L’ÀGORÀ Bollettino, stampato in proprio, della LISTA CIVICA - LEGALITA’ e TRASPARENZA
n° 12 - 1 novembre 2012
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I TARTASSATI? NOI! Difficile sintetizzare in poche battute cinque ore di Consiglio Comunale. Ancora più difficile essere fedele narratore dei fatti, perché è stato un susseguirsi di prese di posizione e scambi di accuse; d’altronde i punti all’ordine del giorno erano fondamentali per la vita amministrativa dell’Ente: l’approvazione del Rendiconto 2011, il Piano triennale delle Opere Pubbliche, le tariffe e le imposte per il 2012 e, per finire, il Bilancio di Previsione dell’anno corrente. L’approvazione del Rendiconto ha evidenziato la distanza abissale che c’è tra la maggioranza e l’opposizione, ancora più abissale per via dei rilievi che lo stesso revisore dei conti ha mosso al documento. Relazione quella del revisore letta solo da me - almeno questa è stata l’impressione e lo stupore che il sindaco, la giunta e la sua maggioranza hanno mostrato nell’apprendere i rilievi è stata la conferma della mia impressione. In sostanza, il revisore dei conti ha messo in luce l’incapacità di questa giunta di fare fronte all’ordinaria amministrazione, altrimenti non si spiega come mai accusi la maggioranza di non saper spendere i soldi dei cittadini, né tantomeno riscuotere le stesse imposte che essa ci somministra di anno in anno, né, ancora, la capacità di aggiornare la lista dei beneficiari dei fondi comunali. Significa che il nostro comune distribuisce fondi, ma i beneficiari sono difficilmente individuabili. Lo stesso revisore ammonisce l’amministrazione di superficialità quando quantifica il danno derivato dal depuratore, 2/3 milioni di Euro, senza che la stessa amministrazione abbia mai vagliato un piano di rientro certo. Alla luce delle stesse considerazioni del revisore, ma soprattutto per coerenza verso le critiche mosse al precedente bilancio, abbiamo votato contro perché non possiamo essere favorevoli e complici di questa disastrosa situazione. Soprattutto non possiamo avvalorare le farneticanti dichiarazioni dell’assessore al bilancio, Scaccia, che non solo nella sua relazione non si assume le responsabilità del disastro - era lui assessore nella precedente amministrazione - ma cerca di scaricare la responsabilità sul governo nazionale (cosa su cui potrei concordare) senza fare mai riferimento alla loro incapacità nel non aver saputo affrontare i problemi per tempo. Inutile raccontarvi che i consiglieri di maggioranza, da buone pecorelle, hanno votato a favore. D’altronde chi nasce pecora non può morire leone!! Servizi a domanda individuale. Con questo punto siamo entrati nel merito delle questioni cogenti. Inutile dirvi che il no-
DI
MAURIZIO SPEZZANO
stro voto è stato contrario agli aumenti, perché colpiscono in modo indiscriminato tutti, anche coloro che non hanno le possibilità di farvi fronte. Infatti, il primo salasso inizia da qui: aumenti generalizzati del 5% sui servizi, in particolare scolastici. Secondo PRESSIONE FISCALE noi gli aumenti sono ingiustificati e la scusa dell’inflazione è una bufala, anche perché non mi risulta che in Italia sia del 5% annua. Nello specifico ho contestato in modo particolare i finanziamenti a pioggia dati al centro anziani senza un criterio di reddito. Nessuno obietta sul fatto di continuare a sostenere le attività del centro, ma trovo equilibrato che essi siano legati al reddito degli aderenti: chi ha di più riceve meno e chi ha meno riceve di più. Si chiama giustizia sociale. Qui c’è stata una sorta di apertura da parte della maggioranza. Aspetteremo i fatti. Inoltre, ho anche chiesto che il centro sia anche di utilità al paese, ad esempio reintroducendo la figura del nonno vigile per garantire la vigilanza ai bambini che escono da scuola. Ai ragazzi delle medie, ad esempio, all’uscita delle 14,10 non è garantita una presenza che vigili sull’attraversamento della Casilina, e visti gli ultimi, drammatici, eventi labicani, non mi sembra un punto da sottovalutare. Per questo ho presentato un ordine del giorno che impegna il sindaco in questo senso. Sottoscritto da Nello Tulli e messo ai voti, è passato all’unanimità. Approvazione programma triennale delle OO.PP. Anche qui voto contrario, non per partito preso, ma per il fatto che si continua a brancolare nel buio. Quando si programmano le opere pubbliche bisogna farlo con criterio e non limitarsi a buttare giù una generica lista. Ci sono opere previste che si trascinano da decenni e di cui si è persa memoria tra i cittadini. In più, programmare fogne, depuratore, illuminazione significa chiaramente che si è aspettata la distruzione del territorio per poi cercare di correre ai ripari. Ma facciamo qualche esempio di opera iniziata e mai terminata. In Via Leonardo da Vinci prima delle elezioni del 2007 si sono fatti in fretta e furia lavori sull’impianto fognario, mai portati a termine,