Direttore Editoriale
Gennaro Montuori Direttore Responsabile
Antonio Corrado Hanno collaborato:
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M. Carratelli M. Cucco P. Casale R. Fiore C. Montuori M. Pesce
EDITORIALE
6 TUTTO È POSSIBILE
In redazione:
Cinzia Montuori I servizi fotografici sono di:
Agenzia Mosca R. Esposito Aurelio Talpa
8 L’ANGOLO DELL’INSOLENTE 10 LA CHIAVE TATTICA
Copertina e poster di:
Pietro Mosca Redazione e Amministrazione:
26 NAPOLI, BAYER MONACO 30 CAGLIARI NAPOLI 32 NAPOLI UDINESE 36 CATANIA NAPOLI
GIOCATORE DEL MESE 40 BAYER MONACO 14 IL MORGAN DE SANCTIS NAPOLI
Via Cesare Pavese III Trav. 2/A int. 14 MUGNANO (NA) Tel. 081.7451433
PIACE VINCERE 16 TI FACILE?
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CORAZZIERE ARGENTINO 48 TIFOSE DOC 20 IL FEDERICO FERNANDEZ NAPOLI 22 IL SUL WEB
24 LADELFOTOMESE
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 4267/92 del 28/3/92.
FIORE 44 IL ALL’OCCHIELLO
8 Per la pubblicità su questo mensile rivolgersi in redazione
Tifosi Napoletani MUGNANO (NA) • Via Cesare Pavese, III trav. 2/A tel/fax 081 745 14 33 Gli articolisti forniscono la propria prestazione a titolo spontaneo, gratuito e assumendosi la responsabilità.
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52 LA SCOMPARSA DEL “PRESIDENTISSIMO” SPAZIO 56 LODEI TIFOSI
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Per ricevere a casa UltrAzzurro basta pagare le spese di spedizione inviando un vaglia postale di € 40,00 intestato a: GENNARO MONTUORI Via Cesare Pavese, III Trav. n° 2/A - 80018 Mugnano (NA). Riceverai il mensile periodicamente a casa tua per un anno (con probabile esclusione di Luglio ed Agosto). la spedizione in 24/48h lavorative è a cura del corriere espresso:
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C
arissimi lettori, ben ritrovati con il consueto appuntamento mensile con le pagine di “Tifosi Napoletani”. Il nostro Napoli, che attraversa un periodo fatto di luci ed ombre, si avvia verso un ciclo terribile con nove partite, sette di campionato e due di champions, in appena 32 giorni. Un mese da vivere tutto di un fiato al termine del quale, molto probabilmente, si sarà delineato gran parte del futuro del Napoli e nel quale ci dovremo stringere tutti intorno alla squadra. Al di la di come andranno le prossime gare, auguriamoci che De Laurentiis intervenga sul prossimo mercato di gennaio con almeno tre acquisti in modo tale da potere completare un organico che, al momento, appare carente in alcuni reparti. La speranza è che il nostro Presidente abbia fatto tesoro delle esperienze passate, quando non intervenne come doveva sul mercato di gennaio, e che possa regalare a Mazzarri altri tre elementi in grado di completare una rosa che, per potere ben figurare, necessita di rincalzi all’altezza dei titolari. Vorrei spendere qualche parola anche sulle sentenze penali che hanno condannato gli imputati del processo di “calciopoli”. Condanne che a mio parere sono andate a colpire soltanto una parte dei responsabili delle manipolazione che minavano la regolarità di partite e campionati. Si è voluto colpire soltanto Luciano Moggi ma non si riesce a capire come mai non si è punita l’Inter ed i suoi dirigenti nonostante il fatto che le intercettazioni telefoniche fossero piuttosto eloquenti. In questo numero una delle firme storiche del giornalismo napoletano, Mimmo Carratelli, analizzerà il momento e le potenzialità della squadra di Mazzarri. Nella consueta rubrica “L’angolo dell’insolente”, Antonio Corrado ha voluto approfondire il problema stadio ed il “balletto” tra De Laurentiis e De Magistris. Pasquale Casale analizzerà le tattiche di Mazzarri, Mauro Cucco e Carmine Montuori ci parleranno di due giocatori che si sono distinti in questo mese vale a dire De Sanctis e Fernandez. Faremo il punto sulle sentenze di “Calciopoli” e sui risvolti, più o meno chiari, che hanno avuto. Andremo in giro nel mondo del web per conoscere i principali siti che si occupano del Napoli e rivivremo le gare di questo mese attraverso le foto di Pietro Mosca e di Raffaele Esposito. Ritorna l’album dei ricordi di Roberto Fiore che in questo numero ci racconterà di una strana partita tra Lazio e Napoli di 40 anni fa. Da questa settimana parte anche una nuova rubrica che ci farà conoscere ed apprezzare le tante e belle tifose vip che seguono il Napoli dividendosi tra set cinematografici, teatri e studi televisivi. Un abbraccio a tutti voi e come al solito, dal profondo del cuore, FORZA NAPOLI !
