Rivista del club ACS auto & lifestyle

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auto

& lifestyle

® INTERVISTA AD ANTONIO PERUGINI «Via sicura»

È necessario ricalibrare le sanzioni

® POLITICA DEI TRASPORTI

Basta aumenti delle tasse di circolazione Sostenete il referendum

® LA PROVA

Nuova BMW Serie 2 Active Tourer Una sobria rivoluzione

Dicembre 2014 - Nr. 6 Automobile Club Svizzero

the club


Raggiungere con grande flessibilità il proprio obiettivo di risparmio Con una moderna soluzione previdenziale si può accumulare capitale e al contempo essere preparati ai cambiamenti della vita.

Il risparmio individuale diventa sempre più importante. Spesso le rendite del primo pilastro (AVS) e del secondo pilastro (cassa pensione) non sono più sufficienti a mantenere nella terza età lo standard di vita abituale. Perciò vale la pena pensare per tempo alla previdenza privata, poiché quanto prima si inizia a risparmiare regolarmente, tanto maggiori saranno le riserve finanziarie nella terza età. Il cosiddetto effetto dell’interesse composto gioca un ruolo decisivo a questo proposito. Soluzioni previdenziali moderne coniugano l’accumulo di capitale con la protezione finanziaria dai rischi come decesso e incapacità al guadagno. Anche in caso d’incapacità al guadagno è garantito il raggiungimento dell’obiettivo di risparmio, poiché in questo caso l’assicuratore si assume il pagamento dei premi. Una buona soluzione previdenziale può essere inoltre integrata in caso di necessità con una rendita in caso di incapacità di guadagno e con un ulteriore capitale in caso di decesso. Oltre all’accumulo di capitale e alla protezione dai rischi, alle persone che esercitano un’attività lucrativa la previdenza privata nel pilastro 3a offre inoltre altri interessanti vantaggi fiscali: i premi versati possono essere dedotti dal reddito. Non sempre la vita va secondo i nostri piani. Proprio per questo è importante che scegliate un’assicurazione sulla vita che si adatti perfettamente alla vostra attuale situazione di vita e consenta un margine d’azione finanziario sufficientemente grande. Quanto è importante per voi una buona previdenza? Avete la possibilità di stipulare una soluzione previdenziale moderna già con contributi mensili a partire da CHF 100 e successivamente estenderla senza esame dello stato di salute. In caso di cambiamenti nella vita – costituzione di una famiglia, soggiorno all’estero, perfezionamento professionale – o eventuali periodi di ristrettezze finanziarie il pa-

gamento del premio potrà essere ridotto per diversi anni oppure persino essere sospeso, e questo mantenendo ancora la completa protezione dai rischi. Danilo Jopiti Responsabile Commercial Business & Brokers Regione Ticino

✁ Tagliando SPEDIRE A Automobile Club Svizzero Amministrazione Centrale Wasserwerkgasse 39 3000 Berna 13 Fax + 41 31 311 03 10

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Ditta

Cognome Nome Via / nr.

CAP/Località

Telefono

Data di nascita


SOMMARIO

auto

EDITORIALE Ottobre-Novembre 2014 - Nr. 5 Automobile Club Svizzero 1

the club

& lifestyle

Numero 6 dicembre 2014

BUON 2 15 !

Prossimo numero febbraio-marzo 2015

® INTERVISTA A CARLO CROCI

Lo svincolo di Mendrisio

È senz’altro un’opportunità di miglioramento

® APPUNTI

«Via sicura»

È repressione stradale?

® LA PROVA

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Una «tigre» di Crossover

In copertina BMW Active Tourer

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L’INTERVISTA Antonio Perugini «Via Sicura» È necessatio ricalibrare le sanzioni THE SHOP Per i tuoi viaggi e la cura del tuo veicolo POLITICA DEI TRASPORTI Basta aumenti delle tasse di circolazione Sostenete il referendum

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Il Comitato, la Direzione e il Personale di ACS Ticino augurano a tutti voi, cari Soci, un felice Anno Nuovo.

APPUNTI Condurre vetture estere in Svizzera 12 Ecco le disposizioni Silvio Moser 15 Un libro e una mostra per ricordarlo SPORT Campionati ticinesi ACS-TI 2014 Lotus Cup Italia Protagonisti gli equipaggi ticinesi

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THE CLUB ACS Un look rinnovato per l’ACS

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Nez Rouge, per un ritorno a casa sicuro

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Servizio ACS a confronto con gli altri 13 Agevolazioni per i Soci LA PROVA Nuova BMW Serie 2 Active Tourer Una sobria rivoluzione

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SICUREZZA STRADALE «Fermati sempre» 21 Campagna per una maggiore attenzione verso i bambini AUTOMOBILI D'EPOCA Brabham La vettura dei campioni

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VIAGGI Engadina 26 150 anni d’incanto e turismo invernale

Rivista ufficiale dell’Automobile Club Svizzero Sezione Ticino in collaborazione con

π In alto da sinistra: Gilberto Zwahlen, Gianmarco Balemi (Direttore), Sandro Rovelli (Vice-Presidente), Giacomo Garzoli (Presidente) e Elvezio Codoni In basso da sinistra: Marialuisa Merlini, Manuela Ponti, Elias Bertini e Sara Conti

IMPRESSUM Direzione ACS Sezione Ticino via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno Tel. 091 751 46 71 - Fax 091 751 80 68 www.acs.ch - locarno@acsti.ch Organico Presidente: Giacomo Garzoli, Maggia Vice presidente: Sandro Rovelli, Castagnola Membri di comitato: Fernando Quadri, Vaglio Elvezio Codoni, Chiasso Gilberto Zwahlen, Mezzovico Michele Bertini, Lugano Direttore: Gian Marco Balemi, Contra

partnership for mobility

Progetto grafico e impaginazione Giuseppe Gruosso, Tipografia Stazione SA, Locarno Fotografie Archivio ACS, Elias Bertini Auto & lifestyle Appare 6 volte l’anno e l’abbonamento è compreso nella tassa di socio ACS INSERZIONI PUBBLICITARIE Bellinzonese e valli Gabriele Jezzi - CP 84 - 6514 Sementina Tel. e Fax 091 857 56 12 - Mobile 079 354 00 35 info@ilvantaggio.ch

Redazione e coordinamento Elias Bertini / elias.bertini@acsti.ch

Locarnese e valli publivita Sagl - Marco Sasselli - CP 863 - 6601 Locarno Tel. 091 791 00 11 - Fax 091 791 84 42 Mobile 079 651 06 53

Stampa Tipografia Stazione SA via Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26 www.editore.ch - info@editore.ch

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4 L’INTERVISTA

Intervista ad Antonio Perugini Sostituto Procuratore generale

VIA SICURA È necessario ricalibrare le sanzioni Via Sicura, il programma approvato dal Parlamento federale nel giugno del 2012 con l’intento di rafforzare le condizioni di sicurezza sulle strade elvetiche, potrebbe essere presto oggetto di votazione popolare. In Vallese, com’è noto, è stato fondato un comitato d’iniziativa incaricato di redigere un testo che mira a «sopprimere la possibilità di infliggere pene detentive e impedire il sequestro dell’automobile». Ne abbiamo parlato con il Sostituto Procuratore generale, Antonio Perugini.

Lei, tempo fa, ha proposto qualche riflessione in merito alle norme che disciplinano i provvedimenti contro i cosiddetti pirati della strada. Esiste una proporzionalità tra chi supera taluni limiti di velocità e chi commette generi d’illecito ritenuti più lesivi dell’ordine pubblico e delle persone? ® «Il problema che si pone è legato alla rigidità delle sanzioni introdotte: da un minimo di un anno di detenzione a un massimo di quattro. Questo intervallo non è in armonia con quanto previsto per tutti gli altri reati, compreso quelli concernenti la Legge sulla circolazione. Ciò significa che, per il giudice, è praticamente impossibile poter calibrare proporzionatamente la pena in base alla gravità della colpa, ai moventi, alle condizioni personali, alle circostanze oggettive dell’infrazione, eccetera. ® L’opinione pubblica, inoltre, fatica a recepire la severità delle nuove norme, soprattutto se posta in relazione ad altri reati che, nell’immaginario collettivo, sono ritenuti ben

più gravi dal profilo della compromissione dell’ordine pubblico, della sicurezza e dell’incolumità. Penso, in particolare, alla violenza carnale o alla rapina a mano armata; anch’essi, prevedono infatti un minimo di un anno di detenzione. Il furto aggravato, cioè commesso in banda, con un’arma, creando un’elevata potenzialità di pericolo, può essere punito con un minimo di 180 aliquote, ossia 6 mesi».


L’INTERVISTA 5

indiscriminatamente. Non tanto in Ticino, ma soprattutto nei grossi centri della Romandia, il problema è diventato acuto, vista la grande diffusione di rilevatori di velocità. ® Le conseguenze sono molteplici e, oltre l’imputato, riguardano direttamente anche le strutture organizzative degli enti di pronto intervento: come dovrà comportarsi, ad esempio, un corpo di Polizia nei confronti di un suo agente sottoposto a indagine? Bisognerà sospenderlo? Destinarlo ad altri incarichi? ® Tutto ciò è destabilizzante per i professionisti stessi, costretti a mettere a repentaglio il proprio posto di lavoro e a rischiare condanne importanti mentre svolgono le mansioni loro assegnate. Non è certamente una situazione ideale e rappresenta una difficoltà in più per chi deve giudicare questi casi».

Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di superamenti delle velocità consentite. Alle restrizioni non sfuggono nemmeno polizia e corpi di pronto intervento… ® «Nella legge non vi sono attenuanti per chi agisce nell’ambito di un dovere di funzione. Questo, ovviamente, pone alcune complicazioni di fondo, perché l’inchiesta deve essere condotta in maniera identica per tutti,

Via Sicura, nella sua forma attuale, non comprende alcun elemento distintivo neppure riguardo a chi deve agire sotto copertura, senza l’ausilio di lampeggianti e sirene… ® «Inseguimenti? Pedinamenti? Attività consentite, ma che possono essere altrettanto compromesse se il rischio è d’incappare in un radar e nelle relative conseguenze sanzionatorie. Si tratterà quindi di sistemare legalmente i presupposti secondo cui è possibile compiere questo genere di operazioni».

