EDUCAMENTE ITALIANO - classe 3a

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P r e r e q u i S i t i

L’ordine delle lettere Uso il dizionario

i ta l i a n o

Quante sillabe? I suoni simili MB o MP?

I suoni difficili Suoni dolci e suoni duri con C e G Parole sott ’ acqua CU, QU o CQU?

A caccia delle doppie! L’apostrofo

La struttura di un racconto Nicola e le tate Laboratorio di scrittura Anch’io racconto... Arte e immagine Osservo un dipinto La punteggiatura Discorso diretto e indiretto

I suoni: GLI, G + L, LI

I suoni GN e NI SCE, SCI, SCIE SCA, SCO, SCU, SCHE, SCHI Con o senza accento? E o È?

C ’È/CI SONO C ’ERA/C ’ERANO

L’uso dell’H Aiuto! Un dinosauro! Laboratorio creativo Dinosauro mangiarifiuti Tanti nomi Ogni nome al posto giusto Gli articoli determinativi e indeterminativi Gli aggettivi qualificativi Sinonimi e contrari

La maestra Gabrielle Laboratorio di scrittura Osserva e descrivi Filastrocca dei verbi

Le persone dei verbi Le tre coniugazioni Essere o avere? I tempi dei verbi Il modo indicativo Le bandiere

47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85

Educazione alimentare Per essere in forma Il testo regolativo Educazione stradale Le regole della strada Educazione ambientale Risorse e sostenibilità Laboratorio creativo Portafoto... con i tappi Laboratorio creativo Eco art L’albero che parla La frase Il soggetto Predicato verbale e nominale Le espansioni Gli avverbi Gli aggettivi possessivi Gli aggettivi dimostrativi Preposizioni semplici e articolate Il pavone che si sentiva solo Il mito di Persefone All’alba Metafore e similitudini Intercultura Filastrocche Laboratorio creativo Lo xilofono di terracotta I minori nella Costituzione

S t o r i a

Il tempo che passa... Lo studio del passato Il passato del pianeta Terra I dinosauri La storia dell’uomo La Preistoria Il Paleolitico Il Neolitico

G e o G r a f i a

Orientarsi... nello spazio Carte e mappe Leggere il paesaggio Le montagne Le colline La pianura Fiumi e laghi Il mare i n va l S i

3 4 5 6 7
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44 45 46
S o m m a r i o
Y S M P C O T D I W U V L G R
F B K Z E A N X H J 2 - 18 - 1 - 22 - 15 9 - 14 9 - 20 - 1 - 12 - 9 - 1 - 14 - 15 3 Numera in ordine le lettere dell’alfabeto. L’ O R D I N E D E L L E L E T T E R E Ora sostituisci ogni numero con la lettera corrispondente e scrivi il messaggio in codice Prerequisiti
Q

italiano

Nel seguente racconto sottolinea di rosso l’inizio, di verde lo svolgimento e di blu la conclusione.

ESTATE CON PAPà

U n ’ e s t a t e f u p e r n o i s p e c i a l m e n t e s p l e n d i d a : q u e l l a i n c u i n o s t r o padre, che di solito stava con noi per pochi giorni, decise di prendersi una vacanza completa Ciò significava che egli metteva a nostra di sposizione tutte le risorse della sua allegria, della sua inventiva, della sua esperienza La casetta in cui abitavamo si trasformava in certi g i o r n i i n u n ’ o f f i c i n a ; i c a m p i d e l l e n o s t r e g e s t a e r a n o i l g r a n p r a t o sopra lo scoglio e lo specchio di mare davanti ad esso Una mattina vedemmo papà davanti casa, affaccendato con grandi fogli di carta da pacchi, lunghe stecche ricavate da canne, barattoli di colla di fa rina e gomitoli di spago. Il risultato fu un aquilone spettacolare con una coda lunghissima e, per reggerlo, un gomitolo di spago che non ci stava nelle mani. I nostri cuori battevano quando papà ci dette tutte le istruzioni per il v i a . N o i d o v e v a m o s o l l e v a r e q u e l l ’ a q u i l o n e enorme in alto, reggergli la lunghissima coda e, a un suo ordine, mollare tutto. Lui, che teneva il gomitolo dello spago, dopo aver spiato i l v e n t o p r e s e a u n t r a t t o l a r i n c o r s a i n d i r ezione opposta e ci gridò di mollare Trepidanti seguimmo l’aquilone che barcollò, ondeggiò, s’impennò, poi cominciò a salire e ad allontanarsi nel cielo.

(G Stuparich, “L’isola e altri racconti”, Einaudi)

Rileggi la conclusione e prova a pensarne una alternativa, poi scrivila sulle righe.

1 6
A
U
C
L
S T R U T T
R A D I U N R A C
O N T O

N I C O L A E L E TAT E

Nicola abita in una casa bellissima e grande Il papà è un famosis simo giocatore di scacchi. La mamma è una donna in carriera, così in carriera che a casa ci sta molto poco Nicola non ha fratelli né so relle, ma uno zio simpaticissimo che si chiama Luigino. Zio e nipote vivrebbero benissimo insieme nella grande casa, se non ci fossero quelle tate che la mamma di Nicola assume e che perciò chiedono d i a n d a r s e n e d o p o p o c h i g i o r n i L a s o l u z i o n e s i t r o v ò f i n a l m e n t e quella sera...

Dunque esordì la mamma di Nicola in tono acido che cosa c’era che non andava in Brunilde?

Era maniaca dell’igiene borbottò Nicola

- Ed Ersilia allora? Non mi sembrava un tipo rigido, non credo che ti ossessionasse con l’igiene disse la mamma

- No certo! Infatti non si lavava neppure lei: puzzava come un cammello! Insomma, in questa casa le tate resistono poco, quindi bisogna cer care un’altra soluzione. Nicola lanciò uno sguardo supplichevole allo zio Luigino: loro due una soluzione l’avevano, eccome! Così Luigino parlò:

- Penso che ormai potremmo fare a meno delle tate, Nicola rimane a scuola tutto il giorno e io non torno tardi dall’ufficio

- Mi sembra una soluzione accettabile! - affermò subito il papà. L ’ u r l o d i g i o i a d i N i c o l a e i l s o r r i s o s o d d i s f a t t o dello zio Luigino espressero la loro vittoria personale (Rid S Molinari, “Tata robot”, La Scuola)

Barra con una X la risposta giusta.

Il racconto è: fantastico realistico

I fatti sono narrati: in prima persona in terza persona

Rispondi sul tuo quadreno.

• Com’è composta la famiglia di Nicola?

• Quante tate ha avuto Nicola? E cosa c’è che non andava in ciascuna di esse?

• Quale fu alla fine la soluzione, e chi la propose?

1 7
italiano

S C E

,

S

C I

,

S

C

I E

striscia sciatore sciabola biscia scimmia scerif fo

FILASTROCCA SCE SCI

Dal suo sacco “trovarobe” tira fuori cento cose: un cuscino, un pesciolino, un ruscello scioccherello, una affilata, una imbellettata, una lunga e liscia che nel prato calma Lo col cavallo ed un perfido sciacallo, tanti sci e uno ed infine un ascensore.

(Adatt da www mammaebambini it)

Completa la filastrocca scegliendo tra le seguenti parole: Completa le parole con SCE, SCI o SCIE.

Ho imparato che... Nel gruppo SCE non ci va la I, eccetto che nelle parole usciere, scienza, coscienza e in tutti i loro derivati.

• Sei un inco nte: ti dimentichi sempre di fare il tuo dovere!

• Le scoperte ntifiche sono delle vere e proprie rivoluzioni

• Bisognerebbe sempre attraversare sulle stri pedonali!

• Luca gioca sullo volo mentre Sara nde dall’altalena.

• Ti consiglio di prendere questo roppo.

Per ogni coppia di parole colora solo quella scritta correttamente. scena sciena fantascienza fantascenza moscierino moscerino scelta scielta

camosco camoscio scettro sciettro scame sciame ramoscello ramosciello

2 4
italiano

Collega ciascuna immagine al suono corrispondente.

Scrivi tre parole con SCA, tre con SCO e tre con SCU.

SCA SCU

SCA SCO SCU SCHE SCHI SCO

Completa con SCHE e SCHI.

ta no ma rmo

fo a te o etto

ena dario pe

Risolvi i rebus. (3; 5; 8) (5; 8)

avo fia ma o

2 5
UNA + + SCA + S SC
S C A , S C O , S C U , S C H E , S C H I
italiano

Leggi il racconto, poi rispondi alle domande.

Un giorno, nel parco della città, è apparso un dinosauro. Tutti sono scappati terrorizzati. Tranne io e mia sorella. Il dinosauro sembrava sperduto e timido. Così io e mia sorella ab biamo deciso di portarlo a casa.

Per le strade, la vista del dinosauro ha scatenato un tremendo caos. Noi non capivamo proprio perché. Una volta a scuola il maestro ci aveva parlato dei dinosauri e aveva detto che erano animali pacifici Papà e mamma, in ogni caso, non hanno fatto obiezioni:

Sì, il vostro amico Dino può restare per un po’ da noi In giardino, però Ma Dino non voleva stare da solo in giardino. Così, mentre eravamo a tavola ha infilato la testa attraverso la finestra Ab biamo tutti riso fino a quando Dino ha svuotato l’insa latiera in un boccone P o i , q u a n d o s i a m o u s c i t i i n g i a r d i n o , a b b i a m o v i s t o che aveva divorato tutte le verdure dell’orto e gli alberi d a f r u t t a . S t a v a a n c o r a m a s t i c a n d o l ’ u l t i m o c i l i e g i o . C o s ì i l g i o r n o d o p o a b b i a m o p o r t a t o D i n o c o n n o i a scuola. Tutti i nostri compagni sono stati felicissimi! (S Cedar, “Aiuto! Un dinosauro!”, Edizioni Arka)

Rispondi. fantastico realistico informativo

Il racconto è:

Che cosa trovano un giorno i protagonisti del racconto?

Dove lo portano inizialmente?

Che cosa combina Dino?

- Come finisce la storia?

3 0
A I U T O ! U N D I N O S A U R O !
italiano

a b o r a t o r i o c r e a t i v o

Dinosauro mangiarifiuti

Metti questa scatola a forma di dinosauro sopra la scrivania: ti servirà per gettare i tuoi piccoli rifiuti mentre fai i compiti, la merenda ecc.

OccOrrente

Dipingi una scatola di cartone e un piatto di carta con la tempera Lascia che si asciughino

Taglia il piatto di carta a metà: sarà il corpo del dinosauro e incollalo sulla scatola, come mostrato nell’immagine

Nel cartoncino disegna e ritaglia il collo e il muso. Decorali con degli spuntoni e disegnando occhi e bocca con il pennarello nero. Assembla le parti del dinosauro con lo scotch o la spillatrice.

3 1
L
• un
piatto di carta
cartoncino colorato
tempera verde
spillatrice
matita
scotch
forbici
pennello
pennarello nero
una scatola delle scarpe

L E T R E C O N I U G A Z I O N I

Leggi il testo e cerchia di rosso i verbi della 1a coniugazione, di blu i verbi della 2a coniugazione, e di verde i verbi della 3a.

In un giorno di pioggia piovoso piovosissimo un piccolo rospo perse la strada di casa: mentre vagava sotto la pioggia non gli riuscì più di tornare allo stagno dove viveva con la sua mamma e i suoi fratellini. Si ritrovò così ad arrampicarsi faticosamente su alcuni gradini di pietra. Quando finalmente smise di piovere e il cielo cominciò a schiarirsi, all’improvviso gli si avvicinarono due esseri giganteschi Il piccolo animale si immobilizzò. (Rid e adatt da AA VV, “100 storie della buonanotte”, Giunti Kids)

Trova l’infinito dei verbi dati e scrivili nell’astronave giusta.

ridemmo • applaudiscono • balbetti • perdiamo starnutisce • attaccate • tenete • affrontate sbattevano • pulivamo • volano • dormono

IRE ERE ARE

Scegli un verbo per ciascuna coniugazione e scrivi una frase con ciascuno di essi.

4 2
I R E E R E A R E
italiano

E S S E R E O AV E R E ?

Nella seguente filastrocca, sottolinea di rosso i verbi ESSERE e di blu i verbi AVERE.

“Essere o Avere?” ciascuno si chiederà: “Chi più importante sarà?”.

Il verbo Essere è bello, è colorato, è vanitoso ma un po’ disperato. è ora di qua, ora di là e sempre in giro se ne sta. Il verbo Avere ha questo e quello, possiede un podere proprio bello! Ha comprato vestiti e vernici ed ha tanti, tanti amici!

Completa le frasi con il verbo ESSERE o AVERE.

• Matteo uscito a passeggio con il suo cane.

• La macchina di Carlo rossa e cinque posti.

• viaggiato tanto, per questo molto stanco!

• Luca il mal di gola, per questo non andato a scuola.

• Lucia golosa di dolci, perciò spesso mal di pancia.

Ho imparato che...

I verbi ESSERE e AVERE possono essere usati sia con significato proprio che come ausiliari.

Es.: Mario è felice perché è andato al cinema. Sara ha i capelli lunghi ma ha deciso di tagliarli

Scrivi due frasi: una in cui i verbi ESSERE e AVERE abbiano significato proprio e un’altra in cui siano ausiliari.

ESSERE AvERE

4 3
italiano

r i S o r S e e S o St e n i b i L i tà

Quando l’utilizzo di una risorsa naturale può dirsi sostenibile? I n g e n e r a l e p o s s i a m o d i r e c h e u n a r i s o r s a n a t u r a l e è u t i l i z z a t a d a l l ’ u o m o i n modo sostenibile quando, conoscendo la s u a c a p a c i t à d i r i p r o d u r s i ( s i p e n s i a i pesci come risorsa naturale) o di mante nere determinate qualità (ad esempio la purezza dell’aria che respi r i a m o ) , n o n s i e c c e d e n e l s u o s f r u t t a m e n t o o l t r e u n a d e t e r m i n a t a soglia Quando l’uso di una risorsa supera questa soglia, significa che si va incontro a un suo progressivo e pericoloso impoverimento o in termini di quantità (la popolazione globale dei pesci scende ad un limite tale al di sotto del quale è destinata a scomparire la specie) o in termini di qualità (l’aria è talmente inquinata che diventa irrespirabile e causa gravi malattie agli esseri viventi).

Se questo “impoverimento” della risorsa naturale è definitivo (scomparsa della specie), si dice che si è provocato un danno “irreversibile”, ovvero non si può più tornare sui propri passi e riportare in vita la spe cie. L’impoverimento è detto invece “reversibile” se si può tornare in d i e t r o e r e c u p e r a r e l a r i s o r s a n a t u r a l e ( l ’ a r i a i n q u i n a t a p u ò t o r n a r e respirabile se non emettiamo più sostanze inquinanti).

(Rid. da www.eniscuola.net)

Scrivi, con parole tue, che cos’è la sostenibilità

Indica un esempio di danno “reversibile” che l’uomo potrebbe provocare all’ambiente.

Sul tuo quaderno, racconta quale comportamento puoi adottare, nella vita di tutti i giorni, per limitare un danno “reversibile”.

5 0
AmbIentAle
educazione

L a b o r a t o r i o c r e a t i v o

Portafoto... con i tappi

Ecco un utile lavoretto che ti permetterà di riciclare materiale di rifiuto, come dei tappi di plastica.

OccOrrente

colla a caldo • fil di ferro • una fotografia • tappi di plastica • scotch • un coltello

Crea la base del tuo portafoto, forando, con l’aiuto di un adulto, un tappo di plastica verde, dove infilerai il fil di ferro, attorcigliandolo leggermente a spirale: sarà lo stelo del fiore

Pratica un taglio, in orizzon tale, sul contorno di un altro tappo (il petalo in cui desi deri inserire la foto)

Prepara il fiore assemblando altri tappi di plastica: quello al centro sarà la corolla e gli altri i petali.

Infine fissa il fiore al fil di ferro, come mostrato nell’immagine, e scegli la foto che più ti piace da inserire nel fiore

5 1

I D I N O S A U R I

Stabilisci se le seguenti affermazioni sono Vere (V) o False (F).

I dinosauri:

• erano dei rettili.

• erano animali invertebrati.

• popolavano solo la terraferma.

• spesso avevano il corpo ricoperto di squame o placche.

• deponevano le uova.

• si estinsero, probabilmente in seguito ad un’alluvione.

Prova a riconoscere i vari tipi di dinosauri, copiando i giusti nomi nelle targhette, poi, per ciascuno di essi, scrivi qualche informazione sul tuo quaderno. Aiutati con questi dati: altezza, lunghezza, cibo, habitat ecc.

BRACHIOSAURO

TIRANNOSAURO

STEGOSAURO

TRICERATOPO

7 2
• PTEROSAURO •
V F V F V F V F V F V F
Storia

L A S T O R I A D E L L’ U O M O

Rispondi alle seguenti domande.

• Dove venne ritrovato e come venne chiamato il primo scheletro fossile di ominide?

• Come vivevano i primi uomini?

• In che modo l’ambiente della savana favorì lo sviluppo della specie umana?

A

Homo sapiens sapiens

Homo sapiens B Australopiteco C

Circa...

Colloca correttamente i nomi sulla linea del tempo che indica l’evoluzione del genere umano. 2 milioni e mezzo 2 milioni 150 000 35 000

Homo erectus D Homo habilis E

4 milioni ...anni fa

CURIOSITà

Una par ticolare specie affine all’Homo sapiens, e della quale si sono trovate le prime tracce nella valle di Neander in Germania, si chiama Homo di Neander thal.

7 3
Storia

L A P I A N U R A

Segna con una X le informazioni che riguardano la pianura.

Le pianure sono poco abitate e scarsamente coltivate. La Pianura Padana è la pianura più importante del territorio italiano L’attività più diffusa in pianura è la pesca Nelle aree pianeggianti sorgono molte industrie.

In pianura si allevano bovini e suini.

Collega ogni immagine al nome corrispondente, poi, per ciascuna, scrivi una breve didascalia.

8 2
Pianura vulCaniCa
alluvionale Geografia
P i a n u r a d i S o l l e va M e n t o
Pianura

Prova 1

Leggi il seguente testo.

-

Parte a Comprensione del testo

U N G R I G I O L E T T O R E

Nella biblioteca profumata e luminosa c ’ era un signore che leggeva un libro dalla copertina grigia.

Anche il signore era grigio, con la barbetta grigia e le mani di un co lore più grigio che bianco

Persino le scarpe erano grigie. Leggeva curvo con gli occhiali dalla spessa montatura nera, e ogni tanto metteva una mano nella tasca si nistra del vestito grigio e tirava fuori una caramella dalla carta scric chiolante; la scartava facendola scricchiolare e la metteva in bocca. Poi piegava la carta e la infilava nella tasca destra, insieme alle carte scricchiolanti delle caramelle già mangiate; infine riprendeva a leg gere succhiando vischiosamente la caramella, con gran suono di gor goglii e scivolii e fischi, finché non si scioglieva tutta. E non bastava: il signore grigio estraeva spesso fruscianti foglietti di carta e prendeva appunti con gli occhi tutti di sbieco, come se spiasse le parole. La sua penna stilografica era grigia e panciuta, e strideva e raschiava sulla carta come un cagnolino rabbioso che gratta sulla ghiaia.

(R Piumini, “Rumori di lettura”, Editrice Bibliografica)

Le domande che seguono si riferiscono al testo che hai appena letto. Cerca di rispondere a tutte le domande rileggendo il testo, se necessario.

A 1 Dove si trovava il protagonista del racconto?

A. B C. D.

Nella cucina profumata e luminosa. Nella biblioteca profumata e ariosa Nella biblioteca colorata e luminosa. Nella biblioteca profumata e luminosa.

1 2 3
5
7
4
6
8 9 1 0 1 1 1 2 1 3 1 4 1 5 1 6
8 5
invalS i

A 2

Che cosa faceva?

A. B. C. D

Leggeva un libro tutto grigio.

Leggeva un libro dalla copertina grigia. Leggeva un gior nale dalla copertina grigia. Disegnava su un libro dalle pagine grigie

Com’era quel signore? A 3

A. B. C. D.

Aveva capelli e barbetta grigi e le mani bianche. Era grigio, con la barbetta bianca e le mani grigie. Era grigio, con la barbetta grigia e le mani nere. Era grigio, con la barbetta grigia e le mani più grigie che bianche.

Di che colore erano il suo vestito e le sue scarpe? A 4

A. B. Grigi. Più bianchi che grigi.

Un panino. Un cioccolatino. La carta di una caramella. Una caramella. i nvalSi

C. D. Più grigi che bianchi. Dal testo non si può sapere.

Che cosa mangiava ogni tanto, mentre leggeva? A 5

A 6

Che cosa faceva dopo essersi messo in bocca la caramella?

A. B. C. D.

Ne scartava delle altre, prendendole dalla tasca destra. Prendeva dalla tasca destra altre cartacce e le buttava via. Piegava la carta e la infilava nella tasca destra. Piegava la carta e la infilava nella tasca sinistra.

8 6
A. B. C. D.

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