TUTTO E’ POS U
na delle ultime rilevazioni sul valore economico delle rose delle squadre di serie A, assegna al Napoli il quarto posto (189 milioni di euro), dietro Inter (317 milioni), Milan (268) e Juventus (263). Le squadre con un più promettente futuro per l’età media della rosa sono Udinese, Cagliari e Parma (età media 25,1), Fiorentina (25,4) e Palermo (25,7). Sono i due dati per leggere le chance dei club tra presente e futuro. Il Napoli ha cinque giocatori sotto i 25 anni (Dzemaili 25, Cavani e Hamsik 24, Fernandez e Fideleff 22, Dezi 19). Lavezzi, Zuniga e Britos hanno 26 anni, Gargano 27, Maggio 29. I giocatori più vecchi sono sette: De Sanctis 34, Aronica 33, Mascara 32, Campagnaro 31, Cannavaro, Dossena e Santana 30. Il Napoli, cioè, ha un’età matura per esprimersi al massimo. Non è più una squadra giovanissima come quattro anni fa quando Hamsik aveva vent’anni e Lavezzi 22. Non è più una compagine di promesse. La maturazione della squadra ha portato al terzo posto dell’anno scorso. E’ il massimo che il Napoli può consentirsi? La domanda ne sottintende un’altra: il Napoli è pronto per lo scudetto? Alla vigilia di questo campionato, la formazione azzurra era indicata fra le protagoniste delle lotta al vertice. Dopo nove giornate, il Napoli è stato depennato dalla cerchia degli attori dello scudetto. Alle spalle di Milan e Juventus, ora indicati come i più credibili candidati alla vittoria finale, si fanno altri nomi, Lazio e Udinese in testa. Certamente gli impegni in Champions hanno assorbito energie fisiche e mentali che il Napoli ha pagato in campionato. Così si dice. Ma il Napoli ha perduto tre partite che, anche con le gambe pesanti ed il turn-over necessario, erano alla sua portata. Gli infortuni e il rendimento non adeguato di Cavani e Hamsik, protagonisti storici dei successi azzurri, hanno contribuito a frenare la corsa in campionato. E qui tornano in ballo i limiti della panchina che non offre alternative valide. Si dice anche che un limite della squadra è quello di soffrire gli avversari meno dotati che si chiudono e giocano la partita della vita contro gli azzurri ritenuti ormai fra le formazioni cosiddette “grandi”. Ma è anche vero che una grande squadra deve avere le soluzioni per uscire bene dalle partite ostiche. Il Napoli è rimasto al palo contro Chievo e Parma e ha preso un solo punto alla Fiorentina, tutte squadre della seconda metà della classifica. Ha perso a Catania su un campo imbattuto dove però la Juve ha portato via un pareggio. Dopo il terzo posto della scorsa stagione, questo doveva essere il campionato del salto di qualità per confermare, almeno, la brillante posizione che ha consentito agli azzurri di partecipare alla Champions. Il salto non c’è stato. La campagna acquisti ha portato un solo giocatore di pregio, Inler, che sinora ha tradito le attese. Veniva chiesto a più voci l’ingaggio di una punta da
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SSIBILE
Mimmo Carratelli
doppia cifra, in alternativa a Cavani o in tandem col Matador. La classifica, fino a questo momento, conferma l’esigenza di una rosa”di attaccanti più adeguata alle ambizioni azzurre. Infatti, la difesa è la seconda del campionato. Ma l’attacco è al quinto posto. E’ anche vero che solo il Milan segna a raffica e che gli attacchi di Lazio, Juventus e Palermo hanno segnato poco più del Napoli (Lazio +3 gol, Juventus +2, Palermo +1) con gli azzurri che hanno una partita in meno (da recuperare il match con la Juve). Il Napoli non ha segnato in tre partite dopo essere esploso nelle prime due (sei gol fra Cesena e Milan) mentre l’anno scorso, nelle prime nove giornate, gli azzurri erano andati sempre a segno. In ogni caso, al di là delle cifre, e con Cavani fermo a 4 gol segnati in due sole gare (ne aveva segnato sei in cinque partite delle prime nove del campionato scorso), la poca concretezza in attacco è il difetto più evidente di questa stagione. Tant’è che Mazzarri sta lavorando molto su Lavezzi per ottenerne un bomber. E ancora manca al Napoli la capacità di sfruttare i calci piazzati (due “lampi” a Monaco, però non su esecuzione diretta) e di andare in gol con tiri da fuori area. L’anno scorso il Napoli chiuse il campionato con la seconda migliore difesa e il terzo migliore attacco in cui incisero pesantemente i 26 gol di Cavani, poco meno della metà del bottino complessivo (59 reti). Niente è perduto perché il campionato a bassa velocità consente ogni recupero. Con una partita in meno, gli azzurri sono lontani 6 punti dal terzo posto. Non c’è dubbio che le partite interne con la Lazio e con la Juventus (il recupero del 29) decideranno delle ambizioni del Napoli. Il terzo posto è una meta ancora possibile e varrebbe il ritorno in Champions nella stagione ventura. E’ un traguardo da tenere sempre presente. La partitissima col Manchester City non esaurirà gli impegni europei del Napoli. Perché gli azzurri continueranno nella Champions se finiranno secondi nel girone della morte o saranno destinati all’Europa League se si piazzeranno terzi. La stagione, cioè, proseguirà col doppio impegno campionato-Europa e, intanto, comincerà la Coppa Italia. Il mercato di gennaio porterà “aiuti” considerevoli? Il mercato di riparazione offrirà giocatori per i quali varrà la pena sostenerne l’esposizione economica? Ci sono almeno sei, sette rincalzi nella “rosa” del Napoli che non hanno ancora dato quello che ci si attendeva. E se venisse dall’interno il potenziamento della squadra? Per dire due nomi: Pandev e Santana. Restano mediocri le alternative per un più concreto “peso” offensivo, fermi a Mascara ed a Lucarelli. Ma che panni veste El Negro Chavez?
