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TRA LE PIEGHE DELLA LEGGE

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Il testamento: davvero necessario? A cura dell’Avv. Stefano Camponovo, Lugano studiolegale@stefanocamponovo.ch Molti pensano di dovere fare testamento, e lo fanno, ma in realtà non ne hanno bisogno; anzi, facendolo, creano confusione e pongono la base per futuri litigi. Altri invece pensano che non abbiano bisogno di farlo, che sia per loro inutile, ed invece dovrebbero (ahimé, avrebbero dovuto...) farlo. Ad esempio, chi ha moglie e figli e vuole che essi siano i propri eredi, non deve farlo. Se però vuole che la moglie sia favorita rispetto ai figli (ad esempio ricevendo essa la parte di eredità più ampia possibile, e restringendo conseguentemente quanto più possibile quella dei figli), allora sarà indispensabile che lasci una disposizione di ultima volontà. D’altronde, favorire il coniuge rispetto ai figli non rappresenta un affronto verso quest’ultimi: avantutto il coniuge è il compagno di una vita, che resta (dovrebbe restare) anche dopo che i figli si sono creati una vita indipendente; inoltre i figli verosimilmente erediteranno comunque la parte che non hanno ricevuto del loro primo genitore deceduto, quando il secondo decederà.

nipoti se detti fratelli e sorelle saranno pure già morti). In questo caso dunque sarà indispensabile avere preparato un testamento, che indichi che il coniuge è l’unico erede (possibile senza limiti verso fratelli, sorelle e nipoti, con dei limiti verso i propri genitori). Capita infatti di trovare famiglie dove una persona è in ottimo accordo sia con il proprio coniuge che con i propri fratelli e sorelle, ma il suo coniuge invece non ha un buon rapporto con detti fratelli e sorelle, cioè i propri cognati (o uno di essi), così che se detto coniuge si ritrovasse erede con i propri cognati, vi sarebbero grossi problemi, litigi, spese legali, ecc. La stessa cosa vale per due persone conviventi. Non essendo famigliari, anzi non essendo neppure lontani parenti (i famigliari del proprio convivente non sono considerati “parenti”), detti conviventi non erediteranno mai uno dall’altro senza un testamento che ciò esplicitamente preveda. Come fare testamento? Un testamento può essere fatto essenzialmente in due modi: o in forma olografa o in forma di atto notarile con due testimoni. La forma olografa sembrerebbe più semplice: la persona lo scrive di proprio pugno dall’inizio alla fine (non con il computer, anche se risulterebbe così più leggibile), vi appone la data completa e la firma, e avrebbe così ossequiata il requisito della forma olografa, senza avere avuto il costo del notaio. In realtà, spesso non è così. Avantutto mi capita di vedere dei testamenti ”fai da te” che sono contraddittori, incompleti, equivoci, inapplicabili o addirittura illegali: ne derivano problemi ben maggiori di quelli che il testamento voleva evitare (o risolvere), e costi legali pure maggiori.

Invece, chi è sposato e non ha figli, non pensi che al suo decesso il suo coniuge erediterà tutto; una parte di eredità andrà invece ai propri genitori se ancora vivi, ai propri fratelli e sorelle se detti genitori saranno già morti (e ai propri

Molti mi chiedono delle consulenze su come redigere il testamento olografo, su cosa potere prevedere, ecc. Così facendo, evitano gli errori, gli equivoci, ecc. Ma a quel punto, tanto vale lasciare che sia il notaio a preparare il testo di atto

notarile di testamento. Perché? Perché così facendo si avranno molte più certezze: sarà certo che la persona era in grado di intendere e volere quando ha rilasciato le proprie disposizioni testamentarie (se vi fossero stati dubbi, il notaio non avrebbe accettato di redigere il testamento e farlo firmare), sarà certo che il testamento non andrà perso o dimenticato (il notaio tiene l’originale del medesimo: capita invece che i parenti, quando il testamento è olografo, non riescano a trovarlo, e tutto si blocchi), sarà certo che vi sarà qualcuno che lo porterà a conoscenza del Giudice (la cosiddetta “pubblicazione” in Pretura del testamento, senza la quale esso non può esplicare effetti), e tante altre certezze. In definitiva, il costo di un testamento preparato dal notaio non sarà molto superiore a quello di una consulenza approfondita sul tema, ma con molte certezze in più. Concludendo, mi preme ancora formulare due osservazioni. La prima riguarda il fatto che invece che a mezzo di un testamento, a volte si può regolare un problema ereditario stipulando un contratto successorio (ma qui apriamo un ulteriore argomento, che non vi è spazio per sviluppare in questo articolo). La seconda è legata al fatto che fare testamento “non porta male”, non accelera la propria scomparsa; semplicemente, risolve quei problemi che, una volta che si è deceduti, più non si può… risolvere; quindi, come diceva una vecchia pubblicità, “meditate, gente, meditate”.

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