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cinema & fiction
Anno 65 numero 5-6 novembre-dicembre 2013 2,00 â‚Ź
Contest Cinevox Brignano e Scarpati ospiti d’onore della cerimonia di premiazione Dopo il boom di Zalone un Natale di commedie con Pieraccioni Brizzi e Parenti
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Roma
Giornate Professionali (2 - 5 dicembre)
MUSICA
EInIMMAGINE anteprima a Sorrento Dietro i candelabri il biopic su Liberace con Michael Douglas e Matt Damon
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MEDUSA FILM LISTINO 2014 TUTTA COLPA DI FREUD
SAPORE DI TE
regia di CARLO VANZINA
regia di PAOLO GENOVESE
con Maurizio Mattioli, Serena Autieri, Vincenzo Salemme, Nancy Brilli, Martina Stella, Eugenio Franceschini, Giorgio Pasotti, Katy Saunders, Matteo Leoni, Virginie Marsan
con Marco Giallini, Vittoria Puccini, Anna Foglietta, Claudia Gerini, Alessandro Gassman, Vinicio Marchioni, Laura Adriani
COMMEDIA
COMMEDIA
AMICI COME NOI
TARZAN
con PIO e AMEDEO
IN 2D E 3D
e con Alessandra Mastronardi, Massimo Popolizio regia di Enrico Lando
regia di REINHARD KLOOSS ANIMAZIONE
COMICO
con Fabio De Luigi, Caterina Guzzanti, Ricky Memphis, Cristiana Capotondi, Elisa Sednaoui, Chiara Francini, Ale & Franz, Diego Abatantuono
IN THE FUTURE
regia di PAOLO SORRENTINO
DRAMA
COMMEDIA
MIDNIGHT SUN
UN FILM CON
FICARRA & PICONE
regia di BRANDO QUILICI e ROGER SPOTTISWOODE
con Salvatore Ficarra e Valentino Picone
con Dakota Goyo, Marie Josée Croze
AVVENTURA
COMMEDIA
UN FILM CON
ALDO, GIOVANNI e GIACOMO
LA PEGGIOR VACANZA DELLA MIA VITA
COMICO
COMMEDIA
con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti ★ NATALE 2014★
L’AMICO DI SCORTA
UN FILM DI
regia di GENNARO NUNZIANTE
PAOLO GENOVESE
COMMEDIA
COMMEDIA
UN FILM DI
FAUSTO BRIZZI
COMMEDIA
Via Aurelia Antica 422-424, 00165 Roma /medusafilm
www.medusa.it
@medusa_film
CREDITI NON CONTRATTUALI
SOAP OPERA
regia di ALESSANDRO GENOVESI
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Autorizzazione del registro n. 473 del 31 ottobre 1948 Direttore Responsabile Renato MARENGO r.marengo@cinecorriere.it Direttore Editoriale Andrea SPLENDORE a.splendore@cinecorriere.it Vicedirettore Luigi AVERSA l.aversa@cinecorriere.it Art Director Stefano SALVATORI dasdesigner@gmail.com Realizzazione Das Designer Grafici&Giornalisti Associati Largo dei Fiorentini, 1 00186 Roma Tel. 06 68308712 Editore CDA srl Viale Liegi,7 00198 Roma info@servizieditorialicda.it Pubblicità settoriale A.P.S. Advertising s.r.l. Via Tor De Schiavi 355 00171 Roma Tel. 06 89015166 Fax 06 89015167 info@apsadvertising.it www.apsadvertising.it Stampa Arti Grafiche Celori www.grafichecelori.com © Cinecorriere - tutti i diritti di riproduzione sono riservati. L’opinione espressa dagli autori non impegna la Direzione. Tutto il materiale ricevuto, e non richiesto (testi e fotografie), anche se non pubblicato, non sarà restituito.
editoriale Le commedie italiane fanno faville al botteghino. Una risata ci salverà?
sempre una soddisfazione per noi poter uscire con un numero di Cinecorriere cartaceo. L’occasione ci è data dalle Giornate Professionali di Sorrento, alle quali dedichiamo l’apertura di questo numero (da non perdere Dietro i candelabri sul pianista Liberace, tra i più celebri showman della storia), uscendo proprio mentre il cinema italiano dopo un lungo periodo di sofferenza tira un sospiro di sollievo registrando incassi record che ci fanno ben sperare e... sorridere. Sì, sorridere davvero, perché sia il film di Zalone (Sole a catinelle), che sta addirittura battendo i primati di incasso di Avatar, sia quello di Brignano (Stai lontana da me), ai vertici delle classifiche nelle nostre sale, sono commedie molto divertenti. È il caso di dire: «Una risata ci salverà?», beh, togliendoci la puzza da sotto il naso sembra proprio che stia trovando nuova linfa sui nostri schermi la commedia all’italiana che tanti successi ha portato al nostro cinema al tempo di Tognazzi,
È
Vianello, Sordi, Manfredi, Gassman. Senza dover attendere quindi soltanto i temuti “cinepanettoni”, numerose sono le commedie in arrivo, da Un fantastico via vai di Pieraccioni a Indovina chi viene a Natale? di Brizzi. Insomma c’è un ritorno del cinema italiano nelle sale e questo successo incredibile di Zalone, il migliorato livello sia delle sceneggiature che delle regie e interpretazioni di questo genere che sembrava essere declassato, ci autorizzano a sperare che tutto il nostro cinema possa essere trainato da questi cicloni della
cinema & fiction
Anno 65 numero 5-6 novembre-dicembre 2013 2,00 €
Giornate Professionali (2 - 5 dicembre)
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Roma
Rivista illustrata di Cinema e Fiction fondata e diretta da Alberto Crucillà dal 1948
Contest Cinevox Brignano e Scarpati ospiti d’onore della cerimonia di premiazione Dopo il boom di Zalone un Natale di commedie con Pieraccioni Brizzi e Parenti
MUSICA
EInIMMAGINE anteprima a Sorrento Dietro i candelabri il biopic su Liberace con Michael Douglas e Matt Damon
risata. Molte le novità che riguardano il Cinecorriere online che troverete arricchito e rinnovato in rete come cinecorrierenews.it, con aggiornamenti su tutte le novità del nostro cinema, con i film in programmazione, i festival, ma anche con rinnovati contatti e scambi con prestigiose istituzioni come l’Anac, l’Associazione degli Autori di Cinema, che riserva sempre attenzione agli emergenti di talento. Grazie inoltre alla collaborazione con una delle più diffuse testate di musica in rete, MusicalNews, diretta da Giancarlo Passarella, ci scambieremo tutte le novità su eventi musicali, artisti e discografia. Continua ovviamente la collaborazione di Cinecorriere col contest di corti L’Immagine del suono. La crisi, dunque aguzza l’ingegno? Come dire: se nessuno nelle istituzioni pensa veramente al sostegno del settore cinematografico, il settore si rimbocca le maniche e dimostra che se la sa cavare anche da solo? Magari! ....Che risate! Renato Marengo
sommario
www.cinecorrierenews.it
5-6 nov/dic 2013
Giornate di Sorrento Tutti i film che vedremo di Luigi Aversa Fenomeno Zalone Soldi a catinelle di L.A.
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Pupi Avati Macché fiction, è sempre cinema di Silvia Gambirasi 21
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Immagine del Suono - La rubrica Musica per gli occhi di Renato Marengo 22
Contest Cinevox Face2Face, finalisti e vincitori di Luigi Aversa 10
Anac L’Associazione degli Autori in difesa del cinema
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Festa del Cinema Hollywood sul Tevere di Luigi Aversa
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Una Vita per il Cinema Medaglie d’Oro a chi lavora dietro le quinte
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Premio Carlo Bixio Il futuro è già qui di L.A.
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Micaela e Scarlett La bellezza nella voce di L.A.
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di Luigi Aversa
Come ogni anno
il cinema torna a Sorrento
Ecco i film che vedremo Anteprime, trailer e anticipazioni: alle Giornate Professionali (2-5 dicembre) il meglio del grande schermo per la prossima stagione. A partire da Natale
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na scorpacciata di film è quella che attende gli addetti ai lavori alla 36. edizione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, l’appuntamento dell’industria cinematografica organizzato dall’Anec, in collaborazione con Anem e Anica, in programma da lunedì 2 a giovedì 5 dicembre. Fra anteprime, trailer, film di Natale in arrivo di lì a poco nelle sale, presentazioni dei listini delle major e di tutte le altre case di distribuzione con le anticipazioni della prossima stagione, sono tanti i titoli di scena sulla Penisola sorrentina.
