![](https://assets.isu.pub/document-structure/250211145034-bfc8fb54bab8145b225051d0eb72123c/v1/8d669a5fb38d71e6f0cf970b2a082aa6.jpeg)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/250211145034-bfc8fb54bab8145b225051d0eb72123c/v1/75bd549f7453f817e55cd9ebf9666547.jpeg)
Questo volume nasce dall’esigenza di fornire un valido supporto ai logopedisti che operano nel campo dei disturbi evolutivi del linguaggio.
Il testo si avvale di un ampio numero di frasi-immagine, che il bambino descrive a voce e/o legge, se sa già farlo, create appositamente per allenare la memorizzazione e l’automatizzazione del corretto schema fono-articolatorio. In ogni frase, dal contenuto “coinvolgente”, il fonema bersaglio è presente più volte e questa scelta si è rivelata particolarmente efficace.
Le frasi descrittive sono brevi ma possono essere ulteriormente semplificate per essere adattate ai bambini della Scuola dell’Infanzia. Il libro pertanto può essere utilizzato anche dagli insegnanti e rappresenta uno spunto operativo da considerare e da ampliare.
Nota sull’autrice
Giuseppina Gosciu è logopedista presso l’Istituto psico-medico-pedagogico “Centro Method”, struttura sanitaria di Perignano di Lari (Pisa), accreditata dalla regione Toscana. Svolge attività clinica e formativa sui disturbi del linguaggio e dell’apprendimento. Ha pubblicato diversi testi relativi alle competenze linguistiche approfondendo gli aspetti fonologici, tra cui “I suoni delle parole”, “Il paese dei suoni”, “La città delle parole” (Edizioni Baraldi). Ha collaborato alla stesura della collana “L’insegnante specializzato”, con il volume “L’educazione linguistica”, e alla Guida didattica “Linea inclusiva” (Editrice Tresei Scuola), per la prevenzione e la riduzione delle difficoltà degli alunni.
Autrice: Giuseppina Gosciu
Redazione: Federica Goffi e Chiara Mammarella
Illustrazioni: Cecilia Tamburini, iStockphoto
Progetto grafico e copertina: Claudio Magrini e Valentina Ottaviani
Impaginazione: Claudio Magrini e Chiara Mammarella
ISBN 979-125573121-4
Editrice Tresei Scuola Via Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378
www.tresei.com
© Tutti i diritti sono riservati
Le parole sono formate dai fonemi (suoni) e dai grafemi (segni grafici), quando le scriviamo. Il processo di apprendimento fono-grafico implica dapprima la conoscenza approfondita delle caratteristiche discriminative di ogni suono. In seguito deve avvenire l’interiorizzazione fono-grafica la quale si attiva con un continuo e costante allenamento articolatorio dell’impostazione del suono, prima nelle parole e successivamente nelle frasi. Il testo offre lo spunto per operare il percorso di meccanizzazione del suono, già impostato e in via di consolidamento, attraverso la ripetizione di frasi che vengono rappresentate con immagini e che contengono le parole collegate ai singoli fonemi. Ho constatato l’efficacia di questo itinerario metodologico, così ho pensato di proporlo e condividerlo con chi opera sul recupero delle difficoltà di linguaggio e sull’apprendimento delle abilità di letto-scrittura.
Lo schema operativo del testo è semplice e si presta ad un utilizzo versatile, in quanto può rappresentare un interessante spunto per ulteriori approfondimenti, sia nel settore dell’intervento riabilitativo che in ambito scolastico.
Le frasi illustrate stimolano il bambino a ricordarle, per questo possono essere proposte anche ad una fascia d’età prescolare, dato che le costruzioni sono semplici e le parole possono essere pronunciate senza difficoltà anche dai più piccoli, o da coloro che presentano difficoltà di linguaggio.
Le frasi illustrate, riferite ad ogni fonema, che viene ben evidenziato, si propongono di rendere più agevole il processo di apprendimento fono-articolatorio, incoraggiando il bambino a descrivere le immagini.
