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LUOGHI 13+1 COSE DA NON PERDERE A LAMPEDUSA

LUOGHI

A cura di Antonella Lusseri

Pantelleria laboratorio d’eccellenza

Pantelleria alza il livello della sua offerta di servizi per i viaggiatori quale conseguenza del grandissimo impegno nelle attività formative che hanno coinvolto gli stalkhorders dell’isola e gli operatori turistici e, soprattutto, che hanno visto in prima linea i giovani. Dopo il periodo di stop forzato, approfittando del rallentamento dei flussi turistici per definire strategie e strumenti in grado di sfruttare al meglio il suo potenziale, l’isola valorizza e promuove le sue peculiarità focalizzando l’attenzione sui temi della biodiversità e del turismo sostenibile. Ora più che mai l’Ente Parco Nazionale punta su questi due aspetti per la sua promozione in tutto il mondo.

LA MASCOTTE

La stagione estiva si apre con un grande ritorno. Ogni Parco ha la sua mascotte e Pantelleria annuncia la presenza di Francesco, l’asinel-

PANTELLERIA A LABORATORY OF EXCELLENCE

Pantelleria has increased its travellers services and after this period of lockdown, it is focused on biodiversity and sustainable tourism.

The mascot

The park of Pantelleria has its own mascot: it is Francesco the Pantelleria donkey, which accompanies the little ones to discover the island. The Pantelleria donkey is a rare breed of the 1st

lo pantesco, che si riappropria del suo habitat naturale pronto ad accompagnare i più piccoli alla scoperta dell’isola, grazie all’accordo tra la Regione Sicilia, Assessorato all’Agricoltura, Dipartimento Sviluppo rurale e il Parco nazionale Isola di Pantelleria. Si tratta di una razza rara, che risale al primo secolo a.C. caratterizzata da una straordinaria resistenza alle condizioni di estremo disagio, compresa la mancanza d’acqua, e dall’andatura veloce, ma che nei decenni passati ha rischiato l’estinzione.

Dal 1989 l’ex Azienda regionale Foreste “San Matteo” a Erice ha avviato un progetto pilota per la ricostituzione della razza asinina pantesca e nel 2006 questo asino è stato ammesso al registro anagrafico delle razze/popolazioni equine. Tre esemplari autoctoni di asino pantesco hanno fatto ritorno nel loro habitat e sono stati sistemati nella loro nuova dimora presso il Centro visite del Parco Nazionale a Punta Spadillo. Nelle prime fasi di reintroduzione, si valuterà così la loro capacità di adattamento e gli si darà il tempo di diventare confidenti.

Successivamente si sperimenterà il loro progressivo inserimento nell’attività lavorative sia nelle attività agricole che nel turismo. Gli obiettivi, infatti, sono anche quelli di creare un circuito di trekking a dorso l’asino, una fattoria didattica e un centro di pet therapy

NATURA E BIODIVERSITÀ

Il tema della biodiversità vede concretizzare l’ambizioso progetto di ricerca che porterà Pantelleria a far parte della Rete mondiale UNESCO delle Riserve della Biosfere – “Man and Biosphere Reserves”: un network internazionale per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente.

Pantelleria sarebbe la prima della regione Sicilia ad entrare nei 129 Paesi al mondo in cui sono state individuate le attuali 714 Riserve della Biosfera, di cui 19 In Italia. Uno dei luoghi di maggiore interesse naturalistico, il lago century B.C. but in the past it risked extinction. Now three donkeys have returned to their natural habitat and they are settled in the Visit Center of the National Park of Punta Spadillo. The goal is to create a trekking path on the back of the donkeys, a didactic farm and a pet therapy center.

NATURE and BIODIVERSITY

The biodiversity is the frame of the research project that will lead Pantelleria in the World Net of Biosphere Reservations by UNESCO. This is an international net to promote a balanced relationship between the man and

the environment. Pantelleria will be the first place of Sicily to enter in this net, among 129 countries in the world. One of the most important naturalistic site is the lake Bagno d’Acqua or Specchio di Venere (Venus’ Mirror). This place is the center of a 40 million euros project for biodiversity conservation.

Another sensational initiative is theproject “The pollinators”. The national Park of Pantelleria is cooperating with the Palermo University and the Edmund Mach Foundation of San Michele all’Adige to develop activities of citizen-science with the aim to report the bees colonies through the mapping of their movements by a mobile app, BeeWild, designed by Edmund Mach Foundation.

