Gazzetta 12/05/2012

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www.gazzetta.it sabato 12 maggio 2012 1,50 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

JUVE CONTE SARA’ IL TECNICO PIU’ PAGATO

numero 112 anno 116 ­ Numero Anno

IL CASO SI CERCA LA CONCILIAZIONE

INTER INTERVISTA AL COLOMBIANO

Maradona offre al Fisco 3,5 milioni Martedì a Napoli?

Blatter ad Agnelli Il guerriero Guarin: «Complimenti «Io vorrei rimanere, per il 28°scudetto» dimostrerò chi sono» GRAZIANO, LICARI, D’ANGELO ALLE PAGINE 10­11

DALLA VITE, TAIDELLI PAGG. 12­13

3 Fredy Guarin, 25 anni LAPRESSE

IARIA A PAGINA 15

LA DOMENICA DEGLI ADDII LASCIANO BEN CINQUE ROSSONERI

GRAZIE RAGAZZI Nove fuoriclasse all ultima partita di campionato con le squadre di cui sono bandiere. E una pagina della nostra storia calcistica che si chiude di LUIGI GARLANDO A PAGINA 2

IL VERTICE L’ATTACCANTE DEL CITY E’ IL SOGNO (QUASI) PROIBITO. PER IL DIFENSORE SI CERCHERA’ DI RESISTERE ALLE OFFERTE

CENA AD ARCORE: NASCE IL NUOVO MILAN BERLUSCONI A COLLOQUIO CON GALLIANI E ALLEGRI: SUL PIATTO THIAGO SILVA E BALOTELLI 3 Adriano Galliani, Massimiliano Allegri e Silvio Berlusconi

BOCCI, BREGA, PASOTTO, SCHIANCHI DA PAGINA 2 A PAGINA 8

GIRO D’ITALIA PORTO SANT’ELPIDIO: FESTA PER IL RAGAZZO DELLA LAMPRE. E OGGI SI SALE www.fratelliorsero.it

Malori, la giovane Italia in rosa Il tricolore della crono diventa leader nel giorno di Rubiano DA PAGINA 34 A PAGINA 41

IL ROMPI PALLONE

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DI GENE GNOCCHI

3 Adriano Malori, 24 anni BETTINI

Ci mettiamo la firma

F.1 IL GP A MONTMELO’

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Rivelazione alla Roma. Luis Enrique non si è dimesso, ma è stato licenziato: si è scoperto che ha preso il patentino di allenatore in Albania.

Alonso punta sul fattore G: è primo con gomme dure ALLE PAGINE 30­31­33

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IL LIBRO: JUVENTUS D’ITALIA LO SCUDETTO DEGLI INVINCIBILI

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UN INSERTO DI 12 PAGINE

Tra quelli che salutano ci sono 5 Campioni del Mondo 2006: Del Piero, Gattuso, Inzaghi, Nesta e Zambrotta


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

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PRIMO PIANO UNA GIORNATA SPECIALE

Grazie ragazzi nella domenica dei grandi addii Non solo Milan: saluteranno anche Del Piero e Cordoba, Di Vaio e Kaladze LUIGI GARLANDO

Li accompagneremo alla porta, come buoni amici al termine di una festa che, grazie a loro, è riuscita splendida. Emozionati e grati. Che poi la porta è stata la loro vita: l’hanno puntata o difesa in un modo che non dimenticheremo facilmente. Del Piero, Inzaghi, Gattuso, Nesta, Seedorf, Zambrotta, Cordoba, Di Vaio, Kaladze... Domani lasceranno il calcio o l’Italia o una maglia che hanno reso mitica. Un addio di gruppo così fragoroso che quasi viene paura a immaginare il vuoto e il silenzio che seguiranno. Perché alla prossima di campionato, quando a San Siro partirà l’inno rossonero, il tunnel non sputerà più fuori Gattuso come un palla di cannone, Rino non scalcerà rabbioso il primo pallone che gli capiterà tra i piedi, ringhiando già nel riscaldamento. Appeso al filo del fuorigioco non ci sarà quel panno elettrico di Pippo Inzaghi, che accendeva tutto il Milan con una scossa. Ricordate Milan-Ajax del 2003? Il suo guizzo oltre il 90’ trascinò il Diavolo in semifinale di una Champions poi vinta. Se nella favola di Jorge Amado la palla si innamorava di un portiere e gli cascava tra le braccia, nella realtà era innamorata di Pippo e gli cadeva sempre ai piedi. L’area poteva essere affollata di pretendenti, ma il gol andava sempre a cercare Inzaghi, soprattutto in certe notti di gloria, tipo Atene o Tokyo. Gioie che Ibra non conosce. Da bambino, Nesta doveva essere un mostro all’Allegro chirurgo. Come estraeva il ginocchio della lavandaia senza far trillare il naso del paziente, così per anni ha sradicato palloni senza fare fallo. Rimpiangeremo la sua pulizia e l’eleganza con cui ha rivoluzionato un ruolo. Ci mancheranno le gambe a parentesi di Zambrotta, sempre più arcuate negli anni, come se le mitiche cavalcate di fascia le

avesse fatte a cavallo. Ci mancheranno quei due o tre gol di diamante che ogni anno ci regalava l’olandese Seedorf e anche il suo inconfondibile incedere tacchinato, legittimo orgoglio di tanta tecnica. Kaladze era l’altro Khakà, dopo il divino Ricky: sempre un passo indietro nella fotografia. Ma quando stava bene era una macchina da sport e poi ha vissuto da noi la tragedia di un fratello rapito e ucciso: emozionerà anche il suo saluto. E figuratevi quanto emozionerà il suo popolo l’ultima di campionato di Ale Del Piero, leggendario capitano delle Juve, il più presente, il più prolifico. Non srotolerà più la lingua dopo un gol bianconero. Di Vaio ne ha segnati così tanti a Bologna, che alla città domani sembrerà di perdere la Garisenda o gli Asinelli. Con il sorriso da indio di Cordoba, l’Inter perde un ragazzo buono come il pane e un po’ di speranza: perché finché Ivan Ramiro poteva lanciarsi in scivolata, non era detto il peggio. Ma poi non è vero che li perdiamo. Ogni volta che un attaccante, defilato, segnerà con un destro a giro, sarà un gol alla Del Piero; ogni volta che un centravanti sfuggirà per un millimetro a un guardalinee, sarà un guizzo alla Inzaghi; ogni volta che un mediano spolperà un trequartista, lo farà ringhiando alla Gattuso. Ce li terremo accanto, come figurine care nascoste nel portafoglio, insieme ai nostri anni migliori. Intanto ringraziamoli per il divertimento di tante domeniche, per le emozioni di notti gloriose. Un sentimento dovuto, bello, che, alla fine, ripulisce un campionato lordato da troppe vergogne. Venite tutti e nove sotto la tribuna. Tranquilli, nessuno vi ordinerà di togliervi la maglia. Anzi, tenetevela addosso fino all’ultimo secondo. Così avete fatto storia, così vi ricorderemo. E grazie di tutto, ragazzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GLI ALTRI ADDII

S Cordoba Il difensore colombiano si ritira a quasi 36 anni. All’Inter dal 1999, Nel 2005 alzò da capitano la Coppa Italia che fu la prima pietra di tutti i recenti trionfi nerazzurri

S Del Piero La bandiera della Juve, dopo una lunga e bellissima storia in bianconero, cominciata nel 1993, lascia il club a 37 anni e dopo l’ultimo tricolore

Milan la Ciao Inzaghi, ciao Seedorf Poi Zambrotta, Nesta, Gattuso Cinque storie finite in gloria Dieci anni rossoneri, due Champions. Nel 2007 promisero ad Ancelotti: «La vinciamo». Lui li prese per pazzi...

S Di Vaio L’attaccante romano del Bologna, lascia i rossoblù, dopo quattro splendide stagioni. Ma lascia anche l’Italia. Giocherà in Canada

S Kaladze Il difensore georgiano, dopo 10 campionati al Milan in cui ha vinto tantissimo e due al Genoa, a 34 anni, annuncia il ritiro dall’attività calcistica

ANDREA SCHIANCHI

Uno dopo l’altro cadono i mattoni, il muro si sgretola, le emozioni si sovrappongono. In casa Milan è la fine di un’epoca. Alessandro Nesta, Rino Gattuso, Filippo Inzaghi, Clarence Seedorf, Gianluca Zambrotta, tutti insieme, si sfilano la maglia rossonera e salutano. Non è un semplice ciclo che si chiude, sia ben chiaro: qui siamo di fronte agli ultimi dieci anni di storia milanista (e che storia!) e ai suoi eroi. Chapeau! Dal 2002 al 2012 questi signori (tranne Zambrotta che è arrivato nel 2008) hanno tirato la carretta, hanno corso e sudato, hanno urlato, segnato e forse anche litigato. In poche parole, hanno dato l’anima per la causa e, nei momenti difficili (che in un decennio non sono stati pochi), hanno pure tenuto in piedi lo spogliatoio. Diffi-

S In trionfo Filippo Inzaghi alza la Champions ad Atene nel 2007: suoi i 2 gol in finale contro il Liverpool AP

cile immaginare il Milan senza Gattuso e Nesta, senza Seedorf e Inzaghi, indipendentemente dal fatto che alcuni di loro da un po’ di tempo non giocavano. Loro non facevano parte della squadra, ma erano la squadra: questa è la differenza tra l’ordinario e lo straordinario, tra il calciatore bravo che si limita al compitino e quello che si assume le responsabilità, ci mette la faccia, rischia in prima persona. Telegramma da Parigi «La car-

riera che hanno fatto al Milan è stata grandiosa. Meritano un grande riconoscimento da parte di tutti. Poi, si sa, la vita va avanti: si finisce di giocare così come può finire un’avventura bellissima. Per loro, ne sono certo, se ne aprirà un’altra»: questo è il telegramma che da Parigi spedisce Carlo Ancelotti, l’allenatore che più li conosce e che li ha guidati per sette anni. Lui, Carletto, aveva detto addio nella primavera del 2009, as-

sieme a Maldini e a Kakà. Già allora si parlò di «cambio della guardia» e di rivoluzione rossonera. Oggi, però, la portata dell’evento è superiore: i quattro moschettieri, più Zambrotta, lasciano un vuoto che non sarà facile colmare (e non stiamo parlando di valori tecnici, ma umani...). Quella volta che... Non si sa quale festa prepareranno i tifosi


SABATO 12 MAGGIO 2012

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fine di un’era PIPPO INZAGHI 38 ANNI ATTACCANTE

GIANLUCA ZAMBROTTA 35 ANNI ESTERNO

CLARENCE SEEDORF 36 ANNI CENTROCAMPISTA

ALESSANDRO NESTA 36 ANNI DIFENSORE

RINO GATTUSO 34 ANNI CENTROCAMPISTA

Al Milan dal 2001, ha vinto 8 trofei: 2 scudetti, 2 Champions, 2 Supercoppe europee, una Coppa Italia e un Mondiale per club.

Al Milan dal 2008, dopo Barcellona e Juventus. Ha vinto uno scudetto e una Supercoppa di Lega.

Al Milan dal 2002, ha vinto 2 titoli, 2 Champions, 2 Supercoppe Europee, una Coppa Italia, la Supercoppa di Lega e il Mondiale per club

Al Milan dal 2002, ha vinto 2 scudetti, 2 Champions, 2 Supercoppe Europee, 2 di Lega, 1 Coppa Italia e il Mondiale per club.

Al Milan dal ’99, due scudetti, 2 Champions, 2 Supercoppe Europee e di Lega, una Coppa Italia e il Mondiale per club: 10 titoli.

FILIPPO INZAGHI

GIANLUCA ZAMBROTTA Gol

CLARENCE SEEDORF

ALESSANDRO NESTA Gol

GENNARO GATTUSO

Gol

2

125 106

299

Presenze

Presenze

per i loro eroi. Di sicuro, però, da ieri la nostalgia è il sentimento che occupa i pensieri di chi ama il Milan. Ti ricordi quella volta che Nesta...? E quando Pippo segnò quel gol...? E il tiro di Seedorf...! E quanto correva Gattuso, mamma mia! Le emozioni, ormai, si declinano al passato, e anche questo aspetto vagamente patetico connota tutta la storia. Negli occhi del popolo

rossonero ci sono le immagini dei trionfi, gli scudetti, le Champions League e tutti gli altri trofei conquistati. Ma in cima alla classifica, come fossero statue perfette e intoccabili, stanno la Champions del 2003 e quella del 2007. La prima perché rappresentò l’inizio dell’avventura, con quei rigori finali che piegarono la Juventus. La seconda perché nessuno se l’aspettava, nemmeno i tifosi più innamorati: solo loro ci credevano, gli eroi che, partendo dal preliminare, arrivarono alla finale di Atene e contro il Liverpool vendicarono la clamorosa sconfitta di due anni prima. C’è un aneddoto legato a quel successo. In gennaio, durante il ritiro invernale, quando le cose non funzionavano e i dubbi erano superiori alle certezze, i quattro eroi (più qualche altro giocatore) presero da parte Ancelotti e gli dissero: «Mister, stai tranquillo! La Champions te la portiamo a casa». In quel momento l’alle-

natore li prese per matti, ma con il passare delle partite (e il conseguente superamento degli ostacoli) si convinse che il potere della mente, a volte, conta più della forza fisica o tecnica. Tutti insieme Il fatto è che, come nel 2003, anche nel 2007 il ruolo più importante fu giocato da quello che in gergo si chiama «spirito di gruppo». E’ vero che Inzaghi fu l’uomo della notte, con la famosa doppietta al Liverpool; è vero che Gattuso sembrava indemoniato e correva ovunque; è vero che Seedorf, in quella Champions, disputò alcune delle sue migliori partite della carriera; ed è altrettanto vero che Nesta, in coppia con Maldini, era una saracinesca sbattuta in faccia agli avversari. Ma è vero, soprattutto, che fu la somma di questi fattori a creare il successo. Non uno solo, dunque, ma tutti insieme: Ringhio, Pippo, Clarence il Professore e Sandro (cui va aggiun-

Gol

62 431 Presenze

L’avventura cominciò con il successo in Champions League nel 2003 Dice Carletto: «Meritano tutti un grande riconoscimento. Che carriere!»

Gol

11

10

467

325

Presenze

Presenze

to Zambro) sono stati, negli ultimi dieci anni, lo zoccolo duro, le fondamenta del Milan. L’eredità Ora il tempo presen-

ta il conto. Il calcio non perdona e l’età è la discriminante. Nesta e Seedorf hanno 36 anni suonati, Zambrotta 35, Inzaghi va per i 39, Gattuso è il più giovane del gruppo con i suoi 34, ma ha tante battaglie sulle spalle e tante ferite nel corpo. L’eternità è un’illusione: bisogna saper cogliere il momento, «carpe diem», e uscire di scena a testa alta. Al di là di qualche inevitabile incomprensione che accompagna tutti gli addii e di qualche parola stonata (o fuori dal coro), i cinque eroi del Milan hanno vinto anche questa partita. Di più non potevano fare: lasciano ricordi, rimpianti e anche ombre gigantesche che si proiettano su chi li sostituirà. Toccherà ai dirigenti scegliere bene la strada del futuro. E non sarà facile.

L’AMICO JUVENTINO

Del Piero li saluta «Nemici mai Vi stimo, ragazzi» «Nemici mai». Alessandro Del Piero, prossimo pure lui all’addio alla squadra della vita e del cuore, la Juve, ha salutato così i milanisti che hanno lasciato il club di via Turati: «Sandro, Rino, Pippo, Clarence: compagni e/o avversari, ma nemici mai. Felice di aver giocato con e contro di voi. Vi stimo, ragazzi. Ale». Il messaggio del simbolo bianconero è arrivato dalla sua pagina di Facebook. Il numero 10 della Juve ha giocato con Inzaghi nel club torinese e ha condiviso con lui, Nesta e Gattuso la gioia del Mondiale vinto nel 2006 a Berlino in finale con la Francia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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SABATO 12 MAGGIO 2012


SABATO 12 MAGGIO 2012

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PRIMO PIANO

Arrivederci Gattuso «Milan, un anno via Poi magari ritorno» Rino vuole giocare un’altra stagione da protagonista «Galliani mi ha regalato un cd di Leali con "Mi manchi"» MARCO PASOTTO MILANO

Arrivederci suona più dolce di addio, ma rappresenta pur sempre qualcosa che si interrompe. E se quel qualcosa durava da tredici anni, è difficile guardare al lato bello della faccenda: va bene, Rino Gattuso probabilmente tornerà a far parte del mondo Milan, ma da ieri le strade si sono ufficialmente divise. Niente rinnovo, niente giugno 2013, niente più lotte in mezzo al campo con la maglia rossonera. Un’ora abbondante di colloquio con Adriano Galliani non ha prodotto quella fumata bianca che già alla vigilia sembrava di difficilissima realizzazione. Garanzie insufficienti L’incon-

tro è stato cordiale e sincero, come è giusto che sia fra due vecchi amici, ma le esigenze delle due parti erano troppo diverse. Rino, che dopo i lunghi travagli medici si sente restituito al calcio in tutto e per tutto,

Gazzetta.it Gazza

Tvf

Roberto Mancini REUTERS

IL WEEKEND INTERNAZIONALE CHE SPETTACOLO Nella rubrica, curata da Stefano Cantalupi, riflettori puntati sulla finale di Coppa di Germania oggi a Berlino, fra Bayern Monaco e Borussia Dortmund, rivincita della Bundesliga. E domani si decide la Premier con la sfida a distanza dei Manchester.

TUTTI I GOL DELLA B COMINCIAMO DA BARI POI PESCARA-TORINO Ieri sera al San Nicola di Bari prima puntata della 40a giornata di serie B, è finita 2-2 col Brescia e su Gazzetta Tv potete vedere la sintesi con i gol della gara. Poi ci sarà il big-match Pescara-Torino e sul nostro sito troverete tutti i gol, come ormai abituale.

Dopo Nesta un altro leader lascia il club. «Ma non so ancora dove andrò a giocare»

Il cd di Leali Gattuso farà maga-

ri un po’ più di chiarezza oggi in una conferenza stampa a Milanello convocata apposta per raccontare meglio i dettagli. Ma la strada col Milan parrebbe destinata a tornare presto la stessa: «Ci siamo lasciati bene, Galliani mi ha regalato un cd di Fausto Leali con la canzone "Mi manchi" — ha sorriso Rino —. Farò un anno fuori e poi vedremo. Questo comunque è solo un arrivederci, fra un anno ci rivedremo per capire se ci sarà la possibilità di collaborare». L’idea di Gattuso nell’organigramma societario non è nuova, magari nelle vesti di ambasciatore, di uomo-immagine del club. Ma prima di rivedere Galliani c’è di mezzo una stagione da riempire. Gattuso ha ancora voglia di giocare e difficilmente si prenderà un anno sabbatico. Più facile che si apra qualche pista estera o, in seconda battuta, qualche squadra italiana che non rientri nell’elenco delle rivali storiche del Milan.

ha chiesto al club un ruolo ancora da protagonista. Garanzie che invece Galliani, di concerto con Allegri, non è in grado di dargli. Nei piani del Milan Gattuso avrebbe potuto rimanere ancora un anno se avesse accettato di fare soprattutto l’uomo-spogliatoio, una sorta di giocatore-team manager, pronto all’impiego in campo all’occorrenza. Nei piani di Gattuso invece il campo avrebbe dovuto essere la fetta principale della torta. Nessuna offerta Dopo i saluti di Nesta, si chiude così un altro capitolo storico del Milan di Berlusconi, di cui Gattuso è stato uno dei massimi emblemi. Rino lascia dopo aver vinto cinque titoli nazionali e altrettanti internazionali. Un

palmarès ricchissimo, oltre a una carriera fatta di 467 presenze (è il sesto milanista di sempre). «È arrivato il momento di farmi da parte e lasciare spazio ad altri. Il Milan ha fatto per me molto più di quello che ho fatto io per la società. Se volevo essere ancora protagonista? Certo, altrimenti avrei firmato da dirigente», ha detto Rino uscendo dalla sede rossonera. Ora la domanda da cento milioni di dollari è: che cosa farà l’anno prossimo? In attesa che si faccia avanti qualche club, soprattutto dall’estero, Gattuso assicura: «Farò un anno fuori e poi vedremo. Non so ancora dove andrò a giocare, non ho nulla in questo momento».

Rino Gattuso, 34 anni, in rossonero dal 1999-2000 IPP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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UNA LETTERA SUL SITO

I SUOI TROFEI Questa per Rino Gattuso è stata la tredicesima stagione in rossonero. Il centrocampista col Milan ha vinto dieci trofei. Eccoli nel dettaglio.

S IN ITALIA 2 scudetti (2003-04, 2010-11); 2 Supercoppe di Lega (2004, 2011); 1 Coppa Italia (2002-03).

S INTERNAZIONALI 2 Champions League (2002-03, 2006-07); 1 Coppa del Mondo per club (2007); 2 Supercoppe europee (2003, 2007).

Filippo Inzaghi, 38 anni ANSA

Inzaghi scrive il suo addio «E’ stato vero amore» MILANO

Una lunga lettera affidata al sito rossonero e dedicata a tutti i tifosi. Ai «suoi» tifosi, verrebbe da dire. Perché non esiste tifoso del Milan che non sia stato anche — e soprattutto — un tifoso di SuperPippo. Una lettera piena di affetto, densa di Tu e di Noi. Scritti con l’iniziale maiuscola, perché il legame fra Inzaghi e il suo popolo è sempre stato speciale. Conquistato a forza di gol, di cacce al record (l’ultima è stata quella in Europa con Raul) e di altrettanti record spazzati via uno dopo l’altro. Commozione «Tutte le cose che

state per leggere saranno sempre seconde, rispetto ad una. La prima e unica cosa che voglio che voi sappiate per sempre è questa: ho giocato e vinto per Noi — ha scritto Pippo nella lettera —. Io e voi abbiamo fatto tutto insieme. Abbiamo alzato le coppe e gli scudetti insieme ai nostri cuori. Siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda. E questo non ce lo toglierà mai nessuno. Le prime settimane, i primi mesi, mi avete studiato, ci siamo guardati. Poi, ci siamo innamorati. Atene: l’abbiamo voluta così fortemente, che non poteva non concedersi. Il destino ci ha riservato quello che non osavamo sperare. Io oggi voglio ringraziare con affetto e commozione il presidente Berlusconi e Adriano Galliani: la loro elettricità e la loro capacità di emozionarsi per me mi ha reso più forte, mi ha spinto oltre qualsiasi limite. Ciao Mister Ancelotti, con te ho vinto tutto, ciao ai miei meravigliosi tifosi e ai miei fantastici compagni di squadra. E infine, grazie alla mia famiglia. Caro il mio Milan, Ti lascio solo perché è la vita, perché è il momento. Lo sai anche Tu». Futuro da decifrare Ieri Pippo ha parlato anche ai microfoni di Milan Channel, raccontando il ricordo più bello: «Atene è la partita della mia vita». Scontato. Domani — giorno in cui farà anche una sorpresa ai lettori sulla Gazzetta — Inzaghi porrà la parola fine al «suo» Milan. Dopo di che, il futuro resta incerto. SuperPippo ha offerte dalla Cina, dagli Usa e anche da qualche club italiano, ma agli amici più stretti ha raccontato che potrebbe decidere di abbandonare definitivamente il calcio. Chiudere il sipario con la maglia rossonera per lui avrebbe un grande significato. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMO PIANO

Galliani e Allegri a cena da Berlusconi: nel menu il piatto forte è Balotelli Vertice di mercato ad Arcore: il primo obiettivo è Mario, viene valutata anche l’ipotesi Sneijder. Tutto senza sacrificare i big

A sinistra Adriano Galliani festeggia con Massimiliano Allegri lo scudetto 2010-2011, al centro il presidente Silvio Berlusconi. Qui sopra Mario Balotelli in allenamento con il Manchester City. SuperMario è il grande sogno di mercato del Milan per la prossima stagione OLYCOM

Nel giorno dei grandi addii, ecco il grande vertice. Atteso in via Turati, è avvenuto a Arcore, a casa Berlusconi. E i protagonisti non erano quelli annunciati per la riunione di fine stagione. L’incontro sul caso infortuni si farà, ma intanto ieri sera il presidente ha invitato a cena l’amministratore delegato Galliani e il tecnico Allegri. Si è parlato di mercato e di futuro. Fra una o due settimane al massimo si terranno gli stati generali con tutti i figli, i manager Fininvest, i direttori amministrativi. Il futuro è in evoluzione e Berlusconi ha voluto parlarne prima di tutto con i suoi collaboratori più stretti per il calcio.

Sneijder, ma al momento è difficile immaginare che il Milan possa spendere cifre folli. Bisogna trovare soluzioni alternative e Galliani è chiamato a uno sforzo di creatività. Balotelli ha rotto col suo allenatore e il City potrebbe trovarsi costretto a cederlo con qualche forma di prestito, Sneijder è perennemente sul mercato, ma convincere l’Inter ad arrivare a compromessi è praticamente impossibile. Allegri vorrebbe qualità a centrocampo, e in questo sembrerebbe essere tornato in sintonia col presidente, che ama i giocatori di talento più di quelli muscolari. Ma la carta più semplice da giocare per sistemare i conti e dare ossigeno al mercato sarebbe quella di cedere Thiago Silva, sebbene ancora nessuno voglia arrendersi a questa soluzione drastica.

Sogni Il sogno è Balotelli, il tre-

Programmi Difficile rivoluziona-

quartista che servirebbe per far quadrare il Milan Wesley

re senza sofferenze. Il Milan però è deciso a portare avanti una

ALESSANDRA BOCCI MATTEO BREGA MILANO

Tra una o due settimane ci sarà la riunione di tutta la famiglia per le strategie future Il tecnico vuole tornare ad avere a centrocampo più qualità: il presidente dà l’ok

pratica di ringiovanimento che dovrebbe permettere di aprire presto un altro ciclo vincente. Restano fermi alcuni punti base di questi anni di successi: uno è la sintonia fra la famiglia Berlusconi e Adriano Galliani, che ha superato indenne più di una tempesta. Nella gestione del mercato, Barbara Berlusconi, che non a caso ieri sera non partecipava alla cena, non ha alcuna influenza. E in questi giorni caldi non ha avuto piacere di sentirsi tirata in ballo. Il suo campo d’azione è la ricerca di mercati nuovi e di nuovi modi per migliorare lo sfruttamento del marchio. Uno dei sistemi possibili per migliorare lo stato di salute dei bilanci. Orizzonti Il calcio costa sempre di più e la gestione del Milan è diventata economicamente insostenibile. Per questo per la famiglia Berlusconi continua la ricerca di partner da inserire in società. Barbara, come Gallia-

ni, intende scongiurare il pericolo di una cessione totale del club, che peraltro sarebbe complicatissima in questa congiuntura economica. La quotazione in Borsa, anche in Oriente, dove la Famiglia guarderà per trovare capitali, è considerata l’ultima istanza, meno indovinata di un ingresso deciso e predeterminato di nuovi investitori. Niente verrà comunque escluso a priori, perché l’idea Finivest è quella di attestarsi su cifre da ripianare meno pesanti dei circa 70 milioni di euro sborsati ogni fine stagione negli ultimi anni. Per il momento si cercherà anche di evitare cessioni importanti, almeno fin quando sarà possibile. E ridiscutere certi ingaggi è considerato un sistema utile per spendere meglio, non per spendere meno. Immobili Al di là della ricerca di

nuovi capitali, c’è un altro chiodo fisso nella testa del Milan: il nuovo stadio, l’elemento più pe-

sante nelle trattative con importanti investitori stranieri, che a volte sembravano interessati ma si sono poi allontanati una volta capito che il Milan non disponeva di una casa propria per giocare. Il club rossonero ha bisogno di un progetto suo per un nuovo stadio: è una delle chiavi per il futuro, ma l’ipotesi del terreno vicino a San Siro è già tramontata. Il nuovo stadio potrebbe essere costruito soltanto fuori dal comune di Milano. Ci sono molte ipotesi allo studio, nessuna concreta al momento. Però la storia deve cambiare anche da questo punto di vista. Questo è il futuro, il presente invece è la necessità di evitare cessioni importanti e di ripartire senza il vecchio gruppo ma conservando le stesse ambizioni. Cosa non facile in questo momento. Ma ora più che mai tutte le componenti del Milan remano nella stessa direzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL BRASILIANO AL CANALE TEMATICO ROSSONERO

Thiago Silva giura amore eterno «Nella storia come Maldini e Baresi» Ma il difensore è l’indiziato numero uno per fare cassa viste le difficoltà economiche del club MARCO PASOTTO MILANO

Tutte investiture potenti. Se l’altro giorno Nesta l’ha definito il suo erede, tifosi e addetti ai lavori lo considerano il successore di Maldini e Baresi. Thiago Silva all’inizio si imbarazzava. Ma sul serio. Poi col passare degli anni ha acquisito sicurezza, ha imparato a staccarsi dall’ombra di Nesta e

adesso i paragoni di lusso non lo colgono più impreparato. Thiago non solo ha imparato a conviverci, ma si è calato bene nella parte. Si è reso conto di essere diventato un giocatore fondamentale per il Milan e, a più riprese, ha chiarito di voler scrivere pagine importanti nella storia del club. Ieri, per esempio, ai microfoni di Milan News ha detto: «Mi fa piacere essere accostato a Baresi, perché voglio ripetere la bella storia che ha fatto lui qui così come l’ha fatta Maldini».

«Con l’addio di Nesta perdiamo molto, non è facile ripartire subito in questi casi»

Maggior indiziato Dunque, da

parte del ragazzo arriva una dichiarazione d’intenti di una certa portata. Che racconta di come Thiago non abbia paura delle responsabilità e non si

stia proiettando nel futuro con una maglia diversa dal Milan. Il grosso problema è che le idee del brasiliano nelle prossime settimane potrebbero trovarsi a sbattere contro le esigenze del club. Le casse del Milan, che dipendono strettamente da quelle Fininvest, stanno attraversando un momento molto difficile e col passare dei giorni aumentano le cattive sensazioni sul futuro di Thiago: se la situazione economica non dovesse migliorare, è lui l’indiziato numero uno a essere sacrificato sull’altare del bilancio. E’ Thiago il vero grande tesoro di via Turati. Molto più di Boateng o Robinho. Questo è lo scenario peggiore possibile, ovvio, ma

Thiago Silva, 27 anni, in un duello con Lionel Messi, 24 FORTE

potrebbe diventare realtà. Eredità Intanto Thiago — che

assieme a Pato è stato convocato dal c.t. brasiliano Menezes per le quattro amichevoli dal 26 maggio al 9 giugno —, giustamente guarda avanti. E vede rossonero: «Le mie motivazioni sono ancora tante e spero di poter continuare a far bene al Milan. La responsabilità che mi ha dato Nesta è molto grande. Prima sono stato l’erede di Maldini e ora il suo: è un grandissimo, mi ha aiutato molto in questi anni e mi spiace che ci lasci. Con la sua partenza il Milan perde molto, e lo stesso vale per tutti gli altri campioni che non giocheranno più con noi. Quando se ne va gente così, non è facile ripartire subito». Lui sarà uno di quelli da cui si ricomincerà: «So di avere una grande percentuale di responsabilità, ma non ci sono solo io. Il Milan ha tanti giocatori di qualità, con cui sopperiremo alle partenze». Resta da capire se ci andrà di mezzo anche lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMO PIANO

Cassano, lacrime di sollievo «E ora non bestemmio più» Antonio ha pianto ricordando la notte della grande paura di morire: «Per un attimo ho pensato: "Prima almeno fammi rivedere mio figlio"» MARCO PASOTTO MILANO

A distanza di sei mesi ricordare è ancora dura. Il carattere allegro e la naturale propensione allo scherzo in certi casi si piegano ai momenti della vita in cui tutto viene improvvisamente messo in discussione. A partire dalla vita stessa. Antonio Cassano scherzava coi medici già tre giorni dopo essere stato ricoverato. E’ la sua indole, il suo modo disincantato per affrontare prove come quella a cavallo di ottobre e novembre. Poi, una volta passata la grande paura, la vita riprende. Nel suo caso, è ripresa in pieno: fino a restituirgli un certificato medico agonistico e il pallone fra i piedi. Ma dentro resta il trauma, e quella grande paura ogni tanto si riaffaccia. Come è successo ieri davanti alle telecamere di Milan Channel. Antonio quella grande paura l’ha ripercorsa raccontando la notte maledetta di rientro da Roma, e ha dovuto cedere alle lacrime quando ha parlato di suo figlio: «Nel tragitto verso l’ospedale ho iniziato ad avere difficoltà a parlare. Pensavo, ma non uscivano le parole. In quel momento ho iniziato a pensare a mio figlio, ho chiesto "fammelo rive-

ta». Antonio racconta di essere cambiato: «Non sono un credente, però prima bestemmiavo tanto. Ora non riesco più a bestemmiare, nemmeno a pensarlo». Sandro ripensaci Poi c’è spazio

Antonio Cassano, 29 anni, si commuove davanti alle telecamere durante l’intervista di ieri SKY

dere un’altra volta, e poi eventualmente posso..."». Basta bestemmie Gli occhi si inu-

midiscono e le lacrime hanno per un attimo il sopravvento. Cassano non riesce a terminare il concetto, ma il riferimento alla morte è evidente. Ha avuto paura di morire, l’aveva già detto, ed è comprensibile. Prima di commuoversi Antonio chiacchierava come al solito: «Sul-

l’aereo ho fatto un casino allucinante, mi sentivo bene. Tutto a un tratto, sul pullmino all’aeroporto, ha iniziato a girarmi la testa, non vedevo bene con l’occhio sinistro. Il dottore mi ha detto: "Ti porto all’ospedale". Io non volevo, abbiamo discusso per mezz’ora». E’ l’intervento decisivo del medico rossonero Rudy Tavana, la mossa che Cassano individuerà poi come quella «che mi ha salvato la vi-

anche per tutto il resto. Da Pato («Potenzialmente è il secondo al mondo dietro Messi e spero che torni più forte di prima») al rapporto con i compagni («Io sono la "radio" del nostro spogliatoio»), passando per gli addii di alcuni di loro («Chi lascia il Milan, si pente subito. A Nesta vorrei dire di ripensarci: se ben gestito poteva fare ancora bene qui»). Affetto vero anche per Berlusconi: «Mi ha subito colpito tanto al mio arrivo. Mi ha detto di chiamarlo a qualsiasi ora, qualsiasi cosa avessi avuto bisogno. E’ un estroso, è un numero 10». E per Galliani: «A un certo punto volevo andar via perché giocavo poco e non ero in forma. Dopo Italia-Spagna mi ha detto "Io ora ti incateno qua", e mi sono rimesso sotto». Infine, il «grande amore» Ibrahimovic: «Fa bene a pungolare il Milan. Abbiamo due teste strane, ma c’è un grande feeling e amiamo giocare insieme come piace a noi. Non si può entrare nel nostro parco giochi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I NUMERI

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Le presenze di Cassano in campionato da quando è arrivato al Milan (gennaio 2011)

CONTRATTO IN SCADENZA

Yepes ancora rossonero Ha rinnovato per un anno

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I gol di Cassano in rossonero nella Serie A: 4 la scorsa stagione e 3 nel 2011-12.

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I giorni di assenza dal campo di Cassano, dal 29 ottobre 2011 al 7 aprile 2012. Il 29 aprile è tornato al gol in casa del Siena a 6 mesi dall’operazione al cuore.

MILANO

Per un elenco di addii che si allunga giorno dopo giorno, c’è anche qualcuno che scende dal terzo piano di via Turati col sorriso sulle labbra. E’ il caso di Mario Yepes (nella foto Liverani), 36 anni, che giocherà col Milan anche nella prossima stagione. Il difensore colombiano ha infatti prolungato di un anno il suo contratto in scadenza. Yepes è un giocatore che non si lamenta, ha una buona resa nel momento in cui viene chiamato in causa e soprattutto guadagna poco. Se a tutto ciò uniamo l’addio di Nesta, ecco spiegato il perché del suo rinnovo. Cosa che d’altra parte Galliani era stato invitato a fare anche dai tifosi. A Milanello ieri è stato appeso questo striscione: «Mario non ci lasciare! Galliani rinnovagli!». Detto e fatto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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I CAMPIONI D’ITALIA

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LOOK CELEBRATIVO

Per Bonucci e Pepe scudetto in «testa» Leonardo Bonucci e Simone Pepe hanno deciso di cambiare look: nuovo taglio con le tre stelle celebrative dello scudetto Juve.

Juve, tre stelle e d Blatter tira dritto lafrase DEL GIORNO

IL NUMERO UNO DEL CONI

Petrucci, 28 o 30? «Io rispetto ciò che dice la Figc» Presidente Petrucci, la 3a stella rivendicata dalla Juve è al centro del dibattito. Ci dica la sua.

«Non posso che ribadire quanto ho affermato giovedì a Milano, a margine della presentazione delle divise dell’Italia firmate Armani per Londra 2012. Con tutti i problemi che ha il calcio italiano, quello della stella è davvero l’ultimo. Ho parlato con Agnelli, che reputo una persona molto intelligente, saprà come risolverlo senza creare un conflitto con la Federcalcio e con le regole che sono in vigore».

La Juve ha meritato lo scudetto. Il fatto che non abbia mai perso è dimostrazione di grande continuità e di grandi motivazioni. Il Milan ha fatto tanti punti, quindi è merito della Juve

«Complimenti o per il 28 titolo»

La lettera del presidente Fifa ad Agnelli crea qualche malumore: «Ma è la cifra ufficiale» FABIO LICARI

«Rispetto quello che è stato deciso dalla Figc».

Quando sono una complicazione anche i complimenti. Sepp Blatter, numero uno Fifa, riscoperta la vena di grande comunicatore in questi giorni di «new deal» della sua presidenza, si congratula con la Juve «per il 28o scudetto». Con un po’ d’enfasi perché la Juve è una grande che, dopo qualche difficoltà, è tornata grande. Ma non tutti la prendono bene per quel riferimento: ma come, solo 28? Addirittura sul web parte la proposta di rispedire la lettera a Zurigo per indirizzo sconosciuto: «A Torino non esiste una squadra che ha vinto 28 scudetti».

Scusi Petrucci, ma perché evita accuratamente e ostinatamente di farlo lei, quel numero 28?

La lettera La lettera è stata spe-

Se metterla, e dove metterla. Dalla maglia, allo stadio. Che ne pensa di quel 30 esibito sulla gigantografia dello scudetto tricolore?

«Le regole del calcio sono stabilite dalla Federazione e dalla Lega. Io posso intervenire solo facendo appello al buonsenso. Si tratta di regole chiare, ma non posso e non voglio entrare nel merito di quello che può essere messo o meno su una maglia o dentro a uno stadio». Ma gli scudetti della Juventus sono 28 o 30?

«Sono quelli che ha stabilito la Federazione».

CARLO ANCELOTTI ALLENATORE PSG

Per la Federazione sono 28.

«Perché ho buoni rapporti con (quasi) tutti, a cominciare da Andrea Agnelli. E non voglio litigare con nessuno». ru.p.

dita lunedì alla Juve (indirizzata ad Andrea Agnelli) e anche alla Figc (al presidente Abete):

«È con mio grande piacere porgerle le congratulazioni...», comincia Blatter. Che poi aggiunge: «Domenica scorsa, a seguito di una grande prestazione, la Juve dei record è riuscita ad aggiudicarsi il 28o scudetto. Un grande risultato che, a ragione, ha subito scatenato gioia ed euforia. Perché, dopo nove anni, la Juve si è nuovamente aggiudicata il titolo di miglior squadra italiana di Serie A. Per questo risultato storico porgo i miei complimenti alla presidenza, a tutti i giocatori, agli allenatori, allo staff di supporto e al management. Auguro a tutti tanto successo e ogni bene! Cordiali saluti. Bravissimo!». La precisazione Il perché del 28

è semplice: per la Fifa fa fede la Federcalcio che, dopo le sentenze di Calciopoli, nega i due scudetti vinti nel 2005 e nel 2006. A Zurigo non si aspettavano po-

lemiche. Con Blatter ieri irraggiungibile a casa sua, a Visp, canton Vallese, tocca a Walter De Gregorio, direttore della comunicazione Fifa, precisare: «Le congratulazioni di Blatter sono sincere. Ha apprezzato una stagione fantastica, oltretutto senza sconfitte. Il riferimento al 28 è perché quella è la cifra ufficiale. Se domani la Federcalcio restituisse i due titoli, il presidente si congratulerebbe per i 30 scudetti. Se alla Juve ne togliessero altri due, si fa per scherzare, farebbe i complimenti per i 26... Speriamo che non nascano più polemiche per questioni del genere: sarebbe un peccato dopo una stagione incredibile». Più astutamente Michel Platini, finora, ha restituito la questione al mittente. Ma anche per l’Uefa conta la Figc. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sepp Blatter, 76 anni, dal 1998 è presidente della Fifa REUTERS

STRATEGIE BIANCONERE L’ALLENATORE E’ PRONTO AL RINNOVO SINO AL 2015

DOPO JUVE-ATALANTA

Conte a 3 milioni all’anno: sarà il tecnico più pagato Rinforzi: c’è pure Palacio

Tour in città con il pullman scoperto

Il genoano è meno caro di Ramirez e Jovetic. Cavani è il sogno, con Drogba si può risparmiare DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO TORINO

«Sicuramente in questi giorni inizieremo a parlare con la società del mio contratto». Antonio Conte apre di fatto il tavolo della trattativa. «È giusto confrontarsi su tutto dopo un anno di lavoro — dice a Sky —. Ma c’è la massima serenità da parte mia e della società. Il mio sogno? Proprio quello di rinnovare il contratto». Che scade nel 2013, e che verrà portato almeno fino al 2015, con meritato aumento dell’ingaggio da 1,5 a 3 milioni a stagione. Sarà il tecnico più pagato di A, più di Mazzarri e Allegri, con 2,5 milioni. Conte chiede una rosa di

28 giocatori, adeguata ai nuovi obiettivi, al ritorno in Champions. Sarà accontentato, d’altronde la società anche sul mercato non ha sbagliato un colpo la scorsa estate: decisivi per esempio gli acquisti di Pirlo e Vidal. Insomma, la firma appare scontata. Lezione di stile, poi, sul tormentone del momento: «La terza stella? Le stelle hanno un valore simbolico, l’importante è entrare nella storia con le vittorie. Questo è il mio primo scudetto da allenatore. Per mentalità, non guardo mai indietro né per pensare alle cose belle né per pensare a quelle brutte».

argentino è valutato da Preziosi 10 milioni di euro: la Juve sarebbe pronta a sborsarne 7, a meno che Preziosi non mostri interesse per qualche giocatore bianconero, magari Immobile, già in comproprietà fra i due club. La base di partenza sembra quindi buona, c’è però da fronteggiare la concorrenza della Roma che nella scorsa stagione fallì l’assalto a Palacio, offrendo solo 4,5 milioni. I giallorossi rilanceranno sicuramente nelle prossime ore. Per la Juve si tratta di una strada alternativa a Ramirez e Jovetic, entrambi quotati al momento non meno di 20 milioni in contanti.

Palacio nel mirino In attesa di assestare il grande colpo, in attacco la Juve cerca almeno un altro Vucinic, una punta esterna completa, capace di interpretare più sistemi di gioco. E in questo senso Marotta e Paratici avrebbero iniziato a prendere informazioni su Rodrigo Palacio, 18 reti in campionato con il Genoa. Scuola Boca, il 30enne

Top player Là davanti, è chiaro,

il popolo bianconero si aspetta soprattutto il bomber di livello internazionale. Marotta e Paratici stanno sondando più piste contemporaneamente. In pole c’è Suarez, poi Drogba, Van Persie, Tevez e Leandro Damiao. Infine, il vero sogno: Edinson Cavani. Gli uomini mercato bianconeri aspettano segnali

TORINO È stato ufficializzato il programma della festa scudetto. Lo Juventus Stadium, esaurito, celebrerà la consegna del trofeo del campionato. Poi i festeggiamenti si sposteranno sulle strade di Torino. Attesi circa 70 mila tifosi, pronti a scortare il pullman scoperto fino al parco del Valentino. Mappa della festa Questo

Rodrigo Palacio, 30 anni, argentino, attaccante del Genoa, ex Boca ANSA

concreti dai vari club. Di certo, si tratta di operazioni tutte onerosissime, ma soldi non se ne regaleranno, a prescindere. Occhio quindi a Drogba, contratto in scadenza e ancora nessun accordo all’orizzonte con il Chelsea. Ha sì 34 anni, ma sta dimostrando grande integrità fisica. E con l’ivoriano a costo zero, ci sarebbe la possibilità di dirottare il «tesoretto» su altri reparti. Curiosità Del Piero A 180’ dalla

fine della stagione bianconera, cresce intanto l’attesa attorno alle decisioni di Del Piero. Il Ca-

pitano non vuole distrazioni fino alla finale di Coppa Italia, ma nel frattempo avrebbe allertato il suo staff, invitandolo a prendere in considerazione l’ipotesi di seguirlo in un’eventuale (ma ormai quasi scontata) avventura lontano da Torino. Ale è bravissimo a gestirsi anche dal punto di vista mediatico ed è probabile che stia preparando un annuncio ufficiale attraverso il suo sito personale. Un po’ come avvenne per la famosa «firma in bianco» con la Juve. © RIPRODUZIONE RISERVATA

l’itinerario: prima tappa davanti alla stazione di Porta Susa, intorno alle 20. Da lì, il corteo proseguirà in piazza Castello, poi in via Po verso la sosta obbligata in piazza Vittorio Veneto. Dalla piazza principale di Torino, il pullman farà rotta verso il capolinea, il parco del Valentino. Il tour si concluderà verso le 22, ma si potrà festeggiare fino a notte fonda. Ciao Bardonecchia Raggiunta

intanto l’intesa con la Regione Valle d’Aosta, per il ritiro estivo, che si svolgerà a Chatillon dal 10 al 25 luglio: accordo triennale; la Valle d’Aosta verserà nelle casse della Juve 620.000 euro solo per il primo anno. Alberto Mauro


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LA CURIOSITA’

L’INIZIATIVA GAZZETTA

Lapo crea gli occhiali per i tifosi bianconeri

In edicola c’è il libro della grande stagione

Gli occhiali dello scudetto. Li ha creati Lapo Elkann con Italia Independent. «Li dedico a tutti i tifosi a mio cugino Andrea e a Conte»

Da ieri è in edicola «Juventus d’Italia - Lo scudetto degli Invincibili»: il racconto della grande stagione (180 pagine, euro 7,99).

tante scintille ORLANDO D’ANGELO PESCARA

«La Juve sente di aver vinto trenta scudetti? Sono liberi di farlo. Io gliene assegnerei ventidue o ventitrè...». Zdenek Zeman torna a pungere la Vecchia Signora, fresca di trionfo tricolore e in polemica con la Federazione per la questione terza stella. Le disposizioni federali dicono che la Juve quest’anno ha conquistato il suo 28o titolo, perché quelli del 2005 e del 2006 sono stati revocati dopo lo scandalo Calciopoli: il primo non assegnato, il secondo all’Inter. Provocazione La dirigenza bian-

conera, però, promette di cucire ugualmente sulle maglie per la prossima stagione la terza stella che rappresenta i dieci titoli ottenuti. Zeman — che in nome del rispetto delle regole ha trasformato la sua carriera in una battaglia contro il sistema — provoca i bianconeri: «Uno si può mettere quello che vuole sulle maglie, le regole sono un’altra cosa. Io pure posso mettere due stelline sulla mia», dice indicando la sua polo.

Zdenek Zeman, 65 anni oggi, allenatore del Pescara IMAGESPORT

Zeman contrattacca «30 scudetti? Ne conto al massimo 22 o 23...» «Facciano quello che vogliono, ma le regole sono un’altra cosa: pure io posso mettere due stelline sulla mia polo» Moggi e Vialli Una polemica infi-

IL PROCURATORE DI TORINO

Caselli: «Titolo meritato, ma le sentenze vanno rispettate: no alle tre stelle» TORINO La terza stella sulla maglia della Juve? «Possono avere tutte le ragioni di questo mondo, ma le sentenze si accettano e le regole vanno rispettate. Dunque non dovrebbero metterla». Lo dice Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino, e noto tifoso

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granata, alla Zanzara su Radio 24. «Un consiglio ad Andrea Agnelli? Dico solo che questa è una mancanza del rispetto delle regole che ci dovrebbero essere. So come funziona il tifo, ma ci sono state delle sentenze e queste vanno rispettate. Ma lo scudetto se l’è proprio meritato».

nita, quella tra il tecnico di Praga e la società torinese. Dai tempi della famosa frase «il calcio deve uscire dalle farmacie», che innescò il processo per doping contro la Juve, alle battaglie contro Moggi e il suo operato. «Mi ha rovinato la carriera», disse il boemo tre anni fa parlando dell’ex d.g. juventino, dopo essere intervenuto in tribunale a Napoli nell’ambito dell’inchiesta su Calciopoli. Di qualche mese fa l’ultima schermaglia a distanza con Gianluca

Vialli, uno dei bianconeri colpiti da Zeman in passato. Recentemente il boemo era stato però più morbido, quasi paterno, nei confronti del presidente Agnelli: «La dirigenza della Juve dovrebbe smetterla di prendersela per quello che è accaduto in passato: sono stati commessi errori, anche loro lo sanno, ma dopo aver commesso un errore si può passare oltre e cercare di migliorare e non pensare più a quello che è successo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SERIE A L’INTERVISTA DAL NOSTRO INVIATO

la scheda

MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)

Il Guaro vendeva empanadas. Le faceva la mamma con le proprie mani. E lui aiutava, all’angolo di qualche strada e di quel ruvido nucleo di mondo che è Medellin. Il Guaro sognava calcio. Giocava e poi aiutava la mamma e la sorella «perché non avevamo tante risorse, papà faceva il vigile e bisognava lavorare tanto per poter stare bene». Fredy Guarin arriva da laggiù e da laggiù se n’è andato a 15 anni: sin miedo, senza paura, «perché non ne ho mai avuta, di paura». Guarin ha la cresta da combattente, parla piano ma ha visto il mondo. A colori e no. «Quando nel 2005 - dice l’interno classe ’86 - mi volle il Boca Juniors dissi "Certo che vado, subito!". Argentina, Boca: un grande sogno per un bambino colombiano». E da lì parte la storia di un interista che ha avuto tre idoli: Cordoba, Ronaldo, Vieira.

«

Voglio restare e rifare come al Porto. Consiglio Pabon, un talento colombiano FREDY GUARIN CENTROCAMPISTA INTER

Guarin, crescere a Medellin rende più forti?

«A me non è mai successo nulla, e se parla della criminalità, bé, quella c’era una volta. Il problema è un altro: che la gente ha paura di andare in Colombia perché pensa ciò che lei mi chiede, crede sia pericoloso. Invece no: chi va lì, poi non vuole più tornare indietro da quanto si sta bene». Come lei dall’Inter.

«In Sudamerica l’Inter è da anni la squadra... sudamericana. Come se fosse un club in più, le televisioni diffondono più l’Inter delle altre, io l’ho sempre guardata, e ancor più quando Cordoba arrivò in nerazzurro. Chi era il mio idolo? Ivan a parte, Ronaldo: ho fatto l’attaccante fino a 16 anni».

FREDY GUARIN 25 ANNI CENTROCAMPISTA

Fredy Guarin è nato a Medellin (Colombia) il 30 giugno 1986. Centrocampista del Porto e della nazionale colombiana. 2005 Dopo gli inizi in patria, nell’Envigado, va a giocare in Argentina, al Boca. Dopo una stagione viene ceduto al Saint Etienne. 2008 Viene acquistato dal Porto e vince 3 Coppe di Portogallo, 1 Europa League, 2 titoli nazionali e 3 Supercoppe portoghesi.

Guarin

«Inter, un gol da Champions o vinceremo l’Europa League» Da piccolo vendeva empanadas, giocava centravanti e impazziva per Ronie «Ora sogno una rete alla Lazio. E se non sarà 3˚ posto, trionferemo altrove» una delle squadre più forti del mondo, perché mi trovo bene con mia moglie e i miei figli Daniel (6 anni, ndr) e Dana (1, ndr), perché la volevo e adesso che l’ho raggiunta non voglio perderla. Amo l’Inter perché c’è Cordoba, perché c’è l’azzurro che è il mio colore preferito, per l’importanza del club, perché da qui sono passati i migliori giocatori del mondo fra cui un altro mio idolo, Vieira, quello per il quale ho la maglia numero 14».

perché la voglia di giocare e di far sentire la mia presenza nel gruppo era infinita».

Vincere a casa-Lazio potrebbe non servire per la prossima Champions League: però ci crede ai miracoli calcistisci?

Finora cosa crede di aver dimostrato. E il prossimo anno cosa vorrà far vedere in più?

«I miracoli esistono eccome, purtroppo non ho potuto giocare qui la Champions e vorrei giocarla il prossimo anno. Noi cominciamo a vincere, facciamo il nostro gioco, poi vediamo cosa succede...».

Recentemente lei ha detto: «Dall’Inter non mi muovo». Ce la farà?

Quanto ha «sofferto» per tutto ciò che si disse al suo arrivo, tipo che l’Inter aveva preso un giocatore infortunato?

«Dorlan Pabòn, centrocampista ’88 dell’Atletico Nacional».

«Dovranno parlarsi i club ma io voglio restare così come sento di poter rimanere: perché è

«Non tanto perché fortunatamente (ride) non capisco ancora bene l’italiano. Ma un po’ sì,

Numero nove?

«Numero 9: fu l’allenatore della nazionale colombiana Under 17 a mettermi a centrocampo, si chiama Eduardo Lara. Da quel momento, ho giocato solo in mezzo. Come qui».

Fredy Guarin, 25 anni PHOTOVIEWS

MERCATO L’INTERESSE DI ANCELOTTI PER LUCIO TROVA UNO SBOCCO?

Sondaggio per Sakho del Psg Samuel-Castellazzi: rinnovi Piace (da un anno) il centrale difensivo francese. Dal Brasile: «Forlan è nostro» MILANO

Prima di tutto, chi c’è e resterà: Walter Samuel e Luca Castellazzi hanno rinnovato ieri i rispettivi contratti che sarebbero scaduti il 30 giugno prossimo. Il difensore ha prolungato fino al 2013 con opzione per un altro anno, il portiere fino al 2014. Ora manca solo il tassello-Chivu, al quale è stato proposto un biennale (più opzione

NELL’INTER Arriva a gennaio dal Porto, ma gioca la prima gara solo l’1 aprile, con Stramaccioni, mezzora nella ripresa di Inter-Genoa 5-4, perché prima deve recuperare da un grave infortunio al polpaccio. Finora in nerazzurro ha totalizzato 5 presenze, tutte in campionato, 4 delle quali da titolare. Presto Inter e Porto dovranno incontrarsi per discutere del suo riscatto, fissato a 13,5 milioni di euro: l’Inter conta di chiudere per 10,5.

la maglia

per un anno) a stipendio dimezzato. La risposta arriverà. Lucio e Sakho Ora, chi potrebbe

partire o arrivare: nel discorso legato agli interessi (anche) del Paris Saint Germain per Lucio, ecco affiorare l’indiscrezione secondo cui l’Inter avrebbe fatto un sondaggio per il centrale difensivo Mamadou Sakho, classe ’90 del Psg: il club nerazzurro ci provò anche un’estate fa convinto delle qualità del gioca-

A Milano si vedono già maglie di Lavezzi. Arriverà?

«Che sono un combattente, con carattere e voglia di vincere. La prossima stagione? Prima fatemi avere la certezza di restare, poi ve lo farò vedere». Ha un giocatore colombiano, non noto come Falcao, da suggerire all’Inter?

Stramaccioni ha stregato tutti: anche Guarin?

«Ha tanta voglia di vincere. E una forte personalità».

Rewind, a proposito di Lazio: prima dell’Inter, si è parlato di biancocelesti e Juventus interessate a lei. Quanto è stato vicino all’una e all’altra?

«Ne avevano parlato fra procuratori forse, ma non ero presente. Appena è spuntata l’Inter, mi sono presentato. Il sogno va vissuto in prima persona e dal primo minuto».

Al massimo sarà Europa League, che lei ha già vinto.

Scusi Fredy, quanti tatuaggi ha?

«Chiaro che se non dovessimo centrale la Champions vorrò vincere lì, dove ho già vinto col Porto. Se è un problema giocare il giovedì? Per due anni ho fatto campionato e coppa senza problemi: ci sono abituato, nessuna paura, nessun problema».

«Sei, perché?». Se domenica prossima fa il gol-Champions, ne «disegna» un altro?

«Se succede, e sarebbe il primo nell’Inter, qualcosa farò. Sicuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX L’ITALO BRASILIANO AL PSG SENZA RIMPIANTI tore che ora, dopo errori di troppo, sosta più in panchina che in campo. Sakho, franco-senegalese, ha però una quotazione altissima, sopra i 15 milioni: forse l’interessamento si bloccherà? La promessa Altro giro, altro tormentone, quello legato a Diego Forlan. In un’intervista rilasciata a una radio brasiliana, il presidente dell’Atletico Mineiro, Alexandre Kalil, è stato nettissimo: «L’Inter deve liberare il giocatore, esiste già una promessa del presidente Moratti. Noi siamo in lizza e continueremo a lottare per averlo, ma per ora non sono sicuro che ci riusciremo al cento per cento». Il problema è soprattutto uno: Diego Forlan vuole lasciare l’Inter? Chissà. Però pare ci sia anche il San Paolo. Di Lucas. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Thiago Motta: «Amico di Cambiasso? No E spero che Moratti non ci porti via Leo» In un’intervista ai microfoni di Sky, Thiago Motta è tornato sul suo addio all’Inter, ma anche sull’ipotesi del ritorno al club nerazzurro di Leonardo: «Se non fosse stato per Gasperini, sarei stato venduto prima. Quando ho capito che me ne sarei andato comunque a giugno, ho preferito farlo subito. In quello spogliatoio comandano gli argentini? Con Samuel mi sono trovato benissimo, con Milito avevo un rapporto dai tempi del Genoa, con Zanetti ho avuto una relazione normale, di Cambiasso non sono amico, ma c’è sempre stato rispetto». Il futuro targato Stramaccioni? «Spero possa fare bene in prima squadra come con la Primavera, ma non è semplice:

Thiago Motta, 29 anni FORTE dipende anche dal supporto che ti danno». E se Moratti si riprendesse Leonardo? «Spero resti con noi perché è una persona importante, che sa fare molto bene il suo lavoro».


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SERIE A si trova posto a bordo campo. Gli altri si rassegnano ad aspettare i propri beniamini fuori dai cancelli.

L’incredibile cornice di pubblico di ieri alla Pientina per l’allenamento a porte aperte deciso da Stramaccioni prima di Inter-Lazio BOZZANI

In 5.000 alla Pinetina «Pazza Inter, Stramala» Un muro di gente per l’allenamento a porte aperte, tanti fuori dai cancelli: chi si aspettava una spinta così prima della Lazio? DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como)

I «pinetinologi» hanno dovuto riesumare la vigilia del famoso Juventus-Inter del fattaccio Ronaldo-Iuliano (aprile ’98) e la presentazione di Samuel Eto’o (estate 2009). Perché cinquemila tifosi che invadono la Pinetina per un allenamento «mascherato» - come previsto e prevedibile Stramaccioni non ha fatto prove anti Lazio - e per di più al termine di una stagione maledetta, non se li aspettava proprio nessuno. Il segnale

che la fede non conosce limiti e che questa è davvero «Pazza Inter, Stramala», come canta la gente. Restano fuori in tanti Già un’ora

prima dell’inizio tutte le vie d’accesso al Centro sportivo «Angelo Moratti» erano paralizzate. Nemmeno la buona volontà degli steward ha potuto evitare il congestionamento del traffico. Ma nessuno ha perso il sorriso, al massimo un paio di chili per la lunga camminata sotto un sole cocente (quasi 30˚). La tribunetta purtroppo ha una capienza limitata e soltanto una parte dei tifo-

Uno spicchio di San Siro alla Pinetina: è stato delirio nerazzurro BOZZANI

Amici e nemici Squadra in campo alle 16, quasi intimorita da quella barriera umana. Cori per tutti, con picchi di decibel per Milito, Cordoba e l’evergreen Zanetti. Pensieri meno affettuosi per i milanisti (Ambrosini e Galliani su tutti) e gli juventini (gettonato Andrea Agnelli). Mentre il preparatore dei portieri Nista torchia Castellazzi e Orlandoni, Branca e Ausilio osservano defilati, Stramaccioni all’inizio rimane sulle sue, limitandosi a dividere la squadra in tre gruppi per le esercitazioni tattiche. Mancano Castaignos, Chivu e Stankovic (stagione finita), Alvarez, Forlan - l’oggetto misterioso era l’unico che avrebbe rischiato qualche fischio - Pazzini e Ranocchia. L’argentino lavora su un altro campo, poi si unirà al gruppo pochi minuti: più per i tifosi che per altro. Strama e Wes Ritmi rilassati,

anche se Strama via via entra nella parte e accompagna ogni giocata con un commento. Peccato che la voce si perda nel caos generale, perché il suo trasporto è contagioso. Julio Cesar, schierato a centrocampo perché a Roma è squalificato, conferma di avere piede felpato e alla fine resterà a palleggiare con il figlio Cauet. Zanetti segna il primo gol della partitella finale e per poco non crolla la tribunetta. Sneijder vorrebbe regalare un pallone ai tifosi e lo calcia oltre la recinzione. Peccato che il fortunato sia distratto, se lo prenda in testa e lo faccia tornare in campo. Mai come stavolta però è davvero festa per tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE ULTIME DA APPIANO

Si ferma Obi E Alvarez non è al top APPIANO GENTILE (Co) Tegola Obi per Stramaccioni. Durante l’allenamento di ieri il centrocampista nigeriano si è infatti fermato per un risentimento muscolare alla coscia sinistra. Oggi Obi sarà sottoposto a esami strumentali, ma un suo recupero per la sfida di domani sera contro la Lazio sembra da escludere. Un vero dubbio Perdita pesante perché il ragazzo ultimamente si era confermato pedina importante nel disegno del tecnico: sia da titolare, che per irrobustire il centrocampo a gara in corso. Obi all’Olimpico avrebbe avuto speranze di giocare anche dal 1’, visto che anche ieri Ricky Alvarez ha svolto a parte il grosso del lavoro per non sovraccaricare il ginocchio che negli ultimi mesi tende ad infiammarsi. L’argentino comunque sarà quasi certamente tra i convocati che oggi pomeriggio si imbarcheranno per Roma. Probabile un ballottaggio con Mauro Zarate, il grande ex della sfida che nelle ultime gare è partito dalla panchina. A differenza del derby, Strama potrebbe partire con un modulo leggermente più offensivo, anche se il passaggio dal 4 4 1 1 visto contro il Milan all’albero di Natale nell’aria per domani è legato all’impiego e alla posizione dello stesso Alvarez. lu.tai.


