SPECIALE
cinema&fiction
Anno 73 - numero 1 settembre 2020 - 2,00 â‚Ź 00001
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77. Mostra di Venezia (2-12 settembre)
100 ANNI PER IL FUTURO Arrangiami!, il contest del Gruppo Bixio e del MEI per autori di colonne sonore, entra nel vivo. Appuntamento il 15 settembre per il Face2Face e l’annuncio dei semifinalisti EVENTI AL LIDO Apertura con Lacci di Daniele Luchetti, chiusura con Lasciami andare di Stefano Mordini
Oltre a Le sorelle Macaluso di Emma Dante, altri tre italiani in concorso: Miss Marx di Susanna Nicchiarelli Notturno di Gianfranco Rosi PadreNostro di Claudio Noce
Il cinema riparte dalla Laguna
Rivista illustrata di cinema e fiction fondata da Alberto Crucillà nel 1948 Autorizzazione del registro n. 473 del 31 ottobre 1948 Direttore responsabile Renato MARENGO renatomarengo43@gmail.com Direttore editoriale Andrea SPLENDORE a.splendore@cinecorriere.it Vicedirettore Luigi AVERSA l.aversa@cinecorriere.it Art Director Stefano SALVATORI s.salvatori1965@gmail.com Realizzazione Das Designer Agenzia di Servizi Editoriali Piazza Augusto Imperatore, 32 00186 Roma dasdesigner@gmail.com Hanno collaborato Andrea Carli Francesco Ferri Rodolfo Masi Irene Sofi
editoriale
Cinema: si riparte dal Lido
E nel segno delle donne
Q
uest’anno a Venezia sarà felice chi figlio del grande compositore Cesare Andrea per tanti anni ha fatto il tifo per un Bixio e direttore della Cinevox; e a Giordaaumento sostanzioso delle “quote no Sangiorgi, patron del MEI di Faenza, che rosa” tra i registi cinematografici: ci sono quest’anno festeggia i 25 anni della più imvoluti 77 anni, ma in questa edizione la portante manifestazione italiana dedicata alla Mostra Internazionale d’Arte Cinema- musica emergente. tografica è certamente caratterizzata dalla Mi fa piacere inoltre segnalarvi un importanpercentuale mai raggiunta del 50% di regi- te intervento di Laura Delli Colli, presidente ste donne in lizza per il più grande evento della Festa del Cinema di Roma, presenitaliano di cinema internazionale. A partire te a Venezia con Soundtrack Stars Award, dalla presidente Cate Blanchett, australia- premio che viene assegnato dal Sngci, da lei na, ci sono donne provenienti da ogni parte presieduto, alla migliore colonna sonora del del mondo: a pagina 10 di questo numero festival. L’ho intervistata sul delicatissimo speciale di Cinecorriere trovate, a firma di argomento dei problemi legati al Covid-19 e Luigi Aversa, tutti i film e gli autori in con- di come tutto il settore in grave sofferenza, a corso. partire dalle riprese, combatta e si organizzi Fra tante anteprime anche quella del trai- per far sì che il movimento continui ad andaler di un corto fantasy di Adelmo Togliani, re avanti, grazie anche alla necessità dell’inNéo Kosmo, sulle nostre vite dispensabile sostegno di governo contemporanee, tra realtà e vire istituzioni. Laura Delli Colli ha tuale. anche parlato di quanto sia imQuattro i film italiani in conportante proprio in tempi di grave corso (Miss Marx, Notturno, crisi come quella attuale, che la tv Le sorelle Macaluso, Padreaumenti impegno e investimenti Nostro) e poi un grande serper cinema e fiction, dati i gravi vizio dedicato al contest Arproblemi delle sale, che necessarangiami!, riservato ai nuovi riamente riducono, o vietano adautori di colonne sonore di cui Il cinema dirittura, l’accesso del pubblico. curo io stesso la direzione artiriparte dalla Forza Cinema! Laguna Renato Marengo stica assieme a Franco Bixio, cinema&fiction
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Editore MEMA SRLS Viale Parioli, 63 00197 Roma tel. 06 85353394 Pubblicità settoriale A.P.S. Advertising s.r.l. Via Tor de’ Schiavi, 355 00171 Roma tel. 06 89015166 fax 06 89015167 info@apsadvertising.it www.apsadvertising.it Stampa L’Istantanea srl Via Merulana, 213-214 00185 Roma © Cinecorriere - tutti i diritti di riproduzione sono riservati. L’opinione espressa dagli autori non impegna la Direzione. Tutto il materiale ricevuto, e non richiesto (testi e fotografie), anche se non pubblicato, non sarà restituito.
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77. Mostra di Venezia (2-12 settembre)
Oltre a Le sorelle Macaluso di Emma Dante, altri tre italiani in concorso: Miss Marx di Susanna Nicchiarelli Notturno di Gianfranco Rosi PadreNostro di Claudio Noce
100 ANNI PER IL FUTURO Arrangiami!, il contest del Gruppo Bixio e del MEI per autori di colonne sonore, entra nel vivo. Appuntamento il 15 settembre per il Face2Face e l’annuncio dei semifinalisti
EVENTI AL LIDO Apertura con Lacci di Daniele Luchetti, chiusura con Lasciami andare di Stefano Mordini
sommario
Venezia 77 Laura Delli Colli Miss Marx, la figlia del comunismo Cinema e pandemia di Luigi Aversa 4 di Renato Marengo
Venezia 77 Le sorelle Macaluso crescono di L.A.
