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PORTO FRANCO
from N.233
Effetto Wallenda
karl Wallenda è riconosciuto come il più grande equilibrista di tutti i tempi. Tra tante arti scelse di stare in equilibrio su un filo. “Perché tutta l’umanità sembra attratta verso qualcosa di vertiginoso verso il basso, mentre gli equilibristi dimostrano che ci si può mantenere in alto”. Un giorno però, per un imprevisto, Wallenda dovette esibirsi senza reti di sicurezza al Madison Square Garden di New York: quel giorno rappresentò per l’artista l’inizio della fine, scoprì a sue spese che “non è mai abbastanza” e che ogni traguardo raggiunto, diventa un punto di partenza per fare sempre di più. Era il 1928, quegli anni erano contraddistinti da grande incertezza, la Prima guerra mondiale si era conclusa da pochi anni e la Seconda era all’orizzonte. Gli equilibri nel mondo erano particolarmente precari.
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Wallenda in quegli anni era sul tetto del mondo, travolto dal successo. Sempre più in alto, sempre più su, dove la pressione psicologica aumenta, dove serve sempre maggiore energia. Anche se, ad un certo punto, neppure energia e determinazioni bastano. Wallenda era consapevole del fatto che, prima o poi, continuando a rischiare sempre di più, qualcosa sarebbe andato storto ma, dal tetto del mondo, era impensabile poter fare un passo indietro deludendo le infinite aspettative che tutti riponevano in lui.
Il 22 marzo 1978, all’età di 73 anni, Karl tenta un nuovo numero senza reti di protezione perché “le reti non sono altro che una serie di buchi tenuti insieme da un filo”. Questa volta però, Karl fallisce e precipita sull’asfalto, durante una diretta televisiva. La storia di Wallenda rispecchia quello che ormai accade ogni giorno. Rappresenta perfettamente la mancanza di equilibrio di chi ha il compito e la responsabilità di guidare il nostro Paese. Chi ritiene di poter agire in solitaria, senza fare squadra in un momento di grande disequilibrio, con la pressione che aumenta di giorno in giorno. Portando l’“IO” sempre più in alto e il “NOI” sempre più in basso, senza considerare che dall’alto la visione è sempre più sfuocata, sempre più distante dalla realtà. Questo porta inevitabilmente a spingersi sempre più in alto, arrivando a prendere delle decisioni d’impeto e con superficialità, credendo di essere infallibili, nonostante l’equilibrio sia sempre maggiormente precario. L’equilibrio è una grande prova di dignità, ecco perché chi ha nelle proprie mani il potere deve prendersi il tempo di analizzare con attenzione le situazioni ed agire lavorando in squadra. Lo abbiamo ripetuto tante, troppe volte: “Da soli non si fa molto, solo insieme si vince”.
Abbiamo perso negli anni l’equilibrio, la dignità, il rispetto e la solidarietà: sempre più in alto, sempre più soli. Senza capacità di trasmettere ai nostri giovani i valori cha hanno fatto grande il nostro Paese: il lavoro, la famiglia, la scuola, l’educazione, la serietà, l’umanità, l’umiltà, tutti valori che hanno contraddistinto il nostro Paese. Dove sono finiti? Si sono persi nel tempo. E il risultato è sotto i nostri occhi: tutti contro tutti. Senza appigli, senza certezze, smarriti proprio come successe a Wallenda, appeso ad un filo. Sempre più in alto, sempre avanti, sempre pronti a raggiungere un nuovo successo, costi quel che costi.
di Franco Fenoglio Presidente &Forward
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Ci siamo svegliati alcuni giorni fa con il suono delle sirene, un suono sconosciuto alla gran parte delle persone, abbiamo sentito il rimbombo di una guerra. Sembrava impossibile, sembrava un film, uno dei tanti film violenti che animano i nostri schermi. E invece è realtà, una triste, cruda realtà.
Questo è il momento di agire, sperando non sia troppo tardi: è il momento di scendere dal filo, smettere di fare gli equilibristi e tornare con i piedi ben saldi per terra. È il momento di mettere da parte l’IO ricordando che “da soli non siamo nulla” ma solo lavorando insieme nell’interesse collettivo riusciremo a trovare la giusta strada perché, ahimè, non possiamo più contare sulla rete di sicurezza.
FERMIAMOCI!
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DAKAR
Allison Transmission collabora con il Team de Rooy per sviluppare un camion elettrico
Allison Transmission ha annunciato di aver firmato una partnership triennale con il Team de Rooy, plurivincitore del famosissimo Rally Dakar per lo sviluppo di un truck a propulsione. I primi test di questo truck elettrificato, IVECO, sono previsti per la prima parte del 2022. Il debutto in gara del veicolo alla Dakar è in programma per gennaio 2023. Il nuovo IVECO elettrificato del Team de Rooy utilizzerà la trasmissione completamente automatica Allison 4000 Series™ con retarder. Uno dei vantaggi delle trasmissioni Allison è il convertitore di coppia brevettato dall’azienda, che moltiplica la coppia allo spunto. Ciò consentirà al truck elettrico da rally del Team de Rooy di utilizzare un motore più piccolo e meno potente per ottimizzare l’autonomia e l’efficienza, e di avere buone prestazioni sulle dune. Un altro vantaggio è l’effetto di smorzamento dell’accoppiamento fluido nel convertitore, che aiuta a proteggere il motore di trazione del camion dal carico d’urto associato alle forze di torsione nella catena cinematica. Un ulteriore vantaggio è reso possibile dagli algoritmi di autoapprendimento degli automatici Allison, che ottimizzano continuamente la velocità del motore e il livello di coppia. Questo aiuta a massimizzare l’efficienza e a minimizzare l’uso di energia nei motori elettrici.
