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Questo libro propone un piacevole percorso per il ripasso multidisciplinare
Ogni settimana di “viaggio” trasporta i bambini in una meta particolare, coinvolgendoli con specifiche attività relative al programma della propria classe.
ALLA FINE DI OGNI SETTIMANA:
• PAGINE DI VERIFICA (anche su modello Invalsi), per l’autovalutazione e una rapida valutazione da parte dell’insegnante.
ALLA FINE DEL LIBRO:
• COMPITI DI REALTÀ, tra cui il “diario delle vacanze” da completare e condividere con gli amici al rientro a scuola.
• UNA NARRATIVA CLASSICA, per la lettura estiva.
ARRICCHISCONO IL PERCORSO:
• LE INTEGRAZIONI DIGITALI: ulteriori approfondimenti suddivisi in attività di scoperta, gioco e creatività.
• GLI ALLEGATI OMAGGIO: Tutto regole (italiano e matematica) e le Prove d’ingresso per l’inizio del nuovo anno scolastico.
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FINALMENTE AL MARE! ITALIANO - ED. CIVICA
Alla scoperta del mare ITALIANO
A pesca di... errori! ITALIANO
Animali... marini! SCIENZE
Il mare e le coste GEOGRAFIA
At What Time? INGLESE
Ripartiamo... MATEMATICA
... dalle centinaia! MATEMATICA
Oltre... MATEMATICA
... il migliaio! MATEMATICA
Prova di verifica
3
ACQUAZZONE IN MONTAGNA ITALIANO
Indaghiamo il clima! GEOGRAFIA - ED. CIVICA
What’s the Weather like? INGLESE
Cartoline... dalla montagna GEOGRAFIA
Montagne... di nomi! ITALIANO
Il signore dell’Appennino ITALIANO - SCIENZE
Ripasso ortografico ITALIANO
Esercitiamoci! MATEMATICA
Problemi
Linee e angoli
Prova di
AL MUSEO ARCHEOLOGICO ITALIANOIn Mesopotamia STORIA
Un racconto storico ITALIANO - STORIA
Le coordinate geografiche GEOGRAFIA
Where Are You from? INGLESE
Le proprietà... MATEMATICA
... di addizioni e sottrazioni MATEMATICA
Le proprietà... MATEMATICA
... di moltiplicazioni e divisioni MATEMATICA
Prova di verifica
4 a
AL MUSEO EGIZIO ITALIANO - STORIA
Cosa sai sugli Egizi? STORIA
Coding... con i geroglifici! STORIA - CODING
Le doppie e... le sillabe ITALIANO
L’accento ITALIANO
Articoli e apostrofo ITALIANO
Anfibi e rettili SCIENZE
Operazioni inverse MATEMATICA
Numbers! INGLESE - MATEMATICA
Le frazioni MATEMATICA
Prova
GITA IN BARCA... SUL PO ITALIANO - ARTE E IMMAGINE
Fiumi... d’Italia GEOGRAFIA
Antiche civiltà dei fiumi STORIA
Verbi... e non solo! ITALIANO
Verbi... ITALIANO
... in tanti modi ITALIANO
At the Right Place! INGLESE
Frazioni... MATEMATICA
... e numeri decimali MATEMATICA
Operazioni con i decimali MATEMATICA
Prova di verifica
ALLA ROCCA IN COLLINA
Colline e pianure GEOGRAFIA
Tanti tipi di piante SCIENZE - ED. CIVICA
Abilities INGLESE
Gli antichi Ebrei STORIA
Misuriamo! MATEMATICA
Le figure geometriche MATEMATICA
Peso lordo, netto e tara MATEMATICA
Le relazioni MATEMATICA
Prova di verifica
ALLA MOSTRA D’ARTE ITALIANO - ARTE E IMMAGINE
Le tecniche del colore ITALIANO - ARTE E IMMAGINE
I sogni negli occhi ITALIANO - ED. CIVICA
Grammatica... in pixel! ITALIANO - CODING
Sinonimi, contrari e omonimi ITALIANO
Meraviglie d’Italia ED. CIVICA
My Clothes INGLESE
Cretesi e Micenei STORIA
I Fenici STORIA
Per e diviso 10, 100, 1 000 MATEMATICA
Questioni di euro MATEMATICA
Prova di verifica
VIAGGIO VIRTUALE... AL LAGO! ITALIANO - GEOGRAFIA
Una ragnatela per il mondo ITALIANO - ED. CIVICA
Ripasso di aggettivi e pronomi ITALIANO
Tempo di presentazioni ITALIANO - ED. CIVICA
Soggetto e predicato ITALIANO
Spesa, guadagno... MATEMATICA
Misuriamo superfici MATEMATICA
L’area dei poligoni MATEMATICA
Indagini statistiche MATEMATICA
Prova di verifica
Il DIARIO delle vacanze
I ragazzi della Via Pál
Aspetto con gioia l’arrivo dell’estate... non solo perché finisce la scuola, ma anche perché si cambia casa! Eh sì, me ne accorgo subito da come si comporta la mamma i giorni prima, quando inizia a preparare le valigie, ma anche qualche provvista per questo piccolo trasloco! Il momento più bello è quando arriviamo davanti alla porta della casa al mare... Io e il mio fratellino osserviamo il nostro papà che inserisce le chiavi nella serratura e... viaaaa! La casa al mare è aperta!
Appena entriamo c’è poca luce e si sente un odore di chiuso, quindi la mamma apre subito le finestre e il finestrone per accedere alla grande terrazza! È quello il mio posto preferito, perché da lì si vede il mare e sembra di stare su una nave.
La casa è più piccola di quella che abbiamo in città, ma a me piace tanto perché tutti i mobili sono bianchi e le pareti colorate: verde acqua per la cucina e il salone, e giallo sabbia per le camere. Io e il mio fratellino giochiamo sempre in terrazza nei momenti in cui si sta a casa e non si scende in spiaggia. La terrazza è larga e lunga, è immensa! Ci sono: al centro, un tavolo con le sedie, in fondo, un divano con delle poltrone e un lettino per prendere il sole.
1
2
Che bello ascoltare tutto il giorno il suono delle onde... È
interrotto solo dal rumore fastidioso dei treni che passano proprio dietro casa. Per andare al mare basta scendere le scale e attraversare la strada: che meraviglia! Poi, di sotto nel garage, ci sono le biciclette. Per muoversi usiamo quelle: io ne ho una tutta mia, mentre il mio fratellino sta dietro a mamma o papà, nel suo seggiolino. Partiamo sempre tutti insieme. Ecco è proprio questo che più mi piace della casa al mare!
Leggi il racconto. Sottolina di rosso i dati visivi, di verde quelli olfattivi e di blu i dati uditivi.
Qual è l’aspetto della casa al mare che più piace alla protagonista?
L’arredamento, i colori delle pareti e il rumore del mare.
Il fatto che le permette di passare tanto tempo con la famiglia.
Educazione Civica
A te piace passare del tempo con la tua famiglia? Quando, insieme ai tuoi familiari, ti senti felice? Ti capita, invece, di non sentirti a tuo agio? Se sì, in quali occasioni? Completa le frasi.
In famiglia sto bene quando
In famiglia non sto bene quando
Scrivi alcune regole che nella tua famiglia è importante rispettare.
Educazione Civica
Osserva quali ciclisti stanno rispettando le regole. Barra con una X SÌ o NO.
1
Leggi il testo.
Pesci multicolori, grotte di pirati, rettili... Quante meraviglie si trovano sotto la superficie del mare! Vi basteranno maschera, pinne e qualche semplice accorgimento per sentirvi come i più esperti dei sub.
Come procedere.
Prima di tutto un avvertimento importantissimo: non allontanatevi MAI dalla riva da soli!
Basta un crampo o un malessere di qualsiasi tipo per mettere in difficoltà il nuotatore più esperto.
Regolate bene il cinturino della maschera, affinché l’acqua non si infiltri, ostacolando la visione.
Inserite il tubo nell’apposita tasca e regolate la fibbia in modo che non scappi. Il modo più efficace per pulire il vetro della maschera ed evitare che si appanni è... sputarci sopra! Se siete troppo raffinati per questa procedura, in commercio esistono degli spray antiappannanti. E adesso un bel tuffo!
Nuotate in posizione orizzontale, muovendovi lentamente e osservando il fondale sotto di voi. Respirate piano, senza affannarvi e fate sempre sporgere il tubo fuori dall’acqua. Se volete osservare il fondo da vicino, prima di immergervi inspirate a fondo, poi trattenete il fiato contrastando la pressione: la bolla d’aria che si formerà nel tubo non farà passare l’acqua. Quando riemergete, soffiate forte per espellerla.
Portate alla vita un marsupio impermeabile con dentro un cucchiaio di metallo. Vi servirà per raccogliere campioni di roccia, coralli, conchiglie o piccoli animali da portare alla superficie.
Attenzione!!! Alcuni tratti di costa sono riserve marine protette ed è vietato prendere campioni di flora o fauna. In questi casi limitatevi a osservare il fondale marino.
(Da V. Palazzolo, Il manuale dell’avventura, Giunti Junior)
Di che genere è il testo che hai appena letto? 2
Un racconto d’avventura Un racconto realistico Un testo regolativo
3
Ora, sottolinea nel testo, con colori diversi, le varie istruzioni, poi scrivi una frase per riassumere ciascuna di esse.
Aiuta i bambini a “pescare” tutti gli errori, come nell’esempio, poi correggili scrivendoli nella giusta tabella.
bigliardo
ascensore
coniglio
aqquisto disciesa
squalo
disegnio
acquedotto cuadro scenza castania
quadrifoglio cugino
Stabilisci se ogni animale marino è vertebrato (V) o invertebrato (I).
Scrivi poi i nomi degli invertebrati nella colonna giusta.
PORIFERI CELENTERATI ECHINODERMI
Ricordi quali sono i mari che bagnano la penisola italiana?
Scrivi i nomi sopra ogni didascalia e completa i pallini nella cartina usando i colori corrispondenti ai riquadri.
È poco esteso ma le sue acque sono abbastanza profonde. Le sue coste sono alte e rocciose.
È il più vasto dei mari italiani. In Toscana e nel Lazio le coste si presentano basse e sabbiose, ma andando verso sud diventano più alte e formano numerosi promontori.
È il più profondo. In Calabria le coste sono alte, mentre nel Golfo di Taranto le spiagge sono sabbiose e si alternano a scogli.
È il meno profondo e il più calmo dei mari italiani. Le sue coste sono quasi tutte basse e sabbiose (tranne il Conero nelle Marche e il Gargano in Puglia). Nella zona più a nord di questo mare sono presenti delle lagune, tra cui quella di Venezia e di Grado. MAR ADRIATICO
1
Leggi a quale orario i bambini svolgono le diverse attività, poi collegali agli orologi corrispondenti.
I make a sandcastle with John at a quarter past ten.
I have a bath at ten minutes to three p.m.!
2 It's
We have a watermelon for lunch at midday!
I have an ice cream at half past twelve a.m.!
What time is it now? Guarda l’orologio in questo momento e scrivi in inglese che ora è.
Cerchia il numero... 1
• < di 680 745 • 681 • 424 • 860
• Con le h = 9 790 • 829 • 902 • 299
• Con le da = 2 345 • 123 • 902 • 241
• Con le h > 6 = 654 • 599 • 702 • 165
• Con le u = 7
Scrivi i numeri in ordine CRESCENTE. 2
Scrivi i numeri in ordine DECRESCENTE. 3
Completa i confronti scrivendo dei numeri adatti. 4
Scomponi i seguenti numeri, come nell’esempio.
973 = 9 h + 7 da + 3 u
=
=
=
= 908 =
=
=
Completa scrivendo i numeri precedenti e successivi. 2
3
Collega ogni numero al corrispondente scritto in lettere. Attenzione agli intrusi!
Completa le tabelle. 4
624 • 105 • 971 • 236
Inserisci i numeri in tabella.
Scrivi i numeri in ordine CRESCENTE.
Scrivi i numeri in ordine DECRESCENTE.
Scrivi in lettere i seguenti numeri.
Ora scrivi i numeri in cifre.
Duemilasettecentoquattordici = Centoventiquattromilatrecentododici = Novantamilaseicento = Cinquantamilaquattro = Seimilacinquecentotredici = Settecentoquattromiladuecento =
Scomponi come nell’esempio.
1. In quale elenco le parole sono scritte TUTTE correttamente?
asciensore, quaglia, aquolina, carabignere
bigliardo, Antonio, scientifico, acquisto
famiglia, disenio, sciettro, qubo scientifico, ragno, quaglia, acquedotto
2. Quale affermazione è falsa?
Il mar Adriatico è il mare più profondo e vasto d’Italia.
Il mar Ligure ha acque profonde, con coste alte e rocciose.
A sud, il mar Tirreno presenta coste rocciose e numerosi promontori.
Il mar Ionio bagna la parte meridionale della penisola italiana.
3. Scrivi due nomi di animali marini vertebrati e due nomi di animali marini invertebrati.
VERTEBRATI
INVERTEBRATI
4. Osserva e indica che ora è quando Sarah fa il bagno in mare.
It’s a quarter past ten A.M.
It’s a quarter to ten A.M.
It’s half past nine A.M.
It’s ten minutes to nine A.M.
5. Mirco e Giada hanno provato a scomporre il numero 782. Chi dei due ha risposto correttamente?
6. Leggi il fumetto e scegli il numero a cui può aver pensato Giulia.
È maggiore di 200, le decine sono maggiori di 3 e le unità minori di 2.
7. In ogni gruppo scegli il confronto corretto. 154
897 = 1 897 7 h 8 da 2 u 78 da 2 u
162 328 540 263 Mirco. Sara. Nessuno dei due. Entrambi. 12 345 > 71 654
654 < 6 544
567 > 55 789
Leggi il racconto. Cerca sul dizionario il significato della parola evidenziata e scrivilo sul quaderno.
Stamattina mi sono svegliata presto: ci è passato a prendere il papà della mia amichetta Susy. Insieme abbiamo partecipato ad un viaggio organizzato. Che cos’è? Beh, è semplice: basta salire su un grande pullman, poi è già tutto deciso: ci sono le guide che ti fanno vedere le cose più importanti della meta turistica che si è scelto di visitare. E una di queste cose importanti è stata il museo archeologico. A dire la verità, i nostri genitori lo sapevano già che ci avrebbero portate lì, e anche che a me e Susy non piace molto la storia. Invece, dentro al museo è stato proprio come fare un tuffo nel passato, alla scoperta delle prime civiltà della Mesopotamia. È stato bello vedere statuette, suppellettili, tavolette di argilla e, nello stesso tempo, ascoltare la guida che ci spiegava l’origine e il significato di quei reperti. Appena uscite dal museo, io e Susy ci siamo convinte che... in fondo imparare la storia è davvero importante e, perché no, da grandi potremmo diventare delle brave guide turistiche!
