English text
DIRETTORE EDITORIALE
Enrico Cammarota
enrico.cammarota@uniquemedia.it DIRETTORE RESPONSABILE
Luisa Micaletti
luisa.micaletti@uniquemedia.it CORRISPONDENTI ESTERI New York Anna Casotti Zurigo Fausto Furio Colombo Londra Michela Dappretto Parigi Alessandra Fanari Pechino Manuela Lietti FASHION EDITOR Marzia Bellotti marzia.bellotti@uniquemedia.it CONTRIBUTORS
Maurizio Bertera, Alessia Ferri, Giulia Lenzi, Diego Tamone, Antonella Tereo, Marco Torcasio, Giuditta Elettra Nidiaci Female cover: Total look Ermanno Scervino, flat shoes Jimmy Choo Assistants: Rinaldo Sgarella e Laura Leoncini Make Up: Alice Fayre Hair stylist: Francesco Mammone @ MKS - Milano Using L'Oréal Paris Professionnel Hair Touch Up e French Girl Messy Clichè Model: Nastya Lupei @ thelabmodels.com Location: Cento Equestre di Carpiano www.evarosenthal.it Male cover: Total look Roberto Cavalli, watch Tag Heuer Carrera CH01 Assistants: Rinaldo Sgarella e Laura Leoncini Make up artist: Alessia Stefano Model: Sergio Muñiz @ Fashion Model
POSH È DISTRIBUITO IN ITALIA E NEI SEGUENTI PAESI: Australia, Belgio, Brasile, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Giappone, Gran Bretagna, Hong Kong, Israele, Lituania, Malta, Olanda, Portogallo, Singapore, Taiwan, Turchia, Ungheria ERRATA CORRIGE POSH 69
In riferimento allo shooting di Genny: assistants: Chiara Antille, Vito Finocchiaro; make up and hair stylist: Serena Polh. In riferimento al servizio uomo "The future": thanks to Fashion Model Management. In riferimento all’articolo “Top class chefs”: Reto Mathis
POSH è una pubblicazione bimestrale di Unique Media srl, Via Cadolini 34 - 20137 Milano. Ph. +39 02.49542850 advertising: adv@uniquemedia.it mail: segreteria@uniquemedia.it www.uniquemedia.it Stampa Arti Grafiche Boccia Spa Distribuzione SO.DI.P. “Angelo Patuzzi Spa” Via Bettola, 18 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) International Distribution: Export Press SAS, 91 Rue De Turenne, F-75003 Paris
CONTENTS
The Essence of Luxury
016
038
082
POSH TOP GIFTS
TIMELESS CHIC
VESSEL
Hermès, Bulgari, Chanel, Burberry, Armani, Louis Vuitton, Versace
028
POSH FASHION
L’eleganza da calzare firmata Fragiacomo
040 HIDDEN PLACES
Photos by Stefano Guindani
La “Tour Eiffel” di Manhattan
THE GOLD STREET
Il lusso firmato Madison Avenue
056
LUSSO DA SCEGLIERE
090
SILENT WHISPER
CONTEMPORARY MAN
Photos by Stefano Guindani
080
094
THE KING OF COOL
POSH LIFE
DINING WITH THE STARS
14
AN ODE TO WOMEN Intervista a Cate Blanchett
116
EAU CONTEMPORAINE
Le fragranze del modernismo targato Thirdman
Title of Work by Jonathan Meizler
034 Pino Lerario, l’artefice del successo Tagliatore
L’arte culinaria di oltre 40 top chefs a St. Moritz
108 086
030 Il successo di una case history made in Italy
102 THE TASTE OF EXCELLENCE
Gourmand Experience made in Maldives
124
POSH TOYS
TOP GIFTS
ARTWORK
HERMÈS ARTISTIC FLAVOUR Borsa Constance in pelle swift con stampa On a summer day dell’artista Nigel Peake. € 9.800
16
TOP GIFTS
BULGARI OPULENCE TO WEAR Borsa Bejewelled Serpentissima in pitone con serigrafia di una collana Serpenti Alta Gioielleria realizzata in oro bianco e diamanti. Doppia catena dorata e chiusura gioiello a forma di testa di serpente in smalti e glitter dorato, impreziosita da occhi in onice. Edizione limitata 150 pezzi. â‚Ź 4.200
18
CHANEL ESOTIC CHARME Clutch Sigari in legno e dettagli in metallo dorato. Prezzo su richiesta.
19
TOP GIFTS
BURBERRY POCKET ELEGANCE Ciondolo borsa Tote The Buckle mini in pelle metallizzata. € 295
20
acquadiparma.com
TOP GIFTS
ARMANI METROPOLITAN ALLURE Borsa Weekend in vitello stampa cervo, nero. € 2.200
22
TOP GIFTS
LOUIS VUITTON NEVERENDING LUXURY Zaino Explorer in tela Monogram Eclipse, fodera in tessuto e finiture in pelle Epi con parti metalliche argentate. € 1.970
24
TOP GIFTS
PLATINUM HISTORY LA PRIMA BIOGRAFIA UFFICIALE DI CASA VERSACE
UNA NARRAZIONE PER IMMAGINI INTIMA E PERSONALE. DONATELLA VERSACE SI RACCONTA TRACCIANDO ATTRAVERSO GLI ANNI UNA STORIA EMBLEMATICA E LEGGENDARIA, QUELLA DELL’AZIENDA ITALIANA TRA LE PIÙ IMPORTANTI ICONE DEL LUSSO MONDIALE
© Rahi Rezvani Donatella Versace with Lady Gaga
© Archivio Alfa Castaldi
VERSACE Donatella Versace con Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi Contributi di Tim Blanks, Ingrid Sischy Rizzoli New York, 2016. € 95
iventata direttore artistico della maison nel 1997, dopo la tragica perdita del fratello Gianni, l’enigmatica figura di Donatella Versace ha da allora D catapultato il brand nel futuro. Un libro racconta e illustra l’interpretazione che l’eclettica designer ha dato di Versace e ripercorre il suo straordinario lavoro di cura e definizione dell’identità della maison attraverso il ventunesimo secolo. È un volume prezioso, da collezione, che fotografa il presente di Versace e il suo archivio storico, dalle passerelle agli scatti backstage fino a raccontare persino i segreti dell’Atelier. VERSACE è accompagnato da contributi scritti da alcune delle voci più autorevoli del mondo della moda e raccoglie foto di Richard Avedon, Steven Meisel, Mario Testino, per citarne alcuni. Le immagini di modelle-icona come Christy Turlington, Naomi Campbell e Linda Evangelista impreziosiscono il volume raccontando l’energia magnetica, il lusso e il fascino che definiscono Versace. (M.T.)
26
Photography: Stefano Guindani Assistants: Rinaldo Sgarella e Laura Leoncini Make Up: Alice Fayre Hair stylist: Francesco Mammone @ MKS - Milano Using L’Oréal Paris Professionnel Hair Touch Up e French Girl Messy Clichè Model: Nastya Lupei @ thelabmodels.com Location: Cento Equestre di Carpiano www.evarosenthal.it Nastya indossa: Jacket EMANUEL UNGARO, denim shirt WRANGLER
INTERVIEW
LUSSO DA SCEGLIERE
IL SUCCESSO DI UNA CASE HISTORY MADE IN ITALY LA PASSIONE E I SEGRETI CHE CIRCONDANO LA LAVORAZIONE DELLA PELLE SI INTERSECANO CON LA STORIA, NELL’HERITAGE DI UN BRAND CUSTODE DEL SAVOIR-FAIRE CHE GENNARO GIAQUINTO HA SAPUTO RENDERE IMMORTALE NEL TEMPO. NE ABBIAMO PARLATO CON IL CO-FONDATORE CLAUDIO GIAQUINTO di Enrico Cammarota
P
aolo e Claudio, due giovani imprenditori con le mani rassicuranti del papà sulle spalle. Appena ieri erano due ragazzetti, sveglia alle 5.00 del mattino, zaino in spalla, forbici e metro a portata di mano, volontà e azione. È l’Italia del fare, quella che punta al successo attraverso il sacrificio e la perseveranza. Tanti anni al servizio di alcune tra le più importanti maison del lusso per apprendere le migliori tecniche di lavorazione e applicarle oggi in grande scioltezza in azienda. Una tra le più solide nel territorio, con oltre 100 dipendenti e un fatturato intorno ai 7milioni, che rappresenta un fiore all’occhiello per qualità, disciplina e metodo. Esempio lampante che il genio, l’estro e la conoscenza, rischiano di disperdersi senza organizzazione. SULLA BASE DELL’EXPERTISE E DEL KNOW HOW TUTTO MADE IN ITALY, P&C, ACRONIMO DI PAOLO E CLAUDIO, HA DECISO DI ESORDIRE NEL MERCATO LUXURY CON IL PROPRIO MARCHIO DI FAMIGLIA: GIAQUINTO. COME SI CARATTERIZZA IL BRAND?
È pensiero comune in P&C che la maturità sia più una perenne ambizione che non una condizione effettivamente raggiungibile. Dal trade al consumer il passo, molto spesso, è pericoloso. Con grande lungimiranza, tuttavia, l’azienda ha deciso di avvalersi di professionisti del settore che, attraverso la propria consulenza, la stanno traghettando verso nuovi mari. Giaquinto è un brand che intende chiedere alle donne: cos’è l’esclusività? Cos’è il lusso? Forse, in quanto due facce della stessa medaglia, sono la possibilità di scegliere come meglio rappresentarsi. La missione di Gia-
LUXURY TO CHOOSE THE SUCCESS OF A CASE HISTORY MADE IN ITALY THE PASSION AND THE SECRETS SURROUNDING THE LEATHER PROCESSING INTERSECT WITH HISTORY, IN THE HERITAGE OF A BRAND’S SAVOIR-FAIRE THAT GENNARO GIAQUINTO HAS BEEN ABLE TO IMMORTALIZE IN TIME. WE SPOKE WITH THE CO-FOUNDER CLAUDIO GIAQUINTO Paolo and Claudio, two young entrepreneurs with the ensuring hands of their father on the shoulders. Just yesterday were two boys, wake up at 5:00 in the morning, backpackers, scissors and meter at hand, will and action. It is Italy of making, that one who points to the success through sacrifice and perseverance. So many years in the service of some of the most important fashion house of luxury to learn the best techniques and apply them today with great ease in the company. One of the most solid in the territory, with more than 100 employees and a turnover of around 7 million, which represents a flagship for quality, discipline and method. striking example that genius, inspiration and knowledge, are likely to disperse without organization. ON THE BASE OF THE EXPERTISE AND THE KNOW HOW ALL MADE IN ITALY P&C, ACRONYM OF PAOLO AND CLAUDIO, DECIDED TO TAKE THE FAMILY BRAND TO THE LUXURY MARKET : GIAQUINTO. HOW IS THE BRAND? P&C commonly thinks that maturity is more an eternal ambition than a reachable condition. The step from trade to consumer is, very often, dangerous. Anyway, with great care, the company decided to engage professionals who, through their guidance, are leading it towards new seas. Giaquinto is a brand intending to ask women: what CLAUDIO GIAQUINTO
quinto è, appunto, fornire alle donne la possibilità di scegliere, sottraendosi ai principi obsoleti della massificazione, un prodotto che le rappresenti nella loro dimensione aspirazionale. Come? Attraverso un design identitario, materiali esclusivi e lavorazioni uniche. Ma anche attraverso la possibilità per le donne di customizzare il prodotto: un concept a cui la famiglia Giaquinto non vuole rinunciare. Dunque, identità e ricercatezza: il binomio che meglio rappresenta il made in Italy. Nello specifico Giaquinto è un brand orientato alla realizzazione di borse e accessori da donna di alta manifattura e in sola pelle (non vengono utilizzati tessuti). Si rivolge a una platea che non ha una precisa connotazione anagrafica, ma una comune predisposizione spirituale: distinguersi dalle logiche di un appiattimento mentale ed estetico. Questa esigenza è spesso avvertita in ogni fascia d’età e costituisce la domanda di mercato alla base del progetto. Avrà un entry price intorno ai 600 euro per una piccola borsetta da passeggio, un prezzo medio intorno ai 1.400 euro e una premium collection intorno ai 2.500 euro. ANCHE SE LA “GRANDE FUGA” SEMBRA ESSERE IL TREND DEI NOSTRI GIORNI, C’È ANCHE CHI DECIDE DI RESTARE E DI SCOMMETTERE SUL FUTURO. QUALI SONO I PRO E I CONTRO DI UNA SCELTA COSÌ CORAGGIOSA?
A essere sinceri, più che una scelta, la nostra è stata una contingenza. Gennaro aveva tracciato una strada che, certamente, presentava tante insidie, ma era pur sempre un percorso iniziato. Tanti giovani oggi rifiutano i percorsi iniziati dai loro genitori e preferiscono ripartire da zero, magari all’estero. Nel nostro caso abbiamo invece deciso di investire nell’attività paterna, ingrandendola e migliorandola con capacità e dedizione. I risultati oggi dicono che abbiamo scelto la strada giusta. L’ATTACCAMENTO AL TERRITORIO TRASPARE ANCHE NEL LOGO CHE ESALTA IL CARATTERE DELL’UNICITÀ. QUALI SONO I VALORI CHE DECLINANO UNA SIMILE AUTENTICITÀ?
L’idea è quella di esaltare le radici e l’appartenenza al territorio, alla famiglia, ai valori. Spesso sono concetti che non possono essere divisi dal successo imprenditoriale. Nella fase iniziale di ascesa, abbiamo avuto l’opportunità di continuare l’attività in Toscana. Certamente quella
is exclusivity? What is luxury? Maybe, as two faces of the same medal, they are the possibility to choose how to be represented better. Giaquinto's mission is, indeed, to give women the possibility to choose, avoiding the obsolete principles of standardization, a product representing their ambition. How? Through an identity design, exclusive materials and unique working. But also through the women's chance to customize a product: a concept the Giaquinto family does not want to renounce. So, identity and refinement: the binomial representing best the made in Italy. In particular Giaquinto is a brand aiming to the realization of bags and woman accessories of high manufacture and just in leather (other materials are not used). It's for a public with no exact personal connotation, but a common spiritual predisposition: to distinguish from the logic of a mind and aesthetic flattening. This demand is often felt at each age and is the market demand at the base of the project. It will have an entry price around 600 euros for a small walking bag, an average price around 1400 euros and a premium collection around 2.500 euros. EVEN IF THE “GREAT ESCAPE” SEEMS TO BE THE TREND OF OUR DAYS, SOWHICH ARE THE VANTAGES AND DISADVANTAGES OF SUCH A DARING CHOICE? To be honest, more than a choice, it was a contingency to us. Gennaro followed a way which, of course, presented many snares, but it was anyway a started route. Many young today refuse the routes started by their parents and they prefer to start from zero, maybe abroad. In our case we decided instead to invest in our father’s activity, improving and developing it by ability and devotion. The results today prove that they chose the right way. MEONE MAY ALSO DECIDE TO STAY AND TO BET ON THE FUTURE.
THE ATTACHMENT TO THEIR TERRITORY IS CLEAR EVEN IN THE LOGO WHICH ARE THE VALUES DECLINING A SIMILAR AUTHENTICITY? The idea is to exalt roots and sense of belonging to territory, family and values. They are often concepts which can’t be divided by the entrepreneurial success. In the initial rising phase, we had the chance to go on in Tuscany. Of course that chance was important: to an entrepreneur of that territory conditions are favorable. Anyway, Gennaro Giaquinto wanted to go on the way he started: in Campania, his native country. Surely a country of enormous contradictions, but probably the place expressing in Italy the most talented artisans and the most precious manufactures. EXALTING UNIQUENESS .
possibilità era importante: sono innegabili le condizioni favorevoli per un imprenditore in quel territorio. Tuttavia, Gennaro Giaquinto ha voluto continuare il percorso così come era iniziato: in Campania, la sua terra d’origine. Certamente terra di enormi contraddizioni, ma probabilmente il luogo che accoglie in Italia gli artigiani più talentuosi e le manifatture più pregiate. COLORI, DIMENSIONI E PELLAMI PREGIATI SONO PUNTI DI FORZA DELLO STILE GIAQUINTO. A LEI IL PIACERE DI RACCONTARCELI NEL DETTAGLIO.
Uno dei motivi ricorrenti delle collezioni Giaquinto è l’utilizzo di materiali esclusivi e pregiati. L’idea è quella di raccontare un prodotto che abbia nel suo DNA le caratteristiche, spesso ritenute inaccessibili, delle pelli esotiche - rettili e anfibi su tutti - rendendoli moderni, quotidiani e, nello stesso tempo, rappresentativi dell’unicità di chi li indossa. Come? Attraverso un design sapientemente architettato dal responsabile stile, che mira ad abbinare colori, forme e texture in un modo innovativo, evitando di appesantire il prodotto, ma preservandone l’istituzionalità.
COLORS, DIMENSIONS AND PRECIOUS LEATHERS ARE POINTS OF STRENGTH IN GIAQUINTO’S STYLE. CAN YOU TELL US ABOUT THE DETAILS? One of the recurring themes of Giaquinto’s collection is the usage of exclusive and precious material. The idea is to describe a product which has in its DNA contents, often considered inaccessible, of exotic leathers - reptiles and amphibious - by making them modern, daily and, at the same time, representing the uniqueness of who wears them. How? Through a design wisely studied by the director of style, who aims to match colors, shapes and textures in innovative way, trying not to make the product heavy, but preserving its institutional feature. CONNECTING TO INTERNATIONAL MARKET, TO INTERCEPT A PUBLIC WITH DEFINED CONNOTATIONS: SENSITIVE TO BEAUTY, EXTREMELY DEMANDING AND WITH INNATE TASTE.
HOW CAN YOU MAKE IT? The company’s strategy aims to reach the platforms mostly followed by Italian and inCLAUDIO, GENNARO, PAOLO GIAQUINTO
CONNETTERSI CON IL MERCATO INTERNAZIONALE PER INTERCETTARE UN PUBBLICO DALLE CONNOTAZIONI DEFINITE: SENSIBILE AL BELLO, ESTREMAMENTE ESIGENTE E CON UN GUSTO INNATO. COME CI RIUSCITE?
La strategia aziendale punta al raggiungimento delle piattaforme maggiormente battute dalla migliore clientela italiana e internazionale. L’obiettivo è “farsi scegliere” da buyers che condividano l’anima del brand. La stessa selettività che la famiglia Giaquinto utilizza nel prodotto, viene ugualmente riportata nella distribuzione: pochi punti vendita selezionati con un occhio particolare al mercato USA, UAE e alla Gran Bretagna. LA PROSSIMA COLLEZIONE COSA CI RISERVA? COM’È STATA CONCEPITA, QUALE L’ISPIRAZIONE CHE LA PRECEDE E I PEZZI PIÙ ICONICI?
Giaquinto è un brand che noi definiamo “triangolare”. In effetti si noterà dal prodotto che uno dei temi ricorrenti è proprio il triangolo, che ha diverse connotazioni. Femminilità (simbologia), familiarità (la triade della compagine societaria), territorialità (la triangolarità del Vesuvio). Quest’ultimo è uno dei temi che hanno ispirato la nuova collezione FW17, in uscita nelle prossime settimane. Sarà una collezione, a nostro avviso, di grande impatto. Abbiamo voluto osare, sempre preservando la serietà del prodotto. Il risultato è stato una sorpresa per noi stessi: ci siamo guardati e abbiamo espresso gli stessi giudizi entusiastici. DOVE POTER ACQUISTARE GIAQUINTO IN ITALIA E IN QUALI IMPORTANTI FIERE INTERNAZIONALI POTERVI RINTRACCIARE?
Al momento il prodotto non è distribuito. L’azienda parte commercialmente quest’anno con la partecipazione ad alcune tra le più importanti fiere internazionali: Tra Noi Paris, Tra Noi New York e White Milano. A partire da marzo è prevista, sul nostro portale web, l’apertura di un Temporary e-commerce che vorremmo dedicare prettamente a un mono prodotto su cui stiamo lavorando in questi giorni. NON SOLO ACCESSORI DI LUSSO MA ANCHE LIFESTYLE. COME SI CARATTERIZZA QUELLO DI CHI SCEGLIE GIAQUINTO?
Il lifestyle della donna Giaquinto è caratterizzato dalla libertà di poter scegliere in qualunque campo. È una donna che prende i suoi spazi, che non rinuncia a una serata con le amiche o a un weekend di svago. Allo stesso tempo ha i suoi impegni, le sue ambizioni ed è pronta a lottare per raggiungerle. Rifiutiamo l’immagine del lusso inteso come ozio cortigiano settecentesco. Siamo piuttosto per una donna moderna che intenda il lusso come il suo spazio per autorappresentarsi al meglio.
ternational clients. The aim is to “be chosen” by buyers who share the soul of the brand. The same selectivity the Giaquinto family uses in the product, is equally taken to the distribution: few selected points of sale with a particular eye to the USA, UAE market and Great Brittany. WHAT ABOUT NEXT COLLECTION? HOW WAS IT CONCEIVED, INSPIRED AND WHICH ARE THE MOST ICONIC PIECES?
Giaquinto is a brand we define “triangular”. In practice the product will show that one of the recurrent themes is just the triangle, which has different connotations. Femininity (symbology), familiarity ( the triad of the whole company), territoriality ( the triangularity of Vesuvius). This will be one of the themes inspiring our FW17 collection, coming out in the following weeks. It will be a collection, in our opinion, of great impact. We wanted to dare, always preserving the seriousness of product. The result was a surprise to ourselves: we looked at each other and expressed the same enthusiastic feelings. WHERE CAN WE ACQUIRE GIAQUINTO IN ITALY AND IN WHICH IMPORTANT INTERNATIONAL FAIRS CAN WE REACH YOU?
