UltrAzzurro Aprile 2011

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Direttore Editoriale e Responsabile:

Gennaro Montuori

EDITORIALE 5 IL MATCH 8 DI GENNARO MONTUORI

Hanno collaborato:

M. Barbaro S. Caiazza S. Cantalupo S. Napolitano R. Sambuca

PRESENTAZIONE DI NAPOLI - UDINESE

In redazione:

Andrea Petrella Cinzia Montuori

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IL MATCH VISTO DAI DOPPI EX

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I servizi fotografici sono di:

Agenzia Mosca R. Esposito Copertina e poster di:

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CAVANI E DE SANCTIS NELLA STORIA

Pietro Mosca Redazione e Amministrazione:

Via Cesare Pavese III Trav. 2/A int. 14 MUGNANO (NA) Tel. 081.7451433 Impaginazione e ideazione grafica:

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Michele Montuori Stampa:

Grafiche San Benedetto Via Vicinale Latina Località Case Diana 03030 Castrocielo (FR) tel 0776 3741 fax 0776 374500 Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 4267/92 del 28/3/92.

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LA FOTO DEL MESE

NAPOLI CAGLIARI

NAPOLI LAZIO

NOI CHE STOPPIAMO IL PALLONE DI PETTO...

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TESTA E GAMBE

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CAMPIONATI GIOVANILI

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PHOTOGALLERY

GLI AZZURRINI AL RASH FINALE

BOLOGNA NAPOLI

10 Per la pubblicità su questo mensile rivolgersi in redazione

Tifosi Napoletani MUGNANO (NA) • Via Cesare Pavese, III trav. 2/A tel/fax 081 745 14 33 Gli articolisti forniscono la propria prestazione a titolo spontaneo, gratuito e assumendosi la responsabilità.

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C

arissimi amici, ben trovati. Con l’arrivo della Primavera sembrano tornati anche quei profumi, uno in particolare, che avevamo ormai dimenticato: quello del tricolore. E’ vero che vige il divieto di pronunciare la parola scudetto nello spogliatoio azzurro, ma tutto il popolo napoletano ci crede. Dopo le vittorie su Lazio e Bologna, percepisco le stesse sensazioni dell’epoca d’oro. Domenica scorsa al Dall’Ara, che è coincisa con il mio ritorno in trasferta dopo tanti anni, l’aver cantato ‘O Surdato ‘Nnammurato come ai vecchi tempi mi fa presagire che forse è la volta buona per conquistare il terzo titolo. Mi viene ancora in mente uno striscione dei bei tempi, “L’azzurro dei cuori napoletani è più grande del cielo e del mare”. Sarà pure perché il Napoli di Mazzarri -a differenza di quello di Maradona, consapevole della sua forza- si trova a combattere inaspettatamente contro tutti i pronostici, compresi quelli degli esperti dei numerosi salotti televisivi locali e nazionali. Nel caso in cui dovesse accadere, sarebbe una vittoria diversa dalle precedenti e per questo potrebbe anche contribuire al riscatto della città. Intanto, occorre salire la scala un gradino per volta. Mancano sei finali, come dice Mazzarri, e questa di stasera contro l’Udinese è una delle più temibili. Complimenti a tutta la squadra per il magic moment, in particolare al mio amico e capitano Paolo Cannavaro che conosco sin dai tempi del settore giovanile e a Beppe Mascara, amico mio e di Massimo Filardi, finalmente in gol per la prima volta con la maglia azzurra. In questo numero, oltre alla presentazione del match odierno a cura di Salvatore Caiazza, dedichiamo il primo piano a Cavani e De Sanctis, entrati nella storia del Napoli per aver abbattuto record finora detenuti da Vojak e Castellini. Poi, l’immancabile appuntamento con la fotocronaca delle gare sin qui disputate, le rubriche (sociale e settore giovanile) e un’analisi sull’ottimo stato forma degli azzurri. Vi ricordo, infine, l’appuntamento con “Tifosi Napoletani”, in onda il giovedì (ore 20.45) sulle frequenze di Tele A e Sky 868, con replica il venerdì (ore 22.30) su Tele A+ e Sky 929 e il sabato (ore 10) su Sky 868 e Tv Capital. Siamo in onda anche il sabato (ore 19.45) e il lunedì (ore 20.30) per i commenti pre e post-gara, sempre su Tele A. Per tutti gli aggiornamenti potete sfogliare il nostro sito www.tifosinapoletani.it. Un bacio alle persone che soffrono. Concludo augurandovi una Buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie, con la speranza che il nostro popolo capisca che ci imbrogliano da 150 anni, non mi stancherò mai di ripeterlo! Ringrazio Dio di essere napoletano. Buona lettura e Forza Napoli...


orari trasmissioni

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4 soluzioni d’interni 4 pavimenti e rivestimenti 4 arredo bagno, sanitari e rubinetteria 4 cucine e complementi 4 colori, pareti e decorazioni 4 porte e infissi 4 prodotti tecnici per l’edilizia 4 idraulica e termo idraulica 4 riscaldamento e condizionamento 4 linea mare BAIA VIA SCOTTO DʼANIELLO, 10 TEL. 081.804.00.64 www.comedileorsinivincenzo.com


