Ultr'azzurro gennaio 2016

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Sommario 2

L’Editoriale

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Napoli - Legia Varsavia

di Gennaro Montuori

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Il film del mese

Un piccolo sacrificio per vincere il tricolore

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di Gennaro Montuori

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Marek nella storia dei 90 anni del Napoli

Il film del mese

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Napoli - Verona

di Gennaro Montuori

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Il film del mese

La sfida del mese: Napoli - Inter Story

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Zuniga: una storia strana. Comunque grazie

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Napoli - Torino Il film del mese

di Luciano Boccarusso

Io la vedo cosĂŹ: Napoli-Inter

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La maglia attaccata sulla pelle: Pasquale Casale di Gennaro Montuori

Frosinone - Napoli Il film del mese

di Amelia Amodio

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Atalanta - Napoli Il film del mese

di Maurizio Stabile

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Napoli - Roma

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Le foto dei tifosi


ANNO XXIV - N.11 - GENNAIO 2016 Direttore:

Cari lettori innanzitutto mi preme augurarvi buon anno, questo 2016 non poteva avere un inizio migliore: il Napoli è campione d’inverno. Mi ricordo quando, 50 anni fa, ad appena 8 anni per la prima volta nella storia il Napoli conquistò il titolo di campione d’inverno: quel Napoli era guidato dal grande Bruno Pesaola e in quella squadra c’era capitan Iuliano il napoletano che detiene il record di presenze con la maglia azzurra, (stessa buona sorte auguriamo al nostro Insigne, uno dei leader di questa squadra) e Omar Sivoli l’argentino che fece impazzire i napoletani. Il caso vuole che ora a far sognare ci sia un altro argentino: Higuain, capocannoniere con all’attivo 18 gol e pensare che siamo appena alla metà del campionato! Tra questi due grandi campioni si frappone colui che ha fatto sognare tutta Napoli e parlo ovviamente di un altro campione d’inverno, Diego Armando Maradona. Con il pibe d’oro vincemmo 2 scudetti e, per la legge del non c’è due senza tre, speriamo che il titolo di campione d’inverno coincida, per la terza volta, con quello di campione d’Italia. In questo mio editoriale voglio fare i complimenti al pubblico, alla squadra, a Sarri che ha fatto e continua a fare un ottimo lavoro, al presidente, nella speranza che possa regalare alla rosa altri 2-3 rinforzi cosicchè da per poter resistere fino alla fine. . È un Napoli che ha entusiasmato gli animi quello che ha chiuso il girone di andata rendendosi protagonista di una larga vittoria ai danni del Frosinone. I tre punti, conquistati con grande disinvoltura vincendo con il risultato di 5-1, hanno consacrato, dunque, il Napoli campione d’inverno, dopo ben 26 anni dall’ultima volta. Complice la vittoria del Sassuolo che è riuscito a vincere al Meazza contro l’Inter, il Napoli ha potuto riconquistare la vetta della classifica. Proprio Sassuolo ed Inter saranno le nostre prossime avversarie, una in campionato e un’ altra in coppa. Le due sfide sono, infatti, alle porte: gli azzurri affronteranno prima il Sassuolo, dopo soli 3 giorni sarà la volta dell’Inter in coppa Italia. Ribadisco che Sarri sta dimostrando a tutti di essere un grande allenatore, i miei complimenti più vivi vanno, ovviamente, ad Higuain, capocannoniere, a Reina, grande portiere, a Insigne che segna e fa segnare. A questi tre campioni abbiamo dedicato la copertina ma l’intera squadra la meriterebbe visto il grande lavoro che sta svolgendo l’intera rosa e l’impegno e la passione di ciascuno di loro. Il mio pensiero va ad Hamsik, ad un passo dal diventare il calciatore con il numero di presenze maggiore con la maglia azzurra, senza contare il fatto che un giorno non lontano Marek, nonostante sia centrocampista, potrebbe addirittura arrivare al primo posto tra i marcatori nella storia del Napoli. Non dimentico Gabbiadini, Mertens e altri come Chiriches, Strinic, Maggio ed El Kaddouri. Posso ritenermi soddisfatto del fatto che alcuni calciatori da me ritenuti inutili alla causa azzurra siano andati altrove e parlo di Britos, Mesto ed Henrique. Rinnovo ancora l’appello alla società chiedendo di sostituire Lopez con un calciatore più importante . Al Napoli servirebbe un difensore centrale che all’occorrenza dia supporto ad Albiol o Koulibaly, i quali dimostrano avere grande feeling con Hysaj e Reina. Concludo congedandomi dai miei lettori con un augurio: che, se il Vesuvio un giorno esploderà, sarà del tricolore più bello della storia azzurra. Un caro saluto con la speranza di tornare il mese prossimo per commentare risultati altrettanto positivi in casa azzurra.

