Agorà n. 11

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L’ÀGORÀ Bollettino, stampato in proprio, della LISTA CIVICA - LEGALITA’ e TRASPARENZA

n° 11 - 25 settembre 2012

info. 3208597261 - listacivica.labico@gmail.com

STANGATA IMU: GALLI, SCACCIA, RICCI, ULSI E GALLI ALZANO L’ALIQUOTA DI 1,8‰

I TARTASSATI RESOCONTO

DI UN CONSIGLIO ACEFALO

Il Consiglio di venerdì ha messo a nudo la pochezza di questa maggioranza. Non un briciolo di idee o di attenzione nei confronti dei cittadini, neanche davanti alle proposte sensate. Nessuna capacità politica né amministrativa, ma tanta arroganza e improvvisazione. Un consiglio convocato con due soli punti all’ordine del giorno – proroga della convenzione per la gestione del servizio di segreteria comunale e successiva convenzione per gli stessi servizi - a cui se n’è aggiunto un altro fuori tempo massimo, senza apparente giustificazione e molto alla chetichella, Regolamento e tariffe IMU. Assenti Adriano Paoletti, maggioranza, e Nello Tulli. Prima della discussione dei tre punti all’ordine del giorno ho contestato il rifiuto del permesso per le riprese video, cosa ordinaria in altri contesti comunali, ma che a Labico incute un certo timore nelle fila della maggioranza. Addirittura per scongiurare le riprese hanno scomodato niente po’ po’ di meno che lo Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70), dimenticandosi che il Consiglio Comunale è l’adunata pubblica per antonomasia e che gli eletti, se non altro per trasparenza, rispondono al popolo e che quando non rispondono al popolo fanno la fine della Regione Lazio. Ho poi chiesto lumi sulla situazione scolastica a partire dalla classe aggiunta che rischiava di avere un orario ridotto; dell’intitolazione del plesso delle media al compianto Lino Marsili, già deliberato dagli organi competenti; dello spostamento delle due classi a modulo presso il plesso delle medie; dell’infinito cantiere del plesso del primo ciclo (e qui abbiamo scoperto una chicca: non si sa quando finiran-

DI

MAURIZIO SPEZZANO

no i lavori perché la società che ha vinto l’appalto non è nelle condizioni di concluderli, per cui si sta pensando di revocare l’appalto e procedere oltre, con il rischio di vedersi annullata, eventualmente, tale procedura da parte della stessa società); ho lamentato ancora la mancata tinteggiatura delle strisce pedonali in paese e in prossimità delle scuole, la mancata vigilanza per gli alunni che terminano l’orario scolastico alle 14,10 e alle 16,00; ho comunicato che il COTRAL ha istituito la linea diretta verso le scuole superiori di Zagarolo, cosa che avrebbero dovuto fare da Labico e da Valmontone, ma che come al solito loro hanno subdolamente taciuto, non interessandosi minimamente, malgrado le firme raccolte dai genitori degli alunni che frequentano Zagarolo e la lettera protocollata il 25 novembre del 2011 e da me ispirata al Dirigente Scolastico che chiedeva un incontro per fissare, eventualmente, una conferenza dei servizi con il COTRAL. Ho messo in risalto il bisogno degli abitanti del quartiere di Colle Spina di dotarsi di un mercato settimanale, richiesta protocollata dal mese di luglio, su cui gravano i sonni della maggioranza, ubicando magari anche la nuova farmacia; ho chiesto che venga istituito il senso unico su via Santa Maria, in modo da destinare una parte della strada alla sosta e coprire le lacune della stessa maggioranza che ha speculato sul quartiere non facendo rispettare gli standard, chiedendo, inoltre, l’annullamento delle multe elevate già lo scorso anno a causa dei controlli sulla sosta effettuati dalla Polizia Municipale, probabilmente nulle per vizi di forma e per irregolarità della cartellonistica. Sempre


L’ÀGORÀ per i nuovi quartieri ho lamentato l’insufficienza del servizio idrico, soprattutto nei giorni estivi e nella fine settimana. Ho chiesto maggiore trasparenza nella pubblicazione degli atti, vizietto duro a morire da parte di questa amministrazione; la modifica del Regolamento del Consiglio Comunale, inadeguato a causa della composizione nel numero dei consiglieri; l’insediamento delle Commissioni Consiliari; le risposte alle interrogazioni che giacciono piangenti in qualche cassetto impolverato del comune dal lontano mese di maggio. Ho informato, ancora, della minacciata denuncia civile da parte della SIL SCARL, la società che gestisce i depuratori, nei confronti miei e di Tullio Berlenghi, per l’opuscolo in cui mettevamo a nudo le vicende dell’intricata questione. E’ chiaro che i tentativi di intimidazione nei nostri confronti cadranno nel nulla e continueremo per la nostra strada, sicuri di stare dalla parte dei cittadini e dei loro interessi e non di quelli dei responsabili del danno gravissimo che altri hanno causato. Risposte? Quasi niente, se non la solita menzognetta tanto cara ai poveri di idee “Tanto ci stavamo pensando prima noi e non c’è bisogno che ce lo dica tu”. Un classico nel mondo del cabaret! Sui primi due punti all’ordine del giorno, abbiamo intanto contestato il vizio di forma, in quanto l’atto non recava i dovuti pareri tecnici e contabili, chiedendone il ritiro. Qui breve discussione con il Segretario che con la sua presa di posizione ha invaso la competenza esclusiva del Consiglio Comunale, facendogli notare che il suo ruolo non è politico ma tecnico. Naturalmente messa ai voti la proposta di ritiro, la maggioranza ha fatto valere la forza dei numeri ma non delle argomentazioni, cosa in cui difettano parecchio. D’altronde, come ebbe a dire un simpatico consigliere nella passata consigliatura “Noi siamo la maggioranza e famo come c…o se pare” (francesismi inclusi!). Nel merito, ho fatto notare che un segretario part time non serve al paese e che sarebbe opportuna la sua presenza quotidiana, in considerazione dell’esiguo numero di dipendenti e della mole di lavoro in un comune di 6400 abitanti, contestando anche la durata della collaborazione, due anni. Inoltre, con la convenzione associata del servizio con il comune di Piglio, la classe di merito passa dalla III alla II, con un aggravio maggiore per le casse del comune, penalizzate dalla scriteriata vicenda dei depuratori. Qui è nato una sorta di comica tra me, interessato a conoscere la cifra esatta del compenso non indicata nella proposta di delibera, e il Segretario che ha rifiutato di dichiararla, trincerandosi dietro la presunta violazione della privacy, nascondino preferito dei senza argomenti. Ricordo che per legge dello Stato è d’obbligo rendere pubblici i compensi dei contratti di collaborazione. Per tranquillizzarlo, ho dichiarato il mio stipendio mensile da docente, inclusa la tredicesima. Messo ai voti il punto mi sono astenuto, facendo verbalizzare la contestazione della legittimità dell’atto.

pagina 2 Regolamento e Aliquote IMU. D’accordo con il resto del gruppo di Legalità e Trasparenza, ho contestato l’aggiunta di tale punto tra gli argomenti di discussione, invitando il sindaco a ritirarlo e portarlo in Commissione per avere i chiarimenti tecnici dovuti, avendo avuto la copia del testo solo il giorno prima, ma anche per la ricaduta che tale provvedimento avrebbe avuto sui cittadini. Inoltre, l’assenza dell’altro consigliere di minoranza escludeva dalla discussione una parte importante della popolazione labicana. Messa ai voti la proposta, è stata bocciata senza una parola. Ho annunciato che, se il costituendo comitato sarà d’accordo, faremo ricorso al TAR, perché siamo convinti che ci siano i presupposti di legge per l’annullamento dell’atto. Le aliquote da loro proposte gridano vendetta, 5,8 sull’abitazione principale (su un massimo di 6), e 10,5 sulla seconda casa (su un massimo di 10,6). E’ chiaro che l’intento è esclusivamente quello di fare cassa per la vicenda depuratore, infatti non hanno saputo spiegare i motivi di tale scelta. C’erano sufficienti criteri per calcolare le tariffe senza intaccare il totale previsto. Primo fra questi c’era il Fondo Speciale di Riequilibrio, a cui avremmo potuto attingere qualora non avessimo raggiunto gli obiettivi di cassa previsti. Ma loro, nella loro pochezza di assessore al Bilancio e di Sindaco – ometto tutti gli altri per pietà – ignoravano tutto questo, perché non interessati a conoscere a fondo il meccanismo di calcolo. Ora noi ci troviamo nella triste condizione in cui l’aggravio maggiore dei labicani andrà a gonfiare il Fondo Speciale a vantaggio di altri comuni che hanno preferito tenere le aliquote basse per non penalizzare i propri cittadini. Nello specifico, c’erano tante cose dubbie, che avremmo potuto stanare in una riunione convocata ad hoc, come ad esempio gli abusi edilizi, il controllo della data di ultimazione dei lavori edilizi, la mancata emissione dei certificati di agibilità, il costo dei terreni agricoli, la tabella dei costi dei terreni passati edificabili, e tanto altro. Statene certi che il salasso previsto costringerà a vendere molti di coloro il cui terreno nel PRG adottato è stato trasformato in edificabile, vendendo, magari, sempre ai soliti furbetti del quartierino. Insomma, un bel esproprio proletario in piena regola da parte di coloro che si definiscono i cultori della proprietà privata. Una vergogna in puro stile maneggione. Alla fine della discussione ho presentato cinque emendamenti, con l’intento di venire incontro ai cittadini e alle fasce deboli. Ad esempio, ho chiesto che le aliquote per la prima casa fossero fissate al 4, la stessa valida per il calcolo della prima rata. Respinto. L’aliquota sulla seconda casa fosse calcolata sul 9,6, invece che sul 10,6. Respinto. Che le famiglie con un invalido al 100% e con una certificazione ISEE inferiore ai 25.000 Euro, potessero mantenere il minimo previsto dalle tabelle ministeriali applicate. Respinto. Che fosse prevista la rateizzazione del pagamento per i sog-


L’ÀGORÀ

pagina 3 getti in situazioni di particolare disagio economico-sociale, almeno per la parte di competenza del comune. Respinto. Che la riscossione coatta, non fosse affidata in nessun caso ad altri soggetti se non al Comune stesso; ad esempio, che non sia Equitalia a riscuotere i mancati pagamenti. Respinto. Sordi e muti alle giuste rivendicazioni, ma attenti ai privilegi di casta: telefonini, segretaria del sindaco (non si sa a che titolo!!), indennità piene, arredamenti nuovi, ecc. Noi invece non solo spennati ma anche gabbati, visto che i nostri soldini andranno a pagare i danni del depuratori causati da altri e magari anche ad incrementare il Fondo Speciale di Riequilibri. Le promesse elettorali sono finite e la festa è terminata da un pezzo. Le parole se le porta via il vento, anche quelle scritte, le stesse che ha usato Galli per ingannare gli elettori, promettendo il mantenimento delle stesse aliquote e - parole pronunciate il giorno dell’insediamento, basta leggere il resoconto stenografico del Consiglio del 26 maggio 2012 – tutelando la prima casa, “… contenendo al minimo l’aliquota IMU.” Belle parole, valide per gli ingenui e per gli ipocriti. Chissà cosa penserà quello striminzito 37% di elettori che lo ha votato! Avrei voglia di ascoltare le loro parole a dicembre, alla scadenza della seconda rata del pagamento dell’IMU, che comprenderà anche il conguaglio della vecchia rata, a cui è stata già sommata la rivalutazione catastale degli immobili. Quanti saranno coloro che pagheranno anche più di 1.000 Euro? E se sono in difficoltà, non potendo usufruire della rateizzazione, che fanno? Si faranno prestare i soldi da Galli e da Scaccia? E se magari in famiglia hanno anche un portatore d’handicap? Potranno sempre vendere il lotto di terreno reso edificabile dal nuovo PRG per amicizia, tanto il salasso arriverà anche per quello. Mi sa che ci penserà Equitalia a ristabilire le distanze. Noi ce l’abbiamo messa tutta, da solo a fronteggiare questa maggioranza supina al grande capo, incluso il falso moralizzatore che fa battute fuori luogo, ma sempre pronto ad abbassare il capo e rimettersi alla volontà del gran padrone, e un assessore al bilancio borioso e per nulla preparato. Questa volta, però, è venuto in consiglio con il librone, forse mi voleva dimostrare di aver studiato. Peccato che difetti in chiarezza. Il ragazzo si impegna, ma non è capace. Voto 2, meglio fargli ripetere l’anno, visto che i suoi stessi elettori gli hanno attribuito poco più di 170 voti. Evidentemente non si fidavano neanche loro.

