ecco cosa so fare_estratto

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Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola

Ideatrice del testo: Monica Pratelli

Coordinamento grafico-redazionale: Linda Tesler

Redazione: Linda Tesler, Chiara Mammarella

Progetto grafico e impaginazione: Deborah Consolani, Linda Tesler

Illustrazioni: Michele Bizzi, Francesca Pesci, archivio Tresei, istockphoto

Copertina e scatola: Deborah Consolani

Organizzazione e direzione della creazione dell’opera:

Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano

Editrice Tresei Scuola Via A. Meucci 1, 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378

© Tutti i diritti sono riservati www.tresei.com

PRESENTAZIONE

Le abilità e le funzioni che consentono un sereno processo di apprendimento riguardano vari ambiti, che saranno esplorati in questo manuale, senza dimenticare la componente emotivo-affettiva, che non dobbiamo dare per scontata, in quanto rappresenta la base, l’elemento facilitante di ogni percorso.

I bambini e le bambine apprendono con più facilità in un contesto sereno, all’interno del quale possono sentirsi accolti, valorizzati per i loro punti di forza e sostenuti nelle loro fragilità. Per questo, un clima sereno, la coerenza didattico-educativa, la collaborazione con i genitori, la personalizzazione delle attività rappresentano il fondamento del nostro lavoro.

Anche la proposta di queste prove dovrà avvenire in un’atmosfera distesa, all’interno della quale i bambini e le bambine possano sentirsi a proprio agio, non giudicati per le loro difficoltà, ma “visti” per le capacità possedute, oltre che per i loro bisogni.

Queste prove, così come le precedenti osservazioni sistematiche, consentono di individuare i punti di partenza dai quali intraprendere un viaggio in maggiore sicurezza, in direzione degli obiettivi da conquistare.

Questo richiede sia un’osservazione in contesto (durante lo svolgimento delle routine, del gioco e delle attività libere o guidate), sia la somministrazione di prove specifiche, alcune da proporre usando situazioni e oggetti concreti presenti nell’ambiente, altre con il materiale che vi forniamo.

COSA C’È NELLA SCATOLA?

• IL MANUALE dedicato all’insegnante descrive le varie prove da proporre ai bambini e alle bambine e indica le modalità di osservazione in relazione agli ambiti da esplorare. Contiene inoltre schede che richiedono un’esecuzione di carattere grafico, griglie e tabelle di annotazione dei risultati, che l’insegnante potrà fotocopiare. Nel manuale si trova anche un esempio di documento relativo al Profilo Funzionale Individuale da compilare, per la continuità tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria.

• LE TESSERE ILLUSTRATE necessarie per la somministrazione delle prove contenute nel manuale (più alcune bianche, da destinare alla sostituzione di even tuali tessere perdute).

• LE BUSTE A PRESSIONE utili per suddividere e contenere le tessere. Ve ne sono di tre diverse dimensioni, come le tessere, e dispongono di appositi spazi bianchi sui quali è possibile scrivere con un pennarello indelebile.

Prima di iniziare le attività con i bambini e le bambine, si consiglia di staccare le tessere dalle varie schede di cartoncino e suddividerle in base al numero e al colore riportati sul retro, così da catalogarle.

A CHI È RIVOLTO QUESTO MATERIALE?

• Agli/alle insegnanti della Scuola dell’Infanzia, con particolare riferimento all’ultimo anno.

• Agli/alle insegnanti della Scuola Primaria, con particolare riferimento alla classe prima.

• Agli/alle insegnanti di sostegno, per poter individuare punti di forza che consentano di procedere con l’elaborazione dei Piani Individualizzati.

• Agli/alle specialisti/e (pedagogisti/e, psicologi/ghe, terapeuti/e, educatori ed educatrici) e a tutti/e coloro che, nell'ambito del proprio lavoro, sentono il bisogno di approfondire la conoscenza dei bambini e delle bambine per ciò che riguarda l’apprendimento, così da poter strutturare percorsi personalizzati.

SCREENING per la ricerca delle capacità e l’individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento

Indicatori per l’ascolto e la comprensione verbale

Consegnare immagini su indicazione dell'insegnante 1

Eseguire azioni su indicazione dell'insegnante

Ascoltare e comprendere una breve storia

Narrare una storia osservando una sequenza di immagini

Rispondere alle domande sulla storia ascoltata

PRODUZIONE VERBALE

Indicatori per la produzione verbale

Denominare immagini appartenenti a categorie 3

Descrivere azioni 4

Osservare le immagini e rispondere alle domande 5

Descrivere immagini 6

Narrare una storia rappresentata con le immagini 7

Ripetere correttamente parole di graduale difficoltà

Ripetere frasi di graduale difficoltà

Eseguire movimenti bucco-fonatori

Tabella di annotazione: Ripetere correttamente parole di graduale difficoltà

Tabella di annotazione: Ripetere frasi di graduale difficoltà

Tabella di annotazione: Eseguire movimenti bucco-fonatori

Griglia

Indicatori

n° 2

Distinguere parole lunghe e parole brevi 8

Segmentare parole dividendole in “pezzi” 9

Ricomporre parole segmentate

Discriminare parole simili

Ripetere “non parole”

