Up Bergamo 17 2013

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IL LUSSO DA SFOGLIARE

NUOVA EDIZIONE € 3,50 COVER STORY CUSTHOME “Oltre lo spazio” Guests CITTÀ ALTA CASA FELTRI MARISA JERINÒ MARIO POGGINI Up in Fiera CREATTIVA FIERA DI SANT’ALESSANDRO Up Social AVIS ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ POLIZIA LOCALE DEI COLLI AEREC SORGENTE DEL CÒP

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Anno VI - Inverno 2013 Periodico trimestrale

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BERGAMO

Fashion & Luxury PAKY ANGELICO ARIANNA FARO STORE EQUIPE-SOLUTIONS LO SMERALDO Imprenditori di Successo PLASTIK LGL ELECTRONICS ARMANNI ELSY CONSULENZE AMBIENTALI

Motori CENTRO PORSCHE BERGAMO BONALDI MOTORI CEA PEREGO MOTORRAD ARCADIA RENT

Last Minute LE DUE TORRI CONFINDUSTRIA BERGAMO CASCINA DEL SOLE EICMA 2013

Supporto Tecnico DANILO MINUTI MARCO CROTTI ANDREA PERRON - CABUS MOVIMENTO D’OPINIONE CENTRO

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IL LUSSO DA SFOGLIARE

NUOVA EDIZIONE € 3,50 COVER STORY CUSTHOME “Oltre lo spazio”

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Dicembre, tempo di bilanci e riflessioni sempre con uno sguardo rivolto al nuovo anno che si annuncia, per certi versi, cruciale per un mondo, quello dell’editoria bergamasca, che mai come in questo momento pare in fermento e, più o meno forzatamente, pronto al cambiamento. In tanti, aggiungo io troppi, hanno dato per spacciata la carta; frasi del genere “ormai c’è internet”, “non ha più senso investire nel cartaceo” e così via, fanno ormai parte della nostra realtà di piccoli editori che, invece, la carta la amano ancora. Nessuna sfida, sia chiaro, tra due mondi e modi di comunicare ora tanto vicini e, pochi istanti dopo, infinitamente distanti; certo, investire come facciamo da anni in un prodotto come il nostro, sulle prime potrebbe risultare quasi anacronistico, oltre che evidentemente dispendioso. Perché mantenere un formato importante come il nostro, finiture e materiali che a tutto farebbero pensare tranne che a una pur ben fatta rivista locale?

Guests CITTÀ ALTA CASA FELTRI MARISA JERINÒ MARIO POGGINI Up in Fiera CREATTIVA FIERA DI SANT’ALESSANDRO Up Social AVIS ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ POLIZIA LOCALE DEI COLLI AEREC SORGENTE DEL CÒP

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Anno VI - Inverno 2013 Periodico trimestrale

3,50

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Fashion & Luxury PAKY ANGELICO ARIANNA FARO STORE EQUIPE-SOLUTIONS LO SMERALDO Imprenditori di Successo PLASTIK LGL ELECTRONICS ARMANNI ELSY CONSULENZE AMBIENTALI

Motori CENTRO PORSCHE BERGAMO BONALDI MOTORI CEA PEREGO MOTORRAD ARCADIA RENT

Last Minute LE DUE TORRI CONFINDUSTRIA BERGAMO CASCINA DEL SOLE EICMA 2013

Supporto Tecnico DANILO MINUTI MARCO CROTTI ANDREA PERRON - CABUS MOVIMENTO D’OPINIONE CENTRO

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Editoriale editorial di Giovanni Volpe

E perché non guardarsi attorno, chiudere tutto sbrigativamente, e tuffarsi quasi esclusivamente in quel mare infinito che è la rete, nella speranza, forse effimera, che la più diffusa e accessibile delle tecnologie sia oggi già in grado di far dimenticare e di sostituire il piacere emozionale e la soddisfazione sensoriale di sfogliarci? Domande che noi di Up Bergamo ci siamo posti e continuiamo a porci, ma alle quali, mai come in questi ultimi mesi del 2013, voi per primi vi siete preoccupati di rispondere. E sono state risposte chiare, concrete, che questo nostro numero invernale, sono certo, saprà trasmettervi, proprio come, voi lettori e clienti, ancora una volta ci avete chiesto e reso in grado di fare. Risposte che riempiono di soddisfazione chi vi scrive e tutto il suo staff e che, da sole, rappresentano il più gustoso ed energetico degli ingredienti con i quali, presto, inizieremo a preparare il primo numero del 2014. Soddisfazioni che scaturiscono dal fatto che, in un panorama editoriale quanto meno anomalo, come il nostro, voi abbiate più che mai cercato e scelto noi. Questo rappresenta per noi il più gradito e significativo dei regali natalizi che poteste farci; un regalo del quale faremo tesoro e che, per la diciassettesima volta, sono lieto di dividere con voi.

YOU December, a time for evaluations and reflections but always with a vision of the upcoming year in mind, in some respect crucial for Bergamo’s editorial world, that now more than ever appears in turmoil while more or less reluctant to change. Many, and may I add, too many wrote off printed publications altogether; expressions such as “now there is internet”, “there is no reason to invest in newsprint” and so on, are now part of our reality of small editors who, on the contrary, still love print. It is not a contest, let it be clear, between two worlds and means of communication now so close and, a few instants later, infinitely distant; certainly, to invest in a product as our, as we have for years, could initially appear dated and counterproductive. Why keep such an impressive format, with finishes and materials which remind us of anything but a well put together magazine? And why not look around, rapidly cease its operation and dive in almost exclusively in the infinite ocean of the web, with the fleeting hope that the most popular and accessible of technologies is today capable of making us forget and replace the emotional pleasure and sensorial satisfaction to turn pages? Questions that Up Bergamo has posed to itself and will continue to do so, but that you first tried to answer as we near the end of 2013. Clear and concrete answers which this winter edition, I am certain, will provide, as you readers and clients have requested once more and gave us the opportunity to do. Answers that fill the writers and staff with satisfaction and that, alone, represent the most enjoyable and energetic of ingredients we will utilize, very soon, to prepare our first issue of 2014. Satisfactions that spring from the notion that, in spite of a predictable editorial reality, you have sought and chosen us. This represents the most appreciated and significant Christmas gift that you could give us; a present we will cherish and that, for the seventeenth time, I am delighted to share with you.

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Cover story CUSTHOME OLTRE LO SPAZIO

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42 FIERA DI SANT’ALESSANDRO Pronti al decollo

Città Alta Verde speranza

Casa Feltri La casa ti fa bella...

Up in Fiera 38 CREATTIVA Creattiva 2013 da record!

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Up Social 48 AVIS Parola d’ordine… prevenzione 52 ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ A un passo dal milione...

Associazione Amici Adivenire Bellezza... eterna

56 POLIZIA LOCALE DEI COLLI L’Unione... fa la forza Reading 30 Una coppia perfetta, di Joe R. Lansdale

60 AEREC Accademia e impresa: l’AEREC arriva a Bergamo!

32 Omaggio a Leonard Cohen

62 SORGENTE DEL CÒP Il futuro riparte da qui Travelling 34 Una sera, sul litorale, a nord di Roma 35 Parigi, l’altra Versailles

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Fashion & Luxury 70 PAKY Arte e creatività senza compromessi


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Fashion & Luxury 74 ANGELICO Indossare la storia... è Angelico 80 ARIANNA Designer per caso 86 FARO STORE Bentornato baratto! 90 EQUIPE-SOLUTIONS Soluzioni… da sogno 94 OREFICERIA LO SMERALDO Basta crederci!

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Motori 100 CENTRO PORSCHE BERGAMO Il Turbo... mette le ali 104 BONALDI MOTORI Gran Turismo... sostenibile 106 CEA Il nuovo regno dell’auto 110 PEREGO MOTORRAD Qualcosa sta cambiando...

Motori 112 ARCADIA RENT Una marcia in più

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Supporto Tecnico Investire sulla famiglia e le nuove generazioni Acquisto di immobile proveniente da donazione Dall’attestato di certificazione energetica... Qualità della vita Imprenditori di Successo PLASTIK - LGL ELECTRONICS ARMANNI - ELSY CONSULENZE AMBIENTALI Last Minute LE DUE TORRI CONFINDUSTRIA BERGAMO CASCINA DEL SOLE EICMA 2013 152 AlterEdit 154 Backstage Up Bergamo’s Friends Tutti gli amici di UP Bergamo Up Bergamo

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ltre lo spazio

di Giovanni Volpe • foto Chiara Isner Matera

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proprio il termine “spazio” a racchiudere idealmente il principio fondante di Custhome, una realtà innovativa nella quale l’unione tra idee, persone, esperienze e concetti, regala un modo tutto nuovo di vivere gli ambienti. Ambienti nei quali torna più che mai protagonista la cucina attraverso uno storico marchio di casa nostra, Rossana, di cui Custhome è ora è concessionario esclusivista per Bergamo. Grazie a Custhome torna dunque a Bergamo Rossana, un marchio molto radicato nell’immaginario collettivo attraverso quasi sessant’anni di storia durante i quali i prodotti di questa azienda si sono distinti in tutto il mondo per via di caratteristiche che li hanno resi unici e, di fatto, pietre di paragone per i competitors.

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BEYOND SPACE It is exactly the term "space" that ideally embodies the founding principle of Custhome, an innovative reality in which the union between ideas, people, experiences and concepts, offers a whole new way of living environments. Environments in which the protagonist is, more than ever, the kitchen through a historical local brand, Rossana, of which Custhome is now the exclusive seller in Bergamo. Thanks to Custhome, Rossana returns to Bergamo, a deeply rooted brand in the collective imagination in nearly sixty years of history during which the products of this company have distinguished themselves in the world because of their characteristics that made them unique and in fact, touchstones for competitors. Up Bergamo

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COVER STORY Un’azienda, Rossana, che vanta da sempre standard progettuali, tecnologici e qualitativi ai vertici; una realtà all’interno della quale hanno sempre prevalso volontà e capacità di non limitarsi a dare risposte al mercato, continuando invece autonomamente a offrire ricerca e design in anticipo sui tempi; e, ancora, la capacità non comune di creare cucine in grado di durare nel tempo, lontano dalle mode, grazie anche alla collaborazione di grandi designer, uno su tutti Giancarlo Liprandi. Custhome è il nuovo concept di arredare ogni spazio in modo originale e inimitabile dove interior, art e design si fondono in un mood unico ed essenziale per vestire la propria casa ad hoc. Questa l'essenza di questa realtà imprenditoriale che, non a caso, si trova nel cuore dell'arte e della creatività bergamasca, via San Tomaso, con i suoi 250 metri quadri distribuiti su due piani, che compongono uno show-room dove si intrecciano professionalità, esperienza e stile. Carlo Baio, esperto designer, Dario Turani, originale artista dell'arredare e Roberto Colleoni, tappezziere ed esperto d'arte, con questo progetto imprenditoriale hanno voluto unire le loro competenze per un risultato "oltre lo spazio". Un nuovo concetto di valorizzazione di ogni ambiente, non conforme ai soliti cliché proposti dalle tendenze di un mercato spesso convenzionale, ma basato su una divagazione di fantasia e creatività, che trova poi concreta realizzazione in un mix perfetto tra complementi dei migliori brand d'arredo design italiano ed estero, nonché in lavorazioni artigianali attuate appositamente. Custhome offre soluzioni uniche sia per il "living", che per il "contract"; elemento di continuità è costituito comunque da importanti marche che vanno a comporre le realizzazioni di questo esperto team grandi brand: Depadova Galotti & Radice, Hay, Living Divani, Agape bagni, Carl Hansen & Son, e-15, Gaggenau Elettrodomestici e, come dicevamo, Rossana Cucine in esclusiva a Bergamo. Tutte aziende di alto livello, dunque, i cui complementi vengono integrati a proposte originali, per creare ambienti armoniosi e personali, che verranno completati da pezzi pregiati; opere d'arte o complementi unici e realizzati a mano, andranno a definire e consacrare sogni e aspettative del singolo committente.

A company, Rossana, which always boasted of planning, technological and quality standards at the top; a reality in which a willingness and ability to not just give answers to the market have always prevailed, but continued to independently offer research and design ahead of its time; and, again, the uncommon ability to create long lasting kitchens, away from trends, thanks to the collaboration of great designers, one above all Giancarlo Liprandi. Custhome is a new concept of furnishing every room in an original and inimitable way, where interior, art and design come together in a unique and essential mood to decorate your house ad hoc. This is the essence of this company that, not by chance, is in the creative and artistic heart of Bergamo, San Tomaso Street, with its 250 square meters on two floors, making up a showroom where professionalism, experience and style blend perfectly. Carlo Baio, expert designer, Dario Turani, original furniture artist and Roberto Colleoni, upholsterer and art expert, wanted to combine their skills to enhance every environment, not conforming to the usual clichés proposed by trends in an often conventional market, but based on a digression of imagination and creativity, which finds concrete realization in a perfect mix of complements of the best Italian and foreign design furniture brands, as well as craftsmanship created for the purpose. Custhome offers unique solutions for both the "living" and the "contract"; an element of continuity is composed, however, by major brands that make up the accomplishments of this expert team: Depadova Galotti & Radice, Hay, Living Divani, Agape bagni, Carl Hansen & Son, e-15, Gaggenau Elettrodomestici and, as we said, Rossana Cucine exclusively in Bergamo. All high-level companies, therefore, whose complements are integrated with the original proposals, to create harmonious and personal environments, which will be completed by valuable pieces; art work or unique and hand made additionals, will define and consecrate dreams and expectations of the individual customer.

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ogni la cui realizzazione passa anche attraverso un altro importante partner di Custhome, Area 47, azienda di riferimento nella realizzazione di superfici contemporanee, pavimenti e rivestimenti in resina decorativa e legno. Luca Petrò, anima di Area 47, dall’alto dei suoi oltre vent’anni d’esperienza in questo settore oltre che nel mondo edilizio, ci tiene a trasmettere all’attenta ed esigente clientela di Custhome l’importanza di un rivestimento o di un pavimento realizzato ad hoc.

Dreams whose realization also involves another important Custhome partner, Area 47, a benchmark in the creation of contemporary surfaces, floors and walls in decorative resin and wood. Luca Petrò, Area 47’s soul, with more than twenty years of experience in this field as well as in the construction business, wants to convey to the careful and demanding Custhome clientele the importance of a floor treatment or a floor created ad hoc.

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Realizzare un pavimento di alta qualità, infatti, è molto più complesso di quanto si possa immaginare e vedere superficialmente; e proprio in tutto ciò che non si vede a occhio nudo, si nasconde la reale qualità di una realizzazione di Area 47: materiali di alto livello, spesso “bio” e targati Rezina – leader del settore –, un sapiente mix tra proporzioni e tecnica, e poi tanta fantasia che Luca Petrò trasforma in realtà sfruttando al meglio colori, sfumature, effetti e finiture. Ecco perché oltre lo spazio, a Bergamo, c’è solo Custhome.

Achieving a high quality floor, in fact, is much more complex than you might imagine and see on the surface; and precisely in what you do not see with the naked eye, hides the real quality of an Area 47 realization: top level materials, often "bio" and registered Rezina – industry leader – a clever mix between proportions and technic, and then a lot of imagination that Luca Petrò really transforms into reality by making the most of colours, shades, effects and finishes. That is why beyond space, in Bergamo, there is only Custhome.

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CITTÀ ALTA CASA FELTRI AMICI ADIVENIRE READING - L. COHEN TRAVELLING Up Bergamo

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di Giovanni Volpe • foto Chiara Isner Matera

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HOPE GREEN nche per chi, come me, è nato e cresciuto a Bergamo, vedere Piazza Vecchia – vero e proprio cuore di Città Alta – trasformata in una sorta di giardino incantato, ha destato non poca emozione.

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Even for those who, like me, were born and raised in Bergamo, to see Piazza Vecchia – Città Alta’s real and true heart – transformed into a sort of enchanted garden, aroused quite a bit of emotion.

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Un’atmosfera magica e, per certi versi, surreale ha avvolto, a partire dallo scorso 3 settembre, quella che è unanimemente considerata una delle piazze più belle del mondo, in occasione dell’“International Meeting of the landscape and garden”; camminare circondati da una vegetazione rigogliosa e da suoni di sottofondo della natura riprodotti ad hoc, ha avuto effetti benefici sui numerosi e stupefatti turisti e, senza dubbio, anche su quanti vivano Bergamo Alta quale ideale meta per una passeggiata rilassante nel weekend. Nulla da dire, dunque, sullo straordinario effetto scenico e sensoriale di questa iniziativa; avendo tanti amici di vecchia data nati e cresciuti in questo nostro antico borgo, ho colto l’occasione di chiedere come si viva e come vadano gli affari in un’area ormai blindata da ZTL e telecamere piazzate un po’ ovunque.

A magical and, in some ways, surreal atmosphere enveloped, since last September 3, what is unanimously considered one of the most beautiful squares in the world, during the "International Meeting of landscape and garden"; to walk surrounded by lush vegetation and nature’s skillfully reproduced background noises, had beneficial effects on the numerous astonished tourists and, without doubt, on those who live in Bergamo Alta, an ideal destination for a relaxing walk during the weekend. Not to mention the unique scenic and sensory’s effect of this initiative; as I have many old friends born and raised in our old town, I took the opportunity to ask them how they live and how business is conducted in an area now protected by ZTL and cameras placed everywhere.

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CITTÀ ALTA

Purtroppo l’incanto del verde della piazza più bella ha lasciato il posto a musi lunghi e toni piuttosto sconsolati, soprattutto da parte dei commercianti che lamentano di sentirsi se possibile ancor più distanti, quasi isolati, dal resto della città. Pare, infatti, che i recenti provvedimenti in materia di viabilità atti a limitare l’inquinamento in questa parte antica della nostra città, abbiano avuto come principale effetto collaterale quello di contribuire a un’ulteriore contrazione dei consumi; questa è se non altro la percezione di alcuni storici commercianti che, a fronte di tante restrizioni, non hanno notato un significativo potenziamento di trasporti e servizi in grado di dare la possibilità di sfruttare al meglio le straordinarie potenzialità di una meravigliosa “città nella città” come Bergamo Alta. Ecco perché ho ritenuto opportuno dare la giusta eco a questo pur composto e garbato malcontento, sempre espresso con toni più che costruttivi e speranzosi da parte di chi vive e ama davvero la propria città; gente laboriosa e legata alla magia di questi luoghi colorati di verde… verde speranza.

Unfortunately the charm of the most beautiful “green” square has given space to sad faces and unsatisfied tones, especially by merchants who complain of feeling distant, almost isolated, from the rest of the city. It seems, in fact, that recent viability measures aimed at reducing pollution in this old part of our city, have had the adverse effect of a further decline in customer spending; this is at least the perception of some old time merchants who, in the face of so many restrictions, have not noticed a equally significant improvement in transportation services giving the opportunity to take advantage of the extraordinary potential of this wonderful "city within a city", Bergamo Alta. That's why I decided to give the correct voice to this composed and polite discontent, always expressed in constructive and hopeful tones by those who live and truly love their city; hardworking people linked to the magic of these green coloured places... hope green.