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SERIE A

Fisco e finale di Coppa: Maradona torna a Napoli Diego martedì tenterà una conciliazione con l’Erario. La proposta: transazione da 3,5 milioni. Ma Befera: «Non faremo sconti». Poi l’argentino tiferà contro la Juve MARCO IARIA

La prossima settimana Diego Armando Maradona tornerà in Italia. Già martedì, se l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia accetteranno il suo invito a sedersi a un tavolo per cercare una conciliazione. Altrimenti due giorni dopo, quando è comunque fissata l’udienza davanti alla Commissione tributaria di Napoli per discutere il ricorso presentato dai legali dell’ex Pibe de oro contro quelle cartelle esattoriali che anno dopo anno, interessi dopo interes-

si, sono lievitati a 40 milioni, da una richiesta originaria di 7. E non è escluso che Diego concluda la sua visita in Italia assistendo, domenica a Roma, alla finale di Coppa Italia tra la Juventus e il suo Napoli. Proposta Prima di tutto Marado-

na offrirà la sua mediazione volontaria al Fisco: l’appuntamento è alle ore 10 alla Stazione marittima Molo Angioino, a Napoli, con l’avvocato Paolo Trapanese, ex portiere della Nazionale di pallanuoto, nelle vesti di mediatore. La proposta di Diego, davanti all’organismo Italia

Diego Armando Maradona, 51 anni, proverà a mediare col Fisco EPA

Mediazione, sarà la seguente: transazione da 3,5 milioni (peraltro coperti dagli sponsor) a condizione che vengano investiti dall’Agenzia delle Entrate a fini sociali, «creando — spiega il legale Angelo Pisani — un centro d’ascolto per i contribuenti in difficoltà». Tuttavia Attilio Befera, direttore dell’Agenzia, pare aver spento in partenza le speranze maradoniane. «C’è una sentenza definitiva — ha detto al magazine Sette —. Non può pretendere di avere sconti. È venuto in Italia un paio di volte. Gli abbiamo sequestrato un paio di orecchini e un Rolex... Un atto dovuto». Se martedì il Fisco non si presenterà, o comunque rigetterà la conciliazione, allora Maradona giocherà le sue carte nel ricorso di giovedì. Ma già minaccia di intentare una causa di risarcimento danni allo Stato per 500 milioni, davanti al Tribunale civile di Napoli, e di rivolgersi persino alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Precedente Gli avvocati dell’ex

ASSALTO A 2 COPPE

Napoli, Cavani suona la carica: «Ora 2 vittorie» Campionato con vista Champions e Coppa Italia: i due fronti su cui il Napoli si dovrà concentrare. Domani gli azzurri, orfani di Cavani, squalificato, sfideranno il Siena, per l’ultima di serie A. Una vittoria potrebbe non bastare per agguantare il terzo posto e la prossima Champions: «Abbiamo poche possibilità – ha detto Cavani, ma noi faremo il massimo ed alla fine si vedrà cosa sarà successo. E'giusto crederci, anche se non dipende più solo da noi». Se il Catania non batterà l'Udinese, il Napoli dovrà rassegnarsi all'Europa League. Domenica prossima a Roma ci sarà poi la finale di Coppa Italia contro la Juve. Il Matador lo scorso anno realizzò 33 reti, adesso è a quota 32. Un gol ai bianconeri gli farebbe eguagliare il suo record personale e potrebbe lanciare il Napoli verso il primo trofeo dell'era De Laurentiis. «Sarà la partita più importante dell'anno», le parole del bomber uruguaiano. (g.m.)

CI SONO PICCOLE AZIONI CHE FANNO PIÙ GRANDE IL FUTURO.

Taccuino SERIE A DONNE

Lottano in tre per la Champions (f.sal.) Oggi in campo la 25ª e penultima giornata di A femminile. Ancora aperta la lotta per il 2˚ posto che vale la Champions: il Tavagnac co ospita la Torres già Campione d’Italia, big match tra Verona e Bre scia. Il programma (ore 15): La zio Chiasiellis, Mozzanica Como, Ri viera di Romagna Milan, Tavagnac co Torres, Torino Roma, Vene zia Firenze, Verona Brescia (diff. RaiSport 1 lunedì ore 15). La classifi ca: Torres 65, Verona 58, Tavagnac co 56, Brescia 55, Mozzanica 39, To rino 34, Chiasiellis 31, Como 29, Fi renze 23, Lazio e Riviera di Roma gna 22, Venezia 19, Milan 11, Roma 8.

MEDICINA SPORTIVA

Congresso a Formia con Castellacci Si conclude oggi a Formia al Teatro Remigio Paone il convegno di medicina sportiva dell'Associazione Easmes (European Association Of Sport Medicine and Exercise Scien ce). Ai lavori partecipano anche il re sponsabile dello staff medico della Nazionale Enrico Castellacci e quel lo del Napoli Alfonso De Nicola.

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fuoriclasse argentino, Angelo Pisani e Angelo Scala, argomentano: «Vogliamo porre fine a un’assurda persecuzione nei confronti di Maradona, il quale non riesce a mettere piede sul territorio italiano senza essere soggetto a violente, illegittime e "speciali" forme di aggressione. È stato assolto sia in sede penale sia dai giudici tributari che hanno annullato già dal 1994 gli accertamenti comuni anche ai coobbligati di Diego. Peraltro, la legge Salva Italia ha blindato la sentenza di 18 anni fa, ormai passata in giudicato». Il riferimento è al pronunciamento della Commissione tributaria campana che accolse il ricorso del Calcio Napoli e di Alemao e Careca, la cui contestazione era la stessa che pende ancora sulla testa di Maradona: una parte dello stipendio versata dal club sotto forma di sfruttamento dei diritti d’immagine, e quindi esentasse. La Commissione sentenziò che mancava la prova che quei contratti accessori fossero fittizi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A

Reja a oltranza Resterà se la Lazio arriva terza E Lotito potrebbe tenerlo in ogni caso Si allontana Zola, l’altra soluzione è Pioli

Le strade che portano all’Europa Giornata

38ª

UDINESE 61

CATANIA

LAZIO

59

Inter

INTER

58

LAZIO

NAPOLI 58

Siena

In MAIUSCOLO le partite in trasferta

DAL NOSTRO INVIATO

GDS

STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)

Guidolin conferma la squadra che vince grazie al recupero-lampo di Pinzi FRANCESCO VELLUZZI MASSIMO MEROI

Doppia rimonta, doppia sorpresa. Mai come in questo momento i destini della Lazio e di Edy Reja coincidono in tutto e per tutto. Dieci giorni fa, dopo l’1-1 interno col Siena, per la Lazio sembrava definitivamente sfumato il sogno Champions; e per il tecnico parevano cadute le residue speranze di conservare la panchina nella prossima stagione. Ma poco più di una settimana dopo tutto è cambiato. I biancocelesti sono di nuovo in lizza per il terzo posto. E se lo centrano (necessario battere l’Inter e sperare che l’Udinese cada a Catania) la sorpresa sarà doppia. Perché Reja sarà l’allenatore anche l’anno prossimo. Reja si gioca tutto La storia biancoceleste del tecnico goriziano pareva al capolinea. A un certo punto la società si era convinta di salutarlo anche nel caso di qualificazione in Champions. Negli ultimi tempi, però, la situazione è cambiata. E’ successo perché è tornato il sereno nel rapporto tra Reja e Lotito, che aveva conosciuto un momento di crisi in seguito alla caotica vicenda delle dimissioni dell’allenatore lo scorso febbraio. I due, Lotito e Reja, sono tornati a sentirsi e a confrontarsi su tutto, come nei giorni migliori. Al tempo stesso il presidente ha cominciato ad interrogarsi sulla validità della scelta già effettuata per voltare pagina, quella del duo Zola-Casiraghi. L’ipotesi resta affascinante, ma anche molto rischiosa, per questo le azioni di Reja sono tornate clamorosamente a salire. E

Tutti in piazza per l’Udinese In città è già pronta la festa

LA VOLATA FINALE

Edy Reja, 66 anni EIDON

se domani sera dovesse essere Champions il rinnovo sarebbe scontato. L’alternativa è Pioli Ma Reja po-

trebbe restare a prescindere dal terzo posto. A meno che non prenda piede un’idea nata negli ultimissimi giorni. Che è quella che porta a Stefano Pioli. Dopo aver valutato anche la candidatura Gasperini, il duo Lotito-Tare ha sondato il terreno per l’attuale tecnico del Bologna. Con Pioli c’è stato pure un contatto informale per valutare la fattibilità dell’operazione nel caso in cui la società decida di puntare su di lui. Se ne parlerà eventualmente la prossima settimana. O forse no, se il sogno Champions dovesse avverarsi.

Tre gare e 27 combinazioni possibili. All’Udinese basta un punto per il 3˚ posto. UDINESE In Champions se vince o pareggia, e anche se perde ma non vince il Napoli e Lazio Inter finisce in parità: 20 possibilità su 27. In vantaggio con la Lazio (2 2, 2 0). In svantaggio con il Napoli (0 2, 2 2) e l’Inter (1 0, 1 3). LAZIO In Champions se batte l’Inter e l’Udinese perde: 3 possibilità su 27. In vantaggio col Napoli (0 0, 3 1). In svantaggio con l’Udinese (2 2, 0 2). Con l’Inter ha perso 2 1 a San Siro. NAPOLI In Champions se vince, l’Udinese perde e la Lazio non vince: 2 possibilità su 27. In caso di arrivo a pari punti con l’Udinese, il Napoli è in vantaggio negli scontri diretti. A pari punti con l’Udinese e l’Inter, i partenopei sono primi nella classifica avulsa. In svantaggio con la Lazio (0 0, 1 3). INTER In Champions se vince, l’Udinese perde e il Napoli non vince: 2 possibilità su 27. Se arriva a pari punti con l’Udinese a quota 61 è in vantaggio negli scontri diretti (0 1, 3 1). In svantaggio invece col Napoli (0 3, 0 1). All’andata ha battuto la Lazio (2 1). EUROPA LEAGUE Se il Napoli chiude al terzo posto, Europa League alle tre inseguitrici. Se il Napoli scivola in classifica, va in Europa League (come finalista di Coppa Italia) e le altre due fanno i preliminari.

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STRATEGIE ROSSOBLÙ PRESTO DEFINITO IL FUTURO

Il voto

Lo slogan è abusato, ma è sempre d’attualità: non succede, ma se succede? A Udine l’attesa è tanta, ma la tifoseria non si scalda troppo. Ieri pomeriggio è saltato il pullman che il responsabile del coordinamento Edy Morandini stava organizzando da giorni. Sono arrivate 30 adesioni, ne sarebbero servite almeno 40 per far partire il torpedone verso Catania. La società non ha organizzato nulla. Solo il solito charter della squadra che rientrerà dalla Sicilia in nottata. Così, a Catania non ci saranno più di 50 irriducibili friulani. Un peccato perché la squadra è lanciata verso un terzo posto che sa davvero di straordinario ed è già in Europa League, con almeno la certezza del quinto posto. Tv Chi sta organizzando una

non stop dalle 19.30 alle 24 è Udinese channel che vivrà la serata con un collegamento dagli studi di piazza XX settembre dalle 19.30. Un inviato a Catania sarà pronto a filmare tutto. In piazza Libertà ci sarà un’altra giornalista. I tifosi, almeno 300, sono pronti a resistere in aeroporto. La società lavora a fari spenti, ma lavora. Se l’Udinese raggiungerà lo storico 3˚ posto ci sarà la festa in piazza Libertà e una cena intima a seguire. Prima delle vacanze potrebbe esserci un’amichevole col Granada se l’altra squadra dei Pozzo domani si salverà nella Liga. Dal campo Com’è che si dice? Ah sì: squadra che vince non si

Giampiero Pinzi, 31 anni FORTE

cambia. E così ecco che Francesco Guidolin riproporrà la formazione mandata in campo nelle ultime tre partite con Lazio, Cesena e Genoa e che hanno portato in dote 9 punti decisivi. Tutto questo sarà possibile grazie al recupero monstre di Giampiero Pinzi che, uscito dopo 6’ domenica scorsa per la dura entrata di Kucka, ha saputo riassorbire in fretta la forte contusione al ginocchio. «Farò di tutto per esserci», aveva detto il mediano dopo che gli esami avevano escluso una distorsione al ginocchio. E Pinzi ci sarà al centro di una mediana nella quale sarà riproposto l’argentino Pereyra. Alle spalle di Di Natale sarà confermato Fabbrini chiamato a una importante prova di maturità.

Sarebbe Volpi, ma ha già smentito. Guaraldi contrario, vuole restare

Il Siena ieri ha liberato il d.s. e farà altrettanto con il tecnico

Siena. Ecco perché era necessario definire i dettagli della sua uscita anticipata. Dopo aver ottenuto quattro salvezze in A e una promozione dalla B, Perinetti si trasferirà al Palermo firmando un triennale. L’annuncio arriverà a inizio settimana.

MILANO

Sannino Nell’incontro di ieri pe-

Non è più tempo di illazioni: il futuro del Bologna, nelle mani dei soci attuali o di un nuovo acquirente, si deciderà in un mese. Da ieri infatti è iniziata la procedura della scalata alla proprietà rossoblù con una lettera d’intenti che l’advisor Tamburi di Milano ha inviato a tutti i soci del Bfc, in primis all’ingegner Consorte, presidente uscente del patto di sindacato del Bfc, e al geometra Guaraldi, presidente del club. L’offerta Nella missiva Tamburi esprime la volontà di un cliente anonimo ma importan-

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Colantuono a Caravaggio MAGNI

Colantuono al santuario L’aveva promesso: in caso di salvezza dell’Atalanta nonostante i sei punti di penalizzazione, il tecnico Stefano Colantuono con il suo staff sarebbe andato a piedi da Bergamo sino al Santuario di Caravaggio. E’ quello che ha fatto ieri, per rispettare il suo particolarissimo voto MAGNI

Procede senza intoppi la trattativa che porterà Giorgio Perinetti e Giuseppe Sannino a Palermo. Un altro passo è stato compiuto ieri a Roma dove si sono incontrati i presidenti interessati: da una parte Maurizio Zamparini, dall’altra Massimo Mezzaroma, numero uno del Siena. Una chiacchierata cordiale durante la quale si è parlato non solo di Perinetti e Sannino, ma anche di mercato in vista di sinergie per la prossima sessione. Perinetti Il responsabile dell’area tecnica dei toscani ha ancora un anno di contratto con il

38ª

Giornata

GENOA 39

Palermo

LECCE

CHIEVO

36

In MAIUSCOLO le partite in trasferta GDS

(a.c.) Doveva essere la sua partita. Fabrizio Miccoli era carichissimo: giocare, segnare e vincere contro il Genoa domani sera al Ferraris per contribuire alla salvezza miracolo del «suo» Lecce (che a pari punti col Genoa si salverebbe per gli scontri diretti favorevoli). E invece il capitano rosanero si è fermato durante l'allenamento di ieri (sospetta distrazione muscolare della coscia destra). Lui che doveva essere il leader motivato di un Palermo quasi in vacanza domani si limiterà a spronare i compagni dalla tribuna sperando nel frattempo che il grande amore Lecce riesca a battere il Chievo: «Sono triste perché non posso giocare questa partita, sono sfortunato ha detto il salentino al sito del club , ma sono certo che i miei compagni daranno il massimo per chiudere positivamente il campionato». Miccoli nella sua lunga carriera non ha mai giocato nel Lecce, ma si rivelò in una squadra della provincia, quel Casarano che lo fece debuttare in C1 ad appena 17 anni: segnò 19 gol in due stagioni e nel 1998 passò in B alla Ternana, prima del trasferimento in A al Perugia nel 2002.

Fabrizio Miccoli, 31 anni ANSA

La Classifica

VERTICE A ROMA ZAMPARINI-MEZZAROMA

Palermo: Perinetti c’è Lunedì tocca a Sannino

ANDREA TOSI BOLOGNA

Miccoli è k.o. niente Genoa «Sono triste»

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Anonimo compratore all’assalto del Bologna te di avviare una trattativa per l’acquisto delle quote di maggioranza chiedendo l’accesso ai libri sociali per il controllo dei conti. Niente nomi e cognomi, ma lo spessore dell’advisor è una garanzia della serietà del cliente che da più fonti risulta essere lo Social Sport Foundation, un fondo internazionale già proprietario dello Spezia, del Recco pallanuoto e del Rijeka Calcio, società che ruotano nell’orbita di Gabriele Volpi anche se il petroliere ligure ha già più volte smentito di essere interessato al Bologna. Non è casuale che questa lettera sia stata spedita prima del CdA del Bologna in programma lunedì sera. Un’assemblea che potrebbe diventare molto calda perché alcuni dei soci non allineati con Guaraldi, sempre scettico su questa vicenda e intenzionato a rimanere in sella, vorrebbero esaminare l’ipotesi di cessione anche per monetizzare l’investimento iniziale.

LA LOTTA-SALVEZZA

rò Zamparini e Mezzaroma hanno parlato pure di Sannino, la prima scelta per la panchina rosanero della nuova stagione. Anche lui ha ancora un anno di contratto e per questo il tecnico incontrerà il suo attuale presidente lunedì. Se Sannino ribadirà la voglia di provare una nuova esperienza, Mezzaroma lo lascerà libero anticipatamente. Toccherà poi a Zamparini parlare con Sannino per il contratto (2 o 3 anni). La coppia Perinetti-Sannino viaggia verso Palermo, dove tornerà anche Gonzalez che non verrà riscattato dal Siena. Brega-Di Chiara © RIPRODUZIONE RISERVATA

PARTITE

RETI

SQUADRE

PT

JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO NAPOLI INTER ROMA PARMA BOLOGNA CATANIA ATALANTA * CHIEVO FIORENTINA SIENA PALERMO CAGLIARI GENOA LECCE

81 77 61 59 58 58 53 53 51 48 46 46 45 44 43 42 39 36

NOVARA

32 37 7 11 19 34 63

CESENA

22 37 4 10 23 22 57

G

V

N

P

F

S

37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37

22 23 17 17 15 17 15 14 13 11 13 11 11 11 11 10 10 8

15 8 10 8 13 7 8 11 12 15 13 13 12 11 10 12 9 12

0 6 10 12 9 13 14 12 12 11 11 13 14 15 16 15 18 17

65 72 50 53 64 57 57 53 41 47 40 34 37 44 52 37 48 40

19 32 35 46 45 52 52 53 42 50 40 45 43 43 60 46 69 55

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE

Juventus Campione d’Italia. Cesena e Novara retrocesse in Serie B. La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione

Marcatori 28 RETI: Ibrahimovic (10) (Milan) 23 RETI: Milito (7) (Inter); Cavani (3) (Napoli) 22 RETI: Di Natale (4) (Udinese) 18 RETI: Palacio (3) (Genoa) 16 RETI: Denis (3) (Atalanta); Miccoli (2) (Palermo) 15 RETI: Giovinco (4) (Parma) 14 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina)


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SERIE A

4 «Io via dalla Roma?

CAMPIONE NEL 2001 Franco Baldini è nato a Reggello (Fi) il 3 ottobre 1960. GIOCATORE Centrocampista, ha giocato in Serie A nel Bologna (’81-’82) e in B con Varese, Bari, Pescara e Campobasso DIRIGENTE Finita la carriera sul campo, diventa agente di giocatori. Collabora con la Roma portando Konsel e Paulo Sergio, poi entra nei quadri giallorossi da dirigente. E’ il d.s. campione d’Italia nel 2001, poi lavora con Fabio Capello al Real Madrid nel 2006 e nell’Inghilterra fino al 2011. Nell’ottobre scorso torna ufficialmente alla Roma

Ora è troppo facile» Le mosse di Baldini dopo l’addio di Luis Enrique «Dimissioni? No, ma rimetterò il mio mandato al cda»

ANDREA PUGLIESE ROMA

«Scusate, ma il progetto non è fallito». È la difesa di Franco Baldini alle sue idee, alla Roma, alla sua rivoluzione. Arriva ieri da Sky Tg24, ma soprattutto dopo l’addio di Luis Enrique, con il d.g. giallorosso che al tecnico aveva legato a doppio filo la sua permanenza a Roma. «Le

dimissioni? Non lo posso fare, sarebbe come premiarmi in una maniera che non merito. Lunedì c’è un cda, dove non tutti sono contenti del mio operato. Rimetterò il mandato al loro giudizio. Ho 4 anni di contratto, ma se non sono contenti saluto e vado via». Scenario Non succederà, Baldi-

ni ha ancora la fiducia del cda. Ma la mancanza di risultati non

aiuta. «Che volesse andar via, Luis ce lo ha detto dopo il k.o. con la Fiorentina — continua il d.g. —. Gli abbiamo chiesto di pensarci, il suo operato è buono. Ha avuto una consunzione fisica, un dispendio di energie che lo ha fiaccato. Ma la Roma è terza in tutte le statistiche sulla qualità del gioco, dietro Juve e Milan: possesso palla, tiri, supremazia territoriale». Già, ma le statistiche non hanno prodot-

Franco Baldini, 51 anni, a sinistra. Il d.g. della Roma è con Luis Enrique ANSA

to risultati. E la Roma si è sciolta come neve al sole. Panchina Così, mentre il tecnico spagnolo riceveva il tapiro da Striscia («È l’unico premio vinto a Roma, dove potrei anche restare a vivere — ha detto Lucho —. Nel mio armadietto ancora non c’è la tuta di Montella. Problemi con Totti? Meglio che lo chiediate a lui»), la Roma studia le soluzioni. Montella resta il favorito, come dimostra la conferenza annullata a Catania. Non ci fosse stato l’Europeo, Baldini avrebbe pensato a Prandelli, mentre Villas Boas è in ribasso. «Guardiola? Lui è pura fantascienza — dice Baldini —. Un anno fa gli dissi: "Se ti sei stancato di vincere facile, vieni da noi"...». E dal Brasile arriva il rifiuto del Corinthians per il difensore Leandro Castán (la Roma ha offerto 4 milioni di euro, i brasiliani ne vogliono circa 6). Futuro Ieri, intanto, c’è stata l’assemblea dei soci di Unicredit. Nessuna «fiammata» anti-Roma, anche se l’a.d. Federico Ghizzoni ha chiarito che la partecipazione nel club «ha avuto un impatto negativo di 12 milioni», cioè la svalutazione nel bilancio 2011 di Unicredit della quota detenuta nella Neep, società che controlla la Roma. Lunedì, nel cda giallorosso, verrà «chiamato» l’aumento di capitale di 50 milioni, dove Unicredit ha già anticipato la sua parte (21 milioni) e gli americani circa 10. «La proprietà vuole investire ancora e non credo si possa tirare indietro, dopo aver speso così tanti soldi per risanare un po’ la situazione debitoria», chiude Baldini. Il bilancio 2010-11 si chiuse con una perdita di 30,8 milioni, quest’anno si rischia di arrivare a 50. Bisognerà investire ancora molto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DA BARCELLONA

Guardiola: «Luis ha fatto grandi cose» Era stato proprio lui a suggerirlo a Franco Baldini più di un anno fa, quando ha gentilmente detto no alla Roma. «Prendi Luis Enrique, farà grandi cose», aveva detto Guardiola al d.g. giallorosso. E ieri l’allenatore del Barcellona, alla sua ultima conferenza pre partita in blaugrana, è tornato a parlare di Lucho. «Per me ha fatto un lavoro straordinario — dice Guardiola, che oggi a Siviglia siederà per l’ultima volta sulla panchina del Barça —. Roma è esigente, io ci ho giocato, non è una piazza semplice. Non so perché abbia lasciato, ma so che se ha fatto una scelta, è perché ne è veramente convinto». pug

Il Tapiro

«L’unico titolo» Tapiro di Striscia a Luis Enrique. «E’ l’unico premio che vinco a Roma».


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CALCIOSCOMMESSE

Giallo Padova-Atalanta e quel Ruopolo in regalo Il d.s. Foschi mai arrivato a Bergamo, l’attaccante trasferito per soli 50 mila euro, le domande a Marilungo: quanti misteri taccante ha comunicato l’intenzione di vuotare il sacco al suo avvocato Massimo Diana soltanto nelle ore precedenti l’audizione. A quel punto, non era più possibile avvisare la società. Gli uomini di Palazzi hanno secretato il verbale e hanno imposto al giocatore il silenzio. Se si fosse autosospeso, avrebbe fatto capire che a Roma era successo qualcosa di serio. E anche l’avvocato Diana era tenuto al segreto professionale.

ROBERTO PELUCCHI

Francesco Ruopolo da ieri all’ora di pranzo è a Modena, nella sua città, assieme alla moglie Giulia. Non ha aspettato che le minacce dei tifosi diventassero realtà («Entro sabato deve lasciare la città. Diversamente lo farà comunque. E’ solo questione di scegliere il modo»). Si è confrontato con i dirigenti in mattinata, in modo sereno, poi ha messo alcuni vestiti in un borsone e ha lasciato Padova. Probabilmente per sempre. Ha dovuto scappare perché nessuno gli perdona di avere partecipato alle combine di almeno tre partite quando giocava nell’AlbinoLeffe e, soprattutto, di non avere avvisato il Padova della sua confessione, avvenuta il 7 marzo, durante l’audizione in Procura federale. Padova con cui ha continuato a giocare e a segnare, come se niente fosse, per altri due mesi.

Sospetti Ora resta da capire il

Sospeso Ieri pomeriggio il d.s.

del club veneto, Rino Foschi, ha spiegato che Ruopolo è stato «sospeso, non è più nel nostro gruppo. Piange, piange, piange. Non ci fa piacere quello che sta accadendo, più avanti prenderemo le decisioni per la rescissione del contratto». Foschi ha detto che la dirigenza non ha saputo della confessione «fino a giovedì, perché i verbali erano secretati». In effetti, i particolari emersi nelle ultime ore fanno propendere per la buona fede della società. Ruopolo ha deciso di dire tutta la verità ai collaboratori di Palazzi dopo un tormento interiore durato settimane. La vergogna di dover confessare le proprie colpe anche in famiglia lo deve avere tenuto a lungo sulle spine. Poi la riflessione e la paura di poter essere arrestato, come è avvenuto ad altri, forse gli hanno fatto comprendere la gravità della sciocchezza commessa. Da qui la decisione di togliersi il peso dalla coscienza. E’, bisogna ammetterlo, tra i pochi che hanno avuto il coraggio di farlo (ieri si sono autosospesi anche Poloni e Garlini dell’AlbinoLeffe). L’at-

Da sinistra Francesco Ruopolo e Cristiano Doni ai tempi dell’Atalanta IPP

DOPO IL DEFERIMENTO DI BERTANI E DELLA SAMP

L’amarezza di Garrone: «Siamo un club pulito, ma non garantisco per altri» GENOVA La parte più amara è nelle due righe finali: «Non posso né rassicurare né dar garanzie su fatti e decisioni di altri che sfuggono alla nostra possibilità di governo». Si chiude così la lettera aperta di Edoardo Garrone, vicepresidente vicario della Sampdoria, pubblicata sul sito ufficiale blucerchiato dopo il deferimento di Bertani e dello stesso club in merito alla vicenda-scommesse. «Non abbiamo mai usato scorciatoie nel nostro agire o per salvarci,

non le useremo mai in futuro — si legge nel comunicato —. Siamo stati e saremo inflessibili con coloro che dovessero disattendere la nostra etica del lavoro. Per questi motivi mi riesce difficile ingoiare il rospo del coinvolgimento della Sampdoria nel cosiddetto scandalo "scommessopoli". Della tutela dei nostri interessi si occuperanno i legali. I nostri tifosi possono e devono continuare ad essere confidenti: i risultati e le soddisfazioni arriveranno».

«peso» della confessione di Ruopolo, che riceverà una pena tanto minore quanto importanti saranno state le sue rivelazioni. E’ possibile (sarebbe assurdo se non fosse avvenuto) che la Procura federale abbia chiesto all’attaccante parecchie cose dell’annata trascorsa a Bergamo, e in particolare di Padova-Atalanta, partita sulla quale ci sono ancora molte zone d’ombra. Ma di sue parole in proposito (in un senso o in un altro) non c’è traccia nell’atto di deferimento. Perché ininfluenti o per non inquinare le indagini in corso a Cremona? Potrebbero però diventare fondamentali, come lo sono state quelle di Micolucci la scorsa estate. Di certo, ogni giorno si viene a conoscenza di un fatto che alimenta i sospetti. Incalzato dai giornalisti, Foschi ieri ha detto che Ruopolo è stato acquistato dall’Atalanta per «50 mila euro, da pagare in due rate». Praticamente è stato regalato un attaccante fondamentale nella promozione dell’Atalanta. Arrivato a parametro zero dall’AlbinoLeffe, ha giocato 31 partite (23 da titolare, 2019 minuti) e segnato 8 gol, ed era blindato da un contratto di tre anni. Se si aggiunge che prima della bufera del calcioscommesse a Bergamo si dava per sicuro l’arrivo di Foschi come responsabile dell’area tecnica e che la Procura federale è convinta che Marilungo sia stato protagonista a Padova di un episodio che confermerebbe la combine (ma il giocatore ha negato e per ora è fuori dai deferimenti), be’, si capisce bene perché a qualcuno la cosa continui a puzzare...

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L’INCONTRO

DEFERITI 22 CLUB La Procura federale ha comunicato martedì i deferimenti in base alle carte acquisite dalla Procura di Cremona.

S TESSERATI Sono stati deferiti 61 tesserati, di cui 52 calciatori in attività, 2 ex calciatori, 4 dirigenti, 3 iscritti all’albo dei tecnici.

S SOCIETÀ Sono 22 quelle deferite, nessuna per responsabilità diretta, una (l’Empoli) per responsabilità presunta. Sono tre di Serie A (Atalanta, Novara e Siena), dieci di B (AlbinoLeffe, Ascoli, Empoli, Grosseto, Livorno, Modena, Padova, Pescara, Reggina, Sampdoria), sei di Lega Pro (Cremonese, Frosinone, Monza, Piacenza, Rimini e Spezia) e tre dilettantistiche (Ancona, Avesa e Ravenna).

S LE PARTITE Sono 33 le partite indicate nell’atto di deferimento: 29 di B, 2 di Coppa Italia, 2 di Coppa Italia di Lega Pro.

Stefano Palazzi con Antonio Laudati ANSA

Palazzi avrà le carte di Bari tra 10 giorni Laudati pronto a trasmettere gli atti al procuratore federale MAURIZIO GALDI

Due ore per fare il punto sull’inchiesta della Procura di Bari sul calcioscommesse. Due ore durante le quali il Procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, e quello federale, Stefano Palazzi, hanno parlato dei tempi di chiusura delle indagini (almeno la prima fase) e di trasmissione degli atti. «Tranquillo, potrai cominciare a lavorare su tutte le carte entro una decina di giorni», tanto avrà assicurato Laudati a Palazzi che uscendo ai cronisti ha spiegato: «La prossima settimana ci metteremo già all’opera per verificare gli esiti di questa ulteriore attività d’indagine della magistratura ordinaria e nel più breve tempo possibile saranno fissati i dibattimenti da parte dei nostri organi giudicanti». L’inchiesta La Procura di Bari è in dirittura d’arrivo per la prima parte della sua inchiesta quella che maggiormente può interessare la giustizia sportiva. Dopo gli arresti di Masiello e dei suoi due amici, Carella e Giacobbe, e quelli dei tre capi ultrà, la parte relativa al condizionamento delle partite del Bari è quasi finita. Certo ci sono ancora da completare alcune verifiche su match di fine stagione e sul famoso Bari-Livorno di Coppa Italia che ha dato l’avvio all’inchiesta dopo la denuncia del bookmaker austriaco Sks365. Da quella partita e dagli incroci tra telefoni e celle «ingaggiate» si sta risalendo al livello superiore. Laudati a France Football ha detto: «Per la malavita organizzata le scommesse rendono più della droga». E dalle inchiesta della Gazzetta si è visto che riciclare soldi attraverso le scommesse è più conveniente di altre strade per la malavita. Collaborare Per tornare all’inchiesta sportiva, Palazzi ieri ha anche sottolineato: «È meglio parlare, soprattutto con la giustizia ordinaria e poi chiaramente anche con quella sportiva. La giustizia sportiva tiene conto di chi collabora e questo tipo di collaborazione ha effetti positivi anche nei confronti delle società». E Laudati ha aggiunto: «Il dottor Palazzi ha chiarito in modo esplicito che esistono strumenti tecnici che consentono anche alla giustizia sportiva di valutate positivamente le collaborazioni nelle indagini ordinarie e questo è un salto di qualità nelle indagini».

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LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DI RADIAZIONE

LA POLEMICA

L’Alta Corte: «Figc garantista su Moggi»

Il Barletta: «Sospendete i playoff»

«Giraudo e Mazzini elementi di spicco della organizzazione ufficiale dello sport» ROMA

Ieri l’Alta corte di giustizia sportiva ha reso note le motivazioni con le quali ha respinto i ricorsi di Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini contro le radiazioni inflitte dagli organi di giustizia sportiva della Federcalcio. «Di scorcio, con rilievo che sarà ripreso anche rispetto ad altro motivo di ricorso, sarà comunque il caso di sottolineare che, mentre è vero che la sentenza napoletana "rivede" taluni degli elementi fattuali

su cui si erano basate le sentenze sportive del 2006, essa accredita comunque un quadro complessivo di estrema gravità delle condotte del ricorrente», si legge nella motivazione relativa al ricorso di Luciano Moggi. L’operato della Figc Sempre nel-

le motivazioni di Moggi, l’Alta corte fa rilevare come la Federcalcio abbia operato con correttezza sia nell’aspettare («prudente» è giudicata la sua condotta) a infliggere la radiazione, ma anche (e soprattutto) nel mettere in atto una condotta «garanti-

sta» riaprendo di fatto il procedimento con un primo e secondo grado di giudizio. E sebbene non ci siamo dichiarazioni ufficiali, si definiscono «soddisfatti» in via Allegri proprio per il riconoscimento di un corretto operato. Gli altri ricorsi Il ricorso di Antonio Giraudo muoveva anche dal comportamento tenuto nei cinque anni dai fatti del 2006. L’Alta corte spiega: «Può, pertanto, essere considerata nella valutazione qualsiasi espressione concreta di ravvedimento operoso o di risarcimento o di riparazione del danno, e ogni altro elemento da cui possa ritenersi, in misura inequivocabile, l’abbandono attivo anche esternamente manife-

stato, con la ripulsa da comportamenti che inducono discredito dell’ambiente sportivo. Tutto quanto sopra, nella specie considerata, non risulta da prove offerte». Ma sulla radiazione di Giraudo grava per l’Alta corte anche il ruolo che rivestiva al tempo: «Inoltre acquista notevole rilevanza, ai fini della valutazione della "gravità", nella concreta fattispecie, la posizione soggettiva rivestita dall’incolpato nel campo dello sport, soprattutto quando sia (stato all’epoca) elemento di spicco nella organizzazione ufficiale dello sport». Motivazione che accomuna anche il ricorso di Innocenzo Mazzini.

E comincia la battaglia in attesa dei giudizi per il calcioscommesse. Ieri il Barletta ha chiesto all’Alta corte di giustizia sportiva la sospensione (inaudita altera parte, senza contraddittorio) dei playoff di Lega Pro. Il Barletta contesta a Lega Pro e Federcalcio di avere dichiarato la promozione dello Spezia e, escludendo il Barletta stesso, stabilito le date di playoff (20 e 27 maggio) tra Cremonese e Trapani. In via subordinata, se non venissero accolte le sue richieste, chiede che la Lega Pro sia condannata a risarcire il Barletta con 2 milioni di euro.

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Luciano Moggi, 74 anni LAPRESSE


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

VERSO EURO 2012 NAZIONALE

EuroItalia: si scaldan I possibili azzurri IL PROGRAMMA Domani il c.t. diramerà la lista dei convocati, lunedì alle 12 il raduno a Coverciano. Due amichevoli prima dell’Europeo: il 29 maggio a Parma contro il Lussemburgo e l’1 giugno a Zurigo contro la Russia

P Buffon

P De Sanctis

P Sirigu

P Viviano

D Abate

D Barzagli

D Bonucci

D Chiellini

D Criscito

D Maggio

34, Juve 113 gare Titolarissimo, uno dei big

35, Napoli 4 gare Terzo portiere d’esperienza

25, Psg 2 gare Miglior portiere della Ligue 1

26, Palermo 6 gare Per ora parte come quarto

25, Milan 2 gare Si gioca il posto con Cassani

31, Juve 28 gare, 0 gol Stagione super, rilanciato

25, Juve 13 gare, 2 gol Giovane, duro, sa pure segnare

27, Juve 50 gare, 2 gol Inamovibile come centrale

25, Zenit SP 19 gare Duttile e fresco campione russo

30, Napoli 15 gare Titolare come esterno destro

C Diamanti

C Giaccherini

C Marchisio

C Montolivo

C Nocerino

C Pirlo

C Schelotto

C T. Motta

A Balotelli

A Borini

29, Bologna 1 gara Inventa, può essere il jolly

27, Juve mai convocato Se la gioca con Pepe

26, Juve 19 gare, 1 gol Sa fare tutto, fondamentale

27, Fiorentina 32 gare, 1 gol Porta qualità in mezzo

27, Milan 10 gare Ora si fa valere pure in zona gol

32, Juve 82 gare, 9 gol Intorno a lui girerà l’Italia

22, Atalanta mai convocato El galgo, tanta corsa a destra

29, Psg 7 gare, 1 gol Fisico e ritmo per il brasiliano

21, Man. City 7 gare, 1 gol L’uomo di maggior talento

21, Roma 1 gara Tanto lavoro, può essere utile

Prandelli ha deciso: Destro sì E Giaccherini supera Pepe L’Atalanta ride: Peluso scavalca Balzaretti, sulla destra è pronto Schelotto In porta spunta Viviano, novità Borini. E il ct ha pronto un mister x in difesa SEBASTIANO VERNAZZA

Italia ci siamo. Lunedì a Coverciano parte l’operazione Euro 2012. Due giorni di test per 18 o 19 dei 30 convocati del listone di Prandelli. Esentati dal «tagliando» i giocatori di Juve e Napoli, impegnati il 20 nella finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico di Roma, del Psg (Sirigu e Motta) e Ogbon-

na (Torino, in B). Nomi e cognomi dei 30 saranno comunicati domani sera, in coincidenza con l’ultima di campionato. Entro le 12 del 29 maggio la scrematura: i 30 diventeranno 23 e con quei 23 giocheremo l’Europeo in Polonia e Ucraina. Proviamo a comporre il mosaico. Marchetti e la rissa Marchetti

della Lazio aveva buone possi-

bilità di entrare nel lotto dei portieri, ma la partecipazione da attore protagonista alla rissa di Udine, con conseguente squalifica, dovrebbe costargli la chiamata: Prandelli sull’etica non transige e ha imposto al gruppo il relativo codice. Buffon, Sirigu e De Sanctis formeranno l’euro-trio di portieri. Nei 30 dovrebbe entrare Viviano, tra gli eletti al principio dell’era Prandelli.

Difesa in progress Barzagli,

Chiellini, Bonucci, Maggio, Criscito e Ogbonna: su costoro non piove. Per il resto difesa in «progress». Abate in vantaggio su Cassani. Il nome nuovo è quello di Peluso dell’Atalanta. Per colpa del Pelu potrebbe lasciarci le penne Balzaretti, fin qui molto impiegato. Strano, ma possibile. Vedremo. Qualche dubbio su Ranocchia. I rumors dicono che il c.t. ab-

bia nella manica un centrale giovane. Acerbi? Ariaudo? Caldirola? Per questi nomi non abbiamo trovato riscontri. C’è chi rispolvera il «russo» Bocchetti: mah. Astori come usato sicuro, ma non scommetteremmo neppure su di lui. Un Diamanti è per sempre Ha de-

buttato in Nazionale nel novembre del 2010, in Italia-Romania amichevole sul neutro di Klagenfurt (Austria). Quel-

IL CASO TYMOSHENKO LA FIGLIA DELL’EX PRIMO MINISTRO YULIA, CONDANNATA A 7 ANNI DI CARCERE, SPIEGA LA LINEA DELLA FAMIGLIA

Eugenia: «No al boicottaggio per mia madre» «Fa bene Merkel a non voler sedere col dittatore, ma la gente ha diritto allo spettacolo» ANDREA LUCHETTA MILANO

Yulia Tymoshenko ha interrotto giovedì scorso lo sciopero della fame che portava avanti da più di 20 giorni. «L'ho incontrata per qualche ora. È molto debole, ha perso 10 chili» dice alla Gazzetta la figlia Eugenia, 32 anni, di fatto portavoce della madre condannata a sette anni di prigione. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ieri ha convocato alla Farnesina l’ambasciatore ucraino per rendere nota la preoccupazione dell’Italia. Sua madre ha denunciato nuove violenze?

«Adesso sono spaventati all' idea di poterle fare del male. Si

trova in ospedale, ma è come se fosse ancora in carcere, sottoposta a una videosorveglianza costante, perfino quando va in bagno».

prendiamo». Amnesty International ha pubblicato un report dal titolo «Ucraina: Euro 2012 messo in pericolo da una forza di polizia criminale».

È ottimista?

«Sente l’appoggio del mondo democratico. È la sola cosa che la fa andare avanti, assieme all' affetto della famiglia».

«Beh, abbiamo visto che perfino una donna ed ex primo ministro può venire picchiata in prigione. Davvero non saprei, non posso escludere nulla. Le guardie carcerarie si sono già lasciate andare a episodi di violenza disumana. Ma non c’è solo questo: gli ucraini, le persone comuni non vedono l’ora di accogliere i tifosi europei».

Siete favorevoli al boicottaggio politico degli Europei?

«È difficile rispondere. Mia madre non ha mai voluto l'isolamento per l'Ucraina. Lotta per un Paese democratico, integrato in Europa. Ma ovviamente capiamo le proteste. Anzi, speriamo che la pressione possa crescere, ora che si sta intensificando la repressione di Yanukovich. Non lasciateci soli, l'opposizione ucraina non è abbastanza forte per tenere testa al regime. Speriamo che i prigionieri politici vengano rilasciati prima dell’inizio del torneo». E se non accadesse, sareste favorevoli a un boicottaggio della

Una manifestazione per il rilascio di Yulia Tymoshenko, 52 anni EPA competizione?

«Non lasciateci soli, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutto il mondo democratico»

«Non è corretto porre il problema in questi termini. Dobbiamo separare sport e politica, la gente ha diritto a godere dello sport. Ma capisco se la Merkel non vuole sedere a fianco del «dittatore», come lo ha definito giovedì. Sarebbe una protesta politica, non sportiva, che com-

Come spiega l’intensificarsi della repressione di Yanukovich?

«Teme le elezioni amministrative di ottobre. La sua popolarità è in picchiata, paga il metodo di governo anti-democratico, mentre la classe media sta scomparendo. Se la prendono con mia madre perché è un’icona della democrazia». Alcuni sondaggi fotografano un Paese disinteressato a quanto

sta accadendo. In molti vedono nello scontro fra sua madre e Yanukovich una lotta di potere fra oligarchi.

«Sono i media di regime a rappresentare mia madre come un’oligarca, stanno cercando di infangare il suo nome. Ma è una manipolazione a cui buona parte dell’opinione pubblica non crede. Mia madre ha sempre lottato contro la corruzione e questa mentalità sovietica, e già undici anni fa ha pagato col carcere». Ad aprile sono esplose quattro bombe nella città natale di Yulia Tymoshenko, causando 27 feriti. Governo e opposizione si sono rimbalzati accuse durissime.

«Le bombe sono il risultato della crisi politica. Si è trattato evidentemente di un tentativo di sviare l’attenzione. La scelta della tempistica non avrebbe potuto essere più appropriata. È orribile che delle persone innocenti debbano soffrire per questo». © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 12 MAGGIO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MONDO INGHILTERRA

4 ManCity, ci siamo

no in 30

PREMIER 38˚ TURNO

D Ogbonna

D Peluso

D Ranocchia

C Aquilani

C De Rossi

23, Torino 2 gare Il futuro, nel frattempo c’è

28, Atalanta mai convocato Novità, sprint su Balzaretti

24, Inter 8 gare Salvo sorprese, sarà chiamato

27, Milan 21 gare, 3 gol Un’alternativa di qualità

28, Roma 71 gare, 10 gol Uno dei big a centrocampo

A Cassano

A Destro

A Di Natale

A Giovinco

A Matri

29, Milan 28 gare, 9 gol La variabile impazzita

21, Siena mai convocato Duttile, un posto lo strapperà

34, Udinese 36 gare, 10 gol Il senso del gol non invecchia

25, Parma 7 gare Piccolo, geniale e determinato

27, Juve 5 gare, 1 gol Vede la porta, o lui o Pazzini

la sera Diamanti non aveva convinto, però non stava bene, aveva la febbre. Prandelli non ha smesso di tenerlo d’occhio, perché il c.t. apprezza i giocatori che sanno «spaccare le partite». In campionato Diamanti ha «aperto» un sacco di gare del Bologna e così sarà lui la grande sorpresa azzurra per Euro 2012. Entrerà nei 30 e probabilmente nei 23.

Cesare Prandelli, 54 anni RAMELLA

Giaccherini brucia Pepe? Sarebbe in atto un sorpasso tra compagni di club: Giaccherini contro Pepe, sprint tra juventini, col primo che avrebbe messo la freccia. Curioso, in bianconero il «Giacche» è la riserva di Pepe. In effetti quest’ultimo si concilia male col 4-3-1-2 «prandellato». Non che Giaccherini si incastri a meraviglia: forse il mini esterno ex Cesena è più portato ad accentrarsi, casomai ce ne fosse bisogno. Attenzione, però: lungo le fasce c’è movimento. Sul radar è ricomparso Schelotto dell’Atalanta. Tanto rinnovato

interesse per le ali potrebbe preludere a una variazione di modulo. Il 4-3-3, certo. Ma se Prandelli replicasse il 3-5-2 che ha fruttato lo scudetto alla Juve? Aggiungi questo e togli quell’altro, cambia qui e modifica là, rischia di scottarsi Aquilani. Rebus attacco Fuori Rossi per

l’ennesimo crac al ginocchio destro, l’attacco è il reparto che si porta appresso gli interrogativi più stimolanti. Balotelli, Cassano, Giovinco e Di Natale hanno già i piedi sulla scaletta dell’aereo per la Polonia. Le ultime voci danno in discesa le quotazioni di Osvaldo per un posto nei 23: sarebbe Borini il romanista sul quale puntare. Ballottaggio pure tra Matri e Pazzini, col primo in teoria favorito perché fresco di scudetto (ma una corrente di pensiero punta sul Pazzo). Tra i 30 entrerà Destro, bravo giovane del Siena, ed è questa la bella novità. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Domani ore 15 Wba-Arsenal; EvertonNewcastle; Man. City-QPR; NorwichAston Villa; Stoke-Bolton; SunderlandMan. United; WiganWolverhampton; SwanseaLiverpool; ChelseaBlackburn; TottenhamFulham CLASSIFICA Man. City e Man. United 86; Arsenal 67; Tottenham 66; Newcastle 65; Chelsea 61; Everton, Liverpool 53; Fulham 52; W. Brom. 47; Sunderland 45; Swansea, Norwich, Stoke City 44; Wigan 40; Aston Villa 38; QPR 37; Bolton 35; Blackburn 31; Wolverham. 25

Ma attenzione agli ex al veleno Fra il City e il titolo solo il Qpr di Mark Hughes e Wright-Phillips. In attacco Tevez-Aguero DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Senza errori arbitrali il Manchester United avrebbe vinto il ventesimo titolo inglese della sua storia. Tim Long è un signore britannico che ha superato l’esame di arbitro e che ha speso più di 200 ore per studiare le 370 partite disputate nell’attuale Premier, analizzando 674 decisioni dei fischietti. Secondo Tim Long, lo United è stato penalizzato di più e la madre di tutte le sciagure che si sono abbattute sulla squadra di Alex Ferguson sarebbe il rigore concesso al Newcastle nella gara dell’Old Trafford, il 26 novembre 2011. Il contrasto tra Rio Ferdinand e Ben Arfa non meritava il rigore e da quella decisione sarebbe scaturito lo svantaggio dei Red Devils. Il paradosso è che lo studio dimostra come, in realtà, il City sarebbe stato più tartassato dagli arbitri con il 73,7%o di decisioni sfavorevoli contro il 59,7% dello United, ma quelle della squadra di Ferguson sono state più penalizzanti.

solo se il City commette una stupidaggine». Un estremo tentativo, quello di Sir Alex, di ribaltare il copione, buttando tutta la pressione addosso al City. Dall’altra parte Mancini però

non ci casca, o finge di non scomporsi: «È stata una settimana tranquilla. Abbiamo lavorato bene. Nessun infortunio. Tutto ok. E per favore non parlate di questa partita come di una rivincita di Hughes sul sottoscritto. Qui non ci sono rivincite da consumare». Il concetto è stato ribadito a Londra da Mark Hughes, ex City e oggi di stanza al QPR, fino a un recen-

Il verdetto Domani però tutto

questo non conterà. Domani contano solo due cose: la vittoria del Manchester City sul QPR dell’ex Mark Hughes. Se il City vince, suoneranno le campane dopo 44 anni di attesa: difficile immaginare uno United che, pur conquistando i tre punti in casa del Sunderland, possa azzerare uno svantaggio di otto gol nella differenza reti. Il match point è nelle mani del City e Ferguson lo ha ribadito ieri: «Possiamo vincere il titolo

Aguero, 23 anni, con Tevez, 28 AP

- 28 L’ATTACCANTE HA PORTATO LA COPPA PER LE STRADE DI KIEV

BRASILE

STASERA LA FINALE

«L’Ucraina ora è pronta» Parola di Shevchenko

Seleçao giovane Fuori Julio Cesar e Ronaldinho

Borussia-Bayern in palio la Coppa Nazionale in Italia

(m.can) Nonostante i tanti infortuni, il c.t. del Brasile Menezes, dà ancora fiducia a Pato e lo convoca per le amichevoli con Danimarca (26/5), Usa (30/5), Messico (3/6) e Argentina (9/6). La novità è Juan, difensore dell’Inter alla prima chiamata. C’è pure Neto (Fiorentina) così come Thiago Silva, fuori Julio César, Dinho, Robinho e Kaká. Dei convocati, ben 17 sono Under 23. «Vari di questi saranno a Londra», dice Menezes, c.t. anche dell’Olimpica.

La nazionale tedesca è atterrata ieri in Sardegna per la prima parte del ritiro in vista degli Europei: resterà a Porto Cervo fino al 18 maggio, quando proseguirà per la Costa Azzurra dove inizierà la parte più impegnativa della preparazione. Soltanto 11 dei 27 convocati sono arrivati in Italia e non c’era neppure il c.t. Joachim Löw. Pure lui sarà stasera all’Olympiastadion di Berlino per la finale di Coppa di Germania tra Borussia Dortmund e Bayern: in campo 13 giocatori della nazionale nel duello finale della stagione che ha visto trionfare in Bundesliga per la seconda volta consecutiva la squadra di Dortmund. Per il Bayern è la prima delle due finali in una settimana: sabato prossimo quella di Champions contro il Chelsea. Curiosità: il Bayern femminile contenderà al Francoforte il trofeo nello stesso stadio, alle 16. La Baviera spera nella doppietta.

KIEV

A 28 giorni e poche ore dall'inizio di Euro 2012, con un sole a picco e un cielo blu smalto che rendeva scintillanti anche i palazzi in costruzione, Andriy Shevchenko ha portato in giro per il centro di Kiev la coppa che sarà consegnata al vincitore del torneo. Con l'ex Pallone d'oro c'erano lo stato maggiore della federcalcio ucraina e Davor Suker, ambasciatore Uefa. La coppa è stata presentata nel municipio di Kiev, dove sono state illustrate le novità relative ai quattro stadi ucraini sede di partite (oltre a Kiev, Donetsk, Kharkiv e L'viv). Il trofeo è stato poi portato in giro sul tetto di una macchina. Il corteo, completo di majorettes e banda, si è fermato nella piazza principale della capitale. Febbre «L'Ucraina è pronta per l'Europeo», ha detto Shevchenko. In città c'è molta atte-

Davor Suker, 44 anni (a sinistra) e Andriy Shevchenko, 36 anni, con la coppa nella piazza centrale di Kiev REUTERS

sa, e nelle altre sedi il clima di entusiasmo è identico. L'aeroporto di Kiev è stato ampliato e lo stadio Olimpico, che ospiterà la finale, è bellissimo con il suo nuovo look. Pronti tutti gli stadi, compreso quello di L'viv. Ma gli sponsor coinvolti cercano ugualmente, dopo i recenti fatti, di fare opera di pr: un gruppo di giornalisti olandesi ha visionato le strutture di Kharkov, sede delle gare dei vicecampioni del mondo. Al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA LISTA PORTIERI Neto (Fiorentina), Rafael (Santos), Jefferson (Botafogo). DIFENSORI Thiago Silva (Milan), Juan (Inter), Luiz (Chelsea), Uvini (Tottenham), Alves (Barcellona), Danilo (Porto), Marcelo (Real M.), Alex Sandro (Porto). CENTROCAMPISTI Casemiro e Lucas (San Paolo), Sandro (Tottenham), Rômulo (Vasco), Ganso (Santos), Oscar (Internacional), Giuliano (Dnipro). ATTACCANTI Pato (Milan), Hulk (Porto), Damiao (Internacional), Neymar (Santos), Wellington Nem (Fluminense).

te passato abbastanza acido nei confronti del suo successore, considerato un usurpatore. Ora però Hughes deve pensare alla sopravvivenza e il QPR è pronto a versargli sul conto in banca un assegno di un milione di sterline se riuscirà a salvare il club londinese, braccato dal Bolton. Insidie Ci sono ex illustri lungo

la strada che porta il City verso il titolo: Wright-Phillips — in disgrazia con Hughes — e Onuoha, il difensore che, senza volerlo, provocò il licenziamento di Garry Cook. L’ex amministratore delegato derise via mail la mamma di Onuoha, malata di cancro. Una brutta storia. C’è anche l’ex laziale Cissé, che con il gol rifilato all’89’ della gara contro lo Stoke domenica scorsa consente ai londinesi di confidare ancora nella salvezza. «Il QPR non merita di lottare in basso», la caramella di Mancini, che in tribuna a tifare per lui avrà anche il papà Aldo, da diversi giorni a Manchester. «Per noi sarà durissima — continua — loro devono salvarsi, ma noi abbiamo una missione ancora più importante: conquistare il titolo dopo 44 anni di attesa». Balotelli Domani in attacco rivedremo la coppia Tevez-Aguero. Balotelli al massimo andrà in panchina, dopo essere finito in tribuna a Newcastle domenica scorsa. In questo finale di stagione di Mario si è parlato solo in termini di gossip. Ma il calcio, anche quello del ventunesimo secolo, è ancora, soprattutto, una storia di uomini e di gol. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino TURCHIA

Oggi a Istanbul il derby per il titolo Lo scudetto corre lungo il Bo sforo. Galatasaray (primo con 47 punti) e Fenerbahçe (secondo a 46) si affrontano questa sera, alle 19, nell’ultima partita dei playoff. I giallo rossi hanno pareggiato nell’ultimo turno, subendo due gol dal Besiktas nei cinque minuti finali (2 2). L’ultima parola al derby intercontinentale nel lo stadio del Fenerbahçe.

FRANCIA

Domani Psg-Rennes Montpellier: c’è il Lilla Penultima giornata di Ligue 1: Ancelotti per agguantare il Montpel lier deve battere il Rennes e sperare in un k.o. dei rivali contro l’insidioso Lilla. 37a GIORNATA (domani, ore 21) Nancy St. Etienne, Montpel lier Lille, Marsiglia Auxerre, Dijon Tolosa, Nizza Evian, Caen So chaux. Ajaccio Lione, Brest Valen ciennes, Psg Rennes, Bordeaux Lo rient. CLASSIFICA Montpellier 76; Psg 73; Lille 71; Lione 63; Rennes, St. Etienne 57; Bordeaux 55, Tolosa 55; Evian 49; Marsiglia 45; Nancy 42; Va lenciennes 40; Lorient 39; Nizza, Ca en 38; Ajaccio 37; Sochaux 36; Brest, Djion 35; Auxerre 34.


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bivioOlimpico di STEFANO ARCOBELLI

arrivato il momento di abbassare l’elmetÈ to. L’Olimpiade sta davvero cominciando per Federica Pellegrini: che conversando radiofonicamente, ha sdoganato persino il suo essere anche «un po’ stronzetta». In questo caso nei confronti di quegli allenatori — meno uno, Castagnetti — che non siano determinati e duri come reclama. Fede non ha mai avuto problemi ad esporsi, a scontrarsi: fedele al motto, meglio sincera che banale. Fede prima degli ultimi test preolimpici ha voluto ricordare forse soprattutto a se stessa che avere il mondo contro può

Palazzo di Vetro

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FEDERICA NELLA TRINCEA DI LONDRA CON LA VOGLIA DI PROVOCARE anche pagare. Disgiunge sempre la Pellegrini dalla Federica che convivono in lei: la campionessa che deve mostrarsi cattiva alle avversarie, antipatica perché solo facendosi temere, solo incutendo patemi sul blocco di partenza a rivali emotivamente più deboli, può sempre respingerle. Non ha vinto così, gli ultimi due ori ai Mondiali? E la ragazza che avrà le sue debolezze ma le affronta senza nascondersi, ma trasmettendo magari alle coetanee come si affrontano e vincono certe difficoltà (ricordate la storia dell’alimentazione o dell’ansia?). Qual è il rischio di questa trincea olimpi-

laVignetta di VALERIO MARINI

ca? L’andamento delle stagioni scorse dovrebbero rassicurarci: Federica al top ci arriva solo quando conta davvero, e non importa se le avversarie scappano. Conta solo che anche nel 2012 lei abbia la stessa voglia di battersi e litigare, più che la paura di perdere. L’imbattibilità quadriennale e l’esposizione mediatica hanno finora pagato, l’hanno resa tetragona persino a proposito dell’immagine di fenomeno che divide, com’è successo nell’ultima scelta d’amore o nella vicenda del no a diventare portabandiera. Londra può essere un bivio, a Londra l’aspettano al varco: Federica lo sa, deve solo svelarci l’ultima verità. © RIPRODUZIONE RISERVATA

loSpunto

TERZA STELLA, ABETE PRONTO AD AGIRE (E C’È QUELL’INCONTRO CON AGNELLI...)

Luis Enrique flop Riguarda tutti non solo la Roma

C

Spesso la distanza tra innovazione e risultati è incolmabile. Ma Klinsmann...

di RUGGIERO PALOMBO

i voleva quell’impunito di Joseph Blatter per dire le cose come stanno: «Complimenti per il 28esimo scudetto, dopo nove anni siete di nuovo i migliori della serie A: bravi». Così c’è scritto nella lettera inviata dal presidente della Fifa ad Andrea Agnelli, per celebrare la Juventus campione d’Italia «nove anni» dopo l’ultimo scudetto. Quello del 2003. Lo sport italiano, a quanto pare, stenta ad essere altrettanto esplicito. Sembra quasi che il numero 28 sortisca un effetto orticaria. Meglio non pronunciarlo, come dimostra anche la nostra intervista al presidente del Coni Petrucci pubblicata a pagina 10. Certo, bisogna attenersi alle regole. Quelle della Federazione, nel rispetto dei ruoli. Quando si è trattato di codice etico o di bacchettare la Lega di Milano per le proprie stravaganze, però, Petrucci aveva agito con ben altro vigore. Quel numero 28 invece preferisce dribblarlo, e lo spiega pure, perché non vuole litigare con nessuno. Democristianamente, come gli ha di recente ricordato Aurelio De Laurentiis. D’altra parte, da uno che è appena entrato in politica quale sindaco di S.Felice Circeo, è il minimo.

E così il numero «30» continua ad aleggiare per l’etere, per gli stadi e chissà mai se si depositerà in versione tre stelle su qualche maglia. Sorta di novello 666, il numero dell’anticristo (vedi Apocalisse di San Giovanni), il 30 turberà il sonno di molti almeno fino a domani pomeriggio, quando allo Juventus Stadium, ospite l’Atalanta, sarà celebrata la festa per il (meritatissimo) titolo di campioni d’Italia 2012. Il presidente della Federcalcio Abete si è calato in uno dei suoi tradizionali silenzi ma stavolta ha qualche buon motivo: vuole vedere che cosa succede e lo farà in diretta, da ospite di Varriale nella trasmissione televisiva Stadiosprint. Pronto, se necessario, a non limitarsi alla celebrazione della straordinaria impresa compiuta da Conte e dai suoi ragazzi. Se il 30 sarà esageratamente ostentato, Abete si riserva di intervenire. Certo, tra un eventuale «rammarico», quello che manifestato dopo lo sfacciato «no» delle società agli stage della Nazionale, e una più virile «indignazione» ce ne passa. Ma Abete questa volta ha tutta l’aria di essere assai agguerrito. Meglio così. C’è un antefatto, infine, che fa sperare in un epilogo senza bisogno di patrie in armi. Tra Abete e Agnelli gli incontri ravvicinati del terzo tipo non si sono limitati in questi ultimi tempi alla telefonata di felicitazioni postscudetto. In precedenza c’era stato anche un rendez-vous segretissimo in via Allegri: due ore di intensi colloqui, perché è chiaro che la Federazione ha bisogno di una Lega di A capace di esibire un certificato di esistenza in vita, attualmente assente. E un domani un consigliere federale come Agnelli sarebbe molto più gradito e utile di quanto finora Milano, tra Cellino, Lotito e il poco presente Beretta, non abbia saputo esprimere. Se son rose, insomma, fioriranno. E se son stracci voleranno.