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Venezia 77 Notturno e Padrenostro in concorso di Andrea Carli 8 Venezia 77 Nel segno delle donne di Luigi Aversa
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Venezia 77 SIC 35, fra presente e futuro di Irene Sofi
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Venezia 77 Giornate degli Autori 17: il coraggio di Rodolfo Masi 13 Arrangiami! Il contest delle colonne sonore di Luigi Aversa 14 2
Indipendenti Il sistema Sanità e altri di Francesco Ferri
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VRE - Virtual Reality Experience Sempre più virtuale e più reale di F.F. 22
Miss Marx Storia di Eleanor, la figlia più piccola
del filosofo Karl, donna libera e ribelle Il film di Susanna Nicchiarelli è uno dei quattro titoli italiani in concorso. La regista romana torna in Laguna a tre anni dal successo nella sezione Orizzonti con Nico, 1988 n n n di Luigi Aversa Qui sopra e in basso a destra: Romola Garai nei panni di Eleanor Marx, Miss Marx. Sotto: l’attrice britannica con Patrick Kennedy, che interpreta Edward Aveling (Foto: Emanuela Scarpa )
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opo Cosmonauta (2009), suo lungometraggio d’esordio, vincitore del premio Controcampo a Venezia 66, e Nico, 1988, miglior film della sezione Orizzonti nel 2017, Susanna Nicchiarelli si riaffaccia in Laguna con il suo nuovo film, Miss Marx. «Tornare a Venezia, per la prima volta in concorso, è un’emozione nuova», rivela la regista, «alcuni dei momenti più belli della mia vita da appassionata di cinema e da regista sono legati alla Mostra. Qui ho visto film meravigliosi, che mi hanno cambiato per sempre. E non dimentico la felicità per l’acco-
glienza riservata al mio primo film e a Nico, 1988». Miss Marx è uno dei quattro titoli italiani in competizione. Racconta la vita della figlia più piccola di Karl Marx, brillante, colta e dallo spirito libero. Eleanor è tra le prime donne ad avvicinarsi al femminismo e al socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico. «Con la sua apparente incongruenza tra dimensione pubblica
e privata», spiega la Nicchiarelli, «la storia di Eleanor Marx apre un abisso sulla complessità dell’animo umano, sulla fragilità delle illusioni e sulla tossicità di certe relazioni. Raccontare la vita di Eleanor vuol dire parlare di temi talmente moderni da essere ancora oggi, oltre un secolo dopo, rivoluzionari. In un momento in cui la questione dell’emancipazione è più che mai centrale, la vicenda di Eleanor ne delinea tutte le difficoltà e le contraddizioni: contraddizioni, credo, più che mai attuali per cercare di “afferrare” alcuni tratti dell’epoca che stiamo vivendo». nnn
Le sorelle Macaluso Cinque donne a Palermo Chi va via, chi resta, chi resiste
In concorso a Venezia 77, il secondo lavoro per il cinema della regista teatrale Emma Dante è una storia corale, tutta al femminile. Arriva nelle sale il prossimo 10 settembre n n n di L.A. Sopra: il cast al completo de Le sorelle Macaluso. Al centro c’è anche la regista Emma Dante, presente anche nella seconda foto qui sotto, mentre spiega una scena a Donatella Finocchiaro
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on grandi emozioni, sette anni fa per la 70ª edizione della Mostra fu presentato a Venezia il mio primo film, Via Castellana Bandiera; oggi con la gioia di una bambina ancora più incantata e felice per la 77ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica tornerò a Venezia con il mio secondo film, Le sorelle Macaluso». Così la regista Emma Dante, che aggiunge: «Spero che questa famiglia di donne di tre generazioni possa far affiorare i ricordi di noi bambine dentro le stanze dell’infanzia dove, strette da un legame fortissimo, siamo state sorelle».
Regista, attrice teatrale e drammaturga, apprezzata dal pubblico e dalla critica per la sua straordinaria capacità comunicativa basata sul ritmo e sul linguaggio del corpo, l’artista palermitana porta sul grande schermo - in concorso nella selezione ufficiale del festival - la sua omonima pièce teatrale, che ha ricevuto il premio Ubu per il miglior spettacolo e la miglior regia. Da lei stessa scritto insieme con Elena Stancanelli e Giorgio Vasta, il film è una produzione Rosamont e Minimum Fax Media con Rai Cinema e arriverà in sala il 10 settembre con Teodora Film.
Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella sono cinque sorelle, nate e cresciute all’ultimo piano di una palazzina della periferia di Palermo. Un appartamento che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. Seguiamo la storia delle cinque donne durante l’infanzia, in età adulta e in vecchiaia. Tra chi va via, chi resta e chi resiste. Nel cast Alissa Maria Orlando, Susanna Piraino, Anita Pomario, Eleonora De Luca, Viola Pusatieri, Donatella Finocchiaro, Serena Barone, Simona Malato, Laura Giordani, Maria Rosaria Alati, Rosalba Bologna, Ileana Rigano. n n n
Rosamont, Minimum Fax Media e Rai Cinema presentano
LE
SORELLE MACALUSO UN FILM DI CON
EMMA DANTE
VIOLA PUSATERI, ELEONORA DE LUCA, SIMONA MALATO, SUSANNA PIRAINO, SERENA BARONE MARIA ROSARIA ALATI, ANITA POMARIO, DONATELLA FINOCCHIARO, ILEANA RIGANO ALISSA MARIA ORLANDO, LAURA GIORDANI E ROSALBA BOLOGNA
DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA
PadreNostro e Notturno In corsa per il Leone d’oro Due titoli coinvolgenti firmati Claudio Noce e Gianfranco Rosi. Dall’Italia degli Anni di piombo alla tragedia della guerra sul confine tra Siria, Iraq e Kurdistan
n n n di Andrea Carli
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ue titoli completano il quartetto di pellicole made in Italy in corsa per il Leone d’oro 2020: Notturno di Gianfranco Rosi e PadreNostro di Claudio Noce. Entrambi i registi hanno dei trascorsi veneziani. Il primo ha trionfato al Lido nel 2013 con il suo documentario Sacro GRA, premiato come miglior film della Mostra di quell’anno, prima volta per un lavoro non di finzione. Il secondo, invece, manca dalla Laguna da undici anni. Qui, nel 2009, aveva portato il suo primo lungometraggio, Good Morning Aman, presentato in concorso alla Settimana internazionale della critica. «Sono onorato di partecipare alla 77a edizione», commenta quest’ultimo, «tornare a Venezia ha un significato particolare e farlo con una vicenda ispirata alla mia famiglia mi rende ancora più orgoglioso e grato». PadreNostro è ambientato a Roma, nel 1976. La vita di Valerio, dieci an8
