6 minute read

SPORT PELAGIE SINONIMO DI SUBACQUEA

LAMPEDUSA IN TAVOLA

A cura di Hub Turistico Lampedusa

A recipe: Bucatini alla Milanisa

Food is our identity, our roots and our history. U manciari ‘Mpidusanu is a journey through the ancient flavours of an island out of space and time. It is an editorial project sponsored by Forum Lampedusa Solidale which is committed to the social and cultural development of the island.

You can find the cookbook at: Hub Turistico Lampedusa, via Bonfiglio 37/B, Historical Archive of Lampedusa, via Roma and Agave, Via Mazzini 44/46 Lampedusa.

Bucatini alla Milanisa

Bucatini alla Milanisa Ingredients for 4 people: Bucatini: 500g Garlic: 1 clove extra virgin olive oil 2 small salted mackarels 2 small salted anchovies Black pepper Breadcrumbs Tomato paste: 250 gr Tomato sauce: 250 gr A small bunch of parsley A small bunch of wild fennel Proceeding: Mince and brown the garlic in a frying pan with extra virgin olive oil, add mackarels and anchovies, cook for few minutes and then add the tomato paste and tomato sauce. Cook for 10 minutes, stir well until the ingredients are blended. Add the minced wild fennel and parsley and complete with a sprinkling of toasted breadcrumbs. (If the wild fennel is tender, don’t boil it. The recipe doesn’t require extra salt. )

Il cibo ci richiama alla quotidianità, alle radici, alla nostra identità e alla nostra cultura: il cibo ci forma.

U Manciari ‘Mpidusanu è un invito al viaggio tra i sapori antichi di un’isola fuori da spazio e tempo, dalle forti commistioni che ne esaltano la genuinità.

Mani che lavorano, cuori che raccontano immersi in un trascorso ancora vivido, sapori che fanno rinascere sensazioni mai sopite, ci si riconosce, ci si identifica, ci si racconta, è la catarsi del cibo, è la storia dove si intrecciano passato e presente, antico e nuovo, dove la risata del giovane rinvigorisce il vecchio riconoscendone il valore. Tramandare, tramandarsi, condividere un piatto appena preparato e nutrirsi, di storia, di storie, di profumi, di sapori, di isola.

U Manciari ‘Mpidusanu è un Progetto Editoriale a cura di Irene Cocco e Maria Zullo; patrocinato dal Forum Lampedusa Solidale, in collaborazione con l’Istituto Omnicomprensivo con Indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Lampedusa (AG).

Parte del ricavato sarà devoluto al Forum Lampedusa Solidale al fine di finanziare iniziative per favorire lo sviluppo sociale e culturale dell’Isola di Lampedusa.

È possibile trovare il Mini Ricettario presso: Hub Turistico Lampedusa, via Bonfiglio 37/B Archivio Storico Lampedusa, via Roma Agave, Via Mazzini 44/46 Lampedusa Ingredienti per 4 persone Bucatini: 500g Aglio: uno spicchio Olio extravergine d’oliva Sgombro sotto sale: 2 di piccola taglia Acciuga sotto sale: 2 di piccola taglia Pepe nero: q.b. Pangrattato: a piacere Concentrato di pomodoro: 250g Salsa di pomodoro: 250g Prezzemolo: un mazzetto Finocchietto selvatico: un mazzetto

Preparazione:

Tritare grossolanamente l’aglio e farlo rosolare in abbondante olio extravergine d’oliva, aggiungere gli sgombri e le acciughe facendoli sciogliere, quindi aggiungere la salsa e il concentrato di pomodoro.

Far cuocere per circa 10 minuti facendo amalgamare tutti gli ingredienti e, a fine cottura, aggiungere il finocchietto precedentemente tritato a crudo ed il pangrattato tostato.

N.B. Se il finocchietto selvatico è tenero non necessita di essere sbollentato.

La ricetta non presenta aggiunta di sale in quanto gli ingredienti principali ne hanno già un alto contenuto.