Lo Juventus Stadium con scudetto e 3 stelle ANSA

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

USAIN BOLT Olimpionico di 100 e 200 metri

La leggenda vive ancora.... #BobMarley

LINDSEY VONN Sciatrice americana

stileInglese

di STEFANO BOLDRINI

più semplice per acquistare lo status Icereldimodo allenatore internazionale è quello di vinall’estero: domani pomeriggio Roberto Mancini potrebbe entrare definitivamente nel club ristretto dei tecnici italiani che hanno conquistato un titolo lontano dalle mura di casa. Mancio (nella foto Epa) ha già messo un piede nel circolo con il successo in Coppa d’Inghilterra, un anno fa, ma in questa domenica 13 maggio c’è in palio la Premier. Il top dei top. Non sarà facile battere il QPR dell’ex Hughes, in lotta per la sopravvivenza, ma riesce difficile immaginare una caduta del City sul più bello. La storia del calcio è fatta di Verona-Milan, Roma-Lecce e Lazio-Inter, ma la logica e i grandi numeri invitano ad essere ottimisti. Mancio ha gestito alla perfezione gli ultimi 35 giorni. L’8 aprile, battuto 1-0 sul campo dell’Arsenal, il City era praticamente finito: 8 punti di ritardo sullo United. All’Emirates, Mancini dichiarò: «E’ finita. Hanno vinto loro». Un modo elegante per buttare tutta la pressione sulla squadra di Ferguson, ma come ha confessato Yaya Touré «a noi calciatori Mancini ha sempre detto

di non mollare. Lui ha sempre creduto nella rimonta». Dall’8 aprile, il City ha vinto sempre, conquistando 15 punti in cinque partite. Lo United è crollato. Ha perso il derby e con il Wigan, ha pareggiato in modo folle con l’Everton in casa: dal 4-2 all’85’ al 4-4 al 90’. Le due squadre hanno ora 86 punti, ma la differenza reti è favorevole al City: più 8. Il grande assente di questa rimonta è stato Mario Balotelli. Espulso contro l’Arsenal e squalificato 3 giornate, è sparito dalla circolazione. Resterà fuori anche domani. Mancini l’aveva detto: «Mario non giocherà più. Non posso rischiare sempre di finire le gare in dieci». Mancini è stato sincero e abile. Ha ricostruito il rapporto con Tevez, abbracciato dopo il 2-0 sul Newcastle, e con l’argentino titolare ha ripreso lo United. Ha puntato sul quartetto Nasri-Silva-Aguero-Tevez, un poker di fantasia e tecnica. Ma al momento giusto, ha giocato di fino la carta dei muscoli e della personalità di Yaya Touré, straordinario nel derby e decisivo contro il Newcastle. La mossa di avanzare l’ivoriano per sfondare il muro del Newcastle è stata celebrata dall’intera stampa britannica, il Times su tutti. Mancini è riuscito a farsi ammirare nel calcio più snob del mondo. Anche per questo, da domani sarà davvero Mister Mancini. © RIPRODUZIONE RISERVATA

di ALESSANDRO DE CALÒ

el luglio di quattro anni N fa, all’inizio dell’avventura sulla panchina del Bayern,

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MANCINI BUSSA AL CLUB PIÙ ESCLUSIVO QUELLO DEI SUPER TECNICI ITALIANI

Luis Enrique, 42 anni, lascia la Roma dopo un anno LAPRESSE

@usainbolt

C’è un tempo incredibile in vacanza con mia sorella nel sud della Francia! Il sole splende e l’acqua è cristallina @lindseyvonn

GIORGIO CHIELLINI Difensore della Juventus

ChielloApp sulla Gazza!!! Grazie a tutttiiiii!!!!!! @ChielloApp

LORENZO JOVANOTTI Stella della canzone italiana

and now pausa per vedere l'arrivo della tappa del @giroditalia (che bello il #giro) @lorenzojova

ALESSANDRO DEL PIERO Capitano della Juventus

Sandro, Rino, Pippo, Clarence: compagni e/o avversari, ma nemici mai. Felice di aver giocato con e contro di voi. Vi stimo, ragazzi. Ale @delpieroale

FERNANDO ALONSO Pilota Ferrari

Riunione con gli ingegneri! Dobbiamo scegliere l’assetto per domani. E’ stato un venerdì buono e produttivo #forzaferrari. @alo_oficial

Jürgen Klinsmann aveva portato un po’ di novità nel ritiro dei bavaresi. Al di là dei nuovi metodi di allenamento, sono rimaste famose le statue del Buddha disseminate nei corridoi e sulle tettoie del centro tecnico del club tedesco. Dovevano aiutare a trasmettere energia positiva ai giocatori — quasi tutti cattolici, protestanti o musulmani — a prescindere dall’appartenenza religiosa. Tutto questo doveva servire per sradicare abitudini consolidate e le incrostazioni del tempo: via la carta da parati e avanti con una serena imbiancata, per proiettare il Bayern nel futuro. La base di partenza era la «rivoluzione gentile» fatta con la nazionale tedesca. Sappiamo bene come è finita la parabola di Klinsmann nel Bayern: licenziato a fine aprile 2009, quando era secondo in classifica, dopo aver rovinosamente sbattuto il muso contro il Barça nei quarti di Champions. Tante volte, tra innovazione e buoni risultati c’è una distanza che resta incolmabile, non solo in Italia. Certo, il nostro calcio è un mondo piuttosto chiuso, quasi blindato davanti alle mutazioni. Ne sa qualcosa Arrigo Sacchi — celebrato fuori dai confini come uno dei maestri che hanno segnato la storia recente del pallone — e relegato da molti, in Italia, a simbolo di una piccola e marginale eresia, quasi un incidente sul percorso del vecchio football difensivo. Per questo il fallimento del progetto Luis Enrique-Roma non riguarda soltanto il club giallorosso ma coinvolge tutto il nostro calcio. Segna una tendenza e spinge a qualche riflessione. Di sicuro mette un freno alle ipotesi di innovare nel solco del modello Barcellona. Il tecni-

co asturiano arrivava dai trionfi collezionati con la squadra B dei blaugrana. In estate l’aveva cercato l’Atletico Madrid; se fosse rimasto in Catalogna, oggi avrebbe potuto raccogliere l’eredità di Guardiola. Luis Enrique deve avere qualche rimpianto, in fondo a questa lunga sconfitta italiana. La Roma ha tenuto la barra dritta, la società si è comportata magnificamente. Eppure non è bastato. Limiti dell’allenatore? Problemi d’ambiente? Impossibilità di applicare il modello Barça nel campionato italiano? Ogni innovazione ha bisogno di energia, consenso e risultati crescenti, per potersi alimentare. Marcelo Bielsa, nel primo anno all’Athletic Bilbao, ha raggiunto due finali, surclassando col gioco squadre molto più importanti (il Manchester United, per dire). E’ un bel risultato. Certo, ha potuto lavorare su giovani di talento e, in genere, su giocatori disposti a farsi plagiare. Vale ovunque. Per far funzionare il suo Barça, Guardiola ha eliminato, via via, Ronaldinho e Deco, Eto’o e Ibra puntando su Messi e i ragazzini. Quando la scommessa sull’innovazione non funziona, è quasi inevitabile fare un passo indietro. La scelta di Montella, per la Roma, è la più sensata, anche se non è detto che sia la più giusta. Contro il ritorno al passato c’è l’implicita ammissione di un anno buttato via. A favore, invece, c’è l’esperienza di Catania che ha fatto crescere Montella. E, sullo sfondo, resta la metafora del Buddha, la lezione di Klinsmann. In quel solco, è germogliato il calcio offensivo di Van Gaal e senza quei semi adesso non applaudiremmo il magnifico Bayern di Heynckes. Tutto si contamina. Certe squadre sono come un polmone: bisogna solo lasciarle respirare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SABATO 12 MAGGIO 2012

SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 40a GIORNATA

Brescia, tanti saluti ai playoff Raggiunto due volte dal Bari con gli ultrà zittiti nel deserto del San Nicola BARI BRESCIA

2 2

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Piovaccari (BR) al 12’, Garofalo (BA) al 32’, De Maio (BR) al 37’ p.t.; Dos Santos (BA) al 5’ s.t. BARI (4-3-3) Lamanna 6; Crescenzi 6, Borghese 5,5, Dos Santos 6,5, Garofalo 6,5; De Falco 5,5, Bogliacino 6, Scavone 5 (dall’11’ s.t. Cavanda 5,5); Defendi 5 (dal 1’ s.t. Stoian 5,5), Castillo 6, Forestieri 6. PANCHINA Koprivec, Masi, Rivaldo, Bellomo, Galano. ALLENATORE Tavarilli 6 (Torrente squalificato). BRESCIA (3-4-2-1) Arcari 5,5; Martinez 5,5, De Maio 6,5, Zoboli 6; Mandorlini 5,5 (dal 21’ s.t. Nana 5,5), Vass 5,5, Budel 6, Daprela 6; El Kaddouri 6,5, Rossi 6; Piovaccari 6 (dal 29’ s.t. Feczesin 5,5). PANCHINA Leali, Accardi, Dallamano, Cordova, Foti. ALLENATORE Calori 6. ARBITRO Viti di Campobasso 6. GUARDALINEE Iori 6 - Di Francesco 6. AMMONITI Mandorlini (BR) e Vass (BR) per gioco scorretto, Forestieri (BA) per comp. non regolamentare. NOTE paganti 256, incasso di 3.550 euro; abbonati 4.440, quota di 28.000 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 6-1. In fuorigioco 2-3. Angoli 11-1. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.

DAL NOSTRO INVIATO

GIUSEPPE CALVI BARI

Ritrova il gol, dopo 469 minuti, ma non la vittoria che manca da 7 partite: il Bari si ferma sul 2-2 contro il Brescia e compie un altro piccolo passo verso la salvezza. Avanti due volte e poi raggiunta, la squadra di Calori non sa sferrare il colpo del ko e può solo sperare, a fine torneo, in un clamoroso inserimento in zona playoff per lo stravolgimento in classifica dopo la sentenza del calcioscommesse. Clima surreale In curva Nord

manca lo striscione storico Ultras 1976 ma i tifosi si riservano subito cori che, mai come stavolta, sembrano davvero mirati. Il primo pensiero è rivolto evidentemente ai loro capi, finiti agli arresti per il calcioscommesse. Passa, infatti, appena un minuto e gridano

«Fuori gli ultras dalle galere» e, poco dopo, «Libertà per gli ultrà»: i tifosi degli altri settori dello stadio li zittiscono con fischi, ululati e, nella ripresa, con un perentorio «venduti, venduti». Il San Nicola è quasi un deserto, con 256 paganti (record negativo stagionale) e tanti assenti tra gli abbonati. C’è un’atmosfera surreale per una partita illuminata solo dalle speranze di Torrente («prendiamo i punti che mancano per la salvezza») e Calori («voglio il massimo impegno, perché a fine campionato potrebbero esserci sorprese...»).

Agostino Garofalo, 27 anni, batte Arcari e segna l’1-1 per il Bari LAPRESSE

Brescia cinico Senza successo in casa dall’11 marzo, il Bari prova a fare la partita, muovendo la torre Castillo per agevolare gli inserimenti di Defendi e, soprattutto, Forestieri, già pericoloso, in spaccata, al 2’. Il Brescia predilige agire in contropiede, poggiando sull’abilità di El Kaddouri e Rossi

nell’inserimento tra le linee. Proprio il marocchino, al 12’, firma un numero sulla destra e serve Budel: sul suo piattone di sinistro, c’è il tocco di Piovaccari, e la formazione lombarda va in vantaggio. I biancorossi reagiscono, Forestieri (smarcato da un colpo di testa di Castillo) si divora una cla-

morosa occasione, davanti ad Arcari. La squadra non ha ritmo, costruisce una manovra troppo avvolgente: ma al 32’, alla prima vera verticalizzazione, Bogliacino imbecca Garofalo, bravo a infilare il portiere Arcari. Quando t’aspetti che i biancorossi finalmente accelerino, riemerge la pattuglia di Calori, che sa graffiare, dimostrandosi cinica: al 37’, dopo un doppio tentativo di Rossi, è lesto De Maio, in mezza girata, a battere Lamanna (è la prima rete del francese nel Brescia). Giusto pareggio Con Stoian al

h 6,5 il migliore GAROFALO (Bari) Efficace incursore, E si fa valere anche quando è spostato a centrocampo.

posto di Defendi, nella ripresa il Bari tenta di cambiare passo. Agguanta subito il pareggio, con Dos Santos, che, imbeccato da De Falco su punizione, svetta su tutti, agevolato anche da un’incertezza di Arcari in uscita. Dentro Cavanda, Tavarilli detta il 3-4-3, affidando all’avanzato Garofalo il compito di supportare più da vicino Stoian sulla sinistra. Calato El Kaddouri, il Brescia bada a contenere le iniziative avversarie, trasformando spesso la linea difensiva da 3 a 5, con l’apporto di Mandorlini e Daprela. Così, il confronto s’inchioda sul giusto pareggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Così oggi (ore 15) LA JUVE STABIA RECUPERA SAU, LA SAMP PERDE POZZI: IN ATTACCO C’E’ LA COPPIA EDER-PELLE’ CLASSIFICA SQUADRE

PT

TORINO 76 PESCARA 74 SASSUOLO 73 VERONA 73 VARESE 65 SAMPDORIA 64 PADOVA 60 BRESCIA 57 JUVE STABIA (-4) 54 REGGINA 54 MODENA 48 GROSSETO 48 CITTADELLA 47 BARI (-6) 47 CROTONE (-2) 46 ASCOLI (-7) 43 EMPOLI 42 LIVORNO 38 NOCERINA 37 VICENZA 37 GUBBIO 32 ALBINOLEFFE 25

PARTITE G V N P 38 22 10 6 38 23 5 10 38 20 13 5 39 22 7 10 39 18 11 10 39 16 16 7 39 17 9 13 40 15 12 13 39 15 13 11 39 14 12 13 39 11 15 13 39 11 15 13 39 13 8 18 40 13 14 13 39 11 15 13 39 13 11 15 39 11 9 19 38 9 11 18 39 9 10 20 39 8 13 18 39 7 11 21 39 5 10 24

RETI F S 52 26 84 52 50 28 55 39 50 37 49 27 53 53 46 43 50 44 59 49 47 54 45 55 46 57 43 45 51 53 42 44 43 55 42 48 48 67 36 59 36 61 36 67

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE AlbinoLeffe retrocesso in Prima divisione

PROSSIMO TURNO Sabato 19, ore 18 VERONA-VARESE (0-0). Domenica 20, ore 12.30 TORINO-MODENA (1-2); ore 15 ASCOLI-CROTONE (2-1), BRESCIA-LIVORNO (2-0), CITTADELLA-JUVE STABIA (1-3), GROSSETO-EMPOLI (2-2), GUBBIO-ALBINOLEFFE (0-0), NOCERINA-PADOVA (2-2), SASSUOLO-REGGINA (1-1), VICENZA-BARI (2-2); ore 18 SAMPDORIA-PESCARA (0-1).

IL POSTICIPO

Lunedì il Verona va a Bergamo Si gioca lunedì sera il posticipo della 40a, AlbinoLeffe Verona (ore 20.45, andata 0 1, arbitro Cervellera di Taranto). Buone notizie per Tachtsidis: la risonanza non ha evidenziato lesioni (risentimento agli adduttori). Mandorlini spera di recuperarlo per lunedì. Differenziato per Galli, Maietta ed Hallfredsson (reduce da un trauma contusivo ad un piede), terapie per Doninelli, Rafael. Intanto Martinelli commenta le dichiarazioni del vicepresidente del Bologna, Setti («Ho acquistato l'ottanta per cento del Verona»): «È un bravo ragazzo e un imprenditore serissimo. Il Verona è una società importante e forse ha sbagliato a parlare mentre la squadra sta lottando per la A. Ma sono certo che l'ha fatto per il tanto entusiasmo. Finalmente possiamo dare all'Hellas un futuro all'altezza».

CROTONE NOCERINA

EMPOLI VICENZA

JUVE STABIA SAMPDORIA

LIVORNO SASSUOLO

MARAN E L’ASCOLI

CROTONE (4-3-3) 1 BELEC 23 CORREIA 19 VINETOT 43 ABRUZZESE 33 MAZZOTTA 27 ERAMO 24 FLORENZI 4 GALARDO 90 CIANO 7 CAETANO 85 GABIONETTA All. DRAGO-GALLUZZO

NOCERINA (4-3-3) 69 CONCETTI 23 FIGLIOMENI 19 REA 3 DI MAIO 18 GIULIATTO 27 LAVERONE 8 BRUNO 48 MINGAZZINI 22 CATANIA 9 CASTALDO 33 MERINO All. AUTERI

EMPOLI (4-3-1-2) 1 DOSSENA 24 BUSCÉ 32 FICAGNA 21 STOVINI 3 REGINI 68 ZÉ EDUARDO 5 MORO 12 COPPOLA 7 LAZZARI 10 TAVANO 20 MACCARONE All. AGLIETTI

VICENZA (4-4-1-1) 88 FRISON 5 BRIGHENTI 19 MARTINELLI 26 PISANO 13 GIANI 79 GAVAZZI 39 SOLIGO 77 BOTTA 9 MUSTACCHIO 18 PINARDI 10 ABBRUSCATO All. CAGNI

JUVE STABIA (4–4-2) 18 COLOMBI 33 BALDANZEDDU 5 MOLINARI 6 SCOGNAMIGLIO 29 DI CUONZO 7 ERPEN 34 MEZAVILLA 22 DI TACCHIO 3 ZITO 27 DANILEVICIUS 25 SAU All. BRAGLIA

SAMPDORIA (4-3-1-2) 1 DA COSTA 33 RISPOLI 28 GASTALDELLO 35 ROSSINI 3 COSTA 11 MUNARI 14 OBIANG 21 SORIANO 29 JUAN ANTONIO 99 PELLE’ 23 EDER All. IACHINI

LIVORNO (4-3-2-1) 33 BARDI 77 SALVIATO 4 BERNARDINI 15 KNEZEVIC 23 LAMBRUGHI 18 FILKOR 21 LUCI 91 REMEDI 26 SILIGARDI 8 DIONISI 9 PAULINHO All. PEROTTI–GELAIN

SASSUOLO (3-4-1-2) 17 POMINI 24 MARZORATTI 6 PICCIONI 22 TERRANOVA 27 CONSOLINI 4 MAGNANELLI 16 VALERI 3 LONGHI 70 MISSIROLI 12 SANSONE 11 BOAKYE All. PEA

PANCHINA 61 Bindi, 3 Migliore, 56 Tedeschi, 36 Maiello, 10 De Giorgio, 22 Djuric, 9 Pettinari.

PANCHINA 89 Russo, 4 De Franco, 13 Alcibiade, 14 Suarino, 11 Bolzan, 79 Parola, 70 Farias.

PANCHINA 27 Pelagotti, 30 Gorzegno, 15 Signorelli, 6 Valdifiori, 22 Saponara, 14 Dumitru, 99 Mchedlidze.

PANCHINA 90 Pinsoglio,83 Bianco,2 Paro,22 Bariti,7 Maiorino,27 Paolucci, 16 Baclet..

PANCHINA 90 Seculin, 56 Maury, 17 Cappelletti, , 23 Scozzarella, 16 Caserta, 26 Falcinelli, 20 Ceccarelli.

PANCHINA 44 Fiorillo, 6 Volta, 18 Laczko, 10 Foggia, 77 Semioli, 25 Krsticic, 19 Fornaroli.

PANCHINA 19 Mazzoni, 24 Meola, 28 Schiattarella, 88 Piccolo, 70 Rampi, 6 Barone, 43 Bigazzi.

PANCHINA 1 Bassi, 9 Bruno, 14 Cofie, 19 Troianiello, 20 Bianco, 28 Bianchi, 77 Marchi.

ARBITRO Nasca di Bari GUARDALINEE Ciancaleoni-Cripo PREZZI da 10 a 55 euro TV Sky Calcio 7

ARBITRO Massa di Imperia GUARDALINEE Bagnoli-Ranghetti PREZZI da 2,5 a 40 euro TV Sky Calcio 8

ARBITRO Giancola di Vasto GUARDALINEE Chiocchi-Conca PREZZI da 13 a 100 euro TV Sky Calcio 2, Premium Calcio 1

ARBITRO Candussio di Cervignano del Friuli GUARDALINEE Stallone-Tasso PREZZI da 9 a 80 euro TV Sky Calcio 6, Premium Calcio 2

(andata 2-0)

(andata 0-1)

(andata 1-1)

(andata 1-2)

CROTONE Vinetot prova questa mattina, è pronto Tedeschi. Gabionetta in vantaggio su De Giorgio. Squalif. Sansone. Diffid. Florenzi, Caetano, Pettinari, Mazzotta, Maiello, Tedeschi, Gabionetta.

EMPOLI Tornano Regini e Zé Eduardo, ancora Lazzari sulla trequarti. Squalificati nessuno. Diffidati Regini, Tonelli, Tavano, Vinci, Maccarone, Lazzari, Guitto.

JUVE STABIA Sau recupera. In dubbio Danilevicius, se non ce la fa c’è Falcinelli. Squalif. Mbakogu. Diffid. Seculin, Colombi, Mezavilla, Biraghi, Erpen Maury, Zito.

VICENZA Mustacchio e Maiorino si giocano un posto a sinistra e in avanti potrebbe essere schierato Pinardi alle spalle di Abbruscato. Squalificati nessuno. Diffidati Augustyn, Bastrini.

SAMPDORIA Niente da fare per Pozzi, giocherà Pellè al fianco di Eder. Confermato Da Costa fra i pali, incerto Krsticic. Al suo posto, probabile Soriano. Squalificati Renan. Diffidati Rossini e Pozzi.

LIVORNO Dubbio Siligardi–Schiattarella. Modulo 4-3-2-1 che si può trasformare in 4-3-3. Squalificati Bernacci. Diffidati Bernardini, Dionisi, Piccolo, Paulinho, Schiattarella, Bardi.

NOCERINA Convocato Farias (panchina), non c’è Barusso. Squalificati nessuno. Diff. Barusso, Castaldo, Merino, Mingazzini, Laverone, De Franco, Figliomeni.

MODENA GROSSETO

PADOVA GUBBIO

REGGINA CITTADELLA

SASSUOLO Gazzola non è al top e parte dalla panchina, rientra Magnanelli. Missiroli trequartista. Squalificati nessuno. Diffid. Gazzola, Laribi, Terranova, Valeri.

VARESE ASCOLI

MODENA (4-3-1-2) 1 CAGLIONI 28 PERTICONE 6 DIAGOURAGA 50 PERNA 22 MILANI 4 NARDINI 7 DALLA BONA 14 CIARAMITARO 10 DI GENNARO 63 ARDEMAGNI 9 CELLINI All. BERGODI

GROSSETO (4-4-2) 29 NARCISO 27 PETRAS 92 ANTEI 33 OLIVI 80 GIALLOMBARDO 7 MANCINO 37 SCIACCA 8 ASANTE 22 CARIDI 21 ALFAGEME 32 SFORZINI All. UGOLOTTI

PADOVA (4-3-3) 73 PERIN 2 DONATI 13 LEGATI 6 TREVISAN 33 RENZETTI 8 BOVO 7 MARCOLINI 5 BENTIVOGLIO 11 CUTOLO 10 CACIA 45 DRAME All. DAL CANTO

GUBBIO (4-3-1-2) 1 FARABBI 23 BARTOLUCCI 77 COTTAFAVA 33 CARACCIOLO 3 RUI 8 SANDREANI 40 NWANKWO 14 LUNARDINI 11 GUZMAN 9 CIOFANI 18 GRAFFIEDI All. APOLLONI

REGGINA (3-4-3) 58 BELARDI 2 ADEJO 3 EMERSON 6 ANGELLA 72 D’ALESSANDRO 8 ARMELLINO 18 RIZZO 29 RIZZATO 7 MELARA 87 CAMPAGNACCI 9 CERAVOLO All. BREDA

CITTADELLA (4-3-3) 71 CORDAZ 51 CIANCIO 5 PELLIZZER 3 SCARDINA 24 MARCHESAN 7 DI ROBERTO 31 BUSELLATO 23 PAOLUCCI 80 SCHIAVON 9 DI CARMINE 13 DI NARDO All. FOSCARINI

VARESE (4-4-2) 30 BRESSAN 2 PUCINO 25 TROEST 88 TERLIZZI 87 GRILLO 24 ZECCHIN 86 CACCIATORE 27 KURTIC 7 RIVAS 19 GRANOCHE 10 NETO PEREIRA All. MARAN

ASCOLI (3-5-2) 30 GUARNA 66 ANDELKOVIC 6 FAISCA 3 CIOFANI 52 SCALISE 13 PARFAIT 8 DI DONATO 10 SBAFFO 21 PASQUALINI 99 SONCIN 11 PAPA WAIGO All. SILVA

PANCHINA 99 Guardalben, 26 Carini, 33 Jefferson, 17 Rullo, 5 Petre, 70 Gilioli, 12 Stanco.

PANCHINA 50 Lanni, 24 Calderoni, 19 Formiconi, 94 Biraschi, 12 Esposito, 28 Mancini, 9 Keko.

PANCHINA 22 Pelizzoli, 3 Franco, 14 Schiavi, 84 Jidayi, 23 Lazarevic, 19 Succi, 9 Hallenius.

PANCHINA 34 Marinelli, 9 Farina, 6 Briganti, 10 Raggio Garibaldi, 64 Buchel, 30 Ragatzu,19 Lofquist.

PANCHINA 27 Zandrini, 5 Freddi, 31 Castiglia, 93 Maicon, N. Viola, 90 Ragusa, 10 A. Viola.

PANCHINA 1 Pierobon, 14 Martinelli, 10 Bellazzini, 19 Baselli, 11 Maah, 27 Job, 2 Vitofrancesco.

PANCHINA 1 Moreau, 32 Camisa, 8 Corti, 29 Damonte, 9 Martinetti, 83 Plasmati, 91 De Luca.

PANCHINA 37 Maurantonio, 19 Giovannini, 33 Tomi, 2 Vitiello, 4 Pederzoli, 18 Falconieri, 32 Gerardi.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano GUARDALINEE Paiusco-Santuari PREZZI da 12 a 75 euro TV Sky Calcio 9

ARBITRO Irrati di Pistoia GUARDALINEE Vivenzi-Avellano PREZZI da 10 a 45 euro TV Sky Calcio 4

ARBITRO Gavillucci di Latina GUARDALINEE Pegorin-Manzini PREZZI da 10 a 75 euro TV Sky Calcio 5

ARBITRO Tommasi di Bassano del G. GUARDALINEE Costanzo-Bernardoni PREZZI da 10 a 45 euro TV Sky Calcio 3

(andata 1-1)

(andata 0-1)

(andata 2-3)

(andata 0-0)

MODENA Rientra Di Gennaro, fuori Signori, Turati, Greco, Bassoli per infortunio, in panchina Gilioli. Squalificato De Vitis. Diffidati Bassoli, Ciaramitaro, Diagouraga, Nardini, Perna, Perticone, Stanco.

PADOVA Cacia ha recuperato dalla botta alla caviglia. Il Padova ricorderà Rocco, con una targa ai figli Tito e Bruno.. Squalificati Italiano e Cuffa. Diffidati Bentivoglio, Jidayi, Bovo, Lazarevic.

REGGINA Breda sceglie il 3-4-3: dentro Adejo, Rizzo e Melara, fuori Freddi e Colombo. Squalificati Barillà. Diffidati Adejo, Freddi, Colombo, N. Viola.

VARESE Bressan sta bene e va in porta. Gli unici assenti sono Filipe (distorsione caviglia) e Nadarevic (stiramento). Squalificati nessuno. Diffidati Bressan, Martinetti e Troest.

GROSSETO K.o. Viotti, Petras-Formiconi in difesa. Sforzini (ginocchio) deciderà all’ultimo minuto. Squalif. Ronaldo, Crimi. Diff. Lupoli, Alfageme, Antei, Ronaldo.

GUBBIO Apolloni sceglie il 4-3-1-2 con Guzman trequartista. Squal. Benedetti. Diffidati Bartolucci, Caracciolo, Cottafava, Boisfer, Buchel, Graffiedi, Bazzoffia.

CITTADELLA Foscarini si affida al 4-4-2, con Di Roberto a centrocampo. In difesa torna Scardina, in attacco Di Carmine-Di Nardo. Squalificati nessuno. Diffidati Gasparetto, Gorini, Marchesan, Schiavon.

ASCOLI Qualche dubbio a centrocampo per Silva. In difesa spazio a Ciofani per Peccarisi. Squalificati nessuno. Diffidati Ciofani, Faisca, Guarna, Sbaffo, Tomi.

«Varese, non voglio distrazioni»

Rolando Maran, 48 anni LAPRESSE FILIPPO BRUSA VARESE

La sfida con l’Ascoli è già cominciata per Rolando Maran che ha scelto di non rispondere ai giornalisti, limitandosi a ribadire la difficoltà dell’impegno. Una mossa studiata per rendere ancora più compatto l’ambiente prima della gara che potrebbe valere i playoff. «In settimana si è parlato molto del calcioscommesse, che non ci ha sfiorato, e poco della partita con l’Ascoli. Ma il Varese non può permettersi distrazioni». L’allenatore non ammette cali di tensione e altri passi falsi, come lo scivolone casalingo con il Grosseto (1-3), cancellato dalle ultime 3 affermazioni con Cittadella, Nocerina e Brescia. Attenzione Anche il presidente

Antonio Rosati invita la squadra a stare sul pezzo: «Non possiamo sbagliare. Una nostra vittoria e un pari del Padova con il Gubbio ci darebbero la certezza dei playoff: il regalo ideale per mio figlio Giovanni che oggi compie 9 anni». Il Varese deve interrompere la serie positiva dell’Ascoli, che nelle ultime 6 gare ha raccolto 4 vittorie e 2 pareggi, e sfatare una lunga tradizione: l’ultimo successo con i bianconeri risale a 36 anni fa. Il presidente punta su Granoche: «L’uomo-partita sarà il "Diablo", anzi il "Santo" come ho proposto di ribattezzarlo. In fondo, l’ho preso proprio per quel miracolo che tutta Varese sogna». © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 12 MAGGIO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

27

SERIE BWIN 40a GIORNATA

4

LA VOLATA PER LA PROMOZIONE E I PLAYOFF 40ª

41ª

42ª

TORINO

76

PESCARA

Modena

ALBINOLEFFE

PESCARA

74

Torino

SAMPDORIA

Nocerina

SASSUOLO

73

LIVORNO

Reggina

JUVE STABIA

VERONA

73

ALBINOLEFFE

Varese

MODENA

VARESE

65

Ascoli

VERONA

Sampdoria

JUVE STABIA

Pescara

VARESE

Gubbio

NOCERINA

Ascoli

SAMPDORIA 64 PADOVA

60

GDS

Sfida tra capocannonieri: Ciro Immobile, 22 anni. prima stagione al Pescara e Mirco Antenucci, 27, seconda al Torino LAPRESSE

Sfida estrema Un Pescara-Torino senza mezze misure L’attacco più forte contro la difesa meno battuta E per ripetere la gara d’andata Ventura torna al 4-2-4 Lorenzo GUGLIELMO LONGHI Insigne, 20 anni LAPRESSE E anche stavolta, come all’andata, sono i numeri a riempire la vigilia. L’attacco più forte contro la difesa meno battuta, il Torino che ha subìto la metà dei gol del Pescara. Che a sua volta ne ha segnati 32 in più del Toro. Numeri ormai immutabili, scolpiti in due squadre da mesi a uguali a se stesse. Prima contro la seconda, un duello al vertice che potrebbe anche spazzare via gli ultimi dubbi sulla promozione diretta.

ORE 18 COSI’ IN CAMPO A PESCARA Gli uomini chiave Il tridente del

Le mosse La partita dello scorso dicembre (4-2 e gol regolare annullato a Immobile sullo 0-0) aveva mostrato in modo evidente pregi e difetti di idee di calcio molto diverse. Il Tori-

GDS

Pescara è una gioiosa macchina da gol con il giovane talento Caprari preferito a Sansovini, pronto a entrare a partita in corso come è successo nelle ultime tre partite. Immobile e Insigne sono in forma strepitosa: 43 centri in due, 18 di tutta la squadra nelle ultime 4 gare. Facile ipotizzare che le contromisure di Ventura siano le stesse dell’andata: difesa bloccata e i mediani a sfiancarsi per fare la diga. Il tecnico ieri si è limitato a osservare che questa è «una partita che va letta, interpretata e giocata. Se la giochiamo bene, con intelligenza possiamo creare problemi anche al Pescara. Altrimenti rischi grosso con gente pronta per la serie A come Insigne, Immobile e Verratti».

84

I gol segnati dal Pescara, l’attacco più forte del campionato.

26

In MAIUSCOLO le partite in trasferta, in grigio gli scontri diretti. Torino, Pescara e Sassuolo una gara in meno

no aveva vinto aspettando un avversario che per natura gioca altissimo, ripartendo in velocità e colpendo con gli inserimenti da dietro. I centrocampisti erano stati la chiave del gioco granata per le due reti (Basha e Vives, il secondo oggi è squalificato con Parisi), il pressing, il gran lavoro di copertura. La situazione tattica potrebbe essere abbastanza simile oggi: il Pescara a fare la partita puntando su verticalizzazioni, velocità e aggressività, il Toro che cercherà di ragionare, anche perché il pareggio sarebbe un gran risultato con due punti di vantaggio e una partita in meno (mentre il Pescara deve ripartire col Livorno dallo 0-2...). Con un centrocampista in meno, Ventura potrebbe tornare al 4-2-4 con la sorpresa di Pasquato esterno sinistro al posto di Guberti oppure confermare il 4-3-3 con De Feudis sulla linea della mediana.

I NUMERI

I punti deboli Fin troppo facile

immaginare quanto possa rischiare il Pescara con una difesa instabile per definizione e un portiere di 21 anni (Anania è squalificato) praticamente al debutto avendo giocato finora solo 8 minuti. Dall’altra parte, c’è un attacco che scoppia di salute, visto come lunedì sera Antenucci e Meggiorini hanno strapazzato il Padova. Ventura ha deciso di confermarli, partendo col capitano Bianchi in panchina. E qui il paradosso si completa: la squadra che gioca con un modulo iperoffensivo ha anche la difesa più forte. Zeman, che oggi fa 65 e spera in un compleanno senza polemiche arbitrali, ha ricordato perfido che a Ventura «piace difendere in sei e attaccare in quattro». Analisi estrema, ma efficace. Il segreto della capolista è anche l’equilibrio tra le due fasi che Zdenek non riesce a trovare anche perché non si è mai preoccupato di cercarlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALL’ADRIATICO

Pubblico record 21 mila spettatori PESCARA Pubblico record oggi all’Adriatico: i biglietti sono esauriti da una settimana. Ci saranno 20.900 spettatori, per un incasso di oltre 200 mila euro. E’ record stagionale, battuto quello della finale di ritorno dei playoff di Prima divisione di due anni fa contro il Verona. Per la ripresa di martedì col Livorno si prevedono almeno 15 mila spettatori, mentre si va verso l’esaurito anche per la gara con la Nocerina del 26 maggio.

I gol subiti dal Torino, la difesa meno battuta della B.

52

I gol subiti dal Pescara e quelli segnati dal Torino

26

I gol di Ciro Immobile, capocannoniere del campionato. Insigne è a quota 17.

10

I gol di Antenucci, miglior marcatore del Torino.

4-2

Il risultato dell’andata: gol di Basha, Vives, doppiette di Sgrigna e Immobile.

29

I precedenti tra le due squadre: 10 vittorie Pescara, 14 Torino, 5 pareggi. Nelle 14 gare giocate a Pescara, abruzzesi avanti con 7 vittorie

SECONDA DIVISIONE Il ritorno

Non solo stadio Il Venezia russo ha grandi idee MICHELE CONTESSA VENEZIA

Il Venezia russo sbarca in Lega Pro e non vuole fermarsi. Tre anni nel limbo della D, 110 partite alle spalle tra stagione regolare e playoff per garantirsi il ritorno in Seconda. Nell' estate 2009 il secondo fallimento in 4 anni vanificò gli sforzi di Michele Serena e della sua truppa, che si erano garantiti la permanenza in Prima superando la Pro Sesto nei playout. Una scalata lenta, possibile grazie all'intervento 3 anni fa di Enrico Rigoni, imprenditore padovano, che salvò il Venezia dalla

cancellazione del panorama calcistico nazionale su sollecitazione dell'amministrazione comunale allora guidata da Cacciari. Non è stato un ritorno su un tappeto rosso per il Venezia, passato in 3 stagioni attraverso un cambio di proprietà (da Rigoni, scomparso nel 2011 a Yuri Korablin) e cinque allenatori (Favaretto, Cunico, Luppi, Sassarini e Favarin), due finali playoff perse (con Union Quinto e Jesolo). Progetti ambiziosi per il Venezia targato Russia: il Football club Unione Venezia, questa la nuova denominazione sociale, è presieduto dal 15 febbraio 2011 da Yuri Korablin, 52 an-

ni, imprenditore moscovita, ex sindaco di Khimki, città dove ha preso in mano la squadra nei dilettanti portandola fino alla A. Obiettivi Traguardo al quale punta Yuri Korablin anche in Italia, da raggiungere in 5 anni, traguardo strettamente legato ad altri obiettivi: la realizzazione del nuovo stadio da 30 mila posti, fulcro della cittadella dello sport che dovrebbe sorgere nel Quadrante di Tessera. Progetti già presentati: adesso bisogna fare i conti con la burocrazia, ma la dirigenza russa ha fretta. Per riportare il Venezia in Lega Pro, il presidente si è affidato a Oreste Cinquini, viareggino, con esperienza decennale in serie A (Lazio, Udinese, Parma, Cagliari). E a giocatori di categoria superiore: èer fare qualche nome. il brasiliano Oliveira, Collauto e Scantamburlo, il difensore Mirri, il capocannoniere Zubin (23 reti). Ma non è stata una passeggiata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE ALTRE PROMOSSE

Dalla serie D arriva anche il Salerno Ecco le altre promosse dalla D in Seconda divisione: Valle D’Aosta, Castiglione, Forlì, Pontedera, Teramo, Salerno, Martina e Hinterreggio. Ricorso Respinto il ricorso dell'Atletico Trivento (serie D, girone F) per la gara con la Sambenedettese dell’8 gennaio: confermato il 2 1, la Samb è seconda, l’Atletico Trivento rimane sesto, Così i playoff Samb Isernia e Ancona Civitanovese.

il caso Pergocrema: chiesto il sequestro dei beni CREMA Dieci giocatori del Pergocrema (Cicioni, Coletti, Cuomo, Doudou, Guidetti, Lolaico, Menicozzo, Pennesi, Prisco e Tamburini) hanno presentato al tribunale di Crema, tramite l’Aic, una richiesta di sequestro conservativo dei beni immobili, mobili e dei crediti intestati alla società fino alla somma di 300 mila euro per gli stipendi non pagati: il debito del Pergocrema ammonta a 170.246 euro. Intanto la Lega Pro ha bloccato 312.000 euro dei contributi della legge Melandri. Il ricorso verrà discusso il 16. Intanto martedì prossimo il Tnas (tribunale nazionale di arbitrato dello sport) esaminerà il ricorso presentato dal Barletta. Nuovo d.g. Werner Seeber è il nuovo d.g. del Bassano: sostituisce Braghin, andato a fare il direttore organizzativo del settore giovanile della Juve.

Anticipi Si giocano oggi due

anticipi dei playoff. Girone A; Chieri Lavagnese (ore 16): Pillitteri di Palermo. Girone D Mezzolara San Paolo (ore15): Vitulano di Livorno.

Supercoppa Domani si giocano le finali d’andata della Supercoppa di Prima e Seconda: Ternana-Spezia (ore 15, arbitro Bindoni di Venezia) e Treviso-Perugia (ore 15, Marini di Roma). Ritorno il 17 (Spezia-Ternana, ore 20.30) e il 20 (Perugia-Treviso, ore 16).

Spareggi Sono in programma domenica il 20 e 27 con le finali il 3 e 10 giugno i playoff di Prima e Seconda, mentre i playout si giocheranno il 20 e 27 maggio. finale di Seconda divisione 3 e 10 giugno. Tutte le gare avranno inizio alle 16. ma sono previste alcune variazioni per le dirette della Rai (4 semifinali e le 4 finali), che qui sotto vengono indicate con l’ orario. Il programma: Prima divisione Girone A Playoff: Pro Vercelli-Taranto (ritorno ore 15); Sorrento-Carpi (ore 17). Finali: andata ore 17, ritorno ore 15. Playout: Monza-Viareggio e Pavia-Spal Girone B Playoff: Cremonese-Trapani (ritorno ore 19), Lanciano-Siracusa (ore 15) Finali: andata ore 15, ritorno ore 17 Playout: Piacenza-Prato e Latina-Triestina Seconda divisione Girone A Playoff: Rimini-Cuneo e Entella-Casale Playout: Lecco-Mantova Girone B Playoff: Paganese-Vigor Lamezia e Aprilia-Chieti Playout: Neapolis-Vibonese


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA

Bayern Monaco contro Borussia è una finale Over Germania: 150 gol in 2, un’altra gara così a 1,60 In A: Fiorentina-Cagliari è derby No Goal a 2,10 Questa settimana partiamo forte con una prima multipla tutta dedicata al calcio estero: i colpi grossi sono tutti e due in Ligue 1, con il blitz del Lille e il successo rapido del Bordeaux, per un bottino potenziale da quasi 180 euro. La seconda giocata, tutta tra Serie A e B è di «rientro», con l’Over tra Pescara e Torino a fare da base, per una vincita da circa 70 euro. Prima multipla Insieme hanno se-

gnato più di 150 gol in Bundesliga e c’è da scommettere che nella finale di coppa tedesca Borussia Dortmund e Bayern Monaco terranno fede alle promesse di spettacolo. Le quote confermano, con l’Over (almeno tre

reti complessive) a 1,78 e il Goal (entrambe a segno) a 1,60. L’«1X2» invece, prevede la rivincita dei bavaresi sui gialloneri: Bayern favorito a 2,50. Ci spostiamo in Spagna e restiamo agganciati all’Over. Questa volta però è «merito» della difesa dello Sporting Gijon, la seconda peggiore nella Liga che tra alti e bassi (4 vittorie nelle ultime sei) lo ha centrato sei volte di fila. Fuori casa contro il Malaga è un’opzione offerta a 1,35, stuzzica di più nella variante «maxi» (Over 3,5, almeno 4 reti) che paga 1,90. In Ligue 1, il pericolo si chiama «2» per Montpellier e Psg, in volata per il titolo. La capolista e l’inseguitrice, giocano in casa contro le due squadre che in trasferta

hanno centrato più successi: il Lille e il Rennes (9 a testa). In quota, è più abbordabile il successo esterno di Hazard e i suoi, offerto a 2,65, mentre il k.o. di Ancelotti sarebbe roba da 5,50. Restiamo in Francia, lontano dalla zona alta, per piazzare una scommessa gustosa sul Bordeaux, che non avrà fatto una grande annata, ma è la squadra che più di tutte ha chiuso il primo tempo in vantaggio: 16 volte. Contro il Lorient la quota che stuzzica è l’«1» al 45’ dei Girondins, che vale 2,20. Niente male nemmeno l’«1» semplice, offerto a 1,70. Seconda multipla Derby dell’Emilia in chiusura di Serie A con il Parma che, sulla scia dei

sei successi consecutivi, parte nettamente favorito sul Bologna. Gialloblù avanti a 1,83, il quarto centro in fila per la squadra di Pioli viaggia invece a 4,50. Considerato lo stato di forma delle due squadre e il fatto che il Parma è la squadra con più Goal della Serie A (22), questo esito è una valida alternativa a 1,60. Tra Fiorentina e Cagliari, invece, è il «derby» del No Goal. I viola e i sardi sono le due formazioni che ne contano di più (rispettivamente 25 e 24) e al Franchi una gara con una sola o nessuna delle due squadre a segno si gioca a 2,10. In ballo non c’è nulla e la gara potrebbe «stagnare» per un po’: la «X» a fine primo tempo si gioca a 1,95. Se c’è il Pescara di mezzo, anche con la miglior difesa del campionato di fronte, i quotisti dicono Over. Nel clou della Serie B, contro il Torino, la tendenza di Zeman viene confermata a 1,40. I biancoazzurri preparano il sorpasso, ma la manovra non sarà agevole secondo le quote: l’«1» è favorito a 2,25, mentre ai granata va bene anche la doppia chance «X2», che vale 1,56. Continua il momento no del Livorno, arrivato al quinto k.o. consecutivo. Può approfittarne il Sassuolo, con un segno «2» che fa gola a quota 2,35. Qui l’alternativa da provare è l’Under, visto che gli emiliani ne contano 27 in 38 gare. Una partita con meno di tre reti complessive si gioca a 1,63.

la giocata

5,50

Il pericolo si chiama «2». Carlo Ancelotti e il suo Psg gioca in casa contro una delle squadre che in Ligue 1 ha centrato più successi esterni (9). Stessa sorte, per fortuna di Carletto, anche per i colleghi del Montpellier (primi in classifica a +3) che ospitano il Lille (9 vittorie esterne) e che sono a quota 2,65 per la vittoria. Mentre il k.o. di Ancelotti sarebbe roba da 5,50

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SCOMMETTIAMO

Taccuino IRLANDA

Shamrock Rovers: è gol sicuro a 1,95 Nel clou del campionato irlan dese conviene puntare sullo spetta colo. La capolista Sligo affronta og gi gli Shamrock Rovers, terzi, che hanno il miglior attacco del torneo e fino a qui hanno centrato 7 Over in 10 partite. Un altro incontro con al meno 3 reti si gioca a 1,95, il Goal scende fino a 1,70.

ARGENTINA

Olimpo nerissimo: digiuno esterno a 1,80 Momento nerissimo per l’Olimpo nel campionato di Clausu ra. Sei k.o. di fila e oggi può arrivare il settimo nella trasferta contro il San Lorenzo, dove il segno «1» vola basso a 1,60. Per l’Olimpo solo tre reti segnate in 7 partite fuori casa, una statistica che lascia pensare al No Goal, bancato a 1,80.

PORTOGALLO

Porto col botto Un altro «2» a 1,45 RCS

Cinque vittorie senza subire

A CURA DI

reti: è la volata finale con cui il Porto ha conquistato il titolo nella Primei ra Liga. Nell’ultima giornata, in tra sferta contro il Rio Ave (già salvo) i Dragoes potrebbero rilassarsi per 90’ e concedere un Goal (a 1,83) che manca da 5 turni. La chiusura con un altro successo è un «2» da 1,45.

NORVEGIA

Stromsgodset: Over sì, «2» forse Sedici reti segnate nelle ulti me 5 gare tra campionato e coppa: in Norvegia la capolista Stromsgod set ha fatto il pieno di Over e un al tro, nella trasferta di domani contro l’Aalesund, fa gola a 1,85. Il 7o suc cesso di fila, però, è un «2» impegna tivo a 2,75 e forse è meglio la doppia chance «X2» a 1,47.

INGHILTERRA

Huddersfield Town Under a 1,70 Nella semifinale d’andata dei playoff di League One, un altro Un der dell’Huddersfield Town (6 con secutivi) in casa del Milton Keynes Dons, è a 1,70. Nell«1X2» l’MK è favo rito ad alta quota: 2,20.


SABATO 12 MAGGIO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lazio-Inter è tiratissima

Le quote

Reja avanti a 2,50, nerazzurri vincenti a 2,60. In ballo il 3 posto

1,10

o

4

SONIA ARPAIA AGIPRONEWS

I NUMERI

Una sconfitta pesantissima e due successi tengono aperti i giochi fino al novantesimo. La penultima giornata di Serie A ha assegnato lo scudetto, ma rimandato la questione Champions all’ultima puntata del campionato 2011-12. Occhi puntati sulle inseguitrici di Juventus e Milan: in quattro per la terza piazza che assegna l’ultimo posto nell’Europa delle «grandi», protagoniste Udinese, Lazio, Inter e Napoli. Coppa di consolazione Ad altre due rimarrà l’Europa League, con la squadra di Mazzarri che ha già ipotecato il posto perché finalista di Coppa Italia. A guidare il gruppo delle candidate all’unico posto ancora disponibile c’è l’Udinese, reduce dal successo sul Genoa e padrona del proprio destino nell’ultima giornata in casa del Catania di Montella. I friulani sono a 61 punti, davanti alla Lazio che a Bergamo ha rialzato la testa ed è a 59, e l’Inter

1,35

quota la vittoria del Napoli in casa contro il Siena nell’ultima di Serie A. Ma il 3o posto per Mazzarri e i suoi dipende da Catania e Inter

3,10

quota la vittoria dell’Udinese a Catania, con la «X» a 2,10 e il successo dei siciliani a 3,60

La scommessa impossibile di CARLO PELLEGATTI

che con il poker rifilato al Milan nel derby di San Siro è salita a 58 a pari punti con il Napoli. Udinese Così le possibilità più alte sono per la squadra di Guidolin: basta tornare da Catania con un risultato utile, vittoria o pareggio che sia. In caso contrario bisogna sperare in buone notizie dagli altri campi. È il segno «X», che il Catania ha centrato soltanto cinque volte in casa da inizio stagione, il favorito dei quotisti Snai, a 2,10, con il successo dell’Udinese a 3,10. In caso di vittoria dei padroni di casa (ipotesi bancata a 3,60) i friulani dovrebbero sperare nella sconfitta del Napoli al San Paolo contro il Siena, e in un pareggio tra Lazio e Inter. Lazio e Inter All’Olimpico il terzo posto passa per lo scontro diretto tra Lazio e Inter. Per entrambe c’è solo una possibilità: vincere. La squadra di Reja deve battere i nerazzurri e sperare nel successo del Catania sull’Udinese. Stesso discorso per l’Inter che, però, è a pari punti con il Napoli, e deve spe-

AP

ra nel miracolo del Siena. Tutto può succedere nella notte dell’Olimpico, che più volte è stata decisiva per il campionato: all’andata è finita 2-1 per i nerazzurri, mentre l’ultimo scontro all’Olimpico è stato a favore dei biancocelesti (3-1) che hanno così interrotto un ta-

PREMIER

bù che durava dal 2003. Equilibrio nei risultati che si traduce in quota: il segno «1» è leggermente favorito a 2,50, il successo dell’Inter è a 2,60. Per il pareggio, che vorrebbe dire per entrambe salutare il terzo posto, si sale a 3,40. Più certezze in lavagna per il numero di reti: Lazio e Inter, da inizio campionato, hanno collezionato 21 Over a testa, stesso esito anche per gli ultimi tre scontri diretti: un finale con almeno tre reti è decisamente favorito a 1,63 assieme al Goal a 1,55. stino del Napoli che, dopo essere uscito dalla Champions per mano del Chelsea di Di Matteo, adesso vive la situazione più delicata. I punti sono gli stessi dell’Inter e per tornare al terzo posto non bastano i favori della lavagna (il successo in casa contro il Siena è a 1,35), ma bisogna guardare a Catania e Roma, quindi sperare nella sconfitta dell’Udinese e sul muro dell’Inter contro la Lazio. Contro il Siena (vincere al San Paolo vale 9 volte la scommessa, con il segno «X» alto a 4,50) vale la pena guardare al Goal: quattro nelle ultime cinque per i toscani e l’ultimo della stagione vale 1,65. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IPPICA GP PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E PREMIO GIOVANARDI: UNA DOMENICA ENTUSIASMANTE

Pascià Lest favorito a Modena

Con Heliostatic si può volare alto Un gruppo 1, due listed e tre handicap principali. L’ippodromo delle Capannelle festeggia il Premio Presidente della Repubblica, regalando una riunione splendida, una settimana prima del Derby. Corse molto avvincenti, ma anche intricate, soprattutto per quanto riguarda gli Handicap, ben confezionati dal periziatore. Nel Premio UAE Trophy sono nove al via. Capeggia la scala dei pesi Bit Of Hell, con 61 chilogrammi in sella, ben meritati, viste le ultime eccellenti prestazioni. A me piace un cavallo che a Milano mi aveva lasciato una buona impressione, Golden Heliostatic, che però successivamente, nel Premio Botticelli, non pizza e fichi, ma il test finale per il tentativo nel Derby, cede dopo un faticoso percorso di testa, attaccato da quel Real Solution, favorito numero uno nel Nastro Azzurro. Se l’allievo di Bietolini, 55 chili in sella, non risentirà dello sforzo ravvicinato, non può ricevere sei chili da Bit of Hell. Quindi con questo... Heliostatic si può volare in alto!!!

A CURA DI

Napoli Ancora più incerto il de-

La festa a Giampaolo Pazzini, 27 anni. in gol (con Milito) nella gara d’andata contro la Lazio

Domenica entusiasmante per l'ippica italiana con ben due gruppi 1, tra galoppo e trotto. Roma Capannelle e Modena Ghirlandina i palcoscenici di due riunioni interessanti. L’impianto capitolino ospita l'edizione 2012 del Gp Presidente della Repubblica. Nove partenti, campo perfetto, e tutti a vedere

l'ultima esibizione italiana del Derby winner Crackerjack King prima del trasferimento in Inghilterra dopo la cessione di una quota importante a degli australiani. Il grigio figlio di Claba di San Jore e la femmina terribile Quiza Quiza Quiza, oltre al vincitore della passata edizione, Estejo, sono le punte ita-

Pascià Lest con Enrico Bellei vince a San Siro il Premio delle Aste 2011

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liane contro 5 stranieri rappresentati dal tedesco Waldpark, vincitore del Derby in Germania nel 2011, Afsare con Kieren Fallon in sella e Sri Puta gli altri da temere. A Modena il Premio Tito Giovanardi, assieme a Nazionale e Marangoni, una delle tre prove fondamentali nel cammino che porta al Derby di trotto. Si rivede Pascià Lest che dopo la vittoria al rientro a Treviso pretende i gradi del favorito. Phantom, Pick Kronos, Plutonio, e Penner Lb alcuni degli avversari più pericolosi, ma c'è anche curiosità per l'esordio nella massima categoria di Picone che sta facendo assai bene. Tra le femmine del Cacciari la favorita sarà Per Amore Gual, reginetta della stagione, che Ehlert ha dirottato tra avversarie dello stesso sesso dopo aver sorteggiato un brutto numero nel Giovanardi. In sediolo questa volta ci sarà Andrea Guzzinati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Trionfo a un passo per Roberto Mancini (foto): basta vincere in casa contro il Qpr e il titolo è fatto. L’«1» è appena a 1,10. Un successo largo («1» con handicap, almeno 3 reti di scarto) fa gola a 2,00.

PREMIER

1,40 Lo United ha l’obbligo di provarci nella trasferta con il Sunderland, il «2» di Ferguson (foto) vola basso a 1,40. Solo No Goal nelle ultime 4 dei Red Devils, un’altra con una sola o nessuna a segno vale 2,05.

SERIE A

2,10 Antonio Conte punta al bis: dopo lo scudetto, tra una settimana c’è la Coppa Italia col Napoli. Il trofeo alla Juve (al di là del risultato al 90’) si gioca a 1,65, il trionfo di Mazzarri (foto) fa salire l’offerta a 2,10.

SUPERBIKE

2,80 Max Biaggi (foto) avanti di un soffio su Carlos Checa nella classifica piloti del Mondiale. Nelle quote su chi vince il titolo è però lo spagnolo in leggero vantaggio: 2,40 contro il 2,80 del pilota romano.

FORMULA 1

12 Sebastian Vettel arriva al Gp di Spagna in cima alla classifica piloti. Il suo 3o trionfo iridato si gioca a 2,75. Dietro di lui c’è Hamilton a 3,50. Per Alonso (foto) il titolo paga 12 volte la scommessa.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

FORMULA 1 GP SPAGNA

laTecnica

La nuova ala posteriore Ferrari con paratie stile McLaren

McLaren, raffica di novità La rossa cambia diffusore GIORGIO PIOLA

È quasi come un inizio di campionato, tante sono le novità nei box del GP di Spagna. Ne facciamo una rassegna sintetica, squadra per squadra, cominciando con la rossa. Ferrari Rispetto ai test del

Ferrari spera nel fattore G Con le gomme dure Alonso è il più veloce Sull’asfalto di Montmelò il degrado sarà un elemento chiave Per il futuro Maranello punta ai laureati di Oxford e Cambridge PINO ALLIEVI MONTMELO’ (Spagna)

Se si guarda esclusivamente la classifica c’è da mettersi le mani nei capelli: Massa 11˚ e Alonso 14˚. Ma come, la Ferrari che doveva risorgere con le modifiche maturate negli ultimi due mesi cala a picco in questo modo? Invece c’è un’altra chiave di lettura della rinnovata F2012, che esula dalla graduatoria del venerdì ed entra nei meandri dei dati che le squadre si tengono ben stretti. Sono i tempi ottenuti con le gomme dure, non con quelle più morbide che ovviamente facilitano le prestazioni. Bene, con le Pirelli «hard» che domani copriranno la parte più consistente della distanza, la Ferrari si è comportata in modo eccellente, tanto che Alonso — il più rapido in queste condizioni — ha distanziato di un decimo Schumacher, di tre decimi

NAZ

1.

SPA Ferrari

2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24.

VETTEL KOBAYASHI BUTTON BOTTAS SCHUMACHER GROSJEAN HAMILTON RAIKKONEN HULKENBERG VERGNE MASSA WEBBER ROSBERG PEREZ RICCIARDO MALDONADO BIANCHI PETROV GLOCK ROSSI PIC DE LA ROSA CLOS

GER GIA GB FIN GER FRA GB FIN GER FRA BRA AUS GER MEX AUS VEN FRA RUS GER USA FRA SPA SPA

nata, ci si ritrova con una classifica che vede Button davanti a Vettel (a 164 millesimi), poi Rosberg a 3 decimi, Hamilton a 4 decimi, Raikkonen e Grosjean a 6 decimi, sino appunto a Massa (a 1’’1) e Alonso (a 1’’3). Tutti i piloti che occupano i primi posti hanno ovviamente fatto ricorso alle Pirelli tenere. Che si deteriorano e durano poco, ma offrono un incremento di circa un secondo ri-

Novità Alonso e Massa si sono divisi il lavoro di collaudo delle tante parti nuove portate a Montmelò. Gli assetti scelti hanno favorito le gomme più dure ed è mancato il tempo per un opportuno adattamento alle coperture soffici. Con le quali, poi, Alonso è stato involontariamente bloccato, al secondo ten-

Libere/2

POS PILOTA

TEAM

TEMPO DISTACCO

1’24"430 media 198.483

Red Bull-Renault Sauber-Ferrari McLaren-Mercedes Williams-Renault Mercedes Lotus-Renault McLaren-Mercedes Lotus-Renault Force India-Mercedes Toro Rosso-Ferrari Ferrari Red Bull-Renault Mercedes Sauber-Ferrari Toro Rosso-Ferrari Williams-Renault Force India-Mercedes Caterham-Renault Marussia-Cosworth Caterham-Renault Marussia-Cosworth HRT-Cosworth HRT-Cosworth

1’24"808 1’24"912 1’24"996 1’25"120 1’25"187 1’25"217 1’25"252 1’25"285 1’25"339 1’25"367 1’25"433 1’25"539 1’25"607 1’25"918 1’26"226 1’26"297 1’26"630 1’27"475 1’28"267 1’28"448 1’28"633 1’29"107 1’31"618

NAZ

TEAM

1.

GB

McLaren-Mercedes 1’23"399 media 200,937

GER GER GBR FIN FRA AUS GER JPN GER BRA MEX VEN ESP GBR FRA AUS BRA FIN RUS GER FRA ESP IND

Red Bull-Renault Mercedes McLaren-Mercedes Lotus-Renault Lotus-Renault Red Bull-Renault Mercedes Sauber-Ferrari Force India-Mercedes Ferrari Sauber-Ferrari Williams-Renault Ferrari Force India-Mercedes Toro Rosso-Ferrari Toro Rosso-Ferrari Williams-Renault Caterham-Renault Caterham-Renault Marussia-Cosworth Marussia-Cosworth HRT-Cosworth HRT-Cosworth

km/h a 0"378 a 0"482 a 0"566 a 0"690 a 0"757 a 0"787 a 0"822 a 0"855 a 0"909 a 0"937 a 1"003 a 1"109 a 1"177 a 1"488 a 1"796 a 1"867 a 2"200 a 3"045 a 3"837 a 4"018 a 4"203 a 4"677 a 7"188

2. VETTEL 3. ROSBERG 4. HAMILTON 5. RAIKKONEN 6. GROSJEAN 7. WEBBER 8. SCHUMACHER 9. KOBAYASHI 10. HULKENBERG 11. MASSA 12. PEREZ 13. MALDONADO 14. ALONSO 15. DI RESTA 16. VERGNE 17. RICCIARDO 18. SENNA 19. KOVALAINEN 20. PETROV 21. GLOCK 22. PIC 23. DE LA ROSA 24. KARTHIKEYAN

Cervelloni universitari A questo

proposito la Ferrari ha lanciato un ponte sul futuro, concludendo un accordo con le Università di Cambridge e Oxford – dalle quali sono usciti i «maghi» delle squadre inglesi – per poter avere i migliori talenti tra i giovani che conseguiranno la laurea nel campo dell’aerodinamica. Carte da giocare Intanto, però,

bisogna pensare al presente. E oggi vedremo se la rossa riuscirà a piazzarsi nelle prime file della griglia, con la possibilità di giocare di rimessa in corsa. Ma se la Ferrari si è parzialmente nascosta, anche McLaren, Red Bull, Mercedes e Lotus non hanno sfruttato tutte le evoluzioni portate in Spagna. Ecco perché le qualificazioni saranno interessanti per tutti, dopo una giornata in cui neppure i tecnici più esperti dei vari team hanno capito come sono davvero distribuiti i valori in campo.

Red Bull Come in Cina i due pi-

loti hanno girato con configurazioni diverse. Webber aveva la carrozzeria posteriore chiusa nella parte bassa ai lati degli scarichi, mentre Vettel aveva una nuova versione della precedente con il passaggio

1

Vittoria di Alonso al Montmelò nel 2006 con la Renault

43

I punti dello spagnolo dopo 4 gare: è 5˚ nel Mondiale

500

Il prezzo in euro di una gomma Pirelli di F.1 da asciutto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tema centrale E’ un discorso noioso quello delle gomme, ma il GP di Spagna si giocherà qui. E

AI BOX I TIMORI DEI BIG

POS PILOTA

BUTTON

spetto alle dure, mentre le Ferrari hanno progredito di meno, ossia 2 decimi Alonso e 5 decimi Massa.

siccome gli pneumatici funzionano più o meno bene a secondo dell’aerodinamica, i fattori coinvolti sono tanti.

se al confronto con la soluzione tradizionale, fatto da entrambi i piloti.

Tempi E così, alla fine della gior-

Vettel, Massa e Hamilton, di quattro decimi Webber e via via gli altri. Sono dati da prendere con una certa tolleranza, perché i carichi di benzina non li conosce nessuno, però hanno cancellato (almeno ieri) il clima di apprensione che attanagliava i tecnici di Maranello.

Libere/1 ALONSO

tativo, dal «muro» rappresentato da Vettel, che stava simulando un tratto di gara.

Lo spagnolo in testa al mattino si ritrova solo 14˚ con le morbide Massa è 11˚

Mugello sono arrivati un nuovo alettone anteriore e un diverso diffusore. Gli altri particolari si erano già visti: nuova parte terminale delle fiancate, scarichi quasi tipo Lotus, nuova sezione centrale del cofano motore e deviatori di flusso sotto il telaio (come sulla Red Bull) e non più sotto il muso. Solo questi ultimi sono in attesa di delibera definitiva in ba-

TEMPO DISTACCO

km/h

1’23"563 a 0"164 1’23"771 a 0"372 1’23"909 a 0"510 1’23"918 a 0"519 1’23"964 a 0"565 1’24"065 a 0"666 1’24"080 a 0"681 1’24"214 a0"815 1’24"365 a 0"966 1’24"418 a 1"019 1’24"422 a 1"023 1’24"468 a 1"069 1’24"600 a 1"201 1’24"688 a 1"289 1’24"733 a 1"334 1’24"769 a 1"370 1’25"047 a 1"648 1’26"296 a 2"897 1’26"740 a 3"341 1’27"314 a 3"915 1’27"664 a 4"265 1’28"235 a 4"836 s.t.

Vettel: «Prevedo molte soste» Button: «Quanto sottosterzo» Hamilton: «Ho dovuto lottare con la mia MP4/27»

Sebastian Vettel ACTION IMAGES

MARCO DEGL’INNOCENTI BARCELLONA

Le gomme, ancora le gomme, sempre le gomme. Anche in vista del GP di Spagna il leit-motiv di questa stagione non cambia. Nessuna critica alle Pirelli, ma unanime constatazione: anche stavolta il loro consumo sarà decisivo: «Un po’ vanno bene, un po’ non vanno. E’ un bel dilemma», osserva Jenson Button, che al pomeriggio ha fatto segnare il miglior tempo in assoluto: «Con le morbide nessun problema, ma non riuscivo a portare a temperatu-

ra le dure, per questo ho avuto anche problemi di sottosterzo. Se riuscirò a gestirle andrò bene anche in gara. Per fortuna la McLaren con le morbide va molto bene, anche sul long run. Dal punto di visto aerodinamico abbiamo una gran macchina». Cavallo pazzo Su questo concor-

da anche Lewis Hamilton, che però si lamenta più del compagno: «Ho davvero dovuto lottare con la mia vettura, molto incostante». Puntare sulle morbide Pare soddisfatto Sebastian Vettel, il più


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d’aria nella stessa zona. Nuovi gli alettoni anteriori e i deviatori di flusso sotto il telaio, così come le prese dei freni. McLaren Rivoluzionata l’aero-

dinamica delle McLaren con il muso rivolto all’insù e ondulato nella parte superiore, che era stato provato in extremis al Mugello. Ve n’erano solo due esemplari, ma ne è atteso almeno un altro per stasera. Nella parte superiore delle fiancate sono state aggiunte due piccole pinne, mentre continua l’evoluzione delle prese d’aria dei freni utilizzate addirittura con soluzioni asimmetriche all’avantreno. Modificato anche il profilo estrattore. Non sono ancora arrivati i nuovi dadi ruota solidali con i cerchioni introdotti lo scorso an-

Red Bull in doppia configurazione Sull’auto di Seb c’era l’ultimo step degli scarichi La Mercedes di Schumacher con cambio in carbonio e nuova sospensione

no dalla Mercedes e già adottati da Ferrari, Red Bull e Lotus. Mercedes Schumacher aveva il nuovo cambio con la scatola di carbonio. Alla nuova trasmissione è stata abbinata una sospensione posteriore molto diversa, per un migliore comportamento sugli pneumatici. Sauber In genere una vettura

competitiva non si tocca, invece alla Sauber hanno sviluppato moltissimo la loro C31: nuovo alettone anteriore, nuovi deviatori di flusso sopra la parte iniziale delle fiancate, scarichi tipo McLaren e nuovo alettone posteriore. Lotus I piloti hanno provato due diversi alettoni anteriori rispetto al Mugello.