GEOSITES

Pantelleria has about 12 km of small dry stones walls and about 500 gardens. The Ente Parco has identified more than 80 geosites for their scientific qualities, rarity and educational values. The Park has dedicated a web page to these sites describing the most important locations like the Crater of Mountain Gibele, the Arch of the Elephant, the Great Favara, the Cava of Benikula, Kuddia of Scauri, the Turkish Balata and Kuddia Mida.

The touristic experience and the island’s services

Pantelleria is of volcanic origin, born about 300.000 years ago and it is situated in the middle of the Strait of Sicily in the Mediterranean sea, about 110 km south of Sicily and 65 km north-east of Tunisia. It is the fifth Italian island for its extension and it is the first one among the minor islands.

The tourist offer is of high level with a lot of proposals for every kind of travellers, with the possibility of staying in one of the comfortable “dammuso”, doing sports activities like trekking and biking or thermal activities to end with a journey through the flavours and the

Bagno dell’Acqua (Specchio di Venere), è al centro di un importante progetto del valore d’investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro per la conservazione della biodiversità che il Parco Nazionale intende portare avanti. Tutti gli interventi selezionati puntano alla salvaguardia dell’ambiente e a promuovere un uso efficiente delle risorse naturali.

Oltre a raccogliere dati sui principali fattori responsabili dell’evoluzione del bacino lacustre, utili a valutarne lo stato di salute, verranno monitorate le specie floristiche e faunistiche significative. Inoltre saranno valutati gli impatti dei recenti cambiamenti climatici e la capacità di carico antropico di fruizione dell’area.

Il progetto prevede l’istallazione di due stazioni di rilevamento dei parametri chimico-fisici e idrogeologici dello Specchio di Venere; il ripristino e la manutenzione del reticolo idraulico grazie a un efficiente sistema di controllo delle acque di ruscellamento, per limitare anche l’erosione e inquinamento; la creazione di canalette per la raccolta delle acque piovane.

Sarà sistemato il fondo stradale, anche con l’eliminazione dell’asfalto, come ad esempio sui margini del Bagno dell’Acqua. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle componenti floristico-vegetazionali ed ornitiche. Per consentire un più efficace studio delle specie svernanti e nidificanti verranno realizzate due capannine per le osservazioni ornitologiche.

Saranno realizzati dei sottopassi per la fauna e verranno fatti degli interventi per cultural heritage of the island.

From the Geonaturalistic Museum it will be possible to discover the 120 km of paths of Pantelleria with 52 environmental guides and the cooperation of the forestry state corps.

The CETS: European Charter of Sustainable Tourism

The National Park of Pantelleria is involved in the process to get the European Charter of Sustainable Tourism. This is a methodological instrument and an international certification which allows a better management of the tourism and the environment. The aim is to safeguard the natural and cultural values of the territory, enhancing the quality of tourism and making partnership to support the local economy, creating awareness and promoting international cooperation.

ridurre gli impatti antropico su alcune zone specifiche del lago particolarmente minacciate.

Sotto la lente d’ingrandimento troviamo, anche, gli impollinatori.

Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria ha attivato una collaborazione con l’Università di Palermo e con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige per svolgere delle indagini che coinvolgono anche gli abitanti di Pantelleria, attraverso una attività di citizen science, per la segnalazione delle colonie non gestite e la loro mappatura con una apposita app per cellulari (BeeWild), ideata dalla Fondazione Edmund Mach.

Le attività hanno avuto inizio nella prima metà di aprile 2021, con la raccolta di campioni di Apoidei selvatici e di Apis mellifera da apiari e da colonie non gestite.

Le ulteriori analisi di laboratorio consentiranno l’identificazione e la caratterizzazione genetica del materiale, mentre le osservazioni preliminari hanno consentito il ritrovamento di specie di Apoidei apiformi selvatici, finora non segnalate per l’isola, evidenziando l’utilità di studi coordinati e continuativi per il censimento delle loro popolazioni e confermando l’alto valore naturalistico di Pantelleria.

La cospicua e diffusa presenza di alveari non gestiti di ape da miele rende poi l’isola di Pantelleria un vero e proprio laboratorio biologico, unico nel Mediterraneo.