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LAURA ADELE FELTRI CONSULENTE E DOCENTE DI LEGISLAZIONE IMMOBILIARE CAMERA DI COMMERCIO. SI È SPOSATA PRESTISSIMO E HA GIÀ UN NIPOTE DI 2 ANNI CHE SPERA FACCIA L’ARCHITETTO. HA LAVORATO PER VENT’ANNI A MILANO E DA CINQUE HA APERTO UNO STUDIO A BERGAMO. VI ABBIAMO PRESENTATO NEL NUMERO PRECEDENTE IL SUO MODO INNOVATIVO DI LAVORARE, LA SUA FAMIGLIA IMPEGNATA NEL SUO STUDIO… CI AVETE DETTO CHE LEGGENDOLA L’AVETE CONOSCIUTA MEGLIO E APPREZZATA PER IL DINAMISMO, LA CARICA EMOTIVA E LA PROFESSIONALITÀ… COSÌ LE ABBIAMO PROPOSTO QUESTA RUBRICA…

La casa ti fa bella... SPECIALE MADE EXPO

COME USARE AL MEGLIO

LE MIGLIORI TECNOLOGIE SOFTWARE E I DISPOSITIVI INFORMATICI PER PROGETTARE E COSTRUIRE, RENDERING, GRAFICA E DESIGN. SOLUZIONI E TECNOLOGIE DI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE ED ANCHE IL CALCOLO E LA SIMULAZIONE DELL’AZIONE SISMICA, MOLTO IMPORTANTE PER POTER ACCEDERE ALL’AMPLIAMENTO DELL’ABITAZIONE PROPOSTO DAL PIANO CASA. QUESTO PADIGLIONE È PER SPECIALISTI E ADDETTI AL SETTORE (MA ANCHE PER CHI VUOLE AMPLIARE LE SUE CONOSCENZE O, PERCHÉ NO, “CURIOSARE”).

INNOVAZIONE

STA PER: MILANO ARCHITETTURA DESIGN EDILIZIA. NEL CAMPO DELLE COSTRUZIONI ESISTE UN MONDO FATTO DI LABORATORI PER RICERCHE AVANZATE. LE INNOVAZIONI LE TROVATE QUI: PER ABBATTERE I COSTI E LAVORARE MEGLIO CON PRODOTTI MENO INQUINANTI PER L’UOMO E L’AMBIENTE. PERCHÉ IL MADE IN ITALY É MOLTO APPREZZATO ALL’ESTERO, DOVE COSTRUIRE É SINONIMO DI PROGETTUALITÀ, COMPETENZA, RISPARMIO ENERGETICO, BIOSOSTENIBILITÀ. DOVE LA CASA DIVIENE UN BENE DURATURO.

COLLANTI E COLLE DI UNA NUOVA GENERAZIONE, QUELLA ECOLOGICA: SONO SOTTILI, CON ASCIUGATURA RAPIDA. MAI PIÙ LUNGHE ATTESE PER RIENTRARE IN CASA... IL RISPARMIO DI TEMPO E DENARO É ASSICURATO.

IN PRIMO PIANO

TUTTO CIÒ CHE RIGUARDA IL RISPARMIO ENERGETICO. STAND PER CAPPOTTI INTERNI ED ESTERNI CHE NON INQUINANO, FACILI DA POSARE E REALIZZARE, CHE RENDONO LA BOLLETTA DEL GAS PIÙ LEGGERA. SE SI INTERVIENE IN UN CONDOMINIO SE NE OCCUPA DIRETTAMENTE L’AMMINISTRATORE, SI È SGRAVATI DALL’ITER BUROCRATICO E SE NE GODONO I BENEFICI FISCALI. IL CAPPOTTO INTERNO, INVECE, CONSENTE DI ISOLARE SOLO LE STANZE PIÙ FREDDE E GLI SGRAVI CI SONO LO STESSO. 24

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PROFUMI...

CASA FELTRI TI POTREBBE INTERESSARE

NUOVI INFISSI ESTERNI, ANCHE SENZA STIPITI. FACILI DA PULIRE, LO ABBIAMO TESTATO NOI, CON VETRI AUTOPULENTI DOVE L’ACQUA PIOVANA SCIVOLA E BASTA UN PANNO UMIDO PER RENDERLI LUCENTI. GRANDI VETRATE CON APERTURE VASISTAS DALL’ALTO. CI PIACCIONO PERCHÉ RENDONO L’APPARTAMENTO LEGGERO, PUOI VIVERE SENZA TENDE GUSTANDOTI LA VISTA DI… CITTÀ ALTA... DEL TUO GIARDINO… DEL CIELO...

CREATIVITÀ

LE PORTE SENZA PROFILI, EVOLUZIONE DEL RASO MURO, ADESSO DIVENTANO UNA “LINEA CONTINUA” (DAL NOME DELL’AZIENDA REALIZZATRICE). L’AMBIENTE RISULTA PIÙ LEGGERO E SPAZIOSO SE SI DIPINGONO PORTE E MURI IN TOTAL WHITE… LA CASA DIVENTA UNA GRANDE SCATOLA DOVE FAR EMERGERE LA PROPRIA PERSONALITÀ CON L’ARREDO E L’OGGETTISTICA, PREGIATA O ESSENZIALE A SECONDA DEI GUSTI E DI QUANTA VOGLIA SI HA DI RINNOVARSI NEL BREVE PERIODO.

DI CALORE, PERCHÉ L’INVOLUCRO CHE AVVOLGE CASACLIMA EVOCA TEPORE, DOLCEZZA, RISPARMIO ENERGETICO. SE IL 90% DEL NOSTRO TEMPO LO TRASCORRIAMO IN AMBIENTI CHIUSI È CHIARO CHE LA QUALITÀ DI QUESTI INFLUISCE SUL NOSTRO BENESSERE. FANTASTICA LA PROGETTAZIONE DI CASACLIMA CHE È PRIVA DEI DIFETTI EDILI PIÙ FREQUENTI, TANTO CHE L’IMPIANTISTICA VIENE RINNOVATA DOPO 15/20 ANNI E LE PARETI ESTERNE DELL’EDIFICIO NON VENGONO TOCCATE PER UN PERIODO TRA I 30 E I 60 ANNI, TUTTO CIÒ INDUCE AD UTILIZZARE MATERIALI DI VALORE ED ELEMENTI ISOLANTI EFFICACI. LE SPESE NECESSARIE DEVONO ESSERE CONSIDERATE COME UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO, COSÌ COME DEVE ESSERE VISTA UNA ABITAZIONE, CON UN RISPARMIO ENERGETICO IN BOLLETTA.

TENDENZE

BENESSERE

FINALMENTE SI SENTE LA NECESSITÀ DI RIQUALIFICARE LE CITTÀ E LE PERIFERIE URBANE CON NUOVI ARREDI E SOLUZIONI PER L’AMMODERNAMENTO DI PIAZZE, PARCHEGGI E SPAZI PUBBLICI ATTRAVERSO L’IMPIEGO DEL VERDE NON SOLO PER PARCHI E GIARDINI, MA ANCHE PER LE PARETI, I BALCONI E I TETTI DEGLI EDIFICI, SECONDO LA NUOVA CONCEZIONE DI “COSTRUZIONE DELL’ESTERNO”.

CONCLUDENDO

HO VISTO PRODOTTI NUOVI NATI DA RICERCHE PER AVERE MATERIALI ECOLOGICI, MANEGGEVOLI, FACILI NELL’UTILIZZO, CON OTTIMI PREZZI. LE AZIENDE HANNO COMPRESO CHE IL CLIENTE DESIDERA RISTRUTTURARE CASA PER USUFRUIRE DEGLI INCENTIVI FISCALI, PER SODDISFARE LE PROPRIE ESIGENZE, PERCHÉ L’IMMOBILE È TORNATO AD ESSERE UNA FORMA DI RISPARMIO CONSOLIDATA NEL TEMPO. ED I COSTRUTTORI VOGLIONO AVERE UN VENTAGLIO PIÙ AMPIO DI NOVITÀ DA PROPORRE PER I LORO NUOVI CANTIERI, MAGARI DI POCHE UNITÀ E DI BUONA FATTURA.

CREARE CONTINUITÀ TRA LE STANZE INTERNE ED ESTERNE DELLA CASA, CON PAVIMENTI IDENTICI ANCHE SE MAGARI DI MATERIALI DIVERSI, LA TECNOLOGIA CONSENTE DI INGANNARE L’OCCHIO: ABBIAMO VISTO PAVIMENTI IN GRES PORCELLANATO CHE RISULTANO TALI E QUALI AL PARQUET, IDEALI PER I TERRAZZI, MA PIÙ RESISTENTI E FACILI IN MANTENIMENTO E PULIZIA. LE RESINE, COSÌ BISTRATTATE NEGLI ANNI ADDIETRO TANTO DA ESSERE USATE SOLO NELL’INDUSTRIALE E COMMERCIALE, ADESSO LA FANNO DA PADRONE NEI LOFT E IN ABITAZIONI DAL SAPORE MODERNO. FACILI DA APPLICARE ANCHE IN SOVRAPPOSIZIONE A PAVIMENTI GIA ESISTENTI, MILLIMETRICO LO SPESSORE, COLORAZIONI E SFUMATURE COSÌ VARIEGATE DA AVERE L’IMBARAZZO DELLA SCELTA.

www.casafeltri.it Up Bergamo

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a cura di Marisa Jerinò - Associazione Amici Adivenire

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ellezza... eterna

uropa, America, Africa, Medio Oriente, sono realtà del globo da ammirare almeno una volta nella vita. A circa quattro ore da Delhi si trova Agra, situata sulla sponda occidentale del fiume Yamuna. La storia di Agra risale ai tempi del Mahabharata. Gli storici concordano che Agra fu fondata nel 1504 dal Sultano Sikandar Lodi e, alla sua morte, passò nelle mani del figlio Ibrahim Lodi. La città rimase sotto il dominio del suo sultanato fino a che non cadde per mano di Babur nel 1526 in seguito alla Prima Battaglia di Panipat. Il periodo di sviluppo più importante per Agra fu quello sotto i Mughal, che ne fecero la capitale del loro impero con l’Imperatore Akbar chiamandola appunto Akbarabad. Nel 1649 passò sotto i Mughal. Il regno di Shaha Jahan il V imperatore Moghul, portò un notevole cambiamento strutturale nella città. Shah Jahan costruì il Taj Mahal, per commemorare l'amata moglie Mumtaz Mahal. Shah Jahan amò sua moglie a tal punto che dopo la sua morte, nel 1631, decise di rendere immortale il loro amore nella forma del Taj Mahal. La costruzione, annoverata tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, è il simbolo della perfezione ed è stata inserita fra le sette meraviglie del mondo. Il mausoleo è conosciuto in tutto il mondo con il nome di La luce del palazzo. Dopo che l’influenza dei Mughal sulla città si indebolì, l’impero cominciò il suo declino, Akbarabad cadde nelle mani dei Maratha e dei Jat che le diedero il nome di Agra.

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ASSOCIAZIONE AMICI ADIVENIRE ETERNAL BEAUTY… Europe, America, Africa, the Middle East, are realities of the globe that deserve to be seen at least once in a lifetime. Agra is situated about four hours from Delhi, on the west bank of the Yamuna river. Agra’s history dates back to Mahabharata’s times. Historians agree that Agra was founded in 1504 by Sultan Sikandar Lodi and, at his death, passed on to his son Ibrahim Lodi. The city remained under the rule of his sultan until it was defeated by Babur in 1526 after the first Battle of Panipat. The most important period of growth for Agra was under the Mughals, who made it the capital of their empire with the emperor Akbar and they called the city Akbarabad. In 1649 it came under the Mughals. The Shaha Jahan’s kingdom, the 5th Mughal emperor, brought a significant structural change to the city. Shah Jahan built the Taj Mahal, to commemorate his beloved wife Mumtaz Mahal. Shah Jahan loved his wife so much that after her death, in 1631, he decided to immortalize their love in the Taj Mahal’s form. The building, inscribed as a UNESCO Heritage Site, is the symbol of perfection and was listed among the seven wonders of the world. After that the Mughal influence in the city was destabilized, the empire began its decline, Akbarabad fell into the Maratha and Jat’s hands who gave it the name of Agra.

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ASSOCIAZIONE AMICI ADIVENIRE La città è visitata dai turisti di ogni parte del mondo e, indipendentemente dalle ragioni personali di ognuno, tutti rimangono stupefatti dalla bellezza e grandezza culturale di posti come il Forte di Agra. Costruito da Akbar nel 1565 d.c. il forte ospita la bellissima Moschea della Perla e numerosi palazzi tra i quali il Jahangir Mahal, la Diwan-i-Khas, la Diwan-iAm e la Moti Masjid. Il Mausoleo di Akbar, situato a circa 10 km da Agra nella piccola città di Sikandra, è un esempio della fusione tra lo stile architettonico Islamico e Indù e l’Itimad-Ud-Daulah: questa tomba è stata edificata, tra il 1622-1628 d.c., da una delle imperatrici Moghul - Nur Jahan - per commemorare suo padre Ghiasud-Din-Beg. I turisti Indiani di fede musulmana vengono qui per vedere le moschee ed i principali posti Islamici d’interesse che la città ha da offrire come il Mathura. Krishna, una delle incarnazioni del Dio Vishnu, è nato qui. Mathura, uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio per gli indù, è situata a 58 km da Agra. Agra è facile da raggiungere poiché ha un suo aeroporto che la collega con Delhi e una buona rete di contatti, sia ferroviaria che stradale. Una volta giunti in città, ci si può affidare agli ecologici risciò, fuori dal centro, o a mezzi di trasporto trainati da motociclette: i moto-risciò. Nella città sono presenti sia gli alberghi di grandi catene come Hilton, Sheraton e Holiday Inn, che hotel più piccoli gestiti da gente del posto che vanno dalle tre stelle fino a categorie di prezzo ancora più economiche. La cucina è un’altra attrattiva di Agra, con chiare influenze Mughal evidenti nei ricchi piatti di curry, nelle carni e nel pane, conosciuto come tandoor, che viene cucinato in forni di argilla. Famosi anche i suoi dolci e i piatti saporiti, come il petha e il dal-moth. Agra è anche nota per il suo marmo intarsiato, gli oggetti in pelle e ottone, i gioielli con pietre preziose e semi-preziose e per i ricami ornati in filo dorato. Il clima è molto vario, dalle estati eccezionalmente calde alla stagione dei monsoni durante la quale si verificano abbondanti e frequenti precipitazioni piovose.

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The city is visited by tourists from all over the world and, regardless what their personal reasons may be, all are amazed by the beauty and splendour of cultural places like the Agra Fort. Built by Akbar in 1565A.D. the fort holds the beautiful Pearl Mosque and numerous palaces including the Jahangir Mahal, the Diwan-i-Khas, the Diwan-i-Am and the Moti Masjid. Akbar’s Mausoleum, located about 10 km from Agra in the small town of Sikandra, is an example of the fusion of Hindu and Islamic architectural styles and the Itimad-Ud-Daulah's Tomb: this tomb was built between 1622-1628 A.D., by one of the Mughal empresses – Nur Jahan – to commemorate her father Ghiasud-Din-Beg. Muslim Indian tourists come here to see the mosques and the major Islamic places of interest that the city has to offer such as Mathura. Krishna, one of the Vishnu God’s incarnations, was born here. Mathura, one of the most important pilgrimage’s places for Hindus, is located 58 km from Agra. Agra is easy to reach because it has its own airport which connects it with Delhi and a good transportation system, both rail and road. Once in town, one can rely upon ecological rickshaws, outside the centre, or means of transport pulled by motorcycles: the motorcycle-rickshaws. In the city there are either big hotel chains like Hilton, Sheraton and Holiday Inn, and smaller hotels run by locals ranging from three stars to even cheaper prices and categories. Food is another Agra attraction, with evident Mughal influences in the rich curry dishes, meat and bread, known as tandoor, which is cooked in clay ovens. Also famous are its sweet and savoury dishes, such as the petha and dal-moth. Agra is also known for its inlaid marble, leather and brass items, jewellery with precious and semi-precious stones and adorned with embroidery in gold thread. The weather is very varied, from the extraordinarily hot summers to the monsoon season during which abundant and frequent rainfall occurs.

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READING - I RITROVATI ominciamo col dire che il libro si compone di tre (brevi) racconti - Le iene, Nelle mani di Veil e Sparare alla cieca – il cui genere, come in quasi tutti i lavori di Lansdale, si può definire giallo e un po’ horror, ma umanizzato da buoni sentimenti e condito con qualche efficace battuta di spirito. Anche l’ambiente è lo stesso: il Texas, quello polveroso e assolato. Questa volta mancano le paludi, i canali e le insidie della natura; quelle provenienti dagli uomini – e dalle donne – non mancano mai. Tutti e tre i racconti, in perfetto stile Lansdale, sono ben scritti e scorrevoli. Il primo e il terzo, soprattutto, contengono, a dispetto della brevità, una trama intricata e coinvolgente, con colpi di scena degni dei più impegnativi romanzi gialli. La coppia perfetta del titolo, altri non sono che Hap e Leonard: i due investigatori/giustizieri, protagonisti di molte storie realizzate da Lansdale. Poi ci sono gli altri: la rossa e affascinante compagna di Hap, qualche poliziotto onesto, vecchi e nuovi amici e qualcuno che tradisce. Fin qui, niente da dire, sembrano storie e protagonisti già visti, ma non è così. Hap e Leonard, secondo cliché, sono entrambi amanti della giustizia e paladini dei più deboli; per tutto il resto, però, sono tra loro diversissimi: il primo è il tipico ragazzone texano - bianco, coraggioso e altruista - fedele e appassionato amante della sua compagna, gran picchiatore e dotato di una mira infallibile, il personaggio nel quale il lettore si identifica con facilità. Il secondo, Leonard – nero ebano, muscoloso e agile come un felino, picchia come un carrarmato, ha un debole per i biscotti alla vaniglia ed è decisamente gay, perennemente abbandonato dall’ultimo compagno. Nel Texas, almeno nell’immaginario collettivo più diffuso, i due protagonisti appartengono a mondi profondamente diversi, ma non solo per il colore della pelle! Nel caso di Hap e Leonard, invece, si tratta di amici che di solito mangiano e dormono sotto lo stesso tetto, che proprio perché si stimano e si proteggono a vicenda, sono in grado di prevalere sui cattivi di turno, per quanto questi possano essere duri e spietati. Abbozzo qui un mio punto di vista, una spiegazione sulla simpatia che i due suscitano e che ha portato Lansdale a tanto successo: Hap e Leonard, con il loro agire fianco a fianco, col valutarsi l’uno con l’altro senza stereotipi che mettono in secondo piano l’uomo, ci indicano le possibilità che tutti potremmo avere percorrendo la strada della concordia e della collaborazione disinteressata. Ancora due parole sull’autore. Lansdale non ha scritto solo della coppia perfetta, ma anche altro, molto altro. Tra i tanti, è d’obbligo citare un libro di fantascienza contemporanea: La notte del drive-in. Non dico che tre parole: leggere per credere!

