Ultr'azzurro marzo 2016

Page 1



Sommario 2

L’Editoriale

30

Villarreal - Napoli

di Gennaro Montuori

Il film del mese

La sfida del mese: Napoli - Genoa

4

34

di Gennaro Montuori

10

Napoli - Genoa

Il film del mese

38

Napoli - Villarreal

di Maurizio Stabile

Il film del mese

Marek Hamsik Story

14

42

di Luciano Boccarusso

18

Ex tecnico del Napoli e del Genoa: Gianni Di Marzio

46

Napoli - Chievo Verona Il film del mese

La maglia attaccata sulla pelle: Dolo Mistone

50

Le foto dei tifosi

Palermo - Napoli Il film del mese

di Gennaro Montuori

28

Fiorentina - Napoli Il film del mese

di Amelia Amodio

22

Napoli - Milan

54

Lettera aperta al pubblico piĂš bello del mondo di Gennaro Montuori


Cari lettori Comincio questo editoriale con un ringraziamento nei vostri confronti. Il mese scorso ho omesso di comunicarvi che ricorreva il 25esimo anniversario di questo giornale, in questo mese, dunque, entriamo ufficialmente nel suo 26esimo anno di vita. Grazie, dunque, a voi che nel corso degli anni lo avete sostenuto, anche quando lo si acquistava in edicola, grazie a tutti voi che dopo un quarto di secolo siete ancora nostri fedeli lettori. Un ringraziamento va soprattutto agli sponsor che ne hanno favorito la crescita rendendolo oggi gratuito. Non è esclusa una festa per festeggiare il nostro mensile che possa coincidere con i 90 anni di storia del Napoli. Sono soddisfatto anche per l’andamento dell’omonima trasmissione, ora siamo visibili oltre che su Televomero canale 11 del digitale terrestre, CanaleItalia canale 135, anche sulla frequenza Sky 897 StarSat. Ma torniamo a parlare di ciò che ci sta più a cuore: il nostro Napoli. Questo mese al San Paolo va di scena un match che mi riporta alla mente l’essenza della gioia del calcio, parlo di Napoli-Genoa. Il confronto tra i nostri azzurri e il Grifone rappresenta da sempre uno dei gemellaggi più belli e duraturi della storia del calcio: nato nel maggio del 1982, durante l’ultima giornata di campionato, dura tuttora. Napoli e Genoa sono a tutti gli effetti fratelli di calcio, uniti dalla passione sportiva. In questo numero dedico, infatti, un articolo a questo storico gemellaggio. Il calendario del mese di marzo sorride agli azzurri, si tratta di turni abbordabili, ma mai commettere il grave errore di sottovalutare l’avversario. Dopo un mese decisamente tormentato come quello di febbraio, quindi, gli azzurri avranno la possibilità di riscattarsi e di conquistare punti importanti in vista dell’ostica sfida del 17 aprile in casa nerazzurra e successivamente quella del 24 aprile contro la Roma. Il Napoli è pienamente in gara per la corsa scudetto, ogni partita è, dunque, decisiva e importante. La copertina di questo numero titola, non a caso, “Il terzo sogno nel cuore”. Ovvio che il sogno sarebbe il tricolore. Accanto, infatti, come potete notare, trovate tre scudetti, ciascuno con una data all’interno. Il primo, naturalmente, porta quella del 1987, il secondo quella del 1990 ed il terzo contiene un altro anno: il 2016. Ciò vuole essere di buon augurio per l’intera squadra. Il terzo scudetto manca da tempo ed è ora che i tifosi possano festeggiare i propri beniamini. Auguriamo, dunque, al Napoli che questo sia l’anno giusto e non dimentichiamo che, infatti, c’è un vecchio detto che recita: “non c’è due senza tre”. Concludo parlando, brevemente, dell’offensivo striscione esposto nei confronti del sottoscritto dalla curva B in occasione di Napoli-Chievo. Non nascondo che quelle parole mi hanno profondamento turbato arrecandomi non poco dispiacere. Non ho pensato nemmeno per un attimo di denunciare il fatto alle Autorità. L’idea di schierarmi contro un napoletano non mi piace proprio. Io sarò sempre al fianco del Napoli e dei napoletani. Vi voglio sinceramente bene e mi auguro di gioire al più presto insieme a voi per la nostra grande fede e passione: il Napoli. In quest’occasione voglio ringraziare tutto il popolo azzurro della storia del commando ultra curva B. Dal profondo del cuore forza Napoli.