Confrontare coppie di parole

Individuare parole in rima 10

Abbinare parole che iniziano con la stessa sillaba 11

Ripetere parole togliendo la sillaba iniziale o finale 12

Tabella di annotazione: Ricomporre parole segmentate

Tabella di annotazione: Ricomporre parole segmentate

Tabella di annotazione: Discriminare parole simili

Tabella di annotazione: Ripetere “non parole”

Tabella di annotazione: Confrontare coppie di parole

Griglia individuale n° 3

EQUILIBRIO E COORDINAZIONE

Indicatori per l’equilibrio

Attività da proporre

Indicatori per la coordinazione

Attività da proporre

Griglia individuale n° 4

DOMINANZA LATERALE

Attività da proporre (mano, occhio, piede, orecchio)

Tabella di annotazione: Mano, occhio, piede, orecchio

Indicatori per la coordinazione oculo-manuale e fine-motoria

Indicatori per la coordinazione grafo-motoria

Lanciare la palla in direzioni stabilite

Lanciare la palla per colpire un bersaglio

Eseguire una costruzione con nove-dodici pezzi osservando un modello

Impugnare correttamente la matita

Sbottonare e

Infilare uno spago in delle perline

Ritagliare lungo una linea retta

Ritagliare lungo una linea curva

Eseguire percorsi misti

Ripassare i contorni di un semplice disegno

Eseguire ripassi misti

Colorare rispettando i contorni e le qualità cromatiche

Colorare e arricchire un disegno

Copiare linee orizzontali, verticali, oblique

Copiare quadrati, rettangoli, triangoli, crocette, cerchi

Completare sequenze grafiche

Riprodurre sequenze grafiche

Schede fotocopiabili

Griglia individuale n° 5

ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE

Indicatori per l’organizzazione spazio-temporale rilevabili nella

quotidianità

Indicatori per l’organizzazione spazio-temporale

Individuare e descrivere le varie relazioni spaziali tra oggetti

Individuare e descrivere le varie relazioni spaziali tra gli elementi di un’immagine 13

Riprodurre immagini su richiesta dell’insegnante rispettando relazioni spaziali

Riordinare in sequenza quattro-cinque immagini 14

Comprendere e individuare relazioni di causa-effetto 15

Individuare relazioni di contemporaneità 16

Comprendere relazioni di durata 17

Griglia individuale n° 6

INTEGRAZIONE SPAZIO-TEMPORALE

Indicatori per l’integrazione spazio-temporale

Riprodurre sequenze ritmiche

“Leggere” sequenze ritmiche 18

“Scrivere” sequenze ritmiche

Griglia individuale n° 7

MEMORIA

Indicatori per la memoria

Memoria visiva

Memorizzare una serie di oggetti

Individuare l'oggetto mancante

Memorizzare una serie di immagini 19

Individuare l'immagine mancante 19

Memorizzare una serie di immagini in sequenza 20

Memorizzare le principali caratteristiche di un'immagine (attributi) 21

Eseguire consegne visuo-spaziali

Eseguire un Memory composto da otto coppie di immagini 22

Memoria uditivo-verbale

Memorizzare una serie di vocali

Memorizzare una serie di parole

Memorizzare una serie di frasi

Memorizzare e rievocare il contenuto di una storia

Tabella di annotazione: Memorizzare una serie di vocali

Tabella di annotazione: Memorizzare una serie di parole

Tabella di annotazione: Memorizzare una serie di frasi

E MOTIVAZIONE

Indicatori per l’attenzione e la motivazione

SINTESI: punti di forza e di debolezza

GRIGLIA PER

COSA OFFRE IL MANUALE?

• LE PROVE

Questo manuale descrive i vari ambiti da esplorare, per identificare i livelli conquistati dai bambini e dalle bambine e per individuare gli obiettivi raggiungibili attraverso i percorsi più idonei e le proposte più consone.

Nel manuale sono descritte con precisione le varie prove da proporre e le modalità di somministrazione. In alcuni casi non si tratta di reali prove, ma è semplicemente richiesto di osservare i/le bambini/e nel contesto, all’interno delle routine quotidiane. In altri troviamo invece vere e proprie prove che richiedono l’uso dei materiali allegati e delle schede offerte.

• LE SCHEDE

L’insegnante trova diverse schede fotocopiabili da proporre ai bambini e alle bambine, nelle quali viene richiesta l’esecuzione grafica.