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L’ANGOLO DELL’
San Paolo verg
L
e trasferte europee degli azzurri non stanno facendo altro che amplificare, agli occhi dei tifosi, i difetti e le carenze di un San Paolo sempre più fatiscente ed inospitale. L’Ethiad di Manchester, l’Allianz Arena di Monaco hanno fatto capire anche al Presidente De Laurentiis come debba essere uno stadio nel 2011. Affascinato dall’impianto bavarese, anche se il grigio degli spalti non lo ha particolarmente soddisfatto, il “Patron” azzurro non ha fatto mistero di volersi ispirare proprio all’Allianz per rifare il San Paolo. Ospitare tifosi e giornalisti di Monaco o di Manchester, crea, inevitabilmente, un pizzico di imbarazzo. Conoscere la realtà dalla quale provengono e vederli, poi, aggirarsi tra i disagi di uno stadio fatiscente ed inospitale non fa certo bene e non contribuisci a dare una bella immagine ne della Società ne tanto meno della città. Un impianto inaugurato nel 2004 con 69.901 posti a sedere e sviluppato su tre anelli di uguale capienza ma diversa pendenza dislocati su sette livelli. Nel primo livello trovano posto le zone di accoglienza vip, i locali destinati agli addetti ai lavori (sala stampa, zona mista per le interviste, locali per i funzionari della sicurezza, infermerie), quelli destinati agli atleti (spogliatoi, palestre e sale massaggi) ed una zona di parcheggio riservata. Il secondo livello è totalmente destinato a parcheggi per gli addetti ai lavori con l’esclusione di una piccola area destinata all’accoglienza vip. Il terzo livello rappresenta la prosecuzione naturale del boulevard esterno con l’inserimento di 16 “isole” destinate a chioschi, negozi, ed ai servizi igienici. Nel quarto e quinto livello trovano posto locali riservati all’area vip, sale conferenza, al catering ed ai negozi delle due società calcistiche che utilizzano l’impianto. Il sesto livello rappresenta il diretto prolungamento dei due inferiori con la differenza di offrire la diretta percezione dello spazio di gioco creando così 106 palchi riservati per 1.200 spettatori con visione contemporanea del campo di gioco e la fruizione di servizi privilegiati. Al settimo livello sono riproposte le 16 isole destinate a chioschi ed ai servizi igienici oltre alla distribuzione all’ultimo anello. Chioschi che per dimensioni (parecchie decine di metri quadrati) e per qualità con tanto di musica e sembrano più dei discopub, negozi ed addirittura dei baby club, dove i tifosi possono lasciare i loro bambini per godersi in totale serenità la partita, completano il quadro di un impianto bello quanto funzionale. De Laurentiis affascinato
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’INSOLENTE
Antonio Corrado
gogna europea
dalla realtà dell’Allianz non ha fatto mistero di volerlo prendere ad esempio quando sarà il momento di rifare il San Paolo. A chiacchiere il sindaco di Napoli si è detto disponibile a concedere in maniera stabile e duratura l’impianto di Fuorigrotta alla Società azzurra anche se qualche componente della sua giunta, l’assessore all’urbanistica, si è subito affrettato a frenare gli intenti del Sindaco ricordando che il San Paolo ha già la sua destinazione urbanistica e le sue finalità sociali. Purtroppo De Laurentiis, nonostante la disponibilità di facciata di De Magistris, dovrà fare i conti con le solite beghe politiche. Ai nuovi amministratori della città vorrei ricordare che il San Paolo per la cittadinanza rappresenta soltanto un onere. I costi di gestione dell’impianto di Fuorigrotta superano ampiamente gli introiti ed il risultato è che il San Paolo contribuisce a dare corpo al già cospicuo deficit che assilla le finanze comunali. Un deficit che rende impossibile potere godere di una lunga serie di servizi pubblici e di una decente qualità della vita. Al Sindaco ed alla sua giunta consiglierei di alleggerire i costi del Comune dando il San Paolo (vendendolo o dandolo in concessione a lungo termine) a De Laurentiis in modo tale che il Presidente azzurro possa investire avendo il tempo per potere rientrare dei capitali investiti. Il Comune di Napoli deve capire che non è in grado di assicurare la normale manutenzione dello stadio ne, tanto meno, ha la possibilità di migliorarlo per renderlo quanto più possibile accogliente , non ha alcun motivo per mantenere nel suo patrimonio immobiliare un impianto fatiscente che per la cittadinanza rappresenta solo un costo. Il compito di De Laurentiis non è certo agevole. Il Presidente dovrà fare i conti con la politica che spesso va contro ogni logica economica ed imprenditoriale. L’augurio è che per aiutare le finanze comunali, per migliorare l’immagine della città anche attraverso lo sport, la giunta De Magistris si decida a concedere il San Paolo alla Società azzurra consentendo a De Laurentiis di regalare ai tifosi uno stadio sicuro ed accogliente, dove anche il semplice espletare un naturale bisogno fisico non debba rappresentare un’impresa tra servizi igienici scarsi, fatiscenti e sporchi.
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LA CHIAVE T È
stato un peccato non aver giocato con la Juventus, perché si poteva vedere con quale spirito il Napoli avrebbe affrontato la gara, dopo la partita dai due volti disputata a Monaco. Per certi versi è naturale e fisiologico che una squadra che si trova in vantaggio di tre gol possa avere un calo di concentrazione finendo per concedere qualcosa ma è altrettanto vero che il Napoli è stato bravo a reagire non arrendendosi mai e credendo nell’impresa fino al triplice fischio finale. Dico da tempo che il Napoli non deve commettere l’errore di trascurare il campionato che, anzi, va privilegiato dal momento che può garantire la conferma di disputare un altro anno in Champions. Per questo è un peccato buttare punti in campionato, così come è successo a Catania. La partita di Monaco ha un po’ fatto passare in secondo piano la sconfitta del Cibali che, invece, dovrebbe essere tenuta in debita considerazione per non gettare alle ortiche altri punti che alla lunga potrebbero pesare nell’economia di un campionato nel quale non è emersa ancora un’autorevole candidata alla vittoria finale e dove tutti stanno accusando battute a vuoto. Fermo restando che considero Mazzarri uno dei migliori allenatori in circolazione sia in Italia che in Europa, devo dire che, a mio avviso, è stata una scelta sbagliata schierare Cavani in quella posizione arretrata contro il Bayern. Non è un caso che l’uruguagio abbia offerto una prestazione evanescente, forse sarebbe stato addirittura meglio dargli un turno di riposo, perché un attaccante come lui può essere arretrato per smarcarlo dai difensori solo se è in forma ed è nelle condizioni ideali per macinare chilometri senza arrivare poco lucido sotto rete. Il Cavani attuale, invece, sta attraversando un periodo di forma poco brillante e, quindi, averlo utilizzato in quella posizione è stato praticamente inutile. Su Fernandez, che a Monaco ha avuto critiche positive, devo dire che per me è un giocatore che, nell’attuale terzetto difensivo, non può essere schierato in una posizione che non sia quella centrale, perché chi gioca come centrale difensivo esterno, in una difesa a 3, deve avere la stessa resistenza alla velocità di un mediano altrimenti è normale che si trovi a disagio prima sul piano fisico e poi su quello tattico così com’è successo al giovane argentino Fideleff. Fernandez è un buon giocatore, non c’è che dire. Ho sentito dire che nel giro di un paio di anni potrà diventare forte, affidabile e risolutivo ma al Napoli non servono giocatori che di prospettiva bensì servono elementi che, nell’immediatezza, possano garantire un rendimento costante e positivo e consentire a Mazzarri di far tirare il fiato, di tanto in tanto, a qualche titolarissimo.