SPORT A cura di Giuseppe Mancini Pelagie, sinonimo di subacquea

È opinione diffusa, nell’ambiente della subacquea, che l’isola di Ustica sia “l’isola dei sub”, grazie alla qualità dei suoi fondali, alla fauna, alla limpidezza delle sue acque. Tutto vero. È altrettanto vero che c’è un luogo nel Mediterraneo non da meno, anche se attualmente, a torto, non rientra negli “itinerari” più gettonati dai sub nostrani e, più in generale, europei. L’Arcipelago delle Pelagie, infatti, è scarsamente preso in considerazione. Di fatto, delle tre isole - Lampedusa, Linosa e Lampione – si ignorano le caratteristiche principali e quei valori aggiunti che non solo le pongono alla stregua della più nominata isola palermitana ma ne fanno un luogo unico nel Mediterraneo, un vero paradiso dei subacquei. Vediamo perché.

Con la loro posizione geografica le Pelagie - tra il 35° e il 36° parallelo di latitudine Nord - sono il luogo del continente europeo più vicino al Tropico del Cancro (poco più di 10° gradi di distanza). Inoltre, essendo ben più a Sud della costa settentrionale della Tunisia, sono ridossate e protette dalle correnti fredde del Mediterraneo occidentale. Questo, unito alla bassa profondità dei fondali circostanti, genera una temperatura dell’acqua superiore alla media, in tutte le stagioni, che può anche raggiungere punte massime di 30 gradi nel periodo estivo. Sempre a proposito di acqua, la limpidezza è una caratteristica tipica di questo mare, con una visibilità spesso superiore ai 40 metri in orizzontale. Già facendo snorkeling si possono apprezzare i colori intensi dei fondali lampedusani, ricchi di vita a partire da pochi metri. La roccia chiara e la sabbia bianca esaltano ancor più tale ricchezza, generando una forte luminosità e meravigliosi contrasti. Limpidezza e tanta luce spesso traggono in inganno, e in immersione a trenta metri di profondità sembra di trovarsi a non più di dieci.

Ma, tutto ciò sarebbe solo uno sterile corollario se i fondali in generale, e più nello specifico i siti d’immersione, non fossero all’altezza: complessivamente, in tutto l’Arcipelago, se ne contano più di 30, alcuni dei quali splendidi. Per descrivere i migliori e più battuti non bastano queste pagine. Per cui, su tutti, decidiamo di citarne tre, uno per isola: Taccio Vecchio di Lampedusa, la Secchitella di Linosa e il versante Sud-Ovest di Lampione. Luoghi che, da sempre, creano condizioni per immersioni indimenticabili. Luoghi che, da soli, possono essere un’ottima ragione per venire a immergersi alle Pelagie. Si parlava di valori aggiunti, nelle prime righe: ecco, le sole caratteristiche morfologiche dei loro fondali lo sono, con pareti mozzafiato, canali e anfratti che creano tagli di luce emozionanti. Pareti colorate da vaste colonie di madrepora arancione e spugne variopinte. Poi c’è il pesce: cernie brune, cernie dorate, ricciole, dentici, orate, carangidi, spesso di grossa taglia, circondate da nuvole di sgargianti donzelle pavonine e pesci pappagallo. E, a proposito di valore aggiunto, nel periodo estivo, a Lampione si possono effettuare immersioni in compagnia di bellissimi esemplari di squali grigi.

Può capitare, al termine di un’immersione, di uscire dall’acqua e chiedersi se questo è Mediterraneo. Si, lo è, ed è bene tenerlo a mente.

Infine, un altro enorme plus che può vantare Lampedusa è il suo aeroporto: chi è subacqueo e viaggia con la propria attrezzatura, sa bene quanto importante sia la logistica e, in questo caso, la comodità di scendere dall’aereo e trovarsi in pochi minuti al diving center, senza doversi preoccupare di correre a prendere la coincidenza di una nave.

Pelagian diving

It is known that Ustica is the island of scuba divers but it is not the only one. In fact also the Pelagian Islands are a paradise for them. With their geographic location, between the 35° and the 36°parallel of North latitude, Pelagian Islands are near the Tropic of Cancer and they are located south of Tunisia. So they are sheltered from the cold Mediterranean currents. The waters are shallow and crystalline and they reach a temperature of 30 degrees Celsius. There are more than thirty places for scuba diving, such as Taccio Vecchio in Lampedusa, Secchitella in Linosa and the South-West coast of Lampione. Last but not least: Lampedusa has its own Airport so it is very easy to travel and to reach this wonderful place.

This article is from: