Agorà n. 12 - Speciale bilancio

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L’ÀGORÀ Bollettino, stampato in proprio, della LISTA CIVICA - LEGALITA’ e TRASPARENZA

n° 12 - 1 novembre 2012

info. 3208597261 - listacivica.labico@gmail.com

I TARTASSATI? NOI! Difficile sintetizzare in poche battute cinque ore di Consiglio Comunale. Ancora più difficile essere fedele narratore dei fatti, perché è stato un susseguirsi di prese di posizione e scambi di accuse; d’altronde i punti all’ordine del giorno erano fondamentali per la vita amministrativa dell’Ente: l’approvazione del Rendiconto 2011, il Piano triennale delle Opere Pubbliche, le tariffe e le imposte per il 2012 e, per finire, il Bilancio di Previsione dell’anno corrente. L’approvazione del Rendiconto ha evidenziato la distanza abissale che c’è tra la maggioranza e l’opposizione, ancora più abissale per via dei rilievi che lo stesso revisore dei conti ha mosso al documento. Relazione quella del revisore letta solo da me - almeno questa è stata l’impressione e lo stupore che il sindaco, la giunta e la sua maggioranza hanno mostrato nell’apprendere i rilievi è stata la conferma della mia impressione. In sostanza, il revisore dei conti ha messo in luce l’incapacità di questa giunta di fare fronte all’ordinaria amministrazione, altrimenti non si spiega come mai accusi la maggioranza di non saper spendere i soldi dei cittadini, né tantomeno riscuotere le stesse imposte che essa ci somministra di anno in anno, né, ancora, la capacità di aggiornare la lista dei beneficiari dei fondi comunali. Significa che il nostro comune distribuisce fondi, ma i beneficiari sono difficilmente individuabili. Lo stesso revisore ammonisce l’amministrazione di superficialità quando quantifica il danno derivato dal depuratore, 2/3 milioni di Euro, senza che la stessa amministrazione abbia mai vagliato un piano di rientro certo. Alla luce delle stesse considerazioni del revisore, ma soprattutto per coerenza verso le critiche mosse al precedente bilancio, abbiamo votato contro perché non possiamo essere favorevoli e complici di questa disastrosa situazione. Soprattutto non possiamo avvalorare le farneticanti dichiarazioni dell’assessore al bilancio, Scaccia, che non solo nella sua relazione non si assume le responsabilità del disastro - era lui assessore nella precedente amministrazione - ma cerca di scaricare la responsabilità sul governo nazionale (cosa su cui potrei concordare) senza fare mai riferimento alla loro incapacità nel non aver saputo affrontare i problemi per tempo. Inutile raccontarvi che i consiglieri di maggioranza, da buone pecorelle, hanno votato a favore. D’altronde chi nasce pecora non può morire leone!! Servizi a domanda individuale. Con questo punto siamo entrati nel merito delle questioni cogenti. Inutile dirvi che il no-

DI

MAURIZIO SPEZZANO

stro voto è stato contrario agli aumenti, perché colpiscono in modo indiscriminato tutti, anche coloro che non hanno le possibilità di farvi fronte. Infatti, il primo salasso inizia da qui: aumenti generalizzati del 5% sui servizi, in particolare scolastici. Secondo PRESSIONE FISCALE noi gli aumenti sono ingiustificati e la scusa dell’inflazione è una bufala, anche perché non mi risulta che in Italia sia del 5% annua. Nello specifico ho contestato in modo particolare i finanziamenti a pioggia dati al centro anziani senza un criterio di reddito. Nessuno obietta sul fatto di continuare a sostenere le attività del centro, ma trovo equilibrato che essi siano legati al reddito degli aderenti: chi ha di più riceve meno e chi ha meno riceve di più. Si chiama giustizia sociale. Qui c’è stata una sorta di apertura da parte della maggioranza. Aspetteremo i fatti. Inoltre, ho anche chiesto che il centro sia anche di utilità al paese, ad esempio reintroducendo la figura del nonno vigile per garantire la vigilanza ai bambini che escono da scuola. Ai ragazzi delle medie, ad esempio, all’uscita delle 14,10 non è garantita una presenza che vigili sull’attraversamento della Casilina, e visti gli ultimi, drammatici, eventi labicani, non mi sembra un punto da sottovalutare. Per questo ho presentato un ordine del giorno che impegna il sindaco in questo senso. Sottoscritto da Nello Tulli e messo ai voti, è passato all’unanimità. Approvazione programma triennale delle OO.PP. Anche qui voto contrario, non per partito preso, ma per il fatto che si continua a brancolare nel buio. Quando si programmano le opere pubbliche bisogna farlo con criterio e non limitarsi a buttare giù una generica lista. Ci sono opere previste che si trascinano da decenni e di cui si è persa memoria tra i cittadini. In più, programmare fogne, depuratore, illuminazione significa chiaramente che si è aspettata la distruzione del territorio per poi cercare di correre ai ripari. Ma facciamo qualche esempio di opera iniziata e mai terminata. In Via Leonardo da Vinci prima delle elezioni del 2007 si sono fatti in fretta e furia lavori sull’impianto fognario, mai portati a termine,


L’ÀGORÀ tanto le elezioni erano finite; in via Fontana Chiusa, prima delle elezioni si sono messe le basi per l’impianto di illuminazione, oggi abbandonate al proprio destino, in attesa, magari delle prossime elezioni; la rotatoria tra circonvallazione Falcone e la Casilina – qui si rasenta il comico – era un’opera prevista nel PRG con una osservazione: si concedeva a un privato la possibilità di trasformare la zona industriale in commerciale e in cambio si riceveva l’elemosina della rotatoria, costo previsto se non sbaglio, 100.000 Euro. Oggi, inserita nell’elenco delle opere pubbliche. Mah! Parcheggi in corso Garibaldi, prima delle elezioni mezzi in movimento, elezioni finite e con loro i lavori, non si sa quando potranno riprendere, magari in prossimità delle prossime elezioni, magari con Galli candidato sindaco e Scaccia vicesindaco, o forse torna anche Giordani. Chi lo sa? Tante ancora le storture, vi ricordo solo che tutte le opere pubbliche previste si trovano nella fase dello studio di fattibilità, cioè niente. Bilancio di previsione 2012. Il vero nodo di tutta la giornata. La relazione di Scaccia non ha soddisfatto nessuno. Di certo non l’opposizione che ha avuto da ridire su ogni passaggio. Giustificare il massacro sociale degli aumenti scriteriati senza neanche mettersi a ridere è roba da equilibristi del nulla. Ma ciò che mi ha fatto inorridire è stata la dichiarazione del sindaco, secondo cui: “I cittadini non pagheranno un bel nulla”. Giuro, ha detto così, tanto da spingermi a trascrivere la frase per non dimenticarla. Fare questa dichiarazione è un azzardo da masochisti, vuol dire che cerca lo scontro a prescindere, altrimenti non si spiega. Forse né lui, né l’assessore al bilancio, né i supini consiglieri di maggioranza si sono resi conto di ciò che sta avvenendo al Pantano e a Fontana Marchetta. Glielo ricordo io: Dal 19 aprile il depuratore di Fontana Marchetta e del Pantano sono sotto sequestro, e il trasporto della vil cacca ci costa, ad oggi, circa 3 milioni di euro; per cui, voi, avete aumentato le tasse per recuperare dalle tasche dei cittadini, che non hanno responsabilità, la somma utile per coprire le spese di questo autentico disastro. Spero che ora capiscano. Nel merito, bisogna ricordare a tutti che la tassazione imposta porterà al comune di Labico qualcosa come 3 milioni di euro, su un bilancio di competenza di circa 4.500.000/5.000.000. Allora se due più due fa quattro, non è difficile capire che il prossimo passaggio è il dissesto, oppure, come hanno lasciato intendere, “regalare” i nostri depuratori ad ACEA. Oltre il danno la beffa. Secondo voi, l’ACEA sta lì a fare affari o a regalare soldi ai cittadini di Labico? Dovrà coprire in qualche modo i debiti contratti? E chi saranno coloro che dovranno pagare? Ecco, tutta la vicenda sta qui. Inutile perdersi in chiacchiere. A

pagina 2 novembre, con l’assestamento, dovranno venire fuori i debiti reali contratti perché nel bilancio di previsione i furbetti del quartierino ne hanno quantificati 1.600.000 Euro. Robetta!! Inoltre, sempre parole del revisore dei conti, la previsione di incassare 970.000 euro dall’IMU, “… è irrealistica”. E’ probabile quindi, che anche questa voce vada a farsi benedire. Il debito di 3.000.000 di Euro del depuratore grida vendetta, per cui, in sede di dichiarazione di voto, a nome del gruppo e dei cittadini che fanno parte del Comitato, ho annunciato un esposto alla Corte dei Conti. Lo abbiamo fatto perché crediamo che ci siano gli estremi per far pagare i responsabili e perché avevamo garantito che avremmo messo in campo tutte le possibili soluzioni, anche quelle della giustizia amministrativa. Siamo stati di parola e lo abbiamo dimostrato, forti anche del fatto che il comune di Labico, udite udite, “non è un comune virtuoso”, contrariamente alle chiacchiere di un vecchio sindaco di cui si sono perse le tracce. Da buon templare, evidentemente, sarà di sicuro alla ricerca del Sacro Graal in qualche desolata landa orientale. Prima di concludere mi sembra giusto ricordare a tutti il fallimento totale della raccolta differenziata che si sta dimostrando sempre di più una bufala: siamo l’unico comune al mondo in cui le spese per la raccolta differenziata crescono piuttosto che diminuire. Forse, il delegato all’ambiente, già presidente del Consiglio Comunale, già candidato sindaco per tre giorni, già assessore in pectore per un paio d’ore, capogruppo tacente della maggioranza dovrebbe chiedere scusa a tutti, a partire da se stesso. O forse dovrebbe guardare meno al “circo” e più ai diritti dei cittadini. Ma questa è un’applicazione troppo grande per chi vive solo di sospetti, il più delle volte infondati. Il bilancio in sé non era assolutamente emendabile, perché se si prevedono solo tasse e imposte è difficile modificarlo, va rifatto in toto. Un bilancio così non può essere di chi, come me, ha una visione totalmente diversa da quella di questa maggioranza. Malgrado il giudizio negativo, quindi, d’accordo con il gruppo ho presentato 8 emendamenti e tre ordini del giorno, che hanno scatenato le ire di Scaccia: secondo lui, scaduti i termini non avrei potuto presentare gli emendamenti. Avrebbe avuto ragione se la maggioranza fosse stata sempre rispettosa di Statuto e Regolamento; considerato, invece, che l’amministrazione è inadempiente, non avendo ottemperato agli obblighi di legge, per me presentare gli emendamenti era cosa normalissima. C’è stato un inseguirsi di improperi da parte mia nei suoi confronti, lo stesso dicasi di lui. Alla fine, comunque, ho trasformato gli emendamenti in ordine del giorno, costringendo comunque la maggioranza a sottoporsi al voto del Consiglio. Alla fine delle votazioni siamo riusciti a spostare 32.550 Euro, dirottati verso la scuola, la cultura, sport e viabilità. Non è stata una bella pagina quella di mercoledì, una amministrazione insensibile ai bisogni dei cittadini non può essere una


L’ÀGORÀ

pagina 3 buona amministrazione. Se poi si aggiungono consiglieri di maggioranza che con la testa annuiscono alle ragioni dell’opposizione e poi a testa china votano diversamente, la dice lunga sulla classe politica e morale che guida il nostro paese. Due esempi: al voto sull’ordine del giorno sul taglio delle indennità del 20% di sindaco e assessori, la maggioranza va sotto perché in due si astengono. Al richiamo del sindaco, si ripete la votazione e uno dei due astenuti cambia posizione, votando con il resto della maggioranza. Risultato capovolto. Chi è il consigliere? Adriano Paoletti. Oppure, la dichiarazione del capogruppo di maggioranza, che chiede di rateizzare le cartelle esattoriali che arriveranno ai cittadini, dimenticandosi che quando presentai l’emendamento in occasione della determinazione delle tariffe IMU, lo stesso ha votato contro. Chi è il capogruppo? Ma naturalmente il falso moralizzatore, Luciano Galli.

Se l’andazzo è questo sarà una consiliatura difficile per loro… cercheremo di scardinare il castello di carta, intanto con il ricorso alla Corte dei Conti, affinché verifichi il bilancio comunale. Il resto verrà da sé, anche se c’è poco da fidarsi di questa classe politica. Noi continueremo a lavorare per far emergere le loro contraddizioni e le loro piccolezze politiche ed umane. PS: ho riproposto i tre ordini del giorno sul depuratore. Malgrado le dichiarazioni lette sulla stampa e udite in Consiglio Comunale, la maggioranza ha votato contro, mentre Tulli si è astenuto. Uno degli ordini del giorno prevedeva uno sconto corposo su IMU, Tarsu, acqua e depurazione, che sarebbe bastato a coprire il prelievo imposto dall’amministrazione. Respinto, con un unico voto favorevole, il mio. La versione integrale dell’articolo e il testo degli ordini del giorno su http://spezzanomaurizio.wordpress.com/

hanno fatto proprio tombola . Quindi, così con un facile pretesto si è aggirata la democrazia, plasmando a proprio piaciSapete cosa è una dittatura? Facciamo al volo un ripasso gra- mento una legge, ditemi voi se questa non è una dittatura. Stessa cosa, in fondo, è successa per il famoso concorso del zie a Wikipedia: La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è ac- tirocinio, proprio quello per diventare assistenti del sindaco… centrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dit- ora, perché la vincitrice del concorso mi ha minacciato? «Dì a tatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e socia- tuo nipote che stia attento a quelle che scrive perché se no li interni allo Stato. In senso lato, dittatura ha quindi il significato di poi scrivo io, ma no su facebook!» Questo non è un comporpredominio assoluto e perlopiù incontrastabile di un individuo (o di un tamento squadrista? Sembra quasi che l'appartenere ad una ristretto gruppo di persone) che detiene un potere imposto con la forcerta cerchia, ti dia il permesso di fare o dire qualsiasi cosa. za. In questo senso la dittatura coincide spesso con l'autoritarismo e con il totalitarismo. Sua caratteristica è anche la negazione della Tra l'altro scusatemi se non posso riportare la "minaccia" in libertà di espressione e di stampa. La dittatura è considerata il con- maniera testuale ma, ahimè non ho ancora avuto il piacere di trario della democrazia. Va inoltre detto che il dittatore può giunge- parlare con la signora in questione, lei stessa afferma l'illegalire al potere anche democraticamente e senza violenza (valga l'e- tà di questo stesso giornalino, ma forse lei stessa non sa che le sempio di Adolf Hitler, eletto dal popolo tedesco). La salita al potere di accuse di “stampa clandestina” non sono mai state confermate una dittatura è favorita da situazioni di grave crisi economica... dalla magistratura, che le ha (a quanto pare) considerate ridiNegazione della libertà di stampa, come (ad esempio) vietare cole…. beh è meglio che si informi bene - con lo stesso ardore per più volte le riprese di qualcosa … è successo qualche gior- messo nel difendere la sua posizione o con lo stesso amore no fa ad una troupe italiana che si trovava a Cuba ed è succes- profuso nel suo lavoro (ops, tirocinio) – o forse no, visto che il so per due volte di seguito qui, a Labico. Guarda caso tutto è nostro sindaco preferisce di gran lunga le persone mal inforiniziato dallo scorso consiglio comunale, quello dell'aumento mate. Sono passibile di minaccia? Altro tassello fondamentale dell'IMU, forse per evitare che qualcuno vedesse sentisse con in una buona dittatura è la propaganda ed anche qui non ci le proprie orecchie il sindaco alzare le aliquote più di quanto siamo fatti trovare impreparati, i migliori giornalisti della caraveva promesso pochi mesi prima? Oppure che qualcuno a- reggiata della "Via Casilina" formano un'equipe di addetti vrebbe potuto vedere con i propri occhi chi senza problemi stampa senza precedenti e non solo tramite i canali ufficiali ha votato a favore di tali provvedimenti e chi contro? Lo stes- ma anche attraverso giornali cartacei e online diretti (più o so è successo nel consiglio appena passato, infatti, mercoledì meno) dallo stesso addetto stampa (più o meno) del sindaco 24 ottobre si è andato a votare il bilancio … insomma quella che è (più o meno) un giornalista. Stranamente, vengono esalcosa dove ci sono scritti tutti i soldi che escono dal comune tate sempre le ragioni della maggioranza sarà forse un caso? come escono e perché escono e viceversa. Ed indovinate? Ri- Manipolazione delle leggi, intimidazione ed offuscamento delprese vietate! Ma come? Perché? La giustificazione è stata tro- la realtà. Scusate ma io, questo non l'accetto. È una colpa vovata dal nuovo e scintillante segretario da 70.000 € ... nello ler vivere in un paese migliore? È una colpa ripudiare i favoristatuto dei lavoratori, sì perché essendo lui un lavoratore vuo- tismi? È una colpa rifiutare di svendersi per un buono benzina, le essere tutelato, non vuole essere ripreso mentre annuncia per un lavoro o per un favore? È una colpa avere dei sogni? che il registratore usato per redigere i verbali "non funziona" Allora io sono colpevole e ve ne posso trovare tanti altri, cerguarda caso proprio in concomitanza con il divieto di registra- catemi, cercateci perché noi non ci nascondiamo dietro una zione. Ma che caso. Quindi si è dovuti passare alla verbalizza- lettera, una tastiera o allo statuto dei lavoratori. zione classica, con il segretario intento a scrivere una parola ogni duecento di quelle dette. Eh si, con questo segretario «Oste come è il vino?» «Buono!»

