A Z N E IV V N O C E A IC IV C E N EDUCAZIO (A cura di Federica Goffi)
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N E IV V N O C E A IC IV C E N IO Z EDUCA (A cura di Federica Goffi)
Una storia come inizio:
“PUNTI INTERROGATIVI” Le domande dei bambini a volte sono facili, ma spesso sono davvero complicate e neanche i grandi sanno rispondere. Sono abili osservatori, e ciò che vedono nel mondo intorno scatena dentro di loro tanti punti interrogativi, anche un po’ fantasiosi e divertenti.
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PER I PICCOLI
PER I MEDI
PER I GRANDI
ATTIVITÀ
Ascoltare una storia e rielaborarla su domande stimolo
Ascoltare una storia e rielaborarla su domande stimolo
Formulare ipotesi relative alle domande di una storia ascoltata ascoltata
• La storia “Punti interrogativi”
Collaborare alla realizzazione del cartellone delle regole
Conoscere e verbalizzare le regole della scuola
Riferire le principali routine familiari e le relative regole Partecipare a semplici giochi che richiedono il rispetto delle regole
Descrivere la famiglia e le regole da rispettare
• Regole anche in famiglia
Partecipare a semplici giochi rispettando le regole
Eseguire giochi rispettando le regole e il ruolo di arbitro
• La casa della famiglia
Rispondere a domande relative alle regole dell’ambiente
• Le regole fuori...
Comprendere che anche nell’ambiente ci sono regole da rispettare Comprendere come attraversare la strada con prudenza
Riconoscere le regole del pedone, del ciclista e del passeggero
Memorizzare semplici filastrocche sulle regole
Memorizzare semplici filastrocche sulle regole
Riconoscere i principali mezzi di trasporto
Riconoscere caratteristiche di alcuni mezzi di trasporto
Riconoscere la forma del nostro Paese: l’Italia Eseguire semplici lavoretti sulla bandiera italiana e quella di altri Stati Colorare schede grafico-operative sull’Italia
• Le regole della scuola
Riferire le routine familiari e le relative regole
Comprendere e riferire le principali regole del rispetto dell’ambiente
Partecipare alle uscite guidate
Distinguere tra comportamenti corretti e non corretti a scuola
•I nostri punti interrogativi
Conoscere aspetti caratteristici del proprio paese (o della città) Conoscere alcune regole del buon cittadino Collaborare a semplici attività inerenti agli articoli della Costituzione Conoscere alcuni aspetti tipici dell’Italia
Saper rispondere a domande sulle regole della strada Memorizzare e rielaborare filastrocche sulle regole Classificare mezzi di trasporto e riconoscerne la direzione Orientarsi nella mappa del paese (o della città) e saperlo descrivere Conoscere alcune regole del buon cittadino e alcune figure istituzionali Memorizzare e rielaborare creativamente alcuni articoli costituzionali Conoscere e descrivere alcuni aspetti del paesaggio e della cultura italiani
• Le regole nel gioco
• Le regole per la strada • L’ “arbitro” della strada: il vigile urbano • I segnali stradali • Punti interrogativi sulla strada • Filastrocche • Schede grafico-operative sui mezzi di trasporto • Strada facendo... scopro il paese • Il nostro Paese: l’Italia • Un libro speciale: la Costituzione • Lavoretti sul tricolore • Schede grafico-operative sull’Italia
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ASCOLTO E COMPRENSIONE
Una storia per rispettare le regole
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PUNTI INTERROGATIVI Quando i bambini diventano più grandi hanno la testa piena di domande. A volte sono domande facili, come: “Di che colore sono le foglie verdi?”. Altre volte invece sono domande difficili e neanche i grandi sanno rispondere. 1. Cosa fa il parco di notte quando tutti i bambini se ne sono andati? 2. Gli alberi sentono dolore quando i loro rami vengono spezzati? 3. Cosa pensano le altalene quando vengono distrutte senza motivo? 4. Sono più tristi i cestini che rimangono vuoti o le bucce di banana lanciate per terra? 5. Cosa pensano i semafori rossi quando vedono sfrecciare le macchine? 788
ASCOLTO E COMPRENSIONE
6. Se si chiama marciapiede, perché le persone non ci marciano sopra? 7. E le bici, se non hanno i piedi, cosa ci fanno sui marciapiedi? 8. Se scrivono sui muri è perché non hanno fogli e lavagne? 9. Quando non voglio mettermi la cintura e dopo tanti capricci mi viene detto: “E va bene, non te la mettere!” cosa provo dentro di me? Sono contento perché ho vinto o mi sento in pericolo? 10. Ma perché quei due si prendono a botte? Non possono litigare con le parole? 11. Ma allora, cosa sono le regole? 12. È vero che se si rispettano siamo tutti più felici? Mi rispondo da solo: sì, siamo tutti più felici! (M. Pratelli)
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RIFLESSIONE E LINGUAGGIO
A PARTIRE DALLA STORIA PUNTI INTERROGATIVI
PER I PICCOLI
PER I MEDI
Dopo aver letto più volte il racconto ai bambini, invitiamo i piccoli e i medi a colorare le scene relative ai “punti interrogativi” espressi nel racconto, utilizzando i modelli fotocopiabili alle pagg. 792-794. Verranno incollate su dei cartoncini rettangolari, poi piegati e chiusi, come mostrato nell’immagine. L’insegnante metterà tutti i bigliettini in una scatola, sulla quale avrà disegnato tanti punti interrogativi con il pennarello rosso. A turno, i bambini si alzeranno e pescheranno un bigliettino: lo apriranno e, osservando l’immagine, proveranno a formulare la domanda rappresentata (anche in base a quanto ricorderanno della storia letta dall’insegnante).
I NOSTRI PUNTI INTERROGATIVI
PER I GRANDI
I bambini più grandi proveranno a raffigurare altri “punti interrogativi”. Anche queste ulteriori domande verranno aggiunte alla scatola preparata inizialmente. 790
RIFLESSIONE E LINGUAGGIO
LE NOSTRE IPOTESI SULLE RISPOSTE Alla fine del nostro lavoro i bambini avranno imparato a porsi domande su cose importanti e a darsi risposte. Saranno domande e risposte fantasiose e creative, ma che svilupperanno il loro senso critico, la loro capacità di riflettere su ciò che vivono. L’insegnante sollecita la conversazione e, gradualmente, affronterà il tema delle regole. Che cosa sono le regole? A che cosa servono? Antonio: le regole è quando la maestra ti sgrida perché hai rotto un giocattolo! Sara: vuol dire che bisogna regolarsi. Luigi: regola non vuol dire regalo: il regalo lo regalano, la regola va seguita. Andrea: dicono le cose che non si possono fare. Insegnante: perché secondo voi non si possono fare? Giada: perché di solito si fa del male a qualcuno. Giuseppe: servono a non fare cose brutte. Simone: le regole servono a non fare a “botte”. Luca: servono per non essere dispettosi e ci dicono cosa si può fare e cosa no. Antonella: sono quelle che dicono che non si possono tirare le botte in testa. Sabrina: le regole sono quelle cose che si devono saper fare per poter essere bravi! Anna: se si seguono non abbiamo problemi.