ANNO XXV - N. 3 - MARZO 2016

Direttore:

Gennaro Montuori Vice Direttore:

Amelia Amodio Hanno collaborato:

Maurizio Stabile Avv. Luciano Boccarusso Foto di studio “Tifosi Napoletani”:

Pietro Mosca

Foto a bordo campo gare del Napoli:

Pietro Mosca

Progettazione grafica, copertina e impaginazione: Graficart di Luca Iodice - Bacoli (NA) Stampa:

Tuccillo Arti Grafiche - Afragola (NA) Plastificazione:

Olivieri Gennaro - Napoli Legatoria:

Legokart - Casavatore (NA)

Cell. 346.52.89.574



LA SFIDA DEL MESE: NApoli - GENOA

di Gennaro Montuori

E

ra il 1982 e proprio al fianco della magica curva B, sopra a sinistra verso i distinti, c’erano un migliaio di genoani e con loro presenti tutti gli storici capi rossoblù. Con alcuni tifosi del Napoli stava nascendo un piccolo diverbio ma fortunatamente un intervento del sottoscritto, di Luciano Vivenzio detto re Cecconi e di Toni Faiello aveva spento il litigio prima di nascere. Già da quel momento si venne a creare la prima simpatia tra le due tifoserie e ancora ricordo l’abbraccio con i capi storici della tifoseria rossoblù Catango, Leopizzi e altri.

Nel corso della storia ci sono state centinaia di manifestazioni e per quello che mi riguarda l’anno successivo sia in occasione della gara di andata sia in quella di ritorno i capi ultras rossoblù furono ospiti a casa mia come io a casa loro a testimonianza della grande amicizia che si era venuta a creare tra i due popoli. I tifosi del Grifone, successivamente, tornarono a Napoli presentandosi in trasmissione con il premio Lanterna, trofeo dedicato a Maradona. Qualche anno dopo, nei primi anni ’90, la festa più bella fu celebrata proprio a Napoli: complice una buona squadra i grifoni ottennero il loro miglior piazzamento e grazie a ciò si trovavano in lotta per la conquista della Coppa Uefa. Quando vennero a Napoli a giocare, infatti, organizzammo loro una grande festa al ristorante “al Sarago” con tutti i gruppi della curva B e della curva A e furono nostri ospiti. Negli anni a venire questo sodalizio è proseguito tant’è che l’anno in cui abbiamo di 4

nuovo conquistato insieme la serie A, così ha voluto il caso, le tifoserie hanno festeggiato, ancora per una volta, fianco a fianco . Mi preme ricordare che il gemellaggio tra le tifoserie di Napoli e Genoa è uno dei più antichi e importanti gemellaggi della storia del tifo italiano. Nacque il 16 maggio 1982 quando al San Paolo, per l’ultimo turno di campionato, si affrontarono Napoli e Genoa. Gli azzurri, già salvi, si erano qualificati per la Coppa Uefa mentre il Grifone necessitava di un punto per garantirsi la salvezza matematica. La diretta concorrente del Genoa era il Milan, nemica anche del popolo partenopeo. Quell’anno, infatti, il Milan si ritrovò all’ultima giornata a dover battere il Cesena sperando in una sconfitta del Genoa per evitare la retrocessione. Il Genoa passò in vantaggio dopo pochi minuti dal fischio d’inizio mentre i rossoneri perdevano contro il Cesena. Tuttavia, nel corso del secondo tempo i risultati si ribaltarono : il Milan vinceva 3-1, il Napoli si era portato in vantaggio condannando il Genoa alla retrocessione. Ed è qui che nasce la bella e storica amicizia tra le due tifoserie: improvvisamente


l’intero stadio cominciò a tifare per un gol dei rossoblù: ciò avrebbe comportato la retrocessione in serie B dei rossoneri. Quel gol arrivò all’86esimo suggellando il definitivo 2-2. Al fischio finale l’intero stadio San Paolo si riunì in una grande festa di entrambe le tifoserie: da allora napoletani e genoani sono diventati fratelli. Ancora oggi, dunque, Napoli-Genoa rappresenta un’occasione per ritrovarsi tra vecchi amici: il sodalizio calcistico e con esso anche la bella amicizia tra i due popoli, esistono ormai da oltre trenta anni. Due sono i cori che le tifoserie azzurre e rossoblù si dedicavano a vicenda e le ricordo ancora adesso con piacere: i genoani intonavano “abbiamo un sogno nel cuore, Napoli

tricolore”, mentre noi gridavamo: “Genoa è solo rossoblù”. Tra le fila del Genoa, inoltre, oggi gioca un ragazzo a me caro: Armando Izzo. Armando ha giocato a calcio con mio figlio Diego ed io ne ho sempre riconosciuto il talento, peccato che il Napoli se lo sia fatto sfuggire per soli 50mila euro. Concludo con un augurio per il Genoa ovvero quello che possa restare in serie A ma per quanto riguarda il match Napoli-Genoa non ci sono scusanti il Napoli deve vincere perché noi vogliamo conquistare il tricolore, dopo la sfida contro la nostra amata squadra, ma solo dopo, al Genoa auguro di poter vincere anche tutte le partite.

5


LE ROSE DEL NAPOLI E DEL GENOA

6


7




NAPOLI - GENOA

di Maurizio Stabile

I

l Napoli continua la rincorsa alla capolista Juventus e nella prossima gara casalinga ospiterà il Genoa al “San Paolo”: all’andata la gara si concluse con uno scialbo 0-0. Tra i giovani talenti che sono esplosi nel Napoli e poi lasciati andare via frettolosamente c’è Armando Izzo, difensore centrale della squadra di Gasperini. Armando Izzo nasce a Napoli, il 2 marzo 1992 CARRIERA - Gli esordi e l’Avellino Inizia a giocare a calcio all’età di 13 anni nell’ARCI Scampia, per poi passare al Napoli con cui vince anche uno Scudetto Berretti. Nella stagione 20112012 passa in prestito alla Triestina, squadra di Lega Pro Prima Divisione, con cui gioca 13 partite e segna il suo primo gol in carriera a livello professionistico. Nel gennaio del 2012 viene ceduto in comproprietà all’Avellino, sempre in Prima Divisione; con gli irpini gioca 6 partite, venendo riconfermato anche per la stagione 2012-2013: in questo campionato Izzo seg-

10


na un gol in 22 presenze, e l’Avellino vince il campionato venendo promosso in Serie B. Izzo esordisce nella serie cadetta nella stagione 2013-2014, chiudendo il campionato con un gol in 30 presenze. Genoa Durante l’estate viene ceduto al Genoa, con cui esordisce in Serie A il 5 ottobre 2014, nella partita Parma-Genoa 1-2. Segna il primo gol nella massima serie l’11 gennaio 2015 a San Siro contro l’Inter. Il 1º aprile 2015 rinnova con la società ligure fino al 2019. Chiude la stagione con 20 presenze e un gol. La stagione successiva fa il suo esordio in campionato alla seconda giornata, nella partita casalinga vinta 2-0 contro il Verona. Nazionale Il 6 maggio 2014 ha giocato da titolare in una partita amichevole con la B Italia, guidata da Massimo Piscedda, contro l’Under-21 dell’Albania. Viene convocato all’Europeo Under-21 2015, disputatosi in Repubblica Ceca, senza però mai scendere in campo. Una comproprietà con l’Avellino, poi il trasferimento, ormai prossimo al Genoa, la storia di Armando Izzo

ha vissuto tre incroci. Il Napoli non ha riscattato il giovane difensore, lasciandolo in Irpinia. Poi l’Avellino lo ha ceduto al Genoa. Dopo l’ottimo campionato in Serie B, sicuramente tra i primi come rendimento, i tifosi si sono chiesti come mai Izzo è stato lasciato andare. Il motivo è di certo una valutazione economica: il Napoli sapeva che il Genoa aveva già un accordo col giocatore, ma anche con l’Avellino. Soprattutto, i Grifoni hanno preso il giocatore a titolo definitivo, mentre il Napoli lo avrebbe ceduto in prestito. Al club azzurro non sarebbe convenuto riscattare e poi ricedere il difensore a cifre molto più basse. E poi non si è voluto disturbare il Genoa, da tempo su Izzo, e che col Napoli ha ottimi rapporti. Un gentlement agreement, quindi, ma di certo il succo è che il Napoli non ha puntato sul difensore, preferendo evitare di alzare i costi per un giocatore che sarebbe stato comunque ceduto in prestito con un destino da scoprire. Il direttore di “Tifosi Napoletani” Gennaro Montuori, ben otto anni fa, dichiarò che la società azzurra con Riccardo Bigon direttore sportivo e Walter Mazzarri in panchina, si era fatta sfuggire un giovane interessantissimo che è stato nella lista dei desideri dei grandi clubs nazionali.

11




MAREK HAMSIK STORY

dell’Avv. Luciano Boccarusso

L

a storia comincia nell’estate del 2007 ed è questa la Storia, 359 partite, 92 reti, il capitano del Napoli, lo scettro del bomber di tutti i tempi distante, certo, ma non irraggiungibile: e su quel trono, che Hamsik vede (ancora) in lontananza, c’è Diego Armando Maradona.... Marek Hamsik muove i primi passi da professionista sui campetti dello Slovan Bratislava dove si fa notare dagli attenti dirigenti del Brescia che nel 2004 lo acquistano per 60.000 euro, il giovane centrocampista Slovacco parcheggiato in un primo momento in primavera si fa subito notare per la grande personalità e le straordinarie doti tecniche che lo portano ad esordire quasi subito in 14

serie A con le rondinelle. Il suo primo goal in Italia arriva però solo l’anno successivo quando intanto i Lombardi sono retrocessi in cadetteria, Hamsik trafigge infatti in Coppa Italia il Milan per la sua prima rete italiana. La stella slovacca disputerà con le rondinelle un’altra stagione in serie B dopodiché verrà ceduto al Napoli neopromosso in A per 5.5 milioni di euro. Con i partenopei Marek Hamsik raggiungerà la sua definitiva consacrazione in campo internazionale venendo spesso paragonato a campioni del calibro di Nedved, Gerrard e Lampard, ma questa è storia contemporanea di un fuoriclasse che ha giocato ormai in tutte le posizioni del centrocampo e dell’attacco diventando un punto fermo del Napoli del presente e del futuro. Certo la storia d’amore Hamsik-Napoli non è stata priva di problemi, molte sono state infatti le buche incontrate lungo il cammino, come nell’estate 2011 quando il Milan si insinuò prepotentemente nei pensieri dello Slovacco, che fortunatamente per i supporters azzurri, decise di ascoltare la voce del cuore e restare in quella che lui stesso definisce “casa sua”. Intanto Hamsik per bocca del suo procuratore Jurelaj Venglos ha più volte precisato: “Marek sta bene a Napoli e non intende andare via. Se avesse voluto lo avrebbe già fatto in passato, le offerte non sono mancate. Se uno sta bene non vedo perchè debba cambiare aria. È vero che nel calcio non si sa mai: può sempre arrivare un’offerta che va bene anche a De Laurentiis. Può andare via fra un anno, ma io conoscendo bene Marek,


