PNEUMATICI IL MICHELIN X MULTI DISPONIBILE NELLA NUOVA SERIE 80
FINO ALL’ULTIMO MILLIMETRO
Il costruttore francese completa la famiglia di pneumatici per trasporto regionale con la misura più amata dagli italiani, la 315/80 R 22.5, in grado di percorrere fino al 15% di chilometri in più e di conservare le sue caratteristiche produttive fino a fine vita
10-15%
T
È l’incremento della percorrenza chilometrica conquistata rispettivamente dal Michelin X Multi D (asse motore, a sinistra) e dall’X Multi Z (altre posizioni)
empi duri per i tuttologi. In un mondo sempre più segmentato da esigenze diverse, la regola che paga è la specializzazione. A maggior ragione negli pneumatici. Basta l’evidenza, infatti, per comprendere che, un camion condotto in autostrada per più di diecimila chilometri al mese, richiede qualcosa di diverso rispetto a chi entra ed esce da un cantiere: il primo pretende di rotolare il più facilmente possibile per consumare meno gasolio, il secondo di proteggere la carcassa per scongiurare costose riparazioni. Poi, però, anche in questo “mondo tondo” esiste una terra di mezzo, molto frequentata, costituita dal trasporto regionale o polivalente che pesa il 63% del mercato. Percentuale elevata ma variegata, giacché al suo interno c’è di tutto, da chi traina cisterne a chi viaggia a temperatura controllata, dal collettame agli inerti. E per costoro i fattori in grado di generare risparmio non derivano dal ridotto consumo di gasolio, ma dalla continuità dell’attività o, meglio, dallo scongiurare fermi macchina. Ergo: uno pneumatico che si consuma in fretta e va sostituito spesso o uno che non gradisce basse temperature, qui non trova posto. Questo “pippone” introduttivo serve per capire come e perché Michelin ha deciso di realizzare un nuovo pneumatico per trasporto regionale nella misura più amata dagli italiani, la 315/80, che da sola assorbe il 24% del mercato, pari a 360.000 unità. Lo pneumatico in questione si chia-
ma X Multi, la dimensione – appunto – è la 315/80 R 22.5, offerta in due disegni di battistrada: D, destinato all’asse motore; Z, per l’asse sterzante e le altre posizioni. La loro conquista principale rispetto al modello precedente (X MultiWay 3D) è di riuscire a percorrere più chilometri e, quindi, di durare più a lungo. Quanto? Del 10% il modello D, del 15% lo Z. Come? Qui le risposte sono tanto articolate, quanto lo sono le tecnologie a cui Michelin ricorre in produzione. C’è quella di affidarsi a un continuo filo di acciaio, lungo anche 400 metri, per irrobustire la struttura (Infinicoil), quella di utilizzare cavi di acciaio più leggeri ma resistenti (Powercoil) o, ancora, di rendere più coesi i materiali costruttivi (Forcion) o, infine, di rafforzare il tallone anche ricorrendo a nylon di alta qualità (Duracoil). Grazie a tutto questo lo pneumatico assume una struttura protetta e resistente. Poi, però, le stagioni cambiano e i chilometri avanzano minando la condizione di partenza. Ma l’X Multi non teme il tempo. Quello climatico, perché prende una B in «aderenza sul bagnato» e perché può vantare una marcatura 3PMSF che lo mette in condizione di affrontare a testa alta la stagione invernale. Quello cronologico, perché Michelin, convinta che uno pneumatico tecnologicamente evoluto vada sfruttato fino all’ultimo millimetro possibile del battistrada, ha elaborato un’ennesima tecnologia (Regenion), basata
I Michelin X Multi 315/80 R 22.5 si possono trovare sul mercato del ricambio già da ottobre. A partire da novembre saranno disponibili in primo impianto sui veicoli Scania e MAN, da inizio 2021 anche sugli altri.
su modalità di stampa 3D, che consente alla scultura di autorigenerarsi nel tempo, chilometro dopo chilometro. Così, le caratteristiche produttive dello pneumatico al momento della nascita sono assicurate fino a un attimo prima della sua fine. Quello in cui il battistrada scende sotto gli 1,7 mm, ma quello che segna pure l’inizio, grazie alla ricostruzione, delle vite successive. Come in una giostra, circolare come uno pneumatico.
ottobre 2020
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