C'era una volta l'Est

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Boban Pesov

Boban Pesov

A mia madre

C’era una volta l’Est

Collana «Prospero’s Books» n. 165

I edizione: aprile 2025

Testi, disegni e copertina: Boban Pesov

Editor: Daniel Spanò

Impaginazione e lettering: Marco Daeron Ventura

Copyright © 2025 Pesov / Tunué

Direzione editoriale: Massimiliano Clemente

Tunué

Via degli Ernici 30 – 04100 Latina – Italia tel. 0773 661760 info@tunue.com | www.tunue.com

Stampato in Turchia

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Gli ultimi titoli della collana «Prospero’s Books»:

164 – Biografia di uno yogi. La straordinaria vita di Paramahansa Yogananda

163 – Tutte le principesse muoiono a mezzanotte

162 – Buster

161 – Laika

160 – Un anno per amarti

159 – 7CRIMINI. Integrale

158 – L’abisso dell’oblio

157 – Mangiami

156 – Perché sei qui?

155 – Il limite del mondo

154 – La lunga discesa. Il graphic novel

153 – L’improvvisatore

152 – Fahrenheit 451

151 – Diario

150 – Nemici del popolo

cosa significa “non lo sai”? papà, dimMi cosa ti hanNo detTo i medici!

no, papà! non aspetTerò fino a domani! verRà pure micol con me, tempo di prendere due cose e partiamo.

Senti, papà, noi fra poco partiamo, apPena hai qualche notizia mi devi richiamare subito, capito?!

Robert, credo sia un malore, non so di preciso, l’hanNo subito portata in terapia intensiva e non ho avuto modo di parlare con un medico.

è un viagGio lungo, quando sei stanco vedi di fermarti e riposare…

Non è meglio se provi a cercare un volo per domani? tutTi quei chilometri…

ma che cazZo! non dobBiamo mica fare un viagGetTo di piacere! tu pensa solo a farti dire qualcosa su mamMa…

il prima posSibile, papà!!!

Dio mio, papà, perché mi devi sempre far incazZare?!

insomMa… Cosa ti ha detTo?

NulLa, tentenNa e non riesce a dirmi di preciso in che situazione è mamMa.

magari non sa bene nemMeno lui, è stata male questa notTe e l’hanNo portata in ospedale nemMeno un’ora fa.

TutTo bene, Robert?

Mi inNervosisce perché continua a girarci atTorno e non dice chiaramente come stanNo le cose. Odio questo suo modo di fare.

Ma che stai dicendo? Penso solo che non dev’esSere facile in questo momento, per lui, afFrontare da solo questo trauma improvViso.

Ma che dici, Robert? Sarà sicuramente confuso e preocCupato per le condizioni di tua madre.

Non dovevi, guarda che me la sarei fatTa da solo.

ApPunto, per questo non deve convincermi a partire domani in aereo, ho deciso che partiamo ogGi.

Alé! ci risiamo, devi comunque difenderlo a prescindere.

Ok… Senti, intanto che tu stavi discutendo con tuo padre ti ho preparato la valigia, così almeno riusciamo a partire in tempi brevi.

AbBiamo condiviso lo stesSo tetTo per dieci anNi, evita di sfogGiare il tuo orgoglio e pensiamo a partire!

Ok…

Cosa c’è in quelLa borsa, scusa?

Dei pacChetTi regalo che tua madre aveva dimenticato prima di partire per la Macedonia. qualche giorno fa mi aveva chiesto di spedirglieli, ma a questo punto li portiamo noi.

Ma cosa c’entra, scusa? Sai benisSimo che lei a queste cose ci tiene!

Lasciamo stare ti ho detTo. chiudi bene tutTo.

AspetTa, Robert, non puoi…

Ed era davVero necesSario?

è solo una borsa, cosa ti cambia? mia madre in questo momento dubito si stia preocCupando di questi inutili pacChetti, non credi?

Lasciamo stare, è meglio.

Perché fai così?

Non ignorarmi, Robert, aspetTa un secondo!

Non credi che sarebBe meglio afFrontare questo viagGio insieme, cercando di lasciare i nostri problemi da parte?

Mi dici perché devi fare lo stronzo anche in queste situazioni così delicate?

Non ho detTo nulLa di male!

Hai ragione! Ma sembra che solo io stia prendendo sul serio questa cosa. Prima mio padre, che non sa dirmi se mia madre è viva opPure no, e poi tu con queste cazZate, che decisamente non mi aiutano a esSere rilasSato…

A questo punto sarebBe stato meglio partire da solo…

Ma sei impazZito?! nonostante tutTi i nostri problemi non ti lascerei mai partire da solo.

E come dovrei afFrontarle?

Meglio se andiamo, discutere ci farebBe solo ralLentare.

Dovresti metTere da parte il tuo orgoglio e capire che certe situazioni non vanNo afFrontate di pancia, come fai tu.

Sarà un viagGio lungo, alLora.
FacCio finta di non aver sentito…
Chiamami immediatamente quando ti diranno qualcosa!

Sarà un viagGio lungo, ma con questa macChina sarà un piacere.

