Ultr'Azzurro Aprile 2012

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Direttore Editoriale

Gennaro Montuori Hanno collaborato:

M. Cucco M. Filardi C. Montuori A. Papa M. Parlato M. Pesce M. Piscopo

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EDITORIALE

APERTA AL 6 LETTERA PRESIDENTE DE LAURENTIIS

8 LADIFINALE COPPA ITALIA

In redazione:

Cinzia Montuori I servizi fotografici sono di:

Raffaele Esposito

ITALIA: 12 COPPA UN POKER DI SCONFITTE DA EVITARE

Copertina e poster di:

Gennaro Uccello

E 14 MAZZARRI DE LAURENTIIS

Impaginazione e ideazione grafica:

Gennaro Uccello

Per la pubblicità su questo mensile rivolgersi alla redazione di:

Tifosi Napoletani MUGNANO (NA) Via Cesare Pavese, III trav. 2/A tel/fax 081 745 14 33 Gli articolisti forniscono la propria prestazione a titolo spontaneo, gratuito e assumendos la responsabilità.

REGALO 18 L’ULTIMO DI PIERMARIO

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POTERI A MAZZARRI!

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Per ricevere a casa UltrAzzurro basta pagare le spese di spedizione inviando un vaglia postale di € 40,00 intestato a: GENNARO MONTUORI Via Cesare Pavese, III Trav. n° 2/A - 80018 Mugnano (NA). Riceverai il mensile periodicamente a casa tua per un anno (con probabile esclusione di Luglio ed Agosto). la spedizione in 24/48h lavorative è a cura del corriere espresso:

PORZIO: 30 FRANCO IL MARADONA

DELLA PALLANUOTO

32 NAPOLI SIENA 36 NAPOLI CATANIA 40 JUVENTUS NAPOLI 44 LAZIO NAPOLI

GIOCATORE DEL MESE 20 IL SALVATORE 48 NAPOLI ARONICA ATALANTA NON 22 MERCATO 52 TIFOSE DOC ALL’ALTEZZA: PIU’

24 LA FOTO DEL MESE

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 4267/92 del 28/3/92.

VOGLIAMO 26 NOIVINCERE

Stampa di:

VALENTINA STELLA

SPAZIO 56 LODEI TIFOSI

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arissimi lettori, Che tristezza fermare il campionato

per la morte di Morosini. Un giovane che amava giocare a calcio, era il suo grande sogno dopo una vita sofferta.

Che ora riposi in pace con i suoi cari. Ma era giusto fermare il campionato, per riflettere. Perchè si gioca troppo. Anche il nostro Napoli ha giocato tanto, sempre con gli stessi giocatori tre competizioni. È un Napoli scoppiato, senza forze, ma dobbiamo rialzarci, vincere la coppa Italia e lottare fino all'ultimo per il terzo posto. Come se non bastasse ci hanno buttato dentro al calcioscommesse, ma sono solo voci infondate. Ci sono tante squadre coinvolte, come la Lazio, e tantissimi calciatori, ma fortunatamente, non quelli del Napoli attuali. All'interno del numero affronteremo tantissimi argomenti : dal progetto futuro di De Laurentiis a quello che è stato fin qui fatto. Poi al Mazzarri si, Mazzarri no. Spazio anche al ritorno di Maradona, fino al grande Franco Porzio, che dopo 22 anni di attesa ha riportato il derby della pallanuoto nella nostra città. In questo numero abbiamo voluto premiare Salvatore Aronica come calciatore del mese. Come tifosa DOC stavolta abbiamo scelto Valentina Stella, una tra le voci piú belle della nostra città. Vi rinnovo il consueto appuntamento televisivo con “Tifosi Napoletani” tutti i giovedì, sulle frequenze di Canale 34, con un parterre di grande competenza sportiva e sociale. La trasmissione si vede anche in streaming live sul nostro sito www.tifosinapoletani.it, attraverso il quale potrete anche interagire con la trasmissione e con il nostro giornale e godere di una sezione riservata alle News sempre ricca ed aggiornata. Un abbraccio a tutti voi e come sempre, dal profondo del cuore, forza Napoli.

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LETTERA APERTA AL PRESID

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aro signor Presidente, da anni non viene mai effettuato quel salto di qualità che noi tanto invochiamo perché nel mercato di gennaio lei e la sua società non è mai andata a migliorare l’organico. Ogni volta che doveva intervenire non lo hai mai fatto. Quel progetto che inizialmente lei aveva illustrato alla nostra tifoseria negli ultimi anni non è ancora riuscito a concretizzato definitivamente. Difatti, ad onor del vero, il Napoli sta tirando avanti grazie agli acquisti fatti dall’ex dg Pierpaolo Marino. Dei nuovi arrivati nell’ultimo biennio solo Cavani s’è dimostrato all’altezza della situazione. E magari anche Inler che, nonostante non abbia avuto subito un buon impatto, a mio avviso resta un buon giocatore. Ed in questo discorso il tecnico non c’entra nulla: in fondo le richieste di Mazzarri, specialmente quelle invocate questa estate, non sono


ENTE DE LAURENTIIS Gennaro Montuori

mai state esaudite. Il mister avrebbe voluto Criscito, Vidal e Vucinic, calciatori che però non sono mai arrivati. Inutile dare la colpa al ds Bigon visto che è lei, signor Presidente, a guidare tutte le operazioni di mercato. Ruiz, Cigarini, Pazienza, Yebda, Bogliacino, Quagliarella e Denis sono stati sostituiti con Britos, Fideleff, Donadel, Santana, Lucarelli, Chavez e Vargas: faccia lei la differenza tra i sette partenti ed i sette nuovi arrivati e si renderà conto che di questo passo, con questo peggioramento, il Napoli non ha potuto disporre di una rosa tra le più forti d’Europa. Al di là di tutto noi tifosi speriamo sempre in un buon finale di campionato, nella finale di Coppa Italia del 20 Maggio ma magari ci mordiamo le mani perché in Champions poteva e doveva andare molto meglio. Presidente, lei dovrebbe ringraziare tutti i tifosi per i soldi che hanno versato nelle vostre casse per finanziare questa vostra nuova avventura nel mondo del calcio. I fatti dicono che lei abbia voluto prelevare il Napoli soltanto per interessi imprenditoriali, anche perché ci sono diversi giornalisti del Nord-Italia i quali so-

sterrebbero che lei destini al cinema ben l’80% degli introiti incassati con la SSC Napoli. Al di là della veridicità di questa supposizione, lei dovrebbe in ogni caso ringraziare la Napoli sportiva che, da sola, attraverso gli esorbitanti costi di biglietti ed abbonamenti da lei stabiliti, ha contribuito a fortificare le casse del nostro club che ammonterebbero ad un qualcosa come un miliardo di euro comprendendo anche i massicci introiti derivanti da settore marketing, sponsorizzazioni, payper-view ed abbonamenti a Sky e Mediaset Premium. Grazie presidente, per aver intascato tanto e speso male non rendendo questo Napoli sempre più forte. Auguriamoci che in futuro possa rispettare di più questa piazza, la quale meriterebbe ben altro. Questi magnifici tifosi meritano di ricevere grandi gioie dalla propria squadra del cuore. Le mortificazioni subite a Torino e di Roma hanno spinto le tifoserie di Juventus e Lazio a prenderci in giro cantando il nostro inno quando eravamo sotto di due-tre gol. E’ stato umiliante. E di tutto ciò, personalmente, do la colpa solo a lei Presidente. Perché se avesse reso la nostra

rosa più forte tutto questo non sarebbe successo. Siamo stanchi di subire tante mortificazioni. Siamo stufi di essere trattati così. Mica ha comprato il Piacenza? Un giorno vorremmo tanto dirti grazie per aver portato in trionfo il nostro Napoli. Noi napoletani non vogliamo soltanto partecipare, ma ci piace vincere. La mia non vuole essere una critica distruttiva, anzi. Vuole essere uno sprone affinché lei possa costruire un Napoli vincente, degno della nostra tifoseria. Ricordo con piacere quando, di ritorno da Bologna, lei si prestò per una foto fatta insieme al sottoscritto con un gruppo di tifosi. In quel momento mi sentì fiero e orgoglioso. Ebbi la piacevole sensazione di avere al mio fianco un presidente affabile e disponibile, un tifoso entusiasta della propria squadra. Mi auguro con tutto il cuore che lei possa diventare un presidente di livello, all’altezza della nostra tifoseria. Sono tanti i cittadini napoletani che sostengono che lei sia tifoso della Roma o della Lazio. Personalmente, un giorno mi piacerebbe poterla dire: “Grazie Don Aurelio, adesso lei non è più romano ma napoletano”.

