negli occhi dei tifosi per tutti questi mesi, ma si sa che fra ragione e sentimento, Allegri predilige sempre e comprensibilmente la ragione. Perciò deve decidere se sia razionale ributtare subito Pato nella mischia in una partita tanto delicata. «Lo valuterò solo dopo l’allenamento di domani (oggi, ndr) — ha detto il tecnico rossonero — e poi deciderò se portarlo o meno a Barcellona per la sfida del Camp Nou». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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L’EURORIVALE

h Iniesta-Messi

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MIGLIORI

S INIESTA 7.5 Un altro registro rispetto a San Siro. In assenza di Xavi è il direttore d’orchestra unico, il gol premia precisione e voglia di fare.

Barça resta a -6 e aspetta il Milan BARCELLONA ATHLETIC BILBAO

2 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Iniesta al 40’ p.t.; Messi su rigore al 13’ s.t.

S

S SANCHEZ 6 Recupera palloni molto utili alla causa, ma è tornato quello dei primi anni a Udine: poco portato per il gol.

Dominio totale e netta vittoria dei blaugrana contro Bielsa. L’Athletic Bilbao resiste 40’

GIUDIZIO 777

MESSI 7 Serata di assist, distribuiti con classe suprema. Meraviglioso quello a Iniesta, ma già con Piqué era stato perfetto

PEGGIORI

BARCELLONA (4-3-3) Valdes 6; Dani Alves 6,5, Piqué 7, Mascherano 6,5, Adriano 6,5; Thiago 5,5, Busquets 6,5, Iniesta 7,5 (dal 32’ s.t. Xavi, sv); Sanchez 6 (dal 38’ s.t. Keita, s.v.), Messi 7, Tello 6,5 (dal 17’ s.t. Pedro 6). ALL. Guardiola 7. PANCHINA Pinto, Montoya, Puyol, Keita, Cuenca. ESPULSI nessuno. AMMONITI Busquets per comportamento non regolamentare. ATHLETIC (4-3-3) Iraizoz 6,5; Iraola 5,5, Javi Martinez 6, Ekiza 6, Aurtenetxe 6,5; De Castro 5,5, Iturraspe 6,5, Inigo Perez 6 (dall’1’ s.t. Herrera, 6); Susaeta 6, Toquero 6 (dal 14’ s.t. Llorente 6), Ibai Gomez 6 (dall’1’ s.t. Muniain, 6.5). ALLENATORE Bielsa 6. PANCHINA Raul, Amorebieta, San José, Ramalho. ESPULSI nessuno. AMMONITI Toquero, Javi Martinez e Iturraspe per gioco scorretto. ARBITRO Mateu Lahoz 6 GUARDALINEE Cebrian 6 - Sanchez 6. NOTE spettatori 88.207. Tiri in porta 14-1. Tiri fuori: 3-1. Angoli 10-3. In fuorigioco 2-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 2’.

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ BARCELLONA

Consiglio da amico per Allegri: spedisca al suo principale il dvd del primo tempo di Barcellona-Athletic come prova regina del fatto che nessuno al mondo può permettersi di attaccare l’orchestra catalana. Parlando ovviamente del livello top, questo Bilbao è verosimilmente la squadra più offensiva che ci sia: ebbene, pur esibendo in alcuni tratti iniziali un temerario 4-2-4, con De Marcos secondo centravanti al fianco di Toquero (Llorente rifiata in panchina con Muniain), la formazione di Bielsa non solo non produce un tiro - in porta o anche no - per 45 minuti (e il primo arriverà all’80’), ma le occasioni in cui varca la linea di metà campo si contano sulle dita di una mano. La fresca fatica di Gelsenkirchen, distante 48 ore soltanto, è un alibi relativo perché ai ragazzi baschi non manca certo la corsa; il problema è che si strizzano i polmoni

senza risparmio, ma all’inseguimento dei palleggiatori di Guardiola, padroni del campo - che al Camp Nou è meraviglioso, ehm ehm - dall’inizio alla fine. Occasioni L’eccezionale capacità di corsa dell’Athletic rende però la vita durissima all’avanzata blaugrana, perché ogni linea di passaggio è presidiata (il 4-3-3 ci mette poco a rimodularsi in 5-4-1 quando occorre) e non c’è avversario saltato che non rincorra l’uomo che l’ha fatto fuori. Infastiditi da tanta appiccicosità, i catalani estraggono dal baule della tecnica un’impressionante quantità di cioccolatini: palleggi con ghirigoro sul posto per guadagnare un tempo di gioco, dai e vai in spazi claustrofobici, suprema calma nel gestire l’aggressività dei baschi. La sequela dei bonbon si concretizza in un gol giustamente annullato a Thiago per fuorigioco al culmine di un palleggio aereo e pure etereo fra Messi e Alves (7’), in un miracoloso salvataggio sulla linea di Aurtenetxe su Piqué (26’, ancora assist di Messi) e

S Marcelo Bielsa, 56 anni e Pep Guardiola, 41 AFP

infine nel sospirato vantaggio di Iniesta al minuto 40: Sanchez recupera palla e la porge a Messi, il cui passaggio è un laser. Il cavaliere pallido resiste a un tentato rigore a infila senza simpatia (anzi, violentemente) Iraizoz. Ripresa Nella formazione iniziale Guardiola ha risparmiato tre uomini rispetto a Milano (Xavi, Puyol e Keita, mentre Fabregas è slittato in tribuna, dolorante alla schiena), mentre Bielsa ne ha tolti quattro rispetto a Gelsenkichen. Quello del Loco era un calcolo: Muniain ed Herrera entrano a inizio ripresa, Llorente comparirà a 2-0 confezionato. Non ci vuole molto: Tello,

che è bravissimo ma un po’ deviante rispetto alla scuola catalana visto che dribbla molto (e infatti Messi non gliela dà mai), rubacchia un rigore al 12’ lasciandosi tamponare da Javi Martinez. Leo trasforma - chissà che d’ora in poi non veda meglio il ragazzino - e la partita si acquieta. Bielsa vorrebbe visibilmente spedire i suoi all’attacco; ma Guardiola ha saggiamente arretrato il suo baricentro, blindando la difesa (molto bene Piqué) e offrendo a Messi il contropiede. Dalla curva si alza qualche estemporaneo «vaffa» al Milan, ed è un segno di paura del Camp Nou che a memoria non ha precedenti.

THIAGO 5.5 Anche lui attraversa una fase involutiva. Nessun errore grave, ma sembra regredito a un anonimato tattico.

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SERIE A

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NESSUNO COME LUI Ecco la classifica degli juventini più utilizzati (somma di gare di campionato e Coppa Italia) 31 Pirlo

30 Lichtsteiner Marchisio 29 Barzagli 28 Chiellini Pepe 27 Buffon Bonucci Matri 26 Vidal Vucinic

Insostituibile Pirlo non si ferma mai E la Juve gli affida il sogno-scudetto Col Napoli la 32a gara del regista sulle 34 giocate dai bianconeri Con l’esempio ha insegnato al gruppo come si fa a vincere Perché vedere

JUVENTUS-NAPOLI All’andata fu uno splendido 3-3. In attesa della finale di Coppa Italia del 20 maggio a Roma, la Juve insegue lo scudetto e il Napoli il 3˚ posto

non l’aveva voluto più: perché vecchio, perché estraneo al nuovo progetto tattico, perché chiedeva un contratto triennale. Il talento, però, non ha età e Pirlo lo sta dimostrando giorno dopo giorno, partita dopo partita. Primatista Oggi la Juve dispu-

l’ex milanista è nettamente il numero uno della Juve: 2.505 in campionato (sui 2.520 delle 28 partite disputate: è stato sostituito nel finale solo con Novara e Lecce), 75’ più di Buffon e 85’ più di Lichtsteiner; 2.805 compresa la Coppa Italia, 205’ più del terzino svizzero.

ta il 34˚ incontro stagionale. Il regista scenderà in campo per la 32ª volta. Nella rosa di Antonio Conte non c’è nessuno che ha giocato di più. In campionato Andrea ha saltato solo la gara interna con il Cesena per squalifica: ventotto presenze come Lichtsteiner e Marchisio, che però hanno giocato solo due volte in Coppa Italia mentre Pirlo è arrivato a quota tre. E anche per quanto riguarda i minuti trascorsi in campo

Verso l’Europa Adesso qualcuno ha già cominciato a spostare l’obiettivo: «Quest’anno Pirlo giocava solo una partita alla settimana. Ma nella prossima stagione con gli impegni europei le cose cambieranno». Sarà. Intanto le prove generali sono andate bene. A causa dei rinvii per il maltempo e degli impegni di Coppa Italia ad Andrea è capitato spesso di giocare tre volte in otto giorni e il

Juventus Stadium, ore 20.45

21 Giaccherini 20 Del Piero Quagliarella 18 De Ceglie 15 Estigarribia 10 Borriello

G.B. OLIVERO MILANO

Dicevano, o speravano, che sarebbe durato poco. Che sarebbe appassito in fretta. Che i campi fangosi dei mesi invernali avrebbero appesantito le sue gambe. Dicevano, o speravano, che Andrea Pirlo avrebbe dato ragione a chi

suo rendimento è sempre stato buono. E la soddisfazione nel ritrovare il palcoscenico europeo (molto probabilmente quello prestigioso della Champions League) galvanizzerà Pirlo, spingendolo a lavorare con la stessa determinazione mostrata nella sua prima stagione juventina. In effetti, abbagliati dal talento, corriamo sempre il rischio di sottovalutare tutto il resto dell’universo-Pirlo. Andrea corre tanto, come ha sempre fatto in carriera, grazie a qualità aerobiche sorprendenti in un inventore di gioco. Ma non si limita a questo. Va sempre in aiuto del compagno in difficoltà, si smarca per offrire un facile passaggio e più la situazione si complica più si diverte a gestire la palla. Il suo sbarco nel pianeta-Juve è stato quindi positivo sotto tutti i punti di vista e il primo ad applaudirlo è stato Antonio Conte, conquistato dalla professionalità di Pirlo e dal modo in cui ha saputo prendere in mano lo spogliatoio affiancandosi ai «vecchi storici» (Del Piero e Buffon) e sfruttando la propria esperienza con lo scopo di insegnare al gruppo come si fa a vincere.

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I NUMERI

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i gol stagionali di Pirlo: al Catania e alla Fiorentina

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i cartellini gialli. Ha già scontato una giornata di squalifica

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le partite consecutive giocate per intero da Pirlo dal 15 gennaio. La serie è aperta

In cerca del tris Finora Andrea ha segnato due gol: al Catania su punizione e alla Fiorentina su azione. Mancherebbe una rete su rigore: il tiratore è naturalmente Del Piero, ma se non dovesse essere in campo il capitano toccherebbe probabilmente a Pirlo. Che però ha saltato proprio l’unica partita in cui la Juve è andata sul dischetto. Ma di sicuro Andrea non ha perso le speranze di segnare ancora prima della fine del campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Pirlo, 32 anni, è alla prima stagione alla Juve dopo 10 anni al Milan LAPRESSE

Grandi sfide

Zoccola era del Napoli e fece vincere la Juve

VINCENZO CITO

QUEI DUELLI CHE VALEVANO IL TITOLO

A noi dispiace per i tifosi partenopei che ne hanno fatto un urlo di battaglia ma con Zoccola la povera Giulietta non c’entra niente perché giocava nel Napoli. Lo sventurato è entrato nelle statistiche perché autore della prima autorete del campionato di calcio a girone unico e se ne avvantaggiò la Juventus, nella giornata inaugurale del torneo 1929-30, giocata il 6 ottobre con vittoria dei bianconeri per 3-2. E’ uno dei tanti gustosi paradossi che segnano questa sfida infinita, ricca di eroi, gol, rancori, vendette piccole e grandi. E oggi tornata ai livelli di un tempo dopo anni di comparsate nel trofeo Birra Moretti, perché il Napoli era in B o in C e nel 2005-06 dovette accontentarsi della Juve...Stabia, perdendoci pure. La storia, invece, ha conservato gemme. Vernice al San Paolo C’è stata, a

esempio, un’altra epica prima

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1 Il gol di Josè Altafini del 1975 , 2 Luis Vinicio, allenatore del Napoli secondo nel 1974-75, 3 Rudy Krol colonna del Napoli anni Ottanta 4 La rete di Verza che decise un campionato

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volta quella del San Paolo, inaugurato in occasione di una sfida con la Juventus, il 6 dicembre 1959. 2-1 per i padroni di casa e una rete di Luis Vinicio. Era stato capace di debuttare con un gol al primo minuto contro il Torino, 4 anni prima, per questo lo chiamavano «O’Lione» e lo fu anche da allenatore, una ventina d’anni dopo con zona, pressing, calcio totale. Era la stagione 1974-75, mai il Napoli era stato così vicino allo scudetto. Glielo soffiò, guarda caso, proprio la Juventus. A Napoli 2-6 per i bianconeri, sfuggiti allegramente a una difesa troppo alta. Nella gara di ritorno segna Causio, pareggia Juliano, poi entra in campo lui, Josè Altafini, il grande ex a fine carriera che Trapattoni si giocava in molte partite come ultima carta. Ebbene, proprio il brasiliano a due minuti dalla fine fissa il 2-1. Lo scudetto andrà ai bianconeri, con due soli punti in più del Napoli e da quel giorno, Josè diventa, per i napoletani, «Core n’grato».

Lacrime in albergo Un altro tito-

lo la Juve lo conquista al San Paolo nel 1980-81 a una giornata dalla fine, staccando il Napoli che lo seguiva a due punti. Il tiro di Verza deviato da Guidetti spegne i sogni scudetto dei tifosi di casa. Ha ricordato Krol, uno dei protagonisti di quegli

Da Altafini «Core ’ngrato» al 3-1 che si recita a teatro. Le lacrime di Krol e quell’autogol... anni «Quando tornai in albergo piangevano tutti, dal portiere ai camerieri» . C’è molta Juve, però, anche nel primo scudetto del Napoli, perché la convinzione di potercela fare arriva da una partita che ha ispirato persino uno spettacolo teatrale di Maurizio De Giovanni. Quel 9 novembre 1986 le squadre erano appaiate in testa alla classifi-

ca, e il Napoli - sotto di un gol ne segna tre negli ultimi diciassette minuti dopo un assalto continuo alla porta avversaria. Stavolta sono i comprimari a mettersi in luce, Ferrario firma il primo, Volpecina il terzo, il 2-1 è di Giordano («Era lui che, dopo il gol, applaudiva noi tifosi» - ricorda stupito De Giovanni). Lo squadrone di Maradona nasce in quei giorni, detronizza la Juve, conquista due scudetti in tre anni. E per vincere a Napoli, alla Juve serve... Napoli, di nome Nicolò, che risponde a un gol di De Napoli il 26 aprile, avviando la vittoria del 4-2. L’ultima sfida d’alta quota fra le due è la Supercoppa 1990, conquistata dagli azzurri con un 5-1 che apre la prima crepa fra Tacconi e il neoallenatore bianconero Maifredi. Poi il declino, prima dell’una, poi dell’altra, infine di tutte e due assieme: nel 2006-07 Napoli-Juve la davano negli highlights della B. L’incubo è finito, bentornate in Paradiso. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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«E adesso ci proviamo davvero» Conte lancia i suoi: «Abbiamo già lasciato troppi punti per strada. Ma il Napoli è grande» migliorare di anno in anno un progetto importante, partito da zero. In Champions, con un pizzico di esperienza in più avrebbero eliminato il Chelsea, avrebbero poi pescato il Benfica e di fatto, secondo me, si sarebbero ritrovati fra le quattro grandi d’Europa. Meritatamente! La loro forza è là davanti, con Cavani, Lavezzi e Hamsik, senza dimenticare l’ottimo Pandev di questo periodo. Credo però che sia altrettanto importante l’organizzazione di gioco: due anni e mezzo di lavoro fantastico da parte di Mazzarri. Gli 11 punti fra noi e loro? Questione appunto di rosa: l’Europa porta via energie preziose se non hai un gruppo numeroso e di qualità, c’è poco da fare».

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO VINOVO (Torino)

Il Milan frena. La corsa scudetto può riaprirsi. Conte non vuole rimpianti. «Abbiamo già lasciato troppi punti per strada — dice il tecnico salentino —, solo contro Milan e Napoli i pareggi erano giusti, le altre volte avremmo meritato di più. Penso e ripenso soprattutto allo 0-0 di Marassi, contro il Genoa. I due punti persi lì mi fanno ancora male». Ma adesso, dopo l’1-1 di Catania, «dobbiamo farci trovare pronti. Se il Milan fa harakiri bisogna essere lì». Appunto, zero rimpianti a fine stagione, questo è l’obiettivo del Mou italiano. Realista quando parla di «un Milan di gran lunga superiore a tutti in serie A», comunque in assetto da combattimento nel momento in cui stimola l’ambiente bianconero «a provarci fino in fondo, perché sarebbe sciocco non farlo dopo una stagione simile, in una situazione così».

scono a mettere in campo anche con 10-11 infortunati. Nessuno in Italia ha una rosa come quella del Milan. Forse solo l’Inter può competere, ma ormai è fuori dai giochi. Noi, Napoli, Lazio e Udinese di certo non dispo-

niamo di tanti giocatori di così alto livello». Napoli da rispettare E qui partono «complimenti sinceri al Napoli. E’ cresciuto tanto, merito di De Laurentiis che è riuscito a

Antonio Conte, 42 anni, finora imbattuto dopo 33 gare sulla panchina della Juve AFP

NEWS DA VINOVO

Si torna al 3-5-2 Borriello centravanti VINOVO (a.m.) Antonio Conte scioglierà gli ultimi dubbi di formazione solo durante la rifinitura di questa mattina. Borriello, Quagliarella e Matri, chi dei tre affiancherà Vucinic nel 3 5 2 anti Napoli? Favorito Borriello, poche possibilità per Matri, mentre Quagliarella è reduce da una serie di allenamenti piuttosto convincenti. Senza dimenticare Del Piero («Il futuro di Ale? Sono l’allenatore. Ci pensa la società»), che partirà dalla panchina, pronto a entrare. Si torna al 3 5 2, come all’andata, con Barzagli, Bonucci e Chiellini davanti a Buffon. Sugli esterni Lichtsteiner è in vantaggio su Caceres, De Ceglie si fa preferire a Estigarribia. Infine, zero dubbi a centrocampo, con il solito trio Vidal Pirlo Marchisio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

UNA RAGIONE IN PIÙ PER PERDERE LA TESTA.

«Champions da blindare» Motiva-

zioni che salgono ulteriormente quindi, ma a prescindere da Catania non ce ne sarebbe stato bisogno. Juve-Napoli è infatti uno snodo «potenzialmente decisivo a livello di Champions League — continua Conte —. Vincere questa sera, al di là del discorso scudetto, ci permetterebbe di blindare forse definitivamente il secondo posto. Ed entrare in Champions dalla porta principale sarebbe un risultato eccezionale, non va mai dimenticato. Detto questo, ripeto, terremo sempre un occhio parecchio vigile anche su quanto accade davanti a noi. Qui non si mollano nemmeno le briciole, fino all’ultima giornata». E tanto per non lasciare nulla al caso, meglio aumentare la pressione su Allegri, che a sua volta non perde occasione per punzecchiare la Juve: «Dice che per noi è normale dare tutto quest’anno, perché poi chissà quando ci ricapiterà di giocare per lo scudetto? Non ho sentito le sue parole. Il fatto è che il campionato resta nelle loro mani, possono perderlo solo loro. Basta vedere che razza di squadra rie-

Scopri come perdere la testa.

IL CAPITANO

Del Piero fuori ma pronto per il 3˚ gol di fila Alessandro Del Piero stasera sarà inizialmente in panchina. E naturalmente sarà prontissimo se Antonio Conte lo manderà in campo. Il capitano della Juve, tra l’altro, potrebbe cercare la terza rete casalinga consecutiva dopo quelle realizzate al Milan in Coppa Italia (il 20 marzo) e all’Inter in campionato (il 25). Nella sua carriera Del Piero ha segnato in quattro gare di fila (ma dopo le prime due c’era la pausa natalizia) nel 2008 09; e in quattro incontri casalinghi consecutivi tra il 13 gennaio e il 14 febbraio 2010. Se Del Piero realizzasse un gol anche domani, sarebbe a quota 3 in 13 giorni. Gli è capitato quattro volte di segnarne 3 in 8 giorni (tra il 15 e il 22 ottobre 1995, tra il 21 e il 28 settembre 2002, tra il 24 settembre e il 1˚ ottobre 2002, tra il 23 e il 30 gennaio 2008). © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mazzarri al Napoli «Fai lo sfrontato» Il tecnico: «Con la Juve al massimo e coi titolarissimi Per noi è la prima finale stagionale e ho studiato Pirlo...»

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I NUMERI

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le partite senza sconfitte del Napoli negli ultimi 5 confronti con la Juventus. Se riuscisse a non perdere anche stavolta, eguaglierebbe la striscia-record con i bianconeri, 6 partite tra il 1985 e il 1987

5

le reti segnate da Hamsik alla Juventus, una delle sue vittime preferite in A assieme a Roma e Palermo

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i gol di Cavani alla Juventus, uno col Palermo, e la tripletta del 3-0 del 2011 a Napoli

DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO TORINO

Solita praticità, restando serio fino in fondo. D’altra parte, quando ti ritrovi di fronte la squadra più in palla del campionato, è chiaro che la preoccupazione ti assale. Altro che pesce d’aprile da fare alla Juventus così come vorrebbe Aurelio De Laurentiis! Lui, invece, non ha alcuna voglia di prendere sotto gamba l’impegno di questa sera: «Sarà la prima finale che affronteremo. L’altra l’abbiamo in programma tra sei giorni, all’Olimpico, contro la Lazio», dice Walter Mazzarri, lasciando intendere che c’è poco da scherzare in questa fase della stagione. Una finale vera, però, ce l’ha già programmata per il 20 maggio, l’avversario sarà lo stesso di questa sera e in gioco ci sarà la coppa Italia. Il suo Napoli, in ogni modo, è in corsa per il terzo posto e, dunque, per la qualificazione in Champions League. E perdere punti pesanti in questo momento significherebbe mandare tutto a monte. «Ormai, siamo abituati ad affrontare squadre importanti. Se facciamo le cose al meglio possiamo mettere in difficoltà chiunque, dovremo essere sfrontati. Rispetto alla gara d’andata, la Juve è migliorata parecchio, non si fanno 29 risultati utili per caso. Ha acquisito maggiore consapevolezza nei propri mezzi ed è imbattuta. Per quanto mi riguarda, vorrei che non ci fossero cali di concentrazione così com’è accaduto contro il Catania», ha spiegato il tecnico napoletano.

Walter Mazzarri, 50 anni, guida il Napoli dalla terza stagione ANSA

ALMENO CINQUEMILA TIFOSI AL SEGUITO

Lavoro particolare sui palloni alti Maggio c’è, la squadra è al completo TORINO (m.m.)Walter Mazzarri ha dedicato la rifinitura di ieri alle palle inattive. Attenzione alla fase difensiva con la scelta di continuare a marcare a uomo sui calci piazzati. Il Napoli teme i saltatori della Juve, ma ha recuperato Maggio che è il miglior colpitore di testa della squadra. Il rientro del terzino della Nazionale è considerato

di fondamentale importanza da Mazzarri, che sposterà dunque Zuniga sulla fascia sinistra. Rientreranno anche Cannavaro al centro della difesa ed Inler in mediana al fianco di Gargano. Esauriti da inizio settimana i 2100 posti del settore ospiti dello Juventus Stadium, ma saranno almeno 5000 i tifosi del Napoli.

400 panchine Le festeggia og-

gi, tra i professionisti, in un turno particolare per le ambizioni sue e del club. «E’ un bel traguardo, ma ricordo anche la Primavera del Bologna e la morte di Niccolò Galli. Sono partito da zero ed arrivato quasi al massimo, cioè a giocare la Champions. Sono contento, ma non ci penso tanto». In questa settimana ha potuto lavorare senza interruzioni ed ha avuto modo di preparare la sfida con la Juve con un’intensità diversa. «I ragazzi stanno tutti bene, spero di averli al top, perché avremo di fronte un avversario molto duro. La formazione? Giocheranno i titolarissimi, ho fiducia in loro. Pandev e Dzemaili hanno fatto bene con il Catania, sono due giocatori sui quali punto molto». Tra le sue preoccupazioni, c’è Andrea Pirlo, la mente del gioco juventino. Sul piano tattico, Mazzarri ha provato alcune soluzioni, come quella di appiccicargli addosso Gargano o, addirittura, sacrificare Hamsik. «E’ un vero talento, Pirlo, e va limitato, ma non sempre ci si riesce. Ho studiato qualcosa, ma lo vedrete domani (stasera ndr.). Non è che per marcare lui si possano lasciare liberi tutti quanti gli altri. Ai miei giocatori ho chiesto di andare oltre i rispettivi limiti, perché dopo Juve e Lazio avremo un calendario favorevole fino alla fine. Io sono convinto che faremo bene, perché fisicamente stiamo crescendo e coi campi asciutti potremo espriemere meglio le nostre qualità tecniche».

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HA DETTO

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domande a... DINO ZOFF ex portiere Napoli e Juve

S su Pandev «Come Dzemaili, ha giocato benissimo contro il Catania, sono giocatori su cui poter contare. Ma partirò con la squadra titolare»

S su Pirlo «E’ un vero talento, e va limitato, ma non sempre ci si riesce. Ma non è che per marcare lui si possano lasciare liberi gli altri»

Futuro Se ne sta parlando già da qualche mese. Il suo nome è stato accostato alla panchina dell’Inter e, in ordine di tempo, a quella dell’Atletico Bilbao, in sostituzione di Bielsa. Indiscrezioni, ovviamente, che Mazzarri liquida senza troppa enfasi: «Ho un contratto fino al 2013 ed intendo rispettarlo, poi De Laurentiis se vuole mi chiama. Gli apprezzamenti degli altri mi fanno piacere, ma io penso solo al Napoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Tra Buffon e De Sanctis grande duello fra i portieri» Dino Zoff, 70 anni, è stato il portiere del Napoli dal 1967 al 1972 prima di trasferirsi alla Juventus. In bianconero, Zoff ha vinto sei volte lo scudetto tra il 1973 ed il 1982. Qual è lo Juventus-Napoli del quale Zoff serba un ricordo indelebile? «La sfida del 6 aprile 1975. Difendevo la porta bianconera e sull’1-1 feci una grande parata su tiro di Juliano. Alla fine, vinse la Juve per 2-1 grazie ad un gol di Josè Altafini». Quest’anno, invece, ha maggiori possibilità la Juventus di vincere lo scudetto o il Napoli di centrare il terzo posto? «Entrambe hanno fatto sin qui un’ottima stagione. La partita di stasera sarà decisiva per definire quali potranno essere i reali obiettivi di Juve e Napoli in questo finale di campionato». Stasera saranno uno contro l’altro anche Buffon e De Sanctis: li ritiene i due migliori portieri italiani in questo momento? «Queste valutazioni spettano a Prandelli. Io posso dire che Buffon è sicuramente una spanna sopra tutti gli altri. De Sanctis, invece, si sta confermando ad alti livelli, nonostante qualche incertezza della difesa del Napoli nell’ultimo periodo. Sarà un bel duello».

LA GUERRA DELLE TASSE GIOVEDI’ C’E’ L’UDIENZA, MA POTREBBE ESSERE RINVIATA IN VISTA DI UN ACCORDO

Maradona, con 2 milioni può fare pace col Fisco Il legale di Diego sta lavorando per una transazione e tira fuori una sentenza del 1994 che gli dà ragione MARCO IARIA

L’infinita partita tra Diego Armando Maradona e il Fisco potrebbe concludersi con un pareggio. Fuori dalla metafora calcistica, una transazione di 2 milioni di euro, cioè un terzo della cifra originaria contestata all’ex Pibe de Oro, che per effetto degli interessi e delle sanzioni è lievitata agli attuali 40 milioni. Beninteso, Maradona professa la sua innocenza e si sente vittima di un’ingiustizia, ma ha una voglia matta di chiudere i conti perché «l’Italia e Napoli sono la mia seconda pelle» e, una volta terminata la sua avventura araba, sogna di tornare a lavorare nel nostro Paese, magari proprio nel club di De Laurentiis come uomo-immagine o con incarichi di campo.

Diego Armando Maradona, 51 anni ANSA

scutere il ricorso. Ma Pisani sta organizzando un incontro preliminare con i legali dell’Agenzia delle Entrate per valutare la possibilità di chiedere un rinvio. Il motivo? La sopraggiunta volontà delle parti di arrivare a un accordo, dopo l’istanza di sgravio inoltrata dalla difesa e le parole concilianti di Attilio Befera, n.1 del Fisco. L’asso nella manica di Diego è una sentenza del 29 giugno 1994 con cui la Commissione tributaria campana, in appello, accolse il ricorso presentato dal Calcio Napoli e dai brasiliani Alemao e Careca. La contestazione era la stessa, in virtù di una pratica abbastanza diffusa: una parte dello stipendio versato dal club sotto forma di sfruttamento dei diritti d’immagine, e quindi esentasse. Maradona, un po’ per la lontananza, un po’ per i tormenti interiori, si disinteressò della vicenda. Questa è la sua colpa. Ma nel merito le carte che Pisani, suo avvocato dal 2010, ha tirato fuori da un inspiegabile dimenticatoio, sembrano dargli ragione. Il precedente I giudici tributari

Ipotesi di accordo Giovedì a

Napoli, di fronte ai giudici tributari, è fissata un’udienza per di-

scrissero 18 anni fa: «In conclusione è da ritenere mancante la prova presuntiva di una interpo-

Una sequenza che risale al 2006. Maradona mostra i polsi dopo i Rolex sequestratigli dalla Finanza ANSA

sizione fittizia di persona in favore dei calciatori e quindi della imputabilità a costoro di un reddito avente carattere di integrazione retributiva, per il quale sarebbero stati omessi i versamenti diretti della ritenute alla fonte da parte della società sportiva». Ma quella sentenza si spinse oltre e, pur in assenza di un suo ricorso, scagionò anche Diego («a non diversa soluzione conduce l’esame della posizione di Maradona») fornendo tra l’altro dei dettagli sugli extra concessi da Ferlaino alla sua stella, tramite la società Diego Armando Maradona Productions Establishment: dalla villa attrezzata e i 20 biglietti aerei annui all’indennizzo di 400 milioni di lire per la mancata organizzazione di alcune amichevoli. In più, venne ricordata l’archiviazione dell’inchiesta penale con cui si escluse per Maradona, Alemao e Careca che i corrispettivi versati alle società di sfruttamento dell’immagine «fossero in realtà ulteriori retribuzioni». Ora l’avvocato Pisani urla: «Se Ferlaino, Alemao e Careca non furono ritenuti colpevoli, perché Maradona sì? Il reato non c’è, è stato annullato. Aspettiamo che qualcuno lo riconosca». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’originale COSÌ I GIUDICI

IL PRECEDENTE DEL 1994 L’originale della sentenza del 29 giugno 1994 della Commissione tributaria campana di appello, che accolse il reclamo presentato da Calcio Napoli, Alemao e Careca. In ballo i contratti pattuiti con i calciatori (attraverso società estere e quindi esentasse) per lo sfruttamento dei diritti d’immagine: secondo i giudici, che citarono anche il caso di Maradona, non erano integrazioni «fittizie» agli stipendi.


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SERIE A L’ALTRO ANTICIPO DELLA 30a GIORNATA

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LA VOLATA PER IL TERZO POSTO VALE L’INGRESSO AI PRELIMINARI DI CHAMPIONS

I NUMERI

55

GDS

PARMA LAZIO

3 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Mariga (P) al 6', Floccari (P) al 12', Scaloni (L) al 36' p.t.; Floccari (P) al 27' s.t.

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PARMA (3-5-2) Mirante; Zaccardo, Paletta, A. Lucarelli (dal 45' s.t. Santacroce); Biabiany, Mariga (dal 1' s.t. Morrone) Valdes, Galloppa, Gobbi; Floccari (dal 46' s.t. Okaka), Giovinco. PANCHINA Pavarini, Jonathan, Modesto, Valiani. ALLENATORE Donadoni

doppietta in questo campionato per Floccari, che sale a quota 6 gol stagionali e 51 complessivi in serie A.

LAZIO (4-3-1-2) Marchetti; Konko, Biava, Dias (dal 17' p.t. Scaloni), Radu; A. Gonzalez, Ledesma, Matuzalem; Mauri (dal 24' s.t. Hernanes); Kozak, Rocchi (dal 17' s.t. Alfaro). PANCHINA Bizzarri, Cana, Brocchi, Candreva. ALLENATORE Reja

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ARBITRO Giannoccaro di Lecce ESPULSI Andreini (preparatore atletico Parma). AMMONITI Konko (L) proteste, Valdes (P), Scaloni (L), Lucarelli (P) g.s. NOTE paganti 3495, incasso euro 34.830. Abbonati 9620, quota 91290,30. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 0-2. Angoli 5-4. Recuperi 2' p.t., 3' s.t.

L’attaccante del Parma Sergio Floccari, 30 anni, calabrese, realizza il suo secondo gol, quello del definitivo 3-1 LAPRESSE

Il Parma si risveglia Lazio, brutta frenata Dopo 8 gare senza vittorie decidono Mariga e Floccari Ora Reja rischia di essere agganciato al terzo posto DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI PARMA

Una domenica tranquilla, senza doversi torturare le unghie scrutando i risultati della concorrenza: nella prima vittoria del Parma, dopo 8 giornate, è incluso anche il premio del relax del giorno seguente, perché gli 8 punti di distanza dalla retrocessione potrebbero anche restare tali. Donadoni, alla centesima panchina in serie A, non vinceva dal 5 febbraio (2-1 al Chievo) e la sua squadra in casa aveva infilato una sola esultanza nelle precedenti 9 gare; roba che i tifosi potrebbero chiedere l’abbonamento gratis. Invece ringraziano la Lazio, che si è sottomessa subito secondo tradizione (11 gol presi nei primi 15’), e anche i tecnici che hanno fatto ripartire i riflettori dopo una sospensione per 5’ nella ripresa, causa un parziale black-out. Paura dello 0-3, tipo Pado-

va-Torino, poi la gara è proseguita. Il Parma respira Giovinco e Floc-

cari, incanto e doppietta, certo; però anche un centrocampo solido, con Valdes centrale tecnico ma pure agonistico, Mariga (primo centro in A) e Galloppa pronti a intercettare e rilanciare, e una difesa spigolosa che lascia giocare poco dentro l’area: alla Lazio rimangono tre palle gol nette, inclusa la rete tarocca (fuorigioco e deviazione). Al miglior Parma della stagione, il triplo, con una disposizione scaltra (3-5-2) anche se dopo il 2-0 è stato fatto qualche metro di troppo verso la porta. I motivi D’altronde due reti in neanche un quarto d’ora consentono al Parma di consegnare le chiavi del match ai rivali, aspettare e poi cercare la velocità di Biabiany e lo sprint tecnico di Giovinco. In ogni caso va più vicino al tris che la Lazio alla rete salva ripresa, però un

errore del guardalinee Copelli, che non vede un fuorigioco di Kozak (poi serve Scaloni), permette ai laziali di chiudere la prima metà sotto di un solo gol. Ma nel seguito, il Parma si sposta più avanti, scorda il vantaggio e cerca con più uomini la terza rete; la Lazio arranca, terzo k.o. nelle ultime 4 uscite, non apre la fabbrica delle idee: potrebbe pareggiare solo su corner (Kozak sbaglia), poi viene stesa ancora dalla coppia Giovinco-Floccari. La Lazio annaspa Girava una

la Moviola di ANDREA SCHIANCHI

Sulla rete della Lazio Kozak è in fuorigioco

L’arbitro Giannoccaro tiene in pugno la partita senza problemi. Dopo l’1 0 di Mariga, è regolare il primo gol di Floccari: l’attaccante del Parma, sul tiro assist di Paletta, è tenuto in gioco da Radu e Ledesma. Bravo l’assistente Preti. Sul 2 1 di Scaloni, invece, netta la posizione irregolare di Kozak (nella foto SKY) che, dopo aver ricevuto il pallone da Rocchi, lo allarga per il compagno. Errore di Copelli. Netto il fallo su Biabiany che genera la punizione da cui parte l’azione del 3 1.

statistica sulla Lazio: la difesa titolare è stata schierata in 5 partite e aveva un rendimento superbo: 4 vittorie, un pari, una rete incassata. In 12’ questo castello beneaugurante viene distrutto dalle reti di Mariga e Floccari. Lo svantaggio nasce da fallo laterale e con giocate in anticipo di Giovinco e Floccari, prima della botta del keniano. Sul raddoppio invece l’errore è collettivo, Marchetti esce male, Radu e Ledesma non salgono lasciando in gioco Floccari, l’ex. Poi s’infortuna Dias ed entra Scaloni, ma sul 3-1 altra dormita su palla inattiva. Anche in avanti la Lazio non c’è. Senza Klose, Rocchi e Kozak non spostano gli equilibri. Hernanes resta in panchina nel 4-3-1-2 con Mauri trequartista. Un settore ingabbiato dall’inferiorità, non migliora con Alfaro e Hernanes al posto di Rocchi e Mauri. Il terzo posto è ancora della Lazio, ma forse soltanto fino a stasera. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Consegne non rispettate, mentalità sbagliata» DAVIDE STOPPINI PARMA

La luce si è spenta solo per la Lazio, ora è chiaro. Il Parma ce l’aveva ben accesa, nei piedi di quel piccoletto di nome Sebastian Giovinco. «Sono felice di quello che sto facendo, forse ho iniziato troppo tardi a fare la seconda punta», dice lui. Merito anche di Donadoni, che si gode il ritorno alla vittoria dopo otto partite. «Ma la prestazione non è

mai stata sottotono - ancora Giovinco -. Il mio futuro? Non dipende solo da me, per ora mi godo il momento e penso alle prossime partite con il Parma». Con un Giovinco così la classifica fa meno paura: «Ma la strada è ancora lunga, c’è da sudare parecchio - avverte Donadoni -. Certo, questa è una vittoria contro una grande squadra, arrivata grazie a un’ottima prestazione. Forse avremmo dovuto far meglio dopo i primi 15 minuti, sembrava quasi avessimo paura di

toccare il pallone. E’ stato bravo Valdes, lui ha capito di poter fare quel ruolo (centrale alla Pirlo, ndr). Giovinco e Floccari? Bravissimi».

R Giovinco «Il mio futuro? E’ tutto da decidere, non dipende soltanto da me. Ora mi godo questa bella vittoria»

Qui Lazio Già, Floccari, che la Lazio ha scaricato la scorsa estate forse troppo frettolosamente. Ma Edy Reja ha altri pensieri. Per esempio, altre due reti subite nei primi 15 minuti, ora siamo a quota 11: «E’ un problema di attenzione ha spiegato il tecnico della La-

gare per la Lazio senza pareggio. L'ultima X è stata nell'ultima gara del 2011. Nel 2012 i romani hanno incamerato 7 vittorie e altrettante sconfitte

di STEFANO CIERI

BENE GALLOPPA A GIOVINCO MANCA IL GOL GONZALEZ NON MOLLA PARMA 7 MIRANTE 6 Sul gol è ingannato da Gobbi. Per il resto è sempre attento. ZACCARDO 6 Festeggia le cento partite col Parma con una partita sobria. PALETTA 6,5 Che duello con Kozak: non si tira mai indietro. LUCARELLI 6 Con le buone e con le cattive. Comunque efficace (Santacroce s.v.) BIABIANY 6 Attivo all'inizio, poi col freno a mano tirato. MARIGA 6,5 Ha il grande merito di sbloccare il risultato, si sbatte parecchio fino all'intervallo. MORRONE 6,5 Muscoli e polmoni per blindare la vittoria nella ripresa. VALDES 6 Play maker basso senza fronzoli, ma fa sempre la cosa giusta al momento giusto. GALLOPPA 7 Disciplina tattica e grinta da vendere. Sfiora pure la rete. GOBBI 6 Esterno di sostanza, solo un po' troppo falloso. IL MIGLIORE h 7,5 FLOCCARI Doppietta alla sua ex squadra. Gol pesanti e giocate sempre intelligenti (Okaka s.v.) GIOVINCO 7 Scatti, dribbling e tocchi vellutati che strappano applausi. Gli manca solo il gol a cui si avvicina in un paio di circostanze. ALL. DONADONI 6,5 Scelte iniziali giuste e gestione ottimale della partita.

LAZIO 5 MARCHETTI 6 Prende tre gol sui quali ha poche colpe, ne salva almeno altri tre. KONKO 5,5 Bene in avanti, assente dietro. BIAVA 5 Troppe amnesie, l’amico ed ex compagno Floccari lo fa dannare. DIAS 5 Non chiude su Floccari sull'1 0. Posizionato male sul 2 0.

h

IL MIGLIORE

6 SCALONI

Rete inutile, ma comunque da ricordare: è il suo primo gol in Serie A. Reattivo sempre. RADU 5 In difficoltà da centrale, specie quando il Parma preme sull’acceleratore. GONZALEZ 6 Uno dei pochi a non mollare. Si fa apprezzare soprattutto nel primo tempo. LEDESMA 5,5 Tiene in gioco Floccari sul 2 0. E si muove meno del solito. MATUZALEM 5 Non ha più il passo da mezzala. Sarebbe stato meglio impiegarlo da centrale.

I TECNICI REJA E’ CRITICO CON I SUOI GIOCATORI, DONADONI ELOGIA VALDES

DAL NOSTRO INVIATO

giorni dopo il Parma torna al successo in campionato. La precedente vittoria è stata contro il Chievo per 2-1 a Verona il 5 febbraio

le Pagelle

zio - Non è possibile iniziare così una gara. Ci sono giocatori destinati alle marcature, ma poi le consegne non vengono rispettate: così non va, non è la mentalità giusta». La Lazio è alla settima sconfitta su 14 partite di campionato nel 2012: «Di questo passo la Champions si allontana - è ancora Reja a parlare -. Qui non è questione di cambi di modulo. L’esclusione di Hernanes? Lui e Mauri amano giocare più o meno nella stessa zona». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MAURI 5,5 Qualche buona iniziativa, ma pure troppe pause. HERNANES 5,5 Prova a inventare qualcosa nel finale. KOZAK 5 Ha sulla testa la palla del 2 2, la spreca male. ROCCHI 5 Poche palle giocabili, pochi spunti. ALFARO 5 Molto movimento, zero cose utili. ALL. REJA 5 La formazione iniziale non convince. E lascia perplessi anche il ritardato ingresso di Hernanes.

TERNA ARBITRALE: GIANNOCCARO 6 Un solo errore, sul gol della Lazio: lo tradisce Copelli.

Preti 6-Copelli 5


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SERIE A

Stramaccioni, ora toc «Io mi sento pronto però basta promesse: serve una gara da Inter»

Il nuovo tecnico all’esordio, per invertire una rotta disastrosa «Emozionato? Solo quando sono entrato nello spogliatoio» pazzeschi, che avrebbero dato il massimo con qualunque allenatore fosse stato scelto da Moratti».

Perché vedere

INTER-GENOA Debutta Stramaccioni, terzo tecnico della stagione dell’Inter, che non vince a San Siro da gennaio. Il Genoa vuole approfittarne

A mio agio Però Moratti ha scel-

to lui, e non è più tempo di emozione: «La più grande è stata entrare per la prima volta nello spogliatoio, non quella che proverò domani alle tre: sarà comunque pazzesca, certo, ma io in campo mi sento a mio agio e quando l’arbitro fischia prende il sopravvento la concentrazione, e penso solo alla partita». Che Stramaccioni ha preparato, «con le mie idee, il mio modo di lavorare, provando a calibrarlo con le caratteristiche di questi giocatori: nel cambiamento ho cercato anche continuità».