IL MATCH di

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SALVATORE CAIAZZA

NA


APOLI vs

UDINESE Q

uinto successo consecutivo cercasi. Stasera al San Paolo arriva l’Udinese che fino a tre settimane fa sembrava stellare ed invece, nelle ultime due gare con Lecce e Roma, ha perso il treno che porta in paradiso. Il Napoli sa di giocarsi una chance importante contro Di Natale e compagni. Incassare i tre punti significherebbe blindare ancora di più un posto in Champions League e soprattutto restare attaccato a quel Milan capolista che proprio non ha intenzione di mollare il tricolore. «Non guardo gli altri», adora dire da sempre Mazzarri. E ha ragione. La squadra azzurra deve fare il suo cammino per poi tirare le somme il 22 maggio prossimo. Di sicuro non sarà facile affrontare i friulani al San Paolo. Guidolin, per l’occasione, recupera sia Sanchez che Inler che contro la Roma erano rimasti fuori. Il primo per infortunio, il secondo per squalifica. Il team bianconero resta sempre temibile in attacco potendo contare su quel napoletano di Pomigliano d’Arco che è nuovamente capocannoniere assoluto della serie A con 26 reti. Gli avversari di turno, però, sanno bene di che pasta è fatto il Napoli. Il match vinto a Bologna ha mostrato un gruppo unito che ha saputo vincere anche senza l’uomo dei gol Cavani. I partenopei si capiscono a memoria e in questo momento, con i campi asciutti, vo-

lano non corrono sul manto erboso. Merito di una preparazione che è stata studiata nei minimi particolari visto che Lavezzi e soci sono stati impegnati anche nell’Europa League. Il Napoli ci tiene in maniera particolare a battere l’Udinese al San Paolo. Davanti al grande pubblico delle grandi occasioni, c’è la possibilità di poter battere una formazione che in casa propria ha avuto sempre la meglio negli ultimi due anni grazie sempre al napoletano Di Natale. Scontata la squalifica, il Matador vorrà vincere il duello tra goleador con il Totò friulano. Ha sofferto molto restando in tribuna col Bologna, ma adesso è pronto per rifarsi con gli interessi. Ad aspettarlo a braccia aperte c’è il Pocho che, da quando è tornato, si è sempre vinto. L’argentino è in forma smagliante e grazie ai suoi dribbling spacca le difese in due. Non va dimenticato l’ottimo Hamsik che sa pungere al momento opportuno. Può anche non vedersi per tutto l’incontro ma quando si tratta di punire l’avversario ci riesce bene. Di solito squadra che vince non si cambia. E proprio per questo Mazzarri dovrebbe schierare lo stesso Napoli che ha vinto al Dall’Ara. Qualche dubbio c’è in difesa tra Ruiz e Aronica e a centrocampo tra Yebda e Gargano, ma alla fine chi entra in campo sa che dovrà lottare con i denti per vincere ancora. Il sogno continua...

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IL MATCH C

VISTO DAI

DOPPI

EX

hissà Fabio Quagliarella per chi farà il tifo nella sfida del San Paolo tra Napoli e Udinese. L’attaccante di Castellammare di Stabia, trovata la notorietà in Friuli, due estati fa aveva deciso di sposare la causa azzurra firmando un quinquennale. Dopo neanche una stagione, però, l’anno scorso ruppe il matrimonio con quella che doveva essere la squadra del cuore e si accasò alla Juventus. Una scelta inaspettata che indispettì non poco i tifosi. A quanto pare il Fabio stabiese non accettava il duello con Cavani per una maglia. Nel giorno della partita di ritorno con l’Elfsborg, inizialmente in formazione, venne mandato in tribuna perché aveva già firmato con la Vecchia Signora. Inizialmente non ha fatto male, anzi ha segnato anche con continuità, alla vigilia della sfida con il Napoli, però, s’infortunò gravemente al ginocchio e da allora non ha più giocato. Stasera sarà uno spettatore davanti alla televisione. A Udine ha fatto davvero molto bene ma al cuore non si comanda. Dipende, poi, se nelle sue vene scorre o meno sangue azzurro. A quel punto non potrà che esultare per i suoi ex compagni che stanno lottando per lo scudetto. Se veramente si arrivasse primi, sarebbe una gioia anche per lui. Un doppio ex di lusso in questo match è anche Pierpaolo Marino. Scudettato con il Napoli, dopo le esperienze capitoline, era passato alla corte dei Pozzo a Udine. Lì c’è stato un bel po’, ha scovato tanti giovani talenti senza, però, vivere troppe emozioni. Quando nel 2004 De Laurentiis mise piede nel Napoli, il dirigente irpino venne chiamato per organizzare il tutto da direttore generale. Tanti i calciatori comprati da lui ma alla fine il risultato l’ha portato. Due promozioni e una qualificazione nell’Intertoto alla prima stagione in serie A. Poi, preso dalle manie di grandezze, aveva perso un po’ la bussola costringendo il presidente a mandarlo via. Sembrava dovesse rientrare presto nel giro ma ancora oggi è un opinionista di “Controcampo” su Rete 4. «Gran parte di questa squadra che sta vincendo l’ho costruita io», ama dire Pierpaolo Marino. Non ha torto ma il cambio di passo, stranamente, si è avuto quando è arrivato Mazzarri in compagnia di Riccardo Bigon. Il giovane figlio di Albertino ha riallacciato i contatti con tutte le società e oggi si ritrova ad essere il direttore sportivo della squadra seconda in classifica. Non c’è dubbio che Marino tifi Napoli in questo incontro. D’altronde, se gli azzurri dovessero vincere lo scudetto gran parte del merito sarebbe pure suo... Attualmente è osservatore dell’Udinese ma è impossibile per Andrea Carnevale dimenticare i quattro anni trascorsi in maglia azzurra. Sbarcò in riva al Golfo nel 1986 e da allora, fino al 1990, vinse due scudetti, una coppa Italia e una coppa Uefa. Un palmares da far invidia a chiunque, che l’ex bomber di Monte San Biagio tiene custodito gelosamente. Sul finire della sua carriera, nel 1994, prima di appendere le scarpe al chiodo con la casacca del Pescara, ritornò all’Udinese dove c’era stato dall’84 all’86. Non giocò molto nella seconda esperienza ma nelle sedici presenze segnò 7 reti. Come detto, oggi fa parte del club dei Pozzo, e per forza di cose deve guardare in casa sua ma interpellato sulle emozioni che visse ventuno anni fa nella lotta a due con il Milan è stato categorico: «Fu bellissimo quel periodo con il Napoli -ha raccontato- con Maradona andavamo ad imporre il nostro gioco ovunque. Oggi vedo una squadra che un po’ somiglia a quella dal punto di vista dell’unità del gruppo. Si lotta tutti insieme per un obiettivo che inizialmente sembrava un sogno. Il Napoli è lì a lottare con i rossoneri. Sinceramente si è voluto far credere che anche l’Udinese potesse inserirsi nella corsa al tricolore ma se noi arriviamo in Europa League è già una grande cosa. Questa sfida del San Paolo mi fa venire i brividi, mi ricordo quando si riempiva per quel Napoli vincente.Vogliamo ben figurare ma sappiamo bene che non sarà facile».