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LA FINALE DI CO La storica finale di Coppa Italia Juventus-Napoli Tim-Cup 2011-12. Organizzazione, modalità di vendita e prezzi dei biglietti. Maxischermo al San Paolo?

L’

attesa è stata lunga per i tifosi che giungeranno da tutta l’Italia per la storica finale di Coppa Italia Tim-Cup 2011-2012 tra Juventus-Napoli del 20 maggio prossimo con inizio alle ore21 allo stadio olimpico di Roma. Dopo il vertice a Milano dei giorni scorsi tra la Lega di serie A, la dirigenza della Juventus e del Napoli, la decisione ufficiale si è avuta al termine di un percorso non privo di discordanze, dove mettere insieme le esigenze della Lega di serie A, organizzatore della manifestazione, le richieste avanzate dalla Juventus, nominata prima nel sorteggio, e dal Napoli, aggiunte dalle necessità del Coni e del Viminale. Il vertice a Milano è stata seguito personalmente dal presidente De Laurentiis su ogni particolare organizzativo della finale di coppa Italia, si è deciso delle modalità di vendita dei relativi biglietti, che per l’acquisto non sarà obbligatorio avere la tessera del tifoso, ma si ipotizza che non saranno numerosi i biglietti destinati ai tifosi privi della tessera del tifoso. Le due Società avranno diritto allo stesso numero di tagliandi, il numero totale dei biglietti disponibili è di circa 32mila a Società. Al di là di quello che sarà lo spettacolo allo stadio Olimpico di Roma, gli organi preposti stanno analizzando in

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modo particolare il discorso sicurezza, saranno moltissimi i tifosi che arriveranno a Roma e si receranno nei pressi dello stadio Olimpico. Si presumono circa 100 mila tifosi. E’ allo studio degli organizzatori, per permettere alle tifoserie delle due città Torino e Napoli di seguire in diretta la finale, quello d’installare nelle pricipali piazze delle due città, dei maxi schermi. Una ipotesi entusiasmante sarebbe quella di un maxi schermo al San Paolo, permettendo allo stadio di Napoli di colorarlo di azzurro con i tifosi che non hanno avuto la fortuna di assicurarsi un biglietto per lo stadio Olimpico. In tutto questo bailamme per la decisione della vendita dei biglietti, un plauso va al nostro Presidente Aurelio De Laurentiis, perchè inizialmente si era pensato di limitare la vendita dei biglietti ai soli possessori di tessera del tifoso, il Presdiente Azzurro si è opposto al vertice in Lega di Milano a tale ipotesi ed ha vinto la sua personale battaglia a favore di tutti quei tifosi napoletani desiderosi si sostenere la nostra squadra del cuore a Roma, nella finale storica di coppa Italia che si giocherà alla presenza di un napoletano doc, il nostro Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano.


PPA ITALIA

Mario Pesce

La Lega di serie A con il comunicato ufficiale n. 208 ha stabilito modalità di vendita e prezzi della gara dell’Olimpico.

LE CATEGORIE ED I PREZZI DEI BIGLIETTI SONO I SEGUENTI: TRIBUNA [Monte Mario e Tevere] INTERO € 130.00 RIDOTTO UNDER 14 € 70.00 DISTINTI € 50.00 CURVE € 30.00 GRATUITO PER INVALIDI DI GUERRA, NON DEAMBULANTI E INVALIDI AL 100% CON ACCOMPAGNATORE. ESENZIONE PER I BAMBINI ACCOMPAGNATI SOTTO IL METRO DI ALTEZZA senza diritto di posto. I biglietti saranno posti in vendita a partire dalle ore 10.00 di giovedì 26 aprile 2012, con le seguenti modalità: – dal 26 aprile 2012 - in prelazione agli abbonati delle due Società, in modalità digitale, con caricamento sulla Tessera del Tifoso e rilascio contestuale del segna posto; – dal 2 maggio 2012 - in prelazione ai possessori delle carte “Juventus Membership” e “Napoli Club Azzurro Card”, in modalità digitale, con caricamento sulla Tessera del Tifoso e rilascio contestuale del segna posto; – dal 9 maggio 2012 - biglietti cartacei, con modalità che saranno comunicate successivamente dalla Lega e dipenderanno anche dalle decisioni del Viminale. Ai sostenitori della JUVENTUS sono riservati i biglietti dei settori Curva e Distinti Sud e Tribuna Juventus [Monte Mario] Ai sostenitori del NAPOLI sono riservati i biglietti dei settori Curva e Distinti Nord e Tribuna Napoli [Tevere]. Per il rilascio dei biglietti su internet, la rete prevede l’abilitazione della vendita dei titoli on line sul sito www.listicket.it e su rete terrestre (oltre 1.000 punti vendita) in almeno un punto vendita per capoluogo di provincia su tutto il territorio italiano. L’elenco dei punti vendita è consultabile sul sito www.listicket.it alla sezione “punti vendita LisTicket”, voce BIGLIETTERIA FINALE TIM CUP 2012. I tifosi di entrambe le squadre potranno acquistare per la finale Juventus Napoli un solo biglietto a persona. Tutti i titoli di accesso saranno rigorosamente non cedibili. Per ulteriori informazioni sarà possibile telefonare al numero 892.982 o consultare i siti: www.listicket.it, www.legaseriea.it, www.juventus.com e www.sscnapoli.it. I sostenitori diversamente abili potranno accreditarsi da lunedì 7 a venerdì 11 maggio: presso la Lega Serie A, inviando una mail a finaletimcup@lega-calcio.it. Le modalità di ritiro dei biglietti da parte dei sostenitori diversamente abili accreditatisi saranno comunicate successivamente. L’accredito degli invalidi di guerra avverrà il giorno della gara direttamente allo stadio, dietro presentazione della necessaria documentazione, con modalità che saranno comunicate successivamente. Tessere CONI e Tessere FIGC. I titolari delle Tessere CONI e FIGC di Tribuna d’Onore, valide per il 2012, avranno accesso alla Tribuna d’Onore Destra. I tagliandi di assegnazione del posto verranno distribuiti dietro presentazione della tessera personale, fino ad esaurimento dei posti disponibili, con modalità che saranno comunicate successivamente. Le Tessere CONI e FIGC non di Tribuna d’Onore non consentiranno l’accesso a questa gara.