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A PERFECT COUPLE - JOE R. LANSDALE Let’s start by saying that the book consists of three (short) stories – Hyenas, Veil’s visit and Dead Aim – whose style, like almost any of Lansdale’s work, can be defined both as thriller and horror, while still humanized by good feelings and coloured by a few effective jokes. The environment is the same: Texas, the dusty and sunny one. Marshes, canals and nature’s pitfalls are missing this time; those coming from men – and women – are never absent. All three stories, in perfect Lansdale’s style, are well written and flowing. The first and the third one contain, in spite of their shortness, an intricate and engaging plot, with twists worthy of the most challenging thriller novels. The perfect couple of the title, are none other than Hap and Leonard, the two investigators/ executioners, main characters of many stories created by Lansdale. There are also others: Hap’s fascinating red haired partner, a few honest cops, old and new friends and someone who betrays . Until now, nothing new, they seem already seen stories and characters, but it is not so. Hap and Leonard, according to cliché, are both justice lovers and defenders of the weak; however, for everything else they are very different from each other: the first one is the typical guy from Texas– white, brave and selfless – loyal and passionate lover of his partner, big brawler and a deadly shot, the character the reader most likely identifies himself with. The second one, Leonard – ebony black, muscular and agile as a feline, hits like a tank, loves vanilla cookies and is definitely gay and perpetually abandoned by his last boyfriend. In Texas, at least in the most widely held collective imagination, the two protagonists belong to different worlds, but not just because of their skin colour! In Hap’s and Leonard’s case, they are friends who usually eat and sleep under the same roof, and because they regard and protect each other, are able to prevail over the bad guys, no matter how tough and nasty they may be. Here’s my point of view on the characters likability factor which has brought Lansdale so much success: Hap and Leonard, with their side by side work, with their lack of stereotypes in dealing with one another which often has the negative effect of diminishing the man, show us the possibilities that could be achieved with harmony and disinterested collaboration,. Two more words about the author. Lansdale didn’t just write about the perfect couple, but also about many other things. Among these, a word of mention to the contemporary science fiction book: The Drive-In (A “B” Movie with Blood and Popcorn made in Texas). I will only say these five words: read it to believe it!

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na coppia perfetta, di Joe R. Lansdale

di Mario Poggini

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eonard Cohen è un poeta, un compositore e un cantante. Per chi lo conosce, basta il nome. Agli altri, mi permetto di dare qualche consiglio: iniziate a conoscerlo ascoltando Suzanne, probabilmente vi accorgerete di averla già sentita e apprezzata. Suggerirei di proseguire con Dance me to the end of love: vi farà conoscere la straordinaria vitalità dell’autore. Infine, vi consiglio caldamente una splendida poesia/canzone, richiesta a gran voce dal pubblico alla fine del concerto di Roma di questa estate: Famous blue raincoat. Su questo brano aggiungo due parole e un aneddoto. Il testo è una lettera scritta dall’autore a un immaginario fratello, suo alter ego, diverso da lui, ma che lo completa. Infatti la moglie dell’uno è stata moglie dell’altro e se l’uno l’ha amata per come era, l’altro l’ha resa completa. L’aneddoto: ho ascoltato questa canzone decine e decine di volte, senza mai aver letto il testo, né in inglese né in italiano. Ebbene, per anni ho pensato che le ultime due parole della canzone fossero per me intraducibili perché pronunciate in una qualche forma di slang americano. Niente affatto, erano in perfetto inglese. Era semplicemente la firma dell’autore in calce alla lettera: L. Cohen!

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TRIBUTE TO LEONARD COHEN Leonard Cohen is a poet, a composer and a singer. For those who know him, it is enough to hear the name. To all the others, let me give you some advice: start knowing him by listening to Suzanne, you'll probably realize you already heard it and appreciated it. I would recommend that you continue with Dance me to the end of love: you will discover the author’s extraordinary vitality. Finally, I strongly suggest to you a beautiful poem/song, that has been loudly requested by the public at the end of the concert in Rome last summer: Famous blue raincoat. To this song I would like to add a few words and an anecdote. The text is a letter written by the author to an imaginary brother, his alter ego, that is different from him, but that completes him. In fact, the wife of one was the wife of the other and if one has loved her as she was, the other one completed her. The anecdote: I listened to this song dozens of times without ever having read the text, in either English or Italian. Well, for years I thought that the last two words of the song were untranslatableto me because they were pronounced in American slang. Not at all, they were in perfect English. It was simply the author's signature at the bottom of the letter: L. Cohen!

maggio a Leonard Cohen di Mario Poggini


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LEONARD COHEN FAMOUS BLUE RAINCOAT It’s four in the morning, the end of December I’m writing you now just to see if you’re better New York is cold but I like where I’m living there’s music on Clinton Street all through the evening.

Well I see you there with the rose in your teeth one more thin gypsy thief well I see Jane’s awake She sends her regards.

I hear that you’re building your little house deep in the desert you’re living for nothing now I hope you’re keeping some kind of record. Yes, and Jane came by with a lock of your hair she said that you gave it to her that night that you planned to go clear did you ever go clear? Ah, the last time we saw you you looked so much older your famous blue raincoat was torn at the shoulder you’d been to the station to meet every train and you came home without Lili Marlene And you treated my woman to a flake of your life and when she came back she was nobody’s wife.

And what can I tell you my brother, my killer what can I possibly say? I guess that I miss you I guess I forgive you I’m glad you stood in my way. If you ever come by here for Jane or for me your enemy is sleeping and his woman is free. Yes, and thanks, for the trouble you took from her eyes I thought it was there for good so I never tried. And Jane came by with a lock of your hair she said that you gave it to her that night that you planned to go clear. Sincerely, L. Cohen

FAMOUS BLUE RAINCOAT Sono le 4 della mattina, la fine di dicembre Sto scrivendoti ora giusto per vedere se stai meglio New York è fredda, ma a me piace dove vivo C'è musica in via Clinton tutta la notte.

Bene io ti vedo là con una rosa tra i denti Un altro magro ladro zingaro Bene io vedo che Giovanna è sveglia. Lei ti invia i suoi saluti.

Ho saputo che stai costruendo la tua piccola casa nel deserto profondo Stai vivendo per nulla ora, spero tu stia tenendo qualche tipo di memoria. Sì, e Jane venne con una ciocca dei tuoi capelli Disse che gliel'avevi data tu Quella notte che pianificasti di andare via Sei mai andato lontano? Ah, l'ultima volta che ti vedemmo sembravi molto più vecchio Il tuo celebre impermeabile blu era strappato alla spalla Andasti alla stazione ad aspettare ogni treno E venisti a casa senza Lili Marlene. E offristi alla mia donna una parte della tua vita E quando lei tornò non era la moglie di nessuno.

E cosa posso raccontarti mio fratello, mio assassino Cosa potrei dire? Tu mi manchi, suppongo di averti perdonato Sono felice che ti sia messo sulla mia strada. Se tu mai verrai quì, da Giovanna o me Il tuo nemico sta dormendo, e la sua donna è libera. Sì, e grazie, per l'ansia che portasti via dai suoi occhi Pensavo che fosse lì per sempre, così non ci provai mai. E Giovanna venne con una ciocca dei tuoi capelli Disse che gliel'avevi data tu Quella notte che pianificasti di andare lontano. Sinceramente, L. Cohen

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na sera, sul litorale, a nord di Roma

Lei guardava verso il tramonto. Io pure.

Il sole scendeva lentamente. Lei si è avvicinata e ha detto qualcosa, ma io non ho sentito.

Prima che il tramonto si concludesse, lei ha preso una iniziativa molto promettente‌

A me non restava che fotografare, infatti ero‌ il Testimone.

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TRAVELLING

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arigi, l’altra Versailles

di Witness

Parigi, Versailles, la residenza della Marchesa madame de Pompadour.

Le Trianon La camera da letto della Marchesa

Picnic nel parco Up Bergamo

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Cascina del Sole www.cascinadelsole.it - Carobbio degli Angeli (BG) - Via Carducci, 6 - Tel. 035 954042 - info@cascinadelsole.it


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in Fiera

CREATTIVA FIERA DI S. ALESSANDRO

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a cura di Marco Conti • foto Andrea Forlani

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reattiva 2013 da record!


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ergamo Creattiva conquista l’ennesimo record di visitatori: 54.600, con un incremento del 20% rispetto all’anno scorso. L’appuntamento organizzato da Promoberg alla Fiera di Bergamo dedicato alle arti manuali, all’hobbistica e al bricolage è riuscito, per l’ennesima volta, a proporre temi nuovi che vanno ben al di là del pur importante aspetto artistico, culturale o ludico della manifestazione. Proprio questo uno dei maggiori pregi di Creattiva: scoprire o riproporre antiche arti, accantonate forse troppo in fretta. “La manifestazione, con 54.600 visitatori e 260 espositori ha consolidato il suo ruolo di evento di riferimento imperdibile per tutti gli amanti del settore – osserva Stefano Cristini, direttore Promoberg -. Appassionati arrivati a Bergamo da ogni parte del Paese, e anche dall’estero, con ogni mezzo: auto, pullman, treno, e anche aerei, grazie ai voli low cost del confinante aeroporto di Orio. Ciò fa sì che Creattiva, confermando la mission di Promoberg, sia un evento eccellente anche per quanto concerne la promozione e lo sviluppo del nostro territorio, a livello economico e turistico”. Creattiva ha presentato per la prima volta CreattiWood, una nuova area nel padiglione C di 2.700 metri quadrati dedicata alla lavorazione artigianale del legno. Scelta voluta dagli organizzatori per far conoscere al grande pubblico sia le creazioni di alcuni artigiani/artisti delle nostre valli, sia le attività di alcune delle realtà più importanti nel settore legno.

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A RECORD FOR CREATTIVA 2013! Bergamo Creattiva achieved another record number of visitors: 54.600, an increase of 20% compared to last year. The event, organized by Promoberg at the Fiera of Bergamo and dedicated to manuals arts, the DIY and hobby market, has not failed, once more, to propose new themes that go far beyond the important artistic, cultural or recreational aspect of the event. And this is one of the major Creattiva’s advantages: discover or reproduce ancient arts, too often set aside. "The event, with 54,600 visitors and 260 exhibitors has consolidated its role as a marker event not to be missed for all the industry’s lovers – notes Stefano Cristini, Promoberg’s director –. Supporters came to Bergamo from all over the country and from abroad: they arrived by car, bus, train, and even airplanes, thanks to low cost flights at the neighbouring Orio’s airport. This makes Creattiva, thus confirming the Promoberg’s mission, an excellent event regarding the promotion and development of our territory, both on economical and tourism levels". For the first time, Creattiva presented CreattiWood, a new area of 2,700 square meters dedicated to wood manufactures. This choice on the part of the organizers was intended to give more exposure to the creations of some craftsmen/artists of our valleys, and also to the activities of some of the most important companies in the wood industry.

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Anche nell’area legno sono stati moltissimi i visitatori che hanno partecipato ai corsi/laboratori tenuti dagli espositori. In totale, l’edizione autunnale di Creattiva ha permesso ai suoi appassionati di partecipare attivamente a circa 1.500 eventi (tra corsi, laboratori, e dimostrazioni), trasformando il pubblico nel vero protagonista della manifestazione. Grande interesse inoltre per le altre novità: Creattiva InFiore, con i laboratori e i corsi dei fioristi Ascom, che hanno svelato i segreti per realizzare, visto il periodo, alcuni dei più apprezzati addobbi natalizi; Creattivexpress, il servizio che ha consentito ai tanti arrivati con il treno e l’aereo di farsi recapitare a casa anche i pacchi più voluminosi. Premiate a Creattiva anche le opere che hanno partecipato al concorso di Quilt Italia, in collaborazione con Promoberg, per promuovere il patchwork e il quilting, dedicato quest’anno al cinema italiano. Primo posto per Maria Ragusini, (“I colori di Totò”), che si è aggiudicata anche il premio per il “Migliore uso dei colori”; secondo posto per Angela Minaudo, (“Il bacio”, immagine tratta da “La vita è bella” di Roberto Benigni). Terzo premio per Paola Pavan, (“Oltre le nuvole”, omaggio a Mariangela Melato). Info: www.fieracreattiva.it

Even in the wood area there were many visitors who attended courses/laboratories held by exhibitors. Overall, this autumn Creattiva’s edition allowed its fans to actively participate in 1,500 events (including courses, laboratories, and demonstrations), turning the audience into the real protagonist of the event. Big interest also for other novelties: Creattiva InFiore, with laboratories and courses held by Ascom florists, revealed the secrets to creating some of the most popular Christmas decorations; Creattivexpress, the service enabled many visitors who arrived by train or plane to get voluminous size packages delivered at home. Creattiva also awarded works that were entered in the Quilt Italia competition, in collaboration with Promoberg, to promote patchwork and quilting, dedicated this year to Italian cinema. First place to Maria Ragusini, ("I colori di Totò"), who also won the prize for "Best use of colour"; second place to Angela Minaudo, ("The Kiss", image taken from "Life is beautiful" by Roberto Benigni). Third prize to Paola Pavan ("Beyond the Clouds", a tribute to Mariangela Melato).

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ronti al decollo a cura di Marco Conti • foto Andrea Rotondella


a Fiera di Sant’Alessandro si consolida quale appuntamento di riferimento a livello regionale per tutto il settore agroalimentare e le realtà ad esso collegato. La manifestazione organizzata da Bergamo Fiera Nuova ed Ente Fiera Promoberg ha confermato tutta la vitalità del comparto agro-alimentare e il momento di grande attenzione che il settore sta riscontrando. Un forte interesse che va ben oltre quello da parte degli operatori professionali, tantissime le famiglie, in particolare le nuove generazioni, arrivate in massa a visitare la fiera. Se nel primo caso si tratta di una consolidata abitudine, nel secondo invece siamo di fronte ad un piacevole cambio di passo.

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READY FOR TAKEOFF The Fiera of Sant’Alessandro is been consolidated as an appointment on a regional scale for the agri-food sector and the realities associated to it. The event organized by Bergamo Fiera Nuova and Ente Fiera Promoberg is a testament to the vitality of the agro-food industry and the moment of notoriety that the sector is experiencing. A strong interest that goes far beyond the professional operators; many families, especially among the younger generation, arrived in droves to visit the fair. If, on one end, it is a consolidated routine, on the other, it is facing a pleasant change.

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Tutto ciò ha consentito all’evento di conquistare un nuovo record di pubblico: ben 46mila (+13% rispetto ad un anno fa) le persone che hanno visitato la Fiera di Sant’Alessandro nei tre giorni di apertura. Grande coinvolgimento per tutte le aree della Fiera di Sant'Alessandro (in totale quest’anno sono stati oltre 50mila i metri quadrati di superficie, con la presenza di 204 espositori). Presi d'assalto i padiglioni al coperto - che ospitavano i macchinari, l'enogastronomia, le istituzioni, gli enti e le associazioni di categoria, il saloon in stile country per tanta musica e balli - e l'area esterna che ha ospitato l'ampia rassegna zootecnica, i campi per le esibizioni e i vari concorsi dedicati ai cavalli. Tra mille novità non è mancata anche quest’anno la piacevole tradizione che ha visto incoronare le due regine bovine. Per la razza Frisona ha vinto Fiona, dell’allevamento lecchese di Oliviero Rusconi mentre per la razza Bruna la vittoria è andata a Grille, dell’allevamento di Angelo Giupponi, di San Pellegrino Terme.

This has allowed the event to conquer a new public record: 46 thousand people(+13% compared to last year) have visited the Fiera of Sant’Alessandro in the three days ofopening. Great involvement in all areas of the Fiera of Sant’Alessandro (in total, this year, more than 50 thousand square meters of surface were filled, with a presence of 204 exhibitors). The indoor stands – that hosted machinery, food and wine, institutions, organizations and associations, the country style saloon for music and dancing – and the outside area which hosted the livestock exhibition as well as areas used for various performances and competitions dedicated to horses experienced the highest turnout. Although there were many innovations this year, the pleasant tradition that crowned the two beef queens still took place. Fiona from the Oliviero Rusconi’s breeding farm in Lecco won for the Frisona breed competition,while Grille from the Giupponi Angelo’s breeding farm in San Pellegrino Terme won the Bruna breed category.

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FIERA DI SANT’ALESSANDRO Buon riscontro anche per gli eventi collaterali, tra i quali si sono contraddistinti il nuovo concorso dedicato ai purosangue arabi e i forum sulla sicurezza in agricoltura. Con le relazioni di alcuni tra i più noti esperti del settore, i convegni hanno registrato il tutto esaurito: segno evidente di come, davanti alle nuove normative (è il caso dei patentini per la sicurezza delle macchine agricole), gli operatori di settore abbiano la necessità di informazioni più dettagliate. In questo senso la Fiera di Sant’Alessandro, consolida anche il suo ruolo di centro formativo. “La nostra fiera dedicata all’agro-alimentare - osserva Stefano Cristini, direttore di Ente Fiera Promoberg - rafforza il suo ruolo di appuntamento di riferimento a livello regionale per il settore e i tanti canali del proprio indotto”.

Good response also for the other events, among which the new competition for Arabian thoroughbred horses and the security forum in agriculture. According to the most renowned industry expertreports, the conferences were sold out: a clear sign of how, faced with new regulations (such as mini licenses for the agricultural machinery’s safety), the operators of the sector need to receive more detailed information. In this sense, the Fiera of Sant’Alessandro, also consolidates its role as a training center. "Our exhibition dedicated to the agro-food industry – notes Stefano Cristini, Ente Fiera Promoberg’s director – is improving in its role as a point of reference for the sector on a regional level and to the many channels to which it is connected".

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Un “progetto

di vita”... da

vivere!

ASSOCIAZIONE TERRA D’EUROPA ONLUS WWW.TERRADEUROPA.EU - INFO@TERRADEUROPA.EU


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Social

a cura di Silvano De Rui

Non esiste una strada verso la felicità, la felicità è la strada. Confucio

AVIS ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ POLIZIA LOCALE DEI COLLI AEREC SORGENTE DEL CÒP Up Bergamo

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AVIS a più di sessantacinque anni presente sul territorio bergamasco, l'AVIS Provinciale di Bergamo, Associazione Volontari Italiani Sangue, si occupa di promuovere la donazione volontaria, gratuita e anonima del sangue e dei suoi componenti, e conta più di 35 mila donatori. Avis si impegna anche nel diffondere una maggiore consapevolezza in tema di educazione alla salute attivando progetti volti a una maggiore tutela del donatore. In questo contesto si inserisce il nuovo progetto del consulto senologico per prevenire le patologie mammarie, che Avis Provinciale Bergamo ha attivato per i propri donatori di entrambi i sessi e senza limiti di età (18 – 65 anni) in collaborazione con un team di specialisti della Humanitas Gavazzeni, tra cui il dottor Antonio Corapi. Uno su tutti il termine ricorrente emerso dalla nostra chiacchierata: prevenzione; una semplice parola che racchiude però in sé diversi concetti sui quali il dottor Corapi ci ha aiutato a far luce, con chiarezza e senza ricorrere a troppi tecnicismi. Cosa significa per lei il termine “prevenzione” per quanto riguarda le patologie mammarie e più in generale? Significa innanzitutto accettare serenamente e, se possibile, far diventare una sana consuetudine, il fatto di effettuare periodicamente e con regolarità, visite mediche con un professionista. Proprio questa semplice ma fondamentale pratica, può fare la differenza; entrando più nel merito delle patologie mammarie, abbiamo il dovere di sfatare il mito secondo il quale una donna possa permettersi di presentarsi per la prima volta a circa 50 anni a effettuare una mammografia, convinta di aver fatto tutto il possibile in fatto di prevenzione. Mi spieghi l’importanza di un approccio multidisciplinare nel campo della prevenzione… Ogni patologia - come anche quelle a carico della mammella - può insorgere nei più disparati modi e, soprattutto, alle più diverse età; per questo io e altri miei colleghi, abbiamo voluto creare questo gruppo multidisciplinare, mettendo a disposizione degli iscritti Avis la nostra professionalità a 360 gradi; è, infatti, proprio attraverso la multidisciplinarità che dobbiamo continuare a promuovere programmi completi di screening attraverso i quali comunicare con uomini e donne, spiegando loro l’importanza della prevenzione.