RISAMARO

di Matteo Di Cocco


L’ÀGORÀ

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NO ALLA (S)VENDITA DI PALAZZO GIULIANI La voce circolava da tempo. Qualche esponente della maggioranza l’aveva già ipotizzato: di fronte allo sconquasso dei conti, l’unica è vendere – almeno in parte – il proprio patrimonio. L’immagine non è confortante. La sensazione è quella di vedere un casato nobiliare in declino, che per sopravvivere è costretto a vendere l’antico palazzo di famiglia, quello sul cui frontone è scolpito lo scudo araldico. Uno dei luoghi simbolo della storia di Labico è Palazzo Giuliani e, probabilmente, sarà lui ad essere sacrificato. In diritto, quando si vuole attribuire ponderatezza e responsabilità a chi amministra un bene che non gli appartiene (ed è il caso degli amministratori pubblici) si usa la locuzione “diligenza del buon padre di famiglia”, ad intendere che il rispetto e la cura nei confronti della res publica devono essere i medesimi che avrebbe appunto il “buon padre” nei confronti delle proprietà di famiglia. E’ suo preciso interesse, come persona e come genitore, garantire che quei beni siano utilizzati correttamente e in modo da preservarne il più possibile valore e funzionalità. E la decisione di alienare uno dei beni di famiglia ha senso quando quel bene non serve e il ricavato può servire ad acquistare qualcosa di utile oppure quella vendita serve a risolvere problemi importanti, ma con la consapevolezza che per la famiglia sarà un danno e le future generazioni saranno private per sempre di quel bene. Ma se per un padre le “future generazioni” altro non sono che i figli e i nipoti, per un amministratore con pochi scrupoli le future generazioni sono un concetto astratto, che tra l’altro neanche vota, e quindi non si preoccupa certo di tutelarle. D’altronde, un amministratore coscienzioso non ci avrebbe portati nell’incredibile situazione in cui ci troviamo, con i conti pubblici allo sfascio e il sindaco che ha il coraggio di affermare che “in questo bilancio i cittadini non pagheranno in più per il problema del depuratore”, smentendo il fatto che proprio il documento di bilancio approvato annuncia – pur con estrema vaghezza – un costo che si aggira tra i due e i tre milioni di euro. E se non saranno – non tutti almeno – contabilizzati nel 2012 questo non significa che i cittadini non saranno chiamati a pagare. Che poi Galli si lamenti dei continui tagli degli ultimi Governi – peraltro da lui sostenuti – non cambia di una virgola il problema ed è meglio ricordarlo. La magistratura ha riscontrato il malfunzionamento dei due impianti di depurazione e ne ha

