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TRANSIZIONE ENERGETICA SECONDO MAN

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PORTO FRANCO

PORTO FRANCO

TRANSIZIONE ENERGETICA La strada verso un passaggio ad una mobilità elettrica

è tracciata, ma è lunga e impegnativa. Serve l’impegno di tutti i protagonisti del nostro comparto

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di Luca Barassi

globale Transizione…

La transizione energetica coinvolge in modo deciso tutta la filiera dell’automotive e, per quanto ci riguarda quella del comparto del trasporto commerciale, dai Costruttori al cliente finale passando, naturalmente per i Concessionari e le officine autorizzate. Si tratta di un processo, come ben sappiamo, iniziato alcuni anni fa e che durerà ancora per molto tempo perché, nonostante la strada sia segnata in modo molto chiaro verso l’elettrificazione della mobilità, le difficoltà e le incognite normative e infrastrutturali sono tante. Molto meno quelle tecnologiche dal momento che l’industria ha fatto passi da gigante per andare incontro a quelle che sono le richieste della UE, ovvero azzeramento delle emissioni entro il 2050. MAN Truck & Bus in particolare è molti anni che lavora per offrire non semplicemente una gamma di veicoli elettrificata, ma una soluzione di business globale, che intervenga sì sulle scelte di acquisto da parte del Cliente ma anche e soprattutto su una cultura del trasporto che si dovrà inevitabilmente modificare. Mobilità elettrica, digitalizzazione e anche guida autonoma fanno parte, infatti, del programma del Costruttore tedesco chiamato non a caso Simplyfing Business.

DALL’eTGE ALL’eTRUCK

Già alla IAA del 2018, MAN ha presentato il MAN eTGE, una versione elettrica a batteria del furgone MAN, oltre a un camion da distribuzione completamente elettrico, il MAN eTGM. MAN è stato uno dei primi produttori a presentare soluzioni completamente elettriche per l’intero settore della logistica urbana tra 3 e 26 tonnellate. Questo con la consapevolezza che, al netto delle lunghe tratte internazionali, circa il 70 per cento delle missioni degli operatori logistici si svolge entro un raggio di 300 chilometri, quindi perfettamente in linea con una adeguata gestione di un propulsore alimentato a batteria. Dunque, la tecnologia come dicevamo è disponibile, ciò che deve essere ancora sviluppato nel dettaglio è una cultura del trasporto diversa e soprattutto infrastrutture adeguate. In questo l’Europa, come sappiamo, ha messo in campo importanti risorse economiche, anche per andare incontro ai danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus.

Il PNRR ha previsto interventi ingenti in termini di connettività, digitalizzazione e transizione energetica. “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, infatti, è la seconda delle sei missioni del piano e ad essa sono destinati quasi 70 miliardi di euro dei circa 235 miliardi totali che fanno dell’Italia la prima beneficiaria tra i Paesi europei del fondo NGEU. A sua volta questa missione è divisa in quattro componenti. La fetta più grande dei 70 miliardi servirà a

guidare proprio la transizione energetica verso fonti di energia rinnovabile e a rendere sostenibile la mobilità. La nuova stazione sorge proprio a fianco della Concessionaria MAN. Il layout prevede otto piazzole di ricarica, quattro per la carica ultraveloce a 75 kW e quattro con la carica a 22 kW. Per avere un ordine di grandezza, con la prima un furgone MAN eTGE può essere ricaricato completamente in una quarantina di minuti, con la seconda in meno di 2 ore. La stazione è sempre aperta e disponibile per chiunque ne abbia necessità, 24 ore su 24.

Le tre generazioni Pontarini tra cui i due intervistati. Da sinistra: Tiziana, il nipote Davide, il padre Giancarlo e Paolo.

