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Speciale
cinema&fiction Anno 68 - numero 4 settembre 2015 - 2,00 € 04
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCB Roma
CONCORSO Bellocchio, Gaudino, Guadagnino e Messina: quattro italiani in gara ORIZZONTI E ALTRE SEZIONI Un mare di film per raccontare le nuove tendenze estetiche del cinema contemporaneo MEID IN ITALY Premiati il fenomeno mediatico Ciccio Merolla e i Manetti Bros. NINO FRASSICA Fiction, radio e tv per il veterano della comicità surreale
Un kolossal mozzafiato apre Venezia 72 (2-12 settembre)
La sale Mostra in cima
Everest
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L'etĂ L ettĂ delll'orro d dell'oro diretto da Emanuela Piovano location Monopoli (BA)
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Rivista illustrata di Cinema e Fiction fondata da Alberto Crucillà nel 1948 Autorizzazione del registro n. 473 del 31 ottobre 1948 Direttore Responsabile Renato MARENGO renatomarengo43@gmail.com Direttore Editoriale Andrea SPLENDORE a.splendore@cinecorriere.it Vicedirettore Luigi AVERSA l.aversa@cinecorriere.it Art Director Stefano SALVATORI dasdesigner@gmail.com Realizzazione Das Designer Grafici&Giornalisti Associati Largo dei Fiorentini, 1 00186 Roma Tel. 06.68308712 (*11) Hanno collaborato Barbara BIANCHI Rodolfo MASI Editore CDA srl Viale Liegi,7 00198 Roma info@servizieditorialicda.it Pubblicità settoriale A.P.S. Advertising s.r.l. Via Tor de Schiavi 355 00171 Roma Tel. 06.89015166 Fax 06.89015167 info@apsadvertising.it www.apsadvertising.it
editoriale QUATTRO ITALIANI PER UN LEONE ari lettori, dedichiamo numerose pagine di questo numero alla Mostra di Venezia con particolare soddisfazione per la sostanziosa presenza del cinema italiano sia in concorso che nelle altre sezioni. E a rappresentarci sono registi come Marco Bellocchio (Sangue del mio sangue), Giuseppe M. Gaudino (Per amor vostro), Luca Guadagnino (A Bigger Splash) e Piero Messina (L’attesa). Fuori concorso c’è Non essere cattivo, l’ultimo film del compianto Claudio Caligari, scomparso poco tempo fa. La copertina è per Everest, una coproduzione Usa/Gran Bretagna girata in parte a Cinecittà. Un segnale, ci auguriamo, di rientro nei circuiti internazionali dei nostri gloriosi studi. Nella selezione ufficiale ci sono anche due documentari italiani di Franco Maresco e Gianfranco Pannone (quello di quest’ultimo in realtà prodotto dalla Città del Vaticano!).
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In Orizzonti, poi, abbiamo Alberto Caviglia e Renato De Maria. Insomma, un’ottima squadra, alla quale si aggiungono le altre produzioni made in Italy presenti anche nelle altre sezioni indipendenti di Venezia 72 (SIC, Venice Days). All’interno di questo numero speciale di Cinecorriere, che fra qualche giorno ritroverete sfogliabile gratuitamente su cinecorrierenews.it, c’è un’intervista a Nino Frassica, attore dai mille impegni (radio, tv, fiction), e un aggiornamento sul MeiD in Italy, il primo Festival Speciale
cinema&fiction Anno 68 - numero 4 settembre 2015 - 2,00 € 04
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CONCORSO Bellocchio, Gaudino, Guadagnino e Messina: quattro italiani in gara ORIZZONTI E ALTRE SEZIONI e Un mare di film per raccontar le nuove tendenze estetiche del cinema contemporaneo MEID IN ITALY Premiati il fenomeno mediatico Ciccio Merolla e i Manetti Bros.
Un kolossal mozzafiato apre Venezia 72
(2-12 settembre)
a Moinstr La sale cima
Everest
NINO FRASSICA Fiction, radio e tv per il veterano della comicità surreale
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del Cinema Musicale - di cui Cinecorriere è media partner promosso dal MEI di Giordano Sangiorgi e durante il quale verrà premiato l’attore-musicista Ciccio Merolla, protagonista della scena musicale e cinematografica, nonché “fenomeno mediatico” con le sue trenta milioni di visualizzazioni in rete. Inoltre, due novità: il Cinema Inventato, singolare iniziativa dell’Isola del Cinema per la realizzazione di un film collettivo e la nascita a Perugia di PerSo, festival di cinema sociale. Come a Cannes, ma auguriamoci con miglior fortuna per quanto riguarda l’assegnazione dei premi finali, quattro nostri registi, quattro importanti produzioni italiane a sottolineare, in controtendenza con la crisi, lo stato di buona salute del nostro cinema e dei creativi del settore. Un segnale, un motivo in più per augurarci che anche la politica culturale del nostro Paese sostenga i nostri validi creativi. Renato Marengo
sommario Stampa Arti Grafiche Celori www.grafichecelori.com © Cinecorriere - tutti i diritti di riproduzione sono riservati. L’opinione espressa dagli autori non impegna la Direzione. Tutto il materiale ricevuto, e non richiesto (testi e fotografie), anche se non pubblicato, non sarà restituito.
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Venezia 72 Concorso Il cinema che resiste di Luigi Aversa Venezia 72 Orizzonti Un mondo di visioni di L.A. Venezia 72 Eventi speciali Stelle, strisce e Blasco di Luigi Aversa Venezia 72 Omaggi Orson Welles, Otello e il Mercante di L.A. Venezia 72 SIC Fughe e ritorni di L.A.
n. 4 - settembre 2015
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Venezia 72 Classici Amarcord in Laguna di L.A.
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Venezia 72 Apulia Film Commission Terre di cinema: la Puglia al Lido di Rodolfo Masi
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Cinema sociale A Perugia la prima edizione di PerSo di S.S. 16
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Venezia 72 Premi De Palma’s Way: il cinema secondo Brian di Stefano Salvatori 18
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Isola del Cinema Un film lungo un giorno di Barbara Bianchi
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Le Distribuzioni Tutti i film in sala fino a fine anno di Stefano Salvatori 12
MeiD in Italy Due premi per il “fenomeno” Merolla di L.A. 20
Venezia 72 GdA Venice Days e gli indipendenti di S.S.