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THE PASSWORD IS PREVENTION For over sixty-five years in the Bergamo area, AVIS Provinciale of Bergamo, Italian Blood Volunteers Association, is responsible for promoting voluntary, free and anonymous blood and component donation, and it counts for more than 35 thousand donors. Avis is also committed to raise awareness about health education through projects aimed at enabling better protection of the donor. In this context we find a new breast consultation project to prevent breast disease, which Avis Provinciale Bergamo has activated for its donors of both sexes and without age limits (18 – 65 years old) in collaboration with a team of specialists from Humanitas Gavazzeni, including Dr. Antonio Corapi. One recurring theme emerged from our conversation: prevention; a simple word that contains in itself different concepts which Dr. Corapi helped us to better understand, clearly and without resorting to too many technicalities. What does the term "prevention" mean to you regarding breast disease and in more general terms? "It means first of all to accept serenely the healthy notion of scheduling routine medical exams with a specialist. This simple but fundamental practice can make the difference; entering more into the merits of breast disease, we have the duty to expose as false the myth that a woman can have a mammogram for the first time when she is 50, believing that she did everything possible in terms of prevention ". Explain to me the importance of a multi-professional approach in the prevention field... "Every disease – as well as those affecting the breast – can happen in various ways, and especially at different ages; which is why my colleagues and I wanted to create this multi-professional team, providing Avis subscribers with our knowledge at 360 degrees; it is, in fact, right through multiple expertise that we must continue to promote screening programs through which we communicate with citizens and explain to them the importance of prevention ".

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arola d’ordine… prevenzione di Giovanni Volpe • foto Carmelo Poidomani

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Vi sono molti “miti” riguardo la probabilità di sviluppare una patologia a carico del seno… È vero, si tratta quasi sempre di convinzioni che non hanno alcun fondamento scientifico e che, spesso, altro non fanno che mettere in secondo piano proprio una delle più potenti armi che abbiamo, la prevenzione; da sempre, per esempio, vi è l’errata convinzione del fatto che donne dal seno particolarmente prosperoso, abbiano maggiori probabilità di sviluppare un tumore al seno; nulla di più infondato e sbagliato! O, ancora, viene spesso messa in correlazione con lo sviluppo di patologie della mammella, il fatto di aver effettuato interventi di mastoplastica additiva; anche in questo caso, non esistono correlazioni e mi fa semmai piacere sottolineare che le più innovative tecnologie sviluppate nell’ambito della chirurgia estetica, sono sempre più spesso a disposizione e parte integrante della chirurgia oncoplastica. Torniamo al concetto di prevenzione che abbia come primo passo una visita specialistica… Ci tengo a puntualizzare proprio questo punto; prima che qualsiasi macchinario venga messo in funzione, prima che qualsiasi patologia possa essere individuata, dunque curata, è fondamentale che si svolga una visita specialistica. Purtroppo nel nostro Paese non esiste una concreta e radicata cultura della prevenzione che abbia come fulcro la periodicità di visite specialistiche sin dalla giovane età; salvo rare eccezioni, purtroppo, il professionista in ambito medico, viene ancora vissuto come qualcuno a cui rivolgersi quando vi sia già qualche campanello d’allarme. È innanzitutto culturale il cambiamento di cui abbiamo bisogno nel nostro Paese, in materia di prevenzione; ed è proprio a questo ambizioso e non facile traguardo che io e i miei colleghi abbiamo rivolto, in sinergia con Avis Bergamo, questa iniziativa preventiva nei confronti delle patologie mammarie.

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There are many "myths" about the likelihood of developing breast disease... "It 's true, it is almost always beliefs that have no scientific basis and that often only serve to overshadow one of the most powerful weapons we have, prevention; since always, for example, there is a mistaken idea that women with large size breasts, are more likely to develop breast cancer; nothing more unfounded or wrong! Or, furthermore, the concept that undergoing breast augmentation surgery is somehow linked to the incidence of breast disease; even in this case such correlations don’t exist and I'm rather pleased to point out that the most innovative technologies, developed in the cosmetic surgery field, are an integral part of oncoplastic surgery". Let's go back to the prevention concept of a a visit with a specialist as first step... "I would like to emphasize exactly this point; before any machine is put into operation, before any disease can be found and cured, it is crucial that you undergo an examination with a specialist. Unfortunately, in our country there is not a real and deep-rooted culture of prevention that has as its centerpiece the frequency of specialist visits starting at a young age; with rare exceptions, unfortunately, the specialist in the medical field is still seen as someone to turn to when there are already some warning signals. In our country a cultural change in the prevention field is needed; it is exactly this ambitious and difficult goal that my colleagues and I have addressed, in synergy with Avis Bergamo, a preventive initiative against breast disease".

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un passo dal milione‌ di Giovanni Volpe

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ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ

iunti al termine di questo delicato 2013, abbiamo incontrato un amico di Up Bergamo, Giovanni Licini, e gli abbiamo chiesto di raccontarci risultati e prospettive dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, di cui è da sempre anima e grande sostenitore. Quest’anno l’ormai immancabile Tennis Vip pareva addirittura a rischio ma poi le cose sono andate molto diversamente… “Esatto, non posso negare di aver temuto che questa edizione potesse saltare a causa di questa crisi sempre più stringente, ma ancora una volta il cuore dei bergamaschi ha avuto la meglio. Anche quest’anno, infatti, abbiamo raccolto una cifra assolutamente importante che lo è ancor di più se messa in relazione al periodo non esattamente florido che stiamo attraversando: 75mila euro”. Chi ne ha beneficiato, mentre continua la vostra inarrestabile marcia di avvicinamento al milione di euro?

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A STEP FROM THE MILLION... Nearing the end of this complicated 2013, we met an Up Bergamo’s friend, Giovanni Licini, and asked him to tell us the results and prospects of the Sport Academy for Solidarity, of which he has always been soul and great supporter. This year, the always featured Tennis Vip seemed at risk but then things went very differently... "That's right, I cannot deny that I feared that this edition wasn’t going to happen because of this worsening crisis, but once again the Bergamo’s residents heart prevailed. In fact, even this year, we have collected an important sum of money that seems even more substantial when related to the period we are going through which is not exactly flourishing: 75 thousand euros". Who are the beneficiaries, while your relentless march towards the million euro goal is continuing?

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ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ “Abbiamo suddiviso questa cifra destinandone parte alla Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio che ospita 350 ragazzi, parte all’Istituto Mario Negri e in ultimo agli Alpini di Celadina per la Protezione Civile. In dodici anni abbiamo raggiunto la bellezza di 875mila euro raccolti e faremo il possibile per toccare il milione nel 2014”. Come? “Dopo il gemellaggio culturale, musicale e sportivo dello scorso luglio a Monguelfo Tesido – alta Val Pusteria -, in una tre giorni che ha visto protagoniste anche le Bande musicali di Ponte San Pietro, di Grumello del Monte e la Orobic Pipe Band, abbiamo iniziato a concentrarci sulla prima attività del 2014 dell’Accademia, lo Snow Day”. Di cosa si tratta? “La manifestazione sciistica avrà luogo il prossimo 19 gennaio al Monte Pora ed è per me un onore dirvi che la giornata sarà patrocinata dalla F.I.S., la Federazione Internazionale dello Sci; si terranno gare di sci alpino, sci nordico e snowboard nonché, novità importantissima, una gara che avrà per protagonisti i disabili”. Un 2014 che partirà subito alla grande per l’Accademia… “Esatto! E continuerà, se possibile, ancora meglio con il circuito Golf Vip, l’ormai tradizionale Tennis Vip e una nostra presenza nel Volley che conta, sulle divise dell’Olimpia Calori Agnelli, serie B1 nazionale, che speriamo si traduca presto in altre soddisfazioni e traguardi nel nostro continuo impegno per la solidarietà”. Una gara di solidarietà alla quale, a partire dal 2014, parteciperà attivamente anche Up Bergamo che regalerà all’Accademia dello Sport per la Solidarietà, il 30% dei proventi di inserzioni pubblicitarie da parte di sostenitori del Tennis Vip e delle altre attività dell’accademia stessa.

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"We have divided this figure allotting a portion to the Shalom Community in Palazzolo sull’Oglio which accommodates 350 children, to the Mario Negri Institute and finally to the Celadina’s Alpini for Civil Protection. In twelve years we have collected 875 thousand euros and we will do our best to reach the million in 2014". How? "After the cultural, musical and sporting partnership last July in Monguelfo Tesido – high Val Pusteria –, in a three day event that also saw as protagonists the Ponte San Pietro and Grumello del Monte's Musical Bands and the Orobic Pipe Band, we started to focus on the first activity of the Academy in 2014, the Snow Day". What is it about? "The skiing event will take place on January 19 in Monte Pora and it is an honour for me to tell you that the day will be sponsored by the FIS, the International Ski Federation; there will be alpine skiing, nordic skiing and snowboarding races and also, and this is very important news, a race that will have as main participants the disabled". A 2014 with a strong start for the Academy... "That's right! And it will continue, if possible, even further with the Golf Vip, the traditional Tennis Vip and our presence in Volleyball, with the Olimpia Calori Agnelli’s uniforms, B1 national division, which we hope will soon be translated into other successes and milestones in our ongoing commitment for solidarity". A solidarity race in which, starting in 2014, Up Bergamo will actively participate donating Sport Academy for Solidarity 30% of advertising profits from Tennis Vip’s supporters and other activities of the Academy.


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THERE IS STRENGTH IN NUMBERS... Last October 5th, we participated at the inaugural event of the new operation center of the Unione Comunale dei Colli, in Albano Sant’Alessandro. The inauguration of the modern venue expansion work of what used to be the Consorzio di Polizia Locale dei Colli, was attended by numerous local and regional celebrities, many citizens and schools. To do the honours was the soul of this example of local efficiency, captain Enzo Fiocchi whom Gianluigi Belotti, president of the Union, had the opportunity to thank as a symbol of commitment, dedication and achievements over the years. The new Union’s venue – which covers an area of about 15 thousand square meters, 1200 of which are covered – is characterized by new sites reserved to citizen services, currently located on the ground floor; the new

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POLIZIA LOCALE DEI COLLI

L’ di Giovanni Volpe foto Andrea Rotondella

Unione… fa la forza o scorso 5 ottobre abbiamo partecipato all’importante evento inaugurale della nuova centrale operativa dell’Unione Comunale dei Colli, ad Albano Sant’Alessandro. All’inaugurazione dei lavori di ampliamento della moderna sede di quello che fino a qualche tempo fa era il Consorzio di Polizia Locale dei Colli, hanno partecipato numerose personalità locali e regionali, molti cittadini e numerose scolaresche. A far gli onori di casa l’anima di questo esempio d’efficienza di casa nostra, il comandante Enzo Fiocchi che Gianluigi Belotti, presidente dell’Unione, non ha mancato di ringraziare in quanto figura di spicco per impegno, dedizione e risultati raggiunti in questi anni. La nuova sede dell’unione - che si estende su una superficie di ben 15mila metri quadri, 1200 dei quali coperti – è caratterizzata da nuovi locali dedicati ai servizi per i cittadini, ora siti al piano terra; inoltre è stata presentata la nuova

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sala di controllo dalla quale è possibile monitorare le 60 nuove ipertecnologiche telecamere che vigilano 24 ore su 24 sugli oltre 41 chilometri quadrati di pertinenza dell’Unione; un servizio, questo, che unito al fatto di poter conoscere in tempo reale la posizione di ognuna delle volanti in servizio, rivela l’altissimo livello di controllo del territorio garantito da questa struttura. Una struttura invidiataci ben oltre i nostri confini e che costituisce, a livello locale, l’Unione di comuni più importante fra le cinque presenti nella nostra provincia; molteplici i servizi garantiti – controllo di Polizia Locale, Pronto Intervento, annonari ed edilizi, monitoraggio degli incidenti stradali, unità cinofila – e grande sensibilità nei confronti del nostro futuro prossimo e del concetto di prevenzione che si concretizza attraverso l’insegnamento dell’educazione stradale nel moderno “Parco dell’Educazione” presente all’interno della sede dell’Unione. Infine merita un cenno il SUAP, il nuovo Sportello Unico per le Attività Produttive, attraverso il quale sarà molto più semplice e rapida la gestione delle attività commerciali e il coordinamento della Protezione Civile degli otto comuni interessati. La cerimonia, molto sentita da parte degli otto sindaci dei rispettivi comuni presenti, ha visto, tra gli altri, la partecipazione dell’assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi e di Monsignor Della Vite; sono state ore di festa ma, allo stesso tempo, ricche di contenuti, numeri e concretezza, caratteristiche da sempre alla base dell’Unione Comunale dei Colli.

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control room was also presented from which you can monitor 60 new hyper technological cameras that watch over 41 square kilometers of Union territory 24 hours a day; a service, that, in addition to knowing in real time the position of each police patrol, also reveals the high level of territorial control guaranteed by this structure. A structure envied far beyond our borders and that, on a local level, constitutes the most important Union among the five municipalities in our region; many guaranteed services – control of Local Police, Emergency, food distribution and building, road accident monitoring, canine Unit – and great sensitivity towards our future and the concept of prevention that becomes factual through road safety education at the modern “Parco dell’Educazione” located inside the Union’s venue. Finally, a word of mention for SUAP, the new “Sportello Unico per le Attività Produttive”, through which managing commercial activities and Civil Protection coordination of the eight concerned municipalities will be much faster and easier. The ceremony, deeply felt by the eight mayors of the respective municipalities, saw the participation of regional council member Claudia Terzi and Monsignor Della Vite; they were joyful hours, but at the same time, full of content, numbers and substance, always a characteristic at the basis of the Unione Comunale dei Colli.

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a città di Bergamo vedrà inaugurata entro la fine di quest’anno la sede orobica di AEREC. Dopo la lettera del suo presidente Silvano De Rui nello scorso numero di Up, lasciamo la parola al vicepresidente del nuovo distretto della prestigiosa accademia, Luigi Stracuzzi: un uomo pieno di energia ed entusiasmo, da sempre impegnato nel sociale, che ha raccolto senza esitazione la sfida sicuro di risultarne vincitore. Innanzitutto, cosa è AEREC? E cosa significa AEREC per Bergamo e per Lei? “L’acronimo A.E.R.E.C. sta per Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali ed è un’Organizzazione destinata all'approfondimento delle conoscenze di più alto livello attraverso degli eventi che vedono coinvolti personaggi che si sono distinti, durante la loro vita professionale, per impegno, cultura, successo e tenacia. Ho conosciuto AEREC tramite un prezioso amico, ne è seguito un viaggio a Roma assieme a Silvano De Rui (imprenditore d’indubbio successo, cui riconosco il classico fiuto indispensabile a chi si occupa di impresa) che ci ha tolto ogni dubbio su quanto questa Organizzazione potesse essere un valore aggiunto per Bergamo e i Bergamaschi e contestualmente, attraverso una ONLUS legata alla stessa associazione, dare aiuto a chi ne ha bisogno”. Cosa ha reso Bergamo, secondo Lei, degna di diventare un avamposto AEREC? “Bergamo è una città con alle spalle una storia importante, l’operosità dei bergamaschi è ovunque riconosciuta e la città esprime delle eccellenze nell’arte e nelle scienze di primissimo piano. Accanto a queste vi è un tessuto imprenditoriale che, pur con la crisi economica in atto, riesce a mettere in campo strategie vincenti distinguendosi per capacità e qualità. In questo contesto AEREC per Bergamo è un’opportunità, perché attraverso l’Accademia si promuove la cultura e si creano le occasioni per favorire lo scambio d’idee e progetti professionali e imprenditoriali in Italia e all’estero. Questo è possibile grazie ad una fitta rete di relazioni, che AEREC è riuscita a tessere negli anni, con esponenti di primo piano del mondo della cultura, delle Istituzioni e dell’imprenditoria. La collaborazione con importanti Università sia italiane che estere, con imprenditori di successo, con il mondo del giornalismo e dell’arte, con esponenti delle Istituzioni italiane e straniere, ha portato AEREC a ricoprire un ruolo determinante per il successo di molte iniziative imprenditoriali dei propri accademici e non solo”.

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ACCADEMIA AND ENTERPRISE: AEREC ARRIVES IN BERGAMO! Bergamo will inaugurate the “orobica” AEREC venue by the end of this year. After the letter from its President Silvano De Rui in the last Up issue, the prestigious academy new district’s vice president, Luigi Stracuzzi will now answer our questions: a man full of energy and enthusiasm, always involved in social work, who rose to the challenge without hesitation, sure that he will be a winner. First of all, what is AEREC? And what does AEREC mean to you and to Bergamo? "The acronym A.E.R.E.C. stands for Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (European Academy for Economic and Cultural Relations) and it’s an Organization designated to increase high-level knowledge through events that involve individuals who have distinguished themselves during their working lives, for commitment, culture, success and tenacity. I have learned about AEREC from a special friend, followed by a trip to Rome along with Silvano De Rui (undoubtedly successful businessman, in whom I recognize the classic acumen essential to anyone involved in business) who has removed any doubt about how this Organization could be an added value to Bergamo and its citizens and simultaneously, through an ONLUS linked to the same association, give help to those who need it". In your opinion, what made Bergamo worthy to become an AEREC venue? "Bergamo is a city with an important history, Bergamo’s productiveness is recognized everywhere and the city expresses excellence in the arts and in science. In addition to these there is an entrepreneurial network that, despite the current economic crisis, manages to put in place winning strategies distinguished by ability and quality. In this context AEREC is an opportunity for Bergamo, because, through the Accademia, it promotes culture and creates opportunities to exchange ideas, professional and business projects in Italy and abroad. This is possible thanks to a dense network of relationships, which AEREC has managed to lace over the years, with leading figures from institutions, the cultural and business world. The collaboration with important Italian and foreign universities, successful businessmen, the journalism and art world and the representatives of Italian and foreign institutions, led AEREC to play a decisive role in the success of many business initiatives of its academics and not only”.


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Quindi l’Accademia cresce localmente per allargarsi in realtà anche a livello internazionale... “Esatto. Anche la capacità di creare opportunità imprenditoriali non si è limitata, per quanto prima sottolineato, ai confini nazionali, ma si è sviluppata la possibilità di creare business anche all’estero, verso quelle aree del mondo in fase di crescita. In quest’ultimo caso senza però assumere un atteggiamento “predatorio”, ma piuttosto favorendo l’aggregazione di professionisti e imprenditori, capaci di proporre uno sviluppo in equilibrio con il contesto territoriale, tale da raggiungere due importanti obiettivi: fare business e contemporaneamente migliorare le condizioni di vita delle popolazioni indigene portando servizi e benessere. A questo proposito AEREC si è fatta promotrice di un’organizzazione ONLUS - Missione Futuro - attraverso la quale sono finanziati importanti iniziative umanitarie nei Paesi del Terzo Mondo”. Quali sono gli obiettivi che l’Accademia si pone nella nostra città? “A Bergamo AEREC ha l’obiettivo di raccogliere le numerose eccellenze della città e della provincia, dare loro l’opportunità di condividere cultura e business con gli altri accademici italiani e stranieri, nella convinzione che tutto questo sia premiante per l’indiscussa operosità che i bergamaschi hanno sempre dimostrato di possedere”. Grazie. “Grazie a voi e a tutti i lettori di Up!”.

Therefore the Accademia grows locally to expand even on a international level... "Exactly. The ability to create business opportunities is not limited, as pointed out before, to national borders, but has developed the ability to create business abroad, to those areas of the world going through a growth phase. In the latter case, without assuming a "predatory" attitude, but by promoting the pooling of professional and businessmen, able to propose a growth in balance with local situations, to achieve two important goals: doing business and at the same time improving the living conditions of indigenous people by establishing comfort services. To this end, AEREC has promoted an ONLUS organization – Mission Future – through which important humanitarian initiatives in Third World countries are funded ". What are the goals that the Accademia set for our city? "In Bergamo AEREC has to gather the many successful entities of the city and province, giving them the opportunity to share culture and business with other Italian or foreign academics, in the belief that this is rewarding to the unquestionable industriousness that the “Bergamaschi” have always demonstrated". Thank you. "Thanks to you and to all Up readers"!