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A fare la parte del leone, come sempre, le produzioni hollywoodiane. Da Dietro i candelabri di Steven Soderbergh, con Michael Douglas e Matt Damon, che racconta la relazione sentimentale tra il pianista Liberace e il suo giovane amante Scott, a Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée, con Matthew McConaughey (appena premiato per l’interpretazione al Festival di Roma), Jared Leto e Jennifer Garner. Storia vera, quest’ultima, di Ron Woodroof, infettato dall’Hiv, che decise di importare farmaci non approvati dal governo Usa, iniziando un
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Pagina accanto: Dietro i candelabri. Sotto: American Hustle, Oldboy, Colpi di fortuna. Qui sopra: Blue Jasmine, Indovina chi viene a Natale?
braccio di ferro con le istituzioni. Entrambi i film saranno tra le anteprime aperte al pubblico nel corso delle Giornate. Al pari di Saving Mr. Banks di John Lee Hancock, che ripercorre la vicenda che vide impegnato Walt Disney (Tom Hanks) nell’acquisizione dei diritti del romanzo Mary Poppins della scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers (Emma Thompson). E de Il capitale umano di Paolo Virzì, con Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi e Fabrizio Gifuni, ispirato all’omonimo romanzo noir di Stephen Amidon. Ma non è finita qui. Il programma delle Giornate, oltre alla proiezione delle anteprime e dei trailer dei film in uscita nei prossimi mesi, prevede la presentazione dei nuovi listini. Il cinema di casa nostra fa la sua bella figura con una interessante selezione di pellicole che già durante le festività sono pronte a contendersi i favori del pubblico. Il primo ad affacciarsi sugli schermi, giovedì 12 dicembre, è Un 5-6 nov/dic 2013
fantastico via vai, undicesima regia di Leonardo Pieraccioni. La settimana successiva la sfida si accende fra due cineasti che spesso hanno lavorato insieme, uno in veste di regista, l’altro di sceneggiatore. Parliamo di Neri Parenti e Fausto Brizzi. Il primo, al consueto appuntamento con gli schermi natalizi, presenta Colpi di fortuna, l’ultimo cinepanettone di Christian De Sica (così perlomeno ha dichiarato lui stesso), accompagnato questa volta da una schiera di comici fra i più in auge: Lillo & Greg, alla seconda esperienza con Parenti dopo Colpi di fulmine, Luca e Paolo e Francesco Mandelli, orfano del “solito idiota” Fabrizio Biggio. Per Brizzi, invece, l’uscita natalizia con un film tutto suo è una novità. Indovina chi viene a Natale? è una pellicola corale, come nelle caratteristiche del suo cinema, nella quale tornano alcuni fedelissimi (Cristiana Capotondi, Claudia Gerini, Claudio Bisio) e c’è anche qualche volto per lui nuovo (Raoul Bova, Diego Abatantuono).
A fianco: Lo Hobbit La desolazione di Smaug. Sopra, da sinistra: Un boss in salotto, Frozen, Un fidanzato per mia moglie. Sotto: Saving Mr Banks
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Sopra: I sogni segreti di Walter Mitty. Sotto, da sinistra: un “animacibo” di Piovono polpette 2, Dallas Buyers Club, Un fantastico via vai
Altro italiano che debutta durante le feste, il 2 gennaio, è Luca Miniero, colui che ha firmato due dei maggiori incassi degli ultimi anni, Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord. In Un boss in salotto schiera un cast di grande richiamo - Rocco Papaleo, Paola Cortellesi, Luca Argentero, Angela Finocchiaro, Ale & Franz - che promette faville. Tutte commedie, quelle elencate, come è normale a Natale, ma anche nei mesi successivi spiccano titoli che scelgono il sorriso, magari unito a un pizzico di sentimento, per una rinascita della commedia all’italiana che
non disdegna il remake, come è stato di recente per Aspirante vedovo, “libero adattamento” de Il vedovo, o Stai lontana da me, rifacimento del francese Per sfortuna che ci sei. S’inserisce in questo filone anche il nuovo lavoro di Davide Marengo, Un fidanzato per mia moglie, versione tricolore della commedia argentina Un novio para mi mujer, i cui diritti sono stati acquisiti pure negli Usa, ma una volta tanto Hollywood è stata battuta sul tempo dall’Italia. Per il resto durante le feste (ma anche dopo) nelle sale è un monologo Usa. A cominciare dall’animazione
che presenta la nuova produzione Disney Frozen e Piovono polpette 2, sequel del successo del 2009 di Sony Pictures Animation, passando per le commedie (I sogni segreti di Walter Mitty, di e con Ben Stiller), fino ai grandi nomi della cinematografia statunitense: Woody Allen e Spike Lee rispettivamente con Blue Jasmine e Oldboy. Un assaggio del cinema che verrà e che vedrà all’opera, oltre ai nomi già fatti, i vari Scorsese e DiCaprio, Ozpetek e Vanzina, Depp e Clooney, Pitt e Cruz, De Niro e Redford, Verdone e Branagh, Crowe e Carrey. nnn
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Soldi a catinelle ...per Checco
di L.A.
Il nuovo film di Zalone ha sbancato il botteghino. Ora è in terza posizione nella storia dei maggiori incassi di tutti i tempi
Immagini dal film Sole a catinelle. In alto, a destra: Zalone con Miriam Dalmazio e Robert Dancs. Sotto, l’attore sul set con Gennaro Nunziante 5-6 nov/dic 2013
uarantacinque milioni di euro incassati e sette milioni di spettatori: “Numeri da far girare la testa” direbbe il Professor Cane, il personaggio creato da Fabio De Luigi per la Gialappa’s. Checco Zalone con Sole a catinelle diretto da Gennaro Nunziante ha letteralmente sbancato il botteghino, stracciando un record dopo l’altro. Nei primi quattro giorni di programmazione, forte di una distribuzione mai vista (1.250 copie!) il film ha incamerato più di 18 milioni. In una settimana è arrivato a 23. Dopo undici giorni di programmazione a 34. Il 16 novembre 2013 ha raggiunto 40 milioni. Insomma, in poco più di due settimane ha incassato oltre 45 milioni, superando così il precedente film dello stesso Zalone, Che bella giornata, e divenendo la pellicola italiana di maggior successo commerciale di sempre. Attualmente, Sole a catinelle occupa il terzo posto tra i film di maggiore incasso in Italia, subito dopo Avatar, primo con 65 milioni e Titanic, secondo con 50.
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«Come vivo questo successo? Sto a casa a pittare. Sto cercando di estraniarmi. Sto in silenzio, perché tanto trovo su internet le dichiarazioni che avrei voluto rilasciare io...» ha detto di recente l’attore. Parlando del talento del piccolo che recita nel film, Robert Dancs, Checco ha detto, scherzando: «Non ho mai avuto un attore così bravo e a quel prezzo. Era il meno caro». Ma poi ha aggiunto: «Eravamo sul punto di non fare il film perché i bambini dei casting venivano dalle scuole di recitazione e risultavano troppo impostati. Poi è arrivato Robert. Se non ci fosse stato lui il film non avremmo potuto farlo». nnn 7
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Contest Cinevox
Lezioni di cinema e di futuro al Face2Face
I professionisti che hanno dato vita al Meeting Pro del 30 ottobre scorso e alcuni media partner tracciano un bilancio di questa seconda edizione de L’Immagine del Suono. Un successo nei numeri, nella qualità e nella partecipazione di Luigi Aversa 10
a seconda edizione de L’Immagine del Suono è in dirittura d’arrivo. Al termine di un percorso lungo un anno, cominciato sin da quando, in occasione della serata di premiazione dei vincitori della prima edizione alla Casa del Cinema (che anche quest’anno ospita la chiusura dell’evento), i due ideatori della manifestazione, Franco Bixio e Renato Marengo, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico, annunciarono le novità del secondo anno del Contest. Quest’anno infatti - accanto alla sezione IDS Standard, quella dei cortometraggi a tema libero ispirati ai brani dell’archivio di colonne sonore messo a disposizione gratuitamente dalla Cinevox - è stata
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inaugurata una sezione parallela, Risate sonore, dedicata alla comicità e rivolta ad autori chiamati a realizzare corti senza dialoghi, della durata massima di cinque minuti, ispirati alla slapstick comedy. Il bilancio della seconda edizione, per quanto riguarda entrambe le sezioni, non può che dirsi positivo. L’8 luglio, alla scadenza del termine di consegna, i cortometraggi giunti in redazione erano in numero doppio rispetto all’anno precedente. Da quel momento, in gara sono entrati i corti in regola con i requisiti richiesti per la partecipazione: 32 per la sezione IDS Standard e 9 per Risate Sonore. Ebbene, a mezzogiorno di giovedì 10 ottobre, quando scadeva il termine per votare su youtube i migliori corti della seconda edizione, sono stati oltre cinquemila i voti complessivi con più di trentacinquemila visualizzazioni! Numeri di tutto rispetto, a conferma del successo del Contest. 5-6 nov/dic 2013
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Ma il fiore all’occhiello della manifestazione, come era stato per la prima edizione, il momento più atteso dai ragazzi che partecipano al concorso è il Face2Face con i professionisti del cinema.