Nino Frassica «Il surreale non invecchia mai» di Luigi Aversa
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Venezia 72
di Luigi Aversa
Il cinema che resiste
A dispetto dei rivolgimenti che lo stanno cambiando, il grande schermo non si arrende. E in questo senso la Mostra della Laguna conferma il suo «ruolo di stimolo e ricerca»
a geografia del mondo continua a cambiare il suo assetto e allo stesso modo anche il cinema ridisegna le proprie coordinate. La 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che quest’anno si tiene in Laguna dal 2 al 12 settembre, s’inserisce idealmente in questo solco cercando di immortalare i cambiamenti, bloccando l’immagine allo stato delle cose attuale, dove «all’esplorazione dell’inedito», come spiega Alberto Barbera nella presentazione del Festival, il quinto da lui diretto, si accompagna «la risco-
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perta dell’antico che si presenta sotto nuove vesti. Se è vero che un’intera generazione di cineasti sta venendo meno per raggiunti limiti di età (...) significa che siamo in un momento storico che sta ancora cercando le sue stelle polari per riuscire a orientarsi». In questo senso la presenza italiana, che supera pure quella dell’ultimo Festival di Cannes con quattro film in concorso, riflette esattamente l’immagine della situazione attuale. Accanto a un veterano del nostro cinema di ricerca come Marco Bellocchio, presente con Sangue del
In alto: Sangue del mio sangue. Qui accanto, a sinistra: L’attesa (©Alberto Novelli). A destra: Laurie Anderson (Heart of a Dog). Più a destra: Per amor vostro
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Sopra: Remember. A sinistra: A Bigger Splash (courtesy Paolo Roversi). Sotto: Marguerite. Più a sinistra: L’Hermine (©Jé rô me Pré bois) e Equals (©Jaehyuk Lee)
mio sangue; in competizione ci sono gli sguardi obliqui e originali di Luca Guadagnino, il regista dell’apprezzato (dalla critica) Io sono l’amore, con A Bigger Splash, remake de La piscina (1969) di Jacques Deray; Giuseppe M. Gaudino con Per amor vostro, suo secondo lungometraggio a quasi vent’anni da Giro di lune tra terra e mare; e l’esordiente Piero Messina con L’attesa. «Non esiste più un centro, né tantomeno un mono-duopolio ai margini del quale proliferavano altri più o meno ridotti agglomerati destinati a generare un equilibrio di sostanza che bastava a regolare le cose - sottolinea ancora Barbera -. Il Novecento è finito anche da questo punto di vista. Ci muoviamo in un territorio nuovo, che ha nuove regole, e anche una nuova forma. Solo che si tratta di una forma cangiante, e il quadro di riferimento si modifica con molta più velocità di quanto riuscissimo a immaginare non molti anni fa». n.4 - settembre 2015
In realtà, se un mono-duopolio non c’è più, qui a Venezia si riscontra ancora una massiccia presenza europea (francese in particolare, con 18 fra produzioni e coproduzioni) e americana (ben 19 titoli). Tutte le cinematografie del mondo, però, hanno l’occasione anche quest’anno di mettersi in vetrina. Dalla A di Afghanistan alla V di Venezuela: la geografia è completa. Con qualche rarità, rappresentata dagli Emirati Arabi Uniti (Madame Courage, Orizzonti), Kirghizistan (Seide, Orizzonti – Cortometraggi) e perfino Città del Vaticano (L’esercito più piccolo del mondo, F.C.). Territori nuovi e inesplorati, ai margini del cinema che conta, ma «se la società e il mondo sono diventati liquidi (...) il programma della Mostra è il fermo immagine che consente di osservare più da vicino alcuni degli elementi e dei soggetti candidati a diventare i cardini di questa nuova costellazione». Quale tra i nomi in rassegna potrebbe candidarsi a questo ruolo? Forse il
A fianco: 11 Minutes. Sotto: Desde allà
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nippo-americano Cary Fukunaga di Beasts of No Nation, che si è messo in mostra dirigendo gli otto episodi del primo True Detective, capolavoro televisivo che detta lo stile e indica le nuove strade che deve percorrere il cinema contemporaneo. Oppure il cinese Zhao Liang che al Lido arriva con Behemoth, un documentario, genere ormai in grado di competere alla pari con i prodotti di finzione. O ancora l’argentino Pablo Trapero con El Clan, regista che ha portato il suo primo lungometraggio, Mondo Grua, proprio qui a Venezia nel 1999. Trovando anche il successo: il film trionfò alla Settimana Internazionale della Critica. Certamente a questi nuovi talenti possono fare da guida il sempreverde regista apolide Atom Egoyan, 6
in concorso con Remember; l’israeliano Amos Gitai con Rabin, the Last Day; o il polacco Jerzy Skolimowski con 11 Minutes. Tutti cineasti estranei alle logiche di mercato, come del resto lo sono gli altri autori presenti in rassegna: dal russo Aleksandr Sokurov (Francofonia), Leone d’Oro nel 2011 con Faust, al turco Emin Alper
(Abluka). E compresa la debuttante Laurie Anderson di Heart of a Dog, cantante e performer che da quarant’anni attraversa trasversalmente tutte le arti: musica, teatro, letteratura ecc. «Assumere questo impegno significa rivendicare per la Mostra un ruolo di ricerca e di stimolo, di controcanto rispetto al mercato e alle sue vetrine (...) - conclude il direttore della Mostra - il cinema non solo sopravvive a chi lo ha dato per spacciato da tempo, ma anzi per molti aspetti si espande e rifiorisce. È proprio la persistenza del cinema sin dentro i profondi rivolgimenti che lo stanno cambiando, che questa edizione del festival si augura di veder confermata». nnn
In alto: The Endless River (© Moonlighting STU Productions). A sinistra: The Danish Girl. Sotto: Francofonia
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Gli Orizzonti del cinema passano anche quest’anno per Venezia. Trentatré esempi, fra lungo e cortometraggi, per raccontare le nuove tendenze estetiche ed espressive
Gli ultimi giorni di Pier Paolo Pasolini
di L.A.
Un mondo di visioni oncorso internazionale dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive”. Recita così la dicitura apposta nello spazio dedicato a Orizzonti sul sito della Biennale. La sezione, parallela al Concorso principale e facente parte della Selezione ufficiale della Mostra, è quella che spazia più di ogni altra nelle cinematografie del mondo. Proprio nel tentativo di inviduare tutto ciò che di nuovo si agita nelle più diverse realtà. Diciannove sono i lungometraggi in competizione, contro quattordici corti (più due Fuori Concorso). Un Monstruo de mil cabezas del messicano Rodrigo Plà, che racconta la storia di una donna costretta da una
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In alto: Mate me por favor. Qui sopra: Renato De Maria, regista di Italian Gangsters. Sotto: A Copy of My Mind. A destra: Hadar Morag, regista di Lama azavtani
compagnia di assicurazioni a ricorrere alle soluzioni più disperate per ottenere le dispendiose cure di cui necessita suo marito, malato terminale, è il film d’apertura. Gli Orizzonti italiani sono rappesentati da Renato De Maria, con Italian Gangsters, una galleria di volti, testimonianze e filmati d’epoca sui banditi che hanno fatto storia, dalla banda Cavallero a Horst Fantazzini, passando per Luciano Lutring, ‘il solista del mitra’, per un viaggio inedito nelle imprese della mala nostrana. L’altro film italiano è Pecore in erba, opera prima di Alberto Caviglia, che firma un mockumentary surreale sull’antisemitismo, tutto ambientato a Trastevere, nelle sue strade e fra i suoi abitanti. Nella sezione, alle cui proiezioni anche quest’anno è possibile assistere nella sala “virtuale” sul web (aperta anche ai tre film di Biennale College), convivono pellicole di natura opposta. Quelle di nicchia provenienti da terre lontane, come la coproduzione Indonesia-Corea del Sud, A Copy of My Mind, diretta da Joko Anwar; o come Mate me por favor della brasiliana Anita Rocha
da Silveira. E prodotti con star del cinema internazionale: The Childhood of a Leader di Brady Corbet, in cui figurano Bérénice Bejo (The Artist) e Robert Pattinson (Twilight); Man Down di Dito Montiel, con Shia LaBeouf, Kate Mara e Gary Oldman. Curiosità: Alba Rohrwacher, già nel film di Marco Bellocchio, è anche qui, in Taj Mahal del francese Nicolas Saada. nnn 7
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Stelle, strisce e Blasco Dieci giorni di eventi speciali Dai divi Usa a Vasco Rossi: a settembre il lido si popola di star. E di titoli da non perdere. Con l’ultimo saluto su grande schermo del compianto Claudio Caligari di Luigi Aversa
In alto: Jake Gyllenhaal in Everest. Più sotto: Anthony Hopkins e Alexander Ludwig in Go with Me. Qui sopra: The Audition (da sinistra: Bob De Niro, Leo DiCaprio, Brad Pitt, Martin Scorsese)
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uori concorso. Due paroline che escludono da qualcosa, ma che in contesti come quello della Mostra del Cinema di Venezia sono invece portatrici di sorprese. Anche quest’anno nella sezione che apre, chiude e attraversa tutta la manifestazione, ci sono tanti eventi speciali, accompagnati da altrettante star, quasi tutte avvolte nella bandiera a stelle e strisce. A cominciare dall’apertura, la produzione Usa/Gran Bretagna Everest, del regista islandese Baltasar Kormakur. Il film in prima mondiale della Universal Pictures annovera nel cast Jake Gyllenhaal, Jason Clarke, Josh Brolin, Robin Wright, Keira Knightley, Emily Watson e Sam Worthington.
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Girato in Nepal e presso i Pinewood Studios di Londra, il film ha fatto tappa anche a Cinecittà, aprendo la stagione delle grandi produzioni negli storici studi romani. Qui, la piscina di 7.000 mq, già utilizzata per Gangs of New York, è stata svuotata e riempita di tonnellate di pietra basaltica per ricreare il campo base della tragica spedizione sull’Everest del 1996. La Val Senales, in Alto Adige, ha poi ospitato altri ciak. Dagli Usa arriva anche Black Mass, con un irriconoscibile Johnny Depp, nei panni del gangster James “Whitey” Bulger. Con lui, un cast prestigioso composto, fra gli altri, da Benedict Cumberbatch, Peter Sarsgaard, Kevin Bacon e dalla protagonista di 50 sfumature di grigio, n.4 - settembre 2015
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Omaggi
La Venezia di Orson Welles
o Dakota Johnson, al Lido anche con il film di Guadagnino. Ci sono poi Go with Me e Spotlight, interpretati rispettivamente da Julia Stiles, Anthony Hopkins, Ray Liotta e da Michael Keaton, Mark Ruffalo, Rachel McAdams. Incuriosisce anche The Audition, un filmato di Martin Scorsese che mette a confronto i suoi due attori-feticcio: quello di ieri, Robert De Niro e di oggi, Leonardo DiCaprio. Con un outsider, Brad Pitt. Nel corto, Scorsese invita i due a Macao, per farli gareggiare, così da decidere chi avrà la parte. I tantissimi fan di Vasco Rossi, poi, aspettano con ansia l’11 settembre, giorno in cui in Laguna sbarca il Blasco n.4 - settembre 2015
A lato: Claudio Caligari e Valerio Mastandrea sul set di Non essere cattivo. In alto, a sinistra: Luca Marinelli e Alessandro Borghi nel film di Caligari. A destra: ancora Marinelli con Silvia D’Amico. Sotto: Vasco Rossi. A centro pagina: Johnny Depp in Black Mass
ento anni fa nasceva Orson Welles e la Mostra non poteva non ricordare il geniale cineasta che proprio sulla Laguna ha girato due capolavori: Otello (1951) e Il mercante di Venezia (1969). È tutta a lui dedicata quindi la serata di preapertura di martedì 1° settembre della 72. Mostra d’Arte Cinematografica. In programma l’esecuzione dal vivo, a cura dell’Orchestra Classica di Alessandria, della partitura originale inedita de Il mercante di Venezia, di Angelo Francesco Lavagnino, mai eseguita in pubblico prima d’ora. A seguire, la proiezione in prima mondiale in una nuova copia ricostruita e restaurata a cura di Cinemazero e del FilmMuseum di Monaco di Baviera del ritrovato Il mercante di Venezia. In chiusura, poi, proiezione della versione lunga, restaurata dal CSC - Cineteca Nazionale di Roma, di Otello. Inoltre, nei giorni della Mostra viene allestita al Lido l’esposizione Shakespeare & sigari. Dodici studi per personaggi shakespeariani dipinti dallo stesso Welles negli anni ’60, a cura di Bianca Lavagnino e Sergio Toffetti. Si tratta di dodici tavolette di legno (il retro delle scatole dei suoi sigari preferiti) dipinte a olio con una serie di personaggi: da Macbeth a Otello, da Falstaff a Shylock.
