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L'EDITORIALE
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Sei anni insieme: un indirizzo per il futuro
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er carattere tendo a proiettarmi avanti. Ed anche se allafine del mio mandato verrebbe naturale volgere lo sguardo indietro, alle cose realizzate nonostante siano stati anni difficili per l'economia italiana e mondiale, il mio approccio resta orientato alfaturo. A quello di una politica agricola europea che andrà rifondata, giocando d'anticipo - a partire dal "Global Food Forum 2017" che si terrà, come l'anno scorso, in Italia (v. pag. 48, ndr)-precorrendo le discussioni sull'evoluzione delle politiche che incidono sul nostro settore. A quello poi di imprese che ricercano nuovi rapporti con l'agroindustria - e per esse abbiamo creato lo strumento per farlo (Agronetwork) - che si aggregano e cercano di crescere con nuove modalità, come i contratti di rete e difiliera, di cui siamo stati i promotori. C'è il discorso della rivoluzione digitale in atto di cui si devono cogliere appieno tutte le occasioni di crescita. Serve sostenibilità economica, certo, ma anche ambientale e sociale: i consumatori, la società, ma anche le nostre coscienze ci chiedono di produrre con etica, attenti ai bisogni della collettività. Per una nuova agricoltura così delineata, serve una nuova Con/agricoltura, che aggiorni sempre più il modello di rappresentanza, innovando gli assetti sul territorio, i servizi, le sinergie (come Agrinsieme, come il think thank "Farm Europe" che abbiamofortemente voluto). Spesso sento dire di tornare afare sindacato come una volta, ma sarebbe un errore mortale perché quel tempo non c'è più. ll sindacato moderno sifa con le idee, con la visione e con gli strumenti della rete e della connessione digitale. Il suo successo dipende da quanto saprà essere sempre contemporaneo. Connesso al nostro tempo mentre immagina ilfaturo. Il mio grazie a tutti per il pezzo di strada percorso insieme. Mario Guidi
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KGEE9JAG DÌ=<ALGJA9D= Sei anni insieme: un indirizzo per il futuro Mario Guidi ...............................
ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA Accendere il welfare Gabriella Bechi .......................... 37
3 Nuove strategie per la zootecnia meridionale Gaetano Menna ......................... 40
Direttore responsabile Gabriella Bechi Coordinatore responsabile Gaetano Menna Editrice Sepe Presidente Diana Theodoli Pallini Direzione, Redazione e Amministrazione Corso Vittorio Emanuele II 101, 00186 Roma Tel. +39.06.6852329 mondo.agricolo@confagricoltura.it Abbonamento annuo Testata associata all’USPI
Italia, Euro 30,00 Conto corr. postale n.33755000 Intestato a: Sepe - Mondo Agricolo, Roma Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 1662 del 22/06/1950
PRIMO PIANO VINITALY - SOL Ritorno a Verona Gabriella Bechi ...........................
6
Alla conquista dei Millenials Anna Gagliardi ...........................
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Pagella sostenibilità Gabriella Bechi .......................... 12 Enofighetti Antonio Paolini ......................... 16
Arancia sconsolata Elisabetta Tufarelli ..................... 42
ATTUALITÀ MONDO Made in Italy a Dubai Serena Scarpello ........................ 47 Ripensare la Pac Elisabetta Tufarelli ...................... 48
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Le news dei contoterzisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Edagricole - New Business Media srl Piazza Galileo Galilei 6, 40123 Bologna Tel. +39 051.6575.822 Fax +39 051.6575.853 pubblicita.edagricole@newbusinessmedia.it Ufficio Traffico Tel. +39 051.6575.842 impianti.edagricole@newbusinessmedia.it Stampa e diffusione a cura di New Business Media srl Via Eritrea 21, 20157 Milano Stampa: Litorama spa - Milano
Rubriche Etna da bere Anna Gagliardi .......................... 24 L’olio dei mille campanili Gaetano Menna ......................... 26 Alto target qualitativo Elisabetta Tufarelli ...................... 31 Elisir salutare Luca Piretta .............................. 29
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| MONDO AGRICOLO| MARZO 2017
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PRIMO PIANO VINITALY • SOL
AL padiglione 9, area D Lo spazio multifunzionale di Confagricoltura. A disposizione delle imprese segreteria organizzativa, interpretariato, ufficio stampa, sala regia e media content di Gabriella Bechi
6 I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
onfagricoltura torna al Vinitaly dopo due anni di assenza giustificati dal forte impegno dell'Organizzazione ad Expo 2015 e negli eventi del dopo Expo. Lo fa con uno stand istituzionale di 190 metri quadri, particolannente visibile, nel padiglione 9, area D, nei pressi dell'ingresso di San Zeno. Uno spazio multifunzionale a disposizione degli imprenditori asser ciati, vitivinicoltori e olivicoltori, con un'aula con 40 posti che può essere usata per incontri e degustazioni. È previsto anche ad uso delle aziende di Confagricoltura presenti in Fie-
ra, un servizio di office assistance, con una segreteria organizzativa, interpretariato, ufficio stampa, sala regia e media content. Infine è di sponibile, su richiesta, un servizio di ristorazione e catering e un all day wine bar. Molte le attività orga nizzate nello stand, a partire dalle riunioni delle Federazioni nazionali di prodotto vitivinicola ed olivic<r la, in programma nella giornata di lunedì 10 aprile, a cui è prevista la partecipazione del presidente na zionale. Ci saranno poi gli incontri con i principali consorzi vitivinicoli nazionali e degustazioni riservate alla stampa. Infine la visita del pre sidente nazionale alle più impor-
Quasi1ametà degli espositori italiani presenti al Vmitaly associati a Confagricoltura tanti aziende vitivinicole associate presenti in Fiera. La presenza. di Confagricoltura nella più importante manifestazione enologica nazionale dimostra l'interesse dell'Organizz.azione per un settore nel quale è fortemente rappresentata. Quasi la metà degli oltre 4.000 espositori italiani presenti al Vmitaly sono associati a Confagricoltura, dalle aziende storiche alle cantine emergenti. E non si tratta di un primato da poco, considerati valenza e meriti del settore enoico, che oltre a creare ricchezza ed immagine, costituisce uno dei primari vettori di promozione e trasmissione del modello "made in Italy'' in tutto il mondo. Un'ulteriore conferma del primato di Confagricoltura in questo comparto è arrivata la "bibbia" del vino, Wme Spectator: la autorevole rivista americana ha infatti stilato la sua ultra selezionata classifica dei cento migliori vini dello Stivale, che sarà presentata nel corso di Opera Wme, il grande evento che che si svolge a Palazzo della Gran Guardia alla vigilia dell'inaugurazione del Vmitaly, scegliendo per la maggior parte vignaioli associati all'Organizzazione, designati in virtù della loro capacità
di esprimere al meglio il terroir, la storia e la traclizione aziendale e i traguardi raggiunti. Un settore in buona salute, come si evince dalla ricerca sull'andamento del mercato del vino nella Grande distribuzione nel 2016 svolta dall'istituto di ricer ca IRI che sarà presentata a Vmitaly. I vini a denominazione d'origine (in bottiglia da 0,75lt), aumentano del 2,7% in volume (e del 4,4% in valo re) con 224 milioni di litri venduti, proseguendo nel trend già promet tente del 2015 (+1,9%). Continua il successo degli spumanti, che fanno segnare nel 2016 una crescita di ol tre il 7% con 54 milioni di litri ven duti, bissando l'ottimo risultato del 2015. Quello della Grande distribu zione si conferma il canale di ven dita di gran lunga più grande nel mercato del vino, con 505 milioni di litri venduti nel 2016 per un valo re di un miliardo e mezzo di euro. "I primi dati sul mercato del vino nella Grande Distribuzione confer mano la ripresa del mercato interno del vino in Italia - commentato Gio vanni Mantovani, direttore genera le di Veronafiere -. I consumatori cercano sugli scaffali sempre più il vino di qualità, con un conseguente aumento dei prezzi medi. È un pro cesso che è sempre stato sostenuto da Vmitaly che da 13 anni organizza e promuove l'incontro tra cantine e Grande distribuzione in convegni e ••• incontri B2B".
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La generazione nata tra il 1980 e il 2000, è attenta agli accostamenti del vino con il cibo, alla qualità e alle storie che vanno oltre l'etichetta. È capace di influenzare il mercato negli Usa ma anche in Italia di Anna Gagliardi
empre più proiettata all'estero, poliedrica nella proposta, elevata in qualità: è la vitivini coltura italiana che si presenta al 51esimo Vmitaly rivendicando la propria for te identità nel panorama mondiale del vino. Non lo dicono soltanto i nwneri, che posizionano il nostro Paese al vertice della produzione mondiale, ma lo confermano anche l'interesse crescente verso le nostre aziende e il consolidamento di alcu ni mercati. Partendo dai dati: l'Europa produce 165,8 milioni di ettolitri vino; l'Italia 50,2 milioni, seguita dalla Francia con 43,2 mln/hl e dalla Spagna con 42,5 mln/hl. I dati dell'Unione Eunr pea (Dg Agri, febbraio 2017) segna no una diminuzione complessiva del 4,3% sul 2015 e dell'1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni, ma il vecchio continente rimane il primo produttore mondiale, con il 60,1% del totale. A livello di conswni, i primi al mon do sono sempre i francesi; l'Italia è al secondo posto, ma in continua diminuzione (nel 2016 circa 36 litri 8 I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
Faccio: «Per il vino gli Usa sono W1 mercato "ottirnistf sempre valido per fltalia» conquistare gli americani sono state soprattutto le bollicine, Prosecco in particolare, che ha venduto oltre il 30% in più nell'ultimo anno. Le importazioni di vino negli Usa hanno chiuso il 2016, secondo l'I SMEA (febbraio 2017), con una pro gres.sione in volume dell'l,1% e in valore del 3,3%, per un totale di oltre 5 miliardi di Euro. Per gli spumanti l'Italia è prima in volume con una quota mercato pari al 55% del tota le, mentre a valore la Francia rimane leader con il 59°/o. L'obiettivo nostro è aumentare gli incassi: il gap con la Francia rimane infatti uno dei prin cipali crucci dei produttori italiani, nonostante i nostri volumi da prima to. Una sfida raccolta dalle aziende partecipanti ai bandi di promozione OCM Paesi Terzi, che puntano sul momento favorevole per gli scambi a stelle strisce. Anche Confagricoltu ra, con Confagri Promotion, ha man tenuto alta l'attenzione verso questo mercato, inserendolo nei numerosi programmi B2B realizz.ati negli ulti mi anni con le proprie imprese. "Il successo negli Stati Uniti - precisa Faccio - ci stimola anche su altri fronti extra UE, dove ogni Paese ha una sua peculiarità e richiede inter venti mirati. Ad esempio, riscontriapro capite all'anno), mentre il dato interessante arriva dagli Stati Uniti, dove siamo il primo Paese fornitore e aumenta il numero dei wine lo vers. "Gli Stati Uniti sono un mercato 'ottimista' e sempre valido per l'Ita lia - conferma Andrea Faccio, presi dente della Federazione vitivinicola di Confagricoltura -. La ristorazione italiana è anche di alto livello e un buon veicolo per la promozione dei nostri vini. C'è ancora spazio per migliorare ulteriormente". Gli ultimi dati disponibili di Italian Wme and Food Institute dicono che il vino ita liano in Usa ha rubato quote di mer cato ai principali competitor interna zionali, al contrario in forte calo. A MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 9
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mo ancora qualche cliffiroltà in Asia perché fatichiamo ad entrare insie me rome 'sistema Italia'. Eppure è indispensabile - prosegue - un'azio ne comune. I nuovi mercati si ap procciano e si aggrediscono come sistema Paese: se venti o trent'anni fa non era così, e siamo riusciti lo stesso su altre piazze, oggi il mondo è cambiato: non servono tante ma nifestazioni con altrettante bandie re, bensì qualche fiera o evento in meno, ma di rilievo, ron un uniro brand, quello italiano. Viceversa ri marremo deboli. Da questo punto di vista sui mercati asiatici siamo an cora indietro e, inoltre, subiamo la concorrema di altri player interna zionali agguerriti, quali, ad esempio, Australia, Cile e Nuova Zelanda". L'Italia va dunque al Vmitaly con uno spirito sempre più internazio nale, sapendo che è un continuo work in progress. Aziende e cantine oggi hanno maggiori soddisfazioni all'estero che in casa, dove permane una situazione di stallo in relazione 10 I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
<<Difficoltà sul mercato asiatico dove fatichiamo ad entrare insieme come ''sistema Italii'» alle vendite e non si intravedono ancora sostanziali inversioni di ten denza. Al contrario, l'export del vino italiano è cresciuto dal 2010 al 2015 del 38,5%, arrivando a 5 miliardi e mezzo di Euro, trainato soprattutto dal Prosecco. Un'analisi di ISMEA ri porta che la corsa delle Dop italiane nel mondo è spinta dalle ottime per formance degli spumanti (+24%) e che i primi tre mercati per lo Stivale sono ancora Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna. L'internazionalizzazione si conferma la chiave del successo e va parallela alla crescente cultura del vino tra i consumatori, Millenials in partico lare. Sono la generazione nata tra il 1980 e il 2000, figlia dei Baby boo mers, cresciuta con il vino in tavo la ma più attenta agli accostamenti
con il cibo, alla qualità del prodotto e alle storie che vanno oltre l'etichet ta. Una generazione capace di in fluenzare il mercato negli Stati Uni ti e anche in Italia, dove, tra l'altro, aumenta sempre di più la presenza ai corsi per diventare sommelier. Se questo si tradurrà in una ripresa dei ronsumi interni è difficile preveder lo, ma senz'altro è già di stimolo per le cantine a produrre vini sempre più interessanti e da raccontare. Sì, perché di vino si parla diversamente: ad antociani e tannini si predilige il concetto di terroir; alle informazioni si aggiungono le emozioni; alle col tivazioni le storie di vita. Valori ag giunti che nulla tolgono alla fatica quotidiana in vigna, ma che affasci nano il trasversale popolo del web e dei social, i nativi digitali, non a caso la Generazione Y (i Millenials) di cui sopra. Da questo punto di vista l'Ita lia, con 74 Docg, 333 Doc e 118 Igt ha innumerevoli storie da racconta re, partendo proprio dalle denomi ••• nazioni riconosciute.
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Pagella sostenibilità Intervista al noto winemaker Roberto Cipresso. Impegno a tutto tondo per l'ambiente, la cultura e la società. «Misurabile il nuovo modo di essere e di pensare la vitivinicoltura» di Gabriella Bechi
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uella della sostenibilità è oggi una scelta irre versibile? Una strada che sempre più aziende vitivinicole hanno intra preso? E cosa significa esattamente la parola "sostenibilità"? lo abbiamo chiesto a Roberto Ci presso, uno dei più autorevoli wine maker in Italia e nel mondo. Cominciamo proprio da questa parola "winemaker". Cosa signi fica? La viticoltura è sempre stata diffusa in Italia. Ma i giganteschi passi avanti fatti nell'ultimo periodo, che hanno permesso di innalzare enormemen te la qualità media, nonché di rag giungere picchi di eccellenza che
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Il progetto Venissa realizzato dalla fumiglia Bisol in collaborazione con Cipresso
L’azienda Bortolomiol a Valdobbiadene. Il bosco compensa le emissioni di CO2 del vino
ogni anno si contendono il primato di “migliore vino del mondo”, sono stati possibili solo grazie all’intervento di grandi winemaker, in collaborazione con illuminati e lungimiranti vignaioli. L’imprenditore vitivinicolo italiano di oggi è molto più consapevole, ha una buona padronanza delle tecniche di base, sia in ambito agronomico sia in quello enologico. Il winemaker, dunque, serve per far uscire il produttore dalla sua realtà quotidiana, che assorbe mol-
«L’agricoltura deve toccare le corde del cuore, mutuando dalla cultura e dall’arte» tissime energie e difficilmente lascia spazio e tempo per altre attività, e a proiettarlo in una dimensione più ampia, attraverso il trasferimento di tutta una serie di informazioni sulle attuali tendenze, sulle opinioni e preferenze di un mercato sempre più vasto. E il concetto di sostenibilità fa parte oggi di queste opinioni e tendenze? Si, è anche un’opinione e una ten-
denza, ma alla base c’è molto di più. La scelta della sostenibilità parte dal fatto che la qualità ormai non basta più. E’ un denominatore comune. Tutti la fanno. Perciò è solo un punto di partenza. Stessa cosa per le definizioni bio (biodinamico, biologico), naturale, vero, ecc. che non sono misurabili e che sono diventate solo un elemento di marketing, generando tra l’altro grande confusione tra i consumatori. La sostenibilità supera tutto questo. E’ un obiettivo, un percorso misurabile, una pagella, su cui tutti si dovranno trovare d’accordo, con numeri e tabelle, che a mio parere servirà anche a mettere ordine in questo panorama e a smascherare i “furbetti” del naturale. 0$5=2 | MONDO AGRICOLO |
PRIMO PIANO VINITALY-SOL
Molti consumatori, specie di alcu ni Paesi del mondo, sono molto sensibili a questo argomento e, a parità di qualità, sono disposti a pagare qualcosa in più. Purché la sostenibilità sia dimostrabile.
Finca de La Luz a Mendoza
r esperienza del winemaker in Argentina
Molte aziende vitivinicole ita liane hanno già da tempo intra preso questa strada, facendo da apripista anche per altri settori agricoli. Qual è la sua esperien za in questo senso? L'Italia del vino è sicuramente avanti in questa strada rispetto a tanti altri comparti, agricoli e non. Finita la corsa a fare il vino più buono, oggi è essenziale poter "dimostrare la qualità", che non è più sufficiente che sia percepi ta come tale, ma che deve essere aderente alla realtà. Un percorso, mi lasci dire, che è stato in parte imposto dalle nuove tecnologie digitali, che non permettono più di bluffare e che smascherano ve locemente chi millanta una qua lità non dimostrabile. Credo for temente che questa strada debba essere intrapresa da tutti i com parti agricoli, dall'ortofrutta, all'o lio, alla zootecnia. Quando lei consiglia questa strada, trova resistenze da par te degli imprenditori? In genere no, anche se esistono sensibilità e attenzioni diverse da parte degli imprenditori. E anche una diversa disponibilità al sacri ficio. Perché investire in sosteni14 I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
«Consumatori disposti a pagare di più, purché la sostenibilità sia dimostrabile» bilità è un progetto a lungo termi ne, che non dà risultati immediati. Eppure sembra che investire in sostenibilità ripaghi anche in termini economici.