Fabio Pavone

Silvano De Rui

Luigi Stracuzzi

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l futuro riparte da qui

di Giovanni Volpe • foto Andrea Rotondella

o scorso 28 settembre a Torre Boldone, dopo oltre un anno di lavoro, è stato ufficialmente aperto il Parco della sorgente del Còp e, in questo modo, è tornato a vivere un importante simbolo di questo territorio, proprio quella sorgente che, già nei primi anni del ‘900, forniva acqua pura alle abitazioni della zona. Un simbolo riportato all’antico splendore attraverso il duro lavoro dei volontari e un grande impegno da parte dell’amministrazione locale - appoggiata anche dalla Provincia – che, insieme, hanno portato a un risultato che rappresenta un motivo di grande orgoglio per il primo cittadino di Torre Boldone, Claudio Sessa: ”abbiamo voluto valorizzare una zona abbandonata da decenni e, grazie allo straordinario lavoro dei volontari, è stato possibile portare alla luce anche la vecchia sorgente del Còp; abbiamo inoltre intenzione di collegare la pista ciclabile del parco con il centro”. Ma per capire di che incantevole territorio si tratti e di come panorama e microclima possano cambiare nel giro di poche centinaia di metri, pur sempre restando all’interno del comune di Torre Boldone, è utile ricordare che fino alla fine degli anni Sessanta, in questa zona c’era un sanatorio; un’ulteriore conferma, questa, dell’ottima qualità dell’aria che vi si respira.

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SORGENTE DEL CÒP

THE FUTURE RESTARTS HERE Last September 28th in Torre Boldone, after over one year of work, the Còp spring Park was officially opened and, at the same time, an important area landmark came back to life, the one spring that, in the early '900, provided clean water to the houses in the area. This symbol was restored to its former splendour through volunteers’ hard work and local administration commitment – also supported by the region – that together led to a result that is a symbol of great pride for Torre Boldone’s first citizen, Claudio Sessa: "We wanted to promote an area abandoned for decades and, thanks to the extraordinary volunteers’ work, it was possible to bring to light even the old Còp spring; we are also planning to connect the bike path inside the park to the town centre". But to understand what a magnificent area this is and how the view and the microclimate can change within a few hundred meters, while still remaining within the town of Torre Boldone, it is useful to remember that until the end of the 60s, there was a sanatorium in this area; a further confirmation, of the high quality air that we breathe.

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Questa operazione di recupero del territorio si è concretizzata attraverso la bonifica di un’area di oltre 15mila metri quadri, durata oltre 2mila ore e alla quale hanno partecipato anche il Gruppo Antincendio Boschivo e la Protezione Civile di Torre Boldone; si è trattato di un intervento molto complesso e impegnativo dedicato a questa area, che tra l’altro fa parte del Parco dei Colli, posizionata ai piedi di montagne e attraversata dal torrente Gardellone, anch’esso per l’occasione riportato all’antico splendore grazie all’operazione “Fiumi Puliti” . Il Sindaco Sessa e la sua amministrazione, si sono infine impegnati affinché sia presto ripristinato l’aspetto originario della sorgente; intanto un primo importante passo è già stato fatto: è stata inaugurata una bacheca in legno per ricordare l’antica fonte del Còp.

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This territory recovery operation materialized through the reclamation of an area of over 15 thousand square meters, which lasted over 2 thousand hours and with the participation of the Torre Boldone Fire Fighting Group and Civil Protection; it was a very complex and challenging intervention committed to this area, which is also part of Parco dei Colli, located at the foot of mountains and crossed by the Gardellone river. The latter was restored for the occasion to its former glory thanks to the "Clean Rivers" operation. First citizen Sessa and his administration, have finally worked to ensure that the original appearance of the spring will soon be restored; in the meantime an important first step has already been taken : a wooden board has been inaugurated to remember the ancient Còp spring.

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rte e creatività senza compromessi di Giovanni Volpe • foto Carmelo Poidomani

n una società nella quale la fretta e il concetto di “tutto e subito” prendono sempre più il sopravvento, spesso privandoci del semplice piacere delle cose, incontrare Paky e con lui il suo concetto di arte e, ancor prima, la sua idea di qualità della vita, mi ha in qualche modo ricordato il piacere delle cose semplicemente belle. Paky, Si sente più artista o imprenditore? Ci racconti la sua azienda, se mi è concesso definirla così… “Non userei il termine azienda ma, semplicemente, laboratorio artigianale artistico; questo è un mondo tutto mio all’interno del quale sono circondato da ogni genere di materiale grezzo: bronzo, alluminio, rame, ottone, ferro, vetro, resina, e così via... È proprio plasmandoli che creo sculture luminose o, semplicemente, sculture. Mi considero, e certamente mi sento, un artista, su questo non vi è alcun dubbio; un artista a 360 gradi capace di dar vita, nuova forma e colore e “un’anima”, a qualsiasi materiale con cui io stabilisca un contatto per poi iniziare a lavorarlo”.

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ART AND CREATIVITY WITHOUT COMPROMISES In a society in which speed and the concept of "instant gratification" are increasingly taking over, often depriving us of the simple pleasureof things, meeting Paky and with him his concept of art, and even before, his idea of quality of life, somehow reminded me of the pleasure of simply beautiful things. Paky, do you feel more of an artist or a business man? Tell us about your company, if I may call it that... "I wouldn’t use the term company but, simply, artistic workshop; this is my own world in which I am surrounded by all kinds of raw materials: bronze, aluminium, copper, brass, iron, glass, resin, and so on... It's by shaping them that I create bright sculptures, or simply sculptures. I consider myself, and I certainly feel like an artist, there is no doubt; anartist at 360 degreescapable of giving life, new form, colour and a "soul" to any material I come in contact and then work with ".


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Ci descriva ora i suoi prodotti: da dove trae tanta creatività? “I miei prodotti variano da lampade a tavoli, candelabri, complementi d'arredo e mille altre tipologie, sempre originali; la peculiarità delle mie opere sta nel fatto che l'elemento fondamentale di ognuna di esse non sia la funzionalità, ma la loro capacità di trasmettere naturalmente emozioni. Un altro aspetto che le contraddistingue e le rende in qualche modo pezzi d’arte è la loro unicità: ne plasmo manualmente e singolarmente ognuna, tanto che non potrà mai esistere un solo pezzo uguale all’altro. Fondamentale nel mio lavoro è quindi la creatività, una dote che credo di possedere sin da giovane, che ho coltivato e continuo a coltivare anche solo osservando tutto ciò che mi circonda, dalla cosa banale a tutto quanto possa essere considerato vitale”. Come effettua la ricerca dei materiali e a chi sono destinate le sue creazioni? “Non effettuo alcuna ricerca, di fatto tutto è frutto della mia creatività. Una volta individuati i materiali li studio dal punto di vista della praticità di lavorazione e della possibile collocazione finale; ciò che mi sta a cuore è che le mie creazioni entrino in possesso di persone dalla spiccata sensibilità e che, anche solo osservandole, rimangano attratte e colpite dalla particolarità e dall'espressività che ne scaturisce”. Ci racconti questo suggestivo evento realizzato negli affascinanti spazi de La Tinaia; qual era la ricorrenza? “Ho scelto La Tinaia perché ho avuto modo di frequentarla più volte e in ogni occasione non potevo che soffermarmi a osservare ogni suo spazio e angolo, sempre assaporandone l’aspetto e anche i profumi; inevitabile che vi immaginassi subito anche la collocazione delle mie sculture e delle mie opere luminose. La realizzazione dell'evento mi ha ripagato decisamente del tempo di lavoro impiegato per organizzarlo; lunghe ore durante le quali sono sempre stato accompagnato dai miei fedelissimi cani, Shoky, Kissy, Tikka e Haky. Non c'era quasi più distinzione tra giorno e notte, tutto immerso com’ero nel creare una piccola lampada, una scultura in bronzo, così come un grande lampadario celebrativo del mio mezzo secolo d’età – l’ho chiamato di proposito “6 novembre”, data del mio compleanno, e sfoggia ben 50 luci, tanti sono i miei anni – da posizionare poi a mezz'aria sotto le vecchie e affascinanti soffitte de La Tinaia. Un evento che mi sono voluto regalare per festeggiare i miei primi cinquant’anni”. Infine, quali sono i progetti di Paky per questo 2014 ormai alle porte e, più in generale, per il futuro? “Progetti per il futuro? Ne ho… ma ne parlerò quando avranno preso forma…”.

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Now describe your products to us: where do you draw so much creativity? "My products vary from table lamps, chandeliers, furniture and many other types, but always original; the peculiarity of my work lies in the fact that the fundamental element of each of them isn’t their function, but their ability to naturally convey emotions. Another aspect that characterizes them and makes them somehow pieces of art is their uniqueness: I manually shape them one by one, so that there won’t ever be another piece like that. So creativity is primary in my work, a gift that I have had since I was a young man, that I have grown and continue to grow just by observing everything around me, from unimportant things to anything which might be considered vital". How do you find materials and whom do you address your creationsto? "I don’t do any research, in fact everything is the result of my creativity. Once I find the materials I study them from a practicality stand point and a possible final collocation; what is important to me is that my creations fall into the hands of people with strong emotions and that, even just by looking at them, remain attracted and affected by the peculiarities and expressiveness that flow from them". Tell us about this fascinating event held in the charming La Tinaia; what was the occasion? "I chose La Tinaia because I had the opportunity to come here several times and on each occasion I couldn’t but stop and observe every space and corner, always savouring itslook and smells; it was inevitable toimagine the placement of my sculptures and my light creations in this location. The realization of the event paid me back for the time that it took me to organize it; long hours during which I was always accompanied by my faithful dogs, Shoky, Kissy, Tikka and Haky. There was almost no distinction between day and night, as I was focused on creating a small lamp, a bronze sculpture, as well as a large chandelier celebrating my half century of age - I called it on purpose "November 6th", my birthday, and it features 50 lights, as many as my years - to be placed in mid air in the charming old attics of La Tinaia. An event that I wanted to dedicate to myself in celebration of my first fifty years". Finally, what are Paky’s projects for a 2014 almost upon us andfor the futurein general ? "Plans for the future? I have them...but I'll talk about them when they take shape...".


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ndossare la storia‌ è Angelico di Giovanni Volpe foto Carmelo Poidomani

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l nostro Paese vanta da sempre eccellenze nei più disparati settori, uno su tutti senza dubbio quello della moda; aziende nate dalla passione e dall’estro di uomini che hanno inseguito un sogno e che, nel dopoguerra, non hanno avuto paura di investire tutte le proprie risorse in ciò in cui credevano. Ne sono nate realtà ormai consacrate in Italia, dove sono sorte, e all’estero, dove il Made in Italy è oggi più che mai sinonimo di sogno, di “must have”, di qualità e tradizione.

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TO WEAR HISTORY... IS ANGELICO Our country has always been a symbol of excellence in the most disparate sectors, one of them is undoubtedly fashion; businesses born from the passion and creativity of men who followed a dream and who, after the war, were not afraid to invest all their resources in what they believed. This gave birth to realities now consecrated in Italy, where they were created, and abroad, where “Made in Italy” is now more than ever synonymous of dreams, of "must haves", of quality and tradition. Up Bergamo

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Qualità e tradizione, un binomio che si sposa a meraviglia con Angelico, lo storico lanificio biellese, leader nel nostro Paese e apprezzato in tutto il mondo, per via della qualità dei materiali impiegati e dello stile senza tempo che ne caratterizza ogni prodotto. Anche a Bergamo Angelico ha dedicato un elegante negozio a quanti amino lo stile e desiderino indossare un pezzo di storia della moda di casa nostra; si trova nel cuore dello shopping bergamasco, in via XX Settembre 35. Prima di accompagnarvi idealmente in negozio ci teniamo a raccontarvi un po’ di storia di questo importante lanificio e marchio della moda italiana. Tutto nacque da Giuseppe Angelico che, forte della sua intraprendenza e del favorevole periodo storico, all'inizio degli anni cinquanta fondò il Lanificio Angelico a Ronco Biellese. Le caratteristiche che fin dai primi giorni contraddistinsero l'approccio Angelico furono l'abilità di professionisti qualificati, la cultura dello stile, l'eccellenza dei materiali scelti e la qualità delle materie prime utilizzate. Alberto e Massimo portano avanti oggi la missione del padre coniugando lo spirito originale con l'innovazione e i mutamenti occorsi negli anni. Tutt'oggi Angelico si qualifica come leader di mercato, grazie alla sua presenza in tutto il mondo e al percorso produttivo completo e accurato che permette all’Azienda di realizzare fino a 20.000 metri di tessuto al giorno e diverse collezioni di prodotti. La costante esigenza di affidabilità e gli standard qualitativi elevatissimi sono garantiti dal ciclo produttivo completamente interno all'azienda. Nei due stabilimenti di Ronco Biellese si trovano, infatti, la filatura, l'orditura e la tessitura; tintoria, finissaggio e laboratorio analisi vengono invece effettuati nella stabilimento di Biella. Una produzione articolata quella di Angelico, nella quale la tecnologia più innovativa affianca e completa la manualità e la competenza artigiana, figlia della tradizione laniera biellese. In Via XX Settembre a Bergamo, vi aspetta Gianfranco Arrigoni al quale cediamo la parola perché possa raccontarci lo stile di Angelico. “Angelico è da sempre sinonimo di qualità in fatto di materiali, stile classico e raffinato sempre e comunque al passo con le tendenze del momento; il tutto a cifre ragionevoli soprattutto in relazione all’altissimo standard qualitativo di tutti i nostri prodotti”. “Lo stile “Classico” rappresenta al meglio il nostro concetto di eleganza per antonomasia, oltre le mode; uniti, principe di Galles, gessati, finestrati e microfantasie: rigore, sobrietà e materie prime della migliore qualità”. “Con “Finissimo”, invece, Angelico tocca il vertice della ricercatezza: tessuti extra-fini che raggiungono il super 180's, fibre nobili come la seta e il cashmere che impreziosiscono l'insieme; e ancora le lavorazioni quasi artigianali che rendono possibili effetti altamente personalizzati”.

Quality and tradition, a combination that goes perfectly with Angelico, the historic woolen mill in Biella, a leader in our country and appreciated all over the world, thanks to the quality of the materials used and the timeless style that characterizes each product. In Bergamo, Angelico dedicated an elegant shop to those who love the style and wish to wear a historical piece of fashion of our house; it is situated in the center of Bergamo shopping district, on XX Settembre Street n. 35. Before visiting the store, we want to tell you a bit about the history of this important woolen mill and the Italian fashion brand. It all started with Giuseppe Angelico who, with a strong spirit of initiative took advantage of the favourable historical period in the early 50s and founded the Lanificio Angelico in Ronco Biellese. The characteristics that distinguished the Angelico’s approach since the early days were the employment of qualified professionals, a culture of style, excellence and the quality of the materials used. Alberto and Massimo are now carrying on their father’s mission, combining the original spirit with innovation and the changes that have occurred over the years. Angelico is right now a market leader, thanks to its presence all over the world and a complete and accurate production process that allows the Company to carry up to 20,000 meters of fabric per day and several product collections. The continued need for reliability and high quality standards are guaranteed by a full production cycle within the company. Spinning, warpage and weaving take place inside the two branches in Ronco Biellese; while dyeing, finishing and laboratory analyses are carried out in the branch in Biella. Angelico’s production is quite articulated, with the most innovative technology supporting and completing the artisan’s competence and manual skill. Gianfranco Arrigoni is waiting for us on XX Settembre street in Bergamo. He will now tell us all about the Angelico style. "Angelico has always been synonymous of quality in terms of materials, classic and refined style and always in step with the trends of the moment; all at a reasonable price especially in relationship to the very high quality standard of all our products". "The "Classico" style represents the best of our par excellence concept of elegance, beyond fashion; solid colours, Prince of Wales, pinstripes, large square and small patterns: rigor, simplicity and materials of the finest quality". "With "Finissimo", Angelico reaches the top of sophistication: extra-fine fabrics that reach the super 180's, threads like silk and cashmere; and handcrafted work that make customized effects possible ".

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ANGELICO

“La linea “Evento” punta su cromie unite e tono su tono, in sinergia con le note più brillanti della seta e con il risultato di effetti di luce in contrasti di lucido e opaco: tessuti raffinati e sofisticati per la cerimonia, le serate di gala e tutte le occasioni importanti”. “Come detto, Angelico significa anche costante ricerca e lo dimostra la linea “Evolution” che identifica creazioni innovative per tessuti dalle performance d'eccellenza; basti pensare alla linea hi-tech class, al tessuto Natural stretch traspirante e ad alta memoria elastica e ai nuovi tessuti lavati, pensati per un abbigliamento più informale e fashion”. “Torniamo invece al classico con “Lino & Cotoni”, fibre naturali, anche miste con la lana, garantiscono all'abito la mano fresca tipicamente estiva mentre, declinati a giacca, assumono un aspetto lavato, mai piatto, perfetto per capi destrutturati e dall'aspetto informale”. “Un cenno finale lo merita il nostro “In-Stock Service” che da solo racconta l’importanza che Angelico attribuisce al concetto di “servizio”. Un termine, questo, che spesso significa dialogo: ecco perché Angelico partecipa alle fiere di maggior rilievo internazionale e collabora costantemente con tutti i mercati, dall’Europa agli Stati Uniti, al Far East, senza dimenticare di offrire una selezione dei tessuti più venduti, sempre disponibile per consegne rapide”. Tutto questo è Angelico… il vostro total look vi aspetta!

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"The "Evento" line concentrates on solid colours and tone on tone, in synergy with the characteristics of the most brilliant silk and with the result of light effects with shiny and opaque contrasts: fine and sophisticated fabrics for ceremonies, gala evenings and all other important occasions". "As I said, Angelico also means constant research as the "Evolution" line shows. It identifies innovative fabric creations of the finest quality such as the hi-tech class line, the Natural breathable stretch and high elastic memory fabric and the new washed fabrics, designed for a more casual and fashionable look". "Let's go back to classic style with "Lino & Cotoni", natural fibers, also mixed with wool which guarantee a typical cool summer look to the dress while, utilized as jacket, exhibit a washed look, never flat, perfect for an unstructured and informal dress look ". "Our "In-Stock Service" deserves a final word, which alone tells the importance that Angelico gives to the concept of "service". A term, that often means dialogue: that is why Angelico participates in the most important international trade fairs and it constantly collaborates with all the markets, from Europe, to the United States, and the Far East, without forgetting to offer a selection of the best selling fabrics, always available for quick deliveries". This is Angelico... your total look is waiting for you!


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esigner per caso di Giovanni Volpe • foto Carmelo Poidomani


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ARIANNA

ensate anche voi che le cose più belle accadano spesso per caso? Sono certo che, a chi tra voi avesse ancora qualche dubbio in merito, basterà leggere la storia della famiglia Pedruzzi e della loro azienda,Arianna srl, per cambiare idea una volta per tutte. Sia chiaro, anche la più casuale delle scoperte, delle idee e delle avventure imprenditoriali, ha solitamente solide basi; nella storia che vi racconterò, queste basi hanno il volto di Stefano Pedruzzi che, grazie a passione, dedizione e competenze tramandategli dal padre Renzo, da ben quarant’anni nello stampaggio e nella trasformazione della lamiera, ha oggi tutte le carte in regola per intraprendere questa nuova avventura.Una persona molto generosa, intraprendente e, soprattutto abituata a scorgere qualcosa di buono e potenzialmente utile anche nella più casuale delle situazioni, come per esempio l’acquisto di un nuovo tavolo per il salotto di casa; questo è Stefano Pedruzzi e la moglie Maria Grazia, “designer per caso”, non è certo da meno.