Lei, naturalmente, condivide l’opinione secondo cui chi assume atteggiamenti estremamente pericolosi nella circolazione deve essere punito in maniera esemplare. Come ridelineare, sia sul piano legislativo sia su quello etico, ciò che può essere definito criminale, distinguendolo nettamente da azioni che, seppur gravi, non dovrebbero sfociare in un vero e proprio procedimento penale? ® «Nessuno mette in discussione che si debbano prevedere delle condanne, anche esemplari, per coloro che si comportano in maniera criminale o delinquenziale sulla strada; non v’è alcuna differenza con altri ambiti della società civile. Il fulcro della discussione concerne la loro rigidità. ® Ciò che purtroppo abbiamo rilevato, è che tutti i reati da «pirati» sono finora soltanto e unicamente da ricondurre a eccessi di velocità costatati dai radar, fissi o mobili che siano, dove la prova risulta inequivocabile. L’approfondimento in aula, anche se reso obbligatorio, è quindi spesso superfluo. Via Sicura era invece stata studiata per incidere in maniera significativa su altre condotte da veri criminali: ad esempio, gare o inseguimenti folli. Questi episodi sono, in genere, molto più difficilmente accompagnati da elementi probatori altrettanto evidenti e ineccepibili (solitamente, si tratta di riscontri visivi degli agenti di polizia o di


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L’INTERVISTA 7

presuppone che il numero d’incidenti rimane importante. Fatta questa premessa, è veramente troppo difficile ricondurre tali risultati unicamente all’inasprimento delle sanzioni. Vi sono altri fattori che vi concorrono in egual misura: il miglioramento, ma anche la saturazione, della rete viaria, la costante evoluzione tecnologica applicata ai veicoli, l’ampliamento della formazione dei conducenti, eccetera». testimoni). Ecco, quindi, la necessità di svolgere un processo per approfondire ruoli e responsabilità». Via Sicura ha portato ad un ulteriore incremento della mole di lavoro, già molto importante, con cui si deve confrontare la Magistratura. Se l’iniziativa popolare avanzata in Vallese dovesse avere successo, che cosa cambierebbe concretamente per voi, anche in termini di risorse e investimenti? ® «Oggigiorno, tutti questi casi sfociano obbligatoriamente in un processo pubblico e quindi, per quanto attiene al Ticino, in un deferimento davanti alle corti delle Assise correzionali. ® Ciò si traduce in un impegno non indifferente sia per gli apparati giudicanti e inquirenti, sia per l’imputato, che deve organizzare la sua difesa (senza dimenticare le possibilità di ricorso, eccetera). Questo, perché la forchetta di pena contemplata da Via Sicura non permette di liquidare il tutto con un semplice decreto d’accusa, i cui parametri d’attuazione si limitano a una detenzione massima di 6 mesi. Andare in aula diventa un esercizio forzato che implica costi ed energie. Solo

per quest’anno, siamo già ad una quindicina di casi». Sono state redatte delle statistiche sulle conseguenze che questo programma di repressione stradale potrebbe implicare nell’ambito dell’occupazione delle carceri, pensando in particolare alle pene sospese condizionalmente che, probabilmente, sono già state inflitte in gran numero? Potrebbe rappresentare un problema? ® «Sarà una questione che potremo costatare solo nei prossimi anni. Non dobbiamo però dimenticare che la condizionale, di regola, viene applicata soltanto alla prima infrazione, se non sussistono precedenti di rilievo. La recidiva, in questo o in altri ambiti, si tramuta in espiazione della pena e, siccome questa è detentiva, nel carcere». Dai dati a vostra disposizione, vi sono degli indicatori che confermano un miglioramento, sulle strade elvetiche, dopo l’introduzione delle nuove norme? ® «Le statistiche testimoniano una diminuzione costante della mortalità, ma non si può dire altrettanto dei feriti. Ciò

Più in generale, secondo lei, come mai vi è una tendenza sempre più marcata a intervenire con la repressione in vari ambiti? Si tratta di un metodo effettivamente più efficace? ® «Esiste senza dubbio uno spazio di riflessione sull’adeguatezza di pene estremamente severe nei confronti di questi comportamenti. Già dal 2005, anno in cui sono stati prolungati in modo massiccio i periodi minimi di revoca della licenza condurre, abbiamo rilevato un aumento esponenziale dei casi di guida malgrado la revoca. ® La severità della pena ha una curva d’efficacia che, quando oltrepassa il picco massimo (diventando sproporzionata), non produce più alcun effetto positivo e, anzi, innesca un meccanismo di compromissione con altri reati o d’incitamento a commetterne. ® Questi concetti sono stati applicati fin dall’inizio del Codice penale: le sanzioni vanno calibrate anche in funzione della ricettività di chi le subisce e del sentimento di giustizia vigente in quel preciso momento storico e culturale, perché togliere la speranza di un reintegro significa sostanzialmente incoraggiare la recidiva». di Elias Bertini

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8 THE CLUB ACS

Un look rinnovato per l’ACS Anno nuovo, immagine nuova: con il 2015 l’ACS cambia la sua veste grafica, mettendo in risalto un carattere moderno e dinamico. Il sito web, tutti gli stampati, le tessere di socio e, non da ultimo, la copertina della rivista, seguiranno questa evoluzione. Rimarrà invece pressoché invariato il logo del Club, nel segno della più squisita tradizione aziendale. ® Garantire il meglio puntando all’eccellenza. Dall’inizio del 2015, l’ACS si presenterà con una nuova identità grafica che, man mano, verrà estesa al web, agli stampati, alla tessera di socio e anche alla rivista. «Vogliamo dare maggior risalto agli elementi grafici, in modo da rendere più accattivante la nostra immagine», afferma Mathias Friedli, responsabile Marketing e Comunicazione dell’ACS. «Era tempo d’introdurre qualche cambiamento, perché il nostro layout risultava ormai un pochino datato». ® Il sito web è stato completamente riprogettato e modernizzato. Grazie alla programmazione secondo la metodologia responsive web design (RWD), i contenuti saranno rappresentati in maniera otti-

male anche sui dispositivi mobili. Gli utenti potranno così orientarsi perfettamente tra le pagine ACS anche su smartphone e tablet. Da «Auto & lifestile» semplicemente «Auto» ® I primi ad accorgersi dei cambiamenti sarete voi, stimati lettori di «Auto & lifestile». Dalla prima edizione del 2015, infatti, la rivista del Club si chiamerà, nelle tre lingue nazionali, semplicemente «Auto». Gli adattamenti alla veste grafica concerneranno per ora soltanto la copertina. All’interno, troverete come finora contenuti di alto livello, proposti da una redazione che vi fornirà a domicilio informazioni su tendenze e innovazioni nel settore della mobilità. L’ACS intende dedicare sempre più tempo alla produzione della rivista. Più immagini, più colori, più emozioni ® La nuova identità visuale si noterà soprattutto negli stampati e sul sito acs.ch.

π Più immagini: la copertina di «Auto» nella nuova veste.

In tutte le pubblicazioni lo spazio dedicato alle illustrazioni sarà maggiore e le superfici in nero risulteranno ridotte al minimo. Inoltre, è stato scelto un nuovo tipo di carattere che, unitamente agli altri elementi introdotti, faciliterà la scorrevolezza nella lettura. ® «Abbiamo ridefinito la nostra immagine, compiendo notevoli passi in avanti rispetto alla grafica attuale», conclude soddisfatto Mathias Friedli.

Annunci la sua panne Il vostro vantaggio

In modo semplice e rapido L’app ACS dispone di molte funzioni utili che la aiutano in caso di guasto. Ad esempio, segnalando una panne tramite smartphone, la sua posizione verrà localizzata automaticamente.

Inoltre, può memorizzare il suo profilo personale e indicare i numeri di telefono di persone da contattare in caso di panne. Tramite la fotocamera, può archiviare documenti come carta d’identità, licenza di condurre e licenza di circolazione. Può anche comunicare direttamente l’annullamento di un viaggio o un caso in cui è richiesta la protezione giuridica in materia di circolazione. Con l’app, inoltre, dispone immediatamente di tutti i più importanti numeri internazionali d’emergenza. L’app funziona sia su iPhone sia su cellulari Android. Il download è gratuito. Cerchi l’Automobile Club Svizzero nell’app Store.

L’app dispone di funzioni esclusive per i nostri soci. Per accedervi occorrono le ultime otto cifre del codice di socio e il numero d’avviamento postale del suo luogo di residenza. Funzioni supplementari • Convoy: sa sempre dove si trovano le persone o i veicoli che fanno parte della sua comitiva!

Esegua gratuitamente il download dell’app:

• Servizio di parcheggio • Avviso parchimetro • Funzione «Ritorna al parcheggio», utile se dovesse dimenticare dove ha parcheggiato la sua vettura

π Nuova grafica e nuova programmazione: il sito web dell’ACS è ora impostato anche per la navigazione con dispositivi mobili.

π Mathias Friedli, responsabile Marketing & Comunicazione.


THE CLUB ACS 9

A pochi giorni da Natale, chiamateci piuttosto che mettervi in strada. I volontari vi riporteranno a casa in modo del tutto sicuro.