Quando si parla di sostenibilità non ci si riferisce solo a quella ambientale, ma anche a quella sociale ed economica... Certamente. La sostenibilità è un modo di essere e di pensare. E il rispetto per l'ambiente deve anda re di pari passo con quello per i propri dipendenti, per la colletti vità e per le categorie più svantag giate. Ma anche con l'amore per la bellezza, per il paesaggio, la cultu ra e l'arte. Credo che l'agricoltura possa avere un futuro solo se farà della sostenibilità un valore reale e percepibile e se sarà in grado di parlare un linguaggio universale: semplice, comprensibile e diver tente, mutuando parole e sugge stioni dall'artigianato e dall'arte, per poter raggiungere la mente ed ••• il cuore di tutti.
IL VINO FA TENDENZA � ---------------------------
Roberto Cipresso, originario di Bassano del Grappa, inizia la propria carriera di wine maker nel 1987 a Montalcino, dove si stabi lisce e lavora per alcuni dei più noti produt tori, come Case Basse, Poggio Antico, Ciacci Piccolomini d'l\ragona.Dopo i primi succes si personali, la sua attività si estende anche ad altre aziende d'Italia; al 1999 risale la na scita di Winemaking, il gruppo di consulen za agronomica ed enologica da lui fondato, all'interno del quale opera attualmente con la collaborazione di un team di tecnici da lui selezionati. Il suo percorso professionale ha visto e vede anche collaborazioni con alcune aziende straniere, in Brasile, Argentina. Spagna, Maiorca. È il fondatore dell'azienda La Fiorita, collocata nel cuore del territorio di Montalcino e creatore e guida del progetto Wmecircus, cantina-laboratorio che, grazie alla possibilità di usufruire di vigneti particolari e di una cantina sperimentale, è dedicata allo svol gimento di attività di ricerca orientate ai diversi aspetti dell'attività vitivinicola, in collaborazione con le Università di Padova, Torino, Venezia, Pisa, Udine e Paler mo. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti: nel giugno 2006 viene proclamato Miglior Enologo Italiano nella della manifestazione "Oscar del Vino'� Nel 2008 la rivista Men's Health lo elegge "Uomo dell'Anno'' nella categoria "Food'� I suoi tre libri, "Il Romanzo del Vmo'� "Vmosofia'� "Vineide'� scritti in collaborazione con Giovanni Negri, vengono pubblicati rispettivamente nel 2006, nel 2008 e nel 2009.
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REGISTRAZIONE
PRIMO PIANO VINITALY-SOL
Il racconto corrosivo del piccolo mondo asfittico e autoreferenziale dei "cantastorie" che vivono il vino come un modo per sentirsi «un sacco fighi» di Antonio Paolini curatore della guida '1 vini dell'Espresso"
ualche settimana fa su "Dagospia" un'attenta e maliziosa (oltreché secondo il sottoscritto anche un pizzichino sadichella quando capita) fustigatrice dei costumi del nostro mondo del gusto, Cristiana lauro, li aveva definiti "enofighetti" ritraendoli impietosamente così: "Dei cantastorie di età compresa fra i 28 e i 54 anni (grande è la confusione sotto il cielo) che hanno svisato sin da piccoli il significato del verbo lavorare. Hanno pancetta incipiente, malcelata sotto una camicia da boscaiolo e le braghe con risvolto hipster fuori tempo massimo. Con quella montatura degli occhiali in 1� gno fantasioso sono perennemente incasinati sul bio-logico-dinamicodegradabile. Non accettano l'idea che la componente più dannosa per 16 j MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
l'organismo sia l'alcol, se la prendono solo con i solfiti, e pazienza se il vino alla fine sa di spunto come quello cattivo che beveva il nonno. E il fatto che l'annata 2012 di Brunello in uscita sia molto buona e lo sappiano tutti, li stressa da morire, quindi non resta loro che rompere su qualche forum o blog di settore sgranocchiando una manciata di ghiaia alla ricerca della mineralità". Chi sono i soggetti così dipinti, voi che nel mondo del vino lavorate e producete, l'avete capito. E che una fauna così da qualche tempo esista e abbia fatto di alcuni spazi in rete la loro agorà (piiiiicrola. . . se guardate sigle, nickname e nomi-connumeretto-accanto sroprirete sconcertati che son praticamente sempre gli stessi a cantarsela, suonarsela, e
dare allegramente di bestia, corrotto e avvelenatore a mezzo mondo) non c'è dubbio. lo peraltro preferisco chiamarli gli "epatier''. Per tre motivi: il primo è che hanno evidenti pro blemi epatici, sennò la bile che per lo più sciorinano in alcuni dei loro interventi apodittici sarebbe difficil mente spiegabile; secondo, che alla autoattribuita (e sovente mai e poi mai verificata) qualifica di assaggia tori professionali, già detti somm� lier, non rinuncerebbero manco a morire; e , infine, che la loro missio ne primaria (o almeno la malcelata aspirazione) è, per dirla in francese, épater les bourgeois, annichilire i borghesucci del vino, che sarebbero poi, a cominciar da noi, tutto il resto del popolo che in un modo o nell'al tro di quel mondo fa parte. Traduce
Il livello medio della nostra produzione non è mai stato com alto e in sicurezza difesa del Pil, della bilancia commer ciale tramite export e della redditi vità complessiva del sistema, oltre a difendere il suolo da altri usi e con sumi impropri, e dnnque (guardate quel che è successo in Centroitalia nel periodo nefasto e conginnto di sisma più neve epocale) da collassi sempre più minacciosi. 3) Il livello medio della nostra produzione non è mai stato così alto e in sicurezza. Punto. Chi sostiene altro vive su An dromeda. E mi piace allora chiudere citando ancora la Lauro: "Brunello e Amarone sono i nostri grandi rossi di maggior successo, il Prosecco scorre a fiumi oVlUlque, il Sud progredisce di continuo, e se c'è nn primato eno logico per il nostro Paese... è pro prio nella varietà di vitigni e vini lo cali, spesso vere gemme sconosciute rupru,cheformanounaricchissima costellazione di straordinario valore. Basta uscire da quel mondo asfittico e autoreferenziale di persone senza curiosità, coloro che vivono il vino come nn modo per sentirsi "un sac co fighi", per rendersi conto di cosa in realtà offra questo mondo". Pro sit... ••• la Treccani (non io) la velleità di cui sopra: "Meravigliare a buon mercato la gente, con parole e affermazioni paradossali, atteggiamenti anticon formistici o spregiudicati, per il gu sto di stupire e scandalizzare". E la chiave, se permettete, è proprio in quel "a buon mercato" (per non dire gratis, o spesso a spese altrui) che tanto cozza e stride con il fatto che: 1) Chi compra vino in Italia oggi lo fa (in quantità fisiologicamente � crescenti, e a dispetto diunacrisi che ha spnntato le nnghie a tutti i consu mi non indispensabili, di cui il vino stesso fa, si sa, parte) acquistandolo per oltre il 700/o in GDO, e non in Hyde Park presso la cassetta-pulpito del filosofo improvvisato di turno. 2) Chi produce vino di qualità in Italia oggi contribuisce con certezza a una MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I
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Sorsi di armonia L'opera dei viticoltori veneti ha plasmato il territorio rendendolo straordinariamente esclusivo. Le terre del Prosecco verso il riconoscimento di Patrimonio dell'Unesco di Edoardo Comiotto
lori autunnali che preludono alla vendemmia. Filari che sono come merletti incastonati su un territorio ricco di diversità ambientali e pa esaggistiche. Filari che sono stati la linea di congiunzione nel corso della storia fra le affascinanti ville veneziane e i palazzi palladiani, fra i castelli e i piccoli borghi rurali o fra le più discoste e semplici, co munque armoniche, case coloni che. Rustici che sono memoria di un lavoro secolare di sviluppo e
tI
Lodovico Giustiniani
Thmoreper la terra eper il vino hanno creato una fiorente attività economica mpie aree del pae saggio veneto sono inscindibilmente legate alla coltiva zione della vite, col tivazione che, da un lato, rappresenta una fonte di gua dagno diffuso e dall'altra la cultura, la storia di un territorio. Il mutare delle stagioni colora le ampie aree viticole come in primavera con il verde tenue dei primi pampini che poi si fa sempre più intenso nelle calde giornate estive per mutare in un'affascinante tavolozza di co18 I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
crescita di un territorio che non ha dimenticato le sue origini. Fabbri cati rurali che sono emblema della fatica spesa per plasmare armonio samente il territorio, dell'intelligen za e lungimiranza degli agricoltori che hanno saputo tradurre il loro amore per la terra, e il piacere di sorseggiare un bicchiere di buon vino, in un'attività fiorente e in crescita. Equilibrio di un territorio che sta conquistandosi, per le terre del Prosecco, l'ambito riconosci mento di Patrimonio dell'Unesco.
Giustiniani: «Pinot Grigio delle Vene'Lie, ununka denominazione in tre regioni» sistema vitivinicolo italiano e ciò è dovuto alla grande capacità dei viticoltori e degli imprenditori di essere riusciti ad affrontare la sfida della globalizzazione andando a promuovere, commercializzare ed esportare in vari mercati i propri prodotti. L'Italia è eccedentaria di vino e pertanto la strada obbligata per il mantenimento del settore è l'e sportazione. Molto interessante, e certamente sarà fruttuosa, l'aggregazione che è stata trovata sotto un'unica de nominazione del Pinot Grigio del le Venezie che coinvolge ben tre Regioni: il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e il Trentino. Tale denominazione saprà affron tare i mercati internazionali con una quantità di prodotto molto im portante e con una potenzialità sti mata di circa quattrocento milioni di bottiglie". Questo è il Veneto vitivinicolo che, come la vite, pur avendo radici ben piantate nel terreno locale, sa guar dare oltre le colline aziendali per affrontare con successo il mercato mondiale. ••• Il comparto vitivinicolo veneto è consolidato e in costante cresci ta. Attraverso l'acquisizione dei diritti d'impianto da altre Regio ni la superficie vitata è aumenta ta e ora rappresenta oltre 87mila ettari con in testa la provincia di Treviso (36.583) seguita da Verona (28.502). Il vino a Denominazio ne di origine vede primeggiare il Prosecco, seguito da Conegliano Valdobbiadene Prosecco, Valpo licella, Soave, Bardolino, Venezia, Bianco di Custoza, Asolo-Prosecco e Colli Berici. Questa la valutazio ne del settore del presidente di Confagricoltura Veneto Lodovico Giustiniani, viticoltore nell'area del noto Prosecco Docg: "Sicuramente la viticoltura veneta è trainante nel
IL MOMENTO FELICE DELLA VITICOLTURA VENETA �--====================
La viticoltura veneta sta vivendo un momento felice sia a livello nazionale, sia europeo e in ternazionale in particolare per le Dop. Fra tut ti spicca il Prosecco che, negli ultimi anni, è in continua crescita grazie alla sua penetrazione e affermazione in nuovi mercati. È la denomina zione più importante a livello nazionale e rap presenta più di un quarto del vino a denomina zione. Inoltre il Veneto vanta noti vitigni a denominazione come il Valpolicella, l'Amarone e il Soave che hanno un notevole apprezzamento da parte del consumatore e stanno dando soddisfazione ai produttori. Il Veneto ha avuto nel 2016 una produzione di 13.040.000 quintali di uva che la conferma quale prima regione italiana per produzione di uva da vino, segnando un aumento produttivo del 4% rispetto al 2015. Di questa produzione, 8.064.000 quintali sono a Denominazione di Origine (Doc e Docg), mentre 3.869.000 quintali sono trasformati in vini a Indicazione Geografica tipica (Igt). Il Veneto primeggia anche nelle esportazioni ponendosi al quarto posto nella classifica mondiale dei maggiori esportatori di vino in termini di valore e al sesto posto per quantità. MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 19
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È la città del Palio, di Vittorio Alfieri, ma è soprattutto la ..città del vino", con il suo territorio collinare del Monferrato e della Langa di Anna Gagliardi
ste nitet mundo San cto Custode Secun do": Asti risplende nel mondo grazie a San Secondo, suo cu stode. È la scritta che compare sullo stemma della città dalle origini romane (Hasta Pom peia), importante centro di scambi
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commerciali e bancari nel Medioe Forno: «Il Monferrato vo, con diritto di battere moneta, che con il riconoscimento Unesco ancora oggi è il capoluogo più im portante del Piemonte, dopo Torino, ampliafofferta turistica» per patrimonio artistico e culturale. Asti è la città del Palio, di Vittorio Alfieri, ma è soprattutto la città del na. Un paesaggio dalla bellezz.a mai vino con il suo territorio collinare sfacciata e con una varietà incredibi del Monferrato e della langa Astigia- le di scorci da immortalare. I confi ni della sua provincia disegnano un grappolo d'uva incastonato nella re gione: un segno della sua vocazione anche dal punto di vista topografico. I paesaggi vitivinicoli del Monferra to, insieme alle Ianghe e al Roero, sono diventati Patrimonio dell'Uma nità nel 2014 e comprendono 29 comuni delle province di Asti, Ales sandria e Cuneo, per un'estensione complessiva di quasi 1 lmila ettari. Nel loro insieme le zone selezionate rappresentano la qualità ecceziona le della vitivinicoltura piemontese e della sua profonda e viva cultura. Dal punto di vista geografico, tre aree si trovano nel comprensorio delle Ianghe, due in quello dell'Alto Monferrato e una nel Basso Monfer-
I PAESAGGI VITIVINICOLI UNESCO La Langa del Barolo (Comuni di Barolo, Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto, La Morra, Monforte d'Alba, Novello, Diano d'Alba). Il Castello di Grinzane Cavour, nel Comune omoni mo. Le colline del Barbaresco (Comuni di Barbaresco e Neive). Nizza Monferrato e il Barbera (Comuni di Montegros so, Mombercelli, Agliano, Castelnuovo Calcea, Vmchio, Vaglio Serra, Nizza Monferrato). Canelli e fAsti spumante (Comuni di Santo Stefano Belbo, Calosso, Canelli). Il Monferrato degli Infemot (Comuni di Cella Monte, Ozzano Monferrato, Sala Monferrato, Rosignano Monferrato, Ottiglio, Olivola, Frassinello Monferrato, Camagna Monferrato, Vignale Monferrato).
rato. Da segnalare che l'Alto Mon ferrato conisponde alla parte Sud e il Basso si trova più a Nord. Per l'Astigiano i territori di Nizz.a, con il Barbera, e di Canelli, con il Mo scato e l'Asti Spumante, sono quelli che da sempre contraddistinguono la più celebre produzione enologica locale. Nelle cattedrali sotterranee di Canelli, ovvero nelle lunghe e am pie cantine ipogee dove 150 anni fa nacque il primo spumante métho de champenoise a base Moscato, è maturata la candidatura Unesco. le case vinicole le conservano e le va lorizzano con orgoglio: sono sede di eventi e di visite turistiche tutto l'an no. Percorrere chilometri sottoterra tra le volte, capolavoro di antica ar chitettura enologica, è un'esperienza emozionante. Il Nizza, ultima evolu zione del Barbera (per gli astigiani è La Barbera) a un anno dall'otte nimento della Docg, ha spiccato il volo delle vendite e delle esporta zioni. È un Barbera importante, che riposa a lungo prima di essere mes so in commercio e che rappresenta
la nuova alternativa ai nobili vicini di casa langaroli, Barolo e Batba resco. L'Alta Langa, altra Docg che abbraccia le tre province del basso Piemonte, con 750mila bottiglie e l'obiettivo di arrivare a 2 milioni nei prossimi anni, si sta affermano come lo spumante brut metodo classico più rappresentativo della regione su balpina, in grado di richiamare l'at tenzione sui comuni alla destra del fiume Tanaro, a un'altitudine di al meno 250 metri s.1.m. Alcuni di essi sono anche la culla della Robiola di Roccaverano, uno dei tanti formaggi dop apprezzati del Piemonte. Tra i vini legati alla storia del Monferrato non va dimenticato il Grignolino, un tempo annoverato tra i grandi rossi
piemontesi, quindi caduto nell'oblio dopo gli anni Settanta e ora prota gonista di una rinascita che vede im pegnate numerose cantine. "Per di versi motivi il Monferrato è oggetto di una nuova attenzione mediatica e turistica - afferma il presidente di Confagricoltura Asti, Massimo Forno - Finora le Langhe hanno riempito la scena da protagonista, ma ora i turisti e gli stessi piemontesi, grazie al riconoscimento Unesco, stanno scoprendo meglio il Monferrato, ap prezzandone le bellezze architettoni che e paesaggistiche. Anche a livello istituzionale c'è una volontà diffusa di lanciare il Monferrato come valida proposta a chi sceglie il Sud Piemonte".