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DESIGNER BY CHANCE Do you also think that the most beautiful things often happen by chance? I am sure that, to those of you who still have some doubts about it, it will be enough to read the story of the Pedruzzi’s family and their business, Arianna srl, to change your mind once and for all. Let me be clear, even the most casual discovery, idea or business adventure, usually has a solid foundation; in the story that am going to tell you, these basis have Stefano Pedruzzi’s face who, with passion, dedication and skills passed on to him by his father Renzo, forty years in the moulding and sheet metal processing, has everything to start this new adventure. A very generous person, resourceful and above all accustomed to see something good and potentially useful even in the most random situations, such as buying a new table for your living room; this is Stefano Pedruzzi and his wife Maria Grazia, “designer by chance”, is certainly no less so.

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ARIANNA

Signora, è vero che lei e suo marito vi siete scoperti in qualche modo designer mentre vi apprestavate ad acquistare un costoso tavolo per casa vostra? “È tutto vero! Quella mattina, proprio nell’osservare la struttura del tavolo del quale mi ero appena innamorata a prima vista, mi resi conto del fatto che, forse, avremmo potuto dar vita a qualcosa di altrettanto originale e perché no, pregiato, semplicemente impiegando, per una volta in maniera diversa, il nostro estro oltre che i macchinari della nostra azienda. Creammo così un’originale base in ferro sopra la quale ponemmo un’importante piano di marmo: ecco fatto, il nostro tavolo di design, unico e forse addirittura più appagante di quello che stavamo per acquistare, faceva ora bella mostra di sé nel nostro salotto”. Qual è stata la molla che vi ha spinti ad andare oltre quella prima, e per certi versi casuale, realizzazione? “Beh, le dirò la verità, io e mio marito eravamo senza dubbio soddisfatti della nostra prima creazione; ciò che però ci ha effettivamente indotti a fare di più è stato il susseguirsi di complimenti e sguardi stupefatti incassati da parenti, ospiti e amici. Uno stupore carico di apprezzamenti che è poi proseguito quando, dovendo ristrutturare e riarredare gli uffici della nostra azienda, abbiamo progettato e realizzato ad hoc alcuni altri oggetti, complementi d’arredo e strutturali”. Anche noi durante il servizio fotografico abbiamo apprezzato la bellezza delle vostre creazioni oltre a certe caratteristiche peculiari che le rendono uniche, in primis alcune affascinanti imperfezioni… “Mi fa piacere che siate rimasti colpiti dalle creazioni di noi designer per caso. Spesso la distanza tra l’immaginazione e il frutto di quella stessa idea, è costituita dal coraggio e dalla capacità tecnica di realizzarla, di non lasciarla come una bella incompiuta su un foglio di carta; lavorare il ferro, come l’azienda Arianna fa abilmente da decenni, può dare vita a oggetti che non si pensava fosse possibile realizzare e che ora sono per noi motivo di grande soddisfazione”.

Madam, is it true that you and your husband have discovered yourselves designers while you were about to buy an expensive table for your house? "It 's all true! That morning, we were observing the structure of the table I had just fallen in love with at first sight, and I realized that, perhaps, we could create something equally original and why not, refined, simply by using for once in a different way, our inspiration as well as our company machinery. So we created an original iron base upon which we placed a substantial marble top: here it was, our design table, unique, and perhaps even more fulfilling than the one that we were about to buy, now proudly displayed in our living room". What was the motivation that drove you to go beyond the first, and in some way random, realization? "Well, I'll tell you the truth, my husband and I were absolutely satisfied with our first creation; what actually encouraged us to do more was the string of compliments and astonished looks received from our relatives, friends and guests. An amazing amount of approval which continued even when, having to refurbish and redecorate our company’s offices, we designed and created ad hoc some other objects, both structural and decorative". We too, during the photo shoot, have enjoyed the beauty of your creations as well as certain characteristics that make them unique, first of all some fascinating imperfections... "I'm glad that you were impressed by our “designer by chance”creations. Quite often the leap between imagination and the actual product, is filled by the courage and technical ability to realize it, not to be left as unfinished beauty on a piece of paper; iron work, which Arianna has been making for decades, can give life to objects that you thought impossible to realize and that are, for us, a source of huge satisfaction". Up Bergamo

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ARIANNA A quali si riferisce in particolar modo? “Senza dubbio la scala che collega al soppalco del nostro ufficio principale incarna idealmente solidità, artigianalità e praticità delle nostre recenti creazioni; la naturale ossidazione del ferro e alcune, più o meno evidenti, imperfezioni di finitura, rappresentano per noi un vero e proprio tocco d’autore, la prova del fatto che ciò che vedete sia frutto del lavoro delle mani, le nostre”. Mi sono piaciute molto anche le illuminazioni, per non parlare del tavolo al piano di sopra… Suo marito ci ha tenuto a sottolineare che siate lei e sua figlia Arianna, le imperturbabili designer… “Le lampade che abbiamo disegnato e realizzato hanno forme molto semplici, lineari, che credo possano sposarsi idealmente con abitazioni e uffici; la loro resa scenica e pratica, è anche dovuta alla voluta mancanza di fronzoli – che caratterizza tutti i nostri oggetti – e all’impiego di moderni Led. Quanto alla figura di designer, mia e di mia figlia, non posso che sorridere… Prima di sentire di aver realizzato qualcosa di bello, appagante e funzionale, è infatti sempre necessario realizzare diversi prototipi che, in quanto tali, capita non ci facciano innamorare a prima vista; dovrebbe vedere le espressioni di mio marito dopo una mia secca bocciatura di un suo oggetto; il confronto tra noi è comunque molto importante e proprio da questo elemento nascono i pezzi migliori”. Mi tolga solo un’ultima curiosità… Che seguito darete a questa nuova attività che non si può che definire nata per caso? “Attraversiamo un periodo difficile ma la nostra azienda ha la fortuna di avere clienti solidi, puntuali e con i quali esiste da tempo un rapporto di stima reciproca; ciò detto non le nascondo che, sia in termini di soddisfazione e stimoli personali che al fine di differenziare in parte e gradualmente la nostra produzione, stiamo pensando di fare sul serio anche nella produzione di complementi d’arredo. Faremo anche questo a modo nostro cioè senza creare mai oggetti in serie ma, semmai, continuando a realizzare pezzi unici, in linea con desideri e aspettative di chi ce li commissionerà; e perché no, sempre ricchi di quelle piccole imperfezioni figlie della nostra completa artigianalità, che li rendono unici e per questo, inimitabili”.

What are you referring to in particular? "Without doubt our main office staircase that leads to the loft ideally embodies the strength, craftsmanship and practicality of our recent creations; the natural iron oxidation and some more or less obvious finishing imperfections, represent our personal touch, proof of the fact that what you see is the result of our craftmanship". I also really like the lighting, not to mention the table upstairs... Your husband was keen to point out that you and your daughter Arianna are the unflappable designers... "The lamps that we have designed and realized, have very simple linear shapes, which I believe can ideally lend themselves to houses and offices; their aesthetic and practical performance, is also due to a deliberate lack of frills – that characterizes all of our items – and the use of modern LEDs. As far as being designers, my daughter and I can only smile... Before you feel that you have realized something beautiful, fulfilling and functional, it is always necessary to create several prototypes that, as such, we are not always immediately pleased with; you should see my husband’s expression after my rejection of one of his creations; the confrontation between us is indeed very important and from this our best pieces are realized". One final curiosity... What follow-up will you give this new activity that one can only define as “born by chance”? "We are experiencing a difficult period but luckily our company has solid clients, punctual and with whom we have a history of mutual respect; however, I can’t hide the fact that, both in terms of satisfaction and personal stimulation and in, order to partially and gradually differentiate our production, we are also planning to take the manufacture of home furnishings seriously. We will do it our own way which means that we’ll never create mass produced objects but, we’ll continue to create unique pieces, in line with desires and expectations of those who will commission them from us; and why not, always full of those little imperfections, creations of our overall craftsmanship that make them unique and for this, inimitable". Up Bergamo

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entornato baratto! di Giovanni Volpe

imenticato per lunghi anni di pseudo boom economico e a volte letteralmente demonizzato da un mercato dopato - che per anni ha fatto acquisti folli senza che di fatto esistesse, dunque circolasse, il denaro per farli – è riapparso in chiave moderna quello che può essere definito il più antico strumento di compravendita di sempre, il baratto. Faro Store Srl, società nata ad Albino nel 2012, è un vero e proprio “store multiproduct” dove è possibile fare affari d’oro potendo scegliere tra occasioni sempre nuove offerte a prezzi davvero imbattibili, con sconti normalmente nell’ordine del 50%. Ma cerchiamo di capirne di più. Faro Store Srl è una sorta di maxi contenitore di offerte che è possibile acquistare on line e, allo stesso tempo, visibili e toccabili con mano all’interno del nuovo e moderno showroom di Albino.

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FARO STORE WELCOME BACK BARTER! Forgotten during many years of pseudo economic boom and sometimes literally demonized by a doped market – which for years has made crazy purchases without money to do them that actually existed and circulated– barter has reappeared in a modern version of what can be called the most ancient trade method. Faro Store Srl, a company founded in 2012 in Albino, is a true "multiproduct store" where you can get amazing deals by choosing among new occasions at unbeatable prices, with discounts usually at the tune of 50%. But let's try to understand more about it. Faro Store Srl is a sort of huge container of deals that you can buy online and at the same time, are visible and touchable by hand in the new and modern showroom in Albino.

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Ma come è possibile che prodotti di ogni genere – auto, moto, informatica, elettrodomestici, fotografia, audio & tv, wellness, food & beverage, bricolage, giochi e tanto altro ancora – nuovi, perfettamente funzionanti e garantiti, possano essere acquistati con sconti a volte addirittura superiori al 50%? La spiegazione è paradossalmente molto semplice; Faro Store Srl durante la fase di acquisto dei più disparati prodotti, si appoggia a partner selezionati che svolgono ufficialmente attività di “cambio merce pubblicitario”. In buona sostanza i fornitori di Faro Store Srl gestiscono spazi pubblicitari che vengono venduti in cambio di merce; si tratta, dunque, di una sorta di rivisitazione in chiave moderna del concetto di “baratto”. L’attività di bartering – dall’inglese “barter”, baratto, più conosciuta come attività di “cambio merce” – si sta sempre più affermando nel competitivo ambito degli investimenti pubblicitari. Il meccanismo in sé è molto semplice: chi investe in pubblicità, invece di pagare in denaro, paga con i propri prodotti che vengono poi rivenduti sul mercato per essere monetizzati. Da qui la scontistica applicabile che raggiunge sempre percentuali normalmente impensabili. Faro Store Srl si pone dunque l’obiettivo di divenire parte integrante di questo nuovo modo di considerare e vivere la vendita, interfacciandosi in questo semplice ma rivoluzionario sistema, come rivenditore finale di barter.

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FARO STORE But how is it possible that products of all kinds – cars, motorcycles, computers, electrical appliances, photography, audio & tv, wellness, food & beverage, do it yourself, games and much more – new, fully functional and guaranteed, can be purchased with discounts sometimes even higher than 50%? The explanation is paradoxically very simple; Faro Store Srl during the purchase phase of many different products, uses selected partners who officially carry out activities of "goods exchange for advertisement". Basically Faro Store’s suppliers receive advertising spaces in exchange for goods; it is, therefore, a sort of modern interpretation of the concept of "barter". Bartering- from the english word “barter” more renowned as an activity of “goods exchange”- is establishing itself more and more as competitive in the advertising investment field . The mechanism itself is very simple: those who invest in advertising, instead of paying with cash, pay with their own products which are then sold on the market and monetized. Hence the applicable discounts that always reach normally unthinkable percentages. Faro Store Srl has set the goal of becoming an integral part of this new way of conceiving and living the sale, putting itself forth in this simple but revolutionary system, as final seller of barter.

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oluzioni… da sogno di Giovanni Volpe • foto Andrea Rotondella

urante questo nostro viaggio alla scoperta delle eccellenze del territorio, a livello istituzionale e imprenditoriale, abbiamo il piacere di presentarvi l’agenzia immobiliare Equipe-Solutions che per l’occasione ci ha presentato questa magnifica soluzione abitativa. Si tratta di un nuovo attico in classe A (20,83 Kwh/m2a) dal design moderno, concepito per ridurre al minimo l’impatto ambientale grazie all’impiego di tecnologie innovative che permettono l’uso del fotovoltaico e dei pannelli solari come fonte di energia primaria per il riscaldamento e tutte le altre funzioni principali dell’abitazione. Questa nuova realizzazione, moderna ed elegante, è caratterizzata da scelte architettoniche essenziali in armonia con la realtà circostante. L’attico, che ha una superficie di 200 mq ed è disposto su unico livello, è inoltre caratterizzato dalla presenza di ben 260 mq di terrazzo sui quattro lati dal quale si gode di un’incantevole vista panoramica. Il terrazzo è impreziosito da una moderna piscina riscaldata da 12 metri cubi d’acqua salata, completa di luce a led multicolore, telo di copertura e doccia esterna con accumulo solare. La zona living, elegante ed accogliente, è resa molto luminosa dalle grandi pareti vetrate che illuminano in modo naturale la cucina e il soggiorno.

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DREAMY‌ SOLUTIONS During our journey to discovery of our territory’s excellence, on an institutional and entrepreneurial level, we are pleased to introduce to you the real estate agency Equipe-Solutions which has presented us, for the occasion, a wonderful housing solution. It is a new penthouse in class A (20,83 Kwh/m2a) of modern design, created to minimize the environmental impact through the use of innovative technologies that allow the use of photovoltaic and solar panels as a primary energy source for heating and all other key features of the house.

This new modern and elegant structure is characterized by essential architectural choices in harmony with the surrounding reality. The penthouse, which has an area of 200 square meters on one level, is also characterized by the presence of a 260 sq.m. terrace on the four sides from which you can enjoy panoramic views. The terrace is decorated with a modern heated swimming pool of 12 cubic meters of salt water, complete with multi-colour LED light, top cover and outdoor shower with solar storage. The living area, elegant and comfortable, is very bright thanks to large glass walls that light up the kitchen and living room in a natural way.

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La soluzione è dotata di ogni comfort: ascensore privato, riscaldamento e raffrescamento a pavimento, impianto di deumidificazione e ricambio dell’aria, impianto di aria condizionata con pompa di calore, impianto di aspirazione centralizzata, camino a gas - da 8 Kw bi-facciale da 120 cm con accensione da telecomando -, coibentazione acustica di altissimo livello, parquet in tutto l’appartamento in listoni di rovere naturale spazzolato, rivestimenti dei bagni e piatti doccia in kerlite con mosaici Bisazza in foglia d’oro bianco. Altra caratteristica di questo esclusivo attico è la gestione domotica di tutto l’impianto che avviene attraverso un sofisticato touch panel; sono inoltre presenti tapparelle elettriche in alluminio coibentato e una pavimentazione del terrazzo in gres porcellanato galleggiante con effetto teak. A completare la proprietà, ben tre box: uno doppio in larghezza e uno singolo, dotati di apertura basculante sezionale elettrica.

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The solution is equipped with every comfort: private elevator, floor heating and cooling, dehumidification and air exchange, air conditioning with heat pump, central vacuum cleaning system, gas fireplace – 8 Kw bifacial of 120 cm with remote control –, high quality acoustic insulation, parquet floors throughout the apartment in natural brushed oak planks, bathroom walls and shower trays in kerlite with Bisazza mosaics in white gold leaf. Another feature of this exclusive penthouse is a more efficient operation of the entire system through a sophisticated touch panel; there are also electric shutters in insulated aluminium and porcelain stoneware floor in the terrace with a teak effect . To complete the property, three garages: one double in width and one single, equipped with an electric door opening system.

Via Don Mazza, 10 - Gorle Tel 035/66.45.19

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asta crederci! di Giovanni Volpe foto Carmelo Poidomani

l nostro viaggio alla scoperta del Distretto del Commercio del Serio, parte da Torre Boldone e, più in particolare, da Pietro Musci, titolare della Gioielleria Lo Smeraldo e anima di molte delle iniziative di questo ambizioso distretto. Qual è innanzitutto il suo ruolo all’interno di questo distretto? “Sono venuto a conoscenza dell’esistenza di questo distretto commerciale seriano circa due anni fa, parlandone con clienti di altri comuni che ne facevano già parte con le loro rispettive attività. L’idea di fondo mi piacque subito ed iniziai dunque a confrontarmi con i colleghi della nostra associazione di commercianti, l’A.C.A., e con l’amministrazione locale. Ne sono seguiti diversi incontri di informazione ai commercianti di Torre Boldone, con l’assessore al commercio e l’amministrazione locale attuale, con in testa il sindaco Claudio Sessa, che ha approvato l’adesione al distretto Insieme sul Serio”.

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JUST BELIEVE IN IT! Our journey to the discovery of the Serio Commerce District, starts at Torre Boldone and, more specifically, with Pietro Musci, Gioielleria Lo Smeraldo’s owner and soul of many of the initiatives of this ambitious district. To begin with what is your role within this district? “I learned about the existence of this commercial district about two years ago, speaking to other municipalities’ customers who already belonged to it with their respective activities. I liked the idea right away and then I began to compare stories with colleagues in our merchants’ association, the A.C.A., and with the local administration. Several information meetings with Torre Boldone merchants followed, with the commerce representative and the current local government, led by Claudio Sessa, who approved the adhesion to the district “Insieme sul Serio”.


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OREFICERIA LO SMERALDO - SERIOCARD Ci spieghi di più del suo ruolo… “Il mio ruolo di presidente dei commercianti di Torre Boldone è iniziato lo scorso gennaio e con esso un mio personale percorso all’interno del distretto fatto di incontri, proposte e progetti, tutti sempre e comunque indirizzati allo sviluppo di questa inedita forma associativa nella quale credo molto”. In cosa crede in particolar modo? “Sono certo che questa moderna associazione possa contribuire in maniera determinante allo sviluppo delle attività di vicinato oltre che al mantenimento di quelle esistenti che, come noto, vista la congiuntura negativa, stanno soffrendo sempre più”. Dove crede o desidererebbe si potesse arrivare attraverso il distretto? “Io sogno un unico distretto che raggruppi tutti i commercianti della Valle Seriana; uomini e commercianti con intenti comuni, consorzi di spesa, iniziative condivise e percorsi itineranti alla scoperta del territorio; sarebbe senza dubbio un bel salto di qualita per lo sviluppo del turismo e dell’economia della Valle”. Ci parli ora della sua gioielleria, Lo Smeraldo… “Ho fondato Lo Smeraldo nell’ormai lontano 1987; si trattava di un’attività, all’ingrosso e al dettaglio, alla quale cambiai domicilio nel 2000 con l’apertura di questo punto vendita di 230mq. Un elemento fondante che accomuna me e il mio modo di fare impresa, è la mia continua ricerca di miglioramento del radicamento territoriale, sia nell’ingrosso – attraverso quattro agenti rappresentanti – che nel dettaglio, attraverso il costante aumento degli assortimenti e la regolare ricerca di marchi di tendenza. Attualmente Lo Smeraldo è conosciuto in tutta la bergamasca e ha clienti storici in molte delle province lombarde”. Infine, cosa si aspetta dal 2014 ormai alle porte? “Mi aspetto che le amministrazioni continuino a credere nel distretto contribuendo ancora attraverso risorse umane ed economiche; dai commercianti mi aspetto invece un risveglio dagli allori: come noto i bei tempi dell’economia sono ormai passati, la crisi perdura e temo non finirà in fretta; siamo in trincea e la battaglia va combattuta con le armi che si hanno a disposizione…”. Il Distretto del Commercio e la Serio Card sono tra queste, basta crederci!

