✹✪✻✪✶✮✽✻✸
r i v i s t a i n t e r n a z i o n a l e d i a r c h i t e t t u r a i n t e r n a t i o n a l r e v i e w o f a r c h i t e c t u r e a n d
Direttore Responsabile / Responsible Manager: Franco Rossi Direttore Esecutivo / Executive Manager: Glauco Gresleri Vicedirettore / Assistant editor: Cecilia Bione Capo Redattore / Editor in chief: Matteo Agnoletto Redazione / Staff editor: Rossella Gotti / Giorgio Peghin Segreteria di Redazione / Editorial Secretary: Irene Tecchiati Progetto Grafico / Design: Cecilia Bione Coordinamento Editoriale a Faenza / Co-ordinating Secretary in Faenza: Claudia Marabini
Redazione / Editorial Staff: Parametro: Via Borgonuovo 5 - 40125 Bologna tel. 051.5872724 fax 051.2759217 parametro@parametro.it Parametro online: Riccardo Pellegrino / Donatella Rocca www.parametro.it info@parametro.it
Forum: Giannantonio Avezzù / Marco Biraghi / Paolo Capponcelli / Francesco Careri / Valerio Casali / Maristella Casciato / Silvio Cassarà / Pierluigi Cervellati / Pippo Ciorra / Pasquale Culotta / Nicola Di Battista / Marcelo Gizzarelli / Giuliano Gresleri / Aldo Lino / Alberto Manfredini / Enea Manfredini / Giovanni Manfredini / Pier Giorgio Massaretti / Raffaele Mazzanti / Carlo Melograni / Massimo Majowiecki / Luca Molinari / Franco Purini / Stefano Zagnoni
Abbonamenti / Subscriptions: Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A. Via Pier De Crescenzi, 44 - 48018 Faenza (RA) Tel. 0546/670411 - Fax 0546/660440 info@faenza.com - www.faenza.com
Prezzo a copia: Italia € 13,00 Numero doppio (luglio-ottobre) € 26,00 Copia arretrata maggiorazione del 50% Per arretrato si intende una copia dell’anno precedente a quello in corso. L’abbonamento partirà dal primo numero raggiungibile. Per il rinnovo attendere l’avviso di scadenza.
Abbonamenti per 6 numeri annui Italia € 62,00 Estero: Europa e bacino del Mediterraneo (spedizione prioritaria) € 95,00 Africa - Asia - America (prioritaria) € 118,00 Oceania (prioritaria) € 124,00
Per abbonarsi utilizzare le cedole stampate nelle pagine finali della rivista.
2 Quadrante
16 Editoriale
progetti
saggi 20 Progetti automatici
28 Piotr Barbarewicz Uffici, Villotta
30 njiric+ Casa delle gare, Monte Medvednica Asilo Sole, Zagabria-Retkovec
38 NL Architects Attici sovrapposti, Krommenie Ponte per il futuro, Budapest
46 Antonio Ravalli Polo scolastico, Lido Adriano
50 S&Aa Soriano e Palacios Centro di servizi sociali, Madrid Municipio, Lalín
58 Ciccio. Avventura open source di Daniele Mancini
62 Casualità e causalità. Il paradosso della musica aleatoria di Renata Meneguolo
70 Progetti automatici moderni di Fabrizio Paone
80 On/off. Procedure aleatorie, dispositivi meccanici, giochi di parole e altri incidenti volontari di Alessandro Rocca
senza_gesto
di Federico Soriano
86
e u r b a n i s t i c a u r b a n p l a n n i n g
numero 260 Anno XXXV Novembre/Dicembre 2005
di Glauco Gresleri
Progetti automatici di Giovanni Corbellini
Stampa: Fotocromo Emiliana - Osteria Grande (Bo)
È vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle illustrazioni senza la preventiva autorizzazione della Casa Editrice. La responsabilità di quanto detto negli articoli è lasciata ai singoli autori. La direzione non si impegna a restituire i testi e il materiale fotografico inoltrati a questa redazione anche in caso di non avvenuta pubblicazione.
Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Ravenna n. 543 del 30 aprile 1970. IVA assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 e successive modifiche esente da bolla di accompagnamento (art. 22 L. 67/1987, art. 2 lett. i D.P.R. 633/1972 e art. 4 n. 6 D.P.R. 627/1978). Registrazione al R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione n. 6357 - Tariffa R.O.C. Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in legge il 27.02.2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Forlì.