Osserva e barra con una X i reperti che la protagonista del racconto e la sua amica potrebbero aver visto al museo archeologico. 2
Quale immagine hai escluso? Perché?
Osserva la cartina e cerchia i nomi dei due importanti fiumi vicino ai quali si svilupparono le prime civiltà, poi completa la frase.
2 La parola “Mesopotamia” vuol dire
Scrivi a quale popolo si riferisce ogni affermazione: Sumeri (S), Babilonesi (B), Ittiti (I), Assiri (A). Aiutati con il tuo sussidiario, se necessario.
Edificarono le prime città della storia, tra cui Ur, Uruk e Lagash.
Con la pietra e il legno edificarono città fortificate; la capitale del loro regno era Hattusha.
Veneravano molti dèi: Anu, il dio del cielo, Inanna, la dea della Terra, Enki, il dio dell’acqua, ed Enlil, il dio dell’aria.
Ad essi risale lo stendardo di Ur, in cui, su una faccia, è raffigurata una scena di guerra, sull’altra una di pace.
Hammurabi fu il re che fondò un vasto impero, dove una grande ziggurat era dedicata al dio Marduk.
Su una stele di pietra incise delle leggi: in tutto 282 articoli.
L’ultimo grande re fu Assurbanipal; a Ninive, la capitale dell’impero, fece costruire un’importante biblioteca.
1
Leggi il racconto e rispondi alle domande che seguono.
Io sono un’artigiana e vivo con mia madre e mio padre. Mia madre si occupa di lavorare l’argilla. Di solito si mette sopra il tetto della nostra casa, con una sua amica (il tetto, infatti, è piatto per permettere di avere più spazio), mentre mio padre è il comandante dell’esercito e per ordine del re va a ispezionare i vari prodotti che propongono i mercanti. Le case qui a Uruk non sono tanto ampie e per salire sul tetto bisogna aprire una botola e tirare giù la scala. Un edificio che mi piace in particolare è la ziggurat, un grande palazzo costruito con mattoni d’argilla e formato da lunghe terrazze collegate l’una all’altra da scalinate.
So che nella parte bassa della ziggurat ci sono i magazzini, dove vengono conservati prodotti di ogni tipo, nella parte più alta della ziggurat invece si trova il tempio che è dedicato al dio che protegge la città ed è lì che si svolgono i riti. Un altro edificio importante è il palazzo del re, all’interno del quale egli vive con la sua famiglia e i funzionari.
Adesso parlo un po’ di me e vi racconto la mia vita quotidiana. Allora, questa mattina mi sono svegliata presto perché dovevo aiutare mia madre a preparare i vasi: ho modellato l’argilla con il tornio fino a farle prendere forma, poi l’ho messa a cuocere nel forno.
Dopo di che sono andata col carro al “mercato” e ho venduto i miei vasi a un mercante che li venderà a sua volta.
Per “registrare” i prodotti, è stato proprio il mio popolo a inventare la scrittura numerica: ad ogni oggetto corrispondeva inizialmente un gettone d’argilla.
Anche sui sigilli che utilizzavamo per chiudere i vasi che contenevano i prodotti era impresso un semplice simbolo.
Poi sono arrivati i pittogrammi, difficili da scrivere e da imparare, quindi i saggi e i sacerdoti li hanno semplificati fino a farli diventare ideogrammi, che indicavano idee e azioni.
Con il tempo la scrittura è stata facilitata, gli ideogrammi sono diventati trattini con una forma simile ai triangoli e ai cunei: da allora la scrittura è stata chiamata “cuneiforme”, ed è costituita da seicento segni.
Con l’invenzione della scrittura è nato il lavoro dello “scriba”. Per insegnare matematica, invece, abbiamo introdotto l’abaco, ma siamo esperti anche in astronomia.
I sacerdoti hanno imparato a conoscere i cinque pianeti visibili a occhio nudo: Venere, Marte, Mercurio, Saturno e Giove.
Siamo anche riusciti a prevedere l’andamento delle stagioni e delle piene improvvise (ovvero le fuoriuscite dagli argini) del Tigri e dell’Eufrate.
Vi ho descritto la mia giornata e il mio popolo, ma ora è arrivato il momento di salutarci e, per me, di prepararmi per andare a letto. Oh, è vero, mi sono dimenticata di dirvi che il mio letto è un tappetino di pelle di animale che si stende a terra e adesso, con il riposo, mi preparo ad affrontare una nuova giornata…
(Adatt. da fabulinus.com)
A quale popolo appartiene la bambina che ha narrato il racconto: 2
Babilonesi Ittiti Assiri Sumeri
Re Sacerdoti
Servi e schiavi
Soldati
Scribi
Funzionari e comandanti
Numera correttamente da 1 a 8 i gradini della scala sociale di questo popolo. 3 italiano
storia
Contadini e pastori
Artigiani e mercanti
Inserisci le parole nelle targhette corrispondenti, poi completa il testo sotto.
emisfero australe parallelo meridiano di Greenwich equatore emisfero boreale polo nord polo sud meridiano
Le coordinate geografiche di qualsiasi punto della superficie terrestre sono determinate dall’incrocio fra un meridiano e un parallelo. La latitudine indica la distanza dall’ , mentre la longitudine indica la distanza dal . . Es.: Ancona = latitudine 43° Nord; longitudine 13° Est.
Fai una veloce ricerca su Internet e scrivi sul tuo quaderno le coordinate geografiche della città/del paese in cui abiti.
Osserva i bambini, le bandiere e completa le presentazioni.
My name is I am a French boy. I come from France.
My name is I am an girl. I come from Italy.
My name is I am a Spanish boy. I come from
Nella bussola, scrivi NORTH, SOUTH, EAST, WEST al posto giusto.
My name is I am a Japanese girl. I come from
My name is I am an English boy. I come from
2 is in the north/south/east/west of
Ora scrivi il nome di una città italiana e completa. 3
Osserva l’esempio, completa e calcola in colonna applicando la proprietà indicata. 1
1 280 + 315 + 12 = 1 607 12 + 1 280 + 315 = 1 607
1 234 + 128 +
Abbiamo applicato la proprietà dell’addizione.
Questa proprietà viene utilizzata anche per fare la prova.
Osserva, completa, applica la proprietà e calcola in riga. 2
Abbiamo applicato la proprietà dell’addizione. 25 + 15 + 13 = 53
40 + 13 = 53
Osserva, completa, applica la proprietà e calcola in riga.
120 + 40 = 160
60 + 60 + 20 + 20 = 160
Abbiamo applicato la proprietà dell’addizione.
Osserva, completa, applica la proprietà e calcola in riga.
90 – 45 = 45 95 – 50 = 45 +5 +5
– 43 = = –3 –3
– 33 = 40
– 30 = 40 – 3 – 3
Abbiamo applicato la proprietà della sottrazione.
Osserva l’esempio, completa e calcola in colonna applicando la proprietà indicata.
12 x 13 = 36 + 120 = 156 13 x 12 = 26 + 130 = 156
Abbiamo applicato la proprietà della moltiplicazione.
Questa proprietà viene utilizzata anche per fare la prova.
36 x 24 = 45 x 17 =
Osserva, completa, applica la proprietà e calcola in riga.
Abbiamo applicato la proprietà della moltiplicazione. 2 x 3 x 6 = 36 6 x 6 = 36
12 x 10 x 3 =
20 x 2 x 8
Osserva, completa, applica la proprietà e calcola in riga.
10 x 15 = 150
2 x 5 x 3 x 5 = 150
24 x 6 =
Abbiamo applicato la proprietà della moltiplicazione.
x 9 =
Osserva, completa, applica la proprietà e calcola in riga. 4
12 x 8 = (10 + 2) x 8 = (10 x 8) + (2 x 8) = 80 + 16 = 96
25 x 7 =
36 x 3 =
45 x 8 =
29 x 5 =
x 12 =
Abbiamo applicato la proprietà della moltiplicazione.
Osserva, completa, applica la proprietà e calcola in riga.
36 : 6 = 6
12 : 2 = 6 :3 :3
: 4 = 3 24 : 8 = 3 x2 x2
Abbiamo applicato la proprietà della divisione.
1. Rispondi alle seguenti affermazioni barrando V (VERO) o F (FALSO).
• La ziggurat era l’edificio più grande della città sumera e aveva la forma di una torre a gradoni.
• Ur, Uruk e Lagash erano le principali città dell’impero babilonese.
• Il codice di Hammurabi fu il primo esempio di scrittura cuneiforme sumera.
• Lo stendardo di Ur è un’opera d’arte della civiltà ittita.
• Assurbanipal fu il più importante re dei Babilonesi.
• Gli Ittiti avevano potenti carri da battaglia trainati da cavalli.
2. Osserva una cartina fisica dell’Italia e completa scrivendo alcuni nomi di città che ritieni adatti.
3. Leggi la risposta della bambina e barra con una X la domanda giusta.
What’s your name? I come from China. is in the south of Italy. is in the east of Italy. is in the north of Italy. is in the west of Italy.
Where are you?
Where are you from?
How are you?
4. La città di Bari ha queste coordinate: 41° Nord; 17° Est. Cerchia di rosso la longitudine e di blu la latitudine.
5. Risolvi in colonna le seguenti operazioni poi barra con una X quella che come risultato dà 6 371 .
6. Osserva. In quale opzione è stata applicata la proprietà associativa?
348 – 88 = 340 – 80 = 260 123 + 17 + 32 = 140 + 32 = 172
8 x 15 = 8 x (10 + 5) = 80 + 40 = 120 13 + 97 = 13 + 17 + 80 = 110
7. Osserva. Quale proprietà è stata applicata?
3 500 : 50 = 350 : 5 = 70
La proprietà commutativa
La proprietà dissociativa
La proprietà invariantiva
La proprietà associativa
1
a
Leggi il racconto. Sottolinea tutti i nomi: di rosso quelli femminili e di blu quelli maschili. Infine, cerchia quelli plurali.
La montagna mi piace sempre, anche quando piove! Anzi, soprattutto quando piove! L’altro giorno io, la mamma e il papà eravamo in mezzo a un sentiero, quando è scoppiato un temporale! Ci siamo riparati sotto gli abeti, abbiamo aperto gli ombrelli che avevamo nello zainetto e abbiamo proseguito il cammino. Non avevamo altra scelta!
Per fortuna non mancava molto per arrivare al nostro albergo... ed è lì che mi sono divertita tantissimo. Siamo saliti in camera, abbiamo fatto una doccia calda, poi siamo scesi al piano di sotto e ci siamo messi davanti al caminetto!
Che bello vedere un fuoco acceso anche in estate... anche se di estivo, ormai, era rimasto solo il mese: agosto, perché faceva molto freddo!
Io stavo sul divano in mezzo al papà e alla mamma che leggevano il giornale, che calduccio!
Ma il momento più bello è stato quando mi sono alzata e sono rimasta ad osservare dalla finestra la pioggia che cadeva e il cielo pieno di nuvoloni grigi illuminati da qualche lampo, poi ecco i tuoni! Li ho persino contati! Ma poi, finita la pioggia, nel cielo è arrivato l’arcobaleno e di nuovo il sole, ecco perché in fondo i temporali mi piacciono tanto, perché quando alla fine ritorna il cielo sereno, mi sento più serena anch’io!
2
Ora prova a inventare uno svolgimento e un finale diverso per questo racconto, a partire dalla frase in verde, modificata come segue:
Sfortunatamente mancava molto per arrivare al nostro albergo...
Completa le descrizioni delle varie regioni climatiche: aiutati osservando i colori.
zona ligure-tirrenica • zona alpina • zona adriatica • zona mediterranea zona appenninica • zona padano-veneta
• La ha estati brevi e inverni freddi e rigidi. Di solito cadono precipitazioni piovose e nevose abbondanti.
• Nella , l’umidità prodotta da fiumi e laghi provoca fitte nebbie, con inverni freddi ed estati afose.
• Nella , il mar Tirreno, molto profondo, rende gli inverni brevi e miti e le estati calde ma ventilate, con precipitazioni scarse.
• La ha inverni rigidi e piovosi ed estati calde e asciutte; il mar Adriatico, poco profondo, non influisce di molto sulla temperatura invernale.
• La risente delle calde correnti africane; ciò rende gli inverni brevi e miti, le estati calde e le precipitazioni scarse.
• Nella le estati sono fredde e secche e gli inverni rigidi e umidi. Le precipitazioni nevose di solito cadono nelle zone più alte.
Quali fattori influenzano il clima? Completa l’elenco descrivendo altri aspetti.
La presenza di catene montuose.
L’altitudine, ovvero l’altezza rispetto al livello del mare.
Educazione Civica
Il cambiamento climatico provoca gravi conseguenze per l’ambiente e la vita sulla Terra. Collega le parole alle definizioni corrispondenti.
effetto serra
tornado e uragani alluvione siccità
• carenza di piogge per lunghi periodi
• inondazione con straripamenti di corsi d’acqua
• violenti temporali con forti venti
• fenomeno che produce l’innalzamento della temperatura
Fai una proposta! Scrivi nel cartello un comportamento dell’uomo che può aiutare a proteggere il clima!
Scrivi la didascalia giusta sotto ogni scenetta.
windy
cloudy
rainy It’s sunny
Leggi la descrizione di com’è il tempo nei vari mesi e scrivi in inglese, sopra ogni riquadro, la stagione corrispondente.
In December, January and February it’s cold and snowy.
In March, April and May it’s windy, rainy and warm. It’s snowy It’s foggy
In September, October and November it’s foggy and rainy.
In June, July and August it’s hot and sunny.
Osserva le due cartoline e, sopra ciascuna, scrivi ALPI o APPENNINI. 1
2
Quali affermazioni si riferiscono alle ALPI? E quali agli APPENNINI?
Scrivi nei riquadri AL o AP.
Si distinguono in tre settori: occidentali, centrali e orientali.
Hanno rilievi dalle cime aguzze, non ancora levigate dall’erosione.
Attraversano l’Italia da nord a sud, con due versanti: occidentale, verso il mar Tirreno, e orientale, verso il mar Adriatico.
Hanno cime non troppo elevate e sono quasi del tutto privi di ghiacciai.
La ricca vegetazione, fino ai 500 m, prevede la macchia mediterranea.
Oltre i 3 000 m di altitudine le piante sono rare, vi sono solo muschi e licheni.
I ghiacciai scivolano lungo i pendii creando valli glaciali.
Il clima rigido non favorisce l’agricoltura, che è perlopiù praticata a fondovalle o sui terrazzamenti.
Leggi tutti i nomi sparsi nel sentiero e riscrivili nella montagna corrispondente.