Gennaro Montuori Hanno collaborato:

Amelia Amodio Mauro Guerrera Maurizio Stabile Avv. Luciano Boccarusso Foto di studio “Tifosi Napoletani”:

Pietro Mosca

Foto a bordo campo gare del Napoli:

Pietro Mosca

Progettazione grafica, copertina e impaginazione: Graficart di Luca Iodice - Bacoli (NA) Stampa:

Tuccillo Arti Grafiche - Afragola (NA) Plastificazione:

Olivieri Gennaro - Napoli Legatoria:

Legokart - Casavatore (NA)

Cell. 346.52.89.574



UN PICCOLO SACRIFICIO PER VINCERE IL TRICOLORE

di Gennaro Montuori

I

l campionato è al giro di boa: il girone di ritorno, come si sa, è determinante poiché tanti equilibri finora venutisi a creare possono essere compromessi. Qualche squadra allungherà il passo, altre cederanno: è la legge del campionato che vuole un solo vincitore. Tra le candidate per la vittoria finale c’è la squadra azzurra, motivo di orgoglio per i tanti tifosi che con passione la sostengono. Giunti in un momento così importante, questa settimana intervisto colui che da acceso sostenitore storico dei colori azzurri è divenuto poi l’icona in assoluto del tifo buono e corretto: Gennaro Montuori.

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Una stagione, dunque, che vede il Napoli protagonista, complice una rosa equilibrata e ben disposta ma dotata di diverse seconde linee non propriamente all’altezza. Ed è proprio da queste ultime che comincio l’intervista al direttore Montuori. D. Direttore, lo diciamo da tempo: la rosa è competitiva ma incompleta, le seconde linee non sono all’altezza. Lei cosa ne pensa a riguardo? R. Penso che ci siano giocatori di seconda linea più competitivi, altri meno. Parto da Valdifiori e Chiriches. Entrambi sono utili alla causa, possono essere impiegati nelle partite di seconda fascia ma non hanno la stoffa del leader. Nonostante ciò meritano fiducia e aggiungo che in determinate circostanze ci vuole anche un po’ di fortuna. El Kaddouri può tornare utile, Lopez non è affatto all’altezza di Jorginho e Allan. Maggio potrebbe essere impiegato per la sua grande esperienza, Strinic è un giocatore da seconda fascia come Chiriches. Un discorso a parte meritano Gabbiadini e Mertens. Gli undici titolari sono insostituibili e loro sono quasi alla pari. Sono due giocatori fondamentali che possono dare tanto alla squadra ma soprattutto possono far respirare Callejon e Insigne che ogni tanto devono riposare. Possono essere utilissimi nelle coppe. Considero inoltre Gabbiadini un vero e proprio jolly. D. Il Napoli è dotato di grandi campioni, tra i titolari ce ne sono diversi talentuosi, lei chi mette ai primi posti?

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R. Reina è un grande portiere, infonde sicurezza a tutto il reparto, è insostituibile e non ha sostituti: non abbiamo un vero secondo portiere. Higuain è il top player che tutti ci invidiano, Insigne è in costante crescita, Hisay è un campione ed un professionista serio, Albiol e Koulibaly formano la coppia perfetta. Albiol ha ritrovato entusiasmo e forma fisica, Koulibaly è il regista della difesa, grandissimo, penso che a breve farà anche qualche gol. Ghoulam è una spanna sotto gli altri nel reparto difensivo ma tutto sommato è un buon giocatore. Jorginho è rigenerato, sono felice per lui, lo reputo un ragazzo sveglio e calcisticamente dotato. Callejon dà l’anima in campo, non fa gol perché copre tutta la fascia, dà supporto a tutta la squadra. In compenso a segnare è Insigne, autore anche di diversi assist. Hamsik deve essere più cattivo in campo, può dare ancora di più. Il Napoli ha diversi top player: Insigne, Higuain e Reina. Sarri ha dato una bella impronta alla squadra, ha voltato pagina ed ha avuto l’umiltà di cambiare a beneficio della squadra, è stato furbo ed intelligente da vero napoletano, ha abbracciato l’intero spogliatoio. Ora tocca al presidente De Laurentiis fare la sua parte. D. Entriamo in tema di calciomercato. Lei chi vorrebbe arrivasse a rinforzare la rosa? R. Servirebbe un calciatore per ogni reparto. Ora come ora prenderei una punta, giusto per far riposare Higuain in caso di raffreddore. Faccio i nomi di Fabio Quagliarella e Ciro Immobile. A centrocampo mi piacerebbe Gomes del Siviglia, è un calciatore che entusiasma, dotato di qualità. In difesa vedo bene Maksimovic: ideale sarebbe lo scambio con Valdifiori poiché non spenderei troppo per un calciatore comunque reduce da un infortunio. E poi tra i candidati ci sono anche Rugani, Barba…insomma, attendiamo fiduciosi. 6