Quest’anno il Meeting Pro si è tenuto il 30 ottobre presso i Trafalgar Recording Studios di Roma, gli storici studi dove sono nate molte celebri colonne sonore, delle quali diverse scelte dai partecipanti per le loro realizzazioni. I videomaker che hanno partecipato alla seconda edizione de L’Immagine del Suono hanno potuto beneficiare dei consigli di alcuni tra i più importanti professionisti che operano nel settore. Per tutto il pomeriggio, i futuri professionisti si sono confrontati con i registi Manetti Bros, Davide Marengo, Raffaele Verzillo e Giannantonio Marcon, hanno fatto domande sulla creazione di uno script a Enrico Vanzina, Paolo Logli e Alessandro Pondi. Grazie alla lunga esperienza di Verdiana Bixio e Carlo Principini della Publispei, i ragazzi hanno cercato di comprendere i complessi metodi che la produzione nasconde e come rivolgersi a un produttore per far sì che il proprio progetto possa diventare realtà. Lo scenografo Marco Dentici ha raccontato la costruzione di un set. Leandro Pesci e Mario Fiorito di Bolero Film e Filippo Roviglioni, già amministratore delegato di 01 Distribution, hanno spiegato come prendere contatti con i distributori cinematografici. Vincenzo Condorelli e Luciana Pandolfini, entrambi docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia, hanno parlato dell’importanza della fotografia, il primo, e la seconda ha portato la sua esperienza riguardo il montaggio. A chiusura della giornata, Franco Bixio, Renato Marengo e Italo Moscati, Presidente della Giuria del Contest, hanno nominato i cortometraggi della sezione IDS Standard che parteciperanno alla finale e che per via di alcuni ex
FACE2FACE
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aequo sono stati ammessi in 13 anziché in 9. A questi cortometraggi si aggiunge il vincitore del Premio Giuria Popolare - Orizzonte obiettivo colore di Fabio Sisto, Laura Piontini, Lu Cao e Afonso Martins - al quale contestualmente è stato assegnato il riconoscimento de L’Immagine del Suono. I corti della sezione Risate sonore hanno avuto accesso di diritto alla finale. Tra i registi che si sono resi disponibili a incontrare i partecipanti al Contest, quest’anno c’erano anche i fratelli Antonio e Marco Manetti. Il loro è un marchio caratteristico di una certa idea di cinema (e fiction), pressoché unica nel panorama italiano degli ultimi quindici anni. I fratelli continuano a sfornare prodotti, per il grande e il piccolo schermo, il cui tratto distintivo è l’adesione, opportunamente perso-
MANETTI BROS.
nalizzata, al cinema popolare, con incursioni nei diversi filoni. Sono passati attraverso la commedia horror (Zora la Vampira), il thriller claustrofobico (Piano 17), la fantascienza a basso costo (L’arrivo di Wang), lo splatter (Paura 3D), per arrivare ora al poliziesco con il loro nuovo lavoro, Song’e Napule, presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma. In occasione del Meeting Pro del 30 ottobre, agli incontri con i giovani ha partecipato il solo Antonio, ma il maggiore dei due, Marco, impegnato col fratello sul set della nuova serie de Il commissario Rex, ci ha comunque detto la sua. «Noi siamo molto legati da sempre ai ragazzi, ci sentiamo vicini agli appassionati che vogliono iniziare. Speriamo di aver dato loro dei consigli perché ne hanno bisogno. Gli abbiamo suggerito di divertirsi a fare, non aspettare che qualcuno ti riconosca come regista e stanzi un budget proprio per te.
In apertura: Renato Marengo e Franco Bixio consegnano il Premio Giuria Popolare ai quattro ragazzi di Orizzonte obiettivo colore: Fabio Sisto, Laura Piontini, Lu Cao e Afonso Martins. In alto: Carlo Principini e Verdiana Bixio di Publispei incontrano i ragazzi al Face2Face che si è tenuto il 30 ottobre scorso presso i Trafalgar Recording Studios (nella foto in basso a sinistra l’ingresso degli studi)
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Immagini del Face2Face catturate da Luca Marengo. In alto: Antonio Manetti. Sotto: Davide Marengo. Più a destra: i videomaker negli Studi Trafalgar. Qui sopra: Teo Bellia
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Insomma, fare il più possibile: questo è il nostro messaggio per i ragazzi che si affacciano con speranza al mestiere». Già amministratore delegato di 01 Distribution, a proposito del Contest, l’anno scorso aveva detto: «Molti autori cominciano così, si fanno notare nei piccoli esperimenti messi in piedi con poche risorse, ma che l’occhio allenato nota. È un’ottima iniziativa, perché dà spazio a coloro che avrebbero
FILIPPO ROVIGLIONI
difficoltà a farsi conoscere. Queste sono operazioni benedette, rappresentano un momento magico in cui si ha l’opportunità di farsi notare da professionisti del settore. Bixio e Marengo hanno messo in piedi un’iniziativa eccezionale». Conferma anche oggi? È la verità. Oggi ci sono altre strade, a cominciare dal web. Ma una manifestazione che si è già consolidata, perché ha dimostrato vitalità e partecipazione, testimonia della volontà di trovare un’opportunità per farsi conoscere. Questo genere di iniziative dovrebbe avere un po’ più di aiuti dalle istituzioni. La onlus che dal 1919 lotta per i diritti dei bambini e per migliorare le loro condizioni di vita in tutto il mondo, dalla prima edizione è partner de L’Immagine del Suono. L’anno scorso ha dato l’opportunità ai vincitori di realizzare un video per un progetto di sensibilizzazione. Abbiamo chiesto a Filippo Ungaro, responsabile della
SAVE THE CHILDREN
comunicazione, come è nato l’incontro con il Contest. «In maniera fortuita. Eravamo alla presentazione di una fiction, alcuni attori del cast erano sostenitori della nostra campagna Every One per dire basta alla mortalità infantile. Abbiamo conosciuto lì Franco Bixio, che ci ha parlato del bel progetto a cui lui e Renato Marengo stavano dando forma in quel periodo. Ci è piaciuta subito l’idea di contribuire a un contest dove erano i giovani a essere protagonisti. Noi ci occupiamo di under 18, ma abbiamo pensato di dare un nostro contributo per valorizzare le energie di giovani artisti». Anche quest’anno il vostro premio va al vincitore assoluto? Abbiamo ancora il piacere di lavorare con chi si aggiudicherà i voti della giuria alla serata conclusiva. Cosa pensate dei lavori di questa seconda edizione? Siamo contenti di come il livello sia sempre più alto anche se non ce ne stupiamo. Questo Paese ha tante belle menti che cercano solo 5-6 nov/dic 2013
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spazi d’espressione disponibili, come L’Immagine del Suono offre appunto loro. Tra i partner del Contest c’è anche la Publispei di Verdiana Bixio che, assieme a Carlo Principini, ha partecipato ai Face2Face e a uno dei corti finalisti. Ebbene, offre la possibilità di partecipare a uno stage presso la Publispei Factory. «Continuo il cammino che mi è stato indicato! Metti dei cervelli in una stanza, dagli un pc, un ping-pong e shakera! Ecco una nuova idea! Dall’idea nasce un progetto. E Publispei realizza progetti». In realtà avete assegnato un riconoscimento anche per la scorsa edizione... Mettemmo a disposizione uno dei nostri set per realizzare un “backstage”. Spero di scoprire in questi ragazzi dei validi collaboratori. Lei ha detto che “non potrebbe non essere la promotrice di un contest come questo”. Questo
VERDIANA BIXIO
5-6 nov/dic 2013
genere di concorsi può aprire realmente le porte del cinema? Lo spirito che anima la Publispei come partner del Contest è quello di offrire una concreta opportunità nel mondo lavorativo, un futuro professionale serio e soprattutto fatto di competenza. Questo non è che il primo gradino.