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Nome
Cognome
PER I PICCOLI
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PER I MEDI
Data
PUNTI INTERROGATIVI
COLORA, RITAGLIA E INCOLLA CIASCUNA IMMAGINE SU UN CARTONCINO. QUALE DOMANDA TI VIENE IN MENTE?
Nome
Cognome
Data
COLORA, RITAGLIA E INCOLLA CIASCUNA IMMAGINE SU UN CARTONCINO. QUALE DOMANDA TI VIENE IN MENTE?
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Nome
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Cognome
Data
COLORA, RITAGLIA E INCOLLA CIASCUNA IMMAGINE SU UN CARTONCINO. QUALE DOMANDA TI VIENE IN MENTE?
RIFLESSIONE E LINGUAGGIO
LE REGOLE DELLA SCUOLA Se abbiamo già realizzato un cartellone delle regole a scuola, invitiamo i bambini a mettersi davanti alle immagini, per osservarle e verbalizzarle: 1. ASCOLTO LA MAESTRA 2. NON LITIGO CON NESSUNO
LE NOSTRE REGOLE
3. SE SBAGLIO, CHIEDO SCUSA 4. GIOCO INSIEME AGLI ALTRI 5. NON URLO E NON FACCIO CONFUSIONE 6. RISPETTO IL MATERIALE SCOLASTICO 7. MANGIO CON EDUCAZIONE 8. AIUTO A METTERE A POSTO I GIOCHI
Bambini, chi è che a scuola “controlla” affinché tutti rispettino le regole?
Sicuramente i bambini risponderanno che si tratta dell’insegnante. Insistere sull’importanza di qualcuno che osservi il rispetto delle regole ci servirà, poi, per introdurre anche altre figure istituzionali, quali il sindaco, il Presidente della Repubblica, ecc. 795
RIFLESSIONE E MOVIMENTO
LE REGOLE AL CONTRARIO... (MA SOLO PER UN ATTIMO!) Riprendiamo la storia dove, alla fine, si afferma che “se si rispettano le regole siamo tutti più felici”. Giochiamo, ma solo per poco, a “Le regole al contrario”. In che modo? Invitando i bambini a parlare tutti insieme non rispettando il turno, a fare più rumore possibile, a gettare per terra tutto ciò che non si rompe… Alla fine tiriamo le somme e riflettiamo con loro. Per terra ci sono un sacco di cose e non si riesce più né a camminare né a giocare; non abbiamo capito nulla di quello che i compagni hanno detto, perché c’era solo un gran frastuono... ed altro ancora.
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RIFLESSIONE E LINGUAGGIO
FILASTROCCA DELLE REGOLE Regole regole per stare insieme che rispettare a tutti conviene, una alla volta le impariamo e tutti quanti le rispettiamo! Alza la mano per parlare, sforzati sempre di ascoltare. Butta la carta nel cestino, non sbriciolare col panino. Tieni pulito il tuo banco, porta pazienza se sei un po’ stanco. Quando ti capita di sbagliare chiedi scusa senza sbuffare! (Da maestrasabry.it)
È OK OPPURE NO? Dopo aver memorizzato la filastrocca, svolgiamo questa divertente attività: l’insegnante descrive un comportamento (es.: gettare la bottiglietta di plastica vuota nel prato, oppure: rispettare la fila quando si esce dall’aula, ecc.) e i bambini devono riconoscere se è un comportamento corretto (quindi alzeranno il pollice) oppure no (lo abbasseranno). Il bambino che risponde per primo e, correttamente, esce dal gioco. Il gioco finisce quando tutti i bambini saranno “usciti”. 797
RIFLESSIONE E LINGUAGGIO
PROMEMORIA
15 MAGGIO
Giornata internazionale della famiglia
REGOLE... ANCHE IN FAMIGLIA Sempre in circle time, svolgiamo un’attività di brainstorming segnando su dei foglietti tutto quello che ai bambini viene in mente pensando alla parola “famiglia”. Spieghiamo che avere una famiglia è un loro diritto, ma che questo implica avere anche dei “doveri”. I nostri genitori o gli adulti di riferimento hanno il dovere di indicare le regole da seguire. Usiamo la filastrocca seguente per stimolare i bambini a parlare di sé, della famiglia e della casa in cui vivono.
LA FAMIGLIA Basta un papà e una mamma un figlio o una figlia per fare una famiglia. Le famiglie formano un paese e qualche volta persino una città. Al caldo o al gelo, nella capanna o dentro al grattacielo nei paesi e nelle città vive la grande famiglia umanità. (M. Lodi)
Infine, ogni bambino disegnerà se stesso con la propria famiglia e la descriverà ai compagni. Come piccolo dono da portare ai genitori, inoltre, si realizzerà la casetta della famiglia, con il lavoretto spiegato alle pagg. 800-801. 798
RIFLESSIONE E LINGUAGGIO
UN OGGETTO PER PARLARE DELLA FAMIGLIA... Invitiamo i bambini a portare a scuola alcuni oggetti che hanno in famiglia (possono essere dei giocattoli preferiti o piccoli utensili, ecc.). Ciascuno spiegherà agli altri la storia di questi oggetti.
QUALI REGOLE IN FAMIGLIA? Intratteniamo una conversazione per far parlare i bambini su alcune regole che devono seguire in famiglia: hanno dei compiti da portare avanti ogni giorno? Perché è importante rispettarli? Ecc. Giulio: devo lavarmi sempre le mani prima di mangiare! Antonio: mamma mi dice che non posso giocare con il tablet quando mangio! Sara: io aiuto a fare la differenziata! Luigi: ogni mattina devo portare fuori “Toby”, il nostro cane. Giada: a casa non si urla! Giusy: io aiuto in cucina. Luca: ogni mattina faccio il letto! Antonella: aiuto a fare la lavatrice. Laura: la cameretta va tenuta pulita.