Divisione Tecnica: Ceramica - Laterizi Ceramica Informazione Suppliers Ceramics Book International Ceramics Journal L’Industria dei Laterizi Costruire in Laterizio Annuario Industria Laterizi - Andil La Ceramica Moderna & Antica Sanitary Tableware Artistic Ceramics
Divisione Architettura - Edilizia - Arredamento Archædilia Bagno e Accessori CE Ceramica per l’Edilizia International Ceramic Tile Fashion - Decorguida Come Ristrutturare la Casa Tile Book Frames Taccuino Frames - Architettura dei serramenti Euroframes GDS Il Giornale del Serramento Parametro
Pubblicazioni del Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A.
Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di altre riviste e/o l’inoltro di proposte abbonamento e promozione libri. Ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, Art. 7.3) l’interessato ha diritto di ottenere: a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti e successivamente trattati.
Responsabile della banca dati: Luisa Teston
Ufficio Traffico Roberta Dalla Casa
Responsabile della Produzione Flavia Gaeta
Vendita - Promozioni - Abbonamenti Ornella Sartoni Claudio Aglietti info@faenza.com
Amministrazione Liviana Mazzoni Rita Sangiorgi Soili Scarpelli
Coordinamento Editoriale Divisione Pietre Naturali Carlo Montani
Coordinamento Editoriale Divisione Tecnica - Ceramica Giovanni Biffi
Coordinamento Editoriale Divisione Architettura - Edilizia - Arredamento Grazia Gamberoni
Amministratore Delegato Franco Rossi
Ufficio di Milano e ufficio Promoadvertising (Concessionaria per la pubblicità) Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A. Via G. Patecchio 2 - 20141 Milano Tel. 02/57316011 Telefax 02/57316291 - milano@faenza.com
Sede - Direzione - Amministrazione Via Pier De Crescenzi, 44 - 48018 Faenza (RA) Tel. 0546/670411 - Fax 0546/660440 www.faenza.com - info@faenza.com P.I. 00081580391 N. Iscriz. Reg. Imprese 3119/96 R.E.A. CCIAA RA n. 59296 Capitale Sociale € 860.000,00 i.v. c/c postale 13951488
Gruppo Editoriale Faenza Editrice S.p.A. (facente parte del Gruppo GPP)
Ciccio. Avventura open source di Daniele Mancini (Ciccio group)
Open Source Architecture L’espressione Open Source è un fruttuoso prestito dal mondo dell'informatica che definisce così i software a licenza gratuita i cui codici sorgente sono accessibili agli utenti. Si tratta in realtà di una modalità produttiva potentissima che garantisce da un lato l’evoluzione continua dei programmi grazie al contributo di chi li usa e che presenta dall’altro risvolti destabilizzanti nei confronti di contesti socio economici dove la conoscenza e la sua diffusione vengono mercificati. L’esempio più evidente sono le battaglie legali tra Bill Gates e i consorzi concorrenti che sostengono software appunto come “risorsa aperta”, cioè condivisibile, modificabile, evolvibile, replicabile e riusabile a costo zero. La filigrana che emerge dalla sovrapposizione di questa etica produttiva al mondo del1
l’architettura è quella di un grande affresco dove trovano posto sia il cantiere della cattedrale gotica –magnificente simulacro della primitiva società “borghese”, dove ognuno secondo la propria abilità e necessità realizzava o migliorava la porzione della cattedrale sulla quale era chiamato a offrire il proprio contributo– che l’eden ideale dell’autodeterminazione degli anni sessanta: dalle Utopies réalisables di Yona Friedman (con la sua Ville Spatiale) alla previsione tecno-nomadica di Constant (New Babylon), anticipatrice delle fantasie cibernetiche di Cedric Price (Fun Palace) e insieme interprete delle pratiche situazioniste e del loro contenuto rivoluzionario. Un connubio che aggiungeva un 2
58
fascino sovversivo alla speranza che la tecnologia (o la cultura?) accessibile, diffusa e praticabile liberamente ci affranchi da presunte schiavitù sociali. Nel nostro universo diciamo così neomedievale, in cui sembra che la costruzione del “sapere” avvenga 3
attraverso l’accumulazione digitale di contributi dislocati (si veda ad esempio il fenomeno wikipedia, l’enciclopedia autogestita in rete, http://www.wikipedia.org), c’è da 4
Florence Intimacy 2003. Tavoli Interattivi. Nell’ottobre 2003 siamo stati invitati a realizzare allo Spazio Alcatraz di Firenze una installazione interattiva per l'evento Intimacy. All'interno del Ciccio abbiamo collocato una serie di tavoli colorati progettati da Dario Buzzini le cui luci potevano essere accese o spente interagendo con interfacce sensoriali integrate nella superficie del Ciccio (foto di Ivan Gasparini). http://projects.interaction-ivrea.it/ciccio/03_intimacy/gallery-01.html