Could you explain more about your role... “My role as Torre Boldone merchants’ president started last January and within the district my own personal path consisting of meetings, proposals and projects, each one always directed toward the growth of this unusual type of association in which I truly believe in”. What do you particularly believe in? “I am sure that this modern association can make a decisive contribution toward the development of neighborhood activities as well as maintaining the existing ones that, as it is well known, are suffering more and more due to the economic downturn”. Where do you think you could or would want to get through the district? “I dream of a single district that brings together all the Seriana Valley merchants; men and businessmen with common goals, financial groups, shared initiatives and travelling routes to discover the territory; it would be a huge leap in quality for the development of tourism and the economy in the Valley”. Now tell us about your jewellery shop, Lo Smeraldo... “I founded Lo Smeraldo back in 1987; it was a wholesale and retail business, that changed its venue in 2000 with the opening of this 230sq.mt. store. An essential element associating me to my business style is my constant attempt to improve on territorial expansion, in either wholesale – through four sales representatives – or in retail, through an increase of supplies and regular trend research. Currently Lo Smeraldo is known throughout Bergamo and has customers in many Lombard cities”. Finally, what do you expect from 2014 which is just around the corner? “I expect the government to continue to believe in the district contributing human and economic resources; on the other hand, from merchants I expect an awakening from our laurels: as we know the good economic times are now gone, the crisis continues and I am afraid it will not end any time soon; and we are in trenches and the battle must be fought with the weapons that we have…”. The Commerce District and the Serio Card are among these, just believe in it!

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l Turbo… mette le ali


asta pronunciarne il nome perché l’adrenalina inizi a scorrere a fiumi in quanti sappiano di cosa siano da sempre capaci le versioni sovralimentate di un mito della sportività a quattro ruote, la Porsche 911. E, proprio in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario dalla nascita della prima 911, Porsche ha deciso di sfornare, per la prima volta contemporaneamente, le versioni Turbo e Turbo S della sua serie 991. Si tratta di due vetture che, se dal punto di vista prettamente estetico e stilistico rappresentano il logico sviluppo delle sorelle minori 4 S, segnano un consistente passo avanti dal punto di vista meccanico, dunque in fatto di efficienza generale e prestazioni, queste ultime da sempre al centro dell’attenzione di chi scelga una Turbo. Turbo e Turbo S, entrambe equipaggiate con un 3.8 boxer biturbo a iniezione diretta e turbine a geometria variabile, hanno cavallerie a dir poco generose: 520cv per la prima e ben 560cv per la S; ma non è il singolo dato riguardante le potenze di queste due vetture a segnare un’evidente crescita rispetto al pur recente passato. Le nuove Turbo, infatti, sono state create per andar forte, molto forte, in tutta sicurezza e per farlo sono stati introdotti sistemi all’avanguardia che rendono ora possibili performance, anche in pista, prima impensabili.

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TURBO... GIVES YOU WINGS It’s enough to say the name for the adrenaline to start flowing in people who know what the supercharged versions of the sporty four wheel myth are capable of, the Porsche 911. During the celebrations for the fiftieth anniversary of the first 911, Porsche has decided to create, for the first time at the same time, the Turbo and the Turbo S versions of its series 911. These are two cars that, while from a purely aesthetic and stylistic point of view representing the logical development of the earlier models 4 S, they also mark a significant step forward from a mechanical stand point, in terms of overall efficiency and performance, always at the centre of attention of those who choose a turbo. Turbo and Turbo S models, both equipped with a 3.8 twin-turbo boxer directly injected and variable geometry turbine, have substantial horsepower: the first one 520hp and 560hp for the Turbo S; but it is not the single data regarding the power of these two cars that shows an improvement compared to the past. The new Turbos, in fact, are designed to go fast, very fast without sacrificing safety and, to achieve that, cutting-edge systems have been introduced so that now they make possible, even on track, performances that were previously unthinkable.

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Mi riferisco al retrotreno sterzante in grado di raggiungere 2.8 gradi di angolo di sterzata in fase o controfase, che permette di ottimizzare la resa degli altri sistemi elettronici che vigilano su assetto e trazione integrale, il PDCC e il PTM. Altra novità assoluta in grado di regalare un responso dinamico eccezionale, è costituita dall’aerodinamica attiva; le nuove Turbo, infatti, presentano per le prima volta uno spoiler anteriore – regolabile su tre posizioni – e quello posteriore estraibile che, uniti, permettono di inchiodare a terra queste vetture dalle prestazioni straordinarie: 3.1 secondi per raggiungere i 100km/h da fermo e oltre 318km/h di velocità massima per la Turbo S. Chi invece misurasse il tasso di sportività ed efficacia di una top car prendendo spunto dal tempo sul giro in una delle più dure e selettive piste del mondo, il Nurburgring, non potrà che sfilarsi il cappello di fronte ai 7 minuti e 30 secondi scarsi fatti registrare dalla Turbo S.

I’m referring to the rear steering system capable of reaching 2.8 degrees of steering angle in phase or antiphase, which allows the optimization of the other electronic systems that oversee balance and traction, the PDCC and the PTM. Another novelty that can provide an exceptional dynamic response, consists of active aerodynamics; the new Turbos, in fact, have a front spoiler for the first time – adjustable to three positions – and a removable back one which, together, hold to the ground these outstanding performance cars: 3.1 seconds to reach 100km/h from standstill and more than 318km/h top speed for the Turbo S. Those who measure the rate of competitiveness and efficiency of a car by analizing the lap time in one of the toughest and selective tracks in the world, the Nurburgring, can only take off their hat at the 7 minutes and 30 seconds registered by the Turbo S.

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di Giovanni Volpe

ran Turismo… sostenibile

ono trascorsi oltre trent’anni da quando Volkswagen lanciò la prima versione della vettura attraverso la quale dimostrare al mondo che il concetto di “gran turismo” abbinato a consumi di carburante ragionevoli, non fosse solo un azzardo, una trovata pubblicitaria. Nacque così la prima Golf GTD della quale la sorella maggiore che vi presentiamo ripropone la filosofia originaria ma in un quadro tecnologico e prestazionale ora davvero straordinario. La nuova Golf GTD, infatti, non solo mantiene alcuni dettagli estetici della sorella a benzina GTI – griglia anteriore a nido d’ape, spoiler posteriore e terminali di scarico gemellati specifici, possibilità di montare cerchi da 19” – ma cresce ulteriormente nella potenza, nel dinamismo e nelle pure prestazioni. I cavalli ora a disposizione sono ben 184 e la coppia sale a 38nm; numeri da sportiva di razza, verrebbe proprio da dire da GTI, che si traducono in 230km/h di velocità massima e, in abbinamento al cambio DSG, in circa 7.5 secondi per raggiungere i cento chilometri all’ora con partenza da fermo.

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BONALDI MOTORI

E i consumi? Proprio a questa voce si registra il più straordinario dei passi avanti compiuto dal costruttore tedesco che ha realizzato una vettura di un’efficienza davvero difficilmente eguagliabile; la nuova Golf GTD percorre in media oltre 20km reali con un litro di gasolio e lo fa senza che debba essere prestata troppa attenzione nello spingere il pedale dell’acceleratore. Tutto funziona a meraviglia su questa vettura dal livello qualitativo globale da riferimento del settore delle compatte e oltre: l’abitacolo mostra grinta ed eleganza allo stesso tempo e, soprattutto, finiture sempre ineccepibili. Infine, meritano una menzione particolare sicurezza attiva e passiva di questa GTD che, tra equipaggiamenti di serie e a richiesta, offre sistemi elettronici estremamente moderni ed efficaci in grado di limitare al minimo gli effetti di errori o distrazione da parte del guidatore. Una scommessa vinta, oggi più che mai.

SUSTAINABLE... GRAN TURISMO It has been over thirty years since Volkswagen launched the first version of the car by means of which it intended to prove to the world that the concept of "Grand Touring" combined with reasonable fuel consumption was not just a gamble, a publicity stunt. Thus the first Golf GTD was born whose older sister which we are now presenting to you repeats the original philosophy but in a truly extraordinary technology and performance setting. The new Golf GTD, in fact, not only maintains a few aesthetic details of its gas GTI predecessor – honeycomb front grille, back spoiler and specific twin tailpipes, possibility to assemble 19" wheels – but improvements also in power, dynamism and pure performance. The horsepower now available is 184 with torque up to 38 nm; race sports car numbers, almost GTI like, which translates in 230km/h of top speed and, in combination with the DSG transmission, going from zero to one hundred km/h in about 7.5 seconds. And fuel consumption? The most extraordinary progress was achieved by the German manufacturer precisely in this area realizing a car with really hard to beat efficiency; the new Golf GTD covers on average more than 20km with a litre of diesel and it does it regardless of its acceleration. Everything works to perfection in this vehicle of world quality level in the class of compacts and beyond: the interior shows determination and elegance at the same time and, above all, always flawless finishes. Finally, the active and passive safety of this GTD deserves special mention, including standard equipment and optional extras, offering extremely modern and effective electronic systems able to minimize the effects of driver’s errors or distraction. A winning bet, now more than ever.

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l nuovo regno dell’auto di Giovanni Volpe • foto Andrea Rotondella

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.E.A., ormai da anni punto di riferimento per addetti ai lavori e privati in fatto di tappezzerie per auto, ha una nuova casa; si tratta della moderna struttura di Viale Europa 15, a Treviolo, grazie alla quale Vito Pavone, anima di C.E.A. e fonte inesauribile di idee e iniziative, ha saputo rendere se possibile ancor più accessibile, fruibile ed ospitale, la propria azienda, oggi più che mai leader – ben oltre i nostri confini – per tutto ciò che riguarda la cura dell’auto e non solo. La nuova sede, moderna, dagli spazi razionalmente distribuiti e sempre generosi, rafforza ulteriormente la già solida e altamente qualitativa immagine di “centro multi servizi” di C.E.A., all’interno del quale due e quattro ruote trovano ogni genere di servizio a esse dedicato. Basti pensare al “car wrapping”, ormai una moda, che consiste nell’applicazione di una pellicola adesiva grazie alla quale è possibile cambiare il colore esterno della propria vettura o della propria due ruote; per la realizzazione di tale cambiamento di “pelle” C.E.A. si affida a collaboratori dalla straordinaria manualità che, a loro volta, possono usufruire dei migliori materiali disponibili sul mercato interno e non; ecco però la prima novità: il wrapping, da C.E.A., non riguarda più solo l’esterno; è infatti disponibile un’ampia gamma di pellicole grazie alle quali è possibile cambiare look anche all’abitacolo della propria vettura, optando su superfici che richiamino materiali hitech – per esempio alluminio e carbonio - o classici di origine naturale – per esempio pelle o radica ; il tutto sapendo che, non appena lo si desideri, si potrà tornare facilmente a tinte e materiali originali, senza che questi vengano minimamente danneggiati.

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THE NEW KINGDOM OF THE CAR C.E.A., reference point for works personnel and privates for years in terms of car upholstery, has a new home; it is the modern structure on Viale Europa n° 15 in Treviolo, thanks to which Vito Pavone, C.E.A.’s soul and inexhaustible source of ideas and initiatives, has been able to make, if possible even more accessible, usable and welcoming, his business, today more than ever a leader – far beyond our borders – for everything related to car care and not only. The new modern venue, with generous and functionally distributed spaces, strengthens the already strong and highly qualitative image of C.E.A.’s "multi-service centre", in which two and four wheels find all kinds of services geared towards them. Just think about "car wrapping", now very fashionable, which consists of applying an adhesive film that makes changing the car or a two wheel exterior colour possible; for the realization of this "skin" change, C.E.A. relies on employees with extraordinary craftsmanship who, in turn, can use the best materials available; however, here is the first novelty: the wrapping, at C.E.A., is no longer limited to the outside; a wide range of films is in fact available allowing to change the interior look of your car, opting for surfaces that resemble hi-tech materials – for example aluminium and carbon – or classics of natural origin – for example leather or wood –; all knowing that as soon as you desire, you can easily return to the original colours and materials, without damaging them.

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Partendo dall’attività storica dell’azienda, la tappezzeria, va detto che C.E.A. è considerato unanimemente un punto di riferimento quanto a qualità e, aspetto da non sottovalutare, competitività dei prezzi nella realizzazione di rivestimenti di volanti; un genere di intervento sempre più richiesto da privati e non, che richiede abilità fuori dal comune e, se possibile, una certa rapidità di intervento; tutti aspetti nei quali C.E.A. eccelle. Vito Pavone, durante la nostra chiacchierata, ha più volte definito C.E.A. una “multi servizi”; è di fatto questa definizione a celare l’unicità di questa attività che dal 1995 a oggi ha saputo racchiudere al proprio interno una moltitudine di servizi dedicati in particolar modo al mondo dell’auto. Fondamentale, in tal senso, la presenza nella società, di Omar Cairoli, vero e proprio “mago levabolli” la cui abilità è spesso richiesta in tutto il territorio nazionale e, recentemente, anche oltre; Omar, infatti, rappresenta C.E.A. anche all’estero dove attività del genere sono solo un sogno e crescono rapidamente i clienti di alto livello. Altro pezzo forte di C.E.A. è la presenza di un’officina modernissima, largamente automatizzata e tecnologica, oggi ancor più razionale; al suo interno ogni singolo aspetto riguardante cura e manutenzione dell’auto viene curato efficacemente e in tempi molto ridotti, per un servizio realmente di alta qualità; meccanica, pneumatici e, prima ancora, diagnostica: tutto viene seguito passo passo, internamente e con estrema professionalità. Ormai giunti alla fine del 2013, appare più che mai vinta la scommessa più importante di Vito Pavone che quest’anno ha puntato con forza ed entusiasmo sul car-renting; la risposta della clientela e più in generale della piazza bergamasca – tra privati e aziende – è stata davvero lusinghiera e oggi, da C.E.A., è davvero possibile noleggiare, a cifre imbattibili, vetture delle più disparate categorie, con formula “all inclusive” e professionalità senza eguali. Ora che il nuovo regno bergamasco per la cura dell’auto è realtà, non ci rimane che attendere il 2014 per scoprire tutte le novità e le nuove scommesse di Vito Pavone, oggi più che mai figura di riferimento di casa nostra, in questo sempre più competitivo settore.

Starting from the traditional activity of the company, upholstery, it must be said that C.E.A. is considered a benchmark for quality and, not to be underestimated, for the competitive prices in the production of steering wheel coatings; a kind of expertise increasingly demanded by private and not, that involves extraordinary skills and, if possible, a quick response; all areas in which C.E.A. excels. During our conversation, Vito Pavone, frequently called C.E.A. a "multi-service"; it is in fact this definition that encompasses the uniqueness of this activity that since 1995 has been able to contain within itself a multitude of services especially dedicated to the car world. In this sense, Omar Cairoli’s presence in the society is fundamental. He is a real "dent removing magician" whose ability is often required throughout our national territory and, recently, even beyond; Omar represents C.E.A. also abroad where such products and services are just a dream and high level customers are rapidly growing. Another C.E.A. strong point is the presence of an ultra-modern, largely automated and technological workshop, today ever more functional; inside it every single aspect of maintenance and car care is effectively looked after and in a very short time, with really high-quality service; mechanics, tires, and before that, diagnostics: everything is followed step by step, internally and with extreme professionalism. Now at the end of 2013, Vito Pavone’s most important challenge focusing with vigour and enthusiasm on car-renting turned out to be a success; customers response and more generally Bergamo’s – between private and businesses – was really flattering and today, at C.E.A., it is really possible to lease at unbeatable prices, many different categories of vehicles, with "all inclusive" deals and unmatched professionalism. Now that the new kingdom of the car in Bergamo is reality, we just have to wait until 2014 to find out Vito Pavone’s novelties and ventures, now more than ever figurehead of our house, in this increasingly competitive sector.

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ualcosa sta cambiando... di Giovanni Volpe

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PEREGO MOTORRAD ualcosa sta cambiando nel competitivo mondo degli scooteroni; un mondo nel quale per ben un decennio, il sogno per antonomasia si è chiamato Yamaha T Max, vero e proprio punto di riferimento del settore oltre che bestseller in fatto di vendite. Eppure basta guardarsi un po’ attorno per scoprire come, anche a Bergamo, un nuovo oggetto di culto stia facendo breccia nel cuore degli scooteristi più convinti; l’ha creato Bmw, dunque ha blasone da vendere, ed è un mezzo affascinante, qualitativamente ai vertici della categoria oltre che davvero appagante, sia a livello dinamico che sensoriale. Si chiama C600 Sport e rappresenta lo scooter sportivo premium secondo Bmw; la linea è aggressiva ma non estrema, lo stile e i dettagli tipicamente Motorrad, e il suo cuore è un poderoso bicilindrico da ben 647cc di cilindrata per la bellezza di 60cv di potenza massima. Tutto in questo C600 Sport è stato studiato per garantire un eccezionale equilibrio tra prestazioni, comfort e sicurezza, doti che, se da uno scooterone di questa categoria è giusto pretendere, difficilmente in altri competitor hanno saputo convivere tanto armoniosamente. La posizione di guida, per esempio, è senza dubbio sportiva e dominante ma anche nei lunghi viaggi non risulta mai stancante e offre sempre la possibilità di avere il giusto feeling col mezzo; i 229kg di peso e la risposta non brutale dell’acceleratore, inoltre, potrebbero far pensare a una due ruote più sportiva nel nome che nei fatti. Invece spremendo a fondo sul dritto questo C600 Sport, si raggiungono i 100km/h da fermo in soli 6.9 secondi e una velocità massima autolimitata di ben 180 all’ora. Dando violentemente gas in curve a medio raggio, inoltre, si può finire per ingenerare adrenalinici alleggerimenti del retrotreno, per la verità sempre più che gestibili; in piega questo scooter pare sfidare le leggi della fisica con inclinazioni superiori a quelle di molte ingestibili maximoto dalla ciclistica pistaiola e dalla cavalleria infinita. Il C600 Sport, dotato di serie di ABS e di un cupolino regolabile manualmente in tre posizioni, può essere accessoriato anche di sella e manopole riscaldate, diventando così una valida e concreta alternativa alla vettura, in ogni stagione. Il tutto sapendo di avere sotto il sellone… una vera e propria Bmw!

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SOMETHING IS CHANGING... Something is changing in the competitive world of big scooters; a world in which, for a decade, the par excellence dream was called Yamaha T Max, a real reference point in this industry and also the bestseller in terms of sales. However, it is enough to just look around to find out how, even in Bergamo, a new cult item is making inroads in the heart of the more convinced scooter’s lovers; the prestigious BMW has created it, and it is a fascinating vehicle, qualitatively on top of the category and extremely satisfying on both dynamic and sensory levels. It is called the C600 Sport and it represents the premium sporty scooter according to BMW; the line is aggressive but not extreme, the style and details typically Motorrad, and its heart is a very powerful 647cc twin-cylinder engine with a 60hp of maximum power. Everything in this C600 Sport has been designed to provide an exceptional balance between performance, comfort and safety, qualities that, in a big scooter belonging to this category is expected, but that in other competitors were unlikely to have lived together so harmoniously. The driving position, for example, is undoubtedly sporty and dominant but also never tiring on long trips and always assuring the right feel with the vehicle; the 229kg weight and a smooth accelerator response, could also indicate a two wheeler more sporty in name than in fact. Pushing the C600 Sport’s accelerator on a straight road, you reach 100km / h from a standstill in just 6.9 seconds and a limited top speed of 180 per hour. Furthermore, accelerating rapidly in medium-range curves, may lead to adrenalinic lightening of the rear axle, realistically more than manageable; while leaning, this scooter seems to defy the laws of physics with a greater inclination than many unmanageable super-bikes designed for road racing and with infinite horse power. The C600 Sport with standard ABS and a fairing manually adjustable in three positions, can also be equipped with heated grips and seat, making it a viable and practical alternative to a car in every season. All of this knowing that under the seat we have... a real BMW!