D. Dunque, questo Napoli dove può arrivare? R. Con tre acquisti vince lo scudetto, con due lotta fino alla fine, con uno dovrà combattere parecchio, ci vorrà quasi un miracolo: tutto dipenderà da come Sarri gestirà la situazione, in questo caso non sarà semplice ma Sarri avrà l’occasione di dimostrare tutto il suo valore, ancora una volta. D. E per quanto riguarda le altre squadre in corsa, cosa ne pensa? R. L’Inter è una squadra molto fisica, la Juve sta recuperando ma sta spendendo molte energie ed a lungo andare avrà un calo fisiologico anche se tutto dipenderà anche dai suoi impegni in coppa. La Roma non è continua, la Fiorentina merita rispetto poiché finora ha fatto vedere un gran bel gioco. Alla lunga qualcuna allungherà il passo, altre resteranno indietro, c’è da considerare un insieme di fattori quali squalifiche, infortuni, cali psicologici, impegni in coppa. D. Direttore, in risposta ai cori violenti delle tifoserie rivali che inneggiano al Vesuvio, cosa si sente di dire? R. Rispondo così: “Siamo figli del Vesuvio ed orgogliosi di esserlo, forse quest’ultimo un giorno esploderà ma, con vostra grande rabbia, lo farà con all’interno un bel tricolore”.


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MAREK NELLA STORIA DEI 90 ANNI DEL NAPOLI di Gennaro Montuori

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arek Hamsik è giunto giovanissimo in Italia. Al Brescia sembrava timido e ancora acerbo ma il Napoli vide subito in lui la stoffa del campione. Giunto in azzurro Hamsik si è fatto crescere la cresta, e sono subito aumentati anche assist e gol. Capitano della nazionale slovacca a soli 22 anni, Marek Hamsik ha conquistato il San Paolo e non solo con giocate da vero leader. Sicuro con la palla tra i piedi, spietato al tiro e sui calci da fermo, implacabile nelle incursioni in area. Il Napoli lo ha blindato con un lungo contratto e il sogno di Hamsik è vincere lo scudetto con la maglia azzurra. Data di nascita: 27/07/2987

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Luogo di nascita: Banska Bystrica (Slovacchia) Nazionalità: Slovacca Soprannomi: Marekiaro / Marechiaro, Last minute Hamšík, Ambo Secco Famiglia: Sposato con Martina Franova (matrimonio 4 luglio 2014). Dalla moglie ha avuto due figli: Christian (15 gennaio 2010) e Lucas (5 gennaio 2012). Altezza: 183 cm Peso: 73 kg Ruolo: Centrocampista Numero di maglia Napoli: 17 Esordio in serie A: 20-03-2005, Chievo Verona Brescia 3-1 Esordio nazionale: 07-02-2007, Slovacchia-Polonia 2-2 Squadre: Napoli (2007-) - Brescia (agosto 20042007) - Slovan Bratislava (luglio 2004-agosto 2004)


Record di gol con la maglia del Napoli 115 D. Armando Maradona 107 Attila Sallustro

104 Edinson Cavani 97 Antonio Vojak 96 Josè Altafini 96 Antonio Careca 95 Marek Hamsik

Palmares: 1 Supercoppa Italiana (Napoli 2014) 2 Coppa Italia (Napoli 2011-2012 e 2013-2014) 2 Oscar del calcio AIC (miglior giovane 2008 e squadra dell’anno 2011) 3 Calciatore slovacco dell’anno (2009, 2010, 2013) 2 Trofeo Peter Dubovsky (2007 e 2008) 381 presenze con la maglia del Napoli 300 in serie A. 81 in coppe di cui 27 coppe italiane e 54 coppe europee (record di presenze in coppe europee). 95 goal di cui 79 in campionato, 12 in coppe europee e 4 in coppa italia. Record di presenze con la maglia del Napoli 511 Giuseppe Bruscolotti 505 Antonio Iuliano 396 Moreno Ferrario 381 Marek Hamsik