Toro Rosso Niente scarichi tipo McLaren visti in Toscana, ma nuovo alettone anteriore e nuovo profilo estrattore.

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Williams Sono stati provati tre

tipi di scarichi, anche quelli tipo McLaren, ma dovrebbe essere utilizzata la configurazione del Bahrain. L’alettone posteriore ha un’inedita feritoia verticale nelle paratie laterali. Force India Nuovo muso senza

più le telecamere a mo’ di pesce martello e nuovi deviatori di flusso. Sono stati provati gli scarichi tipo McLaren. Caterham Scartata per ora la soluzione scarichi tipo McLaren e soffiatura alla base delle fiancate tipo Red Bull. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto 1 Cambia il soffiaggio degli scarichi Red Bull. Foto 2 Fiancate più rastremate sulla Ferrari. Foto 3 Il muso all’insù della McLaren. Foto 4 Nuova ala anteriore Mercedes LAPRESSE-IPP-COLOMBO

A Dubbio Fernando

HANNO DETTO

S Massa «A prima vista i risultati delle novità sembrano positivi. Certo, se dovesse fare così caldo sarebbe una gara più faticosa del solito»

S Fry «Alcune novità rispondono alle aspettative, altre meno. Dobbiamo analizzare tutto con freddezza, tirare fuori il meglio da quello che abbiamo»

«Serve capire cosa funziona» Fry: «Non tutte le nuove soluzioni rispondono alle attese, la F2012 più bilanciata con le hard» DAL NOSTRO INVIATO

MAURO CASADIO MONTMELÒ (Spagna)

«Vediamo domani»: Fernando Alonso lo ripete come un mantra. Forse per scacciare più in là la resa dei conti. Ma il domani che evidenzia lo spagnolo è oggi, ovvero il giorno delle qualifiche. Lì non si può più scherzare, bisogna mostrare fin dove arrivano le prestazioni della macchina. L’impressione che dà lo spagnolo, attraverso le sue parole, è di una Ferrari che al momento fatica a selezionare nella gran massa di modifiche apportate alla F2012: «Non siamo in grado di dire quali sono le novità che hanno funzionato di più, non sappiamo quali cose porteremo in qualifica e quali no, dobbiamo analizzare i dati». Passo falso D’accordo, il vener-

regolare con il secondo miglior tempo in entrambe le sessioni: «Non siamo messi così male, ma la chiave della gara sarà gestire gli pneumatici sulla distanza: prevedo molte soste». Anche per il tedesco la differenza tra gomme morbide e dure è decisiva: «Le prime sono più veloci, le seconde durano di più. Ma per le qualifiche e la pole punteremo sulle morbide». Scettico Nico Rosberg, terzo tempo con la sua Mercedes, non nasconde un certo scetticismo: «Le gomme si deteriorano rapidamente. Con questo caldo è logico, ma tutto è risultato molto diverso rispetto ai test invernali». Filosofico il compagno di squadra Michael Schumacher, che ha apparentemente sotterrato l’ascia di guerra nei confronti della Pirelli: «Tutti abbiamo quattro gomme, sarà per tutti lo stesso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA

Oggi libere dalle 11 alle 12 Qualifiche alle 14 su Rai2 Domani si corre il GP di Spagna, 5ª tappa del Mondiale F.1 sul circuito di Montmelò (4.655 metri). Il percorso prevede 66 giri per una lunghezza di 307,104 km. Programma Oggi: prove libere alle ore 11 12. Qualifiche dalle ore 14 (in diretta su Rai2 e RaiHD). Domani: Gara alle ore 14 (in diretta su Rai1 e RaiHD). Classifiche piloti 1. Vettel (Ger Red Bull) 53 punti; 2. Hamilton (GB McLaren) 49; 3. Webber (Aus Red Bull) 48; 4. Button (GB McLaren) 43; 5. Alonso (Spa Ferrari) 43; 6. Rosberg (Ger Mercedes) 35; 7. Raikkonen (Fin Lotus Renault) 34; 8.Grosjean (Fra Lotus Renault) 23; 9 Perez (Mex Sauber Ferrari) 22; 10 Di Resta (GB Force India) 15; 11 Senna (Brazil Williams) 14; 12 Kobayshi (Jap Sauber) 9. Classifica costruttori 1. Red Bull 101 punti; 2. McLaren 92; 3. Lotus 57; 4. Ferrari 45.

dì è sempre stato un giorno poco significativo. Ma vedere la Ferrari di Alonso perdere quasi due decimi passando dalle gomme dure (1’24"430) a quelle morbide (1’24"600), non può non far riflettere. Anche perché gli altri big (i vari Button, Vettel, Rosberg, Hamilton) con le coperture soffici si sono migliorati di 1" molto abbondante. E sempre con le morbide, oggi si dovrà fare il tempo da stampare sulla griglia. «Non sono stato capace di farle funzionare a dovere — spiega Fernando — e ho anche trovato traffico. Abbiamo avuto molta più confidenza con le dure. Ma bisogna capire con quanta benzina hanno girato gli altri, se hanno usato il Drs. Poi — aggiunge lo spagnolo — nelle due sessioni abbiamo trovato condizioni meteo difficili: l’asfalto era a 44˚, trenta in più rispetto a febbraio, e c’era tanto vento. Così il tempo di 1’22" dei test invernali si è trasformato per tutti in un 1’24". Il feeling non è stato buono per nessuno. Tenteremo di recuperare il terreno perso». Novità Dopo un venerdì così, i

piedi di Fernando sono ben ancorati a terra. «Era quello che ci aspettavamo, molto meno di quello che vi aspettavate voi», dice rivolgendosi ai gior-

Fernando Alonso, spagnolo, 30 anni, è alla Ferrari dal 2010 EPA

«

Era quello che ci aspettavamo. Abbiamo buone possibilità di entrare in Q3 FERNANDO ALONSO PILOTA FERRARI

nalisti. La doccia fredda per i tifosi arriva però con questa frase: «In qualifica abbiamo buone possibilità di entrare in Q3». Come dire, scordatevi ancora le prime due-tre file. A meno che nella notte gli uomini ai box riescano a trovare il bandolo della matassa. Il d.t. Pat Fry è chiaro: «Alcune novità rispondono alle aspettative, altre meno. Dobbiamo analizzare tutto con freddezza, tirare fuori il meglio da quello che abbiamo a disposizione e metterlo in macchina». Poi ammette le difficoltà con le morbide: «Il bilanciamento della vettu-

ra sembra essere migliore con le dure». Degrado Anche Felipe Massa,

ieri 11˚ assoluto in 1’24"418 e davanti al suo compagno per 12 millesimi, è molto preoccupato delle alte temperature e delle gomme: «Se dovesse fare così caldo, sarà una corsa ancora più faticosa del solito, soprattutto a causa del degrado degli pneumatici». Poi però arriva un lampo d’ottimismo: «A prima vista, i risultati delle novità sembrano positivi». Per il capo della Scuderia Stefano Domenicali, che proprio ieri compiva 47 anni, arriva una piccola consolazione. Anche perché, come dicevamo, c’è il rovescio della medaglia: la Ferrari è andata molto forte con le gomme dure, quelle che si useranno per più tempo in gara. Per cui, se oggi ci fosse un progresso con le Pirelli tenere con cui dar l’assalto alle prime file... © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SUPERBIKE GP GRAN BRETAGNA

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Tv e regole è in arrivo la grande rivoluzione

Sugli armonici saliscendi di Donington, piloti e moto lottano con un vento teso e glaciale. Ma non piove e dopo il diluvio di Assen e il disastro di Monza basta un timido sole per ridare slancio alla Superbike. Nelle libere del mattino la dozzina di punta era racchiusa in 6 decimi, diventati 1”2 nella qualifica del pomeriggio per «colpa» di Jakub Smrz. Coi compagni Sylvain Guintoli e Maxime Berger, il pilota senza vocali ha rischiato di perdere il posto per il ritiro annunciato e poi ritrattato del team Liberty Ducati in polemica con i team ufficiali accusati d’aver pilotato il caos monzese.

Smrz guida le prime qualifiche, Checa è 3˚. Biaggi e Melandri se la prendono comoda più favorevoli alla bicilindrica italiana si è rivisto anche Carlos Checa, 3˚ in scia a un Jonathan Rea superveloce ma due volte a terra con l’indecifrabile Honda CBR-RR. Un anno dopo gli schiaffetti nel box, Max Biaggi e Marco Melandri l’hanno presa comoda: il capofila del Mondiale è 8˚, lo sfidante BMW 12˚. Ma il venerdì non è boccone da pesci grossi: Donington è loro amica e basterà aspettare domenica. Rivoluzione tv Mentre i piloti si

Tranquilli Su uno dei tracciati

giocano il presente, si sta prepa-

rando la motorivoluzione che andrà prossimamente in onda sui teleschermi. Dopo 10 anni Mediaset sta per perdere la MotoGP e farà rotta sulla Superbike. È destinata a restare fuori La7, che trasmette le derivate dalla serie dal 1998. Più di un indizio lascia ritenere che questo sarà lo scenario 2013. Il rinnovo triennale tra Superbike e La7 era concluso e pronto per la firma ma nei giorni scorsi è stato misteriosamente sospeso. I responsabili per le acquisizioni dell’emittente del gruppo Telecom hanno confermato lo stallo della trattativa, parlando dell’impegno in Superbike al passato. Significativo. Ecco Sky Intanto Sky si è fatta avanti con la MotoGP offrendo 17 milioni all’anno, circa il doppio di quanto paga ora Mediaset. La tv a pagamento non può

INDIANAPOLIS LA 500 MIGLIA

Alesi all’assalto nel «rookie test» Jean nella notte ha ritentato la qualificazione Jean Alesi è tornato in pista ieri con la Dallara-Lotus per qualificarsi alla 101ª edizione della 500 Miglia di Indianapolis, in programma il 27 maggio. Un nuovo tentativo andato in scena nella notte italiana, nella seconda giornata dedicata al Rookie Orientation Program, il test riservato ai debuttanti di Indy, dopo che giovedì aveva superato le prime due barriere: effettuare 10 giri tra 200 e 205 miglia e 15 tra 205 e 210. Dopo una prima serie di giri nella quale ha ottenuto come miglior prestazione un giro a una

Jean Alesi, 47, un GP vinto in F.1

media di 200,138 miglia (322,09 km), Alesi è tornato ai box, per poi scendere di nuovo in pista ed effettuare un’altra serie di tornate, la migliore delle quali in 205.641 miglia (330,94 km). Ancora lontano però dal minimo di 15 giri a ol-

BENEFICENZA

Taccuino

Dona il 5 per mille a Fondazione Sic

GP2

Avendo ricevuto ufficialmente lo status giuridico di Onlus, la Marco Simoncelli Fondazione può già essere finanziata, devolvendo il 5 per mille. Basta firmare nell’apposito riquadro del CUD, del 730, o del Modello Unico, e riportare nello spazio dedicato il Codice Fiscale della Marco Simoncelli Fondazione: 03980340404. I progetti della fondazione sono elencati su www.marcosimoncellifonda zione.it.

Calado, prima pole (ro.chi.) Lo scorso anno è stato tra i grandi protagonisti in GP3, ora James Calado si gode la sua prima pole in GP2. Il 22enne in glese del team Lotus GP è stato an che fortunato, riuscendo a comple tare nel finale il giro veloce prima dell’esposizione delle bandiere gial le. Tra chi recrimina c’è il leader Da vide Valsecchi (Dams), solo 7˚, mentre al 2˚ posto si è piazzato lo svizzero Fabio Leimer (Racing Engi neering), che ha preceduto un al tro esordiente, Stéphane Richelmi (Trident). Ottimo sesto posto per

Oggi prove alle 16 diretta su La7

I TEMPI DI IERI

Nel 2013 Sbk su Mediaset, MotoGP verso Sky (offre 17 milioni). E cambiano le norme PAOLO GOZZI DONINGTON (Gran Bretagna)

LA GUIDA

tre 215 miglia orarie richiesto. Barrichello Intanto, nonostante

S Il più veloce Jakub Smrz, 29 anni, ceco, con la Ducati del Liberty Racing, team reduce dalla polemica col patron della Superbike Paolo Flammini ALEX PHOTO

garantire gli stessi ascolti di Italia1, che oscillano tra i 5 e gli 8 milioni di spettatori, ma la pioggia di milioni ripagherebbe comunque l’organizzatore Dorna, i costruttori e i team che spartiscono i proventi dei diritti attraverso l’Irta, l’associazione delle squadre. A Mediaset la Sbk costerà decisamente meno dei 9 milioni che attualmente sborsa alla MotoGP ed è comunque una serie spettacolare con potenzialità pubblicitarie in gran parte da sfruttare. Riguardo la trattativa con il Biscione, Paolo Flammini, numero uno della Superbike, si è trincerato dietro il «no comment». Che non abbia comunque smentito è un altro significativo tassello.

Oggi a Donington si disputerà la quinta prova del Mondiale Superbike. CLASSIFICA PILOTI 1. Biaggi (Ita Aprilia) p. 97,5; 2. Checa (Spa Ducati) 95,5; 3. Sykes (GB Kawasaki) 91,5; 4. Melandri (Ita BMW) 72,5; 5. Rea (GB Honda) 70; 6. Haslam (GB BMW) 68; 7. Guintoli (Fra Ducati) 66; 9. Smrz (R.Ceca Ducati) 42,5; 10. Giugliano (Ducati) 41; 12. Fabrizio (BMW) 26; 14. Zanetti (Ducati) 21; 15. Canepa (Ducati) 20. CLASSIFICA COSTRUTTORI 1. Ducati 140,5 p.; 2. Aprilia 108; 3. Kawasaki 97,5; 4. BMW 96. IN TV Oggi ore 12.30 qualifica 2 (differita La7); 16 Superpole. Domani 13 (dir. La7): 12.20 gara 1; 16 gara 2.

1. Smrz (Rep.C-Ducati) 1’29”336 media 162,116 km/h 2. Rea (GB-Honda) 1’29”394 3. Checa (Spa-Ducati) 1’29”507 4. Haslam (GB-BMW) 1’29”604 5. Camier (GB-Suzuki) 1’29”614 6. Sykes (GB-Kawasaki) 1’29”719 7. Fabrizio (Ita-BMW) 1’29”918 8. Biaggi (Ita-Aprilia) 1’29”973 9. Giugliano (Ita-Ducati) 1’29”977 10. Badovini (Ita-BMW) 1’29”986 12.Melandri (Ita-BMW) 1’30”245 18. Zanetti (Ita-Ducati) 1’31”035 19. Canepa (Ita-Ducati) 1’31”199

mano. Ora che il fondo d’investimento Bridgepoint controlla le due organizzazioni, il tempo di rivalità e ripicche è finito. Le strategie future verranno decise sullo stesso tavolo, a cominciare dai regolamenti tecnici cardine del successo delle due serie. Ieri in circuito, al cospetto del responsabile dell’area moto di Bridgepoint, Matteo Perale, si sono incontrati Corrado Cecchinelli, ingegnere ex Ducati ora responsabile dei regolamenti del Motomondiale, e gli omologhi Superbike, Steve Whitelock e Fabio Fazi. Le due serie sono troppo simili e dal 2015 torneranno nel proprio alveo: i prototipi nella MotoGP, dall’altra parte le maxi derivate strettamente dalla produzione di serie. Avranno anche i fari colorati sulle carenature, tanto per non fare confusione.

Accordo Ma ieri a Donington c’è

stato un altro fatto di portata epocale: MotoGP e Superbike si sono date pubblicamente la

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LOCMAN

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ITALY

si sia garantito la qualificazione già il primo giorno utile, oggi Rubens Barrichello tornerà in pista per aumentare la confidenza sull’ovale più famoso al mondo. «Credo che l’idea del Rookie Orientation Program sia ottima, perché ti permette di progredire gradualmente senza troppa pressione — ha spiegato l’ex pilota della Ferrari —. Mi sono trovato a mio agio in ogni momento e devo dire di avere un ottimo maestro in Tony (Kanaan, suo compagno di squadra; n.d.r.), mentre tutta la squadra mi sta aiutando al meglio». Ritorno Tra gli altri debuttanti

ha già passato l’esame anche uno che proprio debuttante non è, visto che Michel Jourdain Jr. ritorna a Indy a 16 anni dal debutto, dopo avere strappato il sedile al nostro Luca Filippi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabio Onidi (Coloni), mentre Fabri zio Crestani (Lazarus) scatterà 18˚. Oggi alle 15.40 il via di gara 1 (diretta tv su Raisport 2).

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Sordo ok in Corsica Lo spagnolo Dani Sordo (Mi ni JCW) ha chiuso al comando la se conda tappa del Tour de Corse, quarta prova dell’International Ral ly Challenge. È una vera battaglia quella che sta andando in scena sull’isola, con il ceco Jan Kopecky (Skoda Fabia), 2˚ a 3"2 e il france se Bryain Bouffier (Peugeot 207) 3˚ a 11"2. Oggi le ultime 6 speciali.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

95˚ GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA SORPRESA

SBALZI IN CLASSIFICA

Navardauskas k.o. I big si annullano Sesta tappa, Urbino Porto Sant’Elpidio, km 210: fuga per la vittoria del colombiano Miguel Angel Rubiano (Androni) nella frazione da 2800 metri di dislivello; secondo a 1’10", Adriano Malori, 24enne parmense della Lampre, ha tolto a Navardauskas la maglia rosa. I big si sono annullati.

OGGI 205 KM

Rocca di Cambio: si arriva in salita Oggi 7ª tappa da Recanati a Rocca di Cambio (205 km), primo arrivo in salita. L’ascesa finale è di 19,1 km: dislivello 752 m, pendenza media 3,9% e punte del 10% a 700 metri dall’arrivo (abbuoni 20" al 1˚, 12" al 2˚ e 8" al 3˚). Diretta Tv: RaiSport 2 dalle 14, Rai3 dalle 15; Eurosport, Radio1 Rai e Radio 101.

ASCESA FINALE DI 9,9 KM

Domani è più dura C’è Lago Laceno Domani 8ª tappa, Sulmona Lago Laceno, km 229, secondo arrivo in salita, più impegnativo di Rocca di Cambio. Si fa l’Altopiano delle Cinque Miglia con il Macerone, poi l’ascesa finale: 9,9 km, dislivello 589 m, pendenza media 5,9% e punte del 12%. Gli ultimi 4 km pianeggianti.

Miguel Angel Rubiano, 27 anni, festeggia al traguardo IPP

Giovane Italia Malori vola nel futuro Che lezione per i grandi Fuga di 199 km: il baby di Parma nuovo leader. Tappa a Rubiano E Cunego corre come Scarponi

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA GIALANELLA PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)

Raffaello, dalla rocca di Urbino, aveva dipinto il paesaggio mozzafiato delle colline marchigiane. Leopardi, dal colle dell’Infinito di Recanati, sperava di assistere a duelli vigorosi sugli strappi di Montelupone o Montegranaro, ma il suo pessimismo è aumentato al passaggio del gruppo. L’ha risollevato solo lo sguardo tenero di Adriano Malori, 24 anni, che sembrava uscito da un quadro del Rinascimento: maglia rosa, speranza d’Italia. Nuovo simbolo Parmense come Vittorio Adorni, iridato della cronometro under 23 a Varese 2008, si è preso il simbolo più bello con una... volata: alle spalle del fuggitivo e vincitore Rubiano Chavez, Malori ha

battuto per il secondo posto il polacco Golas e grazie ai 12" di abbuono gli ha tolto ogni speranza. Sì, perché l’unico sussulto di giornata è stata la lotta tra quattro corridori, in tre gruppi diversi, per la casacca color Gazzetta: Rubiano, in

fuga; Malori e Golas a 1’30"; il canadese Hesjedal, più indietro. L’Italia sorride con Malori, ed è la risposta migliore allo strapotere di Cavendish e Phinney. Anche noi abbiamo giovani di talento: guardate soltan-

Cavendish fatica boia

Mark Cavendish, stanchissimo, cade sulla salita della Cappella SCANFERLA


SABATO 12 MAGGIO 2012

la scheda ADRIANO MALORI 24 anni LAMPRE ISD

È nato il 28 gennaio 1988 a Parma e abita con i genitori a Traversetolo (Parma). Passato professionista nel 2010, è alla terza stagione con la Lampre-Isd. È alla prima partecipazione al Giro d’Italia.

Malori «Ho tenuto testa a Rubiano, al gruppo e a Golas. Grazie mamma per i dietro-moto. Ora festa con un tatuaggio» DAL NOSTRO INVIATO

2008 Da dilettante il successo più importante è il titolo mondiale a cronometro under 23 a Varese.

2011

2012 Adriano Malori celebra la maglia rosa sul podio di Porto Sant’Elpidio BETTINI

to la lenta, ma inesauribile traiettoria verso l’alto di Nibali. Adriano non è una meteora, e ha un gran motore: due anni fa, ai test della Mapei, aveva 450 watt alla soglia. Capace da dilettante di arrivare 5˚ sul Monte Grappa, ha limiti inesplorati: sarebbe un formidabile inseguitore su pista, e con Coledan, Viviani e Guarnieri, per esempio, potrebbe farci rialzare la testa anche nel quartetto. Se perdesse 2-3 chili, poi, avrebbe un futuro nelle corse a tappe. Per esprimersi al meglio ha bisogno di fiducia, di sentirsi considerato: intanto ha dato alla Lampre di Beppe Saronni e Roberto Damiani quella maglia rosa che mancava al team dal 2001, il primo trionfo al Giro di Simoni. Con lui onore anche al colombiano Rubiano Chavez, che è vissuto a Montegranaro e sul Muro al 17%, a 35 km dall’arrivo, ha scavato il vantaggio necessario per mettere al sicuro la vittoria. Occasioni perdute Ieri la tappa era una classica: si è trasformata nelle occasioni perdute di chi voleva dare un senso al proprio Giro, come chiedeva il c.t. Bettini. Pianura negli ultimi

Prima del Giro, il miglior risultato in stagione era il 2˚ posto nella crono (sempre a Crevalcore) della Coppi e Bartali.

20 km. Strappi spaccagambe. Muri da Fiandre. Un ambiente fantastico nel più importante distretto mondiale della scarpa: 3100 metri di dislivello. L’hanno interpretata al meglio soltanto quei 15 fuggitivi come Rubiano e Malori che, partiti al km 11, si sono via via assottigliati, ma hanno creduto all’impresa. Dietro, ancora una volta la Liquigas di Basso ha tenuto la corsa, poi a 80 km dall’arrivo ha alzato il piede, per loro era giusto così, e la fuga è andata a 7’. Chi doveva provare, non l’ha fatto. Va bene il caldo afoso, ma per attaccanti come Visconti, Pozzato e Ballan era una giornata da cerchietto rosso. Non quelle azioni di fine Giro con fughe da lontano che sanno tanto di esami di riparazione. I grandi sono rimasti al coperto, ma un verdetto questa tappa l’ha dato: Damiano Cunego punta a vincere il Giro, non è qui solo per le tappe. Ieri non si è mai spostato dalla ruota posteriore di Scarponi, ha corso da capitano Lampre. Se avesse attaccato, sarebbe esplosa la tappa. E non l’ha fatto perché i suoi orizzonti sono altri. Aspettiamolo già oggi in Abruzzo: è il suo arrivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Frecciarosa dà i numeri «Ho vinto tre gare in una» MARCO PASTONESI PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)

Al secondo anno da pro’, due vittorie: la cronometro di Crevalcore alla Settimana Coppi e Bartali e il tricolore contro il tempo (davanti a Boaro). Al Tour de France va in fuga per 218 km nella 6ª tappa e si aggiudica il «premio combattività».

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lo sprint di Adriano Malori sul polacco Golas: vale la rosa SUNADA

«

Mi sono sentito poco considerato ma questa maglia dimostra che me la cavo bene

«

Impossibile tenere la rosa a Rocca di Cambio, ma che emozione portarla al via

Adriano con mamma Alessandra, che l’ha allenato prima del Giro BETTINI

La maglia rosa col conterraneo Vittorio Adorni, iridato nel ’68 BETTINI

Traversetolo, 20 km da Parma, sulla pedemontana, è l’unica città al mondo che ha un treno ma non la stazione. Il treno è Adriano Malori. Un frecciarossa — da ieri: un frecciarosa — di 1,83 per 73, quadrato e squadrato, di poche parole pubbliche e di molte parole private, di grande ordine professionale e di grandissimo disordine personale. Il presente futuro del nostro ciclismo.

va in salita, e Golas accanto che poteva battermi in volata, e magari anche il gruppo che ci poteva riprendere, tre corse in una, e le ho vinte tutte e tre». Adesso Malori dice che ci sono certi giorni perfetti: «Ma anche tanti in cui la perfezione si sfiora, si accarezza, e non si raggiunge. E allora piovono le critiche, mi sono sentito anche poco considerato, invece questa maglia rosa dimostra che qualcosa di buono la so fare, che me la cavo bene anch’io». Un universo Malori è un univer-

un ortolano: quello che, amico di famiglia, per far correre il figlio cominciò a costruire una squadra e per costruirla chiese ad Adriano, che aveva sette anni, di provare a correre anche lui, «e se dopo due o tre gare ti stufi, puoi anche mollare». E lui non mollò. Se non ci fosse stata la cronometro: la prima volta nel campionato emiliano-romagnolo, era il 2004, aveva 16 anni, corse e la vinse, «e la crono è il massimo della sensibilità, perché devi ascoltare tutti i messaggi del corpo, ma è anche il massimo dell’insensibilità, perché i messaggi di fatica li devi cancellare». E lui li cancella. Se non ci fosse stato il ciclismo: come avrebbe potuto collezionare titoli italiani su strada e pista, giovanili e assoluti, perfino europei e mondiali (da under 23)? E lui li ha collezionati.

so ancora da esplorare. Non ha sogni, «però ho tanti obiettivi, il primo è migliorarmi il più possibile». Non ha modelli, non ha eroi, «però credo in me — non sono un fuoriclasse alla Cancellara, ma ho un buon motore — credo nella squadra e la squadra vale più di quello che si crede, credo in Scarponi perché è un grande leader, e credo che vincerà il Giro». Non ha traguardi, «però punto sulle cronometro, perché è il tipo di corsa che finora mi riesce meglio, e ho dimostrato che quando sto bene posso competere anche nelle tappe, e magari un giorno potrei essere forte anche nelle classiche». Non ha altre ambizioni, almeno per questa maglia rosa, «non ci penso proprio a poterla tenere, impossibile all’arrivo di Rocca di Cambio, ma sarà emozionante portarla alla partenza a Porto Recanati, e va bene così».

Il sogno Adesso Malori dice

Il tatuaggio Eccolo, Malori.

che sognava questo momento da una vita: «Ma qualsiasi ragazzo che va in bici sogna un momento così, in cui ti dicono che hai conquistato la maglia rosa, e poi sali sul podio, e saluti la folla, e indossi questo simbolo di storia e felicità, e baci le miss». Adesso Malori dice che la mattina non lo avrebbe mai detto: «Il mio compito era entrare nelle fughe pronti-via, è successo al km 11, poi la fuga è andata avanti, è andata bene, è andata in fondo, a quel punto avevo due avversari, Rubiano davanti che guadagna-

Che dedica il primato a «Andrea, il mio migliore amico, e fresco papà». Che ricorda «mamma Alessandra, che gli ultimi 20 giorni prima del Giro si è spezzata la schiena a forza di farmi il dietro-moto». Che per festeggiare la maglia rosa «non escludo un nuovo tatuaggio, anche se un tatuaggio rosa, sulla pelle rosa, non funziona». E che quando scende dalle due ruote sale sulle quattro della sua Scirocco, «sospensioni sportive, distanziali e centralina».

L’ortolano Se non ci fosse stato

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SABATO 12 MAGGIO 2012

95˚ GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA L’UOMO DEL GIORNO VIENE DAL SUDAMERICA

4

I NUMERI

15

le vittorie colombiane al Giro Il primo fu Cochise Rodriguez il 3 giugno ’73 (Firenze-Forte dei Marmi); nel ’75 il bis. Poi: Lucho Herrera (2 nel ’89 e 1 nel ’92), Oliverio Rincon (’95), «Chepe» Gonzalez (’97 e ’99), Victor Hugo Pena (2000), Carlos Contreras (2001), Ivan Parra (2 nel 2005), Luis Laverde (2006 e 2007), prima dell’impresa di Rubiano ieri

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i secondi dalla rosa Rubiano ieri ha accarezzato a lungo la maglia rosa (sarebbe stata la prima di un colombiano)

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)

L’inesauribile Gabriel Garcia Savio trova un’altra storia sudamericana da raccontare, quella di Miguel Angel Rubiano Chavez, un colombiano di Bogotà che esprime in un perfetto italiano — con la voce del cartone animato di Speedy Gonzales, e infatti ha la taglia del topino — la gioia per il successo e la gratitudine per il suo direttore sportivo. «Ringrazio Gianni (è il modo in cui all’Androni chiamano Gabriel Garcia, ndr) per avermi dato un’opportunità. L’apprezzo molto, e penso di averglielo dimostrato con questa vittoria. Il mio compito di giornata era entrare nelle fughe per fare punti sui gran premi della montagna, e infatti io che ho vissuto a Montegranaro ero certo che il gruppo ci sarebbe venuto a prendere su quella salita: insomma, una fuga come tante altre. Invece il vantaggio, che stava scemando, proprio in quella zona ha ripreso a salire. Ho capito che era l’occasione che sognavo dai giorni del Trentino, quando Gianni mi comunicò che avrei fatto parte della squadra del Giro. Dovevo soltanto scattare, e resistere». Due giorni da capitano Nel me-

se di luglio Savio è solito commentare per Radio Cadena Nacional de Colombia, la RadioRai di Bogotà, alcune tappe del Tour de France. Il particolare serve a far capire cosa possa avere urlato nel microfono nella fase finale dell’avventura di Miguel («ehm, in effetti devo averci messo un po’ di enfasi»), quando l’onore della

Miguel Angel Rubiano Chavez, 27 anni, pro’ dal 2006: sesta vittoria in carriera IPP

Rubiano Il salto in alto del «topino» «Ho colto l’attimo. Punto alla maglia, i prossimi due arrivi li vedo per me»

moglie, della famiglia, della nazione e via salendo sono stati evocati per fare da propellente. «Non ho preso la maglia rosa — la constatazione del colombiano ha qualcosa di sorprendentemente notarile — ma i prossimi due arrivi potrebbero giocare a mio favore. In ogni caso il Giro è ancora lungo». Un accenno di panico scuote la sala stampa: Speedy Gonzales intende forse dire che il suo obiettivo è il podio di Milano? Savio interviene con tempismo da vecchio stopper: «Le gerarchie interne non cambiano, il nostro numero uno per la classifica finale resta Rujano. Però nelle prossime due tappe l’Androni sarà a disposizione di Rubiano per provare a prendere la maglia rosa». Che sarebbe la prima della sua lunga carriera di dirigente con orizzonti e intuizioni superiori al budget. E Gianni Savio — okay, si chiama così, è Gabriel Garcia il nome d’arte — nel caso potrebbe pure commuoversi. Le origini Il topino Miguel in realtà è un colosso, se rileggiamo la sua vita. «Vengo da una zona molto povera di Bogotà, che già in assoluto non è una città facile. Sono emigrato in Italia a vent’anni, da dilettante, volevo correre per organizzarmi una vita diversa; purtroppo dopo due anni con Reverberi non sono stato confermato, e così è iniziato un peregrinare per varie società non di prima fila. Meno male che Gianni mi ha ripescato in tempo». Adesso Rubiano è quarto, a 30 secondi da Malori. Cronaca di una rosa annunciata? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Story COLOMBIANI DA IMPRESE

1989: Herrera su Fignon Il 2 giugno Luis «Lucho» Herrera vince la 13a tappa, Padova-Tre Cime di Lavaredo, staccando Fignon di 1’ ANSA

1995: Rincon re dolomitico Il 27 maggio Oliverio Rincon vince la 14a tappa, Trento-Val Senales staccando Rominger ANSA

2005: Parra a Ortisei Il 21 maggio Ivan Parra stacca tutti e vince la tappa di Ortisei; il giorno dopo fa il bis a Livigno AP


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95˚ GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA LA POLEMICA

Pozzato contro tutti «Qualcuno fa il furbo» «Molti vogliono vincere ma nessuno è disposto a faticare per annullare le fughe». Ballan: «Inutile consumarsi subito» 1

DAL NOSTRO INVIATO

La zampata

CLAUDIO GHISALBERTI PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)

«Oggi gli do una botta». Giovedì Filippo Pozzato guardava alla tappa di Fano con interesse, ma poi la botta non c’è stata. «Già verso Fano mi sentivo bene. Correrò per vincere», così il vicentino alla partenza di Urbino. E anche ieri, niente da fare. Eppure la 6ª frazione sembrava essere disegnata per lui, Ballan o Visconti. Gli attaccanti del Giro, quelli che non curano la classifica e in volata hanno pochissime chance contro i velocisti puri. Anche Paolo Bettini li aveva chiamati allo scoperto. «Visconti e Pozzato devono dare un senso al loro Giro», aveva dichiarato. Infuriato «È stata una tappa più dura del previsto, con un percorso impegnativo — ha raccontato il vicentino al microfono di Gazzetta.it —. Ci sono tanti che vogliono vincere ma che poi non hanno le palle per mettere davanti corridori a tirare e aspettano sempre che il lavoro lo facciano altri. Io ho chiesto a qualche squadra di lavorare per inseguire, ma non mi hanno dato retta. Quali? Non voglio fare nomi, quelle che hanno un corridore veloce. Solo negli ultimi 10 km si sono messe a tirare, ma ormai era tardi». C’è un altro episodio che il capitano della squadra ritiene chiave: «Avevamo Balloni in fuga e ci serviva per non faticare dietro, ma poi è stato sfortunato, ha bucato e s’è staccato». Va anche detto, però, che quando il leader della classifica degli scalatori è stato costretto a mettere piede a terra, la fuga aveva solo 55" di vantaggio e mancavano 170 km al traguardo. Tempo per rimediare c’era. Invece tutto s’è risolto in una volatina per il 6˚ posto, poi via in macchina coi piedi sul cruscotto senza aggiungere parola. Onesto L’ex campione del mondo Alessandro Ballan, onestamente parla di giornata negativa: «Sapevo che questi strappi erano duri ma non pensavo così lunghi. Ho capito dall’inizio che la gamba non andava, forse ho

DI MARIO CIPOLLINI

Garmin flop: tattica folle e maglia rosa buttata

2

1 Filippo Pozzato, 30 anni, a destra, sprinta con Daryl Impey, 27, per il 6˚ posto. 2 Giovanni Visconti, 29, nella salita di Monegranaro BETTINI

«

Pippo ci critica? Lui può pensare solo alle tappe, noi curiamo la classifica GIOVANNI VISCONTI CAMPIONE ITALIANO

pagato il primo caldo. Per questo cercavo di prendere salite davanti e poi mi sfilavo. Ce l’ho fatta ad arrivare col gruppo, ma non potevo fare la differenza. I fuggitivi? Bravi e bene organizzati». Ma il trevigiano guarda avanti. «Il Giro è lungo e non bisogna esagerare, meglio misurare le forze. La tappa di Montecatini mi piace». Demoralizzato Il tricolore Giovanni Visconti sembra quasi scoraggiato. «Mi aspettavo una tappa così, sapevo che sarebbe sta-

Ma come fa una squadra come la Garmin-Barracuda a perdere la maglia rosa in questo modo? Ok, si stacca Ramunas Navardauskas, ma hai tre corridori nei primi dieci in classifica generale. A quel punto ti devi mettere a tirare per Ryder Hesjedal, invece lo fai a 20 km dal traguardo quando ormai è troppo tardi. I direttori sportivi delle squadre anglofone saranno bravi in tutto, tranne che come direttori sportivi. Farebbero meglio a partecipare a dei master di Alfredo Martini o di Giancarlo Ferretti prima di salire in ammiraglia, così imparano che cosa vuol dire il ciclismo di altissimo livello. Nella tappa di ieri a Porto Sant’Elpidio, quelli della Garmin-Barracuda hanno dimostrato che non conoscevano il percorso oppure hanno sbagliato i calcoli. Delle due l’una: o non rispettano la corsa o non sanno gestire la squadra.

4

LANCE ATTACCA

«Nel caso ci fossero altre inchieste, non combatterei più. Se mi togliessero uno dei Tour de France vinti? Non mi interessa più. Ne ho vinti sette di fila (1999-2005, ndr), ho lavorato duro, una cosa grandiosa. Ma "it’s over", è finita, non ho intenzione di difendermi ancora». Così Lance Armstrong, intervistato da Men’s Journal. Il texano, che ha sempre respinto ogni accusa di doping, era uscito pulito dall’inchiesta federale statunitense che lo aveva riguardato, ma l’Usada (agenzia antidoping Usa) potrebbe riaprire il caso.

dentrola corsa

Giudici, gomme e tirate a vuoto Che tempeste sulla ScintoCar DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)

Luca Scinto comincia a litigare con la giuria prima della partenza, con un giudice spagnolo. «Voi non avete mai corso — lo apostrofa — se un corridore cade non mi potete multare perché lo riporto in coda alle ammiraglie». Converrà dire che Scinto, di irresistibile simpatia, ha un phisique du role da pugile infuriato accentuato dalla toscana irruenza; il giudice, un tipo minuto, gli sparirebbe tra le fauci se non si fermasse un attimo prima di ingoiarlo. «Montiamo in macchina, dai». Oggi ci si diverte. Giuriaaa! «Ecco il piano: siccome io dico che va

via la fuga, ci voglio dentro Balloni se scappano in sei con l’aggiunta di Gatto se sono in quindici. Pozzato deve conservarsi per il finale». Al km 11 se la svignano in quindici, Balloni c’è, Gatto perde l’attimo. Il diesse della Farnese abbozza, salvo esplodere quando una foratura appieda Balloni, e malgrado il vantaggio dei fuggitivi sia di 55" (il regolamento pone il limite a 30") la giuria non consente l’intervento del cambio gomme. L’ammiraglia risale il corteo col suo assetto variabile, nel senso che in certi sorpassi passa in uno spazio di due metri e in certi altri di venti centimetri (non chiedeteci come), porge la ruota all’affranto Balloni, e si mette in caccia dei giudici mentre nell’aria par di sentire la musica de «Lo squalo». Rosella Bonfanti è il garbato trait d’union fra direzione corsa e giuria. Scinto si avvicina furioso, se ciò che dice fosse un fumetto disegneremmo una bomba, una corda da impiccato, un’esplosione e uno strangolamento, Rosella serafica «trasmetterò la tua inquietudine a chi di dovere». E la tempesta si placa. Alleanze Il problema è che la Farnese non ha nes-

to difficile indovinare la giornata, se entrare in fuga o aspettare. Quando sono andati, come spesso accade siamo stati tutti a guardare e la fuga ha preso spazio. La cosa però che più mi spiace è che Lastras abbia lasciato il Giro. Pozzato si lamenta perché non abbiamo tirato? Lui per una tappa può permettersi di finire i compagni di squadra, noi abbiamo anche uomini di classifica. Prossimi obiettivi? Proverò a seguire i favoriti, poi vedremo».

suno davanti. «Due a tirare, Mazzanti e De Negri, e vediamo se la Liquigas partecipa». Dopo un po’ l’ammiraglia verde si avvicina, il diesse Zanatta dice «ho mandato un uomo», e quando Scinto fa «vorrei vincere la tappa» il sorriso del team manager Amadio equivale a un placet: voi evitate che la fuga diventi una voragine e noi non faremo nulla che possa nuocere a Pozzato. Ma il distacco cala troppo lentamente, e quando i Farnese sfiniti sono quattro nessuno li rimpiazza («ma la tappa interessa solo a noi?»), permettendo ai fuggitivi di rilanciare. Damiani, diesse Lampre, si affianca con una sommessa critica — «hai finito di sfiancarti per la Liquigas?» — Scinto allarga le braccia e dice «quell’uomo è un grande, mi ha insegnato tanto», ma per come si sono messe le cose dopo la foratura davvero poteva fare poco altro. Amara la vita di chi sentiva la vittoria... Beh, amara fino a un certo punto: quando ormai tutto è perduto, l’apparizione di una procace mora a bordo strada rivitalizza lo Scinto abbacchiato. «Che cavalla!», e la giornata ritrova un senso.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

95˚ GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA I PIÙ SFORTUNATI

Dentro di un soffio Cav e Phinney si salvano per 39’’ A fatica l’iridato e il primo leader stanno nel tempo massimo L’americano: «Uno dei giorni più duri vissuti in bicicletta»

LA CORSA AI RAGGI X DATA

TAPPA

KM

ARRIVO

MAGLIA ROSA

ROSSA

AZZURRA

BIANCA

5/5

1ª HERNING-HERNING (cronometro)

8,7

PHINNEY

PHINNEY

PHINNEY

-

PHINNEY

6/5

2ª HERNING-HERNING

207 CAVENDISH

PHINNEY

CAVENDISH

BALLONI

PHINNEY

7/5

3ª HORSENS-HORSENS

190

GOSS

PHINNEY

GOSS

BALLONI

PHINNEY

8/5

RIPOSO a Verona GARMIN

BALLONI NAVARDAUSKAS

9/5

4ª VERONA-VERONA (cronosquadre)

33,2

NAVARDAUSKAS

GOSS

10/5

5ª MODENA-FANO

209 CAVENDISH NAVARDAUSKAS

GOSS

BALLONI

NAVARDAUSKAS

Ieri

6ª URBINO-PORTO SANT’ELPIDIO

210 RUBIANO CHAVEZ

GOSS

RUBIANO CHAVEZ

MALORI

DATA Oggi

TAPPA 7ª RECANATI-ROCCA DI CAMBIO

KM

DIFFICOLTÀ

MALORI

GIUDIZIO GAZZETTA

205

***

Primo arrivo in salita: strada dolce al 5%

Domani 8ª SULMONA-LAGO LACENO

229

***

Secondo arrivo in salita: qui Pantani subì Zulle

14/5

9ª SAN GIORGIO DEL SANNIO-FROSINONE

166

*

15/5

10ª CIVITAVECCHIA-ASSISI

186

***

Finale duro nel centro storico: punte del 15%

16/5

11ª ASSISI-MONTECATINI TERME

255

**

La più lunga: per velocisti

17/5

12ª SERAVEZZA-SESTRI LEVANTE

155

***

Dura nei 100 km finali: 4,5 km all’8% ai -11

18/5

13ª SAVONA-CERVERE

121

*

19/5

14ª CHERASCO-CERVINIA

206

****

Terzo arrivo in salita: 49,4 km all’insù

20/5

15ª BUSTO ARSIZIO-PIAN DEI RESINELLI

169

****

Quarto arrivo in salita con Valcava, Bura e San Pietro

21/5

RIPOSO a Limone sul Garda

Seconda volata: curva difficile ai 450 metri

La tappa più breve non sfuggirà all’epilogo in volata

22/5

16ª LIMONE SUL GARDA-FALZES

173

*

23/5

17ª FALZES-CORTINA D’AMPEZZO

186

*****

24/5

18ª SAN VITO DI CADORE-VEDELAGO

149

*

25/5

19ª TREVISO-ALPE DI PAMPEAGO

198

*****

Due volte Pampeago: qui vincono i grandi

26/5

20ª CALDES/VAL DI SOLE-STELVIO

219

*****

La tappa regina: Mortirolo da un versante inedito

27/5

21ª MILANO-MILANO (cronometro individuale) 30

***

Volata, ma ai 4 km uno strappo al 12% Tappone dolomitico: Valparola, Duran, Staulanza e Giau Ultima volata del Giro

In ogni caso, è impegnativa

DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)

Taylor Phinney ha firmato la cronometro d’apertura e vestito la maglia rosa tre giorni, Mark Cavendish ha vinto due belle volate in maglia iridata: nessuno più dei due «ragazzi d’Italia» aveva caratterizzato l’inizio di Giro. E anche ieri hanno finito per avere un destino simile, ma molto meno felice: entrambi hanno chiuso a 33’12" (Phinney addirittura ultimo di tappa) e sono rimasti dentro il tempo massimo, fissato a 33’51", per appena 39 secondi. Il Giro può essere anche un ascensore, e scendere dal primo all’ultimo piano è un attimo: anche di questo si nutre la sua tremenda bellezza.

cesso alla Tappa» prima, e di parlare con cronisti e (tanti) tifosi poi, mangiando un po’ di riso. «Ouch, è stato un inferno. Anche quando non era segnato sulla cartina, la strada tirava con pendenze dure. In tappe così ci vorrebbero un altro fisico e diversi chili di meno. Io posso fare due cose, soffrire e sopravvivere. Il Giro d’Italia è anche più duro di quello che già mi immaginavo, e questo è stato uno dei giorni più difficili di sempre per me da quando corro in bicicletta».

Benedetti, l’ex terzino folgorato dal Giro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fatica In tanti hanno pagato la

prima tappa impegnativa e il caldo: Lastras è quello che ha avuto la peggio (ne scriviamo a parte), Farrar è caduto ed è andato a casa, Hushovd non stava bene e ha abbandonato (come Romain Feillu, caduto nei giorni danesi). Ma le attenzioni sono andate soprattutto a Cavendish e Phinney. I fotografi sono stati bravi e spietati a cogliere lo zig-zag in salita dell’iridato, che è pure caduto dopo 181 chilometri (senza conseguenze) ed è arrivato al traguardo visibilmente provato: «Le tappe "medie" a volte sono più difficili di quelle di montagna, perché si va a tutta in ogni istante. Ma sapete quanto ci tenga alla vostra corsa». Pure Phinney era l’esatto contrario di una rosa fresca, ma la stanchezza non gli ha impedito di aspettare seduto sul bus il collegamento con il «Pro-

IERI QUINTO

Dall’alto: difficoltà per Phinney e Cavendish SCANFERLA-SUNADA

(past.) Quinto Cesare Benedetti, 24 anni, trentino di Ronzo Thienes, Val di Gresta, 1,69 («Poco») per 64 («Troppo»), maturità scientifica, si è innamorato del ciclismo per un biglietto omaggio: «La figlia della mia ex babysitter, che aveva lavorato nella carovana del Giro, mi procurò un pass per il villaggio di partenza a Campiglio, nel 1999, la mattina in cui Pantani fu squalificato. Un mese dopo m’iscrissi a una società e cominciai a correre». Anche la prima corsa fu traumatica: «All’ultimo giro fui doppiato dal vincitore, Daniel Oss». Benedetti ancora nessuna vittoria individuale da pro’ fino a 12 anni giocava a calcio («Terzino sinistro, alla Roberto Carlos, mancino e capelli a zero come lui, il resto era diverso»), non ha la macchina («Però ho una Vespa vecchiotta che non uso perché non è assicurata»), è poliglotta («Inglese, tedesco e un po’ di polacco») perché ha una fidanzata polacca («Dorota. Ciclista anche lei, ma senza squadra»).


SABATO 12 MAGGIO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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95˚ GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA LE DIVERSE STRATEGIE DEGLI ASPIRANTI ALLA MAGLIA ROSA

le Pagelle

DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo)

di Luca Gialanella

La sesta tappa del Giro ci propone due differenti strategie dei big. C’è il partito di chi vuole la squadra compatta attorno a sé e c’è quello dell’uomo in fuga. Al primo appartengono Basso, Schleck e Rodriguez sempre scortati dagli uomini Liquigas, RadioShack e Katusha; al secondo il duo della Lampre Scarponi-Cunego (chi sarà il vero leader lo vedremo nei prossimi giorni) e Kreuziger con l’Astana.

DI PIER BERGONZI

Finalmente sapremo chi è il vero leader tra Scarponi e Cunego

Astana tranquilla Nonostante

un compagno in fuga, è andata male invece all’Astana di Roman Kreuziger. «Mi fa piacere vedere che vanno in maglia tutti i giovani — dice sorridendo —. Ma io a 26 anni sono vecchio? Spero prima o poi di riuscire a prenderla. La tappa? Dura, calda e nervosa». Il suo diesse è Beppe Martinelli, un tecnico che quando guidava Pantani o Simoni teneva la squadra bloccata attorno al capitano. «Ma io penso che mettere uno dei nostri in fuga sia stato giusto — prosegue il ceco, maglia bianca 2011 —. Dyachenko (4˚ al traguardo, ndr) ci ha fatto stare tranquilli a ruota. Viceversa ci sarebbe toccato tirare tutto il giorno con la Liquigas e avrei finito un paio di compagni». Ma c’è anche un altro aspetto. Il kazako ha motore, ma non è un grande limatore, quindi è più utile in fuga che in gruppo. Liquigas in difesa Ivan Basso, in-

9,5

9

Il giorno perfetto, e ancor più bello perché non pianificato e su un terreno durissimo. Ha solo 24 anni: da qui comincia la seconda fase della sua carriera. L’Italia deve essere orgogliosa

Il colombiano è stato un ottimo opportunista e ha preso il volo sul muro di Montegranaro. Rilanciato dal team di Savio, ha vissuto su queste strade e infatti conosceva benissimo le insidie

7

7

Ecco Gianluca, lo scalatorino vicentino che non ha paura. L’avevamo ammirato al Giro 2011, ieri ha dimostrato di avere coraggio e gambe nel finale. Anche lui 24 anni, come Malori

Attenzione. Avete visto come pedalava «gattone» Schleck in testa al gruppo, tra Basso e Scarponi? E quello sarebbe un corridore pronto a ritirarsi? E ha la squadra

Malori

Lampre protagonista Ieri ad ave-

re ragione è stata la Lampre che ha tenuto i suoi capitani al riparo e con Malori è andata in maglia rosa. «La tappa era un buon banco di prova e noi ci siamo trovati nella situazione ideale — ha fatto sapere Michele Scarponi attraverso il suo ufficio stampa —. Temevo dei possibili tranelli da parte di qualche big di classifica, quindi abbiamo preferito correre così. Poi la maglia è una gratifica importante per il nostro compagno che è sempre a disposizione. Ora ci aspettano due giorni che saranno un significativo banco di prova». Cunego, invece, guarda più avanti: «Nelle prossime due tappe si presentano delle occasioni per provare a vincere».

chilometro zero

Capitani timorosi «Ora due giorni ad alta tensione» Lampre e Astana mandano uomini in fuga Basso, Schleck e Rodriguez con la «scorta» vece, è della vecchia scuola e vuole sempre tutti i compagni vicini. «Sapevamo che era una tappa difficile — afferma il capitano della Liquigas-Cannondale che ieri prima del via spiega-

va il tracciato al rivale Frank Schleck —. Lunga, calda e con 3.100 metri di dislivello. Una giornata più dura di quanto potevamo aspettarci: un conto è fare tre salite da 1000 metri di

Lastras, che botta!

Un «ammaccato» Pablo Garcia Lastras viene soccorso dopo la caduta nella discesa del Passo della Cappella che costa allo spagnolo, 36 anni, il primo ritiro da un grande giro SUNADA

dislivello, prendi il tuo passo regolare e vai; diverso è fare trenta strappi, con scatti e controscatti. La presenza delle nostre maglie in testa al gruppo è stata una forma di difesa, utile a evitare rischi o buchi, che avrebbero comportato una dispendiosa rincorsa, e a mantenere il ritmo alto per evitare attacchi a sorpresa. Come nelle altre giornate i miei compagni sono stati fantastici a proteggermi. Ora ci aspetta il primo arrivo in salita. Difficile prevedere cosa potrà succedere, ma di sicuro sarà un’altra giornata impegnativa: cercheremo di farci trovare pronti». Le prossime due tappe? «Sono di montagna, non di grande montagna. Bisogna correre con occhi aperti senza esaltarsi se guadagni qualcosa, e senza deprimersi se perdi». «Tappa dura, da Tirreno-Adriatico ma con in più il caldo — commenta Joaquin Rodriguez —. Le mie sensazioni sono positive, le gambe girano bene». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Brambilla

Rubiano

Schleck

Tranquilli, non sarà un Giro facile Chi pensa che il Giro di quest’anno sia facile rifletta sulla tappa di ieri e dia uno sguardo ai due giorni che aspettano i corridori. Tra Fano e Porto Sant’Elpidio il gruppo ha visto un tratto di pianura quando ha inquadrato il triangolo rosso dell’ultimo chilometro. La tappa ha offerto una litania di 18 salitelle, per oltre 3000 metri di dislivello complessivo. Metteteci anche il primo gran caldo e capite perché Cavendish ha dovuto fare un numero da equilibrista del tempo massimo per restare in corsa e perché Basso, Scarponi, Kreuziger e «Purito» Rodriguez hanno pedalato sempre nelle prime posizioni senza però mai mettere il naso davanti. Sanno che le fatiche vere arriveranno e che alla fine sarà una corsa a eliminazione, come capita nelle edizioni più impegnative. Basso e la Liquigas hanno responsabilmente preso la corsa sulle spalle. Ma sono Pozzato, Visconti e i corridori con le loro caratteristiche ad aver perso un’occasione. Oggi c’è un arrivo di mezza-montagna a Rocca di Cambio e domani bis in salita a Lago Laceno. Altre due tappe oltre i 200 km. Paolo Bettini, il ct della Nazionale, ha chiesto a Damiano Cunego di uscire allo scoperto. Ecco, è giunto il momento. Tra oggi e domani Cunego dovrebbe dare qualche risposta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gazzetta.it

4

4

POZZATO POLEMICO SEGUI LA TAPPA IN DIRETTA DALLE 14.30

La maglia rosa era lì. Bastava un gregario a tirare e sarebbe rimasta alla Garmin: dal lituano Navardauskas al canadese Hesjedal. Inutile tirare negli ultimi km: l’ha persa per 17"

Ancora un’incompiuta. Il rammarico unisce il vicentino e il Giovanni Visconti (stesso voto). Occasione buttata, più amara per la volata per il 6˚ posto: con quella forma...

Nello speciale Giro d’Italia, i video da Porto Sant’Elpidio con l’emozione di Adriano Malori, l’orgoglio del colombiano Rubiano, la polemica innescata da Pozzato e Scinto e il duo Colnago Pirazzi-Pagani che si cimenta nei soprannomi del ciclismo. Potrete inoltre seguire oggi sul sito la diretta della settima tappa: il collegamento partirà dalle ore 14.30.

Hesjedal

Pozzato


40

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

95˚ GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA LA GUIDA GIORNO PER GIORNO ORDINE D’ARRIVO

Hushovd e Farrar si ritirano

Malori, Benedetti, Golas e Dyachenko non riescono a rientrare su Rubiano Chavez. Il gruppone arriva con 1’51" di ritardo e a regolare tutti in volata è Impey che precede Filippo Pozzato. Durante la tappa si ritirano in quattro: Farrar, Hushovd, Lastras e Feillu.

POS. CORRIDORE

TEMPO

1

RUBIANO CHAVEZ (COL) Androni Giocattoli-Venezuela, km 210 in 5h38'30", media 37,223 km/h, abb. 20" 2 MALORI (ITA) a 1’10", abb. 12" 3 GOLAS (POL) abb. 8" 4 DYACHENKO (KAZ) 5 BENEDETTI (ITA) 6 IMPEY (S.AF) a 1’51" 7 POZZATO (ITA) 8 SABATINI (ITA) 9 VENTOSO (SPA) 10 KWIATKOWSKI (POL) 11 SOUPE (FRA) 12 VISCONTI (ITA) 13 BAKELANTS (BEL) 14 FELLINE (ITA) 15 BAK (DAN) 16 HESJEDAL (CAN) 17 COLBRELLI (ITA) 18 PAUWELS (BEL) 19 SMUKULIS (LET) 20 LAGUTIN (UZB) 21 IZAGUIRRE (SPA) 22 ROBERTS (AUS) 23 BERARD (FRA) 24 BRUSEGHIN (ITA) 25 SELLA (ITA) 26 BALLAN (ITA)

27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43

TOSATTO (ITA) ROHREGGER (AUT) NIERMANN (GER) FLECHA (SPA) BARTA (R.CEC.) PARDILLA (SPA) RUJANO (VEN) BONNAFOND (FRA) SLAGTER (OLA) CATALDO (ITA) GASPAROTTO (ITA) MORENO (SPA) GUSTOV (UCR) DE GREEF (BEL) HANSEN (AUS) SANTAMBROGIO (ITA) DE CLERCQ (BEL)

55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71

PINOTTI (ITA) GARATE (SPA) LARSSON (SVE) FRANK (SVI) CASAR (FRA) JOAQ. RODRIGUEZ (SPA) AGNOLI (ITA) BASSO (ITA) BRUTT (RUS) CARUSO (ITA) JACK. RODRIGUEZ (VEN) OROZ UGALDE (SPA) SCARPONI (ITA) VANDE VELDE (USA) STETINA (USA) SANTAROMITA (ITA) ULISSI (ITA)

44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54

KANGERT (EST) DE GENDT (BEL) LUND (DAN) HUZARSKI (POL) OLIVEIRA (POR) TIRALONGO (ITA) NIEVE (SPA) KREUZIGER (R.CEC.) CUNEGO (ITA) F. SCHLECK (LUS) ZAUGG (SVI)

72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82

DUPONT (FRA) CAPECCHI (ITA) HOLLENSTEIN (SVI) DIETZIKER (SVI) VICIOSO (SPA) POZZOVIVO (ITA) SEELDRAYERS (BEL) GADRET (FRA) NIEMIEC (POL) PONZI (ITA) GASTAUER (LUS)

83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111

BRAMBILLA (ITA) BATTAGLIN (ITA) WYSS (SVI) VELASCO (SPA) INTXAUSTI (SPA) PIRAZZI (ITA) SZMYD (POL) FAILLI (ITA) TSCHOPP (SVI) BODNAR (POL) SAMOILAU (BIE) OCHOA (VEN) URAN URAN (COL) HERRADA (SPA) HENAO (COL) SPEZIALETTI (ITA) AMADOR (C.RICA) LOCATELLI (ITA) MOUREY (FRA) BAUER (N.ZEL) TXURRUKA (SPA) THOMAS (GB) PERGET (FRA) PETROV (RUS) VERMOTE (BEL) BRANDLE (AUT) CHRISTENSEN (DAN) MAES (BEL) CABEDO (SPA)

a 6’33" a 8 53" a 10’39"

112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140

VELITS (SVK) KENNAUGH (GB) ZEITS (KAZ) RABOTTINI (ITA) GATTO (ITA) PIETROPOLLI (ITA) BOARO (ITA) PAGANI (ITA) MARCZYNSKI (POL) DENIFL (AUT) BONO (ITA) BELLETTI (ITA) RIGHI (ITA) BENNATI (ITA) STANNARD (GB) NAVARDAUSKAS (LIT) JORGENSEN (DAN) DE MARCHI (ITA) GAZVODA (SLO) SERPA PEREZ (COL) CAZAUX (FRA) HERMANS (BEL) BULGAC (OLA) KEIZER (OLA) BEPPU (GIAP) NIZZOLO (ITA) BANDIERA (ITA) HUNTER (S.AF) SELVAGGI (ITA)

CLASSIFICA GENERALE

1 MALORI (ITA) Lampre Isd, 859,9 km in 20h25'28" alla media di 42,093 km/h 2

GOLAS (POL)

a 15"

3

HESJEDAL (CAN)

a 17"

4

RUBIANO CHAVEZ (COL)

a 30"

5

VANDE VELDE (USA)

a 32"

6

JOAQ. RODRIGUEZ (SPA)

a 36"

7

STETINA (USA)

a 37"

8

MORENO (SPA)

a 39"

9

GASPAROTTO (ITA)

10 ROBERTS (AUS)

a 41"

11 KWIATKOWSKI (POL) 12 OLIVEIRA (POR)

a 43"

13 CATALDO (ITA) 14 PINOTTI (ITA) 15 BODNAR (POL) 16 VICIOSO (SPA) 17 KREUZIGER (R.CEC.)

a 44" a 46"

18 KANGERT (EST) 19 SMUKULIS (LET)

a 47"

20 SABATINI (ITA)

a 48"

21 BASSO (ITA)

a 53"

22 BRUTT (RUS) 23 FLECHA (SPA)

a 55"

24 IMPEY (S.AF)

a 56"

25 CARUSO (ITA) 26 TIRALONGO (ITA)

a 57"

27 BAKELANTS (BEL) 28 BALLAN (ITA) 29 ROHREGGER (AUT)

POS. CORRIDORE

TEMPO

POS. CORRIDORE

64 SLAGTER (OLA)

a 1’40"

129 GOSS (AUS)

a 19 39"

65 NIEMIEC (POL)

a 1’41"

130 DE MARCHI (ITA)

a 20’02"

66 ZAUGG (SVI)

a 1’42"

131 NIZZOLO (ITA)

a 20’03"

68 CASAR (FRA) 69 DE CLERCQ (BEL)

a 59"

a 20 24"

133 BEPPU (GIAP)

a 20’43"

a 1’46"

134 SCHORN (AUT) 135 PERGET (FRA)

71 SANTAROMITA (ITA)

136 SELVAGGI (ITA) a 1 55"

138 CARRARA (ITA)

a 21 28"

139 CLEMENT (OLA)

a 21 32"

a 1 59"

140 LONGO BORGHINI (ITA) a 21’43"

76 HANSEN (AUS)

a 2’00"

141 MONTAGUTI (ITA)

a 21’51"

77 MOUREY (FRA)

a 2’01"

142 KRISTOFF (NOR)

a 22’38"

78 FAILLI (ITA)

a 2 02"

143 LANCASTER (AUS)

79 PIRAZZI (ITA)

a 2’05"

144 SERGENT (N.ZEL)

a 22’44"

80 FELLINE (ITA)

a 2’16"

145 KEUKELEIRE (BEL)

a 23’05"

81 COLBRELLI (ITA)

a 2’18"

146 VEIKKANEN (FIN)

a 23’12"

82 RUJANO (VEN)

a 2 39"

147 L. .S. HAEDO (ARG)

a 23 34"

83 DUPONT (FRA)

a 2’45"

148 BILLE (BEL)

a 23’50"

149 DELAGE (FRA)

a 23’56"

150 ROLLIN (CAN)

a 24’06"

151 DEMARE (FRA)

a 24’17"

75 VENTOSO (SPA)

84 SELLA (ITA)

a 2’46"

85 GADRET (FRA)

a 2’49"

86 BRAMBILLA (ITA)

a 2 52"

87 BERARD (FRA)

a 2 58"

88 BONNAFOND (FRA) 89 JACK. RODRIGUEZ (VEN)

a 3 04"

90 SPEZIALETTI (ITA)

a 3 08"

91 OROZ (SPA) a 3’11"

93 IZAGUIRRE (SPA)

a 3’24" a 3’27"

95 NIEVE (SPA)

a 3 29"

96 VELASCO (SPA)

a 3 54"

97 GASTAUER (LUS)

a 4 20"

98 LUND (DAN)

a 4 56"

99 BATTAGLIN (ITA)

a 5’19"

35 BRUSEGHIN (ITA)

100 THOMAS (GB)

a 9’10"

36 TOSATTO (ITA)

101 VELITS (SVK)

a 9’41"

a 1’01"

31 BENEDETTI (ITA)

a 1’02"

32 AGNOLI (ITA) 33 INTXAUSTI (SPA) 34 CAPECCHI (ITA)

a 1 03"

37 URAN URAN (COL)

a 1 04"

102 KENNAUGH (GB)

a 9 55"

38 BARTA (R.CEC.)

a 1 05"

103 MAES (BEL)

a 10’01"

39 SAMOILAU (BIE)

a 1’07"

104 PETROV (RUS)

40 PAUWELS (BEL)

a 1 08"

105 BRANDLE (AUT)

a 10 02"

41 HERRADA (SPA)

a 1 09"

106 FRANK (SVI)

a 10 24"

42 SEELDRAYERS (BEL) 43 SZMYD (POL)

a 1 13"

44 AMADOR (C.RICA)

www.puzzle.it

a 21’16"

137 MODOLO (ITA)

74 LAGUTIN (UZB)

94 DYACHENKO (KAZ)

30 VISCONTI (ITA)

a 20’44"

73 POZZOVIVO (ITA)

92 OCHOA (VEN) a 58"

132 MEIER (CAN)

70 BAK (DAN)

72 GARATE (SPA)

TEMPO

a 1’44"

67 NIERMANN (GER)

107 RABOTTINI (ITA)

a 10’27"

108 BOARO (ITA)

a 12’07"

152 MAZZANTI (ITA)

a 24'21"

153 LOSADA (SPA)

a 24 35"

154 VAITKUS (LIT)

a 24’41"

155 CHICCHI (ITA)

a 24’47"

156 BANDIERA (ITA)

a 24’49"

157 TUFT (CAN)

a 24’57"

158 CHRISTENSEN (DAN) a 25’05" 159 TXURRUKA (SPA)

a 26’44"

160 RENSHAW (AUS)

a 27’08"

161 VANENDERT (BEL)

a 28’07"

162 FAVILLI (ITA)

a 28’35"

163 IGNATYEV (RUS)

a 29 32"

164 RASCH (NOR) 165 KUSCHYNSKI (BIE)

a 29’38"

166 SEUBERT (GER)

a 29’59"

167 BULGAC (OLA)

a 30’12"

168 HERMANS (BEL)

a 30’31"

169 LEEZER (OLA)

a 31’11"

170 CAVENDISH (GBR)

a 31’41"

171 COLEDAN (ITA)

a 32’09"

172 CAZAUX (FRA)

a 32 29"

173 DE NEGRI (ITA)

a 33 02"

174 SCHILLINGER (GER)

a 34’37"

109 CABEDO (SPA)

a 12 53"

45 F. SCHLECK (LUS)

a 1 15"

175 FERRARI (ITA)

a 35’07"

110 GATTO (ITA)

a 13 02"

176 BROWN (AUS)

a 35’31"

46 PONZI (ITA)

a 1 16"

111 MARCZYNSKI (POL) a 13’40"

177 J. J. HAEDO (ARG)

a 35 32"

47 POZZATO (ITA)

a 1'19"

112 PAGANI (ITA)

178 BALLONI (ITA)

a 35'41"

179 SALERNO (ITA)

a 36'08"

48 ULISSI (ITA) 49 HUZARSKI (POL)

a 1’20"

50 LARSSON (SVE) 51 HENAO (COL)

a 13’41"

113 NAVARDAUSKAS (LIT) a 13'55"

a 1 21"

52 HOLLENSTEIN (SVI)

114 RIGHI (ITA)

a 14’00"

180 SAEZ DE ARREGUI (SPA) a 36'16"

115 BELLETTI (ITA)

a 14 33"

181 EISEL (AUT)

116 LOCATELLI (ITA)

a 14’37"

182 MEERSMAN (BEL)

a 38'19"

117 BENNATI (ITA)

a 14’41"

183 BOBRIDGE (AUS)

a 38'25"

a 1’23"

118 BAUER (N.ZEL)

a 14’42"

184 KEIZER (OLA)

a 39'42"

54 CUNEGO (ITA)

a 1’25"

119 BONO (ITA)

a 14’51"

185 KAISEN (BEL)

a 39'51"

55 WYSS (SVI)

a 1’26"

120 JORGENSEN (DAN)

186 BONNET (FRA)

a 41'16"

56 SCARPONI (ITA)

a 1’28"

121 STANNARD (GB)

a 15 06"

187 RASMUSSEN (DAN)

a 42'37"

57 DE GENDT (BEL)

a 1 30"

122 ZEITS (KAZ)

a 16 03"

188 PHINNEY (USA)

a 43'37"

58 PARDILLA (SPA)

a 1 31"

123 SERPA PEREZ (COL) a 16 25"

189 GUARDINI (ITA)

a 43'44"

59 SANTAMBROGIO (ITA)

a 1’32"

124 GAZVODA (SLO)

a 16 33"

190 ROSSELER (BEL)

a 43’49"

60 SOUPE (FRA)

a 1’35"

125 DENIFL (AUT)

a 17’57"

191 MINGUEZ (SPA)

a 46’47"

61 DIETZIKER (SVI)

a 1’38"

126 PIETROPOLLI (ITA)

a 18’15"

192 VAN WINDEN (OLA)

a 47’38"

62 DE GREEF (BEL)

a 1’39"

127 VERMOTE (BEL)

a 18’42"

193 HUNT (GB)

a 48 25"

128 HUNTER (S.AF)

a 19’31"

194 BOS (OLA)

a 54’59"

A PUNTI

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Miguel Angel RUBIANO CHAVEZ (Col, Androni Giocattoli-Venezuela) 25 punti; 2. Malori 20; 3. Golas (Pol) 16; 4. Dyachenko (Kaz) 14; 5. Benedetti 12; 6. Impey (S.Af) 10; 7. Pozzato 9; 8. Sabatini 8. CLASSIFICA GENERALE: 1. Matthew GOSS (Aus, Orica Greenedge) 65 punti; 2. Cavendish (Gb) 53; 3. Rubiano Chavez (Col) 36; 4. Farrar (Usa) 30; 5. Thomas (Gb) 26; 6. Phinney (Usa) 25.