osservare come alcune architetture emergenti dal forte carattere esplorativo tornano di nuovo a sfidare le frontiere non proprio agevoli dell’autoorganizzazione, della personalizzazione di massa o dell’indeterminazione di sistemi aperti, per nominarne alcune, facendo uso di strumenti concettuali che permeano l’attuale mondo dell’elaborazione culturale “sostenibile” e open source, cioè la condivisione delle risorse, il mutuo scam5
bio, la flessibilità, e in particolare il riusare idee e concetti . Ciccio-dromo Per quel che riguarda noi e l’open source, all’inizio è bastato qualche metro di nylon cucito a forma di siluro, di sfera o di ciambella, un ventilatore di dimensioni modeste, un computer, qualche sensore, un proiettore, la voglia di sperimentare... et voilà! il Ciccio, ovvero il Couriously Inflated Computer Controlled Interactive Object. Il Ciccio, in quanto oggetto gonfiabile interattivo provvisto di istruzioni per l’uso, è infatti una piattaforma totalmente open source che tutti possono usare, copiare, modificare, implementare e distribuire liberamente. Per questo abbiamo predisposto una pagina web di documentazione (http://projects.interaction-ivrea.it/Ciccio) che serve a tenere traccia degli esperimenti e delle installazioni che mano mano realizziamo, ma anche a condividere la nostra cassetta degli attrezzi che è sia concettuale (i links verso i siti per noi rilevanti e le parole chiave intorno a cui ragioniamo) che concreta (le componenti materiali del meccano). Il Ciccio è gonfiabile e quindi leggero e facilmente trasportabile. Il suo involucro è bianco e all’interno sembra di essere sospesi in un limbo lattiginoso. Ma può anche diventare un oggetto o uno spazio colorato se opportunamente illuminato o proiettato. Per i nostri esperimenti l’abbiamo appeso e disteso, messo per dritto e in orizzontale. L’abbiamo fatto a forma di ciambella, di siluro e di sfera. L’abbiamo realizzato a Ivrea, ma poi l’abbiamo trasportato a Roma, Firenze, Milano, Torino, Genova, Londra, Bangkok, Pechino e ci prepariamo a farlo atterrare in molte altre città. Il Ciccio è nato come strumento didattico nel maggio 2003 presso l’Interaction Design Institute Ivrea dove un gruppo di professori e studenti per niente casualmente si sono 6
trovati a discutere e lavorare assieme . Ciccio è diventato l’occasione per imparare a insegnare l’interattività, ma anche per imparare a prototipare rapidamente e in modo economico delle interfaccie spaziali dotandolo di opportuni sensori, oppure per sperimentare tecnologie semplici che poi sono state travasate in progetti di tesi, workshops o installazioni più complesse. Ma soprattutto il Ciccio è stata l’occasione ironica di progettare inventando storie al limite del surreale in cui la sceneggiatura è scritta fin nel minimo dettaglio: coppie gay che sopravvivono dopo una devastazione termonucleare
59
Europan 7. In Girum Imus Nocte et Consumimur Igni. Nel maggio del 2003 abbiamo deciso di partecipare al concorso Europan e di realizzare uno spazio neutro, leggero, trasportabile, gonfiabile, interattivo abbastanza grande da ospitare una unitĂ abitativa per una coppia, ispirato ai fotomontaggi ipertecnologici della tradizione radicale italiana di Superstudio: il nostro primo Ciccio! (foto di Walter Aprile, Daniele Mancini, Simone Muscolino). http://projects.interaction-ivrea.it/ciccio/01_europan/gallery-01.html
60 Firenze World Vision 2004. Museo portatile. Il Museo portatile gonfiabile, originariamente sviluppato come progetto di master da Daniele Mancini, è diventato il portfolio interattivo dei recenti progetti realizzati da studenti e professori all'Interaction Design Intitute Ivrea: una fascinosa giungla di ondeggianti strisce interattive colorate e immagini retroproiettate sulle pareti traslucide del Ciccio (foto di Daniele Mancini e di Walter Aprile). http://projects.interactionivrea.it/ciccio/08_portablemuseum/gallery-01.html
all’interno di una capsula gonfiabile dotata di tutti i confort; campi base per esploratori tecnologici con la pretesa di condensare ogni frammento di memoria in sofisticati chip; caverne in cui poter lasciare graffiti sonori; abitazioni simboliche che accumulano e rilasciano traccie audio.