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La sfida del mese: Napoli-INTER Story

di Maurizio Stabile

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embra essere diventato un classico: ancora una volta Napoli ed Inter si affronteranno in Coppa Italia con gli azzurri già vincenti nel 2015 nel quarto di finale a febbraio con una rete di Gonzalo Higuain nell’extra-time ai danni dei

la settima e ultima volta con la consueta formula dei due gironi eliminatori successivi e finale in gara unica, fu vinta dall’Inter contro il Napoli per 2-1: non bastarono le dodici reti in undici gare del napoletano Beppe Savoldi. Nei rispettivi gironi di semifinale l’Inter aveva eliminato Fiorentina e Torino, mentre il Napoli il Milan e i freschi campioni d’Italia della Juventus. Quest’ultima, priva di quasi tutti i titolari convocati per il Mondiale in Argentina e imbottita di Primavera e riserve, fu battuta al San Paolo con un roboante 5-0 con poker di Savoldi. Un’altra amarezza più recente risale alla finale

nero-azzurri. In questa occasione, il match capiterà il 19 gennaio, sempre in un quarto di finale in gara unica dove il Napoli, dinanzi al proprio pubblico, se la vedrà con la banda di Mancini. Tornando molto indietro nel tempo e riavvolgendo il nastro, l’8 giugno del 1978 la Coppa Italia si disputò per

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Capitan Bini alza il trofeo della vittoria contro il Napoli


persa col Vicenza il 29 maggio 1997: non bastò la rete al San Paolo di Fabio Pecchia in quanto i veneti, nel match di ritorno, pareggiarono i conti con Maini e solo grazie ai supplementari (3-0) ebbero la meglio sui partenopei guidati dall’allora tecnico Vincenzo Montefusco. Venendo ai giorni nostri, appaiono evidenti le analogie tra le società di Napoli ed Inter che sulle proprie panchine hanno avuto il medesimo tecnico spagnolo Rafa Benitez che non lasciò un ottimo ricordo nonostante le quattro Coppe collezionate, due sulla panchina partenopea ed altrettante su quella nero-azzurra. Benitez, proprio con l’Inter vince il primo trofeo il 21 agosto 2010 quando i nerazzurri si imposero sulla Roma per 3-1, grazie alla rete di Pandev e ad una doppietta di Eto’o, aggiudicandosi la Supercoppa Italiana. Il 18 dicembre 2010, arriva

il secondo trofeo quando lo spagnolo di Madrid conduce la squadra alla conquista della Coppa del Mondo per Club (ovvero la Coppa Intercontinentale), battendo in finale per 3-0 i congolesi del TP Mazembe; Benitez riporta in tal modo l’Inter al titolo mondiale dopo 45 anni, consegnandole il suo terzo titolo iridato. Su sponda azzurra, Benitez si conferma Re di Coppa quando il 3 maggio 2014 vince il primo trofeo con il Napoli, conquistando la Coppa Nazionale con un 3-1 ai danni della Fiorentina nella finale allo Stadio Olimpico di Roma con la doppietta di Insigne e la rete di Mertens a tempo scaduto. Il 22 dicembre vince la Supercoppa Italiana contro la Juventus ai calci di rigore, secondo successo personale in questa competizione e decimo trofeo complessivo in carriera, a parte i titoli nazionali.

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ZUNIGA: UNA STORIA STRANA. COMUNQUE GRAZIE dell’Avv. Luciano Boccarusso

C

amillo Zuniga, l’oggetto misterioso, … appena arrivato a Napoli destò, sicuramente molte perplessità, un inizio un po’ altalenante, ma poi pian piano la conquista di un posto da titolare, inamovibile, quella del laterale colombiano arrivato dal Siena è sicuramente una storia strana, addirittura ambigua e che noi tifosi non sapremo mai. Laterale destro di piede, inventato a sinistra da mister Mazzarri, sicuramente una scelta felice, infatti a sinistra il ns Camillo ha portato quella verve e quel modo di giocare che ha entusiasmato tutti i tifosi partecipando, come protagonista a tutti i successi azzurri, che non sono stati pochi dell’era Mazzarri. La pressione del presidente per rinnovare quel matrimonio con l’azzurro napoletano, la firma ad ottobre 2013 in quel di Londra. Napoli ed il Napoli si riapropriarono del giocatore tanto amato, con i suoi dribbling ubriacanti e gli assist al bacio. 18


Il goal di Camillo contro l’Inter che permetterà al Napoli di entrare in Champions League

Da quel giorno Zuniga è scomparso dai campi di calcio e sinceramente non se ne comprende il motivo, un problema alla cartilagine del ginocchio, poi superato. Tredici le presenze in campionato in due anni, quasi mai da titolare con minutaggio irrisorio, di mezzo un Mondiale in Brasile giocato da protagonista, la polemica per l’infortunio di Neymar, ottime prestazioni con l’ex azzurro Armero. I napoletani già si sfregavano le mani nell’attesa di rivedere sotto gli ordini di Benitez ed in campo con la maglia azzurra il laterale colombiano. Il nulla o quasi nella seconda stagione dell’era spagnola, tanta tribuna, qualche panchina; un fantasma che si aggirava solo qualche volta per Castel Volturno. Leggi e rileggi nella speranza di vederlo almeno tra i convocati, ma dovrai attendere la Coppa America 2016. Prima amichevole della Nazionale colombiana e Zuniga è schierato da titolare. Iniziamo a chiederci, dov’è lo scherzo? Contratto sino al 2018 a 3,5 milioni di euro a stagione, uno stipendio praticamente regalato, una clausola rescissoria onerosa, ma di Zuniga nel Napoli non c’è traccia, lo stesso Sarri non ha mai potuto schierarlo e non si sa il perché, perché un maestro di calcio come il ns. Mister sicuramente avrebbe apprezzato le sue giocate. Oggi Zuniga servirebbe, e tanto, alla causa azzurra, ma tant’è!!! Chi ci prende in giro? 19