RISAMARO

di Matteo Di Cocco

Riservato: Siamo in grado di anticipare il discorso che il sindaco Galli terrà alla cittadinanza il 29 settembre 2013 in diretta web, dal suo bunker (senza certificato di agibilità) a pochi passi dal monumento naturale di Valle Fredda. (Nel buio totale) ... Care amiche, cari amici nonché concittadini... (sfrega un cerino sulla scatola di svedesi) ... accendo davanti a voi l'ultima candela rimasta in tutto Labico ... (Sorride grave e paterno, ammicca con il moccolo alla cassaforte vuota e aperta alla sue spalle, si alza) ...Come vedete questa candela era conservata proprio qui, (Spazza con una mano gli scaffali vuoti. Piovono in terra monetine da venti, cinquanta e duecento lire, ormai inutilizzabili. Estrae dalla cassaforte l'unico valore rimasto: una bottiglia di Asti Spumante Cinzano)...Ecco quello che ci è rimasto dopo aver saldato il conto per i camion che fino al mese scorso facevano su e giù da un depuratore all'altro, una candela ed una bottiglia dimenticata qui dal mio illustre predecessore.(La stappa, ne versa due dita in un bicchiere di carta)...Come dicevano gli antichi, «In vinibus veritas». (Brinda al popolo labicano e beve lo spumante.) Care amiche, cari amici... la verità è che prima di questo fattaccio architettato dall'opposizione vi promisi grandi cose, dalla biblioteca al certificato di agibilità fino alla libertà di farla non solo dentro o fuori dai vasi ma addirittura nei vostri servizi igienici privati ... Labicane, labicani! La notizia che sto per darvi supera di gran lunga ogni mia promessa! Stasera ho riunito tutto il paese intorno ad una candela, per annunziarvi la più grande vittoria del mio Governo: la liberazione dalle tasse, dalla libertà di voto, dalla disoccupazione e dall'IMU che avevo alzato non meno di un anno fa! Care amiche, cari amici ... Labico e Colle Spina case e cittadini compresi, per sanare i debiti contratti, sono stati venduti al miglior offerente! Da oggi siete di loro proprietà! Adesso entrerà la segretaria, assunta tramite concorso aperto, ma non troppo ... pubblico, ma non troppo che annuncerà gli acquirenti di ogni singolo quartiere e vostro ... (entra la segretaria) - INTERRUZIONE DELLA TRASMISSIONE PER VIOLAZIONE DELLA LEGGE 300/70 Spero sia stato divertente, perché ad oggi la situazione non è per niente buona e alla fine il rischio è di pagare un prezzo molto salato. Un prezzo molto più alto di un pieno di benzina o di un paio di carrelli della spesa pieni a metà e forse inizia ad esserci poco da ridere.

Venerdì 28 settembre 2012, ore 18, Piazzetta Vicolo degli Archi Costituzione del COMITATO PER LA TUTELA DEI CITTADINI Troviamo insieme un’altra strada per risolvere l’emergenza depuratore e far pagare i veri responsabili.