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PRIMO PIANO NEL di

ANDREA PETRELLA

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l di là del modo in cui finirà il campionato, il Napoli avrà scritto comunque una pagina importante della propria storia. E’ sufficiente citare tre nomi per tutti: Edinson Cavani, Morgan De Sanctis e Walter Mazzarri. Del primato del tecnico, 9 vittorie esterne, due in più di quelle del Napoli di Willy Garbutt (1933/’34) e Ottavio Bianchi (1986-’87 e 1988-’89) parleremo dettagliatamente nel prossimo numero. Con la tripletta segnata alla Lazio, la quarta in carriera dopo Utrecht, Juventus e Sampdoria (tutte quest’anno), il Matador Cavani ha raggiunto quota 25 reti, cancellando il record precedentemente detenuto da Antonio Vojak, che nel 1932/’33 mise a segno 22 gol. Il primato dell’attaccante di origine istriana è rimasto tale per ben 78 anni! Di questo passo, mancando sei gare al termine della stagione, l’attaccante sudamericano può tranquillamente raggiungere, se non superare, le 31 marcature di Mihalic, Barbieri, Carnevale e Fonseca. Certo, non è facile se si pensa che in questo finale di torneo si disputerà un campionato nel campionato, ma tutto è possibile per l’atleta di Cristo. Anche egugliare il primato del milianista Gunnar Nordahl (35 centri

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Cavani e De Sanctis

LLA STORIA

nel 1949/’50), con il campionato a 20 squadre. Il tetto delle 30 segnature, intanto, il Matador l’ha già superato. Alle 25 realizzate in campionato bisogna aggiungere le 7 dell’Europa League. Un sigillo ogni 108 minuti giocati, coppe comprese. Dal reparto avanzato a quello arretrato. L’altro recordman del Napoli 2010/’11 è Morgan De Sanctis. Dal 20 marzo, giorno della sfida con il Cagliari, il portiere di Guardiagrele detiene il primato di imbattibilità interna della storia del club partenopeo, avendo mantenuto inviolata la propria porta per 799’. I 763’ senza subire gol, messi insieme dal Giaguaro Castellini nel 1981/’82 sono stati abbondantemente superati. Record dei singoli giocatori o terzo scudetto? Beh, è scontato che il popolo azzurro sogni il tricolore, ma le due cose sono legate da nesso di reciprocità. Se i gol, invece di farli li subisci, non si può arrivare all’ambito traguardo. Per cui, Cavani re dei bomber e De Sanctis-saracinesca con lo scudetto cucito petto. Potrebbe essere anche un buono spunto per suggerire il prossimo film al patron Aurelio, che racconti la storia di questo Napoli pazzo, imprevedibile ed implacabile allo stesso tempo.

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LA FOTO DEL MESE

Se ogni tripletta, come vuole la tradizione spagnola, il pallone viene portato a casa, la Società Calcio Napoli dovrà provvedere a comprare altri palloni, perché il “matador” Cavani ha deciso di portarne parecchi a casa...

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30a Giornata 20/03/2011

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Damato di Barletta 6

De Sanctis 6 Santacroce 5.5 Cannavaro 5 Ruiz 6 Zuniga 6 Yebda 6 Pazienza 6 Dossena 6 (37’ st Aronica sv) Hamsik 6.5 (33’ st Mascara 6.5) Lavezzi 6.5 Cavani 7 49’ rig 61’ A disp:. Iezzo, Cribari, Sosa, Blasi, Lucarelli. All. Mazzarri 6.5

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Agazzi 6 Perico 6 Ariaudo 5.5 Canini 6.5 Agostini 6 Biondini 6.5 Conti 5.5 Nainggolan 5.5 (26’ st Lazzari sv) Cossu 6 Missiroli 6.5 (33’ st Ragatzu sv) 57’ Acquafresca 6.5 A disp.: Pelizzoli, Dametto, Magliocchetti, Laner, Ceppelini. All. Donadoni 6

NOTE: Spettatori 44mila circa. Angoli: 5-1 per il Napoli. Recupero: pt 0’; st 3’.

