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VISITA UFFICIALE DEL SIG. ROBERTO DONDIO PRESIDENTE DELLA NOSTRA FAMIGLIA
TRENTINA DI CORDOBA, ARGENTINA.
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Roberto ha condiviso momenti di scambio di esperienze associative, storie di migrazione sul territorio argentino e progetti da realizzare insieme al Consiglio Direttivo di Cordoba, sotto la direzione della dott.ssa Rossana Morelli, responsabile dei progetti all’interno della Famiglia Trentina di Cordoba. Si è tenuto un incontro protocollare con l’Ufficio migrazione della provincia di Trento, dove è stato accolto con grande entusiasmo e determinata collaborazione da Antonella Giordani e Lorenza Fracalossi. “Vorrei parlarvi sulla mia esperienza di soggiorno nella città di Trento, terra dei miei antenati, che considero la mia patria in quanto legata alle mie radici. Voglio infatti ringraziare l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, in particolare il presidente Mauro, la dottoressa Patricia e la segretaria Nara Deromedis, che mi hanno dedicato il loro tempo e mi hanno accolto con calore. Voglio confessare che mi sono sentito a casa! Semplicemente: Grazie. Ho avuto anche l’opportunità di riportare a loro tutte le preoccupazioni e i progetti della Famiglia Trentina di Cordoba Argentina, di cui ho l’onore di essere Presidente, assieme ad un consiglio di collabo- ratori molto impegnati ad aiutare, ascoltare, risolvere, ognuna delle preoccupazioni, delle necessità dei discendenti, siano esse esistenziali, educative, consolari, ecc., Questo dimostra che facciamo del nostro meglio per aiutare i nostri compatrioti. Ho avuto l’onore e il piacere di conoscere per la prima volta la bellissima Italia, un viaggio che ho desiderato ardentemente, nonostante le circostanze e le avversità della vita. Vorrei ringraziarvi per tutte le attenzioni, l’accompagnamento, le soluzioni, le premure ricevute da ognuno dei collaboratori delle Famiglie Trentine all’Estero. Spero di poter realizzare i progetti futuri dei discendenti dei Trentini a Cordoba e di poterli rivedere presto, e spero di vederli nella mia Argentina”.
Roberto Dondio
C E L E B R A Z I O N I
Celebrazioni
Il sig. Fiorelo Zanella, Presidente della nostra Famiglia Trentina di Taió, e sua moglie Sig ra Sonia Regina Zanella, hanno festeggiato il 18 12 2021 le nozze d'oro, completando 50 anni di felice vita matrimoniale La preziosa coppia ha 3 figli:
1) Giovanna Zanella, sposata con Jorge Luiz Cardouzo e con i figli Pietra e Lucca; 2) Daniel Zanella, sposato con Rafaela Montibeller e con i figli Caio e Davi; 3) Fiorello Zanella Junior, ancora nubile
Nel 2023 si celebrano i dieci anni di collaborazione con l'associazione di Nara Deromedis che rappresenta da sempre un pilastro dell'associazione per tutti i nostri iscritti e per i componenti delle nostre diramazioni
Siamo felici di pubblicare una le ttera arrivata in questi giorni da un socio storico dell'associazione che ha conosciuto molto bene la passione e l'amore profuso nel suo lavoro della nostra collaboratrice
Cara Nara voglio congratularmi con Te per questo traguardo a due cifre: 10 anni in Segreteria dell’Unione delle Famiglie
Trentine all’Estero, in sede madre a Trento Dieci anni offerti non solo come un qualunque lavoro, ma fatti di grande amicizia e sentimento, soprattutto verso le Famiglie Trentine che abbiamo all’estero, che per certo so, te ne sono molto grate, come grato te ne sono anch’io per tutta la passione che ci hai messo, anche in anni veramente difficili, impegno che hai seguito molto voglio ricordare anche come volontariato Sappiamo benissimo che questi 10 anni comunque non sono i soli, ricordando il periodo che hai collaborato anche con Gianna Copat Per questo cara Nara Grazie Grazie con la “G” maiuscola e con un abbraccio Ti auguro ancora un Buon proseguimento
Il 16 gennaio 1983 ci siamo sposati, quarant'anni dopo, e la vita ci ha benedetto con due figli meravigliosi: María Laura e Martín María Laura con il suo compagno Gastón ci ha dato due nipotini che sono la luce dei nostri occhi, Bautista e Francesco. Come nella musica ci sono note alte e note basse; ma l'importante è mantenere la melodia Grazie a Dio per averci permesso di camminare insieme. Alicia del Carmen Mora e Carlos Alberto Tosolini
Tutti quei momenti condivisi in 90 anni di vita sono conservati come grandi ricordi nel cuore di tutti noi che ti vogliamo bene, che non saranno mai dimenticati Vogliamo augurarti in questo giorno speciale un felice compleanno carissima signora Rosaura Panelati della nostra Famiglia Trentina di Resistencia
CIAO TRENTINO: TIONE DI TRENTO a
cura di Rita Alterio
Cenni storici
Tione, il capoluogo delle Giudicarie che comprende anche la piccola frazione di Saone, è disteso ai piedi del monte Gaggio ed è attraversato dal fiume Sarca e dal Torrente Arnò. È un centro molto importante, poiché costituisce l’anello di congiunzione naturale tra le Valli del Chiese, la Rendena e le Giudicarie Esteriori.
