Puglia ctc istruzioni per l'uso

Page 1

Agosto/Settembre 2015

PUGLIA COAST TO COAST dall’Adriatico allo Jonio

Puglia coast to coast

Alcune regole minime di sopravvivenza

Come sono andate le cose si sa. Un’idea malsana in un ambiente sano viene prontamente isolata e cassata. Non tutti gli ambienti sono sani e non lo era, presumibilmente, quello dove è nata e germogliata l’idea di un viaggio in bici attraverso la Basilicata. Un gruppo squinternato e disomogeneo ha dato vita ad un’esperienza decisamente irripetibile e che — tra persone normali — nessuno avrebbe mai pensato seriamente di ripetere. Invece, la pervicace propensione all’autolesionismo della stragrande maggioranza di quelli che sono stati etichettati come i “basilicati” ha portato prima a bissare, poi a trissare l’orrida esperienza. E adesso, con qualche ulteriore quanto inconsapevole acquisto, ci apprestiamo ad affrontare una nuova traversata: la Puglia. Visto che gli anni scorsi le cose sono andate inaspettatamente bene, abbiamo deciso di mantenere sostanzialmente la formula iniziale, riproponendo pressoché invariati i suggerimenti per l’edizione 2015. In questo momento il quadro è più o meno delineato. Ci sono le tappe. Ci sono i mezzi di trasporto. Ci sono ciclisti e accompagnatori. Ci sono le sistemazioni. Qualcosa andrà bene, qualcosa no. Qualcosa funzionerà, qualche altra meno. E’ nelle cose (soprattutto nelle nostre cose). Non ci siamo affidati ad un tour operator e non ci sono contratti, assicurazioni, garanzie. Non è un difetto. E’ l’essenza di questa piccola avventura. Quindi, la prima regola che dobbiamo darci è quella dello spirito di adattamento. Alcuni di noi sono amici, altri parenti e affini. Ma molti si conosceranno (un po’ di più, almeno) proprio lungo le assolate strade pugliesi. Potranno nascere nuove amicizie, ma anche qualche screzio. Finora gli aspetti piacevoli e divertenti hanno avuto sempre la meglio sugli inevitabili

disagi. In ogni caso è importante partire con il giusto stato d’animo e tenendo a mente alcune regole minime di convivenza:

1.

Rispettiamo gli orari di partenza. Aspettare i ritardatari non è una cosa piacevole, soprattutto se ci attendono molte ore sui pedali. Chi proprio vuole prendersela comoda, può farlo tranquillamente, a proprio rischio e pericolo, avvisando ovviamente il gruppo.

2.

Dal punto di vista ciclistico, il gruppo è decisamente disomogeneo. L’ideale sarebbe andare tutti insieme, ma per qualcuno potrebbe essere noioso. Nessun problema, quindi, se i più allenati andranno avanti. Decideremo di volta in volta come e quando “ricompattarci”.

3.

Gli accompagnatori sono in vacanza come i ciclisti. Qualunque cosa facciano – dal cucinare al raccattare ciclisti disperati – la fanno per il piacere di prendere parte a questa strampalata vacanza. Massima gratitudine per la loro presenza, che alleggerisce (non solo metaforicamente) il peso della pedalata, ma anche massima collaborazione in tutto quello che ci sarà da fare.

4.

E’ probabile che qualche volta i servizi igienici saranno in comune. Se, per ipotesi, lo stesso bagno serve a dieci persone e ognuna di esse ci sta venti minuti, la partenza potrebbe slittare di tre ore. Ovviamente basta usare la correttezza e il buonsenso.

5.

Non c’è l’ammiraglia. Non ci sono i meccanici della squadra. E’ opportuno che ognuno abbia una dotazione minima (borraccia, giacca antipioggia) e i propri attrezzi (camera d’aria di scorta, pompa, kit riparazione, set di

chiavi), anche perché non è da escludere che – per qualche motivo - ci si possa ritrovare da soli. E’ evidente che ci sarà la massima solidarietà e chi è più pratico darà una mano ai meno esperti, ma intanto è meglio avere (almeno in linea teorica) la possibilità di cavarsela da soli.

6.

Cerchiamo di limitare i bagagli. Il camion è grande, ma scoperto, quindi i bagagli dovranno essere ospitati nel pulmino e nella macchina. Durante il percorso l’ingombro non sarebbe un problema, ma per il viaggio di andata e di ritorno bisognerà ottimizzare lo spazio. Evitate dunque di portare roba superflua, tipo la tavola da windsurf o la raccolta completa della discografia di Nino D’Angelo in vinile.

7.

Molti di noi staranno diverse ore in sella. Meglio essere preparati. Tra le cose che potrebbero essere utili: crema solare; spray antizanzare, qualche cerotto. In commercio ci sono anche delle pomate per ridurre i problemi dermatologici del “soprasella” (la nobile parte del corpo che poggia sul sellino).

8.

Se proprio volete andare veloci, fatelo in salita, ma evitate di lasciarvi prendere dall’entusiasmo in discesa. Basta poco per rovinarsi inutilmente la vacanza (e, soprattutto, meglio non dover ricorrere alle cure del nostro 118).


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Puglia ctc istruzioni per l'uso by Tullio Berlenghi - Issuu