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per presentare il documentario su di lui, Il Decalogo di Vasco, diretto da Fabio Masi. Infine, un ricordo. Quello che ci lascia il compianto Claudio Caligari con il suo ultimo, travagliatissimo film. Fortemente voluto dal regista, in questo spalleggiato dall’amico fraterno Valerio Mastandrea, Non essere cattivo è il terzo lungometraggio di Caligari, che arriva diciassette anni dopo L’odore della notte (1998). Storia di due amici, Cesare e Vittorio, ambientata a Ostia (come il film d’esordio, Amore tossico, 1983) negli anni ‘90, racconta il rapporto di due ‘fratelli di vita’ tra discoteche, macchine potenti, alcool e droghe. Un film riconosciuto d’interesse culturale nazionale dal MiBACT. nnn
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Fughe e ritorni La Settimana Internazionale della Critica
festeggia trent’anni di vita di L.A.
Per l’anniversario della sezione indipendente della Mostra arriva Peter Mullan con il suo Orphans, vincitore del concorso nel 1998. E la rassegna si regala una nuova sigla Dall’alto, in senso orario: Orphans, Bagnoli Jungle, The Return, Tanna e un’immagine della “sigla” della rassegna, firmata da Alessandro Rak
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ette film in concorso e tre eventi speciali per la 30. edizione della Settimana Internazionale della Critica, sezione indipendente della Mostra. Per festeggiare l’anniversario a cifra tonda, la SIC si regala una nuova sigla, firmata dal regista de L’arte della felicità Alessandro Rak. «La sigla – spiega l’autore – non è che un sospiro serale: dalla veglia si va alla notte di un cinema nuovo, senza stelle note a orientare giudizi e pregiudizi, solo la necessità di una rotta nuova». Sempre nell’ambito delle celebrazioni del trentennale, ci sarà un ospite d’eccezione: Peter Mullan. L’attore e regista britannico riceverà il Premio Saturnia – SIC 30 Special Award, un riconoscimento alla migliore opera prima presentata nel corso di questi trent’anni di cinema.
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Tra i tanti esordi che hanno segnato la storia della sezione, a imporsi è stato Orphans, il film di Mullan del 1998, che apre la rassegna n° 30. Anche l’evento di chiusura di questa edizione è a suo modo celebrativo. Si tratta dell’ultimo film di Antonio Capuano, Bagnoli Jungle. Il regista napoletano nel 1991 vinse con Vito e gli altri. Ventiquattro anni dopo torna con un nuovo esempio di libertà espressiva. In concorso quest’anno ci sono Turchia, Nepal, Regno Unito, Portogallo, Singapore, Australia. E Italia, con Banat di Adriano Valerio. In un percorso di emigrazione al contrario, dalla Puglia alla Romania, due giovani incrociano le loro traiettorie in fuga. Un film che mette in mostra il talento di un regista già vincitore del David e di una menzione speciale a Cannes con un suo corto. nnn
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La Prima Luce diretto da Vincenzo Marra location Bari
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Tutti i film in distribuzione
01 Distribution - Rai Cinema
Adler Entertainment
Antoine Fuqua, con Jake Gyllenhaal 9 settembre Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, con Roberto Herlitzka 17 settembre Tutte lo vogliono di Alessio Maria Federici, con Enrico Brignano 24 settembre Sicario di Denis Villeneuve, con Benicio Del Toro, Emily Blunt 1 ottobre Fathers and Daughters di Gabriele Muccino, con Russell Crowe 8 ottobre Poli opposti di Max Croci, con Luca Argentero, Sarah Felberbaum 14 ottobre Suburra di Stefano Sollima, con Pierfrancesco Favino, Elio Germano 22 ottobre Io che amo solo te di Marco Ponti, con Riccardo Scamarcio 29 ottobre Adam Jones di John Wells, con Bradley Cooper, Sienna Miller 5 novembre Alaska di Claudio Cupellini, con Elio Germano 12 novembre Tutto può accadere a Broadway di Peter Bogdanovich, con Imogen Poots 26 novembre Gli ultimi saranno gli ultimi di Massimiliano Bruno, con Paola Cortellesi 10 dicembre Il professor Cenerentolo di e con Leonardo Pieraccioni 14 gennaio La corrispondenza di Giuseppe Tornatore e con Jeremy Irons
rence Malick, con Natalie Portman Regression di Alejandro Amenabar, con Emma Watson, Ethan Hawke Celebrity Movie di Emilio Ferrari
2 settembre Southpaw - L’ultima sfida di
Prossimamente Knight of Cups di Ter-
Barter Entertainment
Prossimamente Good Kill di Andrew Niccol, con Ethan Hawke, January Jones The Cobbler di Thomas McCarthy, con Adam Sandler, Dustin Hoffman As I Lay Dying di James Franco, con James Franco, Tim Blake Nelson Drive Hard di Brian Trenchard-Smith, con John Cusack, Thomas Jane Home Invasion di Sean Carters, con Bella Thorne, Chandler Riggs, Ioan Gruffudd Burying the Ex di Joe Dante, con Anton Yelchin, Alexandra Daddario The Taking of Deborah Logan di Adam Robitel, con Jill Larson, Anne Ramsay Ninja: Shadow of a Tear di Isaac Florentine, con Scott Adkins; Kane Kosugi
20th Century Fox
3 settembre Città di carta di Jake Schreier,
con Natt Wolff 10 settembre Fantastic 4 di Josh Trank,
con Jamie Bell, Michael Jordan, Kate Mara
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Bim Distribuzione