Meazza, ore 15

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)

E adesso tocca a lui. Che detto così è ingeneroso, ma è la legge dello spettacolo (o del calcio, che è un po’ la stessa cosa). Perché oggi pomeriggio gioca l’Inter, mica Andrea Stramaccioni, e però va così: è anzitutto la sua partita. Bisogna stare al gioco e lui ci sta: fino a un mesetto fa — poi se non altro hanno iniziato a fischiargli le orecchie — non gli passava neanche per l’anticamera del cervello di poter vivere un giorno così e le vigilie di attesa erano quelle con la Primavera, che ieri pomeriggio ha visto (perdere) in tv, forse pensando a quanto possono cambiare le cose in così poco tempo. Mou non sa neanche chi sono

Travolto da un insolito destino, con il telefonino sommerso da chiamate e sms («No, quello di Mourinho no: lui non sa neanche chi sono»), Stramaccioni non pare comunque il tipo da sentirsi girare la testa, e tantomeno da sentirsi inadeguato. E anche ieri si è fatto vedere com’è: per usare un solo aggettivo, quello che si è scelto da solo, «pronto». E molto altro. Verso le 16.45... Ovvero anzitut-

to realista: «Sono soddisfatto di questi primi cinque giorni di

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vittoria dell’Inter nelle ultime 10 gare di A: il 9 marzo a Verona contro il Chievo per 2-0, con gol di Samuel e Milito

Andrea Stramaccioni, 36 anni, sorride a bordo campo con Moratti INTER.IT

lavoro, ma io non ho la presunzione di poter incidere in così poco tempo. Provo a garantire la miglior Inter possibile al primo di aprile, ma una cosa la so bene anche se sono giovane e inesperto: se sarà stata una settimana buona o cattiva, si saprà solo verso le cinque meno un quarto di domani». E dunque pratico: «Alla squadra ho chiesto una cosa semplice: non so neanche con chi giochiamo la partita dopo, dobbiamo pensare solo a battere il Genoa». Smentiamoli Perché le parole al

vento spese dall’Inter (mica solo da Ranieri, che così provava a dare e a darsi coraggio) negli ultimi mesi sono diventate il

marchio di fabbrica della sua impotenza: «Basta parlare, basta promesse: ora bisogna rispondere sul campo, e questa è la voglia di invertire la tendenza che ho io e hanno i ragazzi. Dobbiamo dare un segnale che ci siamo, per smentire tutto ciò che di negativo è stato detto su questa squadra. E nel calcio esiste un modo solo per farlo: zero proclami, solo fatti». Professionisti pazzeschi Quelli su cui ha finito per inciampare il suo predecessore, che pure, di chi quei fatti doveva garantire, diceva più o meno le sue stesse cose: «Mi sono trovato a lavorare — ha spiegato Stramaccioni — con professionisti

più che di sistema di gioco, perché il suo 4-3-3 quest’anno in pratica non si è mai visto. Come Guarin: «Ha un motore potente e sono serviti tempo e attenzione per poterlo rivedere come lo conoscevamo, ma le sue caratteristiche ci faranno molto comodo». E in fondo anche Zarate: «Mauro ha qualità e le scelte che faccio dipendono da quello che vedo in campo: questa squadra davanti ha tanta qualità, è giusto farne stare in campo il più possibile». Partita da Inter Ma come dice

Stramaccioni, anche tutto questo passa in secondo piano di fronte ad un’altra realtà: «Dobbiamo fare una partita da Inter, e questo non lo dice Stramaccioni: lo dicono tutti, dal primo all’ultimo, nello spogliatoio». Però oggi San Siro (e non solo) aspetta soprattutto lui: sarà anche la dura legge del calcio, ma non pensiate che gli dispiaccia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Samuel e Pazzini esultano LIVERANI

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i punti ottenuti dai nerazzurri in questo girone di ritorno: una vittoria, tre pareggi e 6 sei sconfitte

La desolazione dei giocatori FORTE

Al debutto stecca, poi finisce in trionfo

FRANCESCO ODDI

Esordì con una sconfitta interna Stramaccioni, ma nei mesi successivi si meritò una promozione sul campo e un secondo esordio, perso pure quello, e sempre in casa. E anche quella volta chi doveva valutare il suo operato fu talmente

i giorni dall’ultima vittoria dell’Inter a San Siro in A: era il 22 gennaio, Inter-Lazio 2-1, gol di Milito, Pazzini e Rocchi

La qualità in campo Di uomini,

CURIOSITÀ NELLE GIOVANILI DELLA ROMA HA VINTO TANTO, MA L’ESORDIO FU AMARO: SCONFITTA INTERNA CON LA LAZIO DI BENETTI, VICE RANIERI

Il neo tecnico perse alla prima con la Primavera che poi ha portato sul tetto d’Europa

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soddisfatto da affidargli un incarico ancor più importante, lui che era arrivato alla Roma per allenare gli Esordienti, e dopo un mese di lavoro era già sulla panchina dei Giovanissimi Regionali, due anni più grandi. Settembre 2005, finale di un torneo come tanti, Lazio-Roma 3-0: Bruno Conti vede la squadra involuta e decide uno dei suoi rarissimi esoneri a stagione in corso, via Dario Pisani (da qualche settimana sulla sponda opposta, la panchina dei Giovanissimi Nazionali della Lazio, al posto dell’ex ct della Nazionale di calcio a 5 Nuccorini) Stramaccioni scala due categorie. In un campionato regionale a Roma spesso

l’unica partita di livello è il derby con la Lazio: quella volta capitò proprio alla prima giornata. Stramaccioni prese la squadra di giovedì, due giorni dopo giocò la sua prima gara ufficiale da tecnico della Roma perdendola (0-1) contro lo stesso collega che aveva battuto il suo predecessore: Paolo Benetti, cognato e assistente tecnico di Ranieri, nello staff dell’Inter fino alla scorsa settimana. Doppio lavoro Stesso campiona-

to, fine aprile: i Giovanissimi Nazionali della Roma si lasciano faticosamente alle spalle l’Ascoli, chiudendo il girone dietro Cisco e Lazio (Faraoni e Macheda in squadra). Qualifi-

Stramaccioni ai tempi della Roma

cati, ma l’abbinamento degli ottavi fa paura: l’Atalanta è campione d’Italia in carica, in 22 partite ha raccolto 20 vittorie e 2 pareggi, 66 gol fatti, 4 subiti. E l’allenatore se ne va, ufficialmente per motivi di salute: Stramaccioni deve giocare la finale coi Giovanissimi Regionali, Conti gli chiede di allenare due squadre contemporaneamente. Per l’esordio coi ’91 lancia da titolare uno che non giocava mai (Bertolacci, che difatti lo ringrazia a ogni intervista), la squadra parte fortissimo, l’Atalanta è alle corde. Poi il difensore centrale con meno talento (l’altro, Brosco, sta in B con Zeman) inventa uno di quei retropassaggi da centro-

Il gol di Milito alla Lazio FORTE

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le sconfitte subite in questo campionato: l’ultimo k.o. in casa della Juventus per 2-0 (in gol Caceres e Del Piero)

Il gol di Caceres all’Inter REUTERS

campo troppo corti per il portiere ma perfetti per il centravanti avversario, e la qualificazione vola via. Si tenta la rimonta, arriva il contropiede: 0-2 a Trigoria, 0-0 a Bergamo, coi complimenti di Mino Favini, lo scudetto andrà all’Inter di Destro, Obi e Caldirola. Bene lo stesso Ma Conti è con-

tento, e gli affida nuovamente i Giovanissimi Nazionali, stavolta da inizio stagione: vince l’esordio e pure il campionato. Nuova promozione, e con gli Allievi i debutti non hanno storia: 2-0 a Frosinone, 7-0 a Benevento, 3-0 a San Giovanni Valdarno, 3-1 con L’Aquila. Poi la sberla: la prima ufficiale da tecnico dell’Inter è anche la prima della Next Gen Series, Tottenham-Inter 7-1. Come sia andata a fine è cronaca recente, o forse già storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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ca a te

GILA E COMPAGNI DA 2 MESI SENZA SUCCESSI

Rodrigo Palacio, 30 anni, attaccante, 15 gol in A quest’anno ANSA

Cercasi vittoria Il Genoa si (ri)affida al genio di Palacio Marino, che non ha mai battuto l’Inter, ci crede: «Ho già spezzato il tabù Napoli...» FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Rodrigo (Palacio) pensaci tu. Per ritrovare una vittoria che manca ormai da quasi due mesi (5 febbraio scorso, 3-2 alla Lazio al Ferraris), il Genoa si affida ancora una volta all’argentino, l’uomo che con i suoi quindici gol e le quattro doppiette ha tolto spesso quest’anno il Grifone dai guai. «L’ansia da risultato c'è, ma non siamo allo sbando», chiarisce Pasquale Marino, confermando ciò che la classifica e gli ultimi risultati dicono da tempo, Quattro punti (e altrettanti pareggi) nelle ultime otto partite lasciano intuire come, dopo la sfida di San Siro, Gilardino e compagni si giocheranno molto nelle due partite successive (a Novara e in casa contro il Cesena). Guardo in casa mia Se Stramac-

cioni ha in casa rossoblù un estimatore speciale («gli fac-

cio un grande in bocca al lupo, ma da domani», dice Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile genoano e compagno del neo-tecnico nerazzurro a Coverciano), Marino non può permettersi di guardare all’Inter: «Devo studiare la mia squadra, che dovrà essere brava ed equilibrata a non lasciare troppo spazio alla qualità dell’avversario». Molti i dubbi che Marino si è portato via da Pegli: Rossi rimane in bilico (anche) per colpa dei postumi di una contusione oculare, così come davanti Sculli potrebbe partire titolare al fianco di Gilardino e Palacio. Insufficienza di prove Quando, poi, il tecnico genoano viene chiamato a dare una valutazione sull'annata balorda dell'Inter, lui invoca le attenuanti: «Può capitare, dopo annate ricche di successi, una stagione così, non sarebbe normale poter trionfare ogni anno. Non so quali reazioni porterà il cambio di guida tecnica all'Inter, né conosco il modulo di Stramaccioni, ma per noi rimane una gara molto insidiosa». Contro la tradizione Marino,

mai vittorioso sull’Inter, un po’ ci crede: «Quest’anno ho già cancellato il tabù-Napoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA

15

ALLA PINETINA

CONTRO L’ATALANTA COLANTUONO: «MANCANO TRE PUNTI E SIAMO SALVI»

La spinta di Moratti Novità Livaja

Ficcadenti: «Dai Cagliari, torniamo a combattere»

APPIANO GENTILE (a.e.) Con un paracadute così, è più facile non aver paura di cadere. Stramaccioni sa di essere stato scelto da Massimo Moratti, ma questo lo sanno bene anche i giocatori e per il tecnico dovrebbe essere come minimo (ulteriore) garanzia di rispetto e applicazione. Ieri il presidente è salito alla Pinetina in tempo per assistere, assieme al figlio Angelomario e al nipotino, all’ultima mezzora dell’allenamento; poi si è fermato a pranzo e in compagnia di Branca e Ausilio ha chiacchierato a lungo con il tecnico. «Quello di Moratti — ha detto il tecnico — è stato un segnale forte di quanto tutta la famiglia Inter sia unita intorno alla squadra».

Andrea Stramaccioni, 36 anni, a colloquio con la squadra ANDREOLI

LA GAZZETTA SPORTIVA

Julio Cesar ok Ma anche le convocazioni fatte da Stramaccioni sono state un segnale: nessuna rivoluzione, ma nessuna paura di dare spazio ai giovani, se questo può rientrare nella logica delle esigenze tecniche e tattiche della squadra. Così, «Di Gennaro è fra i 21 non perché Julio Cesar sia in dubbio — il problema al gomito è risolto — ma per il suo grande contributo per la vittoria di Londra». E invece «Livaja è convocato perché giocando con il 4 3 3 e avendo defezioni nel reparto offensivo, era logico completarlo con un giocatore che ha certe caratteristiche — attaccante esterno o seconda punta — e ha già giocato tre partite in A, con il Cesena».

tà vista col Cesena. La Lazio? Ci ha condannato un episodio a tre minuti dalla fine, solo quello». Con i bergamaschi si cerca la continuità. Ficcadenti è fiducioso: «La squadra sta bene e ha lavorato nel modo giusto. È una partita in cui dobbiamo fare punti per centrare quanto prima il nostro obiettivo che resta la salvezza».

Perché vedere

CAGLIARI-ATALANTA All’andata la sconfitta di Bergamo portò all’esonero di Ficcadenti. Ora che è tornato avrà voglia di vendicarsi Sant’Elia, ore 15

MARIO FRONGIA GUIDO MACONI

Squadra che vince non si cambia. Colantuono conferma in blocco l’Atalanta che ha battuto il Bologna e dribbla anche la delusione per la mancata restituzione di almeno qualcuno dei sei punti di penalità da parte del Tnas. «Ma per noi non cambia niente, continuiamo per la nostra strada come abbiamo sempre fatto — racconta il tecnico dell’Atalanta —. Il Tnas è irrilevante, noi pensiamo al campo e non abbiamo bisogno di nessun aiuto: le castagne le abbiamo sempre tolte dal fuoco da soli». Verso Cagliari L’Atalanta non

ha ricevuto sconti ma non è neanche intenzionata a farne. «Siamo vicinissimi all’obiettivo ma non siamo ancora a quei 40 punti che secondo me vogliono dire salvezza. Per questo non dobbiamo mollare niente, non possiamo rilassarci o accontentarci. Ci aspetta una trasferta molto difficile,

Massimo Ficcadenti, 44 LAPRESSE

ma noi dobbiamo continuare a fare punti e prestazioni di alto livello». Poi una volta raggiunta la salvezza Colantuono sa già cosa fare. «Da Bergamo non mi muovo di certo. E quando saremo salvi andrò a piedi al Santuario di Caravaggio. Anzi, ci vado anche di corsa, tanto sono abbastanza allenato». Qui Cagliari Approccio mentale, personalità, voglia di rivalsa. Per Ficcadenti è questo il mix anti Atalanta. Ma non solo: «Per batterli serve il miglior Cagliari». L’allenatore rossoblù traccia la rotta: «Dobbiamo essere determinati, attenti a non concedere spazi, anche perché loro aspettano l’errore e ripartono. Voglio l’aggressivi-

Un girone dopo l’esonero Tra i 18 convocati c’è anche Ibarbo, spalla dolorante, mentre sta a casa El Kabir. «Voglio una squadra “vera”, concentrata e compatta. Ho visto l’Atalanta col Bologna, sono solidi, cinici sanno soffrire. Noi dobbiamo imitarli: fino alla salvezza matematica serve la spada e la concretezza. Poi, useremo il fioretto». Ficcadenti fu esonerato proprio alla fine della sfida di andata quando perse a Bergamo 1-0, con Denis mattatore: «Quel Cagliari è cresciuto, io ho ritrovato un’identità tattica, qualità individuali e di gruppo consolidate, belle forti. Ma ora guardiamo avanti e continuiamo a giocare con ordine e intensità». Incassati con piacere i complimenti di Cellino «Ho sbagliato ad esonerarlo all’epoca», il tecnico commenta la questione stadio e l’ipotesi trasloco a Trieste: «Non entro nel merito perché non conosco il tema. Ma vedere lo stadio con le tribune vuote e non avere al fianco i tifosi, fa star male». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMAVERA

RESA DEI CONTI NEL CLUB ROSSOBLU’ E OGGI ARRIVA IL PALERMO SENZA MICCOLI

Bernazzani esordisce con un k.o.

Bologna ad alta tensione Lite tra soci, via Consorte

Debutto con sconfitta per Daniele Bernazzani alla guida dell’Inter (0 1 col Chievo), ora terza. Il Milan sale al primo posto. Vola la Juventus. GIRONE A Cagliari Siena 2 1; Empoli Parma 0 3; Juventus Sassuolo 4 1: Livorno Grosseto 1 0; Modena Fiorentina 0 4; Novara Genoa 1 2; Sampdoria Torino 1 1. Classifica Juventus** p. 46; Fiorentina* 43; Torino* 37; Empoli e Livorno 36; Genoa 34; Sampdoria 33; Novara* 31; Parma 30; Sassuolo 27; Cagliari 26; Siena 20; Modena 18; Grosseto 11. GIRONE B AlbinoLeffe Verona 1 0; Bologna Cittadella 1 2; Chievo Inter 1 0; Milan Atalanta 2 1; Padova Cesena 2 0; Udinese Brescia 2 4; Vicenza Varese 1 3. Classifica Milan* p. 45; Varese 44; Inter* e AlbinoLeffe 43; Chievo* 42; Bologna 35; Atalanta e Cittadella 28; Padova 27; Udinese 26; Brescia 25; Verona 21; Cesena 20; Vicenza* 16. GIRONE C Bari Catania 0 1; Gubbio Crotone 1 5; Juve Stabia Ascoli (oggi, ore 15); Lazio Nocerina 4 0; Lecce Roma 1 4; Palermo Reggina 2 0; Pescara Napoli 1 5. Classifica Lazio p. 58; Roma** 57; Palermo 49; Catania 37; Lecce 36; Reggina 34; Napoli* 33; Ascoli* 27; Nocerina 22; Bari, Juve Stabia* 21; Pescara* 18; Crotone* 12; Gubbio 11. Ogni * una partita in meno.

re fino alla fine cerchiamo tutti insieme di superare questo temibile avversario» incita Pioli, che non cerca alcuna rivalsa contro Zamparini per l’esonero alla vigilia della prima di campionato. «L’esperienza di Palermo è stata troppo breve per avere risvolti positivi o negativi, il mio unico pensiero è rivolto al presente».

Perché vedere

BOLOGNA-PALERMO Tante assenze importanti da entrambe le parti, ma c’è Pioli che sfida la sua ex squadra, prima dell’esonero arrivato ancora in estate... Dall’Ara, ore 15

FABRIZIO VITALE NICOLA ZANARINI

La resa dei conti interna al Bologna prosegue senza esclusione di colpi. In una nota ufficiale il patron Albano Guaraldi e altri undici soci negano di voler vendere il pacchetto di maggioranza in assenza di offerte credibili e si scagliano contro chi destabilizza l’ambiente e fa «attività di delazione». Parole di fuoco dirette a Maurizio Setti, vice-presidente che manovra per consegnare la società a Gabriele Volpi. La dura presa di posizione pubblicata sul sito del club ha provocato le dimissioni di Giovanni Consorte: il presidente del patto di sindacato non ha gradito che il documento fosse firmato anche a suo nome. I fatti L’advisor milanese Tamburi è pronto a presentare un’offerta da 28-30 milioni di euro per conto di una società estera riconducibile al petroliere della Orlean Invest, che

Stefano Pioli, 46 anni ANSA

tramite un blind trust aveva già acquisito lo Spezia. In questo clima arroventato una squadra in piena emergenza riceve il Palermo, ma Stefano Pioli è fiducioso in un pronto riscatto dopo la batosta di Bergamo. «Ci mancano 4 giocatori importanti, ma i ragazzi che chiamerò in causa ce la metteranno tutta per sfruttare la loro occasione» assicura il tecnico rossoblù, che farà esordire Sorensen in difesa al posto di Raggi rimpiazzando Antonsson con Cherubin; a fare le veci dei rocciosi mediani Perez e Mudingayi saranno Krhin e Taider. «Dopo un percorso lungo e faticoso giocatori e tifosi meritano una salvezza tranquilla; se non vogliamo soffri-

Qui Palermo Senza Miccoli e Balzaretti, Mutti a Bologna dovrà ancora una volta fare di necessità virtù. Le due tegole per il Palermo sono arrivate ieri mattina. Il numero dieci non sarà al Dall’Ara a causa di un problema familiare. «Il padre della moglie di Miccoli ha avuto un problema di salute — ha detto Christian Panucci — e di comune accordo abbiamo deciso col mister di non portare il giocatore con noi a Bologna perché era molto scosso». Il terzino sinistro è stato fermato, invece, da una sospetta distrazione dell’adduttore sinistro. Scelte obbligate per il tecnico nello scontro diretto con l’ex Pioli. Al posto di Balzaretti ci sarà Aguirregaray, mentre toccherà ad Ilicic non fare rimpiangere le giocate Miccoli. «Perdiamo due giocatori importanti — dice Mutti — ma ci crediamo, vogliamo la vittoria. Ilicic? Deve dare riscontro alla fiducia che gli stiamo dando. Non gli chiediamo la luna, solo impegno e sacrificio. Chiediamo a lui quello che chiediamo a tutto il gruppo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA SPORTIVA

16

DOMENICA 1 APRILE 2012

SERIE A LA GUIDA GIOCHIAMO A TAVOLINO LA

a

30

ROMA (4-3-1-2)-NOVARA (5-3-2) 14 TADDEI

DE ROSSI

MILAN JUVENTUS LAZIO NAPOLI UDINESE ROMA CATANIA INTER ATALANTA* BOLOGNA PALERMO CHIEVO PARMA CAGLIARI GENOA FIORENTINA SIENA LECCE NOVARA CESENA

64 30 59 29 51 30 48 29 48 29 44 29 43 30 41 29 37 29 36 29 36 29 36 29 35 30 34 29 34 29 33 29 33 29 27 29 24 29 18 29

G

MARQUINHO

RETI

V

N

P

F

S

19 15 15 12 13 13 10 12 10 9 10 9 8 8 9 8 8 6 5 4

7 14 6 12 9 5 13 5 13 9 6 9 11 10 7 9 9 9 9 6

4 0 9 5 7 11 7 12 6 11 13 11 11 11 13 12 12 14 15 19

60 46 44 54 40 42 39 38 33 31 41 25 38 29 37 29 33 31 24 18

24 17 37 32 27 35 38 38 29 35 46 36 47 36 51 35 31 45 46 47

STEKELENBURG

19

10

GAGO

TOTTI

44 KJAER

15

0

le partite consecutive senza vittorie per l’Udinese, una sconfitta e tre pareggi. E’ la serie negativa più lunga in questo campionato per la squadra di Guidolin

LAMELA

JEDA

MORLEO

1

22

4

PESCE

LISUZZO

UJKANI

28 7

PORTANOVA GILLET

43

GARCIA

JENSEN

1

90

SORENSEN

3

4

23

KRHIN

DIAMANTI

6

10

TAIDER

RAMIREZ

27

MUNOZ

23

ILICIC

9 DI VAIO

DONATI

11

HERNANDEZ

2 MANTOVANI

5 BARRETO

13

AGUIRREGARAY

GEMITI

OGGI ore 15 ARBITRO Gervasoni di Mantova (Bianchi Altomare/Tommasi) PREZZI da 1 a 90 euro. TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3

ROMA p. 44

NOVARA p. 24

BOLOGNA p. 36

PALERMO p. 36

PANCHINA 18 Curci, 2 Cicinho, 3 Josè Angel, 92 Viviani, 30 Simplicio, 14 Bojan, 40 Piscitella. ALLENATORE Luis Enrique. BALLOTTAGGI De Rossi-Gago 80-20%, Rosi-Josè Angel 55-45%, Marquinho-Simplicio 60-40%, Lamela-Bojan 60-40%. SQUALIFICATI Heinze (1). DIFFIDATI Cassetti, Juan, Osvaldo. INDISPONIBILI Burdisso (50 giorni), Juan (40 gg), Lobont (40 gg), Greco (15 gg), Borini (15 gg), Cassetti (3 gg). ALTRI Pigliacelli, Perrotta.

PANCHINA 31 Fontana, 30 Centurioni, 77 Rinaudo, 21 Mazzarani, 23 Radovanovic, 9 Rubino, 11 Morimoto. ALLENATORE Tesser. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Rigoni (1). DIFFIDATI Morimoto, Marianini. INDISPONIBILI Marianini (15 giorni), Ludi (7 giorni), Da Silva (7 giorni), Mascara (3 giorni). ALTRI Coser, Coubronne, Dellafiore.

PANCHINA 25 Agliardi, 51 Loria, 75 Crespo, 48 Rubin, 33 Kone, 78 Belfodil, 99 Acquafresca. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI Morleo-Rubin 60-40%, Di Vaio-Acquafresca 70-30%. SQUAL. Mudingayi (1), Perez (1), Raggi (1). DIFF. Di Vaio, Kone, Portanova e Ramirez. IND. Antonsson (25 giorni), Garics (7 giorni), Casarini (stagione finita). ALTRI Lombardi, Stojanovic, Rickler, Cruz, Vitale, Paponi, Vantaggiato, Gimenez.

PANCHINA 33 Tzorvas, 15 Milanovic, 7 Della Rocca, 20 Acquah, 17 Vazquez, 16 Zahavi, 19 Budan. ALLENATORE Mutti. BALLOTTAGGI Munoz-Milanovic 70-30%, Migliaccio-Della Rocca 60-40%. SQUALIFICATI Bertolo (2). DIFFIDATI Hernandez, Silvestre, Donati, Ilicic e Bertolo. INDISPONIBILI Silvestre (6 giorni), Balzaretti (da valutare). ALTRI Brichetto, Alvarez, Bacinovic, Lores, Mehmeti, Miccoli.

QUOTE 1 1.25

X 5.50

3

2 11.00

QUOTE

anni e 1 mese trascorsi dall’ultima rete all’Olimpico di Taddei, 21 fabbraio 2009 al Siena

18 LABRIN

13

PULZETTI

OGGI ore 12.30 ARBITRO Romeo di Verona (Giachero Comito/Giancola) PREZZI da 5 a 200 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 7 HD e SuperCalcio; Premium Calcio e HD2

6

8 MIGLIACCIO

1 2.50

X 2.50

2 3.65

2

le partite da titolare per Aguirregaray su un totale di 8 presenze in Serie A

INTER (4-3-3)-GENOA (4-3-3)

I NUMERI

4

27

PISANO

CHERUBIN

PACI

ROSI

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale : 1) punti negli scontri diretti, se tutti giocati; 2) differenza reti globale; 3) gol segnati; 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *6 punti di penalizzazione

le vittorie in trasferta del Palermo, unica squadra ancora a secco. L’ultimo successo esterno è il 2-1 in casa della Sampdoria il 15 maggio dell’anno scorso

8

31

3

21

24

PORCARI

29

PJANIC

87

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE

4

9

OSVALDO CARACCIOLO

24

PARTITE

17

7

16

La Classifica PT

MORGANELLA

11

GIORNATA SQUADRE

BOLOGNA (3-4-2-1)-PALERMO (3-5-2)

26

20

CHIVU

MESTO

25 1 JULIO CESAR

19

9

81

23

CAMBIASSO

FORLAN

SCULLI

BELLUSCHI

SAMUEL

6

5

22

82

4

STANKOVIC

MILITO

GILARDINO

VELOSO

18

28

8

88

POLI

ZARATE

PALACIO

LUCIO

4

3 CARVALHO

1 13

FREY

KALADZE

BIONDINI

24 MORETTI

ZANETTI

4

OGGI ore 15 ARBITRO Valeri di Roma 2 (Musolino Vuoto/Doveri) PREZZI da 14 a 365 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 2

INTER p. 41

GENOA p. 34

PANCHINA 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 55 Nagatomo, 14 Guarin, 20 Obi, 7 Pazzini, 88 Livaja. ALLENATORE Stramaccioni BALLOTTAGGI Julio Cesar-Castellazzi 90-10%, Milito-Pazzini 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Lucio, Samuel, Sneijder INDISPONIBILI Maicon (14 giorni), Alvarez (7 giorni), Sneijder (10 giorni), ALTRI Orlandoni, Cordoba, Juan Jesus, Palombo, Castaignos, Crisetig.

PANCHINA 22 Lupatelli, 21 Bovo, 11 Jankovic, 10 Birsa, 7 Rossi, 19 Jorquera, 9 Zé Eduardo. ALLENATORE Marino. BALLOTTAGGI Belluschi-Rossi 60-40%, Sculli-Jankovic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Granqvist, Rossi, Kucka. IND. Granqvist (30 giorni), Antonelli (7 giorni), Kucka (7 giorni), Constant (15 giorni). ALTRI Scarpi, Marchiori, Sampirisi, Molinelli, Alhassan, Krajnc, Sturaro, Wiliam, Zima, Meucci, Said.

QUOTE 1 1.55

MARCATORI 22 RETI: Ibrahimovic (8) (Milan) 19 RETI: Cavani (2) (Napoli); Di Natale (4) (Udinese) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta); Palacio (2) (Genoa) 14 RETI: Milito (3) (Inter) 13 RETI: Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Miccoli (1) (Palermo) 11 RETI: Calaiò (4) (Siena) 10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri (Juventus); Giovinco (4) (Parma) 9 RETI: Nocerino (Milan); Borini e Osvaldo (Roma) 8 RETI: Lodi (6) (Catania); Hernanes (4) (Lazio); Di Michele (4) (Lecce); Lavezzi (1) (Napoli) 7 RETI: Larrivey (2) e Pinilla (3) (2 con il Palermo) (Cagliari); Mutu (2) (Cesena); Marchisio (Juventus); Hamsik (Napoli); M. Rigoni (3) (Novara) 6 RETI: Bergessio (Catania); Thereau (Chievo); Budan (Palermo); Floccari (1) (Parma); Destro (Siena) 5 RETI: Moralez (Atalanta); Acquafresca, Diamanti (1) e Ramirez (Bologna); Jankovic (Genoa); Pazzini (Inter); Robinho (Milan); Pepe e Vucinic (Juventus); Rocchi (Lazio); Muriel (Lecce); Pandev (Napoli); Basta (Udinese).

PROSSIMO TURNO a

31 Giornata Sabato 7 aprile, ore 15 ATALANTA-SIENA CAGLIARI-INTER CESENA-BOLOGNA CHIEVO-CATANIA LECCE-ROMA MILAN-FIORENTINA NOVARA-GENOA UDINESE-PARMA PALERMO-JUVENTUS ore 18.30 LAZIO-NAPOLI ore 21

(2-2) (1-2) (1-0) (2-1) (1-2) (0-0) (0-1) (0-2) (0-3) (0-0)

X 4.00

4

2 5.75

NUMERO

5

le partite casalinghe senza successi per l’Inter: 3 pari e 2 sconfitte. Ultima vittoria il 22 gennaio, 2-1 alla Lazio

le reti in Serie A per Nagatomo e due sono state segnate proprio al Genoa

SIENA (3-5-2)-UDINESE (3-5-1-1) 13 ROSSETTINI

25 PEGOLO

3

37

DEL GROSSO

PEREYRA

55

66

PARRAVICINI

PINZI

19

14

TERZI

GAZZI

22 DESTRO

23 BRIENZA

8

10 DI NATALE

31

CODA

4

5 DANILO

FABBRINI

20

2

ASAMOAH

11

VITIELLO

7

27

DOMIZZI

GIORGI

ARMERO

SIENA p. 33

UDINESE p. 48

PANCHINA 1 Brkic, 80 Contini, 15 Belmonte, 10 D’Agostino, 70 Mannini, 17 Grossi, 81 Bogdani. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Parravicini–Bogdani 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Rossi, Destro, Brienza, Gazzi. INDISPONIBILI Bolzoni (7 giorni), Calaiò (stagione finita), Angelo (3 giorni). ALTRI Rossi, Larrondo, Acosta, Sestu, Codrea, Farelli, Gonzalez.

PANCHINA 21 Padelli, 13 Neuton 26 Pasquale 6 Fernandes, 23 Abdi 25 Torje, 9 Barreto. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Armero-Pasquale 60%-40%, Fabbrini-Abdi 60%-40%. SQUALIFICATI Floro Flores (1), Ekstrand (1). DIFFIDATI Fernandes, Benatia, Asamoah, Pazienza, Isla, Floro Flores. INDISPONIBILI Basta, Benatia e Ferronetti (7 giorni), Badu (15 giorni), Battocchio (21 giorni), Isla (stagione finita). ALTRI Romo, Fanchone, Vydra.

QUOTE 1 2.60

X 3.00

2 2.80

1

sola assenza in campionato per Danilo, il giocatore di movimento più utilizzato da Guidolin

1

HANDANOVIC

VERGASSOLA

OGGI ore 15 ARBITRO Tagliavento di Terni (Viazzi Liberti/Mazzoleni) PREZZI da 25 a 45 euro TV Sky Calcio 2 HD

Due gioie per il colombiano: sarà titolare contro il Siena e la sua patente non è falsa

16

PAZIENZA

C’è Armero per rivedere l’Udinese da tre punti ALESSANDRO LORENZINI MASSIMO MEROI

Marzo è finito. Finalmente, dicono all’Udinese. Già, perché nel mese che ci siamo lasciati alle spalle la formazione di Guidolin non è riuscita a conquistare nemmeno una vittoria. Due pareggi casalinghi con Atalanta e Napoli, una sconfitta a Novara e un altro punticino a Palermo. Nonostante questa brusca frenata, la zona Champions è soltanto tre punti più su, e per la qualificazione in Europa League c’è un cuscinetto di 6-7 punti da gestire su Catania e Inter. La vittoria in campionato manca dal 26 febbraio quando l’Udinese passò a Bologna (3-1). Sia

che si punti al terzo posto sia che si abbia nel mirino l’Europa League è necessario riprendere a vincere. Avversario Il Siena non è l’avversario più comodo. «E’ una bella realtà che è stata capace di tenersi sempre fuori dalle ultime tre posizioni — dice Guidolin —. Si vede che c’è un lavoro importante dietro, un lavoro che dimostra il valore di un tecnico, Sannino, all’esordio in A, ma che ha fato tanta gavetta». Guidolin sprona i suoi: «Troveremo un avversario molto agguerrito e se non vorremo andare incontro a brutte sorprese dovremo farci trovare belli carichi e determinati». L’Udinese si presenterà al Franchi priva di otto giocatori: gli squalificati Ekstrand e

1 VIVIANI


DOMENICA 1 APRILE 2012

CAGLIARI (4-3-1-2)-ATALANTA (4-4-2) 31

7

77

23

6

20

SCHELOTTO

RAIMONDI

PASQUAL

VARGAS

SARDO

21

2

14

18

CIGARINI

STENDARDO

NATALI

MONTOLIVO

1

17

5

4

51

NAINGGOLAN

CANINI

3 ARIAUDO

5

7

CONTI

COSSU

19

90

THIAGO TIRIBOCCHI CARMONA RIBEIRO

20 EKDAL

14

28

PINILLA GABBIADINI

PISANO

10

47

1 BORUC

MANFREDINI

11

23

3

AMAURI

PALOSCHI

ANDREOLLI

77

16

THEREAU RIGONI

5

85

8

31

GAMBERINI

BEHRAMI

JOVETIC

PELLISSIER

11

13

16

32

PELUSO

CASSANI

MARCHIONNI

6

OGGI ore 15 ARBITRO Rizzoli di Bologna (Alessandroni Giordano/Gavillucci) PREZZI da 12 a 125 euro. TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD2

ATALANTA p. 37

FIORENTINA p. 33

CHIEVO p. 36

PANCHINA 78 Frezzolini, 3 Lucchini, 32 Ferri, 44 Cazzola, 18 Carrozza, 10 Bonaventura, 79 Ferreira Pinto. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Doni (fino a febbraio 2015). DIFFIDATI Bellini, Capelli, Cigarini, Consigli, Denis. INDISPONIBILI Capelli (stagione finita), Marilungo (stagione finita), Brighi (40 giorni), Denis (10 giorni), Bellini (7 giorni). ALTRI Masiello, Minotti.

PANCHINA 89 Neto, 15 Nastasic, 29 De Silvestri, 21 Lazzari, 13 Kharja, 17 Salifu, 37 Acosty. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Marchionni-Lazzari 80-20%. SQUALIFICATI Cerci (2). DIFFIDATI Montolivo, Amauri. INDISPONIBILI Kroldrup (stagione finita), Felipe (10 giorni), Camporese (5 giorni). ALTRI Pazzagli, Olivera, Romulo, Ljajic.

PANCHINA 17 Puggioni, 21 Frey, 12 Cesar, 56 Hetemaj, 25 Vacek, 8 Cruzado, 39 Grandolfo. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Sardo-Frey 55-45%, Dainelli-Cesar 60-40%, Paloschi- Cruzado 55-45%. SQUAL. Sammarco (1). DIFFIDATI Mandelli, Dainelli, Sardo, Andreolli. IND. Gulan e Moscardelli (stagione finita), Morero (5 giorni), Uribe (10 giorni), Acerbi (15 giorni). ALTRI Coletta, Jokic, Mandelli, Facchinetti, De Paula, Squizzi, Kirilov.

2 4.00

50

93 DRAMÉ

PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 2 Gozzi, 15 Bovi 9 Larrivey, 18 Nenè, 23 Ibarbo. ALLENATORE Ficcadenti. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Astori (1). DIFFIDATI Agostini, Astori, Agazzi, Pisano e Nenè. INDISPONIBILI Dessena (45 giorni), Rui Sampaio (20 giorni), Eriksson (30 giorni). ALTRI Ruzittu, Anedda, Murru, Ceppelini, El Kabir, Mannoni. QUOTE

29

DAINELLI

CAGLIARI p. 34

X 2.60

3.65

54

SORRENTINO

BRADLEY

MORALEZ

OGGI ore 15 ARBITRO Rocchi di Firenze (Giallatini Vivenzi/Mariani) PREZZI da 13 a 29 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 4

1 2.25

PISANO PER LA PRIMA VITTORIA ESTERNA

LUCIANO

CONSIGLI

QUOTE

le vittorie di Stendardo nelle 121 partite giocate in Serie A con 32 pari e 39 k.o.

1 1.75

X 3.25

99

2 5.00

«A Bologna andiamo per vincere, dobbiamo assolutamente cancellare il nostro zero dalla casella dei successi esterni». Eros Pisano, Palermo, il 2 dei rosanero si gioca a 3.65.

VELOSO FIDUCIOSO PER IL 2 A SAN SIRO

5,75 «Noi stiamo bene e abbiamo fiducia. E con il 4-3-3 del nostro mister puntiamo dritti alla vittoria». Miguel Veloso, Genoa. La vittoria del Genoa sul campo dell’Inter si gioca a 5,75.

le presenze in campionato per Paloschi, 60 in Serie A e 39 in Serie B

4

LECCE (3-5-2)-CESENA (4-3-1-2) 28

40

82

13

81

BLASI

30

SANTANA

17

COLUCCI

DEL

MURIEL

GIACOMAZZI

15

MUTU

Floro Flores e gli infortunati Benatia, Ferronetti, Basta, Isla, Badu e Battocchio (per lui lesione di secondo grado all’otturatore esterno dell’anca sinistra). Guidolin confidava di recuperare sia Benatia sia Basta, ma così non è stato. «Dopo un lungo periodo in cui abbiamo giocato tre gare alla settimana — spiega Guidolin — abbiamo avuto un paio di settimane in cui lavorare a tempo pieno. I ragazzi che si sono potuti allenare con regolarità, stanno bene, sono più vivaci». Tra questi Armero che potrebbe essere rilanciato dal primo minuto. «Da agosto a oggi non ha avuto un attimo di respiro — spiega il tecnico —, ora lo vedo più brillante». E magari anche più sereno visto che nei giorni scorsi al colombiano è stata riconosciuta la validità della patente che a inizio anno era stata data per falsa. Qui Siena Bada più che mai al

4

SFIDA SALVEZZA

Cesena e futuro Il Lecce si gioca un doppio Tesoro in pochi giorni La salvezza da inseguire sul campo e il futuro societario da scoprire magari già la prossima settimana: il Lecce resta sospeso su una nuvoletta che, al momento, non porta certezze. Dopo l’incontro di venerdì sera, Tesoro è ancora più vicino all’accordo con Semeraro: salvo clamorose sorprese, l’imprenditore del settore siderurgico è pronto ad acquisire la proprietà del club salentino. Intanto, Cosmi non si fida del Cesena. «Guai se i nostri tifosi venissero allo stadio pensando che non ci sarà da soffrire — dice l’allenatore perugino —. Sono convinto che Bojinov, con i suoi gol, ci regalerà due vittorie: ha giocato poco, eppure si sta comportando da grande uomo».

sodo Sannino. E il «sodo» si chiama salvezza. «Non so come, non so dove — ha detto il tecnico dei toscani — so solamente che dobbiamo fare i punti che ci servono per la matematica salvezza. Iniziamo un ciclo di sei gare (Udinese, Atalanta, Inter, Bologna, Genoa e Milan, ndr) in cui all’andate prendemmo solo un punto». Sarà un Siena pratico, che si metterà a specchio dell’Udinese, con la difesa a tre. «Giochiamo — ha aggiunto Sannino — contro una grande squadra, che da tanti anni fa bene, che ha nelle fasce e in Di Natale i punti di riferimento. Ma troveranno un Siena che è pronto a soffrire. Qualcuno dice che saranno stanchi? Li ho visti, non credo proprio che lo siano».

Qui Cesena Il Cesena non ha intenzione di fare regali. «La dignità viene prima di tutto — dice Beretta — e noi dobbiamo chiudere in modo dignitoso e onorevole per noi stessi, per il club e per i tifosi. Contro il Lecce dovremmo fare meglio rispetto a quanto fatto con il Parma: per vincere ci serve ancora qualcosa in più». Dopo due mesi rientrerà Von Bergen: senza il suo leader difensivo il Cesena è affondato, perdendo 6 gare su 8 gare, incassando 16 reti: «E’ recuperato. Contro il Parma lo avevo portato in panchina perché volevo che il suo carisma si facesse sentire da bordo campo».

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Burioli-Calvi

NUMERO

3

le reti segnate all’andata alla Juve dal Napoli. unica squadra con il Genoa ad aver rifilato più di una rete ai bianconeri

MARTINHO

7

6

i minuti di imbattibilità del Novara che per la seconda volta in stagione riesce a non subire reti per tre partite consecutive

OGGI ore 15 ARBITRO Banti di Livorno (Nicoletti La Rocca/Ciampi) PREZZI da 12 a 80 euro. TV Sky Calcio 6 HD

LECCE p. 27

CESENA p. 18

PANCHINA 25 Petrachi, 3 Di Matteo, 91 Bertolacci, 21 Grossmuller, 11 Seferovic, 9 Corvia, 10 Bojinov. ALLENATORE Cosmi. BALLOTTAGGI Delvecchio- Bertolacci 55-45%. SQUALIFICATI Esposito (1). DIFFIDATI Corvia, Muriel, Carrozzieri, Brivio e Giacomazzi. INDISPONIBILI Julio Sergio (stagione finita), Carrozzieri (10 giorni), Obodo (una settimana). ALTRI Gabrieli, Piatti, Ofere, Ingrosso, Falcone.

PANCHINA 88 Ravaglia, 2 Rodriguez, 33 Pudil, 77 Ceccarelli, 23 Djokovic, 24 T. Arrigoni, 11 Rennella. ALLENATORE Beretta. BALLOTTAGGI Moras-Rodriguez 55-45%, Lauro-Pudil 55-45%, Colucci-Arrigoni 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Von Bergen, Rodriguez, Mutu, Santana e Pudil. INDISPONIBILI Parolo (15 giorni), Guana (15 giorni), Martinez (1 mese), Iaquinta (15 giorni). ALTRI Benelouane. Rossi.

QUOTE 1 1.55

X 3.85

3

2 6.00

11 19 BONUCCI

Taccuino

8 14

BUFFON CHIELLINI

PIRLO

15 BARZAGLI

BORRIELLO

17

GARGANO

88

7

28

1 CANNAVARO DE SANCTIS

INLER

CAVANI

VIDAL

23

HAMSIK

23

22

14 CAMPAGNARO

22 LAVEZZI

VUCINIC

21

3

L’INIZIATIVA

MAGGIO

MARCHISIO

18

26

6 ARONICA

ZUNIGA

LICHTSTEINER

OGGI ore 20.45 ARBITRO Orsato di Schio (Di Liberatore Tonolini/Brighi) PREZZI tutto esaurito TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Sky 3D; Premium Calcio, Calcio 1HD

JUVENTUS p. 59

NAPOLI p. 48

PANCHINA 30 Storari, 4 Caceres, 24 Giaccherini, 7 Pepe, 10 Del Piero, 32 Matri, 18 Quagliarella. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Lichtsteiner-Caceres 55-45%; De Ceglie-Estigarribia 60-40%; Borriello-Quagliarella 60-40%; Borriello-Matri 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Giaccherini, Barzagli e Matri. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Manninger, Grosso, Krasic, Estigarribia, Marrone, Elia, Padoin.

PANCHINA 83 Rosati, 21 Fernandez, 85 Britos, 8 Dossena, 20 Dzemaili, 29 Pandev, 16 Vargas. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Inler, Zuniga, Britos, Gargano, Aronica, Cavani. INDISPONIBILI Donadel (50 giorni). ALTRI Colombo, Fideleff, Lucarelli.

QUOTE X 3.50

2 3.85

8

le partite utili consecutive dell’Atalanta (3 vittorie e 5 pari) che ha migliorato la serie positiva di 7 incontri ottenuta tra il 6 novembre e il 31 dicembre scorso, con 2 vittorie e 5 pareggi

le ammonizioni ricevute da Moras nell’arco delle ultime quattro giornate

11

DE CEGLIE

1 1.90

ANTONIOLI

LAURO

JUVENTUS (3-5-2)-NAPOLI (3-4-1-2)

1

25

1

VON BERGEN

CUADRADO

Il centrocampista colombiano Pablo Armero, 25 anni, sarà in campo dal primo minuto contro il Siena LIVERANI

278

81 MORAS

14

10 NERO

24

18

ODDO

COMOTTO

7 17

DI MALONGA MICHELE 31

26

BENNASI MIGLIONICO

I NUMERI

16

BRIVIO

TOMOVIC DELVECCHIO

17

Le quote

AGOSTINI

21

AGAZZI

FIORENTINA (4-4-2)-CHIEVO (4-3-1-2)

LA GAZZETTA SPORTIVA

Il calcio europeo in campo per il Sahel Il calcio professionistico eu ropeo si mobilita a favore della re gione africana del Sahel contro la fame, coinvolgendo oltre 300 club in 16 Paesi diversi. In A capitani e arbitro avranno al collo un fischiet to giallo, simbolo dell’iniziativa.

DONNE / 1

Italia: 4-0 alla Bosnia (g.l.g.) La Nazionale a Ferra ra ha battuto 4 0 la Bosnia per le qualificazioni all’Euro 2013: in gol Panico (doppietta), Camporese e Conti. Mercoledì c’è Russia Italia.

DONNE / 2

L’Under 19 va k.o. (f.sal.) L’U19 sconfitta dalla Spagna 4 0 per le qualificazioni al l’Europeo in corso a Sochi (Rus).

IN TV SU ESPN CLASSIC

C’è l’«Euroforia»

208

le partite da titolare in Serie A per Barzagli su un totale di 212 presenze

(f.sal.) Espn Classic (canale 216 di Sky) in vista degli Europei da domani al 2 maggio (alle 23) propo ne lo speciale «Euroforia».


18

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 1 APRILE 2012

SERIE A Perché vedere

FIORENTINA ROSSI CHIEDE I TRE PUNTI A TUTTI I COSTI

ROMA-NOVARA

Jovetic vuol fare il 13 per sé e per salvare la Viola

La Roma non può permettersi altri passi falsi per restare agganciata all’Europa. Ultima chiamata per il Novara. Olimpico, ore 12.30

ALESSANDRO CATAPANO ROMA

I tacchetti lasciano il segno, il dolore è forte come lo spavento, la Roma trema. Accade tutto alle 13.40: lo scarpino di Bojan Krkic incontra il gomito sinistro di Daniele De Rossi. L’impatto costringe l’azzurro ad abbandonare l’allenamento, la preoccupazione è tanta perché lì per lì non riesce più a stendere il braccio, il panico si fa strada nell’infermeria di Trigoria perché senza De Rossi Luis Enrique non saprebbe chi schierare accanto a Kjaer, l’unico difensore superstite della rosa giallorossa, oltretutto quello col rendimento peggiore. Passano i minuti, il dolore resta ma si fa più sopportabile, lo spavento cala perché dopo la prima valutazione medica sono tutti d’accordo nel giurare che «De Rossi ci sarà». Ha solo una contusione, col passare delle ore il livello di allerta scende, comunque il ragazzo giocherà. Già, anche con un braccio solo. Garantisce lui Un paio di ore pri-

ma, Luis Enrique aveva annunciato ufficialmente l’arretramento di De Rossi, per nulla preoccupato. «Daniele può giocare ovunque, anche al centro della difesa è una garanzia». Soprattutto in un reparto che tra defaillance, infortuni e squalifiche, ha sofferto le pene dell’inferno, spesso vanificando quanto di buono costruito dal resto della squadra. E alimentando un dubbio divenuto quasi esistenziale: sono scarsissimi i difensori o è il modulo di Zichichi che li lascia troppo scoperti? Detto che la squadra ultimamente è apparsa straordinariamente prudente, ma più per istinto di sopravvivenza dei calciatori che per convinzione del tecnico, Luis si prende tutte le responsabilità, pure un po’ stizzito: «Quando sbagliamo, sbagliamo tutti. Se ho accennato in passato alla difesa, in realtà parlavo di errori di tutta la squadra, e mi metto in mezzo anche io». In effetti, hanno sbagliato pure gli attaccanti, tanto che da anni non si vedeva un reparto così stitico alla Roma. Luis Enri-

Perché vedere

FIORENTINA-CHIEVO I viola sono ormai in piena lotta per non retrocedere e questo è un vero scontro salvezza. Il Chievo è in un ottimo momento di forma. Franchi, ore 15

Luis Enrique, 41 anni, ha allenato il Barcellona B e da giugno 2011 è il tecnico della Roma MANCINI

Paura De Rossi Luis senza difesa «Ma giocherà» Problemi al gomito per l’azzurro che sarà al fianco di Kjaer. Il tecnico: «Altri 10 anni a Roma» QUI NOVARA

Tesser: «Sarà dura, dovremo aggredirli» A Roma il Novara cerca il quarto risultato utile consecutivo (sarebbe record stagionale) e Tesser punta tutto sull’aggressività: «Giocare all’Olimpico è durissima, la Roma è una squadra che attua un possesso palla asfissiante. Noi dovremo aggredirli in pressione alta, senza regalar loro il pallino del gioco». Per il Novara una difficoltà è l’assenza di Rigoni, squalificato, fin qui assente solo all’esordio con il Chievo: «Marco è un giocatore importante, sia dal punto di vista realizzativo che della creazione di gioco. Giocheremo in modo diverso». Giuseppe Maddaluno

que se ne frega. «A me interessano più le palle gol create». Lascia? No, raddoppia La confe-

renza sale di tono. L’asturiano si irrita quando gli si chiede conto delle difficoltà di apprendimento della squadra, ancora evidenti dopo otto mesi di lavoro. «Normale, il calcio non è matematica. Anche Ferguson dopo 25 anni ha le sue difficoltà al Manchester United». Gli piacerebbe avere gli stessi problemi di sir Alex, da ieri si è preso un tempo sufficiente per provarci. «Avevo detto che sarei rimasto qui cinque anni? Facciamo dieci, io sto benissimo a Roma». Che, è bene chiarirlo una volta per tutte, non è né vuole essere la fotocopia del Barcellona (non essendone, in effetti, nemmeno parente alla lontana). «Non cerchiamo di giocare come il Barcellona, è impossibile — ammette Luis Enrique —. Il modello di gioco che più ti avvicina alla vittoria è quello che ti

porta vicino alla porta. Così ho fatto nelle squadre dove sono stato e così sto facendo qui. Il nostro è un calcio associativo, ma fare quello che fa il Barcellona è impossibile. Il Barça ha caratteristiche che non si adattano ai nostri giocatori». E la Roma giocatori che porterebbero le borracce a quelli del Barça. «I nostri sono giovani, e il guaio è che qui si pretende troppo da loro». Lamentela Saranno in grado almeno di battere il Novara? Non a caso, Luis avverte: «Mi preoccupa la mia squadra, se avrà l’atteggiamento mentale giusto». E la rincorsa all’Europa, è ancora aperta? «Prima battiamo il Novara, poi ci penseremo. È un’avversaria pericolosa. E poi alle 12.30, davvero un orario strano...». A Roma si dice: a chi tocca nun se ’ngrugna. Tradotto: prima o poi capita a tutti. Capito Luis?

ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

Per azzeccare il tredici Jo-Jo giocherà anche dopo aver saltato un paio di allenamenti per febbre e gola arrossata: acciacco di pochissimo conto, in ogni caso aveva già avvertito chi gli gira intorno: «Domenica giocherò a qualsiasi condizione». Per ora Jovetic ha fatto dodici (gol), se nel pomeriggio indovinasse anche il centro successivo, la colonna vincente porterebbe un bel montepremi, magari avvicinando il gruppo alla salvezza. In attesa dello sblocco di Amauri, la più grande speranza del tifo è proprio

QUI CHIEVO

Di Carlo non si fida «Il pericolo è sottovalutarli» Nonostante la lunga lista di indisponibili, il Chievo va a Firenze per i tre punti lasciando indietro gli avversari in classifica e chiudendo il discorso salvezza. Mimmo Di Carlo non si fida del delicato momento dei viola e chiede ai suoi di non allentare la concentrazione. «Adesso la Fiorentina ha tutti gli uomini al loro posto, non va sottovalutata. Servirà attenzione e soprattutto più concretezza davanti rispetto alle recenti gare. Quando ci capiterà l’occasione che i viola concedono sempre durante la partita dovremo sfruttarla». Giancarlo Tavan

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Jo-Jo, che deve ancora convincere a pieno Delio Rossi, mai tenerissimo con il talento: «Ho rivisto alcune sue partite con la nazionale, gioca esterno, a volte centrale, comunque senza compiti specifici. Tipico di chi ha qualità ma deve ancora trovare la propria strada. È questo l'ultimo step che gli manca: deve mettere il suo talento a disposizione della squadra». Piccola stecca anche per Behrami, che in settimana si è lanciato in una imprudente accusa verso il diesse Corvino: «Non è il momento dei pettegolezzi e delle illazioni, bisogna pensare solo al campo». Futuro in costruzione A questo proposito Rossi chiede di focalizzare bene l'attenzione sull'inseguimento ai tre punti, che oggi la Fiorentina dovrà acchiappare in qualsiasi modo. Scontro decisivo in chiave-salvezza, e ritorno al Franchi dopo la notte della manita bianconera: «È una partita delicatissima, il ritiro ci ha aiutato a far gruppo, a volte la squadra non è stata coesa al punto giusto. Dopo la Juve abbiamo preso coscienza della situazione: ora però non facciamoci del male, guardiamo avanti. Da oggi costruiamo il nostro futuro: anche al pubblico dico di sostenerci, per i giudizi aspettiamo fine anno. I Della Valle ci sono vicini e credetemi, io ho scelto la Fiorentina in mezzo a mille richieste». Non banale anche l'assist che Rossi concede a Giancarlo Antognoni, bandiera viola che compie oggi cinquantotto anni (auguri): «Chi ha scritto la storia dovrebbe rimanere all'interno della società, ma è solo un’idea romantica». ADV sempre presente Legame speciale è anche quello tra Andrea Della Valle, presidente onorario viola, e la squadra: ieri il patron ha salutato e pranzato con il gruppo, poi ha lasciato Firenze, con un ringraziamento a tutte le persone che gli hanno mostrato vicinanza dopo la morte del padre Dorino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CALCIOSCOMMESSE

Telefonate e rogatorie: Lazio e Mauri nei guai DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CENITI CREMONA

Presente e futuro. Un sabato cruciale per l’inchiesta sul calcioscommesse, sponda Cremona. Un sabato che ha visto il gip Guido Salvini interrogare i croati Saka e Ribic (mercoledì scorso avevano volontariamente posto fine alla loro latitanza), considerati dagli inquirenti pedine medio-basse della «squadra» che faceva capo a Gegic e Ilievski; un sabato lavorativo anche per il pm Roberto Di Martino che sta mettendo a punto i numerosi riscontri arrivati in queste settimane sul tavolo. Riscontri sul filone che punta dritto al cuore della Serie A. Riscontri che secondo fonti investigative metterebbero nei guai Lazio, Genoa, Lec-

ce. Un lavoro incrociato di accertamenti tecnici, rogatorie, movimenti bancari e verbali secretati. La sensazione è che tutto questo malloppo potrebbe far parte della terza fase di un inchiesta. Quando? Novità importanti potrebbero esserci in un arco di tempo compreso tra i 20 e i 40 giorni. Novità in grado di mettere un bel punto interrogativo sul finale di campionato. Zamperini e Horvath La Lazio nei guai, dicevamo. Perché? E’ soprattutto Zamperini a fare da filo di Arianna agli investigatori in questo labirinto intricato di presunte combine e accordi tra giocatori e «zingari». Seguendo i suoi spostamenti, si è scoperto che erano in fotocopia con quelli di Ilievski. Zamperini non ha mai negato l’ami-

cizia con Stefano Mauri. Per il pentito Gervasoni quel rapporto avrebbe consentito agli zingari di gestire due match dei biancocelesti. Il telefono dell’ex calciatore è stato fatto analizzare e sono saltate fuori cose interessanti. Tra le altre: più di 1.100 chiamate proprio con Mauri, molte anche in prossimità delle gare. E ancora: Zamperini era di casa a Formello (sede del ritiro laziale) come dimostrano le celle telefoniche. E continuava a chiamare diverse persone con le schede a disposizione. Gli inquirenti si sono concentrati in modo particolare sulle quasi 230 chiamate a una certa Samanta Romano, parrucchiera di 27 anni. Chi è? Per chi indaga è la fidanzata di L.A., titolare dell’agenzia di scommesse Gold Bet, sulla Aurelia. Anche il telefono della

Romano spesso agganciava la cella di Formello. Venivano piazzate così le puntate dei giocatori? La risposta la daranno gli inquirenti. Che hanno in mano molti altri elementi tenuti coperti, ma che hanno permesso il salto di qualità. In particolare la rogatoria che contiene l’interrogatorio di Gabor Horvath (ex calciatore ungherese ora in carcere) nel quale avrebbe descritto i dettagli delle combine su Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Compresa la lista dei calciatori coinvolti nel tarocco e i soldi intascati. L’incrocio con i movimenti bancari e i tabulati avrebbe completato il quadro. Ora non resta che attendere. I due slavi Ieri è durato qualche

ora l’interrogatorio di Saka e Ribic: hanno confermato di aver pagato Carobbio e Gervasoni

Stefano Mauri, 32 anni LIVERANI

(50-60 mila euro a «biscotto»), ma hanno respinto l’ipotesi di far parte dell’associazione. Queste le parole degli avvocati Krsnik e Cecchini: «Sono stati collaborativi: siamo davanti a un gruppo di scommettitori che comprava informazioni da Carobbio e Gervasoni. E Gegic faceva in sostanza da interprete». Per gli inquirenti, però, le responsabilità sono chiare anche se non si tratta dei protagonisti principali della vicenda. Sono 6 le partite «comprate» da Saka e Ribic, tutte del 2010: Brescia-Mantova e Grosseto-Reggina (non andate a buon fine e soldi restituiti); Cittadella-Mantova e Ancona-Grosseto (combine ok); Empoli-Grosseto e Grosseto-Mantova (nessuna scommessa per le quote crollate). L’avvocato dei croati ha preannunciato che anche Suljic e Lalic, altri due membri della banda, potrebbero presto consegnarsi alle autorità italiane. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 1 APRILE 2012

no spettacolo per la gente, che va alla gente. U La Superbike piace perché tiene i piedi per terra, lontano dalla MotoGP più «fighetta», distante anni luce dalla esclusiva Formula 1. Le derivate di serie sono qualcosa di diverso, a metà strada tra professionismo e fiera paesana, con quella formula, molto cara agli americani, di avvicinare quanto più possibile i tifosi ai propri idoli. Il giovedì il paddock è aperto gratuitamente, negli altri giorni con un esborso economico (tutto sommato limitato) si può comprare il pass e continuare a stare vicino ai

TUTTO BALOTELLI TRA GOL E LITIGI MANCINI APPESO ALL’ESTRO DI MARIO

chester, all’Etihad Stadium. Solo che fino a un mese fa doveva essere il sigillo sul primo «scudetto» inglese di Mancini, mentre ora — dopo la mezza frittata di ieri, quella con lo Stoke e quella tutta intera con lo Swansea: squadre di mezza classifica — è diventata la sua ultima chance. In meno di un mese, il City s’è trasformato da lepre in segugio, scambiandosi i ruoli con lo United freddo e sornione di Alex Ferguson. Come è stato possibile regalare in 4 turni ai Red Devils 4 punti, che sono virtualmente 7 visto il loro posticipo lunedì in casa di un Blackburn in piena deriva? Sarà la primavera, sarà che quelli del City sono meno abituati a gestire la leadership, sarà che la Coppa d’Africa ha restituito i Touré spremuti a Mancini, dazio che Ferguson non ha dovuto pa-

piloti. Poi la conferenza stampa dopo prove e gare che diventa una specie di corrida, con i giornalisti nelle prime file e dietro gli appassionati, che... si fanno sentire. I fratelli Flammini, pur con disponibilità umane e finanziarie limitate rispetto ai cugini della MotoGP, hanno sempre avuto il guizzo dell’innovazione. Sono stati loro ad «inventare» la monogomma nel motorismo e poi a rivoluzionare la formula delle qualifiche. Soprattutto hanno saputo sbattere la porta in faccia alle Case: i regolamenti sono elastici e cercano la botta al cerchio e

laPuntura

ilCaso

ave the date: 30 aprile. Con ogni probabilità S la Premier verrà decisa quella sera. A due giornate dalla fine è in agenda il derby di Man-

gare. Ma forse c’entra anche il montante livello di conflittualità interna, protagonisti prima Aguero e recentemente Balotelli. Ieri questa conflittualità si è esplicitata in occasione di quel calcio di punizione per il quale Balotelli ha bisticciato con mezza squadra prima che Kompany lo allontanasse di peso dal pallone: non esattamente quel che si dice un gruppo. Ma in questi casi sono le individualità che tengono a galla una squadra scollata. Ed è proprio quello che ha fatto ieri Mario, croce e delizia di Mancini. Chissà se negli spogliatoi il tecnico lo ha redarguito per la sceneggiata o ringraziato per la doppietta che tiene il Manchester City appeso al titolo, per quanto per un filo ogni turno più sottile? Curiosità che non fa classifica. A quella ha provveduto Balotelli con Kolarov. Ma per quanto un pareggio agguantato in extremis sia un sollievo, rimane sempre una mezza sconfitta, specie in casa contro un Sunderland. E il titolo un po’ più lontano. Almeno fino al 30 aprile.

di ROBERTO PELUCCHI

f Tutto pronto per il ritorno in Italia di Maradona. Resta soltanto da capire chi gli pagherà le tasse a sua insaputa.

l’altra alla botte. Ma la formula funziona. Malgrado una copertura televisiva che non ha paragone, con l’altra parte del mondo. Ma bisogna fare attenzione. Perché anche la Superbike non è impermeabile alla crisi economica. Definire le moto in pista «derivate di serie» è un curioso eufemismo — l’Aprilia di Biaggi (nella foto Canoniero) ha più cavalli dei «prototipi» che correranno nella MotoGP — e c’è bisogno di un passo indietro. La nuova proprietà, che ha sotto lo stesso tetto sia Superbike sia MotoGP, dovrebbe mettere ordine a entrambe le categorie: ne guadagnerebbero tutte e due.

dallaPrima

Ora il duello si gioca anche con i nervi Allegri atteso da un lavoro di psicologo, la Juve non può fallire un’altra occasione...

di STEFANO FROSINI

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Il gol dell’argentino Spolli che vale l’1-1 del Catania contro il Milan ANSA

di LUIGI GARLANDO CALCIO E DEBITI, LA SPAGNA CI SUPERA on proprio il harakiri evoLE LORO SQUADRE PERÒ SONO AVANTI TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO N cato ieri da Antonio Conte, ma il Milan a Catania un po’

llarme finanziario. Oltre 2,6 miliardi di debiA ti. Una situazione da fallimento, se non fosse che il calcio in Italia è quasi un servizio pubblico che non può essere sospeso. Bene: non siamo neanche quelli messi peggio. A fronte dei grandi campionati col «vizietto» che fa imbestialire Platini — spendere più delle enormi cifre guadagnate — c’è in Europa il calcio di seconda fascia, quello che non riesce a pagare i minimi salariali, rende i giocatori più deboli al fascino delle scommesse e scomparirà (Apoel di turno a parte) se non riuscirà a compattarsi in leghe regionali attirando nuovi investimenti. E anche tra i «grandi» c’è chi sta peggio. La Spagna, per esempio. Il monte debiti è spaventoso: 3,53 miliardi. Con due club (Saragozza e Rayo) quasi in bancarotta. Real e Barça ricevono la metà di tutti i diritti tv (1,2 miliardi), lasciando il resto alle altre 18 squadre. Al confronto il sistema solidale italiano sembra marxista. Il presiden-

te del Barça, Rosell, ha ammesso che non è più sostenibile. Continuando così, un giorno, la Liga potrebbe svolgersi con 38 turni di Real-Barça. Questa situazione è apparentemente incompatibile con i risultati nelle coppe: il Real è già in semifinale di Champions, il Barça favorito sul Milan, inoltre Valencia, Atletico Madrid e Athletic Bilbao hanno buone chance di qualificarsi in Euroleague (sarebbero 3 semifinaliste su 4, come l’anno scorso il Portogallo). Un caso? Possibile. Ma, escluse Real e Barça, anche il risultato di una gestione tecnico-tattica adeguata alle nuove esigenze: stranieri giovani ed «economici» (tipo Udinese), cura estrema dei vivai, voglia di «giocare» al calcio (stile Barça). E meno snobismo verso ciò che non è Champions. Se poi un giorno riusciranno a spiegarci perché il Valencia va avanti in Europa mantenendo il 3˚ posto in Spagna, mentre le nostre «devono» riposare e far giocare la squadra B, forse riusciremo anche a copiare il modello. E recuperare nel ranking.

ALESSANDRO DEL PIERO Capitano della Juventus

12 set 93, debutto in Serie A a Foggia. In porta c'era #FrancoMancini, il primo n. 1 che mi sono trovato di fronte. Che triste notizia... @delpieroale

DALMA MARADONA Figlia di Diego

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muri&pavè

IL FIANDRE SENZA GRAMMONT FA MALE MA LA CORSA PUÒ DIVENTARE UNO SHOW

Se mio papà mi vede con questa maglietta mi uccide!!! Meglio cambiarla!!! @dalmaradona

USAIN BOLT Il re dei 100 e 200 metri

di PIER BERGONZI

e c’è una corsa che mette i brividi fin dalla S vigilia è il Giro delle Fiandre. La Grande Classica dei fiamminghi (da quelle parti è la Festa Nazionale...) è la sintesi di tutte le corse in bici. Ci sono gli strappi secchi e maligni, c’è il pavè, ci sono le stradine strette e quella litania di curve che costringono a rilanciare spesso l’azione. Metteteci il vento e a volte la pioggia... E’ la palestra ideale per gli atleti completi: fondisti, che sanno digerire gli strappi in salita e hanno nel repertorio anche una punta di velocità. Qui, storicamente hanno vinto i più grandi cacciatori di classiche. Il Giro delle Fiandre, una delle 5 prove Monumento (le altre sono Sanremo, Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia), si corre oggi tra Bruges e Oudenaarde. Si tratta di un percorso nuovissimo, che ha fatto molto di-

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laVignetta

ilConfronto

di FABIO LICARI

19

IL FASCINO RUSTICO DELLA SUPERBIKE OCCHIO A NON TRADIRNE LO SPIRITO

ilFenomeno di FILIPPO FALSAPERLA

di LUCA CURINO

LA GAZZETTA SPORTIVA

scutere, perché è stato cancellato il finale con il Grammont, il «Muro» per eccellenza, e il Bosberg. Il Fiandre senza il Grammont, per gli appassionati, è come la Francia senza champagne, come Parigi senza la Tour Effeil. E’ una menomazione che fa male... Detto questo, la corsa potrebbe rivelarsi anche più vera e spettacolare. Oudenaarde è una città simbolo del ciclismo fiammingo, al punto che proprio qui si trova il Museo delle Fiandre, quello gestito da una leggenda come Freddy Maertens. E poi perché il nuovo tracciato prevede un passaggio sul Koppenberg, tre sul Vecchio Quaremont e tre sul Paterberg (un muro violento, con punte al 20% di pendenza). E l’ultimo scollinamento sarà a 13 km dall’arrivo... Boonen (nella foto) e Cancellara sono, giustamente, i favoriti, ma la corsa potrebbe rivelarsi più crudele e selettiva di quanto immaginiamo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Che grande onore essere al Museo di Bob Marley con Rita Marley... Semplicemente leggendario. @usainbolt

FERNANDO ALONSO Pilota Ferrari

Tutti gli amici del «Karting adventure» di oggi! @alo_oficial

di male se lo è fatto: il pareggio (1-1) offre alla Juve la possibilità di portarsi stasera a due soli punti dalla vetta. Il posticipo col Napoli si arricchisce così di ulteriore fascino. Lo Juventus Stadium stanotte ruggirà di voglia. Il sospetto di un altro gol-fantasma (Robinho) ha di nuovo arroventato i rapporti tra Milan e Juve. Non se ne sentiva il bisogno. Clamoroso al Cibali per modo di dire, perché il Catania rivelazione in casa aveva già tolto tre punti all’Inter e due alla Juve. Il punticino di per sé non è una sciagura per il Milan in fuga che, può permettersi di gestire, sapendo di avere un calendario più morbido. Tolta l’Inter alla penultima, Allegri ha solo provinciali e giocherà in casa quattro delle ultime sei (una delle due in trasferta è il derby), mentre i rivali alla prossima saranno a Palermo e devono ancora incrociare le romane. A dare forza all’idea di rimonta della Juve, più ancora della classifica, sono due rilievi. Primo: stavolta Gulliver (come lo chiama Conte) non è bastato. Ibra, che ha crocchia in testa da giapponese ma nessuna voglia di suicidare lo scudetto, ha creato il gol di Robinho con una magia. Ma questa volta Zlatan non ha fruttato tre punti. Un fuori-programma che carica l’ottimismo di Conte, ossessionato dallo strapotere italico di Zlatan. Secondo rilievo: i blaugrana dell’ottimo Montella hanno aggredito il Milan all’inizio, lo hanno rimontato e messo più volte in difficoltà, atleticamente e tecnicamente. Se Berlusconi è stato critico mercoledì, non avrà goduto davanti allo stopper Spolli che sgusciava in dribbling come un Messi e al possesso concesso ai siciliani. Il Milan che

lancia lo sprint finale, insomma, non è al top. Il nervoso dopo-partita di Allegri, più che dal presunto gol fantasma di Robinho, di cui non esistono immagini risolutive, è legato probabilmente a un sospetto: la sfumata vittoria di Catania avrebbe avuto un peso-scudetto pari a quella di Udine. Ora invece è tutto più complicato, soprattutto se il Camp Nou porterà nell’ambiente un’eliminazione e nuovo fuoco amico (Berlusconi). A un gruppo che deve raccogliere le forze per l’omerico passaggio al Camp Nou e per lo sprint scudetto servono serenità e convinzione. Meglio che Allegri e Galliani lavorino di psicologia e diplomazia piuttosto che arroventare polemiche, che potrebbero diventare alibi per la squadra. Se il Milan si è complicato la vita, non è che quella della Juve sia diventata una discesa grazie al gol di Spolli. I punti di distacco restano. Non sempre questa Juve, splendida ma giovane per le lotte di vertice, ha risposto al meglio quando è stata caricata di pressioni. Spesso ha steccato allunghi importanti, stasera dovrà dare una risposta di maturità. Ma battere il Napoli, caricato dalla prospettiva del terzo posto, non sarà facile. La squadra di Mazzarri è quella che più è andata vicina a violare l’imbattibilità della Juve. E senza Cavani, che nel campionato scorso ai bianconeri ne segnò tre in un colpo solo. Aspettiamoci spettacolo. Dalla partita di Torino e dalla volata scudetto tra Milan e Juve. Una sola preghiera ai protagonisti. Dire che gli arbitri sono ancora condizionati da Calciopoli o che i gol-fantasma, veri e presunti, falsano il torneo equivale a convincere la gente che la gara in corso è tarocca. Per favore, piantatela. Sforzatevi invece di farci credere che nelle ultime otto giornate vivremo emozioni autentiche e vincerà solamente il migliore. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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DOMENICA 1 APRILE 2012

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MONDO

4 Real a quota 100

Mario show, due gol e lite coi compagni

SPAGNA LA CAPOLISTA VINCE 5-1 A PAMPLONA

LA 31a GIORNATA

Il City rimonta il Sunderland da 1-3 a 3-3 e Mancini critica Balotelli. Oggi lo United può andare a +5 MANCHESTER CITY SUNDERLAND

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MINACCE, MANI ADDOSSO E VAFFA 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Larsson (S) al 31’ p.t. e 10’ s.t.; Balotelli (MC) su rigore al 43’ p.t. e 40’ s.t., Bendtner (S) al 48’ p.t., Kolarov (MC) al 41’ s.t. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 5; Richards 6 (dal 1’ s.t. Johnson 5,5), K.Touré 5, Kompany 5,5, Kolarov 6,5; De Jong 5,5, Yaya Touré 5,5; Milner 5 (dal 36’ s.t. Pizarro sv), Silva 5 (dal 13’ s.t. Tevez 6), Balotelli 6,5; Dzeko 6. PANCHINA Pantilimon, Zabaleta, Savic, Barry. ALLENATORE Mancini 6. SUNDERLAND (4-2-3-1) Mignolet 6; Bardsley 6, Turner 5,5, Kilgallon 6 (dal 36’ s.t. Kyrgiakos sv), Cattermole 5,5 (dal 45’ s.t. Vaughan sv); Larsson 7, Garner 6,5, Colback 6, McClean 6,5; Sessegnon 7, Bendtner 7. PANCHINA Westwood, Richardson, Meyler, Campbell, Dong-Won.

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ALLENATORE O’Neill 7. ARBITRO Dowd 6. AMMONITI De Jong (MC) e Garnder (S) per gioco scorretto. NOTE spettatori 47.007. Tiri in porta 10 (2 traverse)-4. Tiri fuori 7-3. Angoli 17-5. In fuorigioco 2-0. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

I sogni non muoiono sempre all’alba: possono dissolversi anche in un tiepido pomeriggio inglese, in cui il Manchester City riesce solo ad agguantare un pareggio in rimonta con il Sunderland. Domani, a Blackburn, lo United di Ferguson potrebbe portarsi a +5 e a quel punto le fabbriche di fiducia di Sir Alex potranno cominciare a produrre le prime maglie con il titolo numero 20. La situazione ora è maledettamente complicata, ma se il City, come racconta Roberto Mancini, coltiva ancora qualche speranza, il merito è di Mario Balotelli, protagonista della giornata nel bene e nel male. Nel bene, firma una doppietta ed è lui a dare la scossa quando mancano cinque minuti alla fine e il City sta perdendo 1-3: il destro che fulmina Mignolet è da copertina. Nel male, quando a metà ripresa litiga con i compagni per calciare una punizione. Cerca di strappare il pallone dalle mani di Kolarov, ma viene fermato. «Tre volte, hai tirato tre volte», urla e gesticola Mario. Mancini, in panchina, scuote la testa.

1 Pomeriggio difficile per Mario Balotelli nonostante i due gol: qui minaccia Kolarov (di spalle) IPP 2 Il secondo a subire l’ira dell’attaccante azzurro è Dzeko, preso per il collo EPA 3 E alla fine Mario manda tutti a quel paese EPA

Il gatto nero Il Sunderland di

Martin O’Neill sta segnando la stagione del City, rispettando in pieno il suo soprannome: Black Cats. È un gatto nero che sta attraversando la strada di Mancini, prima con la sconfitta dell’andata il giorno di Capodanno, poi con il pareggio pirotecnico di ieri. Quando al 55’ Larsson firma il 3-1 in contropiede, con il colpevole contributo di un intervento tardivo di Kolo Touré, il sogno di tornare a vincere la Premier dopo 44 anni sembra davvero svanito. Commento ironico alla sua squadra da parte di Roberto Mancini, in piedi come un totem: «Complimenti». Lo scatto d’orgoglio nel finale e i due gol in sessanta secondi, con il pareggio siglato da Kolarov con una botta da fuori, salvano l’imbattibilità casalinga, ma decretano i primi punti persi all’Etihad in campionato dopo 15 successi consecutivi e, soprattutto, allargano gli orizzonti dello United. Il film Il City colleziona corner

(17), tiri in porta (19 in totale) e gestisce di più il pallone (53%), ma quando viaggi a ritmi bassi e ti perdi nel tic toc rischi di essere infilato in contro-

piede da un avversario abile nelle ripartenze. Il gol sfiorato da Gardner al 15’ dovrebbe scuotere il City, ma il segnale viene ignorato e così al 31’ matura la prima bastonata: girata di Larsson, servito da Sessegnon bravissimo a saltare due uomini, ciao Hart: 0-1. Il City pareggia su rigore, quando Dzeko cerca e trova il contatto con Gardner: Balotelli, di destro, spiazza Mignolet, 1-1. Nel recupero, altra dormita della difesa del City e su cross del solito Sessegnon capocciata imperiale di Bendtner: 1-2. A questo punto, ti aspetti nella ripresa un City carico a mille, invece la partenza è ancora più molle del primo tempo. Larsson confeziona in scivolata l’1-3 e sullo stadio cala il silenzio. La scossa di Balotelli evita la sconfitta, ma un punto è poca cosa: «Partita pazza e giornataccia della nostra difesa. Abbiamo commesso troppi errori. Abbiamo giocato male, anche Balotelli e Dzeko. Attaccanti così devono fare la differenza». L’orgoglio spinge l’allenatore italiano ad un sussulto: «Non è ancora finita». Già, ma Ferguson oggi difficilmente si lascerà scappare l’occasione di volare a più 5.

IERI Aston VillaChelsea 2-4, Everton-West Bromwich 2-0, FulhamNorwich 2-1, Man. CitySunderland 3-3, QprArsenal 2-1, WiganStoke 2-0, WolvesBolton 2-3. OGGI NewcastleLiverpool (ore 14.30), TottenhamSwansea (ore 17) DOMANI BlackburnMan. Utd (ore 21) CLASSIFICA Man. Utd 73; Man. City 71; Arsenal 58; Tottenham 55; Chelsea 53; Newcastle 50; Everton 43; Liverpool 42; Sunderland 41; Swansea, Fulham e Norwich 39; Stoke 38; West Brom 36; Aston Villa 33; Bolton 29; Blackburn, Qpr e Wigan 28; Wolves 22

FRANCIA ANCELOTTI PERDE 2-1, PRIMATO A RISCHIO

Ribery manda al tappeto il Norimberga Il Bayern riapre la lotta per lo scudetto

Il Paris Saint-Germain crolla a Nancy Il Montpellier ora è pronto al sorpasso

affonda quasi definitivamente il Kaiserslautern (0 1). Colonia sempre più nei guai dopo la sconfitta ad Augsburg (2 1). 28a GIORNATA Venerdì: Borussia D. Stoccarda 4-4. Ieri: NorimbergaBayern 0-1;Kaiserslautern-Amburgo 0-1; Werder-Mainz 0-3; Leverkusen-Friburgo 0-2; Augsburg-Colonia 2-1; Hertha-Wolfsburg 1-4. Oggi: Hannover-Borussia Moenc.; Hoffenheim-Schalke 04. CLASSIFICA Borussia Dortmund 63; Bayern 60; Schalke* 53; Borussia Moenc.* 51; Stoccarda, Leverkusen, Werder e Wolfsburg 40; Hannover *38; Mainz, Hoffenheim* 33; Norimberga, Friburgo 31; Augsburg, Amburgo 30; Colonia 28; Hertha 26; Kaiserslautern 20 (*una gara in meno).

(a.g.) A Nancy arriva la prima sconfitta in campionato per Carlo Ancelotti, dopo quella in coppa di Francia. Sconfitta che rischia di costare caro perché al Montpellier basterebbe battere il Marsiglia, in crisi, nel recupero dell’11 aprile, per ipotecare lo scudetto. Ma il Psg, che sfiderà il Marsiglia tra una settimana, mostra ancora volti opposti: un primo tempo passivo, incassando il gol di Traoré (18’), e una ripresa di qualità, con il pareggio di Sissoko (5’) che non basta per evitare il peggio, al 43’ con il 2 1 di Mollo. Pastore, nel mirino dei media francesi, si

OSASUNA REAL MADRID

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GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-3 MARCATORI Benzema (R) al 7’, C.Ronaldo (R) al 37’, Higuain (R) al 40’ p.t.; Nino (O) al 3’, C.Ronaldo (R) al 25’, Higuain (R) al 32’ s.t. OSASUNA (4-2-3-1) A. Fernàndez 5; Roversio 4 (dal 37’ s.t. Echaide s.v.), Sergio 5, Miguel Flaño 5, Damià 5; Nekounam 6, Puñal 5; Cejudo 4,5 (dal 21’ s.t. Lamah 4), Raúl Garcia 6, Loe 5 (dal 1’ s.t. Lekic 6); Nino 6,5. PANCHINA Riesgo, Annunziata, Lolo, Timor. ALLENATORE Mendilibar 4,5. REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 6,5; Arbeloa 5,5, Albiol 6,5, Sergio Ramos 7, Marcelo 6,5; Xabi Alonso 7, Granero 7; Benzema 7,5 (dal 39’ s.t. Varane s.v.), Özil 6,5 (dal 36’ s.t. Di Maria s.v.), Ronaldo 8; Higuaín 7 (dal 34’ s.t. Coentrao 6). PANCHINA Adan, Altintop, Sahin, Kakà. ALLENATORE Mourinho 7,5. ARBITRO Muñiz Fernandez 6. NOTE Espulsi Mendilibar, allenatore Osasuna all’11’ p.t., Lamah (O) al 45’ s.t. per doppia ammonizione; ammoniti Sergio (O), Sergio Ramos (R), Andres Fernàndez (O), Lamah (O). Spettatori 19.000 circa. Tiri in porta 2-7. Tiri fuori 5-3. Angoli 3-3, In fuorigioco 1-2. Recuperi. p.t. 0, s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO MARIA RICCI PAMPLONA

Il Real Madrid parcheggia le polemiche, esibisce la sua miglior versione e salta uno degli ostacoli più alti che poteva trovare sulla strada della Liga. A Pamplona il Barça ha perso 3-2, il Real di Mou lo scorso anno era stato sconfitto e due anni fa con Pellegrini aveva pareggiato. Ieri ha vinto 5-1, che fa il paio col 7-1 rifilato all’Osasuna al Bernabeu. La prodezza In teoria per il Ma-

drid doveva essere una serata complicata per atmosfera e avversario: invece è stata una notte di gol: uno meraviglioso, altri molto belli, con gloria per

tutti e numeri impressionanti. Mou ha scelto Albiol, titolare per la prima volta dal 2 ottobre, e Granero, titolare per la prima volta in trasferta, partendo con 6 spagnoli, cosa che non aveva mai fatto. Tempo 7’ e Ronaldo ha crossato per Benzema che si è regalato un gol alla Van Basten, incrociando una voleé perfetta al secondo palo. Mou è partito col tridente, e i suoi attaccanti si sono divertiti: dopo il «golazo» di Benzema sono arrivate le doppiette di Higuain e Ronaldo, che ha infiocchettato la sua serata con due assist e il primo gol su punizione di questa Liga, al quarantesimo tentativo. Non esattamente una media da cecchino, e va aggiunto che la barriera si è aperta e la palla ha incocciato su Lekic battendo il portiere avversario. Era il 4-1, che riassopiva una partita appena ravvivata dal 3-1 di Nino in apertura di ripresa. 100 gol Ronaldo è arrivato a 37 reti in Liga, 47 stagionali, il Madrid a 100 gol in campionato, cosa mai vista alla 30a giornata. Il tridente Ronaldo-Benzema-Higuain è a 99 reti stagionali nelle varie competizioni. Quando gioca così, il Madrid è inarrestabile. Altro che arbitri e lamentele. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROGRAMMA (30a giornata) Ieri Racing Santander-Granada 0-1, Sporting Gijon-Saragozza 1-2, Osasuna-Real Madrid 1-5, Barcellona-Atl. Bilbao 2-0, Malaga-Betis Siviglia 0-2. Oggi Ore 12: Atletico Madrid-Getafe. Ore 18: Valencia-Levante. Ore 21.30: Villarreal-Espanyol, Real Sociedad-Rayo Vallecano. Domani Ore 21: Siviglia-Maiorca. Classifica Real Madrid 78; Barcellona 72; Valencia, Malaga 47; Levante 44; Osasuna 43; Espanyol 40; Atletico Madrid, Getafe, Siviglia 39; Ath. Bilbao 38; Rayo V.37; Maiorca 36; Betis 35; Granada 34; Real Sociedad 33; Villarreal 31; Saragozza 28; Sp. Gijon, Racing Santander 25.

LA NOVITA’

Via la croce dallo stemma per fare affari con gli emiri Un resort a Ras Al Khaimah con hotel, un museo di calcio e sale cinematografiche. Il progetto iniziato da Florentino Perez, presidente del Real Madrid, su una delle sette isole degli Emirati Arabi sarà completato nel 2015. E per evitare malumori tra i musulmani il Real Madrid cancellerà la croce (simbolo cristiano) dal suo stemma.

Il vecchio e nuovo logo del Real

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GERMANIA A -3 DAL BORUSSIA CAPOLISTA

Dopo il 4 4 tra Borussia Dortmund e Stoccarda dell’anticipo di venerdì, il Bayern riesce ad approfittare del mezzo passo falso della capolista: batte in trasferta il Norimberga per 1 0 e riduce a 3 i punti di distanza dal vertice. La difesa del Norimberga salta al 14’ della ripresa con la staffilata di sinistro di Robben dopo una conclusione di Ribery respinta dal portiere del Norimberga Schaefer. La 28a di ritorno vede anche il crollo casalingo di due, candidate all’Europa League: il Bayer Leverkusen (sconfitto 0 2 dal Friburgo) e il Werder Brema (0 3 dal Mainz). In coda si riscatta l’Amburgo che in trasferta

Benzema che perla

mostra apatico nei primi 45’, arrembante nel secondo tempo. Motta resta fuori per un infortunio dell’ultimo momento. Oggi, il Lilla sfida il Tolosa. Il Lione chiude a Rennes. 30a GIORNATA Ieri Auxerre-Valenciennes 2-0; Bordeaux-Digione 1-1; Lorient-Evian 0-1; St Etienne-Nizza 2-3; Sochaux-Brest 2-1; Nancy-Psg 2-1. Oggi Caen-Ajaccio; Lilla-Tolosa; Rennes-Lione. Mercoledì 11 Marsiglia- Montpellier. CLASSIFICA Montpellier, Psg 60; Lilla 53; Tolosa 50; Lione 49; St Etienne 46; Rennes 44; Bordeaux 42; Marsiglia 40; Evian 39; Nancy 36; Valenciennes, Digione 34; Lorient 32; Nizza, Ajaccio 31; Brest, Sochaux 30; Caen 29; Auxerre 27.

Taccuino RUSSIA

EGITTO

Spartak-Zenit, rissa in metro tra tifosi

Tragedia di Port Said processo il 17 aprile

Diverse persone sono rima ste ferite negli scontri tra le tifose rie di Spartak Mosca e Zenit San Pietroburgo. I fatti sono avvenuti nella metropolitana ella capitale russa prima della gara vinta dalla squadra di Spalletti per 2 1 (che ha così ipotecato la conquista del tito lo nazionale). I tafferugli sono scop piati alla fermata di Universitet, vi cino allo stadio Luzhniki, quando un centinaio di ultras dello Zenit hanno attaccato un gruppo di tifosi rivali. I violenti tafferugli sono dura ti una decina di minuti: al termine alcune persone sono rimaste feri te a terra. Due tifosi sono stati arre stati dalla polizia.

È stata fissata per il 17 aprile la prima udienza del processo sui fatti di Port Said. Lo scorso 1 feb braio, in occasione della gara tra Al Masry e Al Alhy sono scoppiati de gli scontri in cui hanno perso la vita 74 persone. Sono 75 gli imputati, sotto accusa per omicidio e negli genza. Secondo gli inquirenti, gli scontri erano stati pianificati e gli agenti di polizia avrebbero consen tito a una parte del pubblico di en trare allo stadio con coltelli, pietre e piccoli ordigni. Nei giorni scorsi la Federcalcio egiziana ha sospeso l’Al Masry fino a fine 2013. Punito anche l'Al Alhy con 4 partite a por te chiuse e squalifiche per l'allena tore e il capitano della squadra.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 1 APRILE 2012

SERIEBWIN 33a GIORNATA IL RICORDO COMMOZIONE ALL’ADRIATICO

Le lacrime di Pescara per Mancini

Il presidente del Pescara, Sebastiani, col figlio di Mancini, Francesco Pio

DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATO PESCARA

Zeman è distrutto. Come la sua squadra, il club, la tifoseria. La scomparsa di Franco Mancini, preparatore dei portieri del Pescara ma per anni numero uno di fiducia del tecnico, ha iniettato dolore sul primo sabato di tiepido tepore estivo. «È come avessi perso un figlio», ha sussurrato il boemo al presidente Sebastiani, mentre in mattinata la squadra rendeva omaggio alla salma nella sala mortuaria allestita nell’ospedale cittadino. Zeman è ancora chiuso nel suo silenzio stampa che, iniziato nel dopo gara di Ascoli per mere questioni sportive, è impregnato oggi anche del tremendo dolore che procura la morte. Occhi gonfi, lucidi e le rughe che sembrano moltiplicatesi danno l’immagi-

LAPRESSE

Il figlio in panchina accanto a Zeman, distrutto. Striscione della curva: «Il nostro dolore in questo silenzio»

ne d’un allenatore ferito negli affetti più cari. Una maglia Da accapponare la pelle il saluto che lo stadio Adriatico ha regalato in ricordo dell’ex portiere. Sullo scranno di fianco alla panchina, dove pendeva posto normalmente Mancini, s’è seduto il figlio

Nel giorno più triste passa il Bari Segna Immobile, ma i pugliesi replicano con Scavone e una prodezza da 40 metri di Bellomo PESCARA BARI

1 2

DAL NOSTRO INVIATO

PESCARA

Una traversa clamorosa di Sansovini e un eurogol di Bellomo da 40 metri: se alla fine i conti del Pescara non tornano è anche perché il destino degli abruzzesi sbatte su un legno di troppo. Ma c’è dell’altro. La morte nel cuore non aiuta certo a giocare, un calo netto dei ritmi e della precisione, in fase offensiva, fa il resto. Certo, gli arbitraggi non agevolano, ma il novero delle sviste di Ostinelli è equamente diviso anche se i rigori invocati sono 3-1: il più netto appare ai danni del barese Scavone.

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Immobile (P) all’8 p.t.; Scavone (B) al 21’; Bellomo (B) all’11’ s.t. PESCARA (4-3-3) Anania 5; Zanon 6, Brosco 5,5, Capuano 5, Balzano 5 (dal 17’ s.t. Bocchetti 5,5); Kone 6, Verratti 7, Nielsen 6,5 (dal 27’ s.t. Soddimo 5,5); Sansovini 5 (dal 17’ s.t. Caprari 5,5), Immobile 6,5, Insigne 6. PANCHINA Ragni, Romagnoli, Togni, Soddimo, Maniero. ALL. Zeman 6. BARI (4-3-3) Lamanna 6,5; Cavanda 7, Borghese 6,5, Dos Santos 6, Garofalo 6,5 (dal 1’ s.t. Polenta 6); De Falco 6,5, Bogliacino 6,5, Scavone 7; Defendi 6,5, Stoian 6,5 (dal 20’ s.t. Albadoro 6), Bellomo 7 (dal 27’ s.t. Kutuzov 6). PANCHINA Koprivec, Rivaldo, Galano, Simon. ALL. Torrente 7 . ARBITRO Ostinelli di Como 5 GUARDALINEE Carretta 5,5-Iori 5,5 AMMONITI Zanon (P), Kone (P), Garofalo (B), Bellomo (B) per g.s. Defendi (B), De Falco (B), Verratti (P) per cnr. NOTE paganti 10.735; incasso di 92.597 euro; abbonati 2.882, quota di 15.590. Tiri in porta 7 (con una traversa). Tiri fuori 4-6. Angoli 9-5. In fuorigioco 6-5. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.

I gol Il Pescara aveva schiodato

la gara: Nielsen per Insigne che, di prima, mette Immobile a tu per tu con Lamanna, permettendogli di piazzare il pallo-

L’esultanza dei giocatori del Bari dopo l’1-2 firmato da Bellomo LEZZI

h 7 il migliore VERRATTI (Pescara) La quantità di palloni che gioca è spaventosa. Quando c’è... si vede.

ne tra palo e portiere in uscita. La solita distrazione difensiva, però, vanificava il vantaggio. Cross da sinistra di Garofalo, Defendi si vede respingere il tiro al volo da Anania, ma c’è Scavone lesto a piazzare in rete con botta sicura. Alla fine la differenza la fa Bellomo: vede Anania fuori dai pali e tenta il lungo pallonetto. La traiettoria è precisa, regala il bottino ai ragazzi di Torrente, artefice d’un miracolo visti i problemi che, il suo attacco, vive dall’estate.

più per un tiro dalla distanza che non nell’azione del pari pugliese. Caprari entra a gara iniziata, Sansovini è ancora titolare del tridente e spreca — davanti alla porta — l’assist laterale che Insigne gli serve, mandando la palla a stamparsi sulla traversa un attimo prima del riposo. Il Bari non sta a guardare, De Falco lo porta vicino al gol in due occasioni mentre Cavanda salva sulla linea un colpo di testa di Immobile. Al Pescara mancano rabbia e precisione, al Bari non manca la faccia tosta per entrare in campo abbottonato (parte 4-5-1) e uscirne giustamente spavaldo, vincente. L’aria di funerale ha condizionato gli abruzzesi, l’ottima prova dei pugliesi (Stoian irrefrenabile) ha vinto su tutto. Il Pescara si lecca le ferite e sa che «a nuttat» passerà.

Trame Zeman cambia in difesa

g.im.

inserendo Brosco, che brilla

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LA VOLATA PER LA SERIE A DIRETTA

D’ARCO

RISULTATI

CLASSIFICA RETI

PARTITE

ALBINOLEFFE-VICENZA

0-1

EMPOLI-TORINO

1-0

GROSSETO-SASSUOLO

2-2

TORINO

GUBBIO-LIVORNO

1-2

SASSUOLO

JUVE STABIA-VARESE

2-0

MODENA-ASCOLI

2-0

PADOVA-CROTONE PESCARA-BARI REGGINA-BRESCIA

MARCATORI

SQUADRE

PUNTI

IN CASA V N P

FUORI V N P

66

11

4

1

8

5

4

33 19

63

9

6

2

8

6

2

33 17

VERONA

63

12

3

2

7

3

6

33 19

PESCARA

62

12

2

3

7

3

6

33 19

1-2

PADOVA

53

8

5

4

7

3

6

1-2

VARESE

52

6

5

5

8

5

4

domani, ore 20.45

P

IN CASA F S

9

5

28 12 20

12

4

21

6

8

26 13

5

9

36 20 29 28 65 48

33 15

8

10

21

18 26 22 47 40

33 14

10

9

15

11

25 18 40 29

G

TOTALE V N

FUORI F S

11

TOTALI F S

Diff. Reti

48 23 25

10 23 15 44 25 19 21 20 47 33 14 17 7 11

SAMPDORIA

51

6

8

3

6

7

3

33 12

15

6

21

10

18

14 39 24 15

SAMPDORIA-NOCERINA

2-0

BRESCIA

49

7

4

6

6

6

3

32 13

10

9

19

19

17

11

36 30

6

VERONA-CITTADELLA

3-2

REGGINA

46

8

4

3

4

6

7

32 12

10

10 29 21 22 21

51 42

9

BARI (-4)

45

4

7

5

9

3

5

33 13

10

10

18 22 17 39 35

4

JUVE STABIA (-4)

43

9

5

3

3

6

7

33 12

11

10 29 20 14 20 43 40

3

GROSSETO

42

5

7

5

5

5

6

33 10

12

11

20 24 16

MODENA

40

7

5

4

2

8

7

33

9

13

11

23 21

LIVORNO

38

4

5

7

5

6

6

33

9

11

13

18

PROSSIMO TURNO Giovedì 5 aprile, ore 20.45 VARESE-PESCARA

(1-3)

Venerdì 6 aprile, ore 17

17

21 36 45 -9

15 26 38 47

-9

21 22 19 40 40

0

BRESCIA-VERONA

(0-1)

CITTADELLA

38

6

3

7

4

5

8

33 10

8

15 23 25 16 23 39 48 -9

VICENZA-JUVE STABIA

0-1)

CROTONE (-1)

37

4

7

5

4

7

6

33

8

14

11

EMPOLI

34

6

5

6

3

2

11

33

9

7

17 22 26 14 22 36 48 -12

(0-1)

VICENZA

32

4

5

7

3

6

8

33

7

11

15

13

BARI-GROSSETO

(1-0)

ASCOLI (-7)

29

4

4

8

5

5

7

33

9

9

15

CITTADELLA-GUBBIO

(0-1)

GUBBIO

27

6

5

6

0

4

12 33

6

9

18

CROTONE-SAMPDORIA LIVORNO-PADOVA NOCERINA-EMPOLI

(0-2) (0-1) (0-2)

NOCERINA

25

3

5

9

2

5

9

33

5

10

18 24 31

ALBINOLEFFE

25

3

6

7

2

4

11

33

5

10

18

SASSUOLO-MODENA

(5-2)

TORINO-REGGINA

(1-0)

ore 19 ASCOLI-ALBINOLEFFE

23 22 19 24 42 46 -4 18

19 28 32 46 -14

14

17

18 24 32 41

21

19

10 35 31 54 -23 17

-9

28 41 59 -18

16 26 19 32 35 58 -23

Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

23 RETI Immobile (4, Pescara). 18 RETI Sansone (7, Sassuolo). 17 RETI Sau (2, Juve Stabia). 14 RETI Tavano (1, Empoli); Sforzini (2, Grosseto). 13 RETI Jonathas (3, Brescia); Sansovini (Pescara); Abbruscato (4, Vicenza). 12 RETI Cocco (6, AlbinoLeffe); Caetano (1, Crotone); Paulinho (1, Livorno). 11 RETI Papa Waigo (2, Ascoli); Insigne (Pescara); Pozzi (2, Sampdoria) Gomez (Verona). 10 RETI Florenzi (Crotone); Dionisi (4, Livorno); Castaldo (5, Nocerina). 9 RETI Antenucci (Torino). 8 RETI Alfageme (Grosseto); Ciofani (1, Gubbio); Di Gennaro (3, Modena); Ceravolo (4, Reggina); Bianchi (1, Torino). 7 RETI Caputo (Bari); El Kaddouri (Brescia); Di Roberto (4); Maah (Cittadella); Caridi (3, Grosseto); Greco (4, Modena); Cacia e Cutolo (Padova); Campagnacci e Ragusa (Reggina); Boakye e Missiroli (Sassuolo; 7 con 1 rigore nella Reggina); Sgrigna (Torino). 6 RETI Maccarone (Empoli; 3 con 1 rigore nella Sampdoria); Negro (1, Nocerina); Ruopolo (Padova); Bertani (1, Sampdoria); De Luca (Varese); Hallfredsson (Verona).

top&flop IL TOP

Bergodi bis, la svolta Richiamato a gran voce dalla squadra, una specie di ammutinamento senza precedenti. E lui, Cristiano Bergodi, tecnico del Modena, ha saputo ringraziare i giocatori nel modo migliore: 4 vittorie e 2 pareggi.

IL FLOP

Salvioni, missione fallita Un disastro: chiamato a risollevare una squadra in caduta libera, Salvioni è ancora alla ricerca della prima vittoria. Con lui, il bilancio dell’AlbinoLeffe è da retrocessione immediata sicura: 2 pareggi e 7 vittorie


DOMENICA 1 APRILE 2012

Quando è comparso il suo viso nel mega schermo dello stadio, anche in tribuna stampa è comparsa qualche lacrima.

A sinistra, il minuto di silenzio per ricordare Franco Mancini, al centro Immobile esulta dopo il gol con le braccia verso il cielo. A destra, un’immagine dell’ex portiere scomparso LAPRESSE-IPP

Francesco Pio. Arrivato come ogni fine settimana con la mamma Chiara e il fratello Alessandro, s’aspettava di salutare il papà, non di trovarsi al centro dell’attenzione in una bolgia, con ventimila spettatori. Tutti ad applaudirlo «in nome del padre», poi in religioso silenzio nel minuto di raccogli-

l’Analisi di GUGLIELMO LONGHI

Che frenata E la Samp ne approfitta Il dato più vistoso è questo: le prime sei hanno raccolto solo 4 punti. Torino, Pescara, Padova e Varese hanno perso, il Sassuolo pareggiato (rischiando), soltanto il Verona ha vinto nell'anticipo di venerdì. La frenata è chiarissima e lascia segni evidenti sulla classifica. Sorprende in particolare il k.o. della squadra di Ventura che dopo il 6-0 al Gubbio (mai farsi ingannare da certi risultati...) sembrava lanciatissima verso la promozione diretta. Sbagliato: ancora una volta il Toro ha dimostrato la sua incapacità di avere una continuità di rendimento da leader. Resta un discreto margine sul secondo posto, è vero, però da una squadra costruita per comandare stupisce vedere certi cali di tensione. E così è la rinascente Samp ad approfittare della frenata collettiva al vertice. Un solo punto dalla zona playoff (erano 8 dopo la 29ª giornata), due vittorie di fila con 4 gol di Pellè, l’eroe di primavera. Forse non conquisterà la promozione diretta (mai dire mai...), certo che Iachini dopo le difficoltà iniziali ha saputo rialzare un gruppo extralarge che ha faticato a smaltire le tossine della retrocessione. Avviso ai naviganti dell’alta classifica: c’è anche la Samp. E non è un pesce d’aprile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL POSTICIPO

Domani si gioca Reggina-Brescia Si gioca domani sera il posticipo della 33ª giornata tra Reggina e Brescia (ore 20.45, arbitro Giacomelli, and. 3 0). Gregucci col dubbio del difensore Marino, in attacco Campagnacci Bonazzoli. Il Brescia recupera Jonathas: probabile che faccia staffetta con Piovaccari.

mento mentre mostravano al mondo uno striscione: «Grande persona, un vuoto immenso, il nostro dolore in questo silenzio. Ciao Franco». Anche Abodi, presidente di Lega B, ha rincuorato Mancini jr, mentre l’intera squadra gli si stringeva intorno, interrompendo il riscaldamento, per regalar-

gli una maglia con il numero uno, la scritta Mancio sulla schiena, autografata da tutti. C’era anche Bob Marley in questo pomeriggio triste come la pece, col suo reggae e le suggestioni di «one love», pezzo che Psyco, come lo avevano ribattezzato a Napoli, adorava e suonava con la band di amici.

