7 minute read
SUSTAINABLE TOUR
from n. 227
Il
Advertisement
fattore umano
del trasporto
Il secondo appuntamento con il Sustainable Tour ha avuto come focus la figura dell’operatore logistico inteso come elemento centrale per un trasporto sostenibile. Il dibattito, che ha visto partecipare ospiti d’eccezione, ha messo in luce come connettività, sicurezza e formazione
siano la strada maestra verso il trasporto di domani
di Valeria di rosa
Una cosa l’abbiamo capita. La dimensione umana è l’elemento centrale del trasporto del futuro. Un trasporto che non può più prescindere da tre fattori: connettività, sicurezza e formazione. Lo spiega bene Francesco Morace, sociologo e ospite della seconda tappa del Sustainable Tour, l’evento a tappe dedicato alla mobilità sostenibile di evenT: “Senza connettività non c’è sicurezza, senza sicurezza è difficile essere sostenibili, la formazione entra un po’ in tutte le diverse aree”. Il cambiamento è quindi “inevitabile, sistemico e pervasivo”. È inevitabile perché la strada verso la sostenibilità è stata tracciata e non si può più tornare indietro. È sistemico perché non si parla più di stabilire delle priorità ma di mettere “a sistema” un nuovo paradigma. È pervasivo, perché riguarda tutti, ogni generazione e ogni ambito sociale ed economico.
NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DEI CONDUCENTI
Il dibattito si è aperto proprio parlando della carta del conducente, la nuova iniziativa europea lanciata da GSA (Global Shippers Alliance), IRU (Organizzazione mondiale del trasporto su strada) e ITF (International Transport Workers’ Federation) che fa un decalogo dei “diritti degli autisti”, diritti che vanno dalla formazione, all’accesso alle strutture sanitarie alla possibilità di poter usufruire più facilmente di aree di ristoro. Inoltre, sostiene l’ingresso di donne e giovani nel settore dei trasporti, in un momento storico in cui la carenza di autisti sta diventando uno dei problemi più rilevanti per gli operatori. Tenendo in considerazione che la sensibilità nei confronti della sostenibilità è aumentata molto negli ultimi anni, nel settore dei trasporti in particolare, intelligenza artificiale, tecnologie e digitale devono andare a supporto delle esigenze umane. Come spiega Francesco Morace “per sostenibilità oggi dobbiamo intendere una nuova responsabilità verso la dimensione dell’umano”. Tre i grandi nodi che il settore è chiamato a sciogliere: connettività, sicurezza e formazione. Lo ha sottolineato bene Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT: per far crescere il Paese è necessario che digitalizzazione e connettività entrino nel quotidiano e vengano sburocratizzate, che la sicurezza diventi uno dei punti focali sui quali investire, che il settore investa in formazione e in capitale umano.
In studio, insieme a Luca Barassi di Trasportare Oggi e Maurizio Cervetto di Vado e Torno che hanno moderato il convegno, erano presenti (da destra a sinistra): Alessio Sitran, Business Development and Institutional Relations Manager Continental VDO; Fabrizio Buffa, IVECO Italy Market Alternative Propulsions Manager; Alma Fazzolari, Delegata ASSOTELECOMUNICAZIONI e Franco Fenoglio, Presidente &Forward.
LA FORMAZIONE COME SCELTA STRATEGICA
Formazione e consapevolezza restano un pilastro importante per gli operatori logistici. “Utilizzare al meglio il mezzo di cui si dispone aumenta al meglio sicurezza e sostenibilità grazie all’utilizzo della connettività” spiega Domenico Andreoli, Head of Marketing, PR & Homologations MercedesBenz Trucks Italia. La sicurezza sulle strade è garantita dallo sviluppo delle nuove tecnologie. Saranno proprio queste nuove tecnologie a stimolare una formazione continua, proprio perché costringeranno gli operatori a misurarsi continuamente con i nuovi aggiornamenti. Ancora una volta connettività, sicurezza e formazione diventano protagonisti del dibattito. La Truck Training Academy di Mercedes-Benz si propone proprio questo obiettivo: formare gli autisti di domani sull’utilizzo del mezzo e sulla guida sicura, sia grazie ai sistemi ADAS all’avanguardia di cui son dotati i veicoli Mercedes-Benz Trucks, sia attraverso una partnership con i centri di guida sicura ACI. Se connettività, sicurezza e sostenibilità sono fattori importanti, la formazione è strategica. L’uomo è importante per lo sviluppo del Paese: attraverso la collaborazione o la competizione si creerà una generazione capace di guidarci nel prossimo futuro. È il principio dell’ecosistema sul quale
si batte da sempre Franco Fenoglio, Presidente &Forward: “tutti, giornalisti, stampa, operatori del settore, parte pubblica e parte privata, devono lavorare insieme. Non possiamo più esimerci dal fare sistema. Oggi possiamo parlare di Co-petizione, una sintesi tra collaborazione e competizione, che permetta una visione a lungo termine per lo sviluppo di ogni settore”.