NOMI DERIVATI
NOMI ASTRATTI
NOMI PRIMITIVI
carta
sorellina torrone
panificio
vetro
cartoleraia
branco
lattaio
lettuccio
pulcino cassaforte
amore libro merluzzo
fedeltà
sciame
gregge
ragazzaccio
melone altopiano
felicità
flotta
pranzetto
coraggio
Leggi il testo e stabilisci di che genere è.
È il signore dell’Appennino e il suo ruolo nel folklore e nella cultura appenninica è leggendario. Predatore naturale dei grandi erbivori, il lupo visse, rispettato dall’uomo, nelle zone vicine ai suoi insediamenti fino a quando l’uomo, diventato pastore e agricoltore, distrusse pezzi di foresta per avere più pascoli e terra da coltivare, e si prese parte degli animali che vivevano allo stato selvatico.
Il lupo, per sfamarsi, fu costretto ad aggredire le bestie diventate proprietà dell’uomo, che erano anche più facili da catturare e più numerose di quelle selvatiche. Fu così che l’antico patto di rispetto tra l’uomo e il lupo si ruppe e boschi e montagne assistettero alla caccia spietata che l’uomo scatenò contro il lupo. Caccia con tagliole, fucili speciali pensati per uccidere i lupi (le lupare)
usati da cacciatori specialisti della caccia al lupo (i lupari), taglie, cioè premi in denaro per chi li uccideva, ridussero fortemente il numero dei lupi, mettendoli a rischio di estinzione.
Il lupo, però, ha sempre resistito ed è sopravvissuto. E questo grazie solo alla sua prodigiosa adattabilità, alla sua intelligenza strategica, ai suoi sensi sviluppatissimi, alla geniale organizzazione sociale del branco.
(G. Quarenghi, Otto meraviglie, guida ai parchi dell’Umbria, Giunti)
Scrivi sul quaderno il significato delle parole evidenziate nel testo (aiutati con un dizionario, se necessario).
3
2 Collega i vari elementi della catena alimentare.
mangia
4
Completa inserendo le seguenti parole al posto giusto. Attenzione agli intrusi: barrali con una X.
vivipari le branchie marsupiali invertebrato il marsupio peli omeotermi la pancia
Il lupo è un mammifero, quindi un animale . Tutti i mammiferi hanno delle caratteristiche in comune: sono coperti di ; respirano attraverso e sono , cioè possono adattarsi a climi molto caldi o molto freddi. Sono gli unici animali , poiché danno alla luce i piccoli già formati e li allattano. Ci sono delle eccezioni: i cuccioli dei , come il canguro e il koala, ad esempio, completano la crescita dentro della mamma. i polmoni vertebrato
1
Per ogni coppia, barra con una X la parola scritta correttamente.
celo cielo
alce alcie
salicie salice
cerotto cierotto
2
gienio genio
igene igiene
geco gieco
giemello gemello
Completa le frasi con le parole mancanti: contengono i suoni CI-CE, CHI-CHE; GI-GE, GHI- GHE.
Non trovo più le : mi puoi aprire tu il portone per favore?
Il cucciolo del cervo si chiama : non ha ancora le corna.
Le temperature sono scese: c’è ovunque! Attenzione a non scivolare!
A primavera mi piace raccogliere le : sono i miei fiori preferiti. Le portano il cibo al formicaio.
Nel lago c’è un bianco.
3 spiaggia valigia
Forma correttamente il plurale delle seguenti parole.
focaccia scheggia
arancia spiga barca fico riga bosco
Calcola in colonna le seguenti operazioni, quindi riporta i risultati. 1
1 785 + 11 548 + 3 670 =
20 279 + 1 421 + 4 123 =
58 213 – 8 274 =
320 254 – 29 180 =
x 23 =
x 41 =
218 : 3 =
724 : 8 =
Risolvi i seguenti problemi. 1
Ogni settimana, nell’albergo di montagna arrivano 1 150 persone. Quante persone arrivano, in totale, in 12 settimane?
• OPERAZIONE IN RIGA:
• RISPOSTA:
In un allevamento ci sono 1 085 mucche, 350 cavalli e 124 pecore. Quanti animali ci sono in tutto?
• OPERAZIONE IN RIGA:
• RISPOSTA:
La pasticceria “La vetta” prepara ogni mattina 1 920 cornetti. Se li distribuisce in egual numero a 20 hotel, quanti cornetti porterà a ciascuno di essi?
• OPERAZIONE IN RIGA:
• RISPOSTA:
La seggiovia contiene in tutto 1 820 posti a sedere. Se sono salite 633 persone, quanti sono i posti ancora liberi?
• OPERAZIONE IN RIGA:
• RISPOSTA:
• IN COLONNA
• IN COLONNA
• IN COLONNA
• IN COLONNA
Classifica le linee: metti una X nelle caselle giuste.
LINEA APERTA CHIUSA
2
Ripassa di verde le rette parallele, di rosso quelle perpendicolari, di blu quelle incidenti.
Scrivi il nome corretto accanto a ogni angolo.
1. Scopri qual è l’intruso in ogni gruppo di nomi e barralo con una X.
pane sale fruttiera carta amicizia amici coraggio ammirazione matita gomma altalena tavolo nastro bambina mela penne pineta stormo alunno scolaresca
2. Quale delle seguenti parole va completata con...
bar tarra rlanda cogna mello odo rino pressi le aran for tte rco ntura raffa pardo ro
3. Quale zona d’Italia risente delle calde correnti africane (inverni brevi e miti, estati calde e precipitazioni scarse)?
La zone ligure-tirrenica.
La zona adriatica.
La zona padano-veneta. Nessuna delle precedenti.
4. Guarda l’immagine e rispondi alle domande, completando le frasi.
• What’s the weather like?
It’s .
• What month is it?
It’s .
• What season is it?
It’s .
5. Come si caratterizzano la flora e la fauna negli Appennini? Collega correttamente le informazioni.
Fino ai 500 m
Dai 500 ai 1 500 m
Oltre i 1 500 m
Fino a 2 000 m
Oltre i 2 000 m
6. Nelle Alpi, si trovano boschi di latifoglie?
No, non riescono a vivere al freddo.
Sì, ma solo dopo i 2 000 m.
Sì, ma solo fino a 1 000 m di altitudine.
Sì, anche dopo i 3 000 m.
• vaste distese di prati
• macchia mediterranea
• boschi di latifoglie
• cervi, camosci, caprioli
• daini, lupi, volpi, cinghiali, lontre
7. Completa la catena alimentare disegnando un mammifero adatto.
8. Con quale operazione puoi risolvere il seguente problema?
La pasticciera ha preparato 85 biscotti in una giornata. Quanti ne preparerà in 15 giorni?
85 + 15 85 – 15 85 x 15 85 : 15
9. Disegna due rette incidenti.
10. Disegna un angolo ottuso.
a
Leggi il testo e rispondi alle domande che seguono. 1
FA RITORNO AL MUSEO EGIZIO
A 120 anni dalla scoperta della tomba di Nefertari nella Valle delle Regine, avvenuta nel 1904 ad opera di Ernesto Schiaparelli, allora direttore del Museo Egizio, il corredo sarà esposto nelle vetrine di inizio Novecento volute proprio da Schiaparelli. Il riallestimento degli oggetti si accorderà a un apparato testuale e a un video-racconto, con disegni e foto di archivio per restituire il contesto dei reperti provenienti dalla Valle delle Regine.
SPECIALE APERTURA 9 AGOSTO
Prenota QUI il tuo biglietto. www.museoegizio.it
ORARI DI APERTURA: Lun: 9.00 - 14.00 / Mar-Dom: 9:00 - 18.30
Via Accademia delle Scienze 6, 10123 Torino
(Adatt. da www.museoegizio.it)
Il testo che hai appena letto è: un racconto realistico. un testo funzionale.
un testo argomentativo. un racconto storico.
Qual è l’obiettivo del testo?
Fornire alcune informazioni sugli Egizi.
Invitare il pubblico a visitare il Museo Egizio.
Che cosa veniva riposto nelle tombe egizie?
Oli e unguenti per profumare il corpo.
Gli oggetti più preziosi e importanti che erano appartenuti al defunto.
Ciò che veniva riposto nelle tombe egizie era importante perché:
era una testimonianza del culto che gli Egizi avevano per l’aldilà.
era una testimonianza di quali divinità erano venerate dal defunto.
Ricordi i nomi di alcune divinità egizie? Riordina le lettere e scrivili, poi completa l’indovinello. 2
I faraoni dicevano di discendere da lui.
Aveva una testa di falco e il sole sul copricapo:
OTHT AR BINUA
Completa le informazioni sugli Egizi, scrivendo le parole al posto giusto. 1
corpo scribi faraoni mummia Tutankhamon lino sarcofago Giza
contadini politeisti antropomorfe sacerdoti Cheofe divinità
DEI RE E
A partire dal Nuovo
Regno, per quasi cinquecento anni, fu il luogo dove i decisero di far costruire la propria tomba. Tra questi, anche quella di .
geroglifica
LE PIRAMIDI
Le più famose
sono quelle di
LA mummificazione
Il del defunto, una volta ripulito dagli organi interni e riempito con garze e paglia, veniva ricoperto con oli profumati e avvolto in lunghe bende di . Infine, la veniva riposta nel
La scrittura egizia
è detta : era composta da disegni stilizzati. Per diventare scriba servivano diversi anni di scuola.
La più imponente è la piramide di , accanto a cui si trovano quelle del figlio Chefren e del nipote Micerino.
Gli antichi Egizi erano , ovvero credevano in diverse ; molte di esse avevano un aspetto per metà umano e per metà animale, erano, cioè .
La società egizia, partendo dall’alto, era così strutturata: il faraone, i , i nobili, gli , i guerrieri, i mercanti, gli artigiani, i e gli schiavi.
storia
Osserva la corrispondenza riportata nel papiro tra geroglifici e lettere dell’alfabeto. Scrivi poi la parola corrispondente al geroglifico dato.
Ora prova a disegnare i geroglifici corrispondenti al tuo nome.
Il mio nome è
Ora scrivilo con i geroglifici:
1
Per ogni coppia cerchia la parola scritta correttamente.
mumia - mummia
passaporto - pasaporto
grazie - grazzie
cassiera - casiera
2
azuro - azzurro
sorpaso - sorpasso
attenzione - atenzione
colazzione - colazione
batteria - bateria
alenamento - allenamento
stela - stella
africano - affricano
Su ogni riquadro scrivi una parola con uno, due, tre o quattro raddoppiamenti, in base al numero che vedi indicato.
3
Dividi le parole in sillabe, come nell'esempio.
pi ra mi de timone fiume nuvola castello
leonessa sfinge vento desiderio faraone
Ora scrivi tu tre parole che, divise in sillabe, rientrano negli schemi dati. 4
1
2
3
Leggi la filastrocca e cerchia tutte le parole con l’accento.
Su qui e qua l’accento non va su lì e su là l’accento ci sta su me e su te l’accento non c’è e non lo vuol su ma lo vuol giù e lo vogliono pure lì, là, più.
(Da 126maestramaria.wordpress.com)
Metti l’accento sul monosillabo giusto.
Vorrei prendere un te con te oggi pomeriggio.
La barca è ferma la, dove c’è il porto.
Da quando Mirco è partito non mi da sue notizie!
Marco e un calciatore e Luca un tennista.
Ne io ne te abbiamo deciso la vacanza: ne vogliamo parlare?
Scrivi alcune coppie di parole che cambiano significato solo per l’accento.
Davanti a ogni nome metti l’articolo determinativo adatto o viceversa.
gatti zoccolo
Egizi
deserto
2
piramidi
viaggio pettine
sedia
Ora collega le parole all’articolo indeterminativo adatto, come nell’esempio.
bambina vacanza albero alligatore scimmia cammello lumaca rinoceronte giornale sciacallo turista scienziato
Attenzione agli articoli con l’apostrofo! Completa le frasi con L’ o UN’. 3
alveare è stato costruito sul ramo di un ciliegio.
Entrare in antica biblioteca è sempre interessante.
aereo sta volando a bassa quota: deve atterrare!
Mi ha punto ape! Meglio non infastidire questi insetti!
Non era amica come tutte le altre: era amica del cuore!
1
2
3
Osserva le foto e scrivi nei quadratini R se si tratta di un rettile, oppure A se è un anfibio.
Quali sono le principali differenze tra anfibi e rettili? Barra con una X quelle vere (consulta il tuo sussidiario).
Gli anfibi hanno la pelle senza squame, mentre i rettili ce l’hanno squamata.
Gli anfibi sono invertebrati, mentre i rettili sono vertebrati.
Tutti i rettili respirano attraverso i polmoni, mentre alcuni anfibi attraverso la cute.
Gli anfibi sono eterotermi mentre i rettili omeotermi
La maggior parte dei rettili sono ovipari, mentre tutti gli anfibi sono vivipari.
I rettili non hanno le zampe, mentre alcuni anfibi le hanno.
Gli anfibi vivono perlopiù in acqua, mentre i rettili solo sulla terraferma.
Scrivi sul quaderno il significato delle parole dell’esercizio precedente, evidenziate in blu. Aiutati, se occorre, con il dizionario.
scienze
Completa le regole e le tabelle. 1
La è l’operazione inversa dell’addizione.
La è l’operazione inversa della moltiplicazione.
Esegui i calcoli e collega ogni operazione al risultato giusto, scritto in inglese. Attenzione agli intrusi!
50 + 11 =
20 + 17 =
Verifica se le eguaglianze sono corrette: barra
14 = fourteen 29 = ninety-two 31 = thirty 72 = seventy-two 11 = twelve 50 = five
1
Leggi e completa.
Il numeratore indica
La linea di frazione indica
Il denominatore indica
Cerchia le frazioni unitarie. 2
3
Scrivi la frazione complementare per formare l’intero.
Colora di blu le frazioni proprie, di arancione le frazioni improprie, di verde le frazioni apparenti. 4
Per ogni frazione, scrivine due equivalenti.
Inserisci i simboli >, <.
Risolvi i seguenti problemi sul tuo quaderno.
c.
a.
d.
b.
Luigi ha comprato un libro di 126 pagine. Ne ha già lette i 5 7 .
Quante pagine gli rimangono da leggere?
Carlo ha venduto 240 pizzette. I 5 8 erano rosse.
Quante pizzette rosse ha venduto?
Maria ha collezionato 35 bambole. I 2 5 hanno i capelli biondi.
Quante bambole hanno i capelli di altro colore?
In un mazzo di fiori ci sono 48 fiori. I 4 6 sono tulipani.
Quanti sono gli altri tipi di fiori?
1. Quale affermazione NON riguarda gli antichi Egizi?
Costruirono canali e dighe sul fiume Indo, per rendere fertili anche terreni distanti.