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COPPA ITALIA: UN POKER DI SC T

utte le strade portano a Roma. In questo momento tutte le attenzioni del Napoli e dei suoi tifosi sono, ovviamente, rivolte alla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 20 Maggio tra la squadra di Mazzarri e la Juventus di Antonio Conte allo stadio Olimpico. Campionato a parte, gli azzurri hanno disputato una stagione esaltante soprattutto nelle coppe dove in Champions si sono spinti fino agli ottavi di finale col Chelsea (eliminati solo ai tempi supplementari) mentre nel trofeo nazionale hanno raggiunto l’epilogo finale che mancava dal almeno quindici anni. Nel precedente numero abbiamo rivisitato

quelle che sono state le tre finali vinte dal club partenopeo nel 1962, 1976 e nel 1987. Ma forse non tutti ricorderanno che il Napoli ha disputato altre quattro finali di Coppa Italia nel corso della sua storia. Finali in cui gli azzurri sono usciti sconfitti. Quest’anno, all’Olimpico, Hamsik, Cavani, Lavezzi e compagni sono chiamati a pareggiare il poker di sconfitte con il poker di vittorie. Il Napoli dei “Tre Tenori” è chiamato a conquistare la quarta Coppa Italia di una bacheca che non ne può più di accumulare solo polvere. Napoli ci crede, i tifosi ci credono. Il poker (di vittorie) è possibile.

5 Luglio 1972 – Roma (Stadio Olimpico) MILAN – NAPOLI 2-0

8 Giugno 1978 – Roma (Stadio Olimpico) INTER – NAPOLI 2-1

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Milan: Cudicini; Sabadini, Zignoli, Anquilletti; Schnellinger, Rosato, Golin (46’ Magherini - 75’ Maldera), Biasiolo; Bigon, Rivera, Prati All. Rocco Napoli: Zoff; Pogliana, Vianello, Zurlini, Panzanato; Perego, Pincelli (58’ Esposito), Iuliano; Sormani, Improta, Macchi All. Chiappella Arbitro: Toselli di Milano. Marcatori: 49’ aut. Panzanato, 78’ Rosato. ______

Inter: Cipollini, Canuti, Fedele (58’ Chierico), Baresi, Gasparini, Bini, Scanziani, Oriali, Altobelli, Marini, Muraro (89’ Anastasi) All. Bersellini Napoli: Mattolini, Bruscolotti, La Palma, Restelli, Ferrario, Stanzione, Vinazzani, Juliano, Savoldi, Valente (62’ Mocellin), Chiarugi. All. Di Marzio Arbitro: Menicucci di Firenze Marcatori: 6’ Restelli (N), 18’ Altobelli (I), 87’ Bini (I) ______

Abbiamo già raccontato che il Napoli non fallì il suo primissimo appuntamento con una finale di Coppa: nel 1962 gli azzurri conquistarono il loro primo trofeo nazionale vincendo a Roma (contro la Spal) la Coppa Italia. Ma dieci anni dopo, nel 1972, i partenopei non poterono far altro che abdicare. Il Napoli di Angelo Sormani, Gianni Improta ed Antonio Juliano si ritrovò di fronte il fortissimo Milan di Gianni Rivera, Pierino Prati e quell’Alberto Bigon che poi sarebbe diventato l’allenatore del secondo Scudetto azzurro. I partenopei, allenati da mister Chiappella, ressero per tutto l’arco del primo tempo ma capitolarono nella ripresa dopo soli 4’ a causa di una sfortunata deviazione di Panzanato su tiro di Rivera che ingannò il grande Dino Zoff. A meno di un quarto d’ora dal termine Rosato chiuse i conti in favore dei rossoneri di Nereo Rocco che al termine del campionato finirono secondi in campionato alle spalle della Juventus.

Nel 1978 il Napoli, vincitore della sua seconda Coppa Italia due anni prima, si ritrova nuovamente in finale della manifestazione tricolore contrapposta all’Inter di Bersellini che non vinceva invece questo trofeo dal lontano 1938. In uno stadio Olimpico con pochi spettatori (25.000), ma con tanto tifo soprattutto partenopeo, si affrontarono due squadre che in campionato avevano un po’ deluso riuscendo però a centrare al termine della stagione due risicate qualificazioni all’ex Coppa Uefa. Quel giorno il Napoli di Gianni Di Marzio passò subito in vantaggio: dopo 6’ Restelli raccolse una deviazione del portiere sul tiro di Chiarugi. Ma l’Inter rispose al 18’ siglando il gol del pari con Spillo Altobelli in una furibonda mischia creatasi all’interno dell’area piccola. Quando tutto sembrava volgere al termine dei 90 regolamentari fu un gol di Bini (all’87°) a spezzare il sogno dei napoletani che nei turni precedenti erano stati capaci di eliminare sia Milan che Juventus (indimenticabile il roboante 5-0 alla Vecchia Signora con poker di Beppe Savoldi). L’unica consolazione di quell’edizione fu il titolo di capocannoniere conquistato proprio da “Mister 2 Miliardi” con 12 reti segnate in 11 gare.

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ONFITTE DA ANNULLARE Mauro Cucco

28 Giugno 1989 – Cremona (Stadio Giovanni Zini) SAMPDORIA – NAPOLI 4-0 (andata 0-1) ______ Sampdoria: Pagliuca; Lanna, Carboni, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Victor (87’ Bonomi), Cerezo, Vialli (83’ Salsano), Mancini, Dossena. All: Pezzotti Napoli: Giuliani; Corradini, Francini, Fusi (80’ Bigliardi), Alemao, Renica, Crippa, De Napoli, Careca, Maradona, Carannante (51’ M. Neri). Allenatore: Bianchi. Arbitro: Lo Bello di Siracusa Marcatori: 32’ Vialli, 38’ Cerezo, 47’ Vierchowod, 59’ rig. Mancini (andata 50’ Renica) ______ Quella del 1988-89 fu un’edizione abbastanza particolare della Coppa Italia. Infatti, a causa del tardato inizio di campionato per via delle Olimpiadi di Seul, la Lega Calcio optò per un formato diverso rispetto ai precedenti: una doppia tornata di gironi (prima a cinque poi a quattro squadre ciascuno) da giocare prima della fase eliminatoria (andata e ritorno) che comincia a partire dai quarti di finale. Sia Napoli che Sampdoria hanno ottenuto il primo posto in entrambe i gironi che hanno dovuto affrontare ed in semifinale hanno eliminato rispettivamente Pisa e Atalanta. La finale di andata si disputò al San Paolo il 7 giugno 1989 e lì gli azzurri vinsero di misura (1-0) grazie ad un gol di Renica, ma l’incredibile, l’insospettabile, l’impensabile avvenne nella gara di ritorno che si disputò eccezionalmente al “Giovanni Zini” di Cremona per l’inagibilità del “Ferraris” di Genova. Sampdoria-Napoli era anche la spettacolare sfida tra due tridenti esplosivi, ovvero Maradona-Careca-Carnevale da un lato e Vialli-Mancini-Dossena dall’altro, ma anche il duello ravvicinato tra due signori del centrocampo come il napoletano Alemao ed il sampdoriano Cerezo. In quella circostanza però non ci fu partita, il carro armato doriano stese e surclassò l’armata biancoazzurra con un perentorio 4-0 dopo nemmeno un’ora di gioco. Fu il Roberto Mancini show: il fantasista marchigiano mise lo zampino in tutti e quattro i gol totalizzando alla fine una rete (la quarta, su rigore) e due assist. Le altre marcature furono di Gianluca Vialli (impetuoso stacco di testa), Cerezo (cross al bacio del Mancio) e del difensore Wierchwood. Quell’anno il Napoli arrivò secondo in campionato alle spalle dell’Inter di Trapattoni.