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CREATIVITÀ E AFFETTIVITÀ
LA CASA DELLA FAMIGLIA Invitiamo i bambini a realizzare un simpatico “quadro” di famiglia da appendere.
OCCORRENTE
1
Ritagliamo le foto dei componenti della nostra famiglia.
• Cartoncini colorati • Forbici • Foto dei componenti della famiglia • Colla • Gomma e matita • Nastrino
2
Dal cartoncino colorato ricaviamo la sagoma di una casa. Per regolarci con le dimensioni, appoggiamoci le varie foto, così controlliamo se entrano tutte.
3
Decoriamo la casetta incollando anche un tetto di cartoncino rosso o altro colore.
4
Incolliamo le foto su dei cartoncini colorati, piegati in tre parti come se fossero delle finestrelle.
800
CREATIVITÀ E AFFETTIVITÀ
5 Incolliamo le finestrelle sulla casa disponendole ad “albero” genealogico: nonni, genitori, zii, cugini, ecc.
6 Decoriamo il tutto a nostro piacimento, disegnando la porta della casa, su cui scriveremo “benvenuti”, e aggiungendo “il titolo” e i nomi delle varie persone. Fissiamo un gancetto sul retro, così da poterla appendere. Realizzato da: Silvia Amaolo
ECCO
FATTO
!
801
RIFLESSIONE E MOVIMENTO
LE REGOLE NEL GIOCO Intratteniamo una conversazione guidata dalla domanda dell’insegnante: “Bambini, conoscete dei giochi in cui ci sono delle regole da rispettare?”. Simone: nel gioco del calcio... se non rispetti le regole arriva l’arbitro! Sandro: a pallacanestro c’è l’arbitro che osserva i giocatori... Andrea: quando un calciatore fa male a un altro, l’arbitro gli dà il cartellino rosso... Insegnante: a scuola avete mai svolto dei giochi in cui ci sono delle regole da rispettare? Claudia: sì, “la volpe e le galline”, quando le galline per non farsi prendere devono correre dentro il pollaio... ecc. L’insegnante, quindi, propone di svolgere insieme dei giochi in cui si devono rispettare delle regole. Per ogni gioco, nomina un bambino che farà da arbitro, e che, quindi, indosserà un fischietto e avrà un cartellino rosso, che alzerà quando un bambino non è stato corretto nel gioco.
GIOCO CON I GIORNALI Ad ogni bambino viene consegnato una pagina di giornale (la “base” o “tana” o “casa”). I bambini si dispongono in ordine sparso con i loro fogli sotto ai piedi. Al via della musica, possono correre per la stanza, muovendosi come vogliono (chi corre, chi balla, chi va a zappetto, ecc.). 802
RIFLESSIONE E MOVIMENTO
Ci sono però due regole da seguire: • non mettere i piedi sopra al foglio; • non passare troppo vicino ai compagni; Allo stop della musica ogni bambino deve tornare alla propria tana, sempre senza urtare i compagni. La conquista della tana può avvenire in tanti modi: occupandola con i piedi, con un piede solo, appoggiando una mano o tutte e due, con la pancia, con la schiena ecc. Saranno i bambini a decidere oppure sarà l’insegnante o un bambino a turno a dare il comando.
BATTAGLIA DI PALLINE Il campo di gioco viene diviso in tre parti; una parte centrale, neutra, e due laterali: una per ogni squadra. Le squadre saranno composte, a turno, da un ristretto numero di bambini, mentre gli altri sono il pubblico. I due gruppi si posizionano ciascuno nel proprio terreno di gioco in prossimità della riga di confine. Alle spalle di ogni squadra si trova un cesto con le palline (ovviamente in ugual numero). Al via, ogni bambino corre a prendere una palla dal proprio cesto cercando di tirarla nel campo avversario. Ogni palla che arriva nel campo di una squadra può essere immediatamente rilanciata fino al momento in cui l’arbitro emette il segnale di fine gioco. Alla fine si contano le palline presenti nei due campi di gioco (quelle finite nel terreno centrale neutro non si contano); vince la squadra che ha meno palline sul proprio terreno. 803
ESPERIENZE E COMPITI DI REALTÀ
... E SE LE REGOLE NON CI FOSSERO? Attiviamo una conversazione e chiediamo ai bambini di immaginare gli stessi giochi, ma senza regole. Che cosa succederebbe? Che disordine, che confusione e, alla fine, non si riuscirebbe neanche a capire come ha funzionato il gioco, non si riuscirebbe neanche a divertirsi.
INVENTIAMO UN GIOCO CON LE REGOLE
PER TUTTI
Invitiamo i bambini più grandi, in circle time, a inventare un gioco o un percorso motorio, stabilendo delle regole ben definite. Un bambino farà da arbitro e controllerà che vengano rispettate. Il gioco, una volta inventato, verrà spiegato anche ai bambini più piccoli e poi... via... si inizia a giocare!
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RIFLESSIONE E NATURA
LE REGOLE... ... FUORI DALLA SCUOLA “PUNTI INTERROGATIVI” SULL’AMBIENTE Riagganciamoci al racconto iniziale del progetto e riprendiamo i bigliettini delle domande relative al contesto fuori dalla scuola (attività delle pagg. 790-791). Separiamo quelle che riguardano l’ambiente inteso come parco e natura, dalle altre.
• Gli alberi sentono dolore quando i loro rami vengono spezzati? • Cosa pensano le altalene quando vengono distrutte senza motivo? • Sono più tristi i cestini che rimangono vuoti o le bucce di banana lanciate per terra? FOTOREPORTER: CHI NON HA RISPETTATO L’AMBIENTE? Organizziamo un’uscita all’aperto, nel parco più vicino, e osserviamo se troviamo qualcosa che non va: ci sono altalene e piante rovinate? Rifiuti per terra? Decidiamo con i bambini quali sono le cose da fotografare. Spieghiamo che questo succede perché non sono state rispettate le regole del buon cittadino. Consolidiamo con la filastrocca a pagina seguente. 805
RISPETTO E LINGUAGGIO
FILASTROCCA DEL BUON CITTADINO La filastrocca del buon cittadino la impara l’adulto ma anche il bambino. Ci sono regole da rispettare se l’ambiente vogliamo curare. I parchi sono di tutti, non è bello vederli distrutti. I rifiuti a terra non devi gettare, piante e fiori non puoi calpestare, non sporcare i muri della città, vedrai che tutto più bello sarà! (F. Goffi)
806
La filastrocca ci aiuta ad affrontare in modo giocoso un tema fondamentale: il parco, così come il paese e le sue strade, appartengono a tutti noi. Quindi proteggiamo gli spazi pubblici in cui viviamo: • non roviniamo le cose; • non sporchiamo l’ambiente; • rispettiamo i segnali che ci dicono come comportarci.