At the moment the product is not distributed. The company is starting this year with the involvement in some of the most important international fairs: Tra Noi Paris, Tra Noi New York and White Milan. In March we are having, on our web site, the opening of a Temporary e-commerce, which we would like to dedicate to a mono product we are working on these days. NOT ONLY LUXURY ACCESSORIES, BUT ALSO LIFESTYLE. HOW IS THE ONE GIAQUINTO? The lifestyle of Giaquinto woman is being free to choose in any field. A woman who takes her space, who does not renounce an evening with friends or a fun week end. At the same time she has her engagements, her ambitions and she is ready to fight for her aims. We refuse the image of luxury as court eighteenth-century idleness. We prefer a modern. OF WHO CHOOSES
33
INTERVIEW
THE KING OF COOL
UN PATTO TRA GENERAZIONI DIVENTA LA CHIAVE PER UNO STILE PINO LERARIO È UN NATIVO CREATIVO. CRESCIUTO NEL NIDO PROGETTUALE DEL BRAND TAGLIATORE, IL DESIGNER È L’ARTEFICE DEL SUCCESSO DELLA GRIFFE CHE HA INFLUENZATO L’ELEGANZA DI UN’INTERA GENERAZIONE DI UOMINI di Alberto Corrado
a costruito un impero, senza aver mai studiato finanza o fashion H design. Armato d’istinto, dedizione, etica, capacità di ascolto, in un ventennio Pino Lerario, con il brand Tagliatore, è diventato uno dei più grandi successi di moda made in Italy. Nel doppio ruolo d’imprenditore e stilista, Pino è sinonimo di moda sartoriale e bohemien, al tempo stesso chic e sofisiticata. QUAL È IL CENTRO GRAVITAZIONALE DELLA SUA ISPIRAZIONE? Traggo ispirazione da tutto il mondo in cui vivo: la mia sartoria, un pezzo di stoffa, un bottone, i miei viaggi. Per la collezione di primavera, per esempio, il punto di partenza è stato la bellezza che si nasconde in luoghi inaspettati. Ho riflettuto su come il tempo che passa lasci un segno sui luoghi e sulle cose, una patina, una ruga, un’imperfezione che rende il tutto magico. LA CREATIVITÀ È FIGLIA DELLA DISCIPLINA O DEL CAOS? Per me è frutto del caos: il disordine delle stoffe sul lungo tavolo da lavoro, le forbici da sarto, i metri da architetto, le catene, i pezzi di tessuto, i nastrini, i colori e i cartamodelli appesi sulle grucce. È evidente che non si tratta di ordine, ma di curiosità e di prontezza nell’esplorare nuove idee. I miei abiti risentono dell’architettura, dell’arte e del colore; mi piace definirli “abiti disegnati con il compasso”. Ognuno di noi guarda il mondo con gli occhi di ciò che fa. COM’È DIVENTATO DIRETTORE CREATIVO E STILISTA? Fin da piccoli io e i miei fratelli passavamo ore nel laboratorio di famiglia, dove si producevano prima scarpe e, successivamente, capi di abbigliamento; un antro magico fatto di aghi, fili e tessuti. Mio padre ci incoraggiava a guardare, formare modelli, mixare i colori...Ho imparato un po’ di tutto e, ancora oggi, faccio un po’ di tutto. Ogni capo prende vita dalle mie mani, da un disegno unico e distintivo e dalla scelta di tessuti che faccio arrivare in gran parte da Biella e, per il restante, da lanifici inglesi di alta qualità. TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERE IL SUO STILE? Dandy, per i dettagli come metalli e catene; elegante, per la struttura sartoriale dei blazer e degli smoking; trendy, per la ricerca dei tessuti: un disegno, un quadro o una riga è la tavolozza sul quale sviluppare idee creative. SE LE DICO SARTORIALITÀ, COSA RISPONDE? La sartorialità è un rapporto che si crea negli anni, ereditando antiche tradizioni. Oggi i capi Tagliatore sono frutto di artigianalità sartoriale, ma con una prospettiva di azienda moderna, dove il valore del lavoro è quello manuale e i macchinari non sostituiscono la sensibilità della mano o dell’occhio; dove la qualità è quella dei tessuti naturali classici ed eterni, ma lavorati dalle tecnologie più attuali; dove il risultato è ogni volta unico, a dispetto della fatica che costa. 34
THE KING OF COOL AN AGREEMENT BETWEEN GENERATIONS BECOMES THE KEY FOR A STYLE PINO LERARIO IS A CREATIVE NATIVE. GROWN UP IN THE DAY CARE OF TAGLIATORE BRAND, THE DESIGNER MADE THE SUCCESS OF THE GRIFFE, WHICH CREATED THE BRAND THAT HAS INFLUENCED THE ELEGANCE OF AN ENTIRE GENERATION OF MEN. He built an empire, without studying finance or fashion design. Full of instinct, passion, ethic, ability to listen, in about twenty years Pino Lerario, with Tagliatore brand, became one of the greatest success of fashion Made in Italy. In the double role of entrepreneur and stylist, Pino is synonymous of couture fashion and bohemian, being at the same time chic and sophisticate. WHAT IS THE CENTER OF YOUR INSPIRATION? I take inspiration from the whole world where I live: my fashion house, a piece of cloth, a button, my trips...For the spring collection, for example, the start was the beauty hidden in unexpected places. I reflected about the way time leaves a mark on places and things, a film, a wrinkle, an imperfection which makes all magic. IS CREATIVITY DAUGHTER OF DISCIPLINE OR CHAOS? To me it’s fruit of chaos; the mess of cloths on the long work table, the tailor's shears, the tape architect measure, chains, pieces of cloths, ribbons, colors and paper patterns on the hangers. It’s not neatness of course, but curiosity and readiness in exploring new ideas. My clothes get the influence of architecture, art and color; I like to define them “dresses designed by compass”. Each of us sees the world in different ways, it depends of what we do. HOW DID YOU BECOME CREATIVE DIRECTOR AND STYLIST? Since I was a child, me and my brothers used to spend hours in the family workshop, where at first we produced shoes and then clothes; a magical cave made of needles, threads and cloths! My father encouraged us to look, shape models, mix colors...I learned everything and, till today, I do everything. Each piece is made by my hands, by a unique and distinctive sketch and by the choice of materials I mostly take from Biella and, for the rest, from English wool mills of high quality. THREE ADJECTIVES TO DESCRIBE YOUR STYLE? Dandy, for details such as metals and chains; Elegant, for the couture structure of blazers and tuxedos; Trend for the research of materials: a drawing, a square or a line is the palette on which to develop creative ideas. IF I SAY COUTURE, WHAT DO YOU ANSWER? Couture is a relationship created in years, inheriting antique traditions. Today the Tagliatore pieces are fruit of couture craft, but with a perspective of modern concern, where the value of work is manual and the machines do not replace sensibility of hand or eye; where quality is the one of classical and eternal natural materials, but worked through the most modern technologies; where the result is unique each time, in spite of the hard work. POINTS OF STRENGTH OF YOUR COLLECTIONS? Style and a rigorous control of quality. On this matter the concern has always made
PINO LERARIO
35
I PUNTI DI FORZA DELLE SUE COLLEZIONI? Stile e un rigoroso controllo della qualità. Su questo argomento l’azienda, da sempre, effettua una severissima selezione delle proprietà dei tessuti, che devono garantire, in tutte le fasi di lavorazione, quelle caratteristiche di reazione alle varie lavorazioni, che mantengono il capo perfetto in tutte le sue condizioni di uso e vestibilità. CI PUÒ DESCRIVERE LA TENDENZA DELLA PROSSIMA ESTATE NELLE SUE COLLEZIONI? Tendenza è costruire in leggerezza forme e cromie, richiamando i profumi degli anni ‘50 e delle serate in riva al mare. Le giacche hanno un taglio asciutto con le asole delle maniche aperte, i bottoni lavorati al laser con disegni geometrici e i tessuti forniscono emozioni tattili. Le polo con scollo a V senza bottoni sono realizzate con tecnica manuale e sono tessute in lino e crepe di cotone. Ho introdotto l’utilizzo del denim cimosato, che è il risultato di una lunga storia d’amore con il Giappone. È prodotto dalla leggendaria azienda Kuroki di Okayama, che, con la sua tecnica di produzione unica ed esclusiva (i fili che compongono l’orlo del tessuto vengono cuciti insieme usando un punto croce con filo rosso), dà vita a un tessuto dal bordo molto resistente. Il tutto con la sinfonia dei colori estivi: il blu intenso, che si mescola con il bianco, e il rosso geranio, che si fonde al verde ginepro. QUAL È IL TESSUTO CHE AMA DI PIÙ? Non ho una sola predilezione, però riconosco che i tessuti saxoni hanno una marcia in più: la forza luminosa della trama e del profumo dei nonni. Ogni uomo dovrebbe avere un capo confezionato con questo tessuto. TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERSI COME UOMO? Esigente, maniacale, appassionato.
36
a very strict selection of the propriety of materials, which must guarantee, in all the phases of working, the right reaction to different workings, which could keep the piece perfect in all the conditions of usage and wearability. CAN YOU DESCRIBE US THE TREND OF NEXT SUMMER IN YOUR COLLECTIONS? The trend is to build light forms and colors, recalling the perfumes of the 50’s and the evenings on the seashore. Jackets have a slim cut with open buttonholes on the sleeves, the buttons worked by laser in geometric patterns and materials give tactile emotions. The polo shirts in V neck without buttons are realized through manual techniques and are waved in linen and cotton crepe. I introduced the usage of selvage denim, which is the result of a long love story between Japan and denim; it's the product of the legendary concern Kuroki of Okayama, which by a unique and exclusive technique of production (the threads of the hem are sewn together by cross stitch in red), creates a cloth with a very resistant hem. All in harmony with summer colors: deep blue mixed with white and geranium red combined with juniper green. WHICH MATERIAL DO YOU LOVE MORE? I have not a unique predilection, but I understand that Saxon materials have more strength: the shiny strength of the weave and the scents of grandparents. Each man should have a piece made in this material. THREE ADJECTIVES TO DESCRIBE YOURSELF AS MAN? Demanding, maniac, full of passion. WHAT IS YOUR SECRET GARDEN, IF YOU HAVE ONE? My “secret garden” is my native country, made of white and narrow streets, baroque buildings and farms spread all over the hills.
QUAL È IL SUO SECRET GARDEN, SE NE HA UNO? Il mio “secret garden” è la mia terra natale, fatta di vicoli bianchi e tortuosi, palazzi barocchi e masserie sparse tra le colline.
WHAT ABOUT YOUR PASSION FOR FOOD? Food is in my DNA, as the cooking of Murge is strangely modern: triumph o f vegetables, legumes, pasta, not much fish, a little meat, essential seasoning, oil of great virtue, cheese of Homeric simplicity; and at the same time full of Roman, Byzantine, medieval, Arabian suggestions. A restaurant with these peculiarities making me feel at home is “Le Ruote”.
COME NASCE LA PASSIONE PER IL CIBO? Il cibo è nel mio DNA, essendo la cucina delle Murge un mangiare stranamente moderno: trionfo di verdure, legumi, pasta, non molto pesce,
AND YOUR PASSION FOR GLASSES? Another mania are glasses. Led by the passion for beautiful, unique and high quality things, I choose frames satisfying me and making me different from the mass, with a
poca carne, condimenti essenziali, olio di grande virtù, formaggi di semplicità omerica; e al tempo stesso pieno di suggestioni romane, bizantine, medioevali, arabe. Un ristorante che ha queste caratteristiche e che mi fa sentire a casa è la Trattoria Le Ruote. E LA PASSIONE PER GLI OCCHIALI? Un’altra mia mania sono gli occhiali. Spinto dalla passione per le cose belle, uniche e di qualità, scelgo montature che mi soddisfino e che si differenzino dalla massa, con un elevato standard di qualità per i miei occhi, che sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Mi piacciono gli occhiali originali anni ‘70: lenti sfumate, montatura in metallo e celluloide, sicuramente di colore blu. SE POTESSE VESTIRE UN UOMO DEL PASSATO, CHI SCEGLIEREBBE? Steve McQueen: carisma e charme, ma anche sregolatezza e anticonformismo. Un modello di vita alternativa e affascinante che mi è sempre piaciuto. Il suo stile non era mai realmente curato, ma aveva qualcosa nel sangue: abiti sportivi, maglioni da aviatore con scollo a V, polo e vestiti attillati.
high standard of quality for my eyes, which are always looking for new excitement. I like the original glasses of the 70’s: faded lens, frames in metal and celluloid, and of course in blue color. IF YOU COULD DRESS UP A MAN IN THE PAST, WHO WOULD YOU CHOOSE? Steve McQueen: charm and charisma, but also wildness and nonconformism. An example of alternative and fascinating life, I have always liked. His style is never really precise, but with something in the blood: sport wear, pilot’s pulls in V neck, polo shirts and tight clothes. WHICH ARE THE MAIN CREATIVE CHALLENGES TODAY? To take elegance from the most advanced technologies. To preserve beauty of first matter even after changes. And to use art as the potential sense of perceivable in creativity, which in each one can arouse, through a dynamic of changing, a sense metabolism of expressions, considering that the meaning of “art” word must be reserved to all those expressions which, thanks to particular intensity of emotions and representations, rise to universal ideal. WHAT IS THE BEST GUARANTEE FOR THE FUTURE? Memory. Tradition is never over. It’s continuity, our quite revolution.
QUALI SONO LE MAGGIORI SFIDE CREATIVE DI OGGI? Sfruttare a vantaggio dell’eleganza le tecnologie più avanzate. Preservare la bellezza della materia prima anche dopo le modifiche. E usare la propria arte come il senso potenziale del percettibile nella creatività che in ogni individuo può suscitare, innescando una dinamica di cambiamento, un metabolismo sensoriale, una metabletica delle espressioni, considerando che il significato del vocabolo “arte” deve essere riservato a tutte quelle espressioni che grazie a particolari intensità di emozioni e rappresentazioni, si elevano a ideale universale. LA MIGLIOR GARANZIA PER IL FUTURO? La memoria. La tradizione non si butta. È la continuità la nostra rivoluzione tranquilla.
37
INTERVIEW
TIMELESS CHIC
L’ESPRIT CREATIVO DI UN’ELEGANZA DA CALZARE LA CALZATURA È ALCHIMIA DI ELEMENTI IN PERFETTO EQUILIBRIO PER FRAGIACOMO, CHE RISCOPRE LA SUA STORIA CONFERENDO NUOVO SPLENDORE ALLE PROPRIE RADICI E PROIETTANDOSI VERSO UN FUTURO CHE NE PRESERVA L’APPEAL SENZA TEMPO di Marco Torcasio
U
n nome e una data per identificare un brand di scarpe e di pelletteria emblema del lusso italiano: Fragiacomo, 1956. Oggi il testimone è affidato al design team interno, capace di attualizzare i capisaldi, come lo storico bicolore, e di crearne di nuovi. Dal 2010 il marchio orbita nel gruppo GC Holding della famiglia Pozzi Chiesa, che l’ha rilevato con il preciso intento di preservarne l’alto profilo e rilanciarlo a livello internazionale. Presidente e CEO della società, Federico Pozzi Chiesa ne supervisiona lo stile nel costante lavoro di continuità tra il passato, storico del brand, e la sua nuova evoluzione. Il primo passo è stato l’apertura di un Flagship Store di 120 mq a Milano in via Turati 8 con un format ideato dal designer Sergio Calatroni. Il successivo nel luglio 2015, quando è stato inaugurato lo showroom di via Montenapoleone 19, infine a settembre Fragiacomo ha aperto a Roma con una boutique in via delle carrozze 32. Ne abbiamo parlato insieme durante un coffe break da Pasticceria Cova a Milano… DALLA FAMIGLIA FRAGIACOMO NEL 1956 AI FRATELLI POZZI CHIESA OGGI. COME DESCRIVERE QUEST’AMBIZIOSO PASSAGGIO DI CONSEGNE? Conosciuto da tutti come il Dottore, milanese doc, è stato Maurizio, proprietario della Maison Fragiacomo, fondata dal padre Dante nel 1956, a traghettare il brand fino a noi. All’azienda di famiglia si dedicò per tutta la vita con la competenza, l’eleganza e la sobrietà che gli erano propri e che, assieme alla ricercata manifattura delle calzature, hanno reso noto il suo marchio in Italia e all’estero. Ne è prova, ad esempio, la presenza al Metropolitan Museum di New York con tre calzature in esposizione, due da donna, una da uomo. Una storia di successo che non si è mai fermata. I segreti di questo successo sono stati un punto prezzo importante, ma lievemente inferiore ai grandi brand commerciali, e la capacità di dare un valore intrinseco rilevante al prodotto, utilizzando cioè tutta la filiera italiana per avere i pellami migliori. Realizzare una calzatura che sia bella esteticamente, per design, ma anche portabile non è scontato. Con grande rispetto io e mio fratello Massimo oggi intendiamo preservare il profilo del brand e rilanciarlo a livello internazionale.
38
differenti. Peculiarità del libro è l’apparato iconografico di forte impatto che include le illustrazioni pop di Fabrizio Sclavi e documenta l’evoluzione dello stile Fragiacomo tramite foto realizzate dallo studio di Gian Paolo Barbieri. Grazie, inoltre, alla collaborazione con l’Associazione Obiettivo Camera i fotografi di fama internazionale Maria Vittoria Backhaus, Gian Paolo Barbieri, Maurizio Galimberti, Giovanni Gastel, Piero Gemelli e Simone Nervi hanno interpretato per ciascuno dei sei decenni un pezzo iconico del brand. UNA CARATTERISTICA DEL MARCHIO CHE LO DISTINGUE SU SCALA INTERNAZIONALE? Fragiacomo è molto legato al mondo del cinema, del teatro e della cultura in generale. Qualche stagione fa abbiamo dato vita a un evento con una testimonial d’eccezione: Valentina Cortese. Abbiamo studiato con lei cinque serate al Teatro San Babila facendo vivere la scarpa direttamente sul corpo di ballo, sulle attrici e sugli attori. Quello che siamo riusciti a fare in occasione dell’ultimo Festival di Venezia ha poi dell’eccezionale. Essendo da sempre una famiglia di collezionisti Rotella, abbiamo deciso di sostenere il premio che l’omonima Fondazione ogni anno conferisce agli attori di Hollywood, dando vita a una partnership del tutto inedita. COME FATE BRECCIA NEL CUORE DI CHI NON CONOSCE IL BRAND? Il primo passo è quello di evidenziarne la storia. Chi si avvicina oggi al brand può avere una sua percezione del prodotto, ma difficilmente ne conosce già la storia. Qui entra in gioco l’importanza della monografia perché per la prima volta Fragiacomo si racconta con la volontà di raccogliere i suoi capisaldi che affondano le radici nel territorio italiano.
UN’ACQUISIZIONE CHE VA OLTRE LE MERE FINALITÀ COMMERCIALI… Abbiamo acquisito il brand per affezione, istinto conservativo e voglia di far tornare ai vecchi fasti qualcosa a cui teniamo molto. Fragiacomo riesce a stimolare l’emotività delle persone e l’abbiamo voluto affermare una volta per tutte nel progetto Monografia.
LA SHOPPING EXPERIENCE A MILANO PRENDE VITA IN VIA TURATI 8. COSA CI RISERVA? La boutique è uno spazio che rispecchia il new deal della label, grazie a un concept progettato da Sergio Calatroni con lo studio Sc Artroom, dove spiccano espositori in marmo scolpiti e levigati a mano. In una superficie espositiva di oltre 140 mq, sono protagoniste le proposte uomo e donna fedeli a una mission comune: unire tradizione e innovazione. Il côté femminile della nuova collezione è caratterizzato soprattutto da ricami con cromie sfavillanti e intense, perché con l’accessorio la donna può permettersi di osare, mentre quello maschile prevede pellami nei classici nero e marrone ma anche scelte più inusuali.
DI COSA SI TRATTA? Un volume diviso in sei decadi che ha l’ambizione di raccontare, tra immagini e parole, gli esordi, le tante soddisfazioni e i progetti futuri. Curata da Giusi Ferrè e Federico Poletti, la monografia ripercorre i 60 anni di storia della maison tramite le voci di studiosi ed esperti di moda, costume e cinema. Clara Tosi Pamphili, Enrico Maria Albamonte, Flavia Colli Franzone, Giorgia Musci e Colleen Hill del Museum at FIT di New York, insieme ai curatori, raccontano l’heritage del brand da punti di vista
INNOVAZIONE, LUSSO, TENDENZE. COME LI INTERPRETATE? L’innovazione parte dallo studio dei prototipi per dare alle lavorazioni un design attuale, mantenendo sempre come punto cardine la portabilità. Il lusso Fragiacomo non è squillante, ma punta a un utente in grado di comprendere ciò che sta comprando, che non si fa condizionare solo da una bella campagna marketing. Le tendenze non sono qualcosa che inseguiamo ma che cerchiamo di dettare.