Nez Rouge è il fulcro di un’azione promossa su scala nazionale dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale. Ha come scopo la riduzione del numero d’incidenti causati dalla guida di un veicolo in uno stato psico-fisico alterato. Da 25 anni Nez Rouge è autore di campagne di promozione in cui, ad esempio, s’invitano le persone a designare un conducente che, nel gruppo, rimarrà sobrio e potrà ricondurre gli altri a casa. Inoltre, si propone di riaccompagnare a domicilio le persone che non si sentono in grado di guidare durante le feste di fine anno. Affaticamento, alcol, droghe o farmaci sono motivi validi per comporre il numero verde 0800 802 208 e affidare le chiavi del proprio veicolo a una squadra di volontari. ® «Si può festeggiare, ma è necessario tornare a casa in tutta sicurezza e usando la testa». Il messaggio di Rodolphe, la nostra renna dal naso rosso, mira a responsabilizzare gli automobilisti nel momento in cui le loro facoltà sono alterate: ● prevedere un autista designato, la persona appartenente a un gruppo che resta sobria e si incarica di riportare a casa gli altri ● chiamare un taxi o prendere i mezzi pubblici ● chiamare una persona cara ● dormire sul posto ● o ancora, durante le feste di fine anno, chiamare Nez Rouge

L’operazione Nez Rouge è attualmente in pieno svolgimento! Azione di aiuto reciproco cittadino, da e per i cittadini: Nez Rouge organizza, durante le feste di fine anno, quasi 8’000 volontari per rendere le strade più sicure. ® Prevenzione, cuore e umanità: sono valori che «trasmettono» i nostri volontari, affinché lo spirito di festa possa continuare. In effetti, «chi vede doppio dovrebbe pensarci due volte», per la propria sicurezza e per quella altrui. I nostri volontari vi offrono un’azione concreta e simbolica durante le feste di

fine anno. Infine, Nez Rouge promuove l’«autista designato». ® Per gli utenti, la lista dei numeri diretti, nonché le date e gli orari che concernono il servizio in ogni regione, sono disponibili sul sito www. nezrouge.ch. È sufficiente chiamare il numero verde 0800 802 208 per essere riportati a destinazione con il proprio veicolo, in modo del tutto sicuro. Ci sono ancora alcuni posti per volontari: iscrizioni su www.nezrouge.ch


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POLITICA DEI TRASPORTI 11

Basta aumenti delle tasse di circolazione Sostenete il referendum ® Il tempo scorre inesorabile e i giorni a disposizione per raccogliere le fatidiche 7mila firme necessarie al nostro referendum sono ormai meno della metà. Per chiamare al voto i cittadini ticinesi sull’aumento fino al 5% dell’imposta di circolazione più cara della Svizzera, abbiamo però ancora bisogno dell’aiuto di tutti. È per questo motivo che invitiamo i lettori della rivista auto&lifestyle a compilare il formulario allegato e a ritornarlo al più presto. ® I motivi che spingono i Giovani Liberali Radicali Ticinesi a scendere in piazza, assieme ai Giovani UDC, sono molti. Anzitutto, la politica deve darsi delle priorità e non può continuare ad applicare il principio del «tassa e spendi». A maggior ragione, con l’imposta di circolazione che, non dobbiamo dimenticare, è già la più cara della Svizzera. Su questo punto abbiamo il sostegno di numerose associazioni di categoria, tra cui ACS. ® In un confronto con i Cantoni a noi vicini, quella ticinese risulta essere ben cinque volte l’imposta vallesana e il 30-40% maggiore rispetto a quella grigionese. Entrambi questi Cantoni sono, peraltro, molto simili al nostro: con una superficie viaria estesa, anche in montagna, e parecchio traffico di transito. Purtroppo, proprio quest’ultimo punto non è da trascurare perché l’aumento delle imposte andrà a toccare solo e unicamente i ticinesi, malgrado non siano certo gli unici a

contribuire all’inquinamento e al traffico sulle nostre strade. ® Se il principio della mobilità sostenibile è condivisibile, non lo è la volontà di finanziarla aumentando ulteriormente le tasse. Questo referendum non blocca i progetti già pronti a favore della mobilità aziendale, «grazie» anche ai 5 milioni di eccedenze già pagati dagli automobilisti. Infatti, si dovrebbero anche ridefinire le priorità della mobilità in Ticino. Il vivere quotidiano, soprattutto nel Sottoceneri, imporrebbe una riduzione del traffico e non la sostituzione del parco veico-

li con auto più efficienti, la cui maggior efficienza, per giunta, rimane tutta da dimostrare. Il potenziamento del trasporto pubblico e dei park and ride, ad esempio, dovrebbero essere preferiti al sistema a fondo perso dei cash bonus. Il nocciolo della questione, però, è che chi non può permettersi di cambiare automobile nei prossimi anni non deve pagarla a chi potrebbe già sostituirla senza incentivi. ® Con questo referendum vogliamo lanciare un messaggio chiaro al Consiglio di Stato: è giunto il momento di smetterla di continuare a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Ogni anno aumenta qualche tassa e anche per il 2015 sono preventivati 700’000 franchi in più provenienti dalle tasse di collaudo, che ancora una volta dovranno pagare gli automobilisti ticinesi. ® L’invito, ci tengo a ribadirlo, è di firmare e far firmare il nostro referendum anche a colleghi, amici e parenti, e di ritornare i formulari (anche incompleti) il prima possibile con l’obiettivo di poter chiamare al voto la popolazione ticinese. Il formulario allegato può essere anche fotocopiato prima di raccogliere le firme, visto che queste vanno suddivise per Comune. In alternativa, potete scaricare altri formulari dal sito www.glrt.ch o www.acsti.ch. Il vostro aiuto è importante! di Fabio Käppeli, Presidente Giovani Liberali Radicali Ticinesi


12 APPUNTI

Condurre vetture estere in Svizzera Ecco le disposizioni

Guidare in Svizzera un mezzo con targhe estere può essere fonte di problemi? Qual è la normativa in materia? Sollecitati dai nostri soci su questi aspetti, abbiamo fornito innumerevoli risposte individuali. Attraverso un articolo pubblicato sul nostro magazine, intendiamo invece fare chiarezza a un livello più ampio. A fornirci tutte le risposte, Giorgio Binda, capo della Sezione tariffa e regimi doganali della Direzione delle dogane di Lugano e Aldo Barboni, Aggiunto e sostituto capo Sezione della circolazione. Chi abita in Svizzera può condurre su suolo elvetico un veicolo munito di targhe estere? ® Binda: «Di principio le persone domiciliate in Svizzera non possono impiegare su suolo elvetico vetture estere, vale a dire non sdoganate in Svizzera. Ciò vale pure se i veicoli appartengono o sono intestati a terze persone (per esempio parenti o conoscenti). A questo proposito va rilevato che, contrariamente a quella che tende ad essere l’opinione comune, si tratta di un problema che non può essere risolto tramite una delega. Esistono però alcune eccezioni. Ad esempio, nei casi in cui una ditta estera mette a disposizione di un suo dipendente, domiciliato in Svizzera, un veicolo per il tragitto casa-lavoro, oppure se un privato noleggia occasionalmente un’auto oltre confine (o ne ottiene una sostituiva in seguito a un incidente) e la utilizza per rientrare a casa. Queste circostanze presuppongono però una dichiarazione spontanea del veicolo al momento della prima entrata in Svizzera e il rilascio di un’autorizzazione scritta da parte dell’Ufficio doganale».

Signor Binda, qual è il principio base da seguire per i cittadini che intendono trasferirsi da noi importando la propria vettura? ® «Coloro che trasferiscono il loro domicilio in Svizzera sono obbligati a dichiarare l’autovettura spontaneamente e immediatamente presso i nostri uffici doganali affinché vengano evase le relative procedure di sdoganamento. A determinate condizioni l’importazione può avvenire senza il versamento di tributi, come masserizie di trasloco. Ciò è il caso quando l’immigrato ha utilizzato personalmente la vettura all’estero durante almeno i sei mesi precedenti il trasferimento di domicilio e ha intenzione di continuare a farlo». Che cosa prevede la legge per chi trasgredisce? ® Binda: «Il conducente del veicolo, anche se non è il legittimo proprietario e pure nei casi in cui la vettura è destinata ad essere riesportata all’estero, sarà chiamato a versare i relativi tributi doganali (dazio, imposta sugli autoveicoli e IVA; complessivamente circa il 13% del valore del mezzo). Inoltre gli verrà comminata una multa». Che differenza c’è tra la legislazione svizzera e, per esempio, quella italiana? ® Binda: «A grandi linee valgono le medesime regole; cittadini domiciliati in Italia non possono impiegare in Italia vetture targate in Svizzera, vale a dire non sdoganate. Diverse sono per contro le sanzioni in caso d’infrazione. A questo proposito si possono ricordare alcuni casi di veicoli confiscati, relativi a persone domiciliate in Italia che guidavano

vetture immatricolate in Svizzera. Per ottenere informazioni in merito si consiglia di contattare le competenti autorità italiane». Signor Barboni, con lei parliamo dell’argomento trattandolo dal punto di vista della Sezione della circolazione: ® «Alcune premesse; una vettura con targhe estere di regola può essere guidata unicamente dal suo detentore. Inoltre, la persona che ottiene regolare dimora o domicilio nel nostro paese è tenuta a richiedere la licenza di condurre elvetica dopo 12 mesi dalla sua entrata». Quali passi si devono compiere per ottenere le targhe ticinesi? ® «Innanzitutto, provvedere allo sdoganamento del veicolo. In seguito, chiederne il collaudo e, infine, l’immatricolazione. Per verificarne la conformità si consiglia sempre di prendere contatto con il nostro Ufficio tecnico prima di importare il veicolo in Svizzera». Un’ultima domanda, che concerne invece i cittadini svizzeri, con la patente elvetica, che intendono recarsi all’estero: potrebbero guidare una vettura con targhe straniere? ® «Di principio sì; è tuttavia consigliabile essere in possesso pure della licenza di condurre internazionale. Suggeriamo comunque di consultare le disposizioni in materia che vigono nelle nazioni che s’intendono visitare». Per ulteriori informazioni generali v’invitiamo a consultare i siti web www.ti.ch/ circolazione o www.dogana.admin.ch.