Erano abili artigiani; numerosi manufatti sono stati trovati all’interno delle tombe.
Costruivano case con legni e mattoni seccati al sole.
Il faraone era considerato il rappresentante delle divinità sulla Terra.
2. Davanti a quale parola puoi scrivere UN’ ?
3. Scrivi una parola davanti alla quale metteresti L’ .
astuccio astronave bambino lavagna
4. Qual è la parola corretta corrispondente al disegno?
tappetto
tapetto tappeto tapeto
5. Dividi in sillabe la parola dell'esercizio precedente, scrivendola nello schema.
6. In quale frase TUTTI gli accenti sono stati usati correttamente?
Ci dovevamo incontrare in città ma né io né te ci siamo ricordati.
Un caffè da la giusta carica per affrontare la giornata.
Ogni dì Matteo sì pettina per ore prima di uscire.
Guarda la: là tua automobile non è parcheggiata bene!
7. Quale numero scritto in inglese è corretto?
25 = twelve
36 = thirty-six
19 = ninety-one
82 = eighty-four
9. Scrivi un esempio per ogni tipo di frazione.
FRAZIONE PROPRIA
FRAZIONE UNITARIA
8. Osserva questa coppia di frazioni.
FRAZIONE IMPROPRIA
FRAZIONE APPARENTE
Sono...
10. Quale tabella NON è stata completata correttamente?
10. Inserisci il segno corretto tra >, < e =.
11. Scrivi i nomi di due animali per specie.
Leggi il testo, poi cerca il significato delle parole evidenziate e scrivilo sul tuo quaderno.
Mi chiamo Giacomo, e da sempre ho la passione per i pirati! Se fossi un pirata, il mio nome sarebbe Jack; infatti spesso i miei amici mi chiamano così, forse perché in fondo lo sanno che mi sento un pirata! Proprio ieri ho avuto l’occasione di incontrare due veri pirati! Sì, perché insieme al mio amichetto Giulio e ai suoi genitori sono andato ad una gita in barca sul fiume Po. Ad accoglierci, quando siamo saliti sulla prua, c’erano proprio loro: un pirata e una piratessa. Che avventura straordinaria! Con la loro barca abbiamo navigato sulle acque del fiume più lungo d’Italia. All’inizio ci hanno dato alcune istruzioni da seguire per la nostra sicurezza, poi c’è stata la timbratura di noi nuovi pirati: da quel momento, da quando ho ricevuto il timbro del teschio sul braccio, mi sono sentito un pirata a tutti gli effetti. Subito dopo è iniziata la navigazione sul Po! Mentre il capitano regolava il timone, i pirati, a poppa, ci hanno descritto alcuni aspetti del paesaggio fluviale e ci hanno raccontato anche una storia, quella del vecchio pirata del Po.
Poi è arrivato il momento di fare una sosta, siamo scesi per un’escursione a piedi nella golena e lungo le sponde del fiume.
Una volta terminata, ci hanno insegnato come costruire delle barchette di carta: dentro potevamo metterci il disegno di un nostro desiderio e poi farle galleggiare sul fiume! Infine siamo ripartiti cantando tutti insieme una canzone. La gita in barca è stata meravigliosa e potete immaginare qual è stato il mio desiderio... Beh, quello di fare presto un’altra gita in barca come questa, in compagnia dei pirati! Spero tanto che si avveri!
2 Disegna un tuo desiderio su un foglio, poi usalo per costruire una barchetta di carta. Scrivi i passaggi che hai seguito sul tuo quaderno: aiutati con quelli di seguito illustrati.
3
Cerchia tutti gli aggettivi qualificativi che trovi nel testo. Per ciascuno dei seguenti nomi, scrivi poi due aggettivi qualificativi adatti.
avventura
barca
pirata desiderio gita fiume
1
Aiutandoti con la cartina fisica dell’Italia, cerca alcuni nomi di fiumi nel cruciverba (sia in orizzontale che in verticale).
2
3
Ora scrivi, nella riga giusta, i nomi dei fiumi che hai trovato.
Fiumi alpini:
Fiumi appenninici:
Con le lettere rimaste fuori nel cruciverba puoi formare il nome di un importante rilievo montuoso; scrivilo nel riquadro poi rispondi alle domande.
Quale importante fiume nasce da esso?
In quale mare sfocia?
Ha una foce a delta o a estuario?
Cosa ricordi sulle civiltà dei fiumi? Rispondi barrando le risposte che ritieni corrette.
Intorno al 2 500 sorsero le importanti città di Harappa, Mohenjo-daro e Lothal.
Dove furono costruite?
Nella valle del fiume Giallo.
Nella valle del fiume Indo.
Qual era il culto religioso nella valle dell’Indo?
Si venerava la dea Madre.
Si veneravano numerosi spiriti della natura, ma era diffuso anche il culto degli antenati.
Dove si stabilirono i primi Cinesi?
Nella valle del fiume Giallo e poi più a sud, lungo le rive del fiume Azzurro.
Nella valle dell’Indo, precisamente nella città di Harappa.
Per difendere l’impero dalle invasioni straniere, che cosa fece costruire l’imperatore cinese Qin Shi Huang?
La muraglia cinese: delle mura che collegavano le fortificazioni già esistenti.
Edifici fortificati, realizzati con robusti mattoni cotti al forno.
Che cos’era l’esercito di terracotta?
L’esercito che doveva scortare l’imperatore cinese Qin Shi Huang durante i suoi viaggi.
Statue e soldati a grandezza naturale che dovevano scortare l’imperatore nell’aldilà.
1
Leggi il seguente brano e inserisci i verbi sottolineati in tabella: scrivili al modo infinito nella colonna corrispondente.
C’era una volta un rinoceronte, poveretto, che era molto miope.
– Vedo tutto confusamente – sospirava, stando ritto e immobile nel fiume – e mi piacerebbe sapere come appaiono veramente le cose!
Un giorno sentì qualcuno che si lamentava: era un leprottino sulla riva del fiume che diceva: – Oh, se solo potessi raggiungere l’altra riva del fiume per rosicchiare le foglioline tenere che vedo sulla sponda!
– Povero me! – disse il rinoceronte. – Non riesco ad immaginare che esiste gente che può vedere chiaramente le foglioline sulla riva opposta del fiume!
Si avvicinò alla riva e disse al leprottino – Io ti trasporterò in un istante sull’altra riva, a patto che tu mi descriva tutte le cose che vedi.
– D’accordo! – esclamò il leprotto.
Così il rinoceronte lo prese sulle spalle e, come una nave traghetto, lo trasportò sull’altra sponda del fiume. Il leprotto, da parte sua, descrisse al rinoceronte, con tutti i particolari, come apparivano le cose, anche quelle più lontane. Da allora né il rinoceronte, nave traghetto, né il suo amico, il leprotto dalla vista acuta, ebbero più da lamentarsi.
(K. Jackson, 365 storie, Mondadori)
coniugazione - ARE 2a coniugazione - ERE 3a coniugazione - IRE
2
Qual è la morale della favola che hai appena letto?
Ognuno è diverso dall’altro. L’unione fa la forza.
3
Nel testo, sottolinea tutti i discorsi diretti: di giallo quelli che si riferiscono al rinoceronte, di verde quelli del leprottino.
Trasforma il discorso diretto in discorso indiretto, o viceversa. 4
Il rinoceronte disse: – Mi piacerebbe tanto sapere come appaiono veramente le cose.
Il rinoceronte disse al leprottino che lo avrebbe trasportato in un istante sull’altra riva.
Riconosci il tempo: colora il verbo di ogni riquadro in base alla legenda.
PRESENTE IMPERFETTO PASSATO REMOTO FUTURO SEMPLICE
PASSATO PROSSIMO TRAPASSATO PROSSIMO TRAPASSATO REMOTO
La nonna cucinerà una buona torta di mele.
Alessandro vinse la coppa alla gara di atletica.
Giovanni ha mangiato una frittata con le cipolle.
Lucia e Anna cantavano mentre erano sul pullman.
Il cane fu ritrovato lungo una strada di campagna.
Lorenzo aveva disegnato un aquilone variopinto.
PRESENTE IMPERFETTO PASSATO TRAPASSATO
Mi auguro che io non ti sia antipatica!
Se mi avessi aspettato , avremmo fatto il viaggio insieme.
Se studiassi un pochino di più, otterresti ottimi voti!
Che io abbia una passione per gli animali è una certezza!
Spero che Laura abbia trovato un buon lavoro!
2
PRESENTE PASSATO
Mi sarebbe piaciuto sentirti suonare ancora!
Lorenzo aiuterebbe Giulio con i compiti, ma lui non vuole!
Samuele canterebbe volentieri una canzone per me.
Il mio gatto sarebbe scappato via con tutto quel rumore.
Cucinereste quel magnifico piatto per il mio compleanno?
Il modo imperativo ha solo un tempo: il presente! Individualo e cerchialo nelle frasi seguenti.
Corri più veloce che puoi!
Aspettate il vostro turno, la fila è ancora lunga.
Finite i vostri compiti, altrimenti non potrete uscire con i vostri amici.
Per fare una buona ricetta, usate solo ingredienti freschi!
Scendi subito di lì, altrimenti rischi di cadere.
3
Nelle seguenti frasi, scegli il tempo giusto e sottolinealo.
Se mi avessi chiamato / chiameresti in tempo, sarei uscita con te!
Spero che avete mangiato / abbiate mangiato bene nel mio ristorante.
Ci spieghereste / spiegavate meglio questa regola di matematica?
Cambiate / cambiaste strada: questa non porta da nessuna parte!
Osserva la fila dei bambini e rispondi barrando YES o NO.
Simon is the first.
Sarah is the fourth.
Kevin is the tenth.
Tom is the third.
Maria is the ninth.
YES NO
YES NO
YES NO
YES NO
YES NO
Where is Mike? Completa cerchiando la preposizione giusta.
Mike is next to / in front of the box.
Mike is behind / under the box.
Mike is in / on the box.
Mike is in / on the box.
Leggi e completa.
Le frazioni decimali sono frazioni con denominatore uguale a , , , ecc. Le frazioni decimali si possono trasformare in , e i numeri decimali si possono trasformare in
Cerchia le frazioni decimali.
Trasforma le seguenti frazioni decimali in numeri decimali.
Trasforma i numeri decimali in frazioni decimali.
Osserva. 1
Completa la linea dei numeri. 2
3
Nei seguenti numeri, cerchia di rosso i decimi, di arancione i centesimi e di verde i millesimi.
4
Inserisci i numeri in tabella, come nell’esempio.
PARTE INTERA 251 , 378 PARTE DECIMALE 23,487 • 0,5 • 0,572 • 8,209 • 1,932 • 781,523 • 9,36 • 6,1 • 3 875,45 48,37 = 40 + 8 + 0,3 + 0,07 678,432 = 7 432,11 = 89,654 = 12,297 = 44,430 =
321,5
876,87
Scomponi i numeri, come nell’esempio. 5
432,7 =
=
Calcola in colonna e riporta i risultati. 1
123,14 + 22,4 + 85,004 = 60,3 + 2 912,18 + 1,25 =
9 876,504 – 1 345,612 = 5 006,28 – 2 003,164 =
1 2 3 , 1 4 + 8 5 , 0 0 4 = 2 2 , 4 +
x 15 =
=
1. Quali parole sono tutti aggettivi qualificativi?
felice, canoa, coraggio, salire
mio, tuo, tanti, questo
allegro, colorato, triste, stanco
paura, felicità, allegria, amore
2. Scrivi un verbo all’infinito per ogni coniugazione.
1a coniugazione
2a coniugazione
3a coniugazione
3. Completa ogni frase coniugando correttamente i verbi tra parentesi.
• Spero che tu non (perdere) il treno l’altro giorno!
• (Uscire) volentieri con te, se solo fossi d’accordo!
• Ogni giorno Paolo (guardare) il meteo alla TV.
4. Quale affermazione riguarda le civiltà dei fiumi Giallo e Azzurro?
Furono i primi a inventare una scrittura pittografica, come risulta dai numerosi
sigilli ritrovati.
A Mohenjo-daro è stata ritrovata una grande piscina che serviva per purificarsi.
Nel 221 a.C. la dinastia Qing riunì i regni in un unico impero.
Era molto diffuso il culto della dea Madre.
5. Quali fiumi sono TUTTI alpini?
Arno, Secchia, Tevere, Reno
Volturno, Reno, Piave, Po
Tagliamento, Tevere, Arno, Reno
Po, Piave, Brenta, Adige
6. Collega le frazioni decimali ai numeri decimali corrispondenti.
7. In quale numero decimale dell’esercizio precedente lo zero è superfluo? Cerchialo.
8. Cerchia i numeri in cui la cifra 3 corrisponde ai decimi.
9. Metti in colonna le seguenti operazioni. Se le esegui correttamente, e riordini i risultati in ordine decrescente, con le lettere corrispondenti, otterrai una parola. Scrivila. S
parola è:
10. Osserva il disegno e completa le frasi.
is the second.
Jane is the is the third.
Leggi il testo. Cerchia di rosso le preposizioni semplici e di blu quelle articolate.
I miei genitori ieri mi hanno portato a una mostra di pittura. Il mio papà mi ha svegliato dicendomi: “Dai Matteo, alzati, stamattina andiamo a vedere il COLORE DEI SOGNI!”. Veramente non capivo bene cosa intendesse. Mi sembrava di stare ancora sognando... Chissà se anche i miei sogni sono a colori, a volte li ricordo chiaramente, altre volte, invece, so solo di aver dormito tanto e che è ora di alzarsi, proprio come mi è successo ieri mattina. Però mi sono fidato dei miei genitori, mi sono lavato e vestito velocemente, poi siamo andati in stazione e abbiamo preso un treno; una volta arrivati, un taxi ci ha portati alla mostra. Su di un grande cartellone c’era scritto: “Chagall: il colore dei sogni”. Infatti, vedere le opere di questo famoso pittore è stato come immergersi in un’atmosfera da sogno,
Chagall, Il violinista, 1913
M. Chagall, La passeggiata, 1917-1918
M. Chagall, Ricordo serale, 1959
che destava stupore e meraviglia: tanti colori, figure dalle forme sfumate e non facilmente riconoscibili. La guida ci ha spiegato che ciò che unisce tutti i quadri di Chagall è l’amore: per la religione, per il suo Paese, per la moglie, per il mondo delle favole, per l’arte. Nei suoi paesaggi, popolati da personaggi reali o immaginari, è difficile distinguere il confine tra realtà e sogno. Visitare la mostra è stato bellissimo, mi ha fatto capire la magia dell’arte e... dei sogni! Anch’io vorrei provare a rappresentarne uno con il colore! Chissà se ci riuscirò...