di

ROSSELLA SAMBUCA

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fatato anche l’ultimo tabù dell’era De Laurentiis: il Cagliari, ultima squadra ad essere uscita sempre idenne dal San Paolo, lascia Fuorigrotta con una sconfitta. Cavani e company sono così di nuovo a -3 dalla vetta. La gara è difficile e spigolosa: il Cagliari si chiude e punge in contropiede e con Acquafresca al 15’ va vicino al gol. La punta va via in velocità, ma complice il ritorno di Santacroce spedisce a lato davanti a De Sanctis. Nel Napoli ci prova due volte Lavezzi, ma la palla termina a lato in entrambi i casi: prima di testa al 22’, poi su sponda di Cavani. Nel Cagliari ancora Acquafresca gira al volo in area, ma Ruiz devia in angolo, salvando De Sanctis che festeggia il nuovo record di imbattibilità interna battendo Castellini. L’equilibrio resta fino all’inizio della ripresa: al 3’ Zuniga serve Hamsik che gira di tacco di prima a Lavezzi. Ariaudo in netto ritardo lo aggancia in area e per Damato è rigore con ammonizione del centrale isolano. Dal dischetto Cavani fa centro e si sblocca. Napoli all’assalto e Ariaudo salva Agazzi respingendo con il volto la conclusione a botta sicura di Hamsik, mentre sulla respinta Yebda esalta i riflessi del giovane estremo difensore sardo. Nel momento migliore degli azzurri però arriva il pareggio del Cagliari: Acquafresca stacca di testa ed approffitta del ritardo di Cannavaro e dell’uscita tardiva di De Sanctis, pareggiando i conti con un bel diagonale. Gli azzurri ripartono a testa bassa e poco dopo al 18’ Hamsik serve un assist al bacio per Cavani che con un pallonetto beffa Agazzi in uscita e sigla il gol numero 22 in campionato, eguagliando, 70 anni dopo, il record di Vojak. Lo slovacco ci prova poi al 23’ ma manda sull’esterno della rete da posizione defilata. Missiroli manda alto dal limite e sulla ripartenza Cavani spedisce alto di testa su cross di Lavezzi. Hamsik viene colto dai crampi e viene sostituito da Mascara che poco dopo di testa coglie il palo alla destra di Agazzi mancando di poco il primo gol in maglia azzurra (35’). Forcing finale del Cagliari che a 1’ dalla fine spaventa gli azzurri, ma De Sanctis rimedia.

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31a Giornata 03/04/2011

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Banti di Livorno 5.5

De Sanctis 6 Campagnaro 5.5 Cannavaro 6 Aronica 5.5 67’ aut. Maggio 5.5 Pazienza 6 (12’ st Mascara 6.5) Yebda 6.5 (40’ st Lucarelli sv) 59’ Dossena 6.5 (31’ st Gargano sv) Hamsik 6 Lavezzi 5.5 Cavani 8 61’ 80’ rig 87’ A disp.: Iezzo, Santacroce, Ruiz e Sosa. All.: Mazzarri 7.5

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Muslera 6 Lichtsteiner 6 Biava 5 56’ Dias 6.5 Garrido 6 Brocchi 6.5 Bresciano 5.5 (37’ st Stendardo sv) Gonzalez 6.5 28’ Mauri 6.5 Sculli 5 Zarate 6.5 (38’ st Floccari sv). A disp.: Berni, Scaloni, Hernanes, Foggia, Kozak. All.: Reja 7

NOTE: Spettatori: 60mila circa. Angoli: 6-1 per il Napoli. Recupero: pt 0’; st 5’. (r.s.) Napoli-Lazio: emozioni a mezzogiorno. Se fosse un film, la partita di oggi potrebbe avere senza problemi questo titolo. Oppure, visto che si è in tema di remake di successi passati, essere una rilettura in chiave moderna di quell’Italia-Germania 4-3 universalmente riconosciuta come la partita del secolo. Quella in scena al San Paolo, nell’inedito orario per il catino di Fuorigrotta delle 12.30, è di certo quella più bella del campionato. In vetta ora il Milan è a 65, il Napoli secondo a quota 62, l’Inter a 60. Atmosfera calda al San Paolo, sia per la temperatura quasi estiva che per i sessantamila sugli spalti. Applauditissimo l’ex Edy Reja, per la prima volta a Napoli da avversario. Il Napoli della prima frazione è come un pugile che gira attorno al suo avversario punzecchiandolo di tanto in tanto, ma quando abbassa la guardia subisce un colpo così tremendo da finire al tappeto. Accade al 29’ con Mauri che si infila in area superando De Sanctis con un tocco morbido (0-1). San Paolo ammutolito, Napoli addirittura in bambola. E meno male per i partenopei che poco dopo la girata del solito Mauri, in azione quasi fotocopia del gol, sia leggermente fuori misura. Chi si aspetta il solito Napoli ruggente del secondo tempo resta deluso. Gli azzurri sono ancora contratti, imprecisi, intrappolati nella ragnatela sapientemente cucita a centrocampo da Reja. Il raddoppio di Dias al 12’ sembra la logica conseguenza della partita scialba dei padroni di casa. L’ingresso di Mascara, invece, per uno spento Pazienza, dona inaspettatamente nuova linfa al Napoli, che nel giro di 2’ (15’-17’) coglie impreparata la difesa laziale su due calci piazzati e pareggia. Il primo gol lo firma Dossena, il secondo è targato Edinson Cavani. Poco dopo Muslera blocca Mascara a un passo dal 3-2, sul ribaltamento di fronte Brocchi va in gol dalla distanza, ma la palla sbatte sulla traversa, varca la linea di porta e rimbalza fuori. Banti non convalida. Poco male per i laziali, perché 30’’ dopo Aronica fa autorete appoggiando in rete dopo un salvataggio di De Sanctis su Zarate. Napoli 2, Lazio 3. Ma quando i giochi sembravano fatti, in 120 secondi cambia tutto. Mazzarri lancia Gargano per Dossena. Passano cinque minuti e Cavani viene steso in area da Biava. Rigore ed espulsione. Dal dischetto l’uruguaiano batte l’amico Muslera e riprende per i capelli il pareggio e la speranza della rimonta. Mazzarri sceglie il tutto per tutto. Fuori Yebda, dentro Lucarelli. L’ex livornese al 43’ fa sponda per Cavani su lancio lungo, Mascara prolunga, il Matador vola oltre la difesa biancoceleste e trafigge Muslera con un morbido pallonetto: è il 4-3 che chiude un match memorabile.

