br-Museo-AtestinoITA.it

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Il Museo e le sue funzioni Dal 1984 il percorso di visita, lungo le 11 sale, si è dotato di una rinnovata veste espositiva, agile e didascalica, in continuo rinnovamento grazie agli aggiornamenti dettati dalle nuove scoperte e dagli incessanti studi sulla storia del territorio, che si arricchiscono di sempre più numerosi dati. Il visitatore è accolto nell' atrio del palazzo dove sono attivi il SERVIZIO INFORMAZIONI e la BIGLIETTERIA, disponibili per effettuare eventuali prenotazioni e conoscere le pubblicazioni sussidiarie alla visita al Museo Nazionale Atestino.

Pagina 1

All’interno del museo e, su richiesta con prenotazione, è disponibile un servizio di visite guidate e di laboratori di animazione didattico archeologica, a cura di operatori qualificati. Una saletta apposita, a destra del salone d’ingresso, consente, grazie ad una postazione computerizzata, un percorso virtuale di approfondimento dei contenuti del museo. E' inoltre in funzione un ascensore per disabili per l'accesso alle esposizioni del primo piano. Dietro le quinte, ma non meno importanti per il buon funzionamento della complessa macchina museale, sono gli uffici della DIREZIONE e della SEGRETERIA, l'ARCHIVIO, nonché il vasto MAGAZZINO con annesso LABORATORIO per il restauro dei reperti, e il LABORATORIO didattico, ospitati nel primo e nel secondo piano del palazzo.

Realizzato con il contributo di:

MUSEO NAZIONALE ATESTINO Via G. Negri - 35042 Este (Padova) Tel. +39 0429 2085 - Fax +39 0429 603996 atestino.archeopd@arti.beniculturali.it

Orario di apertura Orario di apertura: 9.00 - 20.00 (feriale e festivo). Giorni di chiusura: Capodanno - 1° maggio - Natale.

Biglietto d’ingresso

Intero € 2,00; ridotto € 1,00 (cittadini dell'Unione Europea dai 18 ai 25 anni e docenti di ruolo delle scuole statali). L’ingresso è gratuito per i cittadini dell’Unione Europea fino a 18 anni e sopra 65 anni. Possibilità di visite e laboratori didattici su prenotazione.

AEROPORTO TREVISO

CASELLI

Informazioni:

LOCALITÀ

IAT Este Via Guido Negri, 9/a Tel.: +39 0429 600462 Fax: +39 0429 611105 www.comune.este.pd.it e-mail: iateste@virgilio.it

COLLI EUGANEI AEROPORTO VENEZIA

DIREZIONE MILANO

Per raggiungere il Museo: • Autostrada Padova - Bologna, uscita “Monselice”. • Strada statale Adriatica n. 16 e strada regionale Padana Inferiore n. 10. • Ferrovia Padova-Mantova, stazione di Este.

AUTO STRAD A A4

M

DIREZIONE TRIESTE A A4 STRAD AUTO

AEROPORTO VERONA

Servizi in Museo: • • • •

Accesso e servizi per disabili. Guardaroba gratuito. Saletta computer. Visite guidate e laboratori didattici su prenotazione.

Riviera dei Mugnai, 8 35137 Padova Tel. +39 049 8767911 Fax +39 049 650794 www.turismopadova.it www.turismotermeeuganee.it

Provincia di Padova

Comune di Este

Regione del Veneto

© Foto: Museo Nazionale Atestino, Federico Meneghetti, Renato Tuzza.

Museo Nazionale Atestino

useo.

DIREZIONE BOLOGNA

Giugno 2007

1-08-2007

AUTOSTRADA A13

Museo Atestino 4ante ITA mod

Museo Nazionale Atestino. Este.

Il Museo Nazionale Atestino si inserisce nella splendida cornice del complesso ed articolato sistema MURA EZZELINIANE-CASTELLO CARRARESE-PALAZZO MOCENIGO che riassume, in un’unica sintesi storico-architettonica, un lunghissimo periodo della storia cittadina: dal Medioevo all'età moderna. Tutte le vicende che si sono succedute nel vasto arco di tempo precedente tale periodo sono documentate dalle ricche raccolte dei materiali esposti all'interno

delle undici sale, patrimonio del museo, uno dei più importanti musei archeologici dell’Italia settentrionale.

Palazzo Mocenigo Già dimora, tra il XVI e il XVIII secolo, dell’omonima famiglia di nobili veneziani i cui splendori sono illustrati dagli affreschi di Giulio Carpioni (XVII secolo), è la sede istituzionale del MUSEO NAZIONALE ATESTINO, qui inaugurato nel 1902.


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Il Museo e le sue funzioni Dal 1984 il percorso di visita, lungo le 11 sale, si è dotato di una rinnovata veste espositiva, agile e didascalica, in continuo rinnovamento grazie agli aggiornamenti dettati dalle nuove scoperte e dagli incessanti studi sulla storia del territorio, che si arricchiscono di sempre più numerosi dati. Il visitatore è accolto nell' atrio del palazzo dove sono attivi il SERVIZIO INFORMAZIONI e la BIGLIETTERIA, disponibili per effettuare eventuali prenotazioni e conoscere le pubblicazioni sussidiarie alla visita al Museo Nazionale Atestino.