credo che resterà tutta la carriera a Napoli come Totti nella Roma.” Ennesimo capitolo quindi scritto dalla coppia più bella del mondo, Napoli ed Hamsik per sempre, il talento slovacco si cuce l’azzurro addosso e continua a regalare pillole d’amore ai tifosi partenopei che lo adorano e lo definiscono da tempo ormai capitan-futuro. Con il nuovo allenatore Maurizio Sarri ritorna a giocare nella posizione di interno sinistro nel centrocampo a tre, suo ruolo preferito. Il 23 agosto 2015, alla prima di campionato, realizza il gol del momentaneo 0-1 nella sconfitta in trasferta contro il Sassuolo (2-1). Il 17 settembre realizza un gol ai danni del Bruges nella prima partita della fase a gironi di Europa League conclusasi 5-0 per il Napoli. Dopo mesi di astinenza, il 20 dicembre ritorna al gol su calcio di rigore, fissando il momentaneo 0-1 in Atalanta-Napoli (1-3 nel finale) e battezzando ufficialmente la goal-line technology nel campionato italiano. L’anima è là dentro, in quest’era attraversata con la fierezza di chi ha fatto una scelta di vita, di chi ha scoperto Napoli e l’ha eletta ad habitat naturale, evitando altro, sfuggendo alle tentazioni, restando fedele ad un senso d’appartenenza accresciuto nel tempo: otto anni di Hamsik sono espressi attraverso una serie di rifiuti, di «no». E a Massimiliano Allegri, il tecnico maggiormente affascinato dalla poliedricità del centrocampista, il corteggiatore (discreto, rispettoso) che al Milan lo indicò come «mister X» e quello che poi alla Juventus l’avrebbe portato

per alleggerire le responsabilità d’una squadra priva di Vidal, non è rimasto altro da fare che apprezzarne il motivo. Napoli mette in vetrina il gioiello più bello, e se il gioiello in questione è quel diamante di Marek Hamsik, allora possiamo dire con assoluta certezza che sarà per sempre. Certo il condizionale è d’obbligo in questo mondo fatto di petrol-dollari e sterline pesanti, in questo calcio fatto di bandiere che seguono il vento, ma la cresta più famosa del mondo fa discorso a sè, e così per un Cavani che va c’è un Hamsik che resta e accende la piazza con i suoi continui giuramenti di eterno amore alla città che gli ha dato tutto, e per questo che ti vogliamo bene Marek, ed è per questo che ti abbiamo soprannominato “Marek l’oro di Napoli”. 15




Ex tecnico del napoli e del genoa: GIANNI DI MARZIO

di Amelia Amodio

G

ianni Di Marzio, ex tecnico azzurro, durante la sua lunga carriera da mister ha allenato diverse squadre di serie A, tra cui il Genoa, compagine che il Napoli ospiterà domenica 20 marzo. Durante la sua carriera il mister ha ricevuto due Seminatori d’oro, premio che l’INA Ass. dava al miglior tecnico italiano della categoria e che, dopo, ha preso il nome di Panchina d’oro. Mister Di Marzio è stato alla guida del Napoli dal 1977 al 1979, dove ha ottenuto il quinto posto in classifica, conquistato un posto in Uefa e perso una finale di Coppa Italia a Roma contro l’Inter. Dal 1979-1980 ha allenato il Genoa in Serie B. Fine osservatore con il fiuto per il talento, non a caso, mister Di Marzio è stato uno dei primi a riconoscere lo straordinario talento del pibe de oro, Diego Armando Maradona. Di Marzio parla così di quell’intuito sportivo che lo ha caratterizzato oltre che nel corso dell’intera carriera, anche in quell’occasione in cui ha conosciuto un giovanissimo e sconosciuto Maradona: “E’ un aneddoto che ricordo sempre con piacere! All’epoca allenavo il Napoli e andai in Argentina ad assistere ai mondiali del mondo. L’allora presidente della Polisportiva Juniores sezione calcio, l’ingegnere Settimio Aloisio, acceso tifoso del Catanzaro emigrato in Argentina, squadra che avevo allenato, mi venne a trovare e mi parlò di un ragazzo trascurato dall’allenatore della Nazionale,