24 settembre La prima luce di Vincenzo Marra, con Riccardo Scamarcio 8 ottobre Life di Anton Corbijn, con Dane DeHaan 22 ottobre Dheepan di Jacques Audiard, con Antonythasan Jesuthasan, Kalieaswari Srinivasan 12 novembre Rams di Grímur Hákonarson, con Sigurður Sigurjónsson, Theodór Júlíusson Prossimamente Spotlight di Thomas McCarthy, con Rachel McAdams, Michael Keaton, Mark Ruffalo Our Little Sister di Kore-Eda Hirokazu, con Ayase Haruka, Nagasawa Masami, Kaho, Hirose Suzu Slow West di John Maclean, con Michael Fassbender Snowden di Oliver Stone, con Joseph Gordon-Levitt, Nicolas Cage, Melissa Leo, Tom Wilkinson, Shailene Woodley Sleeping with Other People di Leslye Headland, con Jason Sudeikis, Alison Brie, Natasha Lyonee, Adam Scott Suffragette di Sarah Gavron, con Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Meryl Streep The Commune di Thomas Vinterberg, con Ulrich Thomsen, Trine Dyrholm Mountains May Depart di Jia Zhang-Ke, con Zhao Tao, Zhang Yi, Liang Jingdong, Dong Zijiang , Sylvia Chang Remember di Atom Egoyan, con Christopher Plummer, Martin Landau, Bruno Ganz
Eagle Pictures
17 settembre Via dalla pazza folla di
Thomas Vinterberg, con Carey Mulligan 1 ottobre Maze Runner: la fuga di Wes Ball, con Dylan O’Brien, Thomas Sangster 15 ottobre The Martian di Ridley Scott, con Matt Damon, Jessica Chastain 29 ottobre Quel fantastico peggior anno della mia vita di Alfonso Gomez Rejon 29 ottobre Hitman: Agent 47 di Aleksander Bach, con Rupert Friend, Zachary Quinto 5 novembre Snoopy&Friends il film dei Peanuts di Steve Martino 26 novembre Victor Frankenstein di Paul McGuigan, con Daniel Radcliffe 11 febbraio Deadpool di Tim Miller con Rhett Reese, Paul Wernick
Tutte lo vogliono 01
3 settembre Un'occasione da Dio
di Terry Jones, con Simon Pegg 10 settembre Selfless di Tarsem Singh, con Ryan Reynolds, Ben Kingsley Gennaio Point Break di Ericson Core, con Edgar Ramirez, Luke Bracey The Woman in Gold di Simon Curtis, con Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Bruhl
I Wonder Pictures
Fantastic 4 Fox
3 settembre The Visit: un incontro ravvicinato di Michael Madsen 17 settembre Il teorema della crisi di Marcus Vetter, Karin Steinberger n.4 - settembre 2015
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L’ultimo cacciatore di streghe Lucky Red
8 ottobre Janis: Little Girl Blue di Amy
Berge, con Janis Joplin 5 novembre Steve McQueen: una vita spericolata di Gabriel Clarke e John McKenna, con Steve McQueen, Chad McQueen, John Sturges, Neile Adams, Lee H. Katzin 26 novembre The Brand New Testament di Jaco Van Dormael, con Catherine Deneuve, Benoît Poelvoorde, Yolande Moreau Prossimamente The Current: Marina Abramovic in Brazil di Marco Aurelio del Fio
Koch Media
17 settembre Sinister 2 di Ciaran Foy 1 ottobre Il rapimento di Freddy Heineken
di Daniel Alfredson, con Sam Worthington 15 ottobre Somnia di Mike Flanagan, con Scottie Thompson, Kate Bosworth 3 dicembre Boychoir - Fuori dal coro di François Girard, con Dustin Hoffman
Lucky Red
12 settembre Dragon Ball Z di Tadayoshi
Yamamuro 1 ottobre Io e lei di Maria Sole Tognazzi,
con Margherita Buy, Sabrina Ferilli 8 ottobre Masterminds - I geni della truffa di Jared Hess, con Zach Galifianakis22 ottobre Game Therapy di Ryan Travis, con Favij, Federico Clapis, Leonardo Decarli 12 novembre L’ultimo cacciatore di streghe di Breck Eisner, con Vin Diesel, Elijah Wood 3 dicembre Il piccolo principe di Mark Osborne
M2 Pictures
10 settembre Colpo di stato di John
Erick Dowdle, con Owen Wilson, Lake Bell Prossimamente
Attacco al potere 2 di Babak Najafi, con Gerard Butler, Morgan Freeman, Aaron Eckhart, Angela Bassett Orgoglio e pregiudizio e zombie di Burr Steers, con Lily James, Lena Headey, Suki Waterhouse, Douglas Booth, Sam Riley Fallen di Scott Hicks, con Addison Timlin, Jeremy Irvine, Harrison Gilbertson, Joely Richardson
Spotlight Bim
Medusa Film Settembre
L’attesa di Piero Messina, con Juliette Binoche, Lou de Laage Prossimamente The Transporter Legacy di Camille Delamarre, con Ed Skrein, Loan Chabanol, Lenn Kudrjawizki Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti, con Rodrigo De la Serna Fuck You Goethe di Bora Dagtekin Forever Young di Fausto Brizzi La peggior vacanza della mia vita di Alessandro Genovesi 3 dicembre Un film di Checco Zalone di Checco Zalone
Notorious Pictures
17 settembre We Are Your Friends di Max Joseph, con Zac Efron, Wes Bentley 15 ottobre Cell di Tod Williams, con John Cusack, Samuel L. Jackson 12 novembre Let it Snow di Jessie Nelson 17 dicembre Belle & Sebastien - L’avventura continua di Christian Duguay Prossimamente L’acchiappafantasmi di Tobias Baumann, Bound to Vengeance di J.M. Cravioto
Officine Ubu
17 settembre Per amor vostro di Giu-
Hunger Games Universal
8 ottobre The Visit di M. Night Shyamalan, con Ed Oxenbould, Erica Lynne Marszalek 22 ottobre Crimson Peak di Guillermo del Toro, con Jessica Chastain 12 novembre By the Sea di Angelina Jolie, con Brad Pitt, Angelina Jolie 19 novembre Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2 di Francis Lawrence, con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson 10 dicembre Krampus di Michael Dougherty, con Allison Tolman, Emjay Anthony
Warner Bros.