Pictures by Stefano Zartellon, Studio Barbieri Š
HIDDEN PLACES photos by Stefano Guindani
Suit ROBERTO CAVALLI, watch TAG HEUER CARRERA CH01
Total look VERSACE, denim shoes ERMANNO SCERVINO
In this page: denim trench TATRAS, shirt CORNELIANI Right page: cape MONCLER, jacket, trousers and shirt CORNELIANI, shoes A. TESTONI
Jacket ERNESTO, shirt, trousers, scarf and shoes MISSONI, socks GALLO
In this page: jacket, trousers and shoes EMPORIO ARMANI, socks GALLO Right page: jacket, trousers and shoes EMPORIO ARMANI, t-shirt DONDUP, socks GALLO
Total look MONCLER GAMME BLEU
Total look MICHAEL KORS, sneakers ALL STAR CONVERSE
Jacket and jumper BRUNELLO CUCINELLI, trousers DONDUP, sneakers ALL STAR CONVERSE
Assistants: Rinaldo Sgarella e Laura Leoncini Make up artist: Alessia Stefano Model: Sergio Muñiz @ Fashion Model Jacket TAGLIATORE, jumper VILEBREQUIN, trousers ERMANNO SCERVINO, socks GALLO, shoes ALL STAR CONVERSE
SILENT WHISPER photos by Stefano Guindani
Lace dress and shirt ERMANNO SCERVINO
In this page: sweater LACOSTE, dress BRASCHI, boots HERMÈS Right page: sweater LACOSTE, dress BRASCHI
Long dress AVARO FIGLIO, jacket LUIGI VECCIA for SILVIAN HEACH, sneakers REEBOK linea Classic
Left page: top P.A.R.O.S.H, floral dress SONIA DE NISCO, silk dress KITON, sneakers REEBOK linea Classic In this page: denim jacket MANGO
Leather top DIESEL, pants K-WAY, pumps JIMMY CHOO, bag Viper and bag Serpentage BULGARI
Jacket EMANUEL UNGARO, denim shirt WRANGLER, shorts DROME, booties GIVENCHY
In this page: embroidered jacket FAY, belt K-WAY Right page: jacket EA7, denim dress DIESEL, bag ELENA GHISELLINI, pumps ALDO
Jacket P.A.R.O.S.H, dress GUY LAROCHE, pants &OTHER STORIES
Total look RALPH LAUREN COLLECTION, ankle boots AQUAZZURA
Sequin dress MARCIANO GUESS, shirt with fringes MARCO BOLOGNA
Jacket with chains PHILIPP PLEIN, dress ANNARITA N, t-shirt BRUNELLO CUCINELLI
Assistants: Rinaldo Sgarella e Laura Leoncini Make Up: Alice Fayre Hair stylist: Francesco Mammone @ MKS - Milano Using L'Oréal Paris Professionnel Hair Touch Up e French Girl Messy Clichè Model: Nastya Lupei @ thelabmodels.com Location: Centro Equestre di Carpiano www.evarosenthal.it
BACKSTAGE photos by Marco Mantovani
T-shirt ASOS, long skirt MANGANO
WALK ON THE WILD SIDE photos by Stefano Guindani
Sneakers REEBOK linea Classic Flats JIMMY CHOO
DécolletéJIMMY CHOO Bag Viper BULGARI
Ankle boots AQUAZZURA Studded shoes CHURCH'S, metal pants BRUNELLO CUCINELLI
Booties GIVENCHY
Assistants: Rinaldo Sgarella e Laura Leoncini Make Up: Alice Fayre Hair stylist: Francesco Mammone @ MKS - Milano Using L'Oréal Paris Professionnel Hair Touch Up e French Girl Messy Clichè Model: Nastya Lupei @ thelabmodels.com Location: Centro Equestre di Carpiano www.evarosenthal.it
FASHION
DEMON HEEL BALDININI
Décolleté in vernice rossa Gimmi Baldinini capsule Baldinini
78
ANGEL TOUCH ROBERTO BOTTICELLI
Sabot collezione capsule tacco Baker Roberto Botticelli
79
Diamonds Hotels & Resorts, Maldive
LIGHT TOWERS NEW TREND DESTINATION
È IL PIÙ IMPONENTE PROGETTO IMMOBILIARE PRIVATO DEGLI STATES - HUDSON YARDS - IL NUOVO EPICENTRO NEWYORKESE DEDICATO ALL’ECCELLENZA. TRA RESIDENZE SUPER ESCLUSIVE, BOUTIQUE, RISTORANTI GOURMAND, GALLERIE D’ARTE. IL SUO SIMBOLO? VESSEL, LA “TOUR EIFFEL” DI MANHATTAN di Anna Casotti
Hudson Yard Hudson RiverView courtesy of Related Oxford
TRAVEL
H
otel esclusivi, boutique ricercate, ristoranti gourmand, servizi impeccabili si combinano alle raffinate penthouse che svettano nello skyline newyorkese: si chiama Hudson Yards il nuovo cuore pulsante del lifestyle di Manhattan, immenso complesso culturale e residenziale che ha recentemente inaugurato il suo primo grattacielo, tra gallerie d’arte, 5000 private residence, spazi dedicati alla shopping experience e il simbolo di una nuova contemporaneità - Vessel - definito la Tour Eiffel newyorkese. Un’architettura che racchiude la pura avanguardia del suo progettista, Thomas Heatherwick: «quando ero studente, mi sono innamorato di una vecchia scala in legno scartata da un cantiere. Ha catturato la mia immaginazione e mi piaceva il fatto che fosse in parte mobile: si potrebbe salire, saltarci sopra o danzare... Anni dopo, improvvisamente, è stata l’occasione per creare un nuovo punto di riferimento per Hudson Yards e così ci siamo chiesti se questa architettura poteva essere costruita interamente da gradini e pianerottoli. Perché il nostro obiettivo era quello di “sollevare” le persone per essere più visibili e godere di nuove prospettive, creando una struttura che diventerà un vero e proprio set per la città». Una new destination - la più grande dall’inaugurazione del Rockfeller Centre - per la moda e il design che trova il suo punto di riferimento in una scultura “da vivere”, da cui esplorare la città con un inedito punto di vista. Ed evocando nel nome l’immagine di un vascello, Vessel diviene l’emblema di una nuova scoperta, fra intrecci in acciaio, interconnessioni di scale e oltre 2.400 gradini che si snodano in un reticolo creativo, dove ogni scalino racconta una visione inattesa.
LIGHT TOWERS NEW TREND DESTINATION IT’S THE MOST IMPOSING PRIVATE REAL ESTATE PROJECT IN THE STATES HUDSON YARDS - THE NEW CENTER OF NEW YORK DEDICATED TO EXCELLENCE. BETWEEN EXTRA EXCLUSIVE RESIDENCES , BOUTIQUES , GOURMANDS, ART GALLERIES . WHICH IS ITS SYMBOL? VESSEL, THE “TOUR EIFFEL” OF MANHATTAN Exclusive hotels, researched boutiques, gourmand restaurants, perfect services combine to the refined penthouses rising in the skyline of New York: it is Hudson Yards, the new beating heart of the lifestyle in Manhattan, immense cultural and residential complex, which has recently opened its first skyscraper, between art galleries, 5000 private residences, spaces dedicated to the shopping experience and the symbol of a new contemporaneity – Vessel – called the Tour Eiffel of New York. An architecture enclosing the pure avant-garde of its designer, Thomas Heatherwick: “when I was a student, I fell in love with an old wooden stair, rejected by a building site. It caught my imagination and I liked the fact that it was partly mobile: you could climb, jump on it or dance...Years after, suddenly there was the occasion to create a new point of reference for Hudson Yards and so we wondered if this architecture could be wholly built by steps and landings. As our aim is to “rise” people to make them more visible and offer them new perspectives, creating a structure which will become a real set for the city”. A new destination – the greatest one from the opening of the Rockfeller Centre – for fashion and design, finding its point of reference in a sculpture “to live”, from which to explore the city in a new vision. And with a name evoking the image of a vessel, Vessel becomes the emblem of a new discovery, between plaits in steel, interconnections of stairs and more than 2.400 steps winding in a creative network, where each step expresses an unexpected vision. Aquatics Center courtesy of Related Oxford
Vessel ŠForbes Massie
NEW YORK
THE GOLD STREET IL LUSSO FIRMATO MADISON AVENUE
PASSEGGIARE PER MANHATTAN È UNA SORPRESA INASPETTATA, TRA BOUTIQUE IN CONTINUA METAMORFOSI E GRATTACIELI CHE CATTURANO LO SGUARDO. MA C’È UN LUOGO CHE AFFASCINA PER LA SUA ESCLUSIVA AVANGUARDIA: MADISON AVENUE, IL MIRACLE MILE DI NEW YORK di Anna Casotti
È
in Madison Avenue che nel 2016 i fashion brand hanno scelto di inaugurare nuove “Maison” per farsi interpreti di quel lusso accurato di cui Manhattan esprime l’immaginario. Una poetica che si dipana in un miglio di bellezza, nella haute gamme di abiti, accessori, gioielli, arte orafa. Tra gallerie d’arte e il nuovo museo del MET - The Breuer - la ricercatezza di nomi come Sonia Rykiel, Jimmy Choo, Tom Ford, Isabel Marant, Aquazzura, The Row si fonde all’eclettismo delle installazioni sceniche. Il nuovo flagship di MONCLER è avvolto da un’incantevole opera dell’artista Bardula chiamata dagli interior designer Gilles & Boissier per creare “Solaris”, una monumentale installazione luminosa cinetica in cui 24 lame metalliche d’oro si espandono fino a formare una sfera distorta (650 Madison Avenue). Brand italiano di luxury shoes nato dalla passione di Edgardo Osorio, AQUAZZURA ha scelto la “gold street” per aprire, quest’anno, la sua prima casa newyorkese: uno spazio al limite della ricercatezza formale che avvolge i sensi attraverso la ricreazione di architetture made in Italy, dove la cupola e l’abside di una tipica cattedrale italiana fanno da sfondo alle calzature più amate dalle celebrities (935 Madison Av). L’energia del rosso purpureo si sprigiona nell’interior design del
MONCLER
86
nuovo store di SONIA RYKIEL creato dall’art director Julie de Libran con l’artista André Saraiva e l’editore Thomas Lenthal. Ispirata ai caffè letterari parigini, la boutique è pervasa da scaffali - dal soffitto al pavimento colmi di libri dedicati alla letteratura francese, 15.000 volumi che dialogano con prêt-à-porter, accessori, pelletteria, collezioni di calzature (816 Madison Av). Una selezione esclusiva di prodotti per Manhattan e articoli di pelletteria high-end trasformano il primo store americano di MOYNAT, atelier fondato a Parigi nel 1849, in un luogo dedicato all’art of luxury (935 Madison Av), mentre è il fiore all’occhiello del marchio newyorkese THE ROW, ideato nel 2006 da Mary-Kate e Ashely Olsen, la nuova location in cui ready to wear, calzature, borse, occhiali riflettono un senso di eleganza senza tempo (17E 71 st St). Celebre per le sue creazioni basate sull’alta artigianalità - the ecology of clothing - l’arte di ISABEL MARANT è narrata nella sua seconda boutique di Manhattan inaugurata nell’Upper East Side - nell’ex sede di Bottega Veneta - all’interno di una suggestiva townhouse con private garden (23 East 67th St). Il nuovo indirizzo di JIMMY CHOO, di fianco a Hermès, mette in scena invece uno stile classico, very “Madison”, tra collezioni maschili e femminili che interpretano
MOYNAT
AQUAZZURA
SONIA RYKIEL
2016 NYNKE TYNAGEL JOB SMEETS STUDIO JOB ATELIER ph. Loek Blonk
l’eleganza Upper East Side (699 Madison Av), mentre i mobili scultura firmati Max Lamb e un interior design essenziale fanno da palcoscenico alla nuovissima Maison di ACNE STUDIOS (926 Madison Av). Cresce l’attesa per l’apertura nel 2017 del flagship di Tom Ford - attualmente all’845 di Madison - nella storica The Carlton House. «Una posizione unica per Manhattan - afferma lo stilista - che sarà una “casa” spettacolare
88
per Tom Ford» (680 Madison Av). Una celebrazione della bellezza narrata dal raffinato BARNEYS NEW YORK in cui la selezione accurata dei marchi che invadono le sale si rivela anche nella scelta dei designer sotto la regia del direttore creativo Dennis Freedman per le Holiday Windows: un collettivo di artisti e performer come Nick Cave, Ebony G. Patterson, Robb Pruitt, Studio Job e una particolare mise en scène sul tema LovePeace-
THE ROW
JoyProject per reinventare le vetrine dei negozi di Madison e Downtown. «Lavorare insieme - racconta Smeets di Studio Job - è stato particolarmente interessante in quanto ci ha sfidato ad assumere un approccio unico a una medesima simbologia». Una sfida di successo, non convenzionale, da cui è scaturita l’opera del duo olandese ispirata allo show televiso degli anni Settanta “The Love Boat”, traslitterato in materiali,
forme, simboli uniti in modo idiosincratico. «Con The Love Boat volevamo re-immaginare la serie sotto forma di uno splendore teatrale con lo spostamento di elementi, animazioni, effetti di luce al neon, musica. E il risultato è un vero e proprio assurdo, una nave da crociera che appare scaturita dal Dadaismo. Colma di troppe idee da spiegare». Straordinarie, eclettiche, ironiche... nel segno della libertà.
89
INTERVIEW
CONTEMPORARY MAN
ART&FASHION HIGH-END UN ATELIER NEL CUORE DI MANHATTAN, UNA NUOVA AVANGUARDIA PER GLI ACCESSORI MASCHILI, MULTIBRAND COME BARNEYS NEW YORK, ZEITGEIST ATELIER A MILANO, LUISA VIA ROMA: TRA MATERIALI PREZIOSI, DIAMANTI NERI E TRATTI ARTISTICI IL BRAND NEWYORKESE “TITLE OF WORK” BY JONATHAN MEIZLER NARRA UNA NUOVA POETICA di Anna Casotti
S
eta, lino, cachemere, diamanti neri, argento creano una dimensione innovativa di uno degli accessori maschili simbolo di raffinatezza. La cravatta, nella vision del brand newyorkese Title of Work, si trasforma in una “tela” su cui imprimere un segno. Un tratto stilistico che si pone tra arte e moda per divenire racconto, tra ispirazioni letterarie e ricami handmade. Ed è in questa dimensione inedita del ricamo come elemento contemporaneo dedicato all’universo maschile che Jonathan Meizler nell’atelier nel cuore di Manhattan, uno dei pochi rimasti a New York, trasformano la cravatta in un “oggetto” d’avanguardia che trascende le tendenze del fashion e si pone nel linguaggio dell’arte. Incontriamo Jonathan, fashion designer del marchio, nello spazio total white affacciato sull’Empire State Building, immerso nella luce cristallina della città. E la sua passione per la “couture” maschile si percepisce in ogni gesto mentre ci racconta della sua arte, di una moda che supera la moda, della sua estrema curiosità, di idee su idee... E di come vengono plasmati oltre alle cravatte, i papillon, i gioielli maschili, la nuova linea di pelletteria. Avvolti da collezioni uniche che stagione dopo stagione traslitterano ispirazioni ed emozione. COME NASCE IL MARCHIO TITLE OF WORK? Mi sono innamorato dell’idea di adattare la tecnica couture allo spazio degli accessori da uomo, per rendere gli elementi di alta moda accessibili al vestiario di tutti i giorni. L’idea di lavorare rigorosamente nel mondo della moda era per me spesso restrittiva e ripetitiva. Volevo qualcosa di diverso rispetto a ciò che vedevo e dopo aver trascorso molti anni a disegnare abiti da sera, desideravo ritornare alle mie radici nell’abbigliamento da uomo e concentrarmi sulla mia arte. Dopo un’attenta analisi, Title of Work mi ha permesso di unire arte e moda, creando interpretazioni visuali che si stanno costantemente
90
CONTEMPORARY MAN ART&FASHION HIGH-END AN ATELIER IN THE HEART OF MANHATTAN, A NEW AVANTGARDE FOR MEN’S ACCESSORIES, INTERNATIONAL RETAILERS SUCH AS BARNEYS NEW YORK, ZEITGEIST ATELIER IN MILAN AND LUISA VIA ROMA; PRECIOUS MATERIALS, BLACK DIAMONDS AND ARTISTIC FEATURES, THE NEW YORK BRAND “TITLE OF WORK” BY JONATHAN MEIZLER REVEALS A NEW POETIC ELEGANCE BETWEEN ART, DESIGN AND FASHION. Silk, linen, cashmere, black diamonds and silver create an innovative dimension of men’s accessories, symbols of refinement. The tie, in New York brand Title of Work’s vision, changes to a canvas on which to make a mark. A stylistic feature placed between art and fashion to become a story, based upon literary inspirations and handmade embroideries. Within this new concept of embroidery as contemporary elements dedicated to crossing the lines of masculinity, Jonathan Meizler, in his atelier in the heart of Manhattan, one of the few in New York, changes the tie into an avant-garde item, transcending the trends of fashion and speaking to the language of art. We meet Jonathan, fashion designer of the brand, in his completely white space overlooking the Empire State Building, plunged into the crystal light of the city. His passion for men’s couture is perceived in each gesture while he talks about his art, about a fashion overcoming fashion, his extreme curiosity, ideas over ideas...his ties, bowties, jewelry and an upcoming collection of leather goods are fashioned. Enveloped by unique collections, which season by season transliterate inspirations and emotion. HOW WAS THE TITLE OF WORK NAME CREATED? I fell in love with the idea of adapting couture techniques to the men’s accessories space, making high fashion items suitable for daily clothing. The idea of working strictly in the fashion world was often restrictive and repetitive to me. I wanted something different from what I saw, and
trasformando. Ci sono voluti mesi per capire quello che volevo esprimere in una nuova collezione e avevo bisogno di sentirmi sicuro che ciò avesse un senso e un fine. Impiego tecniche come ricamo a mano e decorazione con perle che in origine utilizzavo nel mio ambiente di “couturier” ma che oggi sono usate raramente nel settore della moda uomo. Considero il ricamo nei capi da uomo moderno e accessibile. E quale migliore tela da usare se non l’ultimo simbolo di raffinatezza, ovvero la cravatta? È stato importante inoltre creare un’identità e una storia specifica per title of work, con un ponderato punto di vista che trascende le tipiche tendenze della moda... L’origine del nome Ttitle of Work risale al mondo dell’arte: abbiamo deciso di incorporare il linguaggio visuale di quel mondo - dalle etichette al confezionamento colmo di punti rossi, segni che indicano quando un pezzo è venduto.
after spending many years designing a womens evening collection, I decided to return to my origins in men’s clothing and to focus on my art. After careful consideration, “title of work” allowed me to unify art and fashion by making visual interpretations, which are always changing. It took me months to realize what I wanted to express in a new collection, and I needed to feel sure that it was sensible and aimed. I used techniques such as hand embroidery and unique beadwork, which I had first used in my environment as a couturier, but which today are hardly used for men’s fashion. I consider embroidery modern and accessible in menswear. And there is no better canvas to use than what may be the last symbol of refinement, the tie. It was also important to create an identity and a specific story for “title of work,” with a careful opinion transcending the typical trends of fashion...The origin of the name Title of Work is in the art world: we decided to embody the visual language of that world - from labels to packaging finished with a red dot, symbolizing when a piece is sold.
QUALE LA FILOSOFIA CHE SOTTENDE ALLE TUE CREAZIONI? Tutto è progressione, evoluzione nel tempo, movimento che ci porta all’ostacolo successivo. Ogni fase ha i suoi benefici e le sue sfide da scoprire, articolare e raggiungere: un processo che somiglia strettamente al mio mood, basato sulla constatazione che niente nella vita è permanente. E questa idea di durevole confusione creativa fino alla “collezione” vera e propria porta a capire come il caos faccia parte integrante del processo...
WHICH PHILOSOPHY IS AT THE BASE OF YOUR CREATIONS? All is progress, evolution in time, movement taking us to the next obstacle. Each phase has its benefits and its challenges to discover, articulate and reach: a procedure very similar to mine, based on the realization that nothing in life is permanent. And this idea of lasting creative confusion until the real “collection” takes to understand that confusion itself is integral part of the procedure...
COME DESCRIVERESTI IL TUO STILE? Ogni collezione nasce da un’ispirazione autentica. Creare e progettare nuovi concetti, stagione dopo stagione, muove grande energia e mantiene in costante movimento la mia curiosità. La noia è la distruzione dell’evoluzione. Title of Work riesce a portarmi oltre i miei limiti, come artista e designer, e
HOW WOULD YOU DESCRIBE YOUR STYLE? Each collection comes from a source of real inspiration, such as a beautifully procured fruit stand om the streets of Chelsea. To create and design new concepts, season to season, requires great energy and keeps my curiosity steadily flowing. Boredom is the destruction of evolution. Title of Work pushes me as an artist and designer, and at the same time it puts me in an interesting dualism between the delicate line of beauty and the fashion market. Shades keep things interesting.
91
al contempo a pormi in un dualismo tra la delicata linea della bellezza e del mercato. Le sfumature mantengono le cose interessanti... L’ISPIRAZIONE PER LA NUOVA COLLEZIONE DI CRAVATTE? Ogni stagione esamino e seleziono concetti non tipicamente associati agli accessori. Per questa stagione ad esempio mi sono ispirato al contesto sociologico e geometrico di “Grid-lock”: nessuna possibilità di movimento e difficoltà di passaggio. Ho rappresentato le griglie di diverse città metropolitane per riflettere il “punto di non ritorno” in cui ci ritroviamo: così l’utilizzo di una mappatura lineare illustra ogni ambiente congestionato. La collezione rafforza la natura sbilanciata del nostro mondo e simboleggia speranza e resilienza mentre andiamo avanti. QUALE ARTE TI AFFASCINA? E QUALI ARTISTI AMMIRI? Sono colto da un’istintiva emozione per un pezzo d’arte - che sia tattile o strutturale - intrigato dalla dualità su ogni livello dove il contrasto svolge un ruolo di continua ispirazione. Sono anche attratto da uno scuro senso dell’umorismo. Tra gli artisti Alberto Burri, Tara Donovan, Hiro Sushi, Chiharu Chiota, Charming Baker. DOVE PRODUCE TITLE OF WORK? Siamo ancora uno dei pochi atelier rimasti a New York. La collezione Title of Work di cravatte, papillon e gioielleria viene prodotta interamente nel nostro studio di Manhattan, mentre le stoffe vengono intessute per noi in Italia, Inghilterra e Giappone. Infine i nostri fazzoletti e foulard sono stampati a Como. QUALI MATERIALI PREDILIGI NELLE COLLEZIONI DI CRAVATTE E PAPILLON? Prediligo una palette di colori più scuri, come blu, carbone, toni intensi brillanti e nero. Tra i materiali invece utilizzo seta, lana, cachemire, cotone e lino combinati ad argento sterling, diamanti neri e pietre semi-preziose, elementi che non sono generalmente associati alle cravatte da uomo.
92
WHAT IS THE INSPIRATION FOR YOUR NEW COLLECTION OF TIES? Each season, I study and select concepts not typically associated with accessories. For example, this season I was inspired by the sociological and geometric context of “Grid-lock,” which means no possibility of movement and difficulty of passage. I represented the grids of different metropolitan cities to reflect the “point of no return” we find ourselves in- especially in this political nightmare. The usage of a linear map shows each congested environment. The collection solidifies the imbalanced nature of our world yet symbolizes hope and resilience as we move forward. WHAT KIND OF ART IS ATTRACTIVE TO YOU? WHO ARE THE ARTISTS YOU ADMIRE? I am caught by an instinctive emotion of an art piece - whether it is tactile or structural intrigued by duality on each level where contrast plays a role of continuous inspiration. I am also attracted by a dark sense of humor. Among the artists I admire include: Alberto Burri, Tara Donovan, Hiro Sushi, Chiharu Chiota and Charming Baker. WHERE DO YOU PRODUCE TITLE OF WORK? We have one of the few “working” ateliers in New York. The Title of Work collection of ties, bowties and jewelry is fully produced in our studio in Manhattan, while materials are woven for us in Italy, England and Japan. Our scarves and pocket squares are printed in Como. WHICH
MATERIALS DO YOU PREFER TO USE IN THE COLLECTION OF TIES
AND BOWTIES?
I prefer a palette of darker colors, such as navy, coal, jewel tones and black. Among the materials I use are silk, wool, cashmere, cotton and linen combined with sterling silver, black diamonds and semiprecious stones. I like to incorporate elements not usually associated with ties. A subdued palette and matte materials characterize the collection and perfectly balance the shine of silver and stones. IN WHICH STORES IS TITLE OF WORK SOLD? Title of Work is sold at some of the most important international retailers, such as Barneys New York, Matches Fashion, Zeitgeist Atelier in Milan, Luisa Via Roma, Harvey Nichols Hong Kong, Boontheshop/ Korea, and other specialized retailers worldwide. We also have an active e-commerce website: titleofwork.com.
IN QUALI STORE È DISTRIBUITO TITLE OF WORK? All’interno di importanti multimarca come Barneys New York, Matches fashion, Luisa Via Roma, Zeitgeist Atelier a Milano, Harvey Nichols Hong Kong, Boontheshop, rivenditori specializzati nel mondo. Oltre all’e-commerce attivo sul nostro web site: titleofwork.com
WHAT IS YOUR DREAM FOR THE FUTURE OF THE BRAND? Product development is key for artistic and commercial success. The process of creating and designing new categories always takes great energy. Now, I am creating a small collection of leather goods, and there are interesting collaborations I am not able to discuss at the moment.
UN SOGNO PER IL FUTURO DEL MARCHIO? Lo sviluppo del prodotto è la chiave per la crescita sia dal punto di vista artistico che commerciale. Ora sto creando una collezione di pelletteria e prevedo collaborazioni che non posso svelare al momento.
Title of Work 37 W 26th St, New York (NY) ph. +1 (212) 213-2977 titleofwork.com
COLLEZIONE 2017 www.carlopignatelli.com
DINING WITH THE STARS
EVENTO GOURMET FIRMATO JEUNES RESTAURATEURS D'EUROPE PIATTI D’AUTORE, QUASI GRIFFATI, SICURAMENTE RICONOSCIBILI PER UN’ECCELLENZA CHE TRAVALICA I CONFINI DELLA CUCINA PER TOCCARE QUELLI DELL’ARTE. ALLE MALDIVE IL MEGLIO DELLA CUCINA D’ÉLITE di Enrico Cammarota
TRAVEL
L
e proposte culinarie preparate dai quarantanove star chef dei Jeunes Restaurateurs solleticano i sensi senza fermarsi al solo gusto e anche il prossimo anno, dopo il successo del 2015 e del 2016, saranno i protagonisti del Dining With the Stars, l’appuntamento gourmand firmato JRE nelle esclusive e incantate location tropicali dei Diamonds Hotels & Resorts, i resort delle Maldive Athuruga e Thudufushi. DIAMONDS ATHURUGA E DIAMONDS THUDUFUSHI BEACH & WATER VILLAS Due isole gemelle nell’incontaminato atollo di Ari Nord che, come gemme preziose, un po’ si svelano e un po’ si nascondono tra le acque cristalline dell’Oceano Indiano. Si ergono a culla di due luoghi dove i soggiorni si trasformano in esperienze senza eguali: Diamonds Athuruga e Diamonds Thudufushi Beach & Water Villas. Paradisi scelti fin dalla prima ora per ospitare il luxury event culinario, si estendono su spiagge candide di sabbia corallina e lussureggiante vegetazione tropicale. Luoghi incantati che sfiorano la magia, dove il tempo sembra scorrere a una velocità differente, lontana anni luce dal frenetico e incessante battito della vita quotidiana e nei quali vivere giornate arricchite da sorrisi e ospitalità, tra il caldo abbraccio del sole e il suono dalle onde, espressioni pure di quella natura incontaminata dove lasciare almeno una parte del proprio cuore, prima di ripartire. Ma se la protagonista assoluta di ogni soggiorno alle Maldive è la natura, ciò che rende speciale l’esperienza in questi resort è l’atmosfera accogliente e rilassata che si respira, dove disponibilità e cortesia fanno dimenticare per un attimo di essere ospiti. Diverse e tutte esclusive le location dove alloggiare per realizzare il
96
proprio sogno: un luminoso Beach Bungalow sulla spiaggia, dallo stile lineare e circondato dalla vegetazione, pensato per chi vuole vivere a pieno contatto con la natura; o una più elegante Water Villa sospesa su un giardino di coralli, dedicata a chi opta per una soluzione più esclusiva. Non mancano proposte ancora più speciali, come le Jacuzzi Water Villas dotate di piscina con vasca idromassaggio sospesa sull’oceano e, 98
solo a Thudufushi, le Beach Junior Suites, con zona living e più ampia terrazza sulla spiaggia. Il viaggio in questo paradiso terrestre offre anche a ogni ospite la possibilità di ritemprare corpo e mente partecipando a lezioni di yoga e pilates all’aria aperta, provare un trattamento alla Serena Spa o scegliere tra un ventaglio di attività come snorkeling alla scoperta della barriera corallina, immersioni e corsi di diversi livelli, esperienze in
barca a vela, canoa e windsurf ed escursioni tra mante, tartarughe e villaggi di pescatori, dove comprendere a fondo lo spirito del luogo. Per farlo ad Athuruga è possibile visitare la parte dell’isola dove gli ospiti non hanno normalmente accesso, accompagnati dal racconto di chi conosce questa realtà in ogni dettaglio. Non meno impeccabile l’arte culinaria dell’Executive Chef Giacomo Gaspari, espressione del dua-
lismo tra creatività degli ingredienti ed estetica degli elementi e di un’alchimia di cucina mediterranea, tecnica orientale e scienza dell’alimentazione. Gli OverWater Restaurant collegati alle isole da un lungo pontile e immersi in un silenzio rotto solo dal rumore del vento e del mare, sono il teatro di “Dining With the Stars”, oltre che la location perfetta per una cena romantica, preceduta da un aperitivo al tramonto nell’area lounge 99
rivolta a ovest, verso lo spettacolare tramonto tropicale. In queste location da sogno, nel corso di Dining With the Stars gli ospiti potranno deliziare il proprio palato con le proposte di talenti accomunati dalla passione per la propria professione e da una filosofia che, partendo dalle tradizioni e dai prodotti d’eccellenza, coniuga creatività e maestria nella preparazioni. Un’esperienza sensoriale unica e cosmopolita visto che per
100
la prima volta gli chef coinvolti non saranno solo italiani ma proverranno da diversi Paesi europei, ognuno con le proprie tradizioni, culture, e portatore di tradizioni uniche, troppo spesso celate dall’omologazione contemporanea ma proprio per questo tutte da scoprire. Le parole di Ernesto Iaccarino, Presidente di Jeunes Restaurateurs d’Europe, raccontano come «l’iniziativa sia stata accolta con entusiasmo da tutta l’associazione. È una
grande opportunità esibirsi nelle destinazioni da sogno dei Diamonds Hotels & Resorts alle Maldive e i nostri giovani chef si impegneranno al meglio per dare vita a un evento unico al mondo ». Un percorso che da inizio gennaio, ogni settimana fino alla fine di aprile vedrà i fuoriclasse della cucina firmare i menù dei ristoranti à la carte dei tre resort, viziando gli ospiti con piatti gourmet sempre diversi. Il loro biglietto
da visita, a inizio serata, sarà uno show cooking: un appuntamento informale per svelare in anteprima un pizzico di quell’ arte che prenderà forma poco dopo, quando andrà in scena il vero spettacolo, la gala dinner, destinata a lasciare senza fiato dal primo all’ultimo boccone. Una volta a settimana, inoltre, i veri foodies avranno l’occasione di partecipare alle cooking class dove gli chef JRE sveleranno ricette e segreti della propria cucina. Esperienze gourmet uniche, da non laciarsi sfuggire. (Ha collaborato Alessia Ferri)
101
GOURMAND
THE TASTE OF EXCELLENCE DISCOVER THE BEST FROM THE WEST
DAL 30 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO LA PERLA DELL’ENGADINA INNALZA ANCOR PIÙ IL LIVELLO DI ECCELLENZA, CELEBRANDO IL GUSTO COME ESPRESSIONE DI UNA TRADIZIONE CHE QUEST’ANNO GIUNGE DAGLI STATES GRAZIE ALL’ARTE CULINARIA DI OLTRE QUARANTA TOP CHEFS di Enrico Cammarota
blu del cielo, il bianco della neve e la luce splendente del sole. Aprendo Ilo lsguardo su St. Moritz si stenta a credere di trovarsi di fronte alla realtà,
DISCOVER THE BEST FROM THE WEST FROM JANUARY 30th TO FEBRUARY 3rd THE PEARL OF ENGADINE RAISES EVEN MORE THE LEVEL OF EXCELLENCE, CELEBRATING TASTE AS EXPRESSION OF A TRADITION THAT THIS YEAR COMES FROM STATES THANKS TO THE CULINARY ART OF MORE THAN FORTY TOP CHEFS The blue of sky, the white of snow and the shining light of sun. Looking at St. Moritz it’s hard to believe that we are in front of reality, it’s easier to confuse the landscape with perfection and the visual impact of an impressionist painting. A unique scenery welcoming once again a cooking event among the most important in the world: the St. Moritz Gourmet Festival. This year all the tastes and scents of the United States will arrive in the guests dishes. “Discover the best from the west”, the title of the edition 2017, made of over forty gastronomic important events, to discover the cooking art by star top chefs. So the guests will see an innovative and creative route of high cooking, which will allow them to choose among defined, spiced tastes, with a light Mexican aftertaste from Texas, the vegan gourmet cooking used
photo ©Marco Grob
più facile confondere il panorama con la perfezione e l’impatto visivo di un dipinto impressionista. Uno scenario unico che ospita ancora una volta un evento culinario tra i più importanti al mondo: il St. Moritz Gourmet Festival. Quest’anno nei piatti degli ospiti arriveranno tutti i sapori e i profumi degli Stati Uniti. “Discover the best from the west” è il titolo dell’edizione 2017 caratterizzata da oltre quaranta imperdibili eventi gastronomici, alla scoperta dell’arte culinaria di top chefs a stelle e strisce. Gli ospiti si troveranno quindi di fronte a un innovativo e creativo percorso di alta cucina che consentirà loro di spaziare dai sapori decisi, speziati e dal retrogusto lievemente messicano del Texas, alla cucina gourmet vegan in voga specialmente nei locali newyorkesi più alla moda, fino alle specialità di pesce del sud e della tradizione yankee, proveniente dal cuore di una terra dalle opportunità illimitate. Ad aprire il festival il Grand Julius Baer Opening, un cocktail durante il quale assaggiare una vasta gamma di prelibatezze preparate dalle dieci star dei fornelli che lo animeranno, affiancate dai master chef degli hotel partner.
THE TASTE OF EXCELLENCE
Daniel Humm
102
103
I DIECI TOP CHEF L’americano-israeliano TAL RONNEN del ristorante Crossroads di Los Angeles risponde alla chiamata portando in alta montagna la sua cucina raffinata vegan mediterranea, mentre l’executive chef del ristorante newyorkese dell’hotel The NoMad, JAMES KENT, cucina trattando le migliori materie prime con estrema integrità. Un’abilità culinaria tradotta in piatti apparentemente semplici che gli hanno valso la conquista di una stella Michelin. «La mia cucina - dice - è il riflesso della mia eredità culturale». Nativo di Città del Messico, ENRIQUE OLVERA è uno degli chef creativi migliori al mondo. I suoi piatti, presentati al ristorante Cosme di New York, mixano le tecniche e gli ingredienti della cucina tradizionale messicana con metodi contemporanei di cottura e mirano a raggiungere il perfetto equilibrio tra acidità e speziatura. Conosciuto come il padre della cucina del sud, DEAN FEARING è una vera e propria leggenda. Figlio di un locandiere del Kentucky, delizia i commensali del ristorante dell’hotel The Ritz-Carlton di Dallas con piatti della tradizione contaminati da sapori di oltre confine. Il risultato è un gioco di contrasti dove emergono tutti i tipici sapori tex-mex. La missione di RON SILVER è far sentire ogni persona che varca la soglia del suo ristorante come a casa propria. Ed è esattamente così che i frequentatori di Tribeca vedono il Bubby’s, un luogo informale dove assaporare cucina casalinga e dolci, fiore all’occhiello del locale. Lo chef e autore di libri gastronomici RICK MOONEN è considerato il padrino della cucina sostenibile. Nei suoi ristoranti di Las Vegas, Rm Seafood e Rx Boiler Room, è possibile
104
in the most fashion places of New York, to the specialties of fish in the south and the Yankee tradition, from the heart of a country full of limitless chances. The Grand Julius Baer Opening will open the festival, a cocktail where to taste a large range of delicious dishes, made by the ten stars of stove, who will animate it together with the master chefs of the partner hotels. THE TEN TOP CHEFS The American-Israeli Tal Ronnen from the Crossroads restaurant of Los Angeles answers to the call, taking to high mountain his refined vegan Mediterranean cooking, while the executive chef of the restaurant of NoMad hotel in New York, James Kent, cooks by working the best first matters with extreme integrity. A cooking ability translated into seemingly plain dishes, which make him conquer a Michelin star. His cooking, he says, is the reflection of his cultural heritage. From the city of Mexico, Enrique Olvera, is one of the best creative chefs in the world. His dishes, presented to the Cosme restaurant of New York, juxtapose techniques and ingredients of the traditional Mexican cooking with contemporary methods of cooking and they aim to reach the perfect balance between acid and spicy. Known as the father of south cooking, Dean Fearing is a real legend. Son of a landlord of Kentucky, he delights the guests of the restaurant in the hotel The Ritz-Carlton of Dallas with traditional dishes touched by tastes from overseas. The result is a game of contrasts full of typical tex-mex tastes. The mission by Ron Silver is to make feel at home each person entering his restaurant. And the followers of Tribeca see the Buddy’s exactly like that, an in-
Tal Ronnen
James Kent
scoprire i migliori tesori del mare pescati seguendo scrupolose regole etiche. Quando non cucina sensibilizza la popolazione in tema di conservazione degli Oceani e pericoli della pesca eccessiva. Gli amanti della carne resteranno a bocca aperta di fronte alle prelibatezze dello chef KIM CANTEENWALLA che porterà sulle alte vette di St. Moritz il meglio della sua steakhouse Andiron Steak & Sea di Las Vegas. Carne alla griglia, ma anche pesce e piatti vegetariani, tutti arricchiti da ingredienti esotici inusuali che esaltano il palato. Unica donna del dream team, MELISSA KELLY fa del concetto “fattoria in tavola” uno stile di vita visto che ne gestisce una intorno al suo ristorante Primo, nel Maine. Il menu cambia ogni giorno, a seconda degli ingredienti naturalmente disponibili, derivati dall’appezzamento di terreno dove lavora attivamente tutto il suo team. Un contatto con la natura caro anche a LEE WOLEN del Boka di Chicago che ogni mercoledì si reca personalmente al mercato per scoprire le migliori materie prime disponibili. Una dedizione che gli ha permesso di dar vita a una cucina dai sapori e dalle consistenze diverse e di guadagnarsi una stella Michelin. Star tra le star il tre stelle Michelin DANIEL HUMM che gestisce l’Eleven Madison Park proponendo menu strettamente legati alle sue origini svizzere ma contaminati dai gusti della classica cucina francese e da quelli newyorkesi. St. Moritz Gourmet Festival sarà dunque un evento gastronomico imperdibile e dopo il susseguirsi di numerosi momenti gourmet, venerdì 3 febbraio saluterà i propri ospiti con un cocktail targato BMW al Kulm Hotel St. Moritz.
formal place where to taste house cooking and sweets, pride of the local. The chef and author of gastronomic books, Rick Moonen, is considered the godfather of sustainable cooking. In his restaurant of Las Vegas, Rm Seafood and Rx Boiler Room, it is possible to discover the best treasures fished from the sea by following strict ethic rules. When he does not cook, he sensitizes population about the theme of conservation of the Oceans and the dangers of excessive fishing. The lovers of meat will be astonished by the delicious dishes of the chef Kim Canteenwalla, who will take to the high tops of St. Moritz the best of his steakhouse Andiron Steak & Sea of Las Vegas. Grilled meat but also fish and vegetarian dishes, all enriched by exotic unusual ingredients exalting taste. Unique woman of the dream team, Melissa Kelly, makes of the “farm at table” concept a style of life, as she directs one of them around her restaurant Primo, in the Maine. The menu changes every day, depending on the ingredients which are naturally available, coming from the land where all her team works actively. A contact with nature dear also to Lee Wolen from the Boka of Chicago, who every Wednesday goes personally to the market to discover the best first matters available. A passion that allowed him to create a cooking with different tastes and textures in perfect balance, and to conquer a Michelin star. Star among the stars, the three Michelin star Daniel Humm, who directs the Eleven Madison Park, proposing menus strictly tied to his Swiss origin, but touched by tastes of the classical cooking from France and New York. St. Moritz Festival will be so a gastronomic event not to lose, and after many gourmet moments, on Friday 3rd February he will welcome his guests with a BMW cocktail at Kulm St. Moritz Hotel.
105
Cate Blanchett ŠAntoine Passerat for Giorgio Armani Fragrances & Beauty
INTERVIEW
AN ODE TO WOMEN AFFERMAZIONE UNIVERSALE DI FEMMINILITÀ
IMPEGNATA, AUTENTICA, FORTE E REALIZZATA. È LA DONNA GIORGIO ARMANI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI E NELL’INTERPRETAZIONE ICONICA DI CATE BLANCHETT, AMBASCIATRICE DELLA FRAGRANZA SÌ. UN OMAGGIO ALLA FEMMINILITÀ MODERNA CHE TROVA LA SUA FORZA IN UN’IRRESISTIBILE MISCELA DI GRAZIA E SPIRITO D’INDIPENDENZA. A LEI LA PAROLA…
M
A cura di Luisa Micaletti
« io marito dice sempre che qualche volta dovrei dire no». È terribilmente femminile, quest’attitudine di Cate Blanchett ad aprirsi alla vita. «Quando dici sì - prosegue - ti si aprono delle porte, puoi cogliere delle opportunità inattese. So che sembra un cliché, ma dire sì all’amore è un modo positivo di vivere la vita». Attrice fra le più celebri e riconosciute al mondo, vincitrice di due premi Oscar, Cate incarna con convinzione i valori della fragranza di cui è testimonial, Sì di Giorgio Armani. Nessun’altra poteva far vivere questo progetto come lei. Più che un endorsement, la sua è una profonda identità di stile con Giorgio Armani. Le chiediamo di scegliere tre parole per definirlo: «Solo tre? Giorgio Armani possiede una grande grazia, un incredibile calore ed è inoltre intensamente appassionato». PRIMA DI SÌ, QUAL ERA IL SUO RAPPORTO CON I PROFUMI?
Per me l’olfatto è molto importante. Amo, per esempio, il profumo della legna arsa dal fuoco, ho molto amato l’odore del pane che preparava mia nonna in casa… Mi piacciono i profumi della natura, non dimentichi che sono australiana. In Sì ritrovo molto di me stessa. Ciò che amo è la sua reinterpretazione moderna del chypre, il fatto che racchiuda in sé un parte legnosa, molto naturale e vicina alla mia sensibilità. REGALEREBBE QUESTO PROFUMO ALLA SUA MIGLIORE AMICA?
Certo. Innanzitutto perché Sì è una fragranza che cambia a secondo di chi la indossa, poi perché è firmata da Giorgio Armani e tutto ciò che il signor Armani crea è di rara qualità: per esempio il flacone, con i suoi dettagli molto curati, è splendido. Inoltre questo profumo racchiude un significato bellissimo: Sì, un messaggio positivo e magico da regalare a un’altra donna.
AN ODE TO WOMEN STATEMENT OF UNIVERSAL FEMININITY
COMMITTED, AUTHENTIC, STRONG AND ACHIEVED. THAT’S HOW GIORGIO ARMANI’S WOMAN FEEL IN EVERY DAY LIFE AND IN THE ICONIC INTERPRETATION OF CATE BLANCHETT, AMBASSADOR OF THE FRAGRANCE SÌ. A TRIBUTE TO MODERN FEMININITY THAT FINDS ITS STRENGTH IN AN IRRESISTIBLE BLEND OF GRACE AND A SPIRIT OF INDEPENDENCE. SHE’S SPEAKING… «My husband always says that sometimes I should say no». Cate Blanchett’s attitude for opening to life is terribly feminine. «When you say yes – she goes on – doors open to you, you can take unexpected chances. I know that it seems a cliché, but to accept love is a positive way to live life». Actress among the most famous and considered in the world, winner of two Oscar awards, Cate embodies faithfully the values of the fragrance she represents, Sì by Giorgio Armani. No other actress could have realized better this project. More than an endorsement, we talk of a deep identity of style with Giorgio Armani, who chose her as icon of his perfume. We ask her to choose three words to define the great stylist: «Just three? Giorgio Armani has a wonderful grace, an amazing warmth and he also has a deep passion». BEFORE SÌ, HOW WAS YOUR RELATIONSHIP WITH PERFUMES?