Osserva il dipinto e rispondi alle domande che seguono.
Che cosa vedi raffigurato?
M. Chagall, Paesaggio in blu, 1949
Predominano le forme o il colore?
Qual è il colore dominante?
La scena ti sembra realistica o fantastica?
Prova a inventare un altro titolo per questo quadro.
Leggi il testo e completalo inserendo i seguenti segni di punteggiatura al posto giusto. Riassumi, poi, sulle righe, le informazioni principali.
. , : ;
Per stendere i colori a tempera si può usare qualsiasi tipo di pennello a punta piatta o rotonda di piccole o grandi dimensioni e quasi tutti i tipi di carta e cartoncino bisogna evitare i fogli di carta troppo leggeri
che creerebbero brutte increspature
I colori a tempera permettono di ottenere superfici morbide e uniformi come ma che coprono così si può mettere un colore sopra un altro e modificare il lavoro più volte
Gli acquerelli sono composti da polveri colorate miscelate con collanti come per esempio la gomma arabica
L’acquerello è disponibile in piccole tavolette oppure c’è un tipo semiliquido
che è maggiormente solubile Tutti gli acquerelli si diluiscono da tenere sempre a portata di mano anche per ripulire
ogni volta i pennelli
(B. Conti, R. Ragionieri, Arte a scuola. La comunicazione visiva, Giunti Scuola)
Leggi la poesia e sottolinea con colori diversi tutte le rime, poi completa lo schema che le rappresenta.
Vorrei entrare nei tuoi occhi spenti cercare tra le stanze che non usi.
Scoprire se i tuoi sogni sono assenti o se da qualche parte li hai rinchiusi.
Illuminarli un attimo soltanto per ricordarti dove li hai nascosti.
Se non sapevi più di averli accanto se li credevi persi in altri posti.
Vorrei vedere gli occhi tuoi sorpresi e poi scappare via e lasciarli accesi.
(S. Giarratana, Poesie di luce, Motta Junior)
Educazione Civica
Tu hai dei sogni? Pensi siano facili da realizzare? Scrivine almeno uno sulle righe.
Osserva la legenda e colora le caselle in base al loro contenuto (alcune parole ne occupano due). 1
se non anzi forse e
per ché male dopo oggi quin di
però dav vero certo mol to o
op pure sem pre tanto per ciò
intanto ep pure nono stante
sulla invece da ma della
sul in sullo
negli con del nei su sui per avverbi
congiunzioni
preposizioni semplici
preposizioni articolate
Sul tuo quaderno, continua a scrivere il codice per riprodurre con il colore il disegno raffigurato. Osserva la prima riga: 2 2 1 3
1
Cerchia di rosso i sinonimi e di blu i contrari di ogni verbo.
arrivare giungere • partire • pervenire • raggiungere
chiudere serrare • sigillare • tappare • aprire
pulire sporcare • detergere • spazzare • spazzolare
parlare chiacchierare • tacere • conversare • discutere
2
In ogni frase, sostituisci la parola tra parentesi con un sinonimo adatto.
A casa dei vicini c’è una festa: si sente parecchio (baccano) .
Prima di entrare pulisci le scarpe (sullo zerbino) .
Ogni (dì)
3
Matteo va a scuola a piedi.
Per lavoro, Marika indossa sempre (un abito) diverso.
Giovanni è molto (cordiale) : ringrazia e sorride a chiunque.
Per ogni frase, inventane un’altra che contenga l’omonimo evidenziato con un altro significato.
Un’ape è volata via da una pianta e si è posata sulla mia testa!
Michela tiene spesso i capelli legati in una lunga coda!
In autunno, un riccio nel bosco spunta spesso da sotto le foglie!
Educazione Civica
Scrivi la corretta didascalia sotto ogni foto, poi collegala alla stellina corrispondente.
affresco dell’“Ultima cena” (Leonardo da Vinci) costiera amalfitana laguna di Venezia tre cime di Lavaredo (Dolomiti)
Colosseo
ART. 9: La Repubblica [...] tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. [...]
Leggi l’art. 9 della Costituzione, poi cerchia le foto: di verde se rappresentano un paesaggio naturale, oppure di rosso se fanno parte del patrimonio storico-artistico.
Per ogni disegno scrivi il nome dell’indumento o l’aggettivo possessivo giusto.
POSSESSIVE ADJECTIVES
My
Your
His/Her/Its
Our
His jacket Her skirt His sweatshirt
2
Your
Their Its si usa con animali e cose
Completa il fumetto con l’aggettivo possessivo adatto.
These are clothes!
3
Disegna gli indumenti/accessori indicati, poi collegali alle parole.
swimsuit • flip-flops • dress
Completa il cruciverba. Nelle caselle evidenziate comparirà il nome della più importante città della civiltà cretese: scrivila sulla riga.
1. Era il nome del popolo bellicoso che occupò Creta dopo la civiltà minoica.
2. Secondo la leggenda, era un mostro terribile che viveva nel labirinto del palazzo di Cnosso.
3. Era il gioco sacro caratteristico dei Cretesi, che si svolgeva con i tori.
4. Dal nome del loro re, Minos, l’antica civiltà cretese veniva chiamata anche così.
5. Le costruivano esperti marinai con il legname dell’isola ed erano fondamentali per il commercio.
Rispondi barrando con una X VERO o FALSO.
Magnifici affreschi, con immagini di animali, piante e figure umane, decoravano le stanze del palazzo di Cnosso.
I Cretesi veneravano una sola divinità: la dea Madre. Avevano un solo tipo di scrittura, quella geroglifica.
I Cretesi con il legname costruivano le navi, fondamentali per il commercio.
VERO FALSO
VERO FALSO
VERO FALSO
VERO FALSO
Cnosso, Festo e Mallia erano importanti città-palazzo. VERO FALSO
1
Completa ogni riquadro, scrivendo le informazioni che ricordi sui Fenici (aiutati con il tuo sussidiario).
TIRO, BIBLO E SIDONE
SCRITTURA ALFABETICA
L’ANCORA E LA CHIGLIA
COLONIE
2
PORPORA E VETRO
Osserva la cartina e cerchia i nomi delle principali colonie fenicie.
argento piombo olio cereali
Ibiza
Rotte commerciali dei Fenici
Principali colonie
Zone colonizzate dai Fenici
Fenicia
Utica Cartagine Tharros
Nora Sulcis
Cagliari
ambra schiavi
ossidiana rame
seta (Asia) cavalli schiavi cereali
Tapso
sale avorio oro schiavi
mar Mediterraneo
lino
oro schiavi cereali
rame papiro avorio
Completa le seguenti operazioni.
1,5 x 10 = 0,52 x 100 =
x 1 000 =
x 10 =
x 100 = 1,432 x 1 000 =
= 8
1,344 x = 1 344 25,7 : 10 = 215,2 : 100 =
7,3 : = 0,073 : 10 = 9,76 : 1 000 = 0,678 : 100 = 0,04 565 : = 0,565
Completa le tabelle. 2
1
Scrivi la somma corrispondente a ogni riquadro.
2
Ora scrivi le somme in almeno due modi diversi.
€ 12,00
€ 10 + € 2 € 53,00 € 28,00
Completa le formule e risolvi i problemi sul tuo quaderno. 3
COSTO UNITARIO X QUANTITÀ =
COSTO TOTALE : QUANTITÀ =
COSTO TOTALE : COSTO UNITARIO =
Gianni ha acquistato 5 quaderni a righe e 5 a quadretti. Il costo di ogni quaderno è di € 1,80. Quanto ha speso in tutto? Se ha pagato con una banconota da € 20, quanto riceve di resto?
Andrea ha acquistato 6 confezioni di cornetti al cioccolato per la colazione. Ha speso in tutto € 21. Quanto costa ogni confezione?
1. In quale frase la punteggiatura è stata usata correttamente?
Matteo, è il ragazzo più interessante che conosca.
Ho comprato: penne, quaderni e pennarelli.
È apparso l’arcobaleno: che meraviglia?
Puoi prestarmi il telefono, per favore!
2. In ogni frase analizza la parola sottolineata.
Tra noi due c’è una perfetta affinità.
Ho costruito una casa sull’albero.
Ho provato la partitura continuamente al pianoforte.
Sei tu che dici di non voler uscire con noi!
3. Scrivi un sinonimo per ogni parola. 4. Scrivi un contrario per ogni parola.
grazioso ipocrita
gentile agitato silenzioso opaco
5. Scrivi due frasi, con un significato diverso per ogni omonimo.
ROSA 1) 2) 1) 2)
6. Quale informazione si riferisce ai Micenei?
Le città venivano costruite intorno a un grande palazzo.
Furono i primi a inventare la scrittura cuneiforme.
I prodotti più ricercati erano i tessuti tinti con la porpora.
Era un popolo nomade che giunse nella terra di Canaan.
7. Quale informazione si riferisce ai Fenici?
Erano monoteisti: il loro libro sacro era la Bibbia.
Erano abilissimi marinai: avevano navi da trasporto e da guerra, con rami e vela.
Il palazzo più importante fu quello di Cnosso.
Furono i primi a stabilirsi in Mesopotamia, la terra dei fiumi.
8. Quale operatore è coperto dalla macchia?
71 = 0,071
Risposta:
10. In quale modo puoi scrivere la somma raffigurata?
€ 10 + € 5 + € 2
€ 10 + € 10 + € 2
€ 10 + € 10 + € 5
€ 20 + € 2 + € 2 + € 2 + € 2
9. Quale risultato è coperto dalla macchia?
60 x 100 = Risposta:
11. Disegna e colora l’indumento di cui parla il bambino.
My trousers are green!
12. Marco ha acquistato 3 confezioni di patatine, dal costo unitario di € 1,80. Se paga con una banconota da € 10,00, quanto riceve di resto?
Risposta:
1
Leggi il testo. Sottolinea tutti i verbi “essere” e “avere”: di rosso quando hanno significato proprio e di blu quando sono ausiliari.
– La Rocca è in cima ad una collina –, così ha detto l’autista appena siamo saliti sul pullman. Io e la mia amichetta Giuly, insieme alle nostre famiglie, siamo andate ad una gita che ci avrebbe portato a visitare la Rocca, ovvero un castello con alte mura intorno, che servivano anticamente per difendere gli abitanti dai nemici esterni. Non appena arrivati, ho immaginato di vedere l’assedio dell’esercito nemico in groppa ai cavalli. Uhaoooooo, che bello viaggiare con la fantasia! Il centro storico che ospita la Rocca è composto da molte stradine da percorrere a piedi, fino ad arrivare alle torri a cui si giunge tramite un sentiero che, secondo la leggenda, era il ritrovo delle streghe.
Visitare la Rocca all’interno è stato ancora più entusiasmante, vedere le armature dei cavalieri mi ha trasportato in un’atmosfera avventurosa, ma anche spaventosa… Ho ripensato alle storie di fantasmi che popolano i castelli... Per fortuna, poi, siamo usciti fuori e abbiamo raggiunto il parco avventura, e dopo varie arrampicate ed esplorazioni, è arrivato il momento di un bel pic-nic all’aria aperta! La mamma mi ha detto che di fortezze nel nostro Paese ce ne sono tante, mi piacerebbe poterle visitare per vivere nuove bellissime avventure.
2
Ora prova a scrivere sul tuo quaderno, a partire dal testo seguente, un breve racconto di paura, ambientato in un castello, inserendo elementi di suspence.
... Ho ripensato alle storie di fantasmi che popolano i castelli, quando all’improvviso ho sentito una porta scricchiolare e... “Bummm!”, si è chiusa ed io sono rimasto dentro.
Nella stanza c’era solo una piccola finestra che emanava una luce fioca... Ho provato a gridare: – Mamma, papàààà, sono qui! – nella speranza che potessero sentire la mia voce...
Aiutandoti con la cartina fisica dell’Italia, scrivi i nomi di alcune colline e pianure.
2
Colora di verde le informazioni che riguardano la pianura e di marrone quelle relative alla collina.
In Italia occupano solo un quarto del territorio. Quelle alluvionali hanno origine dall’erosione delle montagne da parte dei fiumi.
Quella padana viene attraversata da un estremo all’altro dal fiume Po.
geografia
Vi si praticano l’agricoltura e l’allevamento intensivi, ma anche l’industria.
È molto sviluppato l’agriturismo: vacanze nella natura e prodotti locali.
È l’ambiente ideale per piante come l’ulivo, la vite e gli alberi da frutto.
Quelle tettoniche si sono formate dal sollevamento della crosta terrestre.
Sopra ogni definizione di piante, scrivi SEMPLICI o COMPLESSE. Poi, classifica le immagini raffigurate scrivendo S o C.
Hanno radici, fusto e foglie e si riproducono attraverso i semi.
Non hanno fiori, frutti o semi e si riproducono attraverso le spore.
Educazione Civica
Colora di verde solo i comportamenti che sono a favore dell’ambiente.
Raccogli tanti fiori, quelli che più ti piacciono.
Preferisci gli oggetti “usa e getta”.
Abbonda con l’uso di saponi e detersivi.
Quando ti insaponi o lavi i denti, usa molta acqua.
Non lasciare i rifiuti in giro.
Ricordati di differenziare i rifiuti.
Scegli prodotti già imballati, così non sprechi tempo!
Evita di acquistare prodotti che contengono sostanze nocive.
Osserva cosa sa fare o non sa fare ogni personaggio, poi barra TRUE (vero) o FALSE (falso). 1
play the violin play the piano TINA play football play volleyball JOHN
Tina can’t play the violin. The dolphin can walk.
John can play volleyball.
Simon can run.
The kangaroo can’t fly.
2
FALSE TRUE FALSE TRUE FALSE
TRUE FALSE
Tommy can’t sky. TRUE FALSE TRUE FALSE
Rispondi alle domande scrivendo YES/NO, HE/SHE/IT CAN/CAN’T.
Can John play football?
Can Simon play tennis?
Can the kangaroo fly?
Yes, he can.
Can the dolphin swim?
Can Tommy sing?
Can Tina play the piano? jump fly THE KANGAROO run play tennis SIMON
Ora completa le frasi in base a ciò che tu PUOI/SAI (o NON PUOI/SAI) fare. 3 I can I can’t
1
Riordina i principali avvenimenti della storia degli antichi Ebrei numerando le macchie di colore da 1 a 4.
I Romani li costrinsero ad abbandonare la loro terra: iniziò la diaspora.
Si trasferirono in Egitto a causa di una grande siccità.
Sotto la guida del profeta Mosè, fecero ritorno a Canaan, dove fondarono il regno
Erano un popolo di pastori nomadi e giunsero nella terra di Canaan.
2
Ora assegna ad ogni avvenimento il corretto periodo storico: colora ciascuna targhetta con il colore corrispondente alle macchie precedenti.