Ogni fonema viene ricordato attraverso l’immagine bucco-fonatoria, che ritengo indispensabile per raggiungere la perfetta padronanza delle regole fonologiche e metafonologiche.
Oltre ai singoli fonemi, che si articolano prevalentemente nelle sillabe semplici, sono stati proposti gruppi consonantici, fonemi intermedi e digrammi.
Per una migliore identificazione dei fonemi intermedi, ho pensato di ricorrere al grafismo fonetico, che mi ha offerto lo spunto per rappresentare il suono e assegnargli un “segnaposto”, in modo tale che il bambino impari a isolarlo nella parola per apprenderlo e consolidarlo con sicurezza.
Per il gruppo consonantico con il fonema S, ho utilizzato ancora la rappresentazione grafica sia del fonema – una linea verticale che sottolinea l’impostazione prolungata del suono – sia della parola, per evidenziare il collocamento del gruppo consonantico (all’inizio o in mezzo alla parola).
La rappresentazione grafica del suono nella parola ne facilita il riconoscimento, favorisce il percorso di esercitazione fono-articolatoria e raffina la capacità discriminativa soprattutto per i fonemi simili.
Per ogni fonema vengono proposte numerose frasi, in modo che il bambino possa consolidare il suono appreso senza annoiarsi.
Gli esempi di frase costituiscono un incentivo per il bambino e possono anche servire da spunto interessante per pronunciarne tante altre, cosa che lo aiuterà a raggiungere velocemente la padronanza del suono.
Le numerose frasi delineano un bagaglio di informazioni e suggerimenti che ho sperimentato durante le sedute terapeutiche con i miei piccoli pazienti; le abbiamo create insieme, tenendo conto dei loro interessi e delle loro scelte.
Ho pensato potesse essere utile avere a disposizione un ampio materiale per rinforzare le competenze fonologiche e favorire il processo di co-articolazione, che rappresenta il passaggio successivo all’impostazione fono-articolatoria di ogni fonema.
Il testo si propone anche di semplificare ed economizzare l’intervento sul recupero del linguaggio in tutte quelle situazioni in cui si riscontrano difficoltà più marcate, dato che le numerose frasi sono già “pronte all’uso”.
L’aspetto fonologico è quello che risalta maggiormente, ma non dobbiamo dimenticare che tutte le frasi sono scritte, quindi, anche quello grafico viene ugualmente stimolato.
Il materiale proposto consolida le competenze relative alla letto-scrittura e contribuisce a rendere evidente anche la posizione dei grafemi nelle parole e nelle frasi, rinforzando contemporaneamente le capacità foniche e grafiche.
Le proposte operative iniziano con le vocali e proseguono con le consonanti. Queste sono state collocate evitando di mettere vicini i suoni simili e compromettere quindi la discriminazione fonica.
Sono proposti dapprima i suoni intermedi L - R - M - N, poi i gruppi consonantici più frequenti, relativi ai fonemi S e R e alla fine i digrammi SC - GN - GL
Il testo si intitola “Storie di suoni” anche se in realtà non sono affatto dei racconti; la parola “storie” indica il fatto che le frasi rappresentano delle situazioni, descrivono delle immagini, e quindi sono come delle brevi narrazioni.
Il suono è l’elemento trainante delle frasi ma è anche quello che fa riflettere sulle componenti metafonologiche: la posizione del fono-grafema nella parola, la collocazione delle parole nelle frasi, la riflessione sull’aspetto fonico, sui suoni simili e sulla loro interferenza.
È così che le frasi possono creare delle vere e proprie storie, utilizzando sia le parole relative allo stesso suono, sia quelle relative a suoni diversi, collegandole tra loro.
I numerosi esempi proposti potranno quindi rappresentare uno stimolo per il bambino a creare le “sue storie”, che saranno il frutto di un lavoro approfondito sul consolidamento delle abilità fono-articolatorie, già sperimentato con le frasi: questo rappresenta un ulteriore obiettivo che il testo si propone di raggiungere.