ni, viene sconvolta quando assiste all’attentato a suo padre Alfonso da parte di un commando terrorista. Da quel momento, la paura e il senso di vulnerabilità segnano i sentimenti di tutta la famiglia. Notturno, invece, è girato nel corso di tre anni in Medio Oriente, fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano. Con questo suo film, Gianfranco Rosi intende raccontare l’umanità oltre il conflitto, la quotidianità che sta dietro le guerre civili, le dittature feroci, le invasioni e le ingerenze straniere, sino alla follia omicida dell’Isis. nnn
In alto: due immagini del documentario di Gianfranco Rosi Notturno. Qui sopra: Pierfrancesco Favino in PadreNostro e qui accanto la locandina del film di Claudio Noce
VENEZIA 77
Il cinema è vivo
n n n di Luigi Aversa
Foto: Gianni Fiorito
Un programma ricco e variegato nel segno della fiducia, della ripartenza e delle donne. Apre la rassegna, mercoledì 2 settembre, Lacci; chiude, sabato 12, Lasciami andare
È
Lacci di Daniele Luchetti, il film di apertura, fuori concorso, dell’edizione numero 77 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia - diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia - che si tiene dal 2 al 12 settembre. A presentare la cerimonia di apertura, quest’anno, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), è Anna Foglietta. L’attrice romana guiderà anche la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e proiettato il film di Stefano Mordini Lasciami andare. Un’edizione senza precedenti, primo grande evento cinematografico internazionale nell’era del Covid-19, ha comunque in
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Foto: Andrea Pirrello
concorso diciotto titoli. Tra questi anche quelli di due veterani come l’israeliano Amos Gitai, presente con Laila in Haifa, e il russo Andrei Konchalovsky, in competizione con Dear Comrades (Cari compagni). «Per dirla con Bob Dylan, il programma della Mostra di quest’anno contiene moltitudini: di film, di generi, di prospettive». Il direttore artistico Alberto Barbera racconta così l’edizione 77 della rassegna lagunare. «I film invitati sono un numero consistente e solo di poco inferiore alle tradizionali proposte veneziane», continua Barbera, «segno che il cinema non è stato travolto dallo tsunami della pandemia, ma conserva una vitalità invidiabile. La selezione offre poi una variegata
Italian Pavilion
Néo Kósmo di Togliani in anteprima al Lido
S
In apertura: Lacci di Daniele Luchetti. Più in basso: Lasciami andare di Stefano Mordini. Qui sopra, dall’alto in senso orario: The Duke, Paolo Conte, Via con me e Molecole
alternanza di approcci diversi, nella consapevolezza che la Mostra non possa esimersi dal rappresentare la ricchezza e la varietà del cinema. Per cui ci sono, anche quest’anno, film d’autore, commedie, documentari, film horror e gangster movies. Manca qualche grande titolo spettacolare, bloccato dal lockdown che ancora condiziona la programmazione delle uscite dei film hollywoodiani più attesi, ma ciò che conta è che il programma della Mostra conferma la vivacità del cinema contemporaneo, affidata a un ricambio generazionale di estremo interesse, del quale fa parte anche la componente femminile. Nel concorso di Venezia 77, quasi la metà sono film diretti da donne, selezionati esclusivamente in base a criteri di qualità: una percentuale senza precedenti che confidiamo sia di buon auspicio per il futuro». Oltre alle nostre Emma Dante e Susanna Nicchiarelli, infatti, nella selezione ufficiale di Vene-
Foto: Daniela Zedda
zia 77, presieduta da una donna, l’australiana Cate Blanchett, c’è una quantità non indifferente di registe, provenienti da diverse latitudini. In concorso ci sono Mona Fastvold, norvegese che vive in America, con The World to Come; Nicole Garcia con Amants; la polacca Małgorzata Szumowska con Never Gonna Snow Again; Julia Von Heinz, tedesca di Berlino, con And Tomorrow the Entire World; la bosniaca Jasmila Žbanić con Quo Vadis, Aida? e la cinese Chloé Zhao con Nomadland, girato negli Usa. Fuori concorso, poi, c’è la statunitense Regina King con One Night in Miami («un film che non potrebbe essere più in sintonia con gli avvenimenti degli ultimi mesi e la necessità di combattere ogni forma di razzismo», ha detto Barbera) e soprattutto Ann Hui con Love After Love, una delle registe più acclamate di Hong Kong, alla quale verrà conferito il Leone d’oro alla carriera. n n n
i parla anche di fantascienza e di universi distopici alla 77a Mostra di Venezia. Venerdì 11 settembre alle 15.00, presso l’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior, è attesa l’anteprima assoluta del trailer di Néo Kósmo, il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Adelmo Togliani, con Giorgia Surina nel ruolo di Alèsia (foto), una tata androide alle prese con una famiglia di umani totalmente schiava della realtà virtuale. Il corto è una produzione Santa Ponsa Film, realizzata con il contributo di Mibac e Apulia Film Commission. Adelmo Togliani, già attore e autore per il cinema, la tv e il teatro, da qualche anno è passato con successo anche dietro la macchina da presa, firmando opere capaci di sollevare profondi interrogativi e ottenendo premi e riconoscimenti in Italia e nel mondo. Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua visione del futuro che ci attende: «Siamo in un futuro dispotico dove Néo Kósmo è la realtà virtuale a cui una famiglia medio-borghese come tante si collega ogni giorno. Nel futuro che ho immaginato, è nel virtuale che si consumano le nostre vite, fatte di lavoro, studio e tempo libero. In un mondo fatto di persone che nemmeno dentro casa comunicano più, chiusi in una vita parallela accessibile da un casco VR, sarà una tata-robot a farci capire cosa resta dell’empatia umana. Ho scritto la sceneggiatura motivato forse dalla delusione che provo nel vedere l’uomo buttarsi letteralmente via. L’estrema virtualizzazione di noi stessi ci fa dimenticare il ruolo dell’uomo nel mondo. Auspico un nuovo umanesimo, ma siamo a un bivio, e l’unico possibile potrebbe essere il transumanesimo: un potenziamento delle nostre capacità cognitive e fisiche in modo non naturale».