To me olfactory sense is very important. I love, for example, the scent of wood burnt on fire, I loved very much the scent of bread which my grandmother used to bake at home...I like the perfumes of nature, don’t forget that I am Australian. In Sì I find much of myself. What I love is its modern reinterpretation of the chypre, the fact that it encloses a wooden part, very natural and close to my sensitivity.
AI SOGNI
ALLA LIBERTÀ ALL’EMOZIONE ©Antoine Passerat for Giorgio Armani Fragrances & Beauty
108
ALLA VITA
Cate Blanchett Xmas ©Tom Munro
LO STILE SI PUÒ IMPARARE O SI EREDITA?
Se non ti appartiene, non puoi fingere di averlo, però credo che lo stile possa crescere e modificarsi nel tempo anche grazie a dei modelli. Penso che lo stile sia semplicità, che non sia necessario riempirsi di orpelli. È meglio togliere qualcosa piuttosto che aggiungerla. Per rispondere alla sua domanda, in definitiva per me lo stile è frutto di un’evoluzione, rimanendo sempre fedeli a se stessi.
WOULD YOU GIVE THIS PERFUME TO YOUR BEST FRIEND AS GIFT?
Sure. First of all because Sì is a fragrance changing with who wears it, than because it’s a fragrance by Giorgio Armani and what mister Armani creates is of rare quality: for example the bottle, with its beautiful details, is wonderful. Moreover this perfume encloses a very beautiful meaning; Sì, a positive and magical message to give to another woman. IS STYLE SOMETHING TO LEARN OR TO INHERIT?
DALL’8 GENNAIO RECITERÀ A BROADWAY IN UNA COMMEDIA DI ANDREW UPTON, “THE PRESENT”. LA FAMIGLIA È IN CIMA AI SUOI PENSIERI. MA COME FA A CONCILIARE TUTTO?
Non sono poi così diversa da altri genitori che lavorano. Ho la fortuna di svolgere una professione che mi appassiona straordinariamente. La recitazione permette di comprendere l’essenza delle cose. Il backstage di un set è un posto meraviglioso anche per i bambini, che adesso sono ben accolti. Come in tutti i lavori, le madri devono trovare l’equilibrio tra il lavoro e la famiglia. Ci sono dei periodi nei quali i figli richiedono più attenzioni e in questi casi è meglio rallentare il ritmo. QUALI SONO LE COSE CHE VORREBBE INSEGNARE O TRASMETTERE AGLI ALTRI?
È una domanda importante. Sto cercando di “apprendere” le passioni per insegnarle ai miei quattro figli, ma credo che alla fine la compassione, l’empatia siano le cose più difficili e importanti da trasmettere. COSA SIGNIFICA ESSERE UNA STAR, OGGI?
Non ne ho la minima idea!
If you don’t have it, you can’t pretend that you have it, but I think that style can grow and change in time also thanks to models. I think that style is simplicity, and there is no need to wear frills. It’s better to remove something than adding it. To answer to your question, to me style is fruit of an evolution, keeping always faithful to ourselves. 8TH JANUARY YOU WILL ACT IN BROADWAY ON A COMEDY BY ANDREW UPTON, “THE PRESENT”. FAMILY IS ON THE TOP OF YOUR THOUGHTS. BUT HOW CAN YOU COMBINE EVERYTHING? FROM THE
I’m not so different from the other parents who work. I am lucky to do a job I extraordinarily love. Acting allows to understand the essence of things. The backstage of a set is a wonderful place even for children, who are now welcomed. There are times when children require more care and in these cases it’s better to slow down. WHAT WOULD YOU LIKE TO TEACH OR TRANSMIT TO OTHERS?
It’s an important question. I’m trying to “learn” passions to teach them to my four children, but I think that in the end compassion and empathy are the most difficult and important things to transmit. WHAT DOES IT MEAN TO BE A STAR TODAY?
I really don’t know.
TO DREAMS
TO FREEDOM TO EMOTION
TO LIFE
©Antoine Passerat for Giorgio Armani Fragrances & Beauty
110
Cate Blanchett Xmas ©Tom Munro
112_114_SIMON_BEKER_2015_ok.qxp_000_000_POSH_PARTENZA 16/12/16 13:46 Pagina 112
INTERVIEW
MR. SIMON BAKER THE GENTLEMAN
VOLTO DELLA FRAGRANZA MASCHILE GIVENCHY GENTLEMEN ONLY ABSOLUTE, L’ATTORE AUSTRALIANO SI RACCONTA, TRA ATMOSFERE CLASSICHE E NUOVE SFIDE LAVORATIVE di Alessandra Fanari
G
ivenchy continua a celebrare l’eleganza del vero gentleman attraverso il lancio di Gentlemen Only Absolute, il nuovo profumo della gamma Only Gentlemen. Una fragranza boisée caratterizzata da un cuore di bergamotto e accenti più speziati e orientali. Protagonista, ormai quasi iconico, dell’eleganza Givenchy è Simon Baker, attore australiano che dal 2013 collabora con la maison rivelando per ogni nuovo profumo, un aspetto inedito del perfetto gentleman. Classico e raffinato, ironico ma galante, casual e impeccabile, sono tante le sfaccettature del galantuomo Givenchy. Dopo l’apparizione ne Il Diavolo Veste Prada e il ruolo da protagonista in The Mentalist, la fortunata serie americana che lo ha reso celebre, Simone Baker è passato dietro la macchina da presa per dirigere il suo primo film. Una maturità professionale che corrisponde anche a quella del nuovo personaggio di Absolute, dal fascino decisamente affermato, in cui riecheggia l’eleganza raffinata della storica maison, il gusto per la qualità impeccabile e atemporale dei suoi vestiti, ma anche la propria visione avanguardista dell’haute couture. È Simon Baker il gentleman di un tempo con una touche contemporanea. IL SUO LAVORO COME REGISTA, ATTORE, AMBASCIATORE GIVENCHY LA PORTA A VIAGGIARE MOLTO. COME TROVA UN EQUILIBRIO CON LA VITA FAMILIARE?
È difficile, a volte un po’ frustrante, ma il segreto è cercare di bilanciare il più possibile le cose. Sono padre di due adolescenti e come tale vivo bei momenti ma anche situazioni meno piacevoli. Tuttavia sono sereno perché è la vita che ho scelto. COME VALUTA LA SUA COLLABORAZIONE CON GIVENCHY ? IL SUO PERSONAGGIO HA SUBITO DEI CAMBIAMENTI IN QUESTI ANNI?
La cosa più interessante di questo percorso è poter osservare l’evoluzione del personaggio. Quando Givenchy mi ha contattato, circa cinque anni fa, sono venuto a conoscenza della storia di Gentleman Only, lanciato da Hubert de Givenchy nel 1975. Scoprendo il personaggio originario piuttosto chic e classico è interessante notare i cambiamenti intercorsi in questi ultimi anni. L’uomo cambia leggermente di pari passo con le fragranze e la versione odierna è meno convenzionale di un tempo, più eccentrica e ironica, ma pur sempre classica. FRA LE DIFFERENTI VERSIONI DI GENTLEMAN ONLY QUALE PREFERISCE?
Cambio a seconda del momento, ma penso sia Absolute adesso la favorita. Di questo profumo amo le note di legno, del sandalo, della vaniglia e del bergamotto. HA UN PRIMO RICORDO LEGATO AL PROFUMO?
La prima immagine che compare nella mia mente riguarda senza alcun dubbio le donne. QUELLO DI SUA MADRE?
No, la sensazione olfattiva che associo a mia madre è quella delle sigarette
112
MR.SIMON BAKER THE GENTLEMEN
FACE OF GIVENCHY GENTLEMEN ONLY ABSOLUTE MAN FRAGRANCE, THE AUSTRALIAN ACTOR DESCRIBES HIMSELF, BETWEEN CLASSICAL ATMOSPHERES AND NEW WORK CHALLENGES Givenchy still celebrates the elegance of real gentleman through the launch of Gentlemen Only Absolute, the new perfume of the Only Gentlemen range. A boisée fragrance made of a heart of bergamot and more spiced and Eastern accents. Simon Baker is protagonist, almost iconic by now, of Givenchy elegance, Australian actor who in 2013 co-worked with the maison revealing a new feature of the perfect gentleman for each new perfume. Classical and refined, ironic but gentle, casual and impeccable, Givenchy gentleman has many aspects. After the appearance in Il Diavolo Veste Prada and the role of protagonist in The Mentalist, the successful American series making him famous, Simone Baker passed behind the camera to direct his first movie. A professional maturity also similar to the one of the new character of Absolute, with a popular charm, recalling the fine elegance of the historical maison, the taste for the impeccable and timeless quality of his dresses, but also his avant-garde vision of haute couture. And Simon Baker is perfectly in his shoes, the gentleman of a time with a contemporary touch. YOUR
WORK AS MOVIE DIRECTOR, ACTOR AND
TAKES YOU TO TRAVEL A LOT.
GIVENCHY AMBASSADOR SURELY HOW DO YOU FIND A BALANCE WITH THE FAMILY
LIFE?
It’s hard, sometimes a bit frustrating, but the secret is trying to balance things as much as possible. I am father of two teenagers and so I live nice moments but also less pleasant situations. Anyway I am happy as it’s the life I chose. HOW
DO YOU CONSIDER YOUR COOPERATION WITH
GIVENCHY? HAS
YOUR
CHARACTER CHANGED IN THESE YEARS?
The most interesting thing of this route is to observe the evolution of character. When Givenchy contacted me, about five years ago, I came to know the story of Gentleman Only, launched by Hubert de Givenchy in 1975. Discovering the original chic and classical character, it’s interesting to notice the changes of these last years. Man changes a bit with the fragrances and the current version is less conventional than once, more eccentric and ironic, but still classical. AMONG
THE DIFFERENT VERSIONS OF
GENTLEMAN ONLY,
WHICH ONE DO YOU
PREFER?
It depends on the moment, but I think that now it’s Absolute, very present around me at the moment. In this perfume I love the notes of wood, sandal, vanilla and bergamot. DO YOU HAVE A FIRST MEMORY RELATED TO THE PERFUME?
My first image in my mind is no doubt concerning women. IS IT YOUR MOTHER’S ONE?
No, the olfactory sensation I associate to my mom is the one of mint cigarettes, which
112_114_SIMON_BEKER_2015_ok.qxp_000_000_POSH_PARTENZA 16/12/16 13:47 Pagina 113
112_114_SIMON_BEKER_2015_ok.qxp_000_000_POSH_PARTENZA 16/12/16 13:47 Pagina 114
al mentolo che fumava abitualmente ma lo definirei più che altro un odore. Alludo piuttosto al profumo che portavano le ragazze all’università. LEI HA APPENA FINITO DI GIRARE IL SUO PRIMO FILM COME REGISTA. DI COSA PARLA?
È una pellicola sul tema universale della ricerca d’identità. La storia è quella di due adolescenti che si stanno cercando di definire loro stessi barcamenandosi tra la crisi economica, il modello dei genitori, il legame con gli amici e la passione per il surf. BREATH, IL TITOLO DEL FILM, È AMBIENTATO IN AUSTRALIA, IL SUO PAESE. ESISTE UNA COMPONENTE AUTOBIOGRAFICA?
Direttamente non direi ma essendo ambientato nei luoghi dove sono cresciuto, ma i rimandi ad aspetti a me familiari sono frequenti.
114
she used to smoke, but I would define it mostly a smell. I rather allude to the perfume of girls at university. YOU HAVE JUST FINISHED TO DIRECT YOUR FIRST MOVIE. WHAT IS IT ABOUT?
It’s a film on the universal theme of identity research. The story tells about two teenagers who are trying to define themselves coping with economic crisis, model of parents, relationships with friends and passion for surf. BREATHE, THE TITLE OF THE MOVIE, IS SET IS THERE AN AUTOBIOGRAPHIC COMPONENT?
IN
AUSTRALIA,
YOUR COUNTRY.
Maybe not directly, but as it is set in places where I was grown up, there are often features familiar to me.
112_114_SIMON_BEKER_2015_ok.qxp_000_000_POSH_PARTENZA 16/12/16 13:47 Pagina 115
INTERVIEW
EAU CONTEMPORAINE LE FRAGRANZE DEL MODERNISMO TARGATO THIRDMAN
ISPIRATO DAL MOVIMENTO BAUHAUS, IL COLLETTIVO DI ESSENZIERI THIRDMAN TRASPONE UNA VISIONE ESTETICA RAFFINATA E MINIMALISTA NEL MONDO DELL’ALTA PROFUMERIA. ULTRA SENSORIALI, INDIVIDUALISTE E SVINCOLATE DAL SUPERFLUO, LE SUE FORMULE UNICHE DETERMINANO LA NASCITA DI UNA NUOVA GENERAZIONE DI FRAGRANZE, RACCONTATA DAL FONDATORE JEAN-CHRISTOPHE LE GRÉVÈS di Marco Torcasio
I
l mondo ha davvero bisogno di una nuova fragranza? Lontano dai consueti archetipi del marketing, il collettivo segreto Thirdman delinea prospettive diverse su come indossare le fragranze che diventano esplorazioni creative, opere moderniste atte a catalizzare nuove sensazioni. Le texture dal lussuoso effetto “seconda pelle”, composte dagli ingredienti più nobili presenti in natura, rendono le Eau di Thirdman fragranze da “vivere” piuttosto che “da indossare”. Ogni singolo pezzo della collezione è pensato per essere parte di un rituale giornaliero chic, ma indispensabile, sintetizzato nell’assunto sprezzante “Whenever, Wherever”. Atmosfere essenziali, come fossero moderni blocchi scultorei, si oppongono alle aspettative di una tipica struttura olfattiva. Allure newyorkese e indipendente nel suo credo creativo, JeanChristophe Le Grévès è l’ideatore del brand. L’abbiamo incontrato a Milano per scoprire con lui le cinque Eau Contemporaine. IN CHE MODO THIRDMAN HA CONCEPITO UNA DIVERSA PROSPETTIVA SU COME INDOSSARE UNA FRAGRANZA?
Siamo andati alla ricerca di uno stile del tutto inedito che apportasse maggiore libertà nel panorama delle fragranze di nicchia. In un periodo in cui le formule delle fragranze si compongono di centinaia di ingredienti, è stato perseguito il trend della riduzione di queste componenti, proseguendo su questa strada ho voluto focalizzarmi sulla bellezza di nuove molecole in grado di veicolare sensazioni mai provate prima. Combinazioni sottili ci hanno permesso di costruire fragranze leggere, da vaporizzare più volte al giorno tutti i giorni. È stato come costruire un edificio, quelli che vediamo sulle riviste d’arredamento sono meravigliosi ma non vorrei abitarne neanche la metà. Con questa consapevolezza ho voluto creare qualcosa che fosse funzionale, essenziale, come un rituale lussuoso. Abbiamo semplificato l’approccio alla costruzione standard del profumo ispirandoci all’architettura Bauhaus, discostandoci quindi dall’impressionismo e avvicinandoci al minimalismo, dando vita a delle fragranze che sono vere e proprie dichiarazioni chic d’avanguardia. E il packaging è perfettamente in linea con questi ideali. PERCHÉ PROPRIO L’ARCHITETTURA ISPIRAZIONE PREDOMINANTE?
BAUHAUS
COME
Ho voluto attraversare la storia delle fragranze affidandomi solo alle sensazioni. La corrente Bauhaus ha spinto più di altre il mondo dell’arte verso una nuova era e partendo da questa suggestione ho notato come l’arte olfattiva invece sia ancora molto tradizionalista. Una piccola parte della nicchia sta però riuscendo a dar vita a nuovi classici. Servendomi di una metafora potrei paragonare la profumeria classica a un quadro di Monet, dove gli infiniti punti rappresentano gli ingredienti impiegati, ma è arrivato il momento di applicare un punto di vista alla Mondrian. Pur in presenza di linee chiare, nei suoi quadri predomina l’astratto. Per essere all’avanguardia una fragranza allora non deve raccontare troppo, al contrario è affascinante lasciare spazio all’indefinito, proprio come in quadro di Mondrian.
116
DA QUI L’IMPIEGO DELLA COSIDDETTA “GHOST NOTE”. MA IN COSA CONSISTE?
È l’unica nota comune a tutte le fragranze della linea. È un ingrediente segreto che preferiamo non svelare. Trattasi di molecole che attraversano le profumazioni per renderle più evanescenti e regalare allegoricamente la sensazione sulla pelle di un cachemire bianco. IL LIFESTYLE CHE IMMAGINATE È SINTETIZZATO NEL CLAIM “WHATEVER, WHENEVER”. PUOI SPIEGARCI MEGLIO?
È come dire “less is more”: pochi ingredienti messi insieme in maniera innovativo. Le nostre formule astratte ed essenziali permettono così alla naturale bellezza dei componenti di risplendere. “Whenever” perché il profumo deve poter accompagnare la persona in qualsiasi circostanza, nella vita di tutti i giorni, a lavoro, in viaggio, etc. “Whatever” perché continuare a vaporizzarlo per il puro piacere di farlo è un vezzo meraviglioso. RACCONTIAMO LE CINQUE EAU CONTEMPORAINE…
Eau Monumentale irrompe in un nuovo territorio olfattivo con la luminosa e vibrante nota agrumata di bergamotto di Calabria e mimosa di Grasse, talcata e avvolgente. Eau Moderne reinventa il classico limone verde, fresco ed energizzante, miscelato ai sentori amari dell’arancia dell’andalusia e all’enigmatica ed elegante nota di radice di iris francese. Eau Profonde miscela fluidità e texture con una nota ambrata “super minerale”. Eau Contraire fonde l’acqua vellutata solare e generosa con arancia rossa dalla Sicilia infusa di cardamomo dell’India orientale. Eau Inexplicable infine racconta una nuova freschezza realizzata senza l’uso di essenze agrumate, ma attraverso la forma più pura di estratti legnosi: “i cuori” di legno di cedro, vetiver e patchouli creano il nucleo della formula, completata da salvia francese, pepe rosa del Perù e geranio egiziano. COME SI INDENTIFICA QUESTA NUOVA GENERAZIONE DI CONSUMATORI CHE SCEGLIE THIRDMAN?
Sono stato il consulente creativo di alcuni dei più rinomati profumi al mondo e dopo oltre vent’anni di creazione e sviluppo ho finalmente identificato nuovi territori olfattivi adatti a essere attraversati da un pubblico che ambisce a indossare il profumo in modo diverso. Quando creo una fragranza penso a quante volte mi piacerebbe sentirla su di me, a quante volte potrebbe farmi stare bene. Chi sceglie Thirdman non si adegua all’esperienza sensoriale preimpostata contenuta nel flacone, ma sa che sarà l’essenza in primis a modularsi sulla sua personalità.
BEAUTY
I PROFUMI DELL’EDONISMO COMBINAZIONI OLFATTIVE DA COLLEZIONE
SI SVELANO GLI INGREDIENTI PIÙ PREZIOSI CHE AVVOLGONO COMBINAZIONI ORA MISTERIOSE ORA SENSUALI E SEDUCENTI. NOTE OPULENTE E VOLUTTUOSE INTERPRETANO LA RAFFINATEZZA RISVEGLIANDO L’INTERESSE PER L’ALTA PROFUMERIA FIRMATA CHANEL, LANCÔME, HERMÈS, BULGARI E FRAGRANCE DU BOIS a cura di Luisa Micaletti
CHANEL
C
on il suo iconico nome in codice, Chanel N°5, indefinibile ed eternamente enigmatico, non è semplicemente un profumo ma un patrimonio olfattivo, un’idea precisa di femminilità ed eleganza più che mai attuale. Fragranza iconica della Maison, non ha mai smesso di stimolare l’ispirazione dei suoi profumieri che negli anni si sono cimentati in diverse versioni. Oggi è Olivier Polge a cogliere l’essenza del suo tempo con la creazione di N°5 L’Eau, un profumo naturale e fresco che dall’originale eredita la spensieratezza e la trasparenza. Le sue note 118
agrumate si diffondono come fossero un miele irradiato dal sole. La pelle baciata dalla fragranza profuma di limone, mandarino e arancia, esaltati dalle aldeidi. Poi, un secondo soffio porta con sé la ricchezza dei fiori con la rosa che si fonde al gelsomino ossigenato e a una nuova frazione dell’ylang ylang, più moderna che mai. È il momento di lasciarsi travolgere dal bouquet floreale in un picco d’estasi che dà l’impressione di percepire ogni petalo. E sul finire una vibrazione, una scossa inedita: l’eco del vetiver e del cedro accompagnati da delicate note di muschio.
LANCÔME
T
re fragranze floreali impreziosiscono una collezione creata per soddisfare i più esigenti. In Jasmins Marzipane, creato da Dominique Ropion, l’Assoluta di gelsomino Sambac colta all’alba, dona un tocco esplosivo, verde, radiante e luminoso. Mentre il Gelsomino Grandiflorum rivela toni più opulenti con accenti fruttati. L’estratto di vaniglia Bourbon, che esalta le sfaccettature speziate è accentuato dal legno di sandalo cremoso, da legno di Cashmeran e dal muschio. Lavandes Trianon, creata da Olivier Gillotin e Shyamala Maisondieu, suggerisce una sensualità
rinfrescante. L’essenza di Lavanda, cresciuta a un’altura elevata, esalta note esplosive. La vaniglia del Madagascar, dolce e finemente puerile, è addolcita da accordi di latte caldo e zucchero cotto che ricreano con grazia gli aromi di una crème brûlée. In Tubéreuse Castane, creata da Shyamala Maisondieu, predomina l’Assoluta di Tuberosa, raccolta al crepuscolo quando l’odore del fiore è al massimo del suo vigore. La firma di castagna arsa e le mandorle affumicate e poi arrostite, regalano al Grand Cru un tocco infinitamente sensuale.