THE CLUB ACS 13

Comparativo delle prestazioni

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Prestazioni aleatorie secondo disposizioni generali

-

Prestazione non disponible

Tasse annuali (CHF) Persone assicurate

Premium

Prestazione possibile con supplemento

Classic & Travel

Prestazione non coperta

Suppl.

Travel

Prestazione coperta

Classic

Si No

Automobile Club Svizzero 2014/2015

145.-

140.-

250.-

298.-

Altri

Copertura inclusa all'acquisto di una vettura nuova

- Il socio

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- Le persone che fanno parte della stessa economia domestica

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SERVIZIO ACS a confronto con gli altri

Veicoli assicurati - Auto e moto fino a un peso complessivo di 3,5 tonnellate

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- Motocicli

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- Camper fino a 9 tonnellate

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Prestazioni del dépannage - Guasto meccanico ed elettrico

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- Incidente

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- Furto

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Estensione territoriale - Svizzera

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- Europa

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Prestazioni in funzione dei conducenti - Veicolo/i del socio

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- Veicolo/i delle persone che fanno parte della stessa economia domestica

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No

- Veicolo/i condotto/i dal socio, non di sua proprietà

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No

- Veicolo/i condotto/i da una persona che fa parte della stessa e. d.

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No

Prestazioni prese a carico - Sevizio soccorso stradale sul posto

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- Spese recupero e rimorchio veicolo

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- Spese spedizione pezzi di ricambio

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- Panne carburante e servizio chiavi

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- Pernottamento in caso di necessità

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- Proseguimento del viaggio tramite trasporto pubblico o taxi

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- Veicolo sostitutivo

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- Rimpatrio del veicolo all'estero

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- Tassa annua ACS VISA Card Classic

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Assicurazione annullamento viaggi e assistenza Prestazioni coperte dall'assicurazione - Spese annullamento viaggio

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- Titolo trasporto o manifestazione da CHF 100.-

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No

- Spese di soggiorno e pensione di un animale domestico

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- Spese di ricerca, salvataggio e trasporto

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No

- Viaggio di ritorno e di rimpatrio

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- Spese di visita, d'albergo e alimentari

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Guida di veicoli terzi - Copertura della franchigia e del bonus

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- Costi di riparazione fino a CHF 5000.-

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Utilizzo veicoli noleggio - Copertura della franchigia fino a CHF 3000.-

Protezione giuridica circolazione mondiale - Copertura in Europa fino a CHF 250000.-

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No

- Resto del mondo fino a CHF 50000.-

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90.98.-

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Condizioni speciali ACS Sezione Ticino - Azione primo anno d'affiliazione (Socio Classic) - Tassa socio junior fino al 25esimo anno d'età*

Anche le vetture nuove non sono al riparo dagli inconvenienti

ACS si batte per la causa degli automobilisti. Gli altri fanno altrettanto?

® La maggior parte dei guasti deriva dagli apparati elettrici (60%). Sovente si tratta di problemi legati alla batteria (37%), sempre più sollecitata da apparecchi di navigazione, sistemi audio, multimedia, cellulari, eccetera. Anche condizioni atmosferiche estreme, con temperature molto rigide o, al contrario, torride, ne possono pregiudicare l’efficacia. Diverse chiamate di soccorso, inoltre, sono determinate da forature (8%), perdita o problemi con le chiavi (4,5%) e rifornimento errato di benzina (3%). Guai comuni, che non concernono la longevità del mezzo e che, quindi, non risparmiano la vostra automobile appena acquistata.

® Il Club, nella sua lunga tradizione, ha condotto lunghe battaglie a difesa dei diritti degli automobilisti, fungendo da tramite con le istituzioni a livello cantonale e federale. ® ACS, inoltre, si occupa dell’educazione stradale di migliaia di bambini ed adolescenti in tutta la Svizzera, attraverso programmi come il Merlo Bianco. Un impegno didattico che non va trascurato. ® Infine, si prodiga per aumentare la sicurezza del traffico stradale in genere, occupandosi direttamente della formazione dei nuovi conducenti e svolgendo un ruolo attivo nei programmi di patente a due fasi.


14 THE CLUB ACS

Agevolazioni per i Soci Assicurazioni e Banche Zurigo Assicurazioni

Merlo bianco Corsi di educazione stradale nelle scuole

San Salvatore Funicolare

Monte S. Salvatore SA Lugano-Paradiso 50% di sconto sul biglietto ai Soci dell’ACS.

Monte Tamaro Rivera

Sconto del 15% sul costo degli impianti ai Soci dell’ACS.

Mobilità

Cardada Impianti Turistici

Corso di patente 2 fasi

Orselina - Cardada - Cimetta 6644 Orselina/Locarno Sconto del 20% da marzo a novembre su tutti i biglietti ordinari. Non cumulabile.

Sconto di Fr. 40.– sulla prima giornata Sconto di Fr. 40.– sulla seconda giornata

Bosco Gurin

Sconto del 10% a tutti i soci ACS per la carta giornaliera durante tutta la stagione. Sconto del 20% sulla stagionale.

Sconto sui carburanti

Pagate 3,5 cts/litro di meno sulla benzina e sul diesel. Richiedete ora la vostra carta ACS/AgipPLUS.

09.03.2015/29.03.2015 Polizia Com. Locarno, Minusio-Muralto Comuni: Locarno, Muralto, Minusio Responsabile Sgt Giancarlo Scarito 6600 Muralto

Pacchetto speciale ACS

Giornaliera + piatto del giorno Ristorante Pesciüm (bibite escluse), valido fino al 29.3.2015 / Fr. 49.– alla consegna del tagliando.

Sixt Holiday Cars

Per tutti i Soci ACS dal 5 al 30% di sconto sull’autonoleggio in tutta la Svizzera.

30.03.2015/03.04.2015 Polizia Comunale Ascona Comune: Ascona Responsabile Sgt Baldassari Demain 6612 Ascona

Shopping Castellani & Cavalli

Agom Pneumatici

Sconto del 10% su tutti gli articoli. Esclusa merce già scontata.

Pneumatici Pirelli

via Pioda 10, 6900 Lugano 15% di riduzione su tutti gli articoli sportivi in vendita.

Prezzi netti per soci ACS e per ogni acquisto di pneumatici verrà regalato un buono pari al 10% del valore speso (scontabile sui nostri accessori e servizi).

13.04.2015/19.04.2015 Polizia Comunale Caslano Comune: Caslano Responsabile Cpl. Giuseppe Mantegazzi 6987 Caslano

C

Balmelli General Sport

Pirelli regala a tutti i soci dell’ACS un buono benzina all’acquisto di 4 pneumatici Pirelli. CHF 80.– per pneumatici fino a 16 pollici, CHF 120.– per pneumatici a partire da 17 pollici. Valido fino al 31.12.2014.

20.04.2015/24.04.2015 Polizia Comunale Collina d'Oro Comune: Collina d'Oro Responsabile Cdt. Marco Urbani 6925 Gentilino

23.02.2015/29.05.2015 Polizia Cantonale, Reparto del traffico Ticino Responsabile Sgtm Vincenzo Settembrini 6528 Camorino

6825 Capolago 25% di sconto sul biglietto normale ai Soci dell’ACS (escluse azioni speciali).

Conti (CHF/EUR): Conto privato con lo 0,250% d’interesse maggiorato Conto deposito con lo 0,125% d’interesse maggiorato Operazioni di cambio (CHF/EUR): condizioni di cambio a tasso agevolato +/- 0.50% - Aggio esente

10.11.2014/05.12.2014 Polizia Cantonale, Reparto del traffico Ticino Responsabile Sgtm Vincenzo Settembrini 6528 Camorino

04.05.2015/15.05.2015 Polizia Intercomunale del Piano Comune: Gambarogno Responsabile Sgt Giancarlo Sovera 6596 Gordola

Ferrovia Monte Generoso SA

Condizioni privilegiate per i soci ACS. Il 5% di sconto sulle assicurazioni per i veicoli a motore e la casa.

PROGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 29.09.2014/07.11.2014 Polizia Città di Lugano Comune: Lugano Responsabile Sgt Claudio Mastroianni 6900 Lugano

Sport e tempo libero

Controllo tecnico di base Condizioni vantaggiose per tutte le marche di automobili. Controllo base pre-collaudo Soci ACS: 59.– anziché 79.–

Gastronomia Vini & Distillati Delea

6616 Losone - www.delea.ch Sconto del 10% a tutti i membri ACS sugli acquisti presso la nostra cantina di Losone e l’enoteca di Ascona.

Ristorante La Brasera SAN VITTORE

Ristorante La Brasera

6534 San Vittore Tel. 091 827 47 77 www.ristorantelabrasera.ch Sconto del 10% su tutte le proposte gastronomiche.

Belotti Moda & Sport

via Cittadella - 6600 Locarno Sconto del 10% su tutti gli articoli sportivi in vendita. OTTICA VIGANELLO www.otticaviganello.ch

www.otticabesso.ch

Musei MUSEO REGIONALE CENTOVALLI E PEDEMONTE INTRAGNA www.centovalli.net

Ottica Viganello / Ottica Besso

Sconto del 5 % sui prodotti e controllo della vista gratuito (su appuntamento). Ottico specializzato in lenti progressive VARILUX. A Lugano, via Besso 37 091/966.51.36. A Viganello, via La Santa 17 091/970.20.34 www.otticabesso.ch info@otticabesso.ch

Museo regionale Centovalli e Pedemonte Entrata gratuita

Tel. 091 796 25 77 Aperto Ma-Do 14:00 - 18:00 da Pasqua a fine ottobre.

Museo dell’automobile di Torino. I soci ACS godono di una riduzione di 2 Euro sul prezzo d’ingresso.