3 Nel 70 d.C. Intorno al 1 700 a.C. Intorno al 1 000 a.C. Intorno al 2 000 a.C.
Scrivi una breve spiegazione per ogni parola.
monoteisti
Torah sinagoga
rabbino
Completa la tabella.
Il metro è l’unità fondamentale delle misure di
Esegui le equivalenze.
31 dam = m
40 mm = cm
0,8 km = hm
Completa la tabella.
Il litro è l’unità fondamentale delle misure di
Esegui le equivalenze.
21,7 km = dam 0,9 dl = ml 9 dal = hl
Completa la tabella. 5
MULTIPLI
cento chilogrammi
Il chilogrammo e il grammo sono le unità di misura fondamentali del .
CHILO GRAMMO decagrammo
Mg – – kg hg g grammo decigrammo centigrammo g cg
Esegui le equivalenze. 6
4,3 kg = hg
0,9 g = mg 21 dg = cg 0,06 hg = g 2,23 dag = dg 4,28 cg = mg 0,9 kg = g 13 Mg = kg 9,2 dg = g
7
In ogni gruppo, scrivi il valore della cifra evidenziata.
7,89 km
0,876 m 1 345 mm 140 dam 345 g 0,876 hg 1 214 kg 345 mg
Risolvi i seguenti problemi sul tuo quaderno. 8
5,672 dal 567 ml 8,76 hl 350 dl
Ogni giorno Luca, per andare a scuola, percorre a piedi per 2 volte
una strada lunga 820 m. Quanti km percorre ogni giorno?
Un brick contiene 200 ml di succo di frutta. Quanti l di succo di frutta contengono 10 brick?
Un vasetto di marmellata pesa 250 g. Quanti hg pesano 10 vasetti?
2
Le seguenti affermazioni sono VERE o FALSE? 1 VERO
Tutte le figure geometriche piane sono delimitate da una linea spezzata chiusa.
Tutti i poligoni sono delimitati da una linea spezzata chiusa.
La somma della lunghezza dei lati di un poligono costituisce il perimetro.
La misura della superficie di una figura geometrica piana è l’area.
Scrivi il nome delle figure geometriche raffigurate.
Le figure raffigurate sono tutte poligoni?
Motiva la tua risposta.
VERO
VERO
VERO
Scrivi AREA, PERIMETRO, LATO, VERTICE, ANGOLO, sulla riga giusta.
Risolvi i seguenti problemi sul tuo quaderno. 4
L’orto di nonna Gina ha la forma di un rettangolo, con i lati lunghi rispettivamente 4 m e 2,8 m. Quanto misura il perimetro dell’orto?
Giovanna ha confezionato una torta a forma di esagono, con il lato lungo 45 cm. Quant’è il perimetro della torta?
Completa le formule e la tabella. 1
Risolvi i seguenti problemi sul tuo quaderno. 2
Lo zaino di Matteo, pieno, pesa 7,8 kg. Se, vuoto, pesa 32 hg, quanti hg pesa il materiale che Matteo mette nel suo zaino?
Una cassa di ortaggi, vuota, pesa 1 kg. Gli ortaggi all’interno pesano 11,3 kg. Qual è il peso lordo?
Un barattolo di passata di pomodoro, pieno, pesa 325 g. Se la passata di pomodoro pesa 2,8 hg, quant’è la tara?
In un canile vengono messe a confronto le età di alcuni cani. Leggi e collega in base al significato della freccia.
È più giovane di...
Ora registra, con una X, le stesse ralazioni in tabella.
1. In quale elenco trovi tutti i nomi di pianure?
Maremma, Monferrato, Langhe.
Murge, Agro Pontino, Agro Romano.
Monferrato, Langhe, Murge.
Tavoliere delle Puglie, Maremma, Agro Pontino.
2. Collega ogni definizione al tipo di collina.
• Si sono formate da vulcani spenti.
• Sono nate dall’erosione delle montagne.
• Derivano dall’accumulo di detriti rocciosi.
• Derivano dal sollevamento della crosta terrestre.
Colline di origine tettonica
Colline strutturali
Colline moreniche
Colline vulcaniche
3. Scrivi una caratteristica delle piante semplici e un’altra di quelle complesse.
Le piante semplici
Le piante complesse
4. Osserva cosa dice la freccia e collega correttamente.
è più pesante di...
5. Quale frase riguarda gli antichi Ebrei?
Per molto tempo furono nomadi.
Vivevano in città-stato indipendenti.
Veneravano il faraone, considerato il Dio in terra.
Fondarono importanti colonie.
6. Osserva il disegno e completa con CAN o CAN’T.
7. Quale equivalenza è corretta?
672 cl = 0,672 dal
500 cm = 50 m
82 kg = 0,82 dag
55 hg = 550 cg Sarah skate!
8. Il giardino di Marta ha la forma di un poligono regolare, il cui perimetro misura 15 m. Se un lato del giardino misura 3 m, quale poligono regolare corrisponde alla forma del giardino di Marta?
Risposta:
9. Susy pesa la borsa piena di spesa. La bilancia segna 7,5 kg.
Se la busta della spesa, vuota, pesa 50 g, quanti hg misura la spesa di Susy?
Equivalenze:
Operazione:
Risposta:
1
Leggi il testo. Scrivi sul tuo quaderno il significato delle parole evidenziate, aiutandoti con un dizionario.
Oggi è venuta a trovarmi la mia amica Francesca. Anche lei, come me, è rimasta in città durante l’estate, e, per questo, spesso si annoia. Vorrebbe tanto fare un bel viaggio... Me l’ha detto l’altro giorno, quando ci siamo incontrati al parco. Il suo papà le ha promesso un viaggio, ma non prima dell’anno prossimo. Anche per me è la stessa cosa, ma io le ho detto che non mi annoio mai, perché spesso, in compagnia del mio papà, faccio dei viaggi virtuali. “E che cos’è un viaggio virtuale?” mi ha chiesto Francesca. “Vieni domani pomeriggio a casa mia e... in breve tempo capirai!” le ho risposto io. La situazione è stata un po’ buffa, perché Francesca è arrivata con scarponcini e zainetto... invece io e il mio papà la stavamo aspettando davanti al PC. Insieme abbiamo scelto una meta: ci piaceva l’idea di andare al lago, in particolare al lago d’Iseo, ce lo siamo ricordati dalla lezione di geografia a scuola... La maestra ci aveva spiegato che è un lago prealpino, dalla forma allungata, uno dei più profondi d’Italia, e per questo ci è rimasta la curiosità di visitarlo. “Vedi, Francesca”, ha spiegato il mio papà, “ora ci collegheremo a Internet, visiteremo il lago d’Iseo e sceglieremo il percorso virtuale che più ci piace!
Vedrai, sarà come stare lì... E poi, non appena ne avrai la possibilità, potrai ritornare realmente in quei posti!”. Francesca ha capito che una visita virtuale è una vera e propria simulazione di un viaggio, resa possibile grazie alle foto panoramiche e ai video montati in sequenza. Con un video tour, poi, abbiamo fatto una passeggiata “immersiva”, tanto che sembrava di stare proprio lì, al lago: con un clic sulle frecce in basso, decidevamo noi come spostarci. A Francesca il viaggio virtuale è piaciuto tantissimo, ma alla fine il mio papà le ha fatto delle raccomandazioni: “Cara Francesca, se avrai voglia di fare un viaggio virtuale, ricordati di chiedere il permesso e l’aiuto dei tuoi genitori... Anche se oggi hai scoperto come fare uso dei dispositivi digitali, è importante essere sempre seguiti da un adulto”. A me la tecnologia piace proprio tanto, ma sono anche convinto di ciò che dice il mio papà!
2
Con l’aiuto del tuo sussidiario (o di Internet), stabilisci l’origine dei seguenti laghi scrivendo nei quadratini A (lago alpino), P (prealpino), V (vulcanico), T (tettonico), C (costiero).
Lago di Como
Lago di Bolsena
Lago di Garda
Lago di Carezza Lago di Lesina
Lago Trasimeno Lago di Bracciano
Lago Maggiore
Lago di Misurina
Leggi il testo e barra con una X i giusti comportamenti da tenere quando usi Internet.
Il World Wide Web, per gli amici Web o WWW, è solo il modo più diffuso per prendere e fornire dati liberamente fra computer collegati a distanza. I computer collegati in rete al Web sono così tanti da rendere merito al suo nome: “Ragnatela (Web) grande (Wide) quanto il mondo (World)”.
Il Web raccoglie miliardi di documenti, o “pagine”, con testi ma anche disegni, foto, suoni, musiche, filmati, programmi [...]. Quando alcune pagine sono raggruppate e collegate tra loro formano un “sito” (che vuol dire un luogo) [...].
Sul Web si possono trovare informazioni, ma è possibile anche giocare ai videogiochi contro avversari a distanza, far la spesa e ordinare del parmigiano d’annata, partecipare a un’asta per comprare un gioco usato...
(B. Sidoti, A. Angiolino, Cos’è Internet?, Giunti)
Barra con una X le affermazioni corrette.
Il Web è sicuro e si possono mandare i propri dati personali a chiunque.
Non si deve mandare mai foto a qualcuno senza il permesso dei propri genitori.
È bene controllare l’esattezza delle informazioni che si trovano sul Web.
Si possono leggere o scrivere mail anche senza che i propri genitori lo sappiano.
Sul tuo quaderno, scrivi quanto tempo usi Internet, per fare che cosa, in compagnia di chi e in quali siti ti piace “navigare”.
1
Riscrivi gli aggettivi nel riquadro giusto.
miei • questa • quelle • alcuni • nostro • quello • primo • tanti • otto • parecchi • due
DIMOSTRATIVI POSSESSIVI INDEFINITI
2
ORDINALI
CARDINALI
Nelle seguenti frasi, cerchia di verde gli aggettivi e di rosso i pronomi.
Intorno al castello ci sono tre torri: due hanno le mura ancora intatte.
Alcuni bambini preferiscono la pizza per merenda, altri chiedono uno yogurt.
Non chiedere informazioni al primo che capita!
Per arrivare a casa mia devi salire dieci gradini: l’appartamento è al quarto piano.
Il mio gatto è salito sul tetto insieme al tuo.
Per raggiungere qualunque obiettivo, è bene impegnarsi ed evitare di ascoltare chiunque possa distrarti.
Stai indicando quella collina laggiù? O questa più vicina a noi?
1
Nel seguente testo, sottolinea di verde tutti gli aggettivi e di rosso i pronomi, poi analizzali, come nell’esempio.
9 febbraio
Caro Di, oggi ti voglio raccontare delle presentazioni che facciamo nel laboratorio di teatro.
Ecco qua: ogni volta, ciascuno di noi si alza e si presenta, dicendo quello che vuole, in un minuto. Può anche dire solo il suo nome, o raccontare qualcosa che gli è successo, oppure restare in silenzio perché la maestra Leanna dice che anche il silenzio è una cosa espressiva.
Per esempio, l’altro giorno, durante una presentazione Margot non ha aperto bocca. Quando capitava una cosa così, le prime volte diventavamo inquieti, poi, piano piano, abbiamo imparato a stare tranquilli.
Alla fine la maestra ha detto:
– Laura, vuoi presentare tu Margot, per un minuto? Subito, io mi sono sentita imbarazzata, immaginando che avrei detto cose del tipo: “Margot è mia amica, ha dei bei capelli biondi”.
Poi, all’improvviso, mi è venuta l’idea di fare il gioco del “Se fosse”.
Così, per un minuto, ho detto quello che Margot sarebbe: se fosse un animale, cioè una capretta d’oro; se fosse un cibo, cioè una crema di ananas e fragole...
E così via. Margot, ascoltando, teneva la faccia bassa e rideva un po’.
SONO FELICE! A domani!
La tua La
(R. Piumini, Molte lettere per Sei, Einaudi Ragazzi)
ogni = agg. indefinito
3
Di che genere è il testo che hai appena letto?
Una lettera. Una pagina di diario. Un testo descrittivo.
Nelle seguenti frasi, analizza i gradi dell’aggettivo, come nell’esempio.
Oggi è stata la giornata più bella della settimana.
Mauro è un amico sincero quanto Paolo.
Lorenzo è un fotografo bravissimo.
Hai avuto un’ottima idea: andiamo al mare!
Sei meno bravo di me, ma hai superato l’esame.
Nadia è la più giovane del corso di yoga.
Educazione Civica
superlativo relativo
Prova anche tu a fare il gioco del “se fosse”, descrivendo il tuo/la tua migliore amico/a.
1
Leggi questo breve testo e cerchia tutti i soggetti. Sottolinea i verbi che hanno il soggetto sottinteso.
Il re di Creta, Minosse, era un sovrano molto malvagio.
Aveva costruito un enorme labirinto sotto la sua reggia, e là dentro teneva un mostro spaventoso: il Minotauro. Esso era per metà uomo e per metà toro.
Ogni anno il re di Atene era obbligato a mandare sette ragazzi e sette ragazze a Creta perché venissero dati in pasto al mostro; questo era l’unico modo per impedire che il re Minosse facesse guerra ad Atene.
Un giorno, il principe Teseo, figlio di Egeo re di Atene, decise di porre fine a quell’obbligo terribile e disse: – Andrò a Creta a uccidere la bestia.
(Rid. e adatt. da S. Pirotta, Ai piedi dell’Olimpo. Miti greci, Einaudi ragazzi)
2
Nelle seguenti frasi, cerchia di rosso il soggetto, di blu il predicato verbale e di verde il predicato nominale.
Marika e Antonio sono amici da tanto tempo.
Giò ha acquistato un’automobile nuova.
Il cielo è grigio: Gianni e Luca hanno deciso di rimandare la gita in barca.
Sara è caduta mentre andava con i pattini.
Antonio è molto intelligente: prende sempre ottimi voti a scuola.
Tom è il cane di Arianna: spesso vanno a passeggio insieme.
3
Per ogni scenetta illustrata, scrivi due frasi: una con il predicato verbale e un’altra con il predicato nominale.
4 per tutto il viaggio • una mela • in palestra • dopo la scuola a Giovanni • la pizza • velocemente • i parenti • della nonna
Completa le frasi scegliendo l’espansione adatta tra quelle proposte: scrivila di rosso se è un’espansione diretta o di blu se è indiretta. Analizza poi le espansioni sul tuo quaderno.
I bambini hanno dormito : arriveranno riposati.
Gioele ha mangiato soltanto , poi è andato . Sandro e Michele si sono incontrati .
Il cane ha corso dopo che ha sentito quei rumori.
La mamma ha preparato in casa, poi ha invitato .
Cristina ha rotto il vaso : ora è molto dispiaciuta.
Mirco ha prestato una penna .