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TATTICA
Pasquale Casale
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IL GIOCATORE
MORGAN DE SANCTIS
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DEL MESE Mauro Cucco
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S
i è sempre detto che un buon portiere rappresenta almeno la metà della forza di un’intera squadra. Ebbene, tale proposizione è perfetta per racchiudere in poche parole quanto sia determinante l’apporto dato al Napoli da un estremo difensore come Morgan De Sanctis, al momento il numero uno dei “numeri uno” italiani. Il Pirata Morgan, come è stato simpaticamente ribattezzato dai tifosi azzurri, in quest’ultimo biennio sta vivendo il periodo più esaltante e più gratificante di tutta la sua carriera. Grazie alla sua esperienza, al suo talento ed alla sua estrema affidabilità il Napoli sta crescendo a vista d’occhio, sia sul piano della maturità calcistica che sul piano dei risultati sportivi. Nato a Guardiagrele, cresciuto nel vivaio del Pescara, lanciato dalla Juventus e consacratosi per otto anni all’Udinese, l’estremo difensore abruzzese ha poi deciso di andare a cercar fortune all’estero (prima in Spagna, al Siviglia, poi in Turchia, al Galatasaray). Dopo di ché ha voluto rimettersi in discussione approdando al Napoli, squadra per la quale ha sempre fatto il tifo da bambino, come lui stesso ha più volte ricordato. Accolto con un pizzico di scetticismo, il vice-Buffon della Nazionale di Prandelli, si è subito distinto per la sua professionalità, la meticolosità col quale prepara le partite, per la personalità con la quale guida la propria difesa e per il suo carattere duro in campo ma riservato fuori. Nella stagione successiva anche lui è stato protagonista della grande cavalcata che ha portato il club azzurro dritto dritto in Champions League. A tal proposito memorabili, nonché decisive risultato essere (tra le altre) le parate in occasione delle gare con il Lecce e la Steaua al San Paolo, due prodezze che valsero due vittorie fondamentali in campionato ed in Europa. Il cyborg dei portieri ricopre ininterrottamente il proprio ruolo dal 22 agosto 2009 fino ad oggi: 76 presenze su 76 partite negli ultimi due campionati rappresentano un record invidiabile ed inimitabile. E’ entrato nella storia del Napoli per aver migliorato il record d’imbattibilità interna stabilito in precedenza dal “Giaguaro” Castellini (799’) e al Cibali di Catania, nonostante la sconfitta, ha collezionato la sua 100esima presenza in maglia azzurra tra campionato e coppe. De Sanctis è diventato un vero e proprio idolo della folla, la quale dorme sonni tranquilli perché sa di poter contare sulla sicurezza di un portiere-saracinesca. Inoltre, aspetto da non sottovalutare, a Napoli De Sanctis ha affinato una delle sue specialità, ovvero quella di essere un para-rigori per eccellenza. Neutralizzate le conclusioni di Miccoli, Lucarelli (ora suo compagno di squadra) e Di Natale il Pirata s’è ripetuto anche questa stagione in Champions, al San Paolo, contro il Bayern e soprattutto contro un rigorista come Mario Gomez. L’uomo dei record ha un solo sogno nel cassetto: “Vincere qualcosa di importante qui a Napoli dove potrei giocare fino a 40 anni e terminare la carriera”. Questo è anche l’augurio di tutti i tifosi azzurri.
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TI PIACE VINCE L
ARRIVANO LE CONDA
a sentenza di primo grado del processo su Calciopoli emessa dal Tribunale di Napoli, è una sentenza che, di fatto, riconosce l’esistenza di un sistema che manovrava il calcio italiano e che vedeva tra i suoi attori principali Luciano Moggi: ammonizioni pilotate, squalifiche determinate a tavolino, designazioni compiacenti, erano alcuni degli espedienti che sono emersi nel corso delle indagini. Pesanti i reati che hanno determinato le condanne che parlano di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, pesanti come le condanne: ben16 a fronte delle 8 assoluzioni per un totale di 29 anni di carcere. Oltre alle condanne penali per Bergamo, Bertini, Dattilo, De Santis, i due Della Valle, Foti, Lotito, Mazzini, Meani, Mencucci, Pairetto, Puglisi, Racalbuto, Titomanlio e, ovviamente, Luciano Moggi è giunto anche il daspo, che però non sarà esecutivo fino all’ultimo grado di giudizio. Molti i motivi di riflessione: innanzitutto salta agli occhi che questo scandalo non è stata una farsa come volevano far credere alcune delle parti in causa. Il dubbio che il gruppo Moggi cercasse di contrapporsi ad un altro gruppo che cercava, con le stesse modalità, di manipolare i campionati, appare tutt’altro che infondato. Il mancato utilizzo di alcune intercettazioni che tiravano in ballo l’Inter, lasciano perplessi e, come forse è avvenuto per “tangentopoli”, anche nello scandalo “calciopoli” l’impressione che a pagare sia stata soltanto una parte è forte. Le condanne di Luciano Moggi (5 anni e 4 mesi) dei designatori Paolo Bergamo (3 anni e 8 mesi) e Pierluigi Pairetto (1 anno e 11 mesi), del dirigente federale Innocenzo Mazzini (2 anni e 2 mesi), degli arbitri De Santis (1 anno e 11 mesi), Racalbuto (1 anno e 8 mesi), Bertini (1 anno e 5 mesi), Dattilo (1 anno e 5 mesi), dei guardalinee Puglisi (1 anno) e Titomanlio (1 anno) e dei dirigenti Lotito della Lazio (1 anno e 3 mesi), Andrea Della Valle (1 anno e 3 mesi), Diego Della Valle (1 anno e 3 mesi) e Mencucci (1 anno e 3 mesi) della Fiorentina, Leonardo Meani del Milan (1 anno) e Foti della Reggina (1 anno e 6 mesi) testimoniano l’esistenza di una vera e propria lobby calcistica. Nonostante tali condanne e le norme federali (art.