io la vedo così: Napoli-INTER la bandiera azzurra Giuseppe Bruscolotti di Amelia Amodio

I

l 19 gennaio alle ore 20.45 andrà di scena il match valido per i quarti di finale in Coppa Italia tra Napoli ed Inter. Una sfida caratterizzata sempre da grande fascino ma che quest’anno assume contorni ancora più interessanti visto l’ottimo piazzamento in classifica delle due rivali. Napoli ed Inter, infatti, pur essendo due compagini differenti per gioco ed individualità, si contendono la vetta della classifica insieme alla Fiorentina e alla Juventus, rientrata in corsa dopo un inizio zoppicante. Napoli ed Inter, 1976 Iuliano alza la Coppa Italia. Gli azzurri con le d u n q u e , maglie degli avversari del Verona. Bruscolotti è rivali in l’ultimo a destra

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La formazione del Napoli che perse la Coppa Italia all’Olimpico contro l’Inter

campionato e in coppa: difficile dire chi avrà la meglio. Lo abbiamo chiesto ad una vera e propria bandiera azzurra, a colui che è quasi un’istituzione del calcio partenopeo: Beppe Bruscolotti. Calciatore d’altri tempi, Beppe ha vinto nella sua carriera due trofei di Coppa Italia : uno nella stagione 1975-76, l’altro nel 1987, anno in cui il Napoli conquistò anche lo scudetto. Bruscolotti, entrato di diritto nella storia azzurra per le sue indiscutibili doti fisiche e tecniche e nei cuori dei tifosi per l’attaccamento viscerale alla maglia, ha perso anche una finale di Coppa Italia all’Olimpico proprio contro l’Inter. Bruscolotti ricorda così le sue imprese in Coppa Italia con la maglia azzurra: “Ogni volta che si vince qualcosa a Napoli, è sempre una grande emozione. L’episodio che forse mi è rimasto più impresso è stato quello legato alla sconfitta in finale contro l’Inter. Le due sfidanti arrivarono alla finale per meriti propri, poi il calcio è fatto anche di episodi che ne fanno la storia e una partita decide le sorti di una competizioni, così fu per noi. Perdemmo di misura con il risultato di 2-1. Nell’anno in cui conquistammo lo scudetto, invece, vincemmo 13 partite su 13, fu una stagione memorabile”. Sull’attuale situazione delle due rivali di ieri e di oggi, Bruscolotti si esprime così: “La classifica parla chiaro. L’Inter con piccoli sforzi riesce comunque a mantenere il vertice, nel gioco il Napoli è molto superiore poiché crea molto di più rispetto all’Inter, diverte di più, emoziona insomma. Tuttavia i


Gennaro Montuori e Giuseppe Bruscolotti appena ventenni

campionati si conquistano anche con le vittorie di misura, è capitato e capiterà ancora. L’ingresso della Juventus nella corsa al vertice ha reso tutto più difficile ed interessante, in più reputo il campionato abbastanza equilibrato, difatti pochi punti distanziano tra di loro le prime in classifica. La Roma è troppo incostante pur avendo un buon organico, la Fiorentina pratica un bel gioco e può contare su buone individualità a centrocampo e nel reparto avanzato, l’Inter vince con il minimo sforzo, la Juventus è abituata a vincere. D’altro canto, il Napoli è dotato di un ottimo gioco , diverte ed emoziona, con Reina tutto il reparto difensivo ne ha beneficiato, il centrocampo è equilibrato e il reparto offensivo può contare su un top player come Higuain. Inoltre il Napoli ha un altro punto a suo favore: Lorenzo Insigne. Lorenzo è un giovane validissimo, una vera icona napoletana, lo trovo molto maturato caratterialmente, l’esperienza lo sta forgiando: può solo migliorare. Senza contare il fatto che il Napoli crea molto, almeno 4-5 palle gol a partita e non è da tutti. Speriamo in qualche ricambio adeguato a breve che possa far respirare un po’ i titolari”. Tornando alla sfida di Coppa, l’ex azzurro si esprime così in merito al match Napoli-Inter: “È una sfida interessante, resa ancora più affascinante dal prestigio delle due squadre in campionato. Entrambe vorranno fare bella figura, si tratta di due squadre votate alla vittoria. Assisteremo ad un bello spettacolo, spero che il San Paolo, per l’occasione, si riempia di tifosi”. A Bruscolotti, infine, chiedo se il Napoli quest’anno potrà ripetersi nella doppia impresa che vide i suoi conquistare scudetto e Coppa Italia, l’ex capitano azzurro risponde così: “Certo che potrebbe riuscirci, il Napoli ha i mezzi e il potenziale per farlo. Del resto, la classifica parla chiaro e sorride agli azzurri”.