1977. Inaugurazione sede quartieri spagnoli, Di Marzio, Savoldi e Stanzione con Montuori e Enrico Festa.

messo nell’elenco dei 40 ma non inserito nei 22. Nonostante i miei impegni, mi convinsi ad andare a vederlo insieme a un paio di miei amici giornalisti ma, in quell’occasione, il giovane talento, probabilmente arrabbiato per il trattamento riservatogli dal mister, non si presentò. Ci recammo allora a Villa Fiorita, una favelas argentina e lo convincemmo a raggiungere il campo per fare una partitina: Maradona aveva solo 16 anni. Mi bastarono 10 minuti per capire che mi trovavo di fronte ad un talento straordinario”. Oggi in Italia i top player si contano sul palmo di una mano, tra questi c’è sicuramente Gonzalo Higuain. Abbiamo chiesto al mister quali sono i giocatori che più apprezza tra le fila di Napoli e Genoa: “Sarà scontato dirlo, ma il primo calciatore che mi viene in mente è Higuain. Sta disputando un ottimo campionato, ha piedi buoni e ottime qualità da calciatore. Già da prima che approdasse al Real Gonzalo si faceva apprezzare. Per quanto riguarda il Genoa, un giocatore che potrebbe fare la differenza è il portiere Mattia Perin, è un serio professionista dedito al lavoro. A me piaceva molto anche Perotti, andato alla Roma”. Napoli e Genoa, due squadre differenti con obiettivi differenti. La prima in lotta per l’obiettivo più ambizioso, il tricolore, la seconda alla ricerca di punti preziosi Lui mi ha scoperto.

18


1977. Di Marzio presenta i nuovi acquisti azzurri: Capone, Ferrario, Valente, Restelli, Pin, Mocellin e Mattolini.

utili ad allontanare da sé la zona rossa, quella retrocessione. In merito alla situazione delle due sfidanti, mister Di Marzio si esprime così: “L’allenatore del Napoli è un buon tecnico che fa esprimere un bel gioco alla squadra. Di recente ha sofferto un po’ di calo fisico e psicologico ma era prevedibile: giocando sempre gli stessi, ne hanno poi pagato le conseguenze. Il fatto che il Napoli sia fuori dalle competizioni in Coppa può essere sia un vantaggio che uno svantaggio. Giocare in Coppa, infatti, significava anche poter far giocare calciatori che scendono poco in campo in campionato e dare loro soddisfazione: un esempio lampante potrebbe essere Gabbiadini il quale, penso, non sarà molto contento di questa esclusione dalle Coppe, non potendo mettere a disposizione il proprio talento. Il Genoa in casa è una buona squadra: si porta in avanti e ha giocatori rapidi. Fuori casa non dimostra avere lo stesso carattere: arretra, si abbassa troppo e lascia spazi dietro”. L’ex tecnico di Napoli e Genoa dalla sfida che vede la squadra azzurra e quella rossoblù rivali, si aspetta un Napoli cinico: “Il Genoa è alla ricerca di punti ma quello che voglio vedere è un Napoli deciso, che non lascia spazio agli avversari. Se il Napoli vuole approfittare di qualche scivolone della Juventus, deve farsi trovare lì pronto vincendole tutte. Ad aprile il Napoli affronterà la Roma mentre la Juventus la Fiorentina. Dunque sarà necessario vincere altrimenti un eventuale scivolone della Juve in quell’occasione sarà vano ai fini della la causa azzurra. Il Napoli deve vincerle tutte, non solo questa contro il Genoa. Sarà dunque un testa a testa fino alla fine tra Napoli e Juventus e sono convinto che la Juve, prima o poi, qualche punto lo lascerà per strada. La Juve ha dalla sua una mentalità vincente proprio nel sangue, non a caso io li chiamo “i cannibali”, li conosco bene perché sono stato responsabile dell’area estera e so per certo che tutti, dal magazziniere al funzionario, vogliono vincere ad ogni costo. Inoltre la Juve ha dalla sua diverse alternative che purtroppo non ha il Napoli: il mercato di gennaio avrebbe potuto dare dei validi diversivi ad Allan e Hamsik”. Infine, abbiamo chiesto al mister come organizzerebbe la partita contro il Genoa se fosse oggi il tecnico

azzurro e come affronterebbe quelle a venire: “Affronterei questa partita nel modo di Sarri, abbracciando, dunque, la sua filosofia di gioco. Difesa alta, pressing con gli attaccanti, linee strette, cercherei la sovrapposizione sulle fasce laterali, sfrutterei l’uno contro uno sia a destra che a sinistra, darei alla squadra un po’ più di alternative a sinistra visto che il Napoli spinge molto verso quella direzione e che ad Higuain piace andare a chiudere sul primo palo. Per quanto riguarda le partite a venire, il Napoli deve alleggerire un po’ il carico di tensioni venutosi a creare attorno alla questione scudetto. Importante poi la giusta mentalità che deve essere improntata alla vittoria. Vincere vincere e ancora vincere: questo deve essere il motto del Napoli da qui alla fine del campionato”. 19