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32a Giornata 10/04/2011

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Orsato di Schio 5.5

Viviano 5 Moras 5 Portanova 5.5 Cherubin 5 Buscè 6 Perez 5.5 Mudingayi 6 Morleo 5.5 (12’ st Rubin 5.5) Ekdal 5 (1’ st Meggiorini 6) Paponi 5 (32’ st Della Rocca sv) Di Vaio 5.5 A disp.: Lupatelli, Britos, Mutarelli e Ramirez. All.: Malesani 5

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De Sanctis 6.5 Campagnaro 6 Cannavaro 6.5 Ruiz 6 Maggio 6.5 Pazienza 6 Yebda 6.5 Dossena 6, 45’ Hamsik 7 (31’ st Gargano sv) Lavezzi 6.5 (41’ st Lucarelli sv) 30’ Mascara 6.5 (15’ st Zuniga 6) A disp.: Iezzo, Aronica, Santacroce e Sosa. All.: Mazzarri 6.5

NOTE: Spettatori: 35mila circa di cui 15mila napoletani. Angoli: 9-4 per il Napoli. Recupero: pt 1’; st 4’.

di

MARIA BARBARO

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inisce con il Dall’Ara colorato d’azzurro in cui risuonano le note de “’O surdato ’nnammurato”, cantato dai 15mila napoletani presenti sugli spalti. È questa la fotografia del nono successo esterno in campionato stagionale del Napoli, quello forse più importante perché equivale all’aggancio, seppur temporaneo, al Milan capolista. Fila liscio, quindi, il match senza lo squalificato Cavani. Per affondare il Bologna agli uomini di Mazzarri basta un quarto d’ora, quello che va dal 30’ al 45’ del primo tempo. Prima il guizzo di Mascara (prima rete in azzurro), poi il rigore di Hamsik. Con Ruiz in luogo di Aronica, Yebda e Pazienza confermati in mezzo al campo, gli azzurri prendono subito in mano le redini del gioco, nonostante Di Vaio cerchi di impensierire la retroguardia partenopea. Gli ospiti pungono, ma non affondano. Fino alla mezzora, quando Viviano sbaglia l’intervento su un tacco di Lavezzi ed offre a Mascara la possibilità di sbloccare il risultato. Sul finire del tempo, il raddoppio. Viviano stende Lavezzi in area. Ci sarebbe l’espulsione, ma Orsato salva il portiere bolognese sventolandogli solo il cartellino giallo. Dal dischetto, Hamsik trasforma. Ripresa dal ritmo blando. Il Napoli si limita a controllare, mentre il Bologna stuzzica De Sanctis con Meggiorini e fallisce, con Di Vaio al 10’, la palla dell’1-2. Risposta azzurra affidata ad Hamsik, ma il diagonale dello slovacco al 25’ esalta Viviano. Di Vaio a 10’ dal termine conferma di non essere in giornata, sbagliando a pochi passi da De Sanctis, che invece si guadagna gli applausi sventando in tuffo aereo una velenosa conclusione dalla distanza di Cherubin. Finisce col più classico dei risultati: Bologna 0, Napoli 2. Il sogno continua.

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TESTIMONIANZ

Noi che stoppiamo il pallon N

ata e cresciuta in una cittadina di provincia del napoletano che di ridente ha poco, vivo la vita d’istinto, assecondando i miei sogni e, nella rincorsa spietata verso il successo, solo una settimana fa sono finita in quella che apparentemente poteva sembrare una discarica mentre invece era solo un frammento di questa città, storicamente violentata dal pregiudizio e dimenticata da tutti, nel silenzio sordo e ridondante delle istituzioni che lasciano soccombere i cittadini e deturpare l’immagine della nostra amata città. Il folKlore di Napoli è radicato nel suo popolo chiassoso, eternamente brillante e allegro i cui schiamazzi risuonano come melodia per turisti e passanti. Un popolo eroico, passionale e generoso come quello napoletano non può e non deve paralizzarsi di fronte a questa ingiusta attività parassitaria che nel tempo potrà solo condizionare i suoi figli sino a farli allontanare. La nostra società necessita di un cambiamento, dobbiamo farlo per quei napoletani che aspettano di ritornare un giorno, morsi da un indomabile sentimento di nostalgia, e per permettere ai nostri figli di esser fieri e camminare a testa alta con l’orgoglio di poter dire :“SONG NAPULITAN”! Il ritardo era netto quel pomeriggio, il telefono non cessava di squillare e il navigatore era in tilt, e quando fu Gennaro a raggiungermi con la velocità di un lampo annunciandosi a colpi di clacson,