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La rete di Bacco Debutta al Vinitaly "Vigne di Roma", il network del vino laziale. C'è voglia di fare squadra per rilanciare l'enologia regionale di Gaetano Menna
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1 vino laziale cerca nuovi spa zi di consolidamento. Con una duplice esigenza, da un lato accrescere le esportazio ni, farsi apprezzare ancor più nel mondo; dall'altro colle garsi in maniera stringente con la ristorazione degli areali produttivi. Insomma si punta ad ottenere, nel la ristorazione, una carta dei vini che privilegia il territorio; d'altron de le cucine romana, ciociara, viterbese, pontina, reatina, che hanno tratti caratteristici, ben si sposano con i vini che vengono espressi nelle varie realtà. In quest'ottica
era importante avviare un'iniziativa sinergica, per rilanciare le denomi nazioni, ma anche i singoli brand. Viene vista con favore la nascita di "Vigne di Roma", che è la rete del vino laziale, una novità nel campo della vitivinicoltura regionale che viene presentata ufficialmente al Vmitaly 2017. Confagricoltura ha accolto di buon grado l'iniziativa, che vede diverse proprie aziende associate attivamente partecipi del progetto. «Il network costituito è una realtà che unisce - ha sotto lineato Paolo Perinelli presidente della Federazione regionale Viti vinicoltura del Lazio e presidente di Confagricoltura Frosinone -. Si ritrovano assieme undici aziende vitivinicole tra le più vivaci e sono rappresentate tutte le provincie la ziali, tutte le tipologie enologiche della regione, tutte le Organizzazio ni professionali. La parola chiave è "unione". C'è voglia di fare squadra
per far crescere il settore, i territori e le singole realtà aziendali». «Vigne di Roma - ha osservato l'assessore all'Agricoltura della Regione Lazio Carlo Hausmann - è una importan te strategia di promozione del vino, frutto di tante riflessioni e idee che, a partire dal Vmitaly della scorsa edizione, sono state condivise e svi luppate insieme. Oggi quelle idee sono diventate una realtà, pronta a mettere a frutto un grande obiet tivo, quello di lavorare in squadra, con traguardi condivisi e vantaggi evidenti per tutti. Il mio auspicio è che rappresenti presto sui mercati, anche internazionali, la qualità dei nostri vini e una percezione positi va dei territori della nostra regione». L'assessore ha tra l'altro dichiarato che, da aprile, il PSR Lazio (Misura 3), dovrebbe prevedere interventi ad hoc per le reti d'imprese. Obiet tivo del contratto di rete "Vigne di Roma", in particolare, è quello
Perinelli: «Il networlc costituito è una realtà sinergica che unisce»
dell'elaborazione e dell'attuazione delle più ampie azioni di promo zione, comunicazione e marketing tese alla valorizzazione commercia le delle produzioni di qualità e dei marchi aziendali dei partecipanti al network. La rete però va al di là degli interessi particolari dei singo li promotori per impegnarsi pure per lo sviluppo e la diffusione della cultura dei vini della regione Lazio a livello locale, nazionale ed in ternazionale. Annuncia, tra l'altro, l'organizzazione di eventi, mostre, convegni, workshop ed attività coinvolgenti. Inoltre ha in animo la costruzione, valorizzazione e diffu sione dell'immagine dei vini laziali sui mercati emergenti oltre che il sostegno al successo commercia le dei vini e dei marchi delle varie aziende. Come soggetto attivo per tutto il settore, la rete ha chiesto di essere presente ai tavoli istituziona li dove intende dare il proprio con tributo alla definizione di progetti qualificati e qualificanti le produ zioni vitivinicole regionali. Insom ma - come si legge nel contratto di rete definito - Vigne di Roma vuole essere «un punto di riferimento, di incontro, di dibattito, di scambio di esperienze e di progettualità per il consolidamento e lo sviluppo della presenza regionale, nazionale ed internazionale dei vini della regio ne Lazio». •••
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Etna da bere Il più grande wlcano d'Europa è il simbolo di una natura emozionante e di una viticoltura antica e ostinata di Anna Gagliardi
1 nero del vulcano, il rosso della lava, la mineralità e il mi croclima di una montagna col fuoco dentro e il mare di fron te. È l'Etna, ultima frontiera della Sicilia vitivinicola, sogno o realtà di piccoli e grandi produtto ri. la denominazione oggi significa 2 milioni di bottiglie, 76o ettari di vigneto tra i 400 e i 1.000 metri di altitudine e sostanzialmente quattro vitigni autoctoni: Nerello Mascalese, il più diffuso, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto. A questo si Il vulcano meta di enoturisti, che apprezzano belleae del territorio e vini intensi aggiunge anche il Minnella. L'Etna è davvero un gigante: attraversare l'a rea della doc pennette di scorgere solo in parte la vastità dei pendii, i terrazzamenti, la cura che ogni albe rello di vite richiede. Bisogna adden trarsi per scoprirlo. A scandire il rit mo del paesaggio sono le contrade, le zone geografiche in cui è suddivi so il territorio e che sovente danno il nome ad alcuni crus. È il caso di Guardiola, un anfiteatro naturale di terrazzamenti tra 800 e 1000 metri di altitudine nel comune di Castiglio ne di Sicilia, dove Alberto e Diego Cusumano coltivano il vigneto più prezioso del marchio Alta Mora, che identifica la loro produzione etnea, 55mila bottiglie in totale. la cantina si trova in contrada Verzella ed è l'ul tima creatura dell'azienda che anno vera oltre 500 ettari vitati in diverse province dell'isola. Risale a quasi un decennio fa l'arrivo sul vulcano di una delle maison più prestigiose
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Suoli vulcanici originati da degradazione della roccia lavica e dalle ceneri
della Sicilia, Pianeta. A Nord, in mezzo al vigneto di Sciaranuova, a oltre 800 metri s.l.m., sono state restaurate antiche abitazioni, che oggi rappresentano il cuore dell'ospitalità. A Sciaranuova i Pianeta hanno inoltre trasfonnato una parte degli antichi terrazzamenti in un teatro in vigna, che ogni estate ospita l'evento culturale "Sciaranuova Festival". A Sud, a Feudo di Mezzo, c'è la spettacolare cantina, proprio al centro di una colata lavica cinquecentesca. In contrada Rampante, nella frazione So licchiata del comune di Castiglione, a 900 metri di altitudine, l'azienda Pietradolce della famiglia Faro cura il vigneto di oltre 80 anni di età, che dà origine al prezioso Vigna Bar bagalli, Etna Rosso osannato dalle guide. I Faro sono vivaisti di fama internazionale che nel 2005 hanno deciso di valorizzare alcuni appezza menti di proprietà sul vulcano, con vinti, a ragione, che le particolarità di quel microclima potessero favorire una viticoltura di alta qualità. Arrivare fino alla vigna Batbagalli significa attraversare un puzzle di colori, dove i pezzi sono la terra nera, gli ulivi, le mimose, i mandorli, le pietre laviche.
Le contrade sono diventate meta degli enoturisti internazionali più esigenti, alla ricerca di una Sicilia diversa da quelle delle cartoline. Le visite in cantina e le degustazioni sono la prima attrazione di questo territorio che sta recuperano vecchi palmenti o costruendo nuove strutture in un fervore rispettoso del luogo e l Antica è la presenza del'ambiente. sull'Etna della famiglia Nicolosi con l'azienda Barone di Villagrande, i cui vigneti si trovano sul versante Est, a
L'I:,
700 metri s.l.m., in un grande anfi teatro naturale che si affaccia sulla costa orientale siciliana. In questi terreni di proprietà i Nicolosi pro ducono vini addirittura dal 1727. All'interno del parco del vulcano si trova inoltre il Wme Resort Vtlla grande, immerso tra boschi e storici vigneti che si affacciano sulla costa di Taormina.L'azienda Cottanera, dei fratelli Cambria, accoglie i visitatori nella grande sala degustazione in contrada lannazzo di Castiglione di Sicilia. Sulle pendici del vulcano col tiva 65 ettari di vigneti. L'intuizione si deve a Guglielmo Cambria, padre dei tre fratelli, che decise di estirpa re vecchi noccioleti per impiantare vigne. Tra i primi a credere nelle po tenzialità dell'Etna sono stati anche i Tasca d'Almerita che possiedono diversi ettari vitati tra le contrade di Sciaranova e Boccadorzo. La prima vendemmia risale al 2008; oggi tra le etichette top c'è il Tascante, dal nome della tenuta etnea che gioca sui nomi Tasca ed Etna e che subli ma il Nerella Mascalese del versante Nord Est. Con la recente acquisizio ne della cantina a Passopisciaro, ol tre che dei vigneti in contrada Mar chesa, i Tasca possono vinificare sul vulcano, ampliando ulteriormente ••• gli orizzonti.
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r olio dei mille campanili
Al salone ··sol" a Verona emerge la bellezza della diversità, di un patrimonio colturale e culturale variegato, ma straordinariamente unico e inimitabile di Gaetano Menna
• olivicoltura italiana ,,. è fortemente radica ta nei territori, con una presenza in tut ti gli areali. Vi sono modalità produttive, caratteristiche, tradizioni, connes se agli olivi, che caratterizzano l'economia, il paesaggio, la cultu ra. Quello dell'olivicoltura e della produzione olearia connessa, è un settore strategico che, al salo ne "Sol&Agrifood" di Verona (che si svolge in concomitanza con il Vinitaly, come brand nel brand), rivela i tanti volti dell'eccellenza. All'insegna della varietà, viene in risalto l'Italia dei mille campanili, 26 j MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
Rosm: «Bisogna puntare sull'innovazione avvalendosi di piano olivicolo e PSR>> delle mille cultivar. Emerge così, al salone scaligero, la bellezza della diversità, di un patrimonio variegato ma straordinariamen te unico ed inimitabile. Eppure il settore continua a soffrire, per le fitopatie che lo tartassano e che hanno creato danni enormi (si pensi alla mosca olearia ed al flagello della Xylella nel Salento). C'è poi il problema del mancato ammodernamento degli impianti, che impedisce lo sviluppo della meccanizzazione e quindi dell'ab battimento dei costi e dell'aumen to delle rese. C'è pure la questio ne della concorrenza selvaggia con il prodotto importato a prezzi stracciati. A ciò si aggiungano le pessime condizioni meteo. E così l'annata agraria 2016/2017, già di scarica, ha visto i raccolti falcidia ti per tutta una serie di concause. Sono state molte le regioni che hanno subito flessioni di oltre il 60%, soprattutto nel Centro-Sud. Anche la Liguria è stata partico larmente provata dalla pessima annata. Umbria e Toscana inve ce hanno contenuto la flessione "solo" al 30%. Indubbiamente come è emerso dalle rilevazioni Ismea - è stata una delle peggiori annate degli ultimi decenni, peggiore in termini di volumi addìrittura a quella del 2014. Certo le quotazioni, a causa della scarsità delle produzioni, sono salite. I prezzi dell'extra sono risultati in aumento di oltre il 50% se con frontati, con lo stesso periodo della precedente annata, mentre sono sostanzialmente in linea con i primi mesi del 2015, quando la situazione delle disponibilità era sostanzialmente simile all'attuale. Insomma il trend in salita è sta to salutare per compensare una parte delle perdite. Ora bisognerà vedere che accadrà nella nuova campagna che si profila - even ti meteo permettendo - di carica
e quindi di raccolti abbondanti. «Ci auguriamo che i produttori possano mantenere le quotazioni mercantili al livello attuale anche nell'annata di carica. Il settore ha
bisogno di tornare alla redditivi tà - ci dice il presidente della Fe derazione nazionale di prodotto Olivicoltura della Confagricoltura, Donato Rossi -. Bisogna anche
� --------------------------A VERONA NON SOLO VINITALY In contemporanea al Vmitaly si svolgo no Enolitech e Sol&Agrifood. La Rasse gna internazionale dell'agroalimentare di qualità presenta quest'anno il nuovo spazio dedicato alla biodiversità delle produzioni territoriali, dopo quelli di salumi, formaggi, olio extravergine di oliva e birre artigianali. Un modo per valorizzare in chiave business una pe culiarità esclusiva dell'agroalimentare italiano, sempre più apprezzata dai mercati internazionali. Ihfferta alle filiere del vino e dell'olio si completa con Enolitech - Salone internazionale delle tecniche per la viticoltura, l'enologia e delle tecnologie olivicole ed olearie, che festeggia quest'anno la ventesima edizione. In mostra ilknow-how che permette all'Italia di essere leader nella produzione e nell'exp ort di tutti gli strumenti e gli accessori per la conservazione e il servizio. MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I
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procedere anche all'ammoder namento degli impianti, coglien do le opportunità che possono aversi dai piano olivicolo nazio nale e dai PSR». «Gli interventi nel Salento, poi, dove sono stati previsti i provvedimenti per la riconversione varietale a cultivar resistenti alla Xylella, dovranno essere l'occasione per rilancia-
e
Annata da dimenticare con raccolti falcidiati ecaremadi prodotto re il comparto, anche in chiave produttiva, in un territorio for temente vocato all'olivicoltura». «Bisogna fare - aggiunge Rossi
PROGETIO DI FILIERA PER LA SANSA
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OP ConfOliva di Velletri nelle due riunioni pubbliche (il 16 marzo a Roma ed il 20 marzo a Latina) entra nel vivo del progetto di filiera organiz7Atta che sta portando avanti, con il finanziamento del PSR Lazio, per la valo rizzazione dei sottoprodotti della filiera olivoleica e per l'azzeramento dell'impatto ambientale nel trattamento dei reflui oleari (l'avviso di riunioni pubbliche, con tutti i dettagli, è pubblicato su "Mondo Agricolò' online, ndr). I produttori e i trasformatori che partecipano al progetto di filiera si impegnano a conferire al soggetto che opera la trasformazione e la commercializzazione dei sottoprodotti oleari il prodotto da trat tare (sansa di olive), almeno nella prevalell7Al delle produzioni ottenute per tutta la durata prevista dall'accordo di filiera. Gli impianti di trasformazione/commercializzazione dei sot toprodotti si impegnano ad utiliz7Atre i sottoprodotti della filiera dei partecipanti all'accordo di filiera (sansa di olive), per almeno tutta la durata prevista dall'accordo stesso. 28 j MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
un'operazione anche cultu rale che investa i consumatori per spiegare loro le qualità nu trizionali dell'EVO, il suo essere perno della dieta mediterranea, e di uno stile di vita attento alla salute. Serve una conoscenza, una passione per il prodotto e la realizzazione delle carte degli oli nella ristorazione. Scegliere con consapevolezza, venendo incontro al proprio palato, è fondamentale». In quest'ottica ad avviso del presidente degli olivicoltori di Confagricoltura «la vetrina del Sol è importante ma dobbiamo cominciare a ri flettere su come va valorizzato in profondità il settore, su come rilanciarlo, su come raggiungere i consumatori interni, su come diffondere la cultura dell'olio anche all'estero e su come far emergere il made in Italy». Pun tando sulla diversità ma anche sull'unicità dell'olivicoltura tri colore. •••
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Elisir salutare L'extravergine svolge un ruolo determinante all'interno della dieta mediterranea di Luca Piretta docente di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva e specialista in Scienza della Nutrizione Umana al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma
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olio extravergine di oliva rappresenta uno degli alimenti più ca ratteristici e identifica tivi della dieta medi terranea. Inizialmente lo si è considerato importante per la salute in quanto in possesso di una tale qualità e quantità di so stanze utili al metabolismo, da far sì che il suo consumo quotidiano determinasse un assetto lipidico dell'organismo così salutare da rite nere la sua assunzione un passag gio essenziale per mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue. Attualmente, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche si ritie ne che i benefici dell'olio siano da attribuire anche all'azione di alcune sostanze, in particolare i polifenoli e le vitamine A ed E, che agiscono sul DNA favorendo l'espressione di geni protettori nei confronti dei tu mori e di altre patologie degenera-
tive e cardiovascolari. Il legame tra l'olio extravergine di oliva e la dieta mediterranea è molto stretto: il suo consumo avviene principalmente nell'area del bacino mediterraneo, rappresentando soltanto l'l % degli oli consumati a scopo alimentare nel mondo (35% olio di palma, 27%olio di soia, 14% olio di colza , 8% gira sole). E, probabilmente, i suoi bene fici sono riscontrabili maggiormente nella popolazione radicata nei Pae si di questa area che, nel corso dei millenni, ha selezionato un patri monio genetico maggiormente con sono all'ambiente circostante e agli alimenti che questo produceva più facilmente e di migliore qualità, tra i quali appunto l'olio extravergine di oliva. A differenza di tutti gli altri oli vegetali, non dovendo essere raffi nato, non presenta sostanze tossiche o cancerogene come il glicidiolo e i suoi esteri. Una componente essen ziale dell'olio extravergine di oliva è MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 29
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rappresentata dall'acido oleico, un acido grasso monoinsaturo molto facilmente assotbibile che svolge un importante ruolo nel combattere il colesterolo in quanto viene usato come substrato, come anche gli acidi grassi polinsaturi (PUFA), ma non i saturi, dalla acil-CoA- colesterolo acil transferasi (ACA1) epatica per legarsi al colesterolo che, così esterificato, non va più in circolo.Avendo un solo doppio legame (18:1 w 9) è a bas so rischio perossidazione e quindi resiste molto meglio all'esposizione al calore, alla luce e ai metalli. È mol to più stabile e rod p uce meno radi cali liberi rispetto ai PUFA. Quindi è più indicato nella frittura rispetto agli oli di semi. Ha una temperatura di fumo di circa 210 gradi, in realtà un po' più bassa di quella degli oli di semi (230-240) e quindi più ari schio di formare acroleina (sosta.ma tossica per l'organismo se assunta a certe dosi), ma compensata ampia mente dalla presenza di un solo dop pio legame. Svolge dunque un ruolo determinante all'interno della dieta mediterranea, l'unica in grado di fornire dati scientificamente validi e confermati sul modello più idoneo a favorire lo stato di salute e prevenire le malattie tumorali, cardiovascolari e neurologiche. Grazie alla sua pecu liare composizione in termini di acidi grassi mo noinsaturi in una percen tuale che raggiunge il 7<J% (nessun altro olio possiede questa percentua le), di polifenoli e di vitamina E (che sono tra le componenti più impor tanti in ottica della prevenzione nei confronti di tutte quelle patologie favorite dall'eccesso di radicali liberi, cancro in rim p is), è determinate per il mantenimento di un buono sta-
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Luca Piretta
to di salute.Ci sono poi altri aspetti, nuovi e non poco sotprendenti, ri guardo ai benefici di questo alimen to. Uno di questi è l'effetto inibitorio sulla crescita dell'Helicobacter Pylori, il batterio responsabile dell'ulcera e della gastrite. Alcuni studi sembrano dimostrare questa azione dell'olio di oliva, anche se richiedono un'ulteriore con ferma. Questi effetti benefici sono maggiormente espressi dall'olio novello, dove è più abbondante la presenza di
polifenoli, che si perdono per rea zioni chimiche spontanee durante la stagionatura dello stesso olio. Ed è proprio l'abbondanza dei polifenoli che sta alla base dei benefici anche nella prevenzione tumorale, come si evidenzia in particolare in uno stu dio di nutrigenomica condotto da un gruppo di ricercatori dell'Universi tà di Bari. Protagoniste dello studio sono ro p prio le varietà o "cultivar" pugliesi, dalla Coratina alla Peranza na. Questo studio, oltre ad evidenzia re che ogni singolo olio provenien te da differenti cultivar ha proprietà salutistiche decisamente variabili, ha confermato che la sua assunzione regolare migliora lo stato ossidati vo dell'organismo, agendo come un alimento antiossidante, con notevoli benefici sul mantenimento dello sta to di salute e nella prevenzione delle malattie. •••
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Alto target qualitativo di Elisabetta Tufarelli
La famiglia Minisci conduce un'impresa familiare di successo, associata alla Fiiaf. Disciplinari rigorosi e certificazioni per l'eccellenza olearia
ono molto soddisfat ta. Si può fare questo lavoro solo se lo si ama. Noi amiamo l'o lio di qualità e spin ti dalla nostra forte passione portiamo avanti il lavoro delle passate generazioni, che è la nostra storia, ma continuiamo ad innovare e fare ricerca". Con que ste parole entusiaste Maria Grazia Minisci, una delle titolari di un'im presa familiare associata Fiiaf, che cresce e continua a svilupparsi, riassume l'impegno del gruppo che opera nella Piana di Sibari
dal 1946. Maria Grazia, insieme alla sorella Anita, al fratello Ange lo ed al padre Francesco, conduce una tra le prime imprese agroali mentari della Calabria. "Tutta la nostra attività - spiega - è partita da un piccolo frantoio. Oggi, alla terza generazione, produciamo e commercializziamo nel mondo il nostro olio extravergine d'oliva, ma anche frutta e ortaggi, freschi e trasformati, canditi ricoperti di cioccolato finissimo di alta quali tà, vere prelibatezze del territorio". Il frantoio punta a un alto target qualitativo riuscendo a coniugare MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 31
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la tradizione con l’innovazione, nel pieno rispetto delle normative, dell’etica professionale e della tutela ambientale. “Il nostro olio extravergine – racconta con orgoglio Maria Grazia – deriva dalla diretta spremitura di olive appena raccolte, verdi, ma invaiate e mature al punto giusto. La raccolta è manuale e con pettini meccanici in materiale antiurto non plastico, che non produce migrazione di plastificanti. Estraiamo così un olio particolarmente dolce e leggero di gusto, proprio come un succo di frutta”. Il gruppo impiega 6 persone a tempo indeterminato e 60 avventizi, durante la raccolta. “Siamo in azienda – rivela l’imprenditrice familiare associata a Confagricoltura - tutti i giorni dell’anno e ci occupiamo direttamente della trasformazione e della commercializzazione. La nostra presenza continua ci spinge a fare sempre di più e meglio. Oltre al normale bio, produciamo un olio extravergine biodinamico, certificato Demeter, che segue regolamenti più stringenti del biologico perché rispetta stretta | MONDO AGRICOLO | 0$5=2
«Portiamo avanti il lavoro delle passate generazioni puntando su innovazione» mente le fasi senologiche della pianta, seguendo il normale processo di produzione dell’humus e quindi l’arricchimento del terreno”. Tutti i processi produttivi sono orientati all’eccellenza e rigorosamente sottoposti a controllo e a certificazione di qualità. L’azienda è certificata BIOSUISSE, accreditata NATURLAND, NOP,
e JAS. Nella campagna 2015/2016 sono stati moliti quasi 22.000 quintali di olive per una produzione di circa 3.000 quintali di olio. Gli oli vengono commercializzati con tre marchi: “Coriolanum” (premiato con il ‘Golden olive’ a Pechino alla China international olive oil competition) che contraddistingue l’alta gamma; “Le Terre del Castello”, da varietà tipiche del territorio: Dolce di Rossano, Carolea, Tondina e Nocellara; e “La Molazza”, che caratterizza la produzione aziendale con un olio dolce e piacevole. Completa la gamma la collezione degli olii aromatizzati al limone, al mandarino, al bergamotto, al peperoncino, all’aglio e peperoncino, al basilico, all’origano, al tartufo nero, al tartufo bianco e al rosmarino. “La nostra sfida – conclude Maria Grazia - è quella di offrire prodotti sempre migliori. Siamo attentissimi, oltre che all’altissima qualità, anche al benessere e alla salute dei nostri consumatori”. E il mercato lo conferma. I prodotti del gruppo Minisci sono venduti in Italia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Svizzera, Olanda, Austria, Francia, Usa, Giappone, Canada, Brasile, Lituania, Taiwan e Russia.
La famiglia Minisci
noti" e:a •••
L'APERTURA
In arrivo finanziamenti per i contoterzisti Bando regionale ''Al Via". primo riconoscimento alla categoria ora riservato alla Lombardia
P
er non darla vinta al mercato globale, la sfida è inquadra re il lavoro in agricoltura in un'ottica sempre più industriale. Tuttavia non è possibile essere competitivi in assenza di una filiera integrata che riconosca ai con toterzisti il loro ruolo di artigiani al servizio dell'agricoltura e del Made in Italy, garantendo agli imprenditori agricoli flessibilità della gestione e dell'organizzazio ne aziendale e riduzione dei costi. Dalle assemblee delle associazioni Apima Cremona e Apima Milano, Lodi, Como e Varese sono arrivate notizie incoraggianti che vanno in questa direzione. UN BANDO DA 300 MILIONI Grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia, Apima Cremo na e Uncai, le imprese agromeccaniche lombarde saranno inserite tra i destinatari del bando "Al Via". In quanto artigiani con un proprio albo regionale, i contoterzisti lombardi potranno partecipare alle misure destinate dall'Unione Europea alle piccole e medie imprese. In particolare potranno fare doman da per accedere ai
contributi del bando regionale "Al Via" previsto entro giugno. La misura metterà a disposizione 300 milioni di euro per l'acquisto di macchinari e per la digitalizza zione delle attività. Si potranno ricevere finanziamenti da 50.000 a 2 milioni e 800 mila euro. Una parte (da11'8 al 15%) a fondo perduto, la restante, per metà a interessi zero, e per metà coperta da un fondo di garanzia, per con sentire di presentare la domanda di finanziamento anche a imprese con un rating non elevato. USARE MEGLIO I FONDI UE Giuliano Oldani, presidente di Apima Milano, Lodi, Como e Varese, ha avanzato una proposta di revisione dei piani di sviluppo rurale che sta attirando l'attenzio-
UNCAI l'.Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici
ed Industriali rappresenta e tutela su tutto il
territorio nazionale imprenditori che lavorano per conto terzi nel settore agricolo e industriale. Presidente: Aproniano Tassinari
www.contoterzisti.it ne dell'assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava: "Non si possono offrire contribu ti per l'acquisto di macchinari e attrezzature ad aziende agricole già in crisi. I fondi stanziati per l'innovazione non sono tanti ed è forte il rischio di usarli male. Sarebbe più ragionevole premia re l'agricoltore laddove applichi metodi di coltivazione nel rispetto di un disciplinare ben preciso, lasciandolo libero di scegliere se appoggiarsi al servizio di un contoterzista o acquistare le attrezzature necessarie. In questo modo l'agricoltore avrà due possibilità di ricevere i contributi, e non una soltanto, e si creerebbe una forte partnership fra agricoltore e contoterzi sta". Una risposta indiretta a quanti si proclamano unici tutori di uno svilup po "sostenibile". Aproniano Tassinari MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I •
NOTIZIE
La grande corsa Competitività, Made in ltaly, gestione attenta delle aziende e chip economici lanciano la volata dell'Internet delle Cose in agricoltura
è stata la corsa all'oro, la corsa allo spazio, la corsa agli annamenti. La corsa alla terra non si è mai arrestata, anche se i piani di sviluppo edilizio vanno più veloci. Oggi i traguardi più ambiti anivano dalle invenzioni che connettono tra loro cose e persone. Parliamo della corsa all'Internet delle Cose, che non è solo la casa con elettrodomestici contro!11 I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
lati a distanza, o i nuovi modelli di business ben rappresentati da app come Uber. La trasfonnazione digitale guarda anche all'agricoltura, che diventa smart (intelligente), come tut to ciò che ha a che fare con la Rete. L'Internet of 1hings (101) è stato il filo conduttore del convegno "Il Con toterzista digitale", che si è svolto in febbraio a Montichiari, nell'ambito della Fazi, la fiera agricola zootecnica internazionale. "Poiché i chip costano poco - ha
esordito Giuliano Noci, vulcanico professore del Politecnico di Mila no e prorettore del Polo tenitoria le cinese dell'Università - tutto sarà sempre più connesso. Un esempio è la nostra macchina, piena di senso ri. Tutto comunica con tutto. Entro il 2020 ci saranno 70 miliardi di oggetti che dialogheranno fra loro. Anche i vecchi trattori". La novità uscita dal convegno sta qui, nella possibilità di adattare alle nuove logiche smart an che attrezzature agricole datate.
le due tecnologie è la possibilità di controllare un aratro, l'erpice, la seminatrice, le pompe per il diserbante, un carro anche non di ultima generazione standosene a casa, in ufficio, magari in stalla. Tutto può essere "sensorizzato" raccogliendo informazioni sui consumi di carburante, l'usura della macchina, le operazioni in campo e chi guida il trattore. Poi, alla fine della giornata, con un clic sul tasto di avvio del programma Agrogest, è possibile scaricare tutti questi dati e avere un resoconto dettagliato dell'azienda, dal bilancio di campo ai costi delle macchine e della manodopera; tenere sotto controllo tutte le scadenze, il rientro dagli investimenti e tracciare un bilancio previsionale rispetto ai processi produttivi. "Oltre a dare nuova vita a vecchie macchine ha aggiunto Gino Mainardi, Ceo di Cobo Usa - i sensori sono in grado di valorizzare il Made in Italy agro-alimentare, raccogliendo i dati necessari a raccontare la storia di quel prodotto o dell'azienda, quando e come e chi ha SMART FARMING lavorato la terra, quella terra che Nel 2016 il Politecnico di Mila ha dato origine a quel prodotto". no ha contato 180 applicazioni In breve, la tracciabilità. di smart farming, di cui 12 lega te alla dematerializzazione delle procedure (la burocrazia), 1'85% all'agricoltura di precisione, il 36% alla qualità ambientale e alimen tare. "Solo il 10% delle app punta sulla tracciabilità e sulla riconosci bilità dei prodotti agricoli perché è qui che si manifesta l'integra zione tra i soggetti della filiera", ha rimarcato Giuliano Noci. Sta di fatto che c'è chi lo sta facendo.
1RAAGRICOL1URA E INDUSIRIA In agricoltura la grande corsa all'IoT sembra giocarsi sulla capacità di ge stire i dati raccolti in campo e sulle macchine con i sensori insieme ai prodotti agricoli e ridurre la variabili tà dei processi produttivi. Con la digi talinazione i contoterzisti diventano un anello chiave per la competitivi tà di tutta la fi)iera, offrendo servizi come la tracciabililità dei prodotti, la valorizzazione del Made in Italy e l'a nalisi del rendimento di un'azienda agricola. "Si deve salire di corsa sul carro della ternologia, non perché l'industria 4.0 è di moda, ma per ché è uno strumento utile. Potrebbe rappresentare una rivoluzione, così come un colossale flop. Dipende da chi conduce le danze. Per arrivare con successo in fondo alla corsa, oc corre limare il confine tra agricoltura e industria e accelerare un proces so di convergenza che premierà chi offre servizi innovativi e di qualità; alla base c'è la capacità e la voglia di mettere in comune competenze che possono essere capitalizzate con la complementarietà. Se non si riuscirà in questo, meglio lasciar stare e darsi solo alle corse domenicali a piedi, in bicicletta o a cavallo", ha concluso il presidente di Uncai Aproniano Tassi ••• nari.
INTERNET DELLE COSE Voluto da Uncai e dall'azienda bresciana Cobo, il convegno è stato organizzato per presentare l'Internet di due cose in particola re. Da una parte i sensori Sentinel di Cobo, dall'altra il programma gestionale Agrogest sviluppato da Progetto Software di Leandro Zanni. Il risultato dell'incontro tra MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 111
NOTIZIE
vigili del fuoco l'esame dei progetti di nuovi im pianti e delle modifiche da apportare a quelli esi stenti, che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza. Il Comando sarà tenuto a effettuare controlli. Non sono invece tenuti agli adempimenti i depositi di capienza geometrica sino a6mc. SISTRI
Sono prorogate al 2018 le sanzioni operative riguar danti la mancata iscrizione delle imprese al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), comu nicazioni incomplete o er rate, la non compilazione di registro cronologico e scheda Area Movimenta zione e l'alterazione dei dispositivi elettronici. Restano attive le sanzioni previste per le procedure cartacee. Rimane anche l'obbligo di iscrizione al Si stri, ma le sanzioni sono state ridot te del 500/o in caso di mancata iscri zione (almeno fino al 31 dicembre 2017).
Novità dal Mille Proroghe
PATENTINO AGRICOLE
Ancora un anno di tempo per l'abilitazione all'uso delle macchine agricole
1 decreto Mille Proroghe di quest'anno contiene diver se temi di interesse per gli agromeccanici in materia di prevenzione incendi, Sistri, abilitazione all'uso dei mezzi agricoli (il cosiddetto patentino). Il provvedimento non contiene inve ce alcuna proroga della revisione dei mezzi agricoli. IV I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
PER MACCHINE
Il termine per l'entrata in vigore dell'obbligo dell'abilitazione all'uso delle macchine agricole (il cosid detto patentino) è stato prorogato al 31 dicembre di quest'anno. Entro dodici mesi da tale data do vranno essere effettuati i corsi di aggiornamento.
PREVENZIONE INCENDI
REVISIONE MACCHINE AGRICOLE
Vengono differiti al 7 ottobre gli adempimenti per i depositi di liquidi infiammabili e combustibili per uso industriale, agricolo, artigianale e privato, per i serbatoi fissi e per i contenitori - distributori rimovibili e non di carburanti liquidi fino ai 9 mc. A quella data si dovrà richiedere al Comando provinciale dei
Per ora nessuna proroga della revi sione delle macchine agricole che riguarderà per primi i mezzi imma tricolati entro il 31 dicembre 1973. Questi dovranno essere sottoposti a revisione presso officine private autorizzate o gli Uffici della Motorizzazione Civile entro la fine del ••• 2017.
ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA
Accendere il welfare Generali, Confagri, Confindustria, Confartigianato e Confprofessioni il 28 marzo presentano il nuovo Rapporto e premiano le PMI più virtuose di Gabriella Bechi
iunge alla sua secon da edizione Welfare Index PMI, l'iniziativa promossa da Generali Italia, con la partecipa zione cli Confindustria e Confagricoltura e, da quest'anno, anche cli Confartigianato e Confpro fessioni, per diffondere la cultura del welfare aziendale come leva cli cre scita per le piccole e medie imprese, che rappresentano 1'80% della forza lavoro del Paese. Il Welfare Index PMI è il primo indice cli autovaluta zione del livello aziendale: uno stru mento grazie al quale ogni anno le imprese possono accedere, attraver so il sito www.welfareindexpmi.it, ad un servizio gratuito per misura re le proprie iniziative cli welfare e confrontarsi con le esperienze più avanzate nei settori dell'industria, dell'agricoltura, dell'artigianato, del commercio e servizi, degli studi e servizi professionali e del terzo setMARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 37
ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA
tore. L'indice misura dodi ci ambiti di inteivento per una dettagliata analisi di tutti gli aspetti del welfare aziendale: previdenza inte grativa, sanità integrativa, setvizi di assistenza, altre polizze assicurative, tute la delle pari opportunità, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, for mazione ai dipendenti, sostegno all'istruzione di figli e familiari, cultura/ri creazione e tempo libero, sostegno ai soggetti debo li e integrazione sociale, sicurezza e prevenzione degli incidenti, welfare al largato al territorio e alla comunità. Al suo secondo anno di vita, l'iniziativa ha visto crescere in maniera significativa il suo succes so, con il coinvolgimento all'indagine di oltre 3.400 aziende, il 60% in più ri spetto al 2016. Segno di un forte dinamismo nell'evoluzione del wel fare aziendale che, soprattutto nel le piccole e medie imprese, deve essere misurata su un orizzonte
Coinvolte nell'indagine 3400 aziende, il (J()0/4 in più rispetto al 2016
UNIVERSO WELFARE INDEX l:J --------------------------------
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Il presidente Mario Guidi allèdizione 2016
di medio e lungo periodo, a causa dell'elevata frammentazione e della scarsa propensione a fare rete, delle difficoltà economiche, della limitata cultura del welfare e della consape volezza delle sue potenzialità, della carenza di supporti informativi ed operativi. La ricerca è stata svolta con metodologia combinata intervi ste telefoniche e compilazione onli ne, tra settembre e dicembre 2016, ad aziende con numero di addetti tra i 6 e i 250, di origine italiana o estera. Il 28 marzo 2017, alla LUISS G. Carli di Roma, sarà presentato il Rapporto annuale 2017 e saranno premiati i migliori progetti di welfa re: le prime tre imprese classificate di ogni settore e quattro menzioni speciali alle piccole e medie impre se che si sono distinte negli ambi ti: agricoltura sociale, terzo settore, valore donna, integrazione sociale. Quest'anno, inoltre, Welfare Index PMI ha introdotto un nuovo stru-
mento: il Rating Welfare Index PMI, che raggruppa tutte le aziende in 5 classi con un valore crescente da lW a 5 W. Lo scopo è di permet tere alle imprese di comunicare il proprio livello di welfare in modo immediatamente riconoscibile, fa cendo diventare il rating un van taggio competitivo, oltre che uno stimolo ad un percorso di crescita. Le 22 aziende che hanno ottenu to le 5W sono storie d'eccellenza, ovvero aziende che hanno attuato un ampio ventaglio di iniziative per il benessere dei lavoratori e del le loro famiglie, con soluzioni ori ginali. "Il welfare fa parte del dna di Generali Italia, sia per i nostri 8 mila dipendenti, sia per i dipen denti delle grandi aziende, nostre clienti. Ma l'Italia è fatta di piccole medie imprese e l'iniziativa Welfare Index PMI vuole diffondere in loro e, quindi, nel Paese, la cultura del welfare aziendale: uno strumento chiave per la crescita", ha dichiarato Marco Sesana, country manager e
e ''Indice" prevede
12 ambiti di intervento sul welfare aziendale amministratore delegato di Gene rali Italia. Mario Guidi, presidente di Confagricoltura: "L'agricoltura ha una storia consolidata di welfa re. Ha sempre svolto una funzione sociale a vantaggio della collettività, in particolare dei propri dipendenti, favorendo l'inserimento dei lavora tori nel contesto aziendale e miglio rando la loro qualità di vita attra verso la creazione di alloggi, scuole, punti di aggregazione e, soprattut to, fornendo assistenza in campo sanitario. Oggi la strada intrapresa dalle aziende agricole verso il più ampio concetto di sostenibilità - ambientale, economica e socia le - porta ad un sempre maggiore impegno in questa direzione". "Il welfare pubblico è un pilastro della nostra società, ma se viene integra-
to con i sistemi privati può crescere in efficienza ed efficacia - ha det to Alberto Baban, presidente della Piccola Industria di Confindustria -. In questo contesto le PMI posso no diventare i principali attori della trasformazione sociale del modello economico e della distribuzione del benessere". "Confartigianato ha una consolidata esperienza trentennale nella gestione del welfare - ha ag giunto Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Imprese - attra verso la bilateralità, nell'interesse dei nostri imprenditori, dei loro di pendenti e delle famiglie. Abbiamo quindi aderito molto volentieri all'i niziativa Welfare Index PMI". Gae tano Stella, presidente di Confpro fessioni: "Da oltre dieci anni siamo impegnati a promuovere la cultura del welfare all'interno degli studi professionali, perché crediamo che i professionisti, nel loro ruolo di in termediari qualificati, possano svol gere una funzione fondamentale in ••• questo senso".
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ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA
Convegno confederale alla Reggia di Caserta con Martina, Guidi, Puoti e Benetton. IL rilancio degli allevamenti nel mix diversificazione, innovazione e sostenibilità di Gaetano Menna
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onfagricoltura si è inter rogata sulle cause della aisi della zootecnia meridionale. Per questo ha promosso un conve gno di approfondimen to alla Reggia di Caserta. I.a situazio ne casertana è emblematica. Terra di lavoro ha una spiccata vocazione al levatoriale bovina e bufalina. Ha real tà imprenditoriali uniche come Cirio Agricola, che è la più grande azienda
zootemica italiana e che rientra tra le prime cinque in Europa ron una produzione giornaliera di 48 mila litri di latte. il presidente di Cirio Agricola Andrea Benetton ha rilevato rome la sua azienda, a Piana di Monte Verna, sia testimonial di un modo di fare Tavola rotonda:
Martina, la telegiornalista de Sanctis e Guidi
Rau.eautoctone linea vacca-vitello e contratti di filiera
allevamento all'avanguardia nel Mezzogiomo. le potenzialità e vocazioni tenitoriali dunque ci sono, ma si scontrano però con la aisiprofonda, in atto, con tendenze peggiori rispetto al quadro nazionale. "la zootecnia meridionale è ad una svolta - ha sottolineato il presidentedi Confagricoltura Caserta Raffaele Puoti -. Per il mmparto bovino è necessario istituire iprocessiditracciabilità della filiera ed il miglioramento deglistandard produttivi, così come già realizzato per il comparto bufalino". la situa zione attuale è stata delineata dalle relazioniedagliinterventi-diGiam paolo Parente (Regione Campania), Giuseppe Pulina (UniversitàdiSassa ri), Alberto Menghi(CRPA) - che han no attestato come nel 2015, rispetto a 15 anniprima, per il latte, mentre a livello nazionale siassiste ad un trend positivo (bovino e bufalino +15%, ovino e caprino 30%), nel Mezzogior no siriscontrano dati fortemente ne gativi (bovino e bufalino -11%, ovino e caprino -28%). Per quanto riguarda specificatamente il settore bufalino va comunque sottolineato il rilevan te aumento dei capinelle regioni del Mezzogiorno nel periodo 2002-2015
su tre elementi: diversificazione, in novazione e sostenibilità". Martina ha tracciato il progetto di rilancio della zootecnia su tre direttrici: sviluppo della linea vacca-vitello lungo la dor sale appenninica, basandosi su PSR e revisione della Pac; rafforzamento del mmparto anche in pianura facen do aggregazione e utilizzando rosì i contratti di filiera; valorizzazione delle razze autoctone e declinazione diuna nuova versione della multifun zionalità nelle aree interne, con il ri lancio dei consumi del made in Italy connesso all'etichettatura obbligato ria. In tale ottica il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimen tale del Mezzogiorno Antonio limo ne ha indicato per il futuro lo svilup po ed il recuperodi razze autoctone, mme la pecora laticauda e la bovina (+115%). Anche nel caso dei suini, Podolica. Ed è necessario - ha detto il unico settore in cui nel Meridione si presidente del duster Agrifood Paolo riscontra un trend positivo (+8%), i Bonaretti - promuovere una crescita dati rivelano mmunque una crescita economica sostenibile, basata su ri inferiore rispetto a quella nazionale cerca e innovazione. Ha mmmen (+29°/o). "Bisogna partire dalla aisi tato il presidente Guidi: "Nell'ultima - ha detto il presidente di Confagri- rimodulazione dei premi accoppiati coltura Mario Guidi nel corso della per la Pac andranno corretti glierrori tavola rotonda con il ministro per le per sviluppare la linea vacca-vitello, Politiche agricole Maurizio Martina un'opportunità da costruire, invece - per cambiare passo e concretizzare di dover acquistare 800 mila capida ••• una nuova strategia che faccia perno ingrasso dai francesi".
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ATTUALITÃ&#x20AC; RAPPRESENTANZA
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Convegno a Catania, di Confagri, Cia e Copagri, su criticità e potenzialità dell'agrumicoltura. Timori per l'ingresso di parassiti come la Tristeza di Elisabetta Tufarelli
'
l'agricoltura a trainare il Pil meri dionale. E l'agrumicol tura è una filiera fondamentale per questa area del Paese. Produciamo ottimi agru mi cli qualità, ma non basta. Occor re lavorare insieme per rimuovere i problemi e puntare sulle risorse. Serve riequilibrare il rapporto con la GDO, favorire l'aggregazione dei produttori e investire nella ricerca. Questo comparto è messo sotto scacco da diversi problemi, primo fra tutti quello delle fitopatie. Ab biamo difficoltà a esportare a causa delle baniere non tariffarie e, nel contempo, la l'Ue non pone freno alle merci importate, senza valutare il pregiudizio che deriva per il red dito degli operatori e per le proble matiche fitosanitarie. Si è permesso così l'ingresso cli parassiti come la Triste7.a e stiamo correndo il forte rischio cli 'importare' il Citrus Black Spot, una fitopatia gravissima, non presente in Europa, che metterebbe in grave pericolo l'agrumicoltura ita liana. Ancora una volta potrebbe es sere l'agricoltura a pagare un prezzo altissimo nei rapporti tra Ue e Paesi Terzi". Lo ha messo in eviden7.a il presidente cli Confagricoltura, Mario Guidi, inteivenendo al convegno na-
Diana: <<Ah.are il livello cli attenzione ed ab� quello di. tolleranza» zionale, organizzato recentemente a Catania, in collaborazione con Cia e Copagri, in cui sono state analizzate criticità e potenzialità del comparto leader dell'agricoltura del Sud Italia. Il 99,9% degli agrumi nazionali, in fatti, viene prodotto nelle regioni meridionali 0'00°/o tra Sicilia e Ca labria) e conta, rispetto al totale del valore della produzione agricola meridionale, per oltre il 7%. Qua si 3 milioni cli tonnellate cli agrumi per circa 1.145 milioni cli euro che incidono per il 4,5% circa sul va lore della produzione nazionale delle coltivazioni e per il 2,5% sul complesso della produzione agri cola nazionale. Sono circa 62 mila le aziende agrumicole, con una di mensione media cli quasi 2 ettari. "Oggi più che mai- ha sottolineato il presidente della Federazione agru-
micola nazionale cli Confagricoltura, Gerardo Diana - i nostri produttori hanno necessità cli risposte concrete. A partire dal piano agrumi naziona le, dall'armonizzazione fitosanitaria a livello Ue e dai maggiori control li fitosanitari sugli agrumi impor tati da Sud-Afìica e Sud-America. È indispensabile al7.are il livello cli attenzione ed abbassare quello cli tolleran7.a. L'agrumicoltura potreb be essere un successo del "made in Sud", a patto che si intervenga su tre fronti aperti: il Piano agrumicolo na zionale, le importazioni senza regole dai Paesi terzi e la politica agricola europea del comparto. È necessario agire con forza per ridare alle aree che potrebbero essere la California d'Italia le opportunità che meritano". Al fianco degli imprenditori agricoli devono esserci le Istituzioni. "L'agru micoltura è un problema nazionale ha detto il sottosegretario all'Agricol tura, Giuseppe Castiglione - e come tale deve essere una priorità nell'a genda del Governo. Serve finanziare la programmazione per una nuova fase produttiva, che dia valore alla qualità, alla competitività nei mercati al consumo e un adeguato sostegno alle politiche cli filiera, salvaguardan do i redditi e l'occupazione. Pun tiamo ad un Piano nazionale sugli agrumi. C'è una strategia, ci sono investimenti e una maggiore aggre gazione dell'offerta da realizzare. Partiremo dal vivaismo per la ricerca cli nuove varietà e per una difesa fi tosanitaria con un piano cli riconver sione varietale e reimpianti moderni e innovativi". ••• MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 43
ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA
Confagri PLUS e SDF insieme per parlare di ricerca ed innovazione in un convegno a Treviglio di Paola Castello
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orse ci vuole coraggio, in questo periodo a pensare ad investire. Ma è un dovere degli imprenditori. Non è ammesso fermarsi, bisogna proiettarsi sempre avanti. In quest'ottica l'incontro convegnistico, pensato per le imprese agricole del "club" Confugricoltura Plus, che si è tenuto a Treviglio, presso l'Auditorium della SDF (SDF Same Deutz Fahr) sul tema "Investimenti in agricoltura: le novità economiche e fiscali per lo sviluppo d'impresa" organizzato da Confugricoltura e SDE Confugricoltura PLUS è il punto di riferimento per le imprese di maggior rilievo della Confederazione, di cui SDF è partner. L'evento è stato, come lo
ha definito il presidente confederale Mario Guidi in apertura, l'occasione per riflettere sul futuro, sia dal punto di vista degli scenari, sia da quello della tecnologia. Dopo i saluti del "padrone di casa", Francesco Caroz za, vicepresidente del Consiglio di sorveglianza di SDF e l'introduzio ne di Guidi, si è entrati nel vivo dei temi. Agevolazioni fiscali previste dalla nuova Legge di Bilancio e dal piano Industria 4.0; superammor tamenti (incremento dell'aliquota al 14()0/o) e iperammortamenti (in cremento dell'aliquota al 250% per investimenti in tecnologie, digitale e agrifood), credito d'imposta per Ricerca e Sviluppo (aumento della percentuale dal 25% al 50%), quello per investimenti in start up innova-
VEDI IL VIDEO di SDF-Pessl lnstruments-Topcon su Mondo Agricolo Online
per gli incentivi alle imprese del mi nistero dello Sviluppo economico, Carlo Sappino, approfondendo di più gli aspetti legati alle politiche � sostegno all'innovazione e allo SVI iuppo delle imprese. In particolare Sappino ha fornito una panoramica degli indirizzi che il Governo inten de seguire in questo ambito, entran do nel dettaglio degli strumenti che si intendono semplificare e poten ziare (come, ad esempio, l'accesso al credito; il sostegno agli investimen ti in macchinari e impianti, previsti dalla nuova "Sabatini"; i contratti di sviluppo che sostengono le imprese nella realizza.zione di progetti inno vativi), e di quelli invece da mettere in campo per la prima volta, coe rentemente con la policy europea (come il Fondo per la crescita soste nibile). Ad illustrare le possibilità di finanziamento a livello comunitario è stato Ruggero Targhetta, AD di PRIA' società di Confagricoltura per . i Progetti di Ricerca ed Innovazione in Agricoltura. Oggi sono molti gli strumenti per incentivare le produ zioni in maniera sostenibile: i PSR,
Horizon 2020, la Cooperazione ter ritoriale europea, il programma Llfe, a livello europeo; il Piano strategico per l'innovazione e la ricerca nel set tore agricolo, alimentare e foresta le e il Tavolo tecnico di lavoro per un Piano nazionale per lo sviluppo dell'agricoltura di precisione, a livel lo nazionale. Tutte opportunità per le quali Confagricoltura, attraverso PRIA, supporta le proprie aziende. Infine Vanni Ferrari, Responsabile Marketing Italia di SDF, ha raccon tato della "rivoluzione" dell'agricol tura di precisione, illustrandone vantaggi, resistenze e stato dell'arte in Italia. L'industria delle macchine agricole, di cui SDF è esponente au torevole, sta investendo in maniera significativa in questo segmento, consapevole di quanto questo con senta alle aziende l'aumento della produttività, la razionaliz2<1zione del lavoro e delle risorse e una riduzio ne dei costi. La mattinata, moderata da Claudio Brachino, si è conclusa con un video che ha mostrato l'ap plicazione della precision farming in un'azienda partner di SDF. Conclu sione assolutamente efficace! Perché è innovando oggi, che si progetta il ••• futuro di domani. Francesco carozza, vicepresidente del Consiglio di sorveglianza di SDF
ti.ve e venture capitai (incremento della detrazione fiscale dal 19°/4 al 30%): tutto questo è stato oggetto di approfondimenti nell'intervento di Nicola Caputo, responsabile dell'A rea Fiscale di Confagricoltura. Ac canto a queste facilitazioni si pone il Piano di incentivi Inail, come ha spiegato Gloria Chiappini, respon sabile della Sicurezza. sul Lavoro di Confagricoltura. Il Piano prevede infatti - contributi per l'acquisto di macchine agricole innovative per l'abbattimento delle emissioni in quinanti, per la riduzione del rischi? rumore, il miglioramento del rendi mento e la sostenibilità globale. D� gli aiuti per incentivare le imprese ad andare in questa direzione ha parlato anche il direttore generale MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 45
ATTUALITÀ RAPPRESENTANZA
Protocollo d'intesa di Confagricoltura con eAmbiente e Nekta per assistenza e formazione in materia agroecologica
di Claudio Costantino
onfagricoltura, con le società di advisory ambientale "eAmbiente" e di servizi nel campo dei rifiuti "Nekta", ha avviato il "Progetto P.SA Protezione Sicurezza. Am bientale", al fine di fornire as sistenza. e formazione altamente qualificate alle aziende agricole as sociate in materia di prevenzione e protezione ambientale, trattamento delle acque e gestione del territo rio. L'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di competenze nella gestione sostenibile del territorio e del proprio business e creare momenti di scambio e confronto tra aziende assodate ed esperti di settore. Da queste premesse nasce il protocollo con: "eAmbiente srl", società di ingegneria e consulenza ambientale attiva in tutta Italia, che si occupa di: autorizzazioni ambien tali ed energetiche e certificazioni di Processo e Prodotto (ISO 14001 e EPD, carboon footprint e water footprint), riqualificazione ambien46 j MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
tale e paesaggio, indagini ambientali e bonifiche di siti inquinanti, pia nificazione e gestione delle risorse energetiche. Il Gruppo Nekta offre servizi integrati: raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti speciali peri colosi e non pericolosi, bonifiche di materiali contenenti amianto, bonifi che di setbatoi, bonifiche ambienta li, messa in sicurezza. d'emergenza e servizio di pronto intervento ecolo gico 24h/24h. Grazie a questo nuo vo accordo, ogni impresa assodata, sulla base delle proprie esigenze, potrà scegliere tra una lista di servizi specialistici, dall'attività di riduzione l del'impatto ambientale ed energeti co, alle analisi chimiche di laborato rio, al servizio di assistenza. h24 per la gestione delle emergenze ambien tali. le imprese già orientate verso l'innovazione tecnologica e sensibili
alle questioni ambientali potranno, inoltre, richiedere un preventivo per attività di consulenza e assisten za tecnica in campo ambientale ed energetico, sviluppando così le pro prie potenzialità. Le attività possono essere svolte su tutto il territorio na zionale. Inoltre ogni impresa, con il proprio personale, a prescindere dal proprio livello di responsabilità, po trà partecipare a seminari informati vi, attività di affiancamento e action research. Nell'ambito del progetto, difatti, un ruolo importante è dedi cato alla formazione, sia nell'ambito delle tematiche ambientali, sia nel settore dello sviluppo sostenibile, at traverso molteplici attività di docen za in collaborazione con privati ed enti pubblici (in questo senso sarà prezioso il contributo dell'Enapra, l'ente di formazione di Confagri coltura). I moduli formativi diretti a fornire strumenti operativi in ma teria di gestione ambientale pre vedono approfondimenti sui temi delle responsabilità ambientali e delle deleghe di funzione, anche in relazione ai nuovi ecoreati (d.lgs 68/15) ed alla responsabilità degli enti e delle imprese (d.lgs 231/01) e sulla gestione delle emergenze (bonifica siti contaminati, gestione rifiuti, analisi deirischichimiciin azienda e corretto uso di sostanze chimiche) e sul trattamento delle acque di dilavamento. Per informazioni sui servizi si può scrivere a areambiente@confagri coltura.it. •••
ATTUALITÀ MONDO
A "Gulfood" la fiera trade degli Emirati Arabi erano 180 gli espositori italiani. Nuove opportunità per l'agrobusiness di Serena Scarpello
n 180 espositori italiani sono volati negli Emirati Arabi Uni ti dal 26 febbraio al 2 marzo 2017 per partecipare a "Gul food", una delle più impor tanti fiere trade al mondo in ambito food & beverage. Una vetri na unica e imperdibile visti i nume ri: 120 Paesi rappresentati, con 95 mila visitatori professionali che si sono riuniti al World Trade Centre di Dubai per aprire un confronto costruttivo su un tema sempre più al centro dell'attenzione e per cre are nuove opportunità di business. La premessa condivisa - che uni sce in un unico coro i tanti diversi espositori che hanno rappresenta to il nostro Paese - è che gli Emi rati Arabi Uniti rappresentino oggi
una delle principali porte d'accesso all'area commercialmente strategica del Golfo. "Nei primi nove mesi del 2016 - spiega ad esempio Alessandra Foppiano, executive manager di Parma Alimentare - la erescita delle esportazioni alimentari parmensi verso il Medio Oriente è arrivata al 17,8%". E aggiunge: "Sicuramente abbiamo beneficiato dell'effetto Expo: durante l'Esposizione Universale di Milano abbiamo infatti ospitato a Parma due delegazioni emiratine. Ora si tratta di consolidare questo trend". Gulfood Dubai ha così dato la possibilità agli espositori - 5.000 in totale provenienti da tutti i Paesi del mondo - di incontrare i visitatori,
prevalentemente ristoratori e chef, retailer, distributori e importatori. E' interessante notare come il 52 per cento dei visitatori di Gulfood partecipi alla manifestazione con l'intenzione di concludere almeno un acquisto. n 40 per cento del pubblico è inoltre arrivato proprio dagli Emirati Arabi Uniti, un Paese che oggi rappresenta un mercato potenziale da 7 miliardi di dollari e che importa il 90 per cento dei prodotti alimentari che consuma. Un Paese che ha già scritto nel suo destino che diventerà sempre più una destinazione in primissima li nea sul fronte business e turismo in vista dell'Esposizione Universale ••• del 2020.