MISTONE

3

La maglia attaccata sulla pelle: DOLO MISTONE

di Gennaro Montuori

D

olo Mistone nasce a Napoli il 05/01/1936, disputa con la maglia del Napoli 161 partite, di cui 78 in serie A con una rete, 60 in serie B, 12 in coppa Italia e 11 nelle coppe europee. Cresciuto nelle giovanili napoletane il suo esordio in prima squadra avviene il 24/05/1959 allo stadio Collana in NapoliInternazionale terminata 1 a 0 con rete del brasiliano Del Vecchio. Dolo indossa la maglia azzurra dal 1958 al 1967 rinunciando in seguito al calcio per un infortunio serio al menisco. Il Napoli rimarrà la sua unica squadra. Fu’ il primo vero fluidificante del mondo del calcio,Helenio Herrera allenatore dell’Inter lo insegui’ per diversi anni, senza mai riuscire ad acquistarlo. Non potendo avere in rosa Mistone, l’esperto Mistone e Canè. mister utilizzò con le stesse caratteristiche uno dei giocatori più importanti del calcio mondiale: Giacinto Facchetti. Dolo e Giacinto furono i primi fluidificanti di una nuova era. Mistone ebbe l’onore e il piacere di giocare con due tridenti sudamericani di fama mondiale: il primo formato da due brasiliani Del Vecchio e Vinicio e dall’argentino Pesaola (che successivamente divenne anche suo allenatore). Il secondo formato ancora una volta da due brasiliani e un argentino, il mitico tridente Cane,Altafini e il grandissimo Omar Sivori. Tra le partite più belle della sua storia u n o

22

storico Napoli-Juventus del 6 dicembre 1959 coinciso con l’inaugurazione dello stadio S.Paolo. Gli azzurri di fronte ad 80000 spettatori sconfissero la capolista Juventus per 2 reti a 1. Il terzino azzurro in quell’occasione, insieme a Comaschi e Greco annientarono il trio più forte di tutti i tempi: CharlesMistone capitano.


Nardin, Bandoni e Mistone. Mistone a protezione di Bandoni.

Boniperti-Sivori. Grazie a quella vittoria la squadra ottenne come premio partita ben 300 mila lire a testa. Nel corso della sua carriera si mise in evidenza per i suoi dribbling e le sue incursioni che creavano scompiglio nelle difese avversarie, i suoi assist erano determinanti per gli attaccanti azzurri. Con la maglia azzurra segnò una rete stupenda, era il 7 maggio 1961 in un Napoli-Udinese terminato 2 a 2. Alla doppietta del bomber friuliano Bettini risposero gli azzurri con il bersagliere Di Giacomo e Mistone che con un pallonetto da 45 metri fece impazzire di gioia i tifosi del Napoli. Grazie al suo impegno e la sua serietà ebbe come premio quello di indossare svariate volte la fascia di capitano. La sua più grande soddisfazione dopo essere arrivato per ben due volte ad un passo dallo scudetto fù quella di vincere nel 61-62 con il Napoli in serie B la coppa Italia. Questo record tutt’oggi ancora non è stato eguagliato. Gli azzurri in quell’anno ottennero anche la promozione in serie A. Dopo il grave infortunio al menisco Dolo usci’ definitivamente dal mondo del calcio. L’unico suo legame con questo mondo rimase l’amicizia con Roberto Fiore (che era stato il suo presidente e che lo aveva premiato con la fascia da capitano) di cui fù collaboratore nella sua azienda privata. Mistone alle spalle di Bandoni.

Il ritorno del Napoli in serie A. Presidente Fiore e Pesaola allenatore.

Inaugurazione Stadio San Paolo, Napoli 2 - Juventus 1.

Il Napoli vince la Coppa Italia e viene promosso in serie A.

23





La foto del mese

Foto di Pietro Mosca


“LE FOTO DEI TIFOSI”

o e tifoso azzurr rà d n ra g n u o c rde Frances ramente. Gua tu a m re p o rs ! scompa apoli dal cielo N to a m a o u s il

Luca Di Miccio

28

rino, per gridare To a e h c n a e n o Sim FORZA NAPOLI

Lo storico Club di Caivano

Il piccolo Salzano

con Strinic

Matteo con il suo idolo Allan






“LE FOTO DEI TIFOSI”

co, da bambino Luca, tifoso stori Orlandini glia e ?????con Bra

Relax d opo la trasmissione

sciuti sempre re c i in zz a g ra ti Tan naro nel cuore di Gen

ola e Antonio

Pa Mario, Gennaro,

Il piccolo Capuano co

n il suo idolo

Gli amici fisioterapisti del Villag gio Coppola “Il sole” tifosissimi del Napoli

29


Europa League - 16째 di finale, giornata di andata - 18 febbraio 2016

Il film di...

VS VILLARREAL

30

1-0

NAPOLI


IL TABELLINO: NAPOLI – VILLARREAL: 1-1 VILLARREAL (4-4-2): Areola; Mario Gaspar, Musacchio, Victor Ruiz, Jaume Costa; Dos Santos (dal 35’ p.t. Castillejo), Trigueiros (dal 28’ s.t. Pina), Bruno Soriano, Denis Suarez; Soldado, Baptistao (dal 16’ Bakambu). (Barbosa, Rukavina, Bonera, Adrian Lopez). All.: Marcelino

NAPOLI (4-3-3): Reina: Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Strinic; David Lopez (dal 37’ s.t. Allan), Valdifiori, Hamsik; Callejon (dal 27’ s.t. Insigne), Gabbiadini (dal 23’ s.t. Higuain), Mertens. (Gabriel, Maggio, Albiol, El Kaddouri) All.: Sarri.