Bruscolotti sommerso dai compagni di squadra dopo un suo gol contro l’Inter. Con la maglia numero 9 il gringo Sergio Clerici

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La foto del mese

Foto di Pietro Mosca


CASALE

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La maglia attaccata sulla pelle: PASQUALE CASALE

di Gennaro Montuori

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asquale Casale, centrocampista dai piedi buoni, nato a Napoli il 2 marzo 1959 e cresciuto a Cervinara, dove vive ancora oggi. Cresciuto nelle giovanili del Napoli dove trascorre tutta la trafila. Appena diciassettenne il mitico Luis Vinicio, lo fa debuttare in serie A il 16 maggio 1975, in occasione di Sampdoria-Napoli, ultima gara di campionato, sostituisce niente poco di meno 1975 - Casale con il grande Brancaccio che capitan Antonio Juliano, il Napoli viene sconfitto per 2 reti ad 1, ma la sua gara risulterà splendida. Quell’anno riesce anche a fare 2 presenze e 15 panchine in Coppa Italia, vinta proprio dagli azzurri del Napoli.

Casale con la maglia del Pisa contrastato dal grande Falcao 26

Ferlaino e Iuliano riportano Casale a Napoli

Nell’anno 1976-1977 viene dato in prestito alla Lucchese in serie C, per poi ritornare l’anno successivo. Nell’anno 1977-1978, ritorna ad indossare la maglia azzurra,sotto la guida di Gianni di Marzio effettuando 3 presenze in campionato e 3 in Coppa, dove gli azzurri perdono la finale contro l’Inter, ogni presenza di Pasquale equivale un risultato positivo, soprattutto le 2 vittorie contro Milan e Juventus. Nell’ultima giornata in occasione di napoli-Milan dove gli azzurri si giocano un posto in Coppa Uefa, la gara finisce 1-1, il Napoli vola in Europa ma a Pasquale, viene negata la gioia del primo gol in maglia azzurra, annullatogli dall’arbitro. 1978-1979: viene ceduto all’ U.S. Avellino, con gli Irpini dove conquista la naz. MILITARE e la naz. UNDER 21. Viene acquistato prima dal Catania, e poi dal Pisa, con entrambe gioca in nazionale. Con i toscani conquista il premio Guerin Sportivo come miglior giocatore del girone. Trascorre due anni straordinari, realizzando venti goal, vincendo il premio “Alitalia” come miglior

Gol determinante di Pasquale contro l’Avellino


Targa per il centrocampista azzurro consegnata alla sede del commando Ultrà

bottino prestigioso per un centrocampista. Sono due di questi goal, realizzati proprio contro il Napoli, a convincere Ferlaino a sborsare fior di quattrini, per riportarlo di nuovo al “Club Partenopeo”. Il napoletano viene acquistato assieme a Dirceu, per fortificare il reparto del centrocampo. Alla fine gli azzurri si salveranno per il rotto della cuffia, Pasqualino realizzerà 28

Con la maglia della nazionale under 21

Pasquale Casale, spalla a spalla con la formazione di Maradona

In contrasto con il campione del mondo Lele Oriali

presenze su trenta e realizzerà due goal, uno contro la Roma, ed uno nel derby contro l’Avellino. Questa rete risulterà fondamentale ai fini della salvezza.Due delle gare più belle dell’anno, risulteranno: Napoli-Lazio, dove Pasquale subentrerà nel secondo tempo, e gli azzurri con la sua energia straordinaria, si impongono con due reti a 0, ed un altro 3-0 inflitto al Catania, dove disputa un’altra grandissima prestazione.Su 30 gare,di campionato, ne giocherà 28. Nell’anno 84-85, in riva al golfo, arriva Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi. Inizierà il raduno con il Napoli di Diego (sarà il capocannoniere estivo con 15 goal) e poi chiederà di essere trasferito perché il mister gli dice che per lui c’è poco spazio. Continuerà a giocare nel U.S. Avellino, Cagliari, Sorrento, Benevento e Ischia. In seguito allenerà diverse squadre. Ma il suo sogno rimarrà per sempre la maglia azzurra del Napoli. Pasquale è il calciatore nella storia del Napoli ad aver debuttato con l’età più giovane.

