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LA NICCOLÒ CUSANO Un esempio di crescita virtuosa
Responsabile
Valentina Lamonaca
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Segretario di Redazione
Federico Casadei
Redattori Capo
Fulvia De Maria Chiara Martella
Redattore
Giuliana Chieffi
Grafica editoriale
Carlotta Astengo
Collaboratori
Il Magnifico Rettore Prof. Fabio Fortuna, Fabrizio Russo, Marco Dalla Bona, Mariano Leoni, Prof. Carlo Drago, Marianna Tumbarino, Sara Marazzotti, Andrea Odone, Prof.ssa Linda Lombardi, Prof. Vincenzo Mini, Prof. Marxiano Melotti, Prof. Daniele Paragano, Paolo Tagliavento, Sonia Fenoglio, Michela Crisci, Laura Pecetta, Giulia Vincenti, Sara Caglioni, Federica Amante, Prof. Marino D’Amore, Simone Tricase, Virginia Parisi, Alessio Vecchi, Alberto Carruba, Rosa Cornacchia, Giulia Sacchetti.
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magazine@unicusano.it
PAROLA ALLA REDAZIONE
Lo sviluppo sostenibile si configura come un obiettivo imprescindibile per l’umanità, di crescita ed imparzialità intergenerazionale che espande il campo visivo di riferimento delle preferenze e dota di previdenza l’azione di governo di tutte le istituzioni, comprese le università.
In particolar modo, l’idea di sviluppo sostenibile per l’Università Niccolò Cusano disegna un piano d’azione per rivoluzionare il mondo, adoperandosi a favore delle Persone, della Pace, del Pianeta, della Prosperità e delle Partnership. Nelle istituzioni universitarie, ciò è realisticamente plausibile quanto più il valore, la forza comunicativa e quella promotrice per raggiungere un avvenire migliore per tutti entrano a far parte del quotidiano, influenzando effettivamente i comportamenti dei docenti, del personale amministrativo, degli organi di direzione e controllo e, non ultimo per importanza, delle migliaia di studenti che animano la vita dell’Unicusano.
Molteplici università nel mondo hanno fatto loro le virtù della sostenibilità come la valorizzazione e la salvaguardia del territorio, il miglioramento del benessere della comunità, lo sviluppo economico imperniato sulla conoscenza, la giustizia sociale e l’abilità stessa dei soggetti interessati di operare simultaneamente in maniera efficace per il bene comune. Per numerosi atenei, questa tematica non risulta più una delle tante opzioni disponibili ma si è convertita in una necessaria e responsabile strategia di sviluppo.
All’interno di questo sfondo, la competenza dell’Università degli studi Niccolò Cusano, in quanto lampante esempio di un mega ateneo in grado di rinnovarsi nella consuetudine, ha fatto della sostenibilità una strategia di sviluppo consequenziale con le proprie missioni istituzionali. Da tempo l’Unicusano accoglie strategie innovative per amalgamare la relazione tra spazio, ambiente e persone. Gli ideali propri della sostenibilità trovano un modello di coniugazione metodologica nel paradigma universitario sullo stile di quelli americani, permettendo all’Ateneo di favorire la circolazione di una cultura tangibilmente compatibile e di occupare così un ruolo determinante nella realtà economica locale e nella trasmissione della conoscenza all’interno della società.
L’Università Niccolò Cusano, con oltre 40 mila studenti, 1000 dipendenti ‐ tra personale accademico e tecnico amministrativo - più 54.000 mq di struttura e 60.000 mq di parco verde attrezzato ha un evidente impatto diretto e indiretto sull’economia locale, sulla società e sull’ambiente circostante.
Per il futuro una sfida chiave sarà riconoscere il protagonismo di ognuno e valorizzarne il potenziale. Per atenei come l’Unicusano il contributo alla sostenibilità significa anche certificare le competenze acquisite dagli studenti su ambiente e cambiamenti globali. La convizione di fondo del nostro ateneo è che tutti devono acquisire consapevolezza sui grandi temi del cambiamento globale per contribuire con il proprio comportamento responsabile nella vita e nel lavoro ad una nuova prospettiva di sviluppo basata su prosperità economica ed equità intra ed inter generazionale.
L’acquisizione di sensibilità culturale da parte degli studenti sui temi cruciali della sostenibilità ambientale va perseguita attraverso strategie di insegnamento e apprendimento che vedono la partecipazione attiva degli universitari anche attraverso attività al servizio alla comunità per renderli protagonisti in prima persona.