MARCATORI: Suarez 37’ s.t. NOTE: Arbitro: Nijhuis (NED) (Van de Ven-Schaap/Goossens; Blom-Janssen). Spettatori: 23.000 circa. Ammoniti: Valdifiori, Callejon e Insigne (N), Musacchio e Soldado (V). Recuperi: 2’ p.t., 3’ s.t.

31




Serie A 2015/2016 - 7a giornata di ritorno - 22 febbraio 2016

Il film di...

VS NAPOLI

34

1-1

MILAN


IL TABELLINO: NAPOLI – MILAN: 1-1 NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dal 35’ s.t. Gabbiadini), Jorginho, Hamsik; Callejon (dal 19’ s.t. Mertens), Higuain, Insigne (dal 44’ s.t. El Kaddouri). (Rafael, Gabriel, Chiriches, Regini, Maggio, Strinic, David Lopez, Chalobah, Valdifiori, Grassi). All. Sarri.

MILAN (4-4-2): Donnarumma; Abate, Alex, Zapata, Antonelli; Honda, Kucka, Montolivo (dal 37’ s.t. Bertolacci), Bonaventura; Bacca (dal 27’ s.t. Menez), Niang (dal 42’ s.t. Balotelli). (Abbiati, Livieri, Romagnoli, Calabria, Simic, De Sciglio, Poli, Josè Mauri, Boateng). All. Mihajlovic.

MARCATORI: Insigne (N) al 39’, Bonaventura (M) al 44’ p.t. NOTE: Arbitro: Banti di Livorno. Spettatori cinquantamila circa. Espulso il tecnico del Napoli Sarri per proteste. Ammoniti Donnarumma (M) per comportamento non regolamentare; Montolivo (M) per gioco scorretto.

35




Europa League - 16째 di finale, giornata di ritorno - 25 febbraio 2016

Il film di...

VS NAPOLI

38

1-1

VILLARREAL


IL TABELLINO: NAPOLI – VILLARREAL: 1-1 NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic (dal 19’ s.t. Maggio); Lopez (dal 33’ s.t. Gabbiadini), Valdifiori (dal 30’ s.t. Jorginho), Hamsik; Mertens, Higuain, Insigne. (Rafael, Maggio, Chiriches, Allan, Callejon). All.: Sarri.

VILLARREAL (4-4-2): Areola; Mario Gaspar, Musacchio, Victor Ruiz, Jaume Costa; Rukavina (dal 37’ s.t. Castillejo), Pina (dal 39’ s.t. Trigueiros), Bruno Soriano, Suarez; Soldado (dal 26’ s.t. Adrian Lopez), Bakambu. (Asenjo, Bonera, Baill, Baptistao). All.: Marcelino.

MARCATORI: Hamsik 17’ p.t., Pina (V) 14’ s.t. NOTE: Arbitro: Aytekin (GER) (Kleve-Lupp/Foltyn; Welze-Brand). Spettatori: ventimila circa. Ammoniti: Hamsik, Jorginho, Lopez (N), Rukavina, Bruno Soriano (V). Recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.

39




Serie A 2015/2016 - 8a giornata di ritorno - 29 febbraio 2016

Il film di...

VS FIORENTINA

42

1-1

NAPOLI


IL TABELLINO: FIORENTINA – NAPOLI: 1-1 FIORENTINA (4-2-3-1) Tatarusanu; Roncaglia, Rodriguez, Astori, Alonso; Vecino, M. Badelj (dal 45’ s.t. Ilicic); Tello, Mati Fernandez (dal 24’ s.t. Bernardeschi), Borja Valero; Kalinic. (Lezzerini, Satalino, Tomovic, Pasqual, Tino Costa, Blaszczykowski, Kone, Babacar, Ilicic). All. Paulo Sousa.

NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (dal 22’ s.t. David Lopez), Jorginho, Hamsik; Callejon (dal 32’ s.t. Mertens), Higuain (dal 45’ s.t. Gabbiadini), Insigne. (Rafael, Gabriel, Chiriches, Maggio, Regini, Grassi, Luperto, Valdifiori, Chalobah) All. Sarri.

MARCATORI: Alonso (F) al 6’, Higuain (N) al 7’ p.t. NOTE: Arbitro: Tagliavento di Terni. Ammoniti: Albiol (N) per gioco scorretto.

43




Serie A 2015/2016 - 9a giornata di ritorno - 5 marzo 2016

Il film di...