Funerali Domani mattina, nella cattedrale di Manfredonia, il mondo di Mancini si radunerà per dargli l’ultimo saluto. Zeman, e la squadra, arriveranno in pullman, per poi tornare ad allenarsi nel pomeriggio. Ma già ieri mattina Insigne, Immobile, Sansovini, Cascione sono rimasti sconcertati nel vedere adagiato nella bara, con giacca e stemma della divisa sociale, un amico che cullava, con loro,

Il presidente Sebastiani: «È come se avessi perso un figlio». Domani mattina i funerali a Manfredonia

il sogno serie A. «Il merito d’un bel po’ di gol che ho segnato è anche suo — ammette Immobile —. Come comportarsi quando sei davanti al portiere in uscita l’ho imparato un po’ anche da Mancio». Ciro gli ha dedicato il gol al Bari, servitogli solo per rimpinguare la classifica goleador. Alessandro Del Piero su Twitter ha ricordato come Mancini fosse stato il primo portiere da dover bucare, in gara, e come la sua scomparsa l’avesse profondamente ferito. Il presidente Sebastiani è commosso: «Diceva che si sentiva in famiglia, per noi è morto un parente stretto». Sansovini lo ricorda ancora parare negli allenamenti: «Si vedeva che era impostato da grande portiere». Mancio saluta, Pescara e il mondo del calcio si ritrovano col cuore spezzato. «Grande persona, un vuoto immenso il nostro dolore in questo silenzio: ciao Franco». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I MESSAGGI

Da Del Piero a Totti, il calcio lo piange così «12 set 93, debutto in Serie A a Foggia. In porta c’era Franco Mancini, il primo n. 1 che mi sono trovato di fronte. Che triste notizia ieri». Con questo messaggio, pubblicato sul social network Twitter, Alessandro del Piero ha voluto ricordare l’ex portiere scomparso due giorni fa a Pescara. Molto commosso anche il tributo che Francesco Totti ha affidato alle pagine del suo sito personale: «Era il settembre del 1994 e allo stadio Olimpico si giocava Roma Foggia. È un giorno che non scorderò mai perché in quella partita segnai il mio primo gol in serie A. E a difendere i pali della porta foggiana c’era proprio Francesco Mancini».


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SERIE BWIN 33a GIORNATA

Al Toro va di traverso il Big Mac Granata irriconoscibili: cadono a Empoli, decide un gol dell’attaccante EMPOLI TORINO

1 0

GIUDIZIO77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Maccarone al 24’ p.t. EMPOLI (4-3-1-2) Dossena 5,5; Buscè 6, Ficagna 5, Stovini 6, Regini 6; Zè Eduardo 5,5, Moro 6, Coppola 6; Saponara 6 (dal 25’ s.t. Lazzari 6); Maccarone 7 (dal 40’ s.t. Michedlidze s.v.), Dumitru 5,5 (dal 33’s.t. Tavano s.v.). PANCHINA Pelagotti, Guitto, Hysaj, Gorzegno. ALLENATORE Aglietti 6. TORINO (4-2-4) Benussi 5,5; Darmian 5,5, Di Cesare 5, Ogbonna 6, Parisi 5,5; Basha 4,5, Iori 4,5; Surraco 4,5 (dal 10’ s.t. Pasquato 6), Meggiorini 5 (dal 19’ s.t. Bianchi 6), Antenucci 5,5, Guberti 6 (dal 1’ s.t. Stevanovic 5,5). PANCHINA Morello, D’Ambrosio, Glik, De Feudis. ALLENATORE Ventura 5. ARBITRO Calvarese di Teramo. 5 GUARDALINEE Melloni 6-Manna. 6 ESPULSI nessuno. AMMONITI Maccarone (E), Ficagna (E), Buscè (E) e Zè Eduardo (E), Iori (T) e Di Cesare (T) per gioco scorretto. NOTE spettatori 1.931, incasso di 12.268 euro; abbonati 1.474, quota di 7.085 euro. Tiri in porta 3-6. Tiri fuori 5-6. Fuorigioco 5-5. Angoli 2-8. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’

DAL NOSTRO INVIATO

7 h il migliore

FRANCESCO BRAMARDO EMPOLI

Il Castellani è proprio indigesto al Torino, quattro pareggi nell’era Cairo, l’ultima vittoria, in Coppa Italia nel lontano ’84. Mancava la sconfitta ai granata, e puntuale è arrivata come un temporale di primavera dopo il solleone. Un tiro di Maccarone, chirurgico, da fuori area, ha avvicinato i toscani alla salvezza quanto rimesso in discussione la promozione secca del Torino, gettata alle ortiche l’ennesima occasione di fuga in vetta alla classifica. Poteva andare anche peggio per la squadra di Ventura se non avesse frenato anche la concorrenza. Di fatto il Toro è caduto quando avrebbe dovuto approfittare per lo strappo. Per la terza volta la squadra di Ventura non è riuscita a dar seguito ad una vittoria sonante come il 6-0 casalingo contro il Gubbio, fallita la prova di maturità chie-

SORPRESA IL CROTONE SBANCA L’EUGANEO

MACCARONE (Empoli) Terzo centro per Big Mac: un gol di precisione, molto pesante per la zona calda

sta dall’allenatore, furibondo il tecnico a fine gara. Prima di Empoli era accaduto dopo il 4-2 con il Pescara, con i granata che avevano perso male a Modena, o la sconfitta in casa contro il Verona dopo il 3-0 a Grosseto. Tradimento Squadra che vince

già alla vigilia Gian Piero Ventura, troppa euforia dopo i sei gol agli umbri. Le cure preventive, come dare continuità a Surraco e Guberti, o forze fresche in mezzo al campo e in attacco (Iori e Meggiorini) non hanno sortito effetto. Qualche sussulto, un paio di conclusioni pericolose con l’ingresso di Stevanovic, Pasquato e Bianchi, tre pezzi da novanta che per quanto visto nella ripresa avrebbero meritato di giocare dal primo minuto. Ordine L’Empoli si è difeso be-

ne, con ordine, dopo il vantaggio di Maccarone. Compatti gli undici di Aglietti, chiuse le corsie il Torino è mancato in fantasia, prevedibile con due mezze punte leggere in zona gol, in giornata storta i centrocampisti, imprecisi come non mai. Di fatto l’Empoli senza strafare chiude la partita nel primo tempo con la conclusione da una ventina di metri di Maccarone indisturbato nel calciare con Benussi immobile tra i pali. In svantaggio il Toro non riesce a cambiar ritmo alla gara. Di Meggiorini, Pasquato e Bianchi nel finale le occasioni più pericolose con Dossena che si fa perdonare una papera al 35’, tiro di Pasquato e pallone che sfugge dalle mani come una saponetta ma si perde in angolo a fil di palo.

L’esultanza di Massimo Maccarone, 32 anni, a Empoli da gennaio LIVERANI

non si cambia. Al Castellani è avvenuto l’esatto opposto. Aglietti dopo la sconfitta con il Sassuolo ha cambiato il minimo indispensabile, con Regini preferito a Gorzegno, Ventura dopo il Gubbio ha messo mano al turnover, anche se a fine gara l’allenatore del Toro ammetterà che la sconfitta non è stata una questione di scelte o di giocatori, se mai di mentalità, di maturità. Temeva distrazioni

NETTA VITTORIA DECIDONO SCOZZARELLA E SAU

ASCOLI K.O. GRECO E ARDEMAGNI A SEGNO

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Doppio Florenzi La Juve Stabia La cura Bergodi stende il Padova è da applausi fa miracoli: Fischi a Dal Canto Il Varese non c’è è Modena show PADOVA CROTONE

1 2

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Florenzi (C) al 15’ e 23’ p.t.; Cutolo (P) al 17’ s.t.

JUVE STABIA VARESE

h 7,5 il migliore FLORENZI (Crotone) Con la sua doppietta il giovane romanista firma una vittoria d’oro

PADOVA (4-3-1-2) Perin 5,5; Donati 5, Schiavi 5, Legati 5, Franco 5,5; Bovo 5,5, Bentivoglio 5,5, Cuffa 5 (dal 13’ s.t. Lazarevic 6); Marcolini 5 (dal 1’ s.t. Cutolo 6,5); Ruopolo 5, Succi 5,5 (dal 22’ s.t. Cacia 5). PANCHINA Pelizzoli, Portin, Jidayi, Milanetto. ALLENATORE Dal Canto 5. CROTONE (4-2-3-1) Belec 6,5; Correia 6, Vinetot 6,5, Abruzzese 6, Mazzotta 5,5 (dal 22’ s.t. Tedeschi 6); Eramo 6, Galardo 6; Gabionetta 6, Florenzi 7,5 (dal 16’ s.t. Maiello 5,5), Sansone 6,5 (dal 27’ s.t. De Giorgio 6); Caetano 6,5. PANCHINA Bindi, Loviso, Djuric, Pettinari. ALLENATORE Drago 7. ARBITRO Velotto di Grosseto 6. GUARDALINEE Conca 6-Cucchiarini 5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Mazzotta (C), Eramo (C) e Bovo (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.732, incasso 12.773 euro; abbonati 4.607, quota n.c. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 9-3. In fuorigioco 6-4. Angoli 5-2. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 5’

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI PADOVA

Il Crotone che non t’aspetti passa con autorità all’Euganeo mettendo in vetrina il suo baby bomber Florenzi, l’attaccante cresciuto nelle giovanili della Roma che piace tanto a Luis Enrique. Per la squadra calabrese sono tre punti pesanti per la salvezza ma non sorprendenti perchè incrociano la curva negativa del Padova che in casa continua a disfare i buoni risultati ottenuti in trasferta. Padova sfiduciato Adesso Dal Canto, beccato duramente dai tifosi della tribuna, è sotto esame perchè il rischio di buttare i playoff a causa dei flop casalinghi (solo due vittorie interne

nel ritorno) è concreto. Nel deserto del gioco gli unici a salvarsi sono Cutolo e Lazarevic subentrati nella ripresa a risultato fortemente compromesso: significa che la formazione titolare è l’errore principale imputabile all’allenatore veneto. Bruttissimo il week-end del presidente Cestaro che ha rinunciato a seguire le sue ragazze del basket alle Finali di coppa Campioni di Istanbul (finita male) per stare vicino a suoi calciatori, un atto di fiducia non ripagato tanto che Cestaro lascia il campo scuro in volto. Il bel gol di Cutolo nel secondo tempo non scaccia i brividi di un brutto k.o. La difesa è una tigre di carta, il centrocampo gira a vuoto, Cuffa e Succi si mangiano buone occasioni. Crotone

opportunista

L’uno-due di Florenzi (a quota 10 gol) in avvio di partita, doppietta quasi in fotocopia su azione di contropiede, il secondo su fuga di 40 metri di Sansone, infonde coraggio agli ospiti che nel secondo tempo reggono grazie alla sicurezza di Belec e sprecano anche due occasioni per chiudere prima il match. Caetano e Gabionetta tengono palla mirabilmente fino alla fine. Successo meritatissimo per Drago. © RIPRODUZIONE RISERVATA

2 0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Scozzarella al 46’ p.t.; Sau al 17’ s.t. JUVE STABIA (4-4-2) Seculin 6; Baldanzeddu 6,5, Maury 6, Molinari 6, Di Cuonzo 6; Erpen 6,5, Mezavilla 6,5, Scozzarella 7,5 (dal 39’ s.t. Danucci s.v.), Mbakogu 6,5; Sau 7 (dal 44’ s.t. Beretta s.v.), Falcinelli 6,5 (dal 28’ s.t. Caserta 6). PANCHINA Cascella, Tarantino, Raimondi, Cappelletti. ALLENATORE Braglia 7,5. VARESE (4-4-2) Bressan 6; Cacciatore 5, Troest 5,5, Terlizzi 5,5 (dal 29’ s.t. Camisa 5), Grillo 5,5; Zecchin 6, Filipe 5,5, Damonte 6, Nadarevic 5,5 (dal 10’ s.t. Plasmati 5,5); Granoche 5,5 (dal 21’ s.t. Martinetti 5), De Luca 5,5. PANCHINA Moreau, Pucino, Albertazzi, Lepore. ALLENATORE Maran 5. ARBITRO Merchiori di Ferrara 6,5. GUARDALINEE Segna 6,5-Bolano 6,5. ESPULSI Il tecnico Maran (V) al 42’ p.t. AMMONITI Mezavilla (JS), Zecchin (V) e Cacciatore (V) per gioco scorretto; Seculin (JS) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.500, incasso di 19.139 euro; abbonati 1.615, quota di 24. 650 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 2-2. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)

Dopo 5 gare la Juve Stabia riconquista i 3 punti. Frana il Varese, che fuori casa non perdeva da 9 partite. A segno Scozzarella e Sau: un gol per tempo, entrambi d’applausi. Campani brillanti sul piano del gioco e con una marcia in più. Varese in tono minore, soprattutto incapace di opporre una valida reazione per riagguantare la gara. La chiave Nella Juve Stabia entrano a centrocampo Scozzarella e Mbakogu (poi spostato in avanti) al posto degli squalificati Di Tacchio e Zito. In attacco Falcinelli rileva l’infortunato Danilevicius. Nel Varese, mediana rifatta: out Kurtic e Ri-

vas, spazio a Damonte e Nadarevic. In prima linea, De Luca preferito al malconcio Plasmati. Moduli speculari e squadre compatte. Braglia smuove le acque invertendo le posizioni di Mbakogu e Falcinelli: così porta più peso in attacco e assicura maggiore agilità sulla sinistra. Varese guardingo in interdizione, ma prova qualche incursione dopo la mezz’ora: al 39’ pericoloso Granoche con una girata neutralizzata da Seculin. La Juve Stabia ribatte colpo su colpo e colpisce nel recupero del primo tempo: traversone di Erpen dalla destra, Mbakogu appoggia su Scozzarella che dai 20 metri infila un bolide angolato. Dominio campano Il vantaggio

gasa la Juve Stabia, che allarga la manovra. Dalla panchina lombarda si cerca la svolta passando al tridente in attacco: dentro Plasmati al posto dell’esterno Nadarevic. Ma il gioco del Varese manca di reattività e continuità. Accelera la squadra di Braglia. Al 17’ Sau va a bersaglio, ispirato da Scozzarella: con un pallonetto sigla il suo 17˚ gol. Al 35’ il bomber, solo davanti alla porta, si fa ipnotizzare da Bressan. Il Varese? Non graffia. I progetti playoff esigono ben altre prove. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7,5 il migliore SCOZZARELLA (Juve Stabia) Un gol e un assist da incorniciare: l’uomo chiave del centrocampo

MODENA ASCOLI

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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Greco su rigore al 27' p.t.; Ardemagni al 28' s.t.

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il migliore DIAGOURAGA (Modena) Un baluardo in difesa, non fa rimpiangere Perna con chiusure sempre puntuali

MODENA (4-3-1-2) Caglioni 6,5; Perticone 7, Diagouraga 7, Carini 6,5, Bassoli 6; Ciaramitaro 6,5, Dalla Bona 6,5, Signori 6,5 (dal 23’ s.t. Nardini 6); Di Gennaro 6,5; Stanco 6 (dal 16’ s.t. Ardemagni 6,5), Greco 6,5 (dal 26’ s.t. Cellini 6). PANCHINA Guardalben, Milani, Turati, Jeffesron. ALLENATORE Bergodi 7. ASCOLI (3-5-2) Guarna 6; Andelkovic 5,5, Peccarisi 5, Faisca 5,5 (dal 36’ s.t. Pasqualini s.v.); Scalise 6, Di Donato 6, Parfait 6,5, Sbaffo 5,5 (dal 12’ s.t. Romeo 5,5), Tomi 5,5; Papa Waigo 5,5, Soncin 5 (dal 26’ s.t. Falconieri 6). PANCHINA Mauroantonio, Ciofani, Giovannini, Ilari. ALLENATORE Silva 5,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6,5. GUARDALINEE Evangelista 6,5-Posado 6,5. AMMONITI Diagouraga (M), Papa Waigo (A), Bassoli (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 2192, incasso di 18.754 euro; abbonati 3141, quota di 29.138 euro. Tiri in porta 9-1. Tiri fuori 5-11. In fuorigioco 2-1. Angoli 7-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’

PAOLO REGGIANINI MODENA

L’aria di festa fa bene al Modena che centra il sesto risultato utile consecutivo (record stagionale) e potrà così presentarsi alla celebrazioni del centenario (giovedì 5, alla vigilia del derby) elegante e sereno come mai era capitato nel corso di una annata così travagliata. L’Ascoli ha dato quasi l’impressione di aver indossato i panni di quell’invitato poco propenso a rovinare il clima festaiolo, mostrando quasi soggezione davanti ad una squadra sicura di se’ che, al contrario di ciò che può apparire, ha trovato più nella difesa che nell’attacco il suo punto di forza per centrare la quarta vittoria nel mese di marzo.

Che Modena Gongola Bergodi, il

suo ritorno sta assumendo i contorni quasi di un trionfo, con 14 punti in 6 gare. D’altronde tutto gira da queste parti: Diagouraga, difensore dimenticato, ha giocato una gara mostruosa, mandando a vuoto gli avanti ascolani. I quali, va detto ad onor del vero, hanno esaltato le capacità difensive di casa, calciando fuori 11 conclusioni delle 12 create. Un po’ troppo per cercare di rimediare al vantaggio conquistato da Signori (fallo netto da rigore ai suoi danni di Peccarisi) e certificato dal dischetto da Greco (settimo centro stagionale). Ascoli spento L’insidioso colpo

di testa di Faisca, il tiro nello specchio della porta (l’unico) di Scalise deviato da Caglioni (9’ s.t.), hanno ridato morale all’Ascoli, costretto però a cercare la via del gol solo da lontano, ma con i risultati già noti. La rovesciata di Romeo, entrato al posto di Sbaffo, per aumentare il potenziale offensivo, ha risvegliato il Modena. Di Gennaro ha capito che solo una sua invenzione avrebbe potuto spostare l’ago della bilancia e così è stato. Passaggio filtrante di Nardini, percussione (28’) del fantasista e palla solo da spingere dentro per il rinato Ardemagni. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 1 APRILE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

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SERIE BWIN 33a GIORNATA

Pellè concede il bis Samp sempre più su Seconda doppietta dell’attaccante: Nocerina k.o. La squadra di Iachini a un punto dalla zona playoff SAMPDORIA NOCERINA

2 0

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Pellè al 6’ e al 26’ p.t. SAMPDORIA (4-3-1-2) Romero 6; Rispoli 6, Gastaldello 7, Rossini 5,5, Laczko 6; Munari 6,5 (dal 40’ s.t. Krsticic s.v.), Obiang 7,5, Renan 6,5; Juan Antonio 6 (dal 11’ s.t. Soriano 6); Eder 6,5 (dal 45’ s.t. Semioli s.v.), Pellè 7. PANCHINA Da Costa, Volta, Fornaroli, Pozzi. ALLENATORE Iachini 6,5. NOCERINA (4-2-3-1) Concetti 6,5; Pomante 5,5, Rea 5 (dal 36’ p.t. Laverone 7), Figliomeni 5, Di Maio 6; Bruno 6, Mingazzini 5 (Dal 23’ s.t. Farias 6); Merino 6,5, Catania 5,5, Negro 6,5; Castaldo 5 (dal 28’ s.t. Bolzan 5,5). PANCHINA Russo, De Franco, Barusso, Parola. ALLENATORE Auteri 6. ARBITRO Baracani di Firenze 6. GUARDALINEE Marrazzo 6-Gava 6.

muoversi sul filo del fuorigioco su assist di Munari. Il centravanti non sforna soltanto gol, ma una presenza continua, fatta di sponde e giocate intelligenti che mandano in confusione la difesa della squadra rossonera.

NOTE paganti 3.047, incasso di 33.296 euro; abbonati 17.044, quota di 101.597,08 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 2-4. Angoli 2-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t.4’.

ALESSIO DA RONCH GENOVA

Vittoria con vista sulla zona playoff: la Sampdoria corre verso l’obiettivo che si è prefissata, trascinata contro la Nocerina dal suo nuovo cannoniere Pellè (4 gol in due partite da titolare) e da un gioco finalmente sicuro e convincente. Ferocia La Samp è feroce e intimorisce subito la Nocerina. Così i tre mediani di Iachini disintegrano i due uomini messi da Auteri davanti alla difesa. Nei primi dodici minuti la Samp tira in porta sei volte passando in vantaggio con Pellè, abile a

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sola rimonta vittoriosa della giornata, è quella del Bari sul Pescara che perde per la prima volta dopo il vantaggio iniziale

h 7,5 il migliore OBIANG (Sampdoria) Giganteggia anche quando la Sampdoria va un po’ in affanno: sempre lucido

stavolta su tocco sapiente di Renan (anche in questo caso sul filo del fuorigioco) e si scuotono. Auteri passa prima al 4-3-3, poi al 3-4-3, comanda un pressing che vale il predominio territoriale, ma frutta poco o nulla: un rigore reclamato da Negro su intervento di Laczko, un tiro di Catania sull’esterno della rete e qualche mischia.

Graziano Pellè, 26 anni, esulta dopo la doppietta alla Nocerina, la seconda in due giornate dopo quella contro il Cittadella

so: non trova la rete, ma impegna più volte Concetti. In un’occasione, su punizione, lo costringe a deviare sulla traversa. Munari spreca un assist del brasiliano, fallendo il controllo in area, Juan Antonio si divora un’opportunità nata da un’idea di Renan. Tutto resta così aperto, anche perché Iachini non può disporre di molte pedine in panchina. I cambi portano il tecnico a schierare i blucerchiati con uno strano 4-4-2, con Munari e Soriano sulle corsie laterali e Renan al centro. Una situazione che favorisce il pressing ospite. Per Romero e i tifosi sampdoriani, però, arriva soltanto qualche piccolo spavento.

LAPRESSE

Eder in crescita I blucerchiati stringono i denti fino alla fine, colpevoli di aver sprecato troppo, in particolare nel primo tempo. Il trio Munari-Obiang-Renan, infatti, impazza a lungo, Gastaldello torna sicuro, Rispoli e Laczko spingono con continuità. Pellè è letale e Eder è sempre pericolo-

Fischi e insulti contro il Gubbio 1 2

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Belingheri (L) al 17’ p.t.; Nwankwo (G) al 40’, Bernacci (L) 49’ s.t. GUBBIO (4-4-1-1) Donnarumma 5; Bartolucci 6, Cottafava 6,5, Briganti 6, Farina 5,5 (dal 26’ s.t. Buchel 5); Lofquist 4,5 (dal 39’ p.t. Raggio Garibaldi 5,5), Sandreani 5,5, Nwankwo 5,5, Rui 5 (dal 21’ s.t. Guzman 6,5); Ragatzu 6; Mastronunzio 5. PANCHINA Farabbi, Boisfer, Benedetti, Caracciolo. ALLENATORE Alessandrini 5,5. LIVORNO (4-4-1-1) Bardi 6; Salviato 6, Bernardini 6,5, Knezevic 6, Lambrughi 6; Morosini 6 (dal 18’ s.t. Filkor 5,5), Luci 6, Belingheri 6,5 (dal 44’ s.t. Bernacci 6,5), Schiattarella 6 (dal 32’ s.t. Barone 6); Siligardi 7; Paulinho 5,5. PANCHINA Mazzoni, Sini, Moscati, Prutsch. ALLENATORE Madonna 6,5. ARBITRO Gallione di Alessandria 6. GUARDALINEE Italiani 6 – Santuari 6. ESPULSI Buchel (N) al 39’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto). AMMONITI Rui (G) e Berlingheri (L) per proteste; Nwankwo (G) e Buchel (G) per gioco scorretto; Lambrughi (L) per c.n.r. NOTE paganti 3.239, incasso di 25.421,53 euro; abbonati 2.475, quota di 18.536,53 euro. Tiri in porta 2 (con un palo)-3. Tiri fuori 6-1. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

i punti raccolti dalle prime sei squadre in classifica: Torino, Pescara, Padova e Varese hanno perso, il Sassuolo ha pareggiato e solo il Verona ha vinto

le reti segnate, il totale sale a 901, la rete numero 900 è quella di Sforzini

EURO GRILLI GUBBIO (Pg)

Madonna cucina a puntino il Gubbio e i suoi ragazzi si siedono al tavolo della vittoria (2-1) con gli umbri contestati a fine gara. Ma l’allenatore Alessandrini rilancia la sfida-salvezza: «È un momentaccio. Il gruppo è compatto, ho visto alcuni miei ragazzi in lacrime: non molleremo». Gol a freddo Mastronunzio, do-

po un minuto, spizza sul fondo un traversone di Rui. Una punizione bomba di Siligardi al 9’ chiama Donnarumma agli straordinari. Il Livorno è più squadra: 17’ Belingheri segna con una punizione dai 25 metri. Dopo quattro minuti l’arbitro annulla un gol di testa a Cottafava per fallo su Salviato. I labronici sono bravi nel possesso palla e il Gubbio costruisce poco o niente. L’unica occasione è ancora per gli ospiti al 36’ con Schiattarella,

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le vittorie in trasferta. Nello stesso turno della scorsa stagione erano stati due: il divario aumenta a favore del campionato in corso dove le vittorie esterne in totale sono 108, 34 in più rispetto al 2010/11

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COLPO ESTERNO IL LIVORNO PASSA NEL RECUPERO, BUCHEL INSEGUITO FINO A CASA

GUBBIO LIVORNO

Gol fantasma 4 per il Sassuolo Rabbia Grosseto

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chilita, sbanda in difesa, dove Rea e Figliomeni appaiono particolarmente insicuri, affoga a centrocampo e non riesce a innescare le sue punte. Quando poi arriva l’episodio buono (doppio errore difensivo della Samp con Rispoli e Romero), Castaldo spreca: clamoroso il suo tiro alto a porta vuota al secondo tentativo. I rossoneri incassano il 2-0. sempre di Pellè,

ma Cottafava salva. Alessandrini vuole più spinta sugli esterni, capisce di aver sbagliato con Lofquist e lo sostituisce con Raggio Garibaldi, regalando così dopo 39 minuti un cambio agli avversari. Finale incandescente Nel secon-

do tempo stesso copione:al minuti31 Guzman colpisce un palo su calcio di punizione poi, dopo l’espulsione di Buchel, il Gubbio pareggia al 40’ in mischia con Nwankwo. La squadra cerca il raddoppio e si espone ai contropiede del Livorno che, dopo un gol annullato per fuorigioco, segna al 49’ con Bernacci lanciato nelle praterie della difesa locale. Alla fine la rabbia, con i giocatori che escono da un’uscita secondaria dello stadio ma tra decine di contestatori. Buchel il primo bersaglio: è stato inseguito fino a casa. Per tutti gli altri fischi, insulti e qualche calcio alle auto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PARI E POLEMICHE SFORZINI RIMONTA DUE VOLTE

I NUMERI DELLA B

K.o. tecnico La Nocerina è anni-

ESPULSI nessuno. AMMONITI Rossini (S), Merino (C), Di Maio (C) e Bolzan (C) per gioco scorretto; Figliomeni (C) per proteste; Munari (S) per comportamento non regolamentare.

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GROSSETO SASSUOLO

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GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Marchi (S) al 37' p.t., Sforzini (G) su rigore al 5', Boakye (S) al 25', Sforzini (G) al 45' s.t. GROSSETO (4-4-2) Viotti 6; Petras 5,5, Padella 6, Olivi 6, Calderoni 6,5; Mancino 5,5 (dal 18's.t. Misuraca 6), Crimi 6, Consonni 5,5 (dall'11' s.t. Ronaldo 6), Caridi 6,5; Alfageme 5,5 (dal 27's.t. Curiale s.v.), Sforzini 7. PANCHINA Narciso, Keko, Giallombardo, Antei. ALLENATORE Ugolotti 6 SASSUOLO (3-5-2) Pomini 6; Consolini 6, Terranova 5,5, Marzorati 5,5; Gazzola 7, Bianchi 6 (dal 13' s.t. Boakye 6,5), Cofie 6,5 (dal 13' s.t. Valeri 6), Magnanelli 6, Longhi 5,5; Missiroli 5,5, Marchi 6,5 (dal 31' s.t. Masucci s.v.). PANCHINA Bassi, Piccioni, Bruno, Bianco. ALLENATORE Pea 6 ARBITRO Palazzino di Ciampino 5 GUARDALINEE Vicinanza 6 – Franzi 6 AMMONITI Olivi (G), Terranova (S), Cofie (S), Calderoni (G), Magnanelli (S), Consonni (G) per gioco scorretto, Marzorati (S), Sforzini (G) per comp. non reg. NOTE paganti 415, incasso di 5.620 euro; abbonati 1215, quota di 18.101 euro. Tiri in porta 2-1 (con una traversa). Tiri fuori 2-3, In fuorigioco 0-1. Angoli 3-6. Recuperi 1' p.t., 5' s.t..

ALESSANDRA GOZZINI GROSSETO

Se la debole percentuale di vittoria finale (lo 0,1, almeno secondo Pea) resta invariata la colpa è in gran parte del Sassuolo: ha aperto lo spazio al diagonale di Sforzini quando aveva la partita in mano e stavano per lampeggiare i minuti di recupero. Dentro l'amarezza per l'occasione non sfruttata, va comunque sottolineato il piccolo passo avanti in classifica. Da ieri il Sassuolo è la squadra meno battuta in assoluto, anche se «dopo il possibile 3-1 per noi, abbiamo davvero rischiato di perdere», sintetizza Pea. L'allenatore non aveva l'unico attaccante titolare (Sansone), ha dovuto rinunciare a

Troianiello (due gol da sei punti nelle ultime uscite), ha mandato Bruno in panchina e rilanciato Marchi, assistito da Missiroli e Bianchi. Reparto inedito, che infatti fa un po’ fatica: per dire, Boakye, punta di ruolo, segna su tocco ravvicinato dopo dieci minuti dall'ingresso in campo. Polemiche Fin lì il protagonista era stato l'arbitro, accompagnato all'uscita del primo tempo da rumorosissimi fischi, replicati anche nel finale di gara. Il gol-fantasma di Marchi, colpo di testa su cross di Gazzola, è l'episodio più contestato: peccato che neppure le inquadrature tv chiariscano se la palla ha superato o meno la linea. L'altra scelta che ha fatto inferocire il pubblico è la parata di Marzoratti (solo ammonito) nell'azione del rigore di Sforzini. Fischiatissime anche altre due scelte: un possibile tocco di mano in area di Terranova e un contatto Gazzola-Caridi. Decisioni comunque non gradite a Cafaro (team manager del Grosseto) e Salerno (diesse), espulsi nell’intervallo. Buon Grosseto Per scelta tecnica in campo è andato il secondo portiere Viotti: panchina per Narciso, tirato in ballo anche nel calcioscommesse. Per il gioco espresso, Ugolotti avrebbe quasi meritato la prima vittoria della sua seconda gestione: ha fatto meglio del Sassuolo nel primo tempo, l'ha ripreso nel secondo e con Calderoni ha colpito la traversa in extremis. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 il migliore SFORZINI (Grosseto) Doppietta senza usare la testa, il suo punto forte. Lucido anche nel finale

SFIDA SALVEZZA ALBINOLEFFE BATTUTO, I VENETI NON VINCEVANO DA 13 GARE

Decide Paolucci Vicenza rinato ALBINOLEFFE VICENZA

0 1

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Paolucci al 43’ s.t. ALBINOLEFFE (4-4–2) Offredi 6; Salvi 5,5, D’Aiello 5,5, Bergamelli 6, Cristiano 6; Pacilli 6, Previtali 6, Laner 6, Foglio 6, (dal 22’ s.t. Belotti 6); Cisse 6, Torri 5,5 (dal 39’ s.t. Germinale s.v.). PANCHINA Tomasig, Corradi, Di Cesare, Piccinni, Regonesi. ALLENATORE Salvioni 5,5. VICENZA (4-4-2) Frison 6; Tonucci 6 (dal 20’s.t. Pisano 6), Augustyn 6, Giani 6, Bianco 6; Gavazzi 6, Rigoni 6,5 (dal 35’ s.t. Paro s.v.), Pinardi 6, Botta 6,5; Maiorino 6, Abbruscato 6 (dal 17’ s.t. Paolucci 6,5). PANCHINA Pinsoglio, Brighenti, Mustacchio, Baclet. ALLENATORE Beghetto 6. ARBITRO Irrati di Pistoia 6.

FULVIO FACCI BERGAMO

Dopo quasi novanta minuti di noia sono diventati determinanti due episodi, due fiammate isolate, che hanno consentito al Vicenza (che non vinceva da 13 turni) di fare bottino pieno sul campo dell’AlbinoLeffe. Al 43’ della ripresa prima Giani e poi Maiorino impegnavano Offredi con conclusioni in rapida successione dalla corta distanza: sulla seconda respinta Paolucci riusciva a trovare lo spiraglio per battere a rete. Al 49’ invece, sull’altro fronte, era la traversa a negare il pareggio al giovane e promettente Belotti.

fondo. Cori anche a favore del ritorno di Fortunato. Per il resto la gara è stata lo specchio fedele delle posizioni di classifica delle due formazioni. E non si può dire che le squadre abbiamo mantenuto assetti prudenti: semplicemente hanno mostrato vistosi limiti. Qualcosa di più ha fatto l’AlbinoLeffe in termini di possesso palla mentre il Vicenza è parso più incisivo dopo la sostituzione di Abbruscato con Paolucci e per questa mossa risultata vincente il merito va senz’altro al tecnico vicentino che comunque, al di la dei tre punti fondamentali, non ha altri particolari motivi di soddisfazione. Detto dei due episodi principali, poco altro rimane sul taccuino. Nel primo tempo annotiamo un tiro di Foglio deviato in corner e un colpo di testa di Maiorino fuori di poco. Nella ripresa invece Abbruscato sciupava una ghiotta occasione e Torri non arrivava di testa su un bel cross di Cristiano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GUARDALINEE Costanzo 6–Tegoni 6.

h 7 il migliore SILIGARDI (Livorno) Spina nel fianco del Gubbio, è capace di giocate imprevedibili ed efficaci

AMMONITI Bergamelli (A), Salvi (A), Previtali (A), Pinardi (V), Augustyn (V) e Pisano (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 808, incasso di 2.179 euro; abbonati 1.402, quota di abbonati 3.873. Tiri in porta 3-5. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 2-0. Angoli 7-2 . Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.

Sprofondo Albino Respira e puntella la classifica quindi la formazione di Beghetto mentre la salvezza si allontana sempre di più per i bergamaschi anche se Salvioni (contestato dal pubblico) nel dopopartita ha affermato che bisogna crederci fino in

h 6,5 il migliore PAOLUCCI (Vicenza) Vivacizza il gioco e segna un gol importantissimo per la sua squadra


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 1 APRILE 2012

PRIMA DIVISIONE 29a GIORNATA (ore 15)

«A Como ci torno, per allenare...» girone A girone B Il Sorrento rischia col Lumezzane Sfida a distanza Spezia-Siracusa CARPI-COMO

(0-1)

CARPI (4-3-1-2) Bastianoni; Laurini, Cioffi, Terigi, Poli; Concas, Perini, Pasciuti; Memushaj; Ferretti, Eusepi. (Mandrelli, Lorusso, Donnarumma, Perrulli, Sogus, Potenza, Kabine). All. Notaristefano. COMO (4-3-3) Giambruno; Ghidotti, Urbano, Diniz, Som; Salvi, Ardito, Lulli; Doumbia, Ripa, Toledo. (Twardzik, Imburgia, Conti, Palumbo, Bardelloni, Paonessa, Romano). All. Ramella. ARBITRO Pezzuto di Lecce (Camillucci-Santoro).

LUMEZZANE-SORRENTO

Egidio Notaristefano, 46 anni: prima stagione da tecnico del Carpi SCOPINI

Notaristefano, tecnico del Carpi, ritrova la squadra che lo ha lanciato in serie A DAVIDE SETTI CARPI (Modena)

Da giocatore ha scritto la storia del Como: 107 presenze in 13 anni, dal settore giovanile fino alle magiche stagioni di serie A. Il Como di Dirceu, Corneliusson e soprattutto Egidio Notaristefano, che ora chiede strada al suo passato dalla panchina del Carpi, dove siede adesso. I biancorossi, con le ultime vittorie su Sorrento e Foggia, puntano dritti al secondo posto. Equilibrio La sfida di oggi a Reggio con i lariani è la prima tappa di una volata a tre, riaperta dal momento no del Taranto, che con la penalizzazione in arrivo rischia di farsi scavalcare dagli emiliani e dalla Pro Vercelli. «Ma il discorso è aperto a più squadre – ammonisce Notaristefano – basta pensare a due anni fa, quando il Padova acciuffò i playoff nelle ultime due giornate e poi, da quinta, salì in B. Solo la Ternana è fuori portata, per il resto sarà una corsa equilibrata. Noi abbiamo ancora gli scontri diretti

con il Benevento e a Vercelli, due gare che potrebbero riscrivere la storia di questo campionato». Passi da gigante Il Carpi da tre

mesi a questa parte si è messo a correre a suon di record. Il k.o. di metà dicembre a Foligno rappresenta l’ultimo passo falso della matricola: da allora 12 risultati utili (6 vittorie e 6 pareggi), che sono anche la miglior striscia della storia biancorossa in C1-Lega Pro, miglior attacco del girone (41 reti) e miglior rendimento interno, al pari della Ternana (33 punti conquistati su 42). Con Notaristefano in panchina gli emiliani hanno un passo da B diretta: 21 gare dopo l’addio di Maddaloni e 40 punti per l’ex bandiera comasca, che però ai numeri non pensa e nemmeno al futuro. «Onestamente non mi aspettavo un rendimento del genere – spiega – ma il merito è solo della squadra. Siamo stati bravi a tenere i nervi saldi nei momenti più difficili, quando l’emergenza soprattutto negli esterni ci ha costretto a cambiare modulo, passando dal 4-4-2 al 4-3-1-2. Il mio contratto? È in scadenza a giugno, ma ora l’unico futuro che mi interessa è la gara col Como: sono una buona squadra, che ha risentito troppo dei problemi societari. Ma sono certo che la nuova dirigenza farà bene. Un po’ di Como c’è sempre nel mio cuore e chissà che un giorno non possa tornare da allenatore». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PAVIA-PISA

SPAL-REGGIANA

TARANTO-FOGGIA

TERNANA-MONZA

GIRONE A

(33a)

ALESSANDRIA-MONTICHIARI (Brasi di Seregno); BELLARIA-SAVONA (Ceccarelli di Terni); BORGO A BUGGIANOSANTARCANGELO (Intagliata di Siracusa); CASALE-POGGIBONSI (Todaro di Palermo); ENTELLA-SAMBONIFACESE (Strocchia di Nola); MANTOVA-CUNEO (Paolini di Ascoli); RENATE-LECCO (De Meo di Foggia); SAN MARINOVALENZANA (Chiffi di Padova); TREVISO-GIACOMENSE (Abisso di Palermo) CLASSIFICA San Marino p.56; Cuneo e Casale 55; Treviso (-2) 54; Rimini* 53; Pro Patria* (-11) 49; Poggibonsi 48; Entella e Santarcangelo 46; Borgo a Buggiano 44; Alessandria (-2) e Renate 42; Savona (-7) e Bellaria 38; Giacomense 37; Mantova 34; Montichiari (-3) 33; Lecco 26; Sambonifacese 25; Valenzana 23 (una gara in più).

L’AQUILA–NEAPOLIS

1–2

GIUDIZIO +++ MARCATORI Pellecchia (N) al 26’, Manco (N) al 35’, Improta (L) su rigore al 49’ s.t. L’AQUILA (4-4-2) Modesti 5; Simoncini 6, Garaffoni 5, Ruggiero 5,5, Prete 5,5; Pietrella 5 (dal 15’ s.t. Cunzi 5), Catinali 5,5, Perfetti 5; Piccioni 5 (dal 26’ s.t. Cavaliere 5); Capparella 5 (dal 30’ s.t. Pianese s.v.), Improta 6. (Tomarelli, Prizio, Agnello, Campinoti) All. Ianni 5. NEAPOLIS (4-3-3) Ambrosio 7; Monticelli 6, Silvestre 6, Polverino 6, Cariello 6; Bonanno 7, Marinucci Palermo 6,5, Palumbo 6; Moxedano 6 (dal 20’ s.t. Pellecchia 6,5), Foggia 6,5, Carotenuto 6 (dal 12’ s.t. Manco 7). (Errichiello, Moscarino, Bianchi, Volpe, Caggianelli) All. Ferrazzoli 6. ARBITRO Losito di Pesaro 6,5. NOTE Amm.Bonanno, Pellecchia, Polverino. Angoli 9-2. (a.f.)

GIRONE B (36a) APRILIA-GAVORRANO (Giorgetti di Cesena); CAMPOBASSO-MELFI (Baldicchi di Città di Castello); CATANZARO-ISOLA LIRI (Oliveri di Palermo); CELANO-FONDI (Fabbrini di Livorno); EBOLITANA-PERUGIA (Ghersini di Genova); FANO-CHIETI (La Penna di Roma);GIULIANOVA-VIGOR LAMEZIA (Aureliano di Bologna); MILAZZO- VIBONESE (Coccia di S.Benedetto); NORMANNA-ARZANESE (Spinelli di Terni). CLASSIFICA Catanzaro p. 70; Vigor Lamezia e Perugia 69; L'Aquila*˚ 60; Chieti 55; Paganese* 54; Gavorrano* 53; Aprilia e Arzanese 46; Fano (-5) 41; Normanna (-1) 40; Fondi 39; Giulianova* (-2) 37; Campobasso (-2) e Neapolis*˚ (-2) 36; Milazzo* 35; Melfi (-3), Isola Liri (-2) e Vibonese (-1) 31; Ebolitana (-1) 27; Celano* 22. (*devono ancora riposare, ˚una gara in più).

(2-0)

TERNANA (3-4-3) Ambrosi; Fazio, Ferraro, De Giosa; Bernardi, Carcuro, Miglietta, Gotti; Nolè, Docente,

29a giornata (ore 15)

Derby caldo a Venezia Tempo di verdetti: oggi possono retrocedere Lascaris, Cantù San Paolo (A) e Real Rimini (F). Venezia-Porto Tolle (C) potrebbe essere decisiva: lagunari a +2 sui polesani (terzo è il Legnago a -3). Il Teramo (F) con 81 gol segnati è il miglior attacco d’Italia (dalla A alla D).

TRITIUM-FOLIGNO

(1-0)

TRITIUM (4-4-2) Pansera; Cremaschi, Teso, Dionisi, Possenti; E.Bortolotto, Malgrati, Daldosso, Chimenti; Spampatti, R. Bortolotto. (Nodari, Di Ceglie, Suagher, Monacizzo, Corti, Magnaghi, Sinato). All. Boldini. FOLIGNO (4-4-2) Kovacsik; Stoppini, Tuia, Galuppo, Barbagli; Rizzo, Padoin, Menchinella, Carroccio; Guidone, Ferrari. (Mazzoni, Petti, Papa, Coresi, Evangelisti, Fedeli, Caturano). All. Pagliari. ARBITRO Ceccarelli di Rimini (Albani-Bonafede).

VIAREGGIO-PRO VERCELLI

(0-2)

VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Fiale, Conson, Sorbo; Pellegrini, Pizza, Berardocco, Cristiani, Carnesalini; Cesarini, Zaza. (Merlano, Tarantino, Martella, Maltese, Calamai, Lepri, Scardina). All. Cuoghi. PRO VERCELLI (4-4-2) Valentini; Cancellotti, Ranellucci, Modolo, Armenise; Marconi, Calvi, Espinal, Tripoli; Malatesta, Martini. (Miranda, Masi, Rosso, Disabato, Germano, Carraro, Tonani). All. Braghin. ARBITRO Giovani di Grosseto (Amato-Bisbano).

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Ternana p. 57; Carpi e Taranto* (-3) 50; Pro Vercelli 48; Sorrento (-2) e Benevento** (-2) 46; Lumezzane e Avellino** 39; Pisa 37; Foggia (-2) 36; Tritium 35; Como* (-2) e Reggiana (-2) 31; Spal (-4) 28; Monza 26; Viareggio 25; Pavia 24; Foligno (-4) 17. (*una gara in meno, **una gara in più). PROSSIMO TURNO Le partite di mercoledì 4 aprile (ore 20.30): Benevento-Pavia (2-1), Como-Avellino (3-3), Foggia-Spal (2-1, ore 15), Foligno-Viareggio (0-1), Monza-Carpi (0-2), Pisa-Taranto (0-0), ProVercelli- Lumezzane (1-0), Reggiana-Tritium (1-0), SorrentoTernana (0-0, ore 14.30).

(1-0)

TARANTO (3-4-3) Bremec; Sosa, Coly, Di Bari; Garufo, Giorgino, Sciaudone, Rizzi; Rantier, Girardi, Alessandro. (Faraon, Prosperi, Pensalfini, Bertolucci, Chiaretti, Bradaschia, Mendicino). All. Dionigi. FOGGIA (5-3-2) Botticella; Velardi, Traoré, Gigliotti, Lanzoni, Cardin; Meduri, Perpetuini, Wagner; Pompilio, Lanteri. (Leo, Cortesi, Marinaro, Frigerio, Venitucci, Defrel, Ferreira). All. Stringara. ARBITRO Manganiello di Pinerolo (Colella-Alassio).

Ieri due anticipi, oggi le altre in campo (ore 15) 2-3

(0-3)

SPAL (4-1-4-1) Capecchi; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, Canzian; Bedin; Cosner, Agnelli, Migliorini, Laurenti; Arma. (Costantino, Beduschi, A. Vecchi, G. Rossi, Fortunato, Piras, Taraschi). All. S. Vecchi. REGGIANA (4-4-1-1) Silvestri; Cabeccia, Zini, Aya, Magliocchetti; Iraci, Ardizzone, Viapiana, Matteini; Alessi; Gurma. (Bellucci, Mei, Panizzi, Sperotto, Spezzani, Calzi, Arati). All. Zauli. ARBITRO De Faveri di San Donà di Piave (Donini-Tedschi).

serie D

RIMINI-PRO PATRIA

(0-1)

PAVIA (4-4-2) Facchin; Pezzi, Fissore, Fasano, Meregalli; Statella, Carotti, Meza Colli, Verruschi; Falco, Cesca. (Cacchioli, Gheller, Caidi, Cinelli, Galassi, Marchi, Rodriguez) All. Roselli. PISA (3-5-2) Pugliesi; Sodano, Colombini, Bizzotto; Benvenga, Ilari, Obodo, Favasuli, Benedetti; Perna, Tulli. (Sepe, Buscaroli, Ton, Scampini, Gatto, Strizzolo, Perez). All. Pane. ARBITRO Casaluci di Lecce (Giampetruzzi-Mondin).

seconda divisione GIUDIZIO ++++ MARCATORI Giannone (P) all’8’, Cozzolino (P) al 43’ p.t.; Onescu (R) al 2’, Zanigni (R ) al 17’, Giannone (P) su rig. 45’ s.t. RIMINI (4-3-2-1) Scotti 5; A. Brighi 6, Mastronicola 7, Rosini 6, Deluigi 5,5 (dal 9’ s.t. Palazzi 5); Onescu 7 (dal 30’ s.t. Degano sv), M. Brighi 6, Valeriani 5,5; Baldazzi 6,5, Buonocunto 5,5; Zanigni 6,5 (dal 34’ s.t. Gerbino Polo s.v.). (Semprini, Gasperoni, Zanetti, Favero). All. D’Angelo 6. PRO PATRIA (4-2-3-1) Andreoletti 7; Gambaretti 5, Nossa 5,5, Polverini 5,5, Pantano 6; Bruccini 6, Ghidoli 6,5 (dal 35’ s.t. Siani s.v.), Mora 7; Giannone 7,5 (dal 47’ s.t. Chiodini s.v.); Serafini 5, Cozzolino 6,5 (dal 20’ s.t. Vignali 6). (Frasca, Botturi, Bonfanti, Siano, Cortesi). All. Cusatis 6. ARBITRO D’Angelo di Ascoli 5. NOTE Espulso al 29’ s.t. il tecnico Cusatis e Serafini. Amm. Deluigi, Ghidoli, Onescu, Buonocunto, Serafini, Mora e Scotti. Angoli 4-5 (g.b.)

(2-1)

LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli; Diana, Luciani, Giosa, Pini; Dadson, Sevieri, Finazzi; Baraye; Gasparetto, Ferrari. (Pascarella, Djengoue, Guagnetti, Faroni, Baldé, Antonelli, Inglese). All. Nicola. SORRENTO (4-4-1-1) Rossi; Vanin, Terra, Romeo, Bondi; Corsetti, Camillucci, Zanetti, Croce; Carlini; Ginestra. (Chiodini, Breglia, Beati, Niang, Catapano, Maritato, Scappini). All. Ruotolo. ARBITRO Borriello di Mantova (Fazio-Oliveri).

Giacomelli. (Virgili, Camillini, Arrigoni, Cejas, Danti, Litteri, Sinigaglia). All. Toscano. MONZA (4-3-1-2) Castelli; Zenoni, Boscaro, Zullo, Bugno; Valagussa, Biso, Lewandowski; Iacopino; Tiboni, Colacone. (Marcandalli, Anghileri, Campinoti, Rosseti, Romano, Pandiani, Nappello). All. Motta. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia (Palazzoni-Calò).