APPUNTI 15

SILVIO MOSER

Un libro e una mostra per rievocare il mito di un pilota ticinese scomparso troppo presto Ci trovammo per la prima volta al Ristorante Galleria per fondare il SAR Ticino, ci guardavamo tutti in faccia. Molti tra di noi già si conoscevano. Altri erano del tutto nuovi. Tra una teoria e l’altra, tra un «faremo» e un «vedremo», si alza la voce d’un ragazzino poco più che diciottenne che dice «Mi va a cur a Arosa. Mi fa slalom». O bella, dico. Chi sarà mai costui che vuol correre davvero? Parlava un dialetto ticinese fortemente e simpaticamente tendente allo «züridütsch» ed era alto tanto così. «Mi duman iscrivi ACS e cur in do setiman». Voleva dire che avrebbe gareggiato davvero nello slalom sulla neve ad Arosa con la sua Volvo 122 S il 28 di gennaio del 1961. Quell’intraprendente ragazzino proveniva da Vaglio. «Mi ciama Moser», diceva, e aveva tutta l’aria di saperla lunga. Ma ciò che più mi colpì in lui fu la sua ferrea decisione e la sua volontà. Si sarebbe detto che quel ragazzo disponesse di doti veggenti, parapsicologiche. Era Silvio Moser, l’uomo che qualche anno più tardi avrebbe fatto impazzire dall’emozione tutta la Svizzera per le sue strepitose vittorie. È così che ha inizio il libro che Aldo Pessina, con gli amici di Silvio Moser ha voluto realizzare per commemorare i 50 anni dalla strepitosa vittoria della Temporada Argentina e i 40 anni dalla tragica morte del pilota ticinese, un’opera editoriale che non vuole essere una biografia ma desidera far rivivere il tempo nel quale Moser divenne il protagonista dello sport automobilistico internazionale.

Il libro è disponibile presso i nostri uffici di Lugano e Locarno al prezzo di 65 franchi fino ad esaurimento scorte. 22 x 28 cm 300 pagine Fontana Edizioni

I fatti di quel tempo possono fare apparire come gesta eroiche o pazzesche quelle che per i piloti di allora erano del tutto normali. Se ne sono resi conto i promotori della pregevole iniziativa rievocando con i protagonisti di allora tanti episodi nella ricerca di spunti interessanti per questa pubblicazione che, nel loro meticoloso lavoro di recupero, catalogazione e stesura, non si sono lasciati prendere la mano da quelle enfasi epiche che con facilità possono insidiare memorie lontane nel tempo. Ecco che così numerosi amici, sostenitori, manager, collaboratori, meccanici, sponsor, copiloti e avversari sportivi hanno deciso di tracciare la carriera di Silvio risvegliando e raccogliendo i loro ricordi. Aldo Pessina, avendo rivestito quasi tutti questi ruoli e condiviso gran parte delle gesta di Silvio, si è assunto il gradevole compito di fungere da filo conduttore di questa storia incredibile ed appassionante un poco raccontando e molto lasciando dire a quegli amici che hanno voluto condividere questo progetto. Preceduto da aneddoti sul bambino che voleva divenire pilota da corsa, questo libro era stato iniziato nel giugno del 1974, a un mese dalla morte di Silvio Moser, con pubblicazioni settimanali di Gian Paolo Foletti e Piergiorgio Morandi sul settimanale Eco dello Sport. Per motivi che ad oggi nessuno ricorda più, la pubblicazione s’interruppe dopo le puntate dedicate alla Temporada Argentina del 1964 che Pessina scrisse per raccontare il vittorioso esordio internazionale di Silvio. Ecco che allora puntualmente questo volume riprende tutti questi articoli che illustrano i primi anni di corse, completandoli con inserti di protagonisti di quell’epoca. Un capitolo è riservato alla storia della Bellasi F1 raccontata dal suo costruttore Guglielmo Bellasi e dal fido meccanico Beat Schenker che la realizzarono, con ricordi di Dedo Tanzi che assistette alla nascita del progetto e di Aldo Pessina che ne gestì la breve e impari apparizione nell’olimpo delle corse automobilistiche.


16 SPORT

Campionati ticinesi ACS-TI 2014 COPPA ACS TICINO 1. Daniele Luedi 2. Ivan Fantoni 3. Claudio Pellegrinelli

La sezione Ticino dell'Automobile Club Svizzero è lieta di presentare i vincitori dei Campionati ticinesi 2014 nelle rispettive categorie. La premiazione avverrà giovedì 15 gennaio 2015, dalle ore 19:30, presso il Racing Car SA Showroom Bentley in via Grancia 4 a Grancia. CAMPIONATO TICINESE VELOCITÀ 1. Mattia Stacchi 2. Luca Casella 3. Angelo Figus CAMPIONATO TICINESE RALLY-NAVIGATORI 1. Paolo Pianca 2. Moira Lucca 3. Alberto Genovesi

CAMPIONATO TICINESE RALLY-PILOTI 1. Federico della Casa 2. Ivan Ballinari 3. Stefano Mella TROFEO STORICO RALLY 1. Marco Manetti 2. Piero Galfetti


SPORT 17

Campionato a Fiore-Lorenzini. Terzo posto per Fabrizio e Sharon Scolari, padre e figlia.

LOTUS CUP ITALIA

Protagonisti gli equipaggi ticinesi

Con l’ultima prova, disputatasi a fine ottobre sul circuito di Vallelunga (Roma), si è conclusa la prima edizione del Lotus Cup Italia, campionato che ha visto schierarsi, nel corso dei 6 appuntamenti doppi in calendario, una quindicina di stupende Lotus Elise Cup PB-R. Il trofeo a squadre, con un finale di stagione al cardiopalma, è andato al giovane pilota di Morbio Inferiore Marco Fiore (classe 1995). Assieme al suo compagno Luca Lorenzini, è riuscito a spuntarla in classifica con un buon margine sul duo Marco Coldani-Ivan Capelli e sulla premiata ditta Fabrizio e Sharon Scolari, padre e figlia. Marco Fiore: ® «Ho avuto la fortuna di trovare in Luca un collega veloce e competente e nell’Essecorse un team capace di mettere a punto la vettura meglio di quanto lo abbiano fatto gli altri. Da parte mia, ho cercato di dare un contributo determinante, portando a termine tutte le gare con ottimi risultati ed incamerando punti preziosi che si sono rivelati molto utili in ottica generale». ® Luca Lorenzini si è pure aggiudicato il titolo Piloti Singoli seguito, in seconda posizione, da un altro ticinese: Fabrizio Scolari. Quest’ultimo, è riuscito anche a scalare la vetta della graduatoria relativa ai giri più veloci e, dulcis in fundo, è giunto terzo tra le squadre con

l’ausilio della giovane figlia Sharon. La ragazza di St-Antonino, non ancora ventenne, era alla sua prima esperienza in un trofeo monomarca di alto livello. Ci racconta quanto sia stato impegnativo debuttare in questa categoria: ® «È stato un anno intenso e difficile, ricco di soddisfazioni, ma anche di angosce, in cui finalmente ho potuto realizzare il sogno della mia vita: gareggiare al fianco di mio padre. Sono partita alla grande, il feeling con la macchina era davvero ottimo. Ho inquadrato i miei avversari e ho subito capito ciò che mi aspettava, felice di mettermi alla pro-

va in un campionato di tale caratura. Ad Adria, primo appuntamento, è stato un incredibile vortice di emozioni. A Monza, la bagarre che si è scatenata e la storicità del circuito mi hanno consegnato ricordi indelebili. Poi è arrivata Magione: ero piena di aspettative ma ho avuto alcuni guai tecnici alla vettura. Volevo riscattarmi al Mugello… Purtroppo sono stata bloccata su un letto d’ospedale, ricoverata a causa di un’appendicite acuta che mi è costata anche la sfida successiva sul circuito più bello di Italia, Imola. Infine è arrivata Vallelunga, iniziata con la mia miglior qualifica e un intertempo imbattibile. Quando ero ormai certa che tutto sarebbe filato liscio, mio papà è incappato in un brutto incedente, facendomi trasalire. Per fortuna non vi sono state conseguenze di rilievo. Porterò comunque nel cuore il podio ottenuto, come fosse il ricordo più bello di quest’avventura».


18 LA PROVA

NUOVA BMW SERIE 2 ACTIVE TOURER

UNA SOBRIA RIVOLUZIONE La BMW ha compiuto il miracolo, lasciando basiti i puristi del marchio: ha realizzato la prima vettura a trazione anteriore nella sua lunga e azzimata tradizione, la Serie 2 Active Tourer. A questo punto, potrebbero scattare gli applausi da soap opera, tutti dedicati ai capacissimi collaboratori di stanza a Lipsia, che hanno saputo condurre cotanta rivoluzione senza attingere al sapere maturato su illustri precedenti. Nella nostra testa, sicuramente non altrettanto brillante e illuminata, s’insinua però una vocina sommessa, che ci suggerisce: in fondo, sono 13 anni che BMW produce la Mini. Guardando ben bene, la neonata ne condivide architettura e, in parte, motorizzazioni. Pur ridimensionando un pochino il genio dei nostri amatissimi tecnici, questo è un fattore che può senz’altro essere positivo in termini di esperienza ingegneristica e, dunque, di prestazioni e affidabilità. Un ulteriore vantaggio non indifferente, è che la Serie 2 s’inserisce in un segmento clientelare (quello del monovolume compatto) che, in Europa, risulta leggermente in calo e che ha pochissimi concorrenti; forse, l’unica vera rivale è la Mercedes Classe B. Tuttavia, piace ai mercati in forte espansione, come la Cina, e le sue dimensioni allargate la rendono più sportiva e accattivante rispetto alle cugine di matrice classica.

Estetica ® Benché riprenda alcuni elementi stilistici tipici del brand (come il doppio rene sulla calandra o i gruppi ottici posteriori a forma di L), non trasmette immediatamente una sensazione di assoluto carattere; piuttosto, richiama una sobria funzionalità, declinata per sua stessa natura all’utilizzo familiare cittadino. Interni ® Malgrado siano austeri e minimalisti, appaiono molto luminosi, con generose superfici vetrate, e impressionano per gli ampi spazi ottimamente distribuiti. BMW, su questo modello, ha mantenuto

intatte le atmosfere che da sempre la contraddistinguono, esaltando quelle caratteristiche ergonomiche che consentono al conducente una guida dinamica, sicura, e in completa sintonia con tutte le funzioni di cui la vettura dispone (anche grazie al pratico head up display). La seduta è confortevole e rialzata, con una visibilità a 360 gradi sublimata dal montante anteriore sdoppiato, soluzione che riduce il più possibile i pericolosi angoli ciechi. Queste doti sono fondamentali durante le fasi di parcheggio, ovviamente con l’ausilio della retrocamera e dei sensori dedicati.


