BUZZ 6
Attualità
WORLD 31
International news
SPECIALE NATIVE ADVERTISING 49 54 56
FOCUS 10 24
Inchiesta Fashion / La sfida omnichannel Tendenze / Intelligent Symbiosis
COMMUNICATION 34 37 38 40 42 44
Scenario / La simbiosi virtuosa Ligatus / Trasparenza e veridicità 4w MarketPlace / Una nuova consapevolezza
News Univisual / Come rendere il brand un asset strategico per l’azienda Cultura del Dato / System Integration per le imprese 4.0 Positive Business Award / Vincitore assoluto: Huawei Technologies Italia Biblioteca Bilancio Sociale / Il “piano Marshall” per le PMI di Confindustria Buzzy Seeds / Quando le pietre raccontano
INTELLIGENZA ARTIFICIALE 58
PEOPLE 28
Men (and Women…) at work!
2
Advertiser Communication Strategies
L’imprevedibilità diventa prevedibile
Settembre 2018 Questo numero è stato chiuso in redazione il 28 Settembre
MEDIA FOR GOOD 65 66 68
News P&G - Amazon - Save The Children / Cambia il suo futuro con un click Flying Tiger Copenhagen Azione contro la Fame / Fare del bene rende felici
ENTERTAINMENT 78
Gioco online / Gratta e perdi (mentre lo Stato “chiagne e fotte”)
MARKETING 94
Research / La bellezza come “stile di vita”
ACADEMY 70 72 74
News Osservatorio Unicom / L’evoluzione del consumo di video online: i numeri e i trend Legal & Interactive / Addio alla pubblicità per il gioco d’azzardo: “nuoce alla salute”
DOSSIER 82 Digital Out Of Home / Coinvolgere i consumatori on the go 88 Clear Channel / One-to-many, one-to-you 90 Havas Media / Adcity: la tecnologia che genera valore 92 Publicis Media / Verso progetti sempre più personalizzati
MANAGEMENT 100
Gender equality / Emergenza donne in azienda
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FutureVisionWorkshops2018
TOTALIF3360 Onlife
Extramedia Storydoing Le nuove strategie del Societing
Gambling, scommesse e altri divieti È stato uno dei primi Decreti dell’attuale governo, di cui è opportuno non dimenticare i voti assegnati dagli italiani: un bel due a uno (circa) per i 5 Stelle nei confronti dell’alleato leghista. Perché, a proposito di comunicazione, si tende a dimenticare qual è stato il risultato su cui si sono calcolati i parlamentari eletti - anche per via del fracasso mediatico del vicepremier Matteo Salvini e dei sondaggi delle ultime settimane. Tornando al Decreto Dignità, così come è stato soprannominato per sintesi giornalistica, unanimemente attribuito all’anima Cinque Stelle e al vice premier Di Maio, troviamo al suo interno, tra le altre prescrizioni, il divieto di fare pubblicità ai “giochi con vincite in denaro”. Certamente non è la voce più significativa tra quelle comprese nel Decreto, dallo split payment al redditometro, dai voucher ai contratti a tempo, o tra quelle che ne sono uscite all’ultimo momento, quali le norme che riguardavano i rider, ma è sicuramente qualcosa di importante, se anche il gambling 6
n°6 Settembre 2018 € 5,90
TVN srl - mensile | Poste Italia spa Spedizione in Abbonamento Postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) Art. 1 comma 1 LO/MI
GRATTA & PIANGI
viene associato al fumo e alle bevande alcoliche nella proibizione. La ragione è etica: il contrasto al gioco compulsivo, la cosiddetta ludopatia. Una spiegazione che ben giustifica il draconiano divieto: entro un anno sarà vietata qualsiasi forma di comunicazione, diretta o indiretta, al gioco d’azzardo. In questo numero della rivista ne parlano diffusamente due articoli, che tuttavia lasciano in sospeso la questione del “proibizionismo” totale - se la ludopatia è un problema assoluto perché non si vieta il gioco tout court - e che cosa accadrà nel mercato se un operatore straniero farà pubblicità dall’estero, ma utilizzando ad esempio i social network, anche nel nostro Paese. Certamente, il Decreto Legge deve ancora essere convertito in Parlamento, e non si possono escludere altre modifiche. Tuttavia, se dal “Decreto Dignità” si passa alla successiva “Manovra del Popolo” le cose da esaminare - e discutere - rischiano di essere parecchie…
In Italia non esiste più la pubblicità del gioco d’azzardo. Quasi. Perché lo Stato pensa alle proprie tasche e definisce le dovute eccezioni…
PREDICTIVE MARKETING
La capacità di analizzare, comprendere e ottimizzare l’impatto emotivo offre la possibilità di valutare il grado di efficacia di una campagna.
La redazione
THE DIGITAL OPPORTUNITY
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FOCUS
La sfida omnichannel
La nuova era del fashion disegna una dimensione multicanale, nella quale l’acquisto è solo una parte del processo e di una shopping experience innovativa che, grazie alla tecnologia, crea una relazione rinnovata con il cliente, piÚ interattiva e personalizzata. Articolo di Mimma Scigliano 10
Advertiser Communication Strategies
FASHION
S
empre più persone utilizzano abitualmente il web per effettuare i propri acquisti: il numero di eshopper nel mondo è salito da 1,77 miliardi del 2017 a quasi 2 miliardi nel 2018 e, secondo le previsioni, entro il 2022 arriverà a superare i 2,5 miliardi. Le vendite online non sono da meno: nel 2017 hanno superato i 2.300 miliardi di dollari e nel 2018 si stima che sull’online verranno effettuati acquisti per un valore di oltre 2.800 miliardi.. Questo trend investe anche il mercato del lusso nel suo complesso, che nell’ultimo decennio è cresciuto in maniera consistente: la spesa per questa tipologia di beni è salita di quasi 100 miliardi di euro, passando dai 170 miliardi del 2007 ai 262 del 2017. I numeri sono stati resi noti durante la seconda edizione del Netcomm Focus Fashion & Lifestile, evento di riferimento sull’eCommerce e la digital trasformation delle aziende del fashion, beauty e design, svoltosi lo scorso luglio e promosso da Netcomm in collaborazione con Fashion Magazine. I dati sono significativi e mettono in evidenza la realtà attuale e le tendenze future di un comparto che comprende molte imprese simbolo del Made in Italy e che ha enormi potenzialità di espansione e di successo sui canali digitali. Il numero di consumatori mondiali che scelgono il web per acquistare capi di abbigliamento, footwear e accessori, tra il 2016 e il 2022, aumenta con un tasso di crescita annuo medio del 9%: si passa dai 948 milioni del 2016 a 1.062 milioni del 2017 e le stime per il 2018 li attestano a 1.178 milioni. Il trend proseguirà nei prossimi anni fino a toccare la quota di 1.580 milioni nel 2022. L’incremento della spesa di questi consumatori di abbigliamento e accessori, sempre tra il 2016 e il 2022, aumenta a un tasso di crescita annuo medio ancora superiore (12%), passando da 322.521 milioni di euro (2016) a 377.704 milioni di euro (2017) e quest’anno supererà i 435 milioni fino ad arrivare a 645 milioni nel 2022. Come ha sottolineato il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, la crescita degli acquirenti online sembra inarrestabile. E non è da sottovalutare che metà delle persone che scelgono questo canale acquistano prodotti lifestyle. Anche se la Cina si conferma il mercato online più importante nel mondo per quanto riguarda il fashion con acquisti per un valore di oltre 176.730 milioni nel 2017, circa il 50% della spesa mondiale in questo settore, la crescita delle persone che si rivolgono www.advertiser.it
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FOCUS
al web per acquistare abbigliamento, accessori, cosmetica e prodotti di design è una tendenza planetaria. Con l’incremento dei numeri cambiano anche le caratteristiche dei consumatori, sempre più informati e consapevoli. La maggior parte di essi (il 61%) si aspetta una forte trasformazione del settore indotta dalle nuove tecnologie, con un grande impatto del digitale sui modelli di acquisto. Il 39% vorrebbe servizi di home delivery di alta qualità, il 44% chiede forti programmi di loyalty e il 45% desidera prodotti e servizi sempre più personalizzati. I nuovi trend tecnologici Il Lanieri Fashion Tech Insights 2018, il report annuale sui nuovi trend tecnologici del mondo della moda realizzato dall’Istituto Piepoli per Lanieri, eCommerce di abiti maschili su misura Made in Italy, ha rilevato che un italiano su cinque segue un approccio omnichannel nei propri acquisti di moda, distribuendo equamente il proprio shopping tra web e boutique. A preferire un approccio integrato sono soprattutto i Millennial (i nati tra i primi anni Ottanta e il 2000): uno su tre (il 31%) acquista abitualmente sia in store sia sul web. Circa un Millennial su tre aumenterebbe i propri acquisti del 50%, sia in negozio sia online, grazie a nuove tecnologie e metodi di pagamento innovativi. La realtà aumentata è apprezzata da quasi la metà dei consumatori italiani (44%). Nell’approccio a questa tecnologia, i Millennial, fanno la parte del leone, con un picco del 65% di loro che la considera positivamente: circa uno su tre aumenterebbe i propri acquisti di moda online del 50%, se avesse la possibilità di usarla. Anche i voice assistant, che guidano il consumatore come dei veri e propri personal shopper durante i propri acquisti online di articoli di moda, hanno la loro importanza. Un italiano su tre li considera in modo positivo e a guidare il trend sono ancora una volta i Millennial: il 50% ne apprezza i vantaggi e circa uno su cinque (il 22%) afferma di poter aumentare il proprio shopping di moda online fino al 50%, grazie all’assistenza vocale. Questo tipo di tecnologia viene apprezzata: per la possibilità di trovare prodotti e finalizzare l’acquisto rapidamente (23%), perché costituisce un servizio al cliente migliore e più diretto (18%) e perchè fornisce una migliore customer experience nel punto vendita, personalizzata in base a gusti del cliente (14%). E ancora i voice assistant sono apprezzati perché permettono di prenotare servizi sul punto vendita, come una prova abito (13%), e 12
Advertiser Communication Strategies
perché, ricavando dal database le informazioni sul cliente, potranno capire meglio i suoi bisogni e adeguarvisi (13%). Nonostante queste rilevazioni, il Lanieri Fashion Tech Insights 2018 segnala la poca dimestichezza di una parte consistente della popolazione italiana con queste tecnologie. Tanto è vero che il 41% degli intervistati preferisce non rispondere a domande sui benefici dei voice assistant in quanto poco informato. Un dettaglio che colloca l’Italia più indietro rispetto a paesi come gli Stati Uniti, dove queste tecnologie sono ormai entrate nelle abitudini quotidiane dei consumatori, ma che, allo stesso tempo, deve incoraggiare le aziende a investire su questi servizi, anticipando un trend destinato a diffondersi rapidamente in futuro anche nel nostro paese. Le criptomonete, invece, riguardano ancora una nicchia nel mondo degli online shopper italiani - il 79% degli italiani dichiara di non possederle e di non esserne interessato - ma le possibilità che possano un giorno avere un impatto importante sulle abitudini di acquisto nel mercato del lusso e della moda di alto profilo sono buone. Un Millennial su dieci, infatti, aumenterebbe i propri acquisti fashion sul web se potesse pagare con i bitcoin. La diffusione di metodi di mobile payment innovativi accrescerebbe in modo considerevole la propensione all’acquisto per metà del campione intervistato: in particolare, circa un italiano su dieci aumenterebbe i suoi acquisti del 75% e uno su cinque incrementerebbe lo shopping del 50%. Ancora una volta, a pesare è la fascia dei Millennial: ben uno su tre, ad esempio, aumenterebbe i propri acquisti del 50% se potesse utilizzare questi strumenti. Un’altra tecnologia che si sta affacciando allo scenario FashionTech, anche se un italiano su due preferirebbe farne a meno perché preoccupato per la propria privacy, è quella del riconoscimento facciale. Una buona parte degli intervistati la ritiene utile soprattutto per individuare più rapidamente informazioni sul cliente - come la taglia, lo storico acquisti e le indicazioni di consegna e pagamento - per offrire un servizio personalizzato nel punto vendita da parte del personale (20%) e online (19%), suggerendo all’utente capi e accessori in base ai propri gusti e abitudini. Anche in questo caso, il cluster più propenso a sperimentare questa nuova tecnologia è quello dei Millennial: il 62% di loro la ritiene utile per migliorare la shopping experience online (30%) e offline (32%). Un altro fenomeno destinato a entrare nel dibattito fashion è la blockchain, giudicata in modo positivo per la crescita del Made in Italy. I microchip che
FASHION
1CLICKFASHION.COM TERRITORIO E PERSONE IL VERO VALORE Una piattaforma che nasce per tutelare la fisicità, le peculiarità delle microeconomie e l’identità territoriale; perché non sempre innovazione significa “spersonalizzazione” e annullamento delle relazioni umane. Geolocalizzata, realtime e immersiva, 1Clickfashion ha lo scopo di comare il digital divide tra fisico e online.
Paolo Pedrazzi CEO Digital Visions Founder 1Clikfashion.com
“Non sempre innovazione significa “sper-
Le tecnologie IoT
in tempo reale del mondo fisico. Il sistema di
sonalizzazione” e annullamento delle
L’idea viene da un’intuizione di carattere
AI, unito alla computer vision, consente alla
relazioni umane. Il neonato marketplace
sociologico-culturale più che di carattere
piattaforma di collezionare BigData interes-
1ClickFashion parte da questo concetto per
imprenditoriale, informatico ed economico.
santissimi, provenienti dal mondo offline,
portare online l’immenso patrimonio di ric-
Osservando la crisi della GDO in atto in USA
dando la possibilità in tempo reale ai brand
chezza e professionalità, raffinatezza e arte,
di fronte allo strapotere dei colossi del web
di instradare e profilare per l’utente, che sta
che è nel DNA di molti commercianti” spie-
e dei social, mi sono chiesto come il tutto
guardando un capo esposto nel qui e ora,
ga Paolo Pedrazzi. “Nonostante la crescita
potesse conciliarsi con la crescente voglia di
scontistiche e promozioni particolari.
esponenziale dell’eCommerce, il 91% delle
ritorno al territorio e a concetti quali identità
vendite mondiali avviene ancora offline, al
e qualità delle relazioni umane, innegabil-
banco dei tanti negozi che rappresentano
mente in atto. La risposta sta nel famoso
da sempre il tessuto, il cuore pulsante della
“Think globally, act locally”, che oggi può
UNA STARTUP VERSO IL FUTURO
nostra economia. 1ClickFashion nasce per
concretizzarsi grazie a computer vision e
1Clickfashion è una startup e come tale sta
offrire ai negozi e ai clienti finali, ma anche
IoT, tecnologie che ci aiutano a interagire
lavorando molto per trovare sinergie con
a brand e designer, nuove prospettive e
con i clienti creando nuovi scenari di mixed-
brand, investitori e partner che possano
soluzioni per gestire le vendite. Geolocaliz-
reality e customer experience sia online che
aiutarla a crescere. Il progetto prevede tre
zata, realtime e immersiva, la piattaforma
in-store. 1Clickfashion ha lo scopo ben preci-
fasi prima del rilascio ufficiale. È partito
utilizza tecnologie come IoT e Computer
so e ambizioso di colmare il “digital-divide”
puntando su brand e negozi, con lo scopo
vision per sincronizzare e centralizzare i
tra retailer fisici e online, consentendo al
di ampliare la rete il più possibile. Nel frat-
processi online e offline in un unica, piat-
negozio, tramite un POS intelligente basato
tempo, nel mese di settembre, sono iniziati
taforma, che ha l’ambizione rappresentare
su tecnologie IoT e algoritmi di Intelligenza
su circa trenta negozi i test per arrivare alla
un trait d’union tra B2B e B2C connettendo
Artificiale, di sincronizzare prodotti e ana-
piena produttività entro la fine dell’anno. È
brands, negozi, influencers e utenti finali”.