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in quel momento presi coscienza del personaggio che stavo per conoscere, che non si rese conto di non trovarsi allo stadio ma nel traffico cittadino, di non avere una tromba tra le mani ma solo il clacson della sua vettura. Nel momento antecedente il fatidico incontro, poiché alla mia nascita, accanto al tradizionale fiocco rosa furono allegati altri due colori, il bianco e il nero, in antitesi con qualsivoglia forma di confronto con il pubblico partenopeo, le immagini sbiadite nella memoria diventarono vivide alla luce di quello che fu il racconto di Enzo, amico di Gennaro e suo storico ammiratore, entusiasta per l’ospitata garantita nel programma sportivo “TIFOSI NAPOLETANI”. Gennaro Montuori alias “PALUMMELLA”, epico sostenitore della Napoli calcistica, fu l’emblema del Napoli scudettato che regnava con il più grande calciatore della storia, Diego Armando Maradona. In quel periodo, nel Belpaese e soprattutto a Napoli, la figura di Gennaro


ZE

di

SISSY CANTALUPO

ne di petto e facciamo gol! Montuori si innalzava, riflettendo trasparenza, purezza e passione. Lui con fermezza e determinazione, insieme al suo gruppo, si oppose all’uso di sostanze stupefacenti in quello che ormai era considerata la fonte del tifo napoletano: LA CURVA B. Lungo il tragitto verso gli studi televisivi di TELE A, feci la sua conoscenza e con sorpresa mi accorsi di quanto fosse coinvolto nelle problematiche sociali che attanagliano l’intera Campania, trovando in me un’ottima interlocutrice, data la mia esperienza professionale in ambito sociale, e volontà a voler denunciare le continue malefatte di chi amministra e governa facendo i propri interessi a discapito di noi cittadini. Gli accennai del “TRIANGOLO DELLA MORTE”, per il quale s’intende la vasta area della provincia di Napoli, compresa tra i Comuni di Acerra, Nola e Marigliano, un tempo nota per essere tra le più fertili della Campania, in cui è stato riscontrato, negli ultimi anni, un forte aumento della mortalità per cancro a causa dell’inquinamento ambientale, principalmente dovuto allo smaltimento illegale di rifiuti tossici. Le idee di Gennaro sin da subito si sposano con le mie e prendono forma dando vita ad una rubrica dedicata alla società civile, da inserire all’interno del suo programma completamente a sfondo e contenuto calcistico. Lo sport, il calcio come promotore e divulgatore, come manifesto di questa nostra idea, uno strumento immenso di comunicazione che possa arrivare non solo agli adulti, ma capace di toccare e smuovere anche le coscienze dei più giovani. Lo sport come propulsore di un grandissimo movimento sociale, è questo lo stendardo che vogliamo sventolare! Con entusiasmo, mossa da un sentimento di curiosità, accettai l’invito di Gennaro per assistere allo stadio San Paolo a quello che poi si è rilevato un match superlativo, per la prestazione e il temperamento, una prova di gran forza e carattere dimostrata dai ragazzi di Mazzarri. Mi sto riferendo alla partitissima Napoli-Lazio del 3 aprile, un incontro al cardiopalmo, cruciale per la corsa Cham-

pions, che ha consacrato una vittoria sofferta, davanti a 60mila tifosi. Nel tempio di Fuorigrotta si consumava questa domenica ricca di passione. Entusiasmo, esultanza e gioia alle stelle, ma ben presto, ai cori che partivano dalla tribuna, seguì un pianto ininterrotto da parte dei tifosi che, giustamente, iniziano a credere che il grande sogno possa realizzarsi. Al termine della gara, inaspettatamente, mi ritrovai negli spogliatoi e quell’aria di festa che si respirava in ogni angolo della città, sembrò non toccare gli animi dei “signori” che non si identificavano in quel sentimento. Talvolta, qualche noto personaggio passava davanti a noi e si lasciava fotografare tra bambini vestiti d’azzurro e genitori che sembravano bambini. Arrivò il pirata Morgan De Sanctis, alto, prorompente come lo è tra i pali quando difende la porta azzurra, poche battute, tanti ringraziamenti e la promessa di non fermarsi. Un Lavezzi scuro in volto non volle farsi fotografare, ma quando arrivò il Matador si fermò tutto. Edinson Cavani, l’atleta di Cristo, autore di una memorabile tripletta, grandissimo credente che dedica ogni suo gol prima a Dio e poi ai tifosi napoletani, un uomo dai valori indissolubili, dalla professionalità esemplare, si concesse alle foto di rito, sotto una maschera di genuina timidezza che gli faceva abbassare lo sguardo. Proprio nella foto con il “Matador” mi convinsi ancor più del suo enorme cuore, della sua grandissima umiltà, tutte qualità che proprio non possono nascondersi dietro quel puro e incontaminato sorriso da piccolo grande uomo che continua a far sognare l’intero popolo napoletano. Dopo la strepitosa vittoria contro il Bologna, il Napoli è a soli tre punti dalla vetta ed è lecito sognare il tricolore, per i milioni di cuori che battono all’unisono, per l’intera tifoseria impazzita, ed io che tra queste migliaia di persone inizio a confondermi, mi sento una di loro, mentre un temporale di coriandoli animano l’intero Golfo per questo traguardo che pian piano si avvicina e che fuori dallo stadio, a riflettori spenti, aiuta a farci splendere come un popolo esemplare.