Per ogni fonema vengono proposte diverse frasi e queste si trovano tutte nelle schede riferite a uno stesso suono, per permettere una stimolazione sistematica ma anche per non ingenerare confusioni tra i diversi fonemi.
Per ogni suono c’è un riepilogo inziale, attraverso l’immagine bucco-fonatoria e il grafema corrispondente posti uno accanto all’altro, per poterli visionare ogni volta che si leggono o si ripetono le frasi; queste sono rappresentate una sotto l’altra, mentre i disegni corrispondenti si trovano accanto.
Nella frase, le parole che contengono il suono hanno il grafema evidenziato: in questo modo il bambino fin da subito ne percepisce la posizione e sarà avvantaggiato quando dovrà leggere. Inoltre ciò favorisce anche l’identificazione della parola, che potrà essere isolata per una ulteriore esercitazione.
Il bambino potrà leggere le singole parole o tutta la frase, ma anche solo descrivere l’immagine, ovviamente guidato dall’adulto, perché già questo è un incentivo ad approfondire la competenza fono-grafica del suono.
La frase permette di rinforzare l’acquisizione fono-articolatoria perché il suono è considerato all’interno di un contesto comunicativo-linguistico, ma quando il bambino si esercita può estrapolarlo anche in altre situazioni: la parola diventa quindi un veicolo trainante per arrivare alla graduale padronanza del suono.
Consideriamo poi che, quando un bambino acquisisce un suono, non è detto che lo sappia utilizzare in modo corretto in tutte le parole, perché questo può trovarsi in una posizione diversa e/o essere influenzato dai suoni vicini. Operare una certa manipolazione dei suoni rappresenta l’elemento trainante dei processi metafonologici che sono alla base delle competenze di letto-scrittura e dell’apprendimento del linguaggio; in tal senso questo testo può diventare anche un libro di lettura. Le proposte operative sono facilmente consultabili anche per il bambino, anzi, sarebbe auspicabile guidarlo a fare da solo, chiedendogli di trovare la pagina del suono, sia come verifica, in modo da giungere ad una sorta di autocorrezione, ma anche per attivare e consolidare la consapevolezza fonologica.
Le frasi riferite ai fonemi intermedi, definiti anche “suoni ponte”, vengono trascritte utilizzando il segno rappresentativo corrispondente. È stato adottato un simbolo grafico specifico, diverso per ogni fonema: il cuore per il fonema L, la stella per il fonema R, il sole per il fonema M e la luna per il fonema N, seguendo lo stesso criterio già adottato nei miei testi relativi al recupero fonologico e metafonologico (In viaggio con Elena, Editrice Tresei Scuola; I suoni per le parole, Editrice Tresei Scuola).
Il bambino, guardando l’immagine, leggerà o ripeterà la frase, facendo attenzione alla pronuncia delle parole che contengono il suono intermedio.
La frase scritta è utile anche a chi non sa leggere perché mette in evidenza le parole con le quali esercitarsi; inoltre, la posizione della parola nella frase puntualizza e rinforza il processo metafonologico.
Anche le frasi riferite al fonema S nel gruppo consonantico vengono riprodotte con il segno che le identifica, sia all’inizio che all’interno della parola. Per evidenziare la corretta posizione del gruppo consonantico, ho utilizzato questa rappresentazione grafica.
Qui la linea verticale che definisce il gruppo consonantico compare all’inizio della parola.
Qui, invece, la linea verticale che definisce il gruppo consonantico segue quella orizzontale dove si trova la prima parte della parola.
È importante definire in modo chiaro la collocazione del gruppo consonantico, soprattutto se si trova in una posizione intermedia all’interno della parola: la rappresentazione grafica è di grande aiuto perché permette di richiamare visivamente la parola cosicché, quando il bambino ha imparato a identificarla, riesce a evocarla facilmente.
In questo esempio i bambini possono facilmente riconoscere la posizione del gruppo consonantico e anche quelli che non sanno leggere riusciranno comunque a cogliere la rappresentazione grafica della parola, imparando a interiorizzarla, dopo aver isolato il gruppo consonantico. Questo avviene perché l’impatto visivo ha sicuramente più effetto e, quando il suono è ben appreso, il processo si avvia automaticamente.
Per rinforzare ulteriormente il gruppo consonantico nella frase, le parole che lo contengono sono scritte usando la rappresentazione grafica, in modo che se ne possa ricordare la posizione con più facilità.
In questo modo:
Il fono-grafema R viene inizialmente presentato come singolo suono nella sillaba semplice. Le frasi proposte nelle schede relative al suono sono state selezionate evitando i gruppi consonantici che richiedono prima la stabilità dell’impostazione del fonema singolo. Ritengo importante sottolineare che il fonema R è l’unico suono che richiede la vibrazione della lingua e questo meccanismo, se non si sviluppa spontaneamente, non è semplice da acquisire.
Le ragioni che possono determinare questa difficoltà sono svariate e da queste si deve partire per riuscire ad attivare la vibrazione.
Tuttavia il gruppo consonantico può essere utile per insegnare al bambino come far vibrare la lingua, infatti se gli si chiede di mettere la lingua fra i denti mentre si pronuncia il gruppo consonantico preceduto dal fonema T, la percezione della vibrazione è ben evidente.
Quindi la pronuncia del gruppo consonantico potrebbe essere di grande aiuto al bambino che non sa far vibrare la lingua: in questo caso suggerisco di partire dal gruppo consonantico, per affrontare, solo dopo, le frasi che contengono il fonema nella sillaba semplice.
Consiglio di operare la scelta più opportuna in base alle esigenze del singolo bambino, che dovrà necessariamente essere adeguata all’obiettivo che si vuole raggiungere.
La presentazione del gruppo consonantico mette in evidenza la vibrazione del fonema come un suono che “fa rumore”; per questo il grafema è stato personificato tremante. Seguono poi una serie di frasi, con parole che contengono il gruppo consonantico ben evidenziato nelle varie posizioni all’interno della frase.
Il fonema R ha una sezione dedicata anche nella parte che riguarda i fonemi intermedi.
I digrammi sono gruppi di due lettere che hanno un solo suono. Nel testo vengono affrontati GL, GN e SC che rappresentano quelli usati con più frequenza. Le frasi seguono lo stesso criterio operativo adottato con tutti gli altri suoni e l’immagine bucco-fonatoria mette bene in evidenza il processo di articolazione. È opportuno che il digramma sia ben consolidato prima di affrontare questo percorso di rinforzo e soprattutto considerare che GL e GN nella pronuncia sono molto simili. Qui i grafemi possono costituire un elemento facilitante per la loro discriminazione.
Consiglio di usare anche un colore diverso per ognuno; la distinzione cromatica è un espediente molto efficace tutte le volte che troviamo una difficoltà di discriminazione fonica: questo aspetto ci riporta ancora una volta a riflettere su quanto il grafema sia collegato e in molti casi persino trainante del fonema stesso.
Il colore usato come differenziatore ha la stessa valenza del grafema o del segno grafico che sostituisce il grafema (ricordo il segno grafico “segnaposto” dei fonemi intermedi che sono stati proposti nel testo).
Nelle pagine che seguono, si trovano le spiegazioni dettagliate delle impostazioni buccofonatorie di ogni suono, il modo in cui devono essere realizzate e quali organi vengono coinvolti. Sono utili per comprendere come si determina ogni fonema e forniscono suggerimenti per riaggiustare le impostazioni bucco-fonatorie non ancora ben definite.
La bocca viene interamente aperta. La lingua è rilassata.
La laringe vibra.
OLa bocca si apre formando un ovale, la lingua è rilassata.
La laringe vibra.
ULe labbra sono protruse in avanti come per dare un bacio, ma sono leggermente aperte per fare uscire l’aria. La lingua si restringe leggermente.
La laringe vibra.
ELe labbra sono leggermente tirate in senso orizzontale. La base della lingua viene sollevata leggermente.
La laringe vibra.
