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CONOSCI LE MARCHE

In copertina: Il piccolo borgo di Pievebovigliana, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, uno dei tanti gioielli storici e architettonici diffusi simbolo della bellezza delle Marche

L’ECCELLENZA AL CENTRO DELL’ITALIA

Al centro d’Italia, affacciate sul Mare Adriatico, le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese e unica regione in Italia con un nome al plurale, rivelano un’anima multiforme e al contempo unica. 239 comuni a dimensione d’uomo svelano una regione che si contraddistingue per la rara bellezza che l’ha resa terra di poeti, artisti e musicisti, ispirando Giacomo Leopardi, Raffaello da Urbino, Gentile da Fabriano, Gioachino Rossini, Giovan Battista Pergolesi, Gaspare Spontini, Padre Matteo Ricci, Federico II di Svevia e Donato Bramante che qui sono nati. Le Marche sono una regione antica e nel contempo terra di grande modernità e innovazione; una regione “open to change” ma nel contempo legata ai propri valori e tradizioni da cui continua a trarre nuove ispirazioni, dove la qualità della vita, del conteso socio-culturale e dell’ambiente la rendono la terra in Italia dove si vive più a lungo. L’unicità delle Marche è dettata dal legame singolare nel suo genere tra passato e presente, paesaggio e contesti

urbani territoriali, archeologia e arte, segni diffusi delle civiltà che si sono succedute. Scoprire le Marche è decidere di scoprire la ricerca del bello e di uno stile di vita di grande qualità. La bellezza delle Marche trasmette una sensazione di meraviglia, di fronte a uno spettacolo inaspettato, inatteso: quello dei capolavori d’arte, del paesaggio incontaminato, delle strade antiche, dei musei che raccontano la civiltà di ieri e di oggi. Un patrimonio invidiabile da conoscere, composto da beni culturali di grande valore che le Marche in questi anni hanno recuperato e reso fruibili al grande pubblico. Una regione che è un parco naturale e marino, un grande outlet che propone brand globali, una location cinematografica a cielo aperto dove la connessione storica tra cultura e civiltà del fare, arte e ingegno, creatività e artigianato, paesaggio e borghi antichi, civiltà del mare e civiltà della montagna, hanno fatto del Made in Marche un sistema riconoscibile a livello mondiale.


MADE in MARCHE

Le ragioni di una visita, la certezza di una vacanza indimenticabile

Ecco l’offerta turistica delle Marche, tanti turismi in tutte le stagioni dell’anno.

MARE.LE MARCHE IN BLU

Il mare nella terra dell'Infinito Perché non passare un’estate al mare,come recitava la famosa canzone? Le Marche sono quello che fa per voi:180 chilometri di costa, 26 località che si affacciano sul Mare Adriatico,divertimento, sport e relax! Il mare delle Marche: Bandiere blu ovunque, spiagge di sabbia per passeggiate e giochi all'aperto per tutti, grandi e piccoli; relax diffuso in lidi ricchi di servizi e a misura d'uomo; itinerari per tutti i gusti in città d'arte e borghi marinari; grande sapienza culinaria che unisce tradizione e innovazione grazie a cuochi di fama mondiale. Nel corso del tempo i centri costieri marchigiani hanno realizzato numerose strutture balneari e sportive nonché alberghi lungo gli arenili e, dopo il boom del dopoguerra, hanno accolto stabilmente turisti, italiani e stranieri. Il mare delle Marche presenta infiniti e incantevoli aspetti. Il litorale è caratterizzato da spiagge di sabbia finissima o ghiaia che si alternano lungo tutta la costa, partendo da Gabicce Mare, spiaggia vegliata dall’alto dal monte San Bartolo e dal castello di Gradara, Pesaro, Fano, Marotta, Falconara M., Porto Recanati, Porto Potenza Picena, Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Lido di Fermo, Pedaso, Porto San Giorgio, Cupra Marittima e Grottammare fino ad arrivare a San Benedetto del Tronto, nota per le altissime e numerosissime palme di esotica bellezza. Particolarmente famosa è la spiaggia di Senigallia, detta “spiaggia