GIRONE A

MERCATO

Colpo Savona: preso Vignaroli (o.s.) Il Savona ha acquistato l'attaccante Fabio Vignaroli (classe 1976). Vignaroli, ex Lazio, una volta ottenuto l'ok è partito con la squadra per la trasferta di Bellaria dove sarà a disposizione di Corda.

(33a)

CANTÙ SAN PAOLO- PRO IMPERIA Masi di Bari CHIAVARI-ACQUI 2-1 Giocata ieri DERTHONA-CHIERI Giua di Pisa LASCARIS-VERBANO Nocella di Paola LAVAGNESE-ALBESE Berti di Prato NAVIGLIO TREZZANO-BORGOSESIA Corona di Oristano NOVESE-VILLALVERNIA 2-1 giocata ieri SANTHIÀ’-F. CARATESE Lopreiato di Perugia VALLE D’AOSTA-ASTI 3-3 giocata ieri riposa BOGLIASCO CLASSIFICA Chieri* e Valle d'Aosta˚ p. 70; Santhià (-3) 56; Novese˚ 53; Derthona 50; Lavagnese 48; Chiavari˚ 47; Villalvernia˚ 46; Borgosesia 42; F. Caratese*, Naviglio Trezzano e Bogliasco* 41; Pro Imperia 40; Acqui*˚ 39; Verbano 36; Asti*˚ 32; Albese* (-3) 23; Cantù San Paolo 7; Lascaris 6. (*devono ancora riposare, ˚una gara in più).

GIRONE B

ANDRIA-ALTO ADIGE

(1-1)

PORTOGRUARO-LATINA

(1-4)

ANDRIA (4-4-2) Rossi; Meccariello, Zaffagnini, Mucciante, Contessa; Minesso, Larosa, Arini, Taormina; Del Core, Russo. (Sansonna, Cossentino, D’Alessandro, Loiodice, Comini, Gambino, La Mantia). All. Cosco. ALTO ADIGE (4-3-3) Iacobucci; Iacoponi, Cascone, Kiem, Legittimo; Furlan, Uliano, Campo; Schenetti, Giannetti, Fink. (Miskiewicz, Grea, Bacher, Santonocito, Calliari, Albanese, Chiavarini). All. Stroppa. ARBITRO Marini di Roma (Pentangelo-Cipolloni).

PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena; Lunati, Regno, Cristante, Radi, Pondaco; Coppola, Cunico, Liccardo; Corazza, Della Rocca. (Mion, Altobello, D’Amico, Lorenzini, Herzan, De Sena, Luppi). All. Rastelli. LATINA (3-5-2) Martinuzzi; Bruscagin, Agius, Farina; Falzerano, Ricciardi, Giannusa, Matute, Giacomini; Kolawole, Martignago. (Baican, Jefferson, Burzigotti, Pagliaroli, Gasperini, Carta, Maggiolini). All. Sanderra. ARBITRO Saia di Palermo (Bottegoni-Maspero).

FERALPI SALÒ-CREMONESE (0-1)

PRATO (3-4-1-2) Layeni; Dametto, Ghinassi, Lamma; Sacenti, Fogaroli, Cavagna, De Agostini; Silva Reis; Vieri, Benedetti. (Morandi, Scrugli, Visibelli, Varutti, Geroni, Alberti, Morante. All. Esposito. SPEZIA (4-4-2) Russo; Madonna, Bianchi, Lucioni, Mora; Casoli, Bianco, Lollo, Vannucchi; Iunco, Marotta. (Conti, Gentili, Ferrini, Murolo, Ricci, Evacuo, Guerra). All. Serena. ARBITRO Fabbri di Ravenna (Grillo-Servilio).

PRATO-SPEZIA FERALPI SALÒ (4-3-3) Zomer; Bianchetti, Leonarduzzi, Allievi, Savoia; Muwana, Castagnetti, Drascek; Bracaletti, Montella, Tarana. (Branduani, Bonaccorsi, Cortellini, Sella, Fusari, Sedivec, Defendi). All. Remondina. CREMONESE (4-3-3) Bianchi; Polenghi, Cesar, Minelli, Favalli; Fietta, Pestrin, Dettori; Le Noci, Coralli, Possanzini. (Malatesta, Semenzato, Rigione, Degeri, Nizzetto, Filippini, Musetti). All. Brevi. ARBITRO Bindoni di Venezia (Liturco-Gualtieri).

FROSINONE-PIACENZA

(1-1)

FROSINONE (4-3-3) Zappino; Ristovsky, Stefani, Guidi, Vitale; Carrus, Bottone, Baccolo; Aurelio, Bonvissuto, Cesaretti. (Nordi, Catacchini, Federici, Frara, Manzoni, Santoruvo, Ganci). All. Corini. PIACENZA (4-2-3-1) Ivanov; Marchi, Bertoncini, Bini, Visconti; Piccinni, Pani; Volpe, Gavillan, Foglia; Giovio. (Stocchi, Giorgi, Campagna, Dragoni, Bombagi, Rodriguez).All. Monaco. ARBITRO Abbattista di Molfetta (Abruzzese-De Troia).

LANCIANO-TRAPANI

(3-1)

LANCIANO (4-3-3) Aridità; Aquilanti, Massoni, Amenta, Mammarella; Paghera, Cecere, Volpe; Chiricò, Pavoletti, Turchi. (Amabile, Rosania, Scrosta, Vastola, Novinic, Donnarumma, Sarno). All. Gautieri. TRAPANI (4-4-2) Castelli; Priola, Pagliarulo, Filippi, Sabatino; Barraco, Pirrone, Caccetta, Madonia; Abate, Gambino (Pozzato, Daì, Lo Monaco, Tedesco, Cianni, Perrone, Mastrolilli). All. Boscaglia. ARBITRO Ros di Pordenone (Leali-Lo Cicero).

PERGOCREMA-BARLETTA

(0-2)

PERGOCREMA (4-1-4-1) Cicioni; Lolaico, Romito, Cuomo, Tamburini; Fabbro; Babù, Coletti, Cazzamalli, Joelson; Guidetti. (Pennesi, Celjak, Doudou, Menicozzo, Tortolano, Pià, Volpato). All. Brini. BARLETTA (4-2-3-1) Pane; Masiero, Migliaccio, Mengoni, Mazzarani; Guerri, Di Cecco; Schetter, Romondini, Franchini; Mazzeo. (Marino, Pisani, Paglione, De Liguori, Zappacosta, Cerone, Infantino). All. Di Costanzo. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Vigo-Cinquemani).

(33a)

COLOGNESE- RUDIANESE Varola di Olbia CARONNESE-PONTISOLA Bercigli di San Giovanni Valdarno CARPENEDOLO-AURORA SERIATE Celentano di Torre Annunziata CASTELLANA-FIDENZA Caioli di Firenze CASTIGLIONE-VOGHERA Zinzi di Catanzaro DARFO-SEREGNO Prontera di Bologna FIORENZUOLA-OLGINATESE Colosimo di Torino GOZZANO-PRO PIACENZA Valiante di Nocera Inferiore MAPELLOBONATE-GALLARATESE Costantini di Pescara PIZZIGHETTONE-ALZANOCENE Di Biase di Siracusa CLASSIFICA Castiglione p. 63; Pontisola 56; Pizzighettone e Olginatese 55; MapelloBonate 52; Caronnese 49; AlzanoCene 47; Castellana 46; Voghera 44; Pro Piacenza, Gozzano e Darfo 41; Aurora Seriate 40; Rudianese 38; Fidenza e Colognese 36; Seregno 35; Carpenedolo 34; Fiorenzuola 29; Gallaratese 22.

SIRACUSA-CARRARESE

(0-1)

(1-1)

SIRACUSA (4-1-4-1) P. Baiocco; Giordano, Moi, Ignoffo, Capocchiano; Spinelli; Bongiovanni, Mancosu, D. Baiocco, Longoni; Testardi. (Fornoni, Pippa, Strigari, Calabrese, Pepe, Coda, Zizzari). All. Sottil. CARRARESE (4-4-2) Nocchi; Piccini, Pasini, Anzalone, Vannucci; Orlandi, Taddei, Corrent, Russotto; Cori, Merini. (Teodorani, Miceli, Bregliano, Benassi, Belcastro, Pacciardi, Gaeta). All. Sottili. ARBITRO Barbeno di Brescia (Manzo-Sgheiz).

TRIESTINA-BASSANO

(0-2)

TRIESTINA (4-4-2) Gadignani; D’Ambrosio, Lima, Gissi, Galasso; Rossetti, Allegretti, Princivalli, C. Rossi; De Vena, Godeas. (Vigorito, Tombesi, Mannini, Evola, Motta, Zamparo, Pinares). All. Galderisi. BASSANO (4-3-3) Grillo; Basso, Scaglia, Porchia, Bonetto; Caciagli, Corrèa, Giacobbe; Ferretti, Longobardi, Guariniello. (Poli, Toninelli, Ghosheh, Proietti De Gasperi, Galabìnov, Gasparello). All. Brucato. ARBITRO Fiore di Barletta (Liberti-Favia).

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Trapani p. 54; Spezia e Siracusa (-5) 46; Lanciano (-1) 45; Cremonese (-6) 42; Pergocrema (-2) 41; Carrarese e Alto Adige 40; Barletta (-1) e Portogruaro 37; Frosinone e Triestina 33; Prato e Piacenza (-6) 30; Latina 29; Feralpi Salò e Andria 27; Bassano 23. PROSSIMO TURNO Mercoledì 4 aprile, ore 20.30: Alto Adige-Latina (1-2), Barletta- Siracusa (0-2, ore 20.45), Carrarese- Lanciano (1-1, ore 15), Cremonese- Triestina (0-1), FrosinonePergocrema (0-3), Piacenza-Andria (0-1), Prato-Feralpi Salò (1-0, ore 15), Spezia-Bassano (0-0), TrapaniPortogruaro (2-2).

GIRONE C

GIRONE D

LEGNAGO-SAREGO Doronzo di Barletta MONTEBELLUNA-CONCORDIA Luciano di Lamezia Terme MONTECCHIO-BELLUNO Sassanelli di Bari PORDENONE-GIORGIONE Mantelli di Brescia SACILESE-SANVITESE Bianchi di Formia SAN GIORGIO-TAMAI Moraglia di Verona SANDONA’JESOLO-MEZZOCORONA Pirone di Ercolano UNION QUINTO-ITALA SAN MARCO Granci di Città di Castello VENEZIA-PORTO TOLLE Di Martino di Teramo CLASSIFICA Venezia p. 59; Porto Tolle 57; Legnago 56; Montebelluna 46; SandonàJesolo, Pordenone e Mezzocorona 40; Belluno 38; Sacilese 37; Tamai, Union Quinto e Giorgione 36; San Giorgio 35; Montecchio 30; Concordia 26; Sarego 23; Sanvitese 22; Itala San Marco 18.

CEREA-FORCOLI Detta di Mantova ESTE-SESTESE Provesi di Treviglio LANCIOTTO CAMPI-CAMAIORE Moretti di Foligno PAVULLESE-ROSIGNANO Mangino di Tivoli PISTOIESE-CASTELFRANCO Ortuso di Ciampino RAVENNA-MEZZOLARA Novellino di Brescia SANTACROCE- FORLI’ Pillitteri di Palermo SCANDICCI-BAGNOLESE Castello di Chivasso TUTTOCUOIO-VILLAFRANCA Silvestri di Avezzano VIRTUS VECOMP-SAN PAOLO Baroni di Firenze CLASSIFICA Este e Forlì p. 64; Mezzolara 59; Virtus Vecomp e Castelfranco 57; San Paolo 55; Cerea 47; Lanciotto Campi 46; Pistoiese 44; Rosignano 41; Scandicci 40; Tuttocuoio e Bagnolese 39; Camaiore 38; Forcoli 36; Ravenna (-2) 34; Pavullese* 27; Villafranca 26; Santacroce 22; Sestese* 21. (* una gara in meno).

(33a)

GIRONE E

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

CASTEL RIGONE-VITERBESE D'Apice di Arezzo FLAMINIA-SPOLETO Guarino di Caltanissetta ORVIETANA-DERUTA Gennarelli di Campobasso PIERANTONIO-TRESTINA Viotti di Tivoli PONTEDERA-GROUP CITTÀ DI CASTELLO Volpato di Merano SANSEPOLCRO-SANSOVINO Patrignani di Roma SPORTING TERNI-AREZZO 0-1 Giocata ieri TODI-PIANESE Alfaré di Mestre ZAGAROLO-PONTEVECCHIO Chirigu di Carbonia CLASSIFICA Pontedera p. 63; Arezzo* 56; Pianese 47; Castel Rigone e Sporting Terni* 43; Spoleto e Pierantonio 39; Deruta e Viterbese 38; Sansepolcro 36; Orvietana e Trestina 35; Todi 33; Flaminia e Pontevecchio 31; Sansovino (-4) e Zagarolo 25; Group Città di Castello 23. (* una gara in più).

ATLETICO TRIVENTO-ATESSA VDS Opromolla di Salerno (a Capriati a Volturno, porte chiuse) JESINA-SANTEGIDIESE Serani di Monza LUCO CANISTRO-ANCONA Di Ruberto di Nocera Inferiore MIGLIANICO-RENATO CURI Guidi di Imola OLYMPIA AGNONESE-ISERNIA De Lorenzo di Brindisi REAL RIMINI-SAMBENEDETTESE Riccardi di Novara RECANATESE-TERAMO Zuliani di Vicenza SAN NICOLO’-CIVITANOVESE Fourneau di Roma (domani, 20.30) VIS PESARO-RICCIONE Zingrillo di Seregno CLASSIFICA Teramo p. 68; Civitanovese 58; Ancona e Sambenedettese 56; Atletico Trivento 50; Isernia 48; San Nicolò 39; Recanatese 37; Olympia Agnonese 36; Riccione, Atessa VdS e Jesina 35; Vis Pesaro 33; Renato Curi 30; Santegidiese 29; Miglianico 21; Luco Canistro 19; Real Rimini 4.

ANZIOLAVINIO-BUDONI Mastrodonato di Molfetta FIDENE-ASTREA Campo di Trapani MARINO-CYNTHIA Gentile di Lodi PALESTRINA-CIVITAVECCHIA 0-2 Giocata ieri POMIGLIANO-PORTO TORRES Viola di Bari SALERNO-ATLETICO BOVILLE Candeo di Este SANT’ELIA-MONTEROTONDO Dionisi di L'Aquila SELARGIUS-ARZACHENA Pietropaolo di Modena SORA-BACOLI Xausa di Portogruaro CLASSIFICA Salerno p. 58; Marino 51; Porto Torres 45; Fidene 44; Budoni 42; Astrea 41; Palestrina* e Pomigliano 40; Arzachena 38; Civitavecchia* 37; Monterotondo 36; Selargius 35; Sora 34; Anziolavinio 33; Cynthia 28; Sant'Elia e Bacoli 24; Atletico Boville 21. (* una gara in più).

CASARANO-GAETA Conforti di Salerno CASERTANA-ISCHIA Marchesini di Legnago CRISTOFARO-BRINDISI Balice di Termoli FORTIS TRANI-NARDO' Vingo di Pisa FRANCAVILLA S.-INTERNAPOLI 0-0 Giocata ieri GROTTAGLIE-VIRIBUS UNITIS Scarpini di Arezzo REAL NOCERA-MARTINA Mainardi di Bergamo SARNESE-IRSINESE Cassarà di Cuneo TURRIS-CAMPANIA Rugini di Siena CLASSIFICA Martina p. 58; Sarnese 56; Ischia 55; Casertana 53; Brindisi e Francavilla S.* 48; Turris 45; Campania 44; Nardò 42; Casarano 40; Fortis Trani e Internapoli* 35; Grottaglie 26; Irsinese 25; Real Nocera 23; Viribus Unitis 19; Cristofaro 17; Gaeta (-4) 16. (* una gara in più).

ACIREALE-CITTANOVA Bichisecchi di Livorno HINTERREGGIO-ADRANO Guccini di Albano Laziale MARSALA-BATTIPAGLIESE Farinelli di Roma (ore 14) MESSINA-LICATA Ghellere di Parma NOTO-ACRI Minotti di Roma PALAZZOLO-SANT’ANTONIO ABATE Molinaroli di Verona SAMBIASE-NISSA Capilungo di Lecce SERRE ALBURNI-NUVLA SAN FELICE Castello di Potenza VALLE GRECANICA-COSENZA Mancini di Fermo CLASSIFICA Hinterreggio p. 51; Cosenza e Nuvla San Felice 45; Messina (-7) e Adrano 44; Palazzolo e Licata 41; Battipagliese* 40; Acri 39; Noto, Serre Alburni e Marsala 34; Sant'Antonio Abate (-2) e Sambiase 32; Acireale* 31; Nissa 29; Valle Grecanica 28; Cittanova (-1) 18. (* una gara in meno).


DOMENICA 1 APRILE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

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CALCIO A 5 SPECIALE PER GAZZETTA

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Vinicius Duarte, 29 anni, universale della Marca Futsal, contrastato da Vampeta, 27, e Humberto Honorio, 28, nell’andata con la Luparense VANZO

SERIE A RISULTATI 23a giornata Giocate ieri AugustaRieti 1-3 PutignanoFiumicino 5-4 Kaos BolognaAsti 0-1 Lazio-Bisceglie 3-2 VeneziaAcqua&Sapone 2-4 MontesilvanoPescara 1-2 Oggi ore 19.30 LuparenseMarca (RaiSport 2) Classifica Luparense* 59 Marca* 51 Lazio 44 Montesilvano 42 Acqua&Sapone, Pescara e Asti 38 Putignano 35 Bisceglie 29 Rieti 23 Venezia 19 Kaos Bologna 18 Fiumicino 17 Augusta 6 * Una partita in meno

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SPAREGGI MONDIALI Andata 25/28 marzo UngheriaSerbia 1-0 SloveniaRep. Ceca 2-0 BielorussiaPortogallo 1-7 SlovacchiaSpagna 0-4 RomaniaUcraina 0-4 AzerbaigianRussia 2-3 NorvegiaITALIA 0-5 Ritorno 8/11 aprile ITALIA-Norvegia si giocherà mercoledì 11 al Pala San Giacomo di Conversano FIFA Futsal World Championship 1/18 novembre La settima edizione del Mondiale si disputerà in Thailandia: è un torneo per nazionali di calcio a 5 organizzato dalla FIFA

re dove siamo». Tanti ex: Chilavert, Nora, Baptistella, Calmonte, De Luca, Feller e Bertoni da una parte (ma gli ultimi 3 non ci saranno, come il capitano Wilhelm), Fabiano dall’altra, con l’ex azzurro passato a dicembre dalla Marca alla Luparense.

LE ALTRE PARTITE

Pescara corsaro Lazio e Asti ok

Rodaggio La Marca ha lo scudet-

to sul petto, ma anche altre idee per la testa. Infortuni e impegni europei hanno inciso sul rendimento della squadra: la vita, però, è una questione di priorità e dal 27 al 29 aprile i trevigiani si giocheranno la UEFA Futsal Cup, la Champions del calcio a 5. «Sappiamo che le cose in regular season non cambieranno — ammette il tecnico Tiago Polido —. Alla Final Four mancano 25 giorni e ora la gestione della preparazione è puntata all’impegno europeo».

Luparense-Marca un derby, due obiettivi Una può blindare il 1o posto, l’altra cerca vitamine per la Uefa MARCO CALABRESI

Luparense-Marca non finirà stasera. È il bello del derby, a qualsiasi latitudine si giochi: può lasciare strascichi, cambiare una stagione o esserne solo una tappa intermedia. Ma, ovunque, non si fa in tempo a finirne uno che già si pensa al successivo. E Luparense e Marca sperano di rincontrarsi presto: magari nella finale scu-

detto di giugno, per un derby che non assegna il tricolore dal 2008. Anche allora fu un affare tutto veneto, tra Luparense e Arzignano. Occasione Per la Luparense, la

sfida di oggi (19.30, diretta RaiSport2) è l’occasione per chiudere aritmeticamente la regular season: con 4 gare da giocare e 8 punti di vantaggio, il traguardo è a un passo. La squadra di Fernandez, che ritrova Fortino, Honorio e Vampeta do-

po gli impegni in Nazionale, ha «ammazzato» il campionato: «Mi interessa che la squadra continui a essere umile, senza pensare all’importanza della partita — dice lo spagnolo —. Se riusciremo a chiudere il discorso al primo posto tanto meglio, ma il nostro obiettivo è quello di crescere in vista delle gare che verranno, recuperando il ritmo partita perso nelle ultime settimane per le tante soste, mantenendo la solita intensità che ci ha permesso di esse-

LA STORIA DOPO IL 5-0 IN NORVEGIA. LA THAILANDIA È PIÙ VICINA

Dall’oratorio al Mondiale La rivincita di Romano «Giocavo a calcio, ma sono finito fuori per scelte tecniche. Con il futsal sto realizzando un sogno» Romano di cognome, romano di nascita, e pure romanista. Quella di Sergio Romano è la storia di un ragazzo semplice, nato lontano dalle luci dei riflettori e che si sta guadagnando la ribalta sul campo. Se, in Sudamerica, tanti campioni sono partiti con il futsal per arrivare al calcio, qui spesso succede l’opposto, e Romano non fa eccezione: «Ho sempre giocato a calcio, ma dopo un po’ mi sono ritrovato a non essere più impiegato per scelte tecniche — ricorda —. Mi capitava di andare all’oratorio alla Montagnola (periferia sud di Roma, ndr) e lì c’era un campo da calcetto: sfidavo ragazzi che giocavano nelle migliori squadre di Roma e non sfiguravo. Così, a 15 anni, mi sono messo a cercare una squadra di calcio a cinque: ho consultato anche internet, ma uno dei miei primi allenatori, Roberto Rosci, mi disse di andare al Torrino (società storica della Capitale, ndr) e da lì iniziò la mia trafila». I tempi cambiano Ora, cercando su internet, si trovano i video di Sergio con la maglia della Nazionale, che canta l’inno a squarciagola: in quei video, si vede anche papà Stefano («è stato lui a tramandarmi la passione per la Roma») che, per dare un’idea della passione

Sergio Romano, 24 anni, da Roma: laterale della Cogianco Genzano e della Nazionale italiana CASSELLA

con cui segue il figlio, si è fatto oltre 1000 km con il camper per arrivare da Roma a Spalato e Zagabria a seguire l’Europeo che l’Italia a febbraio ha chiuso al terzo posto. L’Italia, che mercoledì ha vinto 5-0 in Norvegia l’andata dei playoff (con Romano partito nel quintetto iniziale), ora è anche a un passo dal Mondiale: «Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto — confessa —. Indossare la maglia azzurra è il sogno di tutti e io l’ho realizzato: ho iniziato con l’Under 21, e ora ringrazio il c.t. Menichelli per avermi dato fiducia. Il Mondiale? È quasi fatta, ma ora completiamo l’opera». Paradosso Romano non ha mai giocato in serie A (nella sua carriera, anche un anno a Venezia), ma è questione di mesi: la Cogianco Genzano, squadra in cui è arrivato a dicembre dalla CF Acqua Claudia Roma (seconda nello stesso girone), ha progetti ambiziosi ed è stata promossa nel massimo campionato con quattro giornate di anticipo. «Finalmente, non vedevo l’ora», dice Sergio, che ieri ha anche segnato una doppietta nell’8-2 al Regalbuto. Per uno partito dal campo dell’oratorio, il massimo. m.cal. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Camp Nou Barcellona, Sporting Lisbona e Dinamo Mosca le avversarie, con l’emozione unica di poter vivere il sorteggio durante l’intervallo di Barcellona-Milan, trasmesso sui maxischermi dello stadio mentre Messi e Ibra staranno riposando. Strano a dirsi, ma per una sera il Camp Nou del calcio a 5 è il PalaBruel di Bassano del Grappa: «Vogliamo contrastare la squadra più regolare del campionato — aggiunge Polido —, quella che prende meno gol, ne fa di più, ha più punti, ci ha battuti all’andata 5-3 e in casa nostra: vincere sarebbe una grande vitamina. Anche perché la vera forza della Marca non si è ancora vista». C’è tutto il tempo e pure l’occasione: dopo il trionfo di un anno fa del Montesilvano in Kazakistan, per il nostro futsal sarebbe una straordinaria conferma. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il gol del primo vantaggio della Ponzio Pescara segnato da Dudù Morgado, 30 anni OMADA.IT Aspettando il derby veneto, la Ponzio Pescara fa suo quello abruzzese: 2 1 a Montesilvano e colpaccio per la squadra di Patriarca, vicecampione d’Italia che è partita male, ma dopo aver ingranato la marcia giusta punta a ripetere la cavalcata di un anno fa. Decide la doppietta di Dudù Morgado; inutile, per i padroni di casa, il gol del solito Borruto, tornato in campo a tempo di record dopo l’infortunio (e l’operazione) al ginocchio, ma già trascinatore. Al terzo posto, controsorpasso della Lazio, che supera il Bisceglie dopo essere andata al riposo in svantaggio: Forte, Nuno e Parrel annullano la rete di Mocellin, inutile il 3 2 di Favero nel finale. Pugliesi salvi, ma quasi fuori dai playoff. In extremis Anche perché davanti, il Putignano (su cui il Bisceglie fa la corsa, e martedì c’è il derby) rischia grosso con il Fiumicino ma riesce a portare a casa i tre punti grazie al gol di Menini a 2 secondi dalla fine. Incredibile anche quello che succede a Ferrara, dove l’Asti passa a fil di sirena sul Kaos con la punizione di Patias: oggi, ad Asti, grande festa per la conquista della Coppa Italia. A completare il terzetto di squadre a 38 punti, con Asti e Pescara, c’è l’Acqua&Sapone che sbanca Venezia, vola ai playoff e rende incandescente la lotta per non retrocedere, dove il Rieti fa tre passi avanti grazie al 3 1 sull’Augusta, già retrocesso. m.cal.


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DOMENICA 1 APRILE 2012

SUPERBIKE GP IMOLA

I TEMPI

Guintoli secondo con la rossa Risultati della Superpole a Imola (4.936 m), seconda tappa del Mondiale Superbike. 1. Sykes (GB Kawasaki) 1’46"748,

media 166,483 km/h; 2. Guintoli (Fra Ducati, nella foto) 1’47"221; 3. Checa (Spa Ducati) 1’47"423; 4. Haslam (GB Bmw) 1’47"458; 5. Biaggi (Ita Aprilia) 1’47"611; 6. Melandri (Ita Bmw) 1’47"642; 7. Rea (GB Honda) 1’47"643; 8. Lascorz (Spa Kawasaki) 1’47"740; 9. Zanetti (Ita Ducati) 1’48"108;

10. Smrz (R.Cec Ducati) 1’48"137; 11. Laverty (Irl Aprilia) 1’48"299; 12. Giugliano (Ita Ducati) 1’48"650; 13. Berger (Fra Ducati) 1’48"267; 14. Canepa (Ita Ducati) 1’48"382; 15. Camier (GB Suzuki) 1’48"415; 16. Badovini (Ita Bmw) 1’48"631; 17. Davies (GB Aprilia) 1’48"857; 18. Fabrizio (Ita Bmw) 1’48"904;

19. Hopkins (Usa Suzuki) 1’49"790; 25. Alfonsi (Ita Honda) 1’52"993. Supersport: 1. Lowes (GB Honda) 1’51"436; 2. Morais (S.Af Kawasaki) 1’51"901; 3. Sofuoglu (Tur Kawasaki) 1’52"028; 7. Tamburini (Ita Honda) 1’52"406; 8. Roccoli (Ita Yamaha) 1’52"743.

La grande sfida Max, Checa e Melandri scaldate il Santerno Sykes con la Kawasaki firma la pole, sbriciolando il record della pista Biaggi (5˚), il ducatista (3o) e Marco (6˚) promettono scintille in gara PAOLO GOZZI IMOLA (Bologna)

REA DA BRIVIDI 1

Doveva essere la vigilia di un’altra grande sfida tra Max Biaggi e Carlos Checa, i campioni delle ultime due stagioni. Il Corsaro in agguato per piegare la Ducati sulla pista di casa, lo spagnolo determinato a ricucire lo strappo in classifica creato dal terribile volo nella gara d’apertura in Australia. Invece è stato il giorno della consacrazione per Tom Sykes, pupillo di una Kawasaki sempre più efficiente contro le corazzate Superbike. Lo spericolato britannico, brutto stilisticamente quanto efficace tra le varianti del Santerno, ha centrato la sua quarta Superpole, sbriciolando il primato di Imola: 1’46”748 contro 1’47”196 di Checa a settembre.

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Bis È la seconda volta di fila

che Sykes parte davanti. In Australia poi era andato in crisi d’aderenza dovendo accontentarsi di un 4o e un 3o posto, però aveva resistito con tenacia all’assalto di Biaggi, che lo aveva toccato alla prima curva. Tom non è nuovo alle prodezze in prova, ma non è mai riuscito a quadrare il cerchio, calando alla distanza. Uscendo dalla MotoGP e concentrando tutti gli sforzi in Superbike la Kawasaki sta mettendo le ali alla ZX-10R, che in inverno ha fatto più chilometri di tutti. Cambiando marcia anche grazie all’adozione dell’acceleratore elettronico, che non

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c’è sulla versione stradale, concessione regolamentare fatta alla Honda, che invece arranca: Rea, settimo, ha rischiato grosso in un terribile volo alla Villeneuve. Difesa Sulla pista più favorevole, 3 successi nelle ultime 4 gare, Checa ha avuto problemi con la copertura super-soffice e con quella da gara si è fermato al terzo posto, perdendo i galloni di miglior pilota Ducati per mano di Sylvain Guintoli. Checa è a tutti gli effetti un pilota ufficiale Ducati, il francese è la punta del Liberty, team cliente da oltre due milioni di euro. Il guizzo finale di Carlito ha retrocesso in seconda fila un Max Biaggi messo comunque benissimo in ottica gara. «La gomma da Superpole non ha funzionato quindi abbiamo dovuto cambiare soluzione e programma — ha raccontato il capoclassifica del Mondiale —. Ho fatto dei giri imprevisti e all’ultimo sono quasi rimasto senza benzina. Servirà partire bene per non perdere il treno giusto».

temperatura. «Con il freddo tutti i riferimenti cambieranno e io penso di aver trovato gli accorgimenti giusti per adattarmi alla situazione», confida Max. Più indecifrabile il potenziale della Bmw. Leon Haslam, terzo tempo e qui sempre velocissimo, parte davanti a Marco Melandri che ha cancellato il venerdì di passione (14o) risalendo al 6o, a fianco del grande rivale Biaggi. «In Superpole ero molto al limite, ho lasciato dei decimi qua e là, ma abbiamo qualche buona idea per la gara».

In 25 mila sulle tribune La febbre della Superbike ha contagiato Imola: ieri erano in 25 mila ad affollare le tribune e il paddock (+15% rispetto al 2011). E oggi, per le gare, sono attesi circa 60 mila appassionati ALEX PHOTO L’inglese Tom Sykes in azione a Imola con la Kawasaki ALEX PHOTO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Equilibrio Il cronolo-

1. Jonathan Rea sta affrontando la Villeneuve, quando viene sbalzato dalla sua Honda 2. L’inglese vola in aria 3. Atterra sull’asfalto senza danni ITALYPHOTOPRESS DA TV

gico promette grandissima battaglia: in configurazione gara Checa è sceso otto volte sotto il muro di 1’48”0, Sykes sei e Biaggi tre. La variabile è il meteo, che per oggi prevede un consistente abbassamento della

AUTO

Turismo a Valencia Tarquini dietro a Muller Yvan Muller rischiatutto. L’iridato in carica e leader 2012, su Chevrolet, firma la pole a Valencia, nella seconda tappa del Mondiale Turismo. Ma quanta fatica: in Q1 si vede togliere dai commissari il suo miglior tempo per aver superato la linea bianca che delimita il tracciato, rischiando così di non approdare in Q1, ci riesce con le gomme usate (8o) e poi piazza la zampata del campione. Dopo la pole di Monza, a 50 anni suonati il nostro Gabriele Tarquini (Seat) è protagonista di un’altra qualifica da incorniciare, chiuden-

do 2o a 3 decimi e mezzo da Muller. Terzo l’olandese Coronel con la Bmw, che nei secondi finali della Q1 estromette dalla lotta per la pole il nostro giovane talento Alberto Cerqui (Bmw). Male le altre due Chevrolet ufficiali di Huff e Menu, rispettivamente quinta e nona: in Spagna lo squadrone Chevy sembra che si debba affidare quasi esclusivamente alla sua punta di diamante Muller. Oggi le due corse alle 14.15 e alle 17: entrambe saranno trasmesse in diretta da Eurosport. In gara-2 partirà in testa Stefano D’Aste (Bmw). © RIPRODUZIONE RISERVATA

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D’ASTE DECIMO

Questi i tempi delle qualifiche a Valencia 1. Y. Muller (Fra-Chevrolet) 1’42"228 2. Tarquini (Ita-Seat) 1’42"591 3. Coronel (Ola-Bmw) 1’42"643 4. Oriola (Spa-Seat) 1’42"829 10. D’Aste (Ita-Bmw) 1’43"544

SUPERSTARS QUALIFICHE A MONZA

In Bahrain

Pigoli a 53 anni mette tutti in fila Ferrari Challenge: brilla Cadei Passano gli anni, cambiano le macchine. Ma Max Pigoli, almeno sul circuito di casa di Monza, è sempre un fulmine. In Superstars, nel 2011 aveva firmato una splendida pole con la Mercedes. Ieri si è ripetuto, stavolta con la Jaguar, a quasi 54 anni. Secondo partirà Andrea Larini (Mercedes); terzo Biagi (Bmw); quarto Salo (Maserati). Le altre due stelle, Liuzzi (Mercedes) e Morbidelli (Audi), scatteranno invece rispettivamente dalla penultima e dall’ultima posizione: guai tecnici alle vetture li hanno costretti a guardare le qualifiche

dai monitor. Oggi le due corse alle 11.15 (diretta Rai Sport 2) e alle 16.15 (differita alle 16.55 su Rai Sport 2). Nella GTSprint pole di Pellegrinelli Giammaria (Ferrari F430). Capitolo Ferrari Challenge: nel Trofeo Pirelli Niki Cadei partirà davanti in entrambe le gare; nella Coppa Shell pole di Daniele Di Amato e del russo Alexey Basov. QUALIFICHE (Superstars): 1. Pigoli (Ita-Jaguar) 1’55"962; 2. Larini (Ita-Mercedes) 1’56"183; 3. Biagi (Ita-Bmw) 1’56"509; 4. Salo (Fin-Maserati) 1’56"516. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La protesta col Cavallino Continuano le proteste in Bahrain, dove il 22 dovrebbe correre la F.1, e venerdì c’è stato pure un morto: nella foto un ribelle lancia una molotov contro i carri armati, indossando una maglietta col Cavallino della Ferrari ANSA


DOMENICA 1 APRILE 2012

SUCCESSO TRICOLORE

Superstock 600 si impone Russo Il programma delle gare di Imola inizia con un acuto italiano: ieri, nell’Europeo Superstock 600, ha vinto Riccardo Russo (Yamaha).

Scattato dalla pole, ha battuto lo spagnolo Calero Perez (Yamaha) e l’olandese van der Mark (Honda). GARE IN TV (ORE 12 E 15.30) Ore 10.30 Coppa Fim Superstock 1000 (in pole Eddi La Marra su Ducati); ore 12 gara 1 Superbike (diretta La7 ed Eurosport); ore

13.30 Mondiale Supersport 600 (in pole il britannico Sam Lowes; 3˚ il turco Sofuoglu, leader del campionato; 7˚ Tamburini); ore 15.30 gara 2 Mondiale Superbike (diretta su La7 ed Eurosport 2). BIGLIETTI Prato Rivazza 35 euro, tribune

60 80, supplemento paddock 40. MONDIALE 1. Biaggi (Ita Aprilia) 45 punti; 2. Melandri (Ita Bmw) 30; 3. Sykes (GB Kawasaki) 29; 4. Checa (Spa Ducati) 25; 5. Jonathan Rea (GB Honda) 22 6. Guintoli (Fra Ducati) 16

ilPersonaggio TOM SYKES

Il Totò che non frena mai adesso fa paura ai vecchi 1

Vittoria in Sbk Sykes ha trionfato nel 2011 al Nürburgring, in gara-2

Nel Mondiale 2012 Dopo il primo round è 3˚ con 29 punti, a -16 dal leader Biaggi

Miglior risultato finale Il miglior anno di Sykes in Sbk è il 2009: 9˚ con la Yamaha

IMOLA

Tom Sykes è il pilota che non frena mai e, riposta la tuta nell’armadio, diventa un ragazzo originale e sorridente. Il 26enne britannico che oggi a Imola parte per beffare i mostri sacri Carlos Checa e Max Biaggi, non ha idea di chi sia stato il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, ma gli assomiglia parecchio. Mascella volitiva, andatura dinoccolata da personaggio dei cartoni, Sykes non ha nulla dello stereotipo del pilota moderno che vive tra palestra e circuiti. Sembra atterrato nel paddock da un altro pianeta. Ieri sera, finito le premiazioni, è tornato nel box e ha scherzato coi meccanici fino all’ora di cena. Poi, prima di andare a letto, si è messo a raccontare barzellette che, nonostante il suo inglese ai limiti dell’incomprensibile, hanno fatto sbellicare tutto il personale Kawasaki, il più cosmopolita del paddock: giapponesi, spagnoli, britannici, uno svedese e due italiani. Morigerato Dicono che non abbia mai bevuto una birra e già per questo fa notizia in un paddock che ha amato campionissimi anche al bancone, come Fogarty (4 Mondiali) e Corser (2). Ha cominciato a correre a 16 anni, sulle orme del nonno materno, e la sua carriera non è stata un tappeto di rose. Ha fatto tanta gavetta nel campionato nazionale correndo su piste antiche in pomeriggi nebbiosi e al primo approccio con il Mondiale, nel 2009, combinò un mezzo disastro: 9o alla fine con la stessa Yamaha iridata di Spies. Risalita Finito fuori dal giro che conta, si è dovuto riciclare

Tom Sykes, 26 anni, con il trofeo riservato all’autore della pole ALEX PHOTO

È inglese ma non beve birra, per simpatia ricorda il grande comico e sul bagnato vola con la Kawasaki, che fino a pochi mesi fa era la Cenerentola del paddock. Due stagioni sofferte, sempre ai margini della sfida: nel 2011 è finito 13o in classifica. Ma adesso che la moto ha cominciato a volare, la prospettiva è radicalmente cambiata. Sykes continua a prenderla sul ridere, gli avversari adesso un po’ meno. Finora lo hanno considerato un outsider, capace soltanto di qualche giro a vita persa. Così scettici sulle sue possibilità che al termine dei test privati di Aragon Biaggi e Melandri si erano chiesti se lo strepitoso tempone annunciato dal team fosse fantasia o realtà.

Specialista Ieri pomeriggio Tom ha chiarito il dubbio. Il volto nuovo Superbike è un mago del bagnato. Lo scorso settembre, al Nürburgring (Germania) sotto il diluvio, ha conquistato quella che per adesso è l’unica affermazione nel Mondiale. Volava letteralmente sui fiumi d’acqua e dentro le pozzanghere, allenato da tanti anni di battaglie nel campionato britannico, dove chi non ama la pioggia è meglio che cambi sport. Il suo punto di forza è la frenata e Imola, dove conta fiondarsi nelle varianti, gli calza a pennello. Qui era già partito in pole nel 2010, ma allora né lui, tantomeno la ZX-10R erano pronti per il grande colpo. Oggi è la sua grande occasione: due gare diranno se Sykes può diventare il terzo incomodo di una Superbike finora saldamente in mano ai vecchi leoni. p.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino

Rally del Portogallo nelle mani di Hirvonen GUIDO RANCATI

Due all’attacco, tutti gli altri in difesa. Rientrato in gioco grazie alla regola del SuperRally, dopo il botto nella prima tappa del rally del Portogallo, Petter Solberg ci dà dentro, risalendo dai bassifondi in cui era precipitato e solo Dani Sordo, lui pure ormai lontano dalle zone calde, prova a tenere il suo passo. Sono distacchi pesanti, quelli che il norvegese della Ford e lo spagnolo della Mini infliggono agli avversari, anche a Jari-Matti Latvala, a Ott Tanak e Thierry Neuville

che, come loro, sono stati costretti a saltare qualche tratto cronometrato. I fendenti dei due che, senza avere più molto da perdere, intravvedono la possibilità di rastrellare qualche punto, lasciano completamente indifferente Mikko Hirvonen. Punti Il finlandese, con l’unica DS3 ufficiale ancora in gara, tiene d’occhio Mads Ostberg ed Evgeny Novikov, i soli a poterlo vagamente impensierire. Senza forzare, nelle sei speciali della giornata aumenta il vantaggio sullo svedese e sul russo che, altrettanto saggia-

mente, evitano i guai sulla terra lusitana. E ipotecano il podio. Non è una passeggiata di salute, quello che ancora resta: fra le tre speciali in programma ce n’è una, la più lunga, di oltre 31 km e, soprattutto, quella conclusiva che distribuirà una manciata di punti supplementari ai tre più veloci. A pensare di accaparrarseli sono in tanti, da Solberg (che, ora 6o, ha nel mirino il 5o posto di Nasser Al-Attiyah e Giovanni Bernacchini) a Latvala, a Sordo. E l’idea di incrementare il bottino potrebbe convincere anche lo stesso Hirvonen a dissotterrare l’ascia di guerra e battersi come sa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RISULTATI: 1. Hirvonen (Fin-Citröen DS3) 2h59’33"6; 2. Ostberg (Nor-Ford Fiesta RS) a 1’11"9; 3. Novikov (RUS-Ford Fiesta RS) a 1’41"2.

F.3 ITALIANA

Cheever, prima gioia Prima vittoria in F.3 per Ed die Cheever: il figlio dell’ex pilota di F.1, partito dalla pole, ha preceduto Henrique Martins e Brandon Maisa no (inserito nel Ferrari Driver Acca demy): tutti e tre sono piloti Prema. In gara 2 Martins primo davanti a Maisano e Cheever.

INDY IN ALABAMA

Barrichello parte 14˚ Helio Castroneves scatta in pole nel GP di Alabama (IndyCar). Barrichello partirà invece solo 14˚. Gara alle 20.15 su SkySport Extra.

SPEEDWAY IRIDATO

Hancock vince subito (i.m.) Il campione in carica Greg Hancock (Usa), 41 anni, ha vin to ad Auckland (NZ) la prima gara del Mondiale Speedway.

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CICLISMO 96a EDIZIONE Diretta Tv dalle 12 su RaiSport 2 Oggi 96˚ Giro delle Fiandre, la classica dei Muri, con un finale inedito. Diretta RaiSport2 dalle 12, Eurosport dalle 12.45

Fiandre come la F.1 Boonen: «Il nostro GP di Montecarlo» Il fiammingo, dio dei Muri, cerca il tris. Un milione in strada, esauriti pacchetti vip da 300 euro DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta BRUGES (Belgio)

Il ragazzino che a Barcellona avrebbe addosso la maglia di Messi e a Madrid quella di Cristiano Ronaldo qui cammina felice con quella di Tom Boonen, che il papà gli ha appena comprato: non la scambierebbe per niente al mondo. L’acquisto è stato effettuato nella piazza del Mercato di Bruges, oggi partenza e ombelico del Giro delle Fiandre numero 96: non se la perderanno quel ragazzino, quel papà e altre decine di migliaia di persone. C’è da godersi uno spettacolo unico, e dare l’ultima spinta a Tom, che oggi più che mai pedalerà per un Paese intero e con un pensiero fisso in mente: la conquista di un tris leggendario. Atmosfera Se fai notare che da

qualche anno hai a che fare con il ciclismo, ma al Giro delle Fiandre non c’eri mai venuto, le reazioni sono: faccia a punto interrogativo, sguardo compassionevole, incredulità diffusa. E una domanda: finora allora che cosa hai fatto? Prima la «Ronde», poi qualsiasi altra corsa: un rito pagano tra Muri e pavé da un milione di persone sulle strade («Manca solo il Papa», dice qualcuno), una Woodstock della bici da quest’anno orfana del simbolo-Grammont, sacrificato sull’altare di un nuovo circuito con una tripla razione di Vecchio Quaremont e Paterberg, e rinnovato finale a Oudenaarde. In nome dello spettacolo, ma ancora alla vigilia si diceva che i nostalgici della tra-

dizione potrebbero «vendicarsi» buttando i chiodi per strada. Tanto per rendere l’idea. Panorama La moto che apre il gas e la rivedi al traguardo: Fabian Cancellara. Una muta di «underdog» affamati: in ordine sparso (e non esaustivo) Chavanel, Terp-

tiche di squadra (vedi il bis consecutivo di Devolder), umiliato da Cancellara (2010), confinato ai piedi del podio (4˚ nel 2011). Stavolta non aveva mai cominciato l’anno così bene: 7 successi con il quinto Gp Harelbeke e la terza Gand-Wevelgem già in saccoccia. Su Muri e pavé è già uno dei più forti di sempre.

Fiducia «E’ vero, finora sono andato bene. Ma conta nulla. Al Fiandre si azzera tutto. E’ un’altra storia — dice Boonen —. Ho il vantaggio di non essere obbligato a staccare tutti per vincere, perché il mio spunto veloce è molto buono. Ma non so quale scenario augurarmi. E non so che tipo di corsa verrà fuori con il nuovo

Rabobank 141 Boom (Ola), 143 Breschel (Dan) Garmin-Barracuda 151 Farrar (Usa), 152 Haussler (Aus), 157 Vansummeren (Bel), 158 Vanmarcke (Bel), RadioShack Nissan 161 Cancellara (Svi), 162 Bennati, 163 Gallopin (Fra), 164 Irizar (Spa), 165 Sergent (Bel), 166 Popovych (Ucr), 167 Roulston (N. Zel.), 168 Rast (Svi) Vacansoleil 171 Devolder (Bel), 174 Leukemans (Ola), 175 Marcato, 177 Selvaggi, 178 Westra (Ola), Topsport 184 Van Hecke (Bel) Landbouwkrediet 191 Amorison (Bel), 192 Barbé (Bel) Accent Jobs 201 Hoste (Bel) Farnese-Selle Italia 211 Hulsmans (Bel), 212 Ascani, 213 De Negri, 214 Failli, 215 Favilli, 216 Gatto, 217 Mazzanti, 218 Pozzato Argos-Shimano 221 Degenkolb (Ger), 223 Dumoulin (Fra),

Europcar 231 Voeckler (Fra), 234 Y. Gene (Fra) NetApp 241 Baugnies (Fra)

al via 199 corridori di 25 squadre

clic

Paolini numero 108 Oss 128, Bennati 162 Gatto ha il 216

CON «TORNADO TOM» IL NEOPRO’ TRENTIN: PIANSE A SANREMO C’è anche un neopro’ italiano nello squadrone di Boonen: Matteo Trentin, classe 1989, di Borgo Valsugana (Trento). I belgi lo considerano un talento per il pavé. Due settimane fa, era già davanti alla Sanremo (caduto sul rettilineo d’arrivo) e ora debutta al Fiandre: «Avrò provato 20 volte Quaremont e Paterberg. Non ho paura»

stra, Sagan, Vanmarcke, Devolder, Van Avermaet, Langeveld e Hoste. Gli italiani da battaglia: Pozzato, Gatto, Ballan, Oss, Paolini. Ma, più di tutti, Tom Boonen. Ha vinto il primo Fiandre nel 2005 e si è ripetuto l’anno dopo, con la maglia di campione del Mondo addosso. Poi ne è uscito sempre sconfitto: invischiato in tat-

Tom Boonen, belga, 31 anni re del Fiandre 2005 e 2006. In alto, ecco l’anima di questa corsa BETTINI-DE WAELE

Al via della 96ª edizione del Giro delle Fiandre 199 corridori di 25 squadre. Saxo Bank 1 Tosatto, 3 Klostergaard (Dan), 4 Kroon (Ola). Bmc 11 Gilbert (Bel), 12 Ballan, 13 Schär (Svi), 14 Hincapie (Usa), 15 Hushovd (Nor), 16 Van Avermaet (Bel), 17 Burghardt (Ger), 18 Quinziato, Omega-Quick Step 21 Boonen (Bel), 22 Sy. Chavanel (Fra), 23 Devenyns (Bel), 25 Steegmans (Bel), 26 Terpstra (Ola), 27 Trentin, 28 Vandenbergh (Bel). Lotto 37 Sieberg (Ger). Sky 41 Boasson Hagen (Nor), 42 Eisel (Aut), 43 Flecha (Spa), 44 Hayman (Aus), 46 Knees (Ger), 48 Sutton (Aus).

Ag2R La Mondiale 51 Belletti, 53 Goddaert (Bel), 57 Mondory (Fra) GreenEdge 61 Goss (Aus), 62 Cooke (Aus), 63 Langeveld (Ola), 65 O’Grady (Aus), 66 Tuft (Can). Astana 71 Bazayev (Kaz), 74 Guarnieri, 76 V. Iglinskiy (Kaz), 77 Muravyev (Kaz), 78 Ponzi. Euskaltel 81 Cazaux (Fra) FDJ-BigMat 91 Bonnet (Fra), 95 Ladagnous (Fra), 97 Guesdon (Fra), Katusha 103 Freire (Spa), 106 Kristoff (Nor), 108 Paolini, Lampre-Isd 111 Righi, 112 Man. Mori, 114 Cimolai, 115 Graziato, 116 Hondo (Ger), 117 Kritsov (Ucr), 118 Viganò, Liquigas-Cannondale 121 Sagan (Slk), 122 Bodnar (Pol), 123 Da Dalto, 124 Sabatini, 125 King (Aus); 126 Koren (Slo), 127 Marangoni, 128 Oss. Movistar 135 Lastras (Spa), 138 Visconti

Albo d’oro: Belgio 67 Prima edizione nel 1913: 67 successi del Belgio, 10 Italia, poi 9 Olanda, 3 Francia. I primatisti, con 3 vittorie, sono Buysse (Bel), Magni, Leman (Bel), Museeuw (Bel). Gli ultimi vincitori: 2002 Tafi, 2003 Van Petegem (Bel), 2004 Wesemann (Ger), 2005 e 2006 Boonen (Bel), 2007 Ballan, 2008 e 2009 Devolder (Bel), 2010 Cancellara (Svi). Nel 2011: 1. Nuyens (Bel), 2. Sylvain Chavanel (Fra), 3. Cancellara (Svi), 4. Boonen (Bel) a 2"; 5. Langeveld (Ola) a 5".

Fiandre rosa Oggi si corre anche il Fiandre femminile: partenza e arrivo a Oudenaarde, km 127, con 9 Muri. Tra le migliori, ci sono la tricolore Cantele, Guderzo, Baccaille, Borgato e D’Ettorre.


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percorso. Tanti parlano e fanno le ipotesi più differenti, ma credetemi: nessuno ha idea di che cosa succederà». Sul Vecchio Quaremont hanno montato delle tende speciali per il pubblico, che conterranno 25.000 persone. Sono esauriti anche i «pacchetti-vip»: parcheggio privato, terrazza, security, champagne, cibo a volontà, 3.250 euro per un tavolo da dieci persone. E Boonen stende tutti nelle attese. La maglia di campione nazionale è sulle spalle di Gilbert, ma il belga non è al meglio (miglior risultato stagionale un 16˚ posto nella 3ª tappa del Qatar, ndr). E Tom è sempre stato più amato. Sintetizza molto bene un collega locale di lungo corso: «Gilbert vince Amstel, Freccia e Liegi di fila? Gilbert è bravo. Boonen vince una classica? Boonen è dio».

d Pozzato «Ho fatto

COSI’ GLI ALTRI BIG

S Fabian Cancellara «Il successo non è un’ossessione, ma un obiettivo. Sono contento di avere con me uno come Bennati, mi darà una bella mano»

Duello «Il favorito non sono io,

è Cancellara. Perché non dovrei dirlo? E’ un collega, combattiamo da anni, siamo diversi per fare paragoni. Se un terzo Fiandre mi cambierebbe la vita? Non credo». Nelle ultime settimane Tom si è inventato anche giornalista, visto che ogni sabato tiene una rubrica per Het Nieuwsblad sul Boonen «privato». Ha anche raccontato di come sia tornato a vivere con i suoi, visti i lavori della nuova casa («Il pilastro è la mia fidanzata Lo-

S Alessandro Ballan «Il nuovo percorso mi piace, renderà il Fiandre più duro. E ho la giusta condizione per andare molto forte»

Sul Vecchio Quaremont almeno in 25 mila. «Nuovo percorso? Alla gente piacerà» S «Il favorito non sono io, è Cancellara. Contro di lui combatto da anni» re, li segue lei»). Poche le concessioni all’attualità ciclistica, ma per il Fiandre di oggi ha trovato un bel paragone: «Credo che alla gente piacerà il circuito, con la possibilità di vedere più volte i corridori. Sarà come il GP di Montecarlo della F.1». E allora allacciamo le cinture: oggi più che mai.

Peter Sagan «Non so come si batte Boonen, spero che sia la corsa a dirmelo. Non conosco neanche i nomi dei Muri, ma ho una bella squadra al mio fianco» FOTOSERVIZIO BETTINI

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l’impossibile per essere qui»

Il vicentino ama la Ronde come pochi: «Non firmo per il 3˚ posto». Si è rotto la clavicola il 9 febbraio DAL NOSTRO INVIATO

BRUGES

Nick Nuyens l’anno scorso vinse il Giro delle Fiandre e fece vincere un bel po’ di soldi a chi aveva avuto il coraggio di scommettere su di lui. Il belga non difenderà il titolo (è reduce da infortunio) ma si è lanciato in una previsione coraggiosa: «Vincerà Filippo Pozzato». Il vicentino della Farnese-Selle Italia — quotato in vigilia a 25 volte la posta (Cancellara 3,25; Boonen 4,50) — ieri ha «assaggiato» il nuovo percorso. Nella «Ronde» è arrivato quinto nel 2009 e sesto nel 2008. «Ma il miglior Fiandre che ho fatto è stato quello del 2006, quando ho tirato per Boonen per più di quaranta chilometri. Quello è il giorno della mia carriera in cui sono andato più forte».

4

I NUMERI

10

le vittorie italiane 1949 Magni 1950 Magni 1951 Magni 1967 Zandegù 1990 Argentin 1994 Bugno 1996 Bartoli 2001 Bortolami 2002 Tafi 2007 Ballan

Pozzato, nell’annunciato duello tra Cancellara e Boonen lei dove si colloca?

«Da nessuna parte. Sarà la gara a dirlo. Non firmerei per il terzo posto, se è questo che vuole sapere, ma non voglio che si legga come un proclama. So di potere fare bene e se bisogna partire pensando già alla sconfitta, meglio allora stare a casa».

Filippo Pozzato 30 anni BETTINI

La frattura della clavicola destra del 9 febbraio è alle spalle?

«Di sicuro mi non guarderò indietro. Ho fatto l’impossibile per essere qui, gare praticamente non ne ho perse ma 11 giorni di antibiotico per le gambe non sono il massimo. Non è il tempo delle scuse. Dopo il sesto posto alla Sanremo, nel-

LA CURIOSITA’

L’INIZIATIVA RCS SPORT-GAZZETTA

Tosatto parte col numero 1 E’ stato un premio del team

«Biciscuola» per i più giovani Novità tv: ogni sera su RaiGulp

Due anni fa sembrava un corridore finito. Non importa che Matteo Tosatto andava ancora forte, ma a 36 anni era considerato vecchio. La Quick Step non gli aveva rinnovato il contratto e nessuno lo voleva. Poi è arrivato Bjarne Riis e se lo è preso per la sua Saxo Bank. Oggi il Toso, in assenza di Nuyens vincitore lo scorso anno e ora infortunato, sarà al via con il numero 1. «E’ un grande onore — dice —. Sarò all’altezza del ruolo»,

Alla nuova Fiera di Roma è stata presentata l’11ª edizione di Biciscuola, il progetto di Rcs Sport e Gazzetta, con il supporto di Estathè e Skoda, per promuovere il Giro d’Italia e l’uso della bici tra i giovanissimi (6-10 anni), e sensibilizzarli su fair play, educazione ambientale e stradale. In 11 anni sono stati coinvolti oltre 1.100.000 ragazzi e 20.000 sono stati premiati sul podio di tappa del Giro. Anche quest’anno, la Polizia Stradale sarà al fianco di Biciscuola nella corsa rosa: in ogni tappa, sul Pullman Azzurro si terranno giochi e divertenti lezioni scolastiche sull’educazione stradale e sulla bici. Con i ragazzi ci sarà un’altra novità: appuntamento in tv ogni sera su RaiGulp alle 19.30.

le gare del Belgio ho avuto ottime sensazioni. Non ho partecipato a De Panne ed era giusto così, ho recuperato bene. Credo di avere delle carte da giocare e ho tutta l’intenzione di farlo». Che ruolo può avere il suo compagno Gatto?

«Anche se già c’è chi semina zizzania tra di noi, siamo molto uniti. Ci siamo allenati insieme in settimana anche in Italia, un lungo da quasi sette ore. Va molto forte e può fare la sua corsa, perché sta cominciando a capire che è forte davvero. Se si trova davanti, di sicuro io non mi metterò a tirare». Come vede Boonen e Cancellara?

«Tom ha vinto tanto, è in un periodo in cui tutto gli sta andando per il verso giusto. Ma onestamente credo che quanto a condizione Cancellara sia messo meglio. Si scanneranno, perché al di là delle dichiarazioni di faccia la rivalità è molto forte. Ma se hanno fatto un proverbio sul fatto che tra i due litiganti ci può essere un terzo che gode, c’è un motivo. Potrebbe succedere anche domani (oggi, ndr)». Con il nuovo percorso come cambia la gara?

«Se non sei davanti al primo passaggio sul Vecchio Kwaremont, la corsa probabilmente l’hai già persa. Secondo me la chiave sarà avere la freddezza di non sprecare energie e aspettare il momento giusto. Mi viene in mente un paragone con la corsa di Hushovd al Mondiale australiano. Non si era mai visto e poi ha fatto il colpo della vita». ci. sco.

Evans per Casartelli Ieri sera a Erba (Co) Cadel Evans, maglia gialla 2011, ha ricevuto dalle mani di Pierluigi Marzorati (presidente regionale del Coni) il premio «Impronta sportiva Memorial Fabio Casartelli»

LA GAZZETTA SPORTIVA

CONCORSO CANON UEFA EURO 2012: IN PALIO I BIGLIETTI PER LE PARTITE “Power to Celebrate” è l’imperdibile promozione Canon legata al Campionato Europeo di Calcio Uefa Euro 2012, manifestazione della quale è sponsor ufficiale. La nuova straordinaria iniziativa in corso fino al prossimo 18 giugno mette in pa lio venti premi per parte cipare alle partite di cal cio e 356 palloni ufficiali Adidas del Campionato Uefa Euro 2012. Canon ha coinvolto nell’iniziati va un’ampia scelta di pro dotti e linee che va dalle compatte digitali (Power Shot SX40 HS, Power Shot SX230 HS, Power Shot SX220 HS, Power Shot SX150 IS, PowerShot A4000 IS), alle reflex digitali (Eos 1100D, Eos 600D, Eos 60D, Eos 7D) fino alle stampan ti e multifunzione (Selphy CP800, Pixma MX410, Pixma MX420, Pixma MX435, Pixma MG3150, Pixma MG4150, Pixma iP4950, i Sensys MF3010, i Sensys LBP 6000, i Sen sys LBP 6000B, i Sensys LBP 7018C). Per aderire gli utenti, dopo aver acquistato uno dei prodot ti inclusi nella promozione, devono registrarsi alla pagina www.canon.it/euro2012/ e rispondere esattamente alle tre domande attinenti all’evento. Il modulo di registrazione ri chiede l’inserimento del numero seriale del prodotto, la data e il luogo di acquisto. Ogni prodotto oggetto della promozione può essere registrato per una sola domanda di parteci pazione valida. Tuttavia, per avere maggior pro babilità di vincere, un partecipante può regi strare tutti i prodotti comperati rientranti nel la promozione. “Power to Celebrate” è suddivisa in due fasi: la prima in clude le registrazioni tra il 1° marzo e il 27 aprile 2012 men tre nella seconda rientrano quelle dell’intera promozione (1° marzo 18 giugno 2012). Tutte le domande di partecipazione valide per la prima fase del concorso concorrono alla vincita di uno degli otto pacchetti Canon Vip Uefa Euro 2012 pre mio valido per due persone che include volo di andata e ri torno, soggiorno in hotel e ingresso a uno degli incontri di Uefa Euro 2012 , oppure di dodici coppie di biglietti d’in gresso validi per due persone per assistere a un incontro di Uefa Euro 2012. Tutti i partecipanti della seconda fase con corrono per la vincita di uno dei 356 palloni ufficiali Adidas del Campionato Uefa Euro 2012. Canon è presente in più di cinquanta Paesi con 59 impian ti di produzione e oltre duecento consociate e unità commer ciali in Asia, in Europa e nelle Americhe. In Italia è presente dal 1957 con sedi a Milano e Roma. Fondata nel 1937 Canon è cresciuta nel tempo fino a diventare un’azienda globale che opera in vari segmenti di mercato tra cui business solutions, consumer imaging, comunicazione, apparecchiature sanitarie e industrial product. Nata per produrre fotocamere di altissi mo livello Ca non Inc. ha in fatti ampliato la propria offerta conquistando mercati molto diversificati gra zie all’instanca bile passione per la ricerca e l’in novazione. Attualmente Canon è una realtà leader nel digital imaging business e consumer con prodotti che spaziano dalle fotoca mere compatte alle reflex digitali, dai dispositivi per radiogra fie agli obiettivi broadcast, dalle stampanti ai multifunzione di produzione, tutti coadiuvati da un’ampia gamma di servizi a valore aggiunto. Canon investe costantemente in Ricerca & Sviluppo per fornire soluzioni innovative e servizi che soddi sfino le esigenze creative dei propri clienti. Dai fotografi ama toriali alle società di stampa, Canon permette così a ogni cliente di concretizzare la propria passione per l’immagine. Grazie a fonti inesauribili di idee e innovazioni Canon è sem pre all’avanguardia. Optando per i suoi prodotti aziende e con sumatori scelgono tecnologie avanzate, affidabili ed eleganti. “Kyosei” costituisce la filosofia aziendale di Canon alla base del marchio e delle attività, una parola giapponese che signi fica “vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Si tratta di un principio che ne modella i valori e ne delinea la respon sabilità morale come impresa dai saldi principi sociali, che ri tiene l’essere sensibili agli interessi della società e dell’am biente sia parte integrante di una buona attività commerciale. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità

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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 1 APRILE 2012

GHIACCIO MONDIALI DI FIGURA PRIMA CON UN LIBERO TRIONFALE

1. 2. 3. 4. 5. 11.

CORTO Leonova (Rus) Murakami (Giap) KOSTNER Asada (Giap) Suzuki (Giap) MARCHEI

64.61 62.67 61.00 59.49 59.38 52.14

LIBERO 1. KOSTNER 2. Suzuki (Giap) 3. Wagner (Usa) 4. Leonova (Rus) 5. Murakami (Giap) 6. Asada (Giap) 9. MARCHEI

128.94 121.30 120.35 119.67 112.74 105.03 97.96 TOTALE

1. KOSTNER 2. Leonova (Rus) 3. Suzuki (Giap) 4. Wagner (Usa) 5. Murakami (Giap) 6. Asada (Giap) 8. MARCHEI

189.92 184.28 180.68 176.77 175.41 164.52 150.10

Le lacrime di Carolina Kostner, e a fianco il podio con la neoiridata tra la russa Alena Leonova e la giapponese Akiko Suzuki REUTERS

Regina mondiale 5 Kostner, l’oro più bello S 2 ORI 1. Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio Danza Vancouver 2001 2. Carolina Kostner Donne Nizza 2012

S 2 ARGENTI 1. Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio Danza Nizza 2000 2. Carolina Kostner Donne Göteborg 2008

S 5 BRONZI 1. Carlo Fassi Davos 1953 2. Susan Driano Ottawa 1978 3. Carolina Kostner Mosca 2005 4. Massimo Scali-Federica Faiella Danza Torino 2010 5. Carolina Kostner Mosca 2011

«C’è la mia vita intera»

Carolina in trionfo rimontando dal 3o posto grazie a un libero perfetto. È il primo titolo iridato individuale di sempre per l’Italia DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI NIZZA (Francia)

Lassù, più in alto di tutte, c’è lei: Carolina Kostner. Sul podio mondiale dell’artistico, per la prima volta in una storia fatta di 102 edizioni, sventola il tricolore. Come undici anni fa con Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio nella danza a Vancouver. E’ un sogno, è una favola. E’ un compimento. Sono lacrime di gioia che scorrono calde sul volto più bello e sereno di una regina. E’ il trionfo della caparbietà. Una più longeva non c’è. Una più straordinaria, sui pattini, non esiste. Doveva attaccare, Carolina, terza dopo il corto di giovedì. Ha tirato a mille, a perdifiato e non ha sbagliato praticamente nulla. Solo un previsto triplo flip diventato doppio. Ma che importa? La gara Il resto è stato perfetto,

sublime. Una gioia per gli occhi. «In questo oro, che dedico ai miei genitori, c’è tutta la mia vita — sorride l’azzurra senza

più parole per l’emozione —: il pubblico, così caloroso, mi ha riportata ai Giochi di Torino 2006. Ma stavolta, a differenza di allora, ho saputo gestirmi al meglio. Non mi sono fatta prendere dal panico». Tutt’altro. Le note tratte dal Concerto n. 23 di Wolfang Amadeus Mozart, la tuta-costume in grigio argento tempestata di Swarowski personalmente disegnata, lei e un Palais des Expositions gremito, anche di tifosi italiani (ma non di rappresentanti federali). Ci sono pure mamma Patrizia e zia Margherita, a Nizza da inizio settimana, più papà Erwin e il fidanzato Alex Schwazer, arrivati in giornata da Milano. Erwin, allenatore del Gardena, sta disputando la finale di A-2 di hockey ghiaccio contro la squadra del capoluogo lombardo: stasera, a Selva, col Milano avanti 2-1, lo aspetta gara-4. Quando si dice una famiglia di sportivi... Carolina pattina per quarta (di sei) nell’ultimo gruppo, quando la russa Leonova e le giapponesi Asada e Murakami, le più pericolose, hanno

già concluso la propria fatica. La prima, leader dopo il corto, ha incantato di nuovo. Sarà d’argento davanti alla terza nipponica Suzuki. Ma con una Caro così non ce n’è per nessuna. E’ fredda, razionale, aggressiva, audace. Poteva essere oggi o forse mai più. E’ stato oggi. Gli elementi tecnici sono da sballo, quelli artistici da urlo. I migliori in entrambi i casi. Il saluto di Ottavio Cinquanta, pre-

LE SUE MEDAGLIE Nizza Mosca Göteborg Mosca

MONDIALI 2012 2011 2008 2005

Sheffield

EUROPEI 2012

Berna Tallinn Helsinki Zagabria

2011 2010 2009 2008

Oro Bronzo Argento Bronzo

Oro Argento Oro Argento Oro

Varsavia 2007 Oro Lione 2006 Bronzo *: Vanta anche un 1˚, un 2˚ e due terzi posti alle finali di Grand Prix

sidente dell’Isu, sul gradino più alto del podio, è pieno di affetto. Orgoglio italiano. Vai Valentina Oggi il Gala, insie-

me ai primi cinque di ogni specialità. Poi, probabilmente, dal 19 al 21 aprile a Tokyo, i Mondiali a squadre per i quali, a ore, si conosceranno le sei Nazionali qualificate. Quindi una serie di esibizioni, a cominciare da quelle prestigiose di inizio maggio in Sud Corea, a casa di Yu-Na Kim. Il resto è un’incognita. Intanto questo risultato vale anche 45. 000 dollari di premio e un enorme bottino di punti per il ranking mondiale. Quelli che, in proporzione, conquista anche Valentina Marchei che, straordinaria ottava (addirittura terza europea!), incrementa di tre piazze il miglior risultato della carriera iridata. Il suo programma è pulito, la sua determinazione da campionessa. L’Italia, ai Mondiali 2013, conterà addirittura su tre rappresentanti. La storia, intanto, viaggia a braccetto con Carolina.

DIECI STAGIONI AL TOP Carolina Kostner, 25 anni, è nata a Bolzano e vive a Ortisei. Ha esordito a livello seniores nella stagione 2002-03, quando fu quarta agli Europei e decima ai Mondiali. Nella stessa stagione fu bronzo iridato juniores EPA

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LA GAZZETTA SPORTIVA

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IPPICA LA CORSA PIU RICCA DEL MONDO

4 E adesso cosa farà? Il ghiaccio è tutto per lei MARCHEI OTTAVA

UOMINI Finale: 1. (1.1.) Chan (Can) 266.11; 2. (3.3.) Takahashi (Giap) 259.66; 3. (7.2.) Hanyu (Giap) 251.06; 4. (4.5.) Joubert (Fra) 244.58; 5. (6.4.) Amodio (Fra) 243.03; 6. (2.7.) Brezina (R.Ceca) 239.55; 7. (8.6.) Ten (Kaz) 229.70; 8. (9.8.) Abbott (Usa) 226.19; 9. (5.14.) Fernandez (Spa) 225.87; 10. (11.9.) Contesti 224.89.

La storia di un grande talento che potrebbe lasciare le gare NIZZA

DUE STAGIONI SUL PODIO

L’incognita, adesso, è il futuro. Cosa farà Carolina? Sceglierà di continuare a gareggiare o ammainerà la bandiera? In lei prevarrà l’amore per lo sport o il desiderio di darsi ad altro, dopo tanti anni vissuti in un imbuto? Quel che è certo è che di pattinare non smetterà. Per esibizioni e show, per puro diletto. Magari per insegnare. Perché il ghiaccio è il suo elemento, quello sul quale più si sente in pace con se stessa. In fondo è sempre stato così. Sin da quando, bambina, mamma Patrizia — tra le migliori specialiste italiane degli anni Settanta — la mise in pista e papà Erwin, reduce da una trasferta in Finlandia con la Nazionale di hockey ghiaccio — è stato 212 volte azzurro — le regalò il primo costumino. La carriera La sua Valgardena

come culla; Oberstdorf, cittadina bavarese perduta tra le montagne, come terra promessa. La storia è nota: Carolina, per seguire coach Michael Huth, nel settembre 2001 si trasferisce. Ha 14 anni. E in testa tanti sogni meravigliosi. Molti — non tutti — sono stati realizzati. L’investimento? Su un talento esagerato, fuori dalla norma. Una stagione di lavoro e subito i primi risultati: l’altoatesina, nel 2002-2003, al debutto sulla scena senior, è quarta agli Europei di Malmö (miglior piazzamento italiano dal bronzo di Susan Driano a Göteborg 1980), decima ai Mondiali di Washington, vincitrice dei campionati nazionali e, tra le juniores, seconda alla finale del Grand Prix e terza ai Mondiali, prima medaglia azzurra nella storia della rassegna. Sono trascorsi dieci anni e il curriculum s’è allungato a

DATA ott. 2010 nov. 2010 dic. 2010 dic. 2010 gen. 2011 apr. 2011 apr. 2011 ott. 2011 nov. 2011 nov. 2011 dic. 2011 gen. 2012 mar. 2012 mar. 2012

GARA E SEDE PIAZZ. Gp Nagoya (Giap) 1 Gp Portland (Usa) 3 Finale GP Pechino (Cina) 2 Campionati italiani Milano 1 Europei Berna (Svi) 2 Gardena Trophy Selva (Bz) 1 Mondiali Mosca (Rus) 3 Gp Mississauga (Can) 2 Gp Shanghai (Cina) 1 Gp Parigi (Fra) 2 Finale Gp Quebec City (Can) 1 Europei Sheffield (Ing) 1 Challenge Cup L’Aia (Ola) 1 Mondiali Nizza (Fra) 1

S

dismisura: le medaglie iridate, le sette europee consecutive, i quattro podi nelle finali di Grand Prix con tanto di trionfo in quella canadese del dicembre scorso. L’eredità Anche (soprattutto?)

i clamorosi flop olimpici: a Torino 2006 — dopo aver fatto da portabandiera come la cugina sciatrice Isolde quattro anni prima — come a Vancouver 2010. Nell’immaginario collettivo restano le attese tradite e le rumorose cadute. La sua parabola è fatta pure di una certa sovraesposizione mediatica, dell’arruolamento nelle Fiamme Azzurre, di tante collaborazioni prestigiose (tecniche e non solo), del fidanzamento con l’olimpionico della marcia Alex Schwazer, dell’anno difficile in California alla corte di coach Frank Carroll e del relativo ritorno all’ovile, lassù a Oberstdorf. Qualcuno la considera un patrimonio assoluto dello sport italiano. Altri un’incompiuta. Resta che sul ghiaccio un’altra così, dalle nostre parti, non si troverà per lunghissimo tempo. E che le emozioni che ha sin qui regalato sono scolpite nella memoria.

DONNE Finale: 1. (3.1.) Kostner 189.94; 2. (1.4.) Leonova (Rus) 184.28; 3. (5.2.) Suzuki (Giap) 180.68; 4. (8.3.) Wagner (Usa) 176.77; 5. (2.5.) Murakami (Giap) 175.41; 6. (4.6.) Asada (Giap) 164.52; 7. (9.7.) Kexin Zhang (Cina) 157.57; 8. (11.9.) Marchei 150.10.

S OGGI Ore 14.15: Gala (Kostner). In tv: diff. Eurosport, ore 19.

a.b.

UOMINI IL CANADESE VINCE DOPO UNA CADUTA E DIVERSE IMPERFEZIONI

NIZZA

Patrick Chan resta sul tetto del mondo. Era da Calgary 2006 e dalla conferma dello svizzero Stephane Lambiel che il «back to back» maschile mancava. Il canadese — che scende in pista per ultimo e dopo un’attesa infinita — rivince, centra la quarta medaglia iridata consecutiva, ma tra le polemiche e i fischi del pubblico francese. Il suo libero, con una caduta su un doppio axel e diverse imperfezioni, soprattutto per gli elementi artistici sarebbe stato strapagato. A danno dei giapponesi Daisuke Takahashi, d’ar-

gento e della rivelazione della stagione, Yuzuru Hanyu, meraviglioso 17enne di bronzo ai primi Mondiali della carriera, il migliore nella seconda parte di gara. Forse a discapito pure dei transalpini Brian Joubert e Florent Amodio, quarto e quinto dopo aver infiammato il pomeriggio. L’Europa, con la Russia a rotoli (Sergei Voronov e Artur Gachinski chiudono 16o e 17o) manca il podio della specialità per la prima volta dal 1959. Plushenko, dove sei? Bravo Samuel L’azzurro Samuel Contesti fa però il suo dovere fino in fondo: la decima piazza, col proprio record naziona-

Dettori, avevi il cavallo sbagliato Dubai Cup: Frankie 7˚ con Prince, i compagni di scuderia Monterosso e Capponi 1˚ e 2˚. Botti, gran 3˚ con Planteur MICHELE FERRANTE

I dieci milioni di dollari della Dubai Cup, la corsa più ricca del mondo, hanno la faccia del 21enne fantino francese Mickael Barzalona, in piedi sulla sella di Monterosso mentre urla verso i 60.000 di Meydan. E quella di Sheikh Mohammed, primo ministro del Dubai, padrone del vapore ma anche di Monterosso. Ne accompagna la retta trionfale urlando e saltando come un 15enne, al diavolo la forma per una volta. Anche perchè è pure proprietario di Capponi, il sauro che finisce secondo in coppia con l’ex fantino di cammelli Ahmad Ajtebi.

a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MICKAEL BARZALONA 21 ANNI, FANTINO

Cavallo morto Può capitare cer-

to, ma questa notte del deserto ha anche il volto nerissimo di Lanfranco, nella Gold Cup recuperata in coda al convegno, dopo l’annullamento delle prima edizione per l’infortunio fatale

Il più giovane Quest’anno Mickael Barzalona è diventato uno dei fantini dello sceicco e si propone già come alternativa a Dettori. «Frankie è sempre lui - ha

IN ITALIA

le del libero ritoccato fino a 151.34 punti, garantisce all’Italia la partecipazione di due atleti all’edizione del prossimo anno, a London (Ontario), in Canada. La sua interpretazione, su musiche parigine, è decisamente coinvolgente. «Adesso però — dice Samuel, già quinto a Los Angeles 2008 e settimo a Torino 2010 — devo necessariamente consolidare il nuovo programma corto, inserire il quadruplo nel mio bagaglio tecnico e trovare una sistemazione definitiva: da due anni, insieme a mia moglie che mi allena e a nostro figlio, cambiate le condizioni a Courmayeur dove mi hanno aiutato tanto, faccio la trottola da una pista all’altra. La federazione conosce le mie esigenze: il rischio è smettere».

Barzalona, il più giovane vincitore della corsa: «Tutto facile, quasi non ci credo»

a Fox Hunt (di Godolphin) che restava esanime dove sarebbero dovuti ripassare i cavalli. Mezz’ora dopo aver masticato amaro, Dettori vince facile con Opinion Poll (aveva già colpito nel Mile con African Story) ma sul traguardo è una mummia, nessun cenno di gioia come è suo solito, soltanto una quasi invisibile pacca di ringraziamento al cavallo.

Cavallo sbagliato Dov’è l’errore

in questo quadro idilliaco, viene spontaneo chiedersi. Già, dov’è Dettori il miglior fantino del mondo che in sella ai cavalli azzurri di Godolphin ha vinto tre volte? Lontano, settimo in sella a Prince Bishop, il cavallo sbagliato del trio di casa.

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Chan: 4o oro con fischi Contesti 10o con record

L’arrivo: da destra Monterosso (1˚) e Barzalona esultante, Capponi (2˚), So You Think (4˚) e Planteur (3˚) GRASSO

Mack Grace Sm da battere oggi a Trieste Al Montebello secondo GP in una settimana. Sette giorni fa Bellei vinse il Regione Autonoma con Per Amore Gual, oggi ci riprova con Mack Grace Sm nello Jegher. ore 17.50 - GP Jegher - m 1660: 1 Irving Rivarco (Gubellini); 2 Mack Grace Sm (Bellei); 3 Mirtillo Rosso (Vecchione); 4 Irambo Jet (Greppi); 5 Lemon Ice (Gocciadoro); 6 I Am Grif (Fr. Facci); 7 Napoleone L. (Pieve); 8 Noble Nord Fro (Farolfi) SI CORRE ANCHE Galoppo: Milano (14.45), Roma (14.30) e Treviso (14.55). Trotto: Bologna (15), Napoli (14.50), Torino (15.10) e Montegiorgio (15.35).

detto ieri Sheikh Mohammed ma abbiamo ogni giorno cavalli che corrono a destra e a sinistra e ci servono più fantini all’altezza». Ci sa fare questo ragazzo di Lione diventato il più giovane vincitore della Dubai Cup (600.000 dollari il suo compenso, il 10% del primo premio) dopo essere salito alla ribalta nel giugno 2011, quando sbancò il Derby inglese in sella a Pour Moi, partendo dall’ultima posizione all’ingresso in retta. Bravo Marco Torna a casa sconsolata Chantal Sutherland, la 36 enne fantina-modella canadese prima donna della corsa. Il suo Game on Dude preferisce correre in avanti, e invece resta in mezzo al gruppo partendo dall’ultima gabbia. Solo uno sterile tentativo in avanti sulla curva finale, poi il nulla, mentre Monterosso sgusciava all’esterno di Capponi che aveva galoppato in avanti insieme a Royal Delta, poi scomparsa. La retta è una passerella per Monterosso (già terzo lo scorso anno) e Capponi. All’esterno Planteur regala un gran terzo posto al nostro Marco Botti, ormai allenatore di livello internazionale. Quarto il favorito So You Think e, ancora più indietro, Dettori con il cavallo sbagliato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel Mile e nella Gold Cup

Frankie 2 colpi. Jakka che terzo DUBAI — Nella Dubai Cup gli è andata male, ma Lanfranco Dettori ha comunque vinto due prove del convegno. Grazie a Opinion Poll ha portato a casa la Gold Cup (ripetuta a fine convegno), mentre in precedenza aveva vinto il Mile con African Story: ora sono 15 i successi totali nel convegno più ricco del mondo. Un altro grande italiano è stato Jakkalberry, finito fortissimo al terzo posto nello Sheema Classic dietro due colossi come Cirrus des Aigles e St Nicholas Abbey. Marco Botti ha confermato che il suo target è la Melbourne Cup di inizio novembre. GODOLPHIN MILE - (gr. 2) - $ 1.000.000, m 1600: 1 African Story (L. Dettori); 2 Viscount Nelson; 3 Red Jazz; Tot.: 1,82; 1,18, 2,69, 2,05 (21,50). Tris: 77,16. GOLD CUP - (gr. 3) - $ 1.000.000, m 3200: 1 Opinion Poll (L. Dettori); 2 Joshua Tree; 3 Zanzamar; Tot. rimborso. UAE DERBY - (gr. 2) - $ 2.000.000, m 1900: 1 Daddy Long Legs (C.O’ Donoghue); 2 Yang Tse Kiang; 3 Wrote;

Tot.: 9,64; 2,77, 3,33, 1,64 (98,73) Trio: 1.923,86. AL QUOZ SPRINT - (gr. 1) - $ 1.000.000, m 1000: 1 Ortensia (C. Williams); 2 Sole Power; 3 Joy and Fun; Tot.: 5,52; 1,99, 1,88, 2,06 (25,54) Tris: 89,32. GOLDEN SHAHEEN - (gr. 1) - $ 2.000.000, m 1200: 1 Krypton Factor (K. Fallon); 2 Rocket Man; 3 Lucky Nine; Tot.: 4,45; 1,89, 1,54, 1,93 (22,62) Tris: 110,31. DUTY FREE - (gr. 1) - $ 5.000.000, m 1800: 1 Cityscape (M. Barzalona); 2 Mutahadee; 3 City Style; Tot.: 7,58; 2,63, 1,94, 3,05 (19,26) Trio: 206,24. SHEEMA CLASSIC - (gr. 1) 5.000.000, m 2400: 1 Cirrus des Aigles (O. Peslier); 2 St Nicholas Abbey; 3 Jakkalberry; Tot.: 3,69; 1,50, 1,38, 2,34 (8,30) Tris: 38,84. WORLD CUP - (gr. 1) - $ 10.000.000, m 2000: 1 Monterosso (M. Barzalona); 2 Capponi; 3 Planteur; 4 So You Think; 5 Zazou; Tot.: 11,12; 3,39, 2,48, 7,54 (82,09). Quinté 8-11-6-4-3 n.v. Quarté: e 2.496,25. Tris: e 1.038,67.


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DOMENICA 1 APRILE 2012


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BASKET SERIE A: L’ANTICIPO

Cantù, quanta fatica Ma risolve Mazzarino

InContropiede di DAN PETERSON

Siena fuori dall’Eurolega? A Teramo una stanca Bennet, che perde Micov per un mese, Meno energia e infortuni rischia grosso nel finale. Cerella sbaglia la tripla del pareggio TERAMO CANTÙ

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LA PARTNERSHIP

Certificazione etica: Milano imita Venezia

(20-16, 35-33; 45-49) BANCA TERCAS TERAMO: D. Brown 7 (2/4, 1/2), Borisov 6 (1/2, 1/5), Cerella 7 (3/6, 0/4), Amoroso 11 (2/7, 2/6), B. Brown 12 (2/4, 1/2); Fultz 22 (4/5, 4/8), Lulli 2 (1/1), Polonara 2 (1/2, 0/1). N.e.: Ricci, Marini, Serafini. All.: Ramagli.

Alle 17.15 al Forum di Assago, prima di Milano Umana Venezia, sarà presentata la presentazione della partnership tra l’Olimpia e Istituto di Certificazione Etica nello sport Esicert con il presidente dell’EA7 Livio Proli, della Reyer Venezia Luigi Brugnaro, società che ha già completato il percorso e ottenuto la certificazione etica, di Esicert Luciano Carrera e Franco Arturi, vicedirettore della Gazzetta dello Sport.

BENNET CANTÙ: Perkins 11 (2/6, 2/6), Mazzarino 17 (1/2, 5/8), Micov 11 (4/8, 1/1), Leunen 4 (1/2, 0/2), Brunner 7 (3/6, 0/1); Shermadini 9 (4/8), Marconato, Markoishvili 13 (3/6, 2/5), Cinciarini 2 (0/1, 0/2). N.e.: Diviach, Bolzonella, Basile. All.: Trinchieri. ARBITRI: Tola, Seghetti, Gori. NOTE - T.l.: Ter 10/20, Can 8/9. Rimb.: Ter 40 (B. Brown, Polonara 8), Can 39 (Brunner 7). Ass.: Ter 14 (D. Brown, Fultz 4), Can 13 (Perkins 7). Progr.: 5' 7-9, 15' 29-24, 25' 42-42, 35' 57-63. Usc. 5 f.: Cerella 39'58" (69-72). Spettatori 2247.

DAL NOSTRO INVIATO

MARIO CANFORA TERAMO

In un pomeriggio dalle percentuali versione gare di tiro al lido con bermuda e infradito, il 70% (7/10) da 2 di Cantù nell’ultimo quarto, dopo il 4/16 al riposo, è quello che fa la differenza ai danni della solita Teramo tutta grinta. Sfida tra 2a contro penultima: sulla carta, la Bennet (con Basile in panca inutilizzabile) avrebbe dovuto sudare meno, ma l’impressione è che il quintetto di Trinchieri stia tirando troppo la carretta ed è stanco. Si è visto alla fine, quando stava per buttare la vittoria con un ultimo minuto di grande caos, tra palle perse, liberi sbagliati e un po’ di rilassatezza, soprattutto mentale. Infortunati «Avevamo troppo bi-

sogno di vincere — dirà alla fine Trinchieri —: abbiamo ballato troppo nel 1o tempo contro le giocate in campo aperto di Teramo, abile a metterci in difficoltà con i lunghi tiratori. Va bene

Nicolas Mazzarino, 36 anni, 44% da 3 in stagione, ieri 5/8 CIAMILLO

così, in attesa di tempi migliori e di recuperare gli infortunati. Voglio ringraziare Micov, mi ha dato una grande mano nelle rotazioni nonostante non stesse al meglio: martedì si opera, lo aspettiamo». Tempi di recupero di Vlado attorno al mesetto, anche se per essere precisi bisognerà attendere l’esito dell’artroscopia al ginocchio. Non tornerà sul mercato, la Bennet, visto che ha già esaurito i 16 tesseramenti. Dicevamo delle paure finali. Dove però il solito Mazzarino (mvp con 5/8 da 3) e un Perkins cinico hanno messo i canestri più difficili, quelli della prima spallata (55-63 al 35’) e poi

nell’ultimo giro di lancette dei 3-5 punti di vantaggio prima della sanguinosa palla persa di Shermadini (sul 69-72) che ha mandato a 3" dalla sirena Cerella a un arresto e tiro da 3: sarebbe valso il supplementare, ma l’Alain Delon teramano non è un tiratore, e lo si è visto. Errori Cerella L’italo-argentino,

in predicato la prossima stagione di passare a Siena, crede nell’ultimo quarto di poter fare tutto da solo. Gioca con troppa foga, sbaglia l’impossibile a due passi dall’anello: 0/2 nei liberi, 0/2 da sotto, 0/2 da 3 e 5o fallo nel finale. Cantù (bravissimo Markoishvili) ringrazia. Rama-

gli all’inizio l’ha messa sul corri e tira sfruttando le energie di Amoroso e Borisov (massimo vantaggio sul 24-16), prima che i due sparissero dal parquet. Dalla panchina, il tecnico della Tercas ha avuto da Fultz punti (22 con 4/8 da 3) e regia. Il figlio del glorioso Kociss ha tenuto da solo in piedi la squadra per lunghi periodi, spalleggiato a tratti da Brandon Brown sotto canestro, mentre Dee si è visto a strappi. Con una panchina ai minimi termini fare miracoli è difficile, se poi tiri i liberi col 50% ancor di più. Ramagli «La squadra ha fatto

tutto quello che poteva — spiegherà il tecnico Alessandro Ramagli — giocando con costanza e disciplina, siamo stati a un passo dalla vittoria, non potevo chiedere di più. I liberi sbagliati? Un problema di stanchezza». Al suono della sirena, il tecnico è schizzato in campo verso la terna arbitrale, contestando alcuni fischi. «Lasciamo stare, mi mangio la lingua», dirà in sala stampa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La formidabile Siena è stata eliminata dall’Eurolega dall’Olympiacos. Ora tutti vogliono sapere se la Mps ha sbagliato qualcosa. Prima di parlare di Siena, però, bisogna dire che hanno sbattuto contro la squadra più fresca dell’Eurolega, con una vivacità atletica che la rende pericolosa per tutti alle Final Four di Istanbul. La fotografia della loro energia si vede alla voce «rimbalzi offensivi». E le statistiche ufficiali dell’Eurolega, a mio avviso, non li contano tutti. In gara-3 hanno ne hanno registrati 17 per l'Olympiacos. Secondo me, la cifra era più vicina a 25. Quindi, merito all’Olympiacos, squadra tosta. Ora Siena. Un anno di basket dura, ormai, 9 mesi. È logico che una squadra, qualsiasi squadra, avrà una flessione fisiologica durante un periodo così lungo, come succede anche negli sport individuali: nuoto, atletica, tennis. Qui c’entra la fortuna per evitare la flessione quando ci sono appuntamenti importanti. Siena ha avuto un calo psicofisico nel momento più importante. Fosse venuto

fra 10 giorni, dopo avere vinto i quarti e prima delle Final Four, nessuno avrebbe detto nulla. Infortuni. Prendo un giocatore a caso: Ksistof Lavrinovic. Ovvio che lui, stoicamente e eroicamente, ha giocato con la schiena a pezzi. Non poteva stendersi bene, allungare le braccia, per pigliare un rimbalzo, fare un tap-in, ricevere un passaggio, salvare una palla uscendo dal campo, recuperare una palla vagante. Gli mancavano 5 centimetri ogni volta. Anche qui, ci vuole la fortuna di avere gli uomini importanti a posto nel momento chiave. Siena non ha avuto questo e ha pagato caro prezzo. Siena ha sbagliato qualcosa? Questa è la stessa squadra che ha fatto una rimonta pazzesca per battere nientemeno che Barcellona, ha asfaltato Malaga e Real in trasferta. Erano tutti a posto e la squadra era in forma psicofisica. Peccato per il basket italiano: Milano e Cantù sono uscite nelle Top 16 per quoziente canestri; Siena uscita nei quarti con la squadra a pezzi. No, nessuno ha sbagliato nulla.

la 10a di ritorno (ore 18.15) Varese-Sassari, poi Roma-Treviso in tv VARESE-SASSARI Arbitri: Cerebuch, Filippini, Capurro. (a.f.-g.d.) Cimberio con Goss al posto di Weeden (acciaccato) e Garri nei 12. Banco con Devecchi alle prese con un problema muscolare. Tv: Videolina. MONTEGRANARO-PESARO Arbitri: Cicoria, Chiari, Biggi. (a.p.-cam.ca.) Squadre al completo. Tv: Tvrs. CASERTA-CREMONA Arbitri: Lamonica, Ramilli, Vicino. (a.r.) Otto al completo. La Vanoli Braga recupera Antonelli (problema alla schiena) e Tusek (fascite plantare). Tv: Telecolor. BOLOGNA-BIELLA Arbitri: Mattioli, Begnis, Barni. (ga.p.) Canadian al completo. Angelico senza Chrysikopoulos. Tv: Quarta Rete. MILANO-VENEZIA Arbitri: Pozzana, Giansanti, Provini.

EA7 al completo. Tv: 3 Channel. ROMA-TREVISO (ore 20.30) Arbitri: Facchini, Lanzarini, Caiazza. (a.m.) Benetton al completo. Tv: Rai Sport 1. SIENA-AVELLINO 19/4 RIPOSA CASALE CLASSIFICA Siena 36 (18 vinte 6 perse); Cantù (16-9) 32; Venezia (15-9), Sassari (15-9), Pesaro (15-9) 30; Milano (14-10), Bologna (14-10) 28; Avellino (13-12) 26; Varese (12-12) 24; Treviso (11-13), Biella (11-14), Roma (11-14) 22; Montegranaro (10-14), Caserta (10-14) 20; Cremona (9-16) 18; Teramo (8-18) 16; Casale (6-19) 12. LEGADUE La 11a di ritorno. Ieri: Reggio Emilia-Ostuni 91-74. Oggi alle 18.15: Bologna-Scafati (18.30 diretta E’ Tv can. 823 e 829 bouquet Sky); Barcellona-Pistoia; Forlì-Brescia; Imola-Piacenza; Jesi-S. Antimo. Venerdì: Brindisi-Verona 77-60. Riposa Veroli.

NBA «THE BIG TICKET» SI ESALTA CONTRO LA SUA EX SQUADRA

Il vecchio Garnett dà una lezione a Love Boston batte i Wolves e KG (35 anni), ringiovanito giocando da pivot, domina Kevin (23)

ta interna contro Boston (in vetta all’Atlantic Division per la prima volta in stagione), l’ex Ucla ha messo a referto 22 punti e 11 rimbalzi ma un misero 5/18 dal campo. E quei 5 canestri sono arrivati quasi tutti quando lo marcava Stiemsma, con «The Big Ticket» a riposare.

MASSIMO ORIANI

Risate Garnett ha invece dispu-

Kevin Garnett compirà 36 anni il 19 maggio. Kevin Love 24 il 7 settembre. Il lungo dei Timberwolves è già uno dei 10 giocatori più forti della Nba. L’ala dei Celtics ha imboccato da tempo il viale del tramonto. Ma per una sera ha voluto ricordare al suo ex pubblico e all’erede che qualcosina può ancora fare sul parquet. KG ha infatti dominato l’avversario diretto, che era reduce da una partita da 40 punti e 19 rimbalzi e ha chiuso il mese di marzo con medie di 30.7 e 13.9. Nella sconfit-

tato una delle sue migliori partite dell’anno, finendo con 24 punti (12/18 dal campo) e 10 rimbalzi. «So che Love non difende molto — rideva poi l’mvp 2004 — ma prende rimbalzi e tira tanto da 3. Sapevo di poter avere un vantaggio sottocanestro e l’ho sfruttato. Rondo (17 assist, 13a partita in fila in doppia cifra, record di squadra, ndr.) è stato bravissimo a farmi arrivare la palla. Mi conoscete, sapevate quanto ero carico e preparato per questa partita». Garnett vive di momenti come questi infatti e

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Doppie doppie di Love (almeno 10 punti e 10 rimbalzi), primo nella Nba. Garnett è invece 18o con 17

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Partite di Garnett giocate in carriera (17 stagioni), Love, al suo terzo anno tra i pro’, ne ha disputate 263

gli stimoli venerdì sera erano notevoli. Nuovo ruolo Ma la vera trasformazione di Garnett è iniziata un paio di mesi fa. Con l’uscita di scena (ora definitiva dopo l’operazione a un polso) di Jermaine O’Neal, è stato spostato da coach Doc Rivers nel ruolo di centro. E lì è rinato, assumendo un ruolo più importante nell’attacco biancoverde (Rivers lo supplica inutilmente da tempo di essere più egoista quando ha la palla), e giocando finalmente più vicino a canestro pur non abbandonando il letale tiro dai 5 metri. Non a caso da pivot viaggia a 17.1 punti e 8.9 rimbalzi di media (14.3 e 7.5 da ala forte). All’ultimo anno di contratto, KG sta facendo del suo meglio per convincere il gm Danny Ainge a confermarlo anche per la prossima stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RISULTATI

Bargnani ne fa 27 ma Toronto va k.o. con Miami Ai Raptors non bastano i 27 punti di Bargnani per battere Miami. Toronto-Miami 101-113 (DeRozan 28; Bosh, Wade 30); Charlotte-Denver 88-99 (Henderson 21; Afflalo 19); Washington-Philadelphia 97-76 (Martin 20; L. Williams, Young 14); Atlanta-New York 100-90 (Johnson 28; Anthony 36); Cleveland-Milwaukee 84-121 (Irving 29; Jennings 28); Orlando-Dallas 98-100 (Nelson 24; Nowitzki 28); Chicago-Detroit 83-71 (Deng 20; Knight 16); HoustonMemphis 98-89 (Dragic 25; Gay 20); Minnesota-Boston 79-100 (Love 22; Garnett 24); Utah-Sacramento 103-104 (Jefferson 27; Cousins 27); Clippers-Portland 98-97 (Foye, Paul, Griffin 20; Hickson 29); Golden State-New Jersey 100-102 (Lee 27; Wallace 24).


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PALLAVOLO UNICO SUCCESSO EUROPEO 2012

SPORT INVERNALI PLAYOFF DONNE

Stasera gara-2 Bergamo cerca la bella con Villa Stasera alle 20.30 (diretta Rai Sport 2 ) a Bergamo si gioca gara 2 della semifinale scudetto: Norda Foppapedretti Bergamo MC Carnaghi Villa Cortese, con Villa Cortese avanti 1 0 nella serie al meglio delle 3 partite. PalaNorda vicino al tutto esaurito. Nell’altra serie, gara 2 è domani sera (20.30, dir. rai Sport 1): Rebecchi Nordmeccanica Piacenza Yamamay Busto Arsizio (serie 0 1). Per entrambe le serie l’eventuale gara 3 è in programma per mercoledì’ sera alle 20.30.