Anche quest’anno siamo sponsor del Giro d’Italia. Ci saremo con l’impegno, l’energia, la passione e la determinazione di sempre. In un mercato del lavoro così ricco di sfide continue, è importante saper cambiare subito marcia per scattare in volata fino al traguardo. Insieme ai nostri candidati, lavoratori e aziende affronteremo la salita tappa dopo tappa. Anche nei tratti più difficili, come una grande squadra. Seguici su www.adecco.it/giroditalia

a 21’11"

MONTAGNA

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Miguel Angel RUBIANO CHAVEZ (Col, Androni Giocattoli-Venezuela) 22 punti; Golas (Pol) 16; 3. Benedetti 7; 4. Lastras (Spa) 5; 5. Malori 2; 6. Bauer (N.Zel) 1. CLASSIFICA GENERALE: 1. Miguel Angel RUBIANO CHAVEZ (Col) 24 punti; 2. Golas (Pol) 16; 3. Benedetti 7; 4. Balloni 6; 5. De Negri 3; 6. Malori 2; 7. Navardauskas (Lit) 2; 8. Bulgac (Ola) 2; 9. Bauer (N.Zel) 1; 10. De Marchi 1.

LAMPRE - ISD D.S. Maini 1 2 3 4 5 6 7 8 9

SCARPONI CUNEGO ULISSI BONO MALORI NIEMIEC PIETROPOLLI RIGHI SPEZIALETTI

Ita Ita Ita Ita Ita Pol Ita Ita Ita

AG2R - LA MONDIALE D.S. Biondi 11 12 13 14 15 16 17 18 19

GADRET BELLETTI BERARD BONNAFOND DUPONT GASTAUER GAZVODA MONTAGUTI PERGET

Fra Ita Fra Fra Fra Lus Slo Ita Fra

ANDRONI GIOCATTOLI - VENEZUELA D.S. Savio 21 22 23 24 25 26 27 28 29

RUJANO SERPA PEREZ SELLA FERRARI FELLINE DE MARCHI RUBIANO CHAVEZ OCHOA JACKSON RODRIGUEZ

Ven Col Ita Ita Ita Ita Col Ven Ven

ASTANA PRO TEAM D.S. Shefer 31 32 33 34 35 36 37 38 39

KREUZIGER GASPAROTTO TIRALONGO PONZI DYACHENKO ZEITS SEELDRAYERS PETROV KANGERT

Cec Ita Ita Ita Kaz Kaz Bel Rus Est

BMC RACING TEAM D.S. Baldato

LA 7a TAPPA: RECANATI-ROCCA DI CAMBIO

Arrivo in salita: finale per scattisti

41 42 43 44 45 46 47 48 49

HUSHOVD BALLAN FRANK PHINNEY PINOTTI SANTAMBROGIO SANTAROMITA TSCHOPP WYSS

Nor Ita Svi Usa Ita Ita Ita Svi Svi

COLNAGO - CSF INOX D.S. Reverberi 51 52 53 54 55 56 57 58 59

POZZOVIVO MODOLO BATTAGLIN G.L. BRAMBILLA PIRAZZI COLBRELLI S. LOCATELLI PAGANI COLEDAN

Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita

EUSKALTEL - EUSKADI D.S. Gonzalez de Galdeano 61 62 63 64 65 66 67 68 69

a 37'39"

53 GUSTOV (UCR)

63 TSCHOPP (SVI)

Adecco Italia S.p.A. (Aut. Min. Prot. N. 1100-SG del 26.11.2004)

Dopo aver perso la maglia rosa, Taylor Phinney è ora a 43’37" dal leader Malori. Gasparotto entra nei primi 10: nono in classifica, è a 39" dalla maglia rosa Malori. TEMPO

a 15’40"

VEIKKANEN (FIN) SCHORN (AUT) IGNATYEV (RUS) LONGO BORGHINI (ITA) MEIER (CAN) SAEZ DE ARREGUI (SPA) KUSCHYNSKI (BIE) MONTAGUTI (ITA) COLEDAN (ITA) MODOLO (ITA) LOSADA (SPA) LEEZER (OLA) GOSS (AUS) SEUBERT (GER) CARRARA (ITA) CLEMENT (OLA) a 22’06" KAISEN (BEL) a 23’53" BONNET (FRA) DELAGE (FRA) DEMARE (FRA) SERGENT (N.ZEL) TUFT (CAN) L. S. HAEDO (ARG) J. J. HAEDO (ARG) MEERSMAN (BEL) SCHILLINGER (GER) CHICCHI (ITA) VAITKUS (LIT) LANCASTER (AUS)

170 ROLLIN (CAN) 171 BOBRIDGE (AUS) 172 RENSHAW (AUS) 173 KRISTOFF (NOR) 174 RASCH (NOR) 175 BILLE (BEL) 176 MINGUEZ (SPA) 177 MAZZANTI (ITA) 178 DE NEGRI (ITA) 179 VANENDERT (BEL) 180 SALERNO (ITA) 181 KEUKELEIRE (BEL) 182 BALLONI (ITA) 183 FERRARI (ITA) 184 RASMUSSEN (DAN) 185 GUARDINI (ITA) 186 FAVILLI (ITA) 187 CAVENDISH (GB) 188 VAN WINDEN (OLA) 189 HUNT (GB) 190 BROWN (AUS) 191 EISEL (AUT) 192 BOS (OLA) 193 ROSSELER (BEL) 194 PHINNEY (USA) 999 FEILLU (FRA) rit. HUSHOVD (NOR) rit. LASTRAS (SPA) rit. FARRAR (USA)

a 28'28"

a 33’12"

IN GARA 198 CORRIDORI DI 22 TEAM

Navardauskas scivola al 113˚ posto

POS. CORRIDORE

a 13’33"

141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169

NIEVE SAEZ DE ARRAEGUI IZAGUIRRE MINGUEZ CAZAUX CABEDO VELASCO TXURRUKA OROZ

Spa Spa Spa Spa Fra Spa Spa Spa Spa

FARNESE VINI - SELLE ITALIA D.S. Scinto

La 7a tappa è la Recanati-Rocca di Cambio, 205 km. Ritrovo alle 10.15 in piazza Giacomo Leopardi, partenza alle 11.45. L’arrivo è previsto tra le 17 e le 17.36. Il traguardo volante è a L’Aquila (km 178,8) mentre il rifornimento è a Trisungo (km 111,3). Due i gran premi della montagna: Colle Galluccio (km 101,7) di 3a categoria e l’arrivo di Rocca di Cambio (km 205) di 2a categoria. Tappa lungo l’Appennino marchigiano e abruzzese. CAROVANA Recanati (9.45), Macerata (10.42), Amandola (12.03), L’Aquila (15.04), Bivio per Rocca di Mezzo (15.43). METEO Giornata serena alla partenza e poco nuvolosa all’arrivo. Temperatura tra i 24 e i 20˚. IN TV Su Raitre e Rai Sport 2 la giornata inizierà con «Si Gira» alle 12.25. Dalle 13.25 su Rai Sport 2 e dalle 15.10 su Raitre le fasi salienti della corsa; a seguire il «Processo alla tappa». Alle 20 su Rai Sport 2 spazio a «TGiro». La diretta su Eurosport dalle 14.45.

FAST TEAM

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. ANDRONI GIOCATTOLI-VENEZUELA 16h59’12"; 2. Omega Pharma-Quickstep a 1’10"; 3. Team Netapp a 1’10". CLASSIFICA GENERALE: 1. GARMIN BARRACUDA 60h02’38"; 2. Omega Pharma-Quickstep a 13"; 3. Astana a 24".

71 72 73 74 75 76 77 78 79

POZZATO GATTO FAILLI RABOTTINI GUARDINI FAVILLI DE NEGRI MAZZANTI BALLONI

Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita

FDJ - BIGMAT D.S. Gayant 81 CASAR 82 DELAGE

Fra Fra

83 84 85 86 87 88 89

DEMARE BONNET MOUREY SOUPE RASCH ROLLIN VEIKKANEN

Fra Fra Fra Fra Nor Can Fin

GARMIN - BARRACUDA D.S. Wegelius 91 92 93 94 95 96 97 98 99

FARRAR ROSSELER BAUER NAVARDAUSKAS HESJEDAL HUNTER RASMUSSEN STETINA VANDE VELDE

Usa Bel N. Zel Lit Can S. Af Dan Usa Usa

ORICA - GREENEDGE D.S. White 100 101 102 103 104 105 106 107 109

GOSS BEPPU BOBRIDGE IMPEY KEUKELEIRE LANCASTER CH. MEIER TUFT VAITKUS

Aus Giap Aus S. Af Bel Aus Can Can Lit

KATUSHA TEAM D.S. Piva 111 112 113 114 115 116 117 118 119

JOAQ. RODRIGUEZ BRUTT IGNATYEV KRISTOFF KUSCHYNSKI LOSADA MORENO SMUKULIS VICIOSO

Spa Rus Rus Nor Bie Spa Spa Let Spa

LIQUIGAS - CANNONDALE D.S. Zanatta 121 122 123 124 125 126 127 128 129

BASSO AGNOLI BODNAR CAPECCHI D. CARUSO LONGO BORGHINI SALERNO SZMYD SABATINI

Ita Ita Pol Ita Ita Ita Ita Pol Ita

LOTTO BELISOL D.S. Leysen 131 132 133 134 135 136 137 138 139

DE CLERQ BULGAC DE GREEF BAK BILLE HANSEN KAISEN MEERSMAN VANENDERT

Bel Ola Bel Dan Bel Aus Bel Bel Bel

VISCONTI BRUSEGHIN HERRADA INTXAUSTI LASTRAS AMADOR PARDILLA SAMOILAU VENTOSO

Ita Ita Spa Spa Spa C. Rica Spa Bie Spa

OMEGA PHARMA - QUICKSTEP D.S. Bramati 151 152 153 154 155 156 157 158 159

CATALDO BANDIERA CHICCHI GOLAS MAES PAUWELS KWIATKOWSKI M. VELITS VERMOTE

Ita Ita Ita Pol Bel Bel Pol Slk Bel

RABOBANK D.S. Boven 161 162 163 164 165 166

RENSHAW GARATE BOS LEEZER CLEMENT NIERMANN

GIOVANI

CLASSIFICA GENERALE: 1. Adriano MALORI (Lampre-Isd) 20h25’28"; 2. Stetina (Usa) a 37"; 3. Kwiatkowski (Pol) a 41"; 4. Oliveira (Por) a 43"; 5. Kangert (Est) a 46"; 6. Smukulis (Let) a 47"; 7. Caruso a 56"; 8. Benedetti a 1’02"; 9. Uran Uran (Col) a 1’04"; 10. Ponzi a 1’16"; 11. Ulissi a 1’19"; 12. Henao (Col) a 1’21"; 13. Soupe (Fra) a 1’35"; 14. Slagter (Ola) a 1’40"; 15. Pirazzi a 2’05"; 16. Felline a 2’16"; 17. Colbrelli a 2’18"; 18. Brambilla a 2’52"; 19. Berard (Fra) a 2’58".

Ola Aus Ola

RADIOSHACK - NISSAN D.S. Andersen 171 172 173 174 175 176 177 178 179

F. SCHLECK BAKELANDTS BENNATI HERMANS NIZZOLO OLIVEIRA ROHREGGER SERGENT ZAUGG

Lus Bel Ita Bel Ita Por Aut N. Zel Svi

SKY PROCYCLING D.S. De Jongh 181 182 183 184 185 186 187 188 189

CAVENDISH EISEL FLECHA HENAO KENNAUGH STANNARD HUNT THOMAS URAN URAN

Gb Aut Spa Col Gb Gb Gb Gb Col

TEAM NETAPP D.S. Heppner 191 192 193 194 195 196 197 198 199

BENEDETTI BARTA SEUBERT SCHILLINGER HUZARSKI HOLLENSTEIN DIETZIKER BRANDLE SCHORN

Ita Cec Ger Ger Pol Svi Svi Aut Aut

TEAM SAXO BANK D.S. Mauduit 201 202 203 204 205 206 207 208 209

TOSATTO LUND GUSTOV JÖRGENSEN J.J. HAEDO ROBERTS CHRISTENSEN BOARO L.S. HAEDO

Ita Dan Ucr Dan Arg Aus Dan Ita Arg

VACANSOLEIL - DCM D.S. Van Poppel 211 212 213 214 215 216 217 218 219

CARRARA DE GENDT R. FEILLU LAGUTIN LARSSON MARCZYNSKI KEIZER DENIFL SELVAGGI

Ita Bel Fra Uzb Sve Pol Ola Aut Ita

IN CINA

MOVISTAR TEAM D.S. Jaimerena 141 142 143 144 145 146 147 148 149

167 SLAGTER 168 BROWN 169 VAN WINDEN

Aus Spa Ola Ola Ola Ger

Baccaille beffata per 1’’ Solo 1’’, dopo tre tappe, ha dato il Tour of Chongming (Cina) all’australiana Melissa Hoskins e relegato Monia Baccaille (MCipollini Giambenini) al 2˚ posto. Decisiva l’ultima volata vinta dalla Hoskins davanti all’azzurra.

SQUADRE

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. OMEGA PHARMA-QUICKSTEP 32 punti; 2. Androni Giocattoli-Venezuela 27; 3. Movistar Team 21; 4. Lampre-Isd 19; 5. Astana Pro Team 17; 6. Team Netapp 16. CLASSIFICA GENERALE: 1. GARMIN-BARRACUDA 158 punti; 2. Orica Greenedge 133; 3. Fdj-Bigmat 99; 4. Radioshack-Nissan 93; 5. Sky Procycling 86; 6. Bmc Racing Team 73; 7. Team Saxo Bank 72; 8. Omega Pharma-Quickstep 62.


SABATO 12 MAGGIO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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95˚ GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA OLTRE 100MILA BAMBINI HANNO PARTECIPATO NEL 2O12

Corsa più giovane grazie a Biciscuola Coinvolti più di un milione di ragazzi in undici edizioni Educazione ambientale e stradale viaggiano col Giro DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta PORTO SANT’ELPIDIO

Il Giro d’Italia è giovane non solo nella quotidiana battaglia per il primato di questi primi giorni: Phinney, Navardauskas e Malori sono tutti nati dopo il primo gennaio 1987, e dunque «eleggibili» anche per la maglia bianca. Il Giro d’Italia è giovane - anzi giovanissimo - anche nel senso di «BiciScuola» e «Fight for Pink junior». Didattica «BiciScuola» è il pro-

getto di Rcs Sport e Gazzetta, in collaborazione con la Federciclismo, che promuove la corsa rosa tra i giovanissimi (6-10 anni). Nel 2012 festeggia l’11˚ compleanno e ha già coinvolto oltre 1.100.000 ragazzi, premiandone oltre 20.000. I temi: la bicicletta, come strumento per uno stile di vita sano; rispetto e fair play; educazione ambientale; educazione stradale. I numeri dell’edizione 2012: oltre 106.000 ragazzi coinvolti nella fase didattica, 4.200 kit, 4.235 classi iscritte, oltre 5.000 ragazzi al Giro nel Vil-

Qui sopra e a destra, alcuni giovanissimi ciclisti che hanno partecipato all’iniziativa Biciscuola LAPRESSE

laggio e 100 da premiare ogni giorno. Ma si comincia a ottobre, quando viene inviata una circolare per cominciare a sensibilizzare le classi sul progetto. Si ricevono kit didattici con guide, gadget e materiali e le classi vincitrici vengono invitate a vivere una giornata al Giro. Dal manuale del perfetto ciclista (comportamenti da adottare e evitare in bici) al rispetto e fair play (un decalogo dello sport), all’educazione ambientale (bidoni personalizzati per la raccolta differenziata): libero spazio alla fantasia. E al Giro, in collaborazione con la Polizia Stradale, ecco le lezioni di sicurezza stradale sul Pullman azzurro. Novità La «Estathè Fight for Pink junior» è una delle novità del 2012. Sempre con la collaborazione della Federciclo, mira a coinvolgere le scuole di ciclismo giovanile (tra i 10 e il 12 anni, cat. G4-G5-G6) dei territori attraversati dal Giro: decine in tutta Italia, con oltre 500 bambini coinvolti attivamente in 12 tappe (la prossima domani a Lago Laceno, l’ultima a Milano). La prova funziona così: gareggiano in 36 in due tornei «Primi Sprint», maschile e femminile. Ci sono batterie, semifinali e finali e ogni società è rappresentata da due maschi e una femmina. Gli sprint si svolgono negli ultimi 100 metri della tappa «vera» e conta il concetto del singolo che esalta il gruppo: infatti, verso le 15, sul podio viene premiata con la maglia rosa la società vincitrice al completo. E poi, in una tenda dedicata, tutti a seguire il gran finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

-6 LA GRANDE STORIA

I libri «Gazzetta» dal 18 maggio in edicola a 1 euro

Sapete quale fu l’ingaggio di Merckx quando approdò alla Molteni? Firmò un contratto di 4 milioni belgi. Nel 1972 il franco belga valeva 14 lire. Tutto questo e molto altro potrete leggerlo dal 18 maggio nel libro «Gli anni di Gimondi e il Cannibale Merckx» che farà parte della nuova collana in 27 volumi, «Giro d’Italia, La Grande storia». Il primo volume sarà in edicola a 1 euro con la Gazzetta dello Sport.

FONDAZIONE VERONESI

Sulla Rai, segreti dal Gran Sasso Oggi a «Correre con la scienza» di Fondazione Veronesi, la rubrica quotidiana in onda tutte le mattine su RaiSport 2 e Rai 3, potrete scoprire tutti i segreti del laboratorio sotterraneo del Gran Sasso. In studio, con Alex Zanardi, la dottoressa Marina Carpineti, fisica dell’Università di Milano.

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DEGENKOLB TERZO SPRINT VINCENTE John Degenkolb (ArgosShimano), ha vinto allo sprint la prima tappa del Tour de Picardie (ClermontBraine di 166,5 km) davanti al giapponese Miyazawa e al francese Chavanel. Il tedesco, alla terza vittoria stagionale (19a in carriera) dopo le due tappe alla 4 Giorni di Dunkerque la scorsa settimana, guida la classifica generale.

S REBELLIN ALLA MERIDIANA Davide Rebellin torna. «Ho firmato con la Meridiana, comincio mercoledì al Giro di Grecia», ha detto il vicentino, che il 9 agosto compirà 41 anni.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

ATLETICA DIAMOND LEAGUE A DOHA

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DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO DOHA (Qatar)

OGGI Kiplagat 3’29"63 ROBLES

Bolt è veloce ma non può certo stare tranquillo. Ha corso in 9"82 sulla pista di casa, ma lo sprint è spumeggiante, al momento ci sono altri tre atleti sui suoi livelli. Oltre a Blake, che martedì in mezzo ai Caraibi ha eguagliato il suo tempo, ieri sera hanno dimostrato di avere una velocità vicina alla sua anche Justin Gatlin e Asafa Powell. Lo statunitense ha battuto il giamaicano sul filo in 9"87 e il vantaggio di

(si.g.) Oggi a Ponce (P.Rico), nel challenge Iaaf, Richardson (Usa) e Robles (Cuba) nei 110 hs, Culson e Jackson (Usa) nei 400 hs, Chambers (Gb) nei 100, Moncur (Bah) nei 400.

Howe si ferma a 7.16 nel lungo: «Così non posso saltare, mi rimane solo la corsa» Justin Gatlin (a sin.), 30 anni, beffa sul filo Asafa Powell (29) nei 100 metri. Sotto David Rudisha, 23, negli 800 REUTERS/AFP

un centesimo sul giamaicano (9"88) che gli hanno accreditato i cronometri è apparso sin troppo generoso. Questione di millesimi. Gatlin ci ha creduto e non si è scomposto quando Powell in partenza ha preso un metro di vantaggio. Forse ha vinto solo per la debolezza psicologica del giamaicano che è parso perdere mordente quando si è visto a fianco lo statunitense. Felix Ma tutto il meeting di

Doha è apparso di altissimo livello a dispetto dei soffocanti 35 gradi. Se nei 100 femminili Allison Felix ha fatto valere la sua leggerezza per beffare le migliori giamaicane in 10"92, è stato il mezzofondo a stupire in tali condizioni. Negli occhi degli atleti c’è già l’Olimpiade e nelle loro gambe la forza per stupire in questi due mesi abbondanti che mancano all’appuntamento londinese. Se negli 800 ci si aspettava Rudisha, che ha collaudato solo la progressione finale chiudendo in 1’43"10 trascinando il giovane Kinyor a 1’43"76, non era certo da attendere un meno 3’30" in questo periodo nei 1500. L’ha realizzato Silas Kiplagat che ha chiuso in 3’29"63 alla fi-

la guida

Gatlin beffa Powell nel giorno di Rudisha Solo un centesimo a dividere Justin da Asafa: 9"87 Grande mezzofondo: il keniano 1’43"10 negli 800 ne di un bellissimo duello con Asbel Kiprop, al personale con 3’29"74. Così come Augustin Kiprono Choge che ha dominato i 3000 in 7’30"42" davanti al compagno Eliud Kipchoge (7’31"40) nella gara dove è affondato Kenenisa Bekele, solo settimo in 7’40"00: l’etiope non è riuscito dopo 4 giri a reggere l’accelerazione dei primi. E per non essere da meno Paul Kipsaele Koech ha dominato le siepi in 7’56"58 davanti a Mateelong. Duelli Nessuna prestazione solitaria dunque, l’atletica è bella quando si combatte uomo contro uomo e non solo contro il tempo. E duello è stato anche

per la Jelimo negli 800 femminili, chiuso in 1’56"94 davanti all’etiope Magisu Monedu che ha portato il record etiope a 1’57"90. E lotta anche nell’alto maschile con il greco Chondrokoukis che ha confermato l’oro mondiale indoor di Istanbul battendo a quota 2.32 il campione mondiale, lo statunitense Jesse Williams. Grandi ostacoli tutti giamaicani con la Walker, 54"62 nei 400) e la Foster, 12"60 nei 100. Howe Bekele a parte, l’unica delusione è venuta dal nostro Andrew Howe. Più preoccupazione che delusione

visto che l’azzurro non è riuscito praticamente a saltare: 7.16 il miglior balzo senza mai staccare per il dolore lancinante al tendine d’Achille operato 10 mesi fa. «E’ come si mi puntassero un accendino sul tallone», dice. Ma non faceva male nei pochi allenamenti sostenuti? «Là corro controllato, il dolore si sopporta. Ora cercherò di eliminare una calcificazione che ho nell’inserzione del tendine sul tallone. Così non posso certo saltare, mi rimane solo la corsa». Ma ne vale la pena in queste condizioni?

Meeting A Barsquimeto (Ven). Donne. Asta: Silva (Cuba) 4.60. A Pretoria (S.Af.). Uomini. 200 (-0.4): Mpuang 20”44. 400: Mogawane 45”54. 400 hs: Couto (Moz) 49”24 (r.n.). Donne. 400 hs: Theron 55”36. A MONZA (w.b.) In programma questa sera (ore 21) a Monza (MI) la 10 khrono con le azzurre Nadja Ejjafini, Elena Romagnolo mentre tra gli uomini il favorito è il marocchino Lanchen Mokraji.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MONDIALI A SARANKS OGGI E DOMANI GLI AZZURRI SI CONTENDONO GLI ULTIMI POSTI PER I GIOCHI

Marcia: Rubino e la Rigaudo verso Londra Sono 15 i convocati olimpici azzurri dell’atletica. Tra oggi e domani potranno diventare una ventina. Nella russa Saranks, capitale della Mordovia, la 25a Coppa del Mondo di marcia, al di là di qualche assenza pesante - Alex

Schwazer su tutte - metterà in palio i biglietti per Londra. Candidati Secondo i criteri Fidal, chi già

è in possesso del minimo dovrà piazzarsi tra i primi venti. È il caso di Giorgio Rubino, Matteo Giupponi, Elisa Rigaudo (20 km), Marco De Luca e JJ Nkouloukidi (50 km), ai quali potrebbero aggiungersi Federico Tondodonati (50 km, 3h54’00") ed Eleonora Giorgi (20 km, 1h32’00"). L’Italia, in un contesto di qualità (atleti di 62 Paesi), con russi e

cinesi gioca le carte migliori nelle 20 km con Rubino e Rigaudo. Se il 26enne romano deve riscattare la controprestazione dei Mondiali di Daegu 2011, la 31enne cuneese, bronzo olimpico in carica, deve continuare sulla strada che, dopo la maternità, l’ha portata alla quarta piazza iridata dello scorso anno. Speranza «Ho lavorato con continuità

— dice — e sebbene questa sia una tappa verso i Giochi, penso di poter far bene nell’ordine di 1h28’-1h28’30"». Cal-

do permettendo: si potrebbero raggiungere 30˚. Contro Kaniskina e compagne (ma non la cinese Liu Hong, assente per un risentimento muscolare) il test sarà probante. a.b. Programma (orari italiani, locali +2 ore) - Oggi Ore 14, 10 km jr: Fortunato, Minei; ore 15, 10 km jr D: Clemente, Poli; ore 16.15, 20 km: Rubino, Giupponi, Di Bari, Macchia. Domani Ore 6.30, 50 km: De Luca, Nkouloukidi, Tondodonati, Dessi, Caporaso; ore 11.20, 20 km D: Rigaudo, Di Vincenzo, Ferraro, Giorgi, Palmisano.

Merritt fa 44"19 Bekele è solo 7˚!

UOMINI. 100 (v. +0.4): 1. Gatlin (Usa) 9"87; 2. Powell (Giam) 9"88; 3. Clarke (Giam) 9"99; 4. Rodgers (Usa) 10"00; 5. Carter (Giam) 10"05; 6. Patton (Usa) 10"11; 7. Harvey (Giam) 10"11. 200 (-0.5): 1. Dix (Usa) 20"02; 2. Martina (Ol) 20"26; 3. Ndure (Nor) 20"34; 4. Anderson (Giam) 20"42; 5. Forsythe (Giam) 20"53; 6. Dwyer (Giam) 20"60. 400: 1. Merritt (Usa) 44"19; 2. Santos (Dom) 44"88; 3. Taylor 8Usa) 44"97; 4. Rooney (Gb) 44"99; 5. Henry (Is. Ver) 45"20. 800 Serie. I: 1. Rudisha (Ken) 1’43"10; 2. Kinyor (Ken) 1’43"76; 3. Osagie (Gb) 1’44"64; 4. Reina (Spa) 1’44"65; 5. Mutua (Ken) 1’44"66; 6. Rimmer (Gb) 1’44"86; 7. Bube (Dan) 1’44"99. II: 1. Bosse (Fra) 1’45"69; 2. El Manaaoui (Mar) 1’45"70; 3. Moradi (Iran) 1’45"98. 1500: 1. S. Kiplagat (Ken) 3’29"63; 2. Kiprop (Ken) 3’29"78; 3. Birgen (Ken) 3’31"17; 4. Chepseba (Ken) 3’31"32; 5. Cheboi (Ken) 3’32"64; 6. Ozbilen (Tur) 3’33"32; 7. Gebremedhin (Eti) 3’33"38; 13. Kaki (Sud) 3’34"34. 3000: 1. Choge (Ken) 7’30"42; 2. Kipchoge (Ken) 7’31"40; 3. M. Kipsiro (Ken) 7’31"88; 4. K. Koech (Ken) 7’32"43; 5. Longosiwa (Ken) 7’33"68; 7. K. Bekele (Eti) 7’40"00. 3000 siepi: 1. P.K. Koech (Ken) 7’56"58; 2. Mateelong (Ken) 7’56"81; 3. Gari (Eti) 8’06"16; 4. J. Kipchoge (Ken) 8’06"72; 5. C. Kipruto (Ken) 8’08"92. Alto: 1. Chondrokoukis (Gre) 2.32; 2. Williams (Usa) 2.30; 3. Hanary (Fra) 2.30; 4. Oni (Gb) 2.27; Lungo: 1. Menkov (Rus) 8.22 (+1.6); 2. Mokoena (S.Af) 8.10 (+0.9); 3. Badji (Sen) 8.04 (+0.9); 4. Rutherford (Gb) 7.98 (+1); 5. Evila (Fin) 7. 92 (+0.9); 6. Sdiri (Fra) 7.79; 7. Smith ( Ber) 7.69 (+1.5); 8. HOWE 7. 16 (+0.8). Disco: 1. Malakowski (Pol) 67.53; 2. Hadadi (Iran) 66.32; 3. Kovago (Ung) 65.77; 4. Kanter Est) 65.57. DONNE 100 (+0.7): 1. Felix (Usa) 10"92; 2. Campbell (Giam) 10"94; 3. 10"94; 3. Fraser 11"00; 4. Okagbare (Nig) 11"01; 5. Moore (Usa) 11"13; 6. Barber (Usa) 11"13; 7. Stewart (Giam) 11"16; 8. Simpson (Giam) 11"22. 800: 1. Jelimo (Ken) 1’56"94; 2. Magiso Manedo (Eti) 1’57"90; 3. Jepkosgei (Ken) 1’58"50; 4. Santiusti (Cuba) 1’59"26; 5. Jackson (Gb) 1’59"37; 6. Beckwith (Usa) 1’59"51. 3000: 1. V. Cheruiyot (Ken) 8’46"44; 2. Defar (Eti) 8’46"49; 3. S. Kibet (Ken) 8’47"49; 4. Burka (Eti) 8’48"92; 5. Cherono 8’50"04. 100 hs (+0.1): 1. Foster (Giam) 12"60; 2. Wells (Usa) 12"72; 3. George (Can) 12"79; 4. Ali (Usa) 12"93; 5. Felicien (Can) 12"95; 6. Lopes (Can) 12"95; 7. Lewis (Usa) 13"08. 400 hs: 1. M. Walker (Giam) 54"62; 2. Spencer (Giam) 54"99; 3. Shakes-Drayton (Gb) 55"25; 4. Boden (Aus) 55"75; 5. Lambarki (Mar) 56"29;. Asta: 1. Savchenko (Rus) 4.57; 2. Spiegelburg (Ger) 4.57; 3. Kiriakopoulou (Gre) 4.50; 4. Dennison (Gb) e Boslak (Fra) 4.50. Triplo: 1. Rypakova (Kaz) 14.33 (+0.5); 2. Da Silva Costa (Bra) 14.31 (+0.5); 3. Mbango (Fra) 14.09 (+0.3); 4. Veldakova (Slk) 14.00 (+0.3); 5. Lebedeva (Rus) 13.84 (+0.4). Peso: Ostapchuk (Bie) 20.53; 2. Camarena Williams (Usa) 19.81; 3. Kleinert (Ger) 19.67; 4. Marton (Ung) 18.33; 5. Borel (Tri) 18.30; 6. Terlecki (Ger) 17.71; 7. Cerival (Fra) 16.49. Giavellotto: 1. Abukamova (Rus) 66.86; 2. Spotakova (Cec) 66.17; 3. Obergfoll (Ger) 64.59; 4. Du (Cina) 61.43.


SABATO 12 MAGGIO 2012

PALLAVOLO QUALIFICAZIONE OLIMPICA

La lotta infinita continua: ecco la Serbia C’è la Serbia campione d’Europa come penultimo ostacolo sulla via per Londra, oggi alle 16.30 su RaiSport 1. Ma della squadra che ha battuto l’Italia (3-1) nella finale dell’Europeo di Vienna lo scorso autunno manca Miljkovic, che ha annunciato l’addio alla nazionale. Al suo posto il

ventenne Atanasijevic (foto), in un rinnovamento che il tecnico Kolakovic ha avviato già nell’ultima World Cup dello scorso autunno. «E’ un’ottima squadra che si esalta nei momenti che contano dice il c.t. Mauro Berruto -. Per noi non sarà una rivincita, ma una partita che ci porta a una vittoria dalla qualificazione, abbiamo recuperato dalla delusione europea con razionalità, abbia-

mo imparato tante cose. Ha insegnato anche a me, nel rapporto con gli arbitri non sono ancora come vorrei, ma ci sto lavorando». Semifinali Le strade di Italia e

Serbia (era Serbia Montenegro e prima Jugoslavia) si sono incrociate tante volte in semifinali importanti. La prima all’Europeo ’95 ad Atene (3-1 per gli azzurri), ai Giochi di Atlanta ’96 (stes-

so risultato), all’Europeo ’99 (sempre 3-1) e poi ad Atene, quando la Jugoslavia si impose 3-0. L’ultima semifinale nel 2005: all’Europeo di Roma gli azzurri si imposero 3-2. Nei precedenti l’Italia è in vantaggio 9-6 sulla Serbia (2-6 con la Serbia Montenegro, 37-33 con la Jugoslavia). ma.po. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa è l’Italia che piace Slovacchia senza scampo Gli azzurri battono forte, murano a ripetizione e attaccano al 60% Berruto dà spazio a tutti per il successo che vale la semifinale ITALIA SLOVACCHIA

3 0

la guida Germania-Bulgaria è l’altra sfida per la finale

(25-23, 25-13, 25-22) ITALIA: Fei 9, Lasko 7, Zaytsev 6, Mastrangelo 9, Travica 4, Parodi 1; Bari (L), Kovar 3, Boninfante, Birarelli 3, Papi 5, Savani 8. All. Berruto.

(a.a.) La Serbia di Kolakovic perde il primo set con la Slovenia ma alla fine riesce a conquistare i tre punti che valgono la semifinale con l’Italia. L’attacco è il fondamentale che ha fatto la differenza con il 54% (Atanasijevic, Podrascanin e Stankovic sopra la media) contro il 39%. Alla Bulgaria bastava un set per archiviare il primo posto ma dopo averlo vinto Stoytchev ha continuato a tenere il piede sull’acceleratore, solo nel terzo ha lasciato in panchina i due Nikolov e Aleksiev pensando alla gara odierna con la Germania. GIRONE A Bulgaria-Slovenia 3-0; Slovenia-Spagna 0-3, Serbia-Bulgaria 0-3; Spagna-Serbia 1-3; Slovenia-Serbia 1-3 (25-22, 18-25, 25-27, 15-25), Spagna-Bulgaria 0-3 (16-25, 20-25, 16-25). Classifica: Bulgaria 9; Serbia 6; Spagna 3; Slovenia 0. GIRONE B. Germania-Slovacchia 3-0, Finlandia-Italia 2-3; Finlandia-Germania 1-3, Slovacchia-Finlandia 3-1, Italia-Germania 3-0; Slovacchia-Italia 0-3. Classifica: Italia 8; Germania 6; Slovacchia 3; Finlandia 1. Oggi: semifinali Italia-Serbia (16.30 diretta Raisport1), 19.45 Bulgaria-Germania. Domani: 19.45 la finale che assegna l’unico pass per Londra.

SLOVACCHIA: Kohut 8, Masny, Ogurcak 3, Kmet 2, Michalovic 8, Divis 6; Hupka (L), Bencz, Patak 4, Skladany 1, Chrtiansky 3, Piovarci 3. All. Chrtiansky. ARBITRI: Groenewegen (Ola) e Labasta (R.Cec). NOTE Spettatori 2500. Durata set: 26’, 19’, 27’; totale: 72’. Italia: battute sbagliate 14, vincenti 6, muri 10, seconda linea 9, errori 22. Slovacchia: battute sbagliate 15, vincenti 5, muri 8, seconda linea 6, errori 20.

DAL NOSTRO INVIATO

MARISA POLI SOFIA (Bulgaria)

Il segreto è nelle parole di Mastrangelo, commenta con un «bellaaa» a tutta voce un’alzata di Dragan Travica, prima ancora che sia trasformata in punto da Zaytsev. E’ nelle mani di Fei, che si è ritrovato anche ad alzare. E’ nella classe di Samuele Papi: nel terzo set contro la Slovacchia ha scatenato l’ovazione dei compagni con un paio di magie da fenomeno. Risultato: in poco più di un’ora l’Italia ha lasciato a zero la Slovacchia, in tre quarti d’ora gli azzurri si erano già guadagnati due set e il punto necessario per il passaggio in semifinale da numeri 1 del girone. Squadra E’ tutta questione di

puzzle secondo il c.t. Mauro Berruto. Contro la Finlandia è stato sufficiente il muro, per superare la Germania ci si è messa anche la battuta. Ieri per schiacciare la Slovacchia e guadagnare le semifinali del torneo che porta a Londra, l’Italia ha messo a un altro pezzo: attaccare con efficacia (si è chiuso con il 60%, Mastrangelo a quota 88%) anche quando la ricezione non è super positiva. Prova Ne è bastato uno di set, il primo, a indirizzare il risultato dove l’Italia voleva. E’ stato il più combattuto, visto che cosa c’era in gioco: la squadra di Kohut e Ogurcak (ex Belluno) in caso di vittoria da tre punti avrebbe eliminato gli azzurri dalla corsa olimpica (la penultima, per l’Italia c’è sempre l’appello di uno dei tre tornei

SUDAMERICA DONNE (a.a.-m.can.) Il Perù di Cristofani vince anche col Venezuela 3-1 (25-15, 25-16, 22-25, 25-13) e rimane imbattuto a Sao Carlos (Bra) nel torneo di qualificazione sudamericana femminile. Deve però deve fare ancora un punto con l’Argentina che ha battuto 3-0 (25-11, 25-6, 25-9) il Cile, per accedere alla semifinale. Nessun problema per il Brasile, 3-0 (25-11, 25-18, 25-19) alla Colombia.

Italia e Bulgaria: candidatura congiunta per l’Europeo 2015 Il presidente della Fipav Carlo Magri con il presidente della federazione bulgara, Dancho Lazarov, hanno ufficializzato la candidatura congiunta per organizzare il campionato d’Europa maschile 2015. La manifestazione si svolgerà in due città italiane (in corsa Modena, Palermo e Roma) e due bulgare. La fase finale a Sofia. Il presidente Magri, ha annunciato che questo è l’inizio di una stretta cooperazione con la federazione bulgara. FEI VERSO PIACENZA? (m.mar) Dopo De Cecco (che dopo l'Olimpiade, se l'Argentina di qualificherà, dovrà operarsi alla mano destra), Piacenza cerca anche Nikic e soprattutto tenta il colpaccio Fei. L'opposto di Belluno era anche nel mirino di Cuneo. NORCECA UOMINI (a.a.) Sono Usa Cuba e Canada Portorico le semifinali del torneo di qualificazione del Norceca. A Long Beach in California (Usa) Cuba ha superato ai quarti 3 0 (25 18, 25 13, 25 16) Trinidad e Tobago; Portori co batte Messico 3 1 (25 21, 25 23, 20 25, 25 19).

intercontinentali, a Verona, 8 -10 giugno) e sarebbe stata in campo oggi per la semifinale. Chiave Come nelle due precedenti partite, la squadra di Berruto si è costruita presto un vantaggio di un paio di punti. Con qualche fuori programma: un’inversione di ruoli (Fei ad alzare, il suo palleggiatore, Travica, a schiacciare per il 6-4) e la variante Kovar (entra per Lasko, dà fiato alla ricezione e a Travica in una rotazione difficile in attacco). Come nella partita d’esordio con la Finlandia, il 22-19 non è stato sufficiente a garantire un finale senza emozioni. Anzi, la Slovacchia è salita fino al 23 pari, è stata respinta da un muro (neanche a dirlo) di Fei alla prima occasione. Dice il centrale in azzurro e opposto nei club che è tutta questione di consapevolezza: «Ogni tanto ci dimentichiamo di essere i più forti».

A

EUROPEI A BRUXELLES

HANNO DETTO

S Jiri Kovar «Con la Finlandia è stato un piccolo disastro, poi abbiamo cominciato a giocare meglio. Ora c’è da divertirsi»

Vanessa Ferrari, 21 anni EPA

Aspettando la Ferrari, Mariani oro juniores

S Gigi Mastrangelo «Il muro è il fondamentale che ci esalta, ci abbiamo lavorato tanto: più ne fai e più ne vorresti fare. Questa squadra mi piace»

S Alessandro Fei «All’inizio c’era un po’ di tensione, ma dopo il 1˚ set ci siamo sciolti. L’obiettivo è Londra e per andarci farei di tutto: il centrale, l’opposto, tutto»

S Emanuele Birarelli «Tutti dicono che siamo un gruppo omogeneo, che tutti possiamo giocare titolari e non vedevamo l’ora di dimostrarlo»

DAL NOSTRO INVIATO

FEDERICA COCCHI BRUXELLES (Belgio)

L’hanno data per finita, ne ha passate di tutti i colori, dall’oro mondiale all around del 2006 alle sofferenze fisiche e morali di Pechino 2008. Poi un calvario ai piedi tra borsiti e tendiniti e infine la lenta rinascita e, forse, un po’ di bello deve ancora venire. Vanessa Ferrari è tutto questo. E oggi, agli Europei di Bruxelles, ultimo appuntamento ufficiale prima dei Giochi di Londra, sarà ancora una volta lei a guidare la squadra a caccia di un podio nella finale a otto. Veterana Il piede destro non la lascia in pace, mai. «Per questo preferiamo non farla gareggiare alla trave nemmeno in finale — dice Enrico Casella, tecnico e scopritore della piccola farfalla cannibale —. Però sta bene e soprattutto al corpo libero è andata bene. Ha fatto l’esercizio che avrebbe dovuto eseguire ai Mondiali di Tokyo quando purtroppo una distorsione alla caviglia durante il riscaldamento l’aveva costretta a rinunciare. Qui, in qualifica, ha meritato un 14.600 che può farci ben sperare per la finale di domenica». Obiettivo podio E sempre dalla

Battuta A mettere la partita in discesa, del modello dalla cima dell’Everest al campo base, è stato il turno in battuta di Michal Lasko nel secondo set. Ci è andato sul 9-8, ne è uscito sul 20-9 impossibile da recuperare e buona occasione per provare i giocatori per ora meno impegnati. Nel terzo set Berruto ha rivoluzionato il sestetto, dentro Savani, Kovar, Birarelli, Papi e poi anche Boninfante, uguale il finale. «So di avere dodici giocatori che possono aiutare in queste ultime partite — dice Berruro —, tutti e dodici possono dare un contributo vero. Non voglio guardare troppo avanti, ci stiamo costringendo a ragionare al presente. Abbiamo vinto una partita combattendo, le altre due giocando bene. Il prossimo obiettivo è la finale». Sarà il destino, l’ostacolo è la Serbia che ha tolto agli azzurri la gioia dell’oro europeo.

Brixia di Brescia arriva Erika Fasana, 16enne, che con un settimo punteggio al volteggio è riuscita a entrare nella finale per attrezzo. Sono Vanessa ed Erika le uniche due punte italiane per le medaglie individuali ma la squadra, oggi punta anche su Giorgia Campana, Francesca Deagostini e Carlotta Ferlito. La catanese, argento europeo alla trave a Berlino 2011, dopo il tricolore con la Gal forse ha accusato la stanchezza e non è riuscita a entrare in finale, ma oggi dovrà risollevarsi per la causa azzurra. La Romania, salvo catastrofi, ha l’oro in banca con gli esercizi straordinari dell’olimpionica di Atene Ponor, ora 25enne, e della nuova entrata Iordache. La Russia è l’unica in grado di contrastarla ma ci sarà bisogno di qualche sforzo in più per Mustafina e Komova, deludenti nelle qualifiche. L’Italia, quarta giovedì, dovrà giocarsi l’unico gradino disponibile del podio con Gran Bretagna (orfana della Tweddle ma terza in qualificazione) e Francia. Intanto ieri l’azzurra Enus Mariani (Gal Lissone) ha conquistato il titolo europeo nel concorso generale individuale juniores. Neanche Vanessa Ferrari era riuscita nell’impresa. Il futuro azzurro è già dietro l’angolo.

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Un attacco in primo tempo di Alessandro Fei, 33 anni, ieri autore di 9 punti TARANTINI

PRESENTATA IERI

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GINNASTICA

ORE 16.30 DIRETTA RAISPORT 1 CI HANNO BATTUTO NELLA FINALE EUROPEA 2011: ORA MANCA MILJKOVIC

SOFIA

LA GAZZETTA DELLO SPORT


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

BASKET EUROLEGA: FINAL FOUR A ISTANBUL CSKA MOSCA PANATHINAIKOS

OLYMPIACOS BARCELLONA

66 64

68 64

(15-29, 32-34; 51-55)

(17-11, 33-29; 50-47)

CSKA MOSCA: Teodosic 12 (2/3, 1/6), Siskauskas 5 (2/5, 0/2), Kirilenko 17 (4/9, 2/4), Khryapa 3 (0/3, 1/2), Krstic 8 (3/6); Lavrinovic 2 (1/1, 0/1), Voronov, Vorontsevich (0/1, 0/3), Shved 15 (4/6, 1/2), Kaun 2 (1/2), Gordon 2 (0/1, 0/1). N.e.: Mejia. All.: Kazslauskas.

OLYMPIACOS PIREO: Mantzaris 4 (1/2 da 3), Spanoulis 21 (3/9, 4/10), Keselj (0/1 da 3), Antic 4 (2/5, 0/1), Dorsey 8 (4/6); Hines 2 (1/4), Printezis 14 (3/5, 2/2), Papanikolaou 9 (1/1, 2/2), Sloukas 2 (1/2), Law 4 (2/5, 0/2). N.e.: Gecevicius, Glyniadakis. All.: Ivkovic.

PANATHINAIKOS ATENE: Jasikevicius 19 (5/8, 3/6), Diamantidis 10 (3/4, 1/9), Sato 3 (0/1, 1/1), Kaimakoglou 10 (1/3, 1/2), Maric 6 (3/5); Perperoglou, Batiste 11 (3/9), Logan 2 (1/2, 0/1), Tsartsaris (0/2, 0/1), Vougioukas (0/1), Calathes 3 (0/2, 1/3). N.e.: Smith. All.: Obradovic.

BARCELLONA: Huertas 4 (2/3, 0/2), Navarro 18 (4/7, 2/8), Eidson (0/2, 0/2), Lorbek 9 (4/8, 0/3), Ndong 10 (3/8); Sada 6 (3/3, 0/1), Perovic 2 (1/1), Vazquez 8 (4/7), Wallace 3 (0/2, 1/1), Ingles (0/1 da 3), Mickeal 4 (1/7, 0/1). N.e.: Rabaseda. All.: Pascual. ARBITRI: Lamonica (Ita), Lottermoser (Ger), Sahin (Ita).

ARBITRI: Jungebrand (Fin), Martin (Spa), Radovic (Cro). NOTE - T.l.: Cska 17/27, Pan 11/11. Rimb.: Cska 39 (Kirilenko 9), Pan 36 (Kaimakoglou 8). Ass.. Cska 9 (Khryapa 5), Pan 15 (Diamantidis 6). Progr.: 5’ 7-16, 15’ 19-32, 25’ 43-42, 35’ 58-59. Spett.: 15.262.

Andrei Kirilenko, 31 anni, ala del Cska, contro la difesa del Pana AFP

Il Cska vola con Kirilenko Campioni k.o. Russi in finale grazie all’ex Nba dopo un avvio tutto del Panathinaikos (23-9) DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI ISTANBUL

Andrei Kirilenko impiega quasi 15’ per sciogliere l’emozione. Non importa se ha 10 anni di Nba alle spalle: le Final 4 sono un’altra cosa. Le 3 stelle di Mosca, lui, Krstic, Teodosic, chiudono il 1o quarto della semifinale coi campioni del Panathinaikos con 0/8 al tiro. Il Cska sembra ipnotizzato dalla pallacanestro straordinaria che scaturisce dalla mente e dal cuore di Jasikevicius e Diamantidis. Vola Il Pana di Obradovic vola

leggero, 11-2, 23-9: colpisce la squadra favorita dai nomi e dal budget coi lunghi nel cuore dell’area. Ma i campioni in carica decidono di interrompere il loro momento magico per preservare i titolari, fanno resistenza coi cambi, per un po’ ci riescono fino a quando Kirilenko non si accende. Inizia un’altra parti-

ta, sotto gli occhi del free agent Deron Williams, tornato a Istanbul per incontrare Prokhorov, padrone dei Nets, finanziatore del Cska che si diceva volesse portare Kirilenko a Brooklyn. Il Pana segna 5 punti nel 2o quarto (record negativo di una Final

SU SPORTITALIA

Domani alle 20 l’inedita sfida per il titolo La finale (inedita) continentale tra Olympiacos Pireo (campioni nel 1997 proprio in finale col Barça) e Cska Mosca (6 volte vincitrice) si giocherà domani alle ore 20 italiane (21 locali) con diretta tv su SportItalia. Sarà preceduta alle ore 17 dalla finale per il 3o posto tra Panathinaikos e Barcellona.

4) lui 15 nel 22-7 del primo vantaggio russo a inizio ripresa (41-39). Prende rimbalzi, stoppa, difende su Diamantidis che coach Kazslauskas riesce a spegnere mandando sempre un lungo su di lui, togliendogli una dimensione. La stella greca risponde con 1/9 da 3, e la sfida è segnata. Nella volata il talento intatto di Jasikevicius pesca da una partita sempre più sporca (con arbitri che si deteriorano coi minuti) due brillanti che rimettono la gara in mano ai campioni (60-64). Frenata Il lituano segna gli ultimi 7 punti dei greci, il Cska si frena sbagliando troppi liberi, gli ultimi 2 di Teodosic, deludente come Krstic, a -8". Ma i russi trovano in Shved, 23 anni, play di 2.00, il compagno che non lascia solo Kirilenko nelle giocate decisive. Riporta avanti il Cska, fino all’ultima azione, quando la difesa russa blocca Diamantidis con Siskauskas si getta sulla palla che vale la finale. Kazslauskas, campione nel 1999 con lo Zalgiris e poi c.t. cinese, batte anche tatticamente l’otto volte campione Obradovic: «All’inizio non controllavamo i nervi, abbiamo talento ma lavoriamo assieme da un anno, il Panathinaikos sa meglio di noi come gestire queste situazioni. Abbiamo cambiato la difesa sul pick and roll dopo un inizio orribile dove abbiamo sbagliato tiri aperti. Se Teodosic ne avesse segnati un paio, la gara sarebbe stata più facile». Ma il ghiaccio è rotto: Kirilenko chi lo ferma, adesso? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vassilis Spanoulis, 29 anni, contro Marcelinho Huertas, 28 EPA

L’Olympiacos a sorpresa fa fuori il Barça I catalani avevano vinto 18 gare su 19 in stagione. Decisiva la tripla di Spanoulis ISTANBUL

Il bello delle Final Four: sfide senza domani. Il brutto: il Barcellona, la squadra che ha dominato la stagione, 18 vittorie su 19 gare, disputa la peggior partita dell’anno proprio a Istanbul e butta via l’Eurolega. Noi italiani c’eravamo già accorti, con Siena, che al Pireo stesse accadendo qualcosa di importante. Conferma La conferma è arrivata ieri: l’Olympiacos, domani contro il Cska, torna in finale a due anni dalla sconfitta di Parigi proprio contro i catalani, ma di quella formazione i sette giocatori più forti (due swi quali oggi sono nella Nba, Childress e Kleiza, poi Teodosic, Bourousis, Papaloukas...) e costosi se ne sono andati da tempo. Ma questa è una squadra vera, più giovane, più atletica,

Navarro deluso: «E’ dura ammetterlo, ma sono stati più bravi di noi» più allenabile da Dusan Ivkovic, che una Eurolega l’ha già vinta, nel 1997, proprio al Pireo. «La chiave della vittoria sta in una parola abusata: energia. La nostra difesa è stata di altissimo livello» dice. Anche giocando con un pivot di 1.95 contro i 2.13 di Ndong e Vazquez come Kyle Hines, due anni fa a Veroli: «Aver raggiunto l’Eurolega alla mia seconda stagione ad alto livello è sorprendente — dice —. In stagione abbiamo perso due volte su due con il Cska ma adesso siamo una grande squadra, molto unita, che ha già dimostrato che può battere chiunque». L’unica stella rimasta dalla

NOTE - T.l.: Oly 7/12, Bar 11/15. Rimb.. Oly 33 (Mantzaris 6), Bar 43 (Vazquez 7). Ass.: Oly 12 (Spanoulis 6), Bar 10 (Navarro 3). Progr.: 5’ 10-6, 15’ 24-20, 25’ 43-39, 35’ 58-56. Usc. 5 f.: Law 38’14" (63-59).

scorsa stagione è Vassili Spanoulis: è lui che decide la gara nel modo che più gli piace. Isolamento, qualche palleggio insistito, e poi la tripla che a 68" dalla sirena dà ai greci il 66-61. Svuotato Il Barcellona parte

svuotato, va in vantaggio solo una volta in tutta la gara (26-27) con Navarro che ha la fascite plantare, gioca lo stesso ed è il migliore anche se non al suo massimo livello. E’ solo grazie al capitano che c’è partita: più volte porta il Barça a contatto, ogni volta l’Olympiacos anche con Printezis e Papanikolaou, spesso da tre punti (9/20 contro il 3/19 dei catalani) e alla fine col fisicaccio di Dorsey, replica senza fatica. Il Barcellona non reagisce, tra il disinteresse dei suoi tifosi, uno spicchietto un tribuna in una moltitudine di greci e russi. Migliore «E’ difficile ammetter-

lo ma l’Olympiacos è stata la squadra migliore in campo — dice Navarro —, non siamo mai riusciti a giocare nel modo in cui volevamo e questo soprattutto nel finale, ci è costato la partita». Xavi Pascual, tecnico dei catalani, è avvilito: «Ci è mancato tutto: fluidità, sicurezza, determinazione. Abbiamo giocato sotto il livello mostrato tutta la stagione. In nulla, oggi, siamo stati noi». Xavi come Pep? Da oggi, processo. chiabo © RIPRODUZIONE RISERVATA

PALLANUOTO CHAMPIONS LEAGUE: ORE 19 SU SPORTITALIA 2

Recco spietato con il Vasas: è in finale I liguri di Porzio per la settima volta consecutiva lottano per il titolo: oggi c’è il Primorje DAL NOSTRO INVIATO

FRANCO CARRELLA ORADEA (Romania)

Al 22’, il talentuoso Vamos esulta come se avesse siglato il gol della vittoria, e con lui i 200 tifosi giunti da Budapest. È soltanto l’8-2 del Vasas che spezza un lungo digiuno di 20’: la fotografia dello strapotere del Recco, in questa semifinale di Champions come nel resto della stagione. «Una prestazione che ha sbalordito anche me. Abbiamo avuto il giusto approccio mentale, imprimendo un ritmo infernale», gonfia il petto Pino Porzio. Per la squadra ligure arriva la settima finale consecutiva nella competizione più prestigiosa.

Oggi, nella sfida per il titolo, se la vedrà col Primorje che nel derby croato ha la meglio sulla Mladost. Sarà una partita tra amici: club gemellati, i patron Volpi e Sloboda soci in affari. A Fiume, Volpi ha pure investito nel calcio. Monologo Una difesa d’acciaio e un ottimo 5 su 6 in superiorità numerica sono le chiavi del successo biancoceleste. Tra i pali, Tempesti è la solita sicurezza nonostante i postumi di un’influenza. Nella prima metà di gara, in cui la Pro Recco appare più aggressiva degli avversari, non si va mai a segno a uomini pari: 4-1 nella prima frazione, 6-1 all’intervallo lungo, con Sandro Sukno che si fa perdonare un rigore sbagliato con un meraviglioso gol dalla distanza. Dall’altra parte il suo vecchio compagno Boskovic (anch’egli nazionale croato ed ex Jug Dubrovnik), diplomato in pianoforte al conservatorio, non riesce a suonare la musica che gli è congeniale. Quella un-

L’INFORTUNIO

Pro Recco-Vasas

Aicardi dovrà operarsi a un dito (f.s.) E’ più serio del previsto l’infortunio del centro boa del Savona e azzurro Mat teo Aicardi, nel ritorno di semifi nale scudetto col Brescia del 6 maggio. La risonanza magnetica a Pietra Ligure ha evidenziato una lesione di Steiner completa, cioè una disinserzione traumati ca del legamento collaterale ul nare del pollice destro, con con seguente instabilità del dito. Ai cardi sarà operato mercoledì dal prof. Mantero alla San Miche le ad Albenga: Giochi a rischio.