LA PROVA 19 La plancia lineare e il piccolo (ma ben leggibile) cruscotto con due strumenti circolari, sono simili a tutti quelli delle consorelle bavaresi. Diversa, invece, la consolle, che ha un vano richiudibile e i comandi del climatizzatore collocati in basso. I tanti servizi di bordo e i contenuti multimediali si attivano, invece, attraverso la consueta manopola incastonata fra i sedili (comoda una volta presa dimestichezza) e vengono visualizzati sul grande schermo centrale da 8,8 pollici. Infine, sul divanetto posteriore, che scorre avanti e indietro ed è ribaltabile per aumentare il vano di carico del baule (da 468 a 1’510 litri), c’è agio per 3 persone sulle medie percorrenze. Anche chi è di statura elevata riesce a non sfiorare il sedile anteriore con le ginocchia. Un ultimo elemento che si apprezza particolarmente, è la presenza di molteplici vani portaoggetti sparsi nell’abitacolo. Motorizzazioni e varianti ® Nella prova effettuata, abbiamo «strapazzato» una 218d dotata di un Twin Power Turbo, 4 cilindri diesel, da due litri. Un propulsore inaspettatamente performante, in grado di erogare 110 kW (150 CV), una coppia di 330 Nm e raggiungere una velocità massima di 210 km/h (abbinato a un cambio automatico a 8 marce). La gamma a gasolio si completa con il 220d (4 cilindri, 2 litri, da 190 CV) e con il nuovo arrivato, il piccolo 216d (3 cilindri, 1,5 litri, da 116 CV). Per quanto riguarda, invece, il segmento dei benzina, vi sono: il 225i, capofila con 231 CV e una coppia di ben 350 Nm, il 220i (anch’esso un 2 litri, ma da 192 CV) e il 218i da 136 CV. Sia la 225i (con cambio sequenziale a 8 rapporti) sia la 220d sono disponibili con la tecnologia xDRIVE, il sistema di trazione integrale che si adatta a condizioni stradali difficili. Gli allestimenti, come su gli altri modelli BMW di moderna concezione, sono: Base, Advantage, Sport, M Sport e Luxury. Interminabile la scelta di materiali e colori. Sicurezza ® L’apparato più interessante in quest’ambito è il Traffic Jam Assistant:

nella circolazione congestionata gestisce la frenata, lo sterzo e la giusta distanza dai veicoli che precedono. Un utile strumento è pure il dispositivo che avvisa di un possibile tamponamento, con funzione di frenata City. Non mancano il controllo dinamico della stabilità (DSC), i fari adattivi Bi-Led e un numero infinito di Air-bag. Ecologia ® BMW Efficient Dynamics è sinonimo di materiali leggeri, nuove tecnologie di propulsione e avanguardistici sistemi di gestione dell’energia. Nel corso degli anni, ha permesso di abbattere significativamente le emissioni inquinanti e oggi tutte le BMW Serie 2 rispettano gli standard Euro 6. La prova, con Gabriele Gardel ® Le prestazioni della 218d mi hanno sorpreso in maniera positiva; certo, non si tratta di una vettura sportiva e non starò a giudicare una monovolume compatta secondo questi parametri. Il motore è particolarmente reattivo, malgrado sia destinato alla città: l’ottimo spunto e il buon regime di coppia mi hanno permesso di filare sulle tortuose strade collinari, dove ho effettuato il test. Nulla da eccepire sul cambio automatico a 6 rapporti, rapido e preciso, e sulle doti comportamentali: benché soffra un po’ di rollio, vanta uno sterzo morbido e preciso nonché un ragguardevole controllo nell’inserimento in curva. Non si percepisce troppo l’effetto della trazione anteriore che, di solito, tende a sospingere il muso verso l’esterno delle curve. Anzi, è ben piantata a terra. Nessun problema di slittamento delle ruote motrici anche dopo il disinserimento del DSC. In perfetto stile BMW, la nuova Serie 2 può vantare un’eccellente ergonomia che, in un contesto urbano, facilita senz’altro ogni genere di operazione. La trovo ottima, ad esempio, per i genitori con figli impegnati nelle faccende quotidiane. Per ciò che concerne il design, considero molto azzeccata la mascherina frontale, mentre il posteriore è tutto declinato alla comodità. di Elias Bertini

SCHEDA TECNICA MODELLO BMW Serie 2 Active Tourer 218d Prezzo da 41’400 MOTORE BMW TwinPower Turbo diesel Cilindrata 1’995 cm³ Numero di cilindri 4 in linea Potenza massima 110 kW (150 CV) a 4’000 giri/min Coppia massima 330 Nm tra i 1’750 e i 2’250 giri/min PRESTAZIONI Accelerazione da 0 a 100 km/h 8,9 secondi Velocità massima 208 km/h Emissioni di CO2 114 grammi/km (classe di efficienza A) TRASMISSIONE Cambio Automatico a 8 rapporti Trazione Anteriore CARROZZERIA Lunghezza 434 cm Larghezza 180 cm Altezza 156 cm Passo 267 cm Massa a vuoto 1’450 kg (1’485 con il cambio automatico) Capacità bagagliaio 468/1’510 litri Ci piace - Reattività del motore - Versatilità - Dotazioni multimediali - Spazio - Consumi ridotti Non ci piace - Poco carattere nel design - Un po’ cara Si ringrazia il Garage Rivapiana SA di Minusio per aver gentilmente messo a disposizione la vettura test.


20 THE CLUB ACS

PATENTE DUE FASI

CONd’TetIà): GLI S (fino a 25 anni

Soci Junior ni corso. 90 FRANCHI ad og el e Premium: Soci Classic, Trav ni corso 40 FRANCHI ad og che per i valida an (la promozione è i). i gl figli de associat

ISCRIZIONE ALLE GIORNATE

I giovani pagano ancora meno Sconto di 90 franchi ad ogni appuntamento

APDC CP 1517 - CH-6710 Biasca Tel. 091 873 00 05 - info@corsi2fasi.ch

Safe Driving SA 6703 Osogna Tel. 091 863 18 78

Automobile Club Svizzero Sezione Ticino

www.corsi2fasi.ch

AIROLO-PESCIÜM

Un servizio ancora più ampio per la stagione 2014-2015

Due nuovi battipista per una migliore preparazione dei tracciati

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Arrivati alla fine di novembre, permetteranno agli addetti una maggiore tempestività nella preparazione dei 30 chilometri di piste della stazione di AiroloPesciüm. Il primo tra i due è un Kässbohrer Parkbully 300 Polar, che sostituisce una macchina vecchia, ed è particolarmente adatto e attrezzato alla preparazione dello Snowpark. L’altro, un Kässbohrer Pistenbully 600 W Select, va ad ampliare la flotta già a disposizione lo scorso anno. I due mezzi sono costati, complessivamente, circa 500mila franchi.

Nuovo ristorante Sabato 6 dicembre, alle ore 11:00, ha aperto i battenti il nuovo ristorante con servizio al tavolo per 80 persone, che si trova a Pesciüm di fianco al ristorante self-service (entrata separata). Un ulteriore, importante, tassello con cui la stazione intende ampliare l’offerta anche per la clientela più esigente.


SICUREZZA STRADALE 21

«FERMATI SEMPRE» La campagna che esorta a una maggiore attenzione sulle strade nei confronti dei bambini La terza e ultima parte della campagna di prevenzione degli incidenti «Mantieni il contatto visivo» si concentra sul comportamento corretto da tenere nei confronti dei bambini, ai quali viene insegnato ad attraversare la strada solo quando le ruote delle vetture sono completamente ferme. Ecco perché il messaggio rivolto ai conducenti dei veicoli è: «Fermati sempre per i bambini». La campagna viene lanciata dall’Automobile Club Svizzero (ACS), da RoadCross Svizzera e dal Consiglio svizzero della sicurezza stradale (CSS). Quando camminano a piedi per la strada, i più piccoli sono soggetti a molti pericoli. Il numero di incidenti gravi o addirittura mortali di cui sono vittima è davvero impressionante. Infatti, non hanno la capacità cognitiva sufficiente per riconoscere i pericoli,

valutare la velocità dei veicoli e agire di conseguenza: ecco perché richiedono un’attenzione e un riguardo particolari. ® La terza parte della campagna «Mantieni il contatto visivo», lanciata con successo alla fine del 2012, è dedicata, a partire da oggi, a questo tema, con l’obiettivo di sensibilizzare i conducenti a tenere una condotta corretta nei confronti dei bambini. Chi mantiene il contatto visivo è in grado di valutare meglio il comportamento degli altri utenti della strada e di agire di conseguenza in base alle circostanze. Nel caso dei bambini, ciò significa che la vettura deve fermarsi sempre completamente. Ecco perché il semplice slogan al centro della terza parte della campagna è: «Fermati sempre per i bambini».