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Opere prime da tutto il mondo con tanta Italia: Non odiare, in concorso; The Book Vision e The Rossellinis, eventi speciali
35. Settimana della Critica
Nel presente verso il futuro In alto: l’immagine della SIC 35. Sotto, da sinistra: Alessandro Gassmann in Non odiare, 50 o dos balenas se encuentran en la playa, The Book of Vision
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oter celebrare questa 35a edizione della Settimana Internazionale della Critica di Venezia è in sé un evento epocale», sottolinea il delegato generale della SIC Giona A. Nazzaro, «dopo aver vissuto tutti insieme uno dei momenti più drammatici di sempre del nostro Paese, il cinema e la cultura si mettono in gioco per offrire un segnale di rinascita concreto. Il cinema è un contenitore di visioni, come ci ricorda The Book of Vision, il nostro evento di apertura diretto da Carlo S. Hintermann. Fra le opere prime scelte per il concorso, ci sono film cala-
n n n di Irene Sofi
ti nel presente e proiettati verso il futuro. Lituania, Messico, Stati Uniti, Danimarca, Ucraina, Turchia. E tanta Italia». Oltre al film di Hintermann (“un’immersione fantasmagorica in una dimensione alternativa del cinema”), infatti, in concorso c’è Non odiare di Mauro Mancini, cinema civile che va dritto al cuore, con un Alessandro Gassmann misurato e superlativo. A chiudere la rassegna, fuori competizione, troviamo poi l’attesissimo The Rossellinis, la storia della famiglia Rossellini evocata da uno sguardo affettuoso e disincantato, quello di Alessandro
Rossellini, figlio di Renzo, nipote di Roberto. Gli altri film del concorso sono il messicano 50 o dos balenas se encuentran en la playa, nerissimo romanzo di formazione di Jorge Cuchí; Hayaletler, spaccato della Turchia odierna firmato da Azra Deniz Okyay; Pohani dorogy, sul conflitto in Ucraina, di Natalya Vorozhbyt; il poliziesco danese Shorta di Anders Ølholm e Frederik Louis Hviid; il potente dramma sociale Usa Topside di Celine Held e Logan George; e infine, Tvano Nebus (Lituania), riflessione sulla guerra di Marat Sargsyan. n n n
Giornate degli Autori 17 Il coraggio come risposta alla difficile stagione del cinema mondiale
Un grande e avventuroso viaggio attraverso le cinematografie di tutto il pianeta. Con l’Italia in prima fila n n n di Rodolfo Masi
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ome da tradizione, si svolgono in parallelo con la Mostra di Venezia (2-12 settembre) le Giornate degli Autori, rassegna presieduta da Andrea Purgatori e di cui Giorgio Gosetti è il delegato generale, che giunge alla sua XVII edizione. Fra le tante novità di quest’anno c’è la prima volta di Gaia Furrer come responsabile artistica della selezione ufficiale. Il carattere generale del programma delle GdA 17 è improntato al tema del coraggio e concepito come una risposta alla difficile stagione del cinema mondiale. «In un anno oggettivamente difficile», dice Andrea Purgatori, «le Giornate avviano un percorso di rinnovamento e crescita che ci proietta nel futuro». Sono dieci i film in concorso di cui cinque opere prime, quattro gli eventi speciali e undici titoli selezionati nelle rinnovate Notti Veneziane, per un totale di ventisei nazionalità e undici donne dietro la macchina da presa. Il viaggio di quest’anno parte dalla Cina rurale degli anni ‘90 con Mama, esordio di Li Dongmei, prosegue per la Palestina con 200 Meters di Ameen
Nayfeh, co-prodotto con l’Italia. Poi si va nella Russia siberiana con The Whaler Boy dell’esordiente Philipp Yuryev, e a Mosca con Conference di Ivan I. Tverdovskiy. Quindi si transita in Ungheria con Preparations to Be Together for an Unknown Period of Time di Lili Horvát. E poi Serbia, Slovenia, Bosnia, unite dal commovente Oasis di Ivan Ikić. E l’Italia, naturalmente, con la tragedia Spaccapietre dei fratelli De Serio; la Francia di Honey Cigar, esordio di Kamir
Aïnouz. Dal Canada arriva SaintNarcisse di Bruce LaBruce e dagli Usa Residue di Merawi Gerima. Si scende, infine, nel Cile di Pinochet con Tengo miedo torero di Rodrigo Sepúlveda. Tra gli eventi speciali fuori concorso, il road movie di Giorgia Farina Guida romantica a posti perduti. Est di Antonio Pisu inaugura le Notti veneziane, dove c’è anche Elisa Fuksas con iSola. Infine, da non perdere, il film di Peter Marcias, Nilde lotti, il tempo delle donne. nnn
Sopra, da sinistra, in senso orario: il poster delle GdA 17, Guida romantica a posti perduti, Spaccapietre. In basso, da sinistra: Est, iSola, Paola Cortellesi, narratrice di Nilde Iotti, il tempo delle donne
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Arrangiami!
Il futuro della musica per il cinema è già qui Il Contest per autori di colonne sonore, organizzato dal Gruppo Editoriale Bixio con il MEI, entra nel vivo. Appuntamento il 15 settembre per il Face2Face e l’annuncio degli 8 semifinalisti n n n di Luigi Aversa In apertura: la mostra C.A. Bixio Musica e Cinema nel ‘900 italiano, dove si terrà il Face2Face del 15 settembre. Qui sopra: Franco Bixio. Pagina accanto, dall’alto in senso orario: Renato Marengo, Verdiana Bixio, Italo Moscati, Giordano Sangiorgi, Massimiliano Bruno, Marco Dentici
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i sono concluse le prime fasi del contest Arrangiami! 100 anni per il futuro, che ha visto il grande successo dell’iniziativa, realizzata da Casa Bixio con la collaborazione del MEI, con ben 435 musicisti iscritti che hanno arrangiato con il loro gusto giovane (il contest era riservato a musicisti dai 18 ai 35 anni) brani anche centenari, scelti tra i 50 messi a disposizione dalla casa editrice in occasione delle celebrazioni del centenario della sua fondazione, avvenuta a Milano in Galleria del Corso ad opera di Cesare Andrea Bixio.