L’ÀGORÀ

LA CARBONERIA AL POTERE In fondo bisogna capirli. Provate voi a ritrovarvi ad amministrare un paese che avete mandato allo sfascio per la vostra inettitudine, per le vostre clientele, per la vostra arrogante incapacità. Provate voi ad andare in giro per una strada piena di buche (i lavori commissionati da?), a camminare su un marciapiede da terminare (l’appalto chi l’ha controllato?), passando davanti ad una scuola che cade a pezzi (i lavori pubblici, ah già) schivando a malapena un autospurgo pieno della produzione fecale dei vostri amati concittadini, dei quali ignoravate l’incomprensibile propensione a liberarsi dei prodotti della digestione (e che avete anche cercato di limitare con apposito provvedimento sindacale). Eh. Duretta, vero? La maggior parte delle persone direbbe: “Ebbene sì, ho fatto un guaio dietro l’altro. E’ meglio che mi metta da parte”. Una persona normale, forse. Non chi ha una fatale attrazione per il potere, corroborata dalla consapevolezza che – attraverso il potere – si gestiscono piani regolatori, appalti, forniture, posti di lavoro. Affari, insomma. No, meglio patire un po’, ma rimanere saldamente incollati alla poltrona (Polverini docet). Certo, ormai non ci crede più nessuno alla favola della buona amministrazione, anzi, come ebbe modo di dire l’ex sindaco – uno talmente affezionato al suo paese da aver fatto perdere le tracce -, del comune “virtuoso”. Già, talmente virtuoso da essere con i debiti fino al collo. Sulle cause dei debiti abbiamo già avuto modo di parlare e di conseguenza, poiché non hanno nessuna intenzione di far pagare i guai a chi li ha combinati (sarebbe masochismo), cerchiamo di capire dove si dirigerà la celebre cucurbitacea usata nella penisola ellenica per fare l’insalata. Ecco. Indovinato. A pagare non sono gli amministratori incapaci, che continuano senza pudore ad incassare il loro stipendio, ma anche i guai che causano, saranno – guarda la sorpresa – sempre i cittadini. Il problema è come preparare il gentile dono senza dare troppo nell’occhio. Intanto si convoca un consiglio comunale - pare che sia un passaggio necessario (limiti della democrazia) – però meglio evitare di mettere l’aumento IMU sui manifesti e sul sito. Qualcuno potrebbe leggerlo e adombrarsi. Si fa finta di niente. Si mette un punto o due. Poi si integra l’ordine del giorno, mandando l’avviso solo ai consiglieri (quello proprio non si può evitare). Ovviamente – neanche a dirlo – si convoca (aggirando una legge dello Stato) il consiglio nell’orario peggiore per i cittadini (quelli che lavorano, qualcuno c’è) e il gioco è fatto. Fatto. No. Aspetta. “Questi” (i cattivi, che poi saremmo noi) hanno ‘sta fissa di riprendere le sedute. Ma che sei matto? Bisogna inventarsi qualcosa. Chiamiamo il segretario, con

pagina 4 DI

TULLIO BERLENGHI

tutti i soldi che gli diamo (a onor del vero lo pagano i cittadini…) deve trovare una soluzione. Ecco. Lo statuto dei lavoratori. Eh? Sì, sì. Lavoratori? E noi che c’entriamo? Ah, il segretario è un lavoratore e noi dobbiamo tutelare il segretario. Giusto. Sì, ottimo. Che trovata. Non contenti hanno poi orchestrato un’indimenticabile sceneggiata in cui facevano tutti finta di non far partire un registratore audio. Sì, esattamente. Un banalissimo registratore. Avete presente quello con stop, record e play? Uno di quei cosi che un bambino di otto anni te lo fa funzionare in tre secondi? Esatto. L’intera classe politica dirigente labicana coadiuvata dal segretario comunale non è stata in grado di far partire un semplice registratore. E così ecco che è improvvisamente saltata anche la registrazione audio del consiglio, tra l’altro deliberata nella scorsa consiliatura e la cui attrezzatura ci è costata anche diverse migliaia di euro. Ma loro sono fatti così, sono dei signori, non badano a spese, specie se i soldi non sono i loro, ma i nostri. A parte l’idea dello scantinato (ma sarà per la prossima volta) i nostri carbonari, consapevoli della loro impresentabilità, sono riusciti a mettere a segno tutti i trucchi per ridurre al minimo l’impatto “mediatico” della loro stangata sui cittadini. Per farlo hanno calpestato tutto il calpestabile. Diritti, etica, ordinamento giuridico, principi della pubblica amministrazione. E forse, un po’, anche la propria dignità. Senza pensare che – a dare “trasparenza” a questa amministrazione – ci penseremo ancora una volta noi, come abbiamo sempre fatto negli ultimi cinque anni.

Legalità e Trasparenza aderisce alla manifestazione per la tutela della Valle del Sacco! Per saperne di più, incontriamoci

venerdì 28 settembre, alle 19, Piazzetta Vicolo degli Archi!

Non essere uno zero… partecipa anche tu!

Non perdete il TG LOV… una voce di opposizione! http://vimeo.com/Labico


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