• LE TABELLE DI ANNOTAZIONE INDIVIDUALI

L’insegnante trova una serie di tabelle per annotare le produzioni e le esecuzioni dei bambini e delle bambine in relazione alle diverse aree.

L’insegnante può utilizzarle in tutte quelle situazioni in cui ci sono incertezze nella valutazione delle abilità, quando cioè l’annotazione può servire a fare chiarezza.

Ad esempio, se il linguaggio dell’alunno/a risulta fluido non è indispensabile procedere con le annotazioni, se invece si riscontrano incertezze, è opportuno porre un’attenzione particolare alle sue produzioni, per individuare gli eventuali fonemi non ancora acquisiti, una struttura della frase incompleta, oppure carenze in ambito metafonologico o nei processi di memoria.

Se si ritiene utile procedere con la compilazione delle tabelle, occorre poi un momento per la loro revisione, che servirà per le annotazioni delle griglie presenti sempre in questo manuale.

• LE GRIGLIE INDIVIDUALI

per la registrazione dei risultati ottenuti

L’insegnante trova tutte le griglie per le annotazioni dei risultati dello screening. Si tratta di griglie individuali che consentono, una volta terminato il lavoro, di avere chiarezza su quali sono le abilità raggiunte da ogni alunno/a, individuando così i suoi punti di forza e di debolezza.

Se siamo alla Scuola dell’Infanzia

In base ai risultati emersi, l’insegnante potrà programmare i percorsi di potenziamento da intraprendere per gli ultimi mesi di scuola, in modo da offrire a ogni bambino/a le opportunità per l’evoluzione delle sue capacità prima dell’ingresso nella Scuola Primaria.

Se siamo alla Scuola Primaria

In seguito allo screening, l'insegnante ha chiari i punti di partenza di ogni alunno/a e questo gli/le consente di individuare metodi e strategie più idonei a favorire i futuri processi di apprendimento, dando spazio anche a itinerari finalizzati alla riduzione delle difficoltà emerse.

COME ANNOTARE I RISULTATI DELLE PROVE?

Sulle griglie per la registrazione dei risultati individuali l’insegnante indica i traguardi raggiunti da ogni alunno/a.

Si consiglia di usare colori diversi, in modo da rendere immediata la lettura successiva dei risultati. Possono essere, ad esempio, i colori del semaforo, così utilizzati in base al livello raggiunto:

Esecuzione e partecipazione autonoma (sì).

Esecuzione e partecipazione con l’aiuto e la semplificazione da parte dell’adulto (con aiuto).

Proposta non ancora accessibilie (non ancora).

Al termine della compilazione, ciascun profilo è chiaro e ben visibile e consente di individuare con facilità le attività di potenziamento da proporre.

Nel caso in cui prevalga la presenza di annotazioni di colore verde, sarà possibile procedere verso livelli di proposte più elevati, mantenendo uno sguardo attento alle criticità e predisponendo attività per il loro superamento.

Se prevalgono le annotazioni di colore giallo, significa che il/la bambino/a ha bisogno di sviluppare le abilità di base, attraverso proposte semplificate e più accessibili.

Quando sono le annotazioni rosse a prevalere, sarà fondamentale dare ampio spazio a proposte più concrete, attraverso l’uso di oggetti e di attività meno simboliche, partendo da ciò che l'alunno/a è capace di fare, per procedere con molta gradualità verso conquiste più evolute.

• Un esempio di PROFILO FUNZIONALE utile per il passaggio alla prima Primaria e per la continuità didattico-educativa

Si tratta di un esempio di documento che consente di riportare sinteticamente i livelli raggiunti da ogni bambino/a in uscita dalla Scuola dell’Infanzia. Un agile schema suddiviso in aree di riferimento (ascolto e comprensione verbale, produzione verbale, ecc.), traguardi e descrittori di abilità, con uno spazio predisposto per l’insegnante per annotare, appunto, i livelli raggiunti da ogni alunno/a.

• LA GRIGLIA DI SINTESI, nella quale l’insegnante può registrare i risultati dell’intero gruppo classe

Questa griglia è di semplice compilazione e ha l’obiettivo di aiutare l’insegnante a individuare i segnali predittivi delle eventuali difficoltà di apprendimento dei singoli soggetti del gruppo classe, così da attivare percorsi mirati al potenziamento delle abilità necessarie per i futuri processi evolutivi.

TUTTI I MATERIALI FOTOCOPIABILI SONO INOLTRE DISPONIBILI IN VERSIONE DIGITALE

Le schede operative, le griglie individuali, le tabelle di annotazione, il profilo funzionale dell'alunno/a in uscita dalla Scuola dell'Infanzia e la griglia per l'annotazione dei risultati del gruppo classe sono disponibili anche in versione pdf, per favorire una più comoda fruizione degli stessi. Per accedere ai materiali, è sufficiente seguire i pochi e semplici passaggi indicati di seguito.