Un duello in acqua tra Pijetlovic del Recco e Steinmetz del Vasas BORSARELLI

gherese è un’orchestra che stecca, accumulando falli gravi che lo frenano vistosamente in marcatura: dopo 16’, due penalità a testa per Decker, Tacaks e Drasko Brguljan. Quest’ultimo, nipote di Mario, arbitro montenegrino designato

storino, Figlioli e Giorgetti, altre stelle di un gruppo inarrivabile che nonostante i trionfi in serie deve fare i conti con la mancanza di un proprio impianto.

per questa Final Four: non sarebbe stato meglio evitare conflitti di interesse? Possibile che non ci siano altri fischietti all’altezza? Senza ostacoli Così, il match

dei campioni d’Italia si fa tutto

in discesa. Sette reti (8-1, 9-2, 10-3, 12-5) rappresentano il massimo vantaggio della Ferla che poi molla un po’ la presa per risparmiare energie e provare qualche giocata spettacolare. In tribuna, ad applaudire i compagni, pure gli azzurri Pa-

12-5

(4-1, 2-0, 4-2, 2-2) MARCATORI: 31" D.Pijetlovic s.n., 1’37" Filipovic s.n., 2’05" D. Brguljan s.n., 3’30" Filipovic rig., 6’10" S.Sukno s.n.; 8’38" Molina s. n., 15’40" S.Sukno; 16’44" Perrone, 21’03" Molina, 22’20" Vamos s.n., 22’44" Prlainovic, 23’19" Fazekas, 23’48" Kasas; 24’30" Decker, 29’ Voros s.n., 29’34" Perrone s.n., 30’17" Prlainovic. FERLA PRO RECCO: Tempesti, Buric, S.Sukno, Felugo, Filipovic, D. Pijetlovic, Prlainovic; Madaras, Kasas, Perrone, Zlokovic, Ivovic, Molina. All. Porzio. VASAS: Nagy, Decker, Boskovic, Katonas, G.Kiss, B.Steinmetz, A. Steinmetz; Fazekas, Voros, Vamos, D.Brguljan, Fulop, Takacs. All. Foldi. ARBITRI: Borrell (Spa) e Alexandrescu (Rom). NOTE: sup. num. Pro Recco 6 (5 gol), Vasas 9 (3). Usc. 3 f. Molina 28’43". Al 12’50" S.Sukno sbaglia un rigore (parato). Spett. 1.500. Semifinali: Pro Recco-Vasas (Ung) 12-5, Primorje (Cro)-Mladost (Cro) 10-6. Oggi: finale 3˚ posto Vasas-Mladost, (17 italiane, 18 locali); finale 1˚ posto Pro Recco-Primorje (19, dir. Sportitalia 2). © RIPRODUZIONE RISERVATA


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BASKET PLAYOFF NBA

Alla bella!

la situazione Fuori Chicago Philadelphia ora sfida Boston

Denver travolge Kobe (malato) e i Lakers: gara-7

Philadelphia, testa di serie n.8, elimina Chicago (1) con 0/2 dalla lunetta di Asik a -9" e 2/2 di Igoudala a -2". Ora trova Boston, che ha piegato Atlanta con una prestazione straordinaria di Garnett: 28 punti, 14 rimbalzi, 5 stoppate. EST Gara-6: Boston-Atlanta, 83-80 (Garnett 28; Smith 18), serie 4-2; Philadelphia-Chicago 79-78 (Igoudala 20; Deng, Hamilton 19), serie 4-2; Miami-New York 4-1; Indiana-Orlando 4-1. Semifinali di conference: Miami-Indiana (domani, 21.30, gara-1); Boston-Philadelphia (stanotte gara-1). OVEST Gara-6: Denver-Lakers 113-96 (Lawson 32; Bryant 31), serie 3-3 (stanotte gara-7); San Antonio-Utah 4-0; Oklahoma City-Dallas 4-0; Memphis-Clippers 2-3 (ieri notte gara-6).

Il 13-0 iniziale segna una partita senza storia Bryant frenato da un virus. Per Gallo 12 punti MASSIMO ORIANI twitter @massimooriani

Si va alla bella. E la suspense è durata pochissimo, giusto il tempo di alzare la palla a due e vedere i Nuggets infilare le prime tre triple tentate (due di Lawson, una di Gallinari) e scavare immediatamente un solco di 13 punti tra loro e i Lakers, a segno per la prima volta solo dopo 3 minuti e mezzo. Il resto è stata accademia, con i gialloviola imbambolati, storditi, privi di energia e stranamente di motivazioni, quando ben sanno che in una gara-7 può succedere di tutto. Come Jordan? I dubbi sulla sera-

ta dei californiani erano iniziati nel pomeriggio, quando Kobe Bryant aveva fatto sapere di essere k.o. per un virus che gli aveva messo a subbuglio lo stomaco. I paragoni alla celeberrima gara-5 delle finali Nba 1997, passata alla storia come «the

flu game», con Michael Jordan che, febbricitante, segnò 38 punti ai Jazz, si sono sprecati in un amen. Alla fine in effetti il numero 24 è stato l’unico Laker a giocar bene, finendo con 31 punti in 37’, mentre le torri gemelle Bynum e Gasol sono state imbarazzanti (11 punti con 4/11 per il centro, 3 con 1/10 per lo spagnolo, che ha avuto il peggior plus/minus tra i Lakers, -29). Endovena Come non ha mancato di sottolineare la stampa losangelina, Kobe ha battuto il catalano 4 (endovene, due prima della partita, due all’intervallo) a 3 (rimbalzi)... Quando a fine gara hanno chiesto a Bryant se i compagni (sani) avevano giocato con la sua stessa intensità, la risposta è stata sincera: «No, ovviamente non l’hanno fatto». Per uno che pur di vincere venderebbe l’anima al diavolo, non c’è niente di peggio che vedersi attorniato da un gruppo che non sputa sangue, per dirla alla

Danilo raggiante: «Sapevamo di poterla vincere, siamo stati subito aggressivi»

LEGADUE QUARTI

Danilo Gallinari, 23 anni, contro Pau Gasol, 31, durante gara-6 AFP

Dan Peterson. Kobe va ripetendo da tempo che i Lakers «sono una squadra da titolo, ma il margine d’errore è minimo». E giovedì notte si è visto. «Ho già parlato con Pau — ha detto Bryant — lo farò anche con Andrew. In gara-7 mi aspetto che scendano in campo con un’intensità diversa da quelle delle ultime due partite». Danilo Gallo ha fatto la sua par-

te, soprattutto come passatore, finendo il match con 7 assist, faticando un po’ di più invece a trovare il canestro (12 punti con 5/13). Ma i grandi protagonisti della vittoria di Denver sono stati Ty Lawson e Kenneth Faried. L’ex play di North Caro-

lina ha chiuso con 32 punti in 30’ (5/6 da 3), mentre Manimal (metà uomo, metà belva, suo soprannome) ha dominato in area (15 punti e 11 rimbalzi). Il tiro dall’arco è una delle armi principali dei Nuggets, ma nelle prima 5 partite non era entrato (20/87). Il 10/20 di gara-6 ha svoltato il match. «Sapevamo di poter vincere — ha detto Danilo — e allungare la serie. Ma non erano in molti a credere in una nostra rimonta, a pensare che potessimo arrivare a gara-7. Il primo quarto è stato molto divertente, specialmente con il pubblico di casa che ci sosteneva. E’ qualcosa su cui abbiamo lavorato, partire forte, sfruttare la spinta dei no-

stri tifosi, essere aggressivi sin dalla palla a due. Sapevamo che era fondamentale per poter vincere». Panchina Quando Denver ha toccato il massimo vantaggio sul +28 a 8’ dalla fine, Kobe ha cercato di convincere coach Brown a lasciarlo in campo ancora qualche minuto, ma la frittata ormai era fatta e Bryant si è accomodato in panchina, con la testa già alla bella. Nella quale i Lakers ritroveranno Metta World Peace, che giovedì ha scontato l’ultimo turno di squalifica per la gomitata ad Harden. Gli farà un gran comodo, vista la situazione.

Brindisi e Barcellona vanno sul 2-0 Ieri due gare 2 dei quarti: Barcellona Piacenza 79 65 (Green 17; Voskuil 21, serie 2 0, domani, 20.30 su RaiSport 2, gara 3 a Piacenza); Brindisi Ostuni 77 59 (Borovnjak 15, Formenti e Ndoja 14; Johnson 16, Diliegro 13, serie 2 0, domani, 18.15 gara 3 a Ostuni). Oggi (20.45) le altre due gare 2, Pistoia Veroli (1 0) e Scafati Brescia (1 0). GENTILE Un turno di squalifica (sostituito con multa) per Alessandro Gentile per la foto degli arbitri in maglia Mps pubblicata su Twitter dopo la sconfitta in Coppa Italia con Siena.

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RUGBY ORE 16.45 SU RAISPORT 1

PALLAMANO FINALE SCUDETTO GARA-1

Wakarua-Griffen una finale maori

Bolzano in volata batte Conversano E ora può sognare

Prato-Calvisano gara-1 per lo scudetto In regia due neozelandesi ormai italiani RICCARDO TEMPESTINI PRATO

Nel prossimo Super 10 saranno d’obbligo le aperture italiane under 23, ma intanto quest’anno ad aggiudicare lo scudetto sarà anche un duello fra neozelandesi: Rima Wakarua, 36 anni, 11 partite con il 10 azzurro e Paul Griffen, che ne ha 37 e 42 presenze in nazionale, sempre però con il numero 9. Oggi dalle 16.45 a Prato — diretta su RaiSport 1 — saranno i protagonisti del primo atto finale che la Fir, per la prima volta dal 1988, ha voluto al meglio delle tre gare. Scelta poco convinta, visto che dal prossimo anno si tornerà alla sfida secca. Novità e ritorni Entrambi sono in

Italia da più di dieci anni. Wakarua è stato il miglior marcatore dell’Eccellenza per cinque volte nelle ultime sei stagioni, ma soprattutto è l’uomo simbolo dei Cavalieri pratesi, la società nata 12 anni fa, eppure già in lotta per lo scudetto, grazie a un organico di 33 giocatori — tutti professionisti — che si è rivelato superiore. A Griffen va dato invece il merito di aver creduto nella rinascita del Calvisano, dopo la volontaria retroces-

ANTONIO GALIZIA

Rima non ha mai vinto il titolo, Paul si è convertito al 10 dopo una vita dietro la mischia Rima Wakarua, 36 anni: arrivò in Italia nel 1999, a Rovato RANDELLI

sione di tre anni fa per difficoltà finanziarie. Con Andrea Cavinato in panchina, i bresciani sono tornati ai fasti del decennio passato, quando vinsero due scudetti (2005 e 2008, Griffen sempre in campo) e giocarono altre cinque finali, le prime quattro delle quali con in campo Andrea De Rossi, oggi sulla panchina di Prato. Rima c’è, per ora Oggi Griffen e

Wakarua saranno uno di fronte all’altro, nella prima finale senza venete dal Viadana-Calvisano del 2002. Entrambi sono abili cecchini, col bresciano più votato al placcaggio, mentre il pratese è un mago nello spostare il fronte di gioco. Quest’ultimo ha rischiato di saltare la gara di oggi per un pugno al moglianese Fadalti nella semifinale di ritorno — il ricorso dei veneti, con allegato il supporto delle immagini, è arrivato a Roma giovedì mattina, fuori tempo massimo —, ma dopo l’esame

del giudice sportivo sarà difficile rivederlo in campo a Calvisano. Futuro in Italia Sarà un duello

tra realtà ben distinte: Calvisano è un paese di 8500 anime conosciuto per il rugby e per l’unico allevamento italiano di storione, Prato ha quasi duecentomila abitanti e dopo il tracollo del cardato è balzata agli onori della cronaca come seconda Chinatown in Italia e unico grande comune toscano conquistato dal centrodestra dopo 63 anni. Nel frattempo sono arrivati i Cavalieri, che da oggi cercano lo scudetto: tra tutti proprio Wakarua, ancora orfano del Tricolore nonostante i quasi 1900 punti segnati in otto campionati. Per chi perde forse l’addio all’ovale, ma entrambi potrebbero comunque restare in Italia, magari per a insegnare a calciare magari alle giovani aperture italiane volute dalla Fir. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TEST IL 10 NOVEMBRE

Italia-Tonga: no da Torino In lizza Bergamo Italia Tonga del 10 novembre non si giocherà all’Olimpico di Torino. Per il Comune, non ci sarebbero i tempi di ripristino del terreno per gli impegni del Torino. Le stesse difficoltà del rifiuto di San Siro per Italia Nuova Zelanda, data poi a Roma. Tra le alternative, oltre ad Ascoli e a Reggio Calabria, c’è Bergamo. La scelta il 19 maggio. MUNSTER DISTRUTTO Ieri a Swansea (Gal), nella prima semifinale secca di Celtic, Ospreys Munster 45 10. Oggi alle 20.35 Leinster Glasgow. DONNE Europeo Fira al via a Rovereto (Tn): oggi alle 19.30 Italia A Francia A.

Il Bolzano non fa sconti al Conversano e si porta sull’1-0 nella sua prima finale scudetto. I pugliesi di Trillini soffrono molto la velocità degli altoatesini. Bolzano domina all’inizio, arriva al 6-1 al 12’, allunga 10-5 al 20’, poi subisce la rimonta degli ospiti che sulla sirena pareggiano 13-13 con Pivetta. «Qualcuno forse ha pensato che, avanti di 5, la partita fosse finita - sottolinea il tecnico del Bolzano Nikola Milos - ma il Conversano non si arrende»”. I padroni di casa, primi nella stagione regolare e in Coppa Italia, imbattuti in casa, non possono sbagliare. Conversano fiaccato dalla semifinale di martedì col Fasano alterna al centro Marrochi, Di Leo e Tarafino (acciaccato) e nel ruolo di pivot D’Alessandro rimpiazza Fantasia regalando 4 reti nei primi 30’. Nel secondo tempo i pugliesi piazzano un 4-0 iniziale. Bolzano è pericoloso solamente a sprazzi, prova a tornare in partita con Turkovic (infallibile dai 7 metri: 4/4) ma il portiere Tsilimparis tra il 5’ e il 15’ respinge 6 conclusioni, permettendo alla squadra di Trillini di colpire in contropiede e di condurre 23-25 fino al 25’. Ma i

Dejan Turkovic, 10 gol SERVADIO

biancorossi di Milos con un contro-parziale di 3-1 ribaltano il match e nel concitato finale e ancora Turkovic su rigore chiude. e rimanda il Conversano a gara-2, venerdì 18 in Puglia.

Bolzano-Conversano

29-28

LOACKER BOLZANO: Carapina, Sporcic 4, Turkovic 10, Gaeta 1, Radovcic 6, Gufler 3, Maione 4; Obrist, Andergassen, Pircher 1, Innerebner, Kucera, Pitscheider, Knoll. All. Milos PLANETWIN365 CONVERSANO: Tsilimparis, Marrochi 2, Querin 3, Uelington 8, Fantasia 2, Santilli 2, Pivetta 5; Tarafino, D’Alessandro 5, Di Leo 1, Jurina, Morandeira, Malena, Sperti. All: Trillini. Serie: Bolzano-Conversano 1-0, Gara-2 a Conversano il 18/5. Ev. gara 3 a Bolzano il 25/5. FINALE DONNE (an.gal.) Stasera alle 18,30 gara-2 della finale scudetto Salerno-Teramo. In vantaggio 1-0 nella serie le campane, campionesse in carica, possono chiudere.


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GAZZALOOK SPECIALE INTERNAZIONALI BNL CLAUDIO LENZI twitter @clenzi82

Rosa come la Pantera, rosa come la Maglia, rosa come la terra dello stadio Pietrangeli di Roma. Non ci credete? Venite a vedere. Oggi agli Internazionali Bnl d’Italia non è solo giornata di qualificazioni e sorteggio dei tabelloni: dalle 18, infatti, il Foro Italico sarà la cornice del sorprendente «Supertennis Record», l’evento da guinness dei primati voluto dalla Federtennis, in collaborazione con la Gazzetta dello Sport. Tutto il rosa Duemila persone tra giocatori, vip e semplici appassionati (che si possono iscrivere al momento), proveranno a superare il primato di palleggi mai realizzato su un campo da tennis. Ma non sarà un campo qualsiasi: le statue del Pietrangeli, per un solo giorno, si staglieranno sulla terra rosa Gazzetta e Susan Komen Italia, l’organizzazione senza scopo di lucro che opera nella lotta ai tumori del seno e che riceverà un contributo benefico proporzionale al risultato sportivo raggiunto: più sarà importante il record e più sarà alta la quantità di fondi devoluti. All’evento parteciperanno alcuni dei big del tennis già arrivati a Roma, da Flavia Pennetta a Filippo Volandri, e magari la due volte vincitrice degli Internazionali, la serba Jelena Jankovic, o Andy Murray, il quarto Fab Four al rientro dopo il problema alla schiena che lo ha fermato prima di Madrid.

I COLORI DEL TENNIS Oggi al Foro Italico il Pietrangeli rosa Dopo terra rossa, blu e verde, l’ultima novità Di scena il «Supertennis record»: in duemila tenteranno di battere il guinness di palleggi

Tutti i colori Con la novità del campo rosa, il Masters 1000 di Roma dipinge per primo una nuova pagina nella solida tradizione del tennis mondiale. In passato, lo hanno fatto gli Stati Uniti grazie alla diffusissima terra verde, con i tornei Wta di Ponte Vedra (Florida) e Charleston (South Carolina), o la terra marrone dell’Atp di Houston (Texas); lo ha fatto la Spagna, con la «sabbia» gialla del Challenger di Siviglia e adesso con la tanto criticata terra blu della Caja Magica di Madrid. Blu, verde e naturalmente rosso, non sono soltanto i tre colori fondamentali, ma anche quelli che hanno fatto la storia di questo sport, scritta quasi interamente sull’erba di Wimbledon, degli Us Open (fino al 1974) e degli Australian Open (fino al 1983), sulla terra battuta di Roma e del Roland Garros e sul cemento che ha reso leggendario Flushing Meadows. In attesa del rosa che quest’anno, oltre agli Internazionali, farà capolino anche a Parigi, con il campo numero 1 che il 7 giugno sarà un regalo per tutte le donne. Stop al bianco «Wimbledon? Sarà bellissimo giocare lì per l’Olimpiade, finalmente potrò indossare i colori del mio Paese». Ha ragione Novak Djokovic: tra i colori del tennis c’è anche il bianco che comanda ogni anno oltre i Doherty Gates londinesi. Farà eccezione il torneo dei Giochi, occasione unica concessa ai giocatori e al loro estro. Se ci fossero ancora Andre Agassi e John McEnroe... © RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Un fotomontaggio del Pietrangeli in rosa 2 Jelena Jankovic, 27 anni, a Charleston 3 Francesca Schiavone, 31, a Wimbledon 4 Rafael Nadal, 25, a Madrid 5 Andy Murray, 24, a Montecarlo

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uomini donne 1 Fred Perry Polo con collo botton down realizzata in piquet di cotone (94 euro) 2 Sergio Tacchini Completo della nuova linea Flag disegnato per Novak Djokovic in occasione degli Internazionali di Roma: polo (62 euro) e shorts (45 euro) 3 Babolat Aeropro Drive Racchetta utilizzata da Rafael Nadal (a partire da 237 euro) 4 Adidas Sport Performance Completo indossato da Andy Murray: maglietta (55 euro), shorts (48 euro) e scarpe (150 euro) 5 Dunlop Palline Fort Max TP (6 euro per ogni confezione) 6 Asics Completo «Clay Filippo Volandri» realizzato per gli Internazionali di Roma: t-shirt (49 euro), shorts (35 euro) e sneakers Gel Resolution 4 (139 euro)

1 Lotto Completo di Francesca Schiavone per gli Internazionali di Roma composto da t-shirt e gonna (60 euro) e da sneakers Raptor Ultra III (120 euro) 2 Nike Completo di Maria Sharapova agli Internazionali di Roma: visiera (24 euro), canotta (53 euro), gonnellina (59 euro) e sneakers Lunar Speed 3 (127 euro) 3 Wilson Polsino indossato da Serena Williams (8 euro) 4 Compeed Vesciche Extrem Cerotti anti vesciche (7 euro) 5 Head Modello Youtek Prestige Pro con telaio pesante per la massima stabilità (249 euro) 6 Happiness per la Gazzetta dello Sport T-shirt in cotone con stampa (35 euro) 7 Wilson Sacca da tennis di Serena Williams (90 euro) 8 Diadora Modello B Elite 81 da tennis in pelle bianca (140 euro)

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A cura di FABRIZIO SCLAVI GAZZALOOK@RCS.IT

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TENNIS QUARTI A MADRID

Djokovic s’infuria «Ora la terra vera» Perde con Tipsarevic e come Nadal si scaglia contro la superficie: «Se ci ascoltano, qui non si gioca più»

te: «Voglio dimenticare questa settimana il più in fretta possibile e tornare sulla vera terra, non sarei mai riuscito ad adattarmi a questa superficie e a recuperare un buon livello di tennis. Per me il discorso è chiuso: basta terra blu». Del resto, il gioco tutto di spinta di Rafa e Novak, la loro capacità di mettere colpi vincenti con le scivolate laterali ha trovato la tomba sul sapone di Madrid. Contro l’amico Tipsarevic, che comunque è stato molto aggressivo e si è affidato a grandi percentuali al servizio, il più forte del mondo è rimasto nel match fino al 6-5 del primo set, quando su un allungo si è piantato avvertendo un piccolo dolorino. A quel punto, ha mollato gli ormeggi, quasi schifato, per non correre rischi: «Se voleva essere un test — dirà alla fine — è fallito su tutta la linea. Hanno preso una decisione passando sopra la volontà dei giocatori, ma se l’Atp ci vuole davvero tutelare, se pensa che le scelte vadano condivise con noi, l’anno prossimo a Madrid non ci sarà più la terra blu». Molto Serena Ma c’è anche chi

RICCARDO CRIVELLI

Lo schiaffo del più forte è un gesto in apparenza semplice eppure di sommo disprezzo. Quando, già sotto di un set e sullo 0-30 5-3 Tipsarevic nel secondo, il numero uno Djokovic gioca una palla corta a metà cam-

po quasi ad invitare l’altro a raccogliere un punto facile, un macigno pesantissimo frantuma la sciagurata scelta di colorare di blu la terra di Madrid. In 24 ore, il Masters 1000 di Spagna perde i primi due giocatori del mondo, cioè i finalisti dell’anno scorso e finisce travolto dalle polemiche malgrado la buona

qualità del gioco dei superstiti. Oblio E poco importa che Nole, punto sul vivo dai fischi della platea, annulli i tre match point con un sussulto d’orgoglio e s’arrenda solo nel game successivo: anche lui, come Nadal il giorno prima, se ne va sbattendo la porta. Parole come rasoia-

Novak Djokovic, 24 anni, si inginocchia sconsolato durante il match perso contro Tipsarevic sull’odiata terra blu REUTERS

gode. Federer, per esempio. Che a parole è solidale sulla scelleratezza del colore e poi sul campo, giocando di tocco, smorzate e servizio, soffre meno di tutti e domina per la 13ª volta su 13 il povero Ferrerino. Oppure la ceca Hradecka, bimane completa, al miglior risultato in carriera. Ovvero Serenona, che quando si avvicinano gli Slam diventa una tigre e con 11 ace travolge la Sharapova, che ha battuto negli ultimi 7 confronti diretti. O ancora le nostre Errani e Vinci, in finale in doppio dopo che ne hanno già vinti tre in stagione. L’azzurro che piace di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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COSI’ LE SEMIFINALI

UOMINI, quarti: Del Potro (Arg) b. Dolgopolov Jr. (Ucr) 6-3 6-4; Berdych (Cec) b. Verdasco (Spa) 6-1 6-2; Tipsarevic (Ser) b. Djokovic (Ser) 7-6 (2) 6-3; Federer (Svi) b. Ferrer (Spa) 6-4 6-4. Oggi, semifinali (diretta Sky Sport 2): ore 15.30 Del Potro-Berdych; ore 19 Federer-Tipsarevic. DONNE, quarti: Azarenka (Bie) b. Li Na (Cina) 3-6 6-3 6-3; S. Williams (Usa) b. Sharapova (Rus) 6-1 6-3; A. Radwanska (Pol) b. Lepchenko (Ucr) 6-4 6-4; Hradecka (Cec) b. Stosur 7-6 (8) 7-6 (6) Oggi, semifinali (diretta Eurosport): ore 10.45 Azarenka-Radwanska; Hradecka-S. Williams.

INTERNAZIONALI DI ROMA

Oggi alle 12 il sorteggio E iniziano le qualifiche Si svolge oggi a mezzogiorno, nella splendida Piazza di Spagna, il sorteggio dei main draw, maschile e femminile, della 69ª edizione degli Internazionali Bnl d’Italia. E cominciano anche le qualificazioni, in cui entra anche Bolelli grazie all’inserimento di Nalbandian nel tabellone principale. Tra le donne, si sono cancellate la slovacca Hantuchova e la estone Kanepi, entrambe alle prese con problemi a un piede: al loro posto nel tabellone principale la kazaka Voskoboeva e l’australiana Gajdosova, mentre rinuncia alle qualificazioni la Paszek ed entrano la spagnola Domingues Lino e la croata Lucic. Approdano nel tabellone delle quali attraverso il torneo di prequalificazione Enrico Burzi, Marco Cecchinato, Gianluca Naso e Matteo Viola, che hanno battuto Bracciali, Antonescu, Marco Viola e Donati. Nelle prequalificazioni femminili, sono invece Nastassja Burnett, Alexia Virgili, Corinna Dentoni e Anastasia Grymalska a conquistarsi un posto nelle qualificazioni. Nastassja ha battuto la russa Shimayko, Alexiaha prevalso su una ex top 20 come Alisa Kleybanova, la russa che ha sconfitto un cancro. La Grymalska ha superato la Di Sarra, mentre la Dentoni ha battuto la giovane promessa Rosatello. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Nuoto/1 OGGI LA CERIMONIA

La Hall of Fame per Fioravanti (al.f.) Oggi a Fort Lauderdale, Domenico Fioravanti sarà inserito nella Hall of Fame con Lozsef Szabo, Gustavo Borges, Chad Hudeby, Jesus Miguel Rollan Prada, Laszlo Kiss, Jill Sudduth e Chad Hundeby. «Sono emozionato — dice il biolimpionico de 100-200 rana – è un riconoscimento prestigioso attribuito ai più grandi campioni della storia del nuoto, significa che ho fatto qualcosa di importante per lo sport italiano. Ci pensavo e speravo, ma non credevo che arrivasse così in fretta». Giorgio Cagnotto, Novella Calligaris, Geppino e Marco D'Altrui, Carlo e Klaus Dibiasi, Giorgio Lamberti, Gianni Lonzi, Mario Majoni, Eraldo Pizzo e Cesare Rubini sono gli italiani già inseriti nella Hall of Fame oltre a Hunyadfi e Rudic.

Hockey ghiaccio AI MONDIALI

L’Italia battuta dalla Rep.Ceca STOCCOLMA L’Italia mondiale, con Tragust in porta e perso anche Helfer (clavicola incrinata), è travolta dalla R.Ceca. Oggi la Svezia, lunedì la Russia: la speranza, nella corsa-salvezza (retrocede l’ultima di ogni girone) è che la Danimarca non faccia punti. Italia-R.Ceca 0-6 (0-2, 0-3, 0-1). Marcatori: p.t. 5’56" Nedved s.n., 12’45" Novotny; s.t. 7’15" Caslava i.n., 11’45" Hemsky s.n., 12’45" Caslava; t.t. 14’29" Erat s.n. Italia: Tragust (Bellissimo); De Marchi, Plastino; Marchetti, Egger; Johnson, Larkin; Hofer; Scandella, Tudin, Ansoldi; Fontanive, Rocco, Sirianni; Insam, Felicetti, Iannone; Edwardson, Bernard, De Toni; Iori. All. Cornacchia. Note: spett. 2753. Penalità: Italia 12’, R.Ceca 8’. Sup. num.: Ita 0/3, R.Ceca 3/5. Tiri: Italia 20, R.Ceca 41. Girone Helsinki - Ieri: Stati Uniti-Kazakistan 3-2 t.s. (0-0, 1-1, 1-1, 1-0); Finlandia-Canada 3-5 (2-0, 1-3, 0-2). Classifica: Canada 13; Finlandia 12; Stati Uniti 10; Slovacchia*, Svizzera* 6; Bielorussia*, Francia* 3; Kazakistan 1 (*una in meno). Oggi: Slovacchia-Bielorussia (ore 11.15); Svizzera-Francia (ore 15.15); Canada-Kazakistan (ore 19.15). Girone Stoccolma - Ieri: Italia-R.Ceca 0-6; Svezia-Russia 3-7 (2-1, 1-2, 0-4). Classifica: Russia 15; Svezia 12; R.Ceca 11; Lettonia* 6; Norvegia* 4; Germania* 3; Italia 2; Danimarca* 1 (*una in meno). Oggi: Lettonia-Norvegia (ore 12.15); Germania-Danimarca (ore 16.15); Svezia-Italia (ore 21.30, diff. Sportitalia 2). PLAYOFF NHL Oggi (all’1.30 di notte italiana, diretta Espn America, canale 214 di Sky), NY Rangers-Washington (Eastern) definisce l’ultima squadra ammessa alle finali di Conference dei playoff Nhl.

Ippica VARENNINO RAMPANTE

Esame Osasco a Montegiorgio I 4 anni a Montegiorgio per un GP senza Owens Cr e Obama Gar, primo e secondo nell’Europa a Milano il 25 aprile. Tra i possibili protagonisti spicca il varennino Osasco di Ruggi, dall’impiego non semplice (tende all’errore) ma più dotato degli avversari. Dovesse prenderla giusta potrebbe portare a 77 i GP vinti dai figli del campione. Orsia e Owen’s Club le principali alternative. 7ª corsa- 18.20 - GP San Paolo - e 44.000 m 1600; 1 Owen's Club (P. Gubellini); 2 Orsia (A. Gocciadoro); 3 On the Way Grif (R. Andreghetti); 4 Orleans Om (G. Lombardo jr.); 5 Oibambam Effe (P. Bezzecchi); 6 Orione Vil (V. Villani); 7 Osasco di Ruggi (R. Vecchione); 8 Omera Win Sm (G. Minnucci); 9 Oxygen Bi (A. Greppi); 10 Oliver (Gp. Maisto); 11 Old Winner (V. Luongo); 12 Ormes de Pez (R. Palomba). BLACK CAVIAR 21? Oggi in Australia la fuoriclasse del galoppo Black Caviar tenta di conquistare la 21ª vittoria di una carriera ancora prima di sconfitte.

Nuoto/2 LA PELLEGRINI A RADIO 2

«Voglio allenatori duri, altrimenti sono stronzetta» Federica Pellegrini ha parlato un po’ di tutto a «Io, Chiara e l’Oscuro» ospite della Gamberale su Radio 2. Di allenatori: «Quello ideale rimarrà sempre Alberto Castagnetti, mi ha tirato fuori da un momento difficile. Siamo cresciuti insieme e nell’ultimo periodo, prima che morisse, c’era una sintonia che andava oltre, quasi un innamoramento professionale... Era un secondo padre. Io ho cercato di proseguire con i suoi insegnamenti, però è logico che sarà impossibile trovare una persona come lui. L’allenatore ideale deve essere molto professionale, determinato ad arrivare all’obiettivo insieme a me e con un carattere forte. L'ho vissuto sulla mia pelle, cambiando vari allenatori: se non ho un uomo all’altezza di fianco a me, lo distruggo proprio! In questo senso sono abbastanza "stronzetta", passami il termine!». Ancora su di sé: «Molte persone non riescono a distinguere l’umiltà che può avere "la persona normale" con la determinazione che esce fuori quando si veste da sportiva. In piscina non posso essere simpatica, allegra, una che ride sempre. Devo essere nemica di tutti, determinata al 100% e quindi posso risultare molto antipatica. Il mio cuore e l’istinto vanno di pari passo, hanno supremazia sulla testa».

Boxe MARENDA E CALABRESE

Vezzali E poi di portabandie-

ra: «Credo lo meriti Valentina Vezzali, per la carriera che ha avuto. A me andrebbe moltissimo di essere la portabandiera, ma c’è un problema tecnico: la cerimonia d’apertura dei Giochi dura una giornata, non posso stare in piedi una

«Portabandiera? Lo merita la Vezzali, per me il problema è tecnico...»

giornata il giorno prima, ecco tutto». Amore Del fidanzato Filippo

Magnini: «Viviamo insieme 24 ore al giorno, ci alleniamo con lo stesso allenatore agli stessi orari, siamo entrambi in nazionale. Insomma, siamo sempre insieme, e per me non è un problema. È quando cominci a dire "ho bisogno dei miei spazi" che c'è qualcosa che non va". Se non tifa per me lo riempio di botte...Faccio qualsiasi cosa pur di non litigare, non mi piace proprio. Soffro in piscina tutti i giorni, se devo soffrire anche fuori è la fine! Gli equilibri della vita privata e quelli della vita sportiva sono molto, molto diversi. È difficile una relazione con chi non vive il mostro mondo. Siamo sempre in giro, sempre con la valigia in mano e magari il sabato e la domenica stanchi morti a letto!». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Golf IN TURCHIA E IN FLORIDA

Luna resta su Male Molinari Diana Luna, 4ª con 145 colpi (70 75, -1), ha perso la leadership ma tiene il passo delle migliori nel secondo giro del Turkish Airlines Ladies Open (par 72) a Belek, in Turchia. La romana è a due colpi dalle leader, l’olandese Christel Boeljon e la finlandese Wikstrom, entrambe a -3. Intanto a Ponte Vedra, in Florida, al The Player Championship, Francesco Molinari gira in 73 (+1) nella seconda giornata e con un colpo sopra il par rischia il taglio. A +2 dopo il primo giro c’è Tiger Woods, che potrebbe essere tagliato da due tornei consecutivi per la prima volta in carriera.

VINCE BOLOGNA (m.c.) Bologna vince in volata (6-5) l’anticipo del 7˚ turno con San Marino: punto vincente al 9˚ battuto da Sabbatani. Class.: Bologna 777 (14-4); Rimini 722 (13-5); San Marino 684 (13-6); Nettuno 611 (11-7); Parma 500 (9-9); Godo 471 (8-9); Grosseto 222 (4-14); Novara 0 (0-18).

Nuoto/3

Boxe RUSSO IN FINALE (i.m.) A San Pietroburgo (Rus) nei 91 kg Clemente Russo in finale alla St Petersburg Cup (76 pugili di 9 nazioni) battendo Ali Mazahari (Iran) 14-7 dopo essere stato sotto 1-3 la prima ripresa. Nei 60 kg eliminato Domenico Valentino, 17-12 da Dmitry Chernyakov (Rus) dopo essere stato in vantaggio 9-7 nel primo round. MONDIALI (r.g.) Doppio mondiale a Brovari (Ucr). Il medio Gennady Golovkin (22) mette in palio le cinture Wba e Ibo contro il giapponese Makoto Fuchigami (19-6), nei superwelter il russo Zaurbek Baysangurov (26-1),, titolare Wbo e Ibo, opposto al francese Michel Soro (18), 22 anni. A Polanco (Mes), la beniamina di casa Mariana Juarez (33-5-3) nel Mondiale Wbc mosca (che conquistò contro la Galassi) con la connazionale Arely Mucino (15-1-1), titolare interim Wba.

Hockey ghiaccio CIAO KELLY (m.l.) Matt Kelly, capitano del Val Pusteria finalista-scudetto, lascia l'Italia: giocherà coi Ravensburg Towerstars in seconda lega tedesca.

Hockey pista La Cers a Bassano (m.nan) Iniziano stasera a Bassano del Grappa le Final Four di Coppa Cers con Bassano, i portoghesi del Braga e gli spagnoli del Vilanova e dell’Alcoy. Ore 19 Braga-Alcoy, ore 21 Bassano-Vilanova; domani ore 17,30 finale. Ultima italiana a vincere la Coppa Cers il Follonica nel 2005 contro il Bassano. QUARTI (m.nan) Stasera gara 2 dei quarti di finale scudetto. Lodi-Follonica (serie 0-1), Viareggio-Breganze (0-1), Giovinazzo-Forte dei Marmi (0-1). Martedì 15 Valdagno-Bassano (0-1). Play out salvezza. Matera-Castiglione (serie 1-0), Sarzana-Roller Bassano (1-0).

Ippica Milano quinté: 10-14-17-8-18

L’ultimo saluto a Dale Oen Toccanti funerali ieri a Bergen per Alexander Dale Oen, il 26enne norvegese iridato dei 100 rana, morto il 30 aprile a Flagstaff mentre era in raduno con la nazionale.

Pentathlon Mondiali a Roma ROMA (g.l.g.) Ai Mondiali di Roma, discrete qualificazioni azzurre: fuori solo Giancamilli, 18˚ (4448 punti) malgrado la rimonta nella corsa. In finale Benedetti (lotterà per il podio), Petroni e De Luca, promosso dopo una scherma non brillante. Oggi si assegnano le medaglie delle donne, favorita la campionessa olimpica Schoneborn (Ger). Tereshchuk iridata ed eliminata. Per l’Italia Sabrina Crognale, unica azzurra rimasta 40ª nel ranking mondiale. Programma: 8.30 scherma, Ippodromo Militare di Tor di Quinto; 11.50 nuoto Aquaniene; 15 equitazione e 18 combinata sempre nell'ippodromo.

Rugby GIOCATORE ACCOLTELLATO Lambert Groenewald, 23enne terza centro del Brescia (serie A), è stato accoltellato la notte scorsa in un centro commerciale di Roncadelle (Bs). Colpito al ventre, avrebbe poi subito un ematoma alla testa, forse per la caduta. Ricoverato in rianimazione, è stato poi trasferito in neurologia e non è in pericolo di vita. I carabinieri sono alla caccia dell’aggressore. TOPOLINO (e.sp.) Si disputa nel trevigiano il 21˚ trofeo Topolino, per ragazzini dai 6 ai 14 anni. Finali domenica a Monigo.

Federica Pellegrini, 23 anni, olimpionica dei 200 sl, iridata dei 200 e 400 sl

Metri 2620: 1 Nerito Mec (Santo Mollo); 2 Main Event; 3 Naltrastoria Rex; 4 Naora Bi; 5 Ishull di Poggio. Tot.: 5,63; 2,55, 3,11, 2,19 (65,44). Quinté: nessun vincitore; quarté: 12.527,08 e; tris: 447,77 e.

CANALE VIA (i.m.) Il Direttivo del Rovigo ha respinto le dimissioni di Francesco Zambelli, che resta presidente. Per la stagione fallimentare paga il d.s. Alejandro Canale, che se ne va.

Canoa EUROPEI SLALOM

OGGI TRIS A BOLOGNA All’Arcoveggio (inizio convegno alle 15) scegliamo Grilljanne (12), Norton Gb (9), Guttusoz (15), Figaro del Ronco (1), National Trgf (13) e Leporis Three (14).

Scacchi Sfida mondiale Anand-Gelfand,patta

Mondiali: Giochi Clara Giai Pron per due azzurre va all’Olimpiade (m.moro.) Oggi all’Olympic Stadium di Qinhuangdao (Cina) debuttano ai Mondiali le azzurre Calabrese e Marenda che inseguono anche la qualificazione olimpica per Londra, dove la boxe femminile debutta. Nei 51 kg la Calabrese sfida la Petecio (Fil), nei 60 domani la Marenda contro la Trimmel (Aus). Domani nei 54 kg, categoria non olimpica, Terry Gordini contro la Puurunen (Fin). Ai Mondiali partecipano 343 pugilesse da 77 nazioni. Per la prima volta combatteranno non solo per il titolo iridato, ma anche per i 24 pass olimpici, 8 per le tre categorie dei 51, dei 60 e dei 75 . Per le due azzurre accedere ai quarti sarà perciò sufficiente per qualificarsi.

Baseball

SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.50), Palermo (15.15), Aversa (15.05). Galoppo: Milano (14.30), Siracusa (15.35) e Chilivani (14.55).

Lotta TRICOLORI (g.l.g.) Oggi e domani a Ostia sono in programma gli Assoluti: oggi stile libero e femminile, domani la greco-romana. Assente Minguzzi, c’è Timoncini.

Beach volley

Lupo-Nicolai battono olimpionici Usa Agli Europei di canoa slalom, ad Augsburg (Ger), nel K1 femminile, Maria Clara Giai Pron (sopra) ha chiuso le qualifiche 30ª in 1’46"73, a 7"47 dalla vincitrice Schornberg (Ger), ma staccando di 3"04 Angela Prendin, 34ª, che aveva qualificato la barca a Londra, ha conquistato il pass olimpico. Entrambe non si sono qualificate per la semifinale di domani. Nel C2 grande prestazione dell’equipaggio Camporesi-Ferrari: 3˚ a soli 0"29 dai vincitori, i fratelli Skantar (Svk), e a 0"21 dai fratelli Hochschorner (Svk), rimane in corsa per la conquista dell’unico posto per Londra che domani contende (semifinale e finale), alla Spagna. Out invece Benetti-Masoero (25˚). Oggi le semifinali e finali nel K1, con il campione in carica Daniele Molmenti e Omar Raiba, e nel C1 con Colazingari e Cipressi che si giocano anche il pass olimpico: a Londra andranno le prime due Nazioni tra Italia, Russia, Svizzera, Bielorussia e Grecia. In chiusura la finale a squadre nel K1 maschile.

(c.f.) Che giornata ieri al Grande Slam di Pechino. Greta Cicolari e Marta Menegatti hanno conquistato la loro ottava semifinale di un torneo dello Swatch World Tour (4ª in uno Slam), per Paolo Nicolai e Daniele Lupo è arrivata una memorabile vittoria in due set (21-16, 23-21) contro i campioni olimpici RogersDalhausser (Usa), n˚ 1 del seeding e già due volte a segno quest'anno. Un'affermazione che ha consentito ai ragazzi allenati da Paulao e Varnier di raggiungere gli ottavi e di aggiungere almeno 320 punti nella corsa a Londra. "Quando ho letto il nome degli avversari che ci aveva riservato il sorteggio - ha commentato Nicolai - ho pensato che per noi fosse già finita. E' fantastico». La scalata del tabellone e del ranking olimpico per gli azzurri continua coi lettoni Plavins-Smedins. Cicolari-Menegatti col al doppio 2-1 su ZumkehrKuhn (Svi) e KolocovaSlukova (R. Ceca), oggi in semifinale trovano Keizer-Van Iersel (Ola).

Nuoto Bidermann: 1’46"70 (al.f.) Paul Biedermann centra la qualificazione olimpica nei 200 sl ai trials Berlino vincendo in 1'46”70 (25”43, 52”32, 1'19”37). La Steffen apre la 4x100 sl in 53”65 (4˚ t. 2012). Uomini: 200 sl Biedermann 1'46”70 (7˚ t. 2012), Rapp 1'47”57, Colupaev 1'47”58, Backhaus 1'48”19; 50 do Meeuw 25”27; 200 ra Koch 2'09”48 (4˚ t. 2012), Vom Lehn 2'10”07. Donne: 200 sl Lippok 1'57”93, Michalak 1'59”12, Schreiber 1'59”41, Bruhn 1'59”53; 50 do Mensing 28”70; 200 ra Poewe 2'27”47, Ruhnau 2'27”59. NEGLI USA (al.f.) Prime finali a Charlotte (Usa). Uomini: 800 sl La Tourette 7'58"91. Donne: 1500 sl Sutton 16'23"96. A Rio (Bra). Uomini: 100 do Guido 55”67. Donne: 50 sl Cazziolato 25”43, Marchioro 25”46. DOPATI (al.f.) La brasiliana Barbara Benke è stata squalificata per 4 mesi per isometeptene (stimolante); 6 mesi alla kazaka Yuliya Litvina, positiva alla metilexaneamina (stimolante) e un anno al nigeriano Tosa Boyo per desametasone.

Olimpiadi ATTENTI AL NOME Non nominare Londra invano. Così, per il sistema di sponsorizzazione, un’iniziativa della Mercedes-Benz, con 10 azzurri coinvolti, diventa un problema. La casa automobilistica che non fa parte degli sponsor di Londra, presenterà lunedì a Roma il suo team, composto da Pennetta, Montano, Magnini, Tempesti, Felugo, Mornati, Carboncini, Sarmiento, Camarelle e Collio. Basta la frase «in partenza per Londra» per provocare una richiesta di rettifica dal Coni. E inevitabile arriva l’«obbedisco».

Pallanuoto WORLD LEAGUE Così ieri a Siracusa per l’eliminatoria di World League donne: Ungheria-Spagna 16-12; Italia-Germania 12-6; Spagna-Germania 7-12; Italia-Ungheria 8-6. Class.: Italia 9; Germania 6; Ungheria 3; Spagna 0.

Ieri a Mosca si è aperta con una patta in 29 mosse la sfida per il titolo mondiale tra il detentore dal 2007, l’indiano Viswanathan Anand (col bianco), e l’israeliano Boris Gelfand, 20˚ nel ranking mondiale ma vincitore del torneo dei candidati 2011, nel quale fallì l’attuale n.1 al mondo, il 21enne norvegese Magnus Carlsen. Oggi la seconda partita. La sfida è su 12 incontri e andrà avanti fino al 30 maggio: al vincitore andranno 1,5 milioni di dollari. Intanto l’azzurro Fabiano Caruana — passato dal 7˚ all’8˚ posto nel rating mondiale — è in testa al torneo di Malmoe (Sve) con 2 vittorie e un pari: ieri, col nero, ha pattato con Peter Leko.

Scherma COPPA DEL MONDO Paolo Pizzo torna in pedana in Coppa del Mondo di spada a Stoccolma dopo l’intervento alla mano destra del 26 marzo scorso. Convocati Confalonieri, Cipriani, Bino, Martinelli, Trager, Garozzo, Esposito; domani la fase finale. Aldo Montano e gli sciabolatori sono in pedana a Madrid (Spa). Oggi le finali individuali, domani la prova a squadre.

Softball RITORNO (m.c.) Inizia il ritorno. Oggi: 17-19,30 Bologna–Bollate; 18-20,30 Forlì–Nuoro, La Loggia–Legnano; Montegranaro-Caserta.

Tennistavolo OLIMPIADE Alle qualificazioni mondiali a Doha, prime eliminazioni per gli azzurri. Stefanova batte 4-0 Shagarova (Kaz) e supera il girone, ma al 1˚ turno del tabellone perde 4-3 con Szocs (Rom). Fra gli uomini, Mutti è sconfitto 4-0 da Machado (Spa) e va fuori nel girone. Lo superano invece Bobocica, 4-2 a Menge (Tur), e Stoyanov, 4-1 a Vostes (Bel). Oggi giocano nel tabellone che dà il pass per Londra: Bobocica-Pitchford (Gbr), Stoyanov-Drinkhall (Gb).

Varie Petrucci riceve Bach Il vicepresidente del Cio, Thomas Bach, è stato ricevuto dal presidente del Coni, Gianni Petrucci, e dal segretario generale, Raffaele Pagnozzi. All'incontro presenti l’altro vicepresidente del Cio, Mario Pescante, i membri italiani del Cio, Cinquanta, Ricci Bitti e Di Centa, oltre ai presidenti delle federazioni internazionali di baseball, Riccardo Fraccari, e di bob, Ivo Ferriani. Bach è a Roma per assistere ai Mondiali di pentathlon.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_dopo l’agguato di Genova

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ma ora dobbiamo temere il ritorno del terrorismo? Rivendicato da un gruppo anarchico l’attentato al manager Adinolfi. Annunciate altre azioni, eppure tutto fa ritenere che si tratti di neofiti Al Corriere della Sera è arrivata la rivendicazione dell’attentato a Roberto Adinolfi, il manager dell’Ansaldo gambizzato a Genova lunedì. Se il documento è autentico (sembra di sì) gli autori dell’agguato sono «anarchici informali» dissidenti dalla Federazione Anarchica Italiana e dall’Internazionale delle Federazioni Anarchiche: lo dice l’autore del volantino. Il documento di rivendicazione è un papello di 4 pagine. Nell’intestazione la Fai (cioè questa Federazione degli Informali) si dichiara aderente al Fronte Rivoluzionario Internazionale, qualunque cosa sia.

1Cominciamo ricordando l’agguato.

Lunedì 7 maggio. L’a.d. di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, 59 anni, un salernitano che vive da sempre al Nord, esce dalla casa di via Montello 14, nel quartiere San Fruttuoso di Genova. Sono le 8.10, il manager sta andando al lavoro. Allo sbocco di via Montello vede una Yamaha X-Max 250, con due tizi. Caschi e giubbotti neri. Uno dei due scende dalla moto, Adinolfi accelera il passo, quell’altro non lo molla, Adinolfi si mette a correre, quell’altro gli è ormai alle spalle, impugna una Tokarev 7,62 di fabbricazione russa, spara tre colpi, due vanno a vuoto, uno lo colpisce al polpaccio. Il proiettile non ha fatto grandi danni, Adinolfi è uscito dall’ospedale ieri e ha detto: «Ai miei attentatori non dico nulla. La cosa importante è che il peggio è passato».

2 Senonché è arrivata questa rivendicazione.

La rivendicazione non c’era e in un atto così tipicamente terroristico la cosa non è possibile. L’atto terroristico senza firma non ha praticamente senso. Una parte delle indagini continuava perciò a essere dedicata alla vita privata della vittima. Senza che uscisse fuori alcunché: l’uomo è cattolico, la moglie insegna, hanno tre figli maschi, non c’è niente. Ma ieri è arrivato il documento di rivendicazione, un po’ troppo grosso per essere definito, alla vecchia maniera, «volantino».

3 Che cosa dice?

so, senza mai oltrepassare i limiti del "possibile" e del "razionale", l’unica bussola delle vostre azioni il codice penale», da non infrangere. Viene qui adoperata una parola, «cittadinismo», che sembrerebbe imparentare questo gruppo a un movimento, soprattutto francese, di rivendicazione, per dir così, corretta, gente delusa che non vuol fare la rivoluzione. Alla fine sono «cittadinisti» anche gli indignati, dato che manifestano ma non sparano, non infrangono il codice penale.

4 Sembra la polemica dei Sessantottini contro «gli integrati del sistema borghese».

L’autore del documento scrive piuttosto chiaro e dice, sostanzialmente, due cose: che l’agguato ad Adinolfi è la prima azione degli anarchici informali e che altre ne seguiranno; e che gli anarchici informali sono in contrasto con gli altri anarchici, accusati di essere «sempre alla ricerca del consen-

Il volantino è interessante per le pretese letterarie dell’autore. Per esempio: «Pur non amando la retorica violentista con una certa gradevolezza abbiamo armato le nostre mani, con piacere abbiamo riempito il caricatore. Impugnare una pistola, scegliere e seguire l’obiettivo, coordinare mente e mano

notizie Tascabili E ad Atene il voto è più probabile

Berlino: «L’Ue va avanti anche senza la Grecia» Dalla Germania continuano i richiami alla Grecia perché assicuri il rispetto degli impegni presi con l’Ue: «Noi vogliamo che resti nella zona euro. Ma lo deve volere anche Atene. Non possiamo forzare nessuno», ha tuonato il ministro delle Finanze tede sco, Wolfgang Schaeuble. Intanto in Grecia il ritorno alle urne sembra quasi inevitabile: ieri è affondato anche il terzo tentativo per formare un governo di unità che garantisca l’applicazione degli accordi con l’Europa e l’Fmi. Il leader socialista Venizelos ha infatti alzato bandiera bianca. Sul fronte finanziario, però, la situazione incerta di Atene non ha condizionato l’asta dei Bot italiani, che ieri ha raggiunto il livello più alto del 2012: quasi 20 miliardi a fronte dei 10 miliardi offerti e interamente collocati dal ministero dell’Economia.

Nicole Minetti, 27 anni, ieri al tribunale di Milano LAPRESSE

Prima volta a Milano

Ruby, la Minetti in aula: «Non provo vergogna» Prima volta in tribunale a Milano, nel processo Ruby, per Nicole Minetti, imputata con Emilio Fede e Lele Mora per induzione e favoreggia- mento alla prostituzione, anche minorile. Il consigliere regionale lombardo del Pdl giunta a sorpresa in tribunale

sono stati un passaggio obbligato, la logica conseguenza di un’idea di giustizia, il rischio di una scelta e nello stesso momento un confluire di sensazioni piacevoli». In mezzo alle invettive contro il nucleare e contro la scienza (che «non è mai stata al servizio dell’umanità»), si nota che Adinolfi «è uno scienziato incolore». Poi: «La macchina ordina, l’uomo esegue. Il capitale ordina, il consumatore consuma. La scienza ordina, la tecnologia uccide». L’autore del testo deve aver fatto qualche prova di scrittura ed esalta l’azione di lunedì come bella. Iscrivendosi così alla lista di tutti gli attentatori del Novecento, ai quali importava che i loro assalti, le loro baionette, il sangue che spargevano fossero esteticamente sublimi. La bellezza dell’azione in sé e per sé. I teorici della violenza d’un tempo scrivevano assai meglio di questo qui, che letterariamente parlando, avrebbe potuto fare meglio.

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La rivendicazione renderà più semplice l’identificazione degli attentatori?

S Nella foto grande, Roberto Adinolfi, a.d. di Ansaldo Nucleare, ieri sulla barella al ritorno a casa; qui sopra il volantino che rivendica l’agguato al manager ANSA

e inseguita da fotografi e cronisti, ha detto di non provare vergogna né imbarazzo per le frasi della testimone Melania Tumini, l’amica ed ex compagnia di liceo da lei portata ad Arcore, che in aula ha parlato di «puttanaio» per definire la festa cui andò nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore. La Minetti è rimasta impassibile in aula durante la deposizione della Tumini e, dopo, ha anche aggiunto: «L’unica cosa che posso dire riguardo al processo è che parlerò in aula quando sarà il momento». E ancora: «Uscire dalla politica? Non ci ho mai pensato». La Tumini, infine, rispondendo alla domanda del pm Forno se «qualcuno le ha mai prospettato che si trattasse, prima, durante o dopo questa serata, di burlesque?» ha escluso la cosa, ribadendo che si trattò di una serata «allucinante e imbarazzante».

Penso di sì. L’aria è che siano dei dilettanti. Lo sparatore, evidentemente emozionato, ha sbagliato due colpi su tre. La rivendicazione è stata spedita per posta ed è arrivata con 5 giorni di ritardo. Questi sfizi letterari sono impolitici, un elemento di debolezza. Le vecchie Brigate Rosse non le avrebbero mai permesse. Gli informali evocano i compagni greci incarcerati, hanno dato al nucleo responsabile dell’azione il nome di «Olga», preso da Olga Ikonomidou, attualmente chiusa in un carcere ellenico. Un modo per darsi un po’ di arie globaliste. Secondo me li prendono, e potremmo scoprire che sono dei poveracci. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo storico quotidiano

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A NAPOLI SCONTRI E FERITI

ASSUNTE 325 TOGHE

S Sono magistrati vincitori di concorso Una maxi-assunzione in magistratura, annunciata ieri dal premier in persona «Dando seguito all’impegno assunto in Parlamento, il ministro della Giustizia Paola Severino ha firmato l’assunzione di 325 magistrati ordinari vincitori di concorso», ha confermato lo stesso Mario Monti durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Poi ha aggiunto anche «un convinto apprezzamento ed augurio per il difficile e fondamentale compito che li attende»

Scontri tra polizia e manifestanti anti-Equitalia a Napoli ANSA

Equitalia sotto attacco: falsa bomba a sede romana Ancora alta tensione attorno a Equitalia: l’episodio più inquietante un pacco bomba spedito alla direzione generale di Roma. Il plico conteneva poca polvere pirica e silicone, era senza innesco e secondo gli artificieri non poteva esplodere né incendiarsi, ma l’episodio ha suscitato allarme pensando all’agguato a Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo Nucleare gambizzato lunedì a Genova. A Napoli, invece, davanti alla sede di corso Meridionale, una manifestazione non autorizzata è finita con duri scontri tra i partecipanti e le forze dell’ordine. Dodici poliziotti e alcuni manifestanti sono rimasti feriti o contusi e il traffico è stato a lungo bloccato. Le circa 200 persone che protestavano erano giovani dei centri sociali, associazioni di disoccupati e non solo: chiedevano la chiusura degli uffici in segno di lutto per i suicidi a causa della crisi. Hanno lanciato contro gli uffici petardi e uova piene di vernice «rosso sangue». Tensione per ore e sette denunciati. Pochi chilometri più su, a Viterbo, un imprenditore voleva spingersi oltre: 70enne e pieno di debiti, ha minacciato di uccidere gli impiegati della locale Agenzia delle Entrate: «Ora vado là con la pistola, uccido tutti e poi mi ammazzo», avrebbe detto con una telefonata a un sindacalista Uil. La Digos ha così fatto irruzione a casa sua: non c’erano armi, ma è scattata una denuncia per procurato allarme. Non bastasse, il muro della sede di Equitalia a Schio, Vicenza, è stata imbrattato giovedì notte con le scritte «io uccido» e «infami». Mentre indaga la Polizia, la società di riscossione crediti è uscita allo scoperto con una nota: «È da irresponsabili incolparci dei suicidi».

Ha vinto due volte il Pulitzer

Manifesto vicino Addio al fotografo Faas alla chiusura: Rivelò orrori del Vietnam «Ci serve aiuto» Il «Manifesto» a un passo dalla chiusura. I liquidatori della storica testata comunista, da febbraio in liquidazione coatta amministrativa, hanno inviato una fax alla redazione in cui comunicano la cessazione dell’attività aziendale e richiedono la cassa integrazione per 12 mesi per i lavoratori. La redazione, chiedendo il sostegno dei lettori, ha ricordato che «con i liquidatori è stata avviata una trattativa». È già scattata la mobilitazione per salvare la testata, che paga anche il taglio dei contributi statali. Tra l’altro, ieri il Cdm ha approvato il decreto legge per il riordino e la stretta dei contributi per l’editoria: cesseranno nel 2014, quando si dovrebbe passare ad un sistema di incentivi.

Un celebre scatto di Horst Faas nel 1965: alcuni civili sopravvissuti e disperati nel Vietnam del Sud ANSA

È morto giovedì a 79 anni a Monaco di Baviera il fotografo Horst Faas, due volte vincitore del premio Pulitzer, nel 1965 e nel 1972. Nato in Germania, iniziò a lavorare nel 1956 per l’agenzia di stampa Ap, dalla quale non si separò più. Faas entrò nella storia della fotografia per i suoi scatti durante il conflitto in Vietnam: rappresentò e denunciò gli orrori della guerra, ma reclutò anche giovani fotografi vietnamiti. Proprio per le foto scattate in Vietnam ottenne il primo Pulitzer: accettandolo, spiegò che la sua missione era «registrare le sofferenze umane».


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ALTRI MONDI

Aiuti al Sud e ai giovani In arrivo 2,3 miliardi Il governo Monti lancia il piano per il Mezzogiorno: «Il rigore non è finito, ma ora più equità» FILIPPO CONTICELLO

Di questi tempi la speranza nasce dalla parola «crescita». La si ascolta spesso, è un salto oltre l’austerity e le tasse, per dare respiro ai consumi. Un piccolo passo in questa direzione l’ha fatto ieri il governo con un piano presentato al Consiglio dei Ministri. È un progetto di spesa pensato per sostenere l’economia del Mezzogiorno: i fondi esistono, sono già a bilancio, e l’idea è di spostarne al Sud alcuni sottoutilizzati o inefficaci per un valore complessivo di 2,3 miliardi circa. Nel dettaglio, un miliardo è destinato ai poveri: 845 milioni per infanzia, anziani e lotta all’abbandono scolastico, più 117 milioni di fondi nazionali per sostenere le politiche familiari (asili nido, supporto ai ter-

1,4

i miliardi per le imprese Nel dettaglio 1,498 miliardi sono destinati ai giovani e agli interventi per le imprese remotati abruzzesi, adozioni). Altri 1,498 miliardi sono destinati ai giovani e agli interventi per le imprese, la ricerca e l’innovazione. Ben 50 milioni di euro, poi, per l’apprendistato e i mestieri artigianali, con tanto di incentivi alle assunzioni. E altri 50 milioni si scovano per aiutare l’autoimpiego e l’imprenditorialità giovanile. Accalorato La mossa di ieri si in-

serisce dentro all’ormai celebre «spending review», l’analisi mirata del bilancio pubblico

Il presidente del Consiglio Mario Monti, 69 anni, ieri a Palazzo Chigi ANSA

che ha l’obiettivo di eliminare sprechi e utilizzare meglio le risorse che ci sono. Per descrivere questo robusto piano, Mario Monti ha scelto come sempre un’immagine a effetto: «Il governo ha valutato in quale momento poter sporgere la testa al di sopra della superficie dell’acqua». Insomma, si può respirare solo adesso che sembra più lontano il rischio di annegare. In ogni caso, durante una conferenza stampa tenuta assieme al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e al collega per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, il premier ha voluto soffermarsi un bel po’ sull’argomento: «Il rigore non è finito, ma il governo ha deciso queste misure non perché siano state chieste dai partiti, ma perché le richiede da tempo la società italiana. Ma non è un cambio di marcia, perché equità e cresci-

ta erano incastonate nelle cose più dure che abbiamo dovuto proporre». Qualche parola pure sulla provenienza di tanto denaro sonante: «Gran parte di questi fondi viene dall’Europa, che non deve essere vista solo come il guardiano del rigore», ha ammonito Monti. Per il resto, si sa che il governo non avrebbe vita senza l’appoggio dei partiti in Parlamento, ma il premier ha ribadito che «non farà cose in cui non crede perché lo chiedono i partiti né rinuncerà a fare cose in cui crede perché i partiti chiedono di non farlo». Parole nette e anche un po’ «accalorate», perché il tema «crescita» per Monti è diventato adesso molto più coinvolgente: «Mi si dice che sono freddo ma sui problemi io mi accaloro», l’ennesima precisazione della giornata.

CONCORDIA ALTRI AUDIO

IL DRAMMA IN TOSCANA

Schettino alla capitaneria «Ho sentito un colpo, bum»

Dopo un anno di coma muore il carabiniere pestato al rave

«Ho preso con la poppa un fondale basso, io sono passato e ci stava questo piccolo scoglietto...»: chi parla è l’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino (nella foto, Ansa), al telefono con la capitaneria di porto di Roma che gli chiede conferma della distanza dall’Isola del Giglio negli attimi della collisione con lo scoglio davanti al porto. È quanto emerge da uno dei file contenuti nella scatola nera della nave naufragata davanti all’Isola toscana, lo scorso 13 gennaio e attualmente sottoposta ad incidente probatorio. «Ci stava acqua. E di colpo ho sentito un colpo: bum!» continua nell’audio Schettino, ai domiciliari dallo scorso 17 gennaio. Questa telefonata precede il dialogo con il capitano De Falco della capitaneria di Livorno che intimava l’ex comandante di tornare a bordo della nave.

Antonio Santarelli: aveva 44 anni È morto dopo un anno di coma. Antonio Santarelli, il carabiniere di Teramo picchia to a sprangate da 4 giovani che stavano andando a un rave party, il 25 aprile 2011 vicino Sorano (Grosseto) non ce l’ha fatta. Nel pestaggio il militare, che aveva 44 anni, subì gravissime lesioni cerebrali ed entrò in coma senza più riprendersi. Santarelli è morto ieri mattina nel centro specializzato di Imola (Bo) in cui era ricoverato. La sera dell’aggressione era di servizio insieme al collega, Domenico Marino, 34 anni, di Caserta. Ad un posto di blocco i militari fermarono una macchina con tre minori (due intanto hanno compiuto i 18 anni) e un mag giorenne, Mentre uno dei due carabinieri stava svolgendo le operazioni per fare i controlli dell’alcol test, i giovani presero dei pali della recinzione di un campo agricolo vicino e iniziarono a colpire con una furia impressionante. Marino perse la vista a un occhio. I ragazzi fuggirono ma vennero rintracciati e arrestati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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SABATO 12 MAGGIO 2012

ILLUSIONE OTTICA A LONDRA

Sul palco dei Queen riappare Mercury Freddie Mercury sul palco dei Queen. Il leader della band inglese (nella foto Epa), morto di Aids nel 1991, apparirà lunedì nel

Mankell: «Se avessi immaginato Breivik, avrebbero riso di me»

10˚ anniversario del musical «We Will Rock You», a Londra. «Sarà un’illusione ottica — ha rivelato Brian May, storico membro dei Queen — che lascerà il pubblico col dubbio di averlo visto». Qual che settimana fa, con lo stesso sistema, era resuscitato al Coa chella Festival il rapper Tupac.

