L’INTERVISTA
MIHAI DADERLAT, BUSINESS DIRECTOR MERCATO ITALIA DI IVECO
L’EFFETTO SCACCIA-COVID DELL’S-WAY:
«PESANTI IVECO IN CRESCITA NEL 2020 DEL 10-15%»
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ome sarà il trasporto merci su gomma in Italia dopo il ciclone Covid-19? Mihai Daderlat, direttore del mercato tricolore di Iveco, si professa «ottimista e fiducioso». Il manager dell’azienda italiana scommette sulla capacità di ripresa degli operatori dopo la batosta del coronavirus. E questo nonostante la scarsa liquidità delle imprese, fino ad adesso mitigata con lo slittamento delle rate di leasing per i veicoli pesanti. Ma quando questa moratoria, scivolata da fine settembre al 31 gennaio 2021, finirà cosa succederà? «Anche se il periodo di lockdown ha messo a dura prova il trasporto tricolore – risponde pronto Daderlat – gli imprenditori italiani del settore hanno dimostrato grande attenzione alla gestione del loro business. Quindi, una volta ripartito l’andamento standard degli obblighi economici, credo che vi sapranno far fronte, perché il volume di trasporto espresso dagli operatori italiani sta tornando verso livelli normali. Non sarà facile, sia ben chiaro, ma l’autotrasporto è in ripresa e non credo che alla fine subirà contraccolpi importanti. Iveco è comunque sempre attenta e pronta a mitigare eventuali effetti negativi e difficoltà, in modo da
30 ottobre 2020
uscire insieme da questo tunnel con reciproca soddisfazione». In sintesi – dice il manager di Iveco – di fronte a un’emergenza dalla durata incerta, la scelta di tutte le aziende è stata quella di rimandare i pagamenti, ma adesso la situazione di miglioramento può aiutare i trasportatori italiani a riprendersi e ad affrontare la crisi con rinnovato entusiasmo. Anche sull’iniziativa governativa che ha messo a disposizione degli autotrasportatori circa 122 milioni di euro come incentivo all’acquisto di nuovi veicoli Daderlat ha le idee chiare: «La domanda per rinnovare le flotte rimane molto alta in Italia, perciò il fabbisogno di nuovi mezzi giustifica l’impegno del Governo a dedicare fondi specifici di gran lunga superiore rispetto a quelli degli anni precedenti – sottolinea – Però quello che ci auguriamo è che gli sforzi pubblici siano canalizzati non solo come sostegno per l’acquisto di nuovi veicoli – cosa comunque positiva – ma anche verso l’utilizzo di nuove tecnologie, dando maggiore continuità alle misure simili, in quanto sarebbe premiante per l’intero settore. E credo che come me lo pensino tutti gli operatori italiani». Passando ad analizzare più da vicino la realtà di casa Iveco, Daderlat dipinge un
Nonostante il coronavirus la casa italiana intercetta la ripresa del mercato capitalizzando il lancio del suo nuovo pesante. E mentre slitta di qualche mese il lancio del T-Way, si conferma la collaborazione con Nìkola e sono già state scelte le aziende italiane cui affidare i test del modello Tre quadro che, seppure in un anno complicato, contiene un bilancio del brand torinese con molti alti e pochi bassi. È il caso del successo dell’S-Way. «È stato un lancio molto fortunato – afferma l’ingegnere rumeno – probabilmente perché è una gamma che racchiude proposte che aderiscono alle attese dei trasportatori italiani e anche europei. Abbiamo da subito avuto un feedback molto positivo e i numeri odierni ci confermano la bontà delle nostre scelte. Nonostante il lockdown e i tre mesi di fermo dell’economia, infatti, i volumi che registriamo sulla gamma pesante sono del 10-15% maggiori di