22 AUTOMOBILI D’EPOCA

Non è semplicemente immaginabile parlare di una vettura appartenuta ad una gloriosa stirpe come fu la Brabham senza che vi sia un seppur minimo accenno alla sua storia, compiuta al tempo in cui l’automobilismo era un affare fra autentici eroi. Ben 35 Gran Premi di Formula 1 vinti, due Mondiali costruttori, nel ‘66 e ‘67, e 4 Mondiali piloti: il primo fu conquistato dallo stesso Jack Brabham nel 1966 (fino ad allora mai nessuno, che ricoprisse i due ruoli, vi era riuscito), i seguenti da Denis Hulme nel 1967 e da Nelson Piquet nel 1981 e 1983. ® Il marchio uscì definitivamente dal mondo delle corse ai massimi livelli nel 1992, anno in cui riuscì a prendere il via in soli tre appuntamenti. Le sue imprese rimasero però ancorate al mito e alle gesta d’innumerevoli personaggi che gli consegnarono frammenti d’immortalità. Anche la nostra terra ne fu ambasciatrice, in particolare con Silvio Moser (vedi articolo a pag. 15), che esordì nella stagione di Formula 1 del 1969 a bordo di una BT 24. All’epoca della gestione congiunta con il tecnico Ron Tauranac, la casa produsse anche monoposto destinate alle categorie inferiori e ai team clienti: oltre a Moser in F2 e F3, anche Clay Regazzoni ne fu un grande interprete, battagliando nella Formula cadetta.

La storia ® La Brabham Racing Organisation, con base nel Surrey, fu fondata nel 1962 dal pilota australiano Jack Brabham per gestire il programma agonistico del suo nuovo team. Vi si unì l’ingegnere, e connazionale, Ron Tauranac; da qui la sigla BT, seguita da un numero progressivo, per identificare i vari modelli. Il battesimo della società incaricata di assemblare le auto, avvenne invece sotto l’acronimo MRD (Motor Racing Developments). Questo nome, assegnato ai primi esemplari che partecipavano alla Formula Junior, fu però trasformato immediatamente in un più semplice «Brabham», viste le assonanze poco eleganti, in lingua francese, che il giornalista Jabby Crombac non mancò di sottolineare. ® La progettazione dei telai fu affidata a Tauranac ma il team, come altri in Inghilterra, non fabbricò mai le monoposto nella loro interezza. Si decise di sfruttare la presenza sul territorio britanni-

co di aziende specializzate in produzione di meccanica da corsa: ad esempio, la Coventry Climax per i motori 8 cilindri e la nascente Hewland per i cambi. La prima Formula 1 fu pronta solo per il Gran Premio di Germania, al Nürburgring, del 5 agosto 1962. L’esordio non fu dei migliori: Jack Brabham dovette infatti ritirarsi al nono giro per la rottura del cambio. I punti arrivarono comunque nella stessa stagione, grazie a due quarti posti ottenuti negli ultimi due GP. I risultati sportivi ® Nel 1966, anno della prima doppietta costruttore-pilota, la modifica di regolamento che portò la cilindrata massima da 1500 a 3000 cm³ trovò impreparate molte scuderie. La Brabham riuscì invece a scovare un’ottima unità, prodotta dall’australiana Repco: partendo da un monoblocco in alluminio derivato dalle Oldsmobile di serie, i tecnici


AUTOMOBILI D’EPOCA

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BRABHAM

La vettura dei campioni, da Moser a Regazzoni

Phil Irving realizzarono un V8 monoalbero capace di sviluppare 300 CV. Fu montato sulla BT 19, che risultò particolarmente compatta nonostante l’aumento degli ingombri dovuti al nuovo propulsore. Le gomme Goodyear si rivelarono il miglior compromesso sia per l’uso sull’asciutto sia sul bagnato. ® Nel 1967 la potenza, sempre inferiore alla concorrenza, venne aumentata a 340 CV, ma l’efficienza complessiva delle vetture (BT20 e BT24) e la regolarità nei risultati di Brabham e Hulme permisero di ripetere l’impresa. Quest’ultimo, conquistando il titolo ai danni del caposquadra, causò incomprensioni che culminarono con il suo allontanamento a beneficio della McLaren. ® Negli anni successivi non vi fu che un qualche acuto a decretare la presenza della Brabham tra i grandi, ma sempre con interpreti illustri. Ad esempio, Jacky Ickx che, nel 1969 con la BT 31, si portò in vetta al podio nei Gran

Premi di Germania e Canada. ® La rivoluzione si compì però soltanto nel 1978, con l’arrivo di Niki Lauda e dello sponsor Parmalat. L’idillio durò poco perché già nel 1979 Lauda decise di ritirarsi temporaneamente dalle corse. ® Le prestazioni del team migliorarono nel 1980: abbandonati i motori Alfa Romeo a favore dei classici Cosworth, esplose il talento di Nelson Piquet che concluse secondo in classifica, contendendo fino all’ultimo l’iride ad Alan Jones e aggiudicandosi 3 Gran Premi (USA Ovest, Olanda e Italia). Piquet ottenne la sua rivincita nel 1981 quando, con 3 GP, si guadagnò il titolo dopo un’appassionante lotta con l’onnipresente Alan Jones, Carlos Reutemann e Jacques Laffite. Ci riuscì di nuovo nel 1983. ® L’epopea della Brabham terminò nel 1992. Dopo il ritiro, fu annunciato l’invio di una domanda d’iscrizione della scuderia al Campionato del mondo di Formula 1 per il 2010, anche

se Jack Brabham minacciò azioni legali contro la Formtech, l’azienda tedesca che detiene il nome Brabham Gran Prix Ltd. La squadra non venne inserita nella lista emanata dalla FIA.

La nostra vettura

Si tratta di una magnifica Brabham BT16 del 1965, destinata alle categorie minori. Proprio perché non fu protagonista nel massimo campionato, non esiste molta letteratura che ne descriva gli aspetti tecnici. Il progetto cui appartiene venne concepito per duellare in Formula 2, con un motore Cosworth SCA (anche se, su uno dei prototipi, fu sperimentato un propulsore Honda). Alcune BT16, delle 33 prodotte in totale, vennero modificate per la Formula 3. È il caso della macchina oggetto del nostro articolo, che oggi appartiene ad Angelo Delea di Losone. ® «La vidi per la prima ad Ascona, dal precedente


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AUTOMOBILI D’EPOCA 25

proprietario, Tarcisio Storelli. Ero un suo amico personale e un cliente del garage di famiglia. Da tempo la Brabham giaceva inerte su un carrello, semi-smontata e divorata dall’avanzare della ruggine. Io ero appassionato d’automobilismo – già gareggiavo con una Porsche Carrera – e ne fui molto incuriosito. Dopo un lungo contrattare riuscii a comprarla, ma fu faticoso». ® Rimetterla in funzione si rivelò un’impresa piuttosto ardua perché non v’erano tecnici realmente specializzati sulla meccanica da competizione e, soprattutto, su quei modelli. ® «Il restauro iniziale fu compiuto con molta perizia da Valentino Belotti, a Verscio, ma per il risanamento di dettaglio del propulsore, di cui non era semplice nemmeno reperire i pezzi di ricambio, si rese necessario l’intervento di uno specialista in Svizzera interna. Senza alcun problema, sull’arco di qualche mese, riuscì a metterla a punto, migliorandone addirittura le prestazioni. I lavori durarono circa due anni e, finalmente, nel 2006 ottenni il certificato FIA. Il piccolo motore Cosworth da 1’000 cm³ sviluppa oggi 117-118 Cv al banco, con regimi di rotazione superiori ai 10mila giri/min. e un’accelerazione da 0 a 100 in meno di 5 secondi». ® Angelo Delea non è certamente uomo da concludere un intervento su una vettura tanto prestigiosa

per poi lasciarla inattiva: «Ho iniziato con le gare in salita, nell’ambito del Campionato svizzero, per poi passare ad appuntamenti internazionali dedicati alle Formula 3 storiche. Fino allo scorso anno ho partecipato al Challange Formule storiche italiano, accanto a piloti di spessore nel panorama agonistico, e a qualche data del Campionato europeo Formule storiche, che si svolge prevalentemente in Germania, Francia e Inghilterra. Nel 2010 ho raggiunto l’apice, con la presenza al Gran Premio di Monte Carlo: un’avventura indimenticabile». ® Ma com’è la piccola Brabham da condurre? «Restituisce una sensazione di grande purezza; come tutte le formula, si comporta quasi fosse un cavallo purosangue, con reazioni estreme e difficili da controllare. Ancora oggi risulta divertentissima e chi possiede attitudini spiccate riesce a trarne prestazioni notevolissime, anche grazie al peso ridotto di 420 chili (la mia sfiora i 400, sul filo del regolamento). Poca potenza ed elevatissimi regimi di rotazione assottigliano lo spazio di manovra e la tenuta di strada è da equilibrista; soprattutto sul bagnato, con pneumatici di vecchia generazione che vanno rigorosamente mantenuti negli avvenimenti ufficiali (fino al 1966 non esisteva alcun riferimento alle rain)». di Elias Bertini

SCHEDA TECNICA Modello BT 16 F3 Anno 1965 Colore Verde-oro Carrozzeria (tipo) Formula, ruote scoperte, in resina di vetro Cambio Hewland Mk 6 a 4 rapporti sincronizzati Trazione posteriore Motore Ford Cosworth, posteriore, cm³ quattro cilindri in linea da 998.4 inclinato di 30° Potenza 104 cv SAE (118 CV) nAccelerazione 0-100 km/h 5.4 seco ndi) seco di (*5 1 Rapporto di compressione 12,6: a SAE 8,48 g) (mk Coppia massima min 7’500 giri/ er Alimentazione 1 carburatore Web 40DCOE Alesaggio x corsa 81 x 48,46 mm Freni 4, a disco Passo 2’250 mm Carreggiata (ant. / post.) 1’250 / 1’275 mm Peso a vuoto 420 kg (*400 kg) Velocità massima 210 km/h Capacità serbatoio 30 litri *Valori odierni conosciuti


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© swiss-image.ch/Andy Mettler

© swiss-image.ch/Christof Sonderegger

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150 anni d,incanto e turismo invernale

St. Moritz e l’Alta Engadina festeggiano 150 anni di turismo invernale: un traguardo di tutto rispetto, che sottolinea come la vitalità di una regione tra le più incantevoli ed esclusive al mondo sia rimasta squisitamente immutata. Le celebrazioni, iniziate ai primi di dicembre, si protrarranno per tutta la stagione, con eventi dedicati e offerte promozionali da sogno. Le Agenzie Viaggio dell’ACS sono onorate di consigliarvi questa destinazione.