1
Completa le formule e la tabella.
150 € 420
€ 750 € 1 930
€ 216
105
€ 197 € 246,11
€ 1 560 € 1 9842,20
Nei seguenti problemi, individua se c’è un dato inutile o mancante.
Scrivili, inventando il dato mancante, poi esegui i calcoli sul tuo quaderno. 2
Bruno il macellaio ha venduto 15 prosciutti, ricavando in tutto € 2 250.
Se i prosciutti li aveva pagati € 1 500, quanto ha guadagnato in tutto Bruno?
Dato inutile =
Dato mancante =
Sandra la fioraia, dalla vendita dei fiori, nel mese di agosto ha avuto una perdita di di € 562,00. A quanto ammonta la spesa di Sandra nel mese di agosto?
Dato inutile =
Dato mancante =
Completa la tabella.
2
Inserisci le seguenti misure in tabella, seguendo l’esempio. 2
3 800 m2 • 7,5413 hm2 • 0,25 km2 • 457,28 dm2 • 1 234,89 mm2
hm2 dam2 m2
Per passare da un’unità di misura all’altra... ... devi moltiplicare o dividere per 100,10 000...
da u da u da u da u da u da u da u 3 8 0 0
Esegui le equivalenze o completa. 3
2 500 m2 = cm2 45,65 dam2 = m2 12 000 hm2 = km2 0,0095 dm2 = mm2
1
Scrivi le formule per calcolare l’area delle seguenti figure, poi misura i dati con il righello ed esegui i calcoli sul tuo quaderno.
2
Risolvi i seguenti problemi sul quaderno.
Andrea ha coltivato un’aiuola a forma di trapezio isoscele, dall’altezza di 3,4 m, la base maggiore di 5 m e quella minore di 2,8 m. Il lato dell’aiuola è di 1,5 m. Calcola il perimetro e l’area dell’aiuola.
Lucia sulla sua maglietta ha ricamato un rombo dal lato di 15 cm. Quanto misura il perimetro del rombo? E l’area?
Il grafico illustra quante biciclette ha venduto il negozio “City bike” in un anno. Completalo collegando i punti, poi rispondi alle domande.
Qual è il mese in cui il negozio ha venduto più biciclette?
In quale mese ne ha vendute di meno?
Quante bici ha venduto in un anno?
Qual è la media mensile?
Rappresenta sul tuo quaderno, con un istogramma, i dati della seguente tabella. 2
Quale dato rappresenta la moda?
1. Nel seguente breve testo, cerchia i pronomi e sottolinea gli aggettivi.
Io e Paolo siamo migliori amici. Facciamo parecchie cose insieme, lui non dice mai di no. Sua mamma crede che siamo come quei fidanzatini che litigano per poi fare pace, infatti è proprio questo che rafforza sempre di più la nostra amicizia.
2. Scrivi una frase per ciascun grado dell’aggettivo indicato.
COMPARATIVO DI MINORANZA
COMPARATIVO ASSOLUTO
3. Riordina i sintagmi per comporre la frase, poi analizza ciascuno di essi.
Flavio e Gianni al ristorante il compleanno hanno festeggiato insieme
4. Scrivi il nome di un lago italiano e la sua origine, poi spiegane il significato.
Il lago di è di origine , ciò vuol dire che
5. Mauro ha venduto 150 pizze da asporto. Se ha ricavato € 900 e guadagnato € 300, quanto gli è costato preparare ogni pizza?
Operazioni:
Risposta:
6. Gioele ha disegnato un triangolo che ha l’altezza di 15 cm e la base di 28 cm. Scrivi la formula e calcola l’area.
Formula:
Area:
7. Il pavimento della camera di Mirco è formato da 33 piastrelle a forma di rombo, con il lato di 5 cm, la diagonale maggiore di 8 cm e la diagonale minore di 4 cm. Quanti m2 misura la camera di Mirco?
Operazioni:
8. Il grafico illustra i fiori venduti dal negozio “Fiordaliso” a giugno. Calcola la media.
Risposta: = 10 fiori
La media è
Utilizzando le pagine di cartoncino che trovi di seguito, realizza il “diario di viaggio” delle tue vacanze. Registra le esperienze, gli eventi, le emozioni ecc. che più ti hanno colpito, infine ritaglia le pagine e rilegale, così da comporre un vero libricino. Al ritorno a scuola, scambia il diario di viaggio con quello di un tuo/una tua amico/a, e così via: fate “girare” i vostri diari tra tutti i com ponenti della classe, restituendoli ai rispettivi proprietari entro il tempo stabilito dall’insegnante.
COMPITO semistrutturato!
Scegli qualcuno o qualcosa di cui prenderti cura: un animale, una pianta, un amico, un genitore/nonno ecc. e incolla delle foto e/o fai dei disegni per spiegare di che cosa ha bisogno e cosa fai per aiutarlo a star bene ogni giorno:
- dai cibo, acqua, attenzioni?
- dai affetto?
- dai amicizia, compagnia?
Utilizzando conchiglie, sassolini, legnetti o altri materiali naturali che hai trovato nei luoghi di vacanza in cui sei stato, inventa e crea un tuo originale manufatto (potrebbe essere un oggetto utile o semplicemente artistico!). Puoi lavorare da solo o in compagnia di un tuo/ una tua amico/a!
TRE PAROLE CHIAVE
DELLA MIA ESTATE
foto
Dove:
Quando:
(scrivi, disegna o incolla una foto):
Dove:
Quando:
Dove:
Quando:
(scrivi, disegna o incolla una foto):
Dove:
Quando:
Dove:
Quando:
Dove:
Quando:
(scrivi, disegna o incolla una foto):
I
II
III
V 10 12 13 15 17
IV
IX 18 19 20 22
VI
VII
VIII
Era quasi l’una, a scuola stava per finire la lezione di scienze e poi sarebbe suonata la campanella.
Era una bella giornata di marzo e dalla finestra dell’aula si sentiva il suono di un organetto che proveniva dalla strada.
I ragazzi iniziavano a mettere a posto le loro cose e fremevano per andare a casa.
Uno di loro, Csónakos, fece arrivare un biglietto accartocciato a Nemecsek che, senza leggerlo, lo diede al vero destinatario, cioè a Boka. Quest’ultimo lesse: “Alle tre del pomeriggio riunione generale per l’elezione del presidente. Avvisare tutti”.
Boka si mise in tasca il biglietto, poi chiuse la cinghia dei libri… Era l’una, la campanella finalmente suonò e tutti i ragazzi uscirono frettolosamente.
Nella strada verso casa, Csele si fermò a comprare un pezzo di torrone che sapeva costare un soldo, ma quel giorno il venditore italiano, che parlava un ungherese stentato, voleva approfittarsene e aumentare il prezzo, perché aveva visto che i ragazzi andavano sempre da lui.
Ci fu una trattativa finché Geréb sussurrò a Csele: «Buttagli il cappello fra i dolci del banco, vedrai che spasso… voleranno da tutte le parti».
Csele, che dapprima era rimasto entusiasta all’idea, ci ripensò, perché lui era il “perfettino” del gruppo e non voleva sporcare il suo cappello, così disse a Geréb: «Butta il tuo!». E lui non se lo fece ripetere due volte, ma mentre alzava la mano, qualcuno da dietro la bloccò: era Boka, il saggio Boka, che gli disse: «Cosa fai?». Boka era sempre quello che cercava di fare da paciere e a tutti appariva come un ragazzo intelligente che da grande di sicuro avrebbe occupato un posto di tutto rispetto. Insieme raggiunsero Csónakos, il forte Csónakos, e Nemecsek, il gracile biondino.
Quando Csónakos vide i tre arrivare, emise uno dei suoi forti fischi mettendosi le dita in bocca, nessuno ci riusciva bene come lui, se non un certo Cinder che, però, da quando era diventato presidente del Circolo degli studenti del loro ginnasio, non lo poteva più fare, perché ci te neva a darsi un tono più serio.
Appena si avvici narono, il piccolo
Nemecsek, esortato da Csónakos, rac contò agli altri cosa gli era successo: il giorno prima la banda dei fratelli Pásztor gli ave va rubato le palline. «Inaudito!» esclamò
Geréb. «Una vera rapina!» disse Csele. E Boka aggiunse: «Oggi pomeriggio ne parleremo al “grund”, anche a me sembra una cosa inaudita!».
Il “grund” era uno spazio di terra che si trovava in mezzo ai palazzi di via Pál. Ai ragazzi di Budapest piaceva e l’avevano scelto perché poi da lì si accedeva ad un altro spazio ancora più grande, dove c’erano una segheria e tante cataste di legna per giocare alla guerra e nascondersi.
Quel pomeriggio il primo ad arrivare fu il “soldato semplice” Nemecsek che, essendo il più piccolo, era quello a cui dare ordini, da mettere in punizione e prendere bonariamente in giro.
Nemecsek stava seduto su una pietra e mangiava un pezzo di pane, aspettando i suoi compagni.
Ad un certo punto, sentì dei rumori e, intimorito, si avvicinò a una delle cataste di legna… Capì subito che non era uno dei suoi compagni e iniziò a ripetersi: «Niente paura Nemecsek… niente paura».
Si arrampicò e, arrivato sulla cima, di getto si ributtò giù. Aveva visto un piede: era quello di Cecco Áts, il capo di quelli dell’orto botanico.
Teneva in mano la loro bandierina e indossava un’ampia camicia rossa.
Guardò il povero Nemecsek e gli disse con voce ironica: «Niente paura Nemecsek». Ma il biondino ne aveva tanta di paura e scappò via.
Dopo un po’ arrivarono gli altri… Geréb e Boka, e Nemecsek raccontò loro, tutto d’un fiato, quello che era successo. Votarono tutti e Boka
venne rieletto presidente con la maggioranza dei voti, poi il piccolo esercito stabilì che il giorno dopo sarebbero andati a riprendersi la bandiera nell’orto botanico, dove la banda delle Camicie Rosse, i loro nemici, aveva la base e faceva le riunioni.
Il giorno seguente, finita la lezione di stenografia, i ragazzi corsero fuori perché sapevano che nel pomeriggio avrebbero fatto l’incursione nel territorio nemico ed erano tutti in agitazione.
Quando Boka incontrò i compagni, tirò fuori un cartello rosso dove c’era questa scritta: “QUI SONO STATI I RAGAZZI DI VIA PÁL”. Voleva lasciarlo nell’orto botanico come segno del loro passaggio. Insieme decisero che ad accompagnare Boka nella missione sarebbero stati Csónakos e il piccolo Nemecsek, che ne fu molto contento perché così avrebbe potuto meritare di avanzare di grado. Boka osservò che Geréb non si era ancora fatto vedere e la cosa gli sembrava molto strana. A scuola era venuto, ma non al loro incontro. I tre ragazzi si incamminarono, faceva già quasi buio.
Erano abituati a giocare di pomeriggio presto e a quell’ora avrebbero dovuto essere già a casa a fare i compiti, quindi questa situazione li agitava anche di più. Arrivarono nei pressi dell’orto botanico e scelsero di scavalcare il recinto, salendo poi su un grande albe-
ro… Da lassù avrebbero avuto la possibilità di vedere se le Camicie
Rosse erano al campo.
Salì Csónakos, il più agile; disse di vedere il laghetto e che in mezzo c’era l’isoletta dove si intravedevano due figure nel buio.
«Sono le sentinelle» disse Boka.
«La cosa migliore da fare sarà strisciare tra i cespugli per non farsi notare» continuò il capo.
Così fecero e, nonostante un po’ di paura per qualche rumore che sentivano e il custode che quasi li scoprì, riuscirono ad arrivare vicino al laghetto che circondava l’isoletta.
Csónakos scorse un punto luminoso e disse: «Ci sono e hanno anche una lanterna». Boka allora tirò fuori un binocolo, era della sorella di Csele che lo usava per il teatro, e con quello controllò meglio la situazione, dicendo: «Per quanto riesco a vedere, stanno facendo dei preparativi o delle esercitazioni…» e si interruppe di colpo. «Che cosa hai visto? Che succede?» chiesero gli altri due.
Boka, continuando a guardare con il binocolo, aggiunse: «Mi sembra che quello con in mano la lanterna sia qualcuno che conosco…». «Chi?» chiesero Csónakos e Nemecsek. «Non ne sono sicuro… non voglio dire qualcosa che ancora non mi è chiaro».
Si diressero verso la barchetta che le Camicie Rosse usavano per arrivare all’isoletta e decisero il piano: l’avrebbero tirata dall’altra parte della sponda e avrebbero raggiunto gli avversari da dietro. Così fecero. Quatti quatti, camminando a raso terra, si avvicinarono ai nemici e li osservarono: su un masso c’era appoggiata la lanterna accesa e tutte le Camicie Rosse stavano attorno ad essa; in mezzo c’era Cecco Áts, ma la cosa che più li fece restare male fu vedere il loro “amico” Geréb nel gruppo.
Boka non si era sbagliato, gli sembrava di averlo riconosciuto prima, ma non voleva crederci. Il loro amico li aveva traditi e lo sentirono parlare: «Allora siamo d’accordo… io sarò con quelli della via Pál, entrerò per ultimo e lascerò la porta aperta così voi potrete sgattaiolare dentro». «Lo facciamo per avere un posto dove poter giocare a palla! Qui è impossibile!» stava dicendo uno dei Pásztor, «Abbiamo bisogno di un campo da gioco e basta!».
Quindi era quello il motivo: le Camicie Rosse volevano un campo per giocare e cercavano di ottenerlo usando la prepotenza. «Domani scateneremo una vera guerra!» dissero i ragazzi della via Pál e poi se ne andarono. Al povero Nemecsek venne da piangere all’udire queste parole, mentre Boka si sentì un nodo in gola per il tradimento dell’amico, ma subito si fece coraggio e disse: «Questo è il momento buono». Corse verso il punto dove poco prima c’era stata la riunione dei nemici, spense la lanterna e attaccò il cartello all’albero più grande.
Poi ordinò agli altri due di correre via il più in fretta possibile. Le Camicie Rosse però tornarono indietro, si accorsero della lanterna spenta e capirono che qualcuno era appena stato lì… infatti la riaccesero e videro il cartello. Furibondi, iniziarono a dare la caccia agli invasori.
I ragazzi della via Pál più volte furono lì lì per essere scoperti, ma grazie al nascondiglio trovato nella serra dell’orto (Boka si nascose dietro la porta, Csónakos sotto uno scaffale e Nemecsek dentro l’acquario dei pesci, immerso fino al collo nell’acqua fredda) riuscirono a farla franca. Quando Cecco Áts, insieme agli altri, corse fuori pensando di averli visti scappare lungo la via, i tre amici uscirono allo scoperto e scavalcarono di nuovo il recinto.