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Corso Meridionale, 27/28 - Napoli Via Roma , 101 - Sant'Antimo NA Via G. Leopardi, 94 - Napoli Via S. Quasimodo, 15 - Mugnano di Napoli NA Via B. Cellini, 5/7 - Portici NA Via B. Tanucci, 68 - Napoli Via Roma, 271 - Melito NA Corso Durante, 128 - Frattamaggiore NA Corso Regina, 208 - Ercolano NA P.za Francese, 31 - Napoli Vai A. Pecchia, 171 - Arzano NA Piazza Cirillo, 15 - Casoria NA Via Nazionale delle Puglie, 193 - Casalnuovo NA Via Nazionale, 1 - Napoli Corso Umberto, 181 - Caivano NA Piazza Kennedy, 5/6 - Qualiano NA Via Amendola, 102/104 - Afragola NA Corso Campano, 357 - Giugliano NA Via Tenente A. Cirillo, 68/70 - Boscoreale NA Via S. Rosa, 1 - Casavatore NA Via Annunziata, 19 - Acerra NA




LA BANDA DI M di

STEFANO NAPOLITANO

Testa e gambe

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MAZZARRI Q

uasi auspicato dai detrattori in servizio permanente effettivo che, purtroppo, anche in certi salotti nostrani non mancano, il calo psicofisico del Napoli per fortuna non c’è stato. La squadra, anche in questo finale di stagione, continua a correre e a vincere. I più attenti hanno evidenziato ed elogiato il lavoro dello staff tecnico e dei preparatori atletici, riconoscendo loro gli indubbi meriti del lavoro svolto. Neanche il calo, quasi fisiologico, a cavallo dei mesi di dicembre e gennaio, si è verificato. Il richiamo di preparazione effettuato durante la sosta del campionato, che coincide con le festività natalizie, ha dato risultati eccellenti. Alla base di tutto, vi è da dire che il grande lavoro l’ha svolto mister Mazzarri sotto l’aspetto psicologico, motivando i singoli calciatori, dal primo all’ultimo. Le azioni del corpo sono tutte collegate al sistema nervoso. Puoi avere tutti i migliori preparatori atletici del mondo, ma se un atleta, non crede nel lavoro che svolge, non si arriva da nessuna parte. Ed invece, proprio questa carica, questa accresciuta autostima ha fatto sì che ogni singolo calciatore lavorasse con zelo e grande professionalità. E’ indubbio che poi, i risultati ottenuti sul campo, abbiano scatenato quello che si definisce “effetto a catena”: più lavoro, più vinco. Ed è stato questo il leit-motiv che ha accompagnato fino ad ora la straordinaria stagione del Napoli. E’ d’uopo che, nel calcio moderno, se non corri, certi palcoscenici, ti sono preclusi. Ma è altrettanto vero che, oltre a correre, devi anche saperlo fare! E la “banda Mazzarri” ha dimostrato di saperlo fare eccome. Reparti sempre corti, dove ogni singolo calciatore sa perfettamente cosa fare, sia in fase di possesso che di non possesso. Grande predisposizione al sacrificio da parte di tutti, dal primo all’ultimo. Questa squadra, dall’avvento del tecnico toscano, ha sempre dato la netta sensazione di essere sistemata in campo. Il Napoli del pre-Mazzarri sembrava, più che altro, una squadra sparpagliata sul campo e questo, al di là di una cattiva disposizione tattica che finiva per influenzare negativamente i risultati, generava anche un enorme dispendio di energie psicofisiche. Cosa che, con la nuova gestione tecnica, non si è assolutamente verificata. L’enorme gap che separa il Napoli dagli squadroni di Milano è stato praticamente annullato attraverso il gran lavoro svolto dall’intero staff tecnico. E’ stato ancora una volta dimostrato come il lavoro e le motivazioni possano sovvertire ogni pronostico e il ringraziamento va ovviamente a tutti gli uomini della rosa che, in questo progetto, hanno creduto sin dalla prima giornata di questo strepitoso campionato disputato dal Napoli.

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e n o i z a t a. u z p e z r e h a c c n i o r u La b iÚ della .. p . e o l r a o e v l’ l e m o d n e ) o n NE t o O n u M ALO Il b ell ’arge S E (R d Ú pi

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CAMPIONATI GI

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IOVANILI A

nche quest’anno la Boys Caserta partecipa ai campionati regionali giovanili in tutte le categorie, dalla Juniores ai Giovanissimi fascia B, con squadre di ottimo livello. E i risultati non si sono fatti attendere, infatti la Juniores guidata dal mister De Lucia è seconda in classifica, gli Allievi di mister Rinaldi terzi, e addirittura primi gli Allievi di fascia B. Le tre formazioni sono il fiore all’occhiello della società. Un lavoro di grande valore si sta portando avanti con la supervisione del direttore tecnico Giuseppe Volpecina, lavoro che al termine di questa stagione porterà certamente verso il mondo professionistico non pochi giovani calciatori. La struttura della Boys, in effetti, è mèta di molti osservatori che visionano costantemente molti dei suoi campioncini, e parliamo di ragazzi nati dal 1999 in poi, vera ricchezza di tutto il movimento. Particolare attenzione viene rivolta a questi giovanissimi atleti, che saranno il futuro del calcio casertano e non solo. Volpecina si dimostra molto fiducioso per il futuro in relazione sia al numero di iscritti alla scuola che per la qualità dei partecipanti. La Boys Caserta calcio sta diventando sempre di più punto di riferimento per la città, per qualità e quantità e per logistica, tant’è che la struttura ad uso esclusivo permette di svolgere un lavoro metodico e certosino. Il tutto è merito del presidente Salvatore Aveta che ha preso molto a cuore le sorti dei ragazzi iscritti alla scuola calcio. Insomma ci sono tutti i presupposti per fare sempre di più e sempre meglio.