RIFLESSIONE E MOVIMENTO
LE REGOLE PER LA STRADA Organizziamo un’uscita in città, per comprendere che anche per la strada ci sono regole da rispettare.
LE REGOLE DEL BUON PEDONE Spieghiamo che se camminiamo per la strada a piedi, dobbiamo rispettare le regole del BUON PEDONE. Ecco quali sono. • Non lasciare mai la mano di un adulto quando si attraversa la strada. • Non scendere dal marciapiede da solo. •Non attraversare fuori dalle strisce pedonali (se ci sono).
• Non attraversare col semaforo pedonale rosso. • Non attraversare di corsa e senza guardare.
Ritornati
in
sezione,
esercitiamoci
ad
attraversare sopra le strisce, realizzate ritagliando rettangoli di cartoncino bianco. 807
RIFLESSIONE E MOVIMENTO
E IN BICI? COME CI SI COMPORTA? Spieghiamo ai bambini che: • se si guida la bici, si deve indossare il caschetto protettivo; •se si viene trasportati in bici, ci si siede sull’apposito seggiolino. Invitiamo ciascun bambino a portare a scuola il proprio caschetto per la bici, e facciamo sì che si aiutino l’un l’altro ad indossarli. Poi, anche con l’aiuto di un vigile, organizziamo dei percorsi simulati in bicicletta per i più grandi.
QUANDO SAREMO PIÙ GRANDI: LE REGOLE DEL BUON CICLISTA Quindi riassumiamo le regole del BUON CICLISTA: • bisogna indossare sempre il casco; • ci si deve fermare sulle strisce pedonali per far passare i pedoni; • sulle piste ciclabili bisogna procedere in fila indiana tenendo sempre la destra; • non si devono fare le impennate;
• ci si deve sempre fermare allo stop; • per segnalare l’intenzione di girare a destra o sinistra, si deve alzare sempre il braccio; • ci si deve ricordare di accendere il fanale quando c’è poca luce o scarsa visibilità. 808
IMMAGINI E COMUNICAZIONE
E QUANDO SIAMO IN AUTO? Spieghiamo ai bambini che, quando sono trasportati in auto, devono sedere sull’apposito seggiolino con le cinture allacciate. Anche i genitori devono sempre allacciarsi le cinture di sicurezza. Simuliamo con le seggioline della scuola cosa dovrebbero fare mentre sono in auto: non sporgersi dai finestrini o alzarsi in piedi sui sedili, ecc.
LE CARTE DEI COMPORTAMENTI CORRETTI E SCORRETTI Una volta che i bambini avranno interiorizzato le principali regole, invitiamoli a colorare le carte dei comportamenti corretti e scorretti delle pagine seguenti. Dopo averle colorate, le ritaglieranno e le disporrano sopra il tavolo, dove noi insegnanti faremo trovare cartoncini verdi e rossi: verdi per i comportamenti corretti e rossi per quelli scorretti. I bambini, quindi, dovranno incollare le immagini sul cartoncino giusto. Successivamente, si potranno utilizzare le carte per giocare: una volta che tutti i cartoncini sono stati disposti sul tavolo, il bambino ne pesca uno e verbalizza ciò che è rappresentato. Dovrà poi trovare la carta con il comportamento corrispondente e verbalizzarla a sua volta. 809
Nome
Cognome PER TUTTI
810
COMPORTAMENTI CORRETTI
COLORA, RITAGLIA E GIOCA (VEDI L’ATTIVITÀ DI PAG. 809).
Data
Nome
Cognome
COLORA, RITAGLIA E GIOCA (VEDI L’ATTIVITÀ DI PAG. 809).
Data
811
Nome
Cognome PER TUTTI
812
Data
COMPORTAMENTI NON CORRETTI
COLORA, RITAGLIA E GIOCA (VEDI L’ATTIVITÀ DI PAG. 809).
Nome
Cognome
COLORA, RITAGLIA E GIOCA (VEDI L’ATTIVITÀ DI PAG. 809).
Data
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RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE
“L’ARBITRO” DELLA STRADA: IL VIGILE URBANO Spieghiamo che il vigile urbano è colui che controlla che per la strada vengano rispettate le principali regole. Quali sono le sue funzioni? • Aiuta ad attraversare la strada; • Soccorre chi è in difficoltà; • Dà informazioni; • Dirige il traffico; • Fa delle multe a chi non rispetta le regole. Attraverso la simpatica filastrocca riportata a pagina seguente, invitiamo i bambini a conoscere gli “strumenti” del vigile, il significato delle palette e a memorizzare e imitare le posizioni che usa per dirigere il traffico.
814
LINGUAGGIO E MOVIMENTO
IL VIGILE URBANO Il vigile urbano, con il braccio e con la mano, dirige il traffico e, con attenzione, soccorre e aiuta il pedone. Ha pure il fischietto e la paletta, ti fa una multa... se corri e vai di fretta! Se davanti a te lo vedi spuntare, e ha le braccia aperte: “Stop”, ti devi fermare! Se porta il braccio nella tua direzione, puoi procedere senza preoccupazione. Se solo un braccio tiene alzato, non attraversare, se già non hai iniziato, oppure affrettati a passare, non starci troppo a pensare! (F. Goffi)
Con delle sagome di cartone a forma di auto, i bambini saranno gli automobilisti e un bambino a turno si trasformerà in vigile armato di paletta e dirigerà il traffico. Spieghiamo
poi
la
corrispondenza
tra le posizione del vigile e i colori del semaforo. 815
RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE
I SEGNALI STRADALI Osserviamo insieme ai bambini i segnali più comuni, utili soprattutto per i pedoni e per i ciclisti: i divieti, i pericoli e le indicazioni fondamentali. Proponiamo attività di riconoscimento anche in base alla forma e al colore.
QUADRATI E RETTANGOLI: INDICAZIONE
Lo stop è di forma “esagonale” ed è diverso da tutti gli altri!