29 Maggio 1997 – Vicenza (Stadio Romeo Menti) VICENZA – NAPOLI 3-0 dts (andata 0-1) ______ Vicenza: Brivio; Sartor, Viviani, Lopez, Beghetto; Gentilini (97’ M. Rossi), Di Carlo, Maini, Ambrosetti (18’ Iannuzzi); Murgita, Cornacchini (72’ D’Ignazio) All. Guidolin. Napoli: Taglialatela; Ayala, Boghossian, Baldini F., Milanese; Crasson, (98’ Panarelli), Bordin (62’ Aglietti), Longo R. (72’ Altomare), Esposito M.; Pecchia, Caccia. All. Montefusco. Arbitro: Braschi di Prato Marcatori: 20’ Maini, 118’ M. Rossi, 120’ Iannuzzi. ______ L’ultima finale disputata dagli azzurri ha il sapore della beffa. Il Napoli di Gigi Simoni (ma in quel finale di stagione sostituito da Enzo Montefusco) batte il Vicenza di un giovane Francesco Guidolin nella finale d’andata al San Paolo grazie ad un bel gol di Fabio Pecchia. Partenopei, quindi, col vantaggio del successo dell’andata oltre a godere dei favori del pronostico. Ma nel catino del “Menti” accade l’impensabile. Gli azzurri non riescono ad imporre il proprio gioco e dopo 20’ di partita Maini per il Vicenza rimette il punteggio in parità: è 1-0 per i padroni di casa. Gli azzurri, privi degli squalificati Colonnese e Beto, rimasero anche in dieci nella ripresa per l’espulsione di Caccia il quale, pochi attimi prima, aveva anche colpito un palo. La gara termina con lo stesso punteggio dell’andata ma stavolta in favore dei biancorossi: si va ai supplementari in cui accade l’incredibile. A due soli minuti dalla lotteria dei rigori Taglialatela non trattiene una punizione di Maini e Maurizio Rossi è libero di insaccare in rete. Esplode la tifoseria vicentina che al 120esimo esulta ancora per la rete di Iannuzzi. E’ gelo per il Napoli che torna a casa con un pugno di mosche e che l’anno successivo sarebbe rovinosamente retrocesso in B.

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MAZZARRI E DE ORATE PRO NOBIS, cioè “Ma facitec ‘o piacere”!

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vviso per i naviganti di questo San Paolo ormai bagnato, alluvionato, diventato nell’ ultimo mese una valle di lacrime, quelle di 70 mila napoletani che puntualmente pagano per il piacere di pagare (magari, negando a moglie e figli il cinema domenicale o la pizza del sabato!) e, ahimè, di restare afflitti e sconsolati per le scelte di Mazzarri o per la superbia di De Laurentis. Già, il tuttologo De Laurentis e il suo fidato “Si badrone”, il livornese Mazzarri. Avviso ai naviganti del San Paolo (presidente e allenatore, s’ intende) : “Chi non ha coraggio, non si addormenta con le belle donne”…., ovvero: “Chi nun ten curaggio, nun se cocca cu ‘e femmene belle!”. Presidente caratterialmente spigoloso fino a diventare presuntuoso. Allenatore limitato, se non altro nei cambi e nella visione tattica delle partite, specie quelle da portare a casa (vedi Chelsea, Atalanta, Lazio, etc etc). Presidente quasi menefreghista, perché alla fine pur introitando fior di milioni grazie ai milioni di tifosi spettatori sul campo o telespettatori da casa, lesina un

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milione di euro per Vidal ed un altro milioncino per Criscito, accontentandosi di scritturare atleti allo zucchero filato, gente da circo: “Venghino Siori, venghino”, questo è il Circo Napoli, la giostra con ricchi premi e cotillon. Roba da non credere, presentazione della squadra di Dei e Santi in pompa magna sulla nave da crociera : per fortuna, non si trattava della Costa Concordia, ma bodyguard, inservienti e centinaia di … “Si Badrone” capitanati dal livornese ce n’ erano tanti davvero. Era il tempo del giro di campo con Datolo e i … sette nani, ma per carità l’ altezza di Gargano non c’entra! Il Napoli come un cinepanettone, però, con una bella distinzione : Danny de Vito, Cristian De Sica, la Ferilli ed altri big della comicità, scritturati a fior di soldoni, eppoi invece per l’ ingaggio dei calciatori della sua “amata” (come la definisce) Napoli, tetto massimo di 2 milioni. Che per Cavani, Lavezzi ed Hamsik cominciano ad essere pochini… Dio mio, si dirà, ma come due milioni di euro pochini?


LAURENTIIS

Mariano Piscopo

Giusto ma tant’è, il calcio si sa è una macchina infernale dove lo sponsor ed il profumo dei verdoni è più eccitante della morale e della dignità di 70 mila napoletani che invece devono far i conti con le uova fritte da mangiare a pranzo, a cena e pure a pranzo e a cena il giorno dopo! De Laurentis come Monti: gli italiani non devono abituarsi al posto fisso , dunque anche i calciatori, perché si sa a Napoli i soldi sono pochi e quei pochi servono per il cinepanettone. Ma poi dico: non ho mai personalmente fatto il tifo sfegatato per Mazzarri che non ha vinto mai nulla, ma di questo passo, in fondo, neppure ci proverà! Avessi mai visto o sentito l’ allenatore caparbio, “capatosta”, il livornese vero beccarsi col romano per difendere la scelta dei suoi suggerimenti, e dire che per questo Mazzarri aveva convinto il pluridecorato Bigon a seguirlo a Napoli. Invece Mazzarri si è autolimitato, il suo primo limite potrebbe essere quello di non credere nelle sue reali capacità di allenatore, a Napoli ha puntato sempre sugli stessi giocatori, non vedendo giovani come Vargas né chiedendo a voce alta il ritorno di Insigne, delizia di Zeman.

Avviso ai naviganti del San Paolo: “Chi nun tene curaggio nun se cocca cu ‘e femmene belle”! Chi se non Diego Armando Maradona? Lui si, potrebbe rappresentare la vera novità, lui con le caratteristiche dell’ uomo vincente trasmetterebbe al romano la voglia e la rabbia di vincere, magari comprando di più e forse spendendo appena qualcosina in più o forse anche di meno ma per calciatori e gladiatori che mai direbbero di no al grande della storia del calcio. Vidal, Criscito e chissà quanti (suo genero, l’ Aguero che ha sposato la sua Gianinna, facendolo diventare nonno) direbbere subito si, accetto! Ognuno darebbe il massimo sempre e magari per il solo sogno di rivedere il tricolore sulla divisa azzurra. Tanto, Mazzarri rimarrà lo stesso di sempre, come il romano del resto. A meno che non si ricominci il ciclo all’ insegna dell’ unica vera storia di cui andar fieri : uno scugnizzo napoletano che chiederebbe a Dio anche di aiutare i suoi attaccanti a far gol con la mano. La mano di Dio! E Dio, lo farebbe. Ed avrebbe anche la casacca azzurra. Finalmente qualche……. Santo in Paradiso.

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di Orsi Vincenzo e Figli S.n.c.