Mr Casale nelle vesti di allenatore 27








Europa League - fase a gruppi - 10 dicembre 2015

Il film di...

VS NAPOLI

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5-2

LEGIA VARSAVIA


IL TABELLINO: NAPOLI – LEGIA VARSAVIA: 5-2 NAPOLI (4-3-3) Gabriel; Maggio, Chiriches (dal 34’ s.t. Luperto), Koulibaly (dal 26’ s.t. Albiol), Strinic; Lopez, Valdifiori, Chalobah; El Kaddouri, Insigne (dal 10’ s.t. Callejon), Mertens. (Rafael, Hysaj, Allan, Jorginho). All. Sarri.

LEGIA VARSAVIA (4-3-3) Kuciak; Bereszynski, Lewczuk, Pazdan, Broz; Vranjes, Jodlowiec, Duda (dal 26’ s.t. Trickovski); Kucharczyk (dal 34’ s.t. Dyego), Nikolic (dal 14’ s.t. Prijovic), Guilherme. (Malarz, Saganowski, Piech, Brzyski). All: Cherchesov.

MARCATORI: Chalobah 31’, Insigne 38’ p.t.; Callejon 12’, Vranjes (L)14’, Mertens 19’ e 45’, Prijovic 47’ s.t. NOTE: Arbitro: Starvev (Mac) (Kirovski-Kostadinov/Karakolev; Mekarovski-Jakimo). Spettatori 10mila circa. Ammoniti: Strinic, Chalobah. Recuperi: 0’ p.t., 3’ s.t.

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Serie A 2015/2016 - 16a giornata di andata - 13 dicembre 2015

Il film di...

VS NAPOLI

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0-0

ROMA


IL TABELLINO: NAPOLI – ROMA: 0-0 NAPOLI (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Koulibaly 7, Albiol 6,5, Ghoulam 6,5, Allan 6, Jorginho 5,5, Hamsik 5,5, Callejon 5 (67’ Mertens 6,5), Higuain 5,5, Insigne 6 (88’ El Kaddouri sv). Allenatore: Sarri 6. A disposizione: Gabriel, Rafael, Strinic, Henrique, Valdifiori, Maggio, David Lopez, Chiriches, Dezi, Chalobah

ROMA (4-3-3): Szczesny 6,5, Florenzi 5,5 (87’ Vainqueur sv), Manolas 7, Rudiger 6,5, Digne 6, Nainggolan 6,5, De Rossi 6, Pjanic 5,5, Iago Falque 5 (82’ Gyomber sv), Dzeko 5,5, Salah 5,5 (76’ Iturbe 6). Allenatore: Garcia 6. A disposizione: De Sanctis, Castan, Maicon, Keita, Emerson, Uçan, Di Livio, D’Urso, Umar

NOTE: Ammoniti: Albiol, Mertens (N), Gyomber, De Rossi, Nainggolan (R)

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Coppa Italia - Ottavo di finale - 16 dicembre 2015

Il film di...

VS NAPOLI

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3-0

VERONA


IL TABELLINO: NAPOLI – VERONA: 3-0 NAPOLI (4-3-3) Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Strinic; Lopez (dal 5’ s.t. Hamsik), Valdifiori, Allan (dal 22’ s.t. Chalobah); El Kaddouri, Higuain (dal 26’ s.t. Callejon), Mertens. (Rafael, Gabriel, Hysaj, Henrique, Ghoulam, Jorginho, Insigne, Dezi, Luperto). All.: Sarri

VERONA (4-4-2) Coppola; Bianchetti, Moras (dal 32’ s.t. Winck), Helander Pisano; Wszolek, Checchin (dal 15’ s.t. Zaccagni), Hallfredsson, Siligardi (dal 1’ s.t. Greco); Jankovic, Fares. (Rafael, Gollini, Sala, Tupta, Guglielmelli). All: Delneri

RETI: El Kaddouri 4’, Mertens 12’ p.t., Callejon 31’ s.t. NOTE: Arbitro: Irrati di Pistoia (Manganelli-Tasso/Nasca). Spettatori: cinquemila circa. Ammoniti: nessuno. Recuperi: 1’ p.t., 2’ s.t.

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Serie A 2015/2016 - 17a giornata di andata - 20 dicembre 2015

Il film di...