Direttore dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, Vincenzo Ramaglia è un compositore, musicologo ed esperto di estetica dell’audiovisivo, attività che sembrano collocarlo sulla stessa lunghezza d’onda de L’Immagine del Suono. «Come compositore sono attivo in ambito sperimentale e Marengo ha persino intervistato il padre della sperimentazione (John Cage) in un memorabile speciale su Raidue; inoltre Renato da sempre promuove talenti emergenti. Il rapporto tra suono e immagine, infine, lo abbiamo approfondito entrambi nei nostri rispettivi percorsi. Coin-
VINCENZO RAMAGLIA
cidenze da cui si può comprendere quanto questa sinergia fosse imprescindibile». Ma alla fine viene raggiunto dal Contest l’obiettivo di coniugare musica e immagini in maniera originale? Ciò che più conta è che ognuno ha avuto il privilegio di esprimere la propria creatività visivo/narrativa su meravigliose e storiche musiche da film. È naturale che alcuni corti siano più amatoriali, altri più maturi. In generale, l’obiettivo è stato raggiunto, soprattutto da chi non si è ancorato citazionisticamente al grande film da cui un determinato tema musicale era tratto, suggerendo piuttosto una diversa interpretazione di quel tema. Quest’anno assegnate ancora il premio al miglior regista? Assolutamente sì, il corso consisterà in 28 lezioni (ognuna di 2 ore, per un totale di 56 ore), basate sull’analisi di numerose sequenze, e tenute da me personalmente sull’uso di musica, voce, rumore e silenzio nella realizzazione dei film. nnn
Dall’alto, da sinistra in senso orario: Enrico Vanzina; i ragazzi in attesa dei colloqui; Filippo Condorelli; Renato Marengo, Italo Moscati e Franco Bixio; Marco Dentici
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Corti in musica I premi del Contest Cinevox
alla Casa del Cinema
Enrico Brignano e Giulio Scarpati ospiti d’onore alla serata di premiazione della seconda edizione de L’Immagine del Suono
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er i partecipanti a L’Immagine del Suono è arrivato il momento della verità. Martedì 26 novembre dalle 17 i giovani filmaker giunti alla finale della seconda edizione del Contest - rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni, che si sono ispirati alle musiche delle colonne sonore del cinema italiano messe a disposizione gratuitamente dalla Cinevox per la creazione di corti inediti - hanno conosciuto il verdetto della giuria. Alla serata di premiazione, presso la Casa del Cinema di Roma, hanno preso parte diverse personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra queste, due attori che si sono ritrovati sul palco della manifestazione tanti anni dopo la loro partecipazione a una delle serie tv più amate dal pubblico tv, ovvero la fiction di Raiuno Un medico in famiglia. Parliamo di Enrico Brignano e Giulio Scarpati. I due attori, con Franco Bixio, Presidente del Contest, Renato Marengo, Direttore Artistico, e Italo Moscati, Presidente della Giuria, hanno consegnato ai giovani filmaker
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i premi assegnati. Enrico Brignano era presente anche in qualità di testimonial della sezione Risate Sonore, interamente dedicata alla comicità. Giulio Scarpati ha consegnato il Premio al vincitore assoluto del Contest, che anche quest’anno avrà la possibilità di realizzare un video per Save the Children Italia, Special Partner della manifestazione. I cortometraggi in gara in questa edizione hanno ottenuto il doppio dei voti rispetto allo scorso anno (5.000) e oltre 35.000 visualizzazioni sul canale YouTube. Particolare sottolineato anche da Franco Bixio che ha espresso soddisfazione per il successo della seconda edizione: «Il Contest si conferma un’esperienza estremamente positiva. Ancora una volta, i giovani videomaker hanno risposto con entusiasmo alla sfida che abbiamo lanciato, dimostrando inventiva e talento nel reinterpretare e ricontestualizzare i brani del catalogo Cinevox. Sono soddisfatto anche delle adesioni, più che raddoppiate ri5-6 nov/dic 2013
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spetto allo scorso anno, e del richiamo che la nostra iniziativa ha suscitato a livello mediatico. Allo stesso tempo, fa piacere scoprire come musiche nate nell’ambito di specifiche colonne sonore possano continuamente a fornire nuovi spunti creativi». Oltre a premi in denaro e alla possibilità di realizzare il video per Save the Children, i premiati avranno accesso a corsi e stage gratuiti presso le varie società partner dell’iniziativa. Questi i premi IDS Standard. Primo premio a Perché si muore di Mosè Rodriguez. Migliore regia. Corso gratuito di perfezionamento in regia presso Accademia Griffith a L’ipotesi di Icaro di Andrea Josè di Pasquale. Migliore sceneggiatura. Corso di sceneggiatura con Paolo Logli e Alessandro Pondi presso 9mq Storytellers a Perché si muore. Migliore attore/attrice. Corso in recitazione e doppiaggio presso la scuola Magma Lab di Teo Bellia a Dario Leone per Perché si muore e Irene Grasso per Strappamando. 5-6 nov/dic 2013
Premio V-lab al miglior corto proveniente dalle scuole di cinema a The Sketch of a Thin Reality di Federica Carbone, Selene Previti, Alice Tavernini. Premio Publispei. Stage presso la Publispei Factory a Perché si muore. Premio “Un corto per il cinema” a Orizzonte Obiettivo Colore di Fabio Sisto, Laura Piontini, Lu Cao, Afonso Martins. Il corto sarà distribuito nelle sale cinematografiche del circuito Bolero Film. Migliore Scenografia. Stage presso il set di un film curato dallo scenografo Marco Dentici a Perché si muore. I premi di Risate Sonore. Miglior cortometraggio (l’autore del corto riceve un contributo in denaro di 1.000 euro) a La giusta causa di Daniele Carta. Premio Artès: il protagonista del miglior corto, Luigi Giuseppe Chimenti, riceve la possibilità di effettuare uno stage di recitazione presso la scuola Artès – La fabbrica dei sogni di Enrico Brignano). nnn
Dall’alto, in senso orario: L’alba dei disoccupati viventi, Sketch of a Thin Reality, Be My Valentine, Bolero, Giulio Scarpati, Perché si muore (miglior film IDS Standard), Strappamando. Pagina accanto: La giusta causa (miglior film Risate Sonore). In basso: Enrico Brignano
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HAPPIN HAPPINESS ESS
LISTIN LISTINO O
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IS S
UNIVERSAL U IVERSAL UN
LLAST AST VEGAS TITOLO ORIGINALE: Last Vegas GENERE: Commedia CAST: Robert De Niro, Morgan Freeman, Michael Douglas, Kevin Kline REGIA DI: Jon Turteltaub
ALL IS LLOST OST TITOLO ORIGINALE: All Is Lost GENERE: Azione CAST: Robert Redford REGIA DI: J.C. Chandor
LLONE ONE SURVIVOR TITOLO ORIGINALE: Lone Survivor GENERE: Azione/Drammatico/Thriller CAST: Mark Wahlberg, Eric Bana, Taylor Kitsch REGIA DI: Peter Berg
47 47 RONIN RONIN TITOLO ORIGINALE: 47 Ronin GENERE: Azione/Drammatico CAST: Keanu Reeves, Hiroyuki Sanada, Tadanobu Asano REGIA DI: Carl Rinsch
RYYAN AN: L’INIZIAZIONE L’INIZIAZIONE JACK RYAN: TITOLO ORIGINALE: Jack Ryan - Shadow Recruit GENERE: Azione/Thriller CAST: Chris Pine, Keira Knightley, Kevin Costner REGIA DI: Kenneth Branagh
ALMANAC ALMANAC TITOLO ORIGINALE: Almanac GENERE: Avventura/Azione CAST: Jonny Weston, Sofia Black-D’Elia REGIA DI: Dean Israelite
NOAH N OAH TITOLO ORIGINALE: Noah GENERE: Azione/Avventura CAST: Russell Crowe, Anthony Hopkins, Jennifer Connelly, Emma Watson REGIA DI: Darren Aronofsky
UN AMORE SEN SENZA ZA FINE FIN TITOLO ORIGINALE: Endless Love GENERE: Drammatico CAST: Alex Pettyfer, Gabriella Wilde REGIA DI: Shana Feste
AYS TO DIE IN THE WEST WEST A MILLION W WAYS TITOLO ORIGINALE: A Million Ways To Die in the West GENERE: Commedia/Western CAST: Amanda Seyfried, Charlize Theron, Liam Neeson REGIA DI: Seth MacFarlane
FOTTI LLA NOTIZIA AN OTIZIA TITOLO ORIGINALE: Anchorman 2 - The Legend Continues GENERE: Commedia CAST: Will Ferrell, Steve Carell, Paul Rudd, David Koechner REGIA DI: Adam McKay
SPON GEBOB 2 SPONGEBOB TITOLO ORIGINALE: SpongeBob SquarePants 2 GENERE: Animazione VOCI ORIGINALI: Antonio Banderas, Clancy Brown, Tom Kenny REGIA DI: Paul Tibbitt
Il prese nte listino non è imp e gnativo agli ef fet ti d e lle proce dure e de lle p e rce ntuali d e l c ast te cnico e ar tistico re lativo ai film in dic ati .