L’ULTIMO REGALO DI

M

orosini ci ha lasciati nel dolore, ora però smettiamo di piangere e iniziamo a farci domande: cosa, come ma soprattutto perché? C’è un’immagine che probabilmente porteremo tutti nel cuore per tanto tempo. Vedi questo ragazzo di 25 anni, bello come il sole e con una salute di ferro, che un minuto prima correva come una gazzella e un minuto dopo sta arrancando senza avere neanche più la forza di rialzarsi, nonostante ci stia provando con tutte le sue forze. Si chiamava Piermario Morosini, e questo nome che a molti non diceva nulla da quel maledetto 14 aprile 2012 resta scolpito nella mente di ognuno di noi. E purtroppo per un motivo che non augureremmo a nessuno, figuriamoci ad un uomo così. È inutile adesso stare a rimarcare la vita sfortunata di questo ragazzo, è sicuramente il caso di risparmiarsi elogi funebri che spettano semmai agli affetti, quelli veri, quelli che soffrono per l’uomo Piermario e non per il calciatore Morosini. Noi possiamo solo riflettere su cosa è successo, come è successo e soprattutto perché. L’autopsia ha confermato che si è trattato di un arresto cardiaco, quindi non un infarto né un aneurisma come inizialmente ipotizzato. L’arresto cardiaco forse non si può prevenire ma si può sicuramente arginare con un intervento tempestivo, una defibrillazione che, secondo quanto risulta dalle prime indagini, è stata effettuata

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soltanto in ospedale. A quanto pare i defibrillatori c’erano ma non sono stati usati, probabilmente non c’è stata la percezione reale di ciò che stava accadendo allo stadio Adriatico di Pescara. I soccorsi inadeguati, la macchina dei Vigili davanti all’ingresso, la corsa disperata di un corpo esanime verso una salvezza che non c’è, non può più esserci. Cosa è successo e come lo stabiliranno le indagini di chi è realmente competente a capire, non certo le ipotesi di noi profani. A noi spetta invece il compito di riflettere sul perché. Anzi, in realtà questa riflessione dovrebbero farla i colleghi di Morosini, gli stessi che lo piangono, che hanno pianto Feher, Jarque e Puerta e che dieci giorni fa avrebbero pianto Muamba se non l’avesse salvato un miracolo. Cosa succede negli spogliatoi? Lungi da noi fare illazioni, ma se qualcosa c’è lo sanno soltanto loro e chi si occupa (o dovrebbe occuparsi) della loro incolumità. Ora salutiamo il povero Moro ma facciamoci le domande giuste, affinché non ci siano più giorni maledetti, affinché la salute sia più importante dei soldi, delle veline e dei trofei. Benedetti ragazzi che allietate i nostri weekend, solo voi avete il dovere di affermare un vostro diritto: quello di dire basta se di mezzo c’è la vostra pelle. Che lo stop dei campionati sia servito a pensare, non solo a piangere. Questo sì che sarebbe un bel modo per onorare la memoria di Piermario Morosini.


PIERMARIO

Antonio Papa

Giuliano Taccola

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IL GIOCATORE

È

stato davvero difficile inquadrare un calciatore che si sia messo maggiormente in evidenza rispetto agli altri in questo mese a dir poco negativo per i colori azzurri. Il Napoli è arrivato stanco e sulle gambe nel momento di imprimere quell’accelerazione decisiva per il rush finale al fine di agguantare il treno Champions. La super-rimonta stava per essere completata ma sono stati troppi i gol subiti dalla retroguardia azzurra: ben 17 sono i gol subiti dalla retroguardia azzurra a partire dalla partita vinta 6 a 3 contro il Cagliari fino ad arrivare al tris di fila contro Juventus, Lazio ed Atalanta. Difesa sotto accusa? Inevitabilmente sì ma guai a mettere in croce i singoli. O meglio, guai ad individuare nel terzetto titolare di difesa i demeriti di un reparto che ha perso quella solidità che l’aveva contraddistinto negli scorsi. Piuttosto, bisognerebbe porsi dei validi interrogativi in merito ai loro sostituiti, ovvero quei ricambi che non avrebbero dovuto far rimpiangere il trio titolare Cannavaro-Campagnaro-Aronica. Ed è quindi giusto dedicare la copertina della nostra rubrica proprio ad uno di quei cosiddetti gregari che, da tre anni a questa parte, ha tirato la carretta mantenendo in piedi un intero reparto che avrebbe dovuto essere meglio potenziato nel corso degli anni. Stiamo parlando di Totò Aronica, palermitano di nascita, reggino d’adozione, ma napoletano per amore di una città che lo ha sempre stimato per l’impegno e la generosità messe in campo nonostante non disponga di imponenti qualità tecniche. Il difensore siciliano è un fedelissimo di Mazzarri: lo segue come un fido segugio dai tempi della Reggina ed insieme a lui ha affinato nel corso degli anni tutti i segreti della difesa a tre. Partito tra mille dubbi e tante critiche, Aronica ha pian piano dimostrato tutta la sua applicazione ed il suo valore genuino ad un pubblico napoletano che ha cominciato ad apprezzarlo soprattutto all’inizio di questa stagione. La società di De Laurentiis e del ds Bigon aveva deciso di puntare tutto su Miguel Britos, difensore uruguayano di piede mancino a lungo inseguito dal Bologna. Nella trattativa entra anche lui, Aronica, che sembra destinato quindi ad indossare la maglia rossoblù. Ma il coriaceo difensore palermitano rifiuta il trasferimento e decide di restare in azzurro giocandosi tutte le sue chance seppur non partisse titolare nella formazione-tipo di Mazzarri. Poi accade che Britos si frattura il piede nell’amichevole pre-campionato a Barcellona ed il club corre ai ripari acquistando il giovane argentino Ignacio Fideleff, giovanotto di belle speranze ma alla sua prima esperienza in Europa. Aronica si rimbocca le maniche e convince il suo allenatore a “rischiarlo” in partite di particolare importanza, sia in Champions (come col Manchester e col Bayern) sia in campionato (nei big-match con Milan e Inter). Nel momento di massima esaltazione della stagione partenopea Aronica ha risposto sempre presente ed ha sbalordito anche i più scettici con prestazione coraggiose nettamente al di sopra dei suoi standard. Troppo acerbo e pasticcione il giovane Fideleff per non far rimpiangere il mancino di Bagheria. Ed anche Britos, seppur reduce da un infortunio, non è riuscito a farsi preferire al Totò azzurro. Un’altra stagione sta per volgere al termine ed Aronica ne risulterà essere, ancora una volta, uno dei grandi protagonisti.

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DEL MESE

Mauro Cucco

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MERCATO NON ALL’ALTEZZA: P P

er poter affrontare tre competizioni nell’arco di una sola stagione, con una Champions particolarmente impegnativa, è chiaro che occorrerebbe una squadra che sia composta quanto meno da 22 calciatori titolari. O “titolarissimi” così come li ama chiamare Walter Mazzarri. Su questo non ci piove. Ed è palese che il Napoli tutta questa disponibilità numerica in organico non ce l’ha. È stato denunciato più volte questo problema ed in questo momento di difficoltà gli azzurri ne stanno pagando le conseguenze. E’ dire che un campanello d’allarme era sopraggiunto già verso Ottobre-Novembre e quindi pochi attimi prima dell’apertura del mercato di Gennaio. Durante la sessione invernale avrebbe potuto essere inserito qualche innesto di spessore per arricchire la rosa. Un puntello, più di un ricambio adeguato. Ed invece, tutto questo, non è stato fatto. A Gennaio, si sa, si può sempre rimediare a qualche errore commesso ad Agosto ed invece per il secondo anno consecutivo il Napoli ha rinunciato alla campagna acquisti durante la finestra di riparazione ed ecco che ora si ritrova con giocatori chiaramente in affanno in questo finale di stagione. Come dire, errare è umano ma perseverare è diabolico. Pe non sbagliare, la società avrebbe dovuto consegnare a Mazzarri una rosa di 22 calciatori intercambiabili, due elementi per ogni ruolo, più l’inserimento di qualche giovane per arrivare ad un corposo, ma sufficiente, organico di 25 calciatori. C’è grande rammarico intorno al Napoli per quel che riguarda le scelte (o non-scelte) fatte in sede di mercato. Rammarico derivante dal fatto che in questi anni sono stati mandati via dei calciatori che avrebbero potuto dare ancora tanto. Pensiamo a Denis, Cigarini, Ruiz, Pazienza o gente come Yebda che, non dimentichiamocelo, l’anno scorso nel girone di ritorno aveva soffiato il posto a Gargano. Al posto dell’algerino, non confermato erroneamente, è stato preso Donadel e sappiamo tutti come è andata a finire. C’è rammarico perché, ad esempio, la Juventus quest’anno, pur non avendo la Champions, ha fatto ruotare con minutaggio significativo ben 18 giocatori mentre il Napoli solo 14. Per questo i bianconeri corrono come matti ed è per questo che il Napoli paga un calo fisico a cui avevamo assistito già al termine dell’anno scorso. C’è rammarico perché Juve e Milan hanno preso giocatori già pronti per l’uso a Gennaio. In azzurro è arrivato sì Edu Vargas, un giovane di valore, ma il suo è stato un acquisto fatto per il futuro, concretizzato in tutta fretta per la concorrenza che c’era sul giocatore. Un giovane per il quale prim’ancora che si sia ambientato in Italia ci si rende conto che è già finito il campionato. Un acquisto che va valutato l’anno prossimo. Insomma, c’è rammarico perché per fare un buon mercato non è solo necessario spendere ma anche avere delle idee e la compe-

