Castel San Zeno, Mastio di Ezzelino e Museo Civico. Situato nella parte orientale della città, ne costituisce il nucleo più antico risalendo all’epoca degli Estensi, se non addirittura ad un periodo precedente. Ciò che di esso ammiriamo oggi, ad eccezione dell’ala veneziana e della corrispondente sopraelevazione austriaca, risale con molta probabilità al tempo di Ezzelino III da Romano (XIII sec.). L’edificio principale ha pianta rettangolare, con un suggestivo cortile interno, protetto da torri di vedetta angolari e dal Mastio di Ezzelino, alto circa 40 metri, che consente ancora oggi di godere di un’incantevole veduta panoramica sul centro storico, sulla verde pianura circostante e sui vicini Colli Euganei. Ad ulteriore protezione il complesso del castello fu, fino al XIX secolo, completamente circondato da un fossato, anche dal lato che si affaccia verso la città. In epoca veneziana fu adibito a “tana dei cànevi” ossia a deposito per la canapa, abbondantemente prodotta nel territorio e utilizzata per armare le navi veneziane, e contemporaneamente ad alloggiamento invernale per le truppe della Serenissima.
Introduzione storica. Piazza Trieste, 15 Castel San Zeno – Tel. e fax +39 0429 81320 ufficioturistico@comune.montagnana.pd.it www.comune.montagnana.pd.it Strada Regionale n. 10 “Padana Inferiore” da Monselice (in collegamento con autostrada A13 Padova-Bologna), da S. Margherita d’Adige (in collegamento con autostrada A31 Rovigo – Piovene Rocchette) o da Legnago (in collegamento con Transpolesana S.S. 434 VR-RO).
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Mastio di Ezzelino dall’androne di Porta Padova.
Utilizzato fino alla seconda guerra mondiale come caserma militare, fu restaurato nel 1994-96 dopo anni di abbandono, e riattato ad uso pubblico. Le sue sale ospitano oggi l’Ufficio Turistico, il locale Centro di Studi sui Castelli, la Biblioteca e l’Archivio Storico Comunale, le sale museali. Il Museo Civico “A.Giacomelli” è suddiviso in una sezione archeologica che raccoglie testimonianze datate dal tardo neolitico all’epoca romana e una sezione medievale e moderna che custodisce affreschi, tele di pittura veneta ed una notevole raccolta di ceramiche. Infine la sezione musicale raccoglie immagini, documenti d’archivio e abiti di scena di Giovanni Martinelli e Aureliano Pertile, due famosi tenori montagnanesi, nati entrambi nel 1885.
Ferrovia linea Monselice – Mantova, stazione di Montagnana (500 metri dal centro storico). www.trenitalia.com
L’aeroporto Valerio Catullo di Verona dista da Montagnana 65 km – www.aeroportoverona.it - +39 045 809 5666 L’aeroporto Marco Polo di Venezia dista da Montagnana 90 km – www.veniceairport.it - +39 041 260611 L’aeroporto Antonio Canova di Treviso dista da Montagnana 95 km - www.trevisoairport.it - +39 0422 315111
Montagnana
NUMERI UTILI
Municipio: +39 0429 81247 Polizia Locale: +39 0429 81308 Ufficio Turistico IAT: +39 0429 81320 Biblioteca comunale: +39 0429 83690 Ospedale: +39 0429 808111 Poste: +39 0429 806911
DA VISITARE
Mastio di Ezzelino – Castel San Zeno Orari di apertura: (Chiuso il lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio) Orario legale: Mar 16.00 - 19.00 Mer-Gio-Ven-Sab: 9.30 – 12.30 / 16.00 – 19.00 Domenica e festivi: 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00 Orario solare: Mar 15.00 – 18.00 Mer-Gio-Ven-Sab: 9.30 – 12.30 / 15.00 – 18.00 Domenica e festivi: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 Museo Civico A. Giacomelli – Castel San Zeno Piazza Trieste, 15 – Tel. e fax: +39 0429 81320 ufficioturistico@comune.montagnana.pd.it Ufficio Servizi Culturali: +39 0429 81247 Turni di visita: Mer-Gio-Ven: 11.00 Orario legale: Sab. 10.30, 11.30 / 16.00, 17.00, 18.00 Dom. 11.00, 12.00 / 16.00, 17.00, 18.00 Orario solare: Sab. 10.30, 11.30 / 15.00, 16.00, 17.00 Dom. 11.00, 12.00 / 15.00, 16.00, 17.00
Duomo di Santa Maria Assunta Piazza Vittorio Emanuele II – Tel +39 0429 81009 Orari di apertura: Orario legale: 08.30 – 12.00 / 15.00 – 18.30 Orario solare: 08.30 – 12.00 / 14.30 – 17.00
Provincia di Padova
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Una perla medievale di grande e antico splendore
Rocca degli Alberi Via Matteotti – Tel. +39 0429 81320
Chiesa di San Francesco Via Scaligera Orari di apertura: Da lunedì a venerdì: 9.00 – 12.00 / 16.00 – 18.00 Sabato: aperto solo per la messa ore 8.30
Cinta muraria
IT
Testi : Ufficio I.A.T. Montagnana – Foto: Francesco Castagna, Ferruccio Dall’Aglio Luglio 2016.
ontagnana. ontagnana.
Tra le città murate del Veneto, Montagnana è quella che meglio conserva la sua cinta medievale, che, con un perimetro di quasi 2 km, racchiude per intero il centro storico. Situata lungo la S.R. n. 10 Padana Inferiore, la città si trova a circa 50 km di distanza da altri importanti centri artistici quali Padova, Verona, Vicenza, Mantova, Ferrara, e a circa 80 km da Venezia, in una posizione privilegiata che favorì già nell’antichità il sorgere dei primi insediamenti. Frequentata infatti fin dal tardo neolitico, in epoca romana essa costituiva un punto ideale per il controllo della regione. Il luogo fu pertanto munito di una stazione militare a presidio del guado sul Fiume Adige (fino alla Rotta della Cucca del 589 d.C.) lungo la Via Emilia Altinate. Nel X secolo, a seguito delle frequentissime e devastanti scorrerie degli Ungari, Montagnana fu dotata di un primo fortilizio che probabilmente era situato dove ora sorge il Castello di San Zeno. Il piccolo borgo fortificato divenne poi centro feudale della famiglia dei Marchesi Estensi e con essi fu coinvolta nella lotta tra Papato e Impero che, nel XII secolo, vide affrontarsi le milizie di Ezzelino III da Romano, vicario imperiale di Federico II, e la Lega Guelfa capeggiata proprio dai Marchesi d’Este. Nel 1242, dopo aver dato alle fiamme la città, Ezzelino se ne impossessò avviando poi la sua ricostruzione, a partire dall’innalzamento del Mastio che ancora oggi porta il suo nome.
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Interno di una torre carrarese.
In copertina: Cinta muraria
Comune di Montagnana Comune di Montagnana
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Rocca degli Alberi e mura sud.
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Castel San Zeno.
Dopo questa breve parentesi imperiale la città ritornò agli Estensi, per entrare poi nell’orbita del Comune di Padova nel 1275. A ricordo dell’epoca comunale rimangono i tratti di mura edificati in solo laterizio, adiacenti alle due porte fortificate. Nel XIV secolo, eccetto una breve dominazione scaligera durata dal 1317 al 1337, la città fece parte della Signoria dei Carraresi, Signori di Padova, che la dotarono di due nuove imponenti cortine murarie in laterizio trachite, rafforzate da 24 torri di vedetta e dalla porta fortificata di Rocca degli Alberi. Nel 1405, quando ormai anni di guerre con Venezia avevano affievolito il potere della Signoria, la città si consegnò alla Serenissima, perdendo via via d’importanza dal punto di vista militare e strategico, accrescendo però la sua potenza economica grazie agli investimenti della nobiltà veneta in terraferma, e arricchendosi così di fastosi palazzi e pregiate opere d’arte.