816
CERCHI: OBBLIGHI E DIVIETI
TRIANGOLI: PERICOLI
IMMAGINI E COMUNICAZIONE
Stampando da Internet alcuni segnali stradali, o utilizzando i modelli fotocopiabili delle pagg. 818-819,
si
possono
svolgere
attività di diverso tipo: • di classificazione, incollandoli su un cartellone in cui avremo precedentemente disegnato gli insiemi dalla forma corrispondente. •costruire dei “mini-segnali stradali corredati di piedistallo e utilizzarli per svolgere un percorso motorio (potrebbe essere presente anche un bambino che fa il vigile). Solo chi esegue correttamente le indicazioni suggerite dai segnali arriverà al traguardo.
817
Nome
Cognome
PER TUTTI
Data
SEGNALI STRADALI
PER TUTTI
818 34
COLORA, RITAGLIA I SEGNALI E USALI PER SVOLGERE LE ATTIVITÀ RICHIESTE DALL’INSEGNANTE.
Nome
Cognome
Data
PER TUTTI
COLORA, RITAGLIA I SEGNALI E USALI PER SVOLGERE LE ATTIVITÀ RICHIESTE DALL’INSEGNANTE.
819 35
RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE
INVENTO UN SEGNALE PER DIRE CHE... Una volta che i bambini avranno interiorizzato il significato dei segnali, in base alla loro forma, invitiamoli a raffigurarne alcuni, disegnando situazioni tratte dalla vita quotidiana: cosa può essere un obbligo? Cosa un divieto? Cosa un pericolo? Una volta realizzati, mettiamoli a confronto e discutiamone insieme. SEGNALI DI DIVIETO Tommaso: non si picchiano i compagni! Giulio: non si devono strappare i disegni degli amici. Andrea: non si devono distruggere i giochi. Susanna: non si porta la cioccolata a scuola. SEGNALI DI OBBLIGO Riccardo: a scuola si devono aiutare gli amici. Angela: a scuola bisogna fare la pace. Lucia: a scuola si gioca tutti insieme, senza escludere nessuno. Alessia: si devono prestare i pennarelli. SEGNALI DI PERICOLO: Sonia: un bambino lancia un giocattolo! Antonio: quando c’è un pericolo si dà la mano alla maestra. Anna: un pericolo è quando si può cadere o ci si può far male, ecc. 820
RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE
“PUNTI INTERROGATIVI” SULLA STRADA Riagganciamoci al racconto iniziale del progetto e riprendiamo i bigliettini delle domande relative alla strada (attività delle pagg. 790-791).
•Se scrivono sui muri è perché non hanno fogli e lavagne? •Cosa pensano i semafori rossi quando vedono sfrecciare le macchine? •Se si chiama marciapiede, perché le persone non ci marciano sopra? •E le bici, se non hanno i piedi, cosa ci fanno sui marciapiedi? •Quando non voglio mettermi la cintura e dopo tanti capricci mi viene detto: “E va bene, non te la mettere!” cosa provo dentro di me? Sono contento perché ho vinto o mi sento in pericolo?
L’insegnante, poi, coinvolgerà i bambini nella conversazione, dicendo: “E tu, Gaia, cosa ne pensi? Sei d’accordo con Luca? Qual è la tua idea? Ecc.”
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LINGUAGGIO
IL BIMBO E LA STRADA Quando per strada cammino a piedi tengo la destra del marciapiedi. Se di marciapiedi però non ce n’è, vado a sinistra; è meglio per me. Se attraverso mi guardo intorno, sia di sera, che di giorno. In bicicletta vado pianino, sempre alla destra come un omino. Le norme io so di circolazione ed ai segnali faccio attenzione. (Adatt. da filastrocche.it)
IL SEMAFORO Altolà! Bambino mio, perché rosso sono io. Quando giallo mi vedrai aspettare tu dovrai. Verde poi diventerò e passar ti lascerò. (Da filastrocche.it)
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LINGUAGGIO
QUANTI SEGNALI STRADALI! Bambini cari, conoscete per caso i segnali stradali? Ce ne sono di tutti i tipi: luminosi, verticali, manuali e orizzontali. Il triangolo rosso, tranquillo in apparenza, ti dice: “Attenzione! Rallenta e dai la precedenza!”.
Se poi ti serve una farmacia, c’è il cartello luminoso che ti indica la via. I segnali sono tanti, e d’importanza vitale: rispetta sempre il Codice Stradale! (A. D’Alessandro)
C’è anche un cartello con scritto “stop”: fermati, non distrarti con la musica pop!
Invitiamo, poi, i bambini a completare le schede grafico-operative sui mezzi di trasporto: i principali “protagonisti” della strada. 823
Nome
Cognome
PER I PICCOLI
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L’AUTOMOBILE
COLORA L’AUTOMOBILE COME PREFERISCI.
Data
Nome
Cognome PER I PICCOLI
Data
L’ELICOTTERO
COLORA L’ELICOTTERO COME PREFERISCI.
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Nome
Cognome
PER I MEDI
826
Data
IN ARIA O IN ACQUA?
RIPASSA E COLORA I MEZZI DI TRASPORTO. DISEGNA UNA NUVOLA VICINO A QUELLO CHE VOLA E LE ONDE DEL MARE VICINO A QUELLO CHE SI MUOVE IN ACQUA.
Nome PER I MEDI
Cognome
Data
COME IL MODELLO
COLORA COME IL MODELLO. NOMINA IL MEZZO DI TRASPORTO RAFFIGURATO.
827
Nome
Cognome
PER I GRANDI
828
Data
L’INTRUSO
COLORA E NOMINA I MEZZI DI TRASPORTO RAFFIGURATI. CERCHIA L’INTRUSO.
Nome
Cognome PER I GRANDI
Data
FORMA GLI INSIEMI
NOMINA I MEZZI DI TRASPORTO. QUANTE RUOTE HANNO? RAGGRUPPALI, FORMANDO DUE INSIEMI.
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TANTE REGOLINE Testo e musica del Mo Francesco Panebianco
RITORNELLO
STROFA 2
Tante regoline noi dobbiamo rispettare, questo è il modo giusto per giocare bene insieme. Se farai attenzione, dopo noterai che sarà fantastico giocare insieme a noi! Tante regoline noi dobbiamo rispettare, questo è il modo giusto per giocare bene insieme. Ci divertiremo e vedrai che poi noi potremo fare tutti i giochi che vorrai!
