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LETExpo
from N.233
LETExpo
Numeri da grande evento per LETExpo nella prima edizione organizzata a Verona da ALIS. Politici e imprenditori al centro della scena in una quattro giorni che ha dato spunti e spazi di riflessione a tutto il mondo della logistica e del trasporto
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di AndreA TrApAni
Buona
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Le sfide del trasporto e della logistica alla luce degli ultimi eventi cruciali nel panorama internazionale, la sostenibilità sociale e ambientale, la transizione digitale, l’intermodalità come driver della ripresa: sono questi alcuni dei temi che sono stati affrontati all’interno di LetEXPO – Logistics Eco Transport, ovvero quella che vuole diventare la più grande fiera in Italia dedicata al trasporto e alla logistica sostenibili, promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere. L’appuntamento, che si è tenuto nel capoluogo veronese dal 16 al 19 marzo, ha registrato subito numeri record dato che ha visto la partecipazione di 210 espositori nazionali ed internazionali suddivisi in 4 padiglioni e su una superficie di oltre 40.000 mq. Un evento che ha ospitato, ogni giorno, momenti di dibattito alla presenza di ministri, politici, istituzioni, dirigenti di
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la prima!
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impresa, rappresentanti del mondo della formazione ed associazioni. Senza dimenticare le presenze, gli organizzatori hanno dichiarato di aver chiuso con oltre 50mila presenze. “Siamo felici di questa occasione di confronto con istituzioni e imprese – ha detto il direttore generale di Alis, Marcello Di Caterina, nell’accogliere gli ospiti – in un momento storico cruciale per la logistica che si conferma come volano per l’economia nazionale”.
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GRANDI AMBIZIONI
Anche il direttore generale di VeronaFiere, Giovanni Mantovani, non ha nascosto le ambizioni di LetExpo sottolineando che “la sostenibilità oggi non è più una scelta ma l’unica strategia di crescita vincente. Per questo VeronaFiere, insieme ad Alis e agli stakeholder dell’economia, è pronta a raccogliere questa nuova sfida per promuovere un settore fondamentale per il futuro di tutti. Potremo sviluppare nuove sinergie con gli oltre 500mila operatori B2B qualificati e le 10mila aziende espositrici che partecipano ogni anno alle altre nostre manifestazioni”. Mantovani ne ha approfittato anche per raccontare come è nata l’idea di LetExpo: “Nel 2019 a margine di una gara ippica – la passione di Guido Grimaldi per l’ippica è a tutti nota – lui mi disse: porterò a Verona la più grande fiera della logistica. Alla prima edizione farò quattro padiglioni. Facemmo una scommessa. La fiera doveva esordire nel 2020, poi sappiamo come è andata con la pandemia. Ma oggi i 4 padiglioni ci sono, ho perso la scommessa e devo a Guido una cena... Alis è un’associazione con competenze trasversali nel settore, lo abbraccia tutto. Un know-how che si è espresso anche durante la pandemia, come gli incontri di Sorrento. D’altra parte, ha messo insieme una capacità e una dimensione di internazionalità che VeronaFiere riesce a esprimere: Verona ha avuto per lungo tempo una tradizione in questo settore, ha un interporto secondo in Europa per volume di traffico, in un’area logistica che va da Parma a Milano e che ha una sua forte centralità. Insomma, qui la logistica è dappertutto”.