SCREENING

PER LA RICERCA DELLE CAPACITÀ E L’INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO

Questa batteria di prove, studiate e sperimentate dallo staff dell’Istituto “Centro Method” di Pisa, è rivolta agli/alle insegnanti dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e della prima classe della Scuola Primaria; è un protocollo finalizzato all’individuazione precoce dei segnali predittivi di eventuali situazioni a rischio, ma anche al riconoscimento delle risorse di ciascuno/a. Si tratta quindi di un vero e proprio “screening”, cioè di uno strumento di rilevazione che offre l’opportunità di individuare difficoltà nelle abilità di base, che possono ostacolare i successivi processi di apprendimento. È però indispensabile non fermarsi alla fase della rilevazione, ma darsi il tempo per progettare un intervento mirato e proficuo, grazie al quale le difficoltà riscontrate potranno ridursi, se non proprio scomparire. Come sappiamo, lo screening è uno strumento che accompagna l’insegnante in tutta la propria attività didattica ed educativa; è un monitoraggio continuo, che combina individuazione delle aree di debolezza di ogni alunno/a e azione didattica successiva1

1 PRATELLI M., BES. Buone Esperienze Scolastiche per i bambini e gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia, Gruppo Editoriale Tresei Scuola; PRATELLI M., BES. Buone Esperienze Scolastiche per i bambini e gli insegnanti della Scuola Primaria, Gruppo Editoriale Tresei Scuola.

QUANDO PROPORRE QUESTA BATTERIA DI PROVE?

SCUOLA DELL’INFANZIA: ultimo anno (febbraio-marzo)

Gli/Le insegnanti della Scuola dell’Infanzia hanno portato avanti, nel corso del tempo, l’osservazione sistematica; l’inizio della seconda parte dell’ultimo anno (febbraio-marzo) può essere il momento giusto

Si possono individuare i livelli raggiunti e c’è ancora un po’ di tempo a disposizione per lavorare, in modo da potenziare ulteriormente le abilità dei bambini e delle bambine.

Questo materiale è poi utile per compilare il profilo funzionale da condividere con gli/le insegnanti della Scuola Primaria, garantendo un passaggio di conoscenze e dando valore alla continuità e all’inclusione.

SCUOLA PRIMARIA: classe prima (settembre-ottobre)

Gli/Le insegnanti della Scuola Primaria, dopo i primi giorni dedicati all’ambientamento dei bambini e delle bambine al nuovo contesto, propongono quelle che possono definirsi “prove d’ingresso”, attraverso le quali mirano a conoscerli/e e a individuare risorse e possibili criticità, in modo da intraprendere un percorso di insegnamento/apprendimento consono al gruppo. Queste prove d’ingresso sono davvero efficaci e permettono ai/ alle docenti di giungere a una completa conoscenza della propria classe.

L’acquisizione della letto-scrittura e delle abilità logico-matematiche è il risultato di funzioni cognitive e di abilità che iniziano a svilupparsi sin dalla prima infanzia e che, proprio nel periodo dai tre ai sei anni, evolvono al punto di diventare vere e proprie “basi” su cui costruire i processi di apprendimento futuri.

Lo screening non è quindi una diagnosi, ma un punto di partenza per avviare percorsi di aiuto e di prevenzione dell’insuccesso scolastico.

Vediamo le aree in cui i fattori predittivi sono facilmente riscontrabili:

• ASCOLTO E COMPRENSIONE VERBALE

• PRODUZIONE VERBALE

• ABILITÀ METAFONOLOGICHE

• EQUILIBRIO E COORDINAZIONE

• DOMINANZA LATERALE

• COORDINAZIONE OCULO-MANUALE, FINE-MOTORIA E GRAFO-MOTORIA

• ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE

• INTEGRAZIONE SPAZIO-TEMPORALE

• MEMORIA

• ATTENZIONE E MOTIVAZIONE

Analizziamo ora le attività che l’insegnante può proporre per individuare le capacità dei bambini e delle bambine nelle varie aree, che, per questo screening, sono state raggruppate in modo funzionale.

PRODUZIONE VERBALE

Teniamo in mente le tappe di sviluppo del linguaggio, che ormai fanno parte del bagaglio conoscitivo dell’insegnante, e, facendo riferimento a queste, individuiamo i livelli di abilità raggiunti dai bambini e dalle bambine, anche attraverso specifiche attività.

INDICATORI PER LA PRODUZIONE VERBALE

• Denominare immagini appartenenti a categorie

• Descrivere azioni

• Osservare le immagini e rispondere alle domande

• Descrivere immagini

• Narrare una storia rappresentata con le immagini

• Ripetere correttamente parole di graduale difficoltà

• Ripetere frasi di graduale difficoltà

• Eseguire movimenti bucco-fonatori

Alle pagine successive, sono proposte alcune attività di graduale difficoltà.