PARCHI E NATURA ATTIVA La vacanza del benessere Forse non lo sapevate ma a pochi chilometri dal mare le Marche offrono un territorio tutto da scoprire: colline, parchi, anche sul mare, le cime dell’Appennino. In questa regione il dialogo privilegiato tra l’uomo e la madre terra è rimasto immutato: l’armonia contraddistingue il paesaggio coltivato, segnato dai filari di grandi alberi, boschi, colline che danzano e ospitano borghi millenari. I Parchi e le Riserve Naturali occupano il 10% della superficie regionale: il parco nazionale dei Monti Sibillini e i quattro parchi regionali Monte Conero sul mare, Sasso Simone e Simoncello, Monte San Bartolo sul mare e Gola della Rossa e di Frasassi sono certificati secondo i principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Accanto ai parchi è possibile visitare le straordinarie sei riserve naturali (Abbadia di Fiastra, Montagna di Torricchio, Ripa Bianca, Sentina sul mare, Gola del Furlo e Monte San Vicino e Monte Canfaito). I Parchi e le aree montane delle Marche sono una splendida occasione per praticare tutti gli sport invernali, oppure canoa, kajak, rafting, volo libero, speleologia e torrentismo. La natura marchigiana offre anche ampi spazi al cicloturismo, al golf, all'equi-

tazione; lungo la costa, è possibile praticare vela e tanti altri sport acquatici. I CEA_Centri di educazione ambientale presenti nei parchi e nel territorio, organizzano tutto l’anno attività ed eventi come le numerose fattorie didattiche. Per gli amanti degli sport estremi i torrenti montani offrono rafting, canoa e kayak con esplorazioni del letto fluviale. Questo angolo d’Italia con verdi boschi e dolci colline è indicato anche per una vacanza in mountain bike. Nel cuore delle Marche I parchi sono organizzati e il sistema di alberghi, B&B, agriturismi e bikehotels, assicurano un’offerta integrata di servizi che permette di scoprire le bellezze naturalistiche, storicoartistiche e conoscere le specialità enogastronomiche locali. La bellezza delle Marche favorisce la conoscenza di sé stessi e la ricerca del proprio benessere, rigenerando il corpo e lo spirito. Nel territorio sono a disposizione per questo stazioni termali, centri benessere e ritiri per discipline orientali per accrescere il proprio equilibrio fisico e spirituale.

di velluto”, meta di viaggiatori fin dal XIX secolo. All’altezza di Ancona e del promontorio del Cònero, unica propaggine appenninica che dall’Istria al Gargano si affaccia sul mare, il litorale ha connotati aspri e selvaggi. Tra gli anfratti rocciosi l’acqua assume colorazioni azzurrine, la cui trasparenza permette di scorgere i fondali profondi. In questo tratto di costa si aprono baie segrete e i porticcioli incantevoli di Portonovo, Sirolo e Numana, mete di turisti anche in primavera, quando il monte Cònero si ricopre di ginestre, e in autunno, quando si ammanta dei caldi colori del corbezzolo (dal greco «kòmaros»). Queste sono le Marche in blu: 180 chilometri di costa, 19 località che si affacciano sul Mare Adriatico, il porto marittimo di Ancona e 9 porti turistici: questa l'offerta certificata di qualità per la vacanza al mare nelle Marche. Una vacanza spensierata, nella terra del pensiero più grande: L'Infinito di Giacomo Leopardi.

CULTURA. THE GENIUS OF MARCHE

GUSTO A KM.0

In ogni angolo delle Marche si respira cultura. Le Marche sono la meta ideale per chi ama l’arte e vuole conoscerne il patrimonio diffuso.

I diffusi centri urbani murati sono la concreta testimonianza di una storia importante e di un Medioevo che ha lasciato una forte impronta nell’identità regionale. Inoltre, con circa 400 musei e pinacoteche sul suo territorio, la regione è la prima in Italia per rapporto abitanti/musei. 315 le biblioteche sia storiche, ricche di fondi antichi, manoscritti e incunaboli, che organizzate secondo le più innovative indicazioni europee. Accanto a musei, biblioteche, archivi e teatri, il patrimonio culturale è ricco di beni monumentali religiosi: abbazie, monasteri, chiese sono distribuite in tutto il territorio. Dall’edilizia religiosa a quella civile, le Marche infatti sono ricche di castelli, centri murati, fortezze che raccontano un passato glorioso, i cui tratti salienti si sono mantenuti intatti in tutti i comuni. La visita delle nostre signore, le città d’arte delle Marche, vi riserverà sorprese: Ancona, Macerata, Pesaro, Urbino, Fermo, Ascoli, Piceno, Jesi, Fabriano, Tolentino, S. Severino Marche, Camerino, Recanati, Fano, Urbania, Offida, Ripatransone e tante altre vi aspettano Una regione inoltre che offre un cartellone culturale ricco di manifestazioni note come il Rossini Opera Festival a Pesaro, lo Sferisterio Opera Festival a Macerata e a Jesi il Festival Pergolesi Spontini. Urbino, una delle capitali del Rinascimento dove il duca Federico da Montefeltro volle realizzare il Palazzo ducale, dimora principesca tra le più belle d’Europa, è città UNESCO. Ascoli Piceno, Duomo, Carlo Crivelli, Madonna con il Bambino particolare del polittico raffigurato nella foto a fianco.