Forte della sua strategica posizione centrale, nel Mar Mediterraneo, l’isola regala inaspettati incontri con esemplari di fauna selvatica. Come quello fatto dai soci della sottosezione del CAI di Pantelleria che hanno individuato una famiglia di Occhione comune (Burhinus oedicnemus).

Seguendo l’evoluzione serali di due adulti, è stato possibile scoprire due piccoli, mimetizzati nella vegetazione.

Dallo studio scientifico esplorativo, condotto dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, sui pipistrelli panteschi si è scoperta la presenza di alcune colonie della specie africana Plecotus gaisleri, unica nel territorio italiano e seconda in Europa. Anche dal punto di vista faunistico, quindi, Pantelleria è davvero un piccolo universo di specie rare, hotspot di biodiversità nel Mediterraneo.

GEOSITI

Pantelleria è un unicum incredibile del rapporto tra uomo e natura rappresentato, fra le tante cose, anche dai 12 km di muretti a secco e dai circa 500 giardini panteschi. Una commistione che trova equilibrio nella realizzazione di opere che mantengono integro il territorio.

Oggi l’Ente Parco ha individuato oltre 80 siti geologici di particolare importanza (geositi) per la loro qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo: alcuni di essi rappresentano anche un valore archeologico, naturalistico, storico o culturale.

La valorizzazione di questo patrimo-

Foto di Martina Rosselli

Foto di Pietro Patane

nio rientra nella strategia di sviluppo sostenibile dell’Ente. Esiste una stretta connessione tra l’uomo e la componente geologica del territorio, ad esempio per quanto riguarda il valore ambientale ed eco sistemico, la prevenzione dei rischi e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali.

Il Parco individua e racconta, attraverso una pagina dedicata del sito web, le location più importanti fra cui spiccano il Cratere del Monte Gibele, l’Arco dell’Elefante, la Favara Grande, la Grotta di Benikulà, Kuddia di Scauri, Cono di pomici di Kuddia Attalora (Balata dei Turchi) e Kuddia Mida.

Una vera e propria guida dei luoghi più caratteristici che può preparare ad un’esperienza di viaggio unica.

L’ESPERIENZA TURISTICA E I SERVIZI SULL’ISOLA

L’isola di Pantelleria è situata in mezzo allo Stretto di Sicilia, nel Mar Mediterraneo, a circa 110 km a sud della Sicilia e a 65 km a nord est della Tunisia.

Con una superficie di 84,5 km quadrati è la quinta isola del territorio italiano e la prima fra le isole minori non interconnesse; la sua lunghezza massima è di 13,7 km, mentre la sua larghezza massima di 8 km. L’isola, nata da un’eruzione vulcanica 300.000 anni fa, rende perfettamente visibili fenomeni diffusi di vulcanesimo secondari.

L’economia a carattere prevalentemente agricolo, conta all’attivo 392 aziende, principalmente dedicate alla viticoltura per un 90%, il 32% all’olivicoltura; il 22% alle coltivazioni di frutta; il 10% a colture non permanenti; circa il 2% all’allevamento o all’apicoltura.

L’offerta turistica è solitamente di alto livello e completa nella proposta di attività che iniziano dall’alloggio nei tipici dammusi e si arricchisce di attività esperienziali, tour dell’isola, sport legati al trekking e alla bike, al termalismo, ai sapori tipici e tradizionali, nonché all’archeologia e alla storia.

La rinnovata veste del Centro visite Museo geonaturalistico rappresenta la porta est del Parco. Da qui sarà possibile scoprire l’isola con i suoi 120 chilometri di sentieri, da percorrere a piedi e in bike, seguendo una segnaletica rinnovata che garantisce la piena fruizione del paesaggio e godere della costellazione di tutti i beni naturali e rurali, ricadenti nel Parco Nazionale Isola di Pantelleria, partendo da lungo la costa e raggiungendo le zone più interne dell’Isola. Il Parco si sta dedicando alla pulizia e all’apertura di antiche mulattiere e sentieri collocati in aeree del Parco che prima non erano accessibili.

A supportare il rispetto dell’ambiente c’è anche l’attività dei carabinieri forestali, in pieno servizio per il controllo del territorio, che vede, fra i primi risultati, la rimozione di spazi detrattori ambientali per garantire un paesaggio sempre più pulito e incontaminato.