Note 1. Usman Haque, Hardspace, softspace and the possibilities of open source architecture in http://www.haque.co.uk/opensourcearchitecture.php. “Open source in the software universe refers to a type of source code (with which software is designed and built) that is accessible to all; that is freely distributed as long as it remains equally open; that allows for modification and derivatives as long as the result is equally open; that is non-discriminatory; where patching is possible without disturbing the integrity of the main work; and that is technology neutral. Similarly, an open source architecture requires a framework in which the distinction between those who design and those who use is replaced by participatory system that encourages a constructed project to be constantly patched or performed. Such an architecture comes close to the visions Dutch artist, architect and situationist Constant had in his project New Babylon”. Dennis Kaspori, A Communism of Ideas. Towards an open-source architectural practice, in «Archis», n. 2, 2004, e in http://www.suite75.net/blog/maze, “That same ‘hacker’ culture is also the basis for the emergence of a new organizational model in software engineering, the ‘open source’ movement as it is called. Open source means that the source code of a software program is freely available to all and sundry”. 2. Si pensi agli attuali fenomeni controversi dello sharing peer to peer, del copia e incolla, dello spamming selvaggio, dell’hacking (o cracking), dello shortcut acritico e l’improprio e incontrollato uso di dati privati, tanto per citarne alcuni. 3. Cfr. http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/scenedigitali/wik/wik.html. 4. Vedi per esempi Aranda + Lasch, in «Domus», n. 883, luglio-agosto 2005, pp. 72-83, oppure il progetto di tavolo genetico di Reed Kram e Clemens Weisshaar, in «Domus», n.879, marzo 2005, ma anche i progetti di Usman Haque in http://www.haque.co.uk/. 5. Nicolas Bourriaud, direttore del Palais de Tokyo a Parigi, nel suo libro Postproduction mostra come l’arte abbia sviluppato una pratica in cui i nuovi significati e le nuove idee sono generate all’interno di un processo di ‘riciclo culturale’. Il riciclare, riposizionando idee esistenti, conduce a nuove idee. Queste nuove idee vengono testate e fatte circolare a turnazione. Tale manipolazione produce modelli alternativi che offrono una prospettiva differente per guardare le relazioni tra le cose. Modelli sociali ed economici sono oggetto di manipolazione. In questa maniera la ‘postproduzione’ crea una economia dell’uso e del riuso. Nicolas Bourriaud, Postproduction. Culture as Screenplay. How Art Reprograms The World, New York 2002. 6. Il Ciccio Group si è costituito nel Maggio 2003 per la partecipazione al concorso Europan 7. Al nucleo originale composto da Walter Aprile, Dario Buzzini, Line Ulrike Christiansenn, Eyal Fried, Daniele Mancini e Stefano Mirti, che si sono incontrati all’Interaction Design Institute Ivrea, si sono aggiunti tutti coloro che nel corso dei mesi hanno usato la piattaforma del Ciccio per sviluppare progetti e prototipi interattivi originali: http://projects.interaction-ivrea.it/Ciccio.
CICCIO Volo sulla Toscana. Questa installazione, progettata da Francesca Sassaroli, è stata ospitata a Firenze in occasione della Festa della Geografia 2005. All'interno di questo CICCIO si poteva godere di una esperienza interattiva di volo virtuale sulla Toscana attraverso la manipolazione di una serie di Souvenirs de Voyage relativi alle varie localita' (foto di Daniele Mancini). http://projects.interaction-ivrea.it/ciccio/13_geografia/gallery-01.html
61