Festa grande per la Yamamay Busto Arsizio che davanti al suo pubblico festeggia la seconda Cev Cup TARANTINI

La meraviglia di Busto Arsizio salva l’Italia Pubblico strepitoso (5000 tifosi) e rimonta al golden set sul Galatasaray: trionfo in Cev Cup DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI BUSTO ARSIZIO (Va)

L’Italia non rimane a secco. E’ Busto Arsizio a rompere il digiuno europeo, con la Cev Cup frutto di una rimonta d’oro sul Galatasaray di Leo Lo Bianco. Vale di più, perché le ragazze di Parisi hanno dovuto vincere e golden set (15-9). Vale di più perché anche ieri non c’era la capitana Helena Havelkova, la marcatrice di oltre 300 punti in questa stagione ha avuto una ricaduta (l’infortunio agli addominali si complica, difficile rivederla in campo nel resto della stagione). Vale di più perché è frutto dello stile «tante difese e pochi errori» inculcato dal tecnico Carlo Parisi e la filosofia «tutta organizzazione e zero follie» di una società che ha creato il fenomeno Busto, quasi 50 mila spettatori (4 mila di media, picco di 5337) in campionato, cinquemila ieri sera per la seconda Cev Cup in tre anni. Fatica Eppure la partenza è sta-

ilPremio

Trofeo Gazzetta alla Havelkova

ta stentata, uno 0-4 che Parisi ha dovuto arginare subito con un time out. La reazione — a cura del turno in battuta di Meijners e dei muri di Chiara Dall’Ora — si è sviluppata prima con un break di 9-0 che ha segnato il destino del primo set. Il copione si è ripetuto nel secondo set e qui è stata brava Carli Lloyd, nipote d’arte (il nonno Doug Tomlinson fu il pitcher dei Cleveland Indians negli anni ’50, lo zio Galen detto «Turbo» una star dello show American Gladiators) e scommessa vinta della Yamamay in questa stagione. Classe Se la storia si è allungata

Ieri sera, prima della partita, Carlo Gobbi ha consegnato il Trofeo Gazzetta a Helena Havelkova, ieri fuori per infortunio. Classifica: 82: Havelkova; 71: Garzaro; 69: Bauer; 68: Pavan; 63: Brinker; 62: Havlickova, 61: Horvath; 59: Aguero. 53: Klineman; 50: Pachale; 49: L.Bosetti; 46: Guiggi; Blagojevic, 44: Tirozzi,

è solo perché dall’altra parte della rete c’era Leo Lo Bianco. La palleggiatrice azzurra, davanti al pubblico che l’ha vista bimba (qui ha giocato nel ’99 dopo l’esperienza con il club Italia), ha mostrato perché è considerata una delle migliori del mondo, nel suo ruolo. Ha ridato vita a una Calderon più croce che delizia ieri, a differenza dell’andata: 23 punti, 5 murate su-

SERIE A-1 UOMINI: 26a NEL NOME DI BOVOLENTA Padova, San Giustino, Verona: una delle tre retrocede in A-2 Oggi (ore 18) si chiude la stagione regolare. Le prime 12 vanno ai playoff, i cui quarti sono a gironi così composti. Girone A 1ª-8ª-12ª; Girone B 2ª-7ª-11ª; Girone C 3ª-6ª-10ª; Girone D 4ª-5ª-9ª. Trento certa del 1˚ posto, Belluno del 4ª Monza 7ª. Ravenna retrocessa, coinvolte nella lotta per evitare il 13˚ posto e relativa retrocessione Verona, San Giustino e Padova. MACERATA-VERONA (m.g.-r.pu.) Per conservare il 2˚ posto la Lube deve vincere (anche al tie-break). Senza Kovar (caviglia): in banda Parodi e Savani. La Lube prima della gara indosserà una maglia commemorativa con su scritto «Ciao Bovo. Un bacio grande». Verona non vince a Macerata dal 2006 e ha bisogno almeno di un punto per la salvezza, che dipenderà comunque anche dagli altri campi. Arbitri: Cesare e Rapisarda. In Tv: ore 18 diretta Rai Sport 1 MODENA-CUNEO (p.r.-g.sca.) Sono in dubbio Piscopo e Dennis per problemi fisici. Il centrale potrebbe essere sostituito da Kadziewicz, mentre Dennis dovrebbe giocare dall'inizio con Bellei in

preallarne. In banda Anderson e Martino. Cuneo al completo con l'intenzione di strappare il secondo posto a Macerata, Arbitri: Cipolla-Puecher. TRENTO-LATINA (niba-a.li.) Delle due sconfitte di Trento in questa regular season , una porta la firma di Latina. Previsto turnover, con Zygadlo in regia e Sokolov opposto, Lanza titolare, Birarelli e Djuric centrali. Latina ha tutti a disposizione, unico dubbio Fragkos (spalla). Arbitri: Zucca-Pozzato RAVENNA-BELLUNO (m.d.i.) Le due squadre effettueranno il riscaldamento con una maglia raffigurante Vigor Bovolenta che poi verrà autografata e regalata al pubblico. Al De Andrè sarà presente Giacomo Sintini. Sisley con 50 tifosi al seguito. Col 4˚ posto assicurato, probabile spazio a chi fin qui ha giocato poco: Abdelaziz, Antonov e Dolfo. Arbitri: Genna-Castagna. MONZA-VIBO (c.g.-mi.fa.) Monza alle prese con i problemi fisici di Forni (schiena) e Conte (ginocchio). Vibo punta a conquistare il terzo successo esterno consecutivo. .

Arbitri: Sampaolo-Sobrero. PIACENZA-SAN GIUSTINO (m.mar. -an.me.) Prima della gara Piacenza ritira la maglia n. 16 di Bovolenta e la curva dei tifosi biancorossi sarà intitolata all'ex centrale, si chiamerà «Bovo 16». Monti recupera Zhekov e Holt. San Giustino-Perugia a Piacenza non vince dal 2005 e stavolta si gioca la salvezza con in regia Mc Kibbin (preferito a Petkovic), al centro ballottaggio Finazzi-Cozzi, il primo dall’inizio. Arbitri: Pasquali e Pol PADOVA-ROMA (ma.s.-fe.pas.) Quattromila bandiere bianche e nere per spingere Padova alla salvezza. Montagnani conferma: Gonzalez-Simeonov, Hein-Semenzato, De MarchiSchwarz e Zingaro libero. Squadra al completo per Roma, con Maruotti in via di ripresa dall’infortunio alla caviglia sinistra. Arbitri: Satanassi e Gnani. CLASSIFICA: Trento 67; Macerata 54; Cuneo 53; Belluno 47; Modena 42; Piacenza 40; Monza 36; Latina 32; Vibo Valentia 31; Roma 30; Verona 28; San Giustino 27; Padova 26; Ravenna 12.

bite e 13 errori, alcuni clamorosi, zero punti nel golden set che ha assegnato il trofeo. Dove bravissima è stata la Bauer. Per la delusione dei 400 tifosi turchi (tutti uomini) arrivati a Busto per tifare il Galatasaray, soprattutto da Germania e Svizzera. E per il dispiacere di Nesic, il tecnico bulgaro del Galatasaray, pronto a lasciare il posto a Barbolini. «Festeggiare in casa è gratificante - ha commentato il tecnico Parisi — le abbiamo aggredite bene nel secondo set, poi abbiamo perso il ritmo, ma nel quarto set la squadra è rimasta con la testa in campo» Lezione L’Europa premia, l’Europa tenta. Le sirene di Turchia e Russia (in grado di offrire ingaggi che il campionato italiano non è in grado di sostenere) si porteranno via la Havelkova, e ci provano pure con la palleggiatrice, Carli Lloyd. Per ridare competitività all’Italia non sarebbe male studiare il modello, vincente, delle farfalle di Busto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BUSTO-GALATASARAY

| 3-1

(25-19, 25-13, 23-25, 25-23; golden set: 15-9) YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Marcon 12, Bauer 14, Lloyd 4, Meijneers 21, Dall’Ora 10, Havlickova 25; Leonardi (L), Lotti 1, Bisconti. N.e. Caracuta, Havelkova, Pisani. All. Parisi. GALATASARAY ISTANBUL: Ozek, Hanikoglu 8, Calderon 23, Eric 16, Lo Bianco 3, Miletic 12; Bilgi (L), Ilyasoglu 8, Denkel 6. N.e. Cetinsarak, Alikaya, Cayirgan (L). All. Nesic. ARBITRI: Hudik (Slk) e Pont (And). NOTE - Spettatori 5000, incasso 28.070 euro. Durata set: 27’, 22’, 28’, 29; golden set: 19’; totale 125’. Yamamay: battute sbagliate 5, vincenti 6, muri 15, seconda linea, errori. Galatasaray: battute sbagliate, vincenti, muri, seconda linea, errori. ALBO D’ORO 2008 Pesaro; 2009 Novara; 2010 Busto Arsizio; 2011 Urbino; 2012 Busto

IN SERBIA

Miljkovic: addio alla nazionale «Niente Giochi» Ivan Miljkovic dice addio alla nazionale: il fuoriclasse protagonista anche dell’ultimo titolo europeo della Serbia (ora al Fenerbahce) ha annunciato che non farà parte nemmeno della squadra che parteciperà al torneo di qualificazione olimpica di Sofia dove la Serbia sarà tra le avversarie dell’Italia. «E’ ora di pensare alla famiglia - ha dichiarato a stampa e amici - il mio ultimo punto in nazionale è stato alla Coppa del Mondo». MOLDUCCI IN FINALE (pe. m.) In Spagna l´Almeria di Molducci ha vinto 3-1 a Soria gara-5: è in finale col Teruel.

4 Roda eletto

I NUMERI

1

Coppa Europea Una Coppa Europea vinta dall’Italia in questa stagione. E’ dal 1983 che almeno un trofeo continentale viene vinto da una squadra italiana.

2

Seconda Cev Cup Questa è la seconda Cev Cup vinta dalla Yamamay Busto Arsizio, dopo quella conquistata 2 anni fa a Baku

13

Set persi Sono 13 i set persi dalla Yamamay in questa edizione della Cev Cup: 2 a Baku, 3 a Bilesko Biala e 1 in casa; 2 in casa con lo Schweriner e 1 in Germania; 1 in casa con Urbino; 3 a Istanbul e uno ieri sera

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Partite vinte Sono 35 le partite vinte e 3 perse da Busto Arsizio in questa stagione: 19 vittorie e 1 sconfitta in campionato, 3 vittorie in Coppa Italia, 10 vinte e due perse in Cev Cup

Mvp

Havlickova La ceca Aneta Havlickova votata Mvp della finale

Sarà blindato dal Consiglio? L’ex d.t. è presidente Fisi, ma c’è l’ombra di Morzenti «Non mi farò condizionare» DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO MODENA

Flavio Roda, 64 anni, emiliano di Vidiciatico, ex allenatore di Tomba e d.t. azzurro sino al 2007, è il nuovo presidente della Federazioni sport invernali. Ha battuto nettamente ieri al secondo scrutinio dell’assemblea svoltasi a Modena Lorenzo Conci (55.538 voti contro 40.278), mentre gli altri due candidati alla presidenza, Carmelo Ghilardi e Antonio Noris, si erano ritirati dopo il primo. Ma nonostante l’ampio consenso per Roda non sarà facile governare perché fra i 10 membri del consiglio se ne ritrova 7 che già facevano parte della maggioranza di Giovanni Morzenti, il presidente eletto nel 2010 a Torino, già condannato in primo grado per concussione aggravata, rimosso dall’incarico insieme al suo consiglio per lo scandalo delle deleghe fasulle. Morzenti sarà il convitato di pietra della I consiglieri di Roda (nelnuova federazione? la foto): Berthod, R. Sch«Non temo un consiglio malzl, Carli, Piccin, che mi possa condizio- Checchi, Mapelli, R. Senare — risponde secco noner. Atleti: G. Paruzzi, il neopresidente — an- Martin. Tecnici: Thoma. zi, sarò io a condizionarlo perché al primo tentativo darò le dimissioni. La mia presidenza sarà senza compromessi». Non tira buona aria quindi in Fisi e soprattutto non si vede nei quadri politici, Roda a parte, quel rinnovamento anche anagrafico necessario a tirare fuori una federazione così importante dalla secche di un crisi finanziaria a stento mascherata dai buoni risultati. Progetti Comunque vada, bisogna mettersi subi-

to al lavoro per affrontare i problemi. Primo fra tutti mettere le squadre delle varie discipline in condizione di programmare una stagione con tanti Mondiali. «Lo so — afferma Roda — e per questo incontrerò al più presto le varie direzioni agonistiche per verificare i programmi e partire con la preparazione. Sono per la continuità, ma voglio capire i motivi dove non sono stati raggiunti i risultati attesi. Comunque tranquilli, vengo dallo sci alpino, ma non penserò solo a questa disciplina. Oltre a questo mi sta molto a cuore un progetto a cui sto lavorando da mesi per rilanciare in tutte le discipline l’attività giovanile. Per questo cercherò finanziamenti anche al di fuori delle casse federali». Durante la presentazione della sua candidatura, Roda ha posto l’accento sulla necessità di porre fine alla precarietà degli allenatori, la categoria fiore all’occhiello della federazione che alla fine di ogni inverno si ritrova a piedi in attesa di una riassunzione tutt’altro che sicura. «Su questo punto intendo lavorare subito. E’ fra la prime questioni da affrontare per permettere di lavorare in serenità. Ma conta anche la base. Negli ultimi anni la federazione si è dimostrata un palazzo di vetro chiuso, è ora di aprire le porte per tornare a crescere e per dare motivazioni, e se possibile mezzi, al volontariato». Il timore è che un presidente così voglia essere anche un tecnico. «No, non influirò sui tecnici, ma non sarà neppure possibile venirmi a raccontare barzellette». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Compagnoni-Tomba

Sciare per la vita arriva a 10 C’è anche Alberto Tomba oggi a Santa Caterina nel 10˚ «Sciare per la Vita», gara non competitiva benefica (ricerca della leucemia infantile) organizzato da Deborah Compagnoni e Vitalini


DOMENICA 1 APRILE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

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TENNIS LA FINALE DI MIAMI

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Una nuova Hingis VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci

La formica batte la cicala. Agniewska Radwanska non è appariscente, non è esaltante, e tanto meno eccitante, ma, da freddo, intelligente, difensore, imbavaglia l’esplosività fisica ed anche sonora di Maria Sharapova, strappandole la finale di Miami in due set pieni di equilibrio e di 45 errori (e 31 vincenti) della favorita. Aggiungendo una quarta delusione sotto il traguardo a quelle 2005, 2006 e 2011 della russa, allevata proprio in Florida, alla Nick Bollettieri Academy. Dimostrando, col secondo successo stagionale (dopo Dubai), e la seconda affermazione dopo 6 sconfitte di fila con la Sharapova, di aver fatto il salto di qualità contro avversarie di qualità ed esperienza, in un torneo importante, vinto senza cedere un set. Celebrando l’anniversario di Martina Hingis, la fuoriclasse alla quale «Aga» s’avvicina per intelligenza tattica, che proprio il 31 marzo, 1997, diventava 1 del mondo.

Radwanska tocco e tattica manda in tilt la Sharapova La polacca, gran difensore, imbavaglia l’attaccante russa (45 errori) emulando il computer svizzero che il 31 marzo 1997 diventava n. 1 IL DOPPIO DONNE

Errani e Vinci oggi cercano l’ottavo colpo A due anni dal trionfo di Flavia Pennetta con l’argentina Gisela Dulko, un’altra coppia, stavolta tutta azzurra, è in finale di doppio a Miami: oggi Sara Errani e Roberta Vinci sfidano le russe Maria Kirilenko e Nadia Petrova con in palio 1000 punti Wta e 241.010 dollari. Dopo 2 successi stagionali (Monterrey e Acapulco), 7 in totale, e la eclatante finale degli Australian Open 2012. Miami (Usa, 3.650.000e, cemento). Donne, finale: A. Radwanska (Pol) b. Sharapova (Rus) 7 5 6 4. Uomini, semifinali: Murray (Gbr) b. Nadal (Spa) per rinuncia; Djokovic (Ser) b. Monaco (Arg) 6 0 7 6 (5).

Azarenka Sia Sharapova (n. 2

del mondo) che Radwanska (4) approfittano dell’assenza di Victoria Azarenka, numero 1 del mondo e campionessa uscente a Miami, che quest’anno è stata praticamente l’unica a stopparle, firmando 2 delle 3 sconfitte di Masha ed addirittura tutt’e 4 quelle di Aga (contro 26 successi). Ma, mentre la famosa Sharapova non riesce a piazzare quasi mai l’uno-due, costretta a lavorare troppo di piedi e di mano per adattarsi alle continue palle avvelenate, la polacca è concentratissima sul servizio — il suo tallone d’Achille — e allunga molto gli scambi, lavorando ai fianchi l’attaccante siberiana, proprio come ha studiato a tavolino. Servizio Così, la russa si tiene a galla con l’ottima prima di battuta, ma non entra con decisione sulla seconda, notoriamente deboluccia dell’avversaria, finisce troppo spesso i punti con la lingua di fuori e perde lucidità soprattutto col dritto. Proprio col suo colpo meno affidabile butta via le due palle break del primo set, troppe occasioni in mezzo al campo, e, clamorosamente, anche il primo set, dopo un’ora di estrema concentrazione. Con un ta-

I NUMERI

bellino eloquente: 25 vincenti e 16 errori Masha, 1/8 Aga. Resistenza Chiusa in trincea a

fondocampo, la Radwanska — ultima scommessa vincente di Veso Matjas — pizzica spesso e

volentieri la Sharapova fuori posizione e la spinge a forzare, a strafare, a dubitare. La situazione peggiore per un attaccante, perché prelude all’errore. Che arriva, clamoroso e a ripetizione, di dritto, sull’importantissi-

ma palla-break sul 3-3 del secondo set, e quindi sul 5-4 Radwanska, quando la Sharapova si scioglie, dopo un’ora e tre quarti.

Agniewska Radwanska, (Pol), 23 anni

no contenta di aver giocato al miglior livello. Il servizio è stata la chiave del match», si sfoga al microfono in campo la vincitrice, dopo l’abbraccio con la sorella Ursula, tennista pro anche lei. Masha, a parte gli errori, deve meditare sugli scivoloni proprio sul finire di set, sulla terza finale stagionale persa (dopo Melbourne e Indian Wells), oltre a quelle dell’anno scorso ancora a Miami e a Wimbledon. Insomma, ha ritrovato il servizio, dopo la grave operazione alla spalla, ma deve ritrovare cattiveria agonistica e lucidità sui punti importanti. Ma il tennis donne esulta comunque: la Radwanska è un gran bell’esempio tennistico, la nuova frontiera di un gioco non possente, ma vario: «Non sarò mai in grado di battere come Maria, cerco di fare cose differenti e di mixare». Alla Hingis.

REUTERS

Intelligenza «Per battere Maria bisognava essere al 100%. So-

Gazzetta.it SUL SITO TUTTI GLI HIGHLIGHTS E I MATCH IN TEMPO REALE Sul nostro sito grande copertura di tutti i più importanti tornei della stagione tennistica. E in video oggi potrete vedere il successo della Radwanska sulla Sharapova, aspettando la grande finale tra Djokovic e Murray

Oggi finale uomini-Djokovic-Murray, rivincita 2009 La finale maschile sarà oggi la riedizione di quella del 2009 che Murray vinse 6-2 7-5. Il bilancio dei precedenti è 7-5 per Nole, sul cemento all'aperto, Murray è 5-4.

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match vinti Radwanska nel 2012, proprio come la n. 1 del mondo, Victoria Azarenka. Che poi è l’unica ad aver inflitto le uniche 4 sconfitte stagionali alla polacca, neo regina di Miami.

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i titoli vinti da Radwanska in carriera, due quest'anno (Dubai e Miami), tre l’anno scorso (Carlsbad, Tokyo, Pechino), tre nel 2008 (Pattaya, Istambul ed Eastbourne) e uno nel 2007 (Stoccolma), sempre su duro ed erba.

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finali giocate e perse da Maria Sharapova a Miami: nel 2005 contro Kim Clijsters (6-3 7-5), nel 2006 contro Svetlana Kuznetsova (6-4 6-3) e lo scorso anno contro Victoria Azarenka (6-1 6-4).

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mesi di digiuno dall'ultimo successo di Sharapova: a Cincinnati nell'agosto 2011 (lu. mar.).

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GOLF SICILIAN OPEN A SCIACCA

Il vento cancella Tadini e spinge Olesen L’azzurro è 40˚ con Maestroni Il danese doma le folate: «Non si stava in piedi» DAL NOSTRO INVIATO

FEDERICA COCCHI

SCIACCA (Agrigento) Alla fine sembrava più una battuta di caccia che non un giro di golf. Palle perse ovunque, giocatori a cercarle nei cespugli, per strada, sotto i tabelloni, ad alcuni è addirittu-

ra finita in mare. La terza giornata del Sicilian Open di golf al Verdura Golf & Resort di Sciacca, è stata fortemente condizionata dal vento. Leggero in mattinata e sempre più forte nel pomeriggio tanto da rendere alcune buche proibitive. Aquila Solo Thorbjorn Olesen è

riuscito a sfruttare il vento per volare fino a un -12 impensabile in una giornata così. Il 22enne danese ha segnato un -5 come il canadese Parr che però ha giocato di prima mattina in condizioni più favorevoli e si trova a -9 totale, come il belga Nicolas Colsaerts. Decisivo per il danese l’eagle alla 14 che gli

gey-doppio bogey l’ha messo al tappeto e ha chiuso al 40˚ posto, come l’altro italiano Andrea Maestroni, anche lui oggi in discesa. «Sono davvero deluso — è il commento di Alessandro —. Troppo vento, ma quello ce l’avevano anche gli avversari, ho tirato male col drive, preso pochissimi fairway. Sono stato anche un po’ sfortunato alla 18 con la palla scomparsa e poi ricomparsa. Ho dovuto rigiocare il colpo e per fortuna ho fatto solo doppio bogey, con quel vento poteva andare peggio. Se le condizioni resteranno così, per vincere bisognerà avere anche un po’ di fortuna».

ha fatto prendere due colpi di vantaggio sul gruppone di inseguitori. Ciliegina sulla torta il birdie alla 18, la buca a picco sul mare, la più suggestiva e impegnativa in condizioni di vento: «In alcuni momenti le raffiche erano così forti da non riuscire a stare in piedi — ha detto Olesen, a caccia oggi del primo titolo sul Tour —. Nell’ultimo giro sarà fondamentale sbagliare poco». Frustrazione Si mangia le mani

Alessandro Tadini, uno dei due italiani sopravvissuti al taglio. Partito con un ottimo -6 si è tenuto in par fino alla 14, poi una sequenza bogey-bogey-bo-

Thorbjørn Olesen, 22 anni SCACCINI

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I RISULTATI

Il leader è a -12 Il belga Colsaerts insegue a -9 Resta nella top ten l’eccentrico John Daly, a suo agio e al decimo posto con 6. Così il terzo giro del Sicilian Open. Montepremi 1.000.000 di e, prima moneta di 166.660. Oggi l’ultimo giro (diretta Sky Sport 2 dalle 13). 1. 12 Olesen (Dan, 68 69 67, 204); 2. 9 Colsaerts (Bel, 71 69 67, 207), Parr (Can, 67 71 69); 4. 8 Saltman (Sco, 71 68 69, 208), Kjeldsen (Dan, 71 68 69), Lawrie (Irl, 64 72 72). 40. 1 Tadini (71 67 77, 215), Maestroni (69 71 75).


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DOMENICA 1 APRILE 2012

TUTTENOTIZIE & RISULTATI Atletica Mezza: Tsegay sfiora il record

Rugby NEL 19˚ TURNO DI CELTIC BIANCOVERDI DOMINATI IN MISCHIA E AL LARGO

Treviso travolto dagli Ospreys L’unico guizzo di Gori e Nitoglia (si.ba.) Una meta pregevole di Nitoglia, qualche intuizione di Gori. È quanto di buono Treviso si può portare a casa da Swansea, al termine di un match altrimenti dominato dagli Ospreys. Cinque mete a una il conto finale, con la franchigia gallese sempre padrona in mischia chiusa — netta la superiorità nel secondo tempo — veloce nel riciclo del gioco a terra e come sempre pericolosa nel muovere la palla, tra le candele di Biggar, le volate di Fussell e Shane Williams e la generale abilità di creare spazi e dare continuità. Per Treviso è quasi sempre sofferenza, ma nella fase centrale della ripresa alza la testa. Pregevole soprattutto lo spunto che porta Gori a una volata di 50 metri tra i giganti della mischia gallese, per un break concluso in meta da una bella serpentina di Nitoglia. Per il resto tanti colpi duri (Vosawai uscito con la spalla sinistra dolorante, Padrò e Di Bernardo rotti) e due gialli che nel finale hanno permesso agli Ospreys di dilagare.

Biggar (37’ s.t. Morgan), Fotuali’i (10’ s.t. Webb); Bearman, Tipuric, R. Jones (18’ s.t. King); Evans, A.W. Jones; A. Jones (32’ s.t. Jarvis), Hibbard (33’ s.t. Baldwin), James (18’ s.t. Bevington). All. Tandy. TREVISO: Burton (9’ s.t. McLean); Benvenuti, Iannone, Sgarbi, Nitoglia; Di Bernardo, Gori (16’ s.t. Semenzato); Vosawai (1’ s.t. Filippucci), Zanni, Minto; Van Zyl (16’ s.t. Padrò, 25’ s.t. Bernabò), A. Pavanello; Cittadini (9’ s.t. Rouyet), Ceccato (9’ s.t. Sbaraglini), Rizzo. All. Smith. ARBITRO: Rolland (Irlanda). NOTE: p.t. 20-3. Gialli: 31’ s.t. Benvenuti, 40’ s.t. Di Bernardo.

Prossimo turno. Venerdì 13: Dragons-Treviso (ore 20.30), Leinster-Edimburgo. Sabato 14: Connacht-Ulster, Cardiff-Ospreys, Munster-Glasgow. Domenica: Aironi-Scarlets (ore 16.05). In 83.761 a Wembley per Harlequins-Saracens (f.f.) Gli 83.761 che ieri a Wembley hanno assistito ad Harlequins-Saracens 24-19, match della Premiership inglese, costituiscono il record del mondo di spettatori per una partita di club. Superati gli 82.209 che nel 2009 a Croke Park di Dublino videro il quarto di finale di Heineken.

Risultati 19˚ turno Ulster-Aironi Dragons-Connacht Edimburgo-Scarlets Glasgow-Cardiff Ospreys-Treviso Munster-Leinster

45-7 19-27 26-23 31-3 41-10 9-18

La classifica SQUADRE

Leinster Ospreys Munster Glasgow Ulster Scarlets Cardiff Dragons Treviso Connacht Edimburgo Aironi

OSPREYS-TREVISO 41-10 MARCATORI: p.t. 10’ c.p. Biggar, 13’ c.p. Burton, 17’ m. Beck tr. Biggar, 23’ c.p. Biggar, 28’ m. James tr. Biggar; s.t. 3’ m. Beck tr. Biggar, 15’ m. Nitoglia tr. Di Bernardo, 32’ m. Bearman tr. Biggar, 36’ m. Isaacs tr. Biggar. OSPREYS: Fussell; Dirksen, Bishop (25’ s.t. Isaacs), Beck, Sh. Williams;

Eccellenza: Mogliano passa a Padova (ri.te.) Ieri, per il 16˚ turno, Mogliano ha vinto il derby a Padova e ha riaperto i giochi per i playoff. Brunel in tribuna a Prato per la vittoria dei Cavalieri su Rovigo. Risultati: Padova-Mogliano 9-12; San Gregorio-Reggio Emilia 13-22; Prato-Rovigo 27-23; Crociati Parma-Calvisano 14-18. Oggi (ore 15, dir. RaiSport 1): L’Aquila-Lazio. Classifica: Prato 59; Calvisano 56; Padova, Rovigo 50; Mogliano 49; Reggio Emilia 23; Lazio*, L’Aquila 22; Crociati 20; San Gregorio 16. (*: una in meno).

Ludovico Nitoglia, 28 anni, ala-estremo. È a Treviso dal 2010

PT

PARTITE V N

68 58 56 56 55 51 45 33 30 29 27 19

15 13 12 11 12 10 9 7 6 5 5 4

1 0 0 4 0 1 0 1 0 1 1 0

(d.m.) Nella mezza maratona di Praga (R.Cec) il 20enne etiope Atsedu Tsegay vince in 58’47", nuovo limite stagionale, a 24" dal record del mondo di Tadese (Ken). Si è corso con freddo e vento. Secondo Philemon Limo, poi terzo dopo aver tenuto, insieme a Henry Kiplagat, fino al 15˚ km, «se non ci fossero state le folate, Tsegay avrebbe fatto il record del mondo». Tra le donne, la keniana Joyce Chepkirui fa 1h07’03", terzo tempo del 2012. Uomini: 1. Tsegay (Eti) 58’47"; 2. H. Kiplagat (Ken) 1h00’01"; 3. Limo (Ken) 1h00’03"; 4. Bett (Ken) 1h01’01"; 5. Merga (Eti) 1h01’02". Donne: 1. Chepkirui (Ken) 1h07’03"; 2. Cheromey (Ken) 1h07’26"; 3. Cherono (Ken) 1h08’18".

Boxe PAGLIA (r.g.) A East London (Saf) il campione paglia Ibf, l’imbattuto idolo locale Nkosinathi Joyi (21-1nc) ha respinto l'assalto di Katsunari Takayama (Gia. 24-4-1nc) verdetto unanime ai punti. Nel gennaio 2011 era finita col pari tecnico al 3˚ round, per ferita del campione. SIRIANO (r.g.) Il massimo siriano Manuel Charr (21) allenato dai fratelli Graziano e Ralf Rocchigiani, origini sarde, ex iridati come tedeschi, ha battuto a Colonia (Ger) il più esperto ucraino Taras Bidenko (28-5) sui 12 round, per l’Internazionale Wb. RIENTRO PIAZZA (r.g.) A Settimo Torinese (To), nei gallo, Loredana Piazza (8-1) reduce dalla sconfitta per il mondiale Wbo supermosca, rientra sui 6 round contro Eva Henesova (Slk. 0-3-1). A Bertiolo (Ud) il welter Lorenzo Zaniboni (3-2-1) c. Luca Maccaroni (2-0-1) p.6.

Canoa P

3 6 7 4 7 8 10 11 13 13 13 15

F

S

476 287 409 302 398 310 379 275 437 346 371 310 376 385 308 388 357 469 273 372 384 475 239 488

Quattro punti a vittoria, due a pareggio, zero a sconfitta; uno di bonus a chi segna almeno quattro mete, uno a chi perde con sette o meno punti di scarto. PLPPRESS Prime quattro alle semifinali.

SELEZIONI All’Idroscalo di Milano, per le selezioni sui 500 donne e 1000 uomini di velocità K1, Sofia Magali Campana e Maximilian Benassi sono primi. La Campania ha battuto Fagioli e Murabito; Benassi invece Ricchetti e Florio. Nella canadese, Sergiu Craciun ha dominato le finali del C1 1000 battendo Vartolomei e Calvi.

Canottaggio DERBY Oggi alle 12, sul Tevere 26˚ derby per otto tra C.C. Lazio e C.C. Roma.

Disabili ITALIA SESTA (c.ar.) Con la sconfitta 5-0 dalla Norvegia, l’Italia, campione d’Europa, chiude 6ª il Mondiale di ice sledge hockey. Ad Hamar (Nor) finali Canada-R.Ceca (bronzo) e Usa-Corea (oro).

Football Ginnastica ARTISTICA A JESOLO

Baseball NETTUNO VINCE A RIMINI

L’Italia seconda Per Bologna e solo agli Usa S.Marino è tris Le azzurre dell’artistica sono seconde a Jesolo con 224.250 dietro le iridate americane (236.950) trascinate da Kyla Ross (59.850), leader del concorso generale individuale, e Alexandra Raisman (argento con 59.050). Solo terza la Russia con 217.800 e Anastasia Grishina, quinta malgrado avesse condotto per tre quarti di gara e dietro Sarah Finnegan (58.650) terza per l’en plein americano. Prima delle italiane Carlotta Ferlito, 8ª alla round. La vice campionessa europea alla trave ha chiuso col 2ª secondo parziale di giornata, 15.200 dietro la Ross (15.500) alla trave. «Finalmente sono riuscita a fare l’esercizio come mi viene in allenamento». A meno di un punto dalla siciliana, c’è Vanessa Ferrari (55.900), che ha pagato 2 errori, 1 alla trave e 1 al corpo libero. In questo test verso i Giochi, bene Francesca Deagostini (54.900) e Giorgia Campana (54.850), in ritardo Giulia Leni (52.550), Jessica Mattoni (52.050) e Sara Ricciardi (50.600).

Carlotta Ferlito, 17 anni AFP

Poker A CAMPIONE D’ITALIA

Nuoto LA FRANKLIN VINCE A DORSO

Puccilli manca il colpo grosso

Phelps torna ai 400 misti

CAMPIONE D’ITALIA

Renato Imperiali, 23 anni, Nettuno

(m.c.) Bologna e San Marino dilagano in gara-3 e restano imbattute dopo il primo turno. I tricolori chiudono i conti 2 volte prima del limite con Novara, grazie a 17 valide nel pomeriggio e a 22 la sera. In evidenza Bittar (7/11 e 8pbc). Bologna mette a nudo i limiti del monte del Parma, che impiega 5 pitcher e subisce 18 hit. Nettuno pareggia i conti a Rimini grazie ad un 5˚ inning da 5 punti e 4 valide, dopo una partenza favorevole ai Pirati. Hernandez e Simone difendono il vantaggio. Botta e risposta anche a Grosseto. Godo approfitta della serata-no di Smith (11bv in 5rl): match con 30 valide (Grossman 4/5), poi si arrende alla rimonta toscana dallo 0-3 all’11-3 (al 3˚ 5 p. e 3 doppi). 1˚ turno: Elettra Novara-T&A San Marino 0-2, 4-14 (7˚, hr3 Imperiali), 0-20 (7˚); Montepaschi Grosseto-De Angelis Godo 7-10 (v. Pinango, Rubboli 3/3), 11-3, 9-10 (10˚); Telemarket Rimini-Danesi Nettuno 4-2, 6-7, 7-1; Unipol Bologna-Cariparma 4-3, 20-2 (7˚).Classifica: Bologna, San Marino 1000 (3-0); Rimini e Godo 667 (2-1); Nettuno e Grosseto 333 (1-2); Parma, Novara 0 (0-3).

(fa.bi) A Stefano Puccilli non riesce l’impresa. All’European poker tour che per la prima volta faceva tappa a Campione, partiva da 6o in chip degli 8 finalisti e purtroppo è uscito 7˚. Si consola con i 71.500 e di premio. Il sogno di accaparrarsi i 640.000 del primo premio è sfumato dopo 2 ore di gioco. Puccilli, ormai corto, è andato all in con jack-10 di fiori (comunque buone carte per provare a raddoppiare) e si è arreso all’asso di Busquet che ha trovato il «fratellino» sul board. Ma la mano decisiva è stata prima, quando Stefano con la coppia massima ha chiamato l’all in del tedesco Nagel che ha centrato il fortunato colore al river. Poi anche Nagel è stato eliminato al 6˚ posto dal pro Usa di Pokerstars, Busquet. E i 4 superstiti (all’8˚ posto era stato eliminato lo svedese Ylitalo e al 5˚ il belga De Visscher) si sono dati battaglia fino a notte, col giovane Wrang in grande vantaggio.

Stefano Puccilli eliminato da 7˚

IFL Bel derby di Milano, vinto dai Rhinos 34-33 sui Seamen (Seamen 33-14 nel 3˚ quarto). Oggi: 1430 Doves Bologna-Elephants Catania: Giants Bolzano-Warriors Bologn; 15-30 Dolphins Ancona-Panthers Parma; Lions Bergamo-Hogs Reggio E.; Lazio Marines-Daemons Milano. Clas.: Dolphins (2-0) 1000; Panthers, Warriors (3-1) 750; Hogs, Rhinos, Giants (2-1) 667 Daemons, Elephants (1-1) 500; Lions (1-2) 333; Doves (0-2), Marines (0-3), Seamen (0-4) 0

Hockey ghiaccio FINALE A-2 (m.l.) In 3500 venerdì all’Agorà per il 5-0 del Milano sul Gardena. Lombardi avanti 2-1 nella serie per la promozione in A-1 (su 7). Oggi alle 20.30 gara-4 a Selva di Val Gardena.

Hockey pista

Michael Phelps, 26 anni AFP

Michael Phelps dopo Pechino aveva detto che non avrebbe più nuotato i 400 misti tanto lo devastano per la fatica. Ci ha ripensato: e eri a Indianapolis li ha vinti col 3˚ crono 2012 anche per l’assenza di un Lochte in difficoltà anche nei 200 sl, gara vinta tra le donne da Allison Schmitt battere Melissa Franklin, prima nei 200 dorso col 4˚ crono 2012. Indianapolis. Finali. Uomini. 50 sl Adrian 21"88, Bovell (Tri) 21"89, Ervin 22"24; 200 sl Townsend (Saf) 1’47"46, Basson 1’47"94 (bat.: Lochte 1’50"17); 200 do Lebherz (Ger) 1’57"52, Murphy 1’57"82, Pebley (18) 1’59"33, Lochte 1’59"34; 400 mx Phelps 4’12"51 (56"52, 2’00"46, 3’13"72), Clary 4’13"01 (57"22, 1’59"73, 3’14"62). Donne, 50 sl Kennedy 24"99, C.Magnuson 25"17, 6. Torre 25"47; 200 sl Schmitt 1’56"79 (57"59), Franklin 1’57"97, Vollmer 1’58"19, Hoff 1’58"64; 200 do Franklin 2’07"97, Pelton 2’09"47; 400 mx Hosszu (Ung) 4’32"83, Leverenz 4’36"46; HAYDEN OK (al.f.) A Montreal (Can), Hayden domina i 100 sl in 48”53 (23”02), 8˚ crono 2012. Uomini: 100 sl Hayden 48”53, Hortness 49”21, Russel 49”69, Gossland 49”98. Donne: 200 fa Lacroix 2'09”01; 200 mx Wilkinson 2'12”78. A Debrecen (Ung). Uomini, 200 fa Biczo 1'56”33, Cseh 1'56”34. Donne: 400 sl Risztov 4'08”21, Jakabos 4'08”77.

SERIE A-1 (m.nan). La 22ª: Matera-Forte dei Marmi 1-1, Viareggio-Follonica 8-6, Sarzana-Bassano 2-7, Giovinazzo-Breganze 5-3. Rip.Lodi. Martedì Valdagno-Trissino. Classifica: Lodi 57, Viareggio 52, Bassano e Giovinazzo 44, Valdagno e Forte 42, Breganze 37, Prato 25, Follonica 23, Sarzana 20, Trissino 19, Molfetta 15, Matera 13, Seregno 0.

Hockey prato TREDICESIMA (g.l.g.) La 13ª: Bra-Valverde 8-2; Bonomi-Butterfly 2-2; Tevere Eur-Suelli 1-1; Bologna-Cernusco 0-3; Roma De Sisti-Amsicora 3-0. Clas.: Bra 39,De Sisti 26, Cernusco 23, Suelli 21, Amsicora e Tevere Eur 20, Valverde 13, Butterfly 11, Bonomi 10, Bologna 2. Oggi 14ª: Bonomi-Bra, Cernusco-Valverde, Bologna-Butterfly, De Sisti-Suelli, Tevere-Amsicora.

Judo VERDE OK (e.d.d.) Agli Assoluti di Verona Elio Verde al rientro dopo quasi 9 mesi è 2˚ nei 66 kg: per fair play non ha disputato la finale con Antonio Chianese. Vincono Fabio Basile 60 kg, Augusto Meloni 73 kg, Domenico Di Guida 100 kg. Fiamme Oro prime su Carabinieri e F.Azzurre.

Nuoto BELMONTE SCATENATA (pe.m.) Mireia Belmonte batte il suo record nazionale dei 400 misti ai Trials olimpici spagnoli di Malaga in 4’33"91 (prec. 4’34"91), quarto crono 2012. Uomini, 100 sl/50 fa: Czerniak (Pol) 49"70, 23"62; 200 ra Alvarez 2’14"01; 400 mx Soleaeche 4’19"31. Donne, 100 sl/50 fa: Herasimenka (Bie) 54"03, 26"05; 200 ra M.Garcia 2’26"37; 400 mx Belmonte 4’33"91 (r.n.), Dasca 4’40"75. SUPER POLIERI (al.f.) Con il tris nella 2ª giornata dei tricolori giovanili di Riccione, Alessia Polieri sale a 6 successi individuali. Donne. Cad: 200 sl Fassone 1'58"83;

100 do/100 fa/400 mx Polieri 1'00”62/59”32/4'40”33; 200 ra Fissneider 2'25”48. Jun '96: 200 sl/100 fa Carli 1'58"59/1'00”28; 100 do Esposito 1'01”25; 200 ra Paganelli 2'30”18; 400 mx Gabbrielleschi 4'49”30. Jun '97: 200 sl Biagioli 2'01"84; 100 do/400 mx Lucchese 1'01”88/4'49”97; 200 ra Guerra 2'31”70; 100 fa Tarzia 1'01”33. Rag '98: 200 sl Ceracchi 2'03"13; 100 do Miglietta 1'01”63; 200 ra Ferraguti 2'35”19; 100 fa Paul 1'01”10; 400 mx Pescio 4'54”33. Rag '99: 200 sl Ruggi 2'05"57; 100 do Gueorguiev 1'05”25; 200 ra Locatelli 2'33”35; 100 fa Peschiera 1'02”99; 200 mx Cagnato 5'00”80. RIECCO CLERI (al.f.) Oggi Valerio Cleri debutta in coppa del Mondo di Eilat (Isr) sui 10 km, conVanelli, Consiglio e Vitale. STAFFETTE MISTE (al.f.) La Len vuole inserire le staffette miste (2 uomini e 2 donne) dai prossimi Europei in corta e agli Europei 2014 oltre ad abolire le restrizioni sulle dimensioni dei loghi degli sponsor. Proposto di evitare Mondiali ed Europei in corta nello stesso anno oltre a cambiare le età dei mondiali jrs (uomini 18-20, donne 17-19).

Pallanuoto COPPA ITALIA DONNE La fase preliminare di Coppa Italia femminile. A Imperia (2ª g.): Pro Recco-Bologna 11-7, Imperia-Fiorentina 9-10, Firenze-Pro Recco 13-9, Imperia-Bologna 6-10. Oggi Bologna-Firenze (9), Pro Recco-Fiorentina (10.30), Fiorentina-Firenze (15), Imperia-Pro Recco (16.30). A Catania (1ª g.): Orizzonte-Messina 14-8, Volturno-Ortigia 10-7. Oggi Messina-Ortigia (9), Orizzonte-Volturno (10.30), Volturno-Messina (15), Orizzonte-Ortigia (16.30). PER LONDRA Da oggi, a Edmonton (Can), qualificazioni olimpiche maschili per gli ultimi 4 posti. Partecipano Montenegro, Germania, Romania, Grecia, Olanda, Macedonia, Spagna, Canada, Brasile, Argentina, Venezuela e Turchia.

Scherma Cipressa di bronzo I Mondiali Cadetti e Giovani di Mosca si aprono col bronzo di Erica Cipressa nel fioretto femminile cadetti. L'azzurrina (figlia di Andrea, ex azzurro e ora dirigente federale) ha ceduto solo in semifinale alla statunitense Taffel. Agli ottavi aveva eliminato Martina Sinigalia (15-12).Azzurri out agli ottavi. Fioretto femminile cadette. Finale: Samsonova (Rus) b. Taffel (Usa) 15-12. Semifinali: Taffel (Usa) b. Cipressa 15-7; Samsonova (Rus) b. Ko (S.Cor) 15-10. Quarti: Cipressa b. Schmel-Mesteri (Ung) 15-11. Sciabola maschile cadetti. Finale: Jung (S.Cor) b. Mackiewicz (Usa) 15-8. Semifinali: Jung (S.Cor) b. Koch (Ger) 15-11; Mackiewicz (Usa) b. Danilenko (Rus) 15-12. Ottavi: Andreev (Rus) b. Rinaldi 15-11; Danilenko (Rus) b. Bonsanto 15-14; Mackiewicz (Usa) b. De Meo 15-12.

Sci nautico AZZURRINI SUL PODIO (m.l.) Agli Europei u. 21 classiche a Lake Grappa in Sud Africa, azzurrini a medaglia. In figure oro per Maria Luisa Pajni (4100), argento per Silvia Caruso (3670) e bronzo per Nicholas Benatti (9280).

Softball SECONDA (m.c.) La 2ª: Blue Girls Bologna-DES Caserta 1-7, rinv.; Bigioni Montegranaro-Museo d'arte Nuoro 1-0 (8˚), 0-2; Amga Legnano-Fiorini Forlì 2-4; Hornets San Marino-Rhibo La Loggia 2-1. Rip.Bollate.

Sport invernali Snowboard: Grigis oro iridato juniores A Sierra Nevada (Spa), nell’ultima giornata dei Mondiali juniores di snowboard, il 17enne Marco Grigis — figlio dell’ex slalomista Roberto e di Silvana Erlacher, sorella dell’ex gigantista Robert — ha vinto l’oro nello slopestyle, specialità che sarà nel programma dei Giochi di Sochi 2014. L’azzurro ha battuto in finale il canadese Darcy Sharpe e l'americano Brandon Davis. Sedicesimo Kevin Kok. BORSOTTI TERZA (s.f.) All’Alpe d’Huez (Fra) Camilla Borsotti, 2ª nella discesa Fis di venerdì, ieri ha chiuso al 3˚ posto la discesa femminile dei campionati nazionali francesi a 44/100 dalla Rolland e a 28/100 dalla Barthet. SCIALPINISMO Oggi il Millet Tour du Rutor Extrême in Val d'Aosta emetterà i verdetti: al comando Pietro Lanfranchi col francese William Bon Mardion. Roux (Fra)-Varela (Spa) prime tra le donne su Pedranzini-Martinelli e Pellissier-Nicolini.

Tennistavolo FINALI L'Italia conclude i Mondiali a squadra a Dortmund con il 31mo posto degli uomini, che battono 3-0 la Nigeria, e il 28mo delle donne, che perdono 3-1 con l'India. Oggi le finali per i titoli: Cina-Germania uomini, Cina-Singapore donne.

Tiro a volo LA IANNOTTI È QUINTA Giulia Iannotti chiude 5ª la prima prova di Coppa del Mondo 2012 nella fossa a Tucson (Usa). L'azzurra è entrata in finale allo spareggio con 70/75 e nella serie decisiva ha chiuso con 19. Eccellente il 24 in finale Corey Cogdell (Usa). Tra gli uomini, dopo 2 serie, De Filippis è a 48, Viganò e Frasca a 48, nessuno a 50. Fossa donne: 1. Cogdell (Usa) 94/100; 2. Tkach (Rus) 91; 3. Galvez (Spa) 90 (+2); 4. Beckmann (Ger) 90 (+1); 5. Iannotti 89; 6. Martinez (Spa) 88; 12. Gelisio 67/75; 30. Mazzocchi 58.


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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_il «nero» in Italia

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Il ministro Corrado Passera, parlando a Cernobbio, ha evocato una «sanzione sociale» contro gli evasori fiscali.

1Che cosa s’intende per «sanzione sociale»?

Gli italiani devono provare disprezzo per chi evade le tasse. Chi evade le tasse, quando viene beccato, deve provare vergogna. Come si ottiene questo? Attraverso i mezzi di comunicazione di massa. L’aria è già cambiata, un minimo: c’è gente che si dedica tenacemente a segnalare i bar dove non gli hanno fatto lo scontrino, mette su Internet indirizzi, nomi e date relative. Quindi qualcosa, in questo senso, sta avvenendo. Voglio dire: ancora dieci anni fa, la furbizia di costruirsi una residenza all’estero o di sovrafatturare certe prestazioni a volte con caroselli di società domiciliate nei paradisi che erano persino ridicoli (ma faceva fine quando lo si raccontava agli amici), tutto questo sembra abbastanza in crisi. D’altra parte il fisco comincia ad avere software che sono in grado di percepire subito le posizioni loffie: tu denunci x ma, dai tuoi conti bancari, dalle tue spese, dalla macchina che ti sei comprato, dalla vacanza che hai fatto (tutti dati che oggi l’Agenzia delle Entrate possiede) io vedo subito che la tua dichiarazione

è fasulla. Lo stesso software me lo dice: si accende sullo schermo una spia rossa e sei fregato. Al punto che adesso stanno pensando di rendere i contribuenti consapevoli della differenza tra quanto dichiarano e quanto si evince dagli altri dati. Sapendolo, il contribuente, magari, si aggiusta, non esagera, avvicina maggiormente la sua dichiarazione alla verità.

2 Metterli direttamente in galera, come fanno in America? Mostrandoli magari in televisione ammanettati in modo che si vergognino davvero e i loro simili ci pensino due volte prima di riprovarci?