Fra i servizi che il Parco offre, da questa stagione, anche le guide ambientali

escursionistiche: figure ufficiali, altamente formate, riconosciute dal Cai.

Sono 52 le unità già pronte e operative che lavorano autonomamente o in collaborazione con le agenzie turistiche.

LA CETS: carta europea del turismo sostenibile

Il Parco Nazionale Isola di Pantelleria, consapevole che un turismo rispettoso dell’ambiente può incrementare il benessere economico, sociale e sostenibile dell’Isola, ha intrapreso l’iter di ottenimento della Carta Europea per il Turismo Sostenibile: uno strumento metodologico e una certificazione internazionale che permette una migliore gestione del turismo nelle aree protette. Il soggetto che gestisce la procedura e coordina la rete delle aree certificate è Europarc Federation col supporto delle sezioni nazionali della federazione che in Italia è rappresentata da Federparchi.

La Carta del Turismo si fonda su un elemento centrale che è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune e un piano d’azione per lo sviluppo turistico.

L’Ente Parco spiana, quindi, la strada per una gestione integrale e sostenibile del turismo, nel quadro della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) sull’isola di Pantelleria.

Obiettivo generale di questa strategia è la salvaguardia dei valori naturali e culturali del territorio, stimolando la qualità del turismo, generando partnership a sostegno dei mezzi di sussistenza locali, accrescendo la consapevolezza del bisogno di sostenibilità e promuovendo la cooperazione internazionale.

Questo obiettivo generale è raggiunto anche assumendo i seguenti 5 principi CETS che dovrebbero governare l’amministrazione e lo sviluppo del turismo: dare priorità alla conservazione; contribuire allo sviluppo sostenibile; coinvolgere tutti i soggetti interessati alla pianificazione efficace del turismo sostenibile; perseguire il miglioramento continuo.

Foto di Giorgia Parrinello

L’azienda agricola Emanuela

Bonomo, pur essendo giovane, ha ereditato l’esperienza e la tradizione contadina della famiglia. Nata come azienda agricola primaria per la coltivazione di uva Zibibbo, capperi, olivi, origano, frutta e ortaggi, oggi, grazie alla cantina e al laboratorio aziendale, è in grado di trasformare, confezionare e offrire al consumatore tutti i prodotti che la natura incontaminata di Pantelleria ci dona. Il nostro obbiettivo è quello di svolgere l’attività agricola nel ri-

spetto delle tradizioni contadine pantesche, dell’ambiente e del

territorio che ci ospita e di offrire al consumatore un prodotto naturale anche quando è trasformato.

L’azienda oggi ha la certificazio-

ne biologica. Le nostre principali produzioni sono: vini e passito di Pantelleria DOP, capperi di Pantelleria IGP e biologici, patè e conserve, marmellate e confetture, uva passa di Zibibbo, nettare di uva Zibibbo, origano, olio extravergine d’oliva biologico. In azienda è possibile fare degustazioni di vini e prodotti tipici coccolati da una splendida vista sui nostri vigneti e giardini, con un’invidiabile posizione al tramonto.

LUOGHI A cura di 13+1 cose da non perdere a Hub Turistico Lampedusa Lampedusa

Lampedusa è tutto sommato abbastanza piccola, con un mezzo si gira facilmente e in poco tempo, ma le cose da vedere non mancano. Oltre ad insenature mozzafiato riserva tante affascinanti sorprese se vissuta appieno in ogni suo aspetto.

Entrare in contatto diretto con gli isolani è sicuramente il primo passo fondamentale per scoprire questa realtà fuori dal comune. Guadagnandoti la loro confidenza potrai avere accesso a situazioni altrimenti difficili da provare: una semplice pescata, un giro attorno all’isola o un’escursione guidata, con il cicerone giusto possono diventare esperienze uniche.

Puoi partire da questa lista che racchiude le cose che secondo noi non possono mancare nei tuoi appunti di viaggio. 1. Fare una gita in barca

Inutile spiegare il motivo per cui una gita in barca attorno a Lampedusa (e a Linosa, ma ci arriviamo dopo) sia un viatico necessario per capire a fondo la natura di queste isole straordinarie.