IL RUOLO DELLA RETE

Abbiamo detto che la transizione energetica impatta e, allo stesso tempo, deve essere gestita da tutti gli stakeholder del nostro settore. L’industria fa la sua parte con la ricerca, lo sviluppo e la produzione di veicoli ecologici, le Istituzioni tentano di mettere a disposizione risorse e incentivi per supportare questo passaggio e clienti e “clienti dei clienti” (ovvero la committenza) cambiano le proprie esigenze ad abitudini di acquisto e di lavoro. In mezzo a tutto questo ci sta la rete commerciale e di assistenza dei Costruttori che hanno il compito, da un lato, di sensibilizzare gli operatori ad utilizzare, laddove sia utile, veicoli di nuova generazione, e dall’altro pensare alla loro assistenza, manutenzione e riparazione. E forse anche qualcosa in più, come nel caso della Nord Diesel, concessionaria per il Friuli-Venezia Giulia di MAN Truck & Bus, da 45 anni monobrand del Costruttore tedesco. Una azienda famigliare gestita da Tiziana e Paolo Pontarini, seconda generazione di imprenditori particolarmente sensibili alla sostenibilità ambientale. Pesa anche notevolmente la posizione della struttura principale, a Tavagnacco, all’uscita di Udine Nord, sulla A23 che porta verso il nord Europa, dove i Paesi sono da più tempo sicuramente più rigorosi dell’Italia in ambito green. Una escalation verso l’elettrificazione della mobilità commerciale vorticosa quella della Nord Diesel (che lo ricordiamo ha anche una seconda sede a Pordenone, n.d.r.) che, dopo aver venduto il primo eTGE in Italia ha compreso la necessità di assistere i propri clienti in questo passaggio energetico. “È impensabile – afferma Tiziana Pontarini – pensare di spingere i nostri clienti ad acquistare veicoli commerciali elettrici, senza pensare al dopo, ovvero a dare loro anche un riferimento per tutte le esigenze che comportano e comporteranno questi veicoli. È inoltre nostra ferma convinzione – aggiunge – che non ci sarà transizione ecologica verso forme di trazione più pulite se gli utenti, sia del trasporto sia i normali automobilisti, non saranno educati e invogliati ad avvicinarsi a questi veicoli”. Da qui il passo è breve: a Tavagnacco è stata allestita un’area dedicata alla manutenzione e riparazione dei veicoli elettrici, oggi solo furgoni, ma presto anche per gli eTruck del Leone. Un’officina specializzata, quindi, riservata ai soli veicoli “e”, con attrezzature e personale dedicato. Ma non finisce qui. Dopo la vendita e l’assistenza era necessario dare ai clienti ecologicamente avanzati anche la “carica” con una stazione multifunzionale per la ricarica dei veicoli. “L’inaugurazione della EV Station – conferma Tiziana – completa il nostro virtuoso impegno per la promozione dell’elettro mobilità”.

POSTAZIONE GREEN

Per capire meglio come deve essere organizzata una officina “elettrica” abbiamo parlato con Paolo Pontarini, insieme alla sorella Tiziana titolare della Nord Diesel e responsabile proprio dell’area assistenza. “Attrezzare una officina per veicoli elettrici – ci spiega Paolo – non è complicatissimo: serve uno spazio dedicato, attrezzature come cablaggi e interfacce per la diagnosi, che comunque sono più semplici di quelle dedicate ad un motore termico, e protezioni individuali per il personale che vi opera. Però serve formazione specifica e alcuni strumenti molto costosi come quello per il montaggio e smontaggio delle batterie che infatti ci viene fornito in uso da MAN. Anche la potenza energetica è importante e bisogna predisporre un punto di erogazione ad alta tensione”. Un cambiamento di prospettiva anche per il concessionario e l’officina quindi, non solo per il cliente. “Certo – conferma Paolo – sappiamo che la componentistica di un veicolo elettrico è molto più semplice di un motore termico e quindi è soggetto a minori rotture e usure. Questo è decisamente un bene per il cliente, ma l’officina deve pensare a nuovi modelli di business per essere competitiva e allo stesso tempo sostenibile economicamente”. “L’elettrico – conclude Tiziana Pontarini – non è e non può essere oggi una questione di portafoglio, ma di mentalità. L’elettrificazione dell’automotive in genere deve per forza di cose cambiare la cultura di chi utilizza i veicoli: nei tempi, nei modi e nella gestione dei costi”. œ

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