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IU’ POTERI A MAZZARRI!

Massimo Filardi

tenza nell’apportare le giuste strategie. Dal momento che al Napoli manca un manager di spessore e carisma (ritengo, infatti, Bigon una figura marginale, un mero esecutore) è Mazzarri che dovrebbe prendere in mano le redini delle operazioni. Dovrebbe essere più decisionista e meno defilato. Il Napoli non ha bisogno di un allenatore aziendalista, ma di un tecnico che si prenda le sue responsabilità e che dica chiaramente cosa gli

serve per permettergli di fare il salto di qualità alla squadra. Io mi auguro che nel prossimo anno Mazzarri sia maggiormente coinvolto nel progetto della società. Altrimenti è meglio cambiare ed affidarsi o ad un altro allenatore oppure ad un uomo-mercato di grandissimo livello. Un manager che, in sede di mercato, non commetta più gli errori fatti dal Napoli in questi ultimi anni. E che non alimenti altri rimpianti.

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foto di Raffaele Esposito

LA FOTO DEL MESE

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NOI VOGLIAMO P

residente, la senti questa voce? “Noi vogliamo vincere, vincere, vincere...!”. Il popolo del San Paolo è da sempre perentorio nei confronti del presidente De Laurentiis rispetto alle ambizioni della piazza, nonostante gli obiettivi fin qui raggiunti dal produttore cinematografico. In effetti, come dare torto alla piazza. Sentir dire che non si è vinto nulla a Napoli è stato come un boomerang per De Laurentiis. Già, perché ora tocca a lui iniziare a vincere qualcosa, magari partendo dalla coppa Italia in palio il 20 maggio al’Olimpico di Roma. Continuare a dire, invece, che il Napoli è riemerso del ceneri del Fallimento a distanza di quasi otto anni è un po’ come continuare a ricordare che il Napoli di Maradona vinse due scudetti, una coppa Italia e una coppa Uefa, e una supercoppa Italiana, ovvero tutto ciò che comprende ad oggi la bacheca dei trofei azzurri. Bisogna essere chiari sul futuro e sul progetto Napoli e non pestarsi i piedi a suon di dichiarazioni tra De Laurentiis e Mazzarri: “Se dipendesse da me punterei sempre sui giovani”. – Ha sentenziato Don Aurelio dopo la sconfitta di Torino contro la Juventus. Pronta la risposta a tono dell’allenatore toscano: “Se si vuole puntare alla salvezza che ben vengano i giovani”. La domanda ora è la seguente? Memorizzatela: qual’è il futuro del club? Si punterà sui giovani, oppure si costruirà una squadra per vincere lo scudetto? Una cosa è certa: occorre guardare oltre, puntare a vincere come ai bei tempi. Un altro scudetto? Certo che si può, ma occorre investire bene e non solo sui giovani. L’ultimo mercato, estivo e di riparazione è stato la dimostrazione di quanto si possa spendere tanto e soprattutto male. Lasciamo stare i flop Donadel, e Santana, oppure i giovani prospettici Chavez, Fideleff e Fernandez, o dello sfortunato Britos, o magari del mancato top player Inler; concentriamoci su Vargas, il talento ancora incompreso che magari esploderà l’anno prossimo. Chissà, l’unica cosa certa è che non è servito a nulla al progetto di quest’anno e soprattutto a Mazzarri che non l’aveva neppure chiesto e nemmeno sapeva che sarebbe arrivato. E allora la domanda nasce spontanea: che Napoli sarà l’anno prossimo? Di giovani da valorizzare o di una squadra che punta a vincere qualcosa di importante? La questione è soprattutto un’altra, ancora più importante. I tre tenori resteranno ancora in azzurro? A dispetto delle offerte che potranno arrivare il presidente De Laurentiis dovrebbe rivedere in qualche modo la politica sui diritti di immagini che sta imprigionando fin troppo gli ingaggi del club. Senza fare polemiche, visto che De Laurentiis ha dimostrato di essere un grande imprenditore dovrebbe anche dire, quanto, (questi benedetti diritti di immagine) hanno prodotto in termini economici al club. Bisogna ricordare, che per i diritti di immagine e per gli ingaggi si sono persi nell’ultimo mercato giocatori come Criscito, Vidal e Vucinic, con i quali senza dubbio il Napoli avrebbe potuto competere per lo scudetto, per la Champions League e centrare la stessa finale di coppa Italia. Presidente, diritti di immagine o meno, una cosa è sicura: Napoli vuole tornare a vincere. La coppa Italia e poi anche un altro scudetto!

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VINCERE

Manuel Parlato

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FRANCO PORZIO: IL MARAD Dopo 22 anni riporta il derby a Napoli Sembrava di essere tornati ai bei tempi, quando Posillipo e Canottieri si contendevano lo scudetto. 2500 persone hanno assistito a gara 1 dei quarti di finale dei playoff tra Carpisa Yamamay Acquachiara e Posillipo in una Scandone finalmente bella da guardare. Tanto colore, tanto tifo (correttissimo), tante emozioni. La partita se l’è aggiudicata il Posillipo, con una grande prestazione tecnica. Ma la vittoria più importante l’ha conquistata l’Acquachiara, con il lavoro. “Grazie alla nostra organizzazione - commenta Franco Porzio - abbiamo riportato il grande pubblico alla Scandone. E’ questo il risultato più bello, indipendentemente dal piazzamento finale che conquistera la nostra squadra, che pure ha di-

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sputato una stagione eccezionale, di gran lunga superiore alle aspettative. Credetemi, sabato sera ero contentissimo nonostante la sconfitta col Posillipo: è stata una grande festa di sport, ho rivisto il derby di una volta, quello che dagli spalti viene accompagnato da un boato ad ogni gol fatto o subito. E comunque, per quello che si è visto in acqua, il Posillipo ha meritato la vittoria. I rossoverdi hanno giocato meglio, con maggiore ordine tattico e con grande determinazione. Non posso che fare i complimenti ai nostri avversari”. Ma Porzio non è certo uno che si arrende. Non lo ha fatto mai da giocatore, non lo farà mai da presidente: “Abbiamo tutte le carte in regola per rifarci, per portare la


ONA DELLA PALLANUOTO

sfida a gara 3. Per riuscirci, è ovvio, ci vorrà un’Acquachiara diversa da quella di sabato scorso, ma io confido nello spirito di reazione dei miei giocatori. Sono certo che vorranno regalare un’ulteriore, grande soddisfazione al nostro meraviglioso pubblico, a quei tifosi che oggi costituiscono il vero zoccolo duro della nostra società. Soltanto se rimarranno sempre vicini all’Acquachiara, e su questo non ho dubbi, potremo continuare a fare grandi cose”. E non soltanto sul piano dei risultati, ma anche e soprattutto sul piano organizzativo. Ancora una volta, sotto questo aspetto, l’Acquachiara è stata promossa a pieni voti. “Ho ricevuto da più parti complimenti - sottolinea Porzio - per l’organizzazione della Final Eight di Coppa Italia. Complimenti che giro volentieri ai miei collaboratori Massimo Pezzuti, Serena Torres, Ilaria Bocchetti e Gianluca Leo: sono riusciti ad allestire a tempo di record una delle migliori edizioni di questa manifestazione. Per la prima volta ci sono stati premi importanti per i singoli atleti più bravi, per la prima volta sono state trasmesse sul maxi-schermo montato alla Scandone le immagini dei giocatori durante la presentazione. Bastava guardare lo stupore degli stessi atleti per rendersi conto del successo di questa iniziativa.