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PHOTOGALLERY

Lazio e Bologna ko: nell’aria si

L’erede di Dino Alinei In queste due pagine abbiamo raccolto le foto più belle delle vittorie contro Lazio e Bologna, le due gare che hanno portato la tifoseria napoletana a sognare di nuovo il tricolore. Un profumo, quello dello scudetto, che adesso lo sento anche mio. In questo momento, anche io mi posso permettere di dire che sono tifosa del Napoli, dopo essere stata “educata”, sin da bambina, a portare rispetto per i colori bianconeri. All’amore per la città si è aggiunto quello per la maglia azzurra. E come me, fa piacere vedere che tante altre persone si sono “convertite” e ora tifano Napoli.

Durante il viaggio di ritorno, giornalisti e tifosi gioiscono per la vittoria conseguita a Bologna

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RY

di

SISSY CANTALUPO

respira il profumo del tricolore ro

ont c o l Pao o.... n Sa azi L Al la

Michele Cantalupo, presidente del club “Sangue Azzurro” con il suo gruppo dirige il tifo nel settore “Distinti”

Cantalupo e Montuori festeggiano con il Presidente durante il viaggio di ritorno da Bologna

I fratelli Cantalupo ...e con a Bo log tro i f na els ine i

Sandro Sanges, presidente del “Battito Azzurro”

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SETTORE GIOVA di

ROSSELLA SAMBUCA

D

opo la debacle al torneo di Viareggio, la Primavera del Napoli ha continuato a deludere le attese per poi riscattarsi solo negli ultimi tempi. Le sconfitte con la cenerentola Crotone (in casa) e la Reggina (entrambe per 3-0), quest’ultima la quarta di fila, sono tuttora difficili da digerire. Ma gli azzurrini guidati da Cusano, tecnico degli Allievi Regionali che sostituisce lo squalificato Miggiano, hanno iniziato a invertire la rotta. Infatti, dopo il pareggio a reti bianche contro la Roma e i successi contro Frosinone (i tre punti mancavano dal 29 gennaio scorso a Grosseto, ndr) e Pescara, sono tornati il bel gioco e il carattere. Il 4-1 inflitto ai ciociari (doppietta di De Vena e gol di Izzo e Maiello, ndr) e il 2-1 agli adriatici (gol di De Vena e Dezi) ne sono la più vivida testimonianza. Con i punti conquistati nelle ultime gare, gli azzurrini

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si avvicinano all'ultima posizione valida per i play-off e, con la vittoria contro il Siena nell’ultimo turno (32), hanno dimostrato di avere numeri straordinari per compiere imprese pazzesche, in un mix di carattere, grinta e voglia di vincere. Dopo un’apparente e breve crisi di risultati, è tornato il sereno anche per la Berretti di mister Mollo. La sconfitta di misura nel derby contro il Neapolis Mugnano ha lasciato quell’amaro in bocca classico per chi sente questa partita più delle altre. Ma ci può stare, soprattutto se si perde il ritmo e le gambe non girano a dovere. La vittoria contro l´Aversa Normanna per 3-2, dopo più di due mesi di digiuno e in un clima infuocato a causa della presenza di duemila ultras granata sugli spalti, sono la chiara testimonianza della grande prova di carattere degli azzurrini e le scelte vincenti di mister


ANILE Gli azzurrini al rush finale

Mollo che sta lottando per plasmare un gruppo che abbia le potenzialità per esprimere valori importanti nella prossima stagione di Primavera. A testimonianza del lavoro svolto, ecco pure i successi sul Matera (in rimonta, 2-1) e il tennistico 6-0 al Campobasso. Nota stonata è stata la sconfitta di misura contro il Lanciano tra le mura amiche, in una gara in cui gli azzurrini hanno sprecato tante occasioni. Ma il carattere e la grinta che questa squadra ci mette sul terreno di gioco fa sperare mister Mollo in traguardi importanti. Archiviata l’ottima prova al Trofeo "Arco di Trento Beppe Viola", con due vittorie su tre, gli Allievi guidati da Ciro Muro si sono confermati in campionato: prima la vittoria di misura sulla Juve Stabia, poi il 3-1 alla Paganese, il successo contro il Lanciano (2-1) ed infine

il 4-1 contro l’Avellino che hanno significato la vittoria del girone. Complimenti a Muro per i successi raggiunti. Reduci dal trionfo al Torneo di Viareggio, i Giovanissimi Nazionali guidati da mister Liguori continuano la marcia d’avvicinamento alla fase finale. Prima il pareggio contro il Pescara (2-2), poi la vittoria contro la Paganese, in una gara in cui gli azzurrini espugnano il Tramonti con un secco 2-0 (stesso risultato rifilato al Giulianova): insomma, un campionato da ricordare per i risultati positivi ottenuti. La striscia di vittorie dei baby azzurri è continuata contro l’Atletico Roma e contro L’Aquila, battute entrambe 4-0. Gli ottimi risultati di tutte le squadre del settore giovanile azzurro lasciano ben sperare per il futuro, quando i baby potrebbero rivelarsi il valore aggiunto del Napoli.

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