I PROTAGONISTI
Costretto in videocollegamento, in uno degli interventi più attesi nella prima giornata della manifestazione, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha risposto pubblicamente all’appello di Grimaldi e Di Caterina, ricordando come “proprio grazie al marebonus e agli investimenti infrastrutturali abbiamo l’opportunità di fare quel famoso shift modale di cui abbiamo parlato per tanti anni. Sono le imprese stesse che, spinte dai consumatori, sono chiamate a comportamenti molto più sostenibili anche ambientalmente. Proprio questi investimenti ci consentono finalmente di pensare al trasporto su ferro non come un elemento residuale ma centrale della strategia dei prossimi 10 anni”. Un modo per illustrare anche il quadro su cui stanno intervenendo le attuali scelte governative in questi mesi caldi tra la crisi pandemica e la guerra in Ucraina: “Abbiamo coinvolto nell’ultimo anno i migliori esperti nazionali per immaginare la transizione ecologica del settore della mobilità”, ha detto Giovannini, “sia quella delle automobili ma anche quella dei veicoli commerciali, dei trasporti pesanti, aerei, marittimi. Il fondo da due miliardi di euro che ho voluto creare all’interno della legge di bilancio, proprio alla luce anche di altri investimenti sull’automotive in senso lato – ha concluso – andranno a sostenere il settore in uno sviluppo molto più sostenibile”. Il ministro non si è tirato indietro nemmeno sulle vertenze che riguardano il mondo dell’autotrasporto da vicino: “Pare evidente che una crisi come questa possa essere anche una opportunità per cambiare. Se potessimo mettere indietro le lancette degli orologi e aver avuto la possibilità cinque anni fa di realizzare il PNRR, con tutte le difficoltà del caso oggi il nostro Paese sarebbe molto più robusto di fronte a questa crisi, molto più resiliente. Credo che sia nostro compito rispettare, anzi rafforzare, le linee del PNRR, penso alla transizione ecologica e digitale, investendo sulla struttura logistica, i porti, anche perché in questo nuovo scenario geopolitico ci saranno ripensamenti sui flussi, sulle merci. Con questo nuovo scenario geopolitico come cambieranno i flussi? Mi sembra che ci sarà certamente un rafforzamento delle relazioni intraeuropee”. Una risposta anche alle associazioni degli autotrasportatori.
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continua a pag. 46
GLI SPECIALI DI
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Da mercoledì 16 marzo a sabato 19 marzo, ogni sera, sono andati in onda sul network di Trasportare Oggi On Air quattro speciali dedicati al Salone, con notizie e soprattutto interviste ai protagonisti. Potete ascoltare i podcast degli speciali inquadrando i QRCode qui sotto:
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segue da pag. 44 I 4 PADIGLIONI TRA AZIENDE E SOCIALE
Come detto la fiera ha occupato quattro padiglioni, divisi secondo la loro funzione. Se al numero 5 sono state protagoniste le aziende, al padiglione 4 abbiamo vissuto in prima persona lo spazio dedicato a ‘Conferenze e Talk’, l’area che ha ospitato ogni giorno anche le puntate speciali di “Radio Trasportare Oggi”. Importanti le presenze tra i vari stand, camminando negli spazi fieristici è stato possibile incontrare alcune delle più grandi realtà della nostra economia. Tra i costruttori, ad esempio, erano presenti ufficialmente, IVECO e Scania mentre Piaggio e Ford Trucks hanno preferito farsi rappresentare dai loro concessionari. Presenti anche alcuni rimorchisti come Koegel e Real Trailer nonché componentisti come SAF Holland. Non è mancata, ovviamente, la massiccia presenza delle aziende di trasporto che hanno dato vita ad Alis stessa come Grimaldi Group, SMET, DN Logistica, Casilli Entreprise e Di Martino. L’orizzonte di LetExpo si è allargato anche al mondo del sociale, con un intero padiglione dedicato ad enti benefici e a progetti di inclusione. Al padiglione 3, infatti, è stato protagonista lo sport con un occhio verso le prossime olimpiadi invernali che si terranno nel 2026 tra Cortina d’Ampezzo e Milano. Non a caso era presente il numero 1 del Coni. Le attività sociali, fin dal discorso iniziale, infatti sono al centro dell’azione di Alis: “È la prima volta che al sociale viene dedicato un intero padiglione in una grande fiera”, ha esordito Eugenio Grimaldi, Executive Manager del Gruppo Grimaldi, aprendo l’evento su ‘Inclusione e sostenibilità sociale’. “Eugenio Grimaldi è stato troppo generoso”, ha ricordato proprio il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Il tema sociale è presente nell’agenda 2020, la nostra costituzione come Cio: nei punti fondanti, le fondamenta che sorreggono il nostro mondo, la parola sostenibilità è un elemento imprescindibile per 5 dei 6 punti cardine. Sport, solidarietà e sostenibilità non sono mondi distanti, anzi oggi sono sovrapposti”.
