Mexikid. Una faMiglia on the road
Collana “Tipitondi“ n. 163
I edizione: marzo 2025
Testi, illustrazioni e copertina: Pedro Martín
Design: Jennifer Kelly
Traduzione: Laura Tenorini
Impaginazione: Tunué
Lettering: Mattia Gentili
Il testo è impostato in Mexikid con il permesso dell’autore
Edizione originale
Mexikid. A Graphic Memoir
O c 2023, by Pedro Martin.
Originally published in the United States of America by Dial Books for Young Readers, an imprint of Penguin
Random House
Published in Italy by arrangement with Writers House and The Italian Literary Agency
This title won the 2024 Newbery Honor Award Medal for the U.S. edition published by Dial Books in 2023.
Per l’edizione italiana
Copyright O c 2025 Tunué S.r.l.
Il logo Tipitondi è stato realizzato da Rita Petruccioli
Direzione editoriale: Massimiliano Clemente
Tunué
Via degli Ernici 30 - 04100 Latina - Italia
tel. 0773 661760
info@tunue.com - www.tunue.com
Gli ultimi titoli della collana “Tipitondi“:
162 - Zoe. I Guardiani della Terra
161 - Il libro perduto di Monster Allergy
160 - RidEre
159 - Brina. L’alba all’orizzonte
158 - Strega a modo mio. L’ombra famelica
157 - Le Elle. Volume 3. Plurale
156 - The Books of Clash. Le leggende leggendarie delle leggendarissime imprese. Libro 4
155 - Sonic The Hedgehog. Volume 1. Il destino del Dr. Eggman
154 - Emma e l’unicorno. Il teatro degli unicorni
Stampato in XXXXXXXXX Scansiona
153 - SpongeBob Comics. Strambe Storie Sottomarine
152 - InvestiGators. La rivincita di Sassodrillo
151 - Camp. Un’estate magica di amicizia e avventure
150 - Dammi la mano (n. ed.)
149 - Terry Time e la leggenda del drago d’argento
148 - Brina e la Banda del Sole Felino (n. ed.)
147 - La banda del pallone. L’allenatore migliore del mondo
146 - Sonic The Hedgehog. Volume 1. L’eco della guerra
145 - Le Elle. Volume 2. Universale
144 - The Books of Clash. Le leggende leggendarie delle leggendarissime imprese. Libro 3
143 - La magica casa sull’albero. Il graphic novel. Un cavaliere prima dell’alba
142 - Avatar: The Last Airbender. Le avventure perdute - I racconti del Team Avatar
Mi chiamano peter...
ma il mio vero nome è PEDrO.
Se la tua famiglia è originaria del MESSICO, come la mia, di solito hai un paio di nomi.
Altri alternano un nome in STILE STATUNITENSE a uno messicano.
Alcuni usano solo il proprio nome messicano. Vi presento...
Vengo da una grande famiglia MESSICANO-STATUNITENSE. È DAVVERO grande: sono il settimo di NOVE figli!
NOVE
la superficiale e
Ehi, aspetta!
“Martín“ non è un nome in stile statunitense?
APÁ Pedro Sr. (N.S.S.)* PAPÀ
Inventore, agricoltore e tiratore scelto con la fionda.
SALVADOR
AKA CHAVA (N.S.S.) SAL
Appassionato di scienze.
Potrebbe farsi crescere la barba... se lo volesse!
*Nome in Stile Statunitense
per principianti alla:
frettolosa guida
No, se lo pronunci “Mar-tiin“ e arrotoli la “r“ come un elegante spagnolo.
AMÁ Mercedes (N.S.S.) MAMMA
Sa curare ogni ferita, reale o immaginaria.
Suona l’armonica!
LIDUINA
AKA LILA (N.S.S.) LILA
Ama la storia e abbracciare gli alberi. È quella gentile.
LEÓN (N.S.S.) LEON
(alcuni di noi se la cavano facilmente con il cambio di nome)
Metà del team “pugni e scherzi di Leon e Noe“.
RUTH (N.S.S.): RUTH (In spagnolo suona come l’inglese “root“)
Avventuriera dalla mentalità imprenditoriale. Sussurra ai fantasmi.
ALEJANDRO (N.S.S.): ALEX
Il piccolo. Adorabile saputello rompiscatole.
ADÁN (N.S.S.): ADAM
Metà del team “Adam e Alex, i preferiti di Amá“. È praticamente imperturbabile.
NOÉ (N.S.S.): NOE (si pronuncia “No-ii“)
Adora i fiori! Scherzo. Adora FARE A BOTTE.
HUGO (N.S.S.): HUGO
(In spagnolo si pronuncia “Ugo“, quindi non ci sono problemi)
Il miglior chitarrista della famiglia. Anche l’unico.
E POI CI SONO IO…
Quel che è giusto, è giusto. Ecco la guida della famiglia Martín a
Peter pedro
Non è sveglio. Ed è strano.
Significa “vive in un mondo di fantasia“.
Gli piacciono anche i fumetti. E sa disegnare abbastanza bene.
Tranne le mani.
Le disegna da schifo.
Lasciatelo in pace. È solo creativo.
È colpa mia. Da quando gli ho fatto vedere Star Wars, non è più lo stesso.
Colleziona bambole.
Le chiama “action figure“.
Secondo noi dovrebbe diventare un prete o un mariachi.
Così guadagnerebbe tanti soldi!
<È bravissimo a tradurre per amá quando devo andare dal dottore o comprare un reggiseno.
Ora sa molte cose sui reggiseni.>
La nostra casa era stata costruita per accogliere comodamente cinque persone. Ma noi eravamo undici! E stavamo persino per AUMENTARE!
ANNO 1977, ORA DI CENA.