La giuria di esperti è al lavoro per individuare gli arrangiamenti migliori o più originali che decreteranno gli 8 semifinalisti del Contest. L’annuncio verrà dato il 15 settembre in occasione del Face2Face, presso il Museo delle Civiltà di Roma, dove è allestita la mostra C.A. Bixio Musica & Cinema nel ‘900 italiano, dedicata al grande compositore. Sono stati invitati tutti i partecipanti al Contest che ne hanno fatto richiesta prenotandosi. Questi avranno la possibilità, davvero unica, voluta da Franco Bixio, figlio del grande compositore e presidente
del gruppo editoriale omonimo, di incontrare professionisti del settore nel quale ambirebbero affacciarsi, quello delle colonne sonore per cinema e televisione. In occasione del Face2Face, produttori, registi, compositori, editori, tecnici e specialisti del mondo delle colonne sonore avranno modo di incontrare, conoscere e valutare i giovani compositori. «Cento anni fa, nel 1920, mio padre (Cesare Andrea Bixio, ndr) fondò a Milano in Galleria del Corso la prima casa editrice di musica popolare italiana e subito si circondò di autori e musicisti
Testimonial
Musica da brividi con Claudio Simonetti
L giovani come lui, pubblicando, oltre alle sue canzoni, quelle di tanti artisti esordienti divenuti poi famosi», ricorda Franco Bixio. «Dopo cento anni, anche noi abbiamo voluto celebrarlo cercando giovani arrangiatori e futuri interpreti di colonne sonore, offrendo loro reali possibilità di entrare nel settore musicale a livello professionale. Per fare questo, proprio alla ricerca di nuovi autori, abbiamo organizzato un Contest riservato ai giovani musicisti in grado di creare nuovi arrangiamenti su brani celebri. Al Contest, organizzato in collaborazione col MEI, si sono iscritti ben 435 musicisti. Un numero altissimo, soprattutto se si considera che i partecipanti hanno lavorato tra le difficoltà causate dalle regole sanitarie dell’emergenza Covid-19, che vietavano assembramenti, utilizzo di sale di registrazione, per non parlare delle difficoltà per le band di vedersi e suonare assieme. Arran-
giare presuppone una professionalità e attitudini che vanno oltre il semplice saper suonare e comporre, questa grande partecipazione ci ha anche confermato che sono tanti, tra i giovani musicisti di oggi, a essere interessati ad avvicinarsi al mondo delle colonne sonore, ad aver voglia di provare ad arrangiare e a comporre musica per il cinema». Giordano Sangiorgi, presidente del MEI, sottolinea che «Arrangiami! è un’occasione unica per i musicisti under 35, per chi pensa di poter rielaborare con originalità musiche e canzoni famose e avvicinarsi al mondo delle colonne sonore. Con il contest ci si può esibire al MEI a Faenza, vincere premi importanti, firmare un accordo con la Cinevox Record ed entrare ufficialmente nel mondo della musica per il cinema». Gli fa eco Renato Marengo, direttore artistico di Arrangiami!, nonché direttore di Cinecorriere: «Casa Bixio con questo Contest
eader dei Goblin, Claudio Simonetti è uno dei più noti autori di colonne sonore di successo. Ha lavorato con Dario Argento e altri autori di genere horror. È molto amato in tutto il mondo ed è considerato uno dei protagonisti indiscussi del Prog italiano. Nei prossimi giorni partirà per un tour che lo vedrà protagonista di concerti sui palchi di tante città italiane e straniere. Figlio d’arte, il padre Enrico è stato anche lui autore di tante musiche per il cinema e per la Rai, Claudio è legato da anni al Gruppo Editoriale Bixio, con cui ha realizzato alcuni dei suoi più grandi successi, da Profondo Rosso a Phenomena, e venduto milioni di copie dei suoi album. Claudio Simonetti è uno dei professionisti del mondo del cinema e della musica da film che incontreranno i partecipanti al contest Arrangiami! 100 anni per il futuro il 15 settembre al Museo delle Civiltà di Roma nel corso di un Face2Face. Claudio Simonetti sarà presente anche all’evento MEI di Faenza per le fasi finali e la premiazione del Contest. Si esiberà al piano al Teatro Masini il 3 ottobre, eseguendo alcune delle sue più celebri composizioni.
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Sopra: una carrellata delle copertine delle colonne sonore più riarrangiate dai partecipanti al contest Arrangiami! 100 anni per il futuro. Il Gruppo Bixio ha messo a disposizione 50 titoli del catalogo Cinevox Record
ha aperto un primo varco per avvicinare i più talentuosi al settore. L’incontro del 15 settembre tra i partecipanti e alcuni tra i più prestigiosi responsabili del settore cinema, musica per film, critica, compositori di colonne sonore, servirà a chi è realmente interessato a fare di questa passione anche la propria professione. Sarà l’occasione di avere un primo importantissimo contatto con editori, produttori, registi, music supervisor e altre figure, spesso difficili da contattare per un emergente, sia pur di talento, ma sconosciuto, che vorrebbe farsi ascoltare e conoscere proprio dai responsabili dell’indutria cinematografica e musicale. Questo Face2Face è il primo di una serie di appuntamenti che
Casa Bixio ha intenzione di proporre, in primis ai partecipanti del Contest, ma anche a tutti quei musicisti che vorrebbero intraprendere il lavoro di autori di colonne sonore. Casa Bixio con la Cinevox Record, casa discografica che ha pubblicato le più celebri colonne sonore dei grandi compositori del cinema italiano Ennio Morricone, Nino Rota, Nicola Piovani, Claudio Simonetti, Brian Eno, Keith Emerson, Pino Donaggio, Armando Trovajoli, Riz Ortolani, Vince Tempera, Fabio Frizzi, Andrea Guerra -, intende, anche grazie a questo Contest, scoprire nuovi autori da perfezionare, da aiutare nell’apprendimento del lavoro di autore di colonne sonore, proponendosi di affiancare nuovi autori di ta-
lento alle grandi firme che da anni fanno del catalogo Bixio una delle case editrici internazionali più importanti di musica per il cinema. Oltre al Face2Face, quindi, al termine del quale verranno annunciati gli otto semifinalisti scelti dalla giuria, Casa Bixio ha in mente di creare, in occasione del centenario della fondazione e nel nome di C.A.Bixio, una vera e propria Bixio Academy, un’accademia professionale per autori, tecnici e professionisti della colonna sonora, che darà la possibilità, a chi reputi di esserne predisposto, di imparare a realizzare musica per il cinema, per poter lavorare in futuro con produzioni cinetelevisive. L’incontro dei giovani arrangiatori con gli esperti e professionisti del settore servirà anche per aver modo di conoscere meglio e valutare ogni concorrente da parte di Franco Bixio e dei prestigiosi addetti ai lavori che potranno a loro volta ascoltare, valutare iniziare a conoscere probabili nuovi autori di musica per le immagini». Questi i personaggi che i partecipanti al Contest incontreranno al Face2Face: Franco Bixio,
La musica illustrata Scuola Romana Fumetti
T
ra i progetti collegati ad Arrangiami! e alla nascita della Bixio Academy è allo studio, sulla scia del successo del Contest - che ha portato celebri canzoni del passato e brani storici legati a grandi film nuovamente all’attenzione dei più giovani - un’idea che intende coinvolgere un altro settore molto seguito, quello dei fumetti e della grafica. Con la collaborazione della Scuola Romana dei Fumetti si vorrebbe lanciare un nuovo Contest, sempre collegato a una selezione di celebri brani di Casa Bixio, per stimolare idee per le copertine dei dischi dei nuovi arrangiamenti. L’obiettivo de La musica illustrata, questo il titolo suggerito, sarebbe quello di illustrare le copertine degli 8 brani arrangiati dai semifinalisti del concorso, ma pure quello di aprire un canale tra Casa Bixio e i fumettisti italiani anche per iniziative future.