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SEMINARI E WORKSHOP, LA PAROLA ALLA POLITICA
Economia e trasporto sono stati l’asse portante dei seminari e dei workshop. Tanti i protagonisti del settore, come abbiamo anticipato, politici compresi. Chi ha seguito le varie dirette della kermesse, ha vissuto quattro giorni di confronto e approfondimenti tra le imprese e i vari rappresentanti del Governo. “La fiera”, ha ricordato proprio Guido Grimaldi nella giornata conclusiva, “ha coinvolto oltre 200 espositori ed ha avuto 100 momenti di confronto, ha raggiunto l’obiettivo che auspicavamo, e cioè rafforzare ulteriormente il dialogo con le Istituzioni e il mondo pubblico, proponendo soluzioni concrete che, come in questo caso, sono state recepite a livello governativo”. Proviamo a rivivere alcuni dei tanti momenti di dibattito che si sono svolti a Verona. Nel primo giorno di lavori è stato particolarmente seguito l’intervento di Alessandro Morelli (viceministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili) che, dal palco, ha parlato di obiettivi e di ostacoli da superare per raggiungerli: “Molti dei presenti in platea fanno parte del nostro sindacato del fare le cose. Sfido chiunque a trovare qualcuno che dice di voler lasciare ai figli un mondo peggiore. Dalle nostre parti le cose si fanno con buon senso nella massima economicità. Guardiamo i lati positivi: per quanto riguarda il PNRR, si tratta di ottenere il risultato nel rispetto delle regole ma nel più breve tempo possibile; e le opere olimpiche sono da finire entro il 2025, un anno prima del PNRR. Con il ‘decreto governance’ dieci opere sono state classificate come di interesse nazionale. Ma i comitati incombono. Il cosiddetto ‘decreto governance’ prevede che nel caso in cui chiunque abbia un problema – comitati, ministeri della Cultura e dell’Ambiente – e lo segnala, Draghi convoca gli enti e in quella sede i problemi vengono annunciati e anche risolti, su decisione di palazzo Chigi: la cosa migliore per arrivare a conclusione dell’opera”. Tra i big del governo Draghi anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che
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IL PUNTO DI GUIDO GRIMALDI
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Il patron di LetExpo è stato Guido Grimaldi. Molto atteso il suo discorso che, già aprendo la manifestazione, ha esposto come voglia far diventare questo appuntamento la più grande fiera della logistica italiana. Ne ha approfittato anche per un messaggio chiaro alla politica, grande protagonista della kermesse: “Auspichiamo che le istituzioni incoraggino e valorizzino l’intermodalità con misure incentivanti, come Marebonus e Ferrobonus, rendendole strutturali e aumentandone la dotazione finanziaria a 100 milioni di euro all’anno per ciascuna misura”. Grimaldi ha chiesto anche “azioni volte a detassare e decontribuire il personale viaggiante delle imprese di trasporto e logistica, che oggi più che mai soffrono una grave carenza: solo in Italia le figure di autisti mancanti sono 17 mila, mentre in Europa addirittura 331 mila. E anche in questo caso l’intermodalità viene in soccorso della mancanza di risorse umane”, precisando che “un primo ed importante passo avanti è stato l’approvazione nel decreto legge Milleproproghe di un fondo da 25 milioni di euro per formare circa 10 mila giovani autisti in cinque anni, una misura che è sempre stata tra le istanze portate avanti da Alis e che oggi vede la sua realizzazione”. Per Grimaldi, infatti, “l’intermodalità marittima e ferroviaria diventa fondamentale rappresentando non più una scelta, ma la vera alternativa se si vuole coniugare la sostenibilità economica e sociale con quella ambientale”. Ha infine citato uno studio condotto da Srm-Intesa San Paolo e dal Centro Studi Alis secondo cui “solo nel 2021 il nostro cluster ha sottratto e trasferito dalle strade al mare e alla ferrovia in Italia, e dall’Italia verso l’Europa, oltre 5,6 milioni di camion; oltre 134 milioni di tonnellate di merci, favorendo così l’abbattimento di circa 4,8 milioni di tonnellate di CO2 e risparmiando circa 2,2 miliardi di euro all’anno di costi di esternalità”. Un messaggio chiaro sull’asse Verona-Roma.
ha mandato un videomessaggio nel quale è intervenuto a proposito della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze economiche, oltre che sulla centralità del comparto dei trasporti e della logistica.