MOBILITÀ ELETTRICA
MAN accelera il passaggio a sistemi di trazione a emissioni zero
MAN Truck & Bus ha presentato a Norimberga un importante progetto sulla mobilità sostenibile. I camion elettrici usciranno quindi dalla linea di produzione presso il principale impianto di mobilità elettrica di MAN a Monaco. Inoltre, Per il progetto Bayernflotte, MAN sta sviluppando un camion a celle a combustibile insieme ai suoi partner industriali Bosch, Faurecia e ZF. Il veicolo sarà consegnato a cinque clienti a metà del 2024. MAN, con la presentazione del primo prototipo elettrico basato sulla nuova generazione di camion, sottolinea come le trazioni elettriche a batteria e a fuel cell a idrogeno vadano di pari passo tecnologicamente e si evolvano contemporaneamente. Il fulcro di questo è l’eMobility Technical Center presso la sede di Norimberga, dove sono stati prodotti i primi pacchi batteria per i test dei veicoli elettrici e i test interni di produzione.
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TRASPORTI ECCEZIONALI
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IVECO e Gruber Logistics a sostegno della sostenibilità
IVECO e Gruber Logistics hanno siglato una partnership attraverso la quale annunciano i primi trasporti eccezionali fino a 50 tonnellate a carburanti alternativi con l’impiego degli IVECO S-WAY LNG, veicoli efficienti sia sotto il profilo operativo, sia sotto il profilo ambientale. A seguito di una prima fase di test, sono infatti entrati in funzione i mezzi a metano liquido impegnati nei collegamenti tra Germania e Regno Unito con partenza dall’area di Kreuztal, una delle principali sedi tedesche di Gruber Logistics. Nello specifico, i carichi trasportati variano in termini di peso da 30 a 50 tonnellate. L’utilizzo di soluzioni di trasporto a carburante alternativo nel panorama del trasporto eccezionale rappresenta un importante traguardo che facilita il raggiungimento della decarbonizzazione del settore.
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GUIDA AUTONOMA
JB Hunt annuncia una partnership con Waymo
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Nell’ambito della sperimentazione dei veicoli industriali a guida autonoma, JB Hunt Transport Services Inc. ha recentemente annunciato un’alleanza strategica a lungo termine con Waymo, la divisione di Alphabet che si occupa dello sviluppo di autovetture a guida autonoma. Il progetto, per il quale sono state già avviate le prime sperimentazioni in Texas lo scorso anno, mira a creare una rete di trasporto più efficiente grazie all’utilizzo della guida autonoma. Per JP Hunt e Waymo, infatti, l’integrazione della tecnologia della guida autonoma nel trasporto commerciale e nella logistica è il futuro del settore. La partnership svilupperà progetti diversi al fine di analizzare ulteriormente la capacità operativa della tecnologia di Waymo.
VOLKSWAGEN
ID. Buzz e ID. Buzz Cargo, il Van elettrico debutta in due versioni
Il 9 marzo Volkswagen ha lanciato due versioni di ID. Buzz, il suo veicolo a zero emissioni locali che proietta nel futuro sette decenni di tradizione del Bulli. Entrambe le versioni dell’ID. Buzz riprendono gli elementi stilistici del Bulli originario, il leggendario T1. Vi figurano sbalzi della carrozzeria estremamente corti, massimo sfruttamento dello spazio su una superficie d’ingombro minima, la classica suddivisione del design della carrozzeria in un livello inferiore e uno superiore e il volto inconfondibile dalla forma a V. E proprio come il Bulli delle origini, anche l’ID. Buzz dispone di trazione posteriore. La novità sta nel fatto che entrambe le versioni dell’ID. Buzz, che si tratti del trasporto persone o del van, debuttano con una batteria ad alto voltaggio agli ioni di litio, che offre una capacità di energia lorda di 82 kWh (netta: 77 kWh). La batteria alimenta un motore elettrico da 150 kW (204 CV) che è integrato nell’asse posteriore e lo aziona. La velocità massima è limitata elettronicamente a 145 km/h. Sulla base della piattaforma MEB di Volkswagen il nuovo ID.Buzz ha sviluppato una carrozzeria versatile che sfrutta lo spazio per essere idoneo sia per il tempo libero che per l’uso professionale. Anche le soluzioni di ricarica sono all’avanguardia: dalla funzione Plug & charge che permette di autenticare il veicolo presso le stazioni di ricarica rapida, all’innovativa ricarica bidirezionale, che permette di immagazzinare nell’ID. Buzz l’energia prodotta in eccesso dall’impianto fotovoltaico domestico durante il giorno, per poterla poi reimmettere nella rete domestica la sera. L’ID.Buzz sarà dotato di software all’avanguardia, che saranno aggiornati tramite il sistema over-the-air. Tra questi: aggiornamenti del sistema di infotainment, aggiornamenti nell’ambito della ricarica o dei sistemi di assistenza alla guida. Per quanto concerne i sistemi di assistenza alla guida, la gamma comprende innovative tecnologie in rete come il nuovo Trained Parking (ingresso e uscita automatizzati dai parcheggi), Car2X (messaggi di avvertimento e di pericolo nel corto raggio) e l’ultima versione del Travel Assist con utilizzo dei dati dell’intelligenza collettiva; il sistema permette il controllo semiautomatico delle dinamiche laterali e longitudinali in tutto il range di velocità.
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