Se c’è una cosa che ho sempre amato di quest’auto…

… è il suo bagagliaio imMenso.

con tutTa la roba che ci portiamo dietro uno spazio così grande è decisamente utile!

Robert, fai due giri, se prendi tutTa la roba asSieme è ovVio che poi ti cade.

devi sapere che quest’auto era di Francesco, l’ha sempre tratTata bene e non lo ringrazierò mai abBastanza per aver deciso di venderla proprio a me.

Scusa, papà.
Dai una mano a tuo fratelLo!

Tua madre invece a che punto è?

è di sopra che controlLa i documenti.

ANCORA?!

Voi due salite in macChina, io vado a recuperare vostra madre.

Ma sei ancora qui? Perché ci stai metTendo così tanto?

Sarà ormai la decima volta che controlLi i nostri documenti e risparmi, sei osSesSionata.

Ci sono, Milan! DamMi un atTimo.

Stai ancora facendo i conti?

Voglio esSere sicura di aver preso tutTo, abBiamo prelevato gli ultimi risparmi e sto provando a calcolare le spese che avremo per questo viagGio e capire quanti soldi ci rimarRanNo per il ritorno.

andrà tutTo bene, vedrai!

anche se mi preocCupano molto i controlLi alLa dogana, spero solo che non ci facCiano problemi una volta mostrati i permesSi di sogGiorno.

Dopo tutTo quelLo che abBiamo pasSato per otTenere il ricongiungimento famigliare…

Da quando ti abBiamo ragGiunto, cinque anNi fa, non abBiamo fatTo altro che svegliarci tante volte a notTe fonda, trascinare i nostri figli fino in questura per capire come riuscire a otTenere un ricongiungimento famigliare per continuare a stare asSieme e non separarci più.

Ho perso il conto delLe inNumerevoli volte che abBiamo aspetTato per ore e ore davanti al cancello delLa questura, per avere una semplice informazione banale, solo per esSere alLa fine rimandati a casa senza aver otTenuto alcun aiuto da nesSuno.

TutTe le volte che vedevo quel mucChio di faldoni uno sopra l’altro, pregavo sempre che lì in mezZo ci fosSe la nostra pratica, anche se alLa fine tornavamo a casa solo con un grande senso di frustrazione. Però abBiamo continuato a provarci e riprovarci.

Ora basta, Dejan! Non ocCupare tutTo il pogGiagomito, sposta un pochino il bracCio così posSo apPogGiare pure il mio.

facCiamo pari o dispari, due su tre, per vedere chi vince.

Ma non ci penso nemMeno, dovevi solo farti furbo e ocCuparlo per primo.

alLa fine però ne è valsa la pena.

L’ho ocCupato prima io!

Grazie a quei pezZi di carta finalmente posSiamo tornare a casa dopo tutTi questi anNi.

che lo dico a papà!

TutTo questo sacrificio per questo maledetTo pezZo di carta.

Guarda
dai, molLami!
Vero…

Ora che mi ci fai pensare, tu ormai sono quasi dieci anNi che non torni in Macedonia.

Hai sentito ultimamente Pavle o Goran? loro cosa ti dicono?

eh già, sono andato via con la Jugoslavia in guerRa e ora ritorno con la Macedonia in guerRa.

Non devi preocCuparti, Vera, da quel poco che so lungo il confine dove dovremMo pasSare non ci sono stati scontri, sono più concentrati a nord di Tetovo.

Ti prego, non ricordarmelo. quando penso che dovremo tornare a casa con questo clima teso, mi pasSa la voglia di partire.

L’ultima volta ho sentito Pavle, mi ha detTo che ormai le acque si sono calmate da giugno, non abBiamo nulLa da temere secondo me.

Me lo auguro…

Mi fa sentire strano sai?

Cosa?

saranNo cambiate tante cose.

intraprendere questo viagGio lungo tutTa la Jugoslavia dopo quelLo che è sucCesSo in questi ultimi dieci anNi.

alL’epoca, quando ero partito con Pavle e Goran, mi ilLudevo che le cose sarebBero migliorate.

ho sempre sperato di tornare dopo pochi mesi nel nostro picColo paese rinato, che non avrebBe nemMeno dovuto usare le armi per difendersi.

E invece sono pasSati dieci anNi e ci tocCa pure asSistere alL’ultimo capitolo di questa scia di sangue. AsSurdo.

Un viaggio attraverso le ombre della Storia e i confini dell’anima quello che Robert e Micol, una coppia ormai in crisi, intraprendono dall’Italia alla Macedonia del Nord, attraversando un’Europa segnata dai ricordi e dalle cicatrici del passato. Il ritorno verso i luoghi d’origine si trasforma in un tuffo in un’epoca che si sgretola, tra strade polverose, incontri inaspettati e segreti custoditi troppo a lungo.

C’era una volta l’Est intreccia memoria e presente, mescolando il viaggio di un figlio con il destino di una generazione. Rabbia e nostalgia, perdita e identità, questa è la storia di chi ha visto la propria terra cambiare per sempre.

Un graphic novel intenso e struggente, che parla di famiglia, radici e del bisogno inestinguibile di trovare un posto nel mondo.

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