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S TTACOLO CONTINUA
FFAST AST & FURIOUS 7 TITOLO ORIGINALE: Fast & Furious 7 GENERE: Azione CAST: Jason Statham, Vin Diesel, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Paul Walker REGIA DI: James Wan
N NEIGHBORS EIGHBORS TITOLO ORIGINALE: Neighbors GENERE: Commedia CAST: Seth Rogen, Rose Byrne, Zac Efron REGIA DI: Nicholas Stoller
N NINJA INJA TURTLE TURTLES S TITOLO ORIGINALE: Teenage Mutant Ninja Turtles GENERE: Azione/Avventura CAST: Megan Fox, Will Arnett, William Fichtner, Abby Elliot, Whoopi Goldberg REGIA DI: Jonathan Liebesman
TRANSFORMERS TRAN SFORMERS 4: 4: L’ER L’ERA A DELL’ESTINZIONE DELL’ESTINZIONE TITOLO ORIGINALE: Transformers 4 - Age of Extinction GENERE: Azione/Avventura CAST: Mark Wahlberg, Stanley Tucci, Kelsey Grammer, Jack Reynor, Nicola Peltz, Li Bingbing REGIA DI: Michael Bay
HERCULES: HERCULES: THE THRACIAN WAR WAR TITOLO ORIGINALE: Hercules - The Thracian War GENERE: Azione/Avventura CAST: Dwayne Johnson, John Hurt, Ian McShane, Joseph Fiennes REGIA DI: Brett Ratner
DRACUL DRACULA A UN UNTOLD TOLD TITOLO ORIGINALE: Dracula Untold GENERE: Azione/Drammatico/Fantasy CAST: Luke Evans, Dominic Cooper, Sarah Gadon REGIA DI: Gary Shore
BOXTR OLLS: LE SCA SCATOLE ATOLE TOLE MAGICHE BOXTROLLS: TITOLO ORIGINALE: The Boxtrolls GENERE: Animazione VOCI ORIGINALI: Isaac Hempstead Wright, Simon Pegg, Elle Fanning, Ben Kingsley REGIA DI: Graham Annable, Anthony Stacchi
HUN HUNGER GER GAMES: GAMES: IL CAN CANTO TO DELL DELLA A RIVOL RIVOLTA TA - P PARTE ARTE 1 TITOLO ORIGINALE: The Hunger Games - Mockingjay - Part 1 GENERE: Azione/Avventura CAST: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Philip Seymour Hoffman REGIA DI: Francis Lawrence
DISCONNECT DISCON NECT COLPI DI FORTUNA FORTUNA GENERE: Commedia CAST: Christian De Sica, Lillo & Greg, Luca & Paolo, Francesco Mandelli REGIA DI: Neri Parenti
TITOLO ORIGINALE: Disconnect GENERE: Drammatico/Thriller CAST: Jason Bateman, Alexander Skarsgård, Max Thieriot, Paula Patton REGIA DI: Henry Alex Rubin
SOTTO UN A BUON A STE STELLA LLA UNA BUONA GENERE: Commedia CAST: Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy REGIA DI: Carlo Verdone
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018_019_FestivaldiRoma_Cinecorriere Red 26/11/13 20:26 Pagina 18
Festa di Roma
Hollywood sul Tevere
di L.A.
Fra Red Carpet e Doc...
L’ottava edizione della rassegna ha confermato i propositi della vigilia. In bilico fra cult e pop, ha fatto notizia per il tappeto rosso e premiato un documentario. Noi l’abbiamo seguita con lo stesso spirito
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n Festival schizofrenico» aveva detto Marco Muller presentando l’ottava edizione della kermesse. E così è stato. Sempre in bilico tra anima popolare e ricerca, festa e sperimentazione, alto e basso, cult e pop, la rassegna ha confermato l’indicazione anche nei premi. Il Marc’Aurelio d’Oro al docufilm Tir di Alberto Fasulo, il premio al misconosciuto regista giapponese, Kiyoshi Kurosawa, sono l’altra faccia dei due prevedibili riconoscimenti a figli dello star system hollywoodiano come Matthew McConaughey e Scarlett Johansson.
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Anche noi di Cinecorriere la ritrovata Festa di Roma l’abbiamo seguita allo stesso modo, passando dai classici film da festival ai prodotti di mero intrattenimento, non senza gettare uno sguardo sul tappeto rosso, quest’anno più vivace del solito. Her è stata una delle pellicole che più ha colpito il cuore di pubblico e addetti ai lavori. Una romantica storia d’amore ambientata in un prossimo futuro interpretata, oltre che dalla Johansson, da Joaquin Phoenix e Rooney Mara. I tre hanno sfilato sul red carpet con grande partecipazione di folla ai lati della passerella. Assieme
5-6 nov/dic 2013
018_019_FestivaldiRoma_Cinecorriere Red 26/11/13 20:26 Pagina 19
Pagina accanto, in alto: Jennifer Lawrence. Sotto: Alberto Fasulo (Tir), Gods Behaving Badly, Song’e Napule. Qui sopra: Jared Leto, Joaquin Phoenix (Her)
alla passeggiata di Jared Leto (Dallas Buyers Club), osannato dal pubblico femminile, quello di Scarlett & co. è stato uno dei momenti di maggior glamour. Surclassato poi da Jennifer Lawrence con i suoi partner Josh Hutcherson e Liam Hemsworth di Hunger Games - La ragazza di fuoco. Ad attendere i tre c’erano diecimila fan, cosa che ha fatto esclamare al trio: «Mai visto niente di simile». Evento mancato è stata l’assenza del cast di Gods Behaving Badly, commedia fantastica di Marc Turteltaub che schiera nomi da grandi occasioni: Sharon Stone, Christopher Walken, Oliver Platt, John Turturro. Il film è una rivisitazione della mitologia greca, trasportata ai nostri giorni a Manhattan. Tornando all’idea della “schizofrenia”, abbiamo assaggiato una classica primizia da Festival, il messicano Manto acuifero, che difficilmente vedremo nelle sale. Più dinamico il cileno Volantin Cortao, sull’amicizia malata fra un’assistente sociale e un giovane ospite di un centro di rieduca5-6 nov/dic 2013
zione. Curiosamente, il Cile torna anche nell’italiano Il mondo fino in fondo di Alessandro Lunardelli, dove il fondo del mondo è la Patagonia. A conferma dell’anima popolare della Festa (anche i 150.000 visitatori lo dicono) non sono mancate le risate. Su tutti si segnala lo spassoso giallorosa transalpino Je fait le mort, con protagonista un attore fallito che accetta di “fare il morto” nelle ricostruzioni di omicidi. Da vedere anche la commedia poliziesca in salsa partenopea Song’e Napule dei Manetti Bros., titolo che richiama la trasmissione radiofonica di Renato Marengo e Michael Pergolani. Infine, in un Festival dove ha trionfato un docufilm, meritano una menzione speciale due documentari sul cinema: Federico degli spiriti e Massimo - Il mio cinema secondo me. Commosso ricordo di Fellini da parte di Antonello Sarno, il primo; il secondo, diretto da Raffaele Verzillo, è un documento del mondo che sta dietro ai film che tutti abbiamo visto e amato, e che Massimo Troisi ci ha lasciato. nnn
A fianco: Manto acuifero. Sotto: Massimo. Il mio cinema secondo me. Sopra, da sinistra: Il mondo fino in fondo, Je fait le mort, Volantin Cortao
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020_Ramazzotti_Johansson_Cinecorriere Red 26/11/13 20:28 Pagina 20
Due splendide donne e due grandi attrici. Micaela Ramazzotti e Scarlett Johansson sugli scudi grazie alle corde vocali... La prima nel cartoon Planes, la seconda in Her. Con tanto di premio per l’interpretazione
La bellezza nella voce
di L. A.