grafiche, magazzino, ordini e vendite con siti
stato messo a punto anche uno strumento
di proprietà e marketplace. Oltre che sulla
per gli influencer che, tramite prassi tipiche
L’omincanalità a portata di tutti i negozi
stessa piattaforma, dove il negozio può apri-
dei social network, potranno utilizzare la
1Clickfashion nasce per rimettere l’accento
re un mini-sito con tante caratteristiche in-
piattaforma per monetizzare le proprie reti.
sul territorio, tutelare la fisicità, la peculia-
teressanti. Per esempio, è possibile utilizzare
L’ultima fase sarà quella del rilascio dell’ap-
rità delle microeconomie, l’identità territo-
un’ampia gamma di strumenti IoT, come un
plicazione mobile che richiede più tempo
riale, offrendo nuovi strumenti e modalità
visore a realtà aumentata che consente al
per la complessità degli ambienti con i quali
di interazione che consentono ai singoli ne-
cliente di essere assistito da una commessa
viene prodotta. E per il prossimo futuro c’è
gozi di essere competitivi su una scala glo-
proprio come se si trovasse in-store.
anche un altro progetto: realizzare un demo
bale. Attraverso il marketplace, chi cerca un
store a Milano dove poter testare le idee e le
paio di scarpe di un determinato brand può
La geolocalizzazione nel DNA
sperimentazioni di 1Clickfashion.
vedere in tempo reale quali negozi vicino a
I confini tra il fisico e digitale si assottigliano
Lo stesso modello di business è pronto per
lui ne hanno un paio della sua misura e del
sempre di più fino a integrarsi. La piattafor-
essere applicato anche ai settori wine e bo-
colore che vuole e se sono immediatamente
ma è pensata proprio per questa integrazio-
oks. “In quest’ultimo caso - spiega Paolo Pe-
disponibili. L’omnicanalità è protagonista
ne. I servizi che offre non si limitano al web,
drazzi - si tratta di un settore che conosco
indiscussa dell’oggi e una scelta imprescin-
ma il POS, che viene installato nei negozi,
molto bene. Ci piacerebbe distribuire gra-
dibile per ogni retailer, che voglia garantire
consente di realizzare un collegamento tra i
tuitamente nelle boutique e in tutti i pacchi
alla propria attività un futuro e, in questo
brand presenti sulla piattaforma e il negozio
spediti attraverso il web una rivista cartacea
senso, 1Clickfashion rende accessibile a
stesso, catalizzando e favorendo partner-
di letteratura, esperimento che già feci nel
molti ciò che sinora è stato a esclusivo uso
ship e funzionando per i brand non solo
nel 2007 con Satisfiction e NoTag di cui fui
e consumo di catene e brand più prestigiosi.
come una rete di vendita dove presentare ai
ideatore con Gian Paolo Serino e primo edi-
negozi le collezioni in anteprima, ma anche
tore. Crediamo tantissimo nel connubio tra
come uno strumento potentissimo di analisi
letteratura, moda ed enogastronomia”.
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FOCUS
AWIN & FASHION BRAND AFFILIAZIONE VINCENTE Awin è il network d’affiliazione prescelto da oltre 13.000 merchant nel mondo. Questo grazie alle soluzioni tecnologiche che fornisce, alla consulenza puntuale e specifica e alla misurabilità dei risultati.
Sheyla Biasini Country Manager Awin Italia
“Oggi i consumatori si sentono sempre più
totali o parziali, ordini sbagliati, pagamenti
in maniera precisa alle sfide del mercato. Un
a loro agio nel fare acquisti online, grazie a
non eseguiti etc…) al fine di considerare solo
altro elemento chiave per i clienti fashion è
metodi di pagamento sempre più sicuri alla
le vendite nette. Awin fornisce anche una
quello di poter crescere all’estero. La piatta-
crescente affidabilità e usabilità degli store
consulenza puntuale e specifica per affron-
forma è pensata anche con questo obiettivo:
online”, sottolinea Sheyla Biasini. “Il fashion
tare, nel giusto modo, tutti i più importanti
più di 1.000 clienti del settore fashion sono
cresce con l’eCommerce ma, contempo-
appuntamenti del calendario di ogni fashion
attivi con un programma multi-country.
raneamente, deve anche fare attenzione a
brand che si rispetti. L’investimento sugli influencer
una concorrenza che aumenta, soprattutto da parte dei grandi player d’oltreoceano.
Un ricco ventaglio di funzionalità
marketing Tailify
Awin aiuta gli eCommerce ad aumentare le
Lo scorso mese di giugno Awin ha lanciato la
In tema di social media, hot trend da ormai
proprie vendite online. Nel 2018 tanti nuovi
nuova funzionalità Voucher Attribution. Con-
diversi anni, Awin sta iniziando a vedere i
clienti sono entrati a far parte del portfolio
siderato il crescente aumento di publisher
primi risultati dell’investimento strategico
del network di affiliate marketing. Tra questi:
e di influencer che fanno pubblicità esclu-
realizzato dal Gruppo nella piattaforma di
Imperial, Rinascimento, MyStyleBag, Julipet
sivamente sui social media era necessario
influencer marketing Tailify. Un esempio di
e Ragno, Golden Point, Naturino, Dolly Noire
riuscire a trovare al più presto una soluzione
questo risultati è la campagna realizzata
e Cesare Paciotti”.
che garantisse il tracciamento delle transa-
in Italia per Julipet, celebre azienda di un-
zioni anche su piattaforme che solitamente
derwear e beachwear. La campagna social si
Un programma di affiliazione
proibiscono, o impediscono, il corretto fun-
è focalizzata sulla creazione di contenuti di
dai risultati concreti
zionamento dei link di tracciamento, come
qualità per incrementare la brand awareness
Un programma di affiliazione, che porti risul-
ad esempio Instagram. La Voucher Attribu-
e il posizionamento del marchio. Gli obiettivi
tati concreti in termine di maggiori vendite,
tion permette a un advertiser di assegnare
della campagna erano l’aumento dell’en-
acquisizione di nuovi utenti e nuovi clienti
un codice sconto univoco a un determinato
gagement rate con i canali social del brand
e aumento del carrello medio, è importante
editore o influencer, facendo sì che la com-
e il conseguente aumento delle vendite. I
per tutti i clienti fashion, sia per i grandi re-
missione sulle vendite realizzate, utilizzando
cinque influencer coinvolti, uomini e donne,
tailer sia per i brand più piccoli. I clienti pos-
quel voucher, sia assegnata correttamente
godevano complessivamente di 1.274.173
sono fare campagne di digital advertising
anche in assenza di un cookie. La piattafor-
follower. “Abbiamo lavorato - ha detto Cle-
su tanti canali e formati diversi quali display,
ma offre un ricco ventaglio di funzionalità:
mente Germanetti, Brand Manager di Juli-
native, email, mobile, il tutto pagando solo
il cross device tracking, una reportistica
pet - in sintonia con Awin, che ci ha dato la
per le vendite effettivamente generate. Sulla
dettagliata su tutte le attività e partnership
possibilità di ingaggiare fashion blogger in
piattaforma è anche possibile cancellare
con categorie di publisher sempre nuove,
target con il nostro prodotto. Cinque nomi
le transazioni non andate a buon fine (resi
che sono un prezioso alleato per rispondere
di rilievo nella blogosfera, che hanno portato a un engagement rate elevato, oltre le aspettative, merito anche delle nostre collezioni che hanno letteralmente affascinato gli influencer che ci hanno dedicato più spazio di quanto previsto”. Grazie all’hashtag #dreamingjulipet la campagna ha raggiunto un totale di 1.426.027 impression con solo cinque post e nove story e un engagement rate del 10,3%. Un risultato oltre le aspettative che ha saputo combinare la celebrazione del prodotto, la creatività dei brand-ambassador e, soprattutto, interessanti insight dietro le quinte grazie all’analisi degli specialisti della piattaforma.
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Advertiser Communication Strategies
FASHION
MIROGLIO FASHION
utilizzano la blockchain possono dire al cliente con assoluta certezza se un capo di abbigliamento è autentico o un’imitazione; se è stato rubato, dove è stato realizzato e la storia generale del prodotto. Tutte queste informazioni potranno essere accessibili dallo smartphone: tra gli intervistati, circa uno su cinque pensa che aiuterà a prevenire la contraffazione (18% del campione) e a verificare la provenienza dei materiali (19%). La privacy rimane un valore da proteggere e rispettare Tra gli elementi ritenuti fondamentali per aumentare i propri acquisti di moda online, un italiano su cinque ha indicato una maggiore protezione dei dati al momento del pagamento online (21% del campione) e la garanzia che i dati personali non siano condivisi a terzi senza il proprio consenso (19%). Nonostante le remore sulla privacy e sulla condivisione dei propri dati, non c’è dubbio che anche i consumatori italiani stiano abbracciando tendenze globali dalle quali emerge la propensione verso una shopping experience innovativa. Le tecnologie emergenti stanno passando da una dimensione di nicchia a fenomeni in grado di condizionare le dinamiche di acquisto di milioni di persone. In questo scenario generale, però, il negozio fisico - dove viene ancora effettuato il 63% degli acquisti - non perde il suo ruolo di luogo cruciale. Il negozio tradizionale non risulta comunque sconfitto dalle strategie omnichannel dei brand. Il 42% degli intervistati nell’ambito del report Lanieri dichiara di effettuare in negozio la totalità dei propri acquisti di moda: se solo il 17% dei più giovani lo sceglie in esclusiva, nel target d’età superiore ai 54 anni la percentuale sale al 69%. E quando si parla di negozi senza cassieri, gli italiani appaiano divisi. Il 38% dichiara di gradire un punto vendita dove acquistare in autonomia tramite il proprio smartphone, senza l’ausilio di commessi e cassieri, e oltre la metà degli intervistati aumenterebbe i propri acquisti se potesse accedere a un punto vendita del genere. Ma per il restante 49% il ruolo dell’addetto alle vendite sembra restare fondamentale, tanto che questa parte del campione non farebbe acquisti in un negozio senza poter contare sulla sua competenza. A essere attratto da questo tipo di concept store sono sempre i Milennial, cluster più consapevole sia dal punto di vista tecnologico sia per coscienza fashion: il 58% di loro farebbe volentieri shopping in un negozio senza casse e addetti alle vendite e ben uno su tre
OLTRE RACCONTA IL BRAND ATTRAVERSO IL CINEMA
Oltre, il marchio lifestyle di moda femminile di Miroglio Fashion, nell’ambito della strategia di marketing, focalizzata sulla costruzione di brand, segna il suo esordio al cinema con la produzione di Black Out, mini-movie realizzato sotto la supervisione artistica di Silvio Soldini, da una troupe di studenti di FilmLab - Laboratorio di Alta Formazione di OffiCine e quattro protagonisti eccellenti: Silvia D’Amico, Flavio Parenti, Barbara Ronchi e Angelica Leo. Un esordio, quello di Oltre, che prosegue in maniera ideale la filosofia del brand, incentrata sulla capacità di raccontare dal punto di vista delle donne di oggi, uno stile di vita che ne celebra l’indipendenza, la cura del sé, la confidence, sottolineandone la capacità di stare nel mondo costruendo storie e relazioni. In questo senso Black Out racconta di quattro ragazzi, Camilla, Marco, Gaia ed Emma, vittime di un equivoco telefonico che si trasforma in una bella prova di amicizia, incarnando perfettamente la positività e l’energia che sta nel messaggio molto caro al brand: andrà tutto bene. “Ci ha conquistato subito l’idea di fare lavorare insieme attori già affermati e ragazzi che stanno completando il loro corso di studi”, spiega Barbara Borio, Head of Marketing & Store Image del brand. “Nell’ambito del percorso di riposizionamento di Oltre, abbiamo colto con entusiasmo l’opportunità di differenziare la strategia di marca attraverso un progetto che ben si sposa con lo storytelling del brand “a fit for every story” e riesce a unire al gesto artistico un messaggio etico e costruttivo”. FilmLab, il Laboratorio di Alta Formazione di OffiCine, frutto della collaborazione tra l’Istituto Europeo di Design e Anteo spazioCinema, ha invitato i propri studenti a partecipare alla realizzazione di tre cortometraggi sotto la supervisione artistica del regista Silvio Soldini, con il contributo di attori già affermati, e avvalendosi del sostegno di aziende desiderose di contribuire alla formazione delle nuove leve del cinema italiano. Tre diverse troupe cinematografiche sono entrate in azione a Milano nella seconda metà di giugno, ciascuna impegnata in un progetto interpretato da volti noti del cinema italiano, e ciascuna sostenuta da un partner: Oltre è stata la prima azienda di moda ad aderire all’iniziativa. I corti sono stati presentati il 15 settembre, nell’ambito di Fuoricinema, il festival organizzato a Milano da Cristiana Capotondi e prodotto da Anteo spazioCinema, Artistinsieme, Corriere della Sera e CityLife. A partire poi dal mese di ottobre, i mini film verranno proiettati al cinema Anteo di Milano, nelle principali sale cinematografiche, e infine verranno distribuiti nel circuito home video dei principali distributori italiani.
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FOCUS
aumenterebbe i propri acquisti del 50% grazie a questa tecnologia. Davanti a tutte queste indagini, quello che sembra emergere è che la customer journey sia sempre meno “codificabile” e che s’integra in una dimensione “onlife”, dove i confini tra fisico e digitale non hanno più ragione di essere. “Lo studio ha evidenziato come i consumatori si dimostrino sempre più attenti a una shopping experience innovativa, dove le tecnologie emergenti stanno passando da una dimensione di nicchia a fenomeni in grado di condizionare le dinamiche di acquisto di milioni di persone. In Lanieri abbiamo puntato fin da subito su un approccio FashionTech applicato alla qualità del Made in Italy e, con scelte pionieristiche come l’apertura ai pagamenti in bitcoin, vogliamo dare un contributo all’evoluzione dell’intero settore. Si tratta di una rivoluzione agli inizi, ma che SHOPPING F A C C I A L E OMNICHANNEL 69% sta già dando ottimi risultati sia sul 50% mercato domestico sia, REALTÀ AUMENTATA in particolare, sull’export. Per questo, è fondamentale 44% che ad abbracciarla siano tutti gli attori del sistema moda italiano”, ha commentato Simone Maggi, CEO di ASSISTENTI VOCALI Lanieri. FA S H I O N T E C H I N S I G H T S 2 0 1 8 3° EDIZIONE
RICONOSCIMENTO
ACQUISTA SOLO IN NEGOZIO
OVER 54
Preferito da 1 MILLENNIAL SU 3 distribuendo equamente acquisti online e in negozio
4 ITALIANI SU 10
pensano che potrebbe essere utile per ricevere un servizio migliore
VS
17%
PREOCCUPATO PER LA PROPRIA PRIVACY
MILLENNIAL
FAVOREVOLE ALLA REALTÀ AUMENTATA PER SHOPPING DI MODA ONLINE
41%
23%
Il non sa per cosa possono essere utili
Il trova i prodotti e acquista più velocemente
Per il 18% fornisce un servizio migliore e più diretto
Per il 14% migliora la customer experience
1 ITALIANO SU 3 VUOLE FARE ACQUISTI ONLINE USANDO UN ASSISTENTE VOCALE
*Gli intervistati potevano fornire fino a 2 risposte.
BITCOIN E MOBILE PAYMENT interessato 50% Non al mobile payment
79% NON POSSIEDE BITCOIN
50%
Interessato al mobile payment
1 SU 5
aumenterebbe gli acquisti moda del
50 %
BLOCKCHAIN
PRIVACY
AIUTA A VERIFICARE LA PROVENIENZA DEI MATERIALI
FONDAMENTALE PER AUMENTARE GLI ACQUISTI ONLINE
1 ITALIANO SU 5
PER 1 ITALIANO SU 5 POSITIVO PER IL MADE IN ITALY
vuole garanzia che non si cedano dati a terzi player
AIUTA A PREVENIRE LA CONTRAFFAZIONE
vuole maggior protezione al pagamento online
STORE SENZA PERSONALE 38%
51%
49%
aumenterebbe i suoi acquisti in store senza personale
non farebbe acquisti in un punto vendita del genere
FAVOREVOLE
MILLENNIAL ASSISTENZA VOCALE
STORE SENZA PERSONALE
50%
58%
REALTÀ AUMENTATA
BITCOIN
65%
1 MILLENNIAL SU 10 AUMENTEREBBE GLI ACQUISTI POTENDO PAGARE IN BITCOIN
1 su 3 millennial
aumenterebbe i suoi acquisti del 50% se potesse utilizzare tecnologie di realtà aumentata
+50% Fonte: Istituto Piepoli, giugno 2018
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RICONOSCIMENTO FACCIALE IL 62% LO RITIENE UTILE PER MILIORARE LA SHOPPING EXPERIENCE
Integrazione offline-online Il negozio fisico mantiene la sua centralità, ma - come emerso dal Netcomm Focus Fashion & Lifestile - è in atto una rivoluzione tecnologica che lo sta riconfigurando. Basta pensare al self-checkout e al programma loyalty proposti da Zara, o all’integrazione di online e offline di Sephora, che con il suo click&collect permette di acquistare il prodotto sul sito e ritirarlo in due ore nel punto vendita. E ancora al negozio-entertainment di adidas o alla virtual reality integrata nei punti vendita di Gucci. In tutti questi esempi, l’acquisto è soltanto una parte del processo conversazionale che si instaura tra il cliente, il brand e il venditore. Diversi fattori contribuiscono a rendere
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soddisfacente l’esperienza in negozio: il 58% dei consumatori ritiene importante il pagamento selfservice, il 70% apprezza la possibilità di trovare offerte real-time personalizzate, il 57% giudica utili gli schermi per vedere e ordinare prodotti e il 73% vuole addetti alla vendita preparati.. Ecco, quindi, che il personale del negozio è portatore di una nuova cultura e deve essere adeguatamente formato. Il suo ruolo è fondamentale per la creazione di una relazione rinnovata col cliente, che, anche grazie alla tecnologia, diventa più esperienziale e caratterizzata dall’erogazione e dalla condivisione di contenuti. Dati, tendenze e trend disegnano un quadro di opportunità che l’ecosistema digitale offre e che le imprese sono chiamate a cogliere. I brand, quindi, hanno la necessità di gestire la loro comunicazione in modo integrato, multicanale, posizionando la loro offerta in modo comprensivo di tutte le possibili declinazioni, tenndo conto di un pubblico attento all’emozione e ai contenuti del prodotto, al design e all’originalità. In questa prospettiva, non sono da sottovalutare - come rileva sempre il Netcomm Focus Fashion & Lifestyle - gli investimenti per la crescita del Digital Lifestyle. Una delle aree di investimento prioritarie è quella della in-store experience, secondo i professionisti del settore, rappresentati dal 26% del campione intervistato nelle ricerche. Il 60% è convinto che si debba investire sull’integrazione omnichannel e sul marketing digitale, il 34% menziona CRM e programmi di loyalty, il 26% indica brand building e difesa del prezzo e il 24% ritiene importanti investimenti IT per digitalizzare la value chain. Un fattore, quest’ultimo, sicuramente cruciale. Le nuove tecnologie, infatti, oltre a offrire la possibilità di disintermediazione attraverso la vendita diretta, a raccogliere grandi quantità di dati sui comportamenti e i desideri degli utenti che permettono di creare offerte coerenti a essi, consentono di digitalizzare tutta la catena del valore, rendendo i processi più efficienti e rapidi. Di fronte a una crescita digitale del settore destinata a continuare a ritmi sostenuti anche nei prossimi anni, le sfide da affrontare per proseguire al meglio il cammino di innovazione intrapreso sono numerose. “Il digitale - ha spiegato Roberto Liscia - sta offrendo opportunità allettanti a tutte le imprese attive nel settore del fashion, della
FASHION
SIZMEK I BRAND FASHION AMANO LA CREATIVITÀ Nel mercato digitale poter offrire esperienze di advertising coinvolgenti è cruciale per stabilire robuste e durature relazioni con i propri clienti. Ne sono convinti in Sizmek, la più grande piattaforma pubblicitaria buy-side. Una convinzione in linea con le tendenze del mondo del fashion, che ha sempre più la necessità di interagire con un pubblico attento all’emozione e al contenuto del prodotto.
Enrico Quaroni Managing Director Italy Sizmek
Inoltre, questi strumenti rendono l’avvicinamento del brand all’utente molto più efficace: le tracce lasciate dagli utenti nella loro navigazione possono fornire all’utente stesso un’esperienza più coerente con le sue aspettative. E se l’utente vede messaggi pubblicitari, che sono coerenti con le sue aspettative, i suoi desideri, le sue propensioni, il processo di approccio pubblicitario è più piacevole, più gradevole e meno fastidioso. Oggi i brand fashion pongono molta attenzione a queste soluzioni, anche se all’inizio la loro politica era stata più osservativa che interventista. I marchi sono molto interessati a contenitori allineati con le caratteristiche dei brand fashion. Anche se non si è ancora arrivati a una piena integrazione degli strumenti di programmatic nelle strategie comunicative, qualcosa si “Proprio perché i brand della moda puntano
raggiungere gli obiettivi di media buying.
sta muovendo e i brand si stanno rendendo
a un’esperienza coinvolgente e impattante
Recenti campagne programmate da Sizmek,
conto che possono ottenere qualità anche
per i loro clienti, sono quelli che richiedo-
che hanno coinvolto brand del fashion e del
da questo tipo di attività e possono raggiun-
no i formati più creativi”, sottolinea Enrico
lusso, hanno unito l’attualità del posiziona-
gere un messaggio pubblicitario all’altezza
Quaroni. “Per il core business di Sizmek
mento con l’attualità del formato pubblici-
della loro brand identity.
il fashion ha un’elevata importanza ed è
tario, attraverso una pianificazione di piccoli
anche un settore che ha la caratteristica di
formati, in periodi clou per il settore, che
Un mondo ancora da scoprire
focalizzarsi sulla qualità dei formati creati-
potesse aumentare la brand awareness e
Non c’è dubbio, però, che tutti - compresi
vi. I più importanti marchi di moda in Italia
permettere ai brand di interagire con i pro-
gli operatori - stanno ancora imparando a
scelgono le soluzioni più creative. I formati
pri utenti prospect o fan.
capire e a carpire quale sia il vero valore di
più utilizzati sono legati alle video skin e ai
Un contenuto impattante in un contesto
questo tipo di soluzioni. Noi stessi stiamo
rich media. Uno dei soggetti “vincenti” che
estremamente qualitativo porta sempre ri-
ancora analizzando gli scenari futuri pos-
di recente Sizmek sta proponendo ai suoi
sultati molto buoni”.
sibili e valutando quali saranno le vie che il
clienti, attivi nel settore moda e non solo, è
market branding potrà prendere nell’ambi-
il programmatic content, una soluzione che
La brand fashion, il programmatic
to media e, soprattutto, digital media. Ma
consente di acquistare programmaticamen-
e l’intelligenza artificiale…
Sizmek è pronta alla sua sfida con il futuro.
te non solo lo spazio pubblicitario, ma anche
Il programmatic e l’intelligenza artificiale
L’obiettivo è chiaro e uno solo: affermarsi
il contenuto che lo sottende in ambito me-
cominciano ad avere un ruolo importante e
come alternativa ai giganti del digital più
dia. Contenuto e contesto possono essere
lo hanno sempre di più man mano che ci si
noti e posizionarsi come primo player tec-
selezionati prima della campagna in modo
rende conto di come questi strumenti di me-
nologico indipendente in ambito di marke-
da poter ottenere il massimo risultato sia dal
dia buying possano restituire degli insight
ting technology.
punto di vista quantitativo che qualitativo.
di altissimo livello. Grazie a questi insight e
Le garanzie di una soluzione di questo tipo
all’intelligenza artificiale si possono indicare
sono: scelte di qualità dal punto di vista dei
al cliente in maniera puntuale quali sono le
contenuti, posizionamenti su publisher di
caratteristiche e le dinamiche interessanti
altissimo livello e performance in grado di
per la loro audience di riferimento.
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FOCUS
TEADS UN PARTNER INNOVATORE E STRATEGICO Diversi brand, in particolare quelli nel mondo del Luxury, hanno gradualmente alzato gli standard qualitativi, soprattutto in termini di interattività e attenzione alla user experience, e stanno iniziando a rinnovare le proprie strategie, investendo maggiormente sul digitale, con una crescita percentuale tra il 30 e il 40 per cento.
Eliana Salvi Luxury Industry Director Teads Italia
I brand desiderano essere riconosciuti e
l’attenzione di diversi brand.
in grado di raggiungere il 91% della popola-
ricordati agli occhi dei consumatori. Questo
Nel nuovo scenario, Teads ricopre un ruolo
zione italiana - le partnership con i più pre-
vale anche per l’online, dove la fruizione è
cardine, grazie alla sua offerta unica sul mer-
stigiosi publisher italiani e l’ottimizzazione
spesso rapida e distratta.
cato e grazie alla sua piattaforma high-tech
creativa con Teads Studio.
Durante la lettura di articoli di notizie e di
in grado di offrire soluzioni che incontrano i
interesse personale, la concentrazione è
KPI altamente qualitativi del brand, mante-
maggiore e la navigazione meno frenetica:
nendo sempre alto il livello di engagement.
per catturare l’attenzione diventa perciò es-
Oggi Teads è riconosciuta a livello mondiale
senziale la qualità della creatività.
come ideatrice della pubblicità outstream
“Dall’awareness all’engagement, fino alla
e come primo video marketplace al mondo
conversion - dice Eliana Salvi - proponia-
(fonte: comScore). “Abbiamo introdotto sul
mo alle aziende del lusso formati creativi
mercato un nuovo modo di fare advertising
che danno loro la possibilità di ottenere un
online”.
maggiore ritorno sugli investimenti, mantenendo intatti l’immagine e i valori del brand.
Asset vincenti per tutti i clienti
Tra le creatività più efficaci che abbiamo
La qualità degli ambienti editoriali e, più in
realizzato e che hanno riscosso maggiore
particolare, i formati outstream (non solo
successo in questo settore: il drag & drop,
video, ma anche display) permettono ai
lo scratch, le creatività con voice control e
brand del fashion di offrire un’esperienza
la realtà aumentata”. Teads sta impiegando
pubblicitaria non intrusiva e user-friendly,
la realtà aumentata nel campo pubblicitario
che non solo non disturba la navigazione,
per valorizzare le campagne di due clienti
ma, grazie alle caratteristiche interattive,
del settore lusso/sportwear. Nel mondo
invoglia e incuriosisce gli utenti a ricevere
programmatic, invece, è un brand di abbi-
messaggi rilevanti rispetto ai propri interessi
gliamento Made in Italy a sperimentare per
e alle proprie caratteristiche demografiche.
primo Teads Connect, piattaforma di buying
Teads garantisce il raggiungimento degli
diretto che annovera molteplici vantaggi:
obiettivi specifici del brand anche grazie
l’acquisto a Cost Per Completed Views, che
all’integrazione di dati di prima, seconda
Teads ha introdotto sul mercato e che solita-
e terza parte e grazie alle partnership con
mente non viene utilizzato in programmatic,
provider di certificazione esterni: Moat, IAS
il 100% data matching, la priorità assoluta
e DoubleVerify, per garantire una pubblicità
nel bidding e il vantaggio economico dato
“clean”, Nielsen e Oracle per ottenere infor-
dal 2nd price auction.
mazioni dettagliate sulle audience.
“Nel caso di questo cliente abbiamo otte-
Gli asset vincenti che Teads offre concor-
nuto risultati sopra ogni aspettativa che ci
rono a renderla partner strategico per tutti
fanno ben sperare rispetto alla crescita del
i clienti, compresi quelli del settore lusso,
programmatic anche in questo settore, fino
che nel 2017 ha avuto la più grande crescita
a ora più conservativo rispetto ad altri”.
di investimenti (+194%): “ci aspettiamo di continuare con un trend positivo soprattut-
Un nuovo modo di fare advertising online
to in paesi come Asia e Sud America, dove
Teads, fin dall’inizio, è stato un forte in-
l’ampio margine di crescita è davvero inco-
novatore, anticipando del tutto il trend di
raggiante”. Ciò che contraddistingue Teads
trasparenza e qualità di recente diffusione. Il
sul mercato è il connubio perfetto tra reach
processo innescato da Teads, complice an-
globale (superiore a quella di Facebook e
che la Coalition for Better Ads, ha catturato
Youtube) - a oggi la piattaforma di Teads è
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Advertiser Communication Strategies
Inventors of outstream advertising
FASHION
CRESCERE NEL SETTORE MODA
UNA SFIDA A COLPI DI TECNOLOGIA
cosmetica e del design. Brand e aziende dovranno essere capaci di ripensare in modo profondo i propri modelli di business e la relazione con il mercato, saranno chiamati ad accorciare i tempi del ciclo che porta dal design allo scaffale per rispondere alle esigenze dei consumatori e dovranno puntare sull’evoluzione del negozio in ottica multicanale, integrando nel punto vendita le tecnologie digitali, formando adeguatamente gli addetti e stimolando il contatto diretto con i consumatori”. Inoltre, le aziende dovranno cogliere l’opportunità offerta dalla grande quantità di dati disponibili sulle abitudini di consumo per comprendere meglio il mercato, connettersi con i consumatori e creare una relazione che generi un valore reciproco. Per il fashion Made in Italy e l’Italian Lifestyle il salto di qualità da compiere è doppio. Marc Sondermann, Ceo & Editor-in-chief Fashion Magazine e eBusiness Magazine, ritiene che le aziende di questi settori, da un lato, sono costrette a cambiare pelle in modo profondo, integrando l’offline con l’online in modo da perpetuare la propria ragione d’essere in una nuova era; dall’altro, si trovano obbligate a ottenere quella massa critica imprescindibile per essere preponderanti a livello mondiale nella loro nicchia di riferimento. La chiave di volta per entrambe le sfide è da cercarsi nel roll-out delle proprie competenze digitali. Sia i nuovi modi di servire il cliente finale, aumentando reattività e customer centricity, sia le nuove tecniche di comunicazione sono imprescindibili per abilitare il proprio futuro percorso di crescita. La competitività digitale dei Contemporary Fashion In occasione di Netcomm Focus Fashion & Lifestyle è stata presentata anche la Digital Competitive Map, metodologia Contactlab che dal 2014 analizza e valuta il posizionamento digitale dei marchi del Lusso sia da una prospettiva strategica di globalizzazione sia dell’esperienza cliente, estesa per la prima volta al mondo del Contemporary Fashion. Sono diciannove i brand italiani, classificati come Contemporary Fashion, analizzati da Netcomm e Contactlab in relazione alla competitività digitale: Coccinelle, Elisabetta Franchi, Falconieri, Furla, Geox, Liu Jo, Love Moschino, Luisa Spagnoli, Max&Co, Motivi, MSGM, Off-White, Patrizia Pepe, Peuterey, Pinko, Rinascimento, Trussardi, Twinset, Woolrich. Per valutare il posizionamento online dei marchi del fashion la ricerca ha preso in considerazione 189 parametri ripartiti tra due
L’innovazione digitale sta trasformando i processi di business di ogni azienda e pone i manager delle aziende stesse di fronte a sfide da cogliere con consapevolezza e determinazione; è un fenomeno che Aeonvis ha canalizzato in un ricco portafoglio di offerta fatto di servizi di management consulting e di business integration. Alla base, una profonda conoscenza dei processi del Fashion unita a una sartoriale capacità di proporre soluzioni per la propria clientela. Che si tratti di portare efficienza nei processi esecutivi tramite l’adozione di nuovi sistemi ERP, di sviluppare nuove strategie di ingaggio dei clienti adottando soluzioni CRM e di Marketing Automation, di analizzare il comportamento dei clienti sui diversi punti di contatto fisici e digitali attraverso piattaforme di Customer Analytics, le sfide si vincono anche con le giuste scelte tecnologiche. Aeonvis ha sviluppato competenze e partnership con i più importanti vendor internazionali di sistemi presenti sul mercato per accompagnare i propri clienti nella crescita del loro business e del modo di interagire con la loro clientela. Con le sedi di Padova e di Torino, che si affiancano al nuovo Headquarter di Milano, Aeonvis vuole ulteriormente dare supporto al business delle rispettive aree che anche quest’anno stanno registrando i trend di crescita in doppia cifra che hanno caratterizzato l’azienda negli ultimi anni. E, anche se il Fashion è un’eccellenza tutta italiana, Aeonvis ha competenze, capacità, esperienze e partnership locali per affrontare iniziative di respiro internazionale; una garanzia di presidio sempre più capillare per i nostri clienti e una concreta evidenza dell’attenzione aziendale allo sviluppo della propria organizzazione, giunta ora a 150 consulenti e specialisti.