5 topfivecd LA CLASSIFICA

ALTRI MONDI

IL FESTIVAL DEI RAGAZZI

La Alba va al Giffoni Sarà la prima ospite Sarà Jessica Alba il primo ospite internazionale del Giffoni Film Festival in programma dal 4 al 24 luglio nella cittadina in pro

IL NUOVO LIBRO

STEFANIA ANGELINI

La band Usa domani dal vivo

Metallica show a Udine Attese 40 mila persone

S Ricordi di un angelo sporco di Henning Mankell (Marsilio, 400 pagine, 19,50 euro) Un racconto degli opposti, atmosfere conradiane e una svedese che diventerà ricca e potente in Africa, gestendo un grande bordello

MASSIMO ARCIDIACONO TORINO

Scelte «I miei primissimi ricordi

sono freddo e neve, conosco i luoghi da dove arriva Hanna e conosco altrettanto bene l’Africa che si dibatte nella disperazione. Mi dicono che l’Europa è in crisi, ma la guardo da Maputo e dico: non potete neppure avere idea di cos’è una crisi. Una fiera del libro, per esempio, lì non avrebbe senso: il

Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI

L’articolo del NYT ha un errore Ma è di 77 anni fa Questa è interessante, vista da qui. Il New York Times ha pubblicato una delle sue corrections - le correzioni agli errori contenuti negli articoli, abitudine sconosciuta ai giornali italiani - a proposito stavolta di un articolo pubblicato nel 1935: vi era riportato il nome di un concerto di Beethoven nella nota sbagliata e c'era un refuso nel nome del pianista. In un articolo su Repubblica sulle folle di giovani che vogliono partecipare a X-Factor,

Gotye è il più scaricato su iTunes, il negozio di Apple. Il singolo tormentone del cantante belga-australiano, «Somebody that I used to Know», è primo anche negli Stati Uniti e in Canada. Ecco la top 5 italiana: 1 Somebody That I Used to Know Gotye (con Kimbra) 2 We Are Young Fun (con Janelle Monáe)

S Henning Mankell, 64 anni, svedese di Sveg, è il papà del commissario Kurt Wallander, nato con il libro «Assassino senza volto» del 1991 REUTERS

50% non sa leggere. E ogni giorno 600 persone muoiono di Aids: 200mila all’anno. Questo libro è una riflessione sull’età coloniale, ma soprattutto sull’importanza di fare delle scelte, giuste o sbagliate che possano apparire dopo. Io, per esempio, rimpiango solo i tre anni in cui diressi un teatro a Stoccolma: ero molto giovane e felice, alla scadenza del contratto dovevo decidere se continuare o no. L’ultimo giorno mi ritrovai nel mio ufficio, con una bottiglia di champagne e due orologi sulla scrivania. Scoccò la mezzanotte, stappai la bottiglia, poi uscì dall’ufficio e buttai la chiave. Due settimane dopo, per la prima volta, ero in Africa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SALONE DEL LIBRO DI TORINO, LINGOTTO FIERE, FINO A LUNEDÌ (OGGI, TRA GLI ALTRI, INCONTRI CON FABIO VOLO, LIGABUE, CHRISTOPHER PAOLINI E NICCOLÒ AMMANITI)

Francesco Merlo ha scritto domenica che il programma è stato «inventato quarant'anni fa dall'inglese Simon Cowell», ma Cowell quarant'anni fa ne aveva dodici, quindi è probabile che il calcolo non sia accurato (il programma è andato in onda la prima volta nel 2004, in Gran Bretagna). Alcuni siti di news hanno diffuso, anche in Italia, la storia che «Abramo Lincoln aveva inventato Facebook»: nel senso che Lincoln avrebbe depositato due secoli fa un brevetto per una specie di giornale personale, che parlasse solo di una persona. Ma il "giornalista" che aveva diffuso la scoperta è stato rivelato come un inventore seriale di notizie, e la storia non aveva fondamento. Secondo Donato Capece, segretario generale del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, «Quello messo in atto nel carcere di Parma da Bernardo Provenzano è stato un maldestro tentativo di simulazione di suicidio probabilmente per evitare di essere sottoposto ad una visita psichiatrica già programmata". La notizia del tentato era stata data ieri da tutti i giornali e tg e avrà bisogno di maggiori verifiche.

3 Drive By Train 4 Dance Again Jennifer Lopez (con Pitbull) 5 Summer Paradise Simple Plan (con Sean Paul)

vincia di Salerno. La 31enne attrice ritirerà il «Giffoni Award», e incontrerà il pubblico del festival del cinema dedicato ai ragazzi. Quest’anno l’evento ha come tema la felicità e sarà un’edizione «diffusa»; previsti, infatti, eventi non solo legati al mondo del cinema.

A CURA DI

DAL NOSTRO INVIATO

Il signore che ci sta di fronte con la sua camicia nera adornata di fregi africani, ha 64 anni, è alla quinta moglie e ha venduto 40 milioni di libri. Prima che Henning Mankell s’inventasse il commissario Kurt Wallander, il "giallo scandinavo" era un’espressione di incerta collocazione. Da lì, Mankell è stato l’immagine della Svezia. Dopo l’Ikea naturalmente e molto prima di Stieg Larsson e Ibrahimovic. Insomma, su Kurt avrebbe potuto camparci ancora un po’ e invece tre anni fa: zac! Lo ha fatto fuori. Appena in tempo, pensiamo noi, perché il caso Breivik (il killer di Oslo e Utoya) ha mandato in soffitta ogni fantasia. «Non avrei potuto immaginare che cose del genere accadessero — dice Mankell —. E se le avessi scritte in un romanzo, avrebbero detto: "È ridicolo". Questo, però, non c’entra con Wallander. So che manca a milioni di persone, ma non a me. La vita è breve e ho altre cose da fare». Punto. Tra le "altre cose" c’è Ricordi di un angelo sporco (Marsilio, 400 pagine) col quale si è presentato al Salone di Torino. Non un giallo, bensì un romanzo storico ambientato in Africa. Hanna, una povera ragazza cresciuta nel freddo della Svezia, fa la sua comparsa in Mozambico per vie misteriose e qui trova la ricchezza, diventando la tenutaria di un bordello. Svezia e Mozambico: c’è molto di autobiografico, visto che Mankell si divide tra Stoccolma e Maputo.

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gazzaWeekend

Lo svedese torna con un romanzo sulla «sua» Africa. «Crisi? Non avete idea di cosa vuol dire». «Wallander manca a tutti: a me no»

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Da Zelig al teatro

L’apocalisse è di Giacobazzi La fine del mondo è dietro le porte? A rispondere all’inquie tante interrogativo è il comico di Zelig Giuseppe Giacobazzi, che stasera porta all’Olimpico di Roma un divertente monologo intitolato «Apocalypse»: dopo il successo dello spettacolo «Una vita da paura», il comico roma gnolo passa in rassegna i difetti e le manie degli italiani e fotografa la rivoluzione dei costumi degli ultimi cinquant’anni tra reality show, telegiornali, pubblicità e mode. E poi, non mancano gli esilaranti aneddoti personali sul rapporto con le donne... APOCALYPSE DI GIUSEPPE GIACOBAZZI, A ROMA, TEATRO OLIMPICO, STASERA ALLE 21

In attesa dei grandi festival e dei concerti evento dei prossimi mesi — come quelli di Coldplay, Bruce Springsteen e Madonna — ecco il primo ap puntamento musicale importante della stagione, dedicato agli amanti dei suoni estremi. Domani, allo stadio Friuli di Udine, arrivano i Metallica, per l’unica data italiana del tour. La band californiana presenterà uno show incentrato sulle canzoni del loro disco più venduto, il «Black album», pubblica to nel 1991. Sono già stati venduti 37 mila biglietti ma gli organizzatori assicurano lo stadio non è esaurito. Sul palco, prima del quartetto di Los Angeles, dalle ore 17.45 si esibiranno altri due gruppi metal: i francesi Gojira e gli statunitensi Machine Head. BLACK ALBUM TOUR I METALLICA A UDINE, STADIO FRIULI, DOMANI ALLE 21. INFO: WWW.LIVENATION.IT

Due dei quattro componenti dei Metallica: James Hetfield, voce e chitarra, e Robert Trujillo, bassista

La commedia «Workers - Pronti a tutto»

I precari sono al cinema L’attualità sbarca al cinema con un film che racconta come vivono i giovani al tempo del precariato. «Workers - Pronti a tutto», commedia diretta da Lorenzo Vignolo, altro non è che il racconto tragicomico delle disavventure di un gruppo di disoccupati in balia di un’agenzia interinale. Tra i personaggi, per esempio, c’è Alice (Nicole Grimaudo), un’aspirante truccatrice che si guadagna da vivere truccando i defunti in un’agenzia di pompe funebri. Giacomo (Alessandro Tiberi), invece, è un giovane perditempo con mesi di affitto da pagare che accetta di fare il badante a Mario (Francesco Pannofino), un paraplegico cocainomane. Poi c’è Italo (Dario Bandiera) che fa un lavoro molto particolare: raccoglie il seme dei tori in un allevamento. Tre episodi che descrivono, tra risate e amarezze, il disorientamento di chi oggi cerca disperatamente un’occupazione. WORKERS - PRONTI A TUTTO REGIA DI LORENZO VIGNOLO, CON NICOLE GRIMAUDO, ALESSANDRO TIBERI, FRANCESCO PANNOFINO, DURATA: 105 MINUTI

Domani in tremila città insieme all’Airc

Un’azalea per la ricerca Un’azalea può essere una buona idea regalo per la festa della mamma di domani. Ma in realtà è molto di più se si tratta dell’azalea della ricerca. Come ogni anno l’Airc (l’associazione italiana per la ricerca sul cancro), con l’aiuto di 25 mila volontari, distribuisce in circa 3 mila comuni italiani 650 mila azalee: per 15 euro possiamo portare a casa una pianta e allo stesso tempo fare una buona azione. L’obiettivo è racco gliere circa 10 milioni di euro per finanziare la ricerca sui tumori femminili. Da anni

Margherita Granbassi (nella foto) è testimonial e volontaria dell’Airc: «Sì sono davvero una veterana: si può dire che il mio impegno con l’associazione è cominciato da bambina, quando andavo in piazza, a Trieste, per aiutare mia mamma, volontaria, a vendere le piantine», racconta la campio nessa olimpica di fioretto. «Ora, come sportiva, considero che sia un dovere prestare la mia immagine a scopo benefico: è importante, in particolar modo, far arrivare un messaggio, cioè che con la prevenzione il cancro si può combattere», Tutte le informazioni sull’iniziativa al numero verde 840.001.001 e sul sito www.airc.it.

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STORIE DI DONNE IN TV

S «Piccole mamme crescono» Le storie di Eyverin, Sharly, Joanne: tre ragazze straniere che sono diventate madri troppo presto. Ogni domenica alle 21, su Babel Tv (canale 141 di Sky), va in onda «Piccole mamme crescono», un docureality che si ispira al rapporto «Save the Children del 2011», da cui emerge che negli ultimi anni in Italia c’è stato un incremento del numero delle gravidanze delle minori, legato alla crescita del numero di immigrati


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SABATO 12 MAGGIO 2012

ALTRI MONDI Oroscopo

23/9 - 22/10

LE PAGELLE

DI ANTONIO CAPITANI 24/8 - 22/9

21/3 - 20/4

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Cancro 6

Leone 5,5

Bilancia 8

Ariete 7+

Toro 6-

Gemelli 7,5

IL MIGLIORE La Luna vi pone ancor al primo posto. E vi porta al successo nel ring del lavoro e dei rapporti sociali. L’ormone, poi, è pasciuto e combattivo.

Complici, amici e sponsor vi spianano la strada verso ogni soddisfazione. Pure l’amore vi avvolge e stravolge. E il sudombelico è in fiore!

La Luna vi costringe, vi insfighisce, vi imbruttisce. State su: Giove vi promette la riuscita a tutto campo. E gioie suine appropinquansi

La vostra autorevolezza cresce. E il vigore vi consente ogni impresa, anche in trasferta. Momentanei guizzi sudombelicali.

Avete forse faccia e umore da sfigati. E i soldi vanno, più che venire. State su, va tutto OK! Appagamenti suini, poi, vi ringiovaniscono.

Le rogne ci sono, gli idioti travestiti da geni pure. State calmi, paratevi i glutei santi, sfruttate le dritte. Sudombelico prontissimo.

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Scorpione 5,5

Sagittario 7+

Capricorno 7,5

Acquario 7

Pesci 6

Sabato di intralci, ansie variegate, energie scarse: ma è solo una giornata no. State su, dunque, voi, i vostri zebedei e il vostro sudombelico

Con buonumore, vi addentrate in un sabato di successi. Viaggi, vita sociale e svaghi riescono, ma la fornicazione è lugubrina.

Potreste incassare soldi. O spenderli allegramente. In ogni caso l’economia migliora, il lavoro pure. E il fascino da suini vi fa cuccare.

C’è sentore di conferme e fortuna. Tutto parte col piede giusto, tanti tasselli si incastrano in modo giusto. Ma che fornicazione sfigata…

Potete organizzarvi il sabato in totale autonomia. Ma la solitudine la sentirete. E qualche stuzzichino suino-clandestino aiuterà poco.

Vergine 6,5 ZLATAN IBRAHIMOVIC

Dedicarvi a sport, fitness e narcisismo a livelli maximi può farvi bene, oggi. Ma se lavorate produrrete. Fornicazione troppo precisina.

21/4 - 20/5

L’attaccante svedese del Milan è nato a Malmoe il 3 ottobre 1981. Ha giocato con Malmoe, Ajax, Juve, Inter e Barcellona

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

7.00 10.05 11.10 12.00

7.00 10.15 10.55 11.35

7.55 9.30 10.30 11.30 12.00 14.55

8.00 9.45

7.25 CARTONI 10.55 TOM & JERRY IL FILM 12.20 MALEDETTI SCARAFAGGI 12.25 STUDIO APERTO 13.00 STUDIO SPORT 13.40 I SIMPSON 14.35 MARS ATTACKS! 16.40 FRATELLO SCOUT 18.30 STUDIO APERTO 19.00 BAU BOYS 19.30 AIR BUDDIES 21.10 PUZZOLE ALLA RISCOSSA 23.00 SUPERHERO IL PIÙ DOTATO FRA I SUPEREROI 0.30 STUDIO SPORT XXL 1.30 POKER1MANIA

7.30 8.35

10.00 11.10 11.25 12.25 13.30 14.05

13.30 14.40 17.00 17.45 18.50 20.00 20.35 21.10 0.00 0.50 1.10 1.15 2.45

TG1 RAI PARLAMENTO UNOMATTINA LA PROVA DEL CUOCO TG1 LE AMICHE DEL SABATO TG1 PASSAGGIO A... L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI È STATO SOLO UN FLIRT? CINEMATOGRAFO TG1 NOTTE CHE TEMPO FA SABATO CLUB DICK TRACY

13.00 13.45 15.30 17.05 18.05 18.35 19.30 20.30 21.05 22.40 23.30 23.40 0.25

CARTONI SULLA VIA DI... RAI PARLAMENTO MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 F1 GP DI SPAGNA SQUADRA SPECIALE SERENO VARIABILE CRAZY PARADE SEA PATROL IL CLOWN TG2 CASTLE Telefilm RAISPORT SABATO SPRINT TG2 TG2 - DOSSIER TG2 - STORIE

15.25 18.05 18.55 19.00 20.10 21.05 23.00 23.15 23.20 0.25 0.35

STELLA SOLITARIA PAESEREALE TGR 95° GIRO D'ITALIA TG3 - TGR MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE 95° GIRO D'ITALIA 90° MINUTO SERIE B METEO 3 TG3 - TGR - BLOB TUTTOTOTÒ TOTÒ A NAPOLI AGENTE 007 LICENZA DI UCCIDERE TG3 TG REGIONE AMORE CRIMINALE TG3 TG3 AGENDA

10.45 13.00 13.40 15.35 17.50 18.45 20.00 20.30 21.10 0.30 1.00 1.30 2.30

TG5 - MATTINA FINALMENTE ARRIVA KALLE IL MIO PRIMO BACIO TG5 SARÀ PERCHÉ TI AMO AMORI IN CORSA BENVENUTI A TAVOLA IL BRACCIO E... TG5 STRISCIA LA NOTIZIA AMICI Reality Show TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA ZIVAGO - 1A PUNTATA 1A PARTE ZIVAGO - 2A PARTE

9.50 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.05 17.00 18.55 19.35 21.15 0.00 1.55 2.15

MAGNUM P.I. VIVERE MEGLIO ANTEPRIMA CARABINIERI RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... FORUM PERRY MASON MONK TG4 TEMPESTA D'AMORE THE MENTALIST Telefilm NET 2.0 TG4 NIGHT NEWS IERI E OGGI IN TV SPECIAL

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Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

14.55 L'ULTIMO DEI TEMPLARI PREMIUM CINEMA 15.05 UOMINI VERI STEEL 16.40 LE CROCIATE PREMIUM CINEMA 19.10 UNKNOWN SENZA IDENTITÀ PREMIUM CINEMA 19.35 UNA RICETTA PER DUE MYA 21.15 KIT KITTREDGE: AN AMERICAN GIRL PREMIUM CINEMA 23.05 COLOMBIANA PREMIUM CINEMA 23.15 OCEAN'S ELEVEN JOI 00.55 SE SEI COSÌ TI DICO SÌ PREMIUM CINEMA

CALCIO

15.00 REGGINA - CITTADELLA

J. League Eurosport 2

15.00 CROTONE - NOCERINA Serie B Sky Calcio 7

15.00 EMPOLI - VICENZA

Serie B Sky Calcio 9

15.00 PADOVA - GUBBIO Serie B Sky Calcio 4

CICLISMO

Ieri ALGHERO

11

26

ANCONA

13

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AOSTA

14

25

BARI

14

25

BOLOGNA

16

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min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

12

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Sole

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CAMPOBASSO

10

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CATANIA

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FIRENZE

12

29

20.15 ITALIA - SVEZIA

Settima tappa Recanati-Rocca di Cambio Rai Sport 2

Playoff Serie A1. Quarti di finale. Gara 3. Rai Sport 1

Mondiale. Turno Preliminare SportItalia 2

16 27

Torino 18 29

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Trieste

Milano

Venezia

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Perugia

15 29

12 27

17

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L'AQUILA

13

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MILANO

16

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ROMA

NAPOLI

14

28

14 28

15

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Neve

Mossi

PERUGIA

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POTENZA Nebbia

Agitati

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REGGIO CALABRIA

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ROMA

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TORINO

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Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

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Sorge

Tramonta

TRIESTE

5:56

20:42

5:53

20:19

18

27

VENEZIA

16

28

Serie A

La perenne caccia allo swing perfetto raccontata da giocatori pro’ e dall’istruttore Riccardo Marin

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Molte nubi con rovesci e temporali diffusi al Centronord spesso anche forti tra l'Emilia Romagna e le aree adriatiche. Qualche rovescio al Sud ma in un contesto più soleggiato. Mite al Centrosud, calo termico al Nord.

Il maltempo si sposta sul medio e basso Adriatico, localmente sul Lazio e sul Sud peninsulare con rovesci e temporali. Tempo stabile e soleggiato al Nord e isole, salvo qualche rovescio sul Messinese, in Sicilia. Calo termico.

Ancona

Firenze

GENOVA

PALERMO

CALCIO: BARI - BRESCIA

17 31

15 22

Molto forti

Calmi

Ecco «sul green»: Vaccari insegue lo swing perfetto

Bologna Genova

Coperto

Temporali

IL BLOG

15.30 MASTERS 1000 MADRID

15 27

Forti

MARI

Sky Sport 2

12.00 WTA MADRID

16 29

Rovesci

Pioggia

Eurosport

Alain Robert, 43enne francese, ha scalato senza corde la Tour First, il grattacielo più alto di Parigi con i suoi 231 metri

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA

AVIVA Premiership Sky Sport 3

Bel tempo ovunque in mattinata salvo addensamenti e qualche rovescio su Est Alpi. Peggiora forte dal pomeriggio e soprattutto la sera-notte al Nordest per l'arrivo di un fronte freddo con temporali violenti. Meglio altrove.

Trento

18.25 TIGERS SARACENS

13.00 CALCIO: CAGLIARI - JUVENTUS

Super 15 Sky Sport 2

Oggi

Aosta

Finale Scudetto. Gara 1 Rai Sport 1

Serie B

HIGHLANDERS HURRICANES

15.40 HARLEQUINS NORTHAMPTON

HOCKEY GHIACCIO

14.00 GIRO D'ITALIA

Spericolato Robert Vola sopra ai tetti come «Spiderman»

16.45 PRATO - CALVISANO

9.15

RUGBY 9.30

IL VIDEO

SKY SPORT 1

Finale Eurolega SportItalia 2

US PGA Tour. Da Ponte Vedra Beach, Stati Uniti Sky Sport Extra

MLB ESPN America

18.45 ALTER EGO LUPARENSE PROMOMEDIA SPORT FIVE

Superpole. Da Donington, Regno Unito Eurosport

19.00 PRO RECCO PRIMORJE

21.00 PLAYER CHAMPIONSHIP

22.00 NEW YORK YANKEES SEATTLE MARINERS

23.55 24.00 0.05 0.45 0.50

L’ampia maggioranza dei nostri lettori ha scelto l’Udinese. Staccati per preferenze l’Inter, il Napoli e la Lazio

TENNIS

16.00 SUPERBIKE

GOLF

MLB ESPN America

20.00 20.30 21.30

PALLANUOTO

Australian League Eurosport 2

19.00 TEXAS RANGERS LOS ANGELES ANGELS

18.00

Una maxi volata per il terzo posto: chi la spunterà?

BOOKSTORE PROSSIMA FERMATA IN PLAIN SIGHT SUPERBIKE TG LA7 NON UCCIDEVANO MAI LA DOMENICA JAG - AVVOCATI IN DIVISA L’ISPETTORE BARNABY TG LA7 IN ONDA IMPERO Documenti TG LA7 TG LA7 SPORT M.O.D.A. MOVIE FLASH L’ESERCIZIO DEL...

AVIVA Premiership Sky Sport 3

MOTOCICLISMO

RICHMOND SYDNEY SWANS

BASEBALL

CALCIO A 5

A CURA DI

8.30

NEW YORK RANGERS WASHINGTON CAPITALS Playoff NHL. Semifinale Est. Gara 7 ESPN America

FOOTBALL AUSTRALIANO

IRC Eurosport

Liga. Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1

GazzaMeteo

Nuvolo

18.00 RALLY DI CORSICA

Liga. Sky SuperCalcio, Sky Calcio 2

15.00 LIVORNO - SASSUOLO

Settima tappa Recanati-Rocca di Cambio Rai 3

Da Barcellona. Gara 1 Rai Sport 1

Serie B Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1, MP Calcio

1.30

15.20 GIRO D'ITALIA

15.30 GP2 CIRCUITO DI CATALOGNA

Finale Campionato Berretti SportItalia

22.00 BETIS SIVIGLIA BARCELLONA

15.00 MODENA - GROSSETO

Qualifiche Rai 2

18.00 PESCARA - TORINO

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Serie B Sky Calcio 6, MP Calcio 2

14.00 F1 GP DI SPAGNA

15.00 INTER - ATALANTA

20.00 REAL SOCIEDAD VALENCIA

Settima tappa Recanati-Rocca di Cambio Eurosport

IRC. Eurosport

Serie B Sky Calcio 3

Serie B Sky Calcio 8

15.00 JUVE STABIA SAMPDORIA

Legenda

11.00 RALLY DI CORSICA

15.00 VARESE - ASCOLI

12.00 GAMBA OSAKA VEGALTA SENDAI

14.45 GIRO D'ITALIA

AUTOMOBILISMO

Serie B Sky Calcio 5

17.10

IL SONDAGGIO

16 25

L’Aquila 10 24

Campobasso

Bari

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Napoli

Potenza

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Cagliari

Catanzaro

15 24

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Palermo

Reggio Calabria 16 27

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Catania 17 24

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

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Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

21 apr.

28 apr.

6 mag.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

TERZO TEMPO GazzaFocus

55

LETTERE

Grande indotto in Laguna con le prove del prestigioso trofeo

La città delle gondole scopre le super vele Entusiasmo a Venezia per le World Series di Coppa America Sei giorni di regate in Adriatico e davanti a piazza San Marco

Non solo calcio A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

Sacralità del corpo umano La Pellegrini e i tatuaggi Sono un giornalista pensionato di 90 anni. Federica Pellegrini non è d’esempio a nessuno per i tatuaggi e per le sue apparizioni pubblicitarie. Lo è per il nuoto e basta. I tatuaggi sono una violazione della «sacralità» del corpo umano. Li detesto. E sì che una mia pronipote, Alice Banfi, è una mappa geografica antica, più tatuata di un indigeno delle isole Figi. Ma Alice, che ha già scritto due libri, non ha mai preteso di essere un modello. Mi auguro dunque che vada molto bene all’Olimpiade di Londra. Altrimenti temo che sarete i primi a voltarle le spalle. Promettetemi che non le rinfaccerete niente. Gherardo Gentili

W. SERIES DA GIOVEDI’

Luna Rossa in azione davanti a piazza San Marco a Venezia

DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI VENEZIA twitter@GianLucaPasini

Gli albergatori dichiarano un +3,5% nelle presenze dei turisti in questo periodo, un aumento che in termini reali, secondo il quotidiano economico Il Sole 24 ore si può valutare in 30 mila persone in più a Venezia. Per un indotto stimato in decine di milioni di euro. 1800 barche Alla fine della 9 giorni si faranno i conti di quanti dollari sono arrivati in Laguna grazie a queste prove generali dell’America’s Cup (che non danno alcun punteggio in vista della Coppa vera e propria dell’anno prossimo), ma non è difficile pronosticare che sarà un successo mediatico e di pubblico. A ieri sera erano arrivate a 1.800 le barche private accreditate per seguire, direttamente dall’acqua, i 6 giorni di regate spalmate su due weekend. Senza contare il grande merito — per la città — di avere riaperto al pubblico una parte dell’Arsenale, per se-

Da oggi City Trophy

coli la più grande fabbrica di navi d’Europa, a cominciare dal 1100. La Serenissima adesso resiste solo nello stemma di San Marco, ma la vela continua ad avere un grande fascino per la città. Soprattutto perché i catamarani (Ac45) usati per queste regate promettono uno spettacolo indimenticabile. Due campi di regata Con il cam-

po di regate in Adriatico (di fronte al Lido) ne è previsto anche uno lagunare con parten-

clic DIRETTA SU GAZZETTA.IT Le regate di Venezia le potrete seguire anche su www.gazzetta.it in diretta tutti i pomeriggi. Oltre agli approfondimenti, i video, le interviste e l’aggiornamento del blog http://ventoevele.gazzetta.it/

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012

Che bravo Bizzotto Mi sia consentito un particolare apprezzamento al giornalista polivalente Stefano Bizzotto. Durante i Mondiali di hockey ghiaccio viene spontaneo pensare a Bizzotto e alla sua straordinaria passione nel raccontarci la stagione di hockey su ghiaccio italiana. Uno sport entrato «free» nelle case degli italiani grazie alla copertura di Raisport e alla straordinaria competenza di un cronista vecchia maniera che sa raccontare con identica professionalità la semifinale di Champions League così come una partita di campionato di uno degli sport meno conosciuti in larga parte del nostro Paese. Davide Perego (Casciago, Va)

Un apprezzamento spontaneo per la professionalità dell’ex collega della Gazzetta. Glielo confermiamo: le passioni sportive di Stefano non si fermano al calcio. La meticolosità con cui prepara le telecronache di tuffi o di hockey ghiaccio, alla Rai è proverbiale.

Una donna con la Gazzetta Come tutti i giorni anche stamattina ho acquistato la Gazzetta e l’ho infilata dentro al Corriere per tornarmene a casa. Ho gioito, da affezionata vecchia lettrice, quando ho letto che la Rosea si conferma il quotidiano più letto in Italia, con oltre 4,4 milioni di lettori. La mia soddisfazione, tuttavia, ha raggiunto lo ze-

nit quando ho appreso che le lettrici sono aumentate addirittura del 2,6%, raggiungendo la bella cifra di 474.000 cosa impensabile quando, una trentina di anni fa, ho cominciato a leggerla assieme a mio fratello. Vorrà dire che da oggi in poi non mi dovrò più preoccupare di nasconderla dentro il «Corriere» per evitare occhiate indagatrici (una donna con la Gazzetta?)... Cesarina Boldrin (Piombino Dese, Pd)

Cara lettrice, effettivamente trent’anni fa eravate di meno a leggere la Gazzetta. Ora può tenerla pure in evidenza, nessuno si meraviglierà nel vedere «una donna con la Gazzetta».

Nba: non solo Gallinari La copertura del basket Nba, sempre ottima e obiettiva, a mio avviso pecca di provincialismo quando si parla degli italiani: troppa enfasi, prestazioni normali spacciate per «show». Oppure le solite frasi «i Nuggets di Gallinari, i Raptors di Bargnani, i Warriors di Belinelli»: queste franchigie hanno nel roster anche i nostri giocatori, ma non sono dipendenti da esse. Gianpaolo Perinelli (Roma)

Credo proprio di doverla smentire. I miei colleghi del basket hanno una conoscenza dell’Nba talmente approfondita (notti insonni comprese) che ogni giorno propongono decine di argomenti e personaggi. Ma certo non si può prescindere dal tocco di italianità che l’Nba riceve dai nostri campioni.

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

za a Sant’Elena e cancello di poppa (con due boe) proprio davanti a piazza San Marco. Difficile immaginare di più anche per Prada che ha puntato molto su questa kermesse affiggendo anche un gigantesco manifesto pubblicitario sulla Riva degli Schiavoni. Business e vela, in eventi come questo, marciano molto vicini per la gioia degli organizzatori. Quelli locali orgogliosi per l’operazione (anche dal punto di vista economico, si parla di 5 milioni spesi, ma molti arrivano da privati), ben testimoniata dall’emozione del sindaco Orsoni (che è anche presidente della Compagnia della Vela, il circolo che organizza le regate), durante la conferenza di presentazione. La Coppa America, un po’ acciaccata dai tanti e rivoluzionari cambiamenti, cercava in Italia un grande spot pubblicitario, dopo la folla di Napoli, ecco l’entusiasmo di Venezia. Resta da vedere se questi spot mediatici a livello mondiale saranno sufficienti a dare un po’ di ossigeno (anche finanziario) alla vecchia America’s Cup.

(r.ra.) L’America’s Cup World Series di Venezia inizierà con l’inaugurazione del villaggio aperto al pubblico situato all’Arsenale. Oggi e domani è in programma il City of Venice Trophy (Trofeo Arzanà Navi, le regate non sono valide per le World Series), in palio per il team vincitore 30.000 euro. Le regate delle World Series si terranno dal 17 al 20 maggio. Programma: Giovedì 17: regate di flotta (ore 13.30 15.40) match race (16.50 17.25). Venerdì 18: regate di flotta (14.15 15.40) match race (15.55 16.45). Sabato 19: regate di flotta (14.15 16.55) match race (15.55 16.55), a seguire prove di velocità sui 500 metri. Domenica 20: finali di match race (14.40 14.55), regata di flotta con punteggio maggiorato (15.10 15.45). Due i campi di regata: in mare aperto davanti al Lido e al molo di San Nicolò e nella laguna davanti a Piazza San Marco. Mediaset trasmetterà le regate di flotta in diretta su Italia 2 e Italia 1 a partire dalle 14. VOLVO OCEAN RACE (r.ra.) Puma (Usa) ha vinto la 6a tappa della Volvo Ocean Race (Itajai Brasile – Miami Usa): 17 giorni, 1 ora, 13 minuti e 59 secondi il tempo impiegato dagli americani per percorrere le 4.800 miglia della traversata. 2a Camper (Nzl), 3a Groupma (Fra) e 4a Telefonica (Spa) che resta al comando della classifica generale con 11 punti di vantaggio sui francesi. Maserati è avanti SOLDINI (r.ra.) Giovanni Soldini e il suo equipaggio impegnati con Maserati nel tentativo di record della traversata atlantica New York Lizard Point, dopo due giorni di navigazione sono in vantaggio di 190 miglia rispetto al tempo di Mary Cha IV detentore con 6 giorni, 17 ore, 52 minuti e 39 secondi.

Complimenti per la sua lucidità, nonno Gherardo. Il suo ragionamento fila, a patto che si consideri il tatuaggio una «violazione della sacralità del corpo umano», giudizio un po’ forte. Le scelte e le esternazioni della Pellegrini (quella di ieri a Radio 2, «sono un po’ stronzetta», non le piacerà) fanno parte del personaggio e vanno accettate. Cosa faremo noi giornalisti se non vincerà più? A nome della categoria, temo di non poterle promettere che non comparirà nessun riferimento alle sue scelte precedenti. E’ il destino dei campioni.

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Graziano Molinari, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

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La tiratura di venerdì 11 maggio è stata di 345.745 copie

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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IL SETTIMANALE DEL FANTACALCISTA SABATO 12 MAGGIO 2012 N. 14

DAMMI IL 1 DEL PIERO Gol e votone all’addio?

2 IBRAHIMOVIC Meno 2 ai 30 gol Probabile ci provi

3 GIOVINCO Troppo in forma E gioca per l’Europeo

4 MARCHESE IL SETTIMANALE DEL

FANTACALCISTA

GazzaIndex alto: 83 Poi gioca in casa

5 SNEIJDER Il migliore per voti nelle ultime 4 gare

a

55

I rischiatutto

NLINE

Le sicurezze

DA PAURA 1 GILARDINO Deve salvare il Genoa

2 INZAGHI Anche lui ai saluti Ma non dà certezze

3 CERCI Un must di fine anno Ma ha brutte cifre

4 DI MICHELE Il Lecce sulle spalle Un gol è probabile

5 URIBE Nel 2011 Grandolfo fece 3 gol. Ora chi?

FANTA ITALIA (CON DIAMANTI!) LA NAZIONALE PER EURO 2012 Le pagelle del campionato consigliano a Prandelli anche Giovinco e Rigoni DAVIDE ROMANI

La campana dell’ultimo giro sta suonando per tutti i Magic manager. La vecchia abitudine però non va in vacanza: quest’estate, durante l’Europeo milioni di italiani si improvviseranno c.t della Nazionale, e alcuni di loro giocheranno al nostro Magic Europeo. Perché allora non farlo subito provando a dare qualche dritta a Cesare Prandelli. Come? Attraverso il rendimento in campionato, con media voto e Magic media (basata anche su dati oggettivi). Con che modulo? Non vogliamo scontrarci con il c.t. e allora lo assecondiamo scegliendo il 4-3-1-2, il suo preferito. Vice Buffon In porta una sorpresa: il numero 1 dei portieri per media voto è Benassi con 6,43 (28 presenze e sole 5 insufficienze). Calcioscommesse permettendo, la Magic consegna a Prandelli una curiosa novità come alternativa a Buffon. Il portiere della Juventus è invece risultato il migliore per media punti con 5,95: per sette volte ha preso 7 e una volta anche 7,5. In difesa, poi, ancora Juve. Per media punti tre difensori su quattro sono bianconeri. Bonucci alla definitiva consacrazione (6,33 di media punti che migliora il 5,92 nella media voto grazie anche a 3 gol realizzati), Chiellini pronto a rifarsi dopo il brutto Mondiale del 2010 (6,32) e soprattutto Barzagli (6,41). Assieme a loro Legrottaglie con 6,47, che migliora il 6,09 di media voto con 5 gol segnati. Diversa la composizione della linea a 4 per media voto: confermate le presenze di Chiellini (6,23) e Barzagli (6,49), spazio a Domizzi (6,19, ha preso per ben 13 volte un voto superiore a 6) e De Ceglie (6,13 di media in 29 presenze con 1 gol). Piccoli in attacco A centrocampo vince la fantasia. Per media punti oltre a Marchisio (7 di media) ci sono Diamanti (7,22, nella foto sotto) e, nonostante la retrocessione del Novara, Rigoni (7,22 con 11 gol che hanno alzato il 6,28 di media voto). Per media voto una variante: il numero 10 del Novara lascia il posto a Pirlo (6,94 nonostante due rigori sbagliati che hanno offuscato il grande finale di stagione). In avanti spazio a Giovinco come trequartista (il migliore sia come media voto, 6,49, sia come media punti, 7,73, con 15 gol realizzati). In attacco pochi dubbi. Che sia media voto o media punti, Di Natale non si tocca: 6,47 di media voto, 8,4 di Magic media con quei 22 gol. Al suo fianco Miccoli (8,31 di media punti con 16 gol) se il metro di valutazione fosse la media punti, mentre per la media voto è meglio Totti (6,37 con 7 gol). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Come sempre, su Gazzetta.it trovate la nuova (e ultima) puntata di +3, la prima trasmissione italiana sul fantacalcio. Questa settimana si parla anche della crescita di Borriello e Cerci, possibili armi per la 38esima.

a

38 GIORNATA

PROGRAMMA Domani, ore 15 FIORENTINA-CAGLIARI JUVENTUS-ATALANTA MILAN-NOVARA Domani, ore 18 CESENA-ROMA PARMA-BOLOGNA Domani, ore 20.45 CATANIA-UDINESE CHIEVO-LECCE GENOA-PALERMO NAPOLI-SIENA LAZIO-INTER

(0-0) (2-0) (3-0) (1-5) (0-0) (1-2) (2-2) (3-5) (1-1) (1-2)

CLASSIFICA PARTITE SQUADRE

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JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO NAPOLI INTER ROMA PARMA BOLOGNA CATANIA ATALANTA * CHIEVO FIORENTINA SIENA PALERMO CAGLIARI GENOA LECCE NOVARA CESENA

RETI

PT

81 77 61 59 58 58 53 53 51 48 46 46 45 44 43 42 39 36 32 22

G

V

N

P

F

S

37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37

22 23 17 17 15 17 15 14 13 11 13 11 11 11 11 10 10 8 7 4

15 8 10 8 13 7 8 11 12 15 13 13 12 11 10 12 9 12 11 10

0 6 10 12 9 13 14 12 12 11 11 13 14 15 16 15 18 17 19 23

65 72 50 53 64 57 57 53 41 47 40 34 37 44 52 37 48 40 34 22

19 32 35 46 45 52 52 53 42 50 40 45 43 43 60 46 69 55 63 57

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. *Atalanta ha sei punti di penalizzazione

MARCATORI

30

gli azzurri che Prandelli sceglierà domani. I 23 definitivi per l’Euro saranno selezionati il 29 maggio

28 RETI: Ibrahimovic (10) (Milan) 23 RETI: Milito (7) (Inter); Cavani (3) (Napoli) 22 RETI: Di Natale (4) (Udinese) 18 RETI: Palacio (3) (Genoa) 16 RETI: Denis (3) (Atalanta); Miccoli (2) (Palermo) 15 RETI: Giovinco (4) (Parma) 14 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina) 13 RETI: Klose (Lazio) 11 RETI: Di Michele (5) (Lecce); M. Rigoni (6) (Novara); Osvaldo (Roma); Calaiò (4) e Destro (Siena) 10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Pinilla (3) (2 con il Palermo) (Cagliari); Matri (Juventus); Nocerino (Milan) 9 RETI: Lodi (7) (Catania); Marchisio (Juventus); Hamsik e Lavezzi (1) (Napoli); Borini (Roma) 8 RETI: Ramirez (Bologna); Mutu (2) (Cesena); Vucinic (Juventus); Hernanes (4) (Lazio); Floccari (2) (Parma), Totti (2) (Roma). 7 RETI: Diamanti (1) (Bologna); Larrivey (2) (Cagliari); Bergessio (Catania); Pellissier (3) (Chievo); Vidal (1) (Juventus); Muriel (Lecce) 6 RETI: Moralez (Atalanta); Thereau (Chievo); Jankovic (Genoa); Pepe (Juventus); Robinho (Milan); Pandev (Napoli); Budan e Hernandez (2) (Palermo); Bojan (Roma) 5 RETI: Acquafresca (Bologna), Legrottaglie (Catania); Paloschi (Chievo); Cerci (Fiorentina); Gilardino (2) e Rossi (Genoa); Pazzini (Inter); Rocchi (Lazio); Boateng (Milan); Silvestre (Palermo); Biabiany (Parma); Basta (Udinese)

j Cesare Prandelli, 54 anni, c.t. dell’Italia dal 2010: ha sostituito Marcello Lippi dopo il Mondiale

Domani la A va in archivio: l’ultimo appuntamento è per le pagine Magic di martedì, con classifiche e Magic campione 2011-12


II

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

IL SETTIMANALE DEL FANTACALCISTA

www.gazzetta .it

E

SCEGLIETE I VOSTRI 11... PER L’ULTIMA VOLTA PORTIERI GIOCATORE AGAZZI (CAG) AGLIARDI (BOL) AMELIA (MIL) ANTONIOLI (CES) AVRAMOV (CAG) BENASSI (LEC) BERARDI (LAZ) BIZZARRI (LAZ) BORUC (FIO) BRICHETTO (PAL) BRKIC (SIE) BUFFON (JUV) CARRIZO (CAT) CASTELLAZZI (INT) COLOMBO (NAP) CURCI (ROM) DE SANCTIS (NAP) FONTANA (NOV) FREY S. (GEN) FREZZOLINI (ATA) GABRIELI (LEC) GALLINETTA (PAR) GILLET (BOL) HANDANOVIC (UDI) LOBONT (ROM) LUPATELLI (GEN) MARCHIGNOLI (BOL) NETO (FIO) ORLANDONI (INT) PADELLI (UDI) PAVARINI (PAR) PEGOLO (SIE) PISCITELLI (MIL) POLITO (ATA) PUGGIONI (CHI) RAVAGLIA (CES) ROSATI (NAP) SQUIZZI (CHI) STOJANOVIC (BOL) STORARI (JUV) TERRACCIANO (CAT) TONOZZI (NOV) TURBACCI (LEC) VIVIANO (PAL)

MEDIA VOTO 6.14 6.33 6.00 6.03 6.50 6.43 6.25 6.00 6.00 6.25 6.00 6.20 6.00 6.06 6.00 6.28 6.17 5.25 6.38 6.26 6.12 6.00 6.44 6.26 6.07 6.00 6.25 5.75 6.00

MAGIC MEDIA 4.81 5.36 5.25 4.68 6.50 5.07 6.00 5.07 4.90 4.82 5.97 5.00 5.42 6.00 5.67 4.82 4.29 4.50 5.12 2.25 6.00 5.24 5.45 5.00 6.00 5.33 6.00 5.65 5.18 6.00 5.17 5.75 5.50 4.25 4.18

MAGIC MESE 4.83 5.88 4.33 4.63 5.50 4.50 1.50 5.38 5.50 5.00 5.13 4.17 4.13 5.13 4.50 5.67 4.50 3.25

MAGIC CAMPO 4,42 5,4 6,17 5,29 5,5 6 5,75 4,72 5 5,72 5,17 6 6 6,75 4,92 4,17 5,17 5,25 2,25 6 5,38 5,31 6 6 6 5,63 4,61 4,8 6 4,75 6,5 4,06

OPTA INDEX 561 1163 247 1067 1845 601 770 758 272 623 1016 556 1119 1154 828 578 703 613 791 840 539 754 517 206 460

GAZZA INDEX 62 R R R 77 a a 65 S a R 70 R a 39 S 68 a 74 R a a R 67 a 54 a 66 R R a a 34 a 61 S a a a a a a a 52 S a a a S a a a a S a a 51 R

MEDIA VOTO 6.00 5.83 5.50 5.00 5.82 5.79 5.98 5.72 6.49 6.23 5.97 5.97 4.50 5.62 6.00 5.66 5.98 5.00 5.57 5.81 6.00 5.67 5.67 5.92 5.42 5.91 5.69 5.73 5.95 5.80 5.69 5.78 6.23 5.54 4.75 5.79 5.61 5.82 5.50 5.00 5.90 6.11 5.42 5.94 5.63 5.83 6.19 5.59 5.62 6.00 5.73 5.86 5.12 5.87 5.78 6.00 5.40 5.70 5.76 5.00 5.85 5.60 6.00

MEDIA VOTO 5.89 5.68 5.77 5.48 5.69 5.67 5.90 5.72 5.58 6.10 6.25 5.95 5.50 5.86 5.98 5.55 5.56 6.22 5.93 5.58 6.00 5.59 5.97 5.00 5.97 5.47 5.92 5.40 5.57 6.00 5.73 5.67 5.74 5.69 5.53 5.76 5.97 6.06 5.74 5.91 5.79 6.00 5.50 5.74

MAGIC MEDIA 5.78 5.63 6.09 5.38 5.50 5.52 5.90 5.56 5.42 6.47 6.47 5.88 5.77 5.93 5.83 5.59 5.28 6.54 6.23 5.50 6.00 5.80 6.20 5.50 6.00 5.50 5.79 5.30 5.33 5.86 5.67 5.55 5.55 5.63 5.58 5.85 6.07 6.06 5.74 6.17 5.83 6.12 5.40 5.62

MAGIC MESE 5.25 5.50 6.25 4.75 6.00 5.75 6.50 4.75 6.67 6.00 6.00 5.75 6.25 6.25 5.63 6.38 5.67 5.50 6.75 5.33 4.75 5.67 5.50 5.50 6.13 5.75 5.83 6.25 5.63 6.17 6.00 7.13 5.50 6.13 5.50

MAGIC CAMPO 5,67 5,83 6,38 5,29 5,54 5,33 5,96 5,3 5,72 6,79 6,56 5,7 5,2 6,06 5,75 5,56 5 6,5 5,88 6,17 5,88 5,65 6,57 6 5,77 5,79 5 5,57 5,6 5,71 5,34 5,64 5,92 5,94 5,5 6,17 6,06 5,58 6 6,13 6,36 5,29 5,5

OPTA INDEX 710 397 787 169 728 729 793 155 740 551 746 571 787 436 603 668 797 871 728 830 460 1057 41 312 300 569 516 464 379 651 510 935 420 930 646 737 779 626

GAZZA INDEX 80 S 66 S 78 a 68 S 78 R 81 a 74 a a 63 S 82 a 77 S 64 R R 78 a 49 S 60 S a 73 R 66 S a 55 a 66 a 83 R a 35 a a 71 a a S 72 S a 69 a 59 R 50 a 73 R 62 S a 63 a 76 R 88 S 68 S a 81 a 79 R 73 R R 71 S

CHE COSA C’È

DIFENSORI GIOCATORE ACERBI (CHI) AGOSTINI (CAG) AGUIRREGARAY (PAL) ALHASSAN (GEN) ANTONSSON (BOL) ARIAUDO (CAG) ASTORI (CAG) BALZARETTI (PAL) BARZAGLI (JUV) BASTA (UDI) BELLINI (ATA) BELLUSCI (CAT) BELMONTE (SIE) BENALOUANE (CES) BENATIA (UDI) BIAVA (LAZ) BONUCCI (JUV) BRANDAO (PAR) BRITOS (NAP) BRIVIO (LEC) CACERES (JUV) CALAPAJ (CAT) CAMPORESE (FIO) CANINI (CAG) CANNAVARO (NAP) CAPUANO (CAT) CARROZZIERI (LEC) CARVALHO (GEN) CASSANI (FIO) CECCARELLI L. (CES) CENTURIONI (NOV) CESAR (CHI) CHERUBIN (BOL) CHIELLINI (JUV) CHIVU (INT) CICINHO (ROM) CODA (UDI) COMOTTO (CES) CONTINI (SIE) CORDOBA (INT) COUBRONNE (NOV) CRESPO J.A.R. (BOL) DANILO (UDI) DE SILVESTRI (FIO) DEL GROSSO (SIE) DELLAFIORE (NOV) DIAKITE' (LAZ) DOMIZZI (UDI) ESPOSITO (LEC) FARAONI (INT) FELIPE (FIO) FERNANDEZ (NAP) FERRI (ATA) FIDELEFF (NAP) FREY N. (CHI) GARCIA (NOV) GARICS (BOL) GARRIDO (LAZ) GEMITI (NOV) GOBBI (PAR) GOZZI (CAG) GRANQVIST (GEN) GRAVA (NAP) GROSSO (JUV)

GIOCATORE HEINZE (ROM) JOKIC (CHI) JONATHAN (PAR) JOSE ANGEL (ROM) KALADZE (GEN) KJAER (ROM) KONKO (LAZ) LABRIN (PAL) LAURO (CES) LEGROTTAGLIE (CAT) LICHTSTEINER (JUV) LISUZZO (NOV) LORIA (BOL) LUCARELLI A. (PAR) LUCCHINI (ATA) LUCIO (INT) LUDI (NOV) LULIC (LAZ) MAICON (INT) MANDELLI (CHI) MANFREDINI (ATA) MANTOVANI (PAL) MARCHESE (CAT) MARCHIORI (GEN) MASIELLO (ATA) MESBAH (MIL) MESTO (GEN) MEXES (MIL) MILANOVIC (PAL) MORAS (CES) MORERO (CHI) MORETTI E. (GEN) MORGANELLA (NOV) MORLEO (BOL) MOTTA M. (CAT) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) NAGATOMO (INT) NATALI (FIO) NESTA (MIL) ODDO (LEC) PADOIN (ATA) PALETTA (PAR) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PERICO (CAG) PISANO F. (CAG)

MAGIC MEDIA 6.17 5.79 5.35 5.33 5.78 5.87 5.93 5.61 6.41 6.80 6.16 5.83 5.25 5.38 5.94 5.66 6.33 5.50 5.69 5.96 6.27 5.64 5.50 5.98 5.50 5.45 5.69 5.81 5.98 5.58 5.52 5.79 6.32 5.36 4.75 5.71 5.56 5.70 5.50 5.00 5.93 6.11 5.45 6.02 5.50 5.78 6.22 5.52 5.83 5.88 5.58 5.88 5.10 5.80 5.65 6.19 5.36 5.79 5.96 5.00 5.85 5.42 6.00

MAGIC MESE 6.00 5.83 4.75 5.50 5.75 7.00 5.88 6.63 6.25 6.75 5.67 6.17 5.83 5.25 6.75 5.50 5.17 5.00 4.50 6.13 6.00 5.63 6.83 6.25 5.67 6.00 6.25 5.75 5.75 6.75 5.50 5.75 5.25 6.25 4.83 5.50 5.33 5.88 6.88 5.25 5.25 5.75 6.00 -

MAGIC CAMPO 6,57 5,56 5,33 5,5 5,8 5,95 5,62 5,35 6,42 6,61 6 5,97 4,5 5,4 5,59 5,96 6,43 6 6,67 5,75 6,88 5,5 5,53 6,36 5,25 5,5 6,25 6,05 5,81 5,6 5,68 5,44 6,5 5,08 4,5 5,7 5,54 5,79 5,38 5,75 5,85 5,39 5,83 5,38 6,08 5,96 5,54 5,13 5,58 6 5,5 5,79 5,4 6,05 5,4 5,63 5,85 5 6,38 5,25 -

OPTA INDEX 816 821 37 315 666 623 1015 -177 1125 969 1343 631 428 286 874 451 1069 177 399 620 471 638 742 532 128 692 608 363 576 658 1424 1271 305 297 -114 1187 167 164 -232 475 1083 342 262 471 491 633 650 764 802 378 143 368 560 -

GAZZA INDEX 76 a 76 R a S 51 a 75 a 80 a 50 R 89 a 78 R 66 R 77 a a a 73 a 64 S 88 a a a 67 S R a S 70 a 71 S a a R 79 R 80 S 57 R 69 R 51 a 94 a 43 S a R 72 S 54 S R a a 81 a 68 a 51 R 43 a 65 a 79 R 64 a a R 64 a a a 70 S 63 a 57 a S 50 S 68 R a 77 S a a

Che cosa sono tutti questi numeri? Semplicissimi i primi due: la media voto secondo le pagelle della Gazzetta dello Sport, poi la media secondo il fantacalcio (con il +3 punti per ogni gol segnato o rigore parato, con il 1 per ogni cartellino rosso o 0,5 per ogni giallo. E via così...). La Magic media del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in ca sa o in trasferta? Lo abbiamo calcolato e vi proponia mo la media seguendo il calendario E poi, ecco le novità assolute nate con +3: Opta e Gazza Index, Il primo è sviluppato da Opta, società specializzata nella lettura oggettiva delle partite e nel l’analisi delle cifre. Il numero è la sintesi di una lunga

PORTANOVA (BOL) RAIMONDI (ATA) RANOCCHIA (INT) RODRIGUEZ G. (CES) ROMULO (FIO) ROSI (ROM) ROSSI A. (SIE) ROZZIO (FIO) RUBIN (BOL) SAMPIRISI (GEN) SAMUEL (INT) SANTACROCE (PAR) SARDO (CHI) SBRAGA (LAZ) SCALONI (LAZ) SORENSEN (BOL) SPOLLI (CAT) TERZI (SIE) VITIELLO (SIE) VON BERGEN (CES) YEPES (MIL) ZACCARDO (PAR) ZAMBROTTA (MIL) ZAURI (LAZ)

5.83 5.88 5.41 5.72 5.56 5.62 5.78 5.65 5.50 5.88 5.72 5.80 5.71 6.25 5.98 5.87 5.84 5.73 6.05 5.90 5.64 5.25

5.94 5.85 5.54 5.70 5.59 5.68 5.72 5.58 5.50 6.08 5.64 5.82 5.93 6.60 5.97 5.74 5.86 5.66 6.20 5.91 5.82 5.50

7.00 5.83 6.00 6.00 6.50 8.00 6.75 5.50 5.33 5.50 5.83 6.00 5.33 5.50 5.83 6.17 -

6,19 5,79 5,67 6 5,4 5,5 5,63 4,6 5,92 5,75 6,04 6,1 6 6,25 5,34 5,9 5,71 6,13 6,06 6,17 5,63

a a R S a R a a R R R a S a a a a S S S S a a R

1188 532 601 674 1078 587 1171 163 562 672 252 615 561 199 319 440 861 652 652

64 49 80 87 62 63 63 68 77 52 53 74 75 -

OPTA INDEX 532 733 649 614 616 129 982 611 738 492 254 528 855

GAZZA INDEX 62 a 57 a 77 a a 76 R 55 R S 65 R S 61 a 71 S 68 S a 62 a 67 S

CENTROCAMPISTI GIOCATORE ALMIRON (CAT) ALVAREZ R. (INT) AMBROSINI (MIL) AMMENDOLA (NAP) AQUILANI (MIL) ARMERO (UDI) ARRIGONI (CES) ASAMOAH (UDI) BACINOVIC (PAL) BARRETO E. (PAL) BARRIENTOS (CAT) BEHRAMI (FIO) BELLUSCHI (GEN) BERTOLACCI (LEC) BERTOLO (PAL)

MEDIA VOTO 5.98 5.87 6.02 6.08 5.82 5.67 6.18 5.62 5.98 6.29 6.13 5.68 5.85 5.75

MAGIC MEDIA 6.29 6.26 6.05 6.38 5.88 5.61 6.43 5.50 6.09 6.72 6.03 5.96 6.26 6.06

MAGIC MESE 5.33 6.63 5.75 6.50 5.83 6.75 6.00 5.50 7.00 6.33

MAGIC CAMPO 6,29 6,11 6,22 6,27 5,77 5,58 6,07 5,36 5,59 6,71 6,04 6,5 6,67 5,89

GIOCATORE BIABIANY (PAR) BIONDINI (GEN) BIRSA (GEN) BLASI (LEC) BOATENG (MIL) BOLZONI (SIE) BONAVENTURA (ATA) BOVI (CAG) BRADLEY (CHI) BRANCA (NOV) CAMBIASSO (INT) CANA (LAZ) CANDREVA (LAZ) CARMONA (ATA) CARROZZA (ATA) CASINI (BOL) CAZZOLA (ATA) CERCI (FIO) CIGARINI (ATA) CONTI (CAG) CUADRADO (LEC) D'AGOSTINO (SIE) DE ROSSI (ROM) DEL NERO (CES) DESSENA (CAG) DEZI (NAP) DI MATTEO (LEC) DIAMANTI (BOL) DJOKOVIC (CES) DONATI (PAL) DOSSENA (NAP) EKDAL (CAG) EL SHAARAWY (MIL) ELIA (JUV) ERIKSSON (CAG) ESTIGARRIBIA (JUV) FABBRINI (UDI) FERNANDES (UDI) FLAMINI (MIL) GAGO (ROM) GALLOPPA (PAR) GARGANO (NAP) GATTUSO (MIL) GAZZI (SIE) GIACOMAZZI (LEC) GIANDONATO (LEC) GOMEZ (CAT)

MEDIA VOTO 6.25 5.85 5.50 5.87 6.22 5.79 6.04 6.15 5.63 5.96 5.97 5.98 5.88 6.21 5.80 6.18 5.98 5.88 6.02 6.29 5.69 6.05 6.00 6.42 5.56 6.11 5.80 5.90 6.10 5.17 5.86 5.68 5.90 6.00 5.90 5.85 6.00 5.83 5.88 6.06 5.38 6.05

MAGIC MEDIA 6.78 5.86 5.44 5.68 6.97 5.93 6.28 6.21 5.99 6.31 6.29 5.98 5.88 6.07 6.22 6.16 6.28 6.03 6.39 6.47 6.11 6.23 6.00 7.22 5.55 6.42 5.84 6.00 6.57 5.58 5.92 5.82 6.07 6.00 5.90 5.93 6.19 5.67 5.98 6.30 5.25 6.41

MAGIC MESE 8.13 5.88 5.67 5.75 7.00 5.67 6.63 6.00 6.00 7.00 7.50 5.83 6.00 7.50 5.83 6.00 4.00 5.83 5.50 5.50 5.75 8.67 5.67 5.88 6.00 6.83 6.00 5.63 6.13 6.00 6.50 5.75 6.25

MAGIC CAMPO 7,28 5,8 5,5 5,5 6,5 6 6,29 6,34 6,19 5,7 6,39 6,08 5,88 6 6,5 6 6,17 6,31 6,18 6,33 6,2 5,5 6 6,41 5,6 6,31 5,5 5,55 6,71 5,88 6,1 6,25 6 5,61 6,27 6,21 5,5 5,57 6,13 6,42

OPTA INDEX 949 403 130 757 840 50 516 518 772 527 763 595 -49 412 758 744 964 344 517 644 457 570 1160 262 871 75 652 218 659 691 270 182 742 614 650 407 647 368 201 694

GAZZA INDEX 71 a 62 S S 63 a 82 a 43 S 45 S a 61 a a 57 a 59 R 67 S 45 a S a S 76 R 48 a 70 a 53 S 53 S 69 a a a a a 63 a a 67 a 48 a 63 a 70 a a a a S 50 a a 69 a 60 a 62 a a 56 a 57 R R 68 a

serie di dati che comincia con le presenze e viene modificato ogni settimana in base a decine di para metri: i minuti giocati, i palloni toccati, i tiri, i tackle, i gol, i passaggi e tutto quel che succede in un match. Ogni gesto tecnico porta punti, ogni errore ne toglie. Tanto che l’indice può essere anche negativo. Medie di ruolo aggiornate: portieri 875,42, difensori 593,05, centrocampisti 491,96 e attaccanti 520,18 Il Gazza index parte dal dato Opta ma va solo da 1 a 99 e viene tarato in pura funzione fantacalcistica te nendo conto non soltanto del passato ma anche del futuro, della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) sono indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana. E’ diverso da pagelle e altro? Non fosse così a che cosa servirebbe?

