1 minute read

Dalla strada per la strada

Alla fine di marzo, dopo i primi 100 giorni in carica il consigliere federale Albert sti ha presentato le sue priorità nel quadro di una conferenza stampa. o letto con piacere che il nuovo capo del DATEC pone l’accento sullo sviluppo delle infrastrutture. Infatti, c’è urgente bisogno d’intervenire. Gran parte delle strade nazionali risalgono agli anni Sessanta e Settanta e toccano ormai i loro limiti. La conseguenza il costante sovraccarico dei tratti più frequentati inducono gli utenti a deviare verso le strade cantonali e comunali, un fenomeno che ha ripercussioni negative sulla qualità di vita degli abitanti dei quartieri limitrofi e sulla sicurezza stradale nel suo insieme. Nell’ambito del Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (P OST A), il Governo mira a garantire la performance della rete viaria anche in futuro. Nel messaggio sottoposto al Parlamento in febbraio chiede, oltre allo stanziamento del limite di spesa per le attività di esercizio e manutenzione, il credito d’impegno per i progetti della fase di potenziamento 202 . Chiede di varare quelli più urgenti ed avanzati, per un valore complessivo sui quattro miliardi di franchi. Nello specifico si tratta dei seguenti ankdorf Sch nb hl (BE), Sch nb hl irchberg (BE), osenbergtunnel (SG), heintunnel (BS/BL) e F senstaubtunnel (S ). Purtroppo non si pu ancora cantar vittoria. L’ATA minaccia di lanciare il referendum e il clima pre-elettorale si sta infuocando. Tanto più importante, quindi, evitare che il dibattito assuma toni ideologici. In questo contesto va ricordato il s dei cittadini bernesi ai progetti cantonali di risanamento Aarwangen ed Emmentalw rts a dimostrazione che la maggioranza si rende conto della problematica ed è favorevole a dar mano a lavori per mantenere la rete stradale all’altezza.

Le strade nazionali meritano lo stesso trattamento prioritario. Le risorse ci sono e provengono dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOST A) ben dotato, alimentato, in buona parte, dall’imposta sui carburanti. I finanziamenti secondo il principio dalla strada per la strada è quindi assicurato. La necessità d’agire è evidente, le opere pronte ad essere realizzate e il consenso della popolazione ben consolidato. Ciononostante c’è ancora chi si oppone, senza argomenti sostanziali, cosa impensabile se fosse in ballo la rotaia. Eppure, un sistema globale dei trasporti funzionante presuppone la coesistenza di diversi modi di trasporto e l’integrazione fluida fra i vari livelli, tra rete nazionale e regionale. I requisiti posti alle nostre infrastrutture continueranno a crescere. Allora, sblocchiamo la via e diamo luce verde alla costruzione di una rete di strade nazionali efficiente.

This article is from: