Agora n. 3

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L’ÀGORÀ Bollettino, stampato in proprio, della LISTA CIVICA - LEGALITA’ e TRASPARENZA

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1° aprile 2012

LOTTIZZAZIONI

E LOTTIZZATI

Che cos’è una lottizzazione? Ne abbiamo parlato parecchio in questi cinque anni... La lottizzazione è un intervento mediante il quale un'area edificabile viene suddivisa in lotti e aree comuni e attrezzate con strade, parcheggi, reti idriche, etc. Si tratta fondamentalmente di un accordo tra i proprietari dei terreni e il comune, con cui i proprietari ottengono l'autorizzazione a costruire impegnandosi in cambio a realizzare le opere al servizio delle costruzioni. A garanzia che le opere di urbanizzazione siano effettivamente eseguite la pubblica amministrazione, cioè il comune, chiede una fidejussione, cioè “l’assicurazione” che copre i costi delle opere qualora il costruttore faccia il furbetto. Questa, per sommi capi, la definizione: tu vuoi costruire insieme ad altri? Te lo faccio fare a patto che alcune cose sia tu a realizzarle. Non fa una piega. Purtroppo, non sempre è stato così a Labico. Da noi le lottizzazioni sono quasi tutte scadute e quelle concluse si contano sulle dita di una mano. E’ successo, infatti, che gran parte dei costruttori, con la responsabilità dei progettisti - il più delle volte anche direttori dei lavori o soci in affari con chi costruiva - terminata la parte “speculativa”, legata alla vendita degli immobili, se la siano data a gambe. Oppure non abbiano rispettato i termini previsti dalle convenzioni, sciogliendo le società e gabbando sia gli ignari acquirenti sia la pubblica amministrazione, cioè noi cittadini. Qualcuno potrà dire: “Problema di chi ha comprato”. Non è esattamente così. Se le opere di urbanizzazione non vengono portate a termine, dovrà essere la pubblica amministrazione a provvedere alla realizzazione della parte mancante, utilizzando soldi che potrebbero essere spesi per i servizi ai cittadini, per le scuole, per una biblioteca, per dare conforto a chi ha bisogno... a meno che, ed è la seconda ipotesi, si decida di chiedere ai lottizzanti di farsi carico delle opere mancanti. Sia nel primo che nel secondo caso ci troviamo davanti ad una anomalia. Nel primo caso, come già accennato, si tolgono soldi alla collettività per coprire inadempienze di altri; nel secondo caso, ci rimettono gli ignari acquirenti, astutamente rassicurati da parte dei costruttori, dei progettisti o dei direttori dei lavori, sull’effettivo completamento delle opere di urbanizzazione. Di chi è la responsabilità se questo avviene? Di chi dovrebbe controllare e non lo ha mai fatto. E chi dovrebbe controllare? Gli uffici preposti. E qual è l’ufficio preposto? L’ufficio urbanistica che non ha mai applicato il regolamento edilizio, seppur esistente. Qualcuno più scaltro potrebbe dire: “Ma

DI

MAURIZIO SPEZZANO

non c’era la fidejussione”? C’era, ma non c’è più, perché passato un po’ di tempo il costruttore, insieme ai progettisti e ai direttori dei lavori, fa risultare come parzialmente realizzate le opere di urbanizzazione e si fa ridurre la quota assicurata, fino a che la parte residua non sparisce in men che non si dica, malgrado le stesse non siano state portate a termine. Chi deve controllare non controlla, la politica fa finta di non vedere per non inimicarsi gli amici costruttori, la cui presenza aleggia quasi sempre nelle liste, anche in quelle attuali, e il gioco è presto fatto. Menzogne? Provate a farvi un giro tra i quartieri di nuova urbanizzazione e vi renderete conto da soli del trucchetto. Provate a chiedere quanti sono coloro che possiedono il certificato di agibilità, documento senza il quale ogni atto di compravendita o di richiesta di servizi “di regola”, non potrebbe avvenire. Questo certificato dovrebbe accompagnare l’immobile prima di ogni transazione o richiesta di allaccio alle utenze; in sua assenza non sarebbe possibile comprare o richiedere servizi. Allora perché si vendono? Semplice, perché i notai per non perdere tempo scrivono sui rogiti che non hanno verificato e che si fidano delle dichiarazioni del venditore e dell’acquirente. Facile, no? Da noi le lottizzazioni da ultimare sono 16, come risulta dalla delibera di Giunta n°6/2012, votata in gran fretta a seguito della pressione della Commissione di Controllo da me presieduta e di cui fa parte anche Tullio Berlenghi. La gran parte di queste lottizzazioni è scaduta, le case quasi tutte vendute e le opere di urbanizzazioni mai consegnate alla pubblica amministrazione. Distrazioni? Dimenticanze? No, semplicemente paraculismo e una certa “sintonia” tra costruttori, progettisti, direttori dei lavori, amministratori e uffici competenti. Magari qualche politico è anche progettista, oppure è già stato politico ed ambisce a lanciare qualche rampollo di famiglia per mascherare la realtà. Avere le mani in pasta e controllare dal di dentro è molto più facile che parlare nelle piazze come facciamo noi da anni. Le parole, anche urlate, se necessario, svegliano le coscienze; stare dentro, rivolgendosi solo a se stessi, come vogliono fare loro, addormenta le persone. Per fortuna c’è chi non vuole rinunciare a parlare liberamente e manifestare a tutti il disgusto per la politica mercantile che caratterizza alcuni comportamenti, anche da chi non te lo saresti mai aspettato. C’è ancora qualcuno che vuole chiedermi di andare a braccetto con queste belle persone? Io ho un’unica dignità, non sono in vendita e voglio continuare ad essere un uomo libero.


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