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Testimonial
Donella e il periodo francese di C.A. Bixio
CEO Gruppo Editoriale Bixio; Giordano Sangiorgi, presidente MEI; Renato Marengo, direttore artistico Arrangiami!, giornalista e produttore musicale; Verdiana Bixio, CEO Publispei, produttore (Un medico in famiglia, I Cesaroni, È arrivata la felicità); Rosario Rinaldo, CEO Cross Productions, produttore cinematografico (Rocco Schiavone, Il cacciatore, Skam Italia); Massimiliano Bruno, regista, attore, sceneggiatore (Nessuno mi può giudicare, Viva l’Italia, Non ci resta che il crimine); Marco Testoni, compositore e music supervisor; Claudio Simonetti (Goblin), compositore e testimonial del Contest; Marco Dentici, regista e scenografo; Italo Moscati, regista, sceneggiatore e scrittore; Massimo Privitera, direttore ColonneSonore.net; Fabrizio Galassi, direttore artistico PIVI (Premio Italiano Videoclip Indipendente); Lello Savonardo, docente e responsabile Osservatorio Giovani università Federico II di Napoli; Adelmo Togliani, regista; Luigi Aversa, vicedirettore Cinecorriere; Paolo Zefferi, giornalista RaiNews 24. Per partecipare agli incontri occorre prenotarsi (tutte le indicazioni sono pubblicate sulle pagine facebook del Gruppo Editoriale Bixio e di Arrangiami!).
Al termine dell’incontro verranno comunicati i nomi degli 8 semifinalisti, che dal giorno dopo verranno messi in votazione popolare sul canale Youtube Cinevox. I tre arrangiatori più votati verranno quindi inviati al MEI di Faenza, dove, il 3 ottobre, presso il Teatro Masini, i loro lavori verranno ascoltati e votati da una giuria di esperti. Testimonial della serata finale saranno Claudio Simonetti, che eseguirà alcune sue celebri colonne sonore; e Donella Del Monaco, leader degli Opus Avantra, che presenterà un video con un brano da lei dedicato al periodo parigino di C.A.Bixio, un successo della grande soubrette francese Mistinguett, Cette chanson si tendre. I testimonial premieranno i vincitori assieme a Franco Bixio, al nostro direttore Renato Marengo e a Giordano Sangiorgi, presidente del MEI. Al primo classificato andrà il premio di duemila euro e il Cd d’Oro Cinevox-Mei, al secondo e al terzo classificato andranno 500 euro. I tre finalisti entreranno a far parte dello staff di artisti della Bixio Edizioni e i brani da loro arrangiati saranno proposti per nuove produzioni di cinema e tv. nnn
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on Claudio Simonetti, Donella Del Monaco sarà testimonial delle fasi finali della premiazione del Contest Arrangiami! 100 anni per il futuro, a Faenza il 3 ottobre. In quell’occasione, presenterà il video di un suo nuovo brano, Cette chanson si tendre, un omaggio in francese a La canzone dell’amore – meglio nota come Solo per te, Lucia – brano composto da C.A. Bixio per il primo film sonoro italiano nel 1930 e portato al successo, anche in Francia, dalla grande soubrette del Casino de Paris, Mistinguett (foto sotto). Il video, registrato da Donella presso i giardini della sua associazione Chez Donella a Treviso, propone un brano eseguito in francese da Donella, con alcuni elementi di Opus Avantra, tra avanguardia e tradizione, cifra identificativa dello stile Prog che caratterizza l’apprezzata formazione. Viene proposto da Donella con un arrangiamento del compositore Paolo Troncon, prestigioso musicista che si affianca alla sua formazione. Cette chanson si tendre è la prima di una serie di canzoni, frutto di una ricerca personale di Donella sull’avanguardia francese degli anni Venti, che faranno parte del nuovo cd in preparazione dell’artista veneta, dedicato al periodo parigino di C.A.Bixio e alle sue frequentazioni dei più noti protagonisti della scena artistica transalpina dell’epoca e con i quali il Maestro collaborò per circa cinque anni. Al nuovo lavoro di Donella Del Monaco, oltre agli Opus Avantra, partecipa anche Paolo Troncon. 17
Laura Delli Colli Cinema e pandemia
Il settore dell’audiovisivo è in sofferenza: la presidente Sngci e della Festa di Roma ci spiega come farlo sopravvivere alla più grande crisi sanitaria dell’era contemporanea n n n di Renato Marengo
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In alto: Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e della Festa del Cinema di Roma
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ome si sta organizzando in Italia il mondo del cinema? Quali sono i provvedimenti urgenti per consentire al settore di ripartire? Lo chiediamo a Laura Delli Colli, presidente Sngci e della Festa del cinema di Roma. «Per il cinema, e in genere per il mondo dell’audiovisivo, la situazione è ancora drammatica. In un 2020 iniziato benissimo, la pandemia ha interrotto una stagione importante e il primo effetto è stato il crollo del box office. Nel primo semestre del 2020 le sale, secondo stime Anica, hanno perso più del 40% del fatturato annuo. Oltre la crisi del pubblico, quella della distribuzione, dei set e un rallentamento delle nuove produzioni. Quando è esplosa la pandemia si sono fermati ven-
ti set e una settantina non hanno neppure cominciato. Ad aggravare la situazione, il crollo degli investimenti pubblicitari, che ha ridotto i ricavi dei broadcaster con ripercussioni negative anche sulla produzione dei nuovi contenuti. Unica nota in controtendenza, il boom dello streaming, che ha registrato un’impennata, sia di contatti che di nuovi abbonati. Questo nuovo contesto potrebbe essere un’occasione per avviare un cambiamento delle strategie distributive, accelerando sullo spostamento di contenuti online. L’impatto del Covid-19, comunque, non è stato uguale per tutta la filiera. I distributori hanno forse avuto più di altri la possibilità di recuperare anche titoli dalla propria library sulle piattafor-
me, in attesa di poterla arricchire con nuovi contenuti quando tutto ripartirà a un ritmo normalizzato. Ma i più penalizzati sono stati esercenti e produttori». La Fondazione Cinema per Roma, di cui sei presidente, come si è riorganizzata? A Roma non ci sono giurie né premi, se non i due riconoscimenti alla carriera decisi dal direttore. Per questo, è ovvio che il lavoro in corso sia orientato a mantenere standard di qualità considerando una formula mista: Festa dal vivo, dal 15 al 25 ottobre, se e per quanto si potrà fare, soprattutto con gli Incontri ravvicinati di Antonio Monda che ne sono il cuore. Ma prevediamo novità ‘decentrate’, abolendo la tensostruttura, optando invece su un
Qui sopra: Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Qui accanto: i fratelli D’Innocenzo, vincitori del Nastro d’Argento 2020 con il film Favolacce
progetto condiviso con Roma Capitale, perché le repliche si facciano nelle sale cinematografiche. Ovviamente ci sarà lo streaming, su una piattaforma che consentirà di avere anche un ‘piano B’, per un’eventuale emergenza. La Fondazione può essere d’aiuto al settore allo stremo? Già riuscire a mettere in cantiere la Festa è una risposta chiara. E mi sembra un segno di solidarietà e di coraggio per tutto il settore e per gli spettatori. Bisogna vincere il Covid, eludere i rischi del contagio e battere la paura. Senza la grande distribuzione in sala, come possono rientrare dei costi i produttori? Ci stanno provando con tutti gli strumenti messi a disposizione, in primis dallo Stato: cassa integrazione, sostegno per le sanificazioni, supporti per ricominciare. Certo, non basta, ma ciascuno sta facendo il suo. E il governo, con il ministro Franceschini, non ha fatto mancare il suo sostegno. Come si sta organizzando la