Csónakos e Boka tirarono fuori le monete che avevano e le diedero a Nemecsek perché potesse prendere il tram per tornare a casa, visto che era completamente fradicio.
Era l’una del giorno dopo e la campanella della fine delle lezioni suonò: i ragazzi potevano andare a casa. Boka, appena uscì dalla classe, diede appuntamento agli altri membri del gruppo per le due del pomeriggio, ma il professore Rácz chiamò alcuni alunni nella sala dei professori: erano tutti quelli della via Pál.
Il professore, fumando la pipa, li invitò a confessare tutti i particolari di questa “società dello stucco” di cui gli avevano riferito. I ragazzi, a turno, spiegarono che si trattava di una società basata sulla raccolta dello stucco, che è il materiale che usano i vetrai per incollare i vetri alle finestre, e che il compito di ciascun membro era quello di raccoglierlo grattandolo per lo più con le unghie, per poi consegnarlo al presidente che aveva il dovere di masticarlo ogni giorno per non farlo seccare e quindi mantenerlo “vivo”.
Il professore seppe pure che, oltre a una bandiera, nella società esisteva anche il timbro che riportava la scritta: “Società raccolta stucco. Budapest 1889” che i ragazzi imprimevano nei pezzi di stucco raccolti.
Rácz a stento soffocò un sorriso e fu commosso dalle lacrime di alcuni dei ragazzi che si misero a piangere per essere stati scoperti.
Con aria molto severa ordinò di sciogliere l’associazione, in quanto nella scuola c’era divieto assoluto di organizzare società segrete, e poi comunicò a tutti che avrebbero avuto un brutto voto in condotta.
I ragazzi uscirono uno dopo
l’altro affranti dal rimprovero ricevuto e dal fatto di non avere più nemmeno un pezzetto di stucco che, infatti, era stato sequestrato dal professore Rácz. Appena si ritrovarono, Nemecsek sussurrò agli altri: «Mentre il professore vi stava interrogando, io ero vicino alla finestra e siccome c’era un vetro nuovo… ecco!» e fece vedere un pezzo di stucco fresco. Weisz disse: «Se abbiamo lo stucco, c’è ancora la società!» e decisero di vedersi al campo poco dopo.
Durante l’assemblea si parlò sia di quello che era successo a scuola, ma anche del pomeriggio prima quando Boka, Nemecsek e Csónakos erano entrati al campo delle Camicie Rosse. Nessuno degli altri, però, sapeva ancora del tradimento di Geréb, e, proprio mentre erano lì riuniti, Nemecsek, che quel giorno si era messo una grossa sciarpa rossa al collo perché si era raffreddato immergendosi nell’acqua all’orto botanico, lo vide con la coda dell’occhio mentre sgattaiolava fra le cataste di legno, diretto verso la casa del custode.
Decise di seguirlo senza dire niente agli altri. Stando ben nascosto, sentì Geréb offrire tanti sigari buoni al custode, strappandogli la promessa che avrebbe mandato via i ragazzi dal “grund”. Tutto trafelato, Nemecsek si mise a correre in cerca di Boka, che ancora non era arrivato all’assemblea, e si diresse verso casa sua, mentre tutti gli altri, vedendo che non si era fermato nemmeno all’ordine dei “superiori”, decisero di considerarlo un traditore. Ma a Nemecsek in quel momento non importava, gli altri non potevano sapere, la cosa principale era fermare Geréb, e chi poteva farlo era solo Boka. Arrivato a casa del presidente, gli raccontò tutto e insieme corsero verso il “grund” in tempo per vedere Geréb fuggire, ridendo di loro.
Intanto gli altri ragazzi erano lì riuniti non sapendo che stavano correndo il rischio di perdere il loro posto dei sogni, che rappresentava la libertà e la fantasia di creare ogni giorno un luogo magico e diverso. Boka era triste, perché non sapeva proprio come fare, e Nemecsek lo era di più perché, per la prima volta, vedeva il presidente con le lacrime agli occhi.
La sera, come sempre, le Camicie Rosse si riunirono nell’isola dell’orto botanico.
Mentre stavano pianificando l’invasione al campo di Via Pál, Geréb riferì della proposta che aveva fatto al custode, e il presidente Cecco Áts si arrabbiò moltissimo. Lui e gli altri della banda, infatti, erano abituati a prendersi da soli ciò che volevano e non avevano alcuna intenzione di corrompere nessuno. Nel mezzo del discorso, uno di loro disse di essersi accorto che la bandierina, rubata a quelli dello stucco, era sparita.
Mentre Cecco Áts, interrogando i suoi “uomini”, cercava di capire cosa era successo, il piccolo Nemecsek saltò giù da un albero e, lasciando tutti a bocca aperta, disse: «Sono stato io a riprendere la bandiera e ho sentito tutto quello che avete detto». Cecco Áts ammirò il gesto coraggioso di quel gracile biondino e gli propose di diventare uno di loro, ma Nemecsek spiegò che nemmeno per tutto l’oro del mondo avrebbe tradito i suoi compagni, come invece aveva fatto Geréb. Cecco Áts ordinò ai due fratelli Pásztor di togliergli la bandiera dalle mani e di immergerlo nell’acqua del lago. Nemecsek coraggiosamente non disse di essere già raffreddato e non oppose resistenza, così si ritrovò con l’acqua fredda fino al collo. Geréb fu cacciato dal gruppo perché si era fatto scoprire e così capì che non aveva più nessun posto dove andare e che nessuno lo avrebbe voluto.
Il giorno dopo i ragazzi della via Pál erano riuniti al campo e lessero il messaggio di incitamento al combattimento che aveva preparato Boka. Le Camicie Rosse li avrebbero attaccati, dunque loro dovevano difendersi nel migliore dei modi per conservare il diritto di restare in quel luogo. Il presidente aveva anche disegnato una piantina del “grund” dove si leggevano tutti gli appostamenti e spiegò ai compagni come sarebbero stati suddivisi i compiti e qual era il piano di guerra. Mentre si preparavano per le prove generali, qualcuno bussò al cancello e Boka aprì: era Geréb. Quest’ultimo era venuto per scusarsi e per chiedere di poter rientrare nel gruppo.
Boka dentro di sé avrebbe voluto perdonarlo, ma non lo fece e Geréb se ne andò. Dopo che ebbero finito l’addestramento, si sentì bussare di nuovo alla porta: questa volta era il padre di Geréb che venne per sapere se il figlio era stato cacciato per ché li aveva traditi oppure no. Dissero che doveva chiederlo a Nemecsek, che era l’unico a saperlo, ma quando fu interrogato, il povero ragazzo, tanto si stava sentendo male (era rosso in viso e scottava...), riuscì solo a dire: «No, non ha tradito». Il padre di Geréb se ne andò contento e Boka accompagnò a casa Nemecsek, che sicuramente aveva la febbre alta.
Il giorno dopo, i ragazzi a scuola erano molto inquieti e agitati, poiché si era sparsa la notizia della “guerra” che ci sarebbe stata. I ragazzi della via Pál si ritrovarono alle due in punto al “grund”, aspettando il “nemico”.
Ma chi giunse fu una signora che recapitò una lettera: era di Geréb, che spiegava a Boka di essersi introdotto nell’orto botanico senza farsi vedere e, sentendo le Camicie Rosse parlare, aveva scoperto che l’agguato in via Pál, previsto per quel giorno, era stato rimandato all’indomani per sorprenderli. Inoltre Geréb chiedeva di poter essere riammesso nel loro gruppo e parlava di Nemecsek che era stato tanto bravo da non riferire al padre del suo tradimento. Boka lesse agli altri la lettera e chiese: «Cosa facciamo?» e tutti furono d’accordo a riprendere Geréb nella società dello stucco. Poco dopo si presentarono alla porta tre Camicie Rosse che erano venute per accordarsi sui modi del combattimento. Dissero: «Saremo qui domani alle due e mezzo».
Stabilirono insieme che si sarebbero usate solo bombe di sabbia, che avrebbero lottato corpo a corpo e duellato con le lance ma senza colpire il corpo o pungere. Poi i tre chiesero dove abitasse Nemecsek, che purtroppo quel giorno non era potuto andare a scuola e al “grund”, perché aveva la febbre alta. Dovevano portare i saluti di Cecco Áts che era rimasto colpito dal coraggio del minuto ragazzo e poi perché si sentivano in colpa per averlo fatto ammalare. Infatti andarono da lui; Nemecsek, vedendoli, si tirò su dal letto e accettò, emozionato, i saluti, ma fu molto dispiaciuto di non poter partecipare alla “guerra” il giorno seguente, come soldato semplice.
Era il giorno della battaglia. I ragazzi della via Pál alle due si riunirono nel campo e ripassarono il piano di guerra. Alle due e mezza arrivarono puntuali le Camicie Rosse, divise in due gruppi. Il primo gruppo, capeggiato da uno dei fratelli Pásztor, fece irruzione mentre l’altro, con a capo Cecco Áts, attese all’entrata.
Cominciò la guerra: Boka mise in atto il piano stabilito e una pioggia di bombe di sabbia iniziò a scaraventarsi addosso a quelli delle Camicie Rosse. Lottarono con tutte le armi possibili finché, a uno a uno, gli avversari furono rinchiusi nella rimessa, secondo il piano preparato da Boka. I ragazzi della via Pál stavano vincendo. Cecco Áts stava attendendo il suo turno ma il segnale dei compagni non arrivava. Non vedendo più gli altri, decise comunque di entrare; prima rimase disorientato, poi si fece avanti con il suo “esercito” verso i soldati della società dello stucco. Provò a prenderli di sorpresa dando l’ordine di correre tutti verso la rimessa per liberare i compagni e poter combattere con un maggior numero di uomini.
Proprio in quel momento successe qualcosa che non solo risolse la guerra, ma lasciò tutti sbalorditi: comparve un ragazzino magro e pallido davanti al terribile Cecco Áts… era Ernesto Nemecsek! Il capo delle Camicie Rosse non sapeva più cosa fare e, preso alla sprovvista, si fermò. Il soldato semplice Nemecsek in un colpo gli si avventò addosso e lo stese a terra, poi svenne stremato dalla febbre e dalla sua malattia. Era successo ancora: Cecco Áts era stato battuto da Nemecsek, quindi si alzò e si mise seduto da una parte senza aprire bocca.
I suoi soldati indietreggiarono e Boka, insieme agli altri, soccorse il coraggioso amico, lo fece rinvenire bagnandogli il viso con dell’acqua, mentre nel campo arrivò la sua mamma che lo stava cercando.
Nemecsek, che aveva riaperto gli occhi, domandò: «Abbiamo vinto?» e gli altri in coro lo confermarono, lanciando in aria i berretti verdi in segno di vittoria. Geréb propose di promuovere Nemecsek, e Boka fu d’accordo: «Proclamo Ernesto Nemecsek capitano». Poi scortarono la mamma del piccolo malato mentre lo riportava a casa. Lui, prima di entrare, si divincolò dalle braccia materne e volle fare il saluto militare. Fu portato subito dentro per proteggere i suoi polmoni che ormai non ce la facevano più. Boka restò per un po’ fuori dalla porta della casa del suo amico e cominciò a piangere…
Aveva capito che le condizioni del suo amico erano gravi e che forse non ce l’avrebbe fatta. Mentre stava lì, nel buio della sera, vide anche Cecco Áts che, preso dal rimorso per essere stato lui la causa della malattia dello sfortunato ragazzo, era andato a chiedere notizie al padre di Nemecsek.
Nella casetta del povero Nemecsek regnava un gran silenzio. La mamma, a chi chiedeva come stava il figlioletto, rispondeva: «Male, poverino, sono due giorni ormai che non mangia più». Il piccolo capitano giaceva dimagrito nel letto, con i capelli lunghi, le guance scavate… ormai erano troppi giorni che aveva la febbre alta e i suoi polmoni non ce la facevano più. Qualcuno bussò alla porta, la mamma aprì: era Boka, il quale si recò accanto all’amico che, appena lo vide, gli domandò: «Resterai qui? Finché non morirò?». Aveva capito che ormai stava arrivando la fine. Boka ovviamente cercò di fargli capire che sarebbe rimasto con lui, ma che non doveva fare questi brutti pensieri. Con quella poca voce che gli restava e con quel respiro affannoso, Nemecsek chiese al suo migliore amico se avevano vinto la battaglia e se gli altri avevano capito che lui era diventato bravo e che si meritava il loro rispetto. Venne anche il dottore che purtroppo comunicò ai genitori che il figlio non avrebbe superato la notte. Boka era lì, accanto al suo valoroso soldato, voleva non farlo agitare, ma invece Nemecsek cominciò a delirare, si alzò in piedi nel letto pensando di essere al “grund” di via Pál, urlando comandi di guerra, agitandosi come se fosse ancora davanti a Cecco Áts. Poi, d’un tratto, ricadde nel letto stremato e da quel momento le sue parole divennero confuse, incomprensibili, vaneggianti, non riconosceva più nessuno, né Giovanni Boka, né i suoi genitori. Intanto suonarono alla porta gli altri amici della società dello stucco. Avevano portato un foglio in cui era scritto ufficialmente ciò che Ernesto Nemecsek aveva fatto per salvare il loro spazio, che lo proclamavano capitano e che il
suo nome doveva comparire con lettere maiuscole (l’avevano scritto in minuscolo il giorno in cui erano stati convinti che avesse disubbidito agli ordini).
Entrarono nella stanza in silenzio e poi iniziarono a leggere la lettera esortati dalla mamma che pensava potesse aiutare il figlioletto, ma Nemecsek non si accorse di loro e poco dopo chiuse per sempre gli occhi. Era morto.
Uno dietro l’altro, i ragazzi uscirono dalla stanza con le lacrime che rigavano i loro visi, poi se ne andarono dalla casa del loro amico di mille avventure che non avrebbero più rivisto.
Boka fu l’unico che non riuscì a tornare a casa, vagò per le vie, alla fine si fece coraggio e andò al loro giardino di via Pál. Già triste, giunto lì ebbe un’altra brutta notizia: il custode gli disse che in quello spazio a breve avrebbero costruito un palazzo. Boka si sentì distrutto, le lacrime ormai sgorgavano senza freno dai suoi occhi. Scappò via da quel luogo e pensò: “Almeno Nemecsek non vedrà questo posto mentre ce lo toglieranno, lui che è morto proprio per difenderlo!”.
Il giorno dopo, a scuola, il professor
Rácz invitò i ragazzi alla commemorazione per Ernesto Nemecsek. Boka se ne stava immobile, consapevole che la vita, per cui lottiamo ogni giorno, va così: ci sono momenti tristi e momenti felici.
• Qual è il capitolo che ti è piaciuto di più? Perché?
• Ora riassumilo in poche righe.