Questa volta il governo si è ricordato di tenere aperti dopo le 18 i punti di ristoro per i camionisti, ma soltanto su autostrade (e poi anche su interporti e porti). Resta esclusa tutta la grande viabilità, i Truck village e le aree esclusive per i tir. Ma c’è anche qualche notizia positiva: tornano i costi di riferimento
C
he fatica! Eppure il lockdown di primavera avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Per esempio, che gli «eroi dell’autotrasporto» non sono supereroi: hanno bisogno anche loro di mangiare; che i «santi della strada» non riescono a fare il miracolo di non puzzare se non si lavano; che gli «angeli del tir» non sono asessuati: hanno bisogno di gabinetti. E se nei semi-lockdown della seconda ondata del contagio, il governo si è ricordato di tenere aperti gli autogrill sulle autostrade, si è dimenticato che le merci non viaggiano solo su quei 6.943 chilometri e che la rete Anas – definita non a caso «di interesse nazionale» – ne misura più del triplo: 23.335 chilometri, senza contare i 135.691 di strade regionali e provinciali.
NON SOLO AUTOSTRADE Perché molto spesso la rete Anas sostituisce quella autostradale: basta un’occhiata alla cartina per accorgersi dei buchi: l’autostrada tirrenica s’interrompe
Un’apprezzatissima iniziativa di «Uomini e Trasporti» L’ASPORTO PER IL TRASPORTO «È una guida scritta a sei mani». Patrizia Amaducci, vice direttore di Uomini e Trasporti, segue in prima persona la pagina online aperta dalla nostra redazione con l’elenco delle trattorie esterne alla rete autostradale che offrono dopo le 18 servizi di asporto o di consegna in cabina dei pasti per i conducenti. «Perché», spiega, «le informazioni le raccogliamo noi della redazione, i ristoratori che ci chiedono di apparire nell’elenco e i conducenti che ce li segnalano». Questo spiega perché in pochi giorni la pagina si è già arricchita di oltre 150 fra alberghi, ristoranti, trattorie, agriturismi, pizzerie al taglio e non dislocate un po’ in tutta Italia, ma soprattutto nelle aree più trafficate: Lombardia, Emilia Romagna, dorsale adriatica. Per ogni locale sono indicati – oltre all’indirizzo e a come arrivarci – gli orari del servizio, se è previsto solo l’asporto o anche la consegna in cabina, se c’è un parcheggio per camion, se ci sono docce e servizi igienici (e se sono gratuiti o a pagamento, con relative modalità), numero di telefono e indirizzo online. In alcuni casi – i nomi sono in corsivo – è segnalata la necessità di avere conferma telefonica delle informazioni. Determinanti, fra le sei mani, le due dei conducenti. È da loro che arriva la maggior parte delle segnalazioni, con le informazioni relative alle possibilità di parcheggio e docce. Queste ultime sono infatti il servizio più gradito. «Il panino possono portarselo appresso, la doccia no», conclude Amaducci.
14 dicembre 2020/ gennaio 2021