ILe labbra sono molto tirate in senso orizzontale. Le arcate dentarie sono vicine, ma non si toccano. La base della lingua si solleva leggermente.
La laringe vibra.
PLe labbra sono protruse in avanti come per dare un bacio. L’aria fuoriesce a mo’ di scoppio violento. La laringe non vibra.
TLa punta della lingua si trova tra le due arcate dentarie. La bocca è semiaperta. L’aria fuoriesce a mo’ di scoppio violento. La laringe non vibra.
MLe labbra sono ben serrate fra di loro. L’aria fuoriesce dal naso.
La laringe vibra. Il suono è nasale.
LLa punta della lingua si alza e tocca la parte interna degli incisivi superiori. La laringe vibra.
SI denti sono perfettamente uniti. La punta della lingua è appoggiata contro gli incisivi inferiori e il dorso è leggermente sollevato. Il suono può essere sordo o sonoro.
La laringe vibra secondo l’impostazione.
FI denti incisivi superiori coprono il labbro inferiore. Il soffio di aria è violento e avviene verso il basso.
La laringe non vibra.
La punta della lingua si trova dietro gli incisivi superiori e vibra ripetutamente.
La bocca è semiaperta.
La laringe vibra.
La punta della lingua si trova tra le due arcate dentarie. La bocca è semiaperta.
L’aria fuoriesce a mo’ di scoppio dolce.
La laringe vibra.
La punta della lingua è sollevata contro gli incisivi superiori.
L’aria fuoriesce dal naso.
La laringe vibra. Il suono è nasale.
La base della lingua si solleva contro il palato molle. La punta della lingua si colloca dietro gli incisivi inferiori.
La bocca è aperta.
La laringe non vibra.
Le labbra sono ravvicinate e leggermente tirate.
L’aria fuoriesce a mo’ di scoppio dolce.
La laringe vibra.
VI denti incisivi superiori coprono il labbro inferiore. Il soffio d’aria è dolce.
La laringe vibra.
Z
I denti sono ravvicinati. La punta della lingua è contro gli incisivi superiori. Il suono può essere sordo e sonoro.
La laringe vibra secondo l’impostazione.
G (velare)
La base della lingua si solleva verso il palato molle. La punta della lingua si colloca dietro gli incisivi inferiori.
La bocca è aperta
La laringe vibra.
C (palatale)
Le labbra sono leggermente tirate indietro. I denti sono vicini ma non uniti.
I bordi della parte anteriore della lingua si appoggiano ai premolari e il dorso tocca il palato anteriore.
La laringe non vibra.
G (palatale)
Le labbra sono leggermente tirate indietro. I denti sono vicini, ma non uniti. I bordi della parte anteriore della lingua si appoggiano ai premolari e il dorso tocca il palato anteriore.
La laringe vibra.
...
Abocca grande grande
E proviamo un po’ a sorridere?
U è quasi come un bacio…
I sorriso lungo lungo... ma bocca quasi chiusa
O la bocca è tutta un tondo
Leggi e colora
1) APE ATTERRA SU UN ALBERO
2) ANATRA AMANDA ASCIUGA L’AUTO
3) ARABELLA ABBRACCIA AMEDEO
4) ALESSIA ACCAREZZA UN’ANATRA
Leggi e colora
1) ELEFANTE ENNIO NON PUÒ ENTRARE
2) EZIO ENTRA IN EDICOLA
3) ETTORE È UN ELETTRICISTA
4) ERNESTO PRENDE UN ESPRESSO
Leggi e colora
1) UGO È L’ULTIMO DELLA FILA
2) UN UOVO DI PASQUA PER URSULA
3) UGO È UGUALE A UMBERTO
4) ULISSE URTA LA MACCHINA DI UMBERTO
Leggi e colora
1) ISTRICE ISA
INNAFFIA I FIORI
2) IVO SI INNAMORA
DI IVA
3) IGNAZIO INDICA
L’ISOLA
4) INO E INA SI INCONTRANO ALL’INCROCIO
Leggi e colora
1) ORSO OSCAR VERSA
L’OLIO
2) OTTAVIO SI FA OMBRA CON L’OMBRELLO
3) OLGA GUARDA L’ORA SULL’OROLOGIO
4) OCA OMBRETTA OFFRE UN OSSO A OTTAVIO
N L B
... E ORA LE FRASI CON TUTTI I SUONI
Leggi e colora
1) PAPERA PIA IMPASTA LA P
3) PAPERA PIA HA LE PANTOFOLE A PUNTA 4) C’È UNA PECORA NEL POZZO!
5) PIERA PELA
LE PATATE
6) PAOLO TEMPERA
IL PASTELLO
7) POLDO GUIDA
IL PULLMAN
8) NEL PIATTO DI PINA C’È POCA PASTA
5) LA TUTA T
DI TERESA
6) I TOPI
TORTINE E
TORRONCINI
7) LA TAZZA DI TITINA
ROTOLA IN CANTINA
8) TANIA TAGLIA IL TRAGUARDO
e colora
ETTE
5) MARIA MONTA IN MOTO CON MASSIMO
6) MOLTE MOSCHE SUL MIELE
7) LA MACCHINA DI MARCO È MAGICA
8) MONICA MANGIA LA MORA
Leggi e colora
1) LE BOLLE SULLA PALLA
2) LARA LECCA IL LECCA
ECCA
3) LEONE LINO SULLE LIANE
4) IL LIMONE E LA LUNA SONO GIALLI
5) LA LOTTA DI LINA CON LELLO
6) LUANA LEGGE UN LIBRO GIALLO
7) LA LIBELLULA LINA VOLA SULLA COLLINA
8) LEONE LINO FA UN SONNELLINO
Leggi e colora
1) LA CAFFETTIERA FUMA SUL FUOCO
2) FEDERICA ASCOLTA LE FAVOLE CON LE CUFFIE
3) LA FIAMMA DEL FUOCO FA UN FUMO A FIORI
4) FOCA FIFÌ CON IL FIOCCO FUCSIA
5) UN FUNGO ALLA FONTE
6) UN GUFO CON LA FELPA!
7) I BAFFI BUFFI DI FEDERICO
8) FELICIA STIRA LA FELPA CON IL FERRO
Leggi e colora
5) LA BICI BIANCA DI BIANCA È BELLA
6) BRUNO HA UNA BANDIERA CON LE
BOLLE
7) LA BARBA BIANCA DI BABBO NATALE È LUNGA
8) LA BORSA DI BETTA È BUCATA
Leggi e colora
1) LA NAVE NAVIGA NELLA NEBBIA
2) LA NEVE SCENDE NELLA NOTTE
3) NONNA CANTA LA NINNA NANNA A NANNI
4) NANO SUONA IL PIANO
5) NEMO NUOTA DI NOTTE
6) IL NASO NERO DEL CANE NERONE
7) NADA NASCONDE LE NOCI
8) NINA HA UN NEO SUL NASO
Leggi e colora
1) DUMBO FA UNA DOCCIA
2) IL DOTTORE DINO CURA I DENTI
3) LE DUNE NEL DESERTO
4) A DARIO DUOLE IL DITO DEL PIEDE
5) DARIA DISEGNA UN DISCO VOLANTE
7) DINO GIOCA A DAMA CON I DADI
8) LA CODA DI DINO IL DINOSAURO
Leggi e colora
1) GATTO GHIGO
MIAGOLA SUL FRIGO
2) GAIA HA LE UNGHIE LUNGHE
3) GUSTAVO È GHIOTTO DI FRAGOLE
4) IL GUFO NELLA GABBIA
5) LA GATTINA MIAGOLA SOTTO IL FUNGO
6) GUIDO HA LE GAMBE LUNGHE
7) GALLINA GAIA VA
8) GATTO GHIGO GUSTA I CROCCANTINI
Leggi e colora
1) LA CAMICIA COLORATA
2) IL CUSCINO CON IL CUORE
5) CATIA COMPRA
LE CAROTE
AL MERCATO
6) CONTADINO CARLO È SUL CARRO
7) CORRADO È SUL CAMPANILE DELLA CHIESA
8) CORA CORRE NEL PARCO
Leggi e colora
1) LA ZUCCA AZZURRA DI ZOE
2) EZIO AGITA IL FAZZOLETTO SUL TERRAZZO
3) ZARA FA COLAZIONE CON LA PIZZA
4) LA ZEBRA È ZOPPA