17 settembre Black Mass di Scott Cooper,
con Johnny Depp, Dakota Johnson, Joel Edgerton, Sienna Miller 24 settembre Magic Mike XXL di Gregory Jacobs, con Channing Tatum 15 ottobre Hotel Transylvania 2 di Genndy Tartakovsky 22 ottobre Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers, con Robert De Niro 5 novembre Spectre di Sam Mendes, con Daniel Craig, Monica Bellucci, Christoph Waltz, Ralph Fiennes 12 novembre Pan di Joe Wright, con Levi Miller, Hugh Jackman, Garrett Hedlund, Rooney Mara 10 dicembre In the Heart of the Sea di Ron Howard, con Chris Hemsworth, Brendan Gleeson, Cillian Murphy
seppe M. Gaudino, con Valeria Golino Prossimamente
A testa alta di Emmanuelle Bercot, con Catherine Deneuve
Teodora Film
16 ottobre La moglie del cuoco di Anne
Le Ny, con Karin Viard, Emanuelle Devos, Roschdy Zem
The Walt Disney Company Italia
16 settembre Inside Out di Pete Docter
Universal Pictures
17 settembre Un disastro di ragazza di Judd Apatow, con Brie Larson 24 settembre Everest di Baltasar Kormakur, con Jake Gyllenhaal, Jason Clarke 1 ottobre Straight Outta Compton di Felix Gary Gray, con Alexandra Shipp
Magic Mike XXL Warner Bros.
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Nella rassegna promossa da Anac e 100autori il meglio del “sottosuolo” del cinema mondiale. Una selezione di venti titoli, di cui undici in concorso, con tre italiani in prima fila: Ascanio Celestini, Vincenzo Marra e Carlo Lavagna
Venice Days Indipendenti
alle Giornate degli Autori In alto: Ascanio Celestini in Viva la sposa. Più sotto: Dany Boon, Julie Delpy e Vincent Lacoste in Lolo di Julie Delpy (Francia). Qui a lato: Island City di Ruchika Oberoi (India). Sotto: El desconoscido di Dani de la Torre (Spagna)
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ra le sezioni parallele o indipendenti della Mostra del Cinema, le Giornate degli Autori - Venice Days è quella più giovane. A Venezia 72 la rassegna promossa dalle Associazioni italiane degli Autori (Anac e 100autori), in accordo con La Biennale, compie dodici anni. Le Giornate, dirette da Giorgio Gosetti e presiedute da Roberto Barzanti, portano ogni anno in Laguna il cinema indipendente di tutto il mondo. Che in questa edizione ha
di S.S.
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una forte matrice italiana. Sono tre, infatti, i film tricolori in concorso. C’è l’esordiente dallo sguardo freschissimo Carlo Lavagna con Arianna; c’è la conferma di un artista della comunicazione verbale e visiva come Ascanio Celestini con Viva la sposa; e torna da queste parti anche il regista di Vento di terra Vincenzo Marra, con un’opera appassionata come La prima luce. Per il resto la selezione spazia come sempre ai quattro angoli del
mondo. In totale i film in rassegna, tra concorso ed eventi speciali sono venti, provenienti da quindici Paesi e fra questi ci sono otto opere prime e diciotto prime visioni mondiali. Fra gli autori presenti c’è un folta rappresentanza femminile con otto registe donne. Tre nomi infine che danno lustro a Venice Days: il maestro del cinema mondiale Carlos Saura, il Premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk e il fondatore dell’Odin Teatret, Eugenio Barba. nnn n.4 - settembre 2015
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Qui sopra: A Matter of Life and Death. Accanto: Amarcord. Sotto: Akahige; The Power and the Glory. In basso a sinistra: The Trial of Vivienne Ware
Amarcord in Laguna
A Venezia Classici anche quest’anno ventuno titoli selezionati, di cui quattro scelti dal Leone d’oro alla carriera Bertrand Tavernier
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di L.A.
al 2012 la Mostra di Venezia ospita uno spazio speciale che riporta gli spettatori alle atmosfere magiche del cinema del passato. Venezia Classici, oltre a restituire le emozioni del sogno di celluloide, ridà nuova vita alle pellicole che hanno fatto la storia della Settima Arte. Diciannove delle ventuno opere selezionate sono reduci infatti da un meticoloso lavoro di restauro a cura, citando solo alcuni, di Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna, Gaumont e Studiocanal. Alcuni di questi si avvalgono di laboratori all’avanguardia nel settore come L’immagine ritrovata che a Venezia 72 è presente con ben sette restauri: Amarcord di Federico Fellini (1973), Otello di Orson Welles (1952), Léon Morin, prêtre di Jean-Pierre Melville (1961), I mostri di Dino Risi (1963), Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini (1975), La lupa di Alberto Lattuada (1953), Vogliamo i colonnelli di Mario Monicelli (1973). Quest’anno, poi, per la prima volta un Leone d’oro alla carriera, che per la 72. edizione è il maestro francese
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Bertrand Tavernier, ha avuto carta bianca nella selezione di titoli rari o sottovalutati. Il regista di Round Midnight, guest director della sezione Classici, presenterà personalmente al pubblico prima della proiezione quattro capolavori da lui scelti: Pattes blanches di Jean Grémillon (1949), La lupa (v. colonna a fianco), Sonnenstrahl di Pál Fejös (1933) e A Matter of Life and Death di Powell nnn e Pressburger (1946). 15
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Terre di cinema
La Puglia al Lido
con l’Apulia Film Commission Delle tante produzioni girate tra Bari e il Salento (51 nel 2014), tre sbarcano al Lido. Si tratta di film di stampo autoriale presentati alla SIC e a Venice Days. S’intitolano: La prima luce, Banat e Il paese dove gli alberi volano di Rodolfo Masi
In alto: una scena de La prima luce. Qui sotto: Il paese dove gli alberi volano. A destra: Banat (Il viaggio)
al 2008 a oggi sono ben 337 le produzioni audiovisive realizzate in Puglia. Solo l’anno scorso, 51 produzioni hanno ricevuto il finanziamento Apulia Film Fund della Regione Puglia. E tra queste ci sono anche le tre pellicole selezionate per la Mostra di Venezia 2015.
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I tre titoli rientrano nella cosiddetta categoria del cinema d’autore e sono opere nelle quali i responsabili hanno creduto sin da subito, confermando la volontà della Film Commission di supportare anche progetti dai linguaggi più complessi e articolati, con possibili difficoltà di distribuzione, accanto ai lavori firmati da registi più affermati e quindi con più mercato. Le tre opere presenti al Lido sono Banat (Il viaggio), opera prima di Adriano Valerio in competizione alla Settimana della Critica; La prima luce di Vincenzo Marra, in concorso alle Giornate degli Autori; e Il paese dove gli al?
beri volano. Eugenio Barba e i giorni dell’Odin, evento speciale diretto da Davide Barletti e Jacopo Quadri. I film, oltre alle riprese in terra pugliese, hanno avuto anche set internazionali e rispettivamente in Romania, Cile e Danimarca. nnn
Festival
A Perugia la prima edizione del PerSo ubito dopo Venezia, gli appassionati di cinema possono tuffarsi in un nuovo festival. Niente a che vedere con la grande rassegna lagunare, ma la prima edizione del piccolo PerSo - Perugia Social Film Festival, che si svolge dal 18 al 27 set-
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tembre offre un programma ricco di appuntamenti. Tutti a ingresso gratuito. Oltre cento proiezioni in dieci giorni per un grande evento dedicato al cinema sociale con protagonisti, tra gli altri, Giuliano Montaldo, Ken Loach, Francesca Comencini, Michael Glawogger.
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Loro Chi? diretto da Fabio Bonifacci e Francesco Miccichè location Marina di Melendugno (LE)
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Brian De Palma tra Jake Paltrow (a sinistra) e Noah Baumbach, i registi del documentario su di lui. Sotto, da sinistra: Scarface, Mission: Impossible, Gli intoccabili
De Palma’s Way Il cinema secondo Brian Un premio e un film su di lui: la Biennale celebra il grande regista di Scarface e Vestito per uccidere. E per i suoi 75 anni Studio Universal gli dedica la Cinechat di Stefano Salvatori
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edicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo”. È questa la dicitura della motivazione con la quale viene assegnato il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker della Mostra di Venezia. In questa edizione il riconoscimento è stato attribuito a Brian De Palma. «Uno dei più grandi innovatori cresciuti all’ombra della New Hollywood» lo ha definito il direttore Alberto Barbera e con l’occasione la 72. Mostra presenta in prima mon-
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diale, fuori concorso, il documentario De Palma, diretto a quattro mani da Noah Baumbach e Jake Paltrow. Il film è nato dalla frequentazione dei due registi con il cineasta per oltre dieci anni. Si tratta di una conversazione personale tra filmmaker, che racconta la carriera lunga sei decenni dell’autore di Carlito’s Way, la sua vita, il suo processo creativo. L’11 settembre, tra l’altro, De Palma compie 75 anni. Studio Universal (Mediaset Premium) celebra l’anniversario con la Cinechat a lui dedicata, seguita dal film Vittime di guerra (1989). nnn
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Gli ultimi giorni di Pier Paolo Pasolini
di Barbara Bianchi
A conclusione della rassegna romana arriva Il Cinema Inventato,ovvero la realizzazione di un film collettivo ad opera dei talenti del cinema italiano contemporaneo
L’isola felice ilancio positivo per l’edizione 2015 dell’Isola del Cinema. Eventi speciali e tanti film, nell’anno mondiale della Luce promosso dall’Unesco che è stato celebrato ricordando i Fratelli Lumière. Ma la novità più interessante di quest’anno è la trasfomazione dell’Isola in laboratorio creativo. Con Il Cinema Inventato, i talenti del cinema italiano contemporaneo sono stati invitati a partecipare a un film collettivo, costruito attraverso la giustapposizione di cortometraggi. Assieme a Mamma Roma e i suoi quartieri, questa de Il Cinema Inventato è una delle iniziative volute
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In alto: l’Isola Tiberina. Qui sopra: l’ingresso dell’Isola del Cinema. Sotto: Giorgio Ginori con Marco Giallini. A destra: il curatore dellla rassegna con Francesco Scianna
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nell’ottica del laboratorio. L’Isola si è proposta come centro propulsivo di idee e creatività. Nella convinzione che il cinema sia il linguaggio della civiltà di oggi e di domani. Sono stati invitati a partecipare a questa opera collettiva, fra gli altri, Aureliano Amadei, Alessandro Haber, Valerio Mastandrea, Vinicio Marchioni, Davide Marengo, Laura Bispuri, Eleonora Danco, Alice Rohrwacher, Pietro Marcello, Claudio Giovannesi, Libero De Rienzo e Tonino Zangardi. Tutti i corti daranno vita a un lungometraggio che sarà proiettato il 28 dicembre, esattamente 120 anni dopo la “prima proiezione”. Il film sarà montato dal canadese Nicolas Martre, professionista giunto qui direttamente da Montreal per confrontarsi con i mestieri del cinema. A ogni regista sono stati consegnati 120 metri di pellicola e l’attrezzatura per la realizzazione del corto. Poche le regole del gioco: ogni autore, per girare, dispone solo di una giornata di otto ore. A tutti viene consegnata la stessa macchina da presa, una Arriflex SR3, e tutti i film possono utilizzare solo
la luce naturale. Il montaggio dovrà avvenire “in macchina”, non ci sarà cioè post-produzione. Tutti i film sono stati e saranno girati sull’Isola Tiberina, nel corso delle giornate de L’Isola del Cinema. Una particolarità: i corti saranno muti e presentati con l’accompagnamento della musica dal vivo, come nel cinema degli esordi. Il progetto nasce da un’idea di Giorgio Ginori, direttore artistico de L’Isola del Cinema. Produzione: Maiora Film; organizzazione: Motoproduzioni. nnn 19
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Accanto: Giordano Sangiorgi con Nathalie al MEI di qualche anno fa. Sopra: i Manetti Bros. Sotto: Claudia Gerinie e Marco Bocci
MeiD in Italy Musica per gli occhi Il 3 e il 4 ottobre nell’ambito del MEI di Giordano Sangiorgi si svolge la prima edizione del Festival del Cinema Musicale. Tra i premiati, Ciccio Merolla e i Manetti di Luigi Aversa