“Ora di cena“ era un concetto astratto. Essendo così in tanti, si mangiava quando e dove si poteva.
Non mangiavamo quasi mai insieme a tavola.
Non perché non ci fosse spazio, ma perché non ci piaceva mangiare insieme.
Dame tu plato.
No. No quiero más arroz, Amá.
Se hai finito, VAI!
Stai ancora parlando? Perché stai ancora parlando?
Perché ho delle cose INTELLIGENTI
Ho ancora due bocconi, SCEMO!
da dire. Oooh, ti ha chiamato “scemo“. Si merita uno schiaffo!
Ssh. Daglielo durante la pubblicità!
Personalmente, mentre mangiavo preferivo la TV a mio fratello NOE.
NOE aveva molto da dire su... be’, tutto.
In particolare sul mio PESO.
Che c’è?
Ero il Martín “PIÙ ROTONDO”, e i miei fratelli maggiori non perdevano occasione per ricordarmelo.
Era appena uscito il film Uomo d’acciaio, con Arnold Schwarzenegger, e Noe parlava solo di muscoli e forma fisica. Vivi per MANGIARE, o MANGI per vivere?
Il latte è per i bambini.
Sei un uomo o un bambino?
Sei STUPIDO NATURALMENTE o NATURALMENTE STUPIDO?
Non erano battute eccezionali, ma dette al momento giusto potevano irritare.
Vattene. ORA.
In casa nostra era normale fare commenti stupidi sul nostro aspetto/ odore/comportamento, quindi non mi davano davvero fastidio.
Ma essere DEFINITO
in base al mio aspetto/ odore/comportamento era tutt’altra faccenda.
Quando mi conosci scopri che sono una torta multistrato. Non è il mio ODORE a definirmi!
BENE! Comunque mi piace stare qui!
Era il posto migliore per guardare la TV. Purtroppo era anche vicino all’ingresso, quindi se entrava qualcuno tu e la tua cena dovevate dire “Ciao!“.
Se entrava un membro della famiglia, ti salutava come fanno sempre i fratelli maggiori.
MA se a varcare la soglia erano degli ospiti, o “compañia“, bisognava alzarsi, deglutire in fretta e farli sentire i benvenuti...
¡HOLA, HOLA! ¡Arrímese a comer!*
Ti rendeva invisibile agli adulti e più vicino a Dio.
Ovvero, alla TV.
... anche se non eri sicuro di chi fossero.
<Siediti! Prendi il mio piatto. L’ho toccato solo per ripescare le chiavi della macchina!>
Quando c’era compañía, l’altro posto migliore dove sedersi era il pavimento del soggiorno.
Hablé con el señor que cuida el cementerio y me dijo que está empeorando...
*Ciao, ciao! Mangia qualcosa!
Uno dei miei programmi preferiti era HAPPY DAYS. Era perfetto quando gli adulti parlavano di questioni APPARENTEMENTE SERIE.
¿En que será más de
Gli applausi e le battute riuscivano a sovrastare quasi tutte le brutte notizie che si potevano sentire.
Necesita vender los animales...
I voti non sono una bella cosa. Imparare è bello!
È per questo che sei Fonzie, Fonzie.
MÉXICO en esto
È vero!
Eh?
Ma quella sera due parole sono riuscite a emergere: “MÉXICO” e “Abuelito”.
Il mio Abuelito viveva a JALISCO, in MESSICO, a migliaia di chilometri di distanza.
Vivevamo in California, negli Stati Uniti, da prima della mia nascita. La nostra famiglia si era trasferita qui per raccogliere fragole e iniziare una nuova vita.
Abuelito però era rimasto in Messico, quindi lo vedevo solo ogni tanto.
Di lui sapevo principalmente che aveva vissuto la RIVOLUZIONE MESSICANA, tipo un milione di anni fa.
Ora era un anziano vedovo che abitava con un parente o l’altro.
All’improvviso il vecchio era diventato oggetto di conversazioni molto INTENSE.
¡ÓRALE! NOS VAMOS EN SEIS DÍAS!* *D’accordo! Tra sei giorni partiamo!
EHI! Che sta succedendo?
Apá ha detto qualcosa sul fatto di ANDARE IN MESSICO?!
¡Abuelito nos necesita! ¡ARRÉGLENSE!*
COSA?!
*Abuelito ha bisogno di noi! Preparatevi!
Succedeva sempre così. All’improvviso venivano prese GRANDI DECISIONI e tutti dovevamo modificare la nostra VITA!
Forse penserete che il mio voto contasse qualcosa negli USA!
Scherzo, a casa nostra non c’erano votazioni. Era una DITTATURA di tipo messicano-familiare. Ya dije, vamos a hacer es pacio. Verás. *
Perché proprio ora? Perché non aspettare che Sal cambi casa oppure che Alex scappi?
Tipo al circo, o allo zoo.
Probabilmente allo zoo.
Peter, basta con tutte queste domande. Il nostro Abuelito ha bisogno di noi, ok?
Svegliati!
Cavolo.
*Ho già detto che faremo spazio. Vedrai.
Mentre tornavo nella mia affollata stanza all’aroma di mulo, ho notato una foto di Abuelito sul frigo.
Cosa c’è di così importante da dover venire FINO IN MESSICO per portarti QUI?
La mia amá aveva coperto il frigo con ogni tipo di foto e souvenir raccolti nel corso degli anni.
Sullo SPORTELLO INFERIORE
c’erano le nostre foto in uniforme o mentre facevamo sport.
C’erano anche le foto di zie, zii e cugini provenienti da tutto il mondo. Molti di loro non li vedevo da secoli.
Ce n’erano anche un paio di Abuelito. In tutte sembrava vecchio e severo.
Erano le sue caratteristiche principali: VECCHIO E SEVERO.