5) UN RAZZO AZZURRO NELLO SPAZIO
6) UNO ZAINO PIENO DI TAZZE
7) LA PIZZA CON LA MOZZARELLA
8) ZAIRA SI FERMA A FAR BENZINA
Leggi e colora
1) LA CINTURA SULLA
CAMICIA ARANCIONE
2) UN RICCIO IN BICICLETTA
3) IL CINGHIALE DIETRO IL CESPUGLIO
4) LUCIA VA IN BICI
5) CECILIA HA UN
BRACCIALE CELESTE
6) CINQUE COCCINELLE NEL CESTO
7) LA CIAMBELLA CON LE NOCCIOLE
8) C’È UNA COCCINELLA IN CUCINA
e colora
5) MASSIMO ASSAGGIA
IL SALATINO
6) SERENA HA SONNO
7) IL TASSO
SONNECCHIA ALLA
CASSA DEL
SUPERMERCATO
8) SANDRO SUDA
AL SOLE
8) IL FANTA S MA DEL CA S TELLO È UNO S CHELETRO
10) UN CA S
AL BO S CO
TELLO MI S TERIOSO
Leggi e colora
1) GIGI MANGIA UN GELATO
3) LA PIOGGIA CON I RAGGI DI SOLE
4) LA VALIGIA DI GEMMA È MAGICA
5)
6) GIADA PASSEGGIA CON GEMMA
7)
Leggi e colora
1) SUL TAVOLO C’È UN
CAVOLO VERDE E V
2) LA NAVE A VELA VA
VELOCISSIMA
3) LA VASCA VERDE
VICINO Al LAVANDINO
4) VOLPE VIOLA VIAGGIA
CON LA VALIGIA
5) NOVE VASI DI VIOLE SUL VIALE
6) VITTORIO VERSA IL VINO SULLA TOVAGLIA
7) L’UVA È SUL VASSOIO DI VETRO
8) LA NUVOLA COL VENTO VOLA VELOCE
4) RAGNO RINO FA UNA RAGNATELA ROSA Leggi e colora
1) RINA RIMESCOLA LA FARINA
2) REMO REGALA UNA ROSA A ROMINA
3) REBECCA LA PECORA È UNA REGINA
5) LA RADIO DI RINA FA TROPPO RUMORE
6) LE RAGAZZE RIDONO SUL CARRO
7) CHE RABBIA! LA RADIO È ROTTA
8) LA RUOTA DEL CARRO SI È ROTTA
1) PIETRO IL DRAGO SUL
TRAMPOLINO
2) CRISTINA HA TRE
TRECCE
STRADA Leggi e colora
3) LA MAESTRA CRISTINA
TROVA UN GRANCHIO
4) BRICIOLA TROVA UNA
TROTTOLA SULLA
5) CRISTIANO È ALLEGRO
6) DRAGO PIETRO SUL PRATO
7) L’OMBRELLO STRAPPATO
8) LE FRAGOLE IN FRIGO
9) LA
10) PIETRO SUONA
LA TROMBA
11) TRE TRENI AL
TRAMONTO
12) IL TRATTORE
TRASPORTA
LE PIETRE
13) BRUNO TREMA PER
LA FEBBRE
14) UNA BROCCA CON DUE BRACCI
15) LA SCRIVANIA DI FREDDI TRABALLA
16) IL PRATO È PIENO DI FRUTTI
PROVIAMO A LEGGERE LE PAROLE USANDO UN SEGNO/DISEGNO
2) UN A L BERO A L TO
3) IL DE L FINO SA L TA 4) LE CA L ZE PIENE
SO L DI
5) L’A L TA L ENA
6) UN A L BERO DI SO L DI
7) LE PO L PETTE
CON LA SA L SA
8) IL FA L CO SULLA PA L MA
Leggi e colora
DI UNA ZA M PA
NEL CA M PO
2) LE GA M BE
LUNGHE DEL
3) A M BO SULLA TO M BOLA. HO VINTO!