Claudio Abbiati VP Sales Aeonvis
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FOCUS
assi: Digital Strategic Reach e Digital Customer Experience. Il primo asse riguarda criteri strategici come la presenza del brand sui mercati eCommerce mondiali e sui principali e-tailer, l’ampiezza di gamma dell’offerta, le attività di engagement con il cliente, l’uso dei social e la trasparenza sull’origine dei prodotti. Il secondo asse identifica gli aspetti relativi alla qualità e all’efficacia dell’interazione tra brand e cliente nella navigazione sui siti, verificando per esempio l’esperienza di acquisto online, l’offerta di servizi cross-channel, le app, i metodi di pagamento, le opzioni di consegna e reso, la comunicazione via direct marketing e social. A mettersi particolarmente in luce sono: Pinko, che emerge come il marchio più competitivo, con un ottimo bilanciamento sui due assi; Furla, che si distacca molto sul Digital Strategic Reach per il significativo livello di globalizzazione raggiunto non solo in Europa, ma anche in Asia e Stati Uniti; Patrizia Pepe, che offre alla clientela una piacevole esperienza di navigazione e interazione digitale. Osservando la presenza nei mercati eCommerce con canali di vendita diretti, emerge che i brand del Contemporary Fashion analizzati hanno una forte e omogenea presenza in Europa (circa il 95%), una buona copertura in USA e Russia (rispettivamente 70% e 65% circa) ma sono meno presenti nei mercati asiatici, in particolare in Cina, dove la percentuale scende al di sotto del 40%. Rispetto ai marchi del lusso, il panel Contemporary Fashion è meno presente sugli e-tailer specializzati nel mondo del Fashion & Luxury come Net-à-porter, LUISAVIAROMA e MyTheresa. È invece più presente su Amazon Moda, piattaforma che facilita l’accesso al mercato nonostante l’esperienza di navigazione e il posizionamento dei marchi possano risultare non ottimali. La ricerca evidenzia anche la difficoltà per il panel italiano di presidiare il complesso mercato cinese sia con una strategia 20
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di distribuzione diretta che attraverso i grandi e-tailer locali (i.e. WeChat, JD.com). “I 19 brand del Contemporary Fashion - ha dichiarato Marco Pozzi, Senior Avisor di Contactlab - risultano molto attivi sui canali social, non solo a livello di posting ma anche di vendita diretta tramite Facebook e Instagram, superando in questa modalità il settore luxury. Le cose cambiano quando si analizzano le performance relative alla cross-canalità dove l’offerta di servizi d’acquisto al consumatore online sembra piuttosto limitata”. Infatti sono poco più del 30% i marchi analizzati che offrono il ritiro in negozio dopo l’acquisto online e ancora meno (circa il 25%) quelli che danno la possibilità di rendere in-store ciò che si è acquistato sul web. Le percentuali si abbassano ulteriormente se ci si riferisce ai cambi di prodotto o alla prenotazione di un appuntamento per provare un capo in negozio. Un altro aspetto che richiederebbe maggiore attenzione da parte dei brand del Contemporary Fashion è l’indicazione del paese di produzione dei propri capi e accessori venduti online. La maggioranza del panel, a eccezione di Patrizia Pepe e Falconeri, perde così l’opportunità di valorizzare la produzione artigianale e industriale del nostro Paese, che viene invece richiesta soprattutto dai consumatori asiatici, a conferma dell’importanza del valore del Made in Italy. I fashion influencer italiani su instagram Oggi esiste un numero in continua crescita di profili Instagram “fashion oriented”, molti dei quali hanno raggiunto un elevato livello di riconoscibilità, altri invece che, benché meno conosciuti, hanno un notevole impatto all’interno della propria community. In questo contesto, complesso e competitivo, i fashion influencer sono in grado di orientare decisioni di consumo, aumentare il grado di notorietà di un brand e decretare le sorti di una fetta sempre crescente del budget di marketing delle aziende del settore. L’Osservatorio sull’Influencer Marketing che Buzzoole sta creando per fornire al mercato insight utili, ha analizzato e classificato i profili Instagram dei fashion influencer italiani, misurando i risultati raggiunti nel corso del mese di agosto, a esclusione delle cosiddette “celebrity”, la cui notorietà deriva principalmente da altre attività (cinema, televisione, musica, sport). L’analisi è stata condotta tenendo conto della capacità degli influencer di generare interazioni, ovvero l’engagement per post: la somma dei like e dei commenti ottenuti rispetto ai contenuti pubblicati. A questo dato è stata inoltre affiancata un’altra
FASHION
metrica, quella dei nuovi follower acquisiti nel mese, utile ai brand che vogliono cavalcare la fase di crescita di un creator. “Buzzoole Rankings è il primo tassello di un osservatorio che pensiamo possa essere una sorta di guida per i brand che desiderano pianificare una campagna di influencer marketing. Grazie alla ricerca, si hanno subito disponibili i profili che ottengono i migliori risultati in termini di engagement con la propria community”, spiega Vincenzo Cosenza, Responsabile Marketing Italia di Buzzoole. “La scelta del creator è di fondamentale importanza per ottenere risultati ottimali, raggiungere il target più in linea e beneficiare di un corretto ROI. Lo studio dimostra come anche i creator più importanti siano sensibili al tema della brand affinity, cercando di mantenere alta la propria credibilità quando si sceglie di collaborare con un brand. Altrettanto interessante per gli advertiser, la classifica Rising Star che permette di intercettare i nuovi protagonisti del panorama dei creator italiani del settore moda”. La ricerca ha generato una lista dei 5 Top Fashion Creator Italiani, suddivisi in due categorie: “Stars”, i profili con oltre 100.000 follower su Instagram, e “Rising Stars”, gli influencer al di sotto dei 100.000 follower. A primeggiare nella classifica “Stars” è l’incontrastata Chiara Ferragni che supera una media di 500.000 interazioni, complice anche il recente matrimonio con Fedez, evento social dell’estate italiana. Un risultato più che doppio rispetto alla seconda in classifica, la YouTuber Marzia Bisognin con 236.000
interazioni, e Alice Campello, in terza posizione, che registra circa 204.000 interazioni. Al quarto posto, il primo profilo maschile: Mariano Di Vaio con 196.000 interazioni per post. In ultima posizione, Pietro Boselli, ingegnere e modello veneto, vanta circa 140.000 interazioni. Se tutti i big influencer registrano un aumento dei follower nel mese di agosto (in testa Chiara Ferragni con 933.000 nuovi seguaci), Mariano di Vaio, segna invece un “meno” con la perdita di oltre 35.000 seguaci. Al primo posto della classifica “Rising Stars” si posiziona la studentessa milanese Alessandra Ventura, con una crescita di oltre 25.000 follower solo nel mese di agosto e un engagement per post di oltre 10.000 interazioni. A seguire Valentina Cabassi con una media pari a oltre 4.000 interazioni e una crescita di 331 seguaci. Al terzo posto, l’unico ragazzo della classifica, Paolo Faccio, con 3.600 interazioni e 619 follower. Chiudono la lista, Ilaria Scalera e Natalia Bonifaci, rispettivamente con 3.500 e 3.200 interazioni. Ilaria Scalera è inoltre l’unica creator ad aver perso follower nel mese di agosto (-155) mentre Alessandra Ventura e Natalia Bonifaci registrano una crescita a tre zeri (oltre 25.000 follower la prima e 1.500 la seconda). Il dato che salta subito all’occhio è il predominio di profili femminili in entrambe le classifiche: su dieci influencer coinvolti solo tre sono gli uomini presenti. Dall’analisi qualitativa dei contenuti prodotti, inoltre, emerge un trend interessante che riguarda il tasso di frequenza di contenuti in cui è citato almeno un brand. Se tra i big si attesta stabile intorno al 30%, risulta invece un dato molto volatile tra i creator meno conosciuti. Questo dimostra come per gli influencer più piccoli molto spesso non ci sia consapevolezza del proprio valore o al tempo stesso siano i brand a non cogliere le enormi potenzialità di alcuni di loro. D’altro canto, sembra invece evidente che le personalità con maggiore seguito vogliano preservare la propria credibilità agli occhi dei propri follower, evitando di inondare il feed con post pubblicitari e riuscendo così anche nell’obiettivo di mantenere più alto il valore dei contenuti prodotti. Infine, emerge un’altra tendenza: la quasi totalità degli influencer più seguiti e più ingaggianti a un certo momento della propria attività decide di aprire un brand personale, sia esso una linea di abbigliamento, di accessori o un eCommerce, come per esempio Nohow, il negozio online multibrand di Mariano Di Vaio. www.advertiser.it
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FOCUS
NASCENT DESIGN UNIVERSI CHE SI CONTAMINANO Non esistono più confini chiusi e definiti. Oggi nel mondo del luxury non c’è solo la moda e la moda non può discostarsi dai trends del Lifestyle. Gli ambiti s’intrecciano e si sovrappongo alla ricerca di opportunità di relazione con il consumatore
Max Bosio CEO ed Executive Creative Director Nascent Design
Occupandosi di brand innovation, Nascent
l’hospitality, creando contaminazioni tra
capacità di advisory, cerca di essere per i
Design non può non avere un legame con
universi attigui.
propri clienti una guida per inquadrare le
il settore del fashion e, più in generale
Oggi, sempre più spesso, il brand stesso,
questioni più importanti, definirle e capirle
del lusso, passando per il Lifestyle. Campi
in quanto portatore di messaggi e
e di mettere a loro servizio la capacità
che sempre di più abbracciano tendenze
significati, è il prodotto principale, che
di guardare il mondo in un’ottica più
innovative, che spaziano dall’approccio
viene raccontato, sperimentato, scelto e
ampia, aldilà delle situazioni contingenti e
alle nuove tecnologie, alla presenza
fruito e con il quale i consumatori amano
quotidiane”.
multicanale, a una shopping experience
associarsi e relazionarsi. Le relazioni sono,
più emotiva, interattiva, personalizzata,
a loro volta, fortemente amplificate dagli
Il valore della rilevanza
che va oltre l’acquisto e instaura una
strumenti di comunicazione digitale,
Il tema principale con il quale tutti i brand
nuova relazione con il consumatore.
in particolare dai social, sui quali i
si confrontano è quello della rilevanza.
consumatori e i brand più amati vivono
Aldilà del fare e comunicare il prodotto,
“In quanto designers e brand strategist,
rapporti quotidiani, che vanno aldilà delle
è fondamentale per un brand riuscire a
il nostro ruolo è quello di aiutare i brand
attività di pubblicità e di promozione
definirsi per quello che è e rappresenta:
a innovarsi ed evolversi, e proprio per
di prodotto. Oltre a supportare il brand
“fissare un aspetto di rilevanza che sia in
questo i brand devono essere guidati
nella gestione della propria immagine,
linea e coerente, con quelle che sono le
nell’interpretare in modo più smart,
un’agenzia come Nascent Design, quindi,
proprie caratteristiche e i propri valori”.
coerente ed efficace le tendenze
assiste i propri clienti nella gestione
Ma, nello stesso tempo, le caratteristiche
contemporanee”, esordisce Max Bosio.
della loro capacità di relazione con i
e i valori del brand devono essere resi
“Un ruolo di valore soprattutto quando
propri interlocutori. E, per questo fine,
interessanti agli occhi dei consumatori.
si parla di Lifestyle trends, che possono
l’area social branding, nella quale ci si
Per tutti i brand riuscire a instaurare
riguardare specificatamente il mondo
occupa di costruire strategie di branding
relazioni di significato è di estrema
della moda, ma non necessariamente:
all’interno dei social media, è sempre più
importanza, soprattutto con target, come
“gli universi, oggi, non sono mai chiusi e
richiesta come una competenza unica. In
i Millennials o ancora di più le nuove
definiti. Nel mondo del luxury non c’è solo
uno scenario in cui non è facile orientarsi
generazioni emergenti, che seguono
la moda, ma ci possono rientrare anche
e soprattutto fare scelte strategiche,
logiche di approccio al brand diverse
altri settori, come per esempio il food,
Nascent Design, mettendo in campo una
da quelle che seguivano le generazioni precedenti. Non è una cosa così facile
THE MOST INNOVATIVE TRENDS
October 30 2018
soprattutto per i marchi della moda, che fino a poco tempo fa non ragionavano in questi termini: “hanno sempre seguito una logica di stile, sono sempre stati più impegnati a cercare un proprio stile”. Oggi, i target scelgono un brand non solo in funzione del prodotto, ma soprattutto in base a quello che il brand significa e
La Triennale di Milano
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Advertiser Communication Strategies
IN CREATIVITY AND DESIGN
rappresenta. Non si tratta, quindi, più di un fatto solo stilistico, ma di un approccio più ampio, di attitudine e di modalità di scelta. Una volta era il brand che definiva
FASHION
i codici e il consumatore li sposava, ora è esattamente il contrario: sono i brand che sentono l’urgenza di comprendere e in una certa misura di adattarsi ai codici dei consumatori. Tant’è vero che molti brand che, in passato, hanno avuto molto successo, oggi si trovano in una fase di nuova ripartenza. Si è esaurito un filone. Sempre più spesso, la ripartenza si esprime attraverso un’attività di rebranding, che non costituisce solo un cambio di pelle, ma anche un cambio
NEXT DESIGN PERSPECTIVES 2018
attitudinale del brand stesso.
UNO SGUARDO SUL FUTURO CHE È GIÀ OGGI
Narrare storie a cui
I brand oggi hanno sempre di più l’esigenza di comprendere un realtà
il consumatore si sente legato
fluida, dinamica e in continua evoluzione, la cui caratteristica principale
Proprio perché le logiche di acquisto non
spesso è la natura intangibile e sfuggente, dai tratti molto sfocati.
sono più strutturate come una volta - oggi
A partire da queste considerazioni, Nascent Design ha realizzato
si può decidere di avere un’esperienza
il concept visivo e la comunicazione di Next Design Perspectives
di acquisto in qualsiasi momento,
2018, evento ideato da Altagamma in partnership con Fiera Milano e
semplicemente perché si può accedere a
Agenzia ICE e con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di
un negozio online da un cellulare mentre
Salone del Mobile Milano e de La Triennale di Milano, che si svolgerà
si sta aspettando un tram - e perché le
il 30 ottobre alla Triennale di Milano. “Si tratta di un evento con un
relazioni, le comunicazioni, la trasmissione
taglio profondamente internazionale - come ha dichiarato Andrea Illy,
di messaggi e di stimoli avvengono senza
Presidente di Altagamma – e che metterà a fuoco i trend che avranno
seguire periodicità stabilite e in contesti
forti impatti sui prodotti e sulle strategie delle imprese creative di
indefiniti, c’è da parte dei brand, anche di
settori come il design, la moda, l’alimentare, la nautica e l’ospitalità”.
quelli dell mondo fashion, una ricerca di
Un “momento” di riflessione in cui si cercherà di ampliare lo
opportunità d’interazione, di relazione, di
sguardo verso quello che accadrà nel prossimo futuro e che, già,
contatto non convenzionali.
inevitabilmente, ha ripercussioni sull’oggi.
Ma anche davanti a questa possibilità
“Next Design Perspectives 2018 - sottolinea Max Bosio - sarà un
di innescare una relazione in qualsiasi
evento unico a Milano in cui, grazie anche alla collaborazione con la
momento e situazione, la comunicazione
società inglese WSGN, società internazionale specializzata nel trend
deve basarsi sulle storie, storie vere,
forecasting, si parlerà di stili di vita e di tendenze. La “sfocatura”, che
reali, concrete, sostenibili e non artefatte,
è il segno iconico dell’identità visiva, interpreta letteralmente l’essenza
costruite da altri in funzione di una
dell’evento che si proietta in un futuro ancora difficile da afferrare e
strategia di comunicazione.
- quindi - da mettere a fuoco”. Il logo ideato da Nascent Design per
Il nuovo consumatore compra un prodotto
l’evento, sintetizza la genesi della scoperta e del processo proattivo
soprattutto perché quel prodotto lo lega a
della conoscenza che procede spesso da un magma confuso di
una storia. Una storia per lui interessante.
intuizioni fino a una finale illuminazione.
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’imprevedibilità diventa prevedibile
Le tecnologie e le applicazioni di intelligenza artificiale aumentano le capacità previsionali del marketing, anticipando con crescente precisione le aspettative dei consumatori sulla base dei comportamenti precedenti. E la maggiore capacità di elaborazione dei dati affinerà i modelli predittivi consentendo l’elaborazione di strategie mirate, la realizzazione di campagne rilevanti e personalizzate, la raccolta di risultati sempre più incoraggianti. Articolo di Laura Franconi
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PREDICTIVE MARKETING
L
a maggior parte dei marketer è convinta che una delle leve che consentirà di acquisire e mantenere competitività, nel prossimo biennio, sarà il predictive marketing. Uno studio realizzato da Forrester per conto di Sizmek, infatti, afferma che l’82% degli uomini di marketing considera fondamentale questo approccio. Ciononostante, solo un 30% di quanti rivestono tale ruolo si affida, a oggi, a strumenti di questo tipo. Non solo, a fronte di un 84% di marketer che ambirebbe a un programma capace di imparare da ciascuna interazione con i consumatori, ottimizzando così la propria strategia, il 63% è ancora impossibilitato nella personalizzazione delle campagne rivolte ai singoli utenti. “Meno di un terzo dei responsabili marketing usa attualmente i dati di cui dispone per comprendere le necessità dei propri clienti”, ha rilevato Enrico Quaroni, Managing Director Italy di Sizmek. “Ciò non accade perché essi non riconoscano il valore del predictive marketing, bensì perché sono ostacolati da barriere come la mancanza di competenze digitali, comprensione e tempo. I prossimi anni saranno essenziali per i brand: quelli che useranno il predictive marketing per analizzare, organizzare e sfruttare la grande quantità di dati in loro possesso per creare relazioni significative con i consumatori prospereranno. Chi non sarà in grado di tenere il passo con l’evoluzione tecnologica, invece, faticherà a sopravvivere”. A supporto di quanti ritengono indispensabile cercare di anticipare gli eventi, ci sono i passi in avanti compiuti sul fronte dell’intelligenza artificiale e del machine learning. Grazie a questo tipo di applicazioni è possibile, e lo sarà con sempre maggiore precisione, comprendere le abitudini e le preferenze degli individui. Una competenza fondamentale per orientare le scelte delle aziende in merito all’elaborazione delle proprie strategie di comunicazione, marketing e di vendita, e, prima ancora, per la messa a punto degli stessi prodotti o servizi. È dalla conoscenza del consumatore e dei suoi comportamenti che deriva la capacità di proporre soluzioni significative per il target, personalizzate in funzione dei bisogni espressi e latenti, destinate a creare appeal e a farsi scegliere rispetto a una concorrenza sempre più agguerrita e meno diversificata. D’altra parte, sempre in base alla ricerca promossa da Sizmek, tra quanti da almeno due anni si stanno affidando al predictive marketing, supportato da intelligenza artificiale, il 69% afferma di riuscire a produrre messaggi più rilevanti e personalizzati e il 57% sostie-
ne di riscontrare tassi di conversione più alti e un ROI maggiore per le attività di marketing. Comprendere il valore del consumatore nel tempo In un mercato in cui l’importanza dei dati e della loro applicazione, già oggi acquisita a tutti i livelli, risulterà decuplicata nell’arco di pochi anni, si affinerà anche la misurazione del Customer Lifetime Value, ovvero la valutazione del guadagno che il cliente può generare nel tempo. Spostando l’attenzione dall’acquisizione di nuovi clienti al mantenimento di quelli già in essere, infatti, il CLV consente all’azienda di trarre indicazioni in merito agli andamenti del proprio business sul lungo periodo. Sebbene questa metrica, a oggi, venga utilizzata correttamente da poco più del 40% delle imprese, soprattutto a causa della difficoltà di interazione tra i diversi comparti aziendali, se ne può ipotizzare una rapida diffusione tra le pratiche di marketing utili a prevedere il valore di ogni singolo utente e a sviluppare campagne capaci di migliorare le interazioni future con i consumatori. Grazie agli analytics, sempre più usati in un’ottica integrativa e interfunzionale, sarà via via possibile effettuare una predictive analysys basata non solo sull’osservazione dei fenomeni, ma anche sulla comprensione delle motivazioni che li hanno generati. In tal modo diventerà più agevole anticipare le mosse per prevenire, correggere, risolvere le problematiche evidenziate. Intelligenza artificiale e psicologia La componente tecnologica è fondamentale e indispensabile per sviluppare un’analisi di tipo predittivo, che si basa sulla raccolta, l’analisi, l’integrazione e la lettura di quantità esorbitanti di dati. Il tutto amplificato e velocizzato dall’intervento delle applicazioni di intelligenza artificiale. Accanto a ciò, acquisisce un peso crescente l’ipotesi molto promettente di un approccio più “psicologico”, complementare a quello tradizionale, capace di supportare le decisioni dei marketer partendo dall’individuazione e comprensione degli elementi che più influiscono sulla percezione degli individui, sollecitando il loro interesse e spingendoli all’acquisto. Un approccio che diventa tanto più utile quanto più aumentano gli stimoli a cui il consumatore è sottoposto e diminuisce la sua capacità di attenzione. L’elaborazione di contenuti il più possibile personalizzati e rilevanti, esposti con un linguaggio empatico, attraverso i canali idonei e nei momenti giusti è, dunque, www.advertiser.it
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
il frutto di un insieme di tecniche e abilità destinate a perfezionarsi costantemente e velocemente. “Non è più necessario provare a indovinare”, osserva ancora Enrico Quaroni. “Ora possiamo usare una combinazione di dati di prima e terza parte per individuare le persone che saranno interessate ai nostri prodotti e servizi. Inoltre, le piattaforme self-service offrono funzionalità di creatività dinamica, che producono pubblicità di dimensioni e formati diversi per tutti i principali dispositivi senza bisogno di intervento umano. Il processo di Dynamic Creative Optimization seleziona il prodotto con maggiori probabilità di avere successo, lo posiziona nella pubblicità giusta nel momento migliore per l’utente, e lo fa migliaia di volte ogni secondo”. Gestire l’imprevedibilità del consumatore Va pur detto che il consumatore mantiene una dose di imprevedibilità. Pensiamo agli esempi di marketing che si sono tradotti in flop, pur essendo partiti da premesse allettanti. È stato il caso dei Google Glass o della tecnologia 3D applicata al televisore domestico, per citarne solo due tra molti. Nel contempo ci sono altrettanti settori in cui è tuttora arduo prevedere la direzione che assumeranno le preferenze dei consumatori. Difficile dire, ad esempio, se e quando prenderanno piede le automobili a guida autonoma, o l’abitudine a 60
Advertiser Communication Strategies
effettuare la spesa online in ambito alimentare, o le potenzialità di applicazione del second screen. Per fare fronte all’imprevedibilità del consumatore, le aziende investono in ricerca e tecnologia. Alessandro Perego, Professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, prospetta tre soluzioni possibili, in parte anche complementari. La prima prevede la capacità di orientare le preferenze dei target seguendo modelli di innovazione technology-push o design-driven. Accade che un’azienda lanci un prodotto o un servizio che inizialmente risulta poco comprensibile al consumatore. Pensiamo alla freddezza nei confronti dello stesso iPhone o, per rimanere in casa Apple, allo stupore rispetto ai primi store che proponevano il negozio come spazio per testare il prodotto prima ancora che per acquistarlo. Il secondo approccio all’imprevedibilità del consumatore è quello che cerca di adattarsi alle aspettative di quest’ultimo, con soluzioni sempre più user friendly e dando un crescente ascolto ai feedback che provengono dal mercato. Infine, e qui torniamo all’inizio, la terza via è quella di affinare le tecniche predittive, affidandosi a big data analysis e al neuro/bio marketing. Ciò significa capitalizzare i dati raccolti sui comportamenti d’acquisto, effettuare prospetti basati sulle intention to buy, assumere un approccio programmatico, ricorrere alle tecniche derivate dalle bio-scienze.
PREDICTIVE MARKETING
YOUNG DIGITALS PREVEDERE IL SUCCESSO CON I DIGITAL ANALYTICS Grazie all’osservazione dei comportamenti sulle piattaforme digitali, Young Digitals crea un algoritmo predittivo di Digital Intelligence in collaborazione con The Space Cinema.
Alberto Canazza Head of Strategy & Innovation Young Digitals
“Sicuramente quando si parla di prevedere
sifica al box office, sinora con un’ottima
comportamenti e preferenze delle persone
coincidenza.
PIÙ VICINI AI CLIENTI
è pressoché impossibile una totale attendibilità”, esordisce Alberto Canazza, Head
Che ruolo ha oggi la Digital Business Intel-
of Strategy & Innovation di Young Digitals.
ligence nella elaborazione delle strategie
“Ma è proprio la sintesi e l’integrazione tra
delle aziende?
diverse fonti di dati espressi con autenticità
Sempre più importante e ancora troppo
nel comportamento digitale, insieme all’ap-
poco sviluppata. Per anni il lavoro di ascolto
prendimento continuo dell’algoritmo di
e interpretazione dei dati digitali si è asse-
analisi, a permettere un risultato che fino a
stato su servizi classici di web listening e
oggi è sempre stato molto affidabile”.
analytics, che spesso sono anche diventati
LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DI THE SPACE CINEMA
obsoleti, sorpassati dall’evoluzione delle Come nasce il modello da voi elaborato
piattaforme e degli usi digitali, anzi omni-
assieme a The Space Cinema?
channel, degli utenti. Oggi è possibile lavo-
Nasce dalla collaborazione e dalla condivi-
rare con molta più profondità, non secondo
sione degli obiettivi strategici con il team di
metodi standardizzati al 100% o con sof-
“Nel nostro mercato, per stimare il risul-
The Space. Cerchiamo infatti di sviluppare
tware totalmente automatici, certo, ma con
tato di un film ci si affida all’esperienza
sempre una partnership che ci porti a lavo-
la costruzione di sistemi custom sulla base
e allo studio delle performance medie
rare su obiettivi strategici più ampi del sin-
delle esigenze e delle peculiarità di ciascun
che film simili hanno avuto in preceden-
golo progetto di comunicazione. Con The
business. Accediamo così a informazio-
za anche in altri paesi”, spiega Tomma-
Space c’era l’esigenza di comprendere qua-
ni veloci, attendibili e autentiche, poiché
so Chiesa, Head of Digital and CVM di
le fosse il grado di aspettativa del pubblico
espresse nell’utilizzo spontaneo dei canali
The Space Cinema. “I valori finali, però,
di riferimento rispetto ai vari film che si
digitali e non nelle tradizionali situazioni di
possono essere molto diversi da quelli
volevano proporre, in modo da permettere
sollecitazione e osservazione.
attesi, influenzati da fattori imprevedibi-
l’ideazione di iniziative ed eventi particolari
li. Ad esempio, potrebbe esserci interesIl modello da voi utilizzato può essere ap-
se per un film ma non abbastanza per
plicato a altri ambiti merceologici?
uscire di casa e andare a vederlo al ci-
Qual è il suo funzionamento, dalla raccolta
Non vediamo limiti merceologici. L’utiliz-
nema. The Space Cinema sta mettendo
di dati alla fase di analisi, fino all’affina-
zo più prossimo è nel settore del gioiello,
in atto una trasformazione digitale con
mento dei risultati?
dell’accessorio e del food. Immaginiamo di
l’obiettivo principale di porre in primo
Si tratta di un sistema in grado di racco-
poter scegliere il prodotto di punta della
piano il cliente con le sue passioni e i
gliere feedback rispetto ai titoli in prossima
comunicazione della nuova collezione indi-
suoi gusti. Grazie alle nuove tecnologie
uscita da un numero variabile di fonti, nor-
viduando la referenza che piacerà di più, o
digitali come il social listening o l’intelli-
malizzare i valori, renderli attendibili depu-
di poterne alzare il prezzo di qualche punto
genza artificiale e grazie a partner come
randoli dall’effetto di fattori terzi condizio-
percentuale o, ancora, di proporre un nuovo
Young Digitals, stiamo cominciando
nanti, dare a ciascuno un peso determinato
prodotto alla distribuzione A cura di sostenendolo
a ottenere i primi risultati. La strada è
dall’attendibilità del parametro dimostrata
con un’analisi avanzata Massimo che Bolchi ne prevede il
lunga ma siamo convinti sia quella giu-
nel tempo, per arrivare a rispondere alla do-
successo perché l’ha già “testato” con cen-
sta per stare sempre più vicini ai clien-
manda “Qual è il film maggiormente atteso
tinaia di migliaia di consumatori. Altri ambiti
ti, cogliere le loro richieste e proporre
dal pubblico fra quelli in uscita?”. I risultati
interessanti sono quelli legati agli insight
esperienze e iniziative sempre più sor-
dell’analisi sono poi confrontati con la clas-
per lo sviluppo di nuovi prodotti.
prendenti”.
legati proprio a determinati titoli.
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
EMOTIVA PREVEDERE I COMPORTAMENTI D’ACQUISTO UTILIZZANDO L’AFFECTIVE COMPUTING Le emozioni guidano il 90% dei comportamenti umani, compresi quelli d’acquisto. La capacità di analizzare, comprendere e ottimizzare l’impatto emotivo offre la possibilità di valutare il grado di efficacia di una campagna e massimizzarne il ritorno sugli investimenti.
sotto: Lorenzo Corbo Andrea Lori e Andrea Sempi Founder Emotiva
Fondata nel 2017 da Lorenzo Corbo, Andrea Lori e Andrea Sempi, Emotiva è la prima società in Italia specializzata nell’analisi, valutazione e ottimizzazione delle risposte emotive delle persone. Il tutto in tempo reale attraverso l’intelligenza artificiale e il deep learning che permettono di analizzare le risposte del target senza l’utilizzo di questionari cognitivi. “La nostra mission è quella di analizzare le emozioni dei consumatori per offrire alle aziende un supporto nell’elaborazione delle proprie strategie di marketing”, spiega Andrea Lori. “Conoscere i meccanismi che guidano i comportamenti d’acquisto consente di prevenire o correggere eventuali errori delle modalità di comunicazione di brand e prodotti, con evidenti vantaggi in termini di Roi”. Il vostro posizionamento si basa su un ap-
rio, punto vendita, musica, profumo o sapo-
strumento efficace ed efficiente, in quanto
proccio al marketing decisamente innova-
re), sia solo in minima parte, meno del 10%,
consente di intervenire sulle decisioni di
tivo; cosa vi ha spinti in questa direzione?
frutto di un’attenta e razionale analisi di costi
marketing a monte dell’investimento media.
I processi decisionali violano sistematica-
e benefici. Qual è la metodologia attraverso la quale
mente i principi della razionalità; affidarsi quindi solo alla parte cognitiva nell’elabora-
In che modo l’analisi delle emozioni può
siete in grado di valutare la componente
zione delle proprie valutazioni non può che
essere impiegata in termini di predictive
emotiva dei comportamenti degli individui
essere fuorviante. L’essere umano è a tutti
marketing?
e quindi di tradurre tali osservazioni in indi-
gli effetti un algoritmo biologico; potendo
Partendo dal presupposto che le emozioni
cazioni concrete?
computare quindi attraverso l’intelligenza
si palesano attraverso espressioni universal-
La metodologia si chiama ECO (Emotional
artificiale le sue reazioni a breve, consideran-
mente condivise, a prescindere da etnia, cul-
Conversion Optimization) ed è contraddi-
do che oggi e sempre di più nel futuro il ruo-
tura o sesso, l’osservazione e la misurazione
stinta da tre fasi: analisi, valutazione e otti-
lo dell’intelligenza artificiale sarà primario,
delle reazioni degli individui di fronte a uno
mizzazione.
arriveremo ad algoritmi capaci di capire noi
stimolo consentono di stabilire l’impatto che
Il processo di analisi Emotions Analitycs è
stessi meglio di quanto possiamo fare noi.
questo produrrà su un determinato pubbli-
frutto della partnership esclusiva con Nvi-
Le neuroscienze e in particolare la neuroe-
co. In tal modo, sottoponendo A cura di un campione
so, società svizzera prossima alla quotazio-
conomia, che studia il funzionamento del-
rappresentativo Massimo del target Bolchi di riferimento a
ne sul mercato azionario australiano e una
la mente umana in relazione alle decisioni,
uno stimolo, è possibile valutarne il grado di
delle principali aziende di intelligenza artifi-
hanno ormai ampiamente dimostrato come
efficacia e individuare nel caso gli interventi
ciale e deep learnig per rilevare e prevedere
la risposta delle persone di fronte a uno sti-
che sarebbe opportuno effettuare in funzio-
con precisione i comportamenti umani at-
molo (prodotto o concept, spot pubblicita-
ne delle esigenze dei clienti. Si tratta di uno
traverso la computer vision. Utilizzando un
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Advertiser Communication Strategies
PREDICTIVE MARKETING
EMOTION ANALYTICS & INTENTION TO BUY L’87% dei consumatori che ha un alto coinvolgimento emotivo verso un brand, dimostra una maggiore intention to buy anche ripetuta, rispetto al 13% dei consumatori che ha avuto un basso impatto emotivo.
13%
87%
Fonte: Emotiva - 2018
software di 3D Facial Imaging ormai speri-
lungo tutto l’arco temporale, secondo per
il messaggio in termini di linguaggio, di tono
mentato in più di 20 Paesi e basato su uno
secondo, segnalando cadute attenzionali,
di voce, di contenuto, di modalità di veicola-
storico di oltre 25 milioni di volti analizzati
la presenza o assenza di moti di sorpresa,
zione media e target di riferimento.
e a sofisticati algoritmi di intelligenza arti-
i momenti di maggiore o minore gradimen-
ficiale, i micro movimenti dei muscoli fac-
to e, quindi, eventuali problemi presenti nel
Qual è la correlazione tra l’impatto emotivo
ciali coinvolti nelle espressioni vengono
video. Per aumentare ulteriormente l’accura-
e intention to buy?
computati e aggregati; punto di arrivo è il
tezza dei dati viene fatta un ulteriore valuta-
Un dato importante, emerso dall’analisi di
profilo emotivo generato dallo stimolo sul
zione, quella emotivo-comportamentale sul
128 video, che merita sicura attenzione da
target di riferimento ed espresso attraverso
contenuto del video nella quale si analizza-
parte delle aziende è che la correlazione tra
un grafico cartesiano rappresentante le sei
no, tra le altre cose, anche le espressioni de-
impatto emotivo e intention to buy è mol-
emozioni primarie. L’analisi viene fatta su un
gli attori per verificare la coerenza emotiva
to stretta. Ben l’87% dei consumatori che ha
panel selezionato in modo semplice e veloce
espressa rispetto al messaggio comunicato.
avuto un alto impatto emotivo ha dimostra-
svolgendosi tutto online e in cloud. L’utente
Proprio nella fase di valutazione vengono
to una maggiore propensione all’acquisto
riceve un link del video soggetto dell’anali-
calcolati vari KPI tra cui l’ECO Score (Emo-
del prodotto. Altre informazioni interessanti
si che potrà poi visionare comodamente a
tional Conversion Optimization Score) un va-
che scaturiscono dalle analisi Emotiva sono
casa, evitando tutti i bias di contesto tipici
lore numerico di sintesi che esprime il grado
quelle relative all’attenzione dimostrata ver-
dei focus group. Con una normale webcam
di efficacia della comunicazione, molto utile
so un determinato video, ad esempio i dati
vengono registrati in real time i dati relati-
anche nella comparazione di diversi stimoli
sociodemo ci dicono che la fascia di età tra
vi alle micro espressioni facciali. Le reazioni
per individuare a colpo d’occhio quello più
i 5-15 anni è soggetta a un impatto emotivo
avvengono sotto la soglia di consapevolez-
performante. L’ultima fase, l’ottimizzazione,
piuttosto elevato (superiore del 50% rispet-
za e quindi privi di bias cognitivi evitando
viene elaborata in base ai dati dei due step
to a un target adulto) che però si esaurisce
in questo modo l’intervento razionale che
precedenti e mette in luce tutti gli interventi
entro i primi 6-7 secondi di visione. È noto
caratterizza tutti i questionari post visione
da operare per ottimizzare l’impatto emoti-
che un video breve riesca a performare
dello stimolo. La seconda fase, è la valuta-
vo della comunicazione per massimizzarne
maggiormente rispetto a uno più lungo, ma
zione. Il grafico delle curve emotive relativo
il ritorno sugli investimenti. In base alle evi-
a oggi nessuno aveva misurato quale fosse il
alle sei emozioni primarie viene analizzato
denze, infatti, si potrà decidere di modificare
reale impatto emotivo.
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DOSSIER
Coinvolgere i consumatori on the go L’evoluzione digitale ha rivoluzionato in tutti i suoi aspetti il comparto, avvantaggiato dalla possibilità di coniugare alla tecnologia la mobilità, di sfruttare l’interattività degli schermi e di proporsi alle aziende come mezzo capace di raggiungere un consumatore on the go. Articolo di Laura Franconi
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DIGITAL OUT OF HOME
GRANDI STAZIONI RETAIL E ADFORM
DIGITAL OUTDOOR E MOBILE MARKETING PROXIMITY Grandi Stazioni Retail, il principale network italiano di Digital Out Of Home nelle 14 maggiori stazioni ferroviarie italiane, ha realizzato la campagna per Rockin’1000, la più grande Rock band al mondo, in occasione del Rockin’1000 That’s Live 2018. Si tratta del quarto evento italiano targato Rockin’1000, ideato nel 2015 da Fabio Zaffagnini, che ha visto esibirsi all’unisono 1.500 musicisti presso lo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Per per la campagna di DOOH sviluppata in concomitanza di questa operazione, Grandi Stazioni Retail ha scelto Adform, piattaforma ad-tech full stack, come partner tecnologico. L’iniziativa, della durata di due settimane, ha voluto coniugare il DOOH con il mobile e la prossimità al cliente facendo leva su 355 impianti GoTv, 8 Maxi Led e 108 Digimupi, nonché sulla piattaforma buy side di Adform.
L’attività di coinvolgimento
e ingaggio del target ha avuto luogo sia sui canali social di Rockin’1000 sia fisica-
gli utenti hanno potuto accedere alla pagina
gitudine: grazie alla tecnologia basata su
mente sul territorio, portando l’esperienza
con gli sconti sul sito di prevendite online
GPS, infatti, alla location fisica viene ap-
in un mondo “phigital” e amplificando così
ufficiali. L’intera operazione è stata esegui-
plicato un raggio intorno al quale è pos-
i contenuti. In questo modo, i viaggiatori
ta utilizzando la piattaforma di Adform
sibile intercettare i device in tempo reale,
in passaggio dalle stazioni di Milano Cen-
che ha integrato la sua buy side platform
consentendo in questo modo di raggiun-
trale, Torino Porta Nuova, Bologna Centrale,
nei sistemi di inventory di Grandi Stazioni
gere un target mirato e geolocalizzato.
Roma Termini e Firenze Santa Maria Novella,
Retail, consentendo a Rockin’1000 di se-
La sinergia tra la soluzione di DOOH e le
hanno potuto approfittare di una promozio-
lezionare le posizioni Out Of Home su cui
campagne di proximity marketing, gestite
ne esclusiva a loro dedicata sull’acquisto dei
desideravano investire sulla base di cia-
tramite la piattaforma di Adform, ha por-
biglietti, attraverso mobile e QR code: navi-
scuna impression. La soluzione hyperlocal
tato a un risultato di 1.500.000 impression
gando su internet con il proprio smartphone
targeting offerta da Adform permette di
su un environment di prevalenza mobile e
all’interno delle stazioni e cliccando sul ban-
targetizzare il punto fisico sia attraverso
inapp erogate a oltre 8.5 milioni di contatti
ner di Rockin’1000 comparso sullo schermo,
l’indirizzo, sia attraverso latitudine e lon-
esposti alla campagna DOOH.
N
egli ultimi anni, il mercato del Digital Out Of Home è cresciuto in maniera significativa, sia in termini di offerta di impianti digitali, sia di valore del relativo mercato. Gli schermi sono ormai presenti non più solo in ambienti chiusi come metropolitane, aeroporti, stazioni, centri commerciali ma anche nel contesto urbano, per le strade cittadine. Questo è particolarmente evidente in una località come Milano in
cui sempre più spesso ci si imbatte in impianti digitali di diverso formato e dimensione che sono diventati parte integrante dell’ambiente cittadino. “Dal 2013 al 2017 stimiamo un incremento complessivo di impianti digitali pari al 30% e il trend è destinato a continuare, anche se a un passo inferiore”, osserva Alberto Cremaschi, Managing Director di Kinetic. “Contestualmente, si è intensificato l’interesse dei clienti che, nello stesso periodo, ha determinato un aumento del www.advertiser.it
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DOSSIER
DIGITAL SIGNAGE
PERSONALIZZAZIONE E FLESSIBILITÀ iDD Magazine è il primo magazine digi-
proprio Davide Mondo, AD di Mediamond,
parnter del Distretto, la società energeti-
tal OOH, studiato per essere diffuso sui
che spiega l’importanza della crossmedia-
ca che attraverso i suoi servizi interpreta i
video-wall urbani, impianti fino a oggi
lità di questo progetto. “Questa operazio-
temi dell’innovazione applicandoli al con-
usati esclusivamente per veicolare infor-
ne per noi rappresenta il completamento
cetto di sostenibilità e di fruizione degli
mazioni pubblicitarie. Il lancio prosegue il
di un percorso che è iniziato sul digitale ed
spazi condivisi delle città. Dal 7 al 31 otto-
progetto avviato con iDD Innovation De-
è proseguito nell’ottica dell’integrazione”.
bre, ad esempio, renderà iconica la “Nuova
sign District, uno spazio fisico coinciden-
Il progetto dà vita a una nuova concezione
Milano” con LightHenge, una installazione
te con l’area della “Nuova Milano”, in cui
di magazine, centrato sull’uso di immagini
di luci e suoni che rende scenografica e
cittadini, aziende e creativi possano tro-
e video, capace di ingaggiare l’attenzione
condivisa l’idea di energia urbana, realiz-
vare spazi di condivisione, promozione e
dell’individuo in maniera dinamica, portan-
zata in collaborazione con Studio Boeri
socialità.
I temi del Magazine si focaliz-
do informazioni e contenuti mirati in tempi
per la Design Week 2018.
zeranno principalmente in ambito lifestyle,
rapidi e con un linguaggio smart. iDD Ma-
iDD Magazine sarà fruibile sugli impian-
fashion&beauty, design, food, offrendo ai
gazine, infatti, comunica con un consuma-
ti situati nei punti chiave della città: da
cittadini informazioni sui trend più attuali.
tore in movimento sperimentando nuove
piazza Gae Aulenti a piazza San Babila, da
In particolare, il settimanale sarà alimen-
forme di engagement con la città. Il pro-
corso Buenos Aires a piazza Cavour, da via
tato da contenuti prodotti da alcuni brand
getto conta sul supporto di Edison, main
Tortona a CityLife.
del Gruppo Mondadori, tra cui Grazia, Icon, Donna Moderna, Icon Design, Interni, CasaFacile, Sale&Pepe e Giallo Zafferano. A questi si aggiungeranno contenuti relativi agli eventi cittadini e alle settimane tematiche del palinsesto “Yes Milano” per coltivare l’attrattività della città presso il più largo pubblico. I contenuti, strutturati in clip video da quindici secondi, sono studiati in funzione del supporto che li ospita e del tipo di fruizione. IDD Magazine rappresenta un’innovazione che modificherà sensibilmente il mondo dell’Out Of Home, grazie a un piano editoriale studiato per creare engagement con un pubblico ampio ed eterogeneo. D’altra parte, da Times Square a New York, a Shibuya a Tokyo, a Piccadilly Circus a Londra, i billboard digitali sono parte dell’architettura urbana, un landmark distintivo e riconoscibile. Milano si aggiunge a questi precedenti, consolidando un’immagine dinamica e cosmopolita. iDD Magazine sceglie Piazza Gae Aulenti, nel cuore di iDD innovation Design District, e la sua “vela” come luogo simbolo di un nuovo modo di fare informazione e cultura. Un videowall dal design irregolare che, insieme ad altri nove schermi posizionati nelle zone più strategiche della città, raggiunge un’audience di 2.225.000 contatti al giorno, secondo una stima basata su dati Atm e di affluenza delle piazze. iDD Magazine è un progetto di Mediamond, Gruppo Mondadori e VG Pubblicità, ed è
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DIGITAL OUT OF HOME
40% degli investimenti sul Digital Out Of Home, quindi un andamento più che proporzionale rispetto all’offerta”. L’evoluzione digitale ha rivoluzionato in tutti i suoi aspetti questo comparto, avvantaggiato dalla possibilità di coniugare alla tecnologia la mobilità, di sfruttare l’interattività degli schermi e di proporsi alle aziende come mezzo capace di raggiungere un consumatore on the go. “Le radici dell’Out of Home sono la carta e la colla utilizzate per affiggere i manifesti; oggi parliamo di schermi di ultima generazione. È innegabile che siano stati fatti parecchi passi avanti”, interviene Carlo Grillo, Chief Operating Officer di Kinetic. “La digitalizzazione in corso ha portato non solo una qualità superiore ai messaggi dei clienti ma, soprattutto, delle potenzialità di pianificazione impensabili senza un supporto tecnologico avanzato. L’evoluzione del patrimonio Out Of Home combinata alla dotazione di infrastrutture tecnologiche da parte delle concessionarie ha permesso la nascita e l’affermarsi dell’acquisto automatizzato degli spazi in logica programmatica, superando alcune caratteristiche dell’affissione considerate limitanti: non si è più obbligati a pianificare un periodo preeterminato di 7/14 giorni, ma si può andare on air anche solo per un giorno o in una specifica fascia oraria e si possono gestire più soggettivi creativi all’interno della stessa campagna dando ai clienti l’opportunità di realizzare uno storytelling dinamico e coinvolgente”. La trasformazione che il settore dell’Out Of Home sta vivendo, dunque, avviene in un’ottica sempre più orientata
al dato. Diventano, pertanto, cruciali anche gli strumenti e le modalità di misurazione, comprensione e riorganizzazione del sistema. “A tale riguardo, le tecnologie per il conteggio e la stima delle persone intorno agli impianti OOH e DOOH, le cosiddette Opportunity To See, non mancano: dalle telecamere, agli impianti Wi-Fi fino al tracking degli ID. Quello che invece tutt’ora manca è uno standard che definisca metriche univoche per clienti e concessionarie e che guidi il comparto in un’unica direzione. Tutto l’ecosistema deve fare ulteriori passi avanti per superare l’attuale frammentazione e sfruttare al massimo l’efficienza del mezzo”. Anche l’approccio programmatico in ambito DOOH si sta via via delineando. Si tratta di un processo in itinere, anche se, più che di programmatic, si parla di “automazione della compravendita” degli spazi di DOOH. “Rispetto al passato, è senza dubbio un grande passo avanti per il mercato e per i clienti che possono realizzare pianificazioni più flessibili, dinamiche e misurabili. Una cosa è certa: per agevolare l’introduzione di questo approccio da parte sia delle concessionarie sia dei brand è necessario un grande lavoro di eucation, per far conoscere le dinamiche digital applicate all’OOH. Certamente, in linea con la ridefinizione delle tecnologie e delle potenzialità, il DOOH occupa un ruolo e uno spazio crescenti nelle strategie media degli utenti pubblicitari”. A dimostrazione del rilievo che viene dato al settore, Alberto Cremaschi ricorda la creazione, già a fine dell’anno scorso, di RealDOOH, un prodotto nato dalla stretta collaborazione con
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DOSSIER
DIGITAL SIGNAGE
PERSONALIZZAZIONE E FLESSIBILITÀ “La tecnologia LED, in termini di hardware, rappresenta indiscutibilmente una nuova frontiera per la trasmissione di immagini estremamente impattanti, contribuen-
Xaxis, l’outcome media company di GroupM, che consente agli utenti di acquistare spazi DOOH tramite DSP. “Questo ne ha ulteriormente agevolato l’inserimento all’interno delle strategie dei nostri clienti, già attratti dal DOOH in quanto intrinsecamente qualitativo e capace di distinguersi e farsi notare. Abbiamo anche pianificazioni 100% DOOH, come per Zalando che in primavera ha realizzato una campagna costituita unicamente da impianti digitali a presidio di più ambienti (centro città, stazioni, aeroporti, metropolitana), acquistati sia in modo tradizionale sia in modo automatizzato con RealDOOH per presidiare solo determinate fasce orarie della giornata e comunicare in modo più mirato ed efficace al target femminile urbano e dinamico. A supporto dell’inserimento nelle strategie media dell’OOH in tutte le sue declinazioni, DOOH compreso, Kinetic con GroupM e Ogilvy sta lavorando a LASOOH!, un progetto che si propone di rilanciare il ruolo pubblicitario della comunicazione Out of Home evidenziandone i punti di forza media e creativi. Alla base del progetto una campagna OOH multisoggetto pianificata in modo massiccio nell’area metropolitana milanese che rimanda a un sito per informarsi sul senso dell’operazione. Gli insight più rilevanti del progetto verranno presentati durante un evento che si terrà a ottobre”. In questo mercato in fermento, nel prossimo futuro non potremo aspettarci che nuove opportunità da questo media, sia in termini di tecnologie, sia di capacità di coinvolgimento del pubblico. “L’evoluzione ci sarà e dovrà comprendere una maggiore standardizzazione del mercato e uno sviluppo tecnologico a supporto, che permetta di sfruttare maggiormente le potenzialità del Programmatic insite nel mondo Digital, come ad esempio la possibilità di agganciare feed/trigger (es. meteo) alla pianificazione. Quello che sicuramente prevediamo è l’ampliamento dell’inventory disponibile in piattaforma, con l’ingresso di nuove concessionarie per permettere ai clienti di raggiungere più luoghi e più persone on the go. Kinetic sta lavorando attivamente su questo fronte a beneficio di tutto il comparto e della industry”. 86
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do al processo di branding e migliorando la customer experience e il customer engagement”, esordisce Alberto Masserdotti, Fondatore
di
DominoDisplay.com
e CEO del Gruppo Masserdotti. “Soluzioni di ultima generazione come i ledwall Samsung, che proponiamo online su DominoDisplay.com, offrono un’esperienza realistica e immersiva in qualsiasi condizione ambientale. Inoltre, la libertà di combinare i moduli dando vita a forme inedite adattabili alle superfici più particolari li rende un prodotto assolutamente innovativo, che rivoluziona la proiezione di messaggi digitali in formato extra large. In termini di software, invece, l’aspetto più interessante è strettamente legato al processo di digital trasformation che stiamo attraversando e che porta verso una progressiva e inevitabile interazione fra soluzioni large format come totem e display, digital signage e device mobili. Dalle grandi aziende alle PMI, dagli studi professionali alla Pubblica Amministrazione, dal retail alla ristorazione: tutti sono chiamati a rivedere processi operativi e modalità di interazione con clienti e fornitori attraverso l’adozione di tecnologie in grado di ottimizzare le risorse, gestire i processi in maniera più efficiente e favorire i flussi di comunicazione”. Cosa rappresenta il digital signage nelle strategie degli utenti? A livello più semplice possiamo affermare che il digital signage è strategico perché permette il totale controllo della comunicazione, targettizzando i messaggi in base al pubblico che si vuole raggiungere e programmando i contenuti in funzione delle diverse fasce orarie con la massima flessibilità. Basta un click per organizzare una campagna last minute o un’offerta lampo a sostengo delle vendite. A un livello più complesso, il digital signage rappresenta il primo step per dare il via a una
DIGITAL OUT OF HOME
I vantaggi sono commisurati alle specifiche caratteristiche di ogni singolo progetto di digitalizzazione. In linea di massima possiamo parlare di plus come la targetizzazione dei messaggi, l’engagement del consumatore, l’incremento delle vendite e il miglioramento della conoscenza delle abitudini di acquisto. Il DOOH, impattando sull’ambiente che viviamo, ha una forte valenza sociale; che considerazioni nascono da questa constatazione? La tecnologia digitale permette e facilita anche la realizzazione di progetti di comunicazione con valenza sociale. Domino Sistemi per esempio ha recentemente messo a punto un progetto di charity per un notissimo brand del mondo finance per il quale i totem sono stati utilizzati come hotspot per effettuare donazioni con la carta di credito. progressiva evoluzione tecnologica del pun-
pio, ai sistemi Apple Pay ci troviamo di fronte
In casi come questo la tecnologia applicata al
to vendita, che va dall’installazione di un to-
a una rivoluzione digitale che non sostituisce
sociale permette di semplificare meccanismi
tem multimediale all’integrazione di sistemi
una comunicazione, ma permette semplice-
e procedure che a livello analogico risulte-
di pagamento con i monitor digitali. Il tutto
mente di implementare in un device di uso
rebbero più complesse e macchinose.
con l’obiettivo di offrire al cliente una shop-
comune un servizio di pagamento. Oggi uti-
ping experience sempre più multicanale.
lizziamo tutti abitualmente smartphone e ta-
Cosa ci riserverà il futuro del Digital Out Of
blet sempre più performanti, integrabili con
Home?
In che misura oggi è possibile personalizza-
una vasta gamma di servizi, dai più funzionali
Andremo verso forme di integrazione e mi-
re, modificare e monitorare la comunicazio-
a quelli più ludici, fino a quelli comunicativi
surazione digitale sempre più spinta e appro-
ne?
come i visori di realtà aumentata. Le tecno-
fondita, che coinvolgerà progressivamente
Direi al 100%. Grazie alle tecnologie digita-
logie di ultima generazione diventano quindi
anche il mondo dei social network. I target
li oggi non solo i messaggi possono essere
sempre più accessibili e facili da gestire, dan-
di riferimento potranno essere identificati e
personalizzati e modificati infinite volte, ma
do vita a vere esperienze multicanale.
clusterizzati in base a ciò che veicolano onli-
l’intera comunicazione può essere misura-
ne, indagandone abitudini, gusti e passioni,
ta al millimetro. Esistono moderni sistemi di
Che vantaggi si possono perseguire in ter-
permettendo una profilazione dei contenuti
analisi della penetrazione del messaggio che
mini di brand awareness e di business?
sempre più one-to-one.
permettono, ad esempio, di contare quante volte un utente prende in mano un appendino per capire poi le dinamiche che lo portano o meno alla decisione d’acquisto. La rivoluzione digitale che ha investito il mondo della comunicazione consente ai diversi canali di interfacciarsi e dialogare tra loro: che tipo di progetti è possibile realizzare in tal senso? Non c’è limite all’integrazione tecnologica, soprattutto perché si tratta di un processo che non è finalizzato a sostituire la carta stampata, ma rappresenta un’evoluzione digitale globale che va dall’inizio alla fine della customer experience. Se pensiamo, ad esem-
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DOSSIER
CLEAR CHANNEL OUT OF HOME: ONE-TO-MANY, ONE-TO-YOU Flessibilità, misurabilità e creatività ad hoc: sono questi i punti chiave dello sviluppo, attuale e futuro, del mezzo. Resi possibili dalle due componenti che più segneranno lo sviluppo dell’Out Of Home: crescita del digitale e tecnologia data-driven.
Carlo Rinaldi Marketing & Innovation Director Clear Channel Italia
“L’Out Of Home è un mezzo che piace sempre di più alle aziende e che sta vivendo una fase di forte accelerazione in chiave Programmatic o, come diciamo nel linguaggio outdoor, Automatic Sales”, esordisce Carlo Rinaldi. “A segnare il futuro dell’OOH saranno proprio le due componenti, digitale e tecnologia datadriven, che consentiranno di disporre di creatività flessibili guidate da ricchi dati sul pubblico. I punti chiave per noi sono principalmente tre: flessibilità, misurabilità
the go” presente in determinati luoghi.
GPS, di monitorare il traffico che transita
e creatività pensata ad hoc per l’OOH”.
L’automazione porta con sé l’ulteriore
in prossimità di ogni singolo impianto;
valore di poter gestire più soggetti creativi
identifica il numero di persone che
Il passaggio dell’OOH al digitale e quindi
all’interno della stessa campagna dando
transitano davanti all’impianto e il numero
all’automatizzazione permette una
così ai clienti l’opportunità di creare uno
di persone potenzialmente interessate a
razionalizzazione dei modelli di gestione
storytelling dinamico e ingaggiante.
un determinato evento e/o promozione;
e di vendita degli spazi. Con quali
consente anche la possibilità di un
conseguenze per gli investitori?
Il digitale consente anche un dialogo
retargeting in giorni e orari successivi,
Le Automatic Sales costituiscono per l’Out
tra canali e device diversi tra loro, in
sfruttando il tracciamento degli ID degli
Of Home una straordinaria opportunità
un’ottica sempre più omnichannel. Quali
smartphone precedentemente transitati in
di trasformazione e per Clear Channel
potenzialità si aprono in tal senso?
una delle zone oggetto della campagna.
un nuovo approccio che tiene conto
Il 2018 è l’anno dell’accelerazione sul piano
delle esigenze dei clienti, in quanto la
della complementarietà con tutti gli altri
Oggi i dati sono alla base di ogni logica di
sua flessibilità semplifica enormemente
canali, primi fra tutti mobile e social, in una
comunicazione. Come focalizzate i target
l’acquisto dell’OOH, dà ai clienti una
logica di responsabilità e servizio. Moohbile
e come certificate le audience dei vostri
soluzione tailor-made e consente
è un esempio tangibile di omnichannel
mezzi?
un’attendibile e accurata misurazione della
dove i veri protagonisti sono il Mobile, che
È sempre più importante conoscere la
campagna adv in tutte le sue fasi.
in questi anni sta crescendo in maniera
propria audience in profondità. Da tempo
Proprio le Automatic Sales rappresentano,
esponenziale, e l’OOH. È una soluzione
Clear Channel persevera, sia nei comitati
per il nostro mezzo, un ulteriore supporto
cross media che combina la capillarità degli
tecnici sia con piattaforme ad hoc, la sua
tecnologico che permette di utilizzare
asset di Clear Channel con piattaforme
ricerca della misurazione delle audience per
pienamente il Digital. Inoltre, queste
ad hoc di tipo DSP specializzate
rendere il mezzo veramente rappresentativo.
applicazioni facilitano il superamento di
nell’erogazione di campagne mobile
La soluzione cross media della campagna
alcune impostazioni tipiche dell’Outdoor
iperlocalizzate in modalità programmatica.
EasyJet (vedi box) è per Clear Channel un
classico: non più periodi predeterminati
L’abbinamento di questi due mezzi
salto quantico importante che affianca a
di pianificazione (14gg) e la possibilità di
crea una sinergia che beneficia della
dati statistici legati all’Outdoor dati in real
andare on air anche solo per un giorno
geolocalizzazione dell’OOH e della sua
time connessi a queste piattaforme di
o in una specifica fascia oraria o preciso
copertura capillare sia a livello nazionale
programmatic basate sulla tecnologia della
momento, intercettando il target “on
sia a livello locale; permette, attraverso il
geolocalizzazione. Non intendiamo perdere
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Advertiser Communication Strategies
DIGITAL OUT OF HOME
CASE STUDY MOOHBILE: L’OMNICHANNEL PER EASYJET
il nostro dna di mezzo tattico di massa, ma vogliamo, allo stesso tempo, sfruttare la caratteristica di hyper-localizzazione dei nostri impianti, che stanno vicino ai luoghi di passaggio e di consumo. Il nostro intento è quello di conquistare nuove quote di mercato grazie alle misurazioni che si basano sulle nostre tre Key Metrics, andando a copertura dell’area di interesse (Reach), favorendo la notorietà del brand (Fame) e ingaggiando i consumatori (Activation). Che evoluzioni potremo aspettarci ancora nel prossimo futuro?
La prima campagna che Clear Channel ha realizzato con Moohbile è stata
Per l’evoluzione dell’Out Of Home sarà
per Easy Jet. Si è lavorato in otto città, fornendo al partner TAPTAP la
importante creare modelli di business,
geolocalizzazione dei nostri impianti che erogavano la campagna; all’interno di
di offerta e di vendita diversi. Un altro
due cerchi, uno con un raggio di 100 m l’altro di 400 m, venivano trasmesse
fattore fondamentale per l’evoluzione è
le impressions nel momento in cui le persone navigavano in internet o
l’innovazione, e i nostri impianti digitali
avevano una app aperta. Questa campagna è stata un vero e proprio
ci consentono di realizzare diverse case
test che ci ha permesso di capire come, oltre all’aspetto comunicativo, lo
history: dallo streaming all’interazione
strumento utilizzato offra al cliente la possibilità di avere alla fine un effettivo
con i touchpoint. Alcuni esempi che
report su cui fare analisi.
hanno permesso di avere una relazione
Primo: non eroghiamo solo contatti ma impression, oltre un milione in una
di engagement di tipo diverso con il
settimana nel caso specifico, quindi il cliente paga per avere contatti, ma
consumatore sono l’operazione di Sky
ottiene anche informazioni aggiuntive.
a Milano e in aeroporto a Fiumicino,
Secondo: si procede a un’effettiva misurazione, perché la campagna nell’ambito
dove gli impianti digitali sono stati usati
dei cerchi fornisce un dato quantitativo con tutti i dettagli, impianto per
per trasmettere notizie in tempo reale,
impianto, con tutti i click through, città per città.
o l’attività di streaming interattivo con
Terzo: riusciamo a misurare le performance dei nostri impianti, e scopriamo che
protagonista Mara Maionchi per X Factor,
le persone entrate nei 100 m hanno prodotto un numero più elevato di click
realizzata utilizzando lo schermo del
through. Possiamo, ad esempio, valutare in quale città la campagna sia andata
digitotem in Galleria Vittorio Emanuele II a
meglio, se ha avuto maggiore presa su uomini o donne e così via.
Milano. In ambito “audience measurement”,
L’obiettivo era quello di amplificare la complementarietà e le sinergie tra
questa sarà sempre più puntuale e
OOH e Mobile, attraverso l’erogazione contestuale di campagne offline e
definita. Grazie ai sofisticati strumenti di
online. In questo modo, si minimizza la dispersione e si massimizza l’efficacia
misurazione, ci si avvicinerà sempre più alla
della campagna proprio quando la target audience è più vicina al momento
misurazione delle impression. Inoltre, grazie
dell’acquisto del prodotto o di fruizione di un servizio.
alla connettività, l’OOH si trasformerà in un
L’Out Of Home non solo si configura come mezzo per sua natura one-to-many
“medium live” adattando i propri contenuti
ma anche come mezzo one-to-you, aprendosi sempre di più all’integrazione
a ciò che succede in real time.
con tutti gli altri media.
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DOSSIER
HAVAS MEDIA LA TECNOLOGIA CHE GENERA VALORE L’Out Of Home si sta sempre più trasformando per essere data-informed, digitale e versatile. In questo scenario, nasce l’esigenza di mettere insieme i vari attori della filiera per condividere un nuovo approccio alla pianificazione dell’OOH. Il Gruppo Havas ha creato uno strumento per pianificare l’Out of Home in audience planning: Adcity.
Stefano Spadini CEO Havas Media Group Italia
La crescita della componente digitale
crea opportunità incredibili sia per i brand
evoluzione del DOOH è l’acquisto
all’interno del settore Out Of Home del
sia per gli editori. Si parla in questo caso
in programmatic, ossia la possibilità
mercato pubblicitario è, negli ultimi
di Digital OOH (DOOH): insegne digitali
di utilizzare strumenti di acquisto
anni, una tra le più rapide e significative;
e contenuti promozionali posizionati in
automatizzato, ma anche di ottimizzare
l’origine di questo fenomeno va cercata
aree pubbliche ad alto traffico, come aree
gli investimenti sulla base dell’audience
nell’evoluzione e nella proliferazione
urbane pedonali, stazioni, aeroporti, centri
measurement.
delle tecnologie di visualizzazione e
commerciali, mezzi in movimento, ecc. Il
misurazione. A questo si aggiunga il fatto
DOOH è dinamico, ovvero può esporre
La proposta di Havas Media: Adcity
che gli utenti sono sempre più in mobilità:
contenuti dinamici animati, come video,
In un contesto come quello delineato,
in Italia l’84% della popolazione si sposta
e può essere connesso alla rete; consente
dove le tecnologie proliferano e aprono
in ambiti urbani, ciò significa che ci sono
l’introduzione dell’interazione con lo spot
a numerose opportunità, la differenza
42 milioni di persone potenzialmente
pubblicitario da parte dell’utente tramite
sta in primis nella capacità di individuare
esposte al mezzo Out Of Home. Questo fa
schermi touch, sistemi di riconoscimento
quelle che generano valore per i propri
dell’OOH il terzo mezzo in termini di tempo
facciale e integrazione con i dispositivi
clienti. Per questo il Gruppo Havas ha
d’esposizione, dopo televisione e digital, il
mobili; offre l’opportunità ai brand di
investito nella creazione di una piattaforma
cui valore non può essere trascurato dalle
combinare tecnologie sofisticate a
tecnologica in ambito OOH, Adcity, che
aziende che vogliono connettersi con il
contenuti moderni ed emozionali, per
permette di elaborare per i nostri clienti
consumatore. Il potenziale che si presenta
creare esperienze memorabili e misurabili
soluzioni ad alto impatto e coinvolgimento
in questo mercato, grazie alla tecnologia,
per tipologia di target. Un’ulteriore
dei consumatori in mobilità, attraverso
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DIGITAL OUT OF HOME
COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA LA CITTÀ PARLA, ADCITY L’ASCOLTA
pianificazioni in audience planning, geolocalizzate, cross-channel e datadriven. Grazie a questo innovativo strumento di pianificazione basato su dati esclusivi e alla partnership recentemente annunciata con Olivetti - polo digitale del Gruppo TIM - è possibile utilizzare i dati in mobilità per selezionare gli impianti di OOH più efficaci ed efficienti sui singoli target. L’integrazione dei Big Data forniti da Olivetti ad Adcity implementa così le funzionalità della piattaforma, consentendo di caratterizzare ulteriormente i dati legati
Con Adcity è possibile creare una connessione tra brand e consumatori nella vita
alla misurazione, rendendo le pianificazioni
di tutti i giorni, in momenti specifici e nel punto esatto in cui questi si trovano
delle campagne in esterna sempre più
quando sono fuori casa. Ciò è possibile attraverso un attento utilizzo dei dati,
misurabili, sia in fase preliminare sia in
soprattutto di quelli in mobilità che, grazie alla partnership di Havas Media con
post valutazione della singola campagna,
Olivetti, siamo in grado di integrare nella nostra piattaforma tecnologica. Avendo
creando un vantaggio distintivo e
a disposizione oltre 20 item di segmentazione, Adcity permette di costruire il
competitivo senza eguali sul mercato.
target più appropriato per ogni brand e per ogni prodotto. Una volta definita l’area
Con i nostri clienti stiamo integrando
di interesse, la piattaforma identifica le zone in cui è maggiore la concentrazione
sempre di più il mezzo nelle strategie di
del target e gli impianti Out Of Home presenti; ciò permette di selezionare quelli
comunicazione e, con alcuni in particolare,
più adatti al tipo di comunicazione ed evidenzia quelli più performanti in termini
abbiamo dato vita a dei progetti molto
di efficacia ed efficienza, oltre a mostrarne l’anteprima. Inoltre, il progresso
interessanti. Havas Media ha compreso
tecnologico e l’utilizzo dei dati rendono oggi possibili attività di comunicazione
appieno le potenzialità del DOOH e si
cross-device che amplificano e completano le pianificazioni Out Of Home. Lo
è organizzata per rispondere al meglio
strumento che consente questo tipo di attività è ormai nelle tasche di molti di
all’evoluzione del mercato. Innanzitutto, è
noi ed è il primo e più diffuso dispositivo Out Of Home: il nostro smartphone.
stata creata una Trading Hub che riunisce
Con una pianificazione mobile in sinergia con quella Out Of Home, eseguiamo
tutti i trader specialist tra cui anche
un’attività di re-call su tutti coloro che sono stati esposti alla comunicazione in
Adcity: questa organizzazione ci permette
esterna, un’attività di re-targeting su desktop e su mobile, e, attraverso campagne
di integrare sempre di più le soluzioni
e analisi drive to store, misuriamo quanti, di coloro che sono stati esposti alla
in programmatic OOH nelle strategie di
comunicazione, si sono poi recati, ad esempio, presso un punto vendita.
comunicazione dei nostri clienti. Siamo
Oppure, semplicemente copriamo quella parte di target che non abbiamo
consapevoli che per rendere fattivo
raggiunto con la pianificazione Out Of Home. Adcity permette una misurazione
l’approccio al DOOH ci vogliono anche
puntuale di quanti hanno davvero visto la campagna e fornisce report
delle regole condivise e standardizzate con
approfonditi, dotati di una overview completa e di grafici interattivi. La potenza e
tutti gli attori della filiera. A questo scopo
la precisione della piattaforma permettono di raggiungere l’audience di interesse
lo IAB ha dato il via a un tavolo di lavoro
come mai prima d’ora. Tutto ciò grazie a un nuovo modo di pensare, pianificare
che sta lavorando in questa direzione e di
e misurare l’efficacia della comunicazione Out Of Home, con un posizionamento
cui anche Havas Media fa parte.
distintivo e competitivo sul mercato.
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DOSSIER
PUBLICIS MEDIA VERSO PROGETTI SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATI Grazie alla maggiore possibilità di misurazione dell’audience e all’accresciuta flessibilità di planning, il ruolo del DOOH si sta rapidamente trasformando. E gli enormi terreni di collaborazione fra pubblico e privato in termini di elaborazione dati contribuiranno a tale evoluzione.
Ivan Burrini Head of Out Of Home Division Publicis Media Italy
Automatizzazione, segmentazione
spinta specifica per i prodotti da week
sul comparto, aumentino anche i servizi
e riduzione delle soglie d’accesso.
end o il cui consumo è focalizzato su
tecnologici e di rilevamento connessi, anche
Sono questi gli aspetti più interessanti
specifiche fasce orarie, countdown per
perché il mezzo, per la sua specificità,
dell’evoluzione in atto nel mercato del
lancio di prodotti, campagne teaser, sono
ha la necessità di essere validato da più
DOOH, di cui abbiamo parlato con Ivan
tutti esempi di utilizzo del DOOH, resi
prospettive differenti. Uno scenario molto
Burrini e Alexandre Obino.
possibili grazie al superamento dei vincoli di
auspicabile è legato agli enormi terreni
“La gestione dell’inventory su piattaforma
calendario.
di collaborazione fra pubblico e privato
sta portando a una decisa semplificazione
in termini di elaborazione dati, finalizzati
nel processo di pianificazione di un mezzo
La trasformazione che il settore sta
da un lato a una migliore fruizione della
che tradizionalmente ha visto nei tecnicismi
vivendo lo porta a essere sempre più
città e dei propri servizi e, dall’altro, alla
uno dei principali limiti allo sviluppo.
data-informed. Quali sono gli strumenti e
corretta valorizzazione delle audience che
L’informazione immediata su disponibilità,
le modalità di misurazione più attendibili
popolano la città e la animano. Le smart
caratteristiche degli impianti e loro vocazione
e puntuali per questo media poliedrico e
cities saranno il miglior alleato del DOOH e
consentirà sempre di più di concentrarsi
multiforme?
le imprese che popoleranno questo mondo
sulla personalizzazione di ogni progetto di
Attualmente il mercato si sta focalizzando
potranno contribuire in modo deciso al
comunicazione in OOH, rendendo possibile
su sensori passivi di vario genere.
buon funzionamento delle comunità urbane
una segmentazione raffinata che porterà,
Distinguiamo fra l’approccio a rilevazione
e candidarsi a migliorare la quotidianità dei
e sta già portando, a una razionalizzazione
visuale (videocamere con agganciato
cittadini. Il concetto di scambio di servizi fra
delle risorse da mettere in campo. Questo
software di face detection) e rilevazione di
pubblico e privato, alla base della nascita
aspetto, unito alla misurazione puntuale delle
dispositivi mobili (normalmente attraverso
dell’impiantistica di arredo urbano, sarà
audience di ogni singolo impianto, consentirà
wifi-sniffer o strumentazione simile).
riproposto in chiave digitale e comporterà
un controllo preciso dei livelli di budget e
A questo si possono associare macro
un nuovo modo di vivere la città e la
quindi una riduzione delle soglie di accesso
banche dati relative alla presenza delle
comunicazione.
al mezzo”.
SIM in una determinata porzione minima di territorio. Sicuramente siamo nella giusta
Cosa comporta il passaggio dell’OOH al
Il DOOH che ruolo e che spazio occupa
direzione, anche se le tecnicalità andranno
digitale in termini di automatizzazione
nelle strategie degli utenti pubblicitari?
mano a mano affinate. È molto probabile
e razionalizzazione nella gestione e
Il ruolo del DOOH si sta rapidamente
che, con il crescere degli investimenti
pianificazione degli spazi?
trasformando, in relazione alle possibilità tecnologiche che si stanno delineando. La sempre più concreta possibilità di misurazione dell’audience sta ampliando la funzione di complemento alla videostrategy, che già negli ultimi semestri ha iniziato ad affermarsi. Contemporaneamente, l’accresciuta flessibilità di planning candida il segmento a contenitore ideale per i boost di visibilità che vanno concentrati in particolari momenti dell’anno o della settimana. Supporto a ricorrenze particolari,
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DIGITAL OUT OF HOME
Alexandre Obino Product Development Manager Publicis Media Precision
Oltre a quanto prospettato, un ulteriore
la localizzazione geografica, i contatti
comparto sono la mancata applicazione
fattore di potenziale crescita è la possibilità
potenziali raggiungibili, il contesto in cui
della normativa in questo ambito e gli
di approcciare il DOOH con tempi di
si trova l’impianto (centro commerciale,
investimenti necessari per l’adattamento o
attivazione via via più compressi, che
aeroporto, metropolitana) e, non da
il rinnovamento dell’hardware necessario.
meglio rispondono alla logica attuale del
ultimo, la declinazione creativa possibile
Mentre nei contesti urbani di certe
marketing, sempre più reattiva, istantanea,
(display, video). Anche nel nostro Paese,
dimensioni vediamo forti investimenti e
contestualizzata. Adattare un contenuto
quindi, stiamo constatando un importante
sviluppo, c’è il rischio che, in realtà più
alla news del momento, intercettare il mood
cambiamento, con l’affermarsi sul mercato
piccole, il mercato sia eccessivamente
della città e offrire un messaggio sintonico,
sia di tecnologie provenienti dal mondo
frammentato tra una moltitudine di
attivare un dialogo con il pubblico sono
web tradizionale, e quindi DSP che
concessionarie locali e che ciò rappresenti
solo alcuni degli esempi di comunicazione
estendono le possibilità di acquisto al
un limite all’espansione del mercato stesso.
che, grazie alla trasformazione tecnologica,
DOOH, sia aziende che si affacciano su
iniziano a essere ospitabili anche sul DOOH.
questo mercato con piattaforme costruite
Che evoluzioni potremo aspettarci da
ad-hoc per l’evoluzione di questo media.
questo media, nel prossimo futuro?
A che punto è l’introduzione e
La digitalizzazione di un numero sempre
l’ottimizzazione dell’approccio
Quali sono le potenzialità del DOOH in
maggiore di impianti offrirà la possibilità
programmatico in ambito DOOH?
un’ottica di multimedialità, agevolata dalla
di personalizzare i messaggi in relazione
Il mercato italiano si sta rapidamente
crescente possibilità di dialogo tra canali e
al contesto, ma anche sulla base di
sviluppando intorno a un ecosistema
device diversi tra loro?
determinate variabili: meteo, momento
di tecnologie tipiche dell’approccio
Dal nostro punto di vista, crediamo che
della giornata, città o area geografica.
programmatico. Il binomio DSP-SSP
sia sempre più importante proporre ai
Questo tipo di personalizzazione sarà
permetterà, da un lato, ai publishers di
clienti un approccio cross-mediale alla
disponibile già nel breve termine, da
rendere disponibili all’acquisto sempre
pianificazione e lo sviluppo del DOOH
espandere su un network più vasto e
più impianti del proprio circuito/
ci supporta in questa evoluzione. La
su più publisher. In uno scenario futuro
network e, dall’altro, agli inserzionisti
combinazione di campagne pubblicitarie
l’evoluzione degli impianti in beacon
di poter accedere in tempo reale a un
su grandi impianti e campagne mobile
o access point permetterà di creare
intero mercato in maniera flessibile,
offre la possibilità di intercettare gli
una connessione diretta tra device e
con informazioni dettagliate riguardo
utenti in ambiti e contesti differenti e
migliorare l’accuratezza delle misurazioni,
su più device, rendendoli interconnessi.
oltre a fornire maggiori informazioni
In aggiunta, dal punto di vista creativo,
caratterizzanti l’audience presente intorno
questa pianificazione permette di
agli impianti. Infine, il mercato del DOOH è
veicolare messaggi connessi ma diversi. La
già molto sviluppato oltre i confini nazionali,
pianificazione su mobile infatti consente
pensiamo a Paesi come US, UK, Olanda,
di estendere il messaggio pubblicitario
Francia. Questo, oltre a essere un traino
dell’outdoor, attraverso call to action più
per il mercato nazionale, permette ai clienti
dirette e immediate.
che fanno campagne estere e pianificazioni globali di avere accesso immediato a
Quali sono, invece, le problematiche che
un’inventory internazionale, già connessa,
penalizzano questo comparto?
in tempi decisamente più rapidi rispetto al
I limiti che possono penalizzare il
passato.
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N°6 - Settembre 2018
Corso Magenta, 85 20123- Milano (MI) Italy phone +39 02 430000.1
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Direttore Responsabile Massimo Bolchi massimo.bolchi@tvnmediagroup.it
Coordinamento Redazionale Monica Gianotti monica.gianotti@tvnmediagroup.it
Redazione
TVN srl
Registrazione roc: 17898 Registrazione Tribunale di Milano n°886 del 14/12/1989
Hanno collaborato a questo numero: Mirta Barbeschi, Laura Cantoni, Lucia Chrometzka, Lapo Curini Galletti, Marco Dalla Dea, Laura Franconi, Francesca Fradelloni, Emanuele Gabardi, Ilaria Gargiulo, Andrea Granelli, Laura Mastrocicco, Francesco Morace, Vittoria Morganti, Mimma Scigliano, Chiara Rimoldi, Luciano Tolomei.
redazione@advertiser.it
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