VS ATALANTA

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1-3

NAPOLI


IL TABELLINO: ATALANTA – NAPOLI: 1-3 ATALANTA (4-3-3): Bassi; Bellini (dal 63’ Raimondi, dal 78’ Masiello), Stendardo, Paletta, Brivio; Grassi, De Roon (Dal 78’ D’Alessandro), Cigarini; Moralez, Denis, Gomez. A disposizione: Sportiello, Radunovic, Monachello, Estigarribia, Suagher, Toloi, Migliaccio.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Allan (dal 65’ David Lopez), Jorginho, Hamsik; Callejon, Insigne (dal 72’ Mertens), Higuain (dall’89’ Maggio). A disposizione: Rafael, Gabriel, Henrique, Chiriches, Maggio, Strinic, Valdifiori, El Kaddouri, Dezi, Chalobah.

RETI: 52’ Hamsik (N), 54’ Gomez (A), 62’ Higuain (N), 85’ Higuain (N) NOTE: Arbitro: Rocchi di Firenze. Ammoniti: 41’ Koulibaly (N), 71’ Jorginho (N). Espulsi: 74’ Jorginho (N), 90’ Paletta (A)

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Serie A 2015/2016 - 18a giornata di andata - 6 gennaio 2016

Il film di...

VS NAPOLI

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2-1

TORINO


IL TABELLINO: NAPOLI – TORINO: 2-1 NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Lopez (dal 29’ s.t. Allan), Valdifiori, Hamsik (dal 43’ s.t. Chalobah); Callejon, Higuain, Insigne (dal 23’ s.t. Mertens). (Rafael, Gabriel, Maggio, Chiriches, Luperto, Strinic, Dezi, El Kaddouri, Gabbiadini). Allenatore: Sarri

TORINO (3-5-2) Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres (dal 29’ s.t. Zappacosta), Acquah (dal 36’ s.t. Benassi), Vives, Baselli, Molinaro; Belotti (dal 21’ s.t. Maxi Lopez), Quagliarella. (Ichazo, Castellazzi, Prcic, Gaston Silva, Jansson, Pryyma, Martinez, Gazzi). Allenatore: Ventura

RETI: Insigne 16’, Quagliarella 33’ (T) rig. Hamsik 41’ p.t. NOTE: Arbitro di Brindisi (Tonolini-Pegorin; Marrazzo, Rizzoli/Nasca). Spettatori: 35.000 circa. Espulsi: i due allenatori Sarri e Ventura al 34’ s.t. Ammoniti: Higuain, Albiol (N), Acquah, Baselli, Glick, Bovo (T). Recuperi: 0’ p.t., 5’ s.t.

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Serie A 2015/2016 - 19a giornata di andata - 10 gennaio 2016

Il film di...

VS FROSINONE

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1-5

NAPOLI


IL TABELLINO: FROSINONE - NAPOLI: 1-5 FROSINONE (4-3-3): Zappino; M. Ciofani, Diakitè, Blanchard, Crivello; Kragl (dal 17’ s.t. Chibsah), Gucher, Sammarco; Paganini (dal 12’ s.t. Tonev), D. Ciofani, Dionisi (dal 22’ s.t. Soddimo). (Leali, Gomis, Russo, Ajeti, Bertoncini, Frara, Gori, Longo). All. Stellone.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 33’ s.t. Chalobah); Callejon (dal 30’ s.t. El Kaddouri), Higuain (dal 21’ s.t. Gabbiadini), Mertens. (Gabriel, Rafael, Luperto, Ghoulam, Chiriches, Valdifiori, Maggio, David Lopez, Insigne). All. Sarri.

RETI: Albiol (N)al 20’, Higuain (N) su rigore al 30’ p.t.; Hamsik (N) al 14’, Higuain (N) al 15’, Gabbiadini (N) al 26’, Sammarco (F) al 36’ s.t. NOTE: Arbitro: Tagliavento di Terni. Ammoniti: Dionisi (F, Blanchard (F), Hysaj (N) per gioco scorretto. Angoli: 9-3 per il Napoli.

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“LE FOTO DEI TIFOSI”

Antonio Salzano con Sal Da Vinci

Michele, Pierluigi, Gennaro e Ma rio festeggiano una vittoria del Na poli al Giardino Savignano - Aversa

Pompeo con Mertens al Bar Bo llicine, partner della Taverna di Masanie llo

Max Giampella e Gino Di Michele

pà Umberto e a p n o c le a u sq a Il piccolo P n il papà Fily il piccolo Sasy co

Trasferta di Bologna (Club Caiva

no)


“LE FOTO DEI TIFOSI”

e, ens al Bar Bollicin rt e M n co o m im M rna di Masaniello ve Ta lla e d r e n rt a p

Per Carmine che rimarrà per semp re nel cuore dei suoi amici

Grande amicizia nei Distinti

Giuseppe, un suo amico e il figlio sempre allo stadio

Marika, Gennaro e Mimmo Mei

Raffaele D’Onofrio fan di Gonzalo Higuain





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