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All’interno del museo e, su richiesta con prenotazione, è disponibile un servizio di visite guidate e di laboratori di animazione didattico archeologica, a cura di operatori qualificati. Una saletta apposita, a destra del salone d’ingresso, consente, grazie ad una postazione computerizzata, un percorso virtuale di approfondimento dei contenuti del museo. E' inoltre in funzione un ascensore per disabili per l'accesso alle esposizioni del primo piano. Dietro le quinte, ma non meno importanti per il buon funzionamento della complessa macchina museale, sono gli uffici della DIREZIONE e della SEGRETERIA, l'ARCHIVIO, nonché il vasto MAGAZZINO con annesso LABORATORIO per il restauro dei reperti, e il LABORATORIO didattico, ospitati nel primo e nel secondo piano del palazzo.

Realizzato con il contributo di:

MUSEO NAZIONALE ATESTINO Via G. Negri - 35042 Este (Padova) Tel. +39 0429 2085 - Fax +39 0429 603996 atestino.archeopd@arti.beniculturali.it

Orario di apertura Orario di apertura: 9.00 - 20.00 (feriale e festivo). Giorni di chiusura: Capodanno - 1° maggio - Natale.

Biglietto d’ingresso

Intero € 2,00; ridotto € 1,00 (cittadini dell'Unione Europea dai 18 ai 25 anni e docenti di ruolo delle scuole statali). L’ingresso è gratuito per i cittadini dell’Unione Europea fino a 18 anni e sopra 65 anni. Possibilità di visite e laboratori didattici su prenotazione.

AEROPORTO TREVISO

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LOCALITÀ

IAT Este Via Guido Negri, 9/a Tel.: +39 0429 600462 Fax: +39 0429 611105 www.comune.este.pd.it e-mail: iateste@virgilio.it

COLLI EUGANEI AEROPORTO VENEZIA

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Per raggiungere il Museo: • Autostrada Padova - Bologna, uscita “Monselice”. • Strada statale Adriatica n. 16 e strada regionale Padana Inferiore n. 10. • Ferrovia Padova-Mantova, stazione di Este.

AUTO STRAD A A4

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AEROPORTO VERONA

Servizi in Museo: • • • •

Accesso e servizi per disabili. Guardaroba gratuito. Saletta computer. Visite guidate e laboratori didattici su prenotazione.

Riviera dei Mugnai, 8 35137 Padova Tel. +39 049 8767911 Fax +39 049 650794 www.turismopadova.it www.turismotermeeuganee.it

Provincia di Padova

Comune di Este

Regione del Veneto

© Foto: Museo Nazionale Atestino, Federico Meneghetti, Renato Tuzza.

Museo Nazionale Atestino

useo.

DIREZIONE BOLOGNA

Giugno 2007

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AUTOSTRADA A13

Museo Atestino 4ante ITA mod

Museo Nazionale Atestino. Este.

Il Museo Nazionale Atestino si inserisce nella splendida cornice del complesso ed articolato sistema MURA EZZELINIANE-CASTELLO CARRARESE-PALAZZO MOCENIGO che riassume, in un’unica sintesi storico-architettonica, un lunghissimo periodo della storia cittadina: dal Medioevo all'età moderna. Tutte le vicende che si sono succedute nel vasto arco di tempo precedente tale periodo sono documentate dalle ricche raccolte dei materiali esposti all'interno

delle undici sale, patrimonio del museo, uno dei più importanti musei archeologici dell’Italia settentrionale.

Palazzo Mocenigo Già dimora, tra il XVI e il XVIII secolo, dell’omonima famiglia di nobili veneziani i cui splendori sono illustrati dagli affreschi di Giulio Carpioni (XVII secolo), è la sede istituzionale del MUSEO NAZIONALE ATESTINO, qui inaugurato nel 1902.


Museo Atestino 4ante ITA mod

1-08-2007

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Le esposizioni

degli usi funerari, delle credenze e dei riti religiosi di questo popolo dell'età del ferro. La civiltà degli antichi Veneti di Este si è sviluppata tra il X e il III secolo a. C. ed è fiorita lungo un paleoalveo del fiume Adige che qui scorreva nell’antichità. Lungo le sponde dell’Adige, le genti atestine hanno vissuto a stretto contatto con la splendida civiltà degli Etruschi, dimostrandosi parimenti ricettive nei confronti delle culture delle popolazioni d'Oltralpe e dell'Europa centro-orientale, convivendo poi pacificamente con i nuclei di immigrati Celti (V-III secolo a.C.) e fondendosi infine definitivamente con la popolazione romana ormai predominante (dal III secolo a.C. al III secolo d.C. circa). Nella II sala che illustra gli aspetti abitativi e della vita quotidiana è esposto un pavimento

Seguono un ordine rigorosamente cronologico, dai materiali più antichi ai più recenti, con una disposizione tematica che distingue la vita quotidiana, dagli usi e costumi funerari e dalle pratiche religiose. Per rispettare questi criteri espositivi, il percorso inizia dal primo piano del palazzo, con le collezioni pre-protostoriche, e si conclude al piano terra, con le collezioni

Primo Piano: Sezione Pre-Protostorica

romane e una piccola prestigiosa sezione medievale-moderna. Ogni sala è dotata di un agevole apparato di schede mobili in lingua italiana, inglese, francese e tedesca, per facilitare la visita e illustrare ai visitatori le diverse tematiche.

Si articola in 5 sale, nella Iª e nelle seguenti IIª e IVª sala, le volte dei soffitti esibiscono gli spettacolari affreschi di Giulio Carpioni illustranti le Virtù di casa Mocenigo (XVII secolo). Il percorso prende avvio dalla Iª sala che ospita i reperti più antichi provenienti dal territorio di Este e soprattutto dai vicini Colli Euganei, a partire dal Paleolitico all'età del bronzo. I materiali esposti consentono di conoscere la portata della rivoluzione neolitica, i progressi tecnologici dalla lavorazione della selce all’avvento dei metalli e i diversi modi dell’abitare dell’uomo preistorico, dai ripari, alle capanne alle palafitte. Gli aspetti più significativi della sezione si evidenziano nella IIª-IIIª e IVª sala, rispettivamente dedicate ad ABITATI, NECROPOLI e SANTUARI dei Veneti antichi di Este. I materiali esposti raccontano l’evolversi delle abitudini di vita,

in argilla battuta sul quale avvenivano le lavorazioni domestiche dalla preparazione alla cottura dei cibi, esemplificati dai fornelli, dalle teglie, dalle pentole e dagli alari di cui notevoli sono alcuni esemplari con terminazioni a testa di arieti. La produzione ceramica da cucina e da tavola ed altri tipi di produzioni artigianali, prerogativa di botteghe specializzate, sono ben esemplificate all’interno delle vetrine. Massima espressione dell'antico artigianato veneto furono i bronzi: vasi ma anche oggetti d’abbigliamento e armi, decorati a sbalzo, nello stile tipico della cosiddetta "arte delle situle"; il cui capolavoro è la famosa “SITULA BENVENUTI”, vanto della sala IIIª del museo, la più famosa, dedicata alle necropoli. Lo straordinario sviluppo iconografico e decorativo, con scene di vita, di giochi atletici e di guerre, tra animali domestici, selvatici e mitologici, è stato definito dagli studiosi, per la sua ricchezza ed importanza, un racconto epico delle antiche genti venete. Di straordinario interesse è l'elaborazione di un ALFABETO per esprimere la lingua chiamata venetica, di origine indoeuropea, utilizzato fin dal VI

secolo a.C. in ambito religioso e funerario, per “far parlare” doni votivi e monumenti funerari con i nomi dei dedicanti; affascinante ancora è la sfera magicorituale a cui presiedevano le attività del più grande santuario consacrato

alla dea protettrice della città, SAINATE REITIA, tra cui quella peculiare dell’insegnamento della scrittura, privilegio delle classi sacerdotali e a cui potevano accedere anche le donne. Testimonianza di ciò sono, nella IV° sala le tavolette alfabetiche e gli stili scrittori con numerose dediche in venetico, accanto ai magnifici esemplari di bronzetti e lamine figurate che rappresentano il popolo dei devoti: uomini e donne giovani e adulti, spose e guerrieri che frequentavano non solo il santuario di Reitia, il principale, ma anche gli altri luoghi di culto che circondavano l’antica città e la proteggevano.

Piano terra: Sezione Romana Le tappe e le vicende della progressiva romanizzazione del territorio atestino risalgono all'epoca del tracciato della via AEMILIA MINOR, fin dal 175 a.C. trovano testimonianza nei cippi, posti dal senato romano a definire i confini tra Este, Padova e Vicenza, e in numerosi documenti epigrafici privati di collocazione funeraria (VI sala). I successivi sviluppi della città romana di ATESTE, che ottenne la cittadinanza latina agli inizi del I secolo a.C., divenne colonia romana iscritta alla tribù ROMILIA tra il 49 e il 42 a.C., e sede dei quartieri dei veterani di Augusto, reduci dalla famosa battaglia di Azio del 31 a.C., sono illustrati dai monumentali reperti dell'area pubblica (VIIª sala); dai corredi funebri delle necropoli (VIIIª sala); dai materiali d'uso quotidiano nelle abitazioni più modeste (IXª sala), fino ai mosaici e agli

affreschi di una grande DOMUS di età Augustea (Xª sala). L' XIª sala espone, tra le altre classi di materiali, una tavola di Giovanni Cima da Conegliano raffigurante una "Madonna con Bambino" (1504) e una ricca campionatura di ceramiche dal Medioevo all’età moderna, riconducibili alle varie manifatture locali che hanno reso famosa Este, nel corso del tempo. Un affresco lacunoso, relativo ad una “Crocifissione”, di scuola giottesca (XIV secolo), si trova lungo lo scalone di accesso al primo piano.


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Le esposizioni

degli usi funerari, delle credenze e dei riti religiosi di questo popolo dell'età del ferro. La civiltà degli antichi Veneti di Este si è sviluppata tra il X e il III secolo a. C. ed è fiorita lungo un paleoalveo del fiume Adige che qui scorreva nell’antichità. Lungo le sponde dell’Adige, le genti atestine hanno vissuto a stretto contatto con la splendida civiltà degli Etruschi, dimostrandosi parimenti ricettive nei confronti delle culture delle popolazioni d'Oltralpe e dell'Europa centro-orientale, convivendo poi pacificamente con i nuclei di immigrati Celti (V-III secolo a.C.) e fondendosi infine definitivamente con la popolazione romana ormai predominante (dal III secolo a.C. al III secolo d.C. circa). Nella II sala che illustra gli aspetti abitativi e della vita quotidiana è esposto un pavimento

Seguono un ordine rigorosamente cronologico, dai materiali più antichi ai più recenti, con una disposizione tematica che distingue la vita quotidiana, dagli usi e costumi funerari e dalle pratiche religiose. Per rispettare questi criteri espositivi, il percorso inizia dal primo piano del palazzo, con le collezioni pre-protostoriche, e si conclude al piano terra, con le collezioni

Primo Piano: Sezione Pre-Protostorica

romane e una piccola prestigiosa sezione medievale-moderna. Ogni sala è dotata di un agevole apparato di schede mobili in lingua italiana, inglese, francese e tedesca, per facilitare la visita e illustrare ai visitatori le diverse tematiche.

Si articola in 5 sale, nella Iª e nelle seguenti IIª e IVª sala, le volte dei soffitti esibiscono gli spettacolari affreschi di Giulio Carpioni illustranti le Virtù di casa Mocenigo (XVII secolo). Il percorso prende avvio dalla Iª sala che ospita i reperti più antichi provenienti dal territorio di Este e soprattutto dai vicini Colli Euganei, a partire dal Paleolitico all'età del bronzo. I materiali esposti consentono di conoscere la portata della rivoluzione neolitica, i progressi tecnologici dalla lavorazione della selce all’avvento dei metalli e i diversi modi dell’abitare dell’uomo preistorico, dai ripari, alle capanne alle palafitte. Gli aspetti più significativi della sezione si evidenziano nella IIª-IIIª e IVª sala, rispettivamente dedicate ad ABITATI, NECROPOLI e SANTUARI dei Veneti antichi di Este. I materiali esposti raccontano l’evolversi delle abitudini di vita,

in argilla battuta sul quale avvenivano le lavorazioni domestiche dalla preparazione alla cottura dei cibi, esemplificati dai fornelli, dalle teglie, dalle pentole e dagli alari di cui notevoli sono alcuni esemplari con terminazioni a testa di arieti. La produzione ceramica da cucina e da tavola ed altri tipi di produzioni artigianali, prerogativa di botteghe specializzate, sono ben esemplificate all’interno delle vetrine. Massima espressione dell'antico artigianato veneto furono i bronzi: vasi ma anche oggetti d’abbigliamento e armi, decorati a sbalzo, nello stile tipico della cosiddetta "arte delle situle"; il cui capolavoro è la famosa “SITULA BENVENUTI”, vanto della sala IIIª del museo, la più famosa, dedicata alle necropoli. Lo straordinario sviluppo iconografico e decorativo, con scene di vita, di giochi atletici e di guerre, tra animali domestici, selvatici e mitologici, è stato definito dagli studiosi, per la sua ricchezza ed importanza, un racconto epico delle antiche genti venete. Di straordinario interesse è l'elaborazione di un ALFABETO per esprimere la lingua chiamata venetica, di origine indoeuropea, utilizzato fin dal VI

secolo a.C. in ambito religioso e funerario, per “far parlare” doni votivi e monumenti funerari con i nomi dei dedicanti; affascinante ancora è la sfera magicorituale a cui presiedevano le attività del più grande santuario consacrato

alla dea protettrice della città, SAINATE REITIA, tra cui quella peculiare dell’insegnamento della scrittura, privilegio delle classi sacerdotali e a cui potevano accedere anche le donne. Testimonianza di ciò sono, nella IV° sala le tavolette alfabetiche e gli stili scrittori con numerose dediche in venetico, accanto ai magnifici esemplari di bronzetti e lamine figurate che rappresentano il popolo dei devoti: uomini e donne giovani e adulti, spose e guerrieri che frequentavano non solo il santuario di Reitia, il principale, ma anche gli altri luoghi di culto che circondavano l’antica città e la proteggevano.

Piano terra: Sezione Romana Le tappe e le vicende della progressiva romanizzazione del territorio atestino risalgono all'epoca del tracciato della via AEMILIA MINOR, fin dal 175 a.C. trovano testimonianza nei cippi, posti dal senato romano a definire i confini tra Este, Padova e Vicenza, e in numerosi documenti epigrafici privati di collocazione funeraria (VI sala). I successivi sviluppi della città romana di ATESTE, che ottenne la cittadinanza latina agli inizi del I secolo a.C., divenne colonia romana iscritta alla tribù ROMILIA tra il 49 e il 42 a.C., e sede dei quartieri dei veterani di Augusto, reduci dalla famosa battaglia di Azio del 31 a.C., sono illustrati dai monumentali reperti dell'area pubblica (VIIª sala); dai corredi funebri delle necropoli (VIIIª sala); dai materiali d'uso quotidiano nelle abitazioni più modeste (IXª sala), fino ai mosaici e agli

affreschi di una grande DOMUS di età Augustea (Xª sala). L' XIª sala espone, tra le altre classi di materiali, una tavola di Giovanni Cima da Conegliano raffigurante una "Madonna con Bambino" (1504) e una ricca campionatura di ceramiche dal Medioevo all’età moderna, riconducibili alle varie manifatture locali che hanno reso famosa Este, nel corso del tempo. Un affresco lacunoso, relativo ad una “Crocifissione”, di scuola giottesca (XIV secolo), si trova lungo lo scalone di accesso al primo piano.


Museo Atestino 4ante ITA mod

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Le esposizioni

degli usi funerari, delle credenze e dei riti religiosi di questo popolo dell'età del ferro. La civiltà degli antichi Veneti di Este si è sviluppata tra il X e il III secolo a. C. ed è fiorita lungo un paleoalveo del fiume Adige che qui scorreva nell’antichità. Lungo le sponde dell’Adige, le genti atestine hanno vissuto a stretto contatto con la splendida civiltà degli Etruschi, dimostrandosi parimenti ricettive nei confronti delle culture delle popolazioni d'Oltralpe e dell'Europa centro-orientale, convivendo poi pacificamente con i nuclei di immigrati Celti (V-III secolo a.C.) e fondendosi infine definitivamente con la popolazione romana ormai predominante (dal III secolo a.C. al III secolo d.C. circa). Nella II sala che illustra gli aspetti abitativi e della vita quotidiana è esposto un pavimento

Seguono un ordine rigorosamente cronologico, dai materiali più antichi ai più recenti, con una disposizione tematica che distingue la vita quotidiana, dagli usi e costumi funerari e dalle pratiche religiose. Per rispettare questi criteri espositivi, il percorso inizia dal primo piano del palazzo, con le collezioni pre-protostoriche, e si conclude al piano terra, con le collezioni

Primo Piano: Sezione Pre-Protostorica

romane e una piccola prestigiosa sezione medievale-moderna. Ogni sala è dotata di un agevole apparato di schede mobili in lingua italiana, inglese, francese e tedesca, per facilitare la visita e illustrare ai visitatori le diverse tematiche.

Si articola in 5 sale, nella Iª e nelle seguenti IIª e IVª sala, le volte dei soffitti esibiscono gli spettacolari affreschi di Giulio Carpioni illustranti le Virtù di casa Mocenigo (XVII secolo). Il percorso prende avvio dalla Iª sala che ospita i reperti più antichi provenienti dal territorio di Este e soprattutto dai vicini Colli Euganei, a partire dal Paleolitico all'età del bronzo. I materiali esposti consentono di conoscere la portata della rivoluzione neolitica, i progressi tecnologici dalla lavorazione della selce all’avvento dei metalli e i diversi modi dell’abitare dell’uomo preistorico, dai ripari, alle capanne alle palafitte. Gli aspetti più significativi della sezione si evidenziano nella IIª-IIIª e IVª sala, rispettivamente dedicate ad ABITATI, NECROPOLI e SANTUARI dei Veneti antichi di Este. I materiali esposti raccontano l’evolversi delle abitudini di vita,

in argilla battuta sul quale avvenivano le lavorazioni domestiche dalla preparazione alla cottura dei cibi, esemplificati dai fornelli, dalle teglie, dalle pentole e dagli alari di cui notevoli sono alcuni esemplari con terminazioni a testa di arieti. La produzione ceramica da cucina e da tavola ed altri tipi di produzioni artigianali, prerogativa di botteghe specializzate, sono ben esemplificate all’interno delle vetrine. Massima espressione dell'antico artigianato veneto furono i bronzi: vasi ma anche oggetti d’abbigliamento e armi, decorati a sbalzo, nello stile tipico della cosiddetta "arte delle situle"; il cui capolavoro è la famosa “SITULA BENVENUTI”, vanto della sala IIIª del museo, la più famosa, dedicata alle necropoli. Lo straordinario sviluppo iconografico e decorativo, con scene di vita, di giochi atletici e di guerre, tra animali domestici, selvatici e mitologici, è stato definito dagli studiosi, per la sua ricchezza ed importanza, un racconto epico delle antiche genti venete. Di straordinario interesse è l'elaborazione di un ALFABETO per esprimere la lingua chiamata venetica, di origine indoeuropea, utilizzato fin dal VI

secolo a.C. in ambito religioso e funerario, per “far parlare” doni votivi e monumenti funerari con i nomi dei dedicanti; affascinante ancora è la sfera magicorituale a cui presiedevano le attività del più grande santuario consacrato

alla dea protettrice della città, SAINATE REITIA, tra cui quella peculiare dell’insegnamento della scrittura, privilegio delle classi sacerdotali e a cui potevano accedere anche le donne. Testimonianza di ciò sono, nella IV° sala le tavolette alfabetiche e gli stili scrittori con numerose dediche in venetico, accanto ai magnifici esemplari di bronzetti e lamine figurate che rappresentano il popolo dei devoti: uomini e donne giovani e adulti, spose e guerrieri che frequentavano non solo il santuario di Reitia, il principale, ma anche gli altri luoghi di culto che circondavano l’antica città e la proteggevano.

Piano terra: Sezione Romana Le tappe e le vicende della progressiva romanizzazione del territorio atestino risalgono all'epoca del tracciato della via AEMILIA MINOR, fin dal 175 a.C. trovano testimonianza nei cippi, posti dal senato romano a definire i confini tra Este, Padova e Vicenza, e in numerosi documenti epigrafici privati di collocazione funeraria (VI sala). I successivi sviluppi della città romana di ATESTE, che ottenne la cittadinanza latina agli inizi del I secolo a.C., divenne colonia romana iscritta alla tribù ROMILIA tra il 49 e il 42 a.C., e sede dei quartieri dei veterani di Augusto, reduci dalla famosa battaglia di Azio del 31 a.C., sono illustrati dai monumentali reperti dell'area pubblica (VIIª sala); dai corredi funebri delle necropoli (VIIIª sala); dai materiali d'uso quotidiano nelle abitazioni più modeste (IXª sala), fino ai mosaici e agli

affreschi di una grande DOMUS di età Augustea (Xª sala). L' XIª sala espone, tra le altre classi di materiali, una tavola di Giovanni Cima da Conegliano raffigurante una "Madonna con Bambino" (1504) e una ricca campionatura di ceramiche dal Medioevo all’età moderna, riconducibili alle varie manifatture locali che hanno reso famosa Este, nel corso del tempo. Un affresco lacunoso, relativo ad una “Crocifissione”, di scuola giottesca (XIV secolo), si trova lungo lo scalone di accesso al primo piano.


Museo Atestino 4ante ITA mod

1-08-2007

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Pagina 5

Le esposizioni

degli usi funerari, delle credenze e dei riti religiosi di questo popolo dell'età del ferro. La civiltà degli antichi Veneti di Este si è sviluppata tra il X e il III secolo a. C. ed è fiorita lungo un paleoalveo del fiume Adige che qui scorreva nell’antichità. Lungo le sponde dell’Adige, le genti atestine hanno vissuto a stretto contatto con la splendida civiltà degli Etruschi, dimostrandosi parimenti ricettive nei confronti delle culture delle popolazioni d'Oltralpe e dell'Europa centro-orientale, convivendo poi pacificamente con i nuclei di immigrati Celti (V-III secolo a.C.) e fondendosi infine definitivamente con la popolazione romana ormai predominante (dal III secolo a.C. al III secolo d.C. circa). Nella II sala che illustra gli aspetti abitativi e della vita quotidiana è esposto un pavimento

Seguono un ordine rigorosamente cronologico, dai materiali più antichi ai più recenti, con una disposizione tematica che distingue la vita quotidiana, dagli usi e costumi funerari e dalle pratiche religiose. Per rispettare questi criteri espositivi, il percorso inizia dal primo piano del palazzo, con le collezioni pre-protostoriche, e si conclude al piano terra, con le collezioni

Primo Piano: Sezione Pre-Protostorica

romane e una piccola prestigiosa sezione medievale-moderna. Ogni sala è dotata di un agevole apparato di schede mobili in lingua italiana, inglese, francese e tedesca, per facilitare la visita e illustrare ai visitatori le diverse tematiche.

Si articola in 5 sale, nella Iª e nelle seguenti IIª e IVª sala, le volte dei soffitti esibiscono gli spettacolari affreschi di Giulio Carpioni illustranti le Virtù di casa Mocenigo (XVII secolo). Il percorso prende avvio dalla Iª sala che ospita i reperti più antichi provenienti dal territorio di Este e soprattutto dai vicini Colli Euganei, a partire dal Paleolitico all'età del bronzo. I materiali esposti consentono di conoscere la portata della rivoluzione neolitica, i progressi tecnologici dalla lavorazione della selce all’avvento dei metalli e i diversi modi dell’abitare dell’uomo preistorico, dai ripari, alle capanne alle palafitte. Gli aspetti più significativi della sezione si evidenziano nella IIª-IIIª e IVª sala, rispettivamente dedicate ad ABITATI, NECROPOLI e SANTUARI dei Veneti antichi di Este. I materiali esposti raccontano l’evolversi delle abitudini di vita,

in argilla battuta sul quale avvenivano le lavorazioni domestiche dalla preparazione alla cottura dei cibi, esemplificati dai fornelli, dalle teglie, dalle pentole e dagli alari di cui notevoli sono alcuni esemplari con terminazioni a testa di arieti. La produzione ceramica da cucina e da tavola ed altri tipi di produzioni artigianali, prerogativa di botteghe specializzate, sono ben esemplificate all’interno delle vetrine. Massima espressione dell'antico artigianato veneto furono i bronzi: vasi ma anche oggetti d’abbigliamento e armi, decorati a sbalzo, nello stile tipico della cosiddetta "arte delle situle"; il cui capolavoro è la famosa “SITULA BENVENUTI”, vanto della sala IIIª del museo, la più famosa, dedicata alle necropoli. Lo straordinario sviluppo iconografico e decorativo, con scene di vita, di giochi atletici e di guerre, tra animali domestici, selvatici e mitologici, è stato definito dagli studiosi, per la sua ricchezza ed importanza, un racconto epico delle antiche genti venete. Di straordinario interesse è l'elaborazione di un ALFABETO per esprimere la lingua chiamata venetica, di origine indoeuropea, utilizzato fin dal VI

secolo a.C. in ambito religioso e funerario, per “far parlare” doni votivi e monumenti funerari con i nomi dei dedicanti; affascinante ancora è la sfera magicorituale a cui presiedevano le attività del più grande santuario consacrato

alla dea protettrice della città, SAINATE REITIA, tra cui quella peculiare dell’insegnamento della scrittura, privilegio delle classi sacerdotali e a cui potevano accedere anche le donne. Testimonianza di ciò sono, nella IV° sala le tavolette alfabetiche e gli stili scrittori con numerose dediche in venetico, accanto ai magnifici esemplari di bronzetti e lamine figurate che rappresentano il popolo dei devoti: uomini e donne giovani e adulti, spose e guerrieri che frequentavano non solo il santuario di Reitia, il principale, ma anche gli altri luoghi di culto che circondavano l’antica città e la proteggevano.

Piano terra: Sezione Romana Le tappe e le vicende della progressiva romanizzazione del territorio atestino risalgono all'epoca del tracciato della via AEMILIA MINOR, fin dal 175 a.C. trovano testimonianza nei cippi, posti dal senato romano a definire i confini tra Este, Padova e Vicenza, e in numerosi documenti epigrafici privati di collocazione funeraria (VI sala). I successivi sviluppi della città romana di ATESTE, che ottenne la cittadinanza latina agli inizi del I secolo a.C., divenne colonia romana iscritta alla tribù ROMILIA tra il 49 e il 42 a.C., e sede dei quartieri dei veterani di Augusto, reduci dalla famosa battaglia di Azio del 31 a.C., sono illustrati dai monumentali reperti dell'area pubblica (VIIª sala); dai corredi funebri delle necropoli (VIIIª sala); dai materiali d'uso quotidiano nelle abitazioni più modeste (IXª sala), fino ai mosaici e agli

affreschi di una grande DOMUS di età Augustea (Xª sala). L' XIª sala espone, tra le altre classi di materiali, una tavola di Giovanni Cima da Conegliano raffigurante una "Madonna con Bambino" (1504) e una ricca campionatura di ceramiche dal Medioevo all’età moderna, riconducibili alle varie manifatture locali che hanno reso famosa Este, nel corso del tempo. Un affresco lacunoso, relativo ad una “Crocifissione”, di scuola giottesca (XIV secolo), si trova lungo lo scalone di accesso al primo piano.


11:58

Il Museo e le sue funzioni Dal 1984 il percorso di visita, lungo le 11 sale, si è dotato di una rinnovata veste espositiva, agile e didascalica, in continuo rinnovamento grazie agli aggiornamenti dettati dalle nuove scoperte e dagli incessanti studi sulla storia del territorio, che si arricchiscono di sempre più numerosi dati. Il visitatore è accolto nell' atrio del palazzo dove sono attivi il SERVIZIO INFORMAZIONI e la BIGLIETTERIA, disponibili per effettuare eventuali prenotazioni e conoscere le pubblicazioni sussidiarie alla visita al Museo Nazionale Atestino.

Pagina 1

All’interno del museo e, su richiesta con prenotazione, è disponibile un servizio di visite guidate e di laboratori di animazione didattico archeologica, a cura di operatori qualificati. Una saletta apposita, a destra del salone d’ingresso, consente, grazie ad una postazione computerizzata, un percorso virtuale di approfondimento dei contenuti del museo. E' inoltre in funzione un ascensore per disabili per l'accesso alle esposizioni del primo piano. Dietro le quinte, ma non meno importanti per il buon funzionamento della complessa macchina museale, sono gli uffici della DIREZIONE e della SEGRETERIA, l'ARCHIVIO, nonché il vasto MAGAZZINO con annesso LABORATORIO per il restauro dei reperti, e il LABORATORIO didattico, ospitati nel primo e nel secondo piano del palazzo.

Realizzato con il contributo di:

MUSEO NAZIONALE ATESTINO Via G. Negri - 35042 Este (Padova) Tel. +39 0429 2085 - Fax +39 0429 603996 atestino.archeopd@arti.beniculturali.it

Orario di apertura Orario di apertura: 9.00 - 20.00 (feriale e festivo). Giorni di chiusura: Capodanno - 1° maggio - Natale.

Biglietto d’ingresso

Intero € 2,00; ridotto € 1,00 (cittadini dell'Unione Europea dai 18 ai 25 anni e docenti di ruolo delle scuole statali). L’ingresso è gratuito per i cittadini dell’Unione Europea fino a 18 anni e sopra 65 anni. Possibilità di visite e laboratori didattici su prenotazione.

AEROPORTO TREVISO

CASELLI

Informazioni:

LOCALITÀ

IAT Este Via Guido Negri, 9/a Tel.: +39 0429 600462 Fax: +39 0429 611105 www.comune.este.pd.it e-mail: iateste@virgilio.it

COLLI EUGANEI AEROPORTO VENEZIA

DIREZIONE MILANO

Per raggiungere il Museo: • Autostrada Padova - Bologna, uscita “Monselice”. • Strada statale Adriatica n. 16 e strada regionale Padana Inferiore n. 10. • Ferrovia Padova-Mantova, stazione di Este.

AUTO STRAD A A4

M

DIREZIONE TRIESTE A A4 STRAD AUTO

AEROPORTO VERONA

Servizi in Museo: • • • •

Accesso e servizi per disabili. Guardaroba gratuito. Saletta computer. Visite guidate e laboratori didattici su prenotazione.

Riviera dei Mugnai, 8 35137 Padova Tel. +39 049 8767911 Fax +39 049 650794 www.turismopadova.it www.turismotermeeuganee.it

Provincia di Padova

Comune di Este

Regione del Veneto

© Foto: Museo Nazionale Atestino, Federico Meneghetti, Renato Tuzza.

Museo Nazionale Atestino

useo.

DIREZIONE BOLOGNA

Giugno 2007

1-08-2007

AUTOSTRADA A13

Museo Atestino 4ante ITA mod

Museo Nazionale Atestino. Este.

Il Museo Nazionale Atestino si inserisce nella splendida cornice del complesso ed articolato sistema MURA EZZELINIANE-CASTELLO CARRARESE-PALAZZO MOCENIGO che riassume, in un’unica sintesi storico-architettonica, un lunghissimo periodo della storia cittadina: dal Medioevo all'età moderna. Tutte le vicende che si sono succedute nel vasto arco di tempo precedente tale periodo sono documentate dalle ricche raccolte dei materiali esposti all'interno

delle undici sale, patrimonio del museo, uno dei più importanti musei archeologici dell’Italia settentrionale.

Palazzo Mocenigo Già dimora, tra il XVI e il XVIII secolo, dell’omonima famiglia di nobili veneziani i cui splendori sono illustrati dagli affreschi di Giulio Carpioni (XVII secolo), è la sede istituzionale del MUSEO NAZIONALE ATESTINO, qui inaugurato nel 1902.


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Il Museo e le sue funzioni Dal 1984 il percorso di visita, lungo le 11 sale, si è dotato di una rinnovata veste espositiva, agile e didascalica, in continuo rinnovamento grazie agli aggiornamenti dettati dalle nuove scoperte e dagli incessanti studi sulla storia del territorio, che si arricchiscono di sempre più numerosi dati. Il visitatore è accolto nell' atrio del palazzo dove sono attivi il SERVIZIO INFORMAZIONI e la BIGLIETTERIA, disponibili per effettuare eventuali prenotazioni e conoscere le pubblicazioni sussidiarie alla visita al Museo Nazionale Atestino.

Pagina 1

All’interno del museo e, su richiesta con prenotazione, è disponibile un servizio di visite guidate e di laboratori di animazione didattico archeologica, a cura di operatori qualificati. Una saletta apposita, a destra del salone d’ingresso, consente, grazie ad una postazione computerizzata, un percorso virtuale di approfondimento dei contenuti del museo. E' inoltre in funzione un ascensore per disabili per l'accesso alle esposizioni del primo piano. Dietro le quinte, ma non meno importanti per il buon funzionamento della complessa macchina museale, sono gli uffici della DIREZIONE e della SEGRETERIA, l'ARCHIVIO, nonché il vasto MAGAZZINO con annesso LABORATORIO per il restauro dei reperti, e il LABORATORIO didattico, ospitati nel primo e nel secondo piano del palazzo.

Realizzato con il contributo di:

MUSEO NAZIONALE ATESTINO Via G. Negri - 35042 Este (Padova) Tel. +39 0429 2085 - Fax +39 0429 603996 atestino.archeopd@arti.beniculturali.it

Orario di apertura Orario di apertura: 9.00 - 20.00 (feriale e festivo). Giorni di chiusura: Capodanno - 1° maggio - Natale.

Biglietto d’ingresso

Intero € 2,00; ridotto € 1,00 (cittadini dell'Unione Europea dai 18 ai 25 anni e docenti di ruolo delle scuole statali). L’ingresso è gratuito per i cittadini dell’Unione Europea fino a 18 anni e sopra 65 anni. Possibilità di visite e laboratori didattici su prenotazione.

AEROPORTO TREVISO

CASELLI

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LOCALITÀ

IAT Este Via Guido Negri, 9/a Tel.: +39 0429 600462 Fax: +39 0429 611105 www.comune.este.pd.it e-mail: iateste@virgilio.it

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Per raggiungere il Museo: • Autostrada Padova - Bologna, uscita “Monselice”. • Strada statale Adriatica n. 16 e strada regionale Padana Inferiore n. 10. • Ferrovia Padova-Mantova, stazione di Este.

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M

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Accesso e servizi per disabili. Guardaroba gratuito. Saletta computer. Visite guidate e laboratori didattici su prenotazione.

Riviera dei Mugnai, 8 35137 Padova Tel. +39 049 8767911 Fax +39 049 650794 www.turismopadova.it www.turismotermeeuganee.it

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© Foto: Museo Nazionale Atestino, Federico Meneghetti, Renato Tuzza.

Museo Nazionale Atestino

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Museo Nazionale Atestino. Este.

Il Museo Nazionale Atestino si inserisce nella splendida cornice del complesso ed articolato sistema MURA EZZELINIANE-CASTELLO CARRARESE-PALAZZO MOCENIGO che riassume, in un’unica sintesi storico-architettonica, un lunghissimo periodo della storia cittadina: dal Medioevo all'età moderna. Tutte le vicende che si sono succedute nel vasto arco di tempo precedente tale periodo sono documentate dalle ricche raccolte dei materiali esposti all'interno

delle undici sale, patrimonio del museo, uno dei più importanti musei archeologici dell’Italia settentrionale.

Palazzo Mocenigo Già dimora, tra il XVI e il XVIII secolo, dell’omonima famiglia di nobili veneziani i cui splendori sono illustrati dagli affreschi di Giulio Carpioni (XVII secolo), è la sede istituzionale del MUSEO NAZIONALE ATESTINO, qui inaugurato nel 1902.


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