Proprio per la sua fortunata posizione geografica è un florido centro commerciale, sede di tutti i servizi degni delle più famose località di soggiorno. Tione costituisce la base ideale per accedere con comodità, alle bellissime valli limitrofe, dentro e fuori il Parco Naturale Adamello Brenta, per vivere e
Si susseguirono i Romani e i Longobardi prima che diventasse parte del principato vescovile di Trento. Al Principe Vescovo succedette l’Austria, quindi il Regno di Baviera, il Regno Italico e alla fine del 1813 ancora l’Austria che rimase fino al 1918.
Come borgata Tione si è sviluppato dopo l’ultima guerra, ciò nonostante il paese ha mantenuto la suddivisione degli antichi rioni di Brevine, Cantes, Ville, Pleù, Sivrè e Basso Arnò.
I vecchi rioni
Esiste un modo tutto particolare per scoprire gli angolini più suggestivi della borgata di Tione: passeggiare alla ricerca delle fontane storiche nei diversi rioni, alla scoperta delle ti e raccontano gli usi e i costumi di una volta ha mantenuto la suddivisione degli antichi rioni di Brevine, Cantes, Ville, Pleù, Sivrè e Basso Arnò.
I vecchi rioni
È difficile oggi capire l’importanza e il ruolo che le fontane rivestivano nel passato, dato che sono elementi meramente ornamentali delle maggiori piazze delle nostre città, ma un tempo erano i luoghi dell’aggregazione e della socializzazione, i posti dove le donne si trovavano a lavare i panni, ma anche a conversare e spesso con i loro bambini che così potevano giocare tra loro. Le fontane storiche a Tione, tra cui si dipana il “Giro delle fontane” oggi sono 8 e attraver so un giro circolare che parte da Brevine e, toccando tutti i rioni di Tione ritorna sul viale principale, si possono vedere tutte.
Esiste un modo tutto particolare per scoprire gli angolini più suggestivi della borgata di Tione: passeggiare alla ricerca delle fontane storiche nei diversi rioni, alla scoperta delle tracce del passato che ancora so presenti e raccontano gli us i costumi di una volta de genti di Tione.
Fino al 1928 si è chiamata solo “Tione”, in dialetto locale “Tió”. Il toponimo deriverebbe dal latino TILIA ‘tiglio’ più il suffisso accrescitivo o collettivo -one, per intendere ‘bosco di tiglio’; secondo un’altra tesi deriverebbe da un nome personale longobardo “Theudo, Theudonis”, che avrebbe perso
È difficile oggi capire l’importanza e il ruolo che le fontane rivestivano nel passato dato che sono Si susseguirono i Romani e i Longobardi prima che diventasse parte del principato vescovile di Trento Al Principe Vescovo succedette l’Austria, quindi il Regno di Baviera, il Regno Italico e alla fine del 1813 ancora l’Austria che rimase fino al 1918.
Come borgata Tione si è sviluppato dopo l’ultima guerra, ciò nonostante il paese ha mantenuto la suddivisione degli antichi rioni di Brevine, Cantes, Ville, Pleù, Sivrè e Basso Arnò.
I vecchi rioni
Geografia E Toponimia
E i d p p , p vedere tutte.
Fino al 1928 si è chiamata solo “Tione”, in dialetto locale “Tió”. Il toponimo deriverebbe dal latino TILIA ‘tiglio’ più il suffisso accrescitivo o collettivo -one, per intendere ‘bosco di tiglio’; secondo un’altra tesi deriverebbe da un nome personale longobardo “Theudo, Theudonis”, che avrebbe perso la “d”. Nel 1185
Il Nuovo Centro E Le Sue Piazze
ombrosi giardini interrompono il susseguirsi di negozi per permettere momenti di relax.
Il centro storico di Tione ha subito negli ultimi anni notevoli opere di riqualificazione degli spazi no”, nel 1212 “de Tilono” e nel 1240 “plebis Tejoni”. Da documenti datati 1154, che attestano l’esistenza di una pieve, si deduce che l’abitato ha sicuramente origini antiche, forse romane se non addirittura preistoriche. Nel medioevo fu sede di una delle sette unità politico-religiose giudicariesi derivanti dall’ordinamento longobardo o franco.
La Frazione Di Saone
Sono stati ampliati i luoghi di ritrovo e socializzazione lungo tutto Viale Dante, in un’ottica di zona a traffico limitato
Il Nuovo Centro E Le Sue Piazze
Il centro storico di Tione ha subito negli ultimi anni notevoli opere di riqualificazione degli spazi.
Sono stati ampliati i luoghi di ritrovo e socializzazione lungo tutto Viale Dante, in un’ottica di zona a traffico limitato.
Shopping
IL NUOVO CENTRO E LE SUE PIAZZE
L’abitato di Saone si estende nella parte nord-est della Busa di Tione, sulla sponda destra del fiume Sarca.
Il paese faceva parte della Pieve e della Comunità di Bleggio fino a quasi tutto il 1700. Da vedere:
Shopping
Il centro storico di Tione ha subito negli ultimi riqualificazione degli spazi. Sono stati ampliati i luoghi di ritrovo e socia Viale Dante, in un’ottica di zona a traffico limita
• La Chiesa Parrocchiale di S. Brizio fresca di restauro.
• Chiesetta di S. Giovanni
La borgata di Tione si presenta come un florido centro commerciale ed amministrativo con oltre 100 tra negozi, bar e ristoranti.
SHOPPING
CHIESA PIEVANA DI S. MARIA ASSUNTA
l centro del paese si allunga in linea retta un bellissimo viale alberato dotato di larghi marciapiedi ideale per lo shopping Ampi ed ombrosi giardini interrompono il susseguirsi di negozi per permettere momenti di relax.
Il centro storico di Tione ha subito negli ultimi anni notevoli opere di riqualificazione degli spazi
La borgata di Tione si presenta come un florido centro commerciale ed amministrativo con oltre 100 tra negozi, bar e ristoranti. l centro del paese si allunga in linea retta un bellissimo viale alberato dotato di larghi marciapiedi ideale per lo shopping. Ampi ed
La parrocchiale (IX-X secolo) è stata oggetto di un grande lavoro di restauro che ha portato alla luce una tomba antichissima con reperti molto interessanti. Tra questi una semicolonna romana di marmo bianco, con sculture e cordone, che conferma l’antica origine della chiesa, prima Pieve di tutto il circondario. Anche le rovine scoperte sotto il vecchio pavimento confermano che l’im-
La Frazione Di Saone
Sono stati ampliati i luoghi di ritrovo e socializzazione lungo tutto Viale Dante, in un’ottica di zona a traffico limitato.
SHOPPING
L’abitato di Saone si estende nella parte nord-est della Busa di del
La borgata come u commercia con oltre ristoranti l centro de linea retta alberato marciapied shopping giardini susseguirsi permettere
LA FRAZION
L’abitato d nella parte Tione, sull fiume Sarc
Il paese fac della Comu quasi tutto Da vedere:
•La Chiesa Brizio fresc g g p permettere momenti di relax.
L’abitato di Saone si estende nella parte nord-est della Busa di Tione sulla sponda destra del
•Chiesetta d del centro sportivo, sorge la chiesetta dedicata a S. Vigilio. La chiesa è posta su di un promontorio roccioso che non teme l’urto del fiume. Davanti ad essa passava l’antica strada che conduceva in Rendena. Nel 1692 fu costruita l’attuale chiesa e convertita in sacrestia l’antichissima cappella, che la tradizione vuole in massima parte edificata già ai tempi di San Vigilio (IV secolo). Di fianco alla facciata della chiesa appoggiata al campanile c’è una nicchia con all’interno un masso di granito sul quale, come dice la scritta, la tradizione vuole sia stata deposta la salma di S. Vigilio. Sul lato destro sono custodite le lapidi del cimitero del colera che è stato distrutto per costruire la strada che collega il Basso Arno a Sesena. La piccola sacrestia ha affreschi medievali ed una grata in pietra. pianto è anteriore al Mille.
L'antica chiesa tionese nel corso dei secoli fu soggetta a continui ampliamenti, finché nel 1513 l'intervento del cardinale Adriano da Corneto non ne modificò la struttura facendo, ad esclusione delle cappelle, radere tutto al suolo e ricostruire. Nel 1893/96 fu soggetta a nuovi interventi di restauro.
Fino al 1928 si è chiamata solo “Tione”, in dialetto locale “Tió”. Il toponimo deriverebbe dal latino TILIA ‘tiglio’ più il suffisso accrescitivo o collettivo -one, per intendere ‘bosco di tiglio’; secondo un’altra tesi deriverebbe da un nome personale longobardo “Theudo, Theudonis”, che avrebbe perso la “d”. Nel 1185 è documentato “de Tilluno”, nel 1212 “de Tilono” e nel 1240 “plebis Tejoni”. Da documenti datati 1154, che attestano l’esistenza di una pieve, si deduce che l’abitato ha sicuramente origini antiche, forse romane se non addirittura preistoriche. Nel medioevo fu sede di una delle sette unità politico-religiose giudicariesi derivanti dall’ordinamento longobardo o franco.
L’antica chiesa tionese nel corso dei secoli fu soggetta a continui ampliamenti, finché nel 1513 l’intervento del cardinale Adriano da Corneto non ne modificò la struttura facendo, ad esclusione delle cappelle, radere tutto al suolo e ricostruire. Nel 1893/96 fu soggetta a nuovi interventi di restauro.
Fino al 1928 si è chiamata solo “Tione”, in toponimo deriverebbe dal latino TILIA accrescitivo o collettivo -one, per inten seco rebbe da long s”, che avreb è do l 1212 “de Ti Tejo 54, che atte piev a sicuramen rom istoriche. N una co-religiose dall’o franco.
A cura dell’architetto Livio Provasoli di Mantova e del pittore Angelo Comolli si riprese lo stile lombardo misto al toscano medioevale (strisce grigie chiare e scure).
Oggi l’interno della chiesa colpisce con l’ampiezza e la solennità delle dimensioni. Sulla vasta navata centrale si aprono otto cappelle (quattro per lato) collegate tra loro da una galleria ottocentesca. In sei esse si trovano altrettanti altari, mentre altre due (una per lato) coronano gli ingressi laterali.
La parrocchiale (IX-X secolo) è stata oggetto di un grande lavoro di restauro che ha portato alla luce una tomba antichissima con repert molto interessanti. Tra quest una semicolonna romana d marmo bianco, con sculture e cordone, che conferma l'antica origine della chiesa prima Pieve di tutto i circondario. Anche le rovine scoperte sotto il vecchio pavimento confermano che l'impianto è anteriore al Mille
Di particolare interesse il battistero, gli affreschi (in particolare la Madonna con Bambino di Simone Baschenis di Averara), la Via Crucis, l’Altare Maggiore in marmo.
CHIESETTA DI S. VIGILIO
Lungo le rive del fiume Sarca, nelle vicinanze
A cura dell'architetto Livio Provasoli di Mantova e del pittore Angelo Comolli si riprese lo stile lombardo misto al toscano medioevale (strisce i i hi ) sa la ni. si ro da In ti a si il n n e a in