119
HERMÈS
P
er tradurre l’essenza di una forza impetuosa e libera, appassionata e dinamica, Christine Nagel ha concepito il profumo Galop d’Hermès. L’intenzione nascosta per la sua prima importante enunciazione creativa: creare un accordo fra elementi opposti. Animale-floreale. Maschile-femminile. Nel caveau dei pellami della maison Hermès, fra texture carnali e materie nobili, Christine Nagel si è lasciata conquistare dal vitello Doblis, un cuoio soffice e tenero il cui incanto incontra la sensualità della rosa, lavorata con generosità: due materie naturali, emblematiche della
120
parfumerie e del mondo Hermès. Gli opposti danzano, il movimento si stabilizza, l’equilibrio sorge e trionfa. Il cuoio accende la rosa, la rosa seduce il cuoio, il cuoio diventa femminile, la rosa dispiega la sua potenza. Galop d’Hermès divampa. Caldo, rosso. Una punta di zafferano solletica e ravviva. Un tocco di mela cotogna conferisce pienezza. Un galoppo sfrenato e lento al tempo stesso. Un profumo passionale e persistente che inaugura un nuovo capitolo per la maison Hermès. Carnale, sensuale, vivo.
BULGARI
L
a nuova collezione di Haute Parfumerie dedicata all’uomo ripercorre la storia antica, sulle tracce delle pietre preziose e dei profumi che i grandi conquistatori e i nomadi del lusso dell’Antichità scoprirono nel corso delle loro conquiste. Tygar, intorno a un’essenza esplosiva di pompelmo, legni intensi e Ambrox, cattura le eccezionali energie dell’occhio di tigre. Il carattere unico di Malakeos è dominato da note di lavanda e muschio quercino, con una preziosa nota di geranio Bourbon. Una forte impronta orientale, a cui l’incenso di Olibano conferisce un carattere estremamente
elegante, per Ambero, profumo con note di terra, decisamente moderno. Gyan combina il patchouli con un’essenza floreale generando un profumo dal sillage incomparabile, dominato dalle note del patchouli indonesiano. Per Garanat il Maestro Profumiere ha immaginato una rosa superba, ricca e morbida come il velluto. Associata al chiaroscuro dell’incenso, crea una fragranza calda, ricca di forza maschile. Per Onekh, profumo poetico e seducente, Jacques Cavallier ha optato per un Oud naturale: legno cuoiato e speziato, con note di miele e zafferano.
121
di Nome Cognome
FRAGRANCE DU BOIS
francese Fragrance Du Bois debutta a Milano. Alla base delle Isuel marchio creazioni l’Oud, estratto dell’albero di Aquilaria della Thailandia. Fragrance Du Bois ne possiede piantagioni che coltiva e gestisce in maniera virtuosa. L’Oud è preziosissimo, più dell’oro, e i profumi sono composti in Francia da eredi della più alta tradizione di Grasse del 17° secolo. Nel cuore di ogni profumo, l’Oud, unico e distinto, interpretato con sapienza, perde la sua vigorosa connotazione più
122
nota, per assumere un’espressione dolce, a volte spicy, a volte fresca, fiorita o legnosa, per esibirsi in poemi olfattivi sottili, leggeri, enigmatici che assecondano un gusto occidentale. Accordi fruttati predominano, ad esempio, in Oud Jaune Intense. In testa troviamo: Monoi, Ylang-Ylang, ananas e frutti. Tavolgono poi le note di cuore: Jasmine, fiori d’Arancio, fiori bianchi e Salicilato. Sigillano l’essenza le note di fondo: Lactonic, vaniglia, muschio e 100% pure organic Oud.
St. Moritz Gourmet Festival 2017 30. Januar bis 3. Februar The Original since 1994
CHANEL
Bague Brins de Printemps en or blanc 18K serti de 2 diamants taille marquise, 4 diamants taille fancy pour un poids total de 1 carat et 57 diamants taille brillant. Boucles d’oreilles Brins de Printemps en or blanc 18K serti de 2 peridots taille marquise pour un poids total de 10,4 carats, 4 peridots taille marquise pour un poids total de 1 carat, 20 peridots taille brillant, 6 tourmalines vertes taille marquise pour un poids total de 1,4 carat, 4 aigues-marines taille poire et 146 diamants taille brilliant.
LES BLÉS DE CHANEL
Boucles d’oreilles Champ de Bléen or blanc 18K serti de 176 diamants taille brillant pour un poids total de 3 carats. Boucles d’oreilles Champ de Bléen or jaune 18K serti de 176 diamants taille brillant pour un poids total de 3,1 carats.
Bague Moisson d’Or en or blanc et jaune 18K sertis d’un saphir jaune taille coussin de 17,1 carats, 14 diamants taille marquise pour un poids total de 1,7 carat et 132 diamants taille brillant pour 1,6 carat. Bracelet Moisson d’Or en or blanc et jaune 18K sertis d’un saphir jaune taille marquise de 5,1 carats, 14 diamants taille marquise pour un poids total de 1,7 carat, 115 diamants taille brillant pour un poids total de 2,4 carats, 4 saphirs jaunes taille brillant et 283 billes de saphir jaune pour un poids total de 211,5 carats.
L’ICONA DI MADEMOISELLE È uno dei simboli dell’infanzia di Mademoiselle Coco il grano, segno di abbondanza e di ricchezza rinnovata che la Maison Chanel ha scelto di rievocare nella sua nuova collezione di Haute Joaillerie: Les Blés. Un emblema che non solo rappresenta la data di nascita della couturier, il 19 agosto coincide con la festa del raccolto, ma che compare nel suo appartamento in rue Cambon o nella suite del Ritz in differenti espressioni creative: il grano, naturale, in legno, in bronzo o ancora protagonista dei dipinti di Salvador Dalì è presente in tutte le sue forme. Oggi celebrato da Chanel attraverso 62 pieces di alta maestria orafa in cui il gioiello diviene racconto attraverso un linguaggio poetico che evoca le diverse mutazioni del grano. Parures come «Premiers Brins», «Brins de Printemps» e «Brins de Diamants» come narrazione dell’inizio della primavera; «Moisson Ensoleillée», «Bouquet de Moisson» e «Moisson de Perles» il momento del raccolto o ancora «Champ de Blé», «Impression de Blé», e «Blé Infini» gioielli che offrono variazioni sublimi reinventando il segno e la trama. Immersi in pietre preziose che ne sublimano la perfezione. chanel.com Bague Légende de Bléen or blanc 18K serti de 6 diamants taille marquise pour un poids total de 2,7 carats et 105 diamants taille brillant pour un poids total de 1,6 carat.
128
Bracelet Brins de Printemps en or blanc 18K serti d’un peĚ ridot taille marquise de 9,8 carats, 4 peĚ ridots taille marquise pour un poids total de 1 carat, 6 tourmalines vertes taille marquise pour un poids total de 1,5 carat, 233 diamants taille brillant pour un poids total de 3,2 carats, 4 aigues-marines taille poire et 2 tourmalines vertes taille poire.
Collier Premiers Brins en or blanc 18K serti d’un diamant taille brillant de 1,5 carat, 5 diamants taille marquise pour un poids total de 1,3 carat et 484 diamants taille brillant pour un poids total de 15,9 carats.
Bague Premiers Brins en or blanc 18K serti d’un diamant taille brillant de 1,5 carat et 93 diamants taille brillant pour un poids total de 1,4 carat.
131
SHINY SPARKLES
Right page: Ring MARCO BICEGO Masai Ring RECARLO Love Me Ring OFFICINE BERNARDI Moon Ring SWAROVSKY Fantastic Ring
Ring POMELLATO Sabbia Ring CHANTECLER DiAmour&DiAmour Folies Bracelet TIFFANY &CO. Infinity Bracelet CRIVELLI
Ring DAMIANI Emozioni Ring BULGARI Serpenti Ring VAN CLEEF & ARPELS Perlée Couleurs
1
AVANT-GARDE PERFORMANCE LA VISIONE “ALPINA” DELLA CASA DI INGOLSTADT C’È PASSIONE E ATTENZIONE DEL BRAND PER IL MONDO DEGLI SPORT INVERNALI E LE ALPI IN PARTICOLARE. PENSANDO AI CAMPIONI E AI CLIENTI, SENZA DIMENTICARE L’AMBIENTE, COME STA FACENDO IN ALTA BADIA CON LE STAZIONI DI RICARICA ELETTRICA di Maurizio Bertera
TOYS
B
asta un video per capire il rapporto tra Audi e la montagna, che proviamo a raccontarvi ben sapendo di dare solo una parte delle emozioni. Location d’eccezione, il vulcano Etna che, con i suoi incredibili contrasti cromatici e naturali, evidenzia la spettacolarità delle performance sportive e l’avanguardia tecnologica che rendono unica la trazione quattro Audi: c’è la nuova potente A4 allroad, perfetta compagna di viaggio anche nelle situazioni più estreme, che risale inarrestabile le pendici dell’Etna. Dalla vettura scendono gli atleti FISI pronti per cimentarsi in un’inedita discesa sulla superficie lavica in attesa delle piste innevate: campioni come Peter Fill (vincitore dell’ultima Coppa del Mondo di Discesa Libera), Ivan Origone (che ha stabilito il record mondiale di velocità sugli sci toccando i 254,9 km/h), Patrick Thaler e Johanna Schnarf. Sfidando le asperità del terreno, gli sciatori affrontano il versante sud del vulcano siciliano, per dare vita a una performance sportiva inedita e di forte impatto. “Tutte le condizioni sono condizioni perfette” recita il claim, riferendosi alla trazione quattro. In un minuto e mezzo scarso di video, c’è tutto, salvo la neve (la provocazione della lava, peraltro è geniale): una vettura allroad, i sistemi elettronici - come l’Audi Drive Select - e i passeggeri illustri che poi sono anche i primi beneficiari dello storico rapporto della Casa tedesca con la World Cup dello sci alpino, di cui è Title Sponsor da 15 anni. Dal 2007, Audi ha anche il merito di essere vicina agli atleti della Federa-
A
video is enough to understand the relationship between Audi and mountain, which we try to describe aware of the fact that we are giving just a part of emotions. Exceptional location, the Etna volcano with its amazing chromatic and natural contrasts, highlights spectacular sport performances and technological avant-garde making unique the four traction Audi: there is the new powerful A4 allroad, perfect trip fellow also in the most extreme situations, which relentless rises the Etna slopes. FISI athletes get out of the vehicle, ready to cope with a new slope on the lava surface waiting for the snow tracks: champions such as Peter Fill (winner of the last World Cup of Downhill), Ivan Origone (who established the world record of speed on skis reaching the 254,9 Km/h), Patrick Thaler and Johanna Schnarf. Challenging the hard rough ground, skiers cope with the Southern side of the Sicilian volcano, to make a new sport performance of great impact. “All the conditions are perfect conditions” he claims, mentioning the four traction. In a minute and a half of video, there is everything, except snow (the induction of lava is genial): an allroad vehicle, electronic systems – such as the Audi Drive Select – and the famous passengers who are then also the the first beneficiaries of the historical relationship of the German House with the World cup of alpine ski, as its Title Sponsor for 15 years. Since 2007 Audi has also the merit of being close to the athletes of the Italian Federation of Winter Sports: it's a coherent union with the sportsmanship expressed by Audi in the races and on the road through the many useful solutions for a dynamic and sure guide experience, starting from the four traction, which has been technical icon of the Brand for 30 years. And this steady AUDI A4 ALLROAD
98
99
zione Italiana Sport Invernali: è un legame coerente con la sportività che Audi esprime sia nella corse sia sulla strada attraverso le tante soluzioni utili a un’esperienza di guida dinamica e sicura, a partire dalla già citata trazione quattro, da oltre 30 anni icona tecnica del Brand. Ed è questo continuo lavoro per lo sviluppo di tecnologie innovative - mirate a migliorare costantemente le prestazioni - ad accomunare Audi al mondo degli sport invernali, dove i materiali sono studiati per assicurare il totale controllo del gesto atletico. Da qui, la consegna ufficiale a Bolzano di una A4 Avant quattro a una trentina di azzurri, scelti tra i migliori delle specialità seguite dalla FISI, con la speranza che ripetano le grandi prestazioni della passata stagione. Va sottolineato che Audi non segue solo lo sport con passione e capacità organizzativa - vedi le Hospitality in occasione delle gare di World Cup - ma è ugualmente attenta agli appassionati della montagna e delle auto di serie. Già attivissimo nelle località montane delle Alpi Occidentali - con il comprensorio della Vialattea, quello che fa capo a Sestriere - fino a Cortina d’Ampezzo passando per Madonna di Campiglio, il Marchio dei quattro anelli ha completato la propria presenza sull’arco alpino stringendo la partnership con il Consorzio Turistico Alta Badia, lo Skicarosello e Dolomiti Superski. Senza dimenticarsi del “copione” rispettato da Audi per le altre aree, la collaborazione fra la Casa e l’Alta Badia è ancora di più a 360°: dalla creazione di eventi esclusivi alla presenza di un centro prove per sperimentare le tecnologie di trazione e di assistenza alla guida per la gamma di serie, nonché un investimento (meritorio) in strutture volte a sviluppare una sempre maggiore integrazione tra le tecnologie sostenibili Audi e il territorio. Va proprio in questa direzione, la mappatura e fornitura di colonnine di ricarica elettrica Audi, a disposizione dei clienti e di tutti i possessori di vetture elettriche che si troveranno in zona, con delle stazioni presenti nei principali touch point Audi, e presso il Consorzio Alta Badia. Mettendo a disposizione queste infrastrutture, la Casa di Ingolstadt vuole incentivare l’utilizzo di nuove
98
work for the development of innovative technologies – aimed to steadily improve the performance - connects Audi to the world of winter sports , where materials are studied to ensure the total control of athletic action. From here, in Bolzano the delivery of a A4 Avant four to about thirty national athletes, chosen among the best ones in the specialties followed by FISI, with the hope that they will repeat the great performances of last season. We should underline that Audi not only follows sport with passion and organizing ability – see the Hospitality in occasion of the races of World Cup – but it is equally careful to the lovers of mountain and current cars. Being very active in the mountain places of the Western Alps – with the area of the Vialattea, the one leading to Sestriere – up to Cortina d'Ampezzo passing through Madonna di Campiglio, the Brand of the four rings completed its presence on the alpine arc by a partnership with the Alta Badia Touristic Union, the Skicarosello and the Dolomites Superski. Without forgetting the 'script' respected by Audi for the other areas, the collaboration between the House and Alta Badia is even more full: from the creation of exclusive events to the presence of a test center to experiment with technologies of traction and guide assistance for the current range, and a (deserving) investment in structures, to develop a better integration between Audi sustainable technologies and
AUDI Q7
AUDI Q7
tecnologie a basso impatto ambientale. Non bastasse, una piccola flotta di Q7 e-tron 3.0 TDI quattro - primo ibrido plug-in al mondo con motore V6 TDI e trazione quattro - sarà a disposizione del pubblico per un’esclusiva driving experience. Davvero consigliabile a chi risiede o passa in Alta Badia perché si tratta di una vettura straordinaria, in grado di conciliare i vantaggi di un propulsore turbodiesel e quelli di un motore elettrico con la sicurezza della trazione integrale quattro. La Q7 e-tron infatti è dotata di un powertrain composto dal 3.0 V6 TDI da 258 Cv e dal motore elettrico da 94 kW integrato nel cambio automatico a otto marce. La potenza totale è di 373 Cv e 700 Nm di cop,pia ed è possibile toccare i 100 km/h da fermo in 6,2 secondi, nonostante il peso superiore rispetto alle altre Q7. Sono tuttavia i dati di consumo e percorrenza a sorprendere: le batterie al litio da 17,3 kWh consentono di percorrere 56 km/h a emissioni zero, mentre il consumo medio omologato è pari a 1,8-1,9 l/100 km in base al tipo di pneumatici utilizzati, con emissioni di CO2 pari a 48-50 g/km. Oltre a tutto il meglio della tecnologia della Casa, c'è una novità assoluta nella produzione di serie il sistema di riscaldamento sfrutta una pompa di calore dedicata, che consente di ottimizzare il consumo di energia. Due le tipologie di cavi in dotazione per la ricarica: sfruttando i sistemi più rapidi da 7,2 kW è possibile fare il “pieno” in due ore e mezza. Un gioiello da 80mila euro circa che esprime al meglio il progetto “emissioni zero, performance quattro”, parte integrante della strategia Audi volta allo sviluppo di alimentazioni alternative e di progetti per la migliore integrazione macchina-ambiente. Mai così importante in montagna e in particolare sulle nostre suggestive Alpi.
territory. The mapping and supply of Audi electric recharge go just in this direction, available to the customers and to all the owners of electric cars present in the area, with stations in the main Audi touch points and at the Alta Badia Union. Providing for these infrastructures, the House of Ingolstadt wants to increase the usage of new technologies at low environmental impact. Moreover a little fleet of Q7 e-tron 3.0 TDI four - first plug-in hybrid in the world, with a V6 TDI engine and four traction - will be available to public for an exclusive driving experience. It is really advisable to who lives in Alta Badia or passes by there, as it is an extraordinary car, which can combine the vantages of a turbo-diesel propeller with the ones of an electric engine with the safety of integral traction four. In fact the Q7 e-tron is provided with a power-train composed of 3.0 V6 TDI, 258 Cv, and of the electric engine 94 kW integrated in the automatic 8 gears. The total power is 373 Cv and 700 Nm of couple, and it is possible to reach the 100 km/h by still in 6,2 seconds, even if it weighs more than the other Q7. Anyway the data of consumption and distance are amazing: the lithium batteries of 17,3 kWh allow to reach 56 km/h with zero emission, while the average type-approved consumption is 1,8-1,9 l/100 km depending on the tyres used, with 48-50 g/km CO2 emissions. Beyond all the best of the House’s technology, as an absolutely new thing, in the current production the heating system taps a dedicated pump of heat, which allows to optimize the consumption of energy. There are two typologies of cables for the recharge: by using the 7,2 kW fastest systems, it is possible to take a full recharge in two hours and a half. A jewel for about 80 thousand euros, which expresses best the project “zero emission, four performance”, integral part of the Audi strategy, aimed to the development of alternative supplies and plans for the best integration car-environment. So important in the mountain and in particular on our suggestive Alps. INSERIRE TESTO AUDI A4 ALLROAD
98
TOYS
DISCOVERING FUTURE NUOVO DESIGN RIVOLUZIONARIO IN CASA LAND ROVER
ATTENZIONE MANIACALE PER LA CAPACITÀ DI TRASPORTO, ECCELLENTE GEOMETRIA OFF-ROAD E AVANZATE TECNOLOGIE, EFFICIENZA SENZA SFORZO E COMPROVATA INTEGRITÀ PROGETTUALE. LA NUOVA DISCOVERY RAPPRESENTA UN ORIENTAMENTO RADICALMENTE NUOVO PER IL PIÙ VERSATILE SUV LAND ROVER a cura di Enrico Cammarota
144
stremamente seducente, la Nuova Discovery si presenta con capacità E ineguagliate e tecnologie progettate per offrire ai clienti Land Rover lo
DISCOVERING FUTURE
stile di vita desiderato. Prefigurata dal Concept Discovery Vision, rappresenta un orientamento radicalmente nuovo per il più versatile SUV Land Rover. Il design rivoluzionario le conferisce un aspetto dinamico, con superfici sofisticate e dettagli curatissimi, in grado di entrare in sintonia con il cliente e che pur rendendo omaggio ai modelli precedenti non ne limitano l’innovazione, reinterpreta tutti i 27 anni della sua tradizione senza tradirne l’autentico DNA. L’abitacolo concede ai clienti di scegliere tra un’ampia gamma di materiali premium, inclusi rivestimenti in lussuosa pelle Windsor e finiture in quercia naturale. Il modello “First Edition”, in tiratura limitata, illustra tutto il meglio della Nuova Discovery. In produzione soltanto 2.400 esemplari, con caratteristiche uniche come la mappa incisa sulle finiture in alluminio delle portiere e della plancia, un’audace gamma colori ed un’ampia gamma di equipaggiamenti di serie. La tecnologia Intelligent Seat Fold, che permette di riconfigurare agevolmente la seconda e la terza fila di sedili, utilizzando i comandi posti nella parte posteriore del veicolo, o tramite il touchscreen centrale, o addirittura a distanza con un’app per smartphone, che fa parte dei servizi InControl Touch Pro. L’accesso allo spazioso abitacolo della Nuova Discovery è reso ancor più facile da un'altra intelligente innovazione Land Rover. La funzione Auto Access Height che riduce l’altezza di marcia del veicolo fino a 40 mm, quando i passeggeri si apprestano a salire o scendere dal veicolo. Un’altra tecnologia pensata per le famiglie attive è il bracciale Activity Key, ideale per chi pratica attività sportive: accostandolo alla D del distintivo Discovery presente sul portellone, il sistema blocca il veicolo e disabilita il normale telecomando che può essere tranquillamente lasciato all’interno. Il cliente potrà correre, nuotare, cavalcare o giocare, senza doversi preoccupare della sicurezza dell’auto.
MANIC CARE FOR TRANSPORT ABILITY, COMBINATION OF EXCELLENT OFFROAD GEOMETRY AND ADVANCED TECHNOLOGIES, EASY EFFICIENCY AND A PROVED PLANNING INTEGRITY. NEW DISCOVERY REPRESENTS A VERY NEW DIRECTION FOR THE MORE VERSATILE LAND ROVER SUV. Extremely attractive, New Discovery shows incomparable performance and technologies planned to offer land Rover customers their desired lifestyle. Prefigured by Concept Discovery Vision, it represents a radically new direction for the more versatile Land Rover SUV. The revolutionary design gives it a dynamic look, with sophisticate surfaces and very refined details, which get in harmony with the client and pay homage to previous models without limiting their innovation, reinterprets all its 27 years of tradition keeping faithful to its authentic DNA. The vehicle allows customers to choose among a large range of premium materials, with covers in precious Windsor leather and finish in natural oak. The “First Edition” model, in limited edition, shows all the best of New Discovery. Just 2.400 models are in production, with unique peculiarities, such as the map carved on the finish in aluminum of the doors and bridge, a daring range of color and mass equipment. The Intelligent Seat Fold technology allows to easily make out the second and third row of seats, by using the controls placed on the back side of the vehicle, or through the central touchscreen, or even from far by an app for smartphone, which is part of the incontrol Touch Pro services. The access to the spacious interior of New Discovery is made even easier by another wise Land Rover innovation. The Auto Access Height function reduces the height of gear up to 40 mm, when passengers want to get in or out of the vehicle. Another technology conceived by active families is the Activity Key bracelet, suitable for who practices sports: close to the D of Discovery emblem, present on the hatch, the system blocks the vehicle and disables the normal controller, which can be left inside. So the customer can run, swim, ride or play, without worrying about the car's safety.