Non è giusto dire le bugie, hanno naso lungo e gambe corte. Ogni giorno è bello dir la verità, tanti nuovi amici puoi trovar! Dona sempre aiuto a chi ha bisogno di una mano oppure di un consiglio: se ci aiuteremo tutti in allegria, ogni problemino poi se ne andrà via!
STROFA 1
RIT.
Prima regolina importante: metti sempre in ordine i tuoi giochi. Se sarai ordinato, poi ti acccorgerai: i tuoi giochi non li perderai! Quando giocheremo tutti insieme, non parlare troppo ad alta voce. Se ogni bambino forte griderà, sai che mal di testa dopo ti verrà!
RIT.
STROFA 3 Ogni giorno con la tua famiglia cerca di esser buono ed ubbidiente. Se sarai gentile con mamma e con papà, tanta gioia in casa puoi portar! Dona tanto amore alle maestre: ogni giorno sono lì per tutti. Quando sarai grande, ti ricorderai tutti questi giorni belli più che mai!
RIT.
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SPARTITO TRACCIA 18
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ESPLORAZIONE E SCOPERTA
STRADA FACENDO... SCOPRO IL PAESE Con i bambini, organizziamo una o più uscite per osservare e visitare i luoghi più significativi del proprio paese o della propria città, familiarizzando con gli elementi che li caratterizzano (strade, negozi, piazza, chiesa, scuole, biblioteca…) ed esplorandoli nel loro aspetto istituzionale (municipio). Questa esperienza rafforzerà il senso di appartenenza alla realtà in cui vivono, ma anche l’attitudine a osservare ciò che li circonda. Sviluppiamo l’esperienza gradualmente, a partire dall’osservazione dell’interno e dell’esterno della scuola.
CONOSCO LA MIA SCUOLA? Anche se sicuramente i bambini l’avranno già fatto, invitiamoli ad esplorare la scuola e i vari spazi che la compongono. • Quant’è grande la nostra scuola? Con i grandi, contiamo insieme tutte le aule, i laboratori, i saloni, la cucina… misuriamo con i passi la lunghezza, anche degli ambienti esterni: il portico, il giardino, ecc. 832
CREATIVITÀ E SPAZIO PER I GRANDI
• Proviamo a disegnare la mappa della nostra scuola. Possiamo identificare ogni ambiente con un colore di riferimento.
LA STRADA DOVE ABITO E LA MIA CASA Chiediamo a ciascun bambino di dirci dove si trova la sua casa. Con l’aiuto di un genitore scriverà su un cartoncino il nome della via e il numero civico. •Facciamo portare a scuola, a ognuno, una piccola scatola che dipingerà in base alla propria abitazione. •Iniziamo a progettare il plastico del paese, invitando i bambini ad osservare la piantina del nostro paese (o della nostra città). Il plastico (realizzato sempre aggiungendo scatole di cartone) verrà integrato di volta in volta, in base alle nostre uscite all’aperto. I riferimenti saranno: lontano, vicino, a destra della scuola, a sinistra, ecc. 833
ESPLORAZIONE E SCOPERTA
A PASSEGGIO... PER LE STRADE DEL PAESE Organizziamo un’uscita all’aperto. Rechiamoci, ad esempio, alla biblioteca comunale: cogliamo l’occasione per osservare la strada che percorriamo, facendo notare ai bambini, con il nostro aiuto, tutto ciò che vediamo lungo il percorso: gli edifici più significativi, i nomi delle vie, ecc. Ritornati in sezione, invitiamo i bambini a disegnare ciò che li ha più colpiti di questa esperienza.
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ESPLORAZIONE E SCOPERTA
NEGOZI E MESTIERI Durante un’altra uscita, andiamo a visitare alcuni negozi e luoghi del paese: iniziamo con il panificio, proseguiamo con il fioraio, la gelateria, il fruttivendolo, il benzinaio, il bar… osserviamo l’ambiente e raccogliamo informazioni. Ritornati a scuola, fissiamo l’attenzione su ciascun luogo riordinando le informazioni e facendo qualche disegno. Con i bambini più grandi, prendiamo poi una mappa del paese e, con il pennarello, tracciamo le vie che abbiamo percorso. Cerchiamo la posizione della nostra scuola, ovvero il punto da cui siamo partiti. Proviamo, con ciascun bambino, a individuare anche la via in cui abita.
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ESPLORAZIONE E SCOPERTA
LE PAROLE DEI MESTIERI
PER I GRANDI
Con i più grandi, nel laboratorio linguistico, prepariamo dei cartoncini con le parole illustrate dei mestieri: i bambini dovranno abbinare le carte, verbalizzare le immagini e associarle al personaggio che raffigura il mestiere corrispondente. Consolidiamo facendo memorizzare la simpatica filastrocca di Gianni Rodari, che può essere “continuata” dai bambini, aggiungendo altri mestieri con i relativi odori .
GLI ODORI DEI MESTIERI Io so gli odori dei mestieri: di noce moscata sanno i droghieri, sa d’olio la tuta dell’operaio, di farina sa il fornaio, sanno di terra i contadini, di vernice gli imbianchini, sul camice bianco del dottore di medicina c’è un buon odore. I fannulloni, strano però, non sanno di nulla e puzzano un po’. (G. Rodari)
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ESPLORAZIONE E SCOPERTA
VISITA AL MUNICIPIO Durante un’altra uscita, rechiamoci nel centro della città: visitiamo la piazza, la chiesa, infine andiamo al municipio… osserviamo gli stemmi che sono all’entrata e spieghiamone il significato ai bambini. Ritornati a scuola, stampiamo da Internet lo stemma del nostro Comune e incolliamolo su un foglio: che cosa rappresenta? Discutiamone insieme.
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RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE
TANTE DOMANDE PER IL SINDACO! • Chi lavora nel municipio? Se ne abbiamo la possibilità conosciamo il sindaco e ascoltiamo tutte le informazioni che ci darà riguardo al suo lavoro. • Invitiamo a porgli delle domande, ad esempio: “Come si diventa primo cittadino?”, e a fare delle richieste particolari, come avere più piste ciclabili, più aree verdi nella città, maggior cura per la manutenzione degli ambienti scolastici, ecc. • Entriamo nei diversi uffici, in particolare l’ufficio dei vigili e l’anagrafe, dove sono registrati tutti i nostri nomi. • Ritornati a scuola, realizziamo e posizioniamo sul plastico il municipio e la chiesa.