Anche il leader della Lega Matteo Salvini e il segretario del PD Enrico Letta si sono alternati sul palco principale di LetExpo per essere intervistati da Bruno Vespa. Presenti anche Antonio Tajani, Coordinatore nazionale Forza Italia, ed Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia. Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha anticipato proprio dal palco della fiera il rinnovo del marebonus e ferrobonus nel decreto che è stato varato nel pomeriggio dello scorso 18 marzo. Nella quarta e conclusiva giornata della rassegna ha rappresentato il Governo Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, con un intervento a tutto tondo sui temi della kermesse: “I trasporti intercettano tutte le fasi del turismo; chiaramente portano il turismo, ma portano anche le merci a tutta la ristorazione, alla ricezione. Senza trasporti economicamente sostenibili si blocca tutta la filiera. In questo momento di difficoltà per i costi dell’energia dobbiamo stare attenti a fare il meglio possibile, per non fermare una macchina che sta ripartendo”. Proprio sulle politiche per la sostenibilità il ministro è stato chiaro: “Dobbiamo finirla con la transizione ecologica bella solo a chiacchiere”, ha detto. “La transizione significa anche scelte, responsabili e concrete. La transizione è sostenibile se ognuno fa la sua parte e se vengono prese decisioni coerenti e anche economicamente sostenibili. Devono essere sostenibili soprattutto dal punto di vista sociale ed economico. Abbiamo un patrimonio enorme come sistema Paese, di cultura ma anche di competenze e di capacità di fare. Dobbiamo fare tre cose: farlo rendere, non consumarlo, possibilmente farlo crescere”.
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Sul tema ‘Blu economy e bio carburanti’ è intervenuto Fabrizio Buffa, Responsabile delle trazioni alternative IVECO mercato Italia: “La Blue economy è ormai un termine di attualità, siamo partiti per innovare e trovare soluzioni alternative. Queste sono state soddisfatte con veicoli a metano, a favore della sostenibilità ambientale e dell’abbassamento delle emissioni, con un grande vantaggio per le aziende. Ora con la decarbonizzazione si utilizzano dei bio carburanti, con un forte interesse al bio metano di origine rinnovabile. Questo permette di abbattere le emissioni di CO2 fino al 121%, utilizzando dei trasporti a carbo negative, viaggiando assolvendo CO2. Infine una chiave fondamentale in ottica Paese, oltre ai trasporti e viste le ultime contingenti vicende, è quella di sfruttare le molte risorse di cui disponiamo, in impianti di bio gas con un upgrade di biometano per usi industriali”. Un tema su cui è intervenuto anche Enrico Finocchi, Presidente Comitato Centrale Albo Autotrasportatori MIMS, che ha evidenziato l’esigenza di rafforzare il settore dell’autotrasporto: “È difficile parlare di questo con la crisi energetica, il caro gasolio, le difficoltà dell’autotrasporto. Ma sono anni che il ministero finanzia il Gln, il biogas, il biometano. Credo sia ancora più necessario trovare formule alternative che passano da carburanti ma non solo, l’autotrasporto gli investimenti li fa quando ha la possibilità e quando ha incentivi, come quelli per il ferro e il marebonus. Ma c’è bisogno anche che questo settore si rafforzi e cambi: l’albo dell’autotrasporto serve anche a questo”.