Ma un paio di cose lasciacele dire: vivrai una giornata all’insegna di un mare mozzafiato, in compagnia di simpaticissimi capitani locali e vedrai straordinarie insenature (meravigliose a Lampedusa le grotte «dietro l’isola») di cui altrimenti sentiresti solo parlare perché irraggiungibili via terra. 2. Mangiare dell’ottimo pesce fresco

Lampedusa è, nell’anima, un’isola di uomini di mare…

13+1 THINGS MUST NOT BE MISSED IN LAMPEDUSA

Lampedusa is a small island but there are plenty of things to do. Here is the list of must to do during your holidays on the island.

1) Make a boat trip

With friendly local seamen seeing wonderful bays. 2) Eat great fresh fish

Lampedusa has many local restaurants serving fish cous cous, the ghiotta (fish soup) and fish barbecues. 3) From aperitif to dinner

On the South-Est coast of the island the beach resorts offer the possibility to drink and to eat watching the sunset. After dinner, the bars of Via Roma serve wild fennel liquor and ice cream. 4) Visit the Rabbit Island

To reach this island you have to walk along a path for 15-20 minutes. You can

e di approdo per pescatori. Queste origini nel tempo hanno alimentato una tradizione culinaria basata sul pesce fresco che ti delizierà. Qui si mangia bene, c’è poco da aggiungere.

Troverai una gran varietà di ristoranti che ti proporranno questa ottima materia prima in tutte le salse (anche se non servirebbe altro, se non sale, olio e limone qb).

Non perderti prelibatezze come il cous cous di pesce e la ghiotta (particolare zuppa di pesce) e, se riesci, fai in modo di partecipare ad una pittoresca grigliata con abitanti dell’isola: non te ne pentirai! 3. Dall’aperitivo al digestivo (con gelato)

Sulla costa sud-est di Lampedusa troverai le strutture balneari a pochi metri dal mare che danno i servizi necessari a chi è al mare durante il giorno e si trasformano in location magnifiche al tramonto… ecco, questo è il momento giusto per gustare un aperitivo prima di cena: l’atmosfera magica ti travolgerà.

Puoi spingerti anche oltre ed arrivare fino alla costa nord: qui troverai diversi chioschi dove sorseggiare qualcosa mentre ammiri il sole spegnersi nel mare.

Dopo cena, invece, che tu sia stato in un ristorante in centro o in uno vista mare, la capatina in via Roma non dovrà mancare. È il cuore della movida – passaci il termine – lampedusana. Il consiglio è quindi di prendere uno dei tanti tavoli che troverai sul corso, sederti comodo e gustare un ottimo gelato o un liquore locale (buonissimo quello al finocchietto selvatico), il tutto alleggerito da buona musica dal vivo. 4. Visitare l’Isola dei Conigli

Andare all’Isola dei Conigli durante una vacanza a Lampedusa è quasi un dovere. Certo, non è da tutti: per arrivare in spiaggia è necessario infatti percorrere un sentiero per circa 15/20 minuti; la strada è piuttosto agevole ma in pendenza, quindi sconsigliamo di partire in orari in cui il sole picchia forte (soprattutto al ritorno, in salita). Una volta arrivato nella baia, però, capirai immediatamente perché è considerata da molti la spiaggia più bella del mondo.

L’accesso è permesso solo dalle 8.30 alle 19.30 e diverse attività, come giochi con palle e racchette, non sono consentiti. Potrai portarti dietro un ombrellone (o affittarlo prima di scendere), ma è consentito piantarli solo in una metà della spiaggia. 5. Visitare Linosa

L’isola sorella, anche se profondamente diversa da Lampedusa. Sono le uniche abitate delle Isole Pelagie, la terza è Lampione.

Una piccola perla, incontaminata e preziosa. Verde perchéé fertile e nera per i suoi placidi vulcani, visitare Linosa sarà come entrare in un mondo parallelo fatto di pace e valori solidi, come l’appartenenza al territorio che sentirai forte ammirando le case colorate o entrando in contatto con i linosani.