E poi - conclude Porzio - c’è stata, come ciliegina sulla torta, l’amichevole femminile Italia-Cina all’interno della stessa manifestazione. Era da tempo che il pubblico di Napoli non vedeva dal vivo una partita della Nazionale, noi siamo riusciti a portare alla Scandone addirittura la squadra campione d’Europa e la squadra vice campione del mondo. Un succeso che ci sprona a fare sempre meglio. Non voglio anticiparvi nulla, ma ci siamo già messi al lavoro per regalare ai tifosi napoletani altre bellissime sorprese”.

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Ritorno Semifinale 21/03/2012

2

Valeri di Roma 6

De Sanctis 6.5 Campagnaro 6.5 Cannavaro 7 Aronica 6.5 Maggio 6 (dal 41’ Dossena 6) Inler 6 Gargano 6 (dal 63’ Dzemaili 6.5) Zuniga 6.5 Hamsik 7 Lavezzi 6.5 (dal 83’ Pandev s.v.) Cavani 7 31’ A disp.: Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All.: Mazzarri 6

0

Brkic 6 Belmonte 5.5 (dal 66’ Bogdani 6) Pesoli 5 Terzi 5 Contini 5.5 Mannini 5.5 (dal 77’ Sestu s.v.) Parravicini 5 10’ aut. Vergassola 5 M. Rossi 5.5 Larrondo 5 (dal 79’ P. Gonzalez s.v.) Brienza 6.5 A disp.: Farelli, Vitiello, Codrea, Gazzi. All.: Sannino 5.5

NOTE: 56.418 spettatori. Angoli: 8 a 1 per il Siena Recuperi: 1’ pt, 4’ st.

di Carmine Montuori

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Via Fosso del Lupo, 35/37 - Napoli Via Mazzini 166/168 - Battipaglia SA Via Napoli, 251 - Mugnano di Napoli NA Via Andrea d’Isernia, 61 - Napoli Via Roma, 90 - C/mare di Stabia NA C. C. Auchan ARGINE Via Aargine - Napoli C. C. Auchan Giugliano - Giugliano NA C. C. Auchan Mugnano - Mugnano di Napoli C. C. Campania - Marcianise CE C. C. Quarto Nuovo - Quarto NA Via Nazionale, 47 - Torre del Greco NA Via A. Scarlatti, 150 - Napoli Via M. De Rosa, 64 - S. Anastasia NA Corso Garibaldi, 145 – Portici NA Piazzetta Guantai, 3 - (Camaldoli) Napoli C.so Vittorio Emanuele II, 98 - Acerra NA Via Roma, 33 - Sant’Antimo NA Via Roma, 57 - Gragnano NA C. C. Auchan Le Ginestre - Volla NA Via Palmieri, 1 - San Sebastiano al Vesuvio NA Via L. Da Vinci, 133 - Portici NA Via G. Gionti, 5 - Terzigno NA Salita dei Principi via G. Buonomo, 30-32 NA Via Vit. Emanuele, 58 - Pomigliano D’Arco NA Via Plinio il Vecchio, 15 - C/mare di Stabia NA C.so Umberto I, 343 - Torre Annunziata NA Via S. Rosa, 30 - S. Giorgio a Cremano NA Via Ettore Corcione, 112 - Aversa CE Via Marconi, 127/129 - Mariglianella NA Via Boscofangone Vulcano Buono - Nola NA Via Mazzocchi, 119 - S. M. Capua Vetere CE Corso Resina, 240 - Ercolano NA C.so Vitt. Emanuele, 162 - Torre del Greco NA Via G. Di Vittorio, 2 - Qualiano NA Via Roma, 2 - S. Gennaro Vesuviano NA Corso Mazzini, 68 - Cava De’ Tirreni SA C.C. I Pini S.S. Sannit., 87 Km 9 - Casoria NA Via Roma, 166 - Frattamaggiore NA Corso Regina, 65 - Maiori SA Via L.do Da Vinci, 13 - Pomigliano D’Arco NA Via Cumana, 83 Casamicciola T. (Ischia) NA Via O. Fragnito, 77 - Napoli Vai Naz.le delle Puglie, 172/174 – Casalnuovo Corso Nazionale, 268 – Scafati SA Piazza Umberto I, 8 - Frattamaggiore NA C.C. Il golfo dei desideri MANDI - Afragola NA Via San Rocco, 409 - Marano di Napoli NA Corso Bruno Buozzi - Barra NA Via Vesuvio, 10 – Trecase NA Via Marchesella – Giugliano NA Via Roma, 95 - Torre del Greco NA C.so Umberto I, 247 - Marigliano Piazza Municipio, 13 - Agerola NA Via Roma, 61/78 – Ottaviano NA Via Nuova Macello, 48 - Poggioreale NA Via Mazzini, 13 - Fontanarosa AV Via Casa D’Antuono, 37 - S. Antonio Abate NA C.C. Galleria del Mare – Staz. Maritt. Napoli



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29a Giornata 25/03/2012

2

Gervasoni di Castiglione 6

De Sanctis 5 Campagnaro 6 Fernandez 6.5 (dal 66’ Cannavaro 5.5) Aronica 6 Zuniga 6 61’ Dzemaili 7 Gargano 6 Dossena 5.5 Hamsik 5.5 (dal 57’ Pandev 7) Lavezzi 6 (dal 76’ Inler 5.5) Cavani 6.5 67’ A disp.: Rosati, Fideleff, Dezi, Vargas. All.: Mazzarri 5.5

2

Carrizo 6.5 Bellusci 6 Legrottaglie 6 74’ Spolli 6.5 Marchese 5.5 (dal 71’ Llama 6) Izco 6 Lodi 6.5 Almiron 6.5 Gomez 6 85’ (dal 83’ Lanzafame 6.5) Bergessio 5.5 Barrientos 5.5 (dal 78’ Ricchiuti s.v.) A disp.: Kosicky, Seymour, Capuano, Ebagua, Catellani. All.: Montella 6.5

NOTE: 51.055 spettatori. Angoli: 7 a 3 per il Catania Recuperi: 0’ pt, 3’ st.

di C.M.