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22 bis delle N.O.I.F. e art. 9 del Regolamento della Lega Nazionale Professionisti) che prevedono che chi non è più in possesso dei requisiti di “onorabilità” necessari per ricoprire le cariche in seno alle società o semplicemente per essere tesserato, rischia di essere sospeso fino alla sentenza di secondo grado (se il reato per il quale è stato condannato è rientrato nella prescrizione) o, secondo un’interpretazione strettamente giuridica della normativa federale, essere costretto a dire addio al mondo del calcio. Non si riesce a capire come Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale della Figc, Sandro Mencucci, amministratore delegato della Fiorentina e Lillo Foti, presidente della Reggina siano ancora ai loro posti. Ancora più imbarazzante il comportamento della Juventus, società maggiormente coinvolta, che, dopo la sentenza del Tribunale di Napoli, addirittura ha depositato presso il T.A.R. del Lazio ricorso contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e nei confronti della F.C. Internazionale s.p.a. chiedendo la condanna al risarcimento del danno ingiusto subito dall’illegittimo esercizio dell’attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla FIGC nell’estate del 2006 e del 2011 , La motivazione principale che ha portato a questo procedimento è la convinzione di avere subito un trattamento non uniforme rispetto alle altre società che sono state coinvolte nella vicenda. Se sulla disparità di trattamento tra la Juventus e l’Inter si può anche essere d’accordo con il Club bianconero, appare davvero ridicola ed incomprensibile, invece, la richiesta di un risarcimento. Risarcimento per cosa? Per avere falsato partite e campionati? Questa è l’ennesima dimostrazione che il famoso “stile Juventus” è, ormai, soltanto un lontano ricordo. Un risarcimento danni lo dovrebbero richiedere, tutt’al più, i tanti Club che hanno dovuto subire ingiustizie studiate a tavolino giocando sempre nel rispetto delle regole contro avversario che, come la Juventus, giocavano sporco manipolando e falsando interi campionati.
RE FACILE?
Antonio Corrado
ANNE PER CALCIOPOLI
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di Orsi Vincenzo e Figli S.n.c.
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di Iaquinangelo Salvatore & C.
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IL CORAZZIERE
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ARGENTINO Carmine Montuori
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iano piano, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, Federico Fernandez si sta conquistando la fiducia di tecnico, compagni e tifosi. Più difficoltà, invece, per convincere qualche addetto ai lavori non abituato, forse, ad intuire le reali potenzialità del ventiduenne difensore argentino alla sua prima esperienza in un campionato, quello italiano, difficile e totalmente differente da quello argentino. Un campionato nel quale allo loro prime esperienza hanno stentato in tanti incluso il grande Maradona. La personalità dimostrata da Fernandez unitamente alla buona tecnica hanno confortato De Laurentiis e Mazzarri. Il primo ha trovato giustificazione nell’esborso dei 3 milioni di euro che hanno consentito al Club partenopeo di accaparrarsi i servizi del giocatore, il seconto felice di avere trovato una valida alternativa a Cannavaro in un ruolo nevralgico della difesa. Sul corazziere argentino il Napoli può con fiducia costruire la difesa del futuro. Nonostante stia giocando poco, Fernandez è rientrato nel giro della Nazionale maggiore, segno di fiducia di Sabella che conosce bene il giocatore. Nel palmares del giovane difensore anche un titolo argentino ed una Coppa Libertadores titoli conquistati entrambi con l’Estudiantes squadra nelle cui fila è cresciuto. Bravo nel gioco aereo, forte anche dei suoi 189 centimetri di altezza, Fernandez ha subito messo in mostra una grande padronanza del pallone ed è uno spettacolo vederlo uscire dalla difesa a testa alta con palla al piede. A Monaco contro una delle squadre più forti al mondo, Fernandez si è tolto lo sfizio di bagnare l’esordio in una manifestazione importante come la Champions realizzando addirittura una doppietta a quel Neuman che non subiva reti in casa, in competizioni ufficiali, da tre mesi. Davvero un bel biglietto da visito ed una freccia in più al suo arco anche perché di difensori con il “vizietto” del gol non se ne vedono molti in giro. Con l’esperienza che riuscirà a maturare in competizioni importanti come la Champions ed il campionato italiano, dove incontrerà i migliori calciatori al mondo, il difensore azzurro potrà eliminare quei piccoli difetti fatti di distrazioni e cali di concentrazione che ha evidenziato nelle prime uscite. Un giocatore su cui poter lavorare con la certezza di plasmare un difensore forte all’altezza delle massime competizioni mondiali. Il futuro della retroguardia azzurra può cominciare proprio con Fernandez anche se Paolo Cannavaro ha ancora molto tempo da trascorrere tirando calci ad un pallone sui campi da gioco.