DI

TULLIO BERLENGHI

disposto il sequestro. Chi ha la responsabilità di un’infrastruttura fognaria e di depurazione che non funzionano? Perché Galli e compagnia cantante continuano a parlare dell’emergenza depuratori come se a Labico si fosse abbattuto un meteorite? Sono talmente tante le anomalie in tutta la vicenda – e noi le abbiamo evidenziate in modo molto circostanziato – da non potersene lavare le mani con tanta disinvoltura. Ad aggravare la situazione c’è, ad adiuvandum, un’inveterata incapacità di amministrare la cosa pubblica e gli sprechi a Labico non si contano. Pensiamo al fallimento della raccolta differenziata, che non sembra aver prodotto alcun vantaggio in termini di quantità di rifiuti conferiti in discarica, ma il cui costo è aumentato (dal 2008 ad oggi) del 60 per cento. Pensiamo alle cosiddette opere pubbliche, che a Labico sono una continua emorragia di denaro pubblico, dalla finta ciclabile da 200mila euro (ma in bilancio ce ne sono altri 700mila) all’operazione Eiffel per la quale stiamo pagando le rate di un mutuo per avere acquistato della ferraglia di cui il comune non ha neppure il possesso. Pensiamo ai soldi buttati per il progetto ASI, che per fortuna siamo riusciti a fermare, e a quelli per i vari sportelli dai quali non si è mai avuto alcun beneficio per la collettività. Potrei andare avanti per pagine, ma non è il caso di sparare sulla croce rossa. La questione è un’altra, siamo in mano ad una classe politica che gestisce la cosa pubblica – nella sua complessità, dalle risorse economiche al territorio alle infrastrutture ai beni immobili – con una sciatteria sconfortante. Molto è lasciato al degrado e all’abbandono, proprio perché manca quella “diligenza del buon padre di famiglia” che chiunque abbia in affidamento un bene che non gli appartiene sarebbe in grado di usare. A chi amministra Labico manca del tutto questa sensibilità. E non hanno avuto alcuno scrupolo ad inserire, nel bilancio triennale, qualcosa come un milione e 348mila euro di entrate derivanti da alienazione di beni patrimoniali. Ovviamente senza uno straccio di indicazione su cosa vogliono vendere, su che stima sia stata fatta e da chi. Una mente un po’ maliziosa potrebbe pensare che a trarre vantaggio da questa operazione di salvataggio dei conti potrebbe essere qualcuno che opera nel campo degli immobili e delle costruzioni. Chi svende per necessità trova sempre qualche vorace imprenditore pronto all’affare. Chissà, magari ne conoscono anche qualcuno… D’altronde non è che possiamo far loro una colpa se, rispetto al buon padre di famiglia, sono privi di quella benedetta diligenza. Anzi, consci di questa lacuna, hanno anche trovato la soluzione: l’assaltano.

Non perdete il TG LOV… una voce di opposizione! http://vimeo.com/Labico


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