Per registrare i risultati di ogni bambino/a, rimandiamo alla griglia individuale n° 2.

DENOMINARE IMMAGINI APPARTENENTI A CATEGORIE

L’insegnante mostra una serie di immagini che rappresentano oggetti e invita il/la bambino/a a denominarli. Questa prova consente di valutare anche il patrimonio lessicale posseduto, individuando la presenza di vocaboli più o meno specifici.

Ad esempio: rispetto alle immagini che seguono, alcuni/e bambini/e tenderanno a definirle generalizzando (usando magari lo stesso vocabolo per “maglia” e “canotta”), altri/e invece daranno denominazioni più precise.

Le tessere che seguono contengono immagini divise per categorie (abbigliamento, cibi, ecc.), in modo da favorire una maggiore attenzione alla differenza.

SCIARPA

SCARPE
PANTALONI CALZINI
MAGLIA
ACCAPPATOIO
CAPPELLO
CANOTTA
GONNA
CIABATTE
GUANTI
STIVALI

CARTA IGIENICA

SPAZZOLA

ASCIUGAMANO

PETTINE

SAPONE

WATER

DENTIFRICIO

DOCCIA

BIDET

SAPONETTA

SPAZZOLINO

FORNO TELEVISORE

ARMADIO CULLA

LETTO

SEDIA

TAVOLO

DIVANO POLTRONA

LIBRERIA

PANE

CRACKERS

CARAMELLE

CIOCCOLATO

FORMAGGIO

PASTA

PATATINE FRITTE BISCOTTI

TORTA

UOVO AL TEGAMINO

GELATO

CIPOLLA RAVANELLO

PATATE

INSALATA

POMODORO

ZUCCHINA

FUNGHI

PISELLI

CAROTE

PEPERONE

SEDANO

COCOMERO

PERA

CILIEGIE

BANANA

LIMONE

MELA

PESCE

PECORA

ELEFANTE

GALLINA
GATTO
MUCCA
CHIOCCIOLA
RONDINE
LUCERTOLA
CANGURO
APE
OCA
CANE
GUFO
FARFALLA
ANANAS
FRAGOLA

DESCRIVERE AZIONI

CAMIONCINO

PALLA

TABLET

TEMPERE

PENNELLO

MACCHININA

CANESTRO

COSTRUZIONI

BAMBOLA

PUZZLE

PISTA

L’insegnante invita a definire le azioni presenti nelle seguenti immagini. 4

RITAGLIARE

DORMIRE
LAVARSI LE MANI

SOFFIARE LEGGERE

SALIRE SCENDERE

OSSERVARE LE IMMAGINI E RISPONDERE ALLE DOMANDE

L’insegnante mostra alcune immagini e invita il/la bambino/a a rispondere a quesiti-stimolo.

“Che cos’è?”

“A che cosa serve?”

“Chi usa questo oggetto?”

“Dove si trova di solito?”

DESCRIVERE IMMAGINI

L’insegnante mostra le immagini riportate di seguito e invita a descriverle, annotando il tipo di produzione.

• La frase formulata è attinente all’immagine?

• È strutturalmente completa?

• La sequenza delle parole è corretta?

NARRARE UNA STORIA RAPPRESENTATA CON LE IMMAGINI

L’insegnante mostra la storia rappresentata con le tessere riportate di seguito e invita a narrarla. Le immagini sono già disposte nella giusta sequenza, come fosse un album da leggere, in modo da individuare e annotare la capacità narrativa, che richiede l’organizzazione di periodi più complessi.

“Il bambino si sveglia, si lava, si veste, fa colazione, poi indossa la giacca e va a scuola.”

RIPETERE CORRETAMENTE PAROLE DI GRADUALE DIFFICOLTÀ

Già attraverso le prove precedenti l’insegnante ha avuto la possibilità di osservare le caratteristiche della pronuncia dell'alunno/a.

In questo caso si propone una prova più specifica, per individuare la corretta articolazione dei fonemi nelle diverse posizioni all’interno delle parole. Ad esempio, per quanto riguarda il fonema “P” si propone la ripetizione delle seguenti parole:

PANE CAPANNA TOPO

Alla pagina sucessiva riportiamo l’elenco di parole che il/la bambino/a potrà ripetere su richiesta dell’adulto. Si tratta di parole che contengono tutti i fonemi anche in diversa posizione. Solo in caso di pronuncia non corretta l’insegnante la annoterà per individuarne le caratteristiche (distorsioni di fonemi, inversioni di sillabe, omissioni di fonemi e di sillabe, ecc.).