37




40


30a Giornata 01/04/2012

3

Orsato di Schio 4

Buffon n.g. Barzagli 6.5 Bonucci 6.5 53’ Chiellini 7 Lichtsteiner 6.5 (dal 66’ Caceres 6) 75’ Vidal 7 Pirlo 7 Marchisio 7 De Ceglie 6.5 Borriello 5.5 (dal 70’ Quagliarella 6.5) 83’ Vucinic 6 (dal 83’ Del Piero 6.5) A disp.: Storari, Giaccherini, Pepe, Matri. All.: Conte 6.5

0

De Sanctis 5 Campagnaro 5 Cannavaro 5 Aronica 5 Maggio 5.5 (dal 25’ Dossena 5) Gargano 6 Inler 5.5 (dal 62’ Pandev 6) Zuniga 5 Hamsik 4.5 (dal 71’ Dzemaili 5) Lavezzi 4.5 Cavani 4.5 A disp.: Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. All.: Mazzarri 4.5

NOTE: 34.000 spettatori circa. Angoli: 6 a 3 per il Napoli Recuperi: 1’ pt, 3’ st.

di C.M.

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31a Giornata 07/04/2012

3

Mazzoleni di Bergamo 5

Marchetti 6 Konko 6.5 Diakitè 6.5 Biava 6 Radu 6 Ledesma 6.5 81’ rig. Cana 6 (dal 75’ Brocchi 6.5) Candreva 7 9’ (dal 90’ Scaloni s.v) Hernanes 5 (dal 46’ Gonzalez 6.5) Mauri 6.5 69’ Rocchi 6 A disp.: Bizzarri, Garrido, Alfaro, Kozak. All.: Reja 7

1

De Sanctis 5 Campagnaro 5 Cannavaro 5 Britos 4.5 Aronica 5.5 (dal 72’ Dossena 5.5) Dzemaili 5 Inler 4.5 Hamsik 4.5 34’ Pandev 6 (dal 79’ Vargas s.v.) Lavezzi 6 Cavani 5 A disp.: Colombo, Grava, Fernandez, Fideleff, Dezi. All.: Mazzarri 5

NOTE: 40.000 spettatori circa. Angoli: 4-1 per la Lazio Recuperi: 1’ pt, 3’ st.

di C.M.

45




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32a Giornata 11/04/2012

1

Giannoccaro di Lecce 5

De Sanctis 5.5 Grava 5 (dal 75’ Aronica 5.5) Fernandez 5.5 Campagnaro 5 Dzemaili 5 Gargano 4.5 (dal 69’ Vargas 5) Hamsik 5 (dal 64’ Inler 5) Dossena 4.5 Pandev 5 Lavezzi 6 13’ Cavani 5 A disp.: Colombo, Fideleff, Dezi, Ammendola. All.: Mazzarri 4.5

3

Consigli 6 Bellini 6.5 Stendardo 6.5 Lucchini 6 Peluso 6.5 Schelotto 6.5 (dal 64’ Ferreira Pinto 6) Cazzola 6 (dal 77’ Mutarelli 6) 68’ Carmona 6.5 10’ Bonaventura 6.5 (dal 85’ Raimondi s.v) Moralez 7 Denis 6.5 A disp.: Frezzolini, Ferri, Gabbiadini, Tiribocchi. All.: Colantuono 7 58’

NOTE: 40.000 spettatori circa. Angoli: 6-4 per l’Atalanta Recuperi: 0’ pt, 4’ st.

di C.M.

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TIFOSE DOC

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Valentina la Stella di Napoli

la sua voce entra nella mente e nel cuore

V

alentina Stella è la voce antica di Napoli, ereditata dal padre Ernesto Iorio, noto interprete della “posteggia”, genere che anche lei ha interpretato e praticato fin da bambina. Sedicesima di venti figli il vero nome è Immacolata Iorio. Comincia a cantare le canzoni maschili, quelle di Carlo Buti, i riferimenti erano Angela Luce, Giulietta Sacco, Mirna Doris ma il pubblico e la critica la paragonavano ad Elvira Donnarumma, Gilda Mignonette, Ria Rosa. Durante una “posteggia” al Leon d‚Oro, viene scoperta da Pier Francesco Pingitore diventando ospite fissa negli spettacoli televisivi della Compagnia del Bagaglino: Biberon, Crème Caramel, Saluti e Baci ecc., non tralasciando, comunque, la sua attività di show-girl al Salone Margherita di Roma. In seguito partecipa alla compilation del CD “‘ A città ‘e Pullecenella “ di Claudio Mattone. Comincia la sua attività artistica in vari teatri napoletani, diventando una delle interpreti principali del fortunatissimo spettacolo “Novecento Napoletano” al fianco di Marisa Laurito, riscuotendo enorme successo anche in Argentina, Stati Uniti e Giappone, spettacolo ripreso nella stagione teatrale 1997-98. Nell’estate del 2000 decide di tornare al teatro con “Lacrime Napoletane” con Geppy Gleijeses, Mirna Doris, Rino Marcelli, Olimpia Di Maio, Lello Giulivo, Marilù Prati, Enzo Scodellaro, Gina Perna e Lorenzo Gleijeses. Dopo alcuni LP di chiara impostazione classica della canzone napoletana, pubblica “Basta“, su etichetta Nuova Fonit Cetra, con gli arrangiamenti di Antonio Annona portando al successo la canzone “ Mente Cuore “.. Tante le apparizioni in TV: Viva Napoli!, Fantastico, Domenica In, Uno Mattina, Pomeriggio in Famiglia,Mezzanotte e dintorni, Napoli prima e dopo e diverse partecipazioni alle trasmissioni di Capodanno su Rai 1. Nel 2005 con l’Annona Production incide un nuovo CD dal titolo “ Passioone Eterna “ con grandi collaborazioni: Gragnaniello, Senese, Lanza

e Annona, l’Album riscuote un grande successo di pubblico e critica, il brano Passione Eterna diventa colonna sonora del fortunato film “ Benvenuti al sud “ con Alessandro Siani e Claudio Bishio. Nel 2010 il CD si arricchisce con una cover degli anni 80 “ Comme faccio senza ‘e te “ che Valentina interpreta con Gigi Finizio e di un omaggio al grande Antonio Sorrentino con la canzone “ Nu Penziero “.. Tanti sono i Recital che Valentina porta con successo nei principali Teatri napoletani e nel mondo, nel 2010 / 2011 decide di fare una nuova esperienza artistica quella di attrice, in teatro recita in coppia con Carlo Buccirosso in una commedia, che riscuote in tutta Italia, un gradissimo successo “ Il Miracolo di don Ciccillo “ esperienza che ripete nella stagione 2011 / 2012 con la commedia musicale “ Napoletani a Broadway “ in due stagioni teatrali battono il record di 300 repliche. “la bruna voce di Valentina Stella che ricorda in una maniera impressionante quella di Gilda Mignonette (che io sentii) e che è la vera scoperta di questo Novecento, è capace di immergersi nel mondo plebeo con un senso di vittoria. La sua è una voce, in dialetto si direbbe abbrucata, cupa, malinconica e capace di violenza e redenzione. Essa porta tutto il peso delle angherie che subì per secoli la gente dei bassi”. Da un articolo dello scrittore Domenico Rea Pubblicato su “La Repub-

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LO SPAZIO DEI

Ăˆ nato Giovanni Montuori per la gioia di Michele e Teresa

La splendida Alessia Campanella, figlia del mitico Ciro La piccola Giulia Savarese gioisce ad un gol del Napoli

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Gaetano, Vincenzo, Martina e Genny vestono I Love You Napoli


TIFOSI Un gruppo di amici con il nostro direttore Gennaro Montuori alla pizzeria di Raffaele a Fuorigrotta dopo un incontro del Napoli

La piccola Anna innamorata del Napoli come papà Carmine e mamma Rita

Carmine Palumbo ci invia questa foto per fare un regalo ai suoi amici

Gennaro Montuori, Beppe Savoldi e Mario Pesce con Ciro De Curtis ed altri amici del Rione SanitĂ

Via Salita dei Principi, 47 NAPOLI 081.0383642

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