NEW REVOLUTIONARY DESIGN IN LAND ROVER HOUSE
146
EXCLUSIVE DETAILS
EXCLUSIVE DETAILS
COMODITÀ FULL-SIZE nei sedili configurabili tramite smartphone, grazie alla nuova tecnologia Intelligent Seat Fold con controllo a distanza.
FULL-SIZE COMFORT in the seats which can be configured by smartphone,
INTERATTIVITÀ GARANTITA da 9 porte USB, sei prese a 12 Volt e un hotspot Wifi 3G a bordo, al quale si collegano fino a 8 dispositivi.
DIGITAL DISCOVERY offers 9 USB doors, six 12 Volt plugs and a Wifi 3G
L’ARCHITETTURA LEGGERA in alluminio alleggerisce il veicolo di 480 kg, a vantaggio dell’efficienza e delle emissioni che partono da 159 g/km.
THE LIGHT ARCHITECTURE IN ALUMINUM reduces the vehicle's weight of 480 kilos, for a better efficiency and emissions from 159 g/km.
3.500 KG DI CAPACITÀ DI TRAINO e il sistema semiautonomo Advanced Tow Assist che elimina lo stress anche in caso delle manovre più difficili in retromarcia con rimorchio.
3.500 KILOS OF TOWING POWER and the semi-autonomous system called
IL DESIGN conserva gli stilemi della famiglia Discovery, ai quali associa proporzioni ottimizzate e superfici raffinate.
THE DESIGN keeps the stylistic features of Discovery family, associating to them optimized proportions and refined surfaces.
FINO A 2.500 LITRI DI SPAZIO portaoggetti per tutte le necessità.
e ingegnosi vani
2.500 LITERS OF SPACE FOR BAGGAGE and ingenious glove compartments for all the needs.
GLI INTERNI PREMIUM abbinano al design di avanguardia l’alta qualità e la durata dei materiali e spazio per tutta la famiglia.
THE PREMIUM INTERIORS matched to the avant-garde design of high quality and the endurance of material and space for all the family.
PER I BAGAGLI
through the new Intelligent Seat Fold technology with distant control. hotspot aboard, connected to about
Advanced Tow Assist, which reduces distress even in case of harder reverse motions in tow.
(Ha collaborato Marco Torcasio)
Galleria Vittorio Emanuele, Milano
ART
STENDHAL SYNDROME I LINGUAGGI VISIVI DI UNA METROPOLI CHE BRILLA
IN UN CONTESTO URBANO CARATTERIZZATO DALLA PRESENZA SEMPRE PIÙ PERVASIVA D’INCURSIONI ESTETICHE, MILANO SI PROIETTA VERSO IL NUOVO ANNO CON DUE ESPOSIZIONI VISIONARIE E L’APERTURA DI UN OSSERVATORIO D’ECCEZIONE. IN UNA CELEBRAZIONE ICONOGRAFICA E MATERICA DEL SENTIMENTO ARTISTICO COLLETTIVO di Marco Torcasio
TRIBUTO CONTEMPORANEO Un omaggio al tema del collezionismo privato alla Galleria d’Arte Moderna di Milano: in dialogo capolavori del Museo e opere di due prestigiose raccolte italiane, la Collezione Panza e la Collezione Berlingieri. Richiamando la celebre pellicola di Hitchcock, da cui prende il titolo, La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private riunisce episodi apparentemente frammentati in un unico grande racconto, definito e circoscritto dalla selezione curatoriale, che delimita il “campo visivo” del visitatore come la finestra del film delimita quello del protagonista, il quale costruisce la sua personale storia osservando i vicini di casa. Sui tre piani della GAM trovano spazio accostamenti inediti tra il patrimonio artistico del Museo, che include alcuni dei maggiori protagonisti dell’Ottocento e del Novecento, e opere di artisti contemporanei da Christo, Dan Flavin, Joseph Kosuth, Richard Long, Julia Mangold, Cady Noland, Giulio Paolini, Richard Serra, Rudolf Stingel a Giovanni Fattori, Francesco Hayez, Edouard Manet, Giorgio Morandi, per citarne alcuni.
Procedendo per inquadrature, il percorso espositivo si articola con incursioni diffuse, come in una sottile “caccia all’opera”, che invita il visitatore a una rilettura “ad episodi" delle raccolte del Museo e delle opere delle collezioni private. All’interno del viaggio, costruito come una sorta di “carrellata cinematografica” attraverso gli ambienti del Museo, si alternano momenti nei quali le inquadrature si susseguono a ritmo serrato, ad altri in cui diventano più rarefatte. Ad aprire l’esposizione, all’ingresso della GAM al pian terreno, Wrapped Carriage, la carrozza realizzata appositamente per i collezionisti da Christo nel 1971. Sulla facciata esterna e nel cortile della Villa, l’artista americano Arthur Duff realizza per questa occasione un’installazione laser site specific evocativa. LA FINESTRA SUL CORTILE. SCORCI DI COLLEZIONI PRIVATE Fino al 26 febbraio 2017 GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano - Via Palestro 16, Milano
GIVE ME YESTERDAY MILANO Fondazione Prada apre Osservatorio, un nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi, in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Sarà un luogo di esplorazione e indagine delle tendenze e delle espressioni della fotografia contemporanea, della costante evoluzione del medium e delle sue connessioni con altre discipline e realtà creative. In un momento storico in cui la fotografia è parte integrante del globale flusso di comunicazione digitale, Fondazione Prada, attraverso le attività di Osservatorio, si interroga su quali siano le implicazioni culturali e sociali della produzione fotografica attuale e della sua ricezione. Si estende così il repertorio di modalità e strumenti con i quali la Fondazione interpreta e si relaziona con il presente. Ospitato al quinto e sesto piano di uno degli edifici centrali, Osservatorio si trova al di sopra dell’ottagono,
al livello della cupola in vetro e ferro che copre la Galleria realizzata da Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1867. Gli ambienti, ricostruiti nel secondo dopoguerra a seguito dei bombardamenti che hanno colpito il centro di Milano nel 1943, sono stati sottoposti a un restauro che ha reso disponibile una superficie espositiva di 800 mq sviluppata su due livelli. La programmazione si apre con la mostra “Give Me Yesterday”, a cura di Francesco Zanot, dal 21 dicembre 2016 al 12 marzo 2017. In un percorso che comprende i lavori di 14 autori italiani e internazionali (tra cui Melanie Bonajo, Kenta Cobayashi, Lebohang Kganye, Vendula Knopova, Leigh Ledare, Wen Ling, Greg Reynolds, Antonio Rovaldi, Maurice van Es), il progetto esplora l’uso della fotografia come diario personale in un arco di tempo che va dall’inizio degli anni Duemila a oggi.
Ryan McGinley - Dakota (Hair), 2004 C-print ©Ryan McGinley, Courtesy Team Gallery
Kenta Cobayashi - Orange Blind, #smudge, 2016 Inkjet print ©Kenta Cobayashi courtesy G/P gallery
MONDO POMODORO Milano festeggia i 90 anni di Arnaldo Pomodoro con una grande antologica allestita in più sedi e un percorso che abbraccia l’intera città. Il percorso prende avvio dai bassorilievi degli anni Cinquanta in piombo e il cuore dell’iniziativa è la mostra nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, he accoglie una trentina di sculture realizzate dal 1955 ad oggi e scelte dall’artista stesso, per rappresentare le tappe fondamentali della sua ricerca e del suo lavoro di oltre sessant’anni. In Piazzetta Reale sarà esposto, per la prima volta nella sua totalità, il complesso scultoreo The Pietrarubbia Group. Alla Triennale di Milano e alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di via Vigevano a Milano saranno presentati quattro progetti “visionari” che, nel loro insieme, mostrano il dialogo tra l’opera scultorea, l’architettura e lo spazio circostante. Il Museo Poldi Pezzoli darà conto, nella Sala del Collezionista, della passione per il teatro di Arnaldo Pomodoro attraverso sedici teatrini che raccontano il suo lavoro per il palcoscenico svolto tra il 1982 e il 2009 nei diversi campi drammaturgici, dalla tragedia all’opera lirica, dal teatro contemporaneo alla musica. ARNALDO POMODORO Fino al 5 febbraio 2017 Milano, Palazzo Reale e sedi varie Foto Jerry L. Thompson
149
ART
DE CARLO
REGISTA DELL’INCONTRO TRA ANTICO E CONTEMPORANEO A PALAZZO BELGIOIOSO
MASSIMO DE CARLO S’INSEDIA DEFINITIVAMENTE NEI SALONI DI PALAZZO BELGIOIOSO, A QUALCHE DECINA DI METRI DA PIAZZA ALLA SCALA. AZIONE O AMBIZIONE? DI CERTO L’ARTE CONTEMPORANEA NECESSITA DI UNA GRANDE ASPIRAZIONE, DI RITROVARE IL SUO CUORE PULSANTE NELLA MILANO DELLA CULTURA di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci
na biblioteca del palazzo, affacciata all’interno del secondo cortile U dell’edificio, una sala imponente, dai muri spessi, dominata da due
grandi lampadari, tra stucchi e decorazioni d’epoca; al piano nobile, in parte adibito oggi ad uffici, si apre una serie di sale riccamente decorate da Giacomo Albertolli e dagli affreschi di Martin Knoller, mentre nel fondo del cortile d’onore, sull’asse dell’androne, si passa ad un piccolo giardino: questo è il magico Palazzo Belgioioso. Nel portico verso Piazza Belgioioso, sulla testata a sinistra dell’ingresso, si erge una scala secondaria continuata fino al secondo piano con un parapetto di ferro lavorato in uno stile di transizione, fra il barocco e il neoclassico. Massimo De Carlo, una delle figure indiscutibilmente più carismatiche del mondo dell’arte, diviso fra Londra (dove ha un’altra galleria), Milano, Hong Kong, Pechino, Shanghai e spesso Beirut, ha innalzato da ormai più decenni la sua fervente e lussuosa bandiera nell’arte. Quale migliore occasione, per rimarcare il suo indiscusso primato (nel 2015 è stata la prima galleria italiana per fatturato), se non quella di aprire una nuova sede, presso il prestigioso Palazzo Belgioioso? L’opening act si è avuto con la mostra di Rudolf Stingel, inaugurata lo scorso aprile, azzerando la contraddizione in termini di contrapposizione tra
150
antico e contemporaneo: le finestre larghe e antiche, così come le volte a botte e i decori degli ambienti, provocavano un effetto visivo netto ma che al contempo dialogava senza fatica con le campiture di colore, di “dolore” rosso purpureo, eleganza sacrale di Stingel. A succedergli è ora Urs Fischer, con il suo Battito di ciglia, primo artista a esporre in contemporanea al Palazzo e presso la più scarna sede a Lambrate: i suoi enormi ma al contempo realistici bulbi oculari, esposti in Belgioioso con un’attitudine decisamente site-specific, ci rimandano a quel senso di smarrimento e vuoto tipico della fine di uno spettacolo, come se l’allure da cartoon s’incontrasse per un attimo con lo psicodramma esistenziale. La sede non manca di funzionalità: sono state infatti adibite stanze più piccole, ma non meno decorate, a possibili focus project, oppure, seppur in minima parte, al suo efficiente staff. Il reale distacco si ha con la sede di via Ventura, ben più scarna e contemporanea, ma non meno dotata di uno spazio potente e incisivo; con Palazzo Belgioioso i collezionisti potranno vivere una nuova esperienza di contemporaneità rivisitata. ll gallerista si spinge nel cuore della città, ben consapevole del fatto che, ancora una volta, Milano si appresta ad essere la grande capitale italiana dell’arte.
Urs Fischer Battito di Ciglia - Installation views Massimo De Carlo, Milano-Belgioioso. Photo by Roberto Marossi Courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong
Urs Fischer Battito di Ciglia - Installation views Massimo De Carlo, Milano-Ventura. Photo by Roberto Marossi Courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong
151
INTERVIEW
UNIVERSO IN MOVIMENTO LA VISIONE DEL TEMPO DI PISA OROLOGERIA
DA 75 ANNI È “L’ORGANO REGOLATORE” DI UNA CITTÀ FRENETICA COME MILANO, IN CUI FERMARSI È DA SEMPRE CONSIDERATO UN LUSSO. PISA OROLOGERIA, CONSAPEVOLE DELL’IMPORTANZA DELLA TRADIZIONE SEPPUR APERTA ALL’INNOVAZIONE, È SPINTA DALL’INESAURIBILE “CARICA” DEL SUO DIR. GEN., CHIARA PISA di Diego Tamone
U
N ANNO FA INAUGURAVATE IL NUOVO FLAGSHIP STORE DI VIA VERRI 7. COM'È NATA L'IDEA ALLA BASE DI UN CONCETTO COSÌ INNOVATIVO E QUALE LA SPINTA CHE HA PORTATO ALLA SUA APERTURA? Io ho sempre avuto l'immagine di una Pisa Orologeria in movimento, mai ferma. E questo ulteriore ingrandimento rientra proprio nell'ottica di una continua evoluzione. Spesso poi le opportunità partono da un'occasione, in questo caso da una disponibilità degli spazi. Il precedente multibrand era già di grandi dimensioni ma non permetteva a noi e alle case orologiere di esprimere grosse personalizzazioni. Con questo nuovo progetto abbiamo voluto mantenere la nostra identità, per esempio con aree personalizzate integrate architettonicamente, dando però spazio ai marchi anche attraverso contenuti multimediali. Perché anche loro si stanno evolvendo molto sul fronte della comunicazione. COM'È NATA L'IDEA DI DARE NOMI E FUNZIONALITÀ BEN DEFINITE AGLI SPAZI? CI PUÒ FARE DA GUIDA IN UNA SORTA DI VISITA VIRTUALE DESCRIVENDOCI GLI AMBIENTI CON I LORO NOMI E LE LORO FUNZIONI D'USO? Tutto ruota intorno al tema dell'universo Pisa Orologeria ed è stato pensato con il progettista e art director Antonio Vittorio Carena. A partire dalla Galleria Lunaria, con le fasi di luna riprodotte sul pavimento e le lampade che ricordano la corona di un orologio, ricavata arretrando la facciata e pensata per permettere al cliente di guardare con calma le vetrine prima di decidere se entrare o meno. Una volta all'interno si viene accolti dal Quadrante, uno spazio circolare completato ai lati da due ali con i banconi, una caratteristica dei nostri negozi che hanno sempre avuto il banco per la vendita in piedi per andare incontro a una Milano frenetica e sempre di corsa. Sul fondo, il Satellite, prima delle due aree exhibition in cui ruotano i marchi con esposizioni temporanee. Al primo piano, in uno spazio aperto ma dotato della giusta discrezione, abbiamo ricreato dei salotti per la vendita e la Divino Room, area dedicata ai marchi indipendenti e a quei clienti che desiderano una privacy totale. Al secondo piano c'è infine l'Osservatorio, seconda area dedicata alle esposizioni e il Laboratorio che torna ad essere aperto al pubblico proprio come un tempo. Un “place to go” voluto per mostrare qualcosa di diverso, per far vivere l'area accogliendo anche chi non deve necessariamente acquistare. QUESTO È IL PROGETTO CONCRETO, CHE HA PRESO FORMA. QUALI INVECE QUELLI FUTURI CHE LE PIACEREBBE VEDERE REALIZZATI? Rimanendo con i piedi per terra adesso dobbiamo consolidare le nostre realtà su Milano, senza dimenticare che in primavera apriremo ufficialmente la boutique Patek Philippe negli spazi, sempre in via Verri, che ospitavano il multibrand prima dello spostamento nella sua location attuale. Il nostro obiettivo è quindi quello di portare tutto a regime su Milano prima di iniziare qualsiasi altro progetto. In futuro mi piacerebbe invece replicare il format del flagship store all'estero per portare il nome di Pisa Orologeria nel mondo come sinonimo di “universo del tempo” perché sono sicura che ne abbiamo le potenzialità. COME PISA OROLOGERIA SIETE LEGATI A MILANO DA 75 ANNI. MA COM'È IL SUO RAPPORTO CON LA CITTÀ? Tempo fa la trovavo una città non troppo vivibile, con pochi spazi verdi e luoghi di aggregazione. In questi ultimi tempi, soprattutto dopo Expo, mi sto accorgendo invece di come Milano stia mutando pelle, stia diventando sempre più internazionale, stia cambiando conformazione. Vedi nascere un mini skyline, nuove zone. E questo mi dà motivazione e mi fa pensare che i risultati eccezionali registrati proprio durante Expo possano essere ripetuti, che ci possa essere una crescita che ci riporti a quei livelli. E poi basta vedere la percezione positiva della città che hanno i turisti. Il bello della vendita di adesso è che ogni giorno puoi confrontarti con il mondo, incontrare persone di culture e nazionalità diverse e percepire la loro visione di Milano. 152
UNIVERSE IN MOVEMENT THE VISION OF TIME BY PISA WATCHMAKING FOR 75 YEARS IT HAS BEEN THE “ REGULATING ORGAN” OF A FRENETIC CITY SUCH AS MILAN, WHERE TO STOP HAS ALWAYS BEEN CONSIDERED A LUXURY. AWARE OF THE IMPORTANCE OF TRADITION'S VALUES, BUT ANYWAY OPEN TO INNOVATION. AND, WHY NOT, TO WORLD. MOVED BY THE INEXHAUSTIBLE “RESERVE CHARGE” OF ITS GENERAL DIRECTOR, CHIARA PISA LAST YEAR YOU OPENED THE NEW FLAGSHIP STORE OF VIA VERRI 7. HOW DID YOU HAVE THE IDEA ON THE BASE OF SUCH AN INNOVATIVE CONCEPT AND WHAT BROUGHT TO ITS OPENING?
I have always had the image of a Pisa Watchmaking in movement, never still. And this further enhancement is just in the viewpoint of a continuous evolution. Often chances start from an occasion, in this case from the availability of space. The previous multibrand was of big dimension, but it did not allowed us and the watch houses to express great personalization. With this new project we wanted to keep our identity, for example with personalized areas, architecturally integrated, giving so space to brands, even through multimedia contents. As they are developing much in communication. HOW DID YOU HAVE THE IDEA OF GIVING DEFINED NAMES AND FUNCTIONS TO SPACE? CAN YOU GIVE US A GUIDE IN A SORT OF VIRTUAL VISIT, BY DESCRIBING US THE ENVIRONMENTS WITH THEIR NAMES AND FUNCTIONS OF USAGE? All turns around the theme of Pisa Watchmaking universe and was conceived with the designer and art director Antonio Vittorio Carena. From the Galleria Lunaria, with moon phases reproduced on the floor and the lamps recalling the crown of a watch, made by moving back the face and conceived to allow client to watch windows before deciding if to enter or not. Inside we are welcomed by the Quadrante, a circular space completed on the sides by two wings with counters, a peculiarity of our stores, which have always had the counter for sale by standing up, to support a frenetic and always rushing Milan. On the back, the Satellite, before the two exhibition areas for the brands with temporary exhibitions. On the first floor, in an open space, provided with the right discretion, we recreated salons for the sale and the Divino Room, area dedicated to independent brands and to clients who desire a total privacy. On the second floor in the end there is the Osservatorio, second area dedicated to exhibitions and the Laboratorio which is open again to public just like once. A “place to go” wanted to show something different, to make the area live, welcoming also who does not need to buy.