PANE

TAVOLO

CASA

BANANA

DADO

GATTO

FIORE

SALE

SCOPA

STIVALI

SCIMMIA

VASO

SALAME

TAPPO

ZOCCOLI

CIPOLLA

GELATO

GNOCCHI

PAGLIA

ZITTO

CAPANNA

LETTO

MUCCA

ALBERO CANDELA

RAGAZZO

TELEFONO

PISELLI

CASTELLO

SPALLE

FASCINA

UVA

RISATA

PATATA

SPAZZINO

CANCELLO

PIGIAMA

PUGNO

MAGLIONE

ZANZARA

TOPO

MOTO BARCA

SABBIA

pagg. 38-39

STRADA

CHIODO BAFFI OSSO

BISCOTTI

MESTOLO

PESCE CHIAVE

CASA

FAZZOLETTO

MAZZO PANCIA

OROLOGIO RAGNO

BOTTIGLIA

RAZZO

MANTELLO

OMBRELLO

VENTAGLIO

LUCERTOLA

FORBICI

CAMPAGNA

RIPETERE FRASI DI GRADUALE DIFFICOLTÀ

Anche in questo caso la prova serve ad osservare la produzione dell'alunno/a e a individuare le eventuali imprecisioni e difficoltà nel ripetere frasi pronunciate dall’insegnante.

Eccone alcune di graduale difficoltà.

1) LA BAMBINA CORRE.

2) IL BAMBINO DORME.

3) I BAMBINI SONO CONTENTI.

4) LA BAMBINA APRIRÀ IL CASSETTO.

5) LA BAMBINA È SALITA SULLO SCIVOLO.

6) LA BAMBINA NON LEGGE IL LIBRO.

7) I GIOCATTOLI SONO DENTRO AL CESTO.

8) IL BAMBINO METTE I FIORI GIALLI SUL TAVOLO.

9) I BAMBINI SI PETTINANO DAVANTI ALLO SPECCHIO.

10) IL BAMBINO DÀ IL PALLONE ALLA BAMBINA.

11) LA MAMMA TOGLIE LE SCARPE BAGNATE AL BAMBINO.

12) LUCA BEVE UN SUCCO DI FRUTTA CON LA CANNUCCIA.

ESEGUIRE MOVIMENTI BUCCO-FONATORI

Le difficoltà di pronuncia hanno spesso alla base un impaccio nell’esecuzione delle prassie bucco-fonatorie. Se si rilevano difficoltà nella pronuncia dei fonemi, proponiamo le attività che seguono, magari utilizzando lo specchio, e annotiamo il risultato. Ci servirà per capire se, nel periodo successivo, potrà essere utile riproporle in forma giocosa, per aiutare l'alunno/a a migliorare le proprie abilità in questo ambito. Se si rilevano difficoltà consistenti, può essere opportuno parlare con i genitori, invitandoli a rivolgersi a un/una logopedista, se ancora non l’hanno fatto.

• Mostrare la lingua

• Soffiare

• Gonfiare le guance

• Sorridere mostrando i denti

• Sbadigliare

• Inspirare col naso

• Tossire

• Fare una pernacchia

• Fare il verso del silenzio (SSSS…)

• Schioccare un bacio

• Schiarirsi la gola

• Schioccare la lingua (galoppo del cavallo)

pag. 41

Nome Cognome Data

PRODUZIONE VERBALE

Ripetere corretamente parole di graduale difficoltà

PAROLA PRONUNCIA

PANE

TAVOLO

CASA

BANANA

DADO

GATTO

FIORE

SALE

SCOPA

STIVALI

SCIMMIA

VASO

SALAME

TAPPO

ZOCCOLI

PAROLA PRONUNCIA

CIPOLLA

GELATO

GNOCCHI

PAGLIA

ZITTO

CAPANNA

LETTO

MUCCA

ALBERO

CANDELA

RAGAZZO

TELEFONO

PISELLI

CASTELLO

SPALLE

Nome Cognome

PAROLA PRONUNCIA

FASCINA

UVA

RISATA

PATATA

SPAZZINO

CANCELLO

PIGIAMA

PUGNO

MAGLIONE

ZANZARA

TOPO

MOTO

BARCA

SABBIA

STRADA

CHIODO

BAFFI

OSSO

PAROLA PRONUNCIA

BISCOTTI

MESTOLO

PESCE

CHIAVE

CASA

FAZZOLETTO

MAZZO

PANCIA

OROLOGIO

RAGNO

BOTTIGLIA

RAZZO

MANTELLO

OMBRELLO

VENTAGLIO

LUCERTOLA

FORBICI

CAMPAGNA

PRODUZIONE VERBALE

Ripetere frasi di graduale difficoltà

1) LA BAMBINA CORRE.

2) IL BAMBINO DORME.

3) I BAMBINI SONO CONTENTI.

4) LA BAMBINA APRIRÀ IL CASSETTO.

5) LA BAMBINA È SALITA SULLO SCIVOLO.

6) LA BAMBINA NON LEGGE IL LIBRO.

7) I GIOCATTOLI SONO DENTRO AL CESTO.