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IL NAPOLI S L’
universo tutto colorato d’azzurro che impazzisce e si entusiasma per ogni singola prodezza del Napoli, nonché delle gesta dei propri interpreti, è in quella marea di internauti del web che divorano notizie su notizie e che si “nutrono”, giorno per giorno, di informazioni aggiornate ogni mezz’ora sulla propria squadra del cuore. L’avviso ai naviganti è un inno alla gioia che sguazza da un portale all’altro, dai tanti siti internet interamente dedicati a tutto ciò che concerne il mondo dei partenopei fino ad arrivare ai più svariati e comuni blog e/o aggregatori di notizie. Quanto amore e quanta passione ruota intorno al Napoli. Volendo effettuare una rassegna, il più completa possibile, tra tutti i portali della rete che trattano intere pagine web per il Napoli, cercheremo di non dimenticare nessuno. Ovviamente, non potevamo non cominciare dal sito dei tifosi del Na-
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poli per eccellenza, ovvero “TifosiNapoletani.it”, sempre aggiornato sui fatti inerenti il Napoli ed i colori azzurri grazie alla competenza di Gennaro Montuori ed Antonio Corrado. Insomma, sempre sul pezzo come si suol dire. Ma tra i pionieri delle testate giornalistiche on-line riguardanti il Calcio Napoli, escludendo quelle relative ai quotidiani sportivi ed alle trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali e regionali, ci sono sicuramente “TuttoNapoli.net” e “NapoliMagazine.com” visibili anche nelle vesti di webtv. Il primo, portale storico guidato dal direttore Francesco Molaro, ha fatto da apripista a tanti altri siti internet che si sono susseguiti nel giro degli ultimi anni mentre il secondo, rinomato canale web fondato da Vincenzo ed Antonio Petrazzuolo, annovera tra i suoi illustri editorialisti giornalisti come Auriemma, Alvino e Liguori nonché excalciatori come Cruz, Ta-
SUL WEB
Mauro Cucco
glialatela e Borgonovo. Testate giovani ma in grande crescita sono anche “NapoliSport.net” (Tutto lo Sport a Napoli ed in Campania) e “CalcioNapoli24.it” (Tutto sul calcio Napoli 24 ore su 24). I ragazzi del direttore Enzo Marangio impreziosiscono ogni giorno gli appassionati azzurri di nuove e sempre più sfiziose rubriche con foto, storie, numeri e statistiche. Quelli di Salvio Passante di anteprime, retroscena e indiscrezioni di mercato. Ha i connotati di un blog ma è aggiornato quanto un vero e proprio sito-web il portale “Azzurrissimo”, ideato e curato dal giornalista Rai Antonello Perillo, da suo nipote Marco e da suo
figlio Luca. Aggiornato come sempre anche “PensieroAzzurro.com” di Massimo La Porta così come “PianetAzzurro.it” di Vincenzo Letizia, che regala ampio spazio anche agli altri sport. Attivissimi e costantemente informati sul web anche i vari “NapoliSoccer.net”, del Dr. Massimo Sergio e del presidente dell’omonima associazione culturale Gianni Doriano, nonché gli amici di “IamNaples.it”, quelli di Via Toledo di “PianetaNapoli” (guidati da Luigi Giordano e dall’imprenditore Pasquale Gallo) e “Napolipress.com” con una bella veste grafica del sito curata dal direttore Ilario Imparato. Da non dimenticare infine “AreaNapoli” e “CalcioNapoli1926”.
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LA FOTO DEL MESE
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3a Giornata 18/10/2011
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Benquerença (Portogallo) 5
De Sanctis 8 Campagnaro 6,5 Cannavaro 5,5 Aronica 5,5 Maggio 7 Gargano 6 Inler 6 (89’ Santana s.v.) Zuniga 5,5 Hamsik 5,5 (90’ Mascara s.v.) Lavezzi 7 Cavani 5 (81’ Dzemaili s.v.) A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena. All.: Mazzarri 6,5
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Neuer,6 Boateng 6 Van Buyten 6,5 aut. 39’ Badstuber 5 Lahm 6,5 Tymoshuck 6 Schweinsteiger 7 Muller 6,5 2’ Kross 7 Ribery 7 (89’ Alaba s.v.) Gomez 6 (93’ Luiz Gustavo s.v.) A disp.: Butt, Rafinha, Pranjic, Olic, Contento. All.: Heynckes 6,5
Note: 60.074 spettatori per un incasso di euro 2.541.504 (record per una gara ufficiale al San Paolo). Angoli: 5-4 per l Napoli. Recuperi: 1’ pt, 3’ st
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8a Giornata 23/10/2011
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Banti di Livorno 6
Agazzi 6 Pisano 6 (88’ Perico s.v.) Canini 6,5 Astori s.v. (21’ Ariaudo 5,5) Agostini 6 Biondini 6 Conti 6 Naingollan 5,5 Cossu 6,5 Thiago Ribeiro 6 (78’ Ibarbo s.v.) Nenè 6 A disp.: Avramov, Rui Sampaio, Ekdal, Larrivey. All.: Ficcadenti 6
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De Sanctis 6 Campagnaro 6 Fernandez 6 Aronica 5,5 Zuniga 6 Dzemaili 6 Gargano 5,5 (72’ Inler s.v.) Dossena 6 Santana 6 (68’ Maggio 6,5) Lavezzi 6 (55’ Hamsik 5) Cavani 4,5 A disp.: Rosati, Fideleff, Cannavaro, Mascara. All.: Mazzarri 6
Note: 20.000 spettatori circa. Prima del match osservato un minuto di raccoglimento per la morte di Marco Simoncelli. Angoli 7-4 per il Cagliari. Recupero p.t. 2’, s.t. 4’.
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9a Giornata 26/10/2011
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De Marco di Chiavari 6
De Sanctis 8 Campagnaro 6,5 Cannavaro 6 Aronica 7 Maggio 8 44’ Dzemaili 6 (80’ Zuniga s.v.) Inler 6,5 Dossena 6 (88’ Mascara s.v.) Hamsik 5 74’ Santana s.v.) Lavezzi 7 20’ Cavani 5,5 A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Lucarelli. All.: Mazzarri 7
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Handanovic 7 Basta 6 (85’ Abdi s.v.) Benatia 6,5 Danilo 6 Ferronetti 6 Badu 6 Pinzi 6,5 Asamoah 5,5 (64’ Neuton 5,5) Armero 6,5 Torje 5,5 (46’ Fabbrini 6) Floro Flores 5,5 A disp.: Padelli, Domizzi, Ekstrand, Doubai. All.: Guidolin 5,5
NOTE: 35.565 spettatori. Angoli 4-3 per l’Udinese. Recuperi p.t. 1’, s.t. 4’.