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ARTE E IMMAGINE
IL PAESE Tre case di mattoni; una chiesa per le orazioni; una torre con due campane, un forno per il pane; la gallina che canta l’uovo una scuola col tetto nuovo; un vasetto con un fiore, un giardino per chi vuole... è un paese, ve l’ho detto, che starebbe in un fazzoletto. (R. Pezzani)
K. Gerard, “Church-cat-collage”, 2018
DALLA MIA FINESTRA
K. Gerard, “Garden patches”, 2018
ARTISTI DI STRADA
PER I MEDI
PER I GRANDI
Invitiamo i bambini ad osservare i dipinti presenti in questa pagina e a rappresentare il paese seguendo lo stile di questa artista, oppure mescolando realtà e fantasia.
M’affaccio alla finestra, e vedo un mondo intero. C’è una casetta bianca e c’è un camino nero... C’è un pezzetto di prato e un alberello verde, c’è, in alto, in alto, il cielo e l’occhio ci si perde; vi passano le nuvole, la luna, il sol, le stelle... nel mio piccolo mondo, oh, quante cose belle! (L. Schwarz)
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CON LE NOSTRE ABILITA Testo e musica del Mo Francesco Panebianco
RITORNELLO
STROFA 2
Tutti tutti quanti insieme noi possiamo realizzare una nuova scuola intorno a noi con le nostre abilità!
La mia scuola è questa qua! La mia scuola è questa qua! Guarda quanti bimbi imparano, sono proprio come te.
Tutti tutti quanti insieme come i petali di un fiore renderemo bella la città con le nostre qualità!
Con le nostre abilità, con le nostre qualità ad ogni bambino un compito per curare la città!
STROFA 1
RIT.
Com’è bella la città! Com’è bella la città! Guarda quanta gente puoi trovar, hanno tutti un gran da far. Con le loro abilità, con le loro qualità ad ogni persona un compito per curare la città!
RIT.
STROFA 3 La mia casa è proprio qua! La mia casa è proprio qua! Guarda la mia mamma e il mio papà, senti che felicità! Ci possiamo coccolar! Ci possiamo coccolar! Dona tanto amore ovunque andrai, usa le tue qualità.
RIT.
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SPARTITO
TRACCIA 19
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RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE
IL NOSTRO PAESE: L’ITALIA! IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Spieghiamo ai bambini, utilizzando un mappamondo o una cartina geografica, che la nostra città o il nostro paese fa parte di un Paese molto ma molto più grande: la nostra nazione, l’Italia. Ricerchiamola sul mappamondo o su una cartina geografica, e invitiamo i bambini a verbalizzare a che cosa assomiglia... il nostro Paese infatti è chiamato anche “lo stivale”. Introduciamo la figura del Presidente della Repubblica mostrando loro una foto: alcuni bambini sapranno riconoscerlo, magari i più grandi, ma altri no... Diciamo che è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. È colui che controlla che vengano rispettare le leggi più importanti, raccolte in un libro speciale: la Costituzione. Mostriamo l’emblema della Repubblica italiana e spieghiamone il significato. • La ruota dentata: è il simbolo del lavoro; • Il ramoscello di ulivo: simboleggia la pace; • Il ramo di quercia: è simbolo di forza e tenacia; • La stella a cinque punte: l’Italia.
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Fratelli d’Italia l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. Dov’è la Vittoria le porga la chioma, ché schiava di Roma Iddio la creò. [...]
MUSICA E MOVIMENTO
L’INNO NAZIONALE Facciamo ascoltare ai bambini l’Inno Nazionale, raccontiamo da chi è stato composto e ascoltiamo i loro commenti al riguardo. L’avevano mai ascoltato prima? Quale emozione suscita in loro? Spieghiamo che viene suonato oggi in tutte le circostanze ufficiali, nelle cerimonie e nelle manifestazioni sportive di importanza nazionale. Facendo ascoltare l’Inno di Mameli, organizziamo con i bambini il gioco del Rubabandiera con la bandiera italiana.
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RIFLESSIONE E COMUNICAZIONE
UN LIBRO SPECIALE: LA COSTITUZIONE FILASTROCCA DELLA COSTITUZIONE Sotto l’ombrello della Costituzione ognuno di noi trova protezione. Garantisce lo studio, garantisce uguaglianza, di tutti noi è rappresentanza. Tutela i più deboli, tutela il lavoro, per garantire un mondo migliore. Difende la pace, condanna la guerra, portando il sereno su tutta la Terra.
L’insegnante leggerà ai bambini questa filastrocca, e terrà in mano il libro della Costituzione (magari un’edizione riadattata per bambini).
(Da Pinterest)
Spiegherà che si tratta di un libro speciale, perché può rispondere a molti “punti interrogativi”. Quindi lascerà che i bambini lo sfoglino e si incuriosiscano. Dirà quindi che ci dedicheremo ogni giorno della settimana alla scoperta di questo libro speciale.
UNA SETTIMANA CON LA COSTITUZIONE Dedichiamo una settimana alla conoscenza di alcuni concetti fondamentali della Costituzione. Leggiamo ai bambini delle brevi filastrocche in rima che si richiamano agli articoli, poi invitiamoli ogni giorno a svolgere un’attività attinente, come di seguito proposto. 844
LINGUAGGIO E IMMAGINE
Art. 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
LUNEDÌ: iniziamo la settimana, conoscendo la bandiera italiana. I suoi colori sono verde, bianco e rosso, dimenticarli proprio non posso!
Prendendo spunto da questa attività, possiamo invitare i bambini a rappresentare la bandiera italiana con diverse tecniche creative.
Ogni Paese ha le proprie regole, le proprie abitudini, la propria bandiera. Proponiamo quindi la “costruzione” anche di altre bandiere, confrontandole in base al colore e alla provenienza.
Vai al progetto... “Pace e intercultura”, alle pagg. 392-398, dove ci sono giochi e attività per valorizzare le identità nazionali in un’ottica interculturale.
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LINGUAGGIO E IMMAGINE
Art. 2. La Repubblica garantisce i diritti inviolabili dell’uomo.
MARTEDÌ: abbiamo diritto alla vita, alla salute, ad un nome e cognome, è scritto nella carta d’identità, ognuno con sé portarla dovrà. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge.
MERCOLEDÌ: anche se siamo bambini, siamo dei piccoli cittadini, tutti uguali di fronte alla legge, la Costituzione ci protegge. Chiediamo di illustrare un girotondo di bambini da appendere in sezione, per ricordarci che siamo tutti uguali.
Artt. 4, 33-34 Il diritto al lavoro e allo studio.