Ogni aggettivo è superfluo per descrivere la bellezza e la tradizione delle montagne engadinesi, una tappa obbligatoria per qualsiasi amante degli sport e delle escursioni. Con quattro cime principali, 350 chilometri di piste innevate, 150 di sentieri e oltre 220 di tracciati dedicati allo sci di fondo, si tratta del comprensorio invernale più esteso della Svizzera. A complemento, un incredibile ventaglio di attività collaterali, all’insegna dello stile e del buon vivere: appuntamenti culturali, manifestazioni ricreative e specialità culinarie per ogni genere di palato. Tutto ciò, senza dimenticare l’incontrastato ruolo da protagonista ricoperto dal meraviglioso scenario naturalistico.

Iniziativa «Hotel e skipass», fino a maggio 2015

I numeri sono da capogiro: 56 impianti di risalita, tre snow-park e 34 ristoranti di montagna. Come approfittarne? Anche

quest’anno, e per la terza volta consecutiva, circa un centinaio di albergatori ha deciso di proporre un’offerta unica: pernottando per più di una notte in uno degli hotel associati, i clienti riceveranno uno skipass giornaliero a soli 35 franchi per persona. La promozione è valida per tutti gli impianti dell’Alta Engadina e per l’intera durata del soggiorno. L’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico è compreso. Maggiori informazioni su www.engadin. stmoritz.ch/hoteleskipass

Ben 150 anni e non sentirli

Si racconta che, un secolo e mezzo fa, l’albergatore Johannes Badrutt suggerì una scommessa temeraria ai suoi ospiti estivi britannici. Disse loro di tornare a vistarlo in inverno perché, anche in quella stagione, le condizioni climatiche sarebbero state migliori rispetto all’Inghilterra. Se così non fosse stato, egli avrebbe rimborsato loro le spese di viaggio. Malgra-


© swiss-image.ch/Andrea Badrutt

© swiss-image.ch/Christof Sonderegger

ENGADINA

do lo scetticismo iniziale, essi vennero e soggiornarono in Engadina da Natale a Pasqua. Era il 1864 e quello non fu che l’inizio dell’avventura. ® Per la ricorrenza, un comitato locale ha predisposto un interessante programma di eventi e iniziative. Tra di essi figura la pubblicazione del libro «Neve, sole e stelle. Da St. Moritz il turismo invernale conquista le Alpi», la realizzazione di un film e la divulgazione di una rivista dedicata al coraggio dei pionieri con una tiratura di 20mila copie. ® Inoltre, è stata allestita una mostra in immagini presso il Parkhaus Serletta e sono state predisposte: una giornata di sci nostalgico a Sils, gare a squadre ufficiali di skeleton sulla Cresta Run e la finale delle prime World Series di monobob sulla pista olimpica di St. Moritz Celerina. Da citare, infine, la possibilità di visita alla famigerata «caduta libera», la piattaforma di partenza della Libera maschile in cartellone ai Mondiali di sci

alpino per il 2017. Maggiori informazioni: www.engadin.stmoritz.ch/150anni.

Più opportunità per gli sciatori!

Sul ghiacciaio del Corvatsch è stata preparata una seconda discesa, la «Georgy Run» che, dai 3’303 metri di altitudine, porta gli appassionati fino a Dürrenast. Sul Corviglia è invece stato realizzato un tracciato per gli allenamenti sportivi, la «Audi Ski Run»: una pista da slalom gigante lunga 400 metri, nella quale le telecamere filmano le prestazioni dalla partenza al traguardo.

Adrenalina pura

A garantire divertimento e curve ad alta velocità c’è la nuova fun slope, protagonista nello Snowpark Corviglia (tra i più grandi in Svizzera), allestita accanto ai vari «Obstacles» e «Kickers». Professionisti e snowboarder amatoriali vi troveranno la «Run» giusta per loro.

© swiss-image.ch/Gian Andri Giovanoli

VIAGGI 27

Escursioni

Come rinunciare a una passeggiata con le racchette da neve sui sentieri che fanno da contraltare al paesaggio fiabesco dei laghi engadinesi? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Oltre al «Lake Trail», tracciato già esistente, è stato creato anche il «Peak-Trail», che collega le due stazioni Furtschellas. Tutto ciò, senza dimenticare il sentiero dei filosofi sul Muottas Muragl, che si presenta in una nuova veste.

Attrazioni sportive e culturali

Gli eventi di prestigio organizzati a gennaio e febbraio, attorno e sopra il lago ghiacciato di St. Moritz, sono ormai un appuntamento fisso nell’agenda invernale di St. Moritz. Dalla Snow Polo World Cup, alla spettacolare competizione in bob e skeleton dell’Europacup, dal St. Moritz Gourmet Festival alla corsa di cavalli White Turf. www.engadin.stmoritz/ topevents


ok. P

PUBLIREDAZIONALE

10 ottobre 2014

I campioni dell’OPC Challenge 2014 GLATTPARK Con i due slalom sulla pista dell’aerodromo di Ambrì, si è conclusa l’OPC Challenge 2014. L’appuntamento in terra ticinese ha decretato una vittoria di manche e il trionfo nella classifica generale (dopo 9 gare) di Fabio Gubitosi, capozona di Opel Suisse a Coira. Un successo pienamente meritato, che ha coronato una stagione da dominatore.

Dopo due secondi posti e un terzo dietro ai piloti Astra, Gubitosi è andato a cogliere il primo successo, sull’asfalto ancora bagnato, nella mattinata leventinese. La sua prestazione ha dimostrato perché, durante buona parte della stagione, ha assunto un ruolo da protagonista, guidando magistralmente la sua Opel Corsa OPC Nürburgring Edition (con un propulsore da 210 CV). Gubitosi ha distanziato di ben 1,7 secondi Christian Richner, giunto secondo. Per il giovane pilota di Rapperswil si è trattato del primo podio nell’ambito dell’OPC Challenge. Con altri 12 centesimi di distacco, ha concluso il romando Denis Genton, al volante della Opel Corsa della Guex Motorsport. Anche se la vetta della classifica, nelle due prove, è sempre stata ad esclusivo appannaggio di un ristretto manipolo di piloti, le condizioni atmosferiche perfette del pomeriggio hanno rimescolato un tantino le carte. Genton è infatti riuscito a scalzare dalla vetta Gubitosi e a mettersi alle spalle pure il terzo classificato Marcel Baumgartner (sesto il mattino). Quest’ultimo, in entrambe le gare, ha fatto segnare il record sulla velocità di punta con la sua Opel Astra OPC da 280 CV. A causa di un errore nella prima manche, Christian Richner ha concluso solamente in quinta posizione, mancando di confermare quanto di buono aveva mostrato nella prima manche.

Data la costanza nel confermare gli eccellenti risultati, la vittoria nella generale di Gubitosi non è mai stata seriamente a rischio, mentre Denis Genton è riuscito a relegare Patrick Lenzin, assente in Ticino, al terzo rango del campionato. Nella classifica a squadre, il vantaggio conquistato nel corso della stagione da Marcel Muzzarelli (tre vittorie) e Fabio Nassimbeni (una vittoria e due secondi posti) è stato sufficiente al team Metropol Garage di Amriswil per evitare il sorpasso. Con il sostegno dei suoi colleghi, che non potevano più raccogliere punti, il terzo pilota della Metropol, Dominique Juplé, con l’8° e il 7° posto ha ottenuto i punti necessari per offrire la teamcup alla squadra turgoviese. Poiché Denis Genton aveva già guadagnato tre volte punti per il Garage Guex, la sua vittoria non è invece servita alla squadra di Bremblens VD. Il quinto e il sesto posto conquistati da Luigi Roberto non sono bastati a insidiare il secondo rango finale della squadra di Auto Germann di Hunzenschwil, dato che gli argoviesi potevano contare, con Richner (2°) e Döbeli (4°), su due punte forti nella gara finale. Complessivamente, nel 2014, sono stati 50 i piloti a contendersi il trofeo. Un numero importante, che rivela come l’OPC Challenge, dal suo lancio nel 2006, sia divenuta la più importante coppa monomarca della scena motoristica svizzera. Infatti, offre la possibilità d’immergersi con un impegno relativamente modesto, sia in termini di tempo sia finanziario, nell’ambiente dello sport automobilistico. Le gare vengono disputate con mezzi molto performanti (sia la Corsa OPC Nürburgring Edition da 210 CV sia la muscolosa Astra OPC da 280 CV). Entrambe le vetture restituiscono una sensazione di puro piacere alla guida e dispongono, di serie, di equipaggiamenti che richiamano l’ambito sportivo: sedili avvolgenti, freni brembo, bloccaggio del differenziale con assetto sportivo, eccetera. Classifica finale OPC Challenge 2014 dopo 9 corse Classifica individuale 1. Fabio Gubitosi, 190 punti; 2. Denis Genton, 180; 3. Patrick Lenzin, 170; 4. Etienne Beyeler, 168; 5. René Zogg, 158.

Coppa team 1. Metropol Garage AG, Amriswil, 290; 2. Auto Germann AG, Hunzenschwil, 278; 3. Garage Guex SA, Bremblens, 274; 4. Mobil Center Rheintal, Widnau, 242; 5. Wildbachgarage AG, Wetzikon, 131.

Nella foto di Jürg Kaufmann i vincitori dell’OPC-Challenge 2014. Da sinistra a destra: Fabio Nassimbeni, Marcel Muzzarelli e Dominique Juplé per il Garage Metropol (Coppa squadre) e Fabio Gubitosi (Classifica individuale). Contatti Christoph Bleile +41 44 828 28 42 (office) +41 79 322 09 74 (mobile) christoph.bleile@gm.com General Motors Suisse SA Public Relations 10 ottobre 2014 / n. 58 / Opel-md OPC Challenge - Final


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