PROSPERO’S BOOK
New york, 1939
Mi è stata affidata la missione di trovare un uomo che ha rotto un patto.
L’importante adesso è scovarti in mezzo a tutte queste anime che in un giorno come questo si nascondono dal calore.
Dicono sia così a New York d’estate.
Mentre in Europa si stava per scatenare una guerra dalle conseguenze imprevedibili, io ero appena arrivato a New York…
In questo consiste il mio lavoro. Catturare i bugiardi per far vedere loro che non si può dare la propria parola invano.
Io, al contrario, sono a mio agio nel caldo. Per estremo che sia. Quello che non sopporto invece è l’umidità. L’umidità mi soffoca.
… una babele dove non mancheranno mai poeti in grado di mettere in rima le sue grandezze e le sue miserie.
Sì, Ben. Non va bene quello che hai fatto. E questo potrà solo accrescere la tua punizione.
Sei andato a Coney Island a cercare un po’ di aria fresca in mezzo alla folla?
Dove ti nascondi Ben?
O allo zoo di Central Park, attratto dagli animali in gabbia, per farti un’idea del destino che ti aspetta?
Fa lo stesso, so fare bene il mio lavoro e ti troverò.
Però… Da dove cominciare? Sarai più imprevedibile degli altri?
tutti voi siete così, quando vi ritrovate soli, cominciate a rivolgervi a qualche vecchio amico. No, Ben. Credo che tu sia come tutti gli altri: un uomo disperato pieno di odio.
Questo è più che sufficiente come bilancio di una vita.
La tua loquacità ti ha abbandonato mentre eri con noi. Sì, Ben. Sappiamo che hai un amico. Un caro amico.
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Ok, Conosce il mio nome. Spero sia perché qualcuno le ha parlato bene della mia modesta attività.
È molto probabile, Red. È molto probabile.
Sta cercando una camera?
Mi ha parlato di lei Ben. Ben Koch.
E come sta? Lo ha conosciuto lì?
Cosa dice? Non lo vedo da quando se ne è andato in Spagna… È stato…
Poco meno di tre anni fa.
No, Siamo vecchi amici di Detroit. Siamo cresciuti insieme in una colonia della General Motors. Mio padre e il suo erano colleghi in catena di montaggio.
Un bel tipo, Ben. Sono arrivato a volergli bene come fosse il figlio che non ho mai avuto. Ma i figli, inclusi quelli adottati, finiscono per non voler sapere niente dei loro genitori.
Non è il suo caso. Mi creda, Red. Mi parla di lei molto spesso.
È per questo motivo che ci siamo incontrati qui.
Non appena finirà alcune faccende relative al suo futuro matrimonio.
Cosa ha detto?
Quello che ha sentito, Red. Ben si sposa. Sylvia è una bellissima ragazza… Assistente di classe in un istituto di tecnologia… Si sono conosciuti prima che lui partisse per la Spagna… Di sicuro le porterà qualche foto.
7
Ben viene a trovarmi?
Come si chiama il gatto?
Veterinario?
Non ha nome. Prima li battezzi con un nome e poi alla fine ci parli come se fossero delle persone.
No, sono una specie di inserviente in un istituto per malati terminali.
Non so quale stanza darle. La migliore è la numero 3 ma al momento è occupata.
Di solito sono migliori delle persone. Glielo dico io che ne so qualcosa.
Una vale l’altra. Quella che sceglie lei, Red, andrà bene.
Facciamo… la 9. È piccola, ma è una delle più silenziose. Affaccia sul cortile di dietro.
La 9 andrà bene.
È tutto lì il suo bagaglio?
Il resto l’ho lasciato in deposito all’aeroporto.
Non si faccia un’idea sbagliata per la pittura. È tutto un po’ brutto, però l’indispensabile c’è: un letto duro e lenzuola pulite.
Già gliel’ho detto, sono venuto qui solo per aspettare Ben e passare qualche giorno con lui.
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È la Guernica di Picasso. Beh, è una riproduzione, chiaro.
L’abbiamo pubblicata nel giornale, il “Daily Worker”. Fino a poco tempo fa lo vendevo per le strade. È così che ho conosciuto Ben.
Sì, me lo ha detto.
Che sciocchezze dico! Certo che è una riproduzione… il quadro in confronto è enorme. Ora però, anche se continuo a dar loro una mano, non mi metto più a cercare di convincere la gente che deve sapere la verità su quello che succede in questo paese.
Gli emigranti arrivano qui convinti che questa sia la terra promessa. E lo è, in parte lo è. Ma il tasso di disoccupazione che ci trasciniamo dietro da diversi anni è elevatissimo.
Beh, non le ho ancora chiesto il suo nome né le ho chiesto di compilare il modulo… Lo facciamo dopo.
Ben detto, signore…
E tu esci da qui… Andiamo, andiamo…
Qualcuno deve far aprire gli occhi alla gente.
Sì, non c’è alcuna fretta. Ogni amico di Ben è ben accetto.
La doccia è in fondo al corridoio. Ho appena finito di pulirla con cura.
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Ah… se vuole qualsiasi tipo di informazione su dove andare… o quel che è… chieda pure… New York in questo periodo è piena di offerte per passare il tempo…
… sempre se si hanno i soldi.
Grazie, Red. Troverò il modo di ammazzare il tempo fino all’arrivo di Ben.
So che non sei lontano, “amico”. E, quando arriverai, ti spiegherò come vanno le cose.
Le menzogne portano sempre a situazioni difficili. Non solo in questi tempi.
I franchisti dissero di non aver bombardato la città, Che furono i baschi stessi a dargli fuoco dai quattro lati prima di ritirarsi.
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No, non so come si chiama. Ancora non si è registrato. Però garantisce che ha vissuto con te e che rimarrà ad aspettarti.
Mi ha raccontato una sfilza di bugie su di te. Che ti conosce da Detroit, da quando eravate piccoli… e che ti stai per sposare…
Ben, è appena arrivato un tipo.
L’ho piazzato nella 9 E mi sono assicurato che la tua camera fosse ben chiusa, nel caso si mettesse a curiosare.
Credo che sia meglio per te non venire qui.
No, e non me lo immagino neanche. Tu però non fare niente e non metterti nei guai.
Dove sei?
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Hai idea di chi possa essere?
Vicino al cimitero. Voglio dire un paio di cose a Curtis.
Non è possibile che tu mi abbia fatto questo.
Curtis, c’ho messo mesi a localizzarti. Non ti dirò chi mi ha detto dove trovarti Perché, anche se sa che sei qui, ha comunque paura di te.
Bastardo!
Non è possibile, bastardo!
Bastardo!
12
tunuĂŠ
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