8) IL BAMBINO METTE I FIORI GIALLI SUL TAVOLO.

9) I BAMBINI SI PETTINANO DAVANTI ALLO SPECCHIO.

10) IL BAMBINO DÀ IL PALLONE ALLA BAMBINA.

11) LA MAMMA TOGLIE LE SCARPE BAGNATE AL BAMBINO.

12) LUCA BEVE UN SUCCO DI FRUTTA CON LA CANNUCCIA.

Nome Cognome

PRODUZIONE VERBALE

Eseguire movimenti bucco-fonatori

MOVIMENTI BUCCO-FONATORI

• Mostrare la lingua

• Soffiare

• Gonfiare le guance

• Sorridere mostrando i denti

• Sbadigliare

• Inspirare col naso

• Tossire

• Fare una pernacchia

• Fare il verso del silenzio (SSSS…)

• Schioccare un bacio

• Schiarirsi la gola

• Schioccare la lingua (galoppo del cavallo)

SÌ NO

Nome Cognome Data

PRODUZIONE VERBALE

L’alunno/a: SÌ

Denomina immagini appartenenti a categorie.

Descrive azioni.

Osserva le immagini e risponde alle domande.

Descrive immagini.

Narra una storia rappresentata con le immagini.

Ripete correttamente parole di graduale difficoltà.

Ripete frasi di graduale difficoltà.

Esegue movimenti bucco-fonatori.

Nome

PROFILO DELL’ALUNNO/A IN USCITA

DALLA SCUOLA

AREA DI RIFERIMENTO

ASCOLTO E COMPRENSIONE VERBALE

PRODUZIONE VERBALE

TRAGUARDI

• Ha una buona capacità di ascolto.

• Comprende i contenuti proposti.

• Comprende all’interno del contesto.

• Comprende durante la rievocazione delle esperienze.

• Ha una buona comprensione lessicale.

• Ha una pronuncia corretta.

• Si esprime con frasi complete.

• Riferisce le proprie esperienze.

• Descrive situazioni e immagini.

• Ha un lessico ricco.

ABILITÀ

METAFONOLOGICHE

• Sa giocare con le parole.

• È interessato/a ai giochi di parole.

• Mostra curiosità verso la propria lingua.

• È curioso/a verso il mondo dei suoni e delle parole.

EQUILIBRIO, COORDINAZIONE E DOMINANZA LATERALE

• Si muove in modo disinvolto nello spazio dell’aula.

• Si muove in modo disinvolto negli spazi esterni.

• Si muove con attenzione agli ostacoli.

• Ha raggiunto una buona capacità di equilibrio.

• Ha una buona capacità di coordinazione generale.

DELL’INFANZIA IN RIFERIMENTO ALLE ABILITÀ DI BASE

DESCRITTORI DI ABILITÀ

• Comprende la richiesta dell’insegnante.

• Comprende le indicazioni di gioco.

• Consegna immagini su richiesta verbale.

• Esegue azioni su richiesta verbale.

• Ascolta e comprende una breve storia.

• Pronuncia correttamente tutti i fonemi.

• Ripete correttamente parole e frasi.

• Denomina e descrive immagini.

• Descrive esperienze.

• Riferisce una storia ascoltata.

• Usa termini appropriati.

• Distingue parole lunghe e brevi.

• Ricompone parole segmentate.

• Segmenta parole.

• Discrimina parole simili.

• Individua la rima.

• Individua parole che iniziano con la stessa sillaba o con lo stesso fonema.

• Sa stare in equilibrio ad occhi chiusi per alcuni secondi.

• Esegue semplici giochi di equilibrio.

• Esegue la marcia alternando i passi alle oscillazioni delle braccia.

• Corre in modo adeguato all’età.

• Esegue semplici percorsi a ostacoli.

• Sa fare la capriola.

• Ha raggiunto la propria dominanza laterale.

LIVELLO RAGGIUNTO (A CURA DELL’INSEGNANTE)

AREA DI RIFERIMENTO

COORDINAZIONE OCULO-MANUALE, FINE-MOTORIA E GRAFO-MOTORIA

TRAGUARDI

• Ha una buona capacità di coordinazione oculo-manuale.

• Ha adeguate abilità fini-motorie.

• Ha una buona capacità di coordinazione grafo-motoria.

ORGANIZZAZIONE

SPAZIO-TEMPORALE

• Conosce e descrive i momenti della giornata.

• Si orienta nella successione dei momenti della giornata.

• Rispetta e riferisce le fasi esecutive di un’attività svolta o di un’esperienza.

• Individua relazioni temporali.

• Si orienta nello spazio a disposizione e localizza i materiali.

• Individua le relazioni spaziali.

INTEGRAZIONE

SPAZIO-TEMPORALE

• Riesce a integrare lo spazio e il tempo attraverso l’esecuzione di ritmi.

• È capace di “sentire il ritmo”.