I conduttori del talk show: Luca Barassi (a sinistra) e Maurizio Cervetto.
In collegamento, dall’alto a destra in senso orario: Paolo Vivarelli, Responsabile Marketing OE ZF Italia; Paolo Volta, Consulente di logistica e Coordinatore didattico evenT; Mauro Delle Fratte, Exibition Manager Ecomondo; Francesco Morace, Sociologo; Marcello Di Caterina, VicePresidente ALIS e Domenico Andreoli, Head of Marketing, PR & Homologations Mercedes-Benz Trucks Italia.
LA NUOVA FIGURA DELL’AUTISTA
A cambiare, negli anni, è stata proprio la figura dell’autista. Se prima erano richieste competenze più tecniche e quasi meccaniche, oggi devono essere figure in grado di dialogare con tutti i sistemi tecnologici di cui i veicoli sono dotati. Per questo motivo, ancora una volta, la formazione diventa uno dei punti focali sui quali investire. Perché diventa la chiave di volta per raggiungere gli obiettivi di sicurezza e sostenibilità che le aziende e la stessa Europa si prefiggono. “Formazione vuol dire innanzitutto modernizzazione (dei mezzi usati proprio per fare
STREAMING
La seconda tappa del Sustainable Tour è stata aperta dai saluti di benvenuto di Mauro Delle Fratte, Exibition Manager Ecomondo, sulla cui piattaforma è stato ospitato il live streming dell’evento. Delle Fratte ha ricordato la prossima edizione dell’appuntamento internazionale dedicato allo sviluppo sostenibile che torna in presenza, a Rimini, dal 26 al 29 ottobre e durante il quale si svolgerà la tappa finale del tour di evenT. formazione ndr) e consapevolezza” ha sottolineato Fabrizio Buffa, IVECO Italy Market Alternative Propulsions Manager. Proprio questa visione verso il futuro di IVECO sta alla base del lancio delle nuove gamme di Daily e IVECO S-WAY, veicoli nei quali la connettività e la digitalizzazione sono già orientate a un “livello successivo” (ne parliamo a pagina 32 proprio in questo numero). Diventa quindi fondamentale sfruttare le risorse che si stanno mettendo in campo (basti pensare al PNRR) per avere dei risultati di lungo periodo. In quest’ottica, quindi, la formazione riesce a garantire l’acquisizione di quelle competenze necessarie allo sviluppo del settore. Per Alessio Sitran, Business Development and Institutional Relations Manager Continental VDO, “la formazione permette di prendere il meglio dalle nuove tecnologie di interconnettività e digitalizzazione, arrivando ad avere il massimo in termini di sostenibilità ambientale, sociale e competitiva”.
TUTTA UNA QUESTIONE DI SICUREZZA
operatori di domani devono garantire quella sicurezza che il settore richiede. Per Marcello Di Caterina, VicePresidente ALIS, “il mondo della logistica ha la possibilità di accogliere e far crescere nuove figure. La mobilità sostenibile permetterà al settore di essere sempre più competitivo e di spingere allo sviluppo del Paese”. Paolo Vivarelli, Responsabile Marketing OE ZF Italia, lo spiega chiaramente: “La sicurezza deve essere sempre considerata come un investimento e la sostenibilità è necessaria per preservare il nostro futuro”. Se è vero che le nuove generazioni sono chiamate a mettersi in gioco con nuove tecnologie, connettività e cambiamenti, è anche vero che spetta agli operatori del settore di oggi stimolare le giovani leve e orientare il settore verso un trasporto sostenibile.
COLLEGARE, COLLEGARE, COLLEGARE
L’ente nazionale americano del traffico autostradale USA ha emesso un documento nel quale dimostra che l’introduzione dei protocolli cellulari nel mondo dell’automotive ridurrebbe del 13% gli incidenti. Per fare questo bisogna collegare. Come spiega Alma Fazzollari, Delegata ASSOTELECOMUNICAZIONI: “L’introduzione del protocollo cellulare all’interno dell’automotive permetterebbe di collegare tutto l’ecosistema, di connettere veicoli e strade e di aver informazioni che garantiscano maggiore sicurezza. Ma per far questo è necessario che tutto il mondo dell’automotive sia digitalizzato, dalle auto, ai truck, ai pedoni”. L’augurio è che ogni attore coinvolto nel cambiamento, sia esso appartenente al mondo automotive o a quello telco sia in grado di collaborare per raggiungere gli obiettivi di sicurezza, formazione e infrastruttura unica necessari ad affrontare il futuro che ci aspetta.