distribuzione con le sale aperte solo in parte? Le piattaforme a pagamento riescono a sopperire all’impossibilità di vedere le opere in pubblico? Le piattaforme hanno rivelato una capacità di aggregazione che continua a essere importante anche in vista della ripresa in sala. Non credo abbiano fatto concorrenza alle sale, anzi hanno tenuto alta l’attenzione per il grande schermo alimentando curiosità. Se i film non vanno in sala, partecipano ugualmente a premi e rassegne anche se vengono visti solo in tv? Non pensi che anche la Rai in queste circostanze dovrebbe fare qualcosa? La Rai ha già fatto qualcosa, per esempio offrendo la visione di diverse pellicole su Raiplay, una piattaforma molto importante per la circolazione di film che altrimenti sarebbero stati soffocati da produzioni più forti o dal tempo di attesa per tornare in sala. Durante l’emergenza, la Rete si è dimostrata utile per conve-
gni, conferenze, didattica ecc. Il prof. Lello Savonardo della Federico II di Napoli, in un’ampia intervista pubblicata su cinecorriere.it, spiega come la generazione 2.0, la Bit Generation, stia risolvendo i problemi pratici di comunicazione, apprendimento e divulgazione, dando vita a un nuovo approccio alle tecnologie. Sicuramente la Rete è diventata uno strumento insostituibile e non c’è bisogno di spiegare perché, dopo quello che è avvenuto durante il lockdown. Rigorose regole sanitarie sui set, restrizioni per il pubblico nei luoghi chiusi, difficoltà a consegnare i premi e di partecipazione per chi viene dall’estero, come ci si sta organizzando in questo senso? C’è una disciplina ferrea per i set in ripresa. Tamponi e verifiche settimanali attraverso esami sierologici. Se l’attività di produzione non riuscirà a ripartire, entreremo in una crisi di prodotto per
Sopra, da sinistra: Gabriele Salvatores, ideatore del progetto Viaggio in Italia, documentario collettivo di Rai Cinema che raccoglie le testimonianze video degli italiani durante il lockdown; Lello Savonardo, sociologo dell’università Federico II di Napoli
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Qui sopra: l’Auditorium Parco della Musica di Roma durante la Festa del Cinema
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mancanza di contenuti. E questa è una delle incognite del contesto di mercato post Covid. Il lockdown ha prodotto cambiamenti strutturali nel comportamento dei consumatori, ma anche per quanto riguarda la produzione. Un tema su cui lavorare è l’investimento sull’innovazione. Va da sé, però, che le imprese avranno bisogno di rafforzare la struttura finanziaria con un più facile accesso alla liquidità. L’industria del cinema in Italia significa oltre duemila aziende che danno occupazione a 250 mila persone. È un settore con un fatturato di 4 miliardi di euro, che negli ultimi sei anni ha registrato una crescita media del 6%. Ma è anche tra quelli più devastati dall’emergenza. Per questo credo sia fondamentale guardare alla novità, perché l’innovazione è la leva fondamentale per il cambiamento. Con il decreto liquidità, il governo ha già previsto nuove soluzioni, non solo per i finanziamenti fino a trentamila euro, ma anche per quelli fino a 800 mila. Sono stati già erogati più di un miliardo e 300 milioni di euro a circa sessantamila aziende che hanno presentato le richieste per un finanziamento fino a trentamila. Come può reagire il cinema?
Con la stessa capacità di reazione che ha avuto in altri momenti difficili. Non è nel dopoguerra che è nato il neorealismo? Nonostante tutto, la creatività non si ferma, durante il lockdown abbiamo visto concerti fatti in casa, la musica nei cortili ecc. Al contest Arrangiami!, riservato agli under 35, in piena pandemia si sono iscritti 435 giovani musicisti, realizzando nuovi arrangiamenti di celebri musiche per il cinema. Anche se per gruppi e orchestre suonare assieme è quasi impossibile, la musica non si ferma. Succede anche per il cinema? In qualche modo sì. Considerate le tante iniziative spontanee che hanno raccontato e stanno raccontando i giorni del lockdown. Vedremo cosa ci mostrerà la raccolta di testimonianze di Gabriele Salvatores. Ma i documentari saranno più d’uno. La consegna dei Nastri d’Argento, nonostante tutto, è avvenuta regolarmente. Un tuo commento sull’edizione di quest’anno e qualche anticipazione sulla Festa di Roma 2020. I Nastri, dopo un esordio in streaming con 40 mila collegamenti per lanciare le cinquine,
sono stati una scommessa vinta, anche grazie alla tv, e sono andati dal vivo in Italia. Quanto alla Festa, offrirà tutto quello che sarà possibile dal vivo, utilizzando, come ho già detto, anche lo streaming. Abbiamo già annunciato, tra i primi titoli, il documentario su Totti dalla sua autobiografia, perché avremo come sempre un mix tra quanto la direzione artistica sceglie nel rispetto di una linea editoriale fatta di alta qualità sia nell’offerta dei film che nella possibilità di avere ospiti. Senza però avere anche un quadro di iniziative ‘pop’ che in una Festa di qualità non potranno mancare. Cosa succede a Venezia col premio Soundtrack Stars? Una nuova edizione per premiare la migliore colonna sonora tra i film in concorso, come sempre. E un premio alla carriera, nella tradizione di sempre. Appuntamento a Venezia, per questo, aspettando poi di vederci alla Festa di Roma. Uno sguardo, al futuro? Un augurio per la ripresa? Tornare al lavoro, Questa è la normalità e riprendere ad andare al cinema, consapevoli che il cinema appartiene non solo ai titoli di testa ma molto, moltissimo, anche a quelli di coda. nnn
Indipendenti Da Nord a Sud
Un documentario ambientato in uno dei rioni più difficili di Napoli, Il sistema Sanità, e un film d’impegno civile, La guerra a Cuba: da vedere
n n n di Francesco Ferri
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In alto, accanto al titolo: la locandina de Il sistema Sanità. Più sotto: una scena del film. Qui sopra: Laura Pizzirani ne La guerra a Cuba
pproda ai festival e, a brevissimo anche in sala, Il sistema Sanità - Le pietre scartate, un film che è prima di tutto la storia di un sogno e di un miracolo. Andrea De Rosa e Mario Pistolese firmano una produzione Upside, realizzata grazie all’Apulia Film Commission e alla Fondazione Con il Sud. Al centro un territorio, il famigerato Rione Sanità di Napoli, e la storia di una scommessa con l’umanità e la bellezza. Il Rione Sanità, infatti, è al centro di un esperimento di economia circolare guidato da Antonio Loffredo, parroco visionario e illuminato e dal prezioso supporto di Ernesto Albanese. Dai primi anni del 2000 è in atto un processo unico di rigenerazione urbana e culturale che partendo dagli ultimi, dalle “pietre scartate diventate testate d’angolo”, ha dato vita a un dedalo di cooperative ed enti che lavorando costantemente con e per il territorio hanno trasformato il volto e il cuore del rione. Giocando sul doppio binario della narrazione
documentaristica e del racconto teatrale in prima persona di immaginari protagonisti di storie di quartiere, il documentario analizza quello che ormai è stato definito da molti come un vero e proprio “sistema” di sviluppo che partendo dal valore della cultura e della bellezza ha saputo creare economia e speranza. In tutt’altra zona d’Italia - fra Valsamoggia, Spilamberto e Savignano sul Panaro, nel bolognese è ambientato La guerra a Cuba.