THIS IS THE CONCRETE PLAN WHICH WAS REALIZED. WHAT ABOUT THE FUTURE ONES YOU WOULD LIKE TO SEE REALIZED INSTEAD? By keeping practical we must strengthen our realities in Milan now, without forgetting that in spring we are officially opening the Patek Philippe boutique in the spaces, always in via Verri, which gave hospitality to the multibrand before it moved to its present location. So our aim is to bring everything to Milan before starting any other plan. In the future I would like to repeat the format of flagship store abroad, to take the name of Pisa Watchmaking through the world as synonymous of “universe of time”, as I am sure we have the power to do it. AS PISA WATCHMAKING YOU HAVE BEEN TIED TO MILAN FOR 75 YEARS. BUT HOW IS YOUR RELATIONSHIP WITH THE CITY? Once I saw it as a tough city, with few green areas and aggregation places. In these late times, most of all after Expo, I am realizing instead how Milan is changing skin, becoming more and more international, changing conformation. You can see a mini skyline,
INTANTO SIAMO ORMAI PROSSIMI AL NATALE. QUALI LE TENDENZE IN CORSO NEL SUO SETTORE? Il cliente si sta orientando verso un prodotto di fascia media, senza eccessi. Vendere grandi complicazioni in questo momento è più difficile perché sembra che si stia andando verso un contenimento della spesa, e anche perché alcuni marchi sono diventati difficilmente abbordabili, specie dagli italiani. Non a caso il materiale più richiesto è l'acciaio, metallo approcciato sicuramente anche in un'ottica di contenimento dei costi. Poi subentrano i gusti. Le donne italiane per esempio cercano qualcosa di understated. Sì a discreti diamanti agli indici, no a incastonature sulla ghiera, sul bracciale o soluzioni full pavé. Sempre la donna, poi, chiede orologi di grandi dimensioni, quasi maschili. COM'È OGGI LA CLIENTELA FEMMINILE CHE SI APPROCCIA ALL'ACQUISTO DI UN SEGNATEMPO? Il cliché dell'orologio femminile acquistato dall'uomo come regalo sta sparendo. Oggi sempre più donne amano scegliere e comprare autonomamente il proprio modello. In più da parte loro c'è anche una maggiore conoscenza del prodotto che si tramuta in un crescente apprezzamento dell'orologeria meccanica a discapito del quarzo. QUALI INVECE I SUOI GUSTI PERSONALI IN FATTO DI OROLOGERIA? Mi piace indossare orologi di grande diametro e con il bracciale. Personalmente apprezzo poi moltissimo l'abbinamento dell'acciaio con l'oro giallo che trovo molto elegante e che mi permette di abbinare la gioielleria sia gialla e sia bianca con grande facilità. CHIARA PISA PER UN GIORNO LIBERA DAGLI IMPEGNI DI LAVORO E SENZA VINCOLI DI ORARIO. COM'È LA SUA GIORNATA IDEALE E QUALI I “PLACE TO GO” DI MILANO IN CUI POSSIAMO TROVARLA? Amo fare la colazione a casa anche se sono contenta che in Montenapoleone oltre a Cova sia arrivato anche Marchesi perché contribuisce a far vivere maggiormente la via. Il mio negozio di riferimento per lo shopping è Sandro in via Manzoni angolo via Bigli, un marchio francese che adoro e che fa abbigliamento per tutti i giorni. Poi il pranzo, al Bacaro del Sambuco, sempre in Montenapoleone. Un ambiente eccezionale, una famiglia stupenda, e soprattutto un'ottima cucina. Nel pomeriggio invece un po' di sport. Pratico pugilato, non professionale ma a livello di training, mi aiuta a scaricare la tensione. Per un aperitivo vado spesso al bar del Park Hyatt o a quello del Me in Piazza della Repubblica che ha una terrazza molto bella. Mi piace molto frequentare gli alberghi, mi consente di trascorrere un po' di tempo in un ambiente più internazionale. A cena sceglierei sempre la Langosteria, in tutte le sue forme, anche se quella che preferisco è quella storica in via Savona. Ma adoro anche la cucina etnica e i giapponesi. Per terminare la giornata infine, dato che mi piace tantissimo andare a ballare, il Plastic rimane un must. QUALI INVECE LE METE DI VACANZA IMPRESCINDIBILI? Mi sento giramondo e quindi amo cambiare sempre. Fatta eccezione per la casa di montagna che abbiamo in Engadina, luogo in cui torno molto volentieri perché mi consente di staccare e di rilassarmi, soprattutto d'estate quando non c'è molta gente. È il mio rifugio, il mio ossigeno.
154
new areas. And this gives me the motivation and makes me think that the exceptional results had during Expo could be repeated, that a development can take us to those levels again. And then we can realize that tourists have a positive perception of the city. The beauty of the sale now is that every day you can face the world, meet people of different culture and nationality, and perceive their vision of Milan. WE ARE NOW CLOSE TO CHRISTMAS. WHICH ARE THE TRENDS IN YOUR FIELD? Client tends to choose a middle class product, with no excess. To sale complicated items at the moment is more difficult, as we are going to limit shops and some brands became hardly accessible, especially for the Italians. In fact the most required material is steel, a metal chosen also in a view of low cost. Then there are tastes. Italian women for example look for something understated. Yes to discrete diamonds, no to settings on the metal ring, on the bracelet or full pavé solutions. Always woman then asks for watches of big dimensions, just like the man ones. HOW ARE TODAY FEMALE CLIENTS WHO WANT TO ACQUIRE A TIMER? The cliché of female watch acquired by the man as gift is disappearing. Today more and more women love to choose and buy themselves their own model. Moreover they have a major knowledge of the product, which becomes a growing appreciation for mechanical watchmaking rather than quartz. WHICH ARE INSTEAD YOUR PERSONAL TASTES IN WATCHMAKING? I like to wear watches with large diameter and bracelet. In my opinion I appreciate very much the matching of steel with yellow gold, which I find very elegant and allows me to easily mix golden and white jewelry. CHIARA PISA FOR A DAY IS FREE FROM WORK AND WITH NO CARE FOR TIME. HOW IS YOUR IDEAL DAY AND WHICH ARE THE “PLACES TO GO” OF MILAN WHERE WE CAN FIND YOU? I love to have breakfast at home, even if I am happy that in Monte Napoleone and in Cova we can find Marchesi now, as it makes the street more lively. My referral store for shopping is Sandro in via Manzoni, at the corner of via Bigli, a French brand I love, with clothes for everyday. Then the lunch, at the Bacaro of Sambuco, always in Monte Napoleone. An exceptional environment, a wonderful family and most of all a great cooking. In the afternoon a bit of sport instead. I practice boxing, not the professional level but the training one, it helps me to remove tension. For a cocktail I often go to the bar of the Park Hyatt or to the one of Me in Piazza della Repubblica, which has an amazing terrace. I like very much going to hotels, it allows me to spend some time in a more international environment. At dinner I would choose always the Langosteria, in all its forms, even if I prefer the historical one in via Savona. But I adore also the ethnic cooking and the Japanese. To conclude the day, as I love dancing, the Plastic is still a must. WHICH ARE INSTEAD YOUR DESTINATIONS OF HOLIDAY? I love going around the world and so always changing. Except for the mountain house we have in Engadina, place where I love to come back, as it allows me to stop and relax, mostly in summer when it is less crowded. It's my refuge, my oxygen.
!$"$!#"
//5*)4+2504)0(4-25'45,1/3504.3+1-2#)1%40$35 4.50(4545%4/+5'4&3.-1.25(.!3,*3)43."153,0/(,4&1 !3--3-3&4502+2'4 51//25,*3--102/25045*3.,41+25.24"
www.moviemedia.it
BULGARI Via Montenapoleone, 2 ph. +39 02 777001
BOTTEGA VENETA
GUCCI
Via Montenapoleone, 5 ph. +39 02 76024495
Via Brera, 21 ph. +39 02 720 2921
CHOPARD
BYBLOS
LOUIS VUITTON
Via della Spiga, 14 ph. +39 02 7639 4950
Via della Spiga, 33 ph. +39 02 798358
Via Montenapoleone 2 ph. +39 02 777 1711
CARTIER
DE SCAL MILANO
LEICA STORE
Via Montenapoleone 16 A ph. +39 02 3030 4261
Via Petrarca, 18 ph. +39 02 48000977
Via Mengoni 4 ang. Piazza Duomo
ROLEX BOUTIQUE DI PISA OROLOGERIA
EXCELSIOR
LOEWE
Galleria del Corso 4 ph. +39 02 76307301
Via Montenapoleone 26
Via Montenapoleone 24 ph. +39 02 76317726
PISA OROLOGERIA
ERMENEGILDO ZEGNA
LA RINASCENTE DUOMO
Via Pietro Verri 7 ph. +39 02 762081
Via Montenapoleone 27 ph. +39 02 7600 6437
Piazza Duomo ph. +39 02 88521
AUDEMARS PIGUET
FENDI
PRADA UOMO
via Montenapoleone 17 ph. +39 02 7231 8600
Via Montenapoleone 3 ph. +39 02 76021617
Via Montenapoleone 6 ph. +39 02 76020273
ACQUA DI PARMA
GIORGIO ARMANI
ROGER VIVIER
Via Gesù, 1 ph. +39 02 7602 3307
Via Alessandro Manzoni, 31 ph. +39 02 7231 8600
Via Sant’Andrea, 17 ph. +39 02 76025614
BOGLIOLI
FERRAGAMO
Via San Pietro 17
Woman: Via Montenapoleone 3 ph. +39 02 76000054
VERSACE BOUTIQUE Via Montenapoleone, 11 ph. +39 02 76008528
Man: Via Montenapoleone 20/4 ph. +39 02 76006660
P O S H UNIQUE MILANO /BOUTIQUE
BOUTIQUE MILANO
EXHIBITION
FASHION IN FLORENCE
IN MOSTRA LE FOTO DELL’ARCHIVIO LOCCHI AD APRIRE LA PROSSIMA EDIZIONE DI PITTI IMMAGINE UOMO SARÀ UN EVENTO CHE ATTRAVERSO GLI SCATTI DI UNO DEI PIÙ IMPORTANTI ARCHIVI STORICI RIPERCORRERÀ LE TAPPE DELLA MODA A FIRENZE. APPUNTAMENTO A PALAZZO PITTI IL 9 GENNAIO di Alessia Ferri
I
mmagini in bianco e nero di una Firenze lontana nel tempo ma ancora viva nell’eccellenza di una sartorialità impeccabile. Laboratori creativi e culturali ineguagliabili che hanno dato origine ad alcuni tra i più grandi brand di moda internazionale e alla nascita di quella tradizione fiorentina tutt’ora fiore all’occhiello del made in Italy. Ad omaggiarla la mostra fotografica “Fashion in Florence through the lens of Archivio Foto Locchi”, inserita all’interno del 91° Pitti Immagine Uomo, che verrà inaugurata in occasione dell’apertura ufficiale del salone dell’abbigliamento maschile. Il progetto nasce dall’incontro tra uno degli archivi fotografici più blasonati della città alla sua prima mostra monografica, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il Centro di Firenze per la Moda Italiana e il Gruppo Editoriale, uniti dalla voglia di valorizzare e rendere pubblico l’importante patrimonio culturale, omaggiando il legame indissolubile tra la città toscana e la propria vocazione fashion. Oltre un centinaio i rarissimi scatti che ripercorrono le decadi più significative del Novecento, dagli anni Trenta ai Settanta, narrati attraverso l’obiettivo dei fotografi della ‘bottega’. Il percorso espositivo esordisce
©Archivio Foto Locchi
158
proprio svelando le botteghe sartoriali, giacimenti di piccole imprese di alto artigianato costituitesi nel Medioevo, arricchitesi nel corso del tempo e che durante il secolo scorso hanno favorito la nascita di celebrate Maison che da allora innalzano il blasone della moda italiana nel mondo. Nei ritratti fotografici anche le sfilate e la loro naturale evoluzione, dai primi eventi dopo la Seconda guerra mondiale fino ai leggendari defilè nella Sala Bianca, momenti distanti ma accumunati da un fervore creativo unico, responsabile della nascita dell’attuale sistema moda. Emozioni che si susseguono ogni volta che lo sguardo si posa su un nuovo fermo immagine, sempre più sorprendente rispetto a quello appena osservato. Impossibile non notare tra essi i volti della famiglia Gucci, di Salvatore Ferragamo, Emilio Pucci e Stefano Ricci, quello del pioniere delle sfilate a Firenze, Giovan Battista Giorgini e dei couturier che lo hanno sostenuto come Emilio Schuberth, Roberto Capucci, Jole Veneziani e le indimenticabili Sorelle Fontana. Un mondo da scoprire e riscoprire, ricco di charme ed eterea eleganza. La mostra sarà aperta al pubblico fino ad aprile 2017.
©Archivio Foto Locchi
159
POSH UNIQUE DISTRIBUTION POSH È DISTRIBUITO OLTRE CHE IN EDICOLA ANCHE: IN LIBRERIA, NEGLI HOTEL E RESORT, NELLE SPA, NEI POLO CLUBS, NEI GOLF CLUBS, NEGLI YACHTS CLUBS PIÙ ESCLUSIVI. INOLTRE 3000 TOP PERSONALITIES RICEVONO LA NOSTRA RIVISTA IN UN PREZIOSO COFANETTO. DI SEGUITO UNA SELEZIONE DEGLI HOTEL E DELLE SPA NOSTRI PARTNER.
CASTELLO DEL NERO
BYBLOS ART HOTEL
PARK HYATT MILAN
Via Spicciano, 7 Tavarnelle (Firenze) Tel. +39 055 806470 www.castellodelnero.com
Via Cedrare, 78 Corrubbio di San Pietro in Cariano (VR) Tel. 0456 -8555555 www.byblosarthotel.it
Via Tommaso Grossi 1 - Milano Tel. +39 02 88211234 milan.park.hyatt.com
CENTURION PALACE
BYRON
Dorsoduro, 173 Venezia Tel. +39 041 4281 www.centurionpalacevenezia.com
Viale E. Morin, 46 Forte dei Marmi Tel. +39 0584 787052 www.hotelbyron.net
ARGENTARIO RESORT
GOLF&SPA
Via Acquedotto Leopoldino Porto Ercole (GR) Tel. +39 0564 810292 argentariogolfresortspa.it AUGUSTUS HOTEL&RESORT
Viale Morin, 169 Forte dei Marmi Tel. +39 0584 787200 www.augustus-hotel.it
BORGO EGNAZIA
Savelletri di Fasano Fasano Brindisi Tel. +39 080 225 5000 borgoegnazia.com
BRUFANI PALACE HOTEL
Piazza Italia, 12 06100 Perugia Tel. 0755-732541 www.brufanipalace.it
BULGARI HOTEL
Via F.lli Gabba, 7 Milano Tel. 02-8058051 www.bulgarihotels.it
EIGHT HOTEL PARAGGI
Via Paraggi a Mare, 8 S. Margherita Ligure (Ge) Tel. 0185 289961 paraggi.eighthotels.it
EIGHT HOTELS PORTOFINO
Via del Fondaco, 11 Portofino (Ge) 0185 26991 portofino.eighthotels.it
ARMANI HOTEL MILANO
BOSCOLO DEI DOGI
FOUR SEASONS MILANO
Via Manzoni, 31 Milano Tel. +39 02 8883 8888 www.armanihotels.com
Fon. Madonna Dell'Orto 3500 Venezia Tel. 00 800 267 265 65 www.boscolohotels.com
Via Gesù, 6-8 Milano Tel. +39 02 77088 fourseasons.com/it/milan/
GOLDEN PALACE HOTEL
HOTEL ST. REGIS
RELAIS VILLA MATILDE
Via dell'Arcivescovado, 18 Torino Tel. +39 011 551 2111 www.allegroitalia.it
Via V. E. Orlando, 3 Roma Tel. 06-47091 www.stregisgrand.hotelinroma.com
Viale Marconi, 29 Romano Canavese (TO) Tel. 0125-639290 www.relaisvillamatilde.com
GRAND HOTEL CONTINENTAL
HOTEL THE GRAY
SAN DOMENICO PALACE
Via San Raffaele, 6 Milano Tel. 02-7208 www.hotelthegray.com
Piazza San Domenico, 5 Taormina (CT) Tel. 0942-613111 www.thi.it
IL SALVIATINO
SAN PIETRO ALL’ORTO
Via Banchi Di Sopra, 85 Siena Tel. +39 0577 56011
www.grandhotelcontinentalsiena.com
GRAND HOTEL ET DE MILAN
Via Manzoni, 29 Milano Tel. 02-723141 www.grandhoteletdemilan.it
Via San Pietro All'Orto, 6 Milano Tel. +39 02 781147
Vía del Salviatino, 21 Fiesole - Firenze Tel. +39 055 9041111 salviatino.com
www.allegroitalia.it
THE WESTIN PALACE
GRAND HOTEL PARKER’S
Corso Vittorio Emanuele, 135 Napoli Tel. +39 081 761 2474 grandhotelparkers.it
Piazza della Repubblica, 20 Tel. +39 02-63361 www.starwoodhotels.com www.westinpalacemilan.it
GRAND HOTEL QVISISANA
HOTEL HERMITAGE
Via Camerelle, 2 Capri Tel. 081 8370788 www.quisisana.it
Via Piolet, 1 - Cervinia Valle d’Aosta Tel. +39 0166 948998 hotelhermitage.com
TENUTA MORENO
-
L’ANDANA
GRAND HOTEL VILLA MEDICI Via il Prato, 42 Firenze Tel. 055-2381331
www.villamedicihotel.it
Tenuta La Badiola Castiglione della Pescaia (GR) Tel. 0564-944321 www.andana.it
ROME CAVALIERI
MEZZATORRE RESORT&SPA
Via Alberto Cadlolo, 101 - Roma Tel. +39 06 35091 romecavalieri.it
Via Mezzatorre, 23 Forio d’Ischia Tel. +39 081 986111 www.mezzatorre.it
HOTEL HELVETIA
& BRISTOL
Via dei Pescioni, 2 Firenze Tel. +39 055 26651
www.royaldemeure.com
HOTEL MILANO SCALA Via dell'Orso, 7 Milano Tel. +39 02 870961
www.hotelmilanoscala.it
HOTEL PALACE MARIA LUIGIA
PALAZZO MANFREDI
Via Labicana, 125 Roma Tel. +39 06 7759 1380 palazzomanfredi.com
PALAZZO SANT’ANGELO
San Marco 3478/b - 3488 Venezia (VE) Tel. 0412-411452 www.palazzosantangelo.it PRINCIPE
Contrada Moreno Mesagne Brindisi Tel. +39 0831 774960 www.tenutamoreno.it
GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA Piazza Tasso 34, 80067 Sorrento www.exvitt.it/index-IT.html VERDURA GOLF&SPA RESORT
Contrada Verdura Sciacca Strada Statale 115, Km 131 - Sciacca Tel. +39 0925 998001 verduraresort.com roccofortecollection.com VILLA DIANELLA
Vinci - Firenze Tel +39 0571 508166 villadianella.it/it/
VILLA LA LIMONAIA
149, Strada Provinciale 49-II Acireale (CA) Tel. 095-7652515 www.villalalimonaia.it VILLA MARINA
Via Prov. Marina Grande, 191 Capri Tel. +39 081 8376630 www.villamarinacapri.com
Viale Ammiraglio Morin, 67 Forte dei Marmi Tel. +39 0584 783636 www.principefortedeimarmi.it
VILLA LA MASSA
Viale Mentana, 140 Parma tel. 0521-281032
HOTEL SAN PIETRO
PRINCIPE DI SAVOIA
WESTIN EXCELSIOR
Via Laurito, 2 Positano (SA) Tel. 089-812080
Piazza della Repubblica, 17 Milano Tel. +39 02 62 301 www.dorchestercollection.com
Via Vittorio Veneto, 125 Roma Tel. 06-47081 www.excelsior.hotelinroma.com
www.palacemarialuigia.it
www.ilsanpietro.it
Via della Massa 24, Candeli Firenze Tel. +39 055.626.11 villalamassa.com
FOOD&HOSPITALITY MILANO
ARMANI HOTEL MILANO
ALICE
IL LUOGO DI AIMO E NADIA
Via Manzoni, 31 ph. +39 02 8883 8888 www.armanihotels.com
Piazza 25 Aprile, 10 ph. +39 02 4949 7340 www.aliceristorante.it
Via Privata Raimondo Montecuccoli, 6 ph. +39 02 416886 www.aimoenadia.com
BULGARI HOTEL
AL PONT DE FER
IL MARCHESINO
Via F.lli Gabba, 7 ph. +39 02 8058051 www.bulgarihotels.it
Ripa di Porta Ticinese, 55 ph. +39 02 8940 6277 www.pontdeferr.it
Via Filodrammatici, 2 ph. +39 02 7209 4338 www.gualtieromarchesi.it
6
FOUR SEASONS
BYBLOS MILANO
LA RISACCA
Via Gesù, 6-8 ph. +39 02 77088 www.fourseasons.com/milan/
Piazza Coriolano ph. mob. +39 338 809 8326 www.byblosmilano.com
Via Marcona, 6 ph. +39 02 546 8041 www.larisacca6.it
GRAND VISCONTI PALACE
BON WEI
SADLER
Viale Isonzo, 14 ph. +39 02 540341 www.grandviscontipalace.com
Via Lodovico Castelvetro 16, ph. +39 02 341308 www.bon-wei.it
Via Cardinale Ascanio Sforza, 77 ph. +39 02 5810 4451 www.sadler.it
GRAND HOTEL ET DE MILAN
CRACCO
TANO PASSAMI L’OLIO
Via Alessandro Manzoni, 29 ph. +39 02 723141 www.grandhoteletdemilan.it
Via Victor Hugo, 4 ph. +39 02 876774 www.ristorantecracco.it
Via Eugenio Villoresi, 16 ph. +39 02 839 4139 www.tanopassamilolio.it
PARK HYATT MILAN
D’O DAVIDE OLDANI
TRATTORIA DA GIANNINO
Via Tommaso Grossi 1 ph. +39 02 88211234 milan.park.hyatt.com
Via Magenta, 18, San Pietro all’Olmo Cornaredo (MI) ph. +39 02 936 2209 www.cucinapop.do
Via Vittor Pisani, 6 ph. +39 02 6698 6998 www.giannino.it
PRINCIPE DI SAVOIA
FINGER’S GARDEN
TRUSSARDI ALLA SCALA
Piazza della Repubblica, 17 ph. +39 02 62 301 www.dorchestercollection.com
Via San Gerolamo Emiliani, 2 ph. +39 02 5412 2675 www.fingersrestaurants.com
Piazza della Scala, 5 ph. +39 02 8068 8201 www.trussardiallascala.it
SAN PIETRO ALL’ORTO
GIACOMO BISTROT
UNICO
via San Pietro all’Orto 6 ph. +39 02 781147 www.allegroitalia.it
Via Pasquale Sottocorno, 6 ph. +39 02 7602 2653 www.giacomomilano.com
Viale Achille Papa, 30 ph. +39 02 3926 1025 www.unicorestaurant.it
THE WESTIN PALACE
IYO
YUZU
Piazza della Repubblica, 20 ph. +39 02 63361 www.westinpalacemilan.it
via Piero della Francesca 74 ph. +39 02 45476898 www.iyo.it
Via Lazzaro Papi, 2 ph. +39 02 8708 7152
UPTOWN PALACE
JOIA
ZERO
Via Santa Sofia, 10 ph. +39 02 305131 www.uptownpalace.com
via Panfilo Castaldi 18 ph. +39 02 29522124 www.joia.it
Corso Magenta, 87 ph. +39 02 4547 4733 www.zeromagenta.it
DIOR.COM Dior OnLine 02 38 59 88 88
L A F E M M I N I L I T À A S S O L U TA