Corpi assenti eppure sexy In alto: Micaela Ramazzotti, voce di Azzurra (più in basso) in Planes. Qui sotto e a destra: Scarlett Johansson
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er attrici come Micaela Ramazzotti e Scarlett Johansson, delle quali non si può certo dire che l’aspetto fisico sia un dettaglio secondario, recitare senza mostrare la propria avvenenza né i tratti seducenti del proprio volto potrebbe apparire come un azzardo professionale. Invece, a conferma delle doti e del talento di cui non difettano, sia l’attrice romana che la star hollywoodiana, proprio di recente, al Festival del Film di Roma, hanno fornito entrambe due importanti prove recitative utilizzando per le loro rispettive performance soltanto la loro voce! Se quella in cui si è cimentata Micaela Ramazzotti è una classica operazione di doppiaggio, con la variante che
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il personaggio cui presta la voce è però un aeroplano (!), l’esperienza di Scarlett Johansson è un vero e proprio inedito. L’attrice newyorkese è la protagonista femminile di Her, pellicola di Spike Jonze presentata in concorso a Roma, nella quale è in scena tutto il tempo con l’interprete principale maschile Joaquin Phoenix ma senza mai apparire. Scarlett è infatti Samantha, un sistema operativo che interagisce con il mondo esterno e del quale il protagonista s’innamora perdutamente. Un’interpretazione più che superlativa, ricca di sfumature dal sexy al malinconico, dall’allegro al nostalgico per la quale la Johansson è stata addirittura premiata con il Marc’Aurelio d’Argento per la migliore interpretazione femminile. Fatto che costituisce un precedente, tanto che si vocifera di
una possibile candidatura all’Oscar per la medesima performance. Peccato che il pubblico italiano non potrà godere della prova dell’attrice, vista l'assenza totale o quasi nelle nostre sale di proiezioni in versione originale, sottotitolata, dei film. Per Micaela Ramazzotti, quella di Planes «è la prima esperienza al doppiaggio - come sottolinea lei stessa - in genere lavoro in presa diretta, ed è la prima volta che dò la voce a un personaggio animato». Ma come è stato doppiare un aeroplano? «Sicuramente strano, però sono molto contenta di sentire la mia voce sullo schermo. All’inizio ho chiesto cosa dovevo fare al direttore del doppiaggio. Lui mi ha detto: usa la tua voce naturale. Ho solo abbassato i toni dando un suono un po’ nasale». Mamma di due bambini, Micaela ha fatto contenti anche i suoi piccoli. «Prima di tutto mi sono tanto divertita io. Mi faceva ridere sentire la mia voce addosso a un aeroplano. Ma ho pensato subito a mio figlio, chissà se mi riconoscerà...». nnn 5-6 nov/dic 2013
021_PupiAvatiOK_Cinecorriere Red 26/11/13 20:45 Pagina 21
Macché fiction il mio è
sempre cinema
di Silvia Gambirasi Riflettori puntati su Pupi Avati, reduce dal successo tv de Il bambino cattivo. Che ribadisce: «Se giri con passione è comunque un film» n regista controcorrente e “trasgressivo”, questo è Pupi Avati. E non, come si potrebbe pensare, perché vuole scioccare il pubblico con le solite scene a base di sesso e violenza, ma per le ragioni esattamente opposte. Lui al cinema si diverte un mondo a raccontare i sentimenti ed è uno dei pochi che non si vergogna di dare spazio alla religione. Eppure, gli esordi dietro la macchina da presa di questo bolognese doc, classe 1938, sono stati all’insegna del “brivido” (La casa
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Pupi Avati ha esordito come regista di film horror prima di dedicarsi a raccontare il cinema del sentimento. Qui sopra, una scena da Il bambino cattivo, con Luigi Lo Cascio e il piccolo Leonardo Della Bianca, film tv appena trasmesso da Raiuno in occasione della Giornata per l’infanzia 5-6 nov/dic 2013
dalle finestre che ridono). In fondo ciò che ama Avati è il cinema in sé. Pure quando fa una fiction di successo come la recente Il bambino cattivo (Raiuno). Ma guai a parlargli di fiction! Lui la Settima arte la “visita” anche quando sta sul piccolo schermo: «Non mi piace la parola fiction - giura - Il bambino cattivo è a tutti gli effetti un film, da un punto di vista della sceneggiatura, della produzione degli attori e del ritmo. D’altra parte, una storia così complessa come quella di un minore psicologicamente distrutto dal conflitto tra i suoi genitori immaturi chi me l’avrebbe finanziata al cinema? State sicuri che non sarebbe stata accettata dal mercato cinematografico, e allora viva la tv!». Interpretato da Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro nei ruoli dei genitori inadeguati e dal bravissimo Leonardo Della Bianca in quello del loro figlio, il tv movie affronta il tema della crisi della famiglia nella società occidentale, come spiega Pupi stesso. «Con questa vicenda abbiamo solo voluto raccontare la realtà e il comportamento deprecabile degli adulti che pur non essendo punito da alcuna legge, rappresenta un grave danno per la coscienza. Del
resto in questo Paese è proprio la coscienza che bisogna ricostruire». Particolarmente antipatico, ne Il bambino cattivo, risulta il personaggio del padre che per amore di una donna più giovane non esita a voltare le spalle alla sua famiglia. «Oggigiorno la figura del padre nella nostra cultura - spiega Avati - è in piena a crisi, è una figura completamente deresponsabilizzata, una volta bastava uno sguardo, una vibrazione, per capirsi tra padri e figli, si condivideva la vulnerabilità, adesso prevale solo l’egoismo e a farne le spese sono sempre i più deboli: i bambini». In carriera Pupi di pellicole ne ha girate una cinquantina. E pensare che da ragazzo, prima di innamorarsi del cinema grazie a Federico Fellini, aveva l’ambizione di fare jazz: «Il mio sogno era diventare un grande clarinettista, ma un giorno nella nostra orchestra arrivò Lucio Dalla. All’inizio non mi preocupai perché mi pareva un musicista modestissimo. E invece poi...». Quello che gli importa e gli è sempre importato è descrivere i percorsi del cuore, con delicatezza, commozione, sorriso e malinconia. Ma sempre con sentimento. nnn 21
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L’IMMAGINE DEL SUONO la rubrica
di Renato Marengo
Musica per gli occhi
ggi si fa presto a “vedere” la musica. Basta navigare per qualche secondo su youtube o nella tua pagina facebook e sei sommerso dai videoclip. Sono certo che più di un adolescente, come se fosse la cosa più naturale del mondo, guardando l’ultimo videoclip autoprodotto sbattuto in circolazione si porrà la fatidica domanda dell’uovo e della gallina: ma chi è nato prima, il video o la musica? Ma non è sempre stato così. Verso la metà degli anni Sessanta per vedere di che musica fosse fatto un gruppo rock o pop ascoltato alla radio, magari a Per voi giovani o a Supersonic, ci si poteva fare gli occhi pieni di immagini straordinariamete descrittive di atmosfere e sensazioni incise sul vinile, che sembravano balzare fuori dalle copertine degli album. Che talvolta erano doppie o addirittura triple. Beh, le copertine degli Lp erano tra gli oggetti più interessanti che catturavano l’interesse e la fantasia di un adolescente di cinquant’anni fa appassionato di pop-rock ma anche di pop-art. Ed erano copertine realizzate da gente come Andy Warhol che disegnava banane per la musica dei Velvet Underground, copertine con lo zip per i Rolling Stones, che ti faceva vedere il ritmo duro di Lou Reed con i suoi giochi cromatici. C’erano poi pittori che ti trascina-
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vano in viaggi in universi futuri, come Roger Dean, l’autore delle più belle copertine degli Yes, ma anche fotoartisti come Jeffrey Weisel, che ci descriveva con precisione la classicità nel rock dei Procol Harum. Gruppi di grafica avanzata come Ipgnosis, che ti facevano “precipitare” nel piatto del giradischi nella vertigine che ruotava sulle etichette della Vertigo. Non c’erano i video, a parte risibili “filmati musicali”, la musica era davvero “nuda” per dirla come Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Insomma, le prime autentiche immagini del suono erano proprio loro, le copertine dei dischi. Spesso vere e proprie opere d’arte, ma soprattutto capaci di farti vedere e spesso meglio comprendere “a prima vista” la nuova musica che arrivava da Londra e da Los Angeles. E quasi per caso, venendo dalla musica contemporanea ma al tempo stesso attratto dal rock di Zappa e appassionato neo critico di arte moderna, mec-art e primi tentativi di installazioni sonore stroboscopiche, alla ricerca di uno spazio su qualche rivista aperta a ospitare un aspirante giornalista alla ricerca di vera avanguardia, nel 1970 riuscivo a far decollare per la prima volta in Italia una rubrica certamente ibrida, contaminata, spaziante tra i generi e sanamente originale su un mensile, di
culto tra i grandi fotografi internazionali: Popular Photography. E il direttore dell’edizione italiana di quella raffinata raccolta di foto e immagini d’autore mi diede ospitalità per un intervento tra le quaranta e le cinquanta righe mensili dove poter spaziare con quella mia rubrica di copertine dei dischi, ma anche di immagini della musica, di immagini sonore che battezzai L’immagine del suono. È lì che è nata ed è sopravvissuta per diversi anni una rubrica tra altre di critici molto apprezzati d’arte e di fotografia come Daniela Palazzoli, Gillo Dorfles, Ando Gilardi, Bruno Munari, Umberto Eco, Ugo Mulas, Pier Paolo Preti e altri. Non c’erano ancora i videoclip, al cinema si cominciava a vedere
In alto: la copertina dell’album degli Yes, Tales from Topographic Ocean, disegnata da Roger Dean. Qui sopra: Renato Marengo con Toni Esposito.