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10a Giornata 29/10/2011
2
Celi di Campobasso 5,5
Andujar 6 Bellusci 6,5 Legrottaglie 6,5 Spolli 6 Izco 6 (78’ Delvecchio s.v.) Almiron 6,5 Lodi 6 Ricchiuti 7 (60’ Barrientos 6,5) Marchese 7 25’ Bergessio 7 48’ Gomez 7 (76’ Catellani s.v.) A disp.: Campagnolo, Potenza, Lanzafame, Maxi Lopez. All.: Montella 6,5
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De Sanctis 6 Fernandez 6 Cannavaro 6,5 Fideleff 4,5 (59’ Maggio 6) Zuniga 4 Santana 3 Inler 5,5 Dossena 6 (78’ Hamsik 6) Mascara 5 (59’ Dzemaili 6) Lavezzi 6,5 1’ Cavani 6,5. A disp.: Rosati, Grava, Aronica, Lucarelli. All.: Mazzarri 4
NOTE: 20.000 spettatori circa. Angoli 7-5 per il Napoli. Recupero: p.t. 1’, s.t. 4’.
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4a Giornata 02/11/2011
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Kuipers (Olanda) 5
Neuer 6 Boateng 5,5 Van Buyten 6 Badstuber 5 Lahm 6,5 Luiz Gustavo 6 Schweinsteiger 7 (53’ Tymoschuk 6) Muller 6,5 Kroos 7 Ribery 6,5 (80’ Alaba s.v.) 23’ 42’ Gomez 8 17’ A disp.: Butt, Petersen, Rafinha, Pranjic, Olic. All.: Heynckes 7
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De Sanctis 5,5 Campagnaro 5,5 45’ 79’ Fernandez 7 Aronica 5 (43’ Dossena 6) Maggio 6 Inler 5 Dzemaili 5 (84’ Pandev s.v.) Zuniga 4 Hamsik 5 Lavezzi 7 Cavani 5,5 A disp.: Rosati, Grava, Fideleff, Santana, Mascara. All.: Mazzarri 6
NOTE: 66.000 spettatori. Angoli 6-5 per il Bayern. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
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IL
ALL’OC
IL GOL FANTASMA
T
ra gli episodi legati alle sfide con la Lazio, uno in particolare è ancora vivo nei miei ricordi. Quel giorno, era il 4 marzo del ’62, affrontammo a Roma i biancocelesti. Insieme a Pesaola avevamo assunto la guida del Napoli, io come direttore generale ed il Petisso come allenatore. Eravamo giunti alla 24ma partita di campionato con soli 23 punti in classifica mentre la Lazio ne aveva molti di più. I laziali erano la squadra da battere se volevamo mirare a raggiungere almeno il terzo posto, valido per la promozione in A. Non dovevamo assolutamente perdere. Dovevamo fermare l’ascesa della squadra romana perché, nonostante fossimo partita senza i favori dei pronostici, cominciavamo a fare un
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pensierino ambizioso. Se volevamo aspirare a qualcosa, dovevamo conquistare almeno un punto in casa della più seria candidata alla promozione vale a dire la Lazio. Quel giorno il tempo era pessimo e sin dalla mattina, forti piogge aveva investito la Capitale. Il campo Flaminio era un acquitrino. I giocatori laziali scesero in campo particolarmente decisi a batterci sia per la storica rivalità sia per non mancare l’appuntamento con la promozione. Volevano eliminarci come eventuali concorrenti finali. Da parte nostra, io e Pesaola per tutta la settimana avevamo catechizzato i nostri giocatori sfruttando proprio il tema promozione. Quel giorno, prima di entrare in campo, dichiarammo alla squadra che si poteva sperare solo se non avessimo perso. Gli atleti tutti recepirono il messaggio e scesero in campo agguerriti. Iniziò subito una vera e propria battaglia. I falli non si contavano, qualcuno era anche da espulsione diretta. L’arbitro invece, stava solo ad osservare. Per nostra sfortuna rimanemmo al 20’ in dieci a causa dello stiramento del nostro Body, un vero combattente, e all’epoca non era ammessa la sostituzione. Sotto una pioggia scrosciante il campo di gioco si trasformò in una pozzanghera mentre il tifo dei tifosi laziali rappresentava una spinta notevole per i giocatori di casa. Riuscimmo comunque ad arrivare, per l’abnegazione dei nostri, al 80’. Era molto improbabile riuscire ad arrivare indenni al 90’. I nostri, che fino ad allora avevano lottato strenuamente, davano la sensazione di aver esaurito le energie. Al 81’, l’arbitro decretò un calcio di punizione contro di noi al limite dell’area di rigore. Proprio in quel momento il cielo si oscurò, non si vedeva più
CHIELLO Roberto Fiore
niente. Il capitano laziale, il guerriero Seghedoni, sistemò il pallone per calciarlo. Lo tirò violentemente e rasoterra. Nulla riuscimmo a vedere chiaramente, sentimmo solo il boato del pubblico che esultava. Noi in panchina scorgemmo solo il nostro portiere Pontel che si metteva le mani nei capelli mentre il pallone rientrava in campo. L’arbitro non concesse subito la rete. Ispezionò particolarmente la porta sul lato alle spalle del nostro portiere. Non trovò alcun buco, la rete era intatta e quindi non ritenne di convalidare il gol. A suo parere il pallone non era entrato, era passato rasoterra a fil di palo. Secondo il direttore di gara il pallone aveva solo incontrato, superando la linea di fondo, un massiccio muretto che si trovava dietro alla nostra porta e per la potenza impressa da Seghedoni, era rientrato velocemente in campo. Dagli spalti i tifosi si scatenarono. Tentarono un’invasione di campo. La quasi totalità asseriva che il pallone era entrato in rete perforandola e quindi voleva giustizia. L’arbitro fu irremovibile e convalidò la sua decisione. A fine gara potemmo raggiungere il nostro pullman senza evitare,però, una mitragliata di proiettili di fango. Tutti tremammo ma eravamo comunque felici. Avevamo conquistato un punto importantissimo, un punto che, a fine stagione, si rivelò decisivo. Il campionato, infatti, finì con il Napoli a punti 43, promosso in A. La Lazio con 42 punti rimase invece, in B. Sono passati quasi cinquant’anni. In perfetta onestà non mi sento di affermare se quel giorno l’arbitro aveva visto bene o male. Il dubbio è rimasto a me ed a molti altri ma una cosa sola è certa: quel gol fantasma ci consentì di conquistare la promozione in A.