GONZALEZ (LAZ) GRECO (ROM) GROSSI (SIE) GUANA (CES) GUARIN (INT) HAMSIK (NAP) HETEMAJ (CHI) IBARBO (CAG) INLER (NAP) IZCO (CAT) JANKOVIC (GEN) JENSEN (NOV) JORQUERA (GEN) JOVETIC (FIO) KHARJA (FIO) KONE (BOL) LAMELA (ROM) LANZAFAME (CAT) LAZZARI (FIO) LEDESMA C. (LAZ) LORES VARELA (PAL) LUCIANO (CHI) MAGGIO (NAP) MANNINI (SIE) MARCHIONNI (FIO) MARCHISIO (JUV) MARQUES (PAR) MARQUINHO (ROM) MAURI (LAZ) MESBAH (MIL) MIGLIACCIO (PAL) MINOTTI (ATA) MODESTO (PAR) MORALEZ (ATA) MORRONE (PAR) MUTARELLI (ATA) NAINGGOLAN (CAG) NOCERINO (MIL) OBODO (LEC) OLIVERA (FIO) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALLADINO (PAR) PALOMBO (INT) PAROLO (CES) PAZIENZA (UDI)

6.09 5.77 5.67 5.85 6.10 5.88 5.97 5.94 5.76 6.12 5.88 5.38 5.95 6.22 5.77 5.67 5.90 5.72 5.56 6.18 5.70 5.83 6.12 5.80 5.60 6.35 6.00 5.92 5.87 5.66 6.14 5.50 5.62 5.95 5.75 6.00 6.11 6.17 5.60 5.58 5.96 5.38 5.17 5.76 5.81

6.14 5.77 5.94 5.80 6.30 6.49 5.88 6.33 5.78 6.06 6.52 5.38 6.36 7.66 5.85 5.69 6.38 5.82 5.73 6.47 5.70 5.83 6.45 5.76 5.57 7.00 6.62 6.58 6.41 5.71 6.29 5.00 6.04 6.56 5.78 5.50 6.12 6.94 5.48 5.66 5.98 5.75 5.17 5.81 5.91

5.83 5.67 5.38 6.50 7.75 5.17 6.50 5.88 6.00 6.67 6.50 6.00 5.75 6.50 6.83 7.75 5.63 5.25 5.50 7.13 6.75 5.25 6.67 7.00 5.75 6.63 5.00 6.75 5.83 5.50

6,25 5,61 6,43 5,93 5,75 6,47 5,96 6,09 5,69 6,3 7,31 5,33 6,06 8,25 6,14 5,46 6 5 5,67 6,75 5,5 5,8 6,77 5,5 5,17 7,61 6,63 5,17 6,5 5,56 5,86 6,09 6,79 6,12 5,5 6,18 7,71 5,5 5,25 5,82 6,13 5 5,75 5,64

464 438 371 431 1134 979 400 373 888 367 496 901 1306 590 308 485 166 666 885 645 583 279 243 1000 749 795 673 1145 700 50 178 957 396 842 739 355 482 382 516 670

58 63 50 67 71 56 58 65 61 67 73 88 70 39 65 71 68 65 61 45 80 71 60 83 65 50 54 55 67 81 54 67 63 70 55

a a S a S a a a a R a S a a S R R a a a a a S R R a a a a a R a a a S a a a a R a a a a R a

GIOCATORE PEPE (JUV) PEREYRA (UDI) PERROTTA (ROM) PESCE (NOV) PINZI (UDI) PIRLO (JUV) PJANIC (ROM) POLI (INT) PORCARI (NOV) PUDIL (CES) PULZETTI (BOL) RADOVANOVIC (NOV) RAMIREZ (BOL) RICCHIUTI (CAT) RIGONI L. (CHI) RIGONI M. (NOV) ROSSI M. (GEN) SALIFU (FIO) SAMMARCO (CHI) SANTANA (CES) SCHELOTTO (ATA) SCULLI (GEN) SEEDORF (MIL) SESTU (SIE) SEYMOUR (CAT) SIMPLICIO (ROM) SNEIJDER (INT) TAIDER (BOL) TORJE (UDI) TUNDO (LEC) VACEK (CHI) VALDES (PAR) VALIANI (PAR) VAN BOMMEL (MIL) VAZQUEZ (PAL) VELOSO (GEN) VERGASSOLA (SIE) VIDAL (JUV) ZAMPA (LAZ) ZANETTI (INT) ZUNIGA (NAP)

MEDIA VOTO 6.26 6.00 5.62 5.88 6.29 6.64 5.93 6.10 5.68 5.36 5.71 5.76 6.12 5.88 6.02 6.28 5.98 5.88 5.63 5.62 6.08 5.83 5.53 5.38 5.78 5.96 6.32 6.21 5.66 5.64 6.09 5.84 5.98 5.85 6.17 6.13 6.12 5.86 5.84

MAGIC MEDIA 6.73 6.33 5.58 5.75 6.35 6.94 6.36 6.00 5.78 6.00 5.67 5.74 6.67 5.93 6.17 7.22 6.38 5.81 5.83 5.88 6.25 6.42 5.83 5.50 5.86 6.71 6.98 6.07 6.00 5.64 6.28 5.88 5.85 5.85 6.38 6.11 6.62 5.86 5.98

MAGIC MESE 6.88 6.25 6.17 6.50 4.67 5.75 6.00 8.17 5.67 9.13 5.83 6.00 6.00 6.00 5.33 5.50 6.00 9.25 6.25 6.25 6.67 6.17 5.50 5.50 6.00 6.50 6.75

MAGIC CAMPO 7,18 6 5,43 5,55 6,18 7,41 6,12 5,71 6 6,83 5,64 5,43 7,43 6,06 6,21 6,47 6,4 5,67 5,62 6,72 6,06 6,54 6,07 5,33 6,28 6,17 7,7 6,14 6,04 5,63 6,55 6,05 6,15 5,8 7,04 6,1 7,46 5,88 6,07

OPTA INDEX 881 660 150 566 663 1434 815 284 593 221 842 409 181 1313 380 677 341 368 559 547 106 168 229 1449 460 110 366 821 482 740 453 -89 460 1077 736 808

GAZZA INDEX 77 R a S 52 R 58 S 89 a 69 R 47 S 51 R a 32 a 44 a 57 a 62 R 53 S 71 R 63 S 71 R 54 a 69 S 44 R 65 a 61 S a 57 S 61 S 79 R 45 a 45 a a R 66 a 56 S 78 R S 58 R 53 a 80 S a 56 R 66 a

MAGIC MESE 5.83 6.17 5.25 6.67 6.17 5.25 4.88 8.50 5.63 5.50 7.67 5.75 7.00 7.75 6.13 7.88 6.33 7.17 6.83 6.33 9.63 6.50 9.25 7.50 6.67 5.50 4.83 9.13 5.17 4.67 7.50 4.25 5.38 6.83 5.17 7.25 6.75 5.00 5.17 6.75 5.75 6.25 7.63 7.75 9.00 7.25 -

MAGIC CAMPO 5,5 6,41 5,75 7,44 5,72 5,82 6,5 7,14 5,71 6,53 6,06 7,39 6,17 7,25 7,5 6,96 7 6,85 6,44 5,5 6 7,5 6,91 6 5,7 6,69 8,26 5,33 6,35 8,97 6 5,95 7,5 5,88 6,9 6,75 7,79 6 5,4 7,18 7 5,5 6,53 6,88 6,57 5,57 4,5 6,25 6,96 6,38 6,46 5,73 6,19 5,35 6,82 5,69 5,69 5 6 6,43 5,24 5,4 6,05 5 5,1 6,47 7,07 5,45 6,13

OPTA INDEX 523 401 231 690 241 520 81 410 852 676 411 790 130 434 795 745 730 831 425 128 120 666 892 253 779 212 1351 671 1669 1003 310 351 5 115 97 55 234 76 171 1032 297 218 114 -6 396 146 157 641 259 730 691 924 453 226 215 34 330 597 443 5 961 351 91 1348 278 426 216

GAZZA INDEX R 39 R a 59 a 44 a 58 R S 55 R 68 a 53 S 53 R 79 a 48 S 62 a 48 a 58 S 56 a 60 R 41 R a S 56 R 59 R 35 R 64 a 55 S 74 a 38 a S 59 a 99 a a 55 S 56 R R 46 S 45 a 49 R a a a 54 a 53 S 65 a a 59 R 39 a 43 R R R S 49 S 45 S 60 a 38 S 58 R 57 S 69 R 61 a 37 a S a a 54 a 51 a S 69 R S S 79 a 60 R 44 S a

ATTACCANTI GIOCATORE ACOSTY (FIO) ACQUAFRESCA (BOL) BELFODIL (BOL) BERGESSIO (CAT) BOGDANI (SIE) BOJAN (ROM) BOJINOV (LEC) BORINI (ROM) BORRIELLO (JUV) BRIENZA (SIE) BUDAN (PAL) CASSANO (MIL) CATELLANI (CAT) DEL PIERO (JUV) DENIS (ATA) DESTRO (SIE) DI MICHELE (LEC) DI NATALE (UDI) DI VAIO (BOL) EBAGUA (CAT) FILIPPI (CES) FLOCCARI (PAR) FLORO FLORES (UDI) GABBIADINI (ATA) GIACCHERINI (JUV) GILARDINO (GEN) GIOVINCO (PAR) GONZALEZ PABLO (SIE) GRANDOLFO (CHI) HERNANDEZ (PAL) IBRAHIMOVIC (MIL) INZAGHI (MIL) JEDA (NOV) KLOSE (LAZ) KOZAK (LAZ) LARRIVEY (CAG) LARRONDO (SIE) LAVEZZI (NAP) LUCARELLI C. (NAP) MAGGIO (NOV) MAKINWA (LAZ) MALONGA (CES) MATRI (JUV) MAXI LOPEZ (MIL) MEHMETI (PAL) MILITO (INT) MORIMOTO (NOV) MURIEL (LEC) NENE' (CAG) OFERE (LEC) OKAKA (PAR) OSVALDO (ROM) PALOSCHI (CHI) PANDEV (NAP) PAZZINI (INT) PELLISSIER (CHI) PINILLA (CAG) QUAGLIARELLA (JUV) RENNELLA (CES) RUBINO (NOV) SEFEROVIC (LEC) SUAZO (CAT) TALLO (ROM) THEREAU (CHI) THIAGO RIBEIRO (CAG) TIRIBOCCHI (ATA) TOTTI (ROM) URIBE (CHI) VARGAS E. (NAP) VUCINIC (JUV) ZAHAVI (PAL) ZARATE (INT) ZE EDUARDO D.A. (GEN)

MEDIA VOTO 5.88 5.55 5.88 5.94 5.59 5.75 5.56 6.07 5.82 6.04 5.83 6.36 5.87 6.15 6.20 6.17 6.09 6.46 5.74 5.50 6.00 5.96 6.02 5.90 5.90 5.71 6.49 5.47 6.02 6.63 6.00 5.73 6.19 5.78 5.62 5.50 6.36 6.00 5.23 5.87 6.03 5.50 6.02 5.65 5.93 5.29 4.83 5.59 5.85 5.91 6.02 5.56 5.84 5.92 5.94 5.42 5.69 5.50 5.50 6.25 5.98 5.54 5.90 6.37 6.00 5.25 6.23 5.84 5.65 5.79

MAGIC MEDIA 5.83 6.02 5.88 6.57 6.14 6.32 5.94 7.17 6.37 6.41 6.83 7.46 6.13 6.59 7.61 7.44 7.11 8.40 6.46 5.62 6.00 6.93 6.59 6.20 6.02 6.34 7.73 5.62 6.82 9.42 6.00 6.11 7.76 6.22 6.60 5.69 7.36 6.00 5.35 6.79 6.79 5.50 8.11 6.32 6.70 5.46 4.83 6.08 7.06 6.54 6.52 5.97 6.53 6.98 6.50 5.71 6.00 5.38 5.75 6.75 6.50 5.91 6.41 7.15 7.75 5.25 7.08 6.28 5.95 5.88


SABATO 12 MAGGIO 2012

2

LA GAZZETTA DELLO SPORT

III

IL SETTIMANALE DEL FANTACALCISTA

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DEL PIERO AI SALUTI. SÌ, MA CON QUANTI PUNTI?

JUVENTUS-ATALANTA DOMANI ore 15 Juventus Stadium Maldini all’ultima in carriera prese 8, Baggio solo 6. Ale lascia il suo stadio: prevedibili un votone e almeno un +3 TRIBUTO A DEL PIERO

JUVENTUS

81

Oggi alle 14 parla Antonio Conte. Probabile che per la prima volta nella stagione comunichi l’undici titolare con 24 ore di anticipo. PANCHINA 30 Storari, 4 Caceres, 20 Padoin, 28 Estigarribia, 18 Quagliarella, 23 Borriello, 32 Matri. BALLOTTAGGI Lichtsteiner-Caceres 55-45%, Vucinic-Quagliarella 65-35%. SQUALIFICATI Vidal (1). DIFFIDATI Chiellini, Barzagli, De Ceglie, Marchisio, Giaccherini. INDISPONIBILI De Ceglie. ALTRI Krasic, Grosso, Manninger, Marrone. DRITTE DAL CAMPO Del Piero giocherà con ogni probabilità la sua ultima gara ufficiale nello Juventus Stadium: motivazioni a mille. Lichtsteiner invece nelle ultime uscite non ha brillato.

3-5-2

Sarà la sua ultima gara a Torino di una meravigliosa carriera in bianconero. Ale Del Piero è pronto a salutare con la sua solita classe

7,5 7

6

6

Inter

CHIELLINI

MARCHISIO

BUFFON O

BONUCCI

PIRLO

GIACCHERINI

BARZAGLI

22

Gol

3,8

Tiri a partita

1,1 1,5

%tiri nello specchio

44% 48%

20 15,9

DEL L PIERO PIER

7

77

SCHELOTTO

RAIMONDI

11

17

3

MORALEZ

CARMONA

LUCCHINI

44

5

CAZZOLA

MANFREDINI

7

7

6

5,5

10

6

BONAVENTURA

BELLINI

ALL. COLANTUONO

CENTROCAMPISTI Bravo Giaccherini Giaccherini alla Juve in estate sembrava un acquisto «low profile». Piano piano ha conquistato gli scettici ma non Conte, perché il tecnico è sempre stato un suo grande estimatore. Lui intanto si gode lo scudetto, al quale ha contribuito con 20 gare, 13 sufficienze e un gol. Un suo gol è improbabile, ma non impossibile.

7

FREZZOLINI

ARBITRO GAVA (La Rocca-Carretta) TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD2

DIFENSORI Che fortino! La Juventus è la migliore difesa del campionato e nelle nostre formazioni ideali per media voto e Magic punti è evidente il perché. Resta da sottolineare allora come Andrea Barzagli sia il giocatore di A con la più lunga striscia di sufficienze: 19. Dietro di lui, neanche a dirlo, un’altra colonna bianconera, cioè Giorgio Chiellini: per lui 16 sufficienze consecutive.

La sua prima stagione italiana è stata sicuramente positiva. Ma nelle ultime 6 gare Maxi Moralez non ha conosciuto mezze misure, alternando ottime prestazioni a insufficienze Casa TRASFERTA

19

LICHTSTEINER

MORALEZ, O TUTTO O NIENTE

78

DENIS

26 ALL. CONTE

6,5 0 LA SUA STAGIONE Del Piero Media ruolo Presenze

10

24

15

Roma

10

14 VUCINIC

21

CESENA

PALERMO

Occasioni create

8

19

Media voto ultime 5 gare

2

3

1

6

Lazio

7 PEPE

Casa TRASFERTA

6

4-4-1-1

ATTACCANTI Il fattore-compagni I Magic manager, quando un grande lascia o può lasciare la A, si chiedono che voto prenderà. Maldini chiuse con un 8 generoso, Baggio solo un 6. Con Del Piero, però, è diverso: al di là dei voti, è probabile che i compagni faranno di tutto per completare la festa con un suo gol. A proposito, se avete Pirlo attenzione anche agli ultimi bonus assist della stagione.

5,5 5,5

NAPOLI Chievo MILAN CATANIA Fiorentina LAZIO

LUCCHINI DA GRANDE Nel 2012 Lucchini è stato tra i migliori difensori dell’Atalanta in trasferta per contrasti fatti e intercettazioni

Lucchini (2012 in trasferta) Media ruolo Contrasti effettuati

21 11,3

Intercettazioni

15 13,3

Respinte difensive

81

34,8 Respinte di testa

17,1

ATALANTA

46

Schelotto affaticato ma ci sarà. Più incerto il recupero di Peluso: è pronto Raimondi. PANCHINA 16 Polito, 32 Ferri, 88 Minotti, 21 Cigarini, 18 Carrozza, 28 Gabbiadini, 90 Tiribocchi. BALLOTTAGGI Carmona-Cigarini 55-45%. SQUALIFICATI Doni (febbraio 2015), Stendardo (2). DIFFIDATI Bellini, Capelli, Carmona, Consigli, Peluso. INDISPONIBILI Capelli, Marilungo, Brighi, Consigli. Peluso. ALTRI Ferreira Pinto, Masiello, Mutarelli. DRITTE DAL CAMPO Moralez sta bene e con gli spazi può esaltarsi. Da evitare invece Frezzolini, che dovrà fare i conti con la voglia di far festa della Juventus.

35

SUPERPIPPO PER L’ADDIO, SUPERIBRA PER 30 GOL

MILAN-NOVARA DOMANI ore 15 San Siro Allegri manda in campo chi lascerà il Milan: Nesta, Gattuso, Seedorf, Inzaghi. Ma la prima scelta resta Zlatan: è a 28 reti e conoscendolo...

11

7

MORIMOTO

GATTUSO

JENSEN

FONTANA

ALL. ALLEGRI

3 ALL. TESSER

ARBITRO VELOTTO (Giallatini-Cini) TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2

io

ni

cre

% pa

a te

MEDIA RUOLO Presenze Gol

1,4 9%

ss

ag

82%

18,2

40%

35,3

lo specch io iri ne %t pa

siti vi

siti vi

po

gi

54

rtita i a pa agg ss

82%

ATTACCANTI Novara, la paura fa 99 Il GazzaIndex di Ibrahimovic chiude a livelli stellari: con le sue ottime medie e un avversario debole, è a 99 (!). È il migliore della A. Pippo ne ha ancora? Rispetto a Del Piero, Inzaghi da inizio stagione sembra meno in condizione. Ma il suo carattere, nel giorno dell’addio, può tutto.

io

ni

s

ag

CENTROCAMPISTI Fattore B Lo scorso anno ha messo la firma sul tricolore, nel 2011 12 la sua lunga assenza è stata decisiva in negativo per il Milan. Eppure Boateng resta fondamentale per Allegri: in 18 presenze quest’anno ha realizzato 10 gol e ottenuto 13 volte più di 6 in pagella. Non è detto che giochi ma, per il prossimo anno, una cosa è certa: anche alla Magic, il Boa serve sempre.

ca

ss

DIFENSORI L’ultima di Nesta Se ne va un pezzo di storia del nostro campionato. Lascia il Milan Sandro Nesta, da sempre uno delle certezze della Magi cup. Anche quest’anno gli infortuni lo hanno limitato, eppure nelle appena 5 presenze disputate a San Siro nel 2012 ha effettuato 39 respinte. Roba da top player, come il 100% di contrasti vinti e le 21 intercettazioni: mostruoso, anzi, semplicemente Nesta.

43

oc

s

% pa

54%

lo specch io iri ne %t pa

po

35,3 rtita i a pa agg ss

ca

a te

11

15%

GARCIA

GEMITI

ZAMBROTTA

34

17,3

cre

ag

gi

18,2

oc

17,3

28

Gol

siti vi

siti vi

po

84%

llo specch io iri ne %t pa

cre

INZAGHI ZAGHI

PESCE

31

gi

ss

40%

ni

8

RIGONI

LISUZZO

rtita i a pa agg ss

ag

19

9

22

po

NESTA

10

s

Gol

io

VAN BOMMEL SEEDORF RF

13

RIGONI Presenze

4

JEDA

10

MORGANELLA

PORCARI

27

ca

% pa

a te

MEDIA RUOLO Presenze

1,4 9%

4

17

14

Ha dimostrato di essere un giocatore importante per la categoria. È stato per tutta la stagione il valore tecnico in più della squadra piemontese

oc

28

AMELIA E

44,2

llo specch io iri ne %t pa

cre

11 IBRAHIMOVIC RAH

YEPES

1

s

ni

22

76

35

rtita i a pa agg ss

ca

io

MESBAH

NOCERINO

10 48%

25%

15

RIGONI PRONTO PER UNA BIG

% di realizza zio ne

Gol

4-3-1-2

gi

NOCERINO Presenze

oc

Ambrosini e Inzaghi hanno lavorato con il gruppo, a parte Van Bommel così come Pato e Thiago Silva. Miglioramenti per Muntari e De Sciglio, mentre Abbiati e Bonera sono rimasti in palestra. PANCHINA 51 Piscitelli, 5 Mexes, 18 Aquilani, 23 Ambrosini, 27 Boateng, 99 Cassano, 21 Maxi Lopez. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Abate (1). DIFFIDATI Ibrahimovic, Mexes, Seedorf, Yepes, Zambrotta. INDISPONIBILI Abbiati, Roma, De Sciglio, Bonera, Antonini, Thiago Silva, Pato, Emanuelson, Muntari. ALTRI Flamini, Valoti, Merkel, Strasser, Robinho. DRITTE DAL CAMPO In una partita che non ha più nulla da chiedere alla classifica, Ibra proverà a incrementare ulteriormente il bottino personale.

% di realizza zio ne

77

% di realizza zio ne

MILAN

4-3-1-2

Il centrocampista del Milan è stato la rivelazione della stagione: arrivato in gran silenzio, è stato determinante con i suoi inserimenti senza palla

% di realizza zio ne

NOCERINO, CHE STAGIONE

a te

% pa

ss

82%

NOVARA

32

Si restringe sempre più la coperta per Tesser che in attacco si trova con tre soli elementi sicuramente a disposizione più il Primavera Maggio. Tra i pali dovrebbe esserci Fontana mentre per Ludi si profila una staffetta con Lisuzzo o Garcia. PANCHINA 34 Tonozzi, 5 Ludi, 30 Centurioni, 19 Branca, 23 Radovanovic, 9 Rubino, 16 Maggio. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Mascara (1). DIFFIDATI Lisuzzo, Marianini, Morimoto e Pesce. INDISPONIBILI Paci, Mazzarani, Ujkani, Marianini, Coser, Caracciolo. ALTRI Dellafiore, Coubronne, Rinaudo, Da Silva. DRITTE DAL CAMPO Morimoto è in forma e vuole chiudere al meglio un anno difficile. Per Fontana l’impegno di San Siro non sarà dei più agevoli.

GLI APPUNTI LA MIA SQUADRA

LE MIE SCELTE

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Panchina 12 13 14 15 16 17 18 Altri

I MIEI CONTI +/-

Tot.

INTE R

Voti

VINCERE PER SPERARE ANCORA LAZIO - INTER

LAZ IO

Domani dalle ore 20.00

Totale

IL MIO RISULTATO

ABBONATI SUBITO

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IV

LA GAZZETTA DELLO SPORT

p

SABATO 12 MAGGIO 2012

IL SETTIMANALE DEL FANTACALCISTA

www.gazzetta .it

KLOSE VS SNEIJDER: CAMPIONI DA CHAMPIONS

LAZIO-INTER DOMANI ore 20.45 Olimpico ll tedesco alla prima in casa dopo l’infortunio, l’olandese per il quinto votone consecutivo. Cercano gol per l’Europa, prendeteli L’IMPORTANZA DI KLOSE

LAZIO

59

Reja ha un solo dubbio. In difesa, dove Biava non è al meglio. Se non dovesse farcela al suo posto giocherà Cana oppure sarà spostato Scaloni al centro con Garrido sulla fascia. Intanto oggi Matuzalem sarà operato per la pulizia del ginocchio sinistro. PANCHINA 16 Berardi, 78 Zauri, 14 Garrido, 27 Cana, 23 Onazi, 18 Kozak, 28 Makinwa. BALLOTTAGGI Biava-Cana 70-30%; Klose-Kozak 90-10%. SQUALIFICATI Dias (1), Marchetti (2). DIFFIDATI Cana, Hernanes, Matuzalem, Radu. INDISPONIBILI Alfaro, Brocchi, Hernanes, Radu, Matuzalem, Rocchi, Stankevicius. ALTRI Sbraga, Rozzi, Zampa. DRITTE DAL CAMPO Lulic è apparso in ottime condizioni domenica scorsa a Bergamo, Mauri invece dopo un periodo d’oro nelle ultime uscite è stato sottotono.

Con Klose Partite

Vittorie

5 19 24

20

27

21

6

25

MAURI

KLOSE

42

11 Media gol a partita

1,56 1,10

Gol subiti

34

12

Media gol subiti a partita

1,26 1,20

ONZALEZ 0% 0 M DIA EPARTO E

9

UDINESE

55

CANDREVA 13,3

CANDREVA

GONZALEZ 22 8

GONZALEZ

MEDIA REPARTO

MEDIA REPARTO 1,2

2,3

27,5

L’argentino in questo 2012 in trasferta fa ancora un po’ fatica: solo tre reti in 10 gare, nonostante il 75% di tiri nello specchio

Milito Media ruolo Tiri in trasferta 2012

6,8

12

% tiri nello specchio

75%

49% % realizzativa

16%

25%

Occasioni create

15

4,2

MAICON

Intercettazioni

MAICON

90

16 L

CANDREVA 1

IO

MEDIA REPARTO 7,3

LUCIO

NAGATOMO

4,4

MEDIA REPARTO 4,0

67

3,4

5,2

10,5

60

REPARTO REPART

3,4

LUCIO

LUCIO

NAGATOMO NAGA

9

MAICON 1,8

4,0

69

GONZALEZ

1,3

Milan

MILITO IN TRASFERTA SEGNA POCO

Ecco come si sono comportati in questa stagione i difensori dell’Inter contro le prime 7 in classifica % contrasti vinti Respinte difensive Respinte di testa

MAICON

LEDESMA

LEDESMA 0,4

ATTACCANTI Pazzo amaro Il 2011 12 non sarà ricordato come l’anno di Pazzini: l’attaccante dell’Inter ha realizzato appena 5 gol quest’anno, ottenendo la sufficienza in pagella in appena 11 delle 33 presenze, nelle quali ha anche sbagliato un rigore. Kozak, ancora tu? Ha giocato poco, ma si è ritagliato il suo piccolo spazio tra i protagonisti della stagione: 10 presenze, 5 insufficienze e altrettante sufficienze, più tre gol. A Bergamo l’ultima rete: pronto al bis?

PARMA

Cesena

58

Stramaccioni perde quasi sicuramente Joel Obi per la trasferta di Roma. Ieri il nigeriano ha lasciato l’allenamento per un risentimento muscolare alla coscia sinistra. Oggi gli esami, ma le speranze di averlo contro la Lazio sono minime. Per affiancare Sneijder, Alvarez (anche ieri a parte) favorito su Zarate. PANCHINA 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 23 Ranocchia, 37 Faraoni, 18 Poli, 7 Pazzini, 28 Zarate. BALLOTTAGGI Alvarez-Zarate 60-40%. SQUALIFICATI Julio Cesar (1). DIFFIDATI Milito, Obi, Poli, Sneijder, Alvarez e Zanetti. INDISPONIBILI Castaignos, Chivu, Stankovic, Obi. ALTRI Palombo. DRITTE DAL CAMPO Milito è caldissimo e con i suoi gol vuole tenere vivo il sogno terzo posto. Occhio a Castellazzi: di solito almeno un gol lo subisce.

Maicon, 30 anni

29 anni

55,9

gol go

INTER

MAICON È IL RE DEI CONTRASTI

Ecco come si sono comportati i centrocampisti della Lazio nei match contro le prime 7 della classifica Cristian Ledesma, % di realizzazione Media passaggi Tocchi in area avversaria Occasioni create

LEDESMA

6,5

gol go

6

ALL. STRAMACCIONI

CENTROCAMPISTI Guarin e il «riscatto» Sta cercando di riprendersi il tempo perduto in stagione, che l’ha visto poco protagonista anche a causa di qualche infortunio di troppo: nelle sue 5 gare in Italia, Fredy Guarin soltanto nella trasferta di Trieste contro il Cagliari non ha meritato la sufficienza (5,5). Poi due 6 e altrettanti 6,5. Ecco perché c’è tutto i nerazzurri sono interessati a riscattare il suo cartellino.

6,5

SAMUEL

14

NAGATOMO

DIFENSORI Sorrisi per Lulic È tornato dopo un lungo infortunio alla sua maniera: un bel 6,5 che ha aiutato la Lazio a vincere in trasferta. Rieccolo Lulic, grande rivelazione alla sua prima stagione italiana, che lo ha visto protagonista con 18 sufficienze su 25 gare, nelle quali per ben 6 volte ha preso 7. Tra i suoi bonus, anche 4 reti e un assist. Arrivato come terzino, si è rivelato un ottimo interno di centrocampo: un gran colpo per i Magic manager.

7

JULIO CESAR

ARBITRO DAMATO (Maggiani-Copelli) TV Sky Sport 3 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD2

Gol

25%

8

8

4

Prestazioni di grande spessore per Sneijder nelle ultime 4 gare, in cui non è mai sceso sotto il 6,5, e nelle quali ha realizzato anche tre reti, tutte in trasferta

1

25

GUARIN

ALL. REJA

Sconfitte

ANDREVA

10 SNEIJDER

KONKO

5 3

10%

CAMBIASSO

CANDREVA

29

6

MILITO

È TORNATO SNEIJDER

Casa TRASFERTA

LUCIO

19

87

GONZALEZ

TUTTO SI DECIDE IN MEDIANA

DESMA

ZANETTI

22

15

DIAKITE

Pareggi

11 ALVAREZ

1 B BIZZARRI R

MAICON

4

LULIC

LEDESMA

BIAVA

14

3

13

SCALONI

Senza Klose

10

4-3-2-1

4-2-3-1

L’attaccante della Lazio è stato determinante. La sua assenza si è sentita parecchio e rischia di essere decisiva per l’accesso alla prossima Champions

NAGATOMO 1,6

NAGATOMO

MEDIA REPARTO 1,9

MEDIA REPARTO 1,8

1,8

SE MANCA DON RODRIGO, IL CATTIVO È GILARDINO

GENOA-PALERMO DOMANI ore 20.45 Marassi Palacio è squalificato e, quando lui manca, l’attacco del Genoa fatica: zero gol per Gila e Zé Eduardo. Occhio però a Jankovic: sta bene RISCHIO MORETTI

GENOA

4-4-2

Nelle ultime quattro gare è in crescita ma il suo rendimento è macchiato da due insufficienze

39

Casa TRASFERTA

Kaladze è sulla via del recupero e potrebbe partire titolare, in quella che si preannuncia come la sua ultima partita. Per il resto, De Canio (privo di Kucka e Palacio) sembra avere pochi dubbi di formazione. Il tecnico ha insistito sul 4-4-2. In avanti, scelte obbligate, con la coppia Sculli-Gilardino. PANCHINA 22 Lupatelli, 18 Alhassan, 3 Carvalho, 4 Veloso, 19 Jorquera, 10 Birsa, 9 Zé Eduardo. BALLOTTAGGI Kaladze-Carvalho 60-40%. SQUALIFICATI Palacio (2), Kucka (1). DIFFIDATI Granqvist, Kaladze, Veloso, Gilardino. INDISPONIBILI Antonelli, Constant, Bovo. ALTRI Scarpi, Sampirisi, Marchiori, Molinelli, Krajnc, Sturaro, Wiliam, Zima, Meucci, Said. DRITTE DAL CAMPO Jankovic sta meglio e De Canio conta di nuovo su di lui per trovare i gol della salvezza. Gilardino è l’ombra di se stesso, sia sul piano atletico, sia su quello tecnico.

6

6

6

5,5 1

4-3-1-2

24

11

MORETTI

JANKOVIC

31 8 82

13

88

KALADZE

BIONDINI

3

25

81

BELLUSCHI

SCULLI UL

FREY

5 MILAN

BOLOGNA

Cagliari

GRANQVIST

10

5,6 0 BIONDINI SI SALVA

Nel centrocampo ligure è il migliore per media voto, ma per la Magic è l’unico da evitare

Biondini

Kucka

Biondini

5,92

Kucka

7 ROSSI

IL RDINO ILA 1 RATTO

4

È EDUARDO A UOLO UOL

3 2,75

5

VIVIANO

2

gol subiti s

5,68

Belluschi

5,96

Belluschi

FIORENTINA

Occasioni create

GILARDINO 0

GILARDINO 0

GILARDINO 0

PRATTO

2

Catania Parma

Media voto ultime 6

5

Chievo NAPOLI

10 5,75 0 BARRETO, QUANTI ASSIST

ATTACCANTI C’è Budan Con Miccoli indisponibile, ecco che nel Palermo sarà Budan il compagno in attacco di Hernandez. L’attaccante croato in questo 2012 ha disputato 19 gare, segnando 6 reti in 22 conclusioni verso la porta: la percentuale di tiri nello specchio è 63,64%, mentre la percentuale realizzativa è 27,27%. Per 16 volte ha messo i propri compagni di squadra in condizione di battere a rete. È lui l’uomo della speranza per i tifosi... del Lecce.

Il centrocampista del Palermo è quello che in trasferta mette a segno più assist per i suoi compagni

Assist

3

Barreto

2

2

Bertolo

Donati

Cross su azione

9

Barreto

11

10

Bertolo

Donati

43

L’imprevisto stop di Miccoli costringe Mutti a ridisegnare l’attacco rosanero. Budan promosso titolare al fianco di Hernandez. Ballottaggio Vazquez-Zahavi nel ruolo di trequartista. Rientrano Balzaretti e Barreto. PANCHINA 12 Brichetto, 6 Munoz, 18 Labrin, 14 Bertolo, 13 Aguirregaray, 16 Zahavi, 24 Mehmeti. BALLOTTAGGI Vazquez-Zahavi 60-40%. SQUALIFICATI Silvestre (1). DIFFIDATI Bacinovic, Aguirregaray, Labrin, Migliaccio. INDISPONIBILI Della Rocca, Ilicic, Acquah, Tzorvas, Miccoli. ALTRI Alvarez, Bacinovic, Lores. DRITTE DAL CAMPO Migliaccio è forse all’ultima in rosanero, le motivazioni ci sono e col Chievo ha regalato due assist. Viviano invece prende troppi gol anche se le colpe sono soprattutto delle continue amnesie difensive.

PISANO QUANTI CONTRASTI

Assist

1

gol subiti s

CESENA

42 ALL. MUTTI

CENTROCAMPISTI Speranza Belluschi E’ arrivato nel mercato di gennaio, giocando 13 partite e realizzando un gol. Belluschi è chiamato ora alla gara più importante, che dovrà assicurare al Genoa la permanenza in A. Nelle ultime 3 gare giocate, due 6 e un 4,5: serve ben altro per lasciare il segno. Faro Donati Nelle 18 gare giocate in questo 2012 ha preso per mano il Palermo con 1.162 passaggi effettuati, di cui 748 nella metà campo avversaria.

5,5 5,5

MANTOVANI

BARRETO

6

6

6

1

BALZARETTI

Gol

PRATTO

DONATI

BUDAN

L’attacco rossoblù senza il suo bomber, squalificato, è inesistente: solo Pratto, non più in Italia, è andato a segno s senze

VAZQUEZ

19

SENZA PALACIO SI VA IN BIANCO lberto Gilardino, 9 anni

23

15 MILANOVIC

ALL. DE CANIO

DIFENSORI Potenza Granqvist In casa, in questo 2012, il centrale del Genoa ha effettuato 20 contrasti, vincendo l’80% dei duelli. Di testa poi sembra insuperabile: delle sue 67 respinte difensive, 37 vengono dal gioco aereo. Al Genoa basta un punto per la salvezza e, davanti a Frey, proprio Granqvist è il giocatore più interessante per i Magic manager. Chi ci sta pensando, valuti il rischio: se il Genoa retrocedesse, i 5 e i 4 sarebbero numerosi.

Magic Media

5,86

20 MESTO

17

PALERMO

6,5

ARBITRO VALERI (Stefani-Cariolato) TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3

Media voto

5,81

HERNANDEZ

UDINESE

Media voto ultime 4

5,85

11

GILARDINO AR

Media a parte, ha subito 11 gol nelle ultime sei gare: meglio lasciar perdere Casa TRASFERTA

PISANO

MIGLIACCIO

VIVIANO A PICCO

PRATTO

In trasferta il difensore vanta numeri superiori alla media, mentre di testa Mantovani e Balzaretti sono più efficaci Contrasti a partita C % contrasti vinti Respinte difensive Respinte di testa

Andrea Mantovani, 7 anni

6

ZÈ EDUARDO R 0

ZÈ EDUARDO RD 0

ZÈ EDUARDO O 2

MEDIA RUOLO 0,25

MEDIA RUOLO 0,75

MEDIA RUOLO

3

MANTOVANI 0 presenze

MANTOVANI

1,4

BALZARETTI 3 presenze

79%

BALZARETTI 2,2

PISANO 3 presenze M MEDIA REPARTO R

2,5 2,1

90%

PISANO MEDIA REPARTO

82% 74%

MANTOVANI

8,6

MANTOVANI

BALZARETTI 3,8

BALZARETTI 1,9

PISANO

PISANO

MEDIA REPARTO

4,2 6,2

MEDIA REPARTO

4,3

1,7 3,1


SABATO 12 MAGGIO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

V


VI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012

IL SETTIMANALE DEL FANTACALCISTA

www.gazzetta .it

g

MISTER MAGGIO È TORNATO: CHE REBUS CERCI

FIORENTINA-CAGLIARI DOMANI ore 15 Franchi È centrocampista e gioca punta. A inizio e fine stagione è un fenomeno, Tutto vero, ma i voti del numero 7 vanno su e giù CERCI, STAGIONE A METÀ

FIORENTINA 45 Jovetic non ci sarà: inutile rischiare un sovraccarico al ginocchio a salvezza acquisita. La spalla di Behrami migliora: oggi si decide sull’utilizzo. PANCHINA 89 Neto, 39 Rozzio, 29 De Silvestri, 85 Behrami, 92 Romulo, 32 Marchionni, 37 Acosty. BALLOTTAGGI Cassani-De Silvestri 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Jovetic, De Silvestri, Cerci e Olivera. INDISPONIBILI Kroldrup, Vargas, Amauri, Nastasic, Jovetic, Montolivo, Gamberini. ALTRI Pazzagli, Manfredini, Ljajic. DRITTE DAL CAMPO Cerci è la punta di riferimento: dopo il gol salvezza di Lecce sta bene e ha grande entusiasmo. Natali costretto agli straordinari: è uno dei pochissimi a non aver mai avuto ricambi. Normale un po’ di stanchezza nel finale.

Partito alla grande, il centrocampista della Fiorentina si è eclissato a metà stagione ed è rimasto a bassi livelli: troppo discontinuo

3-5-1-1 23 19

Presenze

FELIPE

13 4

dalla 6ª alla 33ª

1

14

BORUC R

NATALI

Ultime 5 giornate

prime 5 partite

1,2

1

dalla 6ª alla 33ª

Ultime 5 giornate

SALIFU

13 KHARJA

IBARBO

EKDAL

PERICO

3

5 CONTI

THIAGO RIBEIRO

ASTORI

OLIVERA

51

4

PINILLA

NAINGGOLAN

6 6

6 6 5

MILAN Inter Novara Palermo ATALANTA LECCE

Media voto ultime 6 10

5,8

DIFENSORI Duracell Natali Il difensore viola ha giocato 34 delle 38 partite a disposizione: nelle ultime sei gare ha la media del 6 spaccato. Potrebbe essere la garanzia su cui puntare nella difesa della Fiorentina. Ariaudo col bonus Il centrale del Cagliari è costante e due gare fa ha anche segnato: da tenere d’occhio.

31

5,5 4,5

4,5

gol go

Media voto ultime 6

ALL. FICCADENTI

CENTROCAMPISTI Kharja col botto Il mediano della Fiorentina è reduce dal 6,5 conquistato per la bella prova contro il Lecce ed è uno dei più in forma in questo finale. Di pari passo Che cosa accomuna i centrocampisti del Cagliari in campo domani? Hanno tutti una media di 5,8 nelle ultime sei gare. Non abbastanza per chi studia per la Magic.

6

BOLOGNA Catania GENOA PARMA Chievo Juventus

AGOSTINI

CASSANI

6

5

1 AGAZZI

13

10

L’attaccante dei sardi è il protagonista di un finale molto negativo di stagione: un acquisto da evitare

Casa TRASFERTA

ARIAUDO

19

THIAGO RIBEIRO A PICCO

6

ARBITRO GALLIONE (Nicoletti-Raparelli) TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 3

Casa TRASFERTA

0

7

20

CERCI

17

31

ALL. GUERINI

Il difensore della Fiorentina ha un rendimento costante nelle ultime gare, sporcato da una sola insufficienza

6

21

23

16

PASQUAL, UNA SOLA MACCHIA

6

PASQUAL

CAMPORESE

Tiri a partita

2,4

24

LAZZARI

5

prime 5 partite

4-3-3

ATTACCANTI Jolly Pinilla Conquista sufficienze da sette partite di fila, e in questa striscia positiva ha segnato tre gol. Pinilla è l’unica nota positiva nell’attacco del Cagliari. La voglia di Olivera Quest’anno ha giocato solo 7 gare (di cui le ultime due consecutive, media 6,25). È un azzardo, ma chi vuole differenziarsi può fare un pensiero anche a lui.

10

5,3

0

BONUS IBARBO Il colombiano del Cagliari non segna fuori casa, ma ha messo a segno 2 assist: da tenere d’occhio

Cossu Gol

Ibarbo

1

0

Assist

0

1

Tiri

5 5

Cross su azione

36

13

CAGLIARI

42

Pinilla sta smaltendo le botte prese con la Juventus. Nené e Larrivey scalpitano. A gara in corso si candida all’esordio Eriksson, probabile anche il rientro di Dessena. PANCHINA 25 Avramov, 2 Gozzi, 21 Canini, 27 Dessena, 16 Eriksson, 9 Larrivey, 18 Nené. BALLOTTAGGI Pinilla–Nené 70-30%; Perico–Canini 60-40%; Ekdal–Dessena 60-40%. SQUALIFICATI Pisano e Cossu (1). DIFFIDATI Conti, Nainggolan, Ariaudo, Ekdal, Nenè. INDISPONIBILI El Kabir, Rui Sampaio. ALTRI Ruzittu, Bovi, Murru, Mannoni, Ceppelini. DRITTE DAL CAMPO Conti vuol chiudere in bellezza e va a caccia del 5o gol stagionale. Agostini accusa un po’ di stanchezza.

C’È UN AZZURRO IN STRISCIA NERA: BORINI È DA 5 CESENA-ROMA DOMANI ore 18 Manuzzi Dopo un grande inverno, l’attaccante giallorosso è in crisi. Spera di andare all’Europeo, ma viene da una lunga serie di insufficienze GUANA, POCO MA BUONO

CESENA

22

Beretta ha mezza squadra fuori uso, come spesso in questo finale. Probabile il 4-3-1-2 con il ritorno di Malonga dopo la tribuna punitiva di Novara. PANCHINA 1 Antonioli, 2 Rodriguez, 16 Comotto, 27 Benalouane, 23 Djokovic, 31 Del Nero, 94 Filippi. BALLOTTAGGI Ravaglia-Antonioli 60-40%, Lauro-Comotto 60-40%, Malonga-Del Nero 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Guana, Rodriguez. INDISPONIBILI Calderoni, Pudil, Colucci, Martinez, Martinho, Iaquinta e Mutu. ALTRI Tonti, Rossi, Urso. DRITTE DAL CAMPO Santana è l’unico giocatore del Cesena che non tradisce mai. Per Malonga, invece, nessun gol e un pieno di fischi in questa stagione.

4-3-1-2

Il centrocampista bianconero, fatta eccezione per un’occasione, è sempre stato sufficiente nelle ultime sei gare

6 LAURO

Casa TRASFERTA 6

6

6

6

6

77

Gol

Tiri

7

Del Nero

4

1

4

Iaquinta

0

GAGO

7

44 KJAER

10

16

TOTTI

DE ROSSI

5

1 LOBONT

3 4

Respinte difensive a partita

5

17

GUANA

13 13 13

MALONGA LON

HEINZE

9

15

OSVALDO

PJANIC

Respinte di testa a partita

7 MARQUINHO

CENTROCAMPISTI Pjanic, brutto finale Il progetto di Luis Enrique non è decollato, ma questo non cancella la buona annata del bosniaco Pjanic. Arrivato a Roma in punta di piedi (lui che eliminò il Real dalla Champions con un gol al Bernabeu) si è messo in evidenza con sei assist e tre reti. Male però le ultime quattro gare, con due 4 e due 5,5. Ridategli fiducia, ma dal prossimo anno.

ATTACCANTI Borini in calo Per gran parte della stagione è stato la rivelazione del torneo, ma nelle ultime cinque gare Fabio Borini sembra accusare un po’ la stanchezza: viene da cinque insufficienze consecutive. Pensare che nelle prime 18 giornate aveva preso appena tre insufficienze... Vuole riprendersi, anche in vista dell’Europeo.

4,8

1,6 1,2

ALL. LUIS ENRIQUE

DIFENSORI Ceccarelli piace La nota positiva in una stagione da dimenticare: Ceccarelli. L’esterno del Cesena ha preso 14 sufficienze su 21 presenze (con due 7 all’attivo): non male per essere un difensore dell’ultima in classifica e terza peggiore difesa del torneo. Anche un gol all’Inter e un assist tra i suoi bonus stagionali.

9,5

3,1 1,9

ARBITRO RUSSO (Rosi-Cucchiarini) TV Sky Calcio 3 HD e Sky SuperCalcio HD; Premium Calcio 2

7

1

BOJAN

ALL. BERETTA

12

Rennella

19

CECCARELLI

7

2

ROSI

14

RENNELLA R

24

T. ARRIGONI SANTANA N MORAS

RENNELLA NON PUNGE

Nonostante sia uno di quelli che ha giocato di più nel 2012 al Manuzzi, ha segnato solo una rete

11

81

GENOA Juventus Udinese Palermo INTER NOVARA

Presenze Mutu

VON BERGEN

RAVAGLIA G

5

18

25 88

In trasferta è il difensore che ha la media più bassa di palloni respinti Josè Angel Heinze Rosi Presenze

87 PAROLO

6

ROSI IL TIMIDO

4-3-3

SOSTANZA PJANIC

Il centrocampista fuori casa fa in media meno passaggi di De Rossi, ma mette a segno più assist Marquinho Pjanic De Rossi Presenze

6

13

15

Assist

1

6

1 Passaggi

35,5

58,2 64,6

ROMA

53

Luis Enrique è ai saluti, le sorprese sono dietro l’angolo. Kjaer ha una caviglia dolorante, ma ci sarà. Possibile conferma per Marquinho come esterno sinistro di difesa. PANCHINA 18 Curci, 3 José Angel, 20 Perrotta, 23 Greco, 30 Simplicio, 8 Lamela, 31 Borini. BALLOTTAGGI Lobont-Curci 60-40%, Marquinho-José Angel 70-30%, Gago-José Angel 70-30%. SQUALIFICATI Taddei (1). DIFFIDATI Borini, Cassetti, Fabio Simplicio, Josè Angel, Juan, Marquinho, Osvaldo, Pjanic e Totti. INDISPONIBILI Burdisso, Juan, Stekelenburg. ALTRI Viviani, Tallo, Piscitella, Cassetti e Cicinho. DRITTE DAL CAMPO Totti è motivato: con un gol sale a 216 nella classifica dei bomber di sempre. Come Meazza e Altafini.

FRECCIA A DESTRA, BIABIANY CREA E SEGNA

PARMA-BOLOGNA DOMANI ore 18 Tardini Va bene, Giovinco ha medie pazzesche, ma il francese è il secondo giocatore della A per dribbling tentati e riusciti. Bonus in arrivo?

6

gol o gol ol

10

29

gol go

UDINESE Cagliari LECCE SIENA Lazio Novara PALERMO Inter

ZACCARDO

17

9

VALDES

DI VAIO

80 VALIANI

11 FLOCCARI CARI

23 DIAMANTI

33 KONE

48

Gol 90

25

PORTANOVA AGLIARDI

21 CHERUBIN

RUBIN

7 ALL. DONADONI

6 TAIDER

ALL. PIOLI

BIABIANY

32

10 54%

20%

ca

Media voto ultime 8 gare

5

RAMIREZ

ANTONSSON

io

ni

s

Media ruolo

Gol

5 1,4

Gol

1,4 9%

ss

ag

72%

18,2

40%

ca

35,3

lo specch io iri ne %t pa

io

ni

s

0,8 0,8

MEDIA RUOLO Presenze

% pa

oc

Tiri a partita

37

ATTACCANTI Di Vaio calante Adesso che ha annunciato l’addio al calcio italiano, le sue prestazioni ne risentono: Marco Di Vaio nelle ultime otto uscite ha preso solo due sufficienze (nelle ultime due uscite, con Napoli e Genoa) e la sua media è del 5,75. In più, non segna dalla 28a giornata. Diamanti e Ramirez hanno cannibalizzato i bonus del Bologna.

a te

partita gi a ag ss

18,2

CENTROCAMPISTI Top Biabiany Il centrocampista del Parma è nella top15 per media voto nelle ultime quattro partite (6,62), nelle quali ha segnato anche due reti. Galloppa invece non segna, ma si mantiene costantemente sopra il sei (media ultime sei gare 6,08, a fronte di una media annuale di 5,86).

cre

siti vi

Biabiany Presenze

DIFENSORI Rischio Pavarini Il portiere di riserva del Parma ha giocato da titolare le ultime tre gare. La sua media voto è positiva (6,3) anche se ha preso due gol contro Lecce e Inter, che ne abbassano la Magic valutazione. Si salva Cherubin Tra i difensori del Bologna il migliore è Antonsson (media 5,85). Ma Portanova (5,83) e Cherubin (5,78) non sono lontani.

52

po

Biabiany, sempre presente, è il secondo giocatore della Serie A per dribbling tentati (212) e riusciti (105), in entrambi i casi dietro a Cuadrado

ARBITRO CIAMPI (Passeri-Evangelista) TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3

17,3

cre

ag

gi

10

7 0 BIABIANY SECONDO SOLO A CUADRADO

21,6

lo specch io iri ne %t pa

siti vi

gol gol ol

10

partita gi a ag ss

6

7 7 7

GALLOPPA

RAMIREZ Presenze

5

BOLOGNA

po

1

PAVARINI PALETTA

7 7

GARICS

8

Gaston Ramirez è il giocatore che ha subito più falli in questo campionato di Serie A (104)

gi

6 LUCARELLI

8

GIOVINCO OV

7,5

7,5

GOBBI

RAMIREZ E I FALLI SUBITI

oc

Affaticamenti muscolari per Modesto e Brandao. Solo oggi si saprà se i due sono disponibili per la gara con il Bologna. Stagione finita per Mirante e Mariga. PANCHINA 92 Gallinetta, 33 Santacroce, 2 Jonathan, 4 Morrone, 32 Marques, 21 Okaka, 20 Palladino. BALLOTTAGGI Floccari-Okaka 55-45%, Biabiany-Jonathan 55-45%, Valiani-Morrone 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Biabiany, Lucarelli, Mirante, Giovinco, Galloppa. INDISPONIBILI Mariga e Mirante. ALTRI Ferrari, Brandao, Pereira, Ferrario, Feltscher, Modesto. DRITTE DAL CAMPO Valdes è la sorpresa dell’anno nel ruolo di regista. Galoppa è forse il più stanco del gruppo.

Giovinco è sufficiente da nove partite, nelle quali per sette volte ha preso almeno 7 in pagella. Per lui anche 5 reti nelle ultime 6 gare Casa TRASFERTA

3-4-2-1

18

% di realizza zio ne

53

3-5-2

% di realizza zio ne

PARMA

L’IMMARCABILE FORMICA ATOMICA

a te

% pa

ss

82%

51

Mudingayi non ha smaltito la contusione al ginocchio sinistro. Pioli ha gli uomini contati a centrocampo e recupera almeno Kone, al rientro dalla squalifica come Portanova e Ramirez. PANCHINA 32 Stojanovic, 43 Sorensen, 51 Loria, 75 Crespo, 13 Pulzetti, 78 Belfodil, 99 Acquafresca. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Morleo (2). DIFFIDATI Mudingayi, Perez, Rubin e Taider. INDISPONIBILI Mudingayi, Gillet, Gimenez, Casarini, Krhin e Perez. ALTRI Lombardi, Raggi, Rickler, Vitale, Paponi, Vantaggiato. DRITTE DAL CAMPO Ramirez vuole sorprendere con altri colpi di classe in quella che sarà con ogni probabilità la sua ultima gara in rossoblù. Kone non è a suo agio quando gioca davanti alla difesa.


SABATO 12 MAGGIO 2012

5

LA GAZZETTA DELLO SPORT

VII

IL SETTIMANALE DEL FANTACALCISTA

www.gazzetta .it

TUTTI PER UNO, BERGESSIO-DI NATALE PER TUTTI CATANIA-UDINESE DOMANI ore 20.45 Massimino L’argentino segna poco ma è l’unico attaccante affidabile del Catania, mentre Totò sta ancora bene: attenti a gol e doppiette SEGNA SOLO BERGESSIO

CATANIA

48

Barrientos e Bergessio si sono allenati con il gruppo e potrebbero giocare grazie a un recupero in extremis, vanto dello staff medico. Lodi, squalificato, cederà il posto a Seymour, con Almiron che giocherà centrale. PANCHINA 29 Terracciano, 14 Bellusci, 34 Calapai, 19 Ricchiuti, 32 Catellani, 9 Suazo, 7 Lanzafame. BALLOTTAGGI Seymour-Ricchiuti 60-40%. SQUALIFICATI Lodi (1). DIFFIDATI Bellusci, Izco, Potenza, Ricciuti e Seymour. ALTRI Kosicky, Campagnolo, Wellington, Paglialunga. DRITTE DAL CAMPO Legrottaglie vuole segnare il suo sesto gol stagionale. Bergessio vuole congedarsi al meglio dal suo pubblico.

4-3-3

Nel 2012 è stato il solo attaccante del Catania ad andare a segno al Massimino. Per gli altri, solo le briciole Gol Presenze Tiri Bergessio

4 Catellani

0

MARCHESE

6

34

8

28

SEYMOUR

BARRIENTOS

4

18

30 CARRIZO R

ALMIRON

BERGESSIO ES

4

1

SPOLLI

DI NATALE

13

17 GOMEZ

1

1 HANDANOVIC

11

ASAMOAH

ALL. GUIDOLIN

PASQUALE

Nelle ultime gare da titolare, il portiere del Catania ha una media insufficiente, peggiorata dalle 4 reti subite 7 Casa TRASFERTA

6

5,5

5

gol o

UDINESE

Cesena

gol o

PARMA

Media voto ultime 3

5,8

0

10

DIFENSORI Il vizio di Marchese Il terzino di fascia del Catania, forte della media del 6 in pagella negli ultimi 5 incontri giocati, ha anche l’attitudine al gol. La stessa del compagno di reparto Legrottaglie. Anche se saranno messi a dura prova dall’attacco dell’Udinese, sono due giocatori su cui poter fare affidamento. E l’83 di Gazza Index fa sperare per l’ultima giornata.

17

5 2 - Floro Flores

12 13

2 4 - Fabbrini

6

1

ARBITRO DE MARCO (Niccolai-Di Liberatore) TV Sky Calcio 3 HD

CARRIZO DA EVITARE

Gol

3 - Torje

DOMIZZI

26

ALL. MONTELLA

Anche in trasferta il bomber dell’Udinese è il più prolifico degli attaccanti friulani, seguito da Floro Flores

3

20

MOTTA

2

DANILO

PINZI

10 IZCO

5

66

DI NATALE È SEMPRE IL RE

Presenze 1 - Di Natale

BENATIA

PEREYRA

FABBRINI

3

11

17

37 31

LEGROTTAGLIE

Ebagua

0

BASTA

12

10

3-5-1-1

8

SORPRESA BASTA

CENTROCAMPISTI Ah, che Asamoah Il centrocampista della formazione di Guidolin è una buona alternativa ai soliti centrocampisti da Magic: anche se non segna garantisce un rendimento da vero fuoriclasse (media del 6,5 nelle ultime quattro partite). Occhio anche a Pereyra, che ha una media leggermente più bassa (6,25 nello stesso periodo) rafforzata dal gol segnato contro la Lazio.

ATTACCANTI Floro l’arma segreta Nelle ultime due giornate ha segnato una rete e ha giocato bene, ma Guidolin tiene Floro Flores precauzionalmente in panchina. Il motivo? Buttarlo nella mischia se dovesse servire un colpo di coda finale col Catania. Anche perché è vero che fuori casa l’Udinese incassa pochi gol (22) ma segna pochissimo (17 reti, come il Siena).

Ha segnato e fatto 3 assist: lontano dal Friuli durante l’anno è stato prezioso

Presenze 1 - Basta

Gol

14

2 2 - Isla

9

1 3 - Fernandes

8

1 4 - Pinzi

14

1

UDINESE

61

Pinzi ha partecipato alle esercitazioni tattiche e il suo recupero può considerarsi definitivo. Confermata la squadra delle ultime tre gare. PANCHINA 21 Padelli, 16 Coda, 27 Armero, 4 Pazienza, 6 Fernandes, 25 Torje, 83 Floro Flores. BALLOTTAGGI Pinzi-Pazienza 70-30%, Pasquale-Armero 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Abdi, Armero, Asamoah, Fabbrini, Isla e Pazienza. INDISPONIBILI Isla, Ferronetti, Barreto. ALTRI Romo, Ekstrand, Neuton, Fanchone, Badu, Battocchio, Abdi, Vydra. DRITTE DAL CAMPO Basta è ritornato in grande stile per questo finale. Fabbrini è un rischio: potrebbe soffrire l’aggressività di un centrocampo dinamico come quello del Catania.

CHE MATTO MURIEL: DA 8 A 4 SENZA PASSARE DA 6

CHIEVO-LECCE DOMANI ore 20.45 Bentegodi Il colombiano nelle ultime sei partite ha preso voti altissimi e bassissimi. Torna dalla squalifica ed è un rischio, mentre Di Michele... UN GOL PER UNO

CHIEVO

46

Ci saranno parecchie novità. Sicuro il rientro di Sammarco al posto dell’infortunato Cruzado mentre in porta, con Sorrentino fuori causa, farà il suo esordio Puggioni. PANCHINA 18 Squizzi, 21 Frey, 15 Acerbi, 16 Rigoni, 56 Hetemaj, 77 Thereau, 23 Paloschi. BALLOTTAGGI Bradley-Rigoni 55-45%; Sardo-Frey 55.45%; Morero-Acerbi 55-45%, Luciano-Hetemaj 55-45% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Mandelli, Andreolli, Frey, Hetemaj. INDISPONIBILI Gulan, Moscardelli, De Paula, Andreolli, Dainelli, Sorrentino, Cruzado, Dramè. ALTRI Coletta, Mandelli, Facchinetti, Grandolfo. DRITTE DAL CAMPO Uribe ha debuttato dall’inizio a Palermo segnando un gol. Vacek non ha dimostrato il suo talento.

Nelle partite interne del 2012, gli attaccanti veronesi non sono particolarmente prolifici, quasi tutti hanno segnato una rete

Tiri Gol Paloschi (9 pres.)

1

4-3-1-2

7

13

CUADRADO

JOKIC

10 LUCIANO

12

12 17

Pellissier (9 pres.)

14

1

CESAR

6

PUGGIONI G

Cesar

8 7

15

36

GIACOMAZZI

LISS PELLISSIER

24 MURIEL

81

CARROZZIERI BENASSI

8 OBODO

79

Media ultime 4 in casa

7 6,5

Con la media realizzativa di 0,4 reti a partita, Di Michele è l’attaccante più prolifico del Lecce in trasferta

5

12

Muriel

14

Corvia

ESPOSITO

12

2

BRIVIO

ALL. COSMI

Bojinov

1

CENTROCAMPISTI Caporetto Cuadrado Finale di stagione a picco per il centrocampista del Lecce: le ultime due gare giocate sono state un mezzo disastro. Ha rimediato un 5 contro il Napoli e un 4,5 con la Juventus. Cosmi farà leva sulla sua voglia di riscatto e sulla fame di salvezza dell’ambiente leccese, ma Cuadrado non è un acquisto consigliato ai Magic allenatori.

Gol

5

28

DIFENSORI Laterali in calo Sardo e Jokic non stanno vivendo un finale entusiasmante di campionato. Il primo nelle ultime tre gare giocate ha preso un 6 e due insufficienze, mentre Jokic ha giocato 180 minuti con una media di 5,5. E niente lascia pensare che siano particolarmente motivati contro un Lecce in cerca di gol salvezza.

LECCE

3

ARBITRO BANTI (Dobosz-Preti) TV Sky Calcio 5 HD

Quando hanno giocato in casa, Acerbi e Cesar hanno avuto un buon rendimento

Respinte difensive

80

ALL. DI CARLO

CENTRALI IN FORMA

3

18

SARDO

0 0

Contrasti

DI MICHELE

VACEK

20

Grandolfo (1 pres.)

Acerbi Presenze

URIBE

DI MICHELE MICIDIALE

Presenze Di Michele

ODDO

BLASI

7

25

Moscardelli (6 pres.)

1

17

31

MORERO

30

26

90

BRADLEY SAMMARCO C

4

6

3-5-2

ATTACCANTI Uribe: spalla a chi? Il colombiano che gioca a fianco del bomber Pellissier non è da trascurare: nelle ultime due gare ha fatto bene, andando anche a segno contro il Palermo. È da tenere d’occhio, soprattutto se il suo compagno di reparto dovesse prendere un giorno di vacanza anticipata.

3

MURIEL INCOSTANTE

L’attaccante salentino è al rientro dopo la squalifica. Ha avuto un andamento altalenante nelle ultime sei gare Casa TRASFERTA

8,5

7 6

5,5 gol go

5

4,5 4,5

Roma LAZIO Parma CATANIA Napoli JUVENTUS

36

Cosmi ha provato il 3-5-2. È rimasto a riposo Esposito, disponibile per Verona, mentre è out Ingrosso che ha riportato una sospetta frattura al setto nasale. A centrocampo ballottaggio Obodo–Bertolacci. PANCHINA 1 Gabrieli, 3 Di Matteo, 47 Tundo, 6 Giandonato, 91 Bertolacci, 10 Bojinov, 11 Seferovic. BALLOTTAGGI Obodo–Bertolacci 55-45%, Brivio–Di Matteo 60–40%. SQUALIFICATI Miglionico (1), Delvecchio (1). DIFFIDATI Corvia, Brivio, Giacomazzi, Bertolacci. INDISPONIBILI Julio Sergio, Corvia, Petrachi, Tomovic, Ingrosso. ALTRI Falcone, Piatti, Grossmuller. DRITTE DAL CAMPO Di Michele è apparso il più brillante negli ultimi allenamenti. Emergenza difesa: Oddo rientra dopo due gare.

UN GOL DI LARRONDO? PRIMA DEVE TIRARE...

NAPOLI-SIENA DOMANI ore 20.45 San Paolo L’attaccante del Siena, deludente in stagione, ha una chance da titolare. Ma nel 2012 ha giocato 6 partite e calciato in porta solo 5 volte

NAPOLI

58

Solo oggi Mazzarri deciderà se inserire Campagnaro tra i convocati: è guarito, ma forse verrà risparmiato. Grava e Maggio insidiati da Zuniga e Fernandez. PANCHINA 15 Colombo, 21 Fernandez, 3 Fideleff, 18 Zuniga, 31 Dezi, 90 Ammendola, 16 Vargas. BALLOTTAGGI Maggio-Zuniga 60-40%, Grava-Fernandez 60-40%. SQUALIFICATI Cavani (1), Aronica (1), Dzemaili (1). DIFFIDATI Inler, Grava, Zuniga e Maggio. INDISPONIBILI Donadel, Campagnaro. ALTRI Rosati, Lucarelli. DRITTE DAL CAMPO Lavezzi rientra titolare dopo tre panchine consecutive e cerca il suo decimo gol in campionato nell’ultima in casa. Rischioso affidarsi a Britos: dopo la prestazione a Bologna. Gli manca continuità di rendimento e ne risente fisicamente.

PANDEV E LAVEZZI, SE MANCA IL MATADOR… Lavezzi e Pandev vanno meglio quando al loro fianco gioca Cavani. Il macedone, senza il Matador, ha realizzato 2 gol in due gare

3-5-2

Lavezzi

25

Pandev

24

85 BRITOS

Lavezzi

7

Pandev

Lavezzi

52

Pandev

26

Gare

2

Pandev

2

Gol Lavezzi

0

Pandev

2

Occasioni create Lavezzi

3

28

CANNAVARO DE SANCTIS S

GRAVA

ALL. MAZZARRI

SENZA CAVANI Lavezzi

1

4

Occasioni create

Pandev

0

17 HAMSIK

2

Gol

VITIELLO

DOSSENA

CON CAVANI TITOLARE Gare

2

8

22

22 DESTRO

8 VERGASSOLA

LAVEZZI

88

14 GAZZI

INLER

29

23

PANDEV AND

GARGANO

3-5-2

9 LARRONDO

15 BELMONTE

80

25

CONTINI PEGOLO

Presenze

23 BRIENZA

11

3

MAGGIO

DEL GROSSO

19 TERZI

ALL. SANNINO

ARBITRO CELI (Iannello-Bianchi) TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2

DIFENSORI Prova da capitano Molto probabilmente Grava saluterà il San Paolo. Uno degli eroi della scalata azzurra dalla Serie C alla Champions League potrebbe anche meritare la fascia (più volte indossata) per la parata finale. In questo 2012 ha giocato poco: appena due gare in casa, ma con il 100% di contrasti vinti (solo 4 su 4...). È un gladiatore, questo è sicuro.

CENTROCAMPISTI Grinta e muscoli Simone Vergassola e Alessandro Gazzi sono garanzia di pressione ed equilibrio tattico, due colonne portanti per Sannino. Per il primo, nel 2012, venti gare giocate, 938 passaggi effettuati e sei cross su azione. Per Gazzi 19 presenze, 690 passaggi e 7 cross. Ma il loro compito è più di rottura che di impostazione.

DESTRO E LA STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE Mattia Destro è una delle più belle realtà del nostro calcio. L’attaccante del Siena ha giocato 5 gare in più nel girone di ritorno, nel quale ha migliorato la media di tiri a partita (2) e aumentate le occasioni da gol create

ATTACCANTI Occasione Larrondo Per Larrondo campionato mediocre con un solo gol all’attivo. Più che altro però preoccupano le appena 12 presenze, con 7 insufficienze. Nel 2012 solo 5 tiri in porta in 6 gare, troppo poco per un attaccante che per molti poteva fare il salto di qualità. Può essere la chance giusta per meritare quantomeno la riconferma...

Andata

12

Ritorno

17

Gol Andata

5

Ritorno

6

Tiri a partita Andata

1,7

Ritorno

2,0

% di realizzazione Andata

25%

Ritorno

18%

% tiri nello specchio Andata

55%

Ritorno

56%

SIENA

44

Siena con la difesa a tre a Napoli, anche se Sannino dovrà rinunciare a Pesoli e Rossettini, che anche ieri hanno effettuato programma differenziato. In avanti Larrondo potrebbe essere utilizzato al fianco di Destro. PANCHINA 1 Brkic, 21 Rossi, 36 Bolzoni, 77 Sestu, 10 D’Agostino, 17 Grossi, 81 Bogdani. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Del Grosso, Destro, Gazzi, Giorni, Larrondo, Mannini, Rossettini, Terzi, Vergassola e Vitiello. INDISPONIBILI Calaiò, Angelo, Pesoli, Rossettini. ALTRI Acosta, Codrea, Parravicini, Farelli, Giorgi. DRITTE DAL CAMPO Destro vuole staccare Calaiò tra i bomber stagionali. Belmonte non è al meglio fisicamente.


VIII

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 12 MAGGIO 2012


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