Il kung fu per imprenditori del maestro Yan - David Cantolla, Juan Díaz-Faes

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Che schifo!

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Sono venuto per imparare l’inglese e invece sono finito a pescare ricci di mare...

Faccio tutto al contrario.

Tornerò a casa fra qualche settimana e non so che farò della mia vita.

Che faccio?

Sono un disastro...

Non so dove vivrò e nemmeno se troverò un lavoro...

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Ricomincio a insegnare?

Avvio un’impresa?

Cerco un lavoro?

Io voglio...

AVERE SUCCESSO!!


«A cosa serve avere una chiave se non sai quale porta apre».

Tutto questo è una merda, maestro Yan.

... ?

Voglio dire che...

... non importa ciò che decidi.

Puoi controllare quello che farai, ma non il suo risultato.

Lascia che ti racconti una cosa che forse ti aiuterà a trovare la tua strada...

Qualche anno fa, quando ho comprato questa barca, correva di bocca in bocca la storia dei 2 fratelli Leandro e Bobby Nazareno, che lavoravano pescando nel sud della California.

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Un giorno li colse una fortissima tempesta e la loro barca affondò in una zona sperduta a molte miglia dalla costa.

La cosa avvenne così velocemente che non ebbero nemmeno il tempo di afferrare un salvagente, e i 2 rimasero con le loro tute di gomma in balìa dei marosi.

Si narra che Leandro e Bobby siano stati a parlare un bel po’ del da farsi in quella circostanza.

Per Leandro la cosa migliore era non muoversi.

Sarà meglio che non sprechiamo energia.

Anche se non erano riusciti a comunicare a terra né del naufragio, né la loro posizione, Leandro pensava che conservare le energie e aspettare di vedere se la sorte gli avrebbe mandato un’imbarcazione, fosse la migliore delle opzioni...

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In fin dei conti in quella situazione non c’era modo di capire dove si trovasse la costa.


Bobby invece era di tutt’altra opinione.

Bobby pensava che le loro possibilità fossero maggiori nuotando, in qualsiasi direzione. Muoversi avrebbe ampliato la loro visuale, la possibilità che li localizzassero, di trovare una nave o di avvistare terra.

Sarà meglio se nuotiamo!

Un dilemma.

Alla fine decisero di separarsi, non sembrava una cattiva idea.

Nuotare.

Se una delle strategie avesse funzionato, allora uno avrebbe potuto chiedere aiuto e andare in cerca dell’altro.

Rimanere immobili.

Si abbracciarono...

... si diedero un bacio...

... e si separarono.

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E dopo che è successo?

...

Questa non è la domanda giusta...

Si sono salvati?

La domanda giusta è...

Se dovessi scegliere...

Tu chi dei 2 saresti?

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Ascolta, David, so che sei stato un buon cliente in questi anni, ma non posso fare niente.

Sono «rischi» per chi prende le decisioni e te lo hanno negato. Spero che tu capisca che non c’è niente di personale.

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Ma, Arturo, tu mi conosci bene, sei tu che mi hai concesso il mutuo per la casa, non ho mai tardato un pagamento.

... Sono stato un buon affare. Ho comprato da voi fondi, assicurazioni, derivati, di tutto... Non mi potete lasciare senza niente adesso!

Mi dispiace, veramente, mi piacerebbe molto poterti dire altro ma cerca di comprendere, ho le mani legate...

Ma non potete farmi questo.

Sto creando una nuova impresa...

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Non hai entrate, non hai una busta paga e dopo quello che ti è successo... purtroppo non possiamo concederti il prestito.

... ho solo bisogno di un po’ di contanti per vivere prima di iniziare a fatturare di nuovo.


Arturo, dai, non arriverò a fine mese, ho soldi solo per 20 giorni.

Sai che dirti questo fa male piĂš a noi che a te.

Mi rimangono 1.000 euro sul conto...

986, per l’esattezza.

... Mi dispiace molto, non posso fare nulla.

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Schiantarsi in un affare è simile a schiantarsi in macchina.

Il disastro è composto dalle stesse 6 fasi:

FASE 1: PERCEZIONE

È il momento in cui ti rendi conto che l’incidente o la tua rovina è inevitabile.

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Ancora non sei andato a sbattere, ma l’impatto è imminente e ti prepari al colpo.


FASE 2: IMPATTO E SVILUPPO

Non c’è più possibilità di ritorno. Rimbalzi contro gli oggetti, contro il suolo.

L’agonia inizia adesso...

Ti tagli, ti ferisci... ma quasi non senti il dolore, è tutto così rapido...

... quando ti rendi conto di quello che ti arriverà addosso.

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FASE 3: POST IMPATTO

Fate largo, per favore! Hai bisogno di aiuto e aspetti che arrivi.

FASE 4: OSPEDALIZZAZIONE

Il tempo sembra infinito e il dolore cresce di intensità fino a diventare insopportabile: cause, debiti, sequestri, licenziamenti, liti...

Presto, portatelo subito in chirurgia!

Sembra che la tortura non finirà mai...

... che ti accompagnerà per sempre.

Cazzo, in che stato arrivano alcuni!

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E quando credi che stia per finire...

... il dolore ritorna con altre cause, altri sequestri, altre accuse, altri debiti...

Cazzo! Questo l’abbiamo lasciato noi dentro?


FASE 5: RIABILITAZIONE

Metà contento, metà malinconico...

Sei lontano dall’essere al 100%.

Alla fine esci dall’ospedale.

E anche se a volte il dolore ritorna...

... adesso devi lasciarti tutto questo alle spalle...

... e trasformare quello che è accaduto in un brutto ricordo.

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... Non voglio vederti più.

Voglio chiudere il conto, dammi tutti i miei soldi. Sai che c’è?

Ehm... sì,

forse è meglio...

986,18

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Perdente...

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Quanto costa questa camicia?

299 euro.

Prendo anche questo. E questa borsa? Ăˆ in offerta...

Molto bene, paga con carta?

Mi lasci controllare... Sono 228 euro.

No. In contanti.

Come sei bello ed elegante.

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Adoro la tua camicia.


Prima ceniamo, te lo dico dopo.

E questo ristorante cosĂŹ carino? Che festeggiamo? Possiamo permettercelo?

Ci porta il conto per favore?

Mi spieghi che ti succede?

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Ecco qui il conto.

Un secondo...

Ora non abbiamo piĂš bisogno di 20 giorni per rimanere senza soldi...

Abbiamo ancora 5 euro.

Stai bene?

Perciò oggi comincia una nuova fase.

... ?

E si chiama...

FASE 6: RICOMINCIARE DA ZERO

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La vita di David Cantolla è stata una vera montagna russa. Coinvolto nello scoppio della bolla finanziaria creatasi intorno a internet all’inizio del 2000, è passato dalla ricchezza alla rovina in meno tempo di quello che ci vuole a dirlo. Ciò nonostante, il suo indomabile carattere di imprenditore e la sua volontà di creare qualcosa che durasse lo hanno condotto a diventare uno dei creatori di Pocoyó, serie di animazione per bambini che è diventata un grande successo commerciale esportato nei cinque continenti. Oggi, alcuni anni dopo, continua a fondare società e i suoi videogiochi (Basketdudes…) e serie (Jelly Jamm) vengono venduti in più di 120 paesi. Il Kung Fu per imprenditori del Maestro Yan racconta le vicende di questo successo iniziale, seguito dal fallimento e infine dal nuovo successo internazionale: una storia che Cantolla ha vissuto in prima persona e che Juan Díaz-Faes ha alimentato con perizia narrativa e grafica.

€ 9,90


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