VS NAPOLI

46

3-1

CHIEVO VERONA


IL TABELLINO: NAPOLI – CHIEVO VERONA: 3-1 NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriche, Koulibaly, Ghoulam; David López (68’ Allan), Jorginho, Hamšík (87’ Chalobah); Callejón, Higuaín, Insigne (70’ Mertens). A disp.: Gabriel, Rafael; Maggio, Strini, Luperto, Regini, Valdifiori, Chalobah, El Kaddouri, Allan, Grassi, Mertens, Gabbiadini. All.: Sarri

CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Bizzarri; Frey, Dainelli, Cesar, Cacciatore; Castro, Radovanovi, Rigoni (dal 68’ Hetemaj); Birsa (dal 63’ Meggiorini); M’Poku, Pellissier (dal 55’ Floro Flores). A disp.: Bressan, Seculin; Sardo, Spolli, Costa, Hetemaj, Pepe, Pinzi, Ninkovi, Floro Flores, Meggiorini. All.: Maran.

MARCATORI: 2’ Rigoni (C), 6’ Higuain (N), 38’ Chiriches (N), 70’ Callejon (N) NOTE: Arbitro: Di Bello. Ammoniti: 11’ Castro (C), 58’ Cesar (C), 82’ Meggiorini (C)

47




Serie A 2015/2016 - 10a giornata di ritorno - 13 marzo 2016

Il film di...

VS PALERMO

50

0-1

NAPOLI


IL TABELLINO: PALERMO – NAPOLI: 0-1 PALERMO (4-3-2-1) Sorrentino; Struna, Gonzalez, Andelkovic, Pezzella; Hiljemark (dal 36’ s.t. Balogh), Jajalo, Chochev; Quaison (dal 46’ s.t. Trajkovski), Vazquez; Gilardino (dall’8’ s.t. Djurdjevic) (Posavec, Vitiello, Rispoli, Bentivegna, Cionek, Brugman, Cristante, Maresca, Morganella). All. Novellino.

NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 27’ s.t. David Lopez); Callejon (dal 20’s.t. Mertens), Higuain, Insigne (dal 43’ s.t. El Kaddouri) (Rafael, Gabriel, Strinic, Maggio, Valdifiori, Regini, Chiriches, Gabbiadini, Chalobah). All. Sarri.

MARCATORI: Higuain su rig. al 22’ p.t. NOTE: Arbitro: Rocchi di Firenze. Ammoniti: Chochev, Quaison e Albiol per gioco scorretto. Spettatori: 14.628.

51




ALL’ETà di 58 anni scrivo una LETTERA APERTA AL PUBBLICO PIù bello del mondo

di Gennaro Montuori

M

i permetto di scrivervi questa lettera come uno dei tanti tifosi del Napoli, in quanto sabato 05.03.2016, durante la partita Napoli / Chievo sono stato vittima di uno striscione con offese alla mia persona che mi accusava di essere un “falso tifoso”, Vi assicuro, che tali accuse mi hanno colpito e fatto male ma la mia coscienza è pulita dopo tanti anni di onorata militanza in curva B, dove ho sempre fatto solo ed esclusivamente il tifo per la squadra della mia città, insieme a tantissimi amici tifosi come me, volendoci sempre bene. Nei miei 30 anni di militanza in Curva B ho sempre cercato di trasmettere sani valori per un tifo pulito e senza violenza, voglio dirvi, che nonostante tutto non serbo rancore nei confronti di coloro che hanno cercato di infangare il mio nome e quello della mia

54

famiglia, non è nella mia indole, e chi mi conosce bene sa che non ho mai voluto il male di nessuno, neanche dei miei nemici, a proposito di questi ultimi, volevo dirvi che ho lasciato il tifo più di 15 anni fa e certamente alla soglia dei 60 anni non tornerei mai sui miei passi, in una sola occasione mi sono lasciato andare, e vi assicuro che porto ancora i postumi di quella trasferta e mi riferisco alla trasferta di Firenze di circa 8 giorni fa. Da buon napoletano, ed a difesa della mia città, non mi sento di denunciare l’accaduto alle Autorità preposte, in quanto ho sempre cercato il meglio per ogni napoletano ed il mio desiderio è stato sempre quello di vedere ogni mio concittadino ottenere il massimo, come è capitato a Fabio Cannavaro quando ha alzato in trionfo il Pallone d’Oro al cielo ed ha inorgoglito ogni partenopeo. A proposito di cielo, da cattolico praticante, auguro ogni bene ad ogni napoletano nessuno escluso anche a coloro che hanno utilizzato dei vessilli contro di me, che però avrebbero potuto utilizzarli per la nostra squadra del cuore che lotta per il tricolore. Dulcis in fundo fatemi fare un appello alle Istituzioni, e mi riferisco alla Polizia di Stato ed al calcio Napoli organi preposti per la vigilanza allo stadio San Paolo, durante le partite di calcio del Napoli, che sono il fiore all’occhiello dello stadio San Paolo, come mai abbiano potuto consentire di tenere una marea di striscioni contro il sottoscritto per tanto tempo, nonostante ne fossero a conoscenza. Napoli, sarò sempre al tuo fianco finché morte non ci separi.


C’ERAVAMO LASCIATI COSì all’addio della curva b

FIRENZE: Fiorentina-napoli 29 febbraio 2016

55





Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.