5-6 nov/dic 2013
022_023_ImmagineSuonoRubrica_Cinecorriere Red 26/11/13 21:52 Pagina 23
Qui accanto: la locandina di 1997: Fuga da New York di John Carpenter. Più a sinistra: lo storico album dei Velvet Underground con la “banana” di Andy Warhol. Qui sotto: Rob Zombie
qualche raro film musicale di grandi star come i Beatles, poi arriveranno film come Tommy di Ken Russell sugli Who e tutti gli altri. Ma tra il ‘68 e il ‘72-’73 a raccontare le immagini dei suoni del nuovo grande rock che arrivava da Usa e Gb c’era quella rubrica. In Italia, a parte chicche come i disegni di Crepax, le più belle copertine le facevano soprattutto Umberto Telesco, mio grande amico e “consigliere” di rock, purtroppo scomparso e Caesar Monti, il fotografo preferito di Battisti. Umberto, che aveva realizzato le splendide copertine di uno dei primi gruppi di progressive italiani, gli Osanna, realizzò proprio in quel periodo le copertine di artisti come Alan Sorrenti, Pino Daniele, i Saint Just di Jenny Sorrenti, ma soprattutto quelle di tutti gli artisti che producevo io, da Toni Esposito a Edoardo Bennato, a Concetta Barra, a Teresa De Sio, Musica Nova, Eugenio Bennato, Opus Avantra, alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, gruppo che, ribattezzato alla maniera rock in NCCP, proprio le immagini delle copertine di Umberto Telesco mi aiutarono a far approdare dal folk più rigoroso al mondo dell’etnorock, che accettò, negli anni ‘70, come grande novità, la più tradizionale delle nostre musiche. È in 5-6 nov/dic 2013
quelle situazioni di strettissima correlazione tra immagini e suoni che ho coltivato questa passione per la descrizione visiva dei suoni. Con la direzione artistica del contest L’Immagine del Suono, grazie alla collaborazione con Franco Bixio, ho ripreso quel titolo della rubrica suggerendo ai giovani filmaker approcci alla loro attività che partissero addirittura dalle musiche più famose del repertorio della Cinevox per creare poi attorno a grandi melodie, ritmi e spunti emozionali, le stesse storie o comunque per ispirarle cinematograficamente. Il Contest, giunto con successo alla seconda edizione, ha svolto il suo compito, molti giovani registi e autori avendo l’occasione di poter partire da musiche dei più grandi autori di colonne sonore, messe loro a disposizione gratuitamente (musiche di artisti come Morricone, Rota, Piovani, Goblin, Emerson) hanno realizzato corti molto interessanti ma soprattutto “molto sonori”. Ed è
tutt’altra cosa dai videoclip, ovviamente. Questa esperienza mi ha fatto tornare la voglia di riprendere la rubrica L’immagine del suono, nei prossimi giorni su cinecorrierenews.it la troverete nella versione 2013 per occuparci di personaggi come John Carpenter rivelatosi grande autore della colonna sonora oltre che regista del suo film 1997: Fuga da New York, o come Rob Zombie che da rockstar approda alla regia, un musicista-regista, il massimo ipotizzabile per chi come me ama quasi maniacalmente le connessioni tra suoni e immagini. Potremo approfondire il posto che la musica ha sempre occupato tra le priorità del loro lavoro per personaggi come Polanski, Kubrick, ma anche, da noi, per i Manetti Bros e Pupi Avati. Ci occuperemo soprattutto di colonne sonore che reputeremo “fondamentali” nella vita stessa di un film, ma non disdegneremo neanche qualche videoclip con dignità di cortometraggio. nnn 23
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si s e c c u s i d o en i p Auguri per un 2014
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B U O N E F E S T E
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Auguri per un 2014 pieno di successi
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BUONE FESTE 24
3 giu/lug 2013
027_Anac_Cinecorriere Red 26/11/13 21:06 Pagina 27
Autori in difesa del cinema
di L.A.
Il vicepresidente Nino Russo racconta a Cinecorriere un po’ di storia dell’Anac, sempre in prima fila nelle battaglie per la cultura
a sua ultima regia è del 2011: Scossa, film a episodi girato assieme a Lizzani, Gregoretti, Maselli e presentato fuori concorso a Venezia, ma di Nino Russo si ricordano anche Il giorno dell’Assunta, L’ultima scena e Fondali notturni. Oggi il regista napoletano è uno dei soci più attivi dell’Anac, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici - in cui ricopre la carica di vicepresidente - che proprio in questi giorni sta intessendo una rapporto sinergico con la nostra testata. Dal prossimo anno, poi, l’Anac sarà anche partner de L’Immagine del Suono. «Si sta pensando di presentare la terza edizione del Contest nella nostra sede» rivela Russo. Ma di cosa si occupa l’Anac, gli chiediamo? «È nata negli anni ‘50 e il primo presidente è stato Zavattini. L’Anac è stata protagonista nel ‘68 a Venezia quando si batté perché nessun autore partecipasse alla Mostra perché questa aveva ancora il vecchio statuto fascista. Nel ‘72, si organizzò una mostra alternativa in città, a Campo S. Margherita, cui aderirono tutti i grandi autori italiani. Uno degli animatori era Pasolini. C’erano Ferreri, Scola, Rosi, Montaldo, Lizzani. Quest’ultimo è stato anche presidente dell’Anac. Oggi il presidente è Gregoretti e Maselli quello onorario». Cosa fa l’Anac oggi? «Intanto stiamo cercando di riorganizzare il nostro archivio storico, un patrimonio della cultura ita-
L
5-6 nov/dic 2013
In alto: Zavattini. Nel riquadro: Scossa a Venezia 2011. Il primo a destra è Nino Russo. Più a destra: Ugo Gregoretti. Sotto: Costanza Quatriglio. Qui accanto: Pier Paolo Pasolini
liana». Che contiene... «I documenti che abbiamo inviato ai giornali, la vita dell’associazione, le riunioni del consiglio, i verbali. C’è la storia del cinema italiano. Abbiamo ritrovato dei 16mm che qualcuno aveva girato per riprendere le riunioni . Vedere queste immagini fa un certo effetto. Ci sono Zavattini, Age e Scarpelli, uno Scola giovanissimo». Tra i nuovi autori chi aderisce all’associazione? «Costanza Quatriglio, per esempio. Ci sono Gaudino, Maira, Pozzessere, Scimeca. Ma adesso non è più come negli anni ‘60 e ‘70, non c’è più quella spinta associativa... Stiamo dando vita a una federazione di produttori indipendenti. Perché ormai ci sono due tipi di cinema: industriale e a basso costo. Per la rassegna che organizziamo, Percorsi di Cinema, per esempio abbiamo scelto Salvo (chiude la rassegna il 4 dicembre alla Casa del Cinema, ndr), Sacro GRA, esempi di cinema fatto con pochi mezzi, ma con idee e passione. Noi riteniamo che questi siano i nostri naturali interlocu-
tori». Il cinema sta cambiando anche nella fruizione: «La nostra attenzione infatti è rivolta alle nuove forme di distribuzione. Il paradosso è che mentre le sale chiudono, non c’è mai stato un così forte consumo di cinema. Alla sala siamo legati emotivamente, ma non possiamo ignorare il futuro. Un’associazione degli autori deve comprendere e accompagnare questi processi». L’Associazione tutela anche il diritto d’autore? «Teniamo al diritto morale degli autori all’integrità dell’opera. Siamo invidiati dagli americani per questo, anche da gente come Scorsese e Coppola. Perché abbiamo il diritto d’autore, loro il copyright. Con il quale, in America, il produttore può fare ciò che vuole. Il finale non gli piace? Lo taglia o lo cambia. Per dirne un’altra,“l’eccezione culturale” è nata dall’Anac. Ne abbiamo parlato con i nostri colleghi francesi ed è diventata legge europea. La cultura in genere per gli americani è merce, il più forte conquista il mercato. L’eccezione culturale dice che la cultura non è una merce e non può soggiacere al mercato ma ci sono delle motivazioni più alte che comportano che ogni nazione abbia la sua identità. Un mercato non può essere invaso totalmente schiacciando tutta la produzione nazionale. Insomma, questa è stata un battaglia dell’Anac, anzi l’espressione “eccezione culturale” è stata coniata proprio dall’Anac». nnn 27