Non abbiamo quella cultura. Non abbiamo neanche il sistema giudiziario adatto. Per mettere uno in galera ci vuole il processo, per metterlo preventivamente, persino se ammazza qualcuno, bisogna che vi sia pericolo di inquinamento prove, pericolo di fuga, pericolo di ripetere il reato. E poi ci vuole la legge che mandi in galera gli evasori. E infine c’è un altro punto: lo Stato è consapevole di chiedere ai cittadini troppe tasse e di farli impazzire con un milione di leggi e regolamenti che cambiano di continuo. Il discorso vale soprattutto per le piccole imprese: io le garantisco che non c’è neanche uno, fra i quattro milioni di piccoli

MONTI E I CONTI

Tascabili Nel 2011: il primato alla Lombardia

Per fermare gli evasori la sanzione sociale servirebbe? Secondo il ministro Passera i furbetti del Fisco si battono facendo nascere il disprezzo per chi non paga. L’aria pare cambiata e i risultati si vedono

A notizie S

Blitz a Firenze Una macchina della Finanza ieri sul Ponte Vecchio di Firenze: i controlli fiscali sono stati effettuati nelle 43 botteghe orafe che si trovano su uno dei simboli della città ANSA

imprenditori, che non abbia qualche macchia nel suo comportamento verso il Fisco. La ragione per cui sono così sicuro è questa: essere totalmente a posto è impossibile, a meno che non ci si rassegni a farsi chiudere l’azienda dallo Stato. Che oltretutto non paga i suoi debiti e non permette compensazioni.

3 Sta difendendo gli evasori. No, cerco di dare a lei e ai lettori un quadro d’assieme. Il quadro che ci è stato rappresentato l’altro giorno dal ministero dell’Economia fa persino ridere: gli italiani guadagnerebbero in media, se si crede alle loro dichiarazioni, 19.250 euro, quando sappiamo benissimo — da altri dati — che il reddito medio italiano si avvicina ai 33 mila euro l’anno. Ma stia a sentire: i padroni pigliano meno dei loro dipendenti: 18.170 euro contro 19.810. I più ricchi sono gli artigiani (gli autonomi): 41.320 euro l’anno. Questi autonomi sono poi quelli che vengono regolarmente accusati di evadere, pensi un po’.

4 E tutti quelli che hanno i macchinoni o le barche?

Gli italiani che hanno portafogli straboccanti, che superano cioè il mezzo milione di euro, sono 600 mila. Questo il Fisco lo sa bene. Il Fisco sa che que-

sto gruppo investe in totale per 800 miliardi, lo vede sui suoi schermi mentre va in vacanza su super-yacht o magari si sposta con l’elicottero di proprietà. Beh, sa quanti italiani dichiarano — attraverso Unico, 730 o 770 — un reddito superiore ai 300 mila euro? Appena 30.590, un ventesimo del totale. In genere questi super ricchi dichiarano un reddito da 20 mila euro. Per questo è da ridere. Il Fisco oltre tutto sa benissimo chi sono e conosce i numeri dell’intera faccenda: 100 mila barche di lusso (cioè più lunghe di dieci metri), 595 mila supercar (248 cavalli), 518 elicotteri privati. In generale, secondo quanto ha calcolato la Banca d’Italia: il 10% più ricco della popolazione possiede ben il 44% della ricchezza nazionale.

5 C’è qualcuno che non paga niente?

Dieci milioni di persone. Ma si consoli con questi altri dati: secondo il Dipartimento delle Finanze, il reddito medio degli italiani — basandosi esclusivamente su queste dichiarazioni — è comunque cresciuto dell’1,2 per cento. Ci sono state anche più dichiarazioni rispetto al passato: 41,5 milioni, lo 0,6% in più. E sono cresciuti anche i contribuenti: +24 mila (ma l’anno precedente ne erano spariti 240 mila). © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Aumenti per non finire come la Grecia» Il premier Mario Monti, che ieri a Pechino ha incontrato il collega cinese Wen Jiabao, durante la conferenza stampa ha parlato anche dei problemi interni. Monti non ha infatti nascosto la consapevolezza dell’impatto sui conti delle famiglie italiane provocato dagli ultimi aumenti fiscali e tariffari: «Devo fare presente agli italiani che, meno visibile ai loro occhi ma molto, molto più grave per il destino di ciascuna delle loro famiglie, sarebbe stato finire come la Grecia»

Fallimenti da record: chiuse 11 mila imprese Nel 2011 ben 11.615 aziende italiane hanno chiuso perché sono fallite, lasciando a casa oltre 50 mila lavoratori: un numero mai toccato in questi ultimi 4 anni di crisi economica. L’allarme è stato lanciato dalla Cgia di Mestre che parla, appunto, di un record che ci segnala quanto siano in difficoltà le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni. Secondo i dati dell’associazione veneta degli artigia ni, è la Lombardia la regione che ha registrato il maggior numero di fallimenti: 2.600, quasi un quarto del totale. Virtuosa la Valle d’Aosta, con 9 chiusure.

Ieri «Occupyamo Piazza Affari»

Milano, sfila il corteo davanti alla Borsa: cori contro il governo

Il corteo in piazza Affari, davanti alla Borsa ANSA Il cuore finanziario di Milano blindato da agenti antisommossa e da due elicotteri. In un clima di tensione si è tenuto ieri il corteo «Occupyamo Piazza Affari» che ha coinvolto sinistra radicale, sindacati di base, centri sociali e No Tav. Partita da Piazza Medaglie d’Oro, la manifestazione ha raggiunto la sede della Borsa scandendo cori contro Monti e Napolitano. Poi è stata presa di mira la sede di Unicredit in Piazza Cordusio con alcune scaramucce tra agenti e manifestanti. Danneggiati anche gli ingressi di diverse banche della zona.

Il testamento dell’imprenditore

Mister Faac: alla Curia di Bologna 200 milioni Una multinazionale entra fra i beni della Curia di Bologna. Michelangelo Mannini, il proprietario della Faac, il colosso di Zola Predosa (Bo) che produce cancelli automatici, ha lasciato tutto il suo patrimonio alla Chiesa, comprese le quote di controllo dell’azienda, un gruppo da 214 milioni di fatturato e 12 stabilimenti in Europa. Lo ha deciso proprio l’imprenditore, morto il 17 marzo a 50 anni dopo una lunga malattia, nel testamento redatto nel 1992. La diocesi bolognese, in un comunicato, chiarisce: «Useremo i proventi per fare la carità».


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ALTRI MONDI

L’ITALIANO RAPITO IN INDIA

«Apertura ai maoisti» E Bosusco ora spera Paolo Bosusco ora spera. Dopo giorni di incertezze, sembra infatti che sia vicina una intesa per la liberazione dell’italiano, ra

pito il 14 marzo da un gruppo di maoisti nello Stato indiano di Orissa (con Claudio Colangelo, rilasciato una settimana fa). Co me rivelato ieri dai mediatori, il governo si sarebbe accordato coi ribelli e avrebbe acconsentito a esaudire le loro richieste, condi zione per la libertà di Bosusco.

Guasto in ospedale: distrutti 94 embrioni L’incidente al San Filippo Neri di Roma, danneggiate 40 coppie: «Un fatto gravissimo, dovranno risarcirci» STEFANIA ANGELINI

Il sogno di 40 coppie di poter dare alla luce un bambino adesso potrebbe essere molto più lontano. Tutto per colpa di un incidente che ha distrutto 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale. È accaduto martedì scorso, all’ospedale San Filippo Neri di Roma, all’interno del centro specializzato di procreazione assistita. La direzione della struttura sanitaria ha spiegato che si è trattato di un guasto all’impianto di conservazione del materiale biologico: a causa di un innalzamento della temperatura, il livello di azoto si è azzerato, impedendo il corretto funzionamento del sistema di congelamento. Ispezioni Dopo il grave episo-

dio, si è attivato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, che ha subito chiesto una relazione al Centro nazionale trapianti e un’ispezione (prevista per martedì) nel centro, mentre i vertici dell’azienda ospedaliera hanno presentato un esposto alla Procura di Roma. Per le coppie danneggiate, che in questi giorni sono state informate dai medici, è stato un duro colpo, e molte hanno manifestato l’intenzione di intraprendere vie legali per essere risarcite: «Non potevamo avere figli, perciò mia moglie aveva 12 ovociti conservati nel centro dopo una serie di stimolazioni ormonali. Quello che è successo è gravissimo: faremo causa», ha detto uno degli assistiti. Questo episodio di malasanità ha fatto sì che intervenisse pure la Regione Lazio: anche la presidente, Renata Polverini, manderà al Filippo Neri gli ispettori, che dovranno accertare il rispetto delle norme di sicurezza previste dai protocolli di crioconservazione (il processo di congelazione delle cellule in azoto liquido), che devono essere ap-

periodo nero

70 mila

Le coppie italiane che ogni anno ricorrono alla fecondazione assistita sono 70 mila: di queste, almeno 30 mila scelgono di andare all’estero. Sono invece almeno 4 mila i bambini nati in provetta nel 2010 e nel 2011 in Italia

SECONDA TRAGEDIA IN UN MESE

Torino, tre operai giù da un ponteggio: uno muore, due gravi Ancora un morto sul lavoro, ancora nel cantiere del nuovo inceneritore di Torino. Ieri 3 operai della ditta Edil Due sono caduti per 40 metri per il cedimento di un ponteggio: nello schianto è morto Cosimo Di Muro, 47 anni, di Canosa di Puglia (Bari). Sopravvissuti, invece, il fratello Antonio, 39, e il romeno Mihai Lupu, 24, entrambi visitati in ospedale dal ministro Fornero. Nello stesso cantiere il 3 marzo, in un incidente simile, era morto il caposquadra Antonio Carpini. Per i vigili del fuoco è stato un «cedimento meccanico», mentre i pm di Torino hanno aperto un’inchiesta contro ignoti. Non bastasse, ieri a Milano un altro morto sul lavoro: un egiziano 41enne precipitato dal 4˚ piano.

plicati in un centro per la procreazione assistita (in Italia ce ne sono 350, ndr). «Deve essere ben chiara una cosa: il nostro centro è parte lesa», si è difeso il direttore generale dell’ospedale, Domenico Alessio, che ha scaricato la responsabilità «esclusiva» alla ditta che si occupa della manutenzione dell’impianto. Punta il dito contro i sanitari, invece, il segretario regionale del Tribunale per i diritti del malato del Lazio, Giuseppe Scaramuzza: «Quanto è accaduto a Roma è un danno enorme creato da un piccolo errore. Nel 2011 sono raddoppiate le segnalazioni sulla disattenzione per la manutenzione da parte del personale all’interno delle aziende ospedaliere: si è passati dal 5,8 al 12,9%».

Sigaretta su disabile Denunciati a Verona Aveva chiesto una sigaretta a due coetanei che, per tutta risposta, gliene hanno spenta una sul labbro. È successo giorni fa

GRAZIE A FACEBOOK

Mafia, preso il «cassiere» di Totò Riina L’hanno incastrato mettendo sotto controllo il suo profilo di Facebook e quello dei suoi parenti. Così è stato arrestato il boss Vito Roberto Palazzolo, considerato il tesoriere del «capo dei capi», Totò Riina. Palazzolo è stato fermato all’aeroporto di Bangkok, in Thailandia, da dove, probabilmente, si preparava a lasciare il Paese: 64 anni, originario di Terrasini (Palermo), ha avuto un ruolo chiave negli affari di Cosa Nostra ed era considerato infatti il braccio economico-finanziario dei vertici della cupola: commercialista negli anni Ottanta, poi imprenditore nella vendita delle acque minerali con interessi in altri settori economici come le pietre preziose in Sudafrica, Palazzolo è ritenuto un esperto di riciclaggio. Sul suo capo pesa una condanna a 9 anni per associazione mafiosa, diventata definitiva nel 2009. Il boss, però, non era ancora finito in carcere perché da tanti anni viveva proprio in Sudafrica usando il nome Robert von Palace Kolbatschenko. Nel 2010, l’Alta Corte di Pretoria aveva negato l’estradizione: il governo aveva deciso di dare esecuzione alla sentenza italiana, ma Palazzolo aveva fatto ricorso e i giudici avevano accolto le richieste della difesa. Il primo a dargli la caccia in maniera sistematica e a capire l’importanza del suo ruolo all’interno di Cosa Nostra fu il giudice Giovanni Falcone.

Vito Roberto Palazzolo in una foto dal profilo Facebook ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A

IL CASO DE PEDIS

nel cortile di una scuola vero nese a un 15enne affetto da sindrome di Williams, patologia che porta ad essere estroversi anche con gli estranei. Dopo le insistenze di alcuni compagni, ha raccontato tutto alla mamma e i due bulli, un 13enne e un 15enne, sono stati denunciati.

l’avventuroso

DI REINHOLD MESSNER

S La sepoltura autorizzata dalla Cei «È stato il presidente della Cei, il cardinale Ugo Poletti, ad autorizzare nel 1990 la sepoltura di Enrico De Pedis nella basilica di Sant’Apollinare a Roma». Sul caso della sepoltura «vip» del boss della Magliana, è intervenuto ieri il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri in una lettera a Walter Veltroni. Il ministro ha anche chiarito che la basilica non è territorio del Vaticano come detto in precedenza. A De Pedis e alla sua tomba in Sant’Apollinare è anche legato il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi

Quando cade il seracco la montagna mette paura Pochi giorni fa sull’Ortles (3902 m) c’è stata l’ennesima tragedia. Due alpinisti sono stati travolti e uccisi da una valanga, un sardo residente in Svizzera e uno spagnolo. Un altro è sopravvissuto e ha dato l’allarme, consentendo il salvataggio di una donna. C’erano otto cordate in parete sulla Nord dell’Ortles in quel momento: le 8 di mattina. Erano partite presto e al momento della valanga erano intorno ai 2800 m. Nel dramma, è andata perfino bene, con due sole cordate coinvolte. Conosco bene quella montagna e la parete Nord che si eleva sopra l’abitato di Solda, dove c’è il mio museo sul ghiaccio. Lì, dalle finestre sul tetto, si può vedere il ghiacciaio che incombe sulla parete. Ed è quello il problema. Anche in una stagione eccezionale come questa, dopo un inverno con pochissima neve sul versante italiano delle Alpi. Non si è trattato della semplice caduta di neve, ma del crollo di un pezzo di seracco. La differenza è enorme. Il pericolo di slavine e valanghe può essere evitato. Il primo accorgimento è quello di muoversi già nella notte, per essere fuori dalle zone pericolose prima che la temperatura si alzi e renda più instabile il manto nevoso. Ma la caduta di seracchi può avvenire in qualunque momento. Non dipende dalla temperatura, bensì dalla pressione del ghiacciaio da cui originano. Una forza enorme e incontrollabile. Da tempo, sopra la Nord quello è un pericolo troppo grande.

Maledette navi: la Azamara va a fuoco Ma e i giudici texani stoppano la Triumph dai ! chiesto dal figlio di una tedesca vittima nel naufragio del Giglio. Il tribunale americano ha fissato una cauzione di 10 milioni di dollari per la nave, che costituirà il fondo di garanzia per i familiari della donna.

VINCENZO DI SCHIAVI

In attesa che qualcuno ci spieghi fin dove arriva la negligenza e comincia la jella, vien voglia di sottoscrivere un’assicurazione prima di lanciarsi, di questi tempi, in una crociera. L’ultima disavventura è successa venerdì notte alla Azamara Quest, lussuoso transatlantico della Royal Caribbean Cruises, il competitor della Carnival, a cui appartiene la Costa: un motore ha preso fuoco e ieri mattina i 519 turisti (in gran parte europei e americani, nessuno italiano) si sono ritrovati alla deriva. L’incidente è avvenuto al largo delle Filippine, tra l’isola di Palawan e il porto di Zam-

LA VIOLENZA DI DUE MINORI

I precedenti Se tre indizi fanno

boanga, nel mare della Cina. Cinque i feriti tra l’equipaggio, uno è grave: ha subito danni neurologici per l’esposizione al calore. Poi, a sera, grazie al motore d’emergenza, la Azamara è giunta a Sandakan, in Malesia. La Royal Caribbean ha annunciato che il viaggio verrà annullato: il transatlantico era

partito lunedì scorso da Hong Kong e avrebbe dovuto raggiungere Singapore il 12 aprile. Dalla tragedia della Concordia (13 gennaio) non sono passati nemmeno tre mesi: ieri peraltro il tribunale del Texas ha sequestrato la Triumph, una nave della Carnival, a titolo cautelativo del risarcimento

La nave da crociera «Azamara Quest»: ieri è andata alla deriva al largo delle Filippine per colpa di un incendio REUTERS

una prova, allora siamo in piena maledizione. Dal Giglio a oggi, infatti, la Sharden, traghetto della Tirrenia, il 4 febbraio ha urtato una banchina mentre usciva dal porto di Civitavecchia procurandosi uno squarcio di 30 metri, mentre il 27 febbraio un’altra nave del gruppo Costa, l’Allegra, ha preso fuoco in sala macchine in pieno Oceano Indiano. Può bastare? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Z

RADIO MARIA «A PALLA»: CONDANNATE PER STALKING Radio Maria sparata a tutto volume per farla pagare ai familiari con cui i rapporti non erano più idilliaci per questioni economiche. Questo bizzarro motivo, qualificato come «stalking», è costato a due sorelle di Golfo Aranci, in Sardegna, la condanna a 8 mesi di carcere, più il risarcimento dei danni e le spese giudiziarie: le due, secondo un giudice di Olbia, sono colpevoli per aver usato «armi non convenzionali», compresa la programmazione della radio «a palla». Le sorelle avevano deciso di vendicarsi nei confronti del fratello e della moglie diffondendo Radio Maria a tutto volume davanti al ristorante dell’uomo: la compagna non ha retto ai ripetuti «attacchi» e, vicina all’esaurimento nervoso, aveva dovuto cambiare città.


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ALTRI MONDI

STAR IN UNO ZOO TEDESCO

Arriva l’orsetta Anori È la sorellina di Knut Anori dopo Knut. La Ger mania, che nel 2007 si era inna morata della storia di un orsetto dello zoo di Berlino abbandonato

Così si vive bene e si cambia il mondo Viaggio nella fiera milanese sul consumo critico: ecco i consigli eco-sostenibili

FILIPPO CONTICELLO MILANO

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Brasile superstar Il Paese ospite della fiera è il Brasile: sono offerti progetti di turismo di comunità

Economia carceraria Dalla Banda Biscotti a Borseggi: tante comunità di detenuti hanno i loro prodotti

Legalità e Antimafia Libera ha stilato una carta etica, Addiopizzo ha presentato prodotti anti-racket

I mobili riciclati In una sezione si trovano mobili in cartone riciclato e coibentanti in sughero

L’ANNUNCIO SUL WEB

Basta far fiorire un orto urbano in mezzo al cemento o prodursi da solo il compost in un pentolone da maga Magò. Poi, uscire di casa e prendere aria: seguire un tour operator in bici sulle Alpi o fuggire in Brasile, per un viaggio più slow. Una visita a Fa’ la Cosa Giusta! 2012, la fiera milanese del consumo critico organizzata da

dalla mamma, ora «punta» su un nuovo batuffolo bianco: Anori (nella foto Afp), cucciola di orso polare, ha debuttato allo zoo di Wuppertal con la madre Vilma, riscuotendo subito grande suc cesso. Una curiosità: Knut, morto un anno fa per infarto, aveva lo stesso padre della piccola.

Terre di Mezzo Onlus e arrivata alla 9a edizione, è un esercizio di inventiva: in fondo, per vivere in maniera sostenibile, ci vuole solo arguzia mista a buona volontà. I tre giorni di appuntamenti, con 240 tra laboratori, incontri, degustazioni e spettacoli, si concluderanno oggi. In due padiglioni 700 espositori e 11 sezioni tematiche: un eldorado per gli appassionati del genere, che possono saltellare dal riciclo al bio, dal commercio equo e solidale al fashion etico. Una pedalata Tra gli stand si parla di turismo, «consapevole» ovviamente: itinerari diversi da quelli più battuti, compreso un rally di solidarietà con destinazione Dushanbe, nel Tagikistan. Il protagonista della fiera si chiama, però, Brasile, inteso non solo come calcio e carnevale. Ecco allora progetti di turismo di comunità per sperimentare la vita in Amazzonia o sulle coste del Paranà. E occhio pure all’associazione Cozinha Brasil che, con il laboratorio «Cucina degli scarti», insegna a ridurre lo spreco del cibo. Nell’aria rigira anche la parola «legalità»: così, ingolosiscono le paste di mandorle e l’olio delle imprese siciliane che non pagano il racket mafioso, tutte riunite con il marchio Addiopizzo. Chi, invece, ha infranto la legge, ha una seconda chance e usa l’ironia: Banda Biscotti e Borseggi sono curiose cooperative di detenuti che promuovono prodotti solidali. Il resto è cibo biologico a volontà e spazio per l’ecodesign: si trovano mobili in cartone riciclato, biancheria in fibra di bambù, materiali coibentanti in sughero. In tanti hanno pure faticato su una «enercyclette», un gioiellino che produce energia grazie a un generatore. Del resto, per migliorare il mondo basta poco, una pedalata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPPIA ESCE MARTEDÌ IL SECONDO CD DEL PIANISTA E DEL MAESTRO. POI LA SCALA

Bollani ritorna con Chailly «Lui ordina la mia fantasia» Il VVS1 di Virgin, in carbonio e resistente alla lava: un gioiello che, però, non esiste

La Virgin viaggia dentro ai vulcani... Ma oggi è 1˚ aprile Provocherebbe invidia anche al regista James Cameron, fresco di esplorazione nel punto più profondo della Terra. È un viaggio dentro ai 5 vulcani più attivi nel mondo (Etna e Stromboli in Sicilia, Yasur e Ambrym nell’isola di Vanuatu, Tinakula nelle isole Solomon): l’ha lanciato ieri Richard Branson, magnate della multinazionale Virgin. Dal 2015 la sua nuova compagnia «Virgin Volcanic» permetterà di raggiungere il centro della Terra con un veicolo resisten te alla lava. Per primo viagge rà lo stesso Branson con Tom Hanks e il cantante Will.i.am. Incredibile? Sì, infatti è un pesce d’aprile. E pure una frecciatina mica male all’impresa di Cameron...

Coppia che vince non si cambia, verrebbe da dire. Dopo aver compiuto, due anni fa, una specie di miracolo per la musica classica, scalando le classifiche con l’album The Rhapsody in Blue (dedicato a Gershwin) e rimanendo per 30 settimane tra i 100 dischi più venduti, il pianista jazz Stefano Bollani e il direttore d’orchestra Riccardo Chailly si sono rimessi insieme e promettono di bissare il successo. Esce martedì Sounds of the 30’s, l’album nel quale la «strana coppia» — così sono stati definiti dalla critica — è impegnata in musiche anni Trenta (tra cui il concerto in Sol maggiore di Ravel) con l’orchestra sinfonica più antica d’Europa, la Gewandhaus di Lipsia.

«Caravaggio ucciso e poi gettato in mare» Un omicidio di Stato. Una ricerca dello studioso di Caravaggio, Vincenzo Pacelli, ha riscritto la storia della morte del

A

genio lombardo. Si basa su al cuni documenti dell’archivio Vaticano: per lui Caravaggio nel 1610 non è morto di malattia a Porto Ercole (Grosseto), ma è stato ucciso a Palo, vicino a Civitavecchia (Roma), per una congiura dell’Ordine di Malta, e il suo corpo gettato in mare.

le Foto

SIR ELTON «IO COME WHITNEY»

S La popstar: «Rischiavo una fine identica» Elton John si confessa. Il 65enne baronetto inglese ha parlato delle sue passate difficoltà, paragonandosi a Whitney Houston, morta a febbraio per un cocktail di farmaci e droga: «Sono sicuro di aver sniffato tanta cocaina quanto lei — ha detto allo show E! News —. Non sarei la persona che sono oggi se non avessi smesso e non mi fossi ripulito. Non avrei David (il marito, ndr), né Zachary (il figlio, ndr). Non avrei nulla, e probabilmente avrei fatto una brutta fine». Poi ha parlato del figlio: «I bambini potrebbero prenderlo di mira perché ha due papà. Gli parleremo, gli diremo di avvertirci subito se mai dovessero infastidirlo. È un bambino socievole e sempre allegro»

L’ora della Terra del Wwf: tutte le luci si spengono Luci spente per l’ora della Terra. Milioni di persone hanno «partecipato» ieri all’evento organizzato dal Wwf, «Earth Hour» per richiamare l’attenzione sulla lotta al riscaldamento globale. Dalle isole Samoa, nel Pacifico, fino a Las Vegas, da Shanghai (nella foto Reuters) fino a Rio de Janeiro, ovunque sono state spente le luci: in totale, sono stati coinvolti 147 Paesi e oltre 5 mila città, dove ci sono stati 60 minuti al buio alle 20.30. Per la prima volta ha partecipato lo spazio: grazie all’astronauta olandese Andre Kuipers, che dalla Iss, attraverso Twitter, ha rilanciato le foto della Terra al buio. In Italia, hanno aderito a «Earth Hour» 400 città: tra i monumenti e i palazzi celebri spenti ci sono stati San Pietro, Castel Sant’Angelo e Quirinale a Roma, Torre di Pisa, Scala di Milano, Palazzo Ducale di Venezia, Basilica di San Francesco di Assisi

MEGA MILLIONS PREMIO DA RECORD

Usa, c’è il super jackpot: in 3 vincono 640 milioni Sei numeri: 2, 4, 23, 38 46, e Mega Ball 23. Sei numeri che tre americani non dimenti cheranno mai, visto che si divideranno il super jackpot da 640 milioni di dollari della MegaMillions, la cifra più alta mai assegnata da una lotteria. I biglietti sono stati venduti a Red Bud, vicino a St. Louis, nell’Illinois, nella contea di Baltimore (Maryland) e nel Kansas. Di certo c’è che i tre biglietti, non considerando le tasse, frutteranno 213 milioni di dollari ciascuno. Dopo l’estrazione a vuoto di martedì scorso, con il montepremi salito a 540 milioni, in tutta l’America è scattata una spasmodica ricerca del biglietto, con una spesa complessiva che ha toccato la stratosferica cifra di 1,46 miliardi di dollari (ogni tagliando ne costa uno). Le probabilità di vincita erano una su 176 milioni, e tre ce l’hanno fatta.

LOTTO Stefano Bollani, 39 anni, insieme al maestro Riccardo Chailly, 59 anni

Popolari «Abbiamo reso omag-

gio a quei mostri sacri che hanno contaminato le loro composizioni con le musiche popolari dell’epoca: il jazz, il tango, il fox-trot», spiega Bollani. Non c’è dubbio che il 39enne jazzista, il più versatile dei pianisti italiani, voglia sperimentare: «Non potrei mai fare il bassista dei Rolling Stones... Suonare sempre con le stesse persone e assistere alla stessa reazione del pubblico: non ci riesco». Ma con Chailly torna a

UNA NUOVA TEORIA

collaborare volentieri: «Lui riesce a dare ordine alla mia improvvisazione. E se qualche purista storce il naso sapete che vi dico? Non vengo mica da Marte: il mio curriculum parla da solo, ho studiato al conservatorio e poi ho fatto corsi di perfezionamento, master... La verità è che il successo fa invidia. Almeno il merito di aver contribuito a divulgare la musica classica tra i giovani ce l’ho?». Intanto, la «strana

coppia» si prepara anche per il debutto alla Scala: Chailly e Bollani faranno, infatti, quattro concerti (il 15-16-18-21 aprile) che saranno trasmessi in 1600 cinema di tutto il mondo. Il musicista con i capelli lunghi e la barba arruffata scherza: «Temo che mi toccherà il frac o lo smoking, ma proverò a mettere quelle magliette col farfallino disegnato». s.an. © RIPRODUZIONE RISERVATA

41

SUPERENALOTTO

NAZIONALE 62 35 48 31 42

LA COMBINAZIONE VINCENTE 11 23 38 47 57 83 Jolly: 61; Superstar: 38 Jackpot e 79.700.000 Punti 6: nessuno Punti 5+: nessuno Punti 5: 21 totalizzano e 21.518,83 Punti 4: 1.594 totalizzano e 285,50 Punti 3: 60.593 totalizzano e 14,96 QUOTE SUPERSTAR Punti 4: 3 totalizzano e 28.550 Punti 3: 286 totalizzano e 1.496 Punti 2: 3.774 totalizzano e 100 Punti 1: 23.425 totalizzano e 10 Punti 0: 49.856 totalizzano e 5 Montepremi di concorso e 3.012.635,29 10 e LOTTO Numeri vincenti

ESTRAZIONE DEL 31 MARZO

3 9 11 12 13 14 22 25 28 31 40 43 47 49 62 66 68 76 79 82

BARI

3 31 62 12 85

CAGLIARI

47 40 22 72 31

FIRENZE

76 9 33 68 58

GENOVA

79 82 50 74 87

MILANO

43 11 51 8 5

NAPOLI

49 68 61 76 3

PALERMO

40 66 41 42 20

ROMA

28 12 65 25 73

TORINO

14 13 31 2 28

VENEZIA

47 25 52 69 31


LA GAZZETTA SPORTIVA

42

DOMENICA 1 APRILE 2012

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7,5

Toro 5,5

Gemelli 7+

Cancro 7

Leone 8

Vergine 6

DI ANTONIO CAPITANI

Il morale è OK, lo charme splende e il lavoro rende. La forma fisica, poi, è nu babbà, il sudombelico una millefoglie, dolce e domenicale.

Serpeggia freddezza. Nel lavoro e in casa. E voi fate venire gli zebedei pompelmiformi alla gente, con le vostre lagne. Ussignùr, state su.

Viaggi e svaghi allentano lo stress. Ma anche se lavorate, ottenete e rendete. Il sudombelico si ripiglia, senza compiere miracoli, però.

La domenica impone relax, organizzazione e attenzione maxima alle spese. Ma autorizza i piaceri conviviali. Oltre che quelli suini, potendo.

Siete un po’ sfigopenduli, forse. Perché qualche prova da affrontare c’è. Ma la supererete, se non farete gli sfigati. Fornicazionina.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

IL MIGLIORE. La Luna premia le vostre iniziative e il vostro impegno, in ogni circostanza. Siete belli, cercati, desiderati. E col sudombelico giovanilissimo!

Bilancia 7+

Scorpione 6-

Sagittario 7+

Capricorno 6-

Acquario 5,5

Che bella sensazione di equilibrio, di confort e relax. Complici anche gli amici e gli affetti familiari. Tutto riesce, voi siete sodi e fighi.

Lo zebedeo ciondola, l’ira v’assale. Così fate venir voglia alla gente di vendervi ai beduini. No buono. Però avete un mucchio di energie.

Pesci 6 CESARE PRANDELLI

Giornata in salita. Occhio ai Giuda around, non reagite da matti. Vigore sudombelicale come il 730 di certi imprenditori: troppo basso.

Lavoro, soldi, rapporti e domenica in toto stressano. No a reazioni da reality: vi nuocerebbero. Ormone all’attacco senza stacco.

Domenica di Luna utile a viaggi, trasferte, sport e vita sociale. Che premiano e propongono stimoli ottimi, pure suini. Don’t romp, dunque.

Il tecnico guiderà l’Italia a Euro2012 in Polonia e Ucraina: allena la Nazionale dal 30 maggio 2010. È nato il 19 agosto 1957

7.00 9.25 12.25 13.30 14.00 16.30 16.35 18.50 20.00 20.35 20.40 21.30 23.25 23.50 0.15 1.30

RAIDUE

TG 1 SANTA MESSA LINEA VERDE TELEGIORNALE DOMENICA IN TG 1 DOMENICA IN COSÌ È LA VITA L' EREDITÀ TELEGIORNALE RAI TG SPORT 5 MINUTI DI RECUPERO AFFARI TUOI MARIA DI NAZARET Fiction SPECIALE TG1 TG 1 - NOTTE APPLAUSI SETTE NOTE MUSICA E MUSICHE

8.25 9.00 9.25 10.10 10.50 11.30 13.00 13.45 17.10 19.35 20.30 21.00 22.35 1.00 1.20 1.50

ART ATTACK THE LATEST BUZZ VICTORIUS RAGAZZI C'È VOYAGER A COME AVVENTURA MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG 2 GIORNO QUELLI CHE ASPETTANO RAI SPORT LASKO TG2 N.C.I.S. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG 2 PROTESTANTESIMO METEO 2

RAITRE 8.25 10.05 12.25 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05 17.55 19.00 20.00 20.10 21.30 23.30 23.40 23.45 0.45 0.55

CANALE 5

COMINCIÒ CON UN BACIO KINGDOM - TGR - TG3 TELECAMERE RAI EDUCATIONAL IL CAPITALE TG REGIONE - TG3 IN 1/2 H ALLE FALDE DEL... PER UN PUGNO DI... TG3 - TG REGIONE BLOB CHE TEMPO CHE FA REPORT Attualità TG3 TG REGIONE COSMO TG3 TELECAMERE

8.00 8.50 10.00 10.15 10.45 13.00 13.40 14.00 16.05 18.50 20.00 20.40 21.30 1.05 1.50 2.22

RETE 4

ITALIA 1

TG5 - MATTINA LE FRONTIERE DELLO... GRANDE FRATELLO FINALMENTE SOLI ALL'IMPROVVISO...GINA TG5 GRANDE FRATELLO VOGLIO SPOSARE MIA MOGLIE DOMENICA 5 THE MONEY DROP TG5 PAPERISSIMA SPRINT GRANDE FRATELLO Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT

FANTAGHIRO' 5 CARTONI ANIMATI YU GI OH! 5D'S GRAND PRIX STUDIO APERTO GUIDA AL CAMPIONATO BATMAN FOREVER SUPER BUNNY IN ORBITA! STUDIO APERTO TUTTO IN FAMIGLIA M.I.B.-MEN IN BLACK IO SONO LEGGENDA Film I SIMPSON CONTROCAMPO POKER1MANIA LOCK & STOCKPAZZI SCATENATI

7.20 7.40 11.25 11.50 12.25 13.00 14.00 16.30 18.30 19.00 19.35 21.30 23.30 0.20 1.40 2.35

COSTE SEGRETE MAGNIFICA ITALIA S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE SLOW TOUR IERI E OGGI IN TV JONATHAN DEGLI ORSI COLOMBO TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE VIAGGI DI NOZZE Film I BELLISSIMI DI R4 IL PATTO DEI LUPI TG4 NIGHT NEWS L'ITALIA CHE FUNZIONA

8.55 9.30 10.00 11.00 11.30 12.00 14.00 14.50 15.05 17.20 18.55 19.35 21.30 23.45 23.50 0.50 2.33

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA CALCIO 12.30 ROMA - NOVARA Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 7, Sky SuperCalcio, Mp Calcio e MP Calcio 2HD

14.30 NEWCASTLE LIVERPOOL Premier League Sky Sport 3 e Sky Calcio 8

15.00 HANNOVER BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH Bundesliga. Sky Calcio 9

15.00 BOLOGNA - PALERMO Serie A. Sky Calcio 4 e MP Calco 3

15.00 FIORENTINA - CHIEVO

Serie A. Sky Sport 1, Sky Calc o 1, Sky 3D, MP Calcio e MP Calcio 2HD

21.30 VILLARREAL ESPANYOL Liga Sky Sport 3, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 2

Serie A. Sky Calcio 6

15.00 SIENA - UDINESE

19.30 LUPARENSE MARCA

Ieri ALGHERO

13

20

ANCONA

9

20

AOSTA

8

20

BARI

8

22

BOLOGNA

8

24

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

7

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Sole

Deboli

CAMPOBASSO

6

18

Moderati

CATANIA

7

18

FIRENZE

9

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14.00 CINA OPEN

12.00 GIRO DELLE FIANDRE Dal Belgio. Rai Sport 2

Trento Aosta 7 16

Torino 9 18

8 17

Milano

Venezia

10 17

9

10 19

Perugia 5

16

7

18

MILANO

9

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ROMA

NAPOLI

9

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7 20

Neve

Mossi

PERUGIA

4

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Nebbia

Agitati

3

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13

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ROMA

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TORINO

9

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7

21

POTENZA REGGIO CALABRIA

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:02

19:51

6:51

19:35

11

20

VENEZIA

8

20

«Questione di stile», il blog dedicato al nuoto, si oc cupa oggi di fondo: Cleri cerca il pass per Londra in Coppa del mondo.

Serie A1. Rai Sport 1

21.00 NORDA BERGAMO MC CARNAGHI VILLA CORTESE

Supersport. Da Imola. Eurosport

Serie A1 femminile. Play off. Gara 2. Semifinali. Rai Sport 1

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Nubi in aumento su parte del Nord ma senza piogge o solo qualche piovasco isolato su Ovest Piemonte; più nubi sulla Sardegna con piogge sparse, rimane stabile e ampiamente soleggiato il tempo altrove, salvo più nubi tra Sicilia e Calabria.

Peggiora il tempo al Nord e sulla Toscana con piogge, rovesci e diffusi temporali, localmente forti sull'alto Tirreno; nubi irregolari con qualche pioggia anche sul resto del Centro e sul Nord della Sardegna, stabile e più soleggiato altrove.

14

11 13

17

13

20

17.45 LUBE MACERATA MARMI LANZA VERONA

Ancona

Firenze

L'AQUILA

12

Nuoto di fondo: Cleri alla ricerca del pass per Londra

16.00 SANTA CROCE MILANO

10 15

13 18

GENOVA

PALERMO

IL BLOG

Finale.Sky Sport 2

Bologna Genova

Molto forti

Calmi

18.45 MASTERS 1000 MIAMI

9 15

Coperto

Temporali

Eccellenza. Rai Sport 1

13.15 MONDIALE

Persiste un tempo in prevalenza stabile e soleggiato, ma arrivano venti più freschi da Est con aumento della nuvolosità sulle aree orientali del Paese e qualche rovescio sul medio Adriatico, rilievi del Nordest. Lieve calo termico. Trieste

Forti

MARI

Superbike. Gara 1. Da Imola Eurosport

Oggi

Rovesci

Pioggia

Superbike. Gara 1. Da Imola. La 7

12.00 MONDIALE

CICLISMO

15.00 L'AQUILA - LAZIO

Serie A2. Sportitalia 2

11.20 MONDIALE

Da Pechino. Eurosport 2

Gara. IZOD IndyCar Series Sky Sport Extra

Serie A. Rai Sport 2

A CURA DI

COPPA SHELL

20.15 GP ALABAMA

22.00 SYRACUSE - DUKE

Superstock. Da Imola. Eurosport 2

Da Pechino. Eurosport

Groenlandia 2012 un’impresa polare raccontata per noi

Domani la spedizione «Groenlandia 2012» di Michele Pontrandolfo (foto) e Marco Martinuzzi: 2300 km da Sud a Nord.

VOLLEY

LACROSSE

10.30 MONDIALE

CINA OPEN

8.30

Gara 2. Da Monza Sky Sport Extra

CALCIO A 5

GazzaMeteo

Nuvolo

17.15

GOLF

MOTOCICLISMO

Da Valencia, Spagna Eurosport

IL BLOG

15.00 MONDIALE

TENNIS

NCAA. ESPN America

BILIARDO

17.00 FIA WTCC Gara 2.

Campionato argentino Clausura. Sportitalia 2

Serie A. Sky Calcio 2

Legenda

Gara 2. Da Monza Sky Sport Extra

ESTUDIANTES BOCA JUNIORS

Mondiale maschile. Da Basilea, Svizzera. Eurosport 2

European Tour. Quarta giornata Sky Sport 2

BAYLOR - STANFORD

Grande fiducia in Stra maccioni (1 per il 69%) e nell’inviolabilità dello Juve Stadium (1 per il 40%) nelle risposte dei lettori.

15.30 MONDIALE

RUGBY

13.00 SICILIAN OPEN

Final 4. NCAA femminile ESPN America

Schedina di Serie A Stramaccioni riscuote fiducia

Superbike. Gara 2. Da Imola. La 7

20.00 USA - CANADA

Final 4. NCAA femminile ESPN America

3.00

23.55 24.00 0.05 2.00 2.05

OMNIBUS TG LA7 TI CI PORTO IO IMOLA - SUPERBIKE PADDOCK SHOW TG LA7 MEDICAL INVESTIGATION IMOLA - SUPERBIKE PADDOCK SHOW TELEFILM TG LA7 IN ONDA LA PASSIONE DI CRISTO Film TG LA 7 TG LA7 SPORT IL SARTO DI PANAMA MOVIE FLASH BOOKSTORE

Superbike. Gara 2. Da Imola Eurosport 2

CURLING

NOTRE DAME CONNECTICUT

15.00 TROFEO PIRELLI

15.00 16.45 17.20 20.00 20.30 21.30

Dal Belgio. Eurosport

Serie A. Rai Sport 1

0.30

7.00 7.30 10.00 11.20 13.00 13.30 14.05

Dal Belgio. Eurosport

NBA. Sportitalia 2

Gara 1. Da Monza Sky Sport Extra 13.00 AUTO GP Gara 2. Da Valencia, Spagna. Eurosport 2 14.15 FIA WTCC Gara 1. Da Valencia, Spagna. Eurosport

20.45 JUVENTUS - NAPOLI

15.15 GIRO DELLE FIANDRE

20.30 ACEA ROMA BENETTON TREVISO

12.15 COPPA SHELL

Eurosport 2HD

15.00 INTER - GENOA 15.00 LECCE - CESENA

Gara 1. Da Monza Rai Sport 2

17.30 HOFFENHEIM SCHALKE 04 Bundesliga

12.45 GIRO DELLE FIANDRE

12.30 BARCELLONA VALENCIA 19.00 CHICAGO BULLS OKLAHOMA CITY THUNDER

Gara 1. Da Monza. Sky Sport 2

11.00 SUPERSTARS

Lega Pro. Prima Divisione. Girone A. Rai Sport 2

BASKET Liga ACB. Sportitalia 2

10.00 TROFEO PIRELLI

Ligue 1. Sportitalia

17.30 TARANTO - FOGGIA

0.30

FIA WTCC Warm Up. Da Valencia, Spagna Eurosport 2

17.00 LILLA - TOLOSA

Serie A. Sky Calcio 5, Mp Calcio e MP Calcio 2HD Serie A. Sky Calcio 1 e MP Calcio 2

9.30

Premier League Sky Sport 3 e Sky Calcio 10

15.00 CAGLIARI - ATALANTA Serie A. Sky Calcio 3 e MP Calcio 4

AUTOMOBILISMO

17.00 TOTTENHAM SWANSEA CITY

IL SONDAGGIO

LA 7

Film sul Digitale Terrestre

10.35 PRIDE AND GLORY PREMIUM CINEMA 12.50 FACCIO UN SALTO ALL'AVANA PREMIUM CINEMA 15.35 ALLA RICERCA DELL'ISOLA DI NIM PREMIUM CINEMA 17.20 SE SEI COSÌ TI DICO SÌ PREMIUM CINEMA 19.10 GOAL! 2 VIVERE UN SOGNO PREMIUM CINEMA 21.15 IAGO PREMIUM CINEMA 23.05 COME TU MI VUOI PREMIUM CINEMA 23.20 L' UOMO NELL'OMBRA JOI

La domenica è noiosina. Per via di obblighi da assolvere, un po’ controvoglia. Anche suini. Bene però fitness, shopping e pesci d’aprile.

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAIUNO

20/2 - 20/3

L’Aquila 6 16

Campobasso

Bari

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Potenza

19

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Cagliari

Catanzaro

11 21

9

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Reggio Calabria 10 21

12 21

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Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:00

19:52

6:50

19:36

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

22 mar.

30 mar.

6 apr.

14 apr.


DOMENICA 1 APRILE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

43

TERZO TEMPO GazzaFocus

Il colpo di genio del sindaco Johnson ha permesso di dedicare alle leggende olimpiche le stazioni della mitica tube

LA MAPPA COSI’ LE TREDICI LINEE DELLA METROPOLITANA LONDINESE CAMBIERANNO VOLTO: CI SONO ANCHE MUHAMMAD ALI E LEWIS

LA LETTERA

Mennea grato al sindaco «Un onore» di PIETRO MENNEA

Gentilissimo Signor Sindaco Boris Johnson, mi rivolgo a Lei quale capo della municipalità della Città di Londra per ringraziare la Sua amministrazione che mi ha scelto tra i 361 atleti a cui è stata dedicata una stazione della metropolitana londinese, in particolare quella di Kensington High. Ricevere questo riconoscimento è motivo di orgoglio e soddisfazione. Sono sicuro che avete tenuto conto del mio passato di olimpionico ed olimpico, avendo partecipato a 5 edizioni dei Giochi, vincendone una (Mosca 1980). Questo riconoscimento mi ricorda quando gareggiavo al Crystal Palace di Londra disputando belle sfide con gli atleti britannici e con il mio amico-rivale Alan Wells. D’ARCO

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Tra le leggende che avvolgono la storia della metropolitana di Londra, la più antica del mondo (fu creata nel 1863), c’è anche quella che nei suoi 402 km di tracciato complessivo i 28 milioni di passeggeri annuali possano incontrare i fantasmi, ma all’Olimpiade del 2012, la terza nella capitale britannica dopo le edizioni del 1908 e del 1948, si potranno abbracciare 361 campioni che hanno fatto la storia dei Giochi. Con un colpo di genio, il sindaco di Londra Boris Johnson, il Transport for London — l’agenzia che gestisce il sistema dei trasporti bus e metro — e un’azienda pubblicitaria hanno creato l’Underground Olympic Legends Map, riscrivendo i nomi delle stazioni che compongono le 13 linee della mitica «tube». Durante i Giochi, puoi salire a Usain Bolt (Victoria) e scendere a Pietro Mennea (Kensigton High). Più lontano, sulla penultima fermata della District Line, le Verde, c’è Dorando Pietri, che non ha conquistato medaglie olimpiche, ma è stato il protagonista di

Dalla fermata Bolt ai tre Abbagnale E’ il metrò olimpico Durante i Giochi le 13 linee saranno dedicate a singole discipline e spuntano 10 nomi italiani una delle storie più famose dei Giochi moderni, squalificato dopo aver vinto la maratona di Londra 1908 per essere stato sostenuto da alcuni giudici negli ultimi metri della gara. La mappa C’è un filo logico in

questa operazione che ha ridisegnato la mappa della metropolitana. La Central Line, la linea rossa, è stata intitolata al nuoto. Da Nord a Sud si viaggia con

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basket e tennis. All’atletica leggera, la regina per eccellenza delle Olimpiadi, è stato dedicato il percorso Est-Ovest. Ci sono poi stazioni particolari, come quelle in prossimità dello stadio Olimpico: Stratford è stata intitolata al nuotatore Michael Phelps, 14 ori, mentre quella di Stratford International è dedicata a Cassius Clay/Muhammad Ai, lo straordinario trionfatore nei pesi massimi a Roma 1960. Gli ita-

liani che hanno avuto l’onore di ribattezzare la metropolitana di Londra sono Dorando Pietri, i ciclisti Paolo Bettini e Paola Pezzo, i fratelli Carmine, Agostino e Giuseppe Abbagnale nel canottaggio, Edoardo Mangiarotti e Nedo Nadi nella scherma. Klaus Dibiasi nei tuffi e, appunto, Pietro Mennea, oro nei 200 a Mosca 1980. Per chi ama il calcio, ci sono Tevez, Messi, Puskas, Kanu, Mascherano ed Eto’o.

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Il punto A 117 giorni dall’inizio

dell’Olimpiade siamo ormai agli ultimi ritocchi. «Londra è pronta», ha dichiarato il presidente del Cio, il belga Jacques Rogge, al termine degli ultimi sopralluoghi. «Possiamo vedere già adesso risultati tangibili per la rinascita dell'intero quartiere di East London», ha detto Rogge incontrando il primo ministro David Cameron a Downing Street: «Questa grande e storica città ha creato una roadmap per le capitali che in futuro ospiteranno le Olimpiadi». Un bell’assist per Cameron, che continua però ad avere una preoccupazione: la sicurezza. Per proteggere l’Olimpiade, sono stati investiti oltre 500 milioni di sterline e sarà messo in campo un esercito composto da 23 mila uomini, ma le recenti operazioni dell’antiterrorismo britannico hanno dimostrato che il rischio di un attentato è reale. Basteranno i missili terra-aria, le navi da guerra ormeggiate sulle rive del Tamigi e gli aerei che voleranno sui cieli di Londra dal 27 luglio al 12 agosto per scongiurare il pericolo?

Le scrivo queste righe mentre mi trovo in uno dei luoghi più belli d'Italia: nella valle dei templi di Paestum ed essendo Lei un appassionato ed esperto di storia romana, sa bene cosa rappresenti questo luogo; anzi ho letto il Suo libro sulla storia di Roma, e l’ho trovato molto interessante. Auguro alla città di Londra di organizzare una grande Olimpiade, fatta di veri valori olimpici. Sarei molto contento se da questa edizione dei Giochi, la storia delle Olimpiadi potrà ripartire verso un futuro luminoso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 1 APRILE 2012


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