Stem Cell Se il cinema racconta la medicina
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hriller diretto da Giuseppe Di Giorgio - e interpretato dallo stesso Di Giorgio, con Roberta Barbiero, Pietro Sala, Alberto Sette, Lorenzo Marangon, Monica Russo, Marco Speziali, Elisa Potenza, Jessica Resteghini, Luca Gatta, Enzo Stasino, Piergiuseppe Francione, Vera Castagna e Luca Varone - Stem cell racconta la storia di un brillante neurochirurgo che viene trovato assassinato nella sua stessa sala operatoria. Il quadro è raccapricciante. Il commissario Lorenzo Aliprandi e la sua squadra lottano contro il tempo per fermare un killer che non smette di uccidere lasciandosi alle spalle solo una lunga scia di sangue. Tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Gaetani, neurochirurgo di professione, Stem Cell affronta i grandi temi della Sanità e delle sue istituzioni. Con un’attualità mai tanto pregnante come in questi tempi. (F.F.)
La quotidianità è turbata da uno sciopero degli operai di una delle fabbriche della zona. Ma poi arriva una giornalista in caccia di notizie: pronta a tutto… Nel proliferare di fake news il malcontento cresce e insofferenza e violenza iniziano a serpeggiare. Nato sull’onda di un progetto di educazione all’integrazione, La guerra a Cuba (Emera Film) è un film corale di Renato Giugliano con Younes El Bouzari, Marco Mussoni, Luigi Monfredini, Elisabetta Cavallotti, Lorenzo Carcasci, Ousman Jamanka, Laura Pizzirani. Scritto dallo stesso Giugliano con Mario Mucciarelli. Dall’osservatorio della provincia e del piccolo centro si getta uno sguardo su una società sgretolata, i cui cittadini finiscono per diventare vittime di falsi miti e di odiatori seriali. In un mondo infarcito di frustrazioni e in cui sempre di più i media sono succubi dei click, in un attimo si genera il mostro che nnn è sempre l’altro... 21
VRE torna a Roma Sempre più virtuale e più reale Fra gli ospiti della seconda edizione della manifestazione, che si terrà dal 16 al 18 ottobre, Maria Guta, Gilles Jobin e Celine Tricart
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al 16 al 18 ottobre 2020: sono queste le date della seconda edizione del VRE - Virtual Reality Experience, il festival internazionale ideato e diretto da Mariangela Matarozzo e dedicato al mondo dell’audiovisivo immersivo: dalle arti alla medicina, dal business alla valorizzazione del patrimonio culturale, al gaming. Totalmente gratuito, grazie alla partnership con VeeR - utilizzata, fra gli altri, anche dal Festival di Cannes - la selezione ufficiale, durante i giorni della manifestazione, sarà fruibile ovunque nel mondo e in qualsiasi momento. Questa seconda edizione, inserita all’interno della Festa del Cinema di Roma, avrà una duplice veste: le opere in concorso e le talk saranno disponibili in digitale, mentre le VR Experience e
n n n di F.F. le live performance si terranno on site fra Villa Maraini e altre location della Capitale. Fra gli ospiti reali e virtuali di questa edizione ci saranno, direttamente da Locarno, la performer Maria Guta e Adrian Ganea con Cyberia; Gilles Jobin, che trasformerà gli ospiti del VRE in danzatori e li introdurrà fra le mura del ginevrino Eaux-Vives; e l’esperta di VR Celine Tricart, vincitrice al Tribeca e Venezia 76, nonché Presidente della Giuria Venice VR Expanded 2020. Tanti temi, molte sfaccettature di un solo grande nuovo sguardo sul mondo e sulla creatività. Con l’obiettivo e il sogno di fare della Tecnologia lo strumento per un nuovo Umanesimo, grazie allo straordinario potere dell’arte della narrazione che le tecnologie nnn immersive offrono.
Sopra: un’immagine del VRE Virtual Reality Experience. Qui accanto: Maria Guta
Soundtrack City: la web tv delle colonne sonore
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asce Soundtrack City, la web tv delle colonne sonore. Presente nelle principali piattaforme social e interamente dedicato alla musica per immagini, è un format ideato e condotto dal musicista e music supervisor Marco Testoni, con Massimo Privitera e con il nostro direttore Renato Marengo. Quando si parla di cinema si dimentica troppo spesso la parte meno visibile del film: la colonna sonora. Soundtrack City va quindi a colmare un vuoto, quello dell’approfondimento con i protagonisti del vasto mondo della musica per immagini: dal cinema alle serie tv, dai videogiochi agli spettacoli multimediali, dai libri all’informazione. Nei primi cinque mesi di programmazione si sono avvicendati tanti ospiti, tra l’altro vincitori dei massimi premi nazionali del settore: Orchestra di Piazza Vittorio (David di Donatello), Pasquale Catalano (Nastri d’Argento), Pericle Odierna (Globo d’Oro).
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