028_029_VitaCinema_Cinecorriere Red 26/11/13 21:16 Pagina 28
Medaglie d’oro
Targhe e Vittorie di Samotracia
ai mestieri del cinema
Anche quest’anno, edizione numero 34 del Premio, attori, registi e maestranze si sono dati appuntamento a Roma. Per una serata superlativa con il parterre delle grandi occasioni
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na edizione speciale quella di quest’anno, la 34esima del Premio Medaglie d'Oro - Una Vita per il Cinema, manifestazione realizzata dall’Associazione Una Vita per il Cinema e dal Centro Studi di Cultura, Promozione e Diffusione del Cinema. Ricorreva infatti il centesimo anniversario della nascita del suo ideatore, il giornalista e scrittore Alessandro Ferraù. Venerdì 18 ottobre, nei saloni di Spazio Novecento a Roma, si è tenuto l’evento, reso possibile grazie all’impegno e
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al lavoro che dal 2009 Paolo e Alessio Collalunga svolgono con il prezioso apporto dell’A.P.S. Advertising e sotto la direzione artistica di Franco Mariotti. Nel corso della serata, attori, attrici, registi e produttori hanno reso omaggio ai loro preziosi collaboratori consegnando le Medaglie d’Oro e d’Argento. Inoltre speciali riconoscimenti come le Vittorie di Samotracia e le Targhe dell’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi sono state consegnate anche a produttori, registi e attori. Le Penne d’Argento ai giornalisti. Una vita per il cinema è il premio storico rivolto a maestranze, tecnici, impiegati, distributori ed esercenti del cinema e anche a trovarobe, sarte, parrucchieri, impiegati. Insomma, a tutti quei lavoratori e professionisti del settore che hanno una lunga attività alle spalle e senza i quali nessun film potrebbe essere realizzato. Premiare il “lavoro nel Cinema”, quello fatto dietro le quinte, costi5-6 nov/dic 2013
028_029_VitaCinema_Cinecorriere Red 26/11/13 21:17 Pagina 29
tuisce da sempre la vocazione di questa iniziativa. “Il cinema, più di qualsiasi altra forma di rappresentazione, ha la capacità diretta e immediata di restituire la materialità del reale, riuscendo a stabilire, tra autore e spettatore, un legame profondo e completo. Questo grazie anche a quel lavoro compiuto nell’oscurità, lontano dalle luci dei riflettori, che questo premio vuole doverosamente gratificare”. Con questo messaggio, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Massimo Bray ha spiegato l’importanza del riconoscimento riservato ai lavoratori del cinema. La Giuria, che ha decretato l’assegnazione delle Medaglie d’Oro alle maestranze, è presieduta da Gianluigi Rondi e composta da Giuliano Montaldo, Francesca Stajano, Alessandro Masini, Stefania Gallarello, Alessio Collalunga ed Emanuele Masini. A presentare la 34esima edizione del Premio è stato il giornalista 5-6 nov/dic 2013
Rai Paolo Sommaruga. Questo l’elenco dei premiati: Domenico Soldati, tecnico di studio; Vittorio Bonini, Sales Manager; Giancarla Marucci, sarta; Gianluca Mazzella, aiuto regista; Davide Tovi, organizzatore di produzione; Elio Pandolfi, doppiatore; Bruno Ridolfi, direttore di produzione; Angelo Tacca, amministratore/distributore per l’Italia dei proiettori digitali; Stefano e Gianni Vittori, titolari della Lvr Digital; Sabina Massetti, dipendente Anica e personal assistant del presidente; Viviana Gandini, Penna d’Argento; Claudio Ranocchi, direttore Amministrazione, Finanza e Controllo Cinecittà Luce; Lillo, attore per Colpi di fulmine; Anna Foglietta, attrice per Colpi di fulmine; Giorgia Farina, regia per Amiche da morire; Rosabell Laurenti Sellers, promessa del cinema italiano per Buongiorno papà; Margherita Buy, Vittoria di Samotracia; Carolina Crescentini, Vittoria; Nicola Maccanico, Vittoria
Dall’alto, in senso orario: Lillo, Anna Foglietta e Neri Parenti; Sebastiano Somma e Paolo Collalunga; Rocco Papaleo; ancora Neri Parenti; Rosabell Laurenti Sellers; Carolina Crescentini; Simona Izzo. Pagina accanto: Alessandro Siani con Alessio e Paolo Collalunga
per i 90 anni della Warner Bros. Italia; Carlo Brancaleoni, Vittoria come responsabile della Struttura produzione film di esordio Rai Cinema; Neri Parenti, Vittoria; Alessandro Siani, Targa Una Vita per il Cinema come campione d’incassi per Il principe abusivo; Piero Pacchiarotti, Targa; Mama Film, Targa giovane produzione indipendente; Euridice Axen, Giorgia Wurth, Nicolas Vaporidis, Simona Scattini e Anna Maria Liguori, Targa per il corto Insieme; Laura Borzelli, Targa come truccatrice. nnn 29
030_PremioBixio_Cinecorriere Red 26/11/13 21:20 Pagina 30
Premio Carlo Bixio
di L. A.
Il futuro è già qui
Sopra e qua sotto: i vincitori Anita Rivaroli, Mirko Cetrangolo, Tommaso Triolo con Gabriella Bixio. A centro pagina, la giuria
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nita Rivaroli, Mirko Cetrangolo e Tommaso Triolo. Chi sono? Si tratta dei vincitori del Premio Carlo Bixio per la migliore sceneggiatura originale di fiction promosso dalla Apt, in collaborazione con Mediaset e Rai. Un premio dedicato a giovani autori tra i 18 e i 40 anni, giunto alla seconda edizione, che si propone di trovare gli sceneggiatori del futuro. I tre vincitori, una emiliana, un milanese e un romano, della Scuola sperimentale di Milano, che con la sceneggiatura di A modo mio si sono aggiudicati il riconoscimento, potrebbero essere sceneggiatori anche del presente. Agli autori vincenti, infatti, oltre a un premio in denaro di quindici-
Gabriella Bixio racconta le emozioni della seconda edizione del riconoscimento intitolato al marito scomparso. Quest’anno, a trionfare, è stato un trio di giovani sceneggiatori con la fiction A modo mio
A
mila euro, va anche un contratto di licenza di dodici mesi con Mediaset per l’eventuale realizzazione della serie. «Mediaset già ha chiamato i ragazzi per un incontro» conferma Gabriella Bixio, presidente della giuria, che questo Premio alla memoria del suo compianto consorte Carlo Bixio, ha iniziato a pensarlo un paio di anni fa. «Mio marito è mancato nel 2011 - racconta - e su invito di Antonio Marano, vicedirettore generale della Rai, ho subito organizzato il premio. Assieme alla Rai, anche Mediaset ha voluto esserci. E unire le due realtà non è stato facile. Tanto che in un’edizione il premio lo dà la Rai, in un’altra Mediaset. Quest'anno è toccato ai secondi. Rispetto alla prima edizione, Mediaset ha avuto l'idea di dare un tema».
La commedia “all’italiana”... Scrivere una commedia non è facile. Nessuno lo sa meglio di me che con mio marito ho seguito la produzione di Un medico in famiglia e I Cesaroni. La qualità dei lavori arrivati era buona e la giuria Sandro Petraglia e Ivan Cotroneo, Riccardo Milani e Francesco Vicari, Francesca Galiani di Mediaset e Leonardo Ferrara di Rai Fiction - ha avuto molto da leggere in agosto e molto da discutere in settembre. Restringere il campo a cinque finalisti è stato difficile. C’erano almeno otto sceneggiature che meritavano. I giurati erano entusiasti. Ma sul vincitore i dubbi sono stati pochi. L'abbiamo votato in 5 o 6 su 7. L’opera che ha vinto parte da un tema serio che gli autori hanno virato in commedia. La protagonista è una cantante quarantenne che scopre di avere un tumore. Ma non drammatizza, combatte in maniera equilibrata. E intraprende una sfida con se stessa. nnn 5-6 nov/dic 2013
031_PBC__Cinecorriere Red 26/11/13 21:22 Pagina 31
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