4) IL TA M BURO E LA CA M PANA
5) LA LA M PADA
VICINO AL
CO M PUTER
7) CHE TE M PORALE
SUL CA M PO!
8) LA LA M PADINA
DELLA LA M PADA È ROTTA
Leggi e colora
FONEMA INTERMEDIO
1) MA R CO HA UNA
TO R TA A FO R MA
DI FA R FALLA
2) SUL CA R TELLO
VE R DE C’È UNA
CA R TA DI FIO R I
3) O R CO CA R LO È
UN BU R LONE
4) MA R GHERITA È UNA
FA R FALLA
5) I R MA TI R A LA
CO R DA SULLA
BA R CA
6) LE FO R MICHE
SULLA PO R TA
7) LA CO R DA DI
MA R CO È CO R TA
8) LA BO R SA DI
CA R LA È SPO R CA
Leggi e colora
FONEMA INTERMEDIO N
1) LA TE N ARA N N I N N DA CIO E DI IDIANO PO GO
2) A N N I N IL FRA N TO IO COLLA COBOLLO
3) DA N HA MAL DI DE N TE TI
4) IL CA N DEL RECI N È ARA N N CELLO TO CIO E
5) IL PO N LI N BIA N GO DI DA È CO
6) LA BA N FU N DIERA SUL GO
7) VA N SUL PO N DA VA TE
8) BIA N PA N CA È SULLA CA
Leggi e colora
1) C’È UN AGNELLO NELLO STAGNO
2) AGNESE FA IL BAGNO
3) LASAGNE O GNOCCHI? COSA VUOI?
4) IL CIGNO E LA CICOGNA NELLO STAGNO
5) LA VIGNA È NELLA CAMPAGNA
6) AGNESE MANGIA UN BIGNÉ
7) IGNAZIO DISEGNA ALLA LAVAGNA
8) I CASTAGNI
A
Leggi e colora
1) UN MOSCERINO SUL CUSCINO
2) IL PESCE ROSSO NEL RUSCELLO
3) TANTI PESCI IN PISCINA
4) LO SCERIFFO SCACCIA IL MOSCERINO
5) LA BISCIA SCIVOLA SULLO SCIVOLO
6) LA SCIMMIA SCENDE DALLO SCIVOLO
8) UN CUSCINO GALLEGGIA NELLA PISCINA
5)
UNA BOTTIGLIA
6) IL CONIGLIO DORME NELLA PAGLIA
7) UNA FAMIGLIA CON
TANTI FIGLI
8) DUE AGLI SULLA
LA LOTTA
È
IL RAZZO COLPISCE IL
MASSO
Vediamo nei particolari i diversi modi di articolazione:
OCCLUSIVE: P - B - T- D - C - G
Si realizzano in due fasi. Prima si realizza un blocco completo del flusso dell’aria a livello della bocca, della faringe e della glottide. Poi avviene il successivo rilascio rapido di questo blocco: il suono viene prodotto in quest’ultima fase
FRICATIVE: F - V - S - Z - SCI - CI - GI
Si realizzano con un restringimento del canale vocale in modo tale che la corrente d’aria che vi passa, produca un rumore come di un fruscio. La consonante può essere prolungabile a piacere.
NASALI: M - N - GN
Il velo palatino è abbassato, il passaggio al rinofaringe (termine anatomico che indica la porzione superiore della faringe) è aperto e l’aria fuoriesce liberamente dalle cavità nasali.
LIQUIDE: R - L - GLI
Per realizzare questi suoni, non avviene nessun blocco nel passaggio di aria durante la loro produzione.