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Antonella Maddaluno
M
odella, attrice, show girl e presentatrice televisiva, Antonella Maddaluno è una donna che difficilmente passa inosservata con il suo fascino prorompente, sensuale e selvaggio. Molte apparizioni nei salotti televisivi locali in note trasmissioni sportive che ne hanno evidenziato la grande competenza calcistica nonché un grande amore per la maglia del Napoli il tutto abbinato ad una bellezza mozzafiato. Non solo calcio, però, per la bella Antonella che ha partecipato alla trasmissione di Teo Mammucari “Primo ed ultimo”, ai “Raccomandati” di Carlo Conti e ad “Affari tuoi” con Max Giusti. Sul piccolo schermo Antonella ci è passata anche con la serie televisiva “Il Commissario Rex” e con “Baciati dall’amore” di Claudio Norza con la partecipazione del compianto Pietro Taricone in onda su Canale 5. Non solo televisione ma anche cinema con “Buona giornata” di Carlo Vanzina, con Vincenzo Salemme in uscita nel 2012 e “L’ultima spiaggia” film che a dicembre sarà nelle sale e che vede la partecipazione dei “Ditelo voi”, di Rosalia Porcaro e di alcuni comici di Colorado e Zelig. Tra un impegno e l’altro Antonella non disdegna di curare i suoi hobby: lo sport innanzitutto, con fitnesse e jogging, e la passione per il disegno. L’amore per gli animali, i cani in particolare, denotano il suo animo generoso ed affettuoso. A completare il quadro una tipica “febbre” tutta femminile rappresentata dallo shopping: borse e scarpe le passioni di Antonella. Per il resto a parlare per lei basterebbero le foto…
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LA SCOMPARSA DEL “PP A
ll’età di 88 anni è morto, Giulio Campanati, Presidente dell’AIA per 18 anni dal 1972 al
1990. Il mondo del calcio ha voluto ricordarlo osservando un minuto di raccoglimento su tutti i campi di serie A e B nel week-end calcistico di fine ottobre. Il “Presidentissimo”, così chiamato per il lungo periodo nel quale ha ricoperto tale incarico, aveva cominciato la sua attività nella Sezione AIA di Milano, debuttando in Seria A nel 1952. Nella massima categoria diresse 166 gare in 14 anni terminando, nel 1966, in anticipo la sua carriera da arbitro per dedicarsi a quella dirigenziale. Arbitro internazionale dal 1956, diresse la finale di ritorno di Coppa delle Fiere nel 1962 (BarcellonaValencia), due semifinali di Coppa delle Coppe (nel 1964 e nel 1966) e fu inserito nell’elenco degli arbitri per le Olimpiade di Roma nel 1960 competi-
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PRESIDENTISSIMO” Mario Pesce
zione durante la quale arbitrò la gara tra Danimarca e Tunisia a l’Aquila. Nello stesso anno fu insignito del Premio Fondazione “Giovanni Mauro” (all’epoca massimo riconoscimento arbitrale). Nel 1964 diresse la finale di Coppa Italia del 1964 (compresa la sfida-ripetizione) Roma-Torino. Componente della Commissione Arbitrale della FIFA dal 1968 al 1992 e, contemporaneamente, anche della Commissione UEFA, è stato designatore dei direttori di gara di serie A nei primi anni Settanta. Attualmente era Dirigente Benemerito FIGC. Giulio Campanati ha rappresentato un’epoca nella storia dell’AIA, prima come arbitro di statura internazionale, poi come presidente di più lunga permanenza alla guida dell’Associazione. Dopo essersi affermato sul campo da gioco, Campanati seppe distinguersi per la sua sensibilità di uomo. La sua presidenza, durata oltre 20 anni, ha introdotto delle importanti innovazioni nell’A.I.A, dove si è caratterizzato anche per lo spirito e la fermezza che hanno sempre coerentemente indirizzato la sua azione a tutela del prestigio dell’Istituzione.
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LO SPAZIO DEI T
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TIFOSI Francesco e Lia da Baia. Due piccoli tifosi col sangue azzurro
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Christian e Andrea Reale. Per loro una cameretta tinta d'azzurro
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IN DIRETTA
Giovedì ore 20.50
RECORD DI ASCOLTI PRIMI IN ITALIA
Ringrazio tutti i miei ospiti per aver reso grande il programma ieri...
...oggi
ROBERTO FIORE
ieri...
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GIUSEPPE SAVOLDI
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GIUSEPPE VOLPECINA
ieri...
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ieri...
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ANTONIO CAPONE
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GAETANO MUSELLA
MASSIMO FILARDI
ANTONIO CORRADO
ENRICO TUCCILLO
NATASCIA MAGRI
ieri...
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GUIDO POSTIGLIONE
ieri...
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SANDRO ABBONDANZA
ieri...
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SANDRO ABBONDANZA
IDRIS
LISA CIARDIELLO
Ci seguono sul digitale terrestre in Lombardia (canale 614), Veneto (canale 642), Lazio (canale 189), Campania (canale 18) e prossimamente anche in Emilia Romagna. Sulla piattaforma Sky (canale 901) e sull’analogico in Calabria, Puglia, Abruzzo, Molise, Lucania, Marche, Basilicata e Umbria
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Corso Meridionale, 27/28 - Napoli Via Roma , 101 - Sant'Antimo NA Via G. Leopardi, 94 - Napoli Via S. Quasimodo, 15 - Mugnano di Napoli NA Via B. Cellini, 5/7 - Portici NA Via B. Tanucci, 68 - Napoli Via Roma, 271 - Melito NA Corso Durante, 128 - Frattamaggiore NA Corso Regina, 208 - Ercolano NA P.za Francese, 31 - Napoli Vai A. Pecchia, 171 - Arzano NA Piazza Cirillo, 15 - Casoria NA Via Nazionale delle Puglie, 193 - Casalnuovo NA Via Nazionale, 1 - Napoli Corso Umberto, 181 - Caivano NA Piazza Kennedy, 5/6 - Qualiano NA Via Amendola, 102/104 - Afragola NA Corso Campano, 357 - Giugliano NA Via Tenente A. Cirillo, 68/70 - Boscoreale NA Via S. Rosa, 1 - Casavatore NA Via Annunziata, 19 - Acerra NA
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