onto alla rovescia per il MEI 2015. Il Meeting delle Etichette Indipendenti, in programma dal 1° al 4 ottobre a Faenza, da quest’anno si apre al cinema con la prima edizione di MeiD in Italy, Festival del Cinema Musicale curato dal giornalista Fabrizio Galassi. Al patron della manifestazione Giordano Sangiorgi, abbiamo chiesto di segnalarci gli appuntamenti principali del 3 e 4 ottobre, i due giorni dedicati al rapporto fra suono e immagini. Non prima però di commentare brevemente la nomina del nuovo direttore generale della Rai,
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Antonio Campo Dall’Orto, una figura che arriva dalla generazione rock, avendo diretto Mtv Italia e che proprio in quella veste ha inaugurato il MEI nel suo decennale, il 23 novembre 2007. Vista la sensibilità musicale di Dall’Orto, si spera che questo porti una ventata di aria nuova nella Tv di Stato, sfatando la leggenda che vuole che sul piccolo schermo la musica non tiri... «Se ben promossa, invece va, come si è visto in alcuni Sanremo, in certi programmi di Fazio e nelle grandi storie di Raidue» afferma Sangiorgi. In quanto al programma di MeiD
Da sinistra: Fabrizio Galassi, Antonio Campo Dall’Orto, Renato Marengo, direttore di Cinecorriere, media partner di MeiD in Italy. A destra: Bobo Rondelli
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in Italy, il patron segnala «la presenza di Bobo Rondelli, di Tao con il suo Love Bus, del regista Roberto Marchesini con i Palco Numero Cinque per il film Paese Mio e tra le altre novità ci sarà anche la proiezione del videoclip dei Mercutio con Claudia Gerini e Marco Bocci. Poi ci sarà il direttore di Cinecorriere, Renato Marengo, e i Manetti Bros, premiati con Claudio D’Avascio per il video di ‘O bongo, il brano campione di contatti in rete di Ciccio Merolla». Anche quest’ultimo riceverà un premio per il medesimo clip e pure un altro premio speciale per le visualizzazioni record della performance percussiva sul corpo dell’attrice Ornella Varchetta. Lui stesso ce lo conferma e aggiunge: «Sul sito del quotidiano Il Mattino abbiamo toccato quota 26,5 milioni. Ma se contiamo i contatti su altri siti superiamo i trenta milioni!». Percussionista e rapper, Ciccio Merolla da qualche tempo è lanciatissimo anche in veste di attore. Atn.4 - settembre 2015
tualmente è sul set di Coliandro sempre con i Manetti, per i quali ha lavorato anche nel film Song‘e Napule e nel Rex televisivo: «In questo momento sono un attore, fra tre giorni torno musicista...» ama dire Merolla. «Tutto è iniziato con Alessandro Gassmann - ricorda - che mi chiamò per un cameo in Razzabastarda. Oggi ho appena finito di girare un film assieme ad altri due rapper napoletani, Ntò (Antonio Riccardi “Co’sang”) e Clementino. S’intitola All Night Long ed è diretto da Gianluigi Sorrentino, regista che viene dal mondo dei videoclip. È la sua opera prima: un noir anni ‘70 con tocchi di modernità in cui interpreto Pisiello, l’uomo di fiducia del boss Saggese, interpretato da Ntò. Clementino è il Cinese, un criminale psicopatico che controlla il traffico di stupefacenti con l’Oriente ed è l’acerrimo nemico di Saggese. La pellicola dovrebbe uscire in autunno e per i titoli di coda stiamo preparando un pezzo tutti e tre assieme». nnn
Dall’alto, in senso orario: Ciccio Merolla; il rapper in una scena di All Night Long; Ciccio nel video di ‘O bongo e con Ornella Varchetta in quello da 30 milioni di contatti; Claudio D’Avascio Sopra: il dj Tony Touch, partner di Merolla in ‘O bongo. Accanto: Ciccio sul set di Rex. Qui sotto: Giampaolo Morelli, alias Coliandro
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Accanto: Nino Frassica con tutto il cast di Stracult 2015. Sotto: l’attore negli studi della trasmissione di Raidue, in onda anche a settembre con due puntate speciali su Venezia
Nino Frassica
di Luigi Aversa
«Il surreale non invecchia» Fiction (Don Matteo), radio (Programmone), tv (Stracult): cambiano i fattori ma non il prodotto. Risate d’autore
a lunga estate di Nino Frassica non finisce più. Dopo essersi diviso tra i set di Don Matteo, gli studi radiofonici di Radio2 per Programmone e quelli tv per Stracult, proprio con il programma di Raidue resta in onda anche a settembre. «Chiudiamo con due puntate dedicate a Venezia» spiega l’attore. È stata una bella conferma. Coppia che vince non si cambia... Andrea Delogu ed io. Ci divertiamo a occuparci di cinema poco visto, originale e poi Stracult è un tuffo nella memoria con materiale inedito. È un divertimento anche per lo spettatore vedere cose viste una sola volta. Non è materiale fritto e rifritto. Poi ci sono ospiti interessanti. Che non vengono trattati come nei soliti talk show, con loro si scherza. Paolo Villaggio è stato il mattatore della puntata e anche Dario Argento. Io poi ho dato i premi Stracult
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a personaggi super inediti: quello per la miglior regista lo ha vinto Lory Del Santo per il film The Lady... Tra gli ospiti ci sono stati anche Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina, la cui comicità surreale ricorda un po’ la sua. Ho partecipato al film di Maccio e ai due Mario: nel primo ero Pompiero, nel secondo Pippo Baudo e poi nel film ero l’Italiano medico... Maccio è diverso, in Italia pochissimi sanno fare quel genere che esula dalla comicità classica. Anche Programmone, alla radio, lo definirebbe surreale? È sulla falsariga di Alto gradimento. La mia ambizione è arrivare a quello, ritrovare quell’atmosfera che poi era anche la stessa di Quelli della notte. Chi lavora con me deve saper improvvisare a quel modo. A proposito, Quelli della notte compie trent’anni. Rivedendolo fa ridere ancora.
Nella comicità in genere la seconda volta una cosa non fa più ridere. Nel drammatico, cento volte muore il figlio e il dolore continua, non dici mi sono già addolorato. Far ridere è diverso: una barzelletta vecchia non morde. Invece nel programma di Fazio siamo andati io, Ferrini e Arbore e la gente rideva come trent’anni prima. La sua comicità in effetti non è mai passata di moda. Il genere surreale non è mai datato, non invecchia. Non a caso Indietro tutta e Quelli della notte si possono vedere ancora. Non è satira. È un’altra cosa. nnn
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