GIOVEDÌ: abbiamo diritto all’istruzione, ognuno deve avere un’occupazione, da grande cosa vorrò fare? Un mestiere di sicuro dovrò imparare. Domandiamo ai bambini di disegnare i loro genitori mentre sono al lavoro e di provare a pensare a quale mestiere vorrebbero fare da grandi.
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IMMAGINI E COMUNICAZIONE
Invitiamo i bambini a sfogliare libri turistici sull’Italia e mostriamo loro le principali bellezze artistiche (opere d’arte e monumenti) e naturali (paesaggi di mare, di montangna, ecc.)
Art. 9 tutela del paesaggio.
VENERDÌ: l’Italia ha delle bellezze artistiche e culturali, meravigliosi paesaggi naturali: sono da proteggere e custodire, oggi, insieme, li andiamo a scoprire!
Con le immagini di paesaggi naturali e monumenti ritagliati da alcune riviste, si potrebbe realizzare un cartellone dal titolo “Il nostro bel Paese”. In alternativa, possiamo far colorare le schede presenti alle pagg. 850-857, che riassumono alcuni aspetti del nostro “stivale”. 847
CREATIVITÀ
PROMEMORIA
2 GIUGNO
IL BRACCIALETTO TRICOLORE
Festa della Repubblica italiana
Realizziamo un grazioso braccialetto con la pasta (quindi un alimento tipico del nostro Paese) da indossare il giorno della Festa della Repubblica.
OCCORRENTE • Tempere bianca, verde e rossa • Pennello • Filo di lana • Pasta corta
2
Prendiamo della pasta corta, tipo mezze
1
Infiliamole, rispettando l’alternanza
maniche, e dipingiamole di rosso, bianco e verde. Lasciamole asciugare.
! ECCO FATTO
dei colori della bandiera italiana. Fissiamo poi le due estremità del filo facendo un fiocchetto.
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Realizzato da: Silvia Amaolo
CREATIVITÀ
LA COCCARDINA DEL BUON CITTADINO In alternativa, sempre da indossare per festeggiare la Repubblica, realizziamo una coccardina che può essere utilizzata anche per “premiare i buoni cittadini”.
OCCORRENTE • Carta crespa verde, bianca e rossa • Cartoncino bianco • Nastri di raso verde, bianco e rosso • Colla • Forbici • Nastro biadesivo • Filo di spago
1 Prendiamo tre strisce di carta crespa: verde, bianca e rossa, di diverse dimensioni, e incolliamole una sopra l’altra, dalla più grande alla più piccola.
ECCO FATTO!
Leghiamo un filo al centro, come mostrato
2
nell’immagine, così che le due estremità del fiocco formino una coccarda. Completiamola
3
aggiungendo
tre
nastri
di raso, che incolleremo sopra il nodo, ricoprendolo con un cerchietto di cartoncino bianco. Sul retro possiamo fissare del nastro biadesivo per poter “attaccare” la coccarda sui nostri abiti.
Realizzato da: Silvia Amaolo
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Nome
Cognome
Data
L’ITALIA ASSOMIGLIA A...
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CHIEDI ALL’INSEGNANTE DI MOSTRARTI UNA CARTINA DELL’ITALIA, POI COLORA. A COSA ASSOMIGLIA IL NOSTRO PAESE?
Nome
Cognome
Data
VERDE, BIANCO E ROSSO
COLORA LA BANDIERA ITALIANA CON LA TECNICA CHE PREFERISCI.
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Nome
Cognome
Data
L’EMBLEMA DELLA REPUBBLICA
RE
PV
852
A N A C I I T ALI A BBL
COLORA L’EMBLEMA DELLA REPUBBLICA. ASCOLTA DALL’INSEGNANTE COSA RAPPRESENTA.
Nome
Cognome
Data
IL COLOSSEO
COLORA E ASCOLTA DALL’INSEGNANTE DI QUALE MONUMENTO SI TRATTA. TU SEI MAI STATO A ROMA?
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Nome
Cognome
Data
LA GONDOLA
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COLORA E DESCRIVI COSA VEDI RAPPRESENTATO. TU SEI MAI STATO A VENEZIA?
Nome
Cognome
Data
LA MONNALISA
CHIEDI AL TUO INSEGNANTE DI MOSTRARTI L’IMMAGINE DEL DIPINTO DI LEONARDO, POI COLORA. A TE PIACE QUESTO QUADRO? SAI COME SI CHIAMA?
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Nome
Cognome
Data
LA PIZZA
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COLORA LA PIZZA. A TE PIACE QUESTO CIBO? UTILIZZANDO CARTONCINI COLORATI PROVA A REALIZZARE UNA PIZZA E A FARCIRLA COME PREFERISCI.
Nome
Cognome
Data
GLI SPAGHETTI
OSSERVA: QUALE CIBO RICONOSCI? A TE PIACE?
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LINGUAGGIO
ITALIA Ricca o povera, Italia, sei la patria mia. Sei così bella che somigli alla mia mamma. Ti vedo nelle città dove si lavora. Ti vedo negli occhi della gente. Ti vedo nei colori della bandiera.
ROMA
(R. Pezzani)
LA BANDIERA ITALIANA
Possiamo accompagnare l’ascolto e la ripetizione di queste filastrocche con l’osservazione di immagini o con attività creative ispirate ai testi.
Ma perché c’è tanta gente? Che succede di speciale? Tutti hanno una bandiera, oggi è festa nazionale! Voglio anch’io una bandierina, la disegno e la ritaglio, poi mi servono i colori, prima il verde, se non sbaglio! Lascio il centro tutto bianco e a destra metto il rosso. Ho finito e adesso voglio sventolarla a più non posso! (R. Corallo)
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IMMAGINE E LINGUAGGIO
FILASTROCCA DEL BIMBO ITALIANO La filastrocca del bimbo italiano oltre i confini vola lontano, felice, libera e senza pretese vuol far conoscere il nostro Paese. Dice a gran voce a chiunque la sente: “Vieni a vedere la torre pendente! Fai un giro in gondola su ‘strade’ di mare, a sud vai in spiaggia e a nord vai a sciare. Ti invita a tavola e ti dice: “Che aspetti! Assaggia subito pizze e spaghetti!”. Poi ti consiglia una buona lettura: “Leggi Pinocchio, è una grande avventura!”. Girando il mondo di bocca in bocca ora è famosa la filastrocca d’esser italiana lei ne va fiera ma è tanto amica di ogni bandiera. (R. Corallo)
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