EXPO 2020: COLLEGARE LE MENTI
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ATTUALITÀ MONDO
Ripensare laPac
di Elisabetta Tufarelli
Riunione a Roma, a Palazzo Della Valle in vista del Global Food Forum 2017. Si svolgerà in Italia, in autunno e Confagri sarà parte attiva
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arm Europe" è il think tank euro peo di cui è parte integrante Confa gricoltura. Prima la riunione del Global Food Forum "I nuovi volti dei si stemi alimentari europei" dell'ot tobre scorso a Cascina Erbatici (Pavia), che ha riunito più di 200 alti rappresentanti di istituzioni eu ropee e nazionali, amministrazio ni, organizzazioni agricole, società dell'agroalimentare ed esperti del settore, provenienti da tutta Europa, con l'obiettivo di riflettere assieme sul futuro delle politiche agricole ed alimentari dell'Unione europea. Poi, in febbraio, il presidente della nostra Organizzazione, Mario Gui di, ha consegnato a Bruxelles nelle mani del commissario europeo Ho gan e del presidente del Parlamen to Europeo Tajani, il documento finale del Global Food Forum pre parato da tutti gli attori della filiera agroalimentare. Ora l'impegno per "raccontare una nuova storia dell'a-
gricoltura europea" continua. D'altronde proprio a Pavia era stato calcola to che ogni anno l'Europa perde 300mila agricoltori e un milione di ettari di terreni. Farm Europe, nell'incontro di Roma, ha puntato a riflettere su come integrare le po litiche di innovazione Pac, con par ticolare attenzione al "futuro gree ning". "Anche se si tratta soltanto di idee iniziali - ha messo in eviden za il presidente di Confagricoltura Mario Guidi a Palazzo della Valle - continueremo ad impegnarci per concretizzarle e contestualizzar le. Il fatto senza dubbio positivo e che sembra acquisito, anche grazie all'azione fin qui intrapresa proprio
Focus tematici del GFF 2017: innovazione e gestione mchi nellaPAC post2020
mercati, senza tralasciare il riequilibrio della catena del valore. In definitiva, a parere di Farm Eu rope, è necessario passare da una da Confagricoltura in Pac punitiva e prescrittiva ad una sede di Unione europea e politica finalmente basata sui risul nazionale, è che le riflessioni sul tati delle performance, con schela Pac post 2020 partiranno da un elemento fondamentale: coniugare i concetti di doppia sostenibilità e Riunione GFF doppia performance (ambientale al Parlamento europeo ed economica), partendo dal pre supposto che una non possa pre scindere dall'altra". Un primo im portante step raggiunto. Per Farm Europe, però, per cogliere questi obiettivi nel modo più efficiente possibile, occorre considerare che ci sono tre componenti principa li che hanno bisogno di una inte grazione all'interno della futura politica agricola comune. A partire proprio da un piano politico eco nomico europeo di investimenti per una agricoltura doppiamente competitiva, una sorta di "Piano Marshall" per l'agricoltura. Ma ser ve anche proteggere gli agricoltori: gestione delle crisi, strumenti as sicurativi, effetto dei cambiamenti
mi, anche certificati, di beneficio ambientale. In pratica un metodo complementare agli attuali crite ri di "greening", che dia anche, eventualmente, la possibilità di scelta agli agricoltori tra l'ap plicazione dell'uno o dell'al tro. Per realizzare questi · obiettivi lo strumento individuato è, senza dubbio, l'innovazione che, a sua volta, va declinata in tre compo nenti essenziali: lo smart farming (in particolare l'agricoltura di precisione, che dovrà esaltare le applicazioni da utilizzare sulla base di criteri og gettivi di costo-efficacia-efficienza delle singole tecniche), la digitaliz zazione (che andrà estesa, proprio in un ottica di riequilibrio) e le nuove tecniche di selezione gene tica (l'inquadramento normativo, le prospettive, l'impatto potenzia le in termini di ottimizzazione de gli input e il miglioramento delle colture). Ovviamente è necessario integrare tutto questo nella futura Pac. •••
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M A P PA M O N D O
di Jordan Nash
La copertina di «Wine Spectator'' a Marilisa Allegrini sta del vino più influente nel mondo. Allegrini, si legge nell'articolo scritto da Robert Camuto, è divenuto uno dei brand leader in Italia e nel mondo e questo si deve al fatto che i tre fratelli Marilisa, Franco e Walter hanno saputo formare una squadra arilisa Allegrini, capace di mettere assieme socia di Confagri i punti di foaa individua coltura Verona, è li, valorizz.ando al meglio la prima donna italiana a la produzione di un terri conquistare la copertina torio pieno di storia come nel numero di aprile 2017 la Valpolicella. «Wme di 'Wme Spectator", la rivi- Spectator - ha commen-
Per la prima volta un'imprenditrice italiana conquista la cover della più influente testata enoica mondiale
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IN USA SPOPOLA IL VINO IN LATIINA Il vino in lattina spopola negli Stati Uniti. Niente ricerca affannosa di un cavatappi che funzioni, niente più riti di apertura. sufficiente tirare la linguetta e, proprio come un qualsiasi soft drink, il vino è immediatamente pronto da bere, anche con la cannuccia. Il suc cesso di questa rivoluzionaria novità è confermato da un +125% in un anno, per un valore pari a 6,4 milioni di dollari. Così i "canned wines", amatissimi dai giovani, hanno conquistato il mercato americano. Dal Pinot grigio al Merlot, dallo Syrah al Grenache, dal Pinot noir al Moscato, frizzante o fermo, è sufficiente scegliere. Ce n'è per tutti i gusti, basta tirare la linguetta ed è subito vino! tato Marilisa Allegrini - è la bibbia dell'enologia mondiale e rappresenta, per ogni produttore e per ogni appassionato di vino, il simbolo di come la stampa possa avere un importantissimo ruolo
educativo e divulgativo. La copertina rappresenta per me il coronamento di un sogno e il riconosci mento del mio impegno e dedizione al mondo del vino, che ho amato fin da bambina».
SPAGNA: CALA L:EXPORT DI VINO La Spagna ha chiuso il 2016 riducendo le espor tazioni di vino, soprattut to in termini di volume, con un calo del 7%, fino a 2,23 miliardi di litri, men tre in valore si registra una leggera flessione dello 0,2% per una cifra di 2,63 miliardi di euro. L'Osservatorio spagnolo del mercato del vino ha diffuso questi dati sotto50 I MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
lineando che, in termini assoluti, sono stati espor tati 167,2 milioni di litri in meno rispetto al 2015, fatturando 5,9 milioni di euro in meno. Questo calo è dovuto, in particolare, al vino sfuso senza denomi nazione, che non è stato sufficiente a compensare il buon andamento dei vini a denominazione di origi ne i e di quelli varietali.
Le vacche giapponesi si nutrono di sansa L'alimentazione a base di olive produce carne ricca di acido oleico, grassi monoinsaturi e acidi omega-3
ha presentato la sua carne tipicamente mar morizzata a eventi negli Stati Uniti per assicu rarsene la distribuzione. La carne Sanuki Wagyu è stata riconosciuta più salutare del manzo Wagyu. L'alimentazione a base di olive, infatti,
ANNATA OLIVICOLA NERA L'olio di oliva, in Spagna ha raggiunto i prezzi più alti degli ultimi 1 O anni: 3,8 euro al chilo per un extravergine, 3,7 euro per un olio vergine e 3,6 per un lampante. La produzione di olio è stata inferiore in tutti i Paesi produttori: secondo le stime del COI, il totale della produzione prevista è tra 2,8 e 2,9 milioni di tonnellate, rispetto ai 3, 15 milioni di tonnellate della stagione precedente. Solo la Turchia, l'aumen-
terà da 143mila a 177mila tonnellate, mentre quella del Marocco resterà stabile. Crollano la Spagna Ida 1,4 a 1,3 milioni di tonnel late), l'Italia (da 470mila a 330mila tonnellate), la Grecia (da 320mila a 260mila tonnellate). I pa esi emergenti hanno cifre scarsamente significative: dalle 20.000 tonnellate degli Usa alle 21.000 australiane, alle 25.000 dell'Argentina, a fronte di una richiesta di ol tre 300mila tonnellate.
OLIO: IL MALTEMPO PENALIZZA IL PORTOGALLO
S
anuki Wagyu è una razza di ori gine giapponese, significa bovino (gyu) giapponese (wa). È un tipo di carne famosa per la sua qualità. Qual cuno la reputa la carne migliore in assoluto, ma non tutti sanno che vie ne prodotta da animali alimentati a sansa di olive. La marmorizza zione rossa e il sapore caratteristico di Sanuki Wagyu, sembra attirare gli amanti della bistecca americani. L'allevatore giapponese Masaki Ishii
produce carne ricca di acido oleico, grassi mo noinsaturi e acidi grassi omega-3. Ishii proviene dall'isola Shodoshima, dove si alleva bestiame da oltre 1.000 anni. Gli ulivi sono stati pian tati nel 1908 e l'isola produce il 99% dell'olio di oliva giapponese. Ishii ha scoperto che la sansa rimasta dopo la premitura veniva scar tata come rifiuto indu striale e l'ha usata, con ottimi risultati, come supplemento nutritivo per il suo bestiame.
In Portogallo il ministro dell'Agricoltura ha annunciato il calo, su base annua, del 30% della produzione nazionale d'olive, a causa pessime condizioni meteorologiche. Il ministro Capoulas Santos ha anche sottolineato che, generalmente, negli anni di minor produzione, le olive sono di migliore qualità. Nella regione dell'Alentejo, che produce tra il 70% e l'80% dell'olio d'oliva del Paese, si è registrato un crollo del 40% della produzione, mentre a Tras-os-Montes e Alto Douro il calo della produzione è stato di circa il 20%. La minore produzione dovrebbe essere compensata, almeno in parte, da un aumento dei prezzi. MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I
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La porti un bacione a Firenze di Elisabetta Tufarelli
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Angelo Santori
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emozione di vedervi in occasione di questa 38a edizione del nostro Soggiorno pensionati, è sempre nuova e appagante. Eccoci dunque, per la prima volta quest’anno, a Firenze. Tantissime sono le innovazioni, a partire dalla nostra nuova sigla, ANPA, che significa Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori di Confagricoltura. In realtà, del Sindacato Pensionati abbiamo mantenuto tutto il meglio e vi abbiamo pure aggiunto qualcosa. Ne abbiamo ampliato gli scopi, le finalità, fino a comprendere la solidarietà tra le generazioni, la non discriminazione per età, l’inclusione
e la partecipazione sociale, l’invecchiamento attivo e la promozione della salute; l’accessibilità ai beni e servizi e ai diritti dei consumatori, il volontariato sociale, l’istruzione e la formazione permanente, la fruizione del tempo libero e il turismo della terza età. Abbiamo, di conseguenza, meglio precisato la nostra azione per l’assistenza nel campo previdenziale e pensionistico, fiscale e socio-sanitario e della solidarietà, che si svolge attraverso il patronato ENAPA, il CAAF Confagricoltura-Pensionati, la Mutua FIMA e la ONLUS “Senior-L’Età della Saggezza”. Così, Bruno Allegretti, presidente degli ‘Over 65’ di Confagricoltura ha accolto i pensionati che, nei tre turni previsti, si sono avvicendati al Delta Hotel di Calenzano (Firenze). Alla partenza degli incontri è in-
Allegretti: «Impegno Anpa: previdenza, pensioni, fisco, solidarietà e socio-sanitario»
tervenuto Raffaele Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura, che ha messo in evidenza proprio l’importanza della solidarietà tra le generazioni. “L’agricoltura è vitale – ha detto - ma per i giovani esistono difficoltà oggettive che, con l’affiancamento tra agricoltori con più di sessantacinque anni o pensionati e giovani che non sono ancora proprietari di terreni agricoli, da noi proposto e portato avanti da alcuni parlamentari, speriamo si risolveranno. In pratica, con questo sistema inserito nel Collegato agricolo, nessuno perde il proprio status, ma i giovani ricevono un passaggio di know how e di conoscenza, avendo l’opportunità di lavorare in collaborazione con un agricoltore esperto, e apportando energie fresche e voglia di fare”.
Alla chiusura del Soggiorno è stato il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, a portare il suo saluto. Dopo aver ricordato che in agricoltura non esistono mai dei veri pensionati, ha fatto un excur-
sus sulle problematiche del settore come quelle dei prodotti coltivati negli altri Paesi e trasformati poi in Italiani. “Le grandi sfide del futuro – ha osservato - sono la pace, la fame e, soprattutto, l’immigrazione dei popoli. Non sappiamo se l’Europa ci riserverà la stessa quantità di sostegni. La discussione, da qui a cinque anni, sarà incentrata proprio sul mantenimento della Pac. L’agricoltura, è bene metterlo sempre in risalto, dà lavoro e integra le persone. Non c’è conflitto tra tradizione ed innovazione: sarà proprio la tecnologia che ci aiuterà ad essere sostenibili in termini economici, ambientali e sociali”. Angelo Santori, segretario nazionale dei pensionati di Confagricoltura, in ogni incontro ha voluto sottolineare i successi e le sfide dell’Anpa. “A partire dell’importanza dell’agricoltura sociale, che valorizziamo – ha rimarcato - attraverso la nostra Onlus, come il premio al concorso “Coltiviamo agricoltura sociale” e l’iniziativa Trapetum a Salerno per il reinserimento sociale dei detenuti”. Santori si è soffermato anche sui risultati ottenuti con il Cupla a difesa e tutela dei pensionati, come la ‘quattordicesima’ per i lavoratori autonomi. “Per l’emergenza nelle aree rosse, anche nel post terremoto, occorre intervenire in modo sostanzioso – ha concluso - attraverso la nostra Onlus per sostenere la riapertura delle attività economiche”.
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ORGANIZZAZIONE E TERRITORIO diElisabettaTufarelli LATINA, PROGET TO ALLEVATORI BUFALE DELL:'AMASENO
ASSEMBLEA DI CONFAGRICOLTURA BRESCIA
«L'aggregazione delle imprese per fare tnassa critica» VEDI IL VIDEO sulle conquiste sindacali su "Mondo agricolo online''
Il Consorzio Allevatori Bufali ni dell'Amaseno ha lanciato un progetto di filiera organizzata per migliorare la qualità della produzione di latte, innalza re gli standard di efficacia ed efficienza dei propri prodotti, avviare una filiera di qualità nel Lazio, per la trasformazio ne diretta del latte bufalino e la valorizzazione commerciale dei prodotti ottenibili, a par tire dalla mozzarella di latte di bufala, senza trascurare la ricotta ed i formaggi bufalini. La realtà cooperativa associa 40 aziende zootecniche tra le provincie di Frosinone e Lati na per circa 4000 capi bufalini complessivamente allevati e svolge attività di commercia lizzazione della materia prima verso i caseifici. Il Cab si fa promotore di que sto progetto di filiera orga nizzata, con un accordo con i principali attori del comparto bufalino della provincia di La tina e della regione Lazio. r obiettivo è quello di riservare il massimo del valore aggiunto di filiera agli allevatori, attra verso la condivisione di questo progetto e di avere significative ricadute sul tessuto produttivo e occupazionale del territorio interessato.
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crescita - ha continuato - i nostri iscritti sono aumentati da 3.809 del 2006 a 3.956 del 2016, senza incre mentare il costo dei servizi''. A te stimonianza della vitalità di Con Gremita fassemblea di Confagricoltura fagricoltura Brescia, il presidente ha Brescia nelfauditorium della Camera ricordato le iniziative del gruppo gio di Commercio. Un appuntamento ca- vani, come l'Academy Anga e la parte ratterizzato dal dibattito moderato da cipazione alla costituzione del consor Sebastiano Barisoni, vicedirettore di zio assicurativo Agridifesa Lombardia Radio 24. Apertura con la relazione del per la tutela del reddito delle imprese. presidente provinciale, Francesco Mar- Numerosi e prestigiosi i partecipanti, tinoni Dopo aver illustrato i principali come la senatrice a vita Elena Cattaneo; dati delfannata agraria 2016 (chiusa Roberto Defez, professore di Biotecno con un incremento delf l % del fattu- logie al Cnr di Napoli; fonorevole Gre rato provinciale), ha illustrato le linee gorio Gitti del Pd, Angelo Frascarelli, guida delfazione dell'Organizzazione. professore di agraria a Perugia, Yves "In un contesto incerto, caratterizzato Madre, direttore di Farm Europe, Ce dalla volatilità dei prezzi - ha detto- è sare Baldrighi, presidente del Consor ogni giorno più importante perseguire zio Grana Padano, Angelo Baronchelli, forme di aggregazione: più siamo gran- presidente di AB Energy; Piero Gatto di, più possiamo contare nel mercato ni, numero uno del Consorzio italiano mondiale con cui ormai ci confrontia- biogas e il rettore dell'Università degli mo. Vanno quindi incoraggiati, anche Studi di Brescia, Maurizio Tira. Presen con precisi interventi legislativi, i per- ti gli assessori regionali all'Agricoltura, corsi di ristrutturazione aziendale per Gianni Fava, al Territorio e all'Urbani fabbattimento dei costi e la creazione stica, Viviana Beccalossi e allo Sviluppo di reti d'impresa, per fare massa criti- economico, Mauro Parolini. Nel corso ca e per sviluppare i rapporti di filiera. delfassemblea attraverso un video sono Dobbiamo superare findividualismo state ripercorse le tappe delle conquiste che spesso ha caratterizzato il nostro sindacali che il presidente nazionale modo di fare impresà'. In chiave di ag- Mario Guidi ha ottenuto in questi sei gregazione delf offerta e valorizzazione anni di mandato presidenziale. Fran delle nostre produzioni, il presidente ha cesco Martinoni ha poi consegnato a ricordato i successi dell'AOP Latte Italia Guidi la statua della Vittoria, simbolo e del Consorzio di Garanzia del Suino di Brescia e del buon lavoro svolto su Italiano. "Siamo un' organizzazione in tutto il territorio nazionale.
CONVEGNO DI CONFAGRICOLTURA LAZIO
Multifunzionalità e assetti territoriali gione è una grande sfida sulla valorizza zione delle aree na turali e agricole. Non in un'ottica di conser vazione, ma di svi luppo': Quindi Civita ha annunciato come si stia formalizzando "un regolamento sulla multifunzionalità, per "Il Lazio ha compiuto passi avan una migliore interpretazione della ti importanti per favorire la pro legge in essere': "fattività aziendale grammazione del territorio, attua - ha osservato l'assessore regiona re la semplificazione, migliorare la le all½.gricoltura Carlo Hausmann competitività delle aziende, dare un - non è a mosaico; da una parte nuovo volto alle imprese agricole at l'attività vera e propria, dall'altra traverso la multifunzionalità': Lo ha quella multifunzionale che si ag detto il presidente di Confagricol giunge. fazienda è un 'contenitore tura Lazio Sergio Ricotta, che ha in unicò e così va inquadrata anche trodotto i lavori del convegno, pro dalla Pubblica Amministrazione, mosso a Roma a Palazzo della Valle, semplificando la vita dellòperatore': sulla legge regionale 12/2016. "E' "Le aziende agricole del Lazio - ha importante - ha sottolineato nella concluso Sergio Ricotta - devono sua relazione Andrea Virgili, coor integrare le attività agricole prima dinatore del Comitato Ambiente di rie con altre compatibili e connesse, Confagricoltura Lazio - che si stu che sono richieste dalla collettività di il riassetto del territorio, il Piano e che presentano interessanti pro case e gli interventi urbanistici in spettive. Le opportunità sono tante genere tenendo conto dell' agricol e vanno svolte direttamente dall'a tura della sua funzione che rende gricoltore o da partner competenti; vitale il territorio. "Semplificare si fanno comunque capo all'attività gnifica anche tutelare il territorio e agricola che è e resta primaria. La la qualità urbana, perché spesso è regolamentazione della multifun proprio nell'incertezza della legge zionalità dovrà permettere poi il re che si genera l'abuso - ha commen cupero dellèdilizia rurale fatiscente tato l'assessore regionale alle politi che potrà essere restaurata, recupe che del territorio Michele Civita -. rata e trovare nuove utilizzazioni; Nella programmazione urbanistica diventa un freno al degrado, all'ur non si può prescindere dal settore banizzazione, alla sottrazione delle primario. Quella lanciata dalla Re- terre fertili dell'agro laziale':
FERRARA, LA BANDIERA SVETTA NEL MONDO
Da un po' di tempo Confagri coltura Ferrara ha lanciato sui social l'iniziativà "Esponi la bandiera di Confagricolturà. "Il vessillo - ha commentato il presidente dell'Organizzazione Pier Carlo Scaramagli - segnala il tratto distintivo, rappresenta e contraddistin gue, svetta e mostra l'orgoglio dell' appartenenza. La ban diera dovrebbe essere sempre presente nelle aziende': Ma i soci fanno di più: la porta no con loro, la espongono in Paesi lontani, la fotografano nelle vacanze. Arrivano così fotografie della bandiera con l' 'A con la spigà: dalle Ca scate delle Marmore a quel le del Niagara; sventola sui ponti di Lucerna e sulla sua più alta vetta (il Pilatus), non ché sui monti di Wengen. Ma anche nei fondali di Sharm el Sheikh. È presente a Cam pitello di Passo come sulle spiagge di Santo Domingo o quelle di Skiathos, in Grecia. E ancora sul Lago di Antersel va e pure a Santiago di Com postela. Svetta in Argentina sul ghiacciaio Perito Moreno, El Calafate. E Alberto Mazzo ni, di Confagricoltura Forlì Cesena, Rimini, la sfoggia sulle piste da sci di Cortina. MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 55
FORMAZIONE
CORSO DI ENAPRA, GAMBERO ROSSO E AGRITURIST
A scuola di ristorazione paesaggio rurale. Con il supporto e soprattutto straniero, al di Enapra e Gambero Rosso inten momento della prenota zione, si aspetta di trovare diamo offrire alle nostre strutture degli standard da albergo e associate gli strumenti formativi una serie di attività ludiche necessari per esprimere al meglio le in grado di garantirgli un'e proprie potenzialità''. Docente della lezione Dario Laurenzi, titolare della sperienza senza paragoni. La partnership con il Gam Laurenzi Consulting, società ultra bero Rosso, azienda leader decennale nel campo della consulen nella promozione del made za food &beverage. Antonella Torzillo in Italy nel mondo, è per noi motivo di orgoglio e sintomo di grande cre Luca Brandelli scita anche come ente di Di Brandello formazione di Confagri coltura, perché ci consente di rafforzare la nostra competitività Oggi per chi ha un'impresa e vuole e di essere pronti al cambiamento''. sviluppare il proprio business la Concetti che sono stati ripresi anche competenza è essenziale. Occorre da Cosimo Melacca, presidente di imparare a leggere la situazione Agriturist, che ha dichiarato: "Essere economica, i trend e le prospettive future, valutando e organizzando al imprenditore agrituristico oggi meglio la propria attività. Ciò diven - richiede una grande competenza ta ancora più importante se si tratta non solo in termini produttivi, ma anche in termini di accoglienza e di di un'azienda agrituristica, ora più marketing territoriale. Negli ultimi che mai in forte ascesa nel settore anni abbiamo riscontrato un forte turistico. È su queste basi che Ena interesse da parte di turisti cinesi e pra, Gambero Rosso e Agriturist, hanno progettato insieme una serie russi, oltre ai tedeschi e agli inglesi, da sempre grandi estimatori del di corsi per migliorare e accrescere le opportunità per chi già opera in questo settore. Il primo corso "La gestione della sala nella ristorazione Al via i 31 progetti con For.Agri agrituristica" si è svolto a febbraio a Porto Mantovano presso una delle strutture associate ad Agriturist. "Lesigenza di una formazione con tinua deriva dal cambiamento che il settore agrituristico sta attraver sando - ha dichiarato Luca Brondelli di Brondello - sia per la crescita della domanda da parte dei clienti esteri, sia per le aspettative sempre maggiori che si vengono a creare. Il cliente di oggi, italiano ma anche 56 j MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
INNOVAZIONE
GRUPPI OPERATIVI DEL PARTENARIATO EUROPEO PER L'INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA
Centri di coinpetenze digitali Intraprendendo un dialogo serrato e ad ampio spettro con gli sviluppatori di tec nologie dell'informazione e della comu nicazione (ICT), includendo tecnologie che oggi sono scarsamente utilizzate, ad esempio, Internet delle cose (IoT), Big Data, la robotica, fintelligenza artificiale (AI), ecc., anche il mondo dell'agricoltura potrà affacciarsi alla sfida mondiale che si pongono tutti i settori della produzione: "produrre di più con menò'. Sta di fatto che i principali attori del setto re primario e gli sviluppatori ICT hanno difficoltà nell'individuare dove concen trare gli investimenti e quali tecnologie risultano effettivamente più importanti dal punto di vista strategico. Nella comunicazione "Digitalimlzione dell'industria europea. Cogliere appieno i vantaggi di un mercato unico digitale'; la Commissione europea si impegna a perseguire un obiettivo: "Ogni impresa in Europa, piccola o grande, ovunque sia situata, appartenente a qualunque settore, deve poter pienamente beneficiare delle innovazioni digitali per migliorare i propri prodotti, i propri processi e adat tarsi ai nuovi modelli in questo periodo di evoluzione digitale''. A tale scopo, la Commissione individua negli Digital Innovati.on Hubs (DIHs) le strutture di sostegno utili a sviluppare servizi di orientamento, accompagnamento, studi di fattibilità e pre-analisi, che consentano alle imprese di scegliere finnovazione e applicarla in tempi e modi che ne con sentano la massima valorizzazione sul piano tecnologico ed economico. Così come previsto dai Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per finnovazione in Agricoltura (GO-PEI), sostenuti dalla Misura 16 dei Piani di Sviluppo Rurale, anche i Digital Innovation Hubs giocano un ruolo importante nel favorire finno vazione in agricoltura in quanto, attraver-
so il confronto tra le imprese agricole e il mondo dell'ICT consentono lo sviluppo competitivo del settore attraverso la sem pre più ampia applicazione di soluzioni tecnologiche avanzate. I DIHs consento no infatti faccesso alle ultime conoscen ze, competerne e tecnologie per test ed esperimenti nellàmbito delle innovazioni digitali favorendo fincontro con nuovi investitori, facilitando fingresso di finan ziamenti per la trasformazione digitale ed aiutando il ponte tra gli agricoltori ed i portatori di innovazione digitale.
Oltre ai GO-PEI, lo sviluppo di soluzioni avanzate per fagricoltura può trovare so stegno nella programmazione regionale e nazionale dei fondi FESR, nellàmbito di Horizon 2020 e di iniziative speci fiche come il programma ICT-AGRI, che mira a contribuire allo sviluppo di un'agricoltura più efficiente, competitiva e sostenibile. Il bando, in chiusura il pros simo 21 Aprile 2017, mira proprio a dare sostegno a progetti relativi allo sviluppo e diffusione di DSS e di soluzioni di agricoltura di precisione.
Paternariato per la formazione PRIA accompagna le imprese agricole ed agro alimentari nella definizione di progetti di ricerca e sviluppo e trasferimento tecnologico, anche attraverso la candidatura delle proposte proget tuali nell'ambito degli strumenti della program mazione europea, nazionale e regionale. Supporta quindi le imprese nel confronto con Università e centri di ricerca per lo sviluppo di partenariati per finnovazione, ossia forme di aggregazione (reti innovative, poli, cluster, ecc.) tra imprese e soggetti pubblici e privati, disposti a cooperare e mettere a disposizione le proprie competenze scientifiche per lo sviluppo congiunto di iniziative e progetti rilevanti per il settore primario.
MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 57
eA M p I R o s A
di Elisabetta Tufarelli
DUE DOMANDE A... SIRIANA CONGEDI
<<Dalle donne un sostegno concreto allo sviluppo del Salento» dodici anni fa, di fare la scelta del biologico. Il nostro è un areale molto vocato per gli uliveti e, poiché la qualità dellblio viene fortemente influemata dal tipo di olive utiliz1.ate, ho scelto di colti vare varietà autoctone, come "Cellina di Nardò'; "Ogliarola di Lecce'; ma anche varietà drupa grossa come "Nociarà' e "Leccinò'. Le olive, poi, vengono trasformate in olio extravergine nel frantoio dei miei fratelli, imbottigliate e commercializzate con il marchio di famiglia "Terra Nostra'. Incontriamo Siriana Congedi, vice presidente di Confagricoltura Donna Puglia, imprenditrice agricola ad Ugento (Lecce), proprietaria di un'azienda che produce esclusivamente olio extravergi ne d'oliva biologico. Come ha iniziato? Sono figlia di frantoiani da tre gene razioni e, nei miei 15 ettari ho deciso,
�imesfide? Come per tutti gli imprenditori olivicoli salentini, quella più importante è com battere e sconfiggere definitivamente la Xylella. Tolivo è il simbolo del nostro territorio. Poi, come Confagricoltura Donna, aiutare le imprenditrici a cresce re dal punto di vista tecnico e professio nale perché sono convinta che le donne possano dare un sostegno concreto allo sviluppo del nostro territorio.
IL SECONDO WORKSHOP FORMATIVO, rivolto alle dirigenti
di Confagricoltura Donna ha riscosso grande interesse. Dopo il primo modulo manageriale, sindacale e sul public speaking Le imprenditrici associate si sono impegnate a costruire una visione comune. «Abbiamo voluto partire sviluppando La capacità di utilizzare Le nostre emozioni - ha detto la presidente di Confagricoltura Donna, Gabriella Poli - per imparare a Leggere i nostri stili relazionali e prendere piena consapevolezza per capire il presente e progettare il futuro della nostra Associazione". Il modulo formativo, molto partecipato dalle imprenditrici, oltre a far acquisire nuove modalità di portare il proprio contributo, ha sviluppato una cultura comune del fare attività sindacale in Confagricoltura Donna, valorizzando le specificità individuali delle singole dirigenti, per Lo sviluppo e L'innovazione dell'imprenditoria femminile. 58 j MONDO AGRICOLO I MARZO 2017
CONSULTA A FERRARA Costituita a Ferrara, proprio 1'8 marzo, la Consulta Provinciale di Confagricoltura Donna. Le socie fondatrici della Consulta sono Raffaella Cavicchi, Bianca Maria Giovannini, Paola Pedroni, Milva Sacchetti, Silvia Salvi, Mariadelia Zanella, che hanno voluto costi tuire formalmente la Consulta. Raffaella Cavicchi è stata nominata coordinatrice. l.'.incontro, alla pre senza di numerose imprenditrici associate a Confagricoltura Ferrara, è stato introdotto dal presidente di Confagricoltura Ferrara Pier Carlo Scaramagli, che ha ricordato come Confagricoltura Donna, pur con pochi anni di vita, si sia distinta per le numerose iniziative svolte su tutto il territorio nazionale. Rosanna Scipioni, presidente di Confagricoltura Donna Emilia Romagna, ha illustrato gli scopi, le iniziative intraprese e i programmi futuri dell'associazione regionale, per favorire lo sviluppo dell'im prenditoria femminile e delle pari opportunità nel settore agricolo e, più in generale, nella società e nell'economia regionale e naziona le. Raffaella Cavicchi ha ringraziato per la fiducia accordata, manife stando il proprio entusiasmo per questo nuovo incarico.
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Banca delle terre agricole, strumento • • • per llllprese giovani TERRE PUBBLICHE E SFITTE PER FAVORIRE AMPLIAMENTI AZIENDALI E RICAMBIO GENERAZIONALE
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a bella notizia è che, nell'anno passato, sono tor Ismea è un grosso proprietario terriero, possiede infatti nate a crescere, segnando un +5,6% le aziende quasi 15.000 ettari e, attraverso la "Banca delle terre agricole condotte dai giovani. "Finalmente si co agricole", presenterà un inventario completo della do mincia a fare luce e ci si awicina all'obiettivo di favorire manda e dell'offerta dei terreni e delle aziende agrico il ricambio generazionale. Diventa anche operativa la le. Ismea potrà proporre progetti per la promozione Banca delle terre agricole O'inventario completo della di aziende e stipulare convenzioni con Regioni, or ganizzazioni professionali, domanda e dell'offerta dei terreni e delle aziende agri atenei e istituti superiori. IL COM M E N T O cole), contenuta nel Colle Il database, accessibile gra Le premesse sono buone. I dati gato agricolo. Ci auguriamo tuitamente dal sito web, hanno dimostrato che, nel 2016, che, con questo prowedi conterrà anche le terre di sono cresciute le giovani impre mento, da noi fortemente sponibili per abbandono se agricole e c'è la bella notizia voluto e richiesto, si smus dell'attività produttiva e a della Banca delle terre agricole sino finalmente le annose causa di prepensionamen finalmente operativa. Due im barriere che si frappongono ti. Sarà possibile accedere portanti risultati che, insieme tra i giovani e la professione a tutte le informazioni sul all'affiancamento, dovrebbero dare un impulso al di imprenditore agricolo". le caratteristiche naturali, ricambio generazionale invocato da troppe gene Lo ha detto il presidente infrastrutturali e struttura razioni di Anghini. Il futuro dell'agricoltura è nelle dei Giovani di Confagricol li dei terreni della lista, i mani di poco più di 52.000 imprese condotte dagli tura, Raffaele Maiorano, dati relativi alle condizioni 'under 35'. Sono decisamente troppo poche. Questi commentando l'istituzione di acquisto e vendita o di innovativi strumenti normativi per i giovani agri della Banca delle terre agri cessione dei terreni, ma coltori - le società di affiancamento e la Banca delle cole. "Il nostro settore è vi anche le possibilità di ac terre agricole - sono due conquiste importanti, che tale - ha aggiunto - e piace cesso alle eventuali agevo potrebbero fare aumentare le imprese condotte da alle nuove generazioni, ma lazioni disponibili. "Questo giovani. Le chledevamo e le attendevamo da tem esistono difficoltà oggettive strumento - conclude Ma po. Ora i frutti di un lungo lavoro in grande sintonia che, con la piena operati iorano - permetterà ai gio con la senatrice Bertuzzi e il ministro Martina, do vani imprenditori agricoli vità della Banca delle terre vrebbero essere pronti. Grande è il nostro orgoglio e e, ci auguriamo, anche con di acquistare attraverso un la nostra soddisfazione per esserci impegnati tanto l'affiancamento di agricol mutuo agevolato. Sarebbe ed essere riusciti a portare a casa questo risultato. tori ultra-sessantacinquenni importante riuscire a far o pensionati a giovani, che confluire su questa piatta non sono ancora proprieta forma progressivamente Presidente Nazionale Anga ri di terreni agricoli, si risol tutte le terre nelle disponi veranno". Ma come funzio bilità di soggetti pubblici". Elisabetta Tufarelli nerà la Banca delle terre? -M-
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TORINO
Assemblea provinciale a scuola
Per la prima volta un'assemblea provinciale di Confagricol tura si è tenuta in una scuola ConfagriTorino e Anga han no scelto il prestigioso istituto agrario di Lombriasco per l'ap puntamento interamente de dicato ai giovani "Tra il 2000 e il 2016 - ha rimarcato il di rettore di ConfagriTorino Er cole Zuccaro - è diminuito del 30% il nwnero delle aziende agricole in Piemonte: per so stenere il tum over occorrono circa 1250 iscrizioni l'anno al Registro imprese. Nel 2016 cè stato un incremento delle im prese under 35 del 23,8%''. "Un dato positivo, - ha aggiunto il presidente di ConfagriTorino Paolo Dentis - che dà ossigeno a un settore che ha bisogno di ricambio generazionale, ma che è alle prese con una po litica lenta e una burocrazia pesante''. Gli strwnenti per di ventare imprenditori sono stati illustrati dal responsabile del CAA di ConfagriTorino Ales sandro Giordanetto, mentre gli aspetti fiscali più interessanti li ha spiegati il direttore deID\ rea fiscale di Confagricoltura, Nicola Caputo. Soddisfatto il presidente deID\nga Torino Alessandro Moschietto: "La nostra rete può funzionare, se siamo forti e uniti, se sappiamo uscire dalla logica del lamento e andare oltre''. (AG)
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A TORINO RIFLESSIONE SULLE NUOVE LEVE AGRICOLE
I giovani spingono sull'innovazione
I giovani cambiano l'agricoltura man tenendo salde le tradizioni e la storia delle imprese, ma spingendole verso l'innovazione, i mercati internazionali o comunque rendendole più competitive. A trainare questo cambiamento sono i dati positivi che l'agroalimentare italia no ha ottenuto nel 2016: +15% di export e +7,3% di valore aggiunto. Su questi risultati si è soffermato il presidente dei Giovani di Confagricoltura Raffaele Maiorano, intervenuto all'assemblea di Confagricoltura Torino interamente de dicata all'analisi del comparto e alle nuo ve leve. La natimortalità delle imprese agricole in Italia riporta un awnento dei giovani alla guida di aziende nel 2016: +5,7% rispetto all'anno precedente. Le realtà iscritte al Registro imprese sono 756.457 in tutto lo Stivale; 52.388 di que ste sono under 35 (il 6,9%). Ogni anno, tuttavia, il nwnero totale delle aziende diminuisce: nel 2010 erano 860mila, di cui il 7,5% under 35. Una contrazione costante, accompagnata d'altro canto da un consolidamento delle imprese esistenti. Dopo anni in cui si è registrato il segno meno, l'incidenza delle under 35 diventa positiva, complici le misure dedicate del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. "Importanti ma non decisive'; a detta di chi ce l'ha fatta: Ales sandro Marinoni e Tommaso Carioni, i due casi di successo dell'Anga riportati all'assemblea torinese, confermano che
i contributi non sono il motore dell'im presa. "Sono utili, ma ciò che conta sono l'idea e gli obiettivi'' ha detto Cationi, 39 anni, contitolare insieme ai fratelli di un'azienda a Trescore Cremasco con al levamento di bovini e un caseificio con più linee produttive, vincitore nel 2015 del progetto di Mc Donald's "Fattore Futuro'. "Voglia di fare, sana curiosità e tempo dedicato al lavoro fanno la diffe renza'' - ha aggiunto Marinoni, 32 anni, da sei titolare (prima era dipendente) della "Rizzardi Ottorino ' a Castel Mel la, in provincia di Brescia, specializzata nella coltivazione di orticole e relativa produzione di 1Omila porzioni al giorno di insalate e minestroni pronti. Le case history dei due giovani dell'Anga sono !esempio di quanto si possa raggiungere con !entusiasmo, la curiosità e la volontà di crescere. "La nostra associazione si dimostra un ottimo luogo di incontro per allargare i propri orizzonti professionali e uma ni - ha concluso Maiorano - grazie alle esperienze e alle opportunità formative che offre. Ci sono imprese brillanti al nostro interno che sono già portavo ce del cambiamento culturale. Stiamo ringiovanendo poco per volta il nostro sistema, passando da agricoltori a im prenditori agricoli con numerose com petenze, comprese quelle tecnologiche, ormai indispensabili''. (Anna Gagliardi)
IMPORT SELVAGGIO DEL CEREALE DA CAMBOGIA E MYANMAR
Allanne riso a "Fiera in campo" Grande successo per i 40 anni di Fiera in campo, la più importante manifesta zione europea dedicata alla risicoltura organizzata dai Giovani di Confagri coltura di Vercelli-Biella. Ben 18 mila visitatori che hanno percorso gli stand dei 130 espositori di macchinari, attrez zature agricole e delle più recenti novità della tecnica e dell'innovazione specifi che per la risicoltura e assistito alle tradi zionali 'prove in campò. Il salone, nello <lenza le difficoltà della risicoltura e le spazio fieristico di Caresanablot, è stato possibili soluzioni di un comparto fulcro sponsorizzato da Landìni Italia, Topcon, dell'attività agricola della nostra provin Agricola Perazw & Bresciani. Unedi cia», ha detto il presidente provinciale, zione per festeggiare un anniversario Giovanni Coppo, alla fine della kermes importante, ma anche per sottolineare i se, lanciando un appello per salvare il problemi del comparto che, finora, non riso italiano. Tre, a parere dell'Anga di hanno trovato soluzione. «Chiudiamo Vercelli-Biella, sono i problemi prin un'altra edizione record per Fiera in cipali da affrontare e risolvere: le im campo. Abbiamo voluto mettere in evi- portazioni dal Sud-Est asiatico a dazio
zero, i costi di produzione che lievitano costantemente e l'innovazione. Lltalia è il primo produttore europeo di riso e le importazioni selvagge del cereale arriva no principalmente dalla Cambogia e dal Myanmar. Un riso amaro, come sottoli neano i giovani di Confagricoltura, che lanciano l'allarme per la grave situazione di crisi del comparto. Le richieste dei giovani di Confagricoltura vanno dalle tichettatura obbligatoria con l'indica zione del riso italiano, al ripristino della clausola di salvaguardia (cioè i dazi per il riso importato). Gli agricoltori non sono più in grado di sostenere le spese di pro duzione che, in Italia, devono sottostare a precise regole europee, mentre impor tiamo riso dai Paesi del Sud-Est asiati co, dove i fitofarmaci vengono utilizzati senza accurati controlli.
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AGRITURISMO
di Anna Gagliardi
RELAIS RUSSIZ SUPERIORE
Oasi tra le vigne
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1 Goriziano è la porzione del Nord Est Italia che si protende verso la Slovenia: quella terra di confine crocevia di popoli, spesso teatro della Storia, tra le Alpi e l'Adriatico. Amata dagli Asburgo per la prossimità al mare, oggi è celebre soprattutto per ché è il regno del Collio, denomina zione di prestigio della vitivinicoltura italiana, culla di superbi vini bianchi. In tutto, circa 1500 ettari a Doc, suddivisi in piccole aree ciascuna dalla propria personalità, attraversate da sentieri percorribili a piedi, in bi cicletta o sulla speciale "Vespa Gialla del Collid' messa a noleggio proprio per gli amanti della due ruote vintage italiana più famosa. Ed è tra le colline e quei sentieri, a Capriva del Friuli, che sorge il Relais Russiz Superiore, di proprietà di Roberto Felluga, titolare delle aziende Russiz Supe riore e Marco Felluga. Incastonato come una perla tra le vigne, il relais è
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un'oasi di pace per chi cerca qualcosa di unico, lontano dai riflettori. Un luogo per palati fini, amanti del vino e del paesaggio. È un omaggio a ciò che la natura è in grado di offrire e la mano dell'uomo capace di esaltare. Le sette camere portano il nome di alcune etichette della maison: Picolit, Sauvignon, Molamatta, Rosso Riserva degli Orzoni, Carantan e Mongris, Col Disòre. Dalle classiche matrimoniali alla suite, tutte le stanze sono ampie, soleggiate e godono di un terrazzo o un giardino privato. Thgriturismo è aperto da marzo a metà dicembre; sono soprattutto austriaci e tedeschi, tra gli stranieri, a predilige re la vacanza in questi luoghi. Per gli ospiti che lo richiedo no, vengono organizzati soggiorni personalizzati in base alle preferenze: tour golosi, gite culturali, turismo sportivo. La fortuna di essere in una enologia italiana consente di effet tuare degustazioni guidate dei vini delle realtà di riferimento dell'alta della zona, a partire proprio da quelli delle aziende Marco Felluga e Russiz Superiore. La storia di quest'ultimo marchio e dell'aquila che lo contrad distingue è lunga quasi un millennio. Era dei principi di Torre Tasso, tra le prime nobili famiglie giunte in Friuli. Oggi l'azienda si estende per un centinaio di ettari, di cui 50 vitati, da cui derivano vini bianchi e rossi del Collio. Alla produzione vinicola si aggiunge quella di olio di varie cultivar, Bianchera in particolare, che esce con il brand Russiz Superiore. Il cuore dell'azienda Marco Felluga si trova a Gradisca d'Isonzo, la cittadella cinta un tempo dalle mura progettate da Leonardo da Vinci per volontà della Serenissima Repubblica
di Venezia. La casa vinicola porta il nome del padre dell'attuale titolare che nel 1956 la fondò dando una svolta alla lunga tradizione enologica della famiglia. Si deve a Marco Fel luga, infatti, la spinta verso l'innova zione e la ricerca che hanno portato il suo nome nell'Olimpo della pro duzione vinicola italiana. Roberto, quinta generazione dei Felluga, ha ulteriormente ampliato lbrizzonte di ricerca e sperimentazione, in particolare per rendere i vini bianchi più longevi e apprezzabili anche diversi anni dopo la vendemmia. Da questo studio sono nate tre etichette Riserva che stanno conquistando il consenso del pubblico e della critica. Thzienda produce inoltre vini rossi da vitigni autoctoni e internazionali. La passione tramandata di padre in
figlio ha portato la famiglia Felluga a recuperare e restaurare alcuni antichi edifici nella tenuta di Russiz Superiore, adibendoli a foresteria. Da quei locali si accede direttamente alla
cantina ipogea in cui si affinano i vini rossi, in un connubio che osanna il legame tra lbspitalità in agriturismo e la produzione enologica. La stessa vista che si gode dalle camere del relais si estende dai vigneti del Collio goriziano che circondano la tenuta alla vicina Slovenia ad Est e verso il mare ad Ovest. Il servizio per gli ospiti comprende il pernottamento e la prima colazione. Nelle immedia te vicinanze si possono trovare un maneggio per cavalcare tra le colline e un campo da golf nello stesso co mune di Capriva del Friuli. A pochi chilometri ci sono anche il capoluogo Gorizia, la romana Aquileia con il suo sito archeologico, la città longo barda Cividale o, per gli amanti del mare, le spiagge di Grado e la sua laguna. MARZO 2017 I MONDO AGRICOLO I 63
BUONO A SAPERSI ...
CINECIBO AWARD PREMIA FRESI E BANFI
Il food protagonista al cinetna
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115 marzo si è tenuta nella Capitale la quarta edizione di Cinecibo Award, lèvento annuale che premia attori, registi, sceneggiatori e produttori del mondo cinematografi co italiano che all'interno delle loro pellicole hanno evidenziato il connubio tra l'arte cinematografica e la buona cucina. Quest'anno Michele Placido, presidente di Cinecibo Festival, ha consegnato il premio Mi glior Regista a Fausto Brizzi per il film "Poveri ma ricchi" con Cristian De Sica e Enrico Brignano, quello di Miglior Produttore a Matteo Rovere e quello di Miglior Attore a Stefano Fresi. Il premio speciale è an dato all'attore Vinicio Marchioni per il suo impegno imprenditoriale nella ristorazione. Negli ultimi anni l'ambi to riconoscimento è stato assegnato, tra gli altri, a Giuseppe Tornatore, Ferzan Ozpetek, Luca Miniero, EnLinoBanfi
con la figlia Rosanna
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Il produttore de "La Zizzona di Battipaglià' Luciano Paraggio e fattore Maurizio Mattioli
rico Vanzina, Paolo Genovese, Carlo Verdone, Luca Argentero, Raul Bova, Massimo Boldi. Nella stessa serata Lino Ban:fì ha ricevuto da Michele Placido il premio alla carriera. Attore versatile, con oltre cento film e più di 20 fiction all'attivo, dall'alto dei suoi 80 anni, può vantare un curriculum più che prolifico riuscendo ancora oggi a stupire con le sue battute e i suoi aneddoti. È passato da ruoli comici a drammatici lavorando con i più importanti registi del cinema italiano; è stato uno degli attori più rappresen tativi della commedia sexy all'italia na con pellicole come "Spaghetti a mezzanottè' e "Cornetti alla cremà'. Si ricordano benissimo le sue battute da vanti ad una tavola imbandita, come in "Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchid; in 'Tinsegnante viene a casà; o in film più recenti come "Un'e state al marè' dove non dimentica
cose una buona pizza con le cime di rapa; nel 2009 par tecipa al film documentario "Focaccia Blues" di Nico Cirasola dove si racconta della vittoria della focaccia pugliese nei confronti dei prodotti di un fast food. Legatissimo alla Puglia, insieme alla figlia Rosanna partecipa nel 2015 al film "Le frise ignoranti'' conten to come sempre di parlare dei prodotti della sua terra. Adora i suoi prodotti ed è testimonial delle sue eccel lenze quali olivi, vini, salumi. Cre atore del marchio "Bontà Ban:fì" di prodotti pugliesi Doc, come burrate, orecchiette, pomodori, non dimentica il suo sogno che è quello di aprire a Roma non un ristorante, ma un posto con piatti pugliesi, progetto che ha intenzione di realizzare con Rosanna, che è stata anchèssa premiata per il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio gastronomico locale. La serata dei Cinecibo Awards è stata allietata dalla presenza dell'aspetto cu linario, con i piatti della cucina tipica italiana preparati dallo chef Dome nico Cascone, che hanno valorizzato la 'Zizzona di Battipaglii consacrata dal successo del film "Benvenuti al sud''. Infatti grazie proprio questo film questa mozzarella di grande pezza tura è diventata un marchio creato e registrato da Luciano Paraggio, pro prietario del Caseificio 'La Fattorià di Battipaglia che nellèvento romano ha presentato anche altre creazioni di latte di bufala. Gabriella Bechi
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CAMPI SONORI
di Gaetano Menna
IL POST-PROGRESSIVE DEGLI ANCIENT VEIL
Il cambiamento dietro il velo l chitarrista Alessandro Serri ed il fiatista Edmondo Romano a metĂ degli anni Ottanta fondano una delle piĂš interessanti prog band dellâ&#x20AC;&#x2122;epoca, gli Eris Pluvia. Operazione coraggiosa quella di proporre un certo sound proprio nella stagione in cui la musica immaginifica era scomparsa, seppellita da new wave e punk. I due musicisti li ritroviamo poi gran timonieri del progetto degli Ancient Veil, di cui è ora uscito il nuovo CD â&#x20AC;&#x153;I am changingâ&#x20AC;? (Lizard). Il loro ultimo album è uno straordinario inno al cambiamento, a rinnovarsi, ma rimanendo sempre se stessi. Un disco curato nei dettagli, con atmosfere variegate che spaziano dal vintage alla classica, al
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Rivelazione della ricchezza musicale
LA CANZONE Dâ&#x20AC;&#x2122;AUTORE DI CRANCHI
Lâ&#x20AC;&#x2122;inno del ciclista perdente assimiliano Cranchi grida lâ&#x20AC;&#x2122;odio per â&#x20AC;&#x153;Ferraraâ&#x20AC;?. Ma è davvero odio o nostalgia canaglia? Nuove canzoni dâ&#x20AC;&#x2122;autore per Cranchi - Massimiliano e company â&#x20AC;&#x201C; che incidono â&#x20AC;&#x153;Spiegazioni improbabiliâ&#x20AC;? (New Model Label/ In the Bottle Records). Con questo CD torna in grande stile la canzone dâ&#x20AC;&#x2122;autore. â&#x20AC;&#x153;Spiegazioni improbabili sul metodoâ&#x20AC;?, che apre il disco, fa da intro e collante di tutti gli altri brani. Emergono anche due vividi ritratti di personaggi perdenti. Lâ&#x20AC;&#x2122;intensa â&#x20AC;&#x153;Annaâ&#x20AC;? (cantata in duetto con Valentina Curti) è dedicata a â&#x20AC;&#x153;Anna O.â&#x20AC;? ovvero la scrittrice austriaca Bertha Pappenheim antesignana del femminismo, una donna tormentata, tra problemi mentali e slanci artistici e culturali. â&#x20AC;&#x153;Malabroccaâ&#x20AC;? è lâ&#x20AC;&#x2122;inno al gregario del ciclismo (Luigi Malabrocca), quello che arrivava sempre ultimo e indossava la maglia nera invece di quella rosa di Bartali che volava; omaggio al ciclismo di chi ha la scalogna nel nome. In chiusura â&#x20AC;&#x153;Fa un caldo che si muoreâ&#x20AC;?, il brano piĂš pop, costruito nel gioco dei contrasti, in bilico tra la quotidianitĂ e lâ&#x20AC;&#x2122;idealitĂ dellâ&#x20AC;&#x2122;amore.
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| MONDO AGRICOLO | MARZO 2017
folk. Lâ&#x20AC;&#x2122;antico velo scopre una ricchezza musicale, una vivacitĂ , un amore per i suoni compositi e anglosassoni, con chitarre, tastiere (di Fabio Serri), fi echi di cornamuse e impasti fiati, vocali. Dallâ&#x20AC;&#x2122;alba luminosa dâ&#x20AC;&#x2122;auv ttunno di â&#x20AC;&#x153;Bright autumn dawnâ&#x20AC;? si passa alla tristezza di un amore perduto in â&#x20AC;&#x153;If I only knewâ&#x20AC;?. La title p tr track â&#x20AC;&#x153;I am changingâ&#x20AC;? racconta la trasformazione del cambiamento e tra â&#x20AC;&#x153;The fly2 è un viaggio alla scoperta â&#x20AC;&#x153;Th di se stessi. Il brano â&#x20AC;&#x153;Chime of the timesâ&#x20AC;? è particolare allâ&#x20AC;&#x2122;interno dellâ&#x20AC;&#x2122;album perchĂŠ originariamente presente nel primo demotape degli Eris Pluvia. Si chiude cosĂŹ un cerchio.
Mappe stellari e tribali 0DSSH VWHOODUL PDSSH JHRJUDÂżFKH PD DQFKH PDS SH PXVLFDOL 6WHOOH H WHUUD FKH VL XQLVFRQR LQ XQ VXR QR HOHWWURQLFR DQFHVWUDOH PLVWHULRVR ,Q Âł0EX\X 1D 0NRQJH SDUWV ´ OH VRQRULWj WHFKQR LQFRQWUDQR TXHOOL WULEDOL H DIUREHDW LQ VZDKLOL LO WLWROR WU GHO G EUDQR VLJQLÂżFD ÂłEDREDE H DJD YH´ GHVFULYH OH LPPHQVH GLVWHVH GL Y DOEHUL FKH VFRUURQR YLDJJLDQGR QHO D SDHVDJJLR DIULFDQR 4XDO q LO FRQÂżQH S WUD FLHOR H WHUUD" ( OÂśXRPR FRPH VL W FROORFD QHOOD PDSSD GHOOD YLWD" /H GRPDQGH DIIROODQR OD PHQWH DVFRO WDQGR LO QXRYR &' GL $OHVVDQGUR 0RQWL H 8QIRON &ROOHWWLYH Âł,QWXLWLYH 0DSV´ 0 3 5HFRUGV &RQ TXHVWR GLVFR VL IHVWHJJLD XQD GRSSLD ULFRUUHQ]D L DQQL GHO SURJHWWR 8QIRON PD DQFKH L DQQL GHOOD ODEHO GL TXDOLWj GL 9DQ QXFFLR =DQHOOD /ÂśDOEXP UHJLVWUDWR LQ SDUWH D /HLFHVWHU H LQ SDUWH D 9HQH]LD UDSSUHVHQWD OD ORJLFD HYROX]LRQH GHO VXRQR 8QIRON LQJOREDQGR LQĂ&#x20AC;XHQ]H ZRUOG PXVLF H MD]] SDVVDQGR DWWUDYHUVR OD SVLFKHGHOLD H OÂśHOHWWURQLFD ,Q FKLXVXUD Âł&KXUFK 2I $QWKUD[´ RPDJJLR D GXH PX VLFLVWL IRQGDPHQWDOL GHOOD VFHQD URFN H FROWD -RKQ &DOH H 7HUU\ 5LOH\
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