tutte le notti la stessa cosa...
il bosco è sempre quello, ma ogni volta leggermente diverso...
poi ci sono le meduse... e noi tre, che le seguiamo...
galleggio tra gli alberi, senza peso... è come essere sott’acqua...
le seguiamo fino all’albero grande... fino al palazzo di vetro... sembra una casa di bambole... o è una serra?
la piccola medusa è lì...
che ci fa nella camera di mamma?
allora la chiamo, con tutto il fiato...
chi sei?
lei si gira e come ogni notte...
yurei!
quante volte ti ho detto di non entrare nella mia stanza!
per una volta che potevo sapere come finiva il sogno!
fuori da qui!
lo sai che Sara è pericolosa... meglio starne alla larga!
ancora il bosco delle meduse?
sì. sempre quello.
tu sei matta, sorella...
ragazzine, scendete! è pronto!
la medusina, l’albero gigante, il palazzo di vetro...
... cosa vogliono dire?
il brunch! viva
a forza di cercare di capirci qualcosa diventerò matta davvero!
eccoci qua, tutte insieme... le grémillet! quanto a stranezza, nessuna di noi scherza... a volte penso che siamo veramente una famiglia di svitate!
poi scendo in cucina e mi dico che è una guerra persa... se non capisco la mia famiglia, figuriamoci i miei sogni!
forse è per questo che riusciamo a vivere insieme senza ucciderci a vicenda.
cassiopea ha sempre la testa tra le nuvole. vive in un mondo tutto suo, fatto di cuoricini e principi azzurri... immaginari, ovviamente!
mamma, tu hai mai abitato in una foresta?
lucille sta sempre zitta. le poche volte che parla, parla con yurei. anche se è mia sorella, non sono mai riuscita a capirla veramente.
e questa domanda da dove spunta fuori?
mamma ci riempie di mille attenzioni, ma nel giro di un minuto può diventare un’aguzzina spietata...
e poi ci sono io, che da giorni sogno una medusa che galleggia su un albero gigante... una roba assurda!
se solo non si interrompesse sempre nello stesso punto!
così. non ci racconti mai niente di quando eri giovane.
veramente credevo di essere ancora giovane!
è vero, raccontaci! anche la nonna ti preparava il brunch? amavi più le crêpes dolci o le salate?
la medusa?
che ho detto di male?
io le dolci. si vede? qual era il tuo animale preferito, mamma?
non... non mi ricordo...
basta domande, adesso... fate colazione.
a proposito, vado a comprare il succo di mela. e ne approfitto per fare un po’ di spesa.
buongiorno, magda!
ah... allora arrivederci... sempre di corsa, eh? perfino la domenica! che fatica, i figli! mi ricordo che io...
potremmo...
anche mamma è mezza matta!
il frigo è pieno di succo di mela!
Se tiri fuori di nuovo lo Scarabeo mi metto a urlare.
e come al solito non tornerà tanto presto!
pfff! che facciamo?
giochiamo alle domatrici di tigri? a yurei piace!
lucille, per favore! non abbiamo più tre anni!
e se facessimo un concorso di poesie?
così vinci tu. come sempre.
fantastico! prevedo una domenica di noia infinita!
ho un’idea!
il clan? non l’avevamo sciolto? una nuova missione per il clan delle tre sorelle!
sì, prima che ci denunciassero!
solo per avere riportato il cane a madame bardolet?
peccato che non fosse il suo.
vi ricordate il barbecue in terrazza?
i pompieri se lo ricordano sicuro!
tranquille! stavolta andrà tutto bene!
brina silenziosa! nuvola innamorata!
abbiamo una nuova missione!
ho cambiato nome... adesso sono “libellula innamorata”!
ma è un animale!
e va bene! quale sarebbe la missione?
abbiamo detto niente animali! lucille è brina silenziosa, io sono tuono vibrante...
tuono irritante, casomai!
tu sei pronto, vento dormiglione?
“faremo un’indagine sul passato della mamma... in fondo non sappiamo niente di lei!”
inizieremo da qui!
perché devi essere sempre tu a decidere?
non adesso, yurei. stiamo facendo una cosa importante.
perché sono la primogenita! forza, al lavoro!
cercate materiale di quando mamma era giovane!
ehi! guardate che ho trovato!
non mi dite che vent’anni fa andavano in giro con questa roba!
niente male!
queste sono melina e angélique. non sono cambiate per niente!
parla quella che mette le tute da ginnastica! qua ci sono delle foto!
credo di avere trovato qualcosa di interessante...
ma questo...
è l’armadio del mio sogno!
sì, ma soprattutto... wow! è enorme!
... è uguale identico all’albero che sogno ogni notte!
quello su cui è poggiata la casa di vetro!
com’era grassottella! lulù! era incinta!
incinta di me... si capisce dalla sua espressione felice. solo perché ancora non ti conosceva.
magari hai visto la foto da piccola e ti è rimasta impressa...
sarà di qualche viaggio che ha fatto la mamma.
chissà perché questa foto non è insieme alle altre...
giusto! potremmo farle un album! sarà un regalo geniale!
e lei sarà super contenta!
... ma mi è appena venuto in mente come risolvere il problema!
e adesso? fine della missione?
tra poco è la festa della mamma...
bene, allora voi incollate le foto e io scrivo! faremo la sua biografia illustrata!
hai ragione. ci servono più informazioni.
ma non sappiamo nemmeno dove sono state scattate...
se gliele chiediamo a mamma, addio sorpresa...
Essere sorelle non è mai facile.
Quando poi si è così diverse come Sara, Cassiopea e Lucille, possono volare scintille vere!
Una è perseguitata da un sogno ricorrente, l’altra ha la testa sempre tra le nuvole, l’ultima si confida solo con il proprio gatto.
Finché un giorno si imbattono in una misteriosa foto della madre… Cosa rappresenta? E perché è nascosta in fondo alla soffitta?
Per scoprirlo, le tre sorelle dovranno inoltrarsi nel fitto della foresta aggrovigliata dei segreti di famiglia!