Vivrai meravigliose gite in barca attorno all’isola e interessanti escursioni guidate via terra, sostando nella cale visit this corner of heaven from 8:30 to 19:30 but sport activities are not allowed. 5) Visit Linosa

Linosa is the sister island of Lampedusa. Here you can go for a boat trip with a local guide and going for excursions. 6) Finding the dark side of Lampedusa (with a guide)

With a local guide you can find the inner paths of the island, between the hills and the sea, learning the most secret traditions of this place. 7) Seeing dolphins

You can do excursions to see dolphins and the Caretta Turtle, a protected species of the area. 8) Reaching Albero del Sole (Sun Tree)

This is the highest spot of the island (133 meters high). From here you can see one of the most beautiful sunset in the world and the Lampione island. 9) Experiencing Scuba diving

With an expert you can dive to see the Madonna Subacquea of Merlo or you can swim with the grey sharks of Lampione. 10) Visit the Shelter Center for Caretta Turtles

It has a museum dedicated to these beautiful creatures and you can see the turtles recovered. 11) Visit Historical Archive

If you want to know more about the history of Lampedusa, this is the right place. 12) Trekking

Must not be missed the walk from Cala Pulcino through the Vallone della Forbice. 13) Going fishing

Local fishermen offer their experience and their boats. 14) Ask to the locals

Lampedusa is not just sea. There is a lot more… Just ask to the locals (or at the InfoPoint)

più belle. È un’esperienza che non vorrai perdere. 6. Scoprire il lato nascosto di Lampedusa con una escursione guidata

Lasciati guidare alla scoperta di Lampedusa, della sua natura e della sua storia, molto più complessa e affascinante di quanto non sembri.

Sarai seguit da una guida turistica locale in percorsi interni dell’isola, tra valloni e macchia mediterranea fino al mare, mentre imparerai le più interessanti curiosità di questo lembo di terra da sempre luogo di approdo e di passaggio per molte civiltà, antiche e moderne. 7. Fare un’escursione naturalistica con avvistamento delfini

Il mare che bagna le Isole Pelagie è un brulicare di vita.

In questo grande teatro naturale gli attori più simpatici sono senza dubbio i delfini, le attrici più dolci le tartarughe Caretta caretta.

Non farti scappare l’opportunità di fare escursioni naturalistiche alla ricerca di questi affascinanti animali insieme ad esperti naturalisti che ti spiegheranno tutto quello che serve sapere per rispettarli. 8. Perdersi in un tramonto all’Albero Sole

Pura magia. Non servirebbe altro per spiegare quello che si prova durante un tramonto all’Albero Sole («a Ponente»), il punto più alto dell’isola con i suoi 133 metri.

Avrai davanti tutta la maestosità del sole che si perde dietro l’orizzonte, il tutto in un contesto di pace assoluta (se ti allontani un po’ dal luogo deputato agli aperitivi).

Le imponenti falesie a picco sul mare della costa nord ti faranno sentire parte di un’energia unica.

Il più delle volte, eccetto nei giorni in cui il cielo è cupo per via dello scirocco, si vede chiaramente l’isolotto di Lampione che fa capolino mentre il sole va a dormire. 9. Immergersi nei fondali mozzafiato che circondano le Pelagie

I fondali che circondano le Isole Pelagie sono meravigliosi e pieni di vita. Quale modo migliore, quindi, per scoprirli se non affidandosi a un diving dell’isola? Non farti fermare dall’inesperienza: verrai seguito in ogni caso, dal «battesimo del mare» alle immersioni più complesse.

Avrai l’imbarazzo della scelta tra alcuni dei siti di immersione più affascinanti al mondo: Folco Quilici (per dirne una..) definì la Secca di Levante la più bella di tutto il Mediterraneo.

Da non perdere la Madonna Subacquea di Merlo e, per i più temerari, un’immersione con innocui squali grigi a Lampione. 10. Visitare il centro di recupero Tartarughe Caretta caretta

La tartaruga marina Caretta caretta è stata, ahinoi, inserita tra le specie a rischio di estinzione. Le acque attorno a Lampedusa sono un habitat ideale per questo straordinario animale, che però spesso si imbatte in artifici umani potenzialmente letali.

Il lavoro encomiabile del Centro di Recupero Tartarughe Marine Caretta caretta è fondamentale proprio in questi casi, in cui l’intervento tempestivo dei veterinari evita il peggio.

Il centro è anche un’eccellenza nel campo della ricerca e dello studio di questa specie.

È possibile visitare sia le vasche con le tartarughe in convalescenza che un museo a tema. 11. Visitare l’Archivio Storico

Un luogo divenuto simbolo di Lampedusa, grazie al costante impegno portato avanti dal suo fondatore, Nino

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