Anche Massimiliano Perri, Business Director IVECO Italy Market, ha sottolineato l’importanza del carbon neutral per un trasporto ecosostenibile: “Come costruttore che detiene un terzo del mercato abbiamo un ruolo sociale nella decarbonizzazione del mondo dei trasporti, proponendo delle soluzioni per un trasporto ecosostenibile. Il gas è stato impattato dagli eventi, ma ci aspettiamo delle misure a tutela dei trasportatori. La soluzione è il bio carburante e il bio gas per raggiungere la neutralità carbonica. Guidare un veicolo a bio gas garantisce il 100% della neutralità ambientale, abbassando la produzione di CO2. Ci sarà un futuro bio tecnologico adatto a una certa mission elettrica, come nel trasporto a lunga distanza”. Al suo fianco Enrique Enrich, Presidente e AD Italscania: “Parliamo di sostenibilità anche sociale in un momento difficile come questo per l’Europa. Poi la sostenibilità ambientale, dove si potrebbe fare ancora meglio, per esempio il diesel euro 6 non è inquinante come dicono, bensì è un passo in più per un mezzo più efficiente e un bio carburante con basse emissione di CO2. La motivazione del metano deve essere ambientale e non economica. Bisogna investire sul biocarburante e sugli altri cercare di ragionare sulla progettualità futura”. In questo contesto è stato chiesto come sia possibile che siamo ancora legati a una legge del ’94. “Proponiamo di andare verso un’autonomia finanziaria, ci sono porti che non sono nelle condizioni di avere banchine che possano ospitare navi di nuova generazione. Sui dragaggi, il ministero dell’Ambiente dovrebbe essere meno invasivo rispetto a una scelta strategica”, ha spiegato Di Caterina. “Dobbiamo lavorarci unendo pubblico e privato, come diceva Sciaudone. Da questi giorni parte anche una proposta: sostenere i vostri sforzi per garantire un processo di sviluppo che dia a imprenditori, stakeholder, anche piattaforme logistiche la possibilità di avere un porto che sia di reale consistenza, che faccia crescere il sistema economico”.
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C’è stata anche l’occasione di parlare della settima rivoluzione dei trasporti
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prodotti, la sfida è capire come renderli sostenibili economicamente. A questa transizione ecologica si arriva attraverso degli incentivi importanti per il biocarburante e la bioelettricità”.
Infrastrutture e logistica sono state il fulcro della manifestazione. Il tema portuale è stato approfondito da Marcello Di Caterina, vicepresidente di Alis, che ha parlato dell’esigenza di proseguire nel percorso di rafforzamento e autonomizzazione dei porti italiani: “Oggi Alis può dire con orgoglio di aver raggiunto un risultato importante, tutte le autorità portuali aderiscono all’associazione. L’obiettivo era attualmente in corso. A farlo Ennio Cascetta, Presidente Cluster Tecnologico Nazionale Trasporti: “In occasione di altre rivoluzioni il motore era solo uno, in questa ce ne sono tre: primo, la carbonizzazione dei trasporti, non più una questione di se ma di come e quando; veniamo dal petrolio e siamo abituati a un solo vettore, ma probabilmente saranno più d’uno. Secondo, il motore a guida autonoma e connessa. Ci riempiamo spesso la bocca della parola sostenibilità, ma poi va misurata. Dobbiamo entrare nel quanto: riduzione del CO2, un euro dato in ferrobonus, marebonus quante emissioni abbatte? Va fatto questo conto. L’Italia avrà per sempre una forte dipendenza dalla gomma. Puoi ridurre il lungo raggio verso l’Europa e ti serve la ferrovia sui valichi alpini, la capacità stradale è esaurita, aumenteranno i traffici con l’Europa. Nel Mediterraneo non c’è alternativa alle autostrade del mare”. Un tema sempre più focale per il settore è stato toccato da una delle ospiti, Sarah Nicosia, General Manager DN Logistica, che ha parlato del mondo logistico e dei punti di forza per la donna: “Questo è un settore che ha per la donna delle criticità ma anche molti punti di forza. Il mondo logistico non è in mano agli uomini, ma rappresenta un’attività di tutti coloro che hanno un’attitudine verso il problem solving. Il genere passa in secondo piano. Sono orgogliosa di rappresentare un’azienda siciliana con un management a prevalenza femminile, ma la vera innovazione è che il nostro responsabile logistico e quello di magazzino è una donna, non oggi, ma già vent’anni fa”.
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Tanti spunti, dunque, e grandi opportunità per riflettere su quanto è emerso a Verona in una fiera che potrebbe rappresentare il target del futuro per le manifestazioni di settore visto che è stato messo al centro dell’interesse non solo la macchina ma soprattutto l’uomo e il suo pensiero. Solo un evento del genere può dare una visione olistica a un settore ancora troppo frammentato.
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