• Codifica e decodifica ritmi sonori e grafici.

DESCRITTORI DI ABILITÀ

• Esegue lanci con la palla colpendo il bersaglio.

• Esegue azioni fini-motorie (infilare uno spago, abbottonare, sbottonare, ritagliare, ecc.).

• Impugna correttamente lo strumento grafico.

• Esegue percorsi grafici.

• Colora rispettando i contorni.

• Esegue un disegno strutturato.

• Copia e completa sequenze grafiche.

LIVELLO RAGGIUNTO (A CURA DELL’INSEGNANTE)

• Descrive le fasi di un’esperienza.

• Riordina sequenze di immagini.

• Comprende relazioni di causa-effetto.

• Comprende relazioni di contemporaneità.

• Comprende relazioni di durata.

• Descrive relazioni spaziali.

• Riproduce immagini rispettando relazioni spaziali.

• Accompagna la musica con il ritmo corporeo.

• Riproduce sequenze ritmiche.

• “Legge” sequenze ritmiche.

• “Scrive” sequenze ritmiche.

AREA DI RIFERIMENTO

MEMORIA

TRAGUARDI

• Mostra un’adeguata capacità di memoria a breve termine (memoria immediata).

• Mostra buona capacità nel rievocare esperienze pregresse.

• Ha adeguate capacità di memoria visiva.

• Ha adeguate capacità di memoria uditiva.

PARTECIPAZIONE, ATTENZIONE E MOTIVAZIONE

• Partecipa alle attività proposte.

• Si coinvolge nelle attività di gruppo.

• Mostra un buon coinvolgimento nella quotidianità.

• Svolge con piacere le attività.

• Ha tempi di attenzione adeguati all’età e rispetto al gruppo.

SINTESI: PUNTI DI FORZA

DESCRITTORI DI ABILITÀ

• Memorizza una sequenza di oggetti e immagini.

• Individua l’elemento mancante o l’elemento in più in una serie.

• Esegue consegne visuo-spaziali.

• Memorizza serie di parole e di frasi.

• Rievoca il contenuto di una storia ascoltata.

• Esegue le consegne.

• Porta a termine le attività assegnate.

• Mostra soddisfazione per i propri prodotti.

• Interviene nella conversazione.

• Si entusiasma alle proposte dell’adulto.

• Prende l’iniziativa e si coinvolge nel gruppo.

• Mantiene un'adeguata attenzione durante le esperienze collettive.

• Mantiene l'attenzione durante la descrizione e l’esecuzione di un nuovo gioco.

• Mantiene l’attenzione durante attività che utilizzano stimoli visivi (immagini).

• Mantiene l’attenzione durante attività che utilizzano stimoli uditivi (racconto, ecc.).

LIVELLO RAGGIUNTO (A CURA DELL’INSEGNANTE)
PUNTI DI DEBOLEZZA

GRIGLIA PER L’ANNOTAZIONE...

Compilare colorando i quadratini secondo la seguente legenda:

VERDE: capacità adeguate alla richiesta

GIALLO: necessità di aiuto e semplificazione da parte dell’insegnante

ROSSO: proposta non ancora accessibile al/alla bambino/a

Ascolto e comprensione verbale

Produzione verbale

Abilità metafonologiche

Equilibrio, coordinazione e dominanza laterale

Coordinazione oculo-manuale, fine-motoria e grafo-motoria

Organizzazione spazio-temporale

Integrazione spazio-temporale

Memoria

Partecipazione, attenzione e motivazione

... DEI RISULTATI DEL GRUPPO CLASSE

PRIMA DI SALUTARCI

Attraverso i risultati dello screening abbiamo chiari i traguardi raggiunti da ogni bambino/a, ma abbiamo avuto anche la possibilità di conoscere meglio il gruppo nel suo insieme.

Le annotazioni sulla griglia di sintesi consentono di illustrare i livelli di partenza da cui procedere per promuovere processi evolutivi negli/nelle alunni/e. Dunque, come procedere?

Alla Scuola dell’Infanzia

Se siamo alla Scuola dell’Infanzia, come abbiamo premesso, mancano ancora alcuni mesi alla chiusura dell’anno scolastico e possiamo ancora dedicare tempo e spazio al potenziamento e allo sviluppo delle capacità e abilità dei nostri bambini e bambine.

In classe prima della Scuola Primaria

Se siamo in prima, queste prove ci fanno comprendere da dove dobbiamo partire, quali sono i livelli raggiunti dai nostri alunni e alunne, in modo da dare loro ancora spazio e tempo per potenziare le proprie capacità e individuare così strategie didattiche che tengano conto sia delle loro risorse che delle fragilità.

Conoscerli/e significa anche entrare in contatto con la loro affettività e sostenerli nel percorso di crescita sfruttando le loro risorse e potenzialità.

Buon lavoro a tutti/e!

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