Al piacere della buona tavola non si rinuncia nemmeno in vacanzae per chi ama i sapori genuini e la tradizione, nelle Marche troverà sicuramente “pane per i suoi denti”. La regione offre un’incredibile varietà di prodotti, ottimi vini e ricette tipiche: dai sapori del pesce dell’Adriatico alle pietanze della collina e della montagna che soddisfano i palati più esigenti

Made in Marche: il gusto e suoi sapori frutto della terra e il simbolo dell’impresa e ingegno marchigiani nel mondo: la calzatura di qualità.

Jesi (AN), Teatro G. B. Pergolesi - Gioiello tra i teatri storici delle Marche, il teatro di Jesi ha ospitato le celebrazioni dedicate al suo figlio più illustre, Giovan Battista Pergolesi.

Osvaldo Licini, Angelo ribelle, Ascoli Piceno Galleria d'Arte Contemporanea "O. Licini"

Macerata, l’Arena Sferisterio, capolavoro dell’architetto Ireneo Aleandri ospita una stagione lirica tra le più note in Italia

Musei e città d’arte contraddistinguono l’offerta culturale delle Marche con capolavori del Rinascimento come questo del pittore veneto Carlo Crivelli, attivo nelle Marche nella seconda metà del XV secolo

Pesaro, Le Comte Ory, opéra en deux actes su libretto di Eugène Scribe e Charles-Gaspard Delestre-Poirson di Gioachino Rossini, protagonista con il festival ROF dell’offerta culturale delle Marche

Nell’entroterra a farla da padrone sono il maiale e i salumi pregiati come il prosciutto di Carpegnae i salami alla cacciatora DOP (Denominazione di Origine Protetta) che vantano una tradizione secolare legata alla mezzadria. Per gli amanti dei formaggi, da assaggiare è il formaggio di fossa dop e la vasta gamma dei pecorini che caratterizzano tutte le zone montane. Dal sapore inconfondibile è la casciotta di Urbino, amata anche dal famoso pittore e scultore Michelangelo. Anche l’olio e il miele fanno parte delle eccellenze marchigiane. Famoso è l’olio extravergine di oliva di Cartoceto dop e il miele Millefiori con un aroma e un gusto che ricorda i paesaggi delle Marche e la ricchezza di questa terra. Gli amanti della cucina sana sono soddisfatti da una ricca offerta di manifestazioni, agriturismi e ristoranti che utilizzano questi prodotti. I buoni cibi che si gustano nelle Marche, tra cui la sta fatta a mano e i buonissimi Maccheroncini di Campofilone, vengono esaltati da ottimi vini: cinque sono le D.O.C.G. (Denominazione di

Origine Controllata e Garantita): il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva ed il Verdicchio di Matelica Riserva; la Vernaccia di Serrapetrona, il Conero; ultima nata è la D.O.C.G. di Offida Pecorino legata alla tradizione vinicola del Piceno. Quindici sono le tipologie di origine controllata D.O.C..Tanti vini da gustare e conoscere nelle manifestazioni enogastronomiche della regione. La vacanza nelle Marche non è completa se non si assaggiano almeno una volta i tartufi bianchi e neri di cui questa regione è ricca. Le principali specie di tartufo infatti si trovano in tutte le cinque province. Il più pregiato è il Tartufo Bianco di Sant’Angelo in Vado e Acqualagna (PU). Il tartufo nero è diffuso soprattutto a Cagli, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Comunanza, Montefortino, Camerino e Visso. È tipico anche il Bianchetto raccolto a fine inverno. Adesso non vi resta che lasciarvi sorprendere dall’enogastronomia delle Marche, uno dei territori più ricchi di eccellenze!

SHOPPING DI QUALITÀ Calzature per grandi e piccoli e tanti prodotti: marche eccellenza artigiana... Scopri lo shopping d’autore nelle Marche! Un viaggio nelle Marche può essere l’occasione per effettuare un tour più squisitamente modaiolo, a caccia dei numerosi outlet e spacci aziendali dove si trovano capi di qualità, pregiate scarpe, abiti griffati e tanti altri articoli, a prezzi da vero affare per tutto l’anno. Numerose sono le griffe che si possono acquistare nel settore dell’abbigliamento e delle calzature: nelle Marche sono nati alcuni importanti marchi, ormai celebri in tutto il mondo, presenti da Ancona a San Benedetto del Tronto, passando per il fermano e per Civitanova Marche e tutta la zona del maceratese, con i loro laboratori riconosciuti a livello mondiale. La caccia alle occasioni e prezzi imbattibili si può effettuare nei tanti outlet delle aziende che hanno contribuito a rendere grande nel mondo il made in Marche, rappresentato da grandi brand con prodotti in vendita anche su internet.

DOLCI COLLINE E ANTICHI BORGHI Forse non sapevate che le Marche oltre ad avere una splendida costa possiedono tantissimi borghi e castelli: una tappa obbligata per chi vuole tuffarsi nella storia e conoscere leggende avvincenti. 19 Bandiere arancioni hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento del Touring Club Italiano come mete ideali per le vacanze. Sono luoghi di cultura e tradizione da non perdere, dove lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni. Splendide fortezze dominano le alture della provincia di Pesaro-Urbino e il cuore del Montefeltro. Mondavio, Sassocorvaro e Cagli nascondono un tesoro architettonico di rocche realizzate da Francesco di Giorgio Martini. Da visitare è l’imponente Castello dei Brancaleoni di Piobbico, esempio di fortificazione medievale. Nella provincia di Ancona i luoghi da vedere sono numerosi, come la Fortezza Albornoz a Sassoferrato, la Rocca di Offagna che conserva il Museo delle Armi e la magnifica Rocca Roveresca di Senigallia. Il territorio intorno al borgo medievale di Arcevia è costellato da nove castelli sorti tra l’XI e il XIV secolo per presidiare il territorio e difendere le popolazioni. L’itinerario nelle zone interne passa per Serra San Quirico situata alle pendici degli Appennini, con una cinta difensiva assolutamente unica. Quasi un chilometro di fortificazioni contraddistingue Corinaldo città medievale e rinascimentale, che custodisce imponenti mura intervallate da portoni, bastioni e torri.Nella Vallesina è famosa la città di Jesi con i suoi 16 castelli che condivisero per secoli una medesima storia. Alcuni degli edifici storici più suggestivi della regione si trovano in provincia di Macerata. Qui i signori Da Varano circondarono la città di Camerino con un imponente sistema di fortificazioni composto dalla Rocca d’Aiello e la Rocca da Varano. A Castelraimondo il maestoso Castello di Lanciano è un’architettura fortificata perfettamente conservata. Tutti i borghi limitrofi a Macerata meritano una visita. Tra questi Caldarola con il Castello Pallotta; San Severino Marche e il nucleo medievale nella parte alta della città; Tolentino e il maestoso Castello della Rancia che ospita il Museo Civico Archeologico Aristide Gentiloni Silverj. Molto suggestiva è la Rocca di Urbisaglia, una fortificazione militare dell’inizio del Cinquecento. Da visitare anche Visso, Montelupone, Montecassiano e San Ginesio sono famosi per il tipico impianto medievale di suggestiva bellezza. Altro incantevole paese è Sarnano con l’antico borgo medievale perfettamente conservato. Preziose testimonianze del passato si ritrovano nel fermano a Torre San Patrizio con il castello costruito nel Quattrocento. Da non perdere il Castello di Grottazzolina e quello di Petritoli, entrambi edificati dai monaci farfensi e di grande importanza strategica nella Valle dell’Aso. A Moresco il tempo sembra essersi fermato, il castello è rimasto infatti quasi come nel Medioevo. Ascoli Piceno vanta la fortezza Malatesta, la fortezza Pia e il territorio circostante la Rocca di Arquata del Tronto con origini duecentesche, il Castel di Luco fortezza medievale nei pressi di Acquasanta Terme e il Castello di Acquaviva Picena con una struttura medievale modificata nel Quattrocento da Baccio Pontelli.

Serra S. Abbondio (PU), l’Eremo di Fonte Avellana nel cuore dell’Appennino delle Marche. Citato da Dante nella Divina Commedia, l’Eremo è una delle mete più visitate nelle Marche, oasi di pace, spiritualità e arte monastica. Ancona, abbazia di S. Maria in Portonovo, nel cuore del Parco Regionale del Monte Conero (AN) La splendida costa delle Marche è costellata da borghi storici che si affacciano sul mare e da monumenti come questa bellissima abbazia romanica.

SPIRITUALITÀ E MEDITAZIONE Una vacanza nelle Marche alla ricerca di sé stessi, tra monasteri, abbazie, paesaggi millenari e luoghi della fede che parlano all’uomo di oggi. Dopo la caduta dell’Impero romano le Marche furono dominate dall’Esarcato bizantino a nord di Ancona e dai Longobardi del ducato di Spoleto; divennero poi terra di contesa tra l’Impero e lo Stato della Chiesa, finché quest’ultima ne divenne unica titolare. Il lungo periodo di incertezza amministrativa e la lontananza dal centro di potere papale, cioè Roma, favorirono nella regione la diffusione, a partire dall’VIII-IX secolo, del monachesimo benedettino dai centri di Norcia e Farfa. I monasteri e le abbazie sorsero soprattutto lungo le principali vie di comunicazione romane – la Via Flaminia e la Via Salaria – e lungo le valli fluviali che dall’Adriatico risalgono verso l’Appennino, come le valli dei fiumi Esino, Potenza, Chienti e Metauro. I benedettini lasciarono la loro impronta nelle chiese basilicali di S. Michele a Lamoli nell’alta valle del Metauro, di S. Vincenzo al Furlo lungo la Via Flaminia, di S. Firmano a Montelupone quasi alla foce del fiume Potenza, dei Ss. Ruffino e Vitale ad Amandola, vicino al fiume Tenna alle falde dei monti Sibillini. I farfensi invece stabilirono il proprio insediamento nell’Ascolano giungendo dal Lazio lungo la Via Salaria: tra i luoghi di culto fondati il più importante è la chiesa di Santa Vittoria di Santa Vittoria in Matenano. Gli unici esempi appartenenti al filone cluniacense franco-borgognone sono invece S. Maria di Portonovo, ai piedi del monte Cònero e S. Maria a Pie’ di Chienti a Montecosaro. Nella regione figurano anche due magnifici esempi di architettura cistercense romanico-gotica: a Chiaravalle l’abbazia di S. Maria in Castagnola, fondata dai monaci di Clairvaux e nei comuni di Urbisaglia e Tolentino l’abbazia di Chiaravalle di Fiastra, fondata dai monaci della omonima chiesa milanese e dedicata a Santa Maria. Fu San Romualdo, fondatore dell’ordine camaldolese, a erigere nelle Marche la potente abbazia di S. Salvatore in

Valdicastro (1006 circa) vicino Fabriano, dove morì nel 1027, e a ispirare ai monaci di Fonte Avellana, alle falde del monte Catria, la prima forma di vita organizzata. In questo appartato luogo di meditazione, immerso nei boschi solitari, frequentato e citato da Dante nel XXI Canto del Paradiso, nel 1035 prese l’abito monastico Pier Damiani, probabile ospite anche dell’abbazia di S. Maria di Portonovo sul monte Cònero. Tra gli imponenti edifici a pianta centrale figurano S. Ciriaco ad Ancona, sorto su un preesistente tempio greco dedicato a Venere Euplea e San Giusto in San Maroto a Pievebovigliana. Le chiese di derivazione bizantina sono: S. Croce dei Conti a Sassoferrato, S. Vittore delle Chiuse a Genga e S. Maria delle Moje a Maiolati Spontini situate a breve distanza l’una dall’altra, S. Claudio al Chienti, disposta su due piani con la facciata delimitata da due torri angolari cilindriche Gli itinerari della fede nelle Marche seguono tre assi viari principali, dove sono segnalati abbazie, eremi francescani e santuari. Tracciata dal console Gaio Flaminio nel 220 a.C., la Via Flaminia attraversa gli appennini per raggiungere la costa adriatica fino a Fanum Fortunae (l’odierna Fano). Senigallia è la città natale di papa Pio IX e Corinaldo la terra di Santa Maria Goretti. L’altro asse viario è la Via Lauretana e le sue varianti che, dalla Santa Casa di Loreto, meta di pellegrinaggi già dal XV secolo, arrivano all’itinerario romanico lungo la valle del Chienti, alla basilica di S. Nicola da Tolentino e al cinquecentesco Santuario di Macereto, circondato dalle splendide altezze dei monti Sibillini. Infine la Via Salaria e le sue varianti conducono nelle terre di papa Sisto V (Grottammare e Ripatransone), di San Giacomo della Marca (Monteprandone) e dei farfensi, ricche di monumenti romanici, eremi, abbazie e santuari, da Fermo e da Ascoli Piceno alle terre del Parco nazionale dei monti Sibillini.


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