Perego Motorrad Srl Via Provinciale, 9 24040 Lallio (BG) Tel. 035 203241 www.perego.bmw-motorrad.it

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A HIGHER GEAR Stefano De Rui, owner along with his brothers Silvano and Alberto, of the rental company Arcadia Rent, cares about the image that this company, which he manages directly, gives of itselves in a very competitive leasing market. Image that best reflects the substance, the well known added values that this modern rental company is able to offer to all who choose it to satisfy the most disparate transportation needs. That is why we are studying a new communication campaign through which we can relay with extreme effectiveness and immediacy, messages able to catch the attention, but at the same time comprehensive and complete. This is not a simple exercise in creativity applied to communication; the goal is, in fact, to give colour,

joy, and lasting impact to a message that relates to a variety of mobility solutions – for individuals and businesses – offered by Arcadia Rent. Emblematic in this sense is the image that portrays a city car and a van served by the most eco-friendly maitre d’. A striking idea through which Arcadia Rent’s across-the-board service – from the smallest and most frugal cars to the largest size commercial vehicles – does not fail to effectively partner its image to the increasingly important and significant concept of the eco sustainability of transportion on rubber offered by the company. Here is a new step forward for Arcadia Rent reaching, with an unprecedented communication strategy, its higher gear in 2014.

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na marcia in più di Giovanni Volpe

tefano De Rui, titolare insieme ai fratelli Silvano e Alberto, della società di noleggio Arcadia Rent, ha da sempre cura dell’immagine che questa azienda, che segue direttamente, è importante dia di sé in un mercato, quello del renting, sempre più competitivo. Immagine che rispecchia al meglio la sostanza, ovvero gli ormai noti valori aggiunti che questa moderna società di noleggio è in grado di offrire a quanti la scelgano per soddisfare le più disparate esigenze di mobilità. Ecco perché è allo studio una nuova campagna pubblicitaria attraverso la quale sia possibile comunicare, con estrema efficacia e immediatezza, messaggi in grado di carpire l’attenzione, risultando al contempo esaustivi e completi. Non si tratta di un semplice esercizio di creatività applicata alla comunicazione; l’obiettivo è, infatti, quello di dare colore, gioia, impatto e durata a un messaggio che riguarda le più disparate soluzioni agli spostamenti – per privati e aziende – delle quali sia capace Arcadia Rent. Emblematica in tal senso risulta l’immagine che ritrae una city-car e un furgone serviti dal più eco-friendly dei maître. Una trovata suggestiva attraverso la quale il servizio trasversale – dalla più piccola e parca delle vetture ai più capienti veicoli commerciali – di Arcadia Rent non manca di accostare efficacemente la propria immagine al concetto sempre più importante e considerevole, della eco sostenibilità dei trasporti su gomma offerti dall’azienda. Ecco dunque un nuovo passo avanti per Arcadia Rent che avrà proprio in un’inedita strategia di comunicazione, la marcia in più del suo 2014.

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SUP a cura di Silvano De Rui

Il saggio non pensa mai di essere arrivato.

Anonimo

porto tecnico

I nostri esperti al servizio del cittadino

DANILO MINUTI MARCO CROTTI ANDREA PERRON-CABUS MOVIMENTO D’OPINIONE MARISA JERINÒ IMPRENDITORI DI SUCCESSO Up Bergamo

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nvestire sulla famiglia e le nuove generazioni, perché il futuro è adesso di Danilo Minuti Assessore all'Istruzione, Sport e Giovani - Comune di Bergamo

Una città che dedica attenzione e risorse ai più piccoli, che sostiene la neo-genitorialità, esprime bene l’intento di una comunità che rende concreta la volontà di lavorare per le nuove generazioni, ponendosi nell’ottica di costruire il proprio futuro”.

Questo è e deve continuare ad essere la linea guida di azione di una città che vuole pensare a sé e al proprio futuro. Da questo punto di vista Bergamo negli ultimi anni ha visto un importante intensificarsi e moltiplicarsi di iniziative concrete in questa direzione. Dimostrazione ne è ad esempio la nascita del nuovo Centro Famiglia di via Legrenzi a Redona. Centro moderno e all’avanguardia, dal momento della sua inaugurazione ha offerto diversi e nuovi servizi. Nel centro di via Legrenzi i genitori possono trovare: percorsi di confronto e socializzazione tra madri e padri nelle diverse fasi dell’esperienza genitoriale, a partire dalle prime decisive fasi del diventare genitore con gruppi di neo-genitori al mattino divisi per fasce d’età dei bambini, con moduli di confronto il sabato mattino e serate a tema per genitori; uno sportello di consulenza gratuito individuale o di coppia per affrontare le difficoltà educative e di relazione con i figli; corsi pre-nascita, corsi sul massaggio infantile, pomeriggio con un’ostetrica a disposizione, moduli formativi con genitore e figlio/a di educazione all’affettività, gruppi di confronto per genitori soli e ancora molte altre iniziative. Un altro intervento concreto è relativo all’ampliamento del numero degli Spazi gioco cittadini. L’ultimo nato è il nuovo Spazio gioco La Casetta nel parco inserito nel parco pubblico di via Galgario, ma ricordiamo anche gli altri due nuovi spazi gioco per bambini e famiglie, uno in via Legrenzi e uno in via dei Carpinoni. Infine come non citare la ristrutturazione degli asili nido e la riduzione della lista d’attesa. La città infatti può adesso contare su una importante ed estesa rete di strutture adibite a asili nido di alto livello ma, ancora più significativo, è l’obiettivo che è stato raggiunto con l’aumento dell’offerta di posti complessiva, arrivando a ridurre la lista di attesa di quasi il 50%. Insomma una città che pensa ai più piccoli per poter diventare “grande” ed accogliente, che non si rassegna all’invecchiamento e al declino ma progetta e realizza il proprio futuro partendo dai cittadini di domani.

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cquisto di immobile proveniente da donazione

di Marco Crotti Dottore Commercialista

ell’attuale mercato immobiliare, considerata la sempre più vasta e variegata offerta, l’acquisto di un immobile può risultare alquanto interessante e vantaggioso. È opportuno, però, sempre verificare non solo che l’acquisto sia economicamente conveniente, ma anche “sicuro”. Un caso poco conosciuto, ma in aumento, è l’acquisto di un immobile proveniente da donazione. Le donazioni di immobili, infatti, sono sempre più frequenti per una serie di ragioni, tra le quali il loro costo fiscale decisamente contenuto. L’acquisto di un immobile proveniente da donazione, però, presenta elementi di criticità, in quanto tali immobili possono essere soggetti ad azione di revoca, riconoscendo agli eredi legittimari del donante – che si sentano defraudati dei loro diritti – la possibilità di agire contro la donazione. In conseguenza di tale annullamento, chi ha ricevuto il bene ne perderebbe la titolarità. In tal caso anche gli eventuali sopravvenuti acquirenti si troverebbero nella sgradita situazione di dover restituire l’immobile acquistato o dover liquidare ai legittimari l’equivalente in denaro e le eventuali ipoteche iscritte successivamente alla donazione perderebbero di efficacia. Affinché però ciò avvenga, occorre che si presentino alcune situazioni particolari: • la donazione va a ledere la quota di legittima spettante al legittimario; • il patrimonio del donatario convenuto in giudizio risulta insufficiente a soddisfare le ragioni del legittimario; • non sono decorsi vent’anni dalla trascrizione della donazione; • non sono decorsi dieci anni dal decesso del donante. Analizziamo ora le possibili soluzioni per l’acquirente, al fine di eliminare o ridurre i rischi connessi all’acquisto di un immobile fatto oggetto di donazione e per il quale, come spesso accade, lo stesso intenda finanziare l’acquisto mediante sottoscrizione di mutuo ipotecario: • procedere alla risoluzione della donazione e successivamente acquistare l’immobile dal donante, ridivenuto proprietario dello stesso; • richiedere al donante o ai suoi eredi, in sede di concessione in ipoteca dell’immobile donato, una fideiussione al fine di assicurare acquirente e istituto di credito che – qualora si giungesse a vittorioso esercizio dell’azione di revoca da parte dei legittimari – costoro dovrebbero compensare i danni che la loro azione produrrebbe sull’acquirente. In altri termini, gli eredi avrebbero un disincentivo ad impugnare la donazione visto che, economicamente, dovrebbero poi rispondere verso la banca. Ciò renderebbe un’azione giudiziaria alquanto illogica. Va però segnalato che, seppur isolata, la sentenza n. 228 del 24 febbraio 2011 del Tribunale di Mantova ha dichiarato la nullità della fideiussione rilasciata dalla banca a garanzia di un mutuo con ipoteca iscritta su un bene oggetto di precedente donazione. L’acquisto di immobili provenienti da donazione rimane pertanto una questione delicata, ma risolvibile, che non deve scoraggiare l’eventuale acquirente. È necessario, però, rivolgersi ad esperti qualificati che sappiano caso per caso valutare le possibili soluzioni.

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marcocrotti@odcecbergamo.legalmail.it Up Bergamo

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all’attestato di certificazione energetica (ACE) a quello di prestazione energetica (APE): ovvero il massimo della confusione con il minimo dello sforzo…

di Andrea Perron-Cabus Avvocato

l decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito con modificazioni nella Legge 3 agosto 2013, n. 90, ha previsto la sostituzione dell'attestato di certificazione energetica (ACE) con l'attestato di prestazione energetica (APE), rispondente ai criteri indicati dalla direttiva 2010/31/UE. In particolare il nuovo attestato è rilasciato da esperti qualificati e indipendenti al fine di attestare la prestazione energetica di un edificio, attraverso l'utilizzo di specifici criteri, e fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell'efficienza energetica. Ce ne occupiamo, quale primo argomento di questa rubrica periodica, che tratterà delle più significative notizie giurisprudenziali o normative, poiché l’intervento del Governo costituisce una importante novità nel panorama normativo italiano, puntando alla eliminazione della distinzione tra figli legittimi e figli naturali, nonché un esempio (a mio avviso sempre più raro) di riforma organica della materia, che in alcuni punti risultava essere non più al passo con l’evoluzione del comune sentire e dei costumi pubblici. Ai fini che in questa sede maggiormente interessano, dobbiamo puntare l’attenzione su quanto previsto dal nuovo comma 3bis dell’art. 6, D.Lgs. n. 192/2005: “L’attestato di prestazione energetica deve essere allegato al contratto di vendita, agli atti di trasferimento di immobili a titolo gratuito o ai nuovi contratti di locazione, pena la nullità degli stessi contratti”. “Quale è il problema?” – penserete – “Ci siamo procurati fino ad ora l’ACE, da ora in poi ci procureremo un APE”. Il problema è che l’APE deve essere redatto secondo criteri che saranno stabiliti da uno o più decreti interministeriali attuativi, che il legislatore ha previsto siano emanati in seguito e che ad oggi non risultano esistere. Dunque l’APE oggi non si può redigere e così sarà fino alla emanazione dei suddetti decreti attuativi. E siccome senza APE il contratto è nullo… È per questo che Confedilizia, in una sua circolare del mese dei primi di agosto scorso, ha consigliato di sospendere la stipulazione di NUOVI contratti di locazione. E analoghe problematiche riguardano le compravendite immobiliari e le trattative tese a concluderle. Il Ministero dello Sviluppo Economico, nei medesimi giorni, ha peraltro chiarito che, fino all’emanazione dei decreti attuativi in questione, si adempirebbe alle prescrizioni di cui al recente decreto redigendo l’APE secondo le modalità di calcolo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59, cioè quelle previste, in altre parole, per il vecchio ACE (fatto salvo nelle Regioni che hanno provveduto ad emanare proprie disposizioni normative in attuazione della direttiva 2002/91/CE in cui, sempre nelle more dell’emanazione dei decreti suddetti o dell’emanazione di norme regionali volte al recepimento della direttiva 2010/31/UE, si seguirà ad applicare la normativa regionale in materia).

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Insomma sarebbe sufficiente, secondo il Ministero, utilizzare i vecchi criteri previsti per l’ACE, per redigere un valido APE. Vi sono oscuri meccanismi burocratici che sfuggono a noi comuni mortali… Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, il nuovo decreto introdurrebbe soltanto un’attività di aggiornamento della disciplina tecnica oggi in vigore, dal momento che l’istituto della certificazione delle prestazioni energetiche, anche se con nomi diversi, è presente nel nostro ordinamento già da alcuni anni ed è disciplinato dai D.P.R. emanati in attuazione del decreto legislativo 192/2005, in particolare nel decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2009, n. 59 contenente le modalità di calcolo della prestazione energetica riconducibili alla direttiva 2002/91/CE. Trattasi del solito pasticciaccio normativo all’italiana. La norma in questione (art. 4 del decreto 2013/63 che introduce l’APE), infatti, non pare avere il senso che il Ministero vorrebbe attribuirle. La norma citata, infatti, recita: “Con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e, per i profili di competenza, con il Ministro della salute e con il Ministro della difesa, acquisita l’intesa con la Conferenza unificata, sono definiti: a) le modalità di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche e l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici, in relazione ai paragrafi 1 e 2 dell’allegato I della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia, tenendo conto dei seguenti criteri generali: ecc.” Si stabilisce, cioè, che il calcolo delle prestazioni energetiche (APE – appunto) dovrà essere effettuato sulla base di decreti ancora da emettere, non sulla base dei decreti già esistenti. Il Ministero dice il contrario, è vero, ma il Ministero non è il Giudice e quel che dice il Ministero non è norma di legge. Lo scenario, dunque, rischierà di essere il seguente: al nuovo contratto di locazione sarà allegato un (nuovo) certificato (APE) redatto secondo i vecchi (quelli dell’ACE) criteri, come suggerito dal Ministero. Il certificato non sarà quello nuovo richiesto dalla norma, poiché redatto secondo criteri diversi da quelli (ancora sconosciuti) che saranno indicati dai decreti da emettere. Il contratto sarà quindi nullo, poiché privo del prescritto certificato. Poiché secondo il codice civile la nullità può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e può essere rilevata d’ufficio dal Giudice, si stipulerebbe un contratto rispetto al quale non vi sarebbe alcuna garanzia di efficacia e di durata, dato che 1) in qualunque momento, chiunque vi avesse interesse potrebbe agire davanti al Giudice per ottenere una dichiarazione di nullità del contratto e il Giudice non sarebbe tenuto ad osservare l’indicazione del Ministero, che non ha valore di norma di legge; 2) il Giudice, in ogni caso, pur adito per motivi diversi dalla dichiarazione di nullità del contratto, potrebbe comunque riconoscerla e dichiararla. Con buona pace di chi vorrebbe interventi a sostegno dell’edilizia… Pare ipotizzabile, invece, una soluzione diversa e più semplice, fondata sull’utilizzo degli ACE già esistenti. Occorre, dunque, intervenire nel corso delle trattative e in sede di stipulazione del contratto, anche preliminare, al fine di verificare se gli attestati eventualmente già esistenti (ACE) possano essere utilizzati anche in sede di nuovo contratto. A tale fine occorre che i professionisti incaricati esaminino con attenzione l’epoca di emissione dell’ACE, il suo contenuto, la Regione di ubicazione dell’immobile. perroncabus@izzisl.com

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ualità della vita Movimento d’Opinione - Marisa Jerinò

l termine qualità di vita (o favorevoli condizioni di vita) indica il "benessere" di uno o più individui, non necessariamente della stessa specie, di un habitat, ambiente di lavoro, una comunità, città o nazione. Si tratta di un argomento trasversale e multidisciplinare che interessa ad una varietà di individui di specie diverse e comprende aspetti studiati in varie discipline della conoscenza umana quali filosofia, economia, scienze politiche, urbanistica, sociologia, biologia, biologia marina, agronomia, medicina, fisica, pedagogia, psicologia, ecologia, ingegneria, paesaggistica, l'informatica ecc. Quando un ambiente qualsiasi o città ha una buona qualità di vita significa che la maggioranza della sua popolazione può fruire di una serie di vantaggi politici, economici e sociali che le permettono di sviluppare con discreta facilità le proprie potenzialità umane e condurre una vita relativamente serena e soddisfatta. Nell'ambiente urbano e nelle città la qualità della vita si misura per mezzo di numerosi indicatori economici e sociali. Gli indici economici sono abbastanza facilmente misurabili a differenza degli indicatori sociali, quali ad esempio la sicurezza dal crimine, la sperequazione sociale, la libertà politica, la salute fisica, l'accesso all'istruzione, l'inquinamento e altri simili. Il dibattito sulla qualità di vita è antico. Già Aristotele, per esempio, l’ha trattato nell'Etica Nicomachea usando il concetto di eudaimonia, che in greco significa "buon spirito" o felicità. Prima di lui, Platone aveva dedicato vari anni della sua vita a organizzare in modo pratico il governo e la città perfetta. Ai due filosofi greci si sono poi aggiunti, lungo i secoli, numerosi altri filosofi, religiosi, sociologi che si sono cimentati a descrivere in dettaglio gli elementi necessari per una comunità felice. Oggi il concetto di qualità di vita è strettamente correlato ai termini "vivibile" e "vivibilità", riferiti all'ambiente economico-sociale, più o meno desiderabile, di una cittadina, di una metropoli o di un Paese. Questi termini sono ormai entrati a far parte del linguaggio comune. L'espressione "qualità di vita" è stata usata a partire dal 1980 con riferimento a segni indicativi di degrado urbano e di criminalità, e quindi di diminuzione di qualità di vita. Il sociologo americano James Wilson ha elaborato a questo proposito la cosiddetta “teoria della finestra rotta” (Broken Window Theory), in cui si afferma che problemi relativamente di piccola portata, come un vetro rotto o l'urina di un barbone, se lasciati a lungo irrisolti, comunicano al pubblico cittadino il messaggio subliminale che il disordine in generale viene tollerato. Questo produce l'impressione di un governo noncurante e quindi invita a commettere delitti sempre più gravi. Negli anni dopo il 2000 il concetto di qualità di vita è stato spesso accostato a quello di sviluppo sostenibile, specialmente in rapporto alla crescente consapevolezza della limitatezza delle riserve energetiche legate al petrolio e carbone e degli effetti negativi di tante tecnologie moderne sull'ambiente naturale. L'opinione pubblica comincia a chiedersi se tutti i progressi tecnologici sono sempre convenienti, o se invece i danni provocati a lungo termine ne vanificano i vantaggi immediati e, anzi vanno a minacciare la qualità di vita delle generazioni future. Un'altra espressione collegata è il Seventh Generation Standard (standard della settima generazione). Esso propone che il governo dovrebbe tenere in considerazione l'effetto che le sue decisioni avranno a lungo termine, fino alla settima generazione, cioè circa un secolo dopo. Negli Stati Uniti è stato proposto il Seventh Generation Amendment da inserire nella Costituzione degli Stati Uniti. Ma l'essenza di queste proposte legislative sta nell'importanza che danno allo sviluppo sostenibile e alle previsioni dei danni sull'ambiente, patrimonio insostituibile di tutte le popolazioni. L'Italia si piazza all'ottavo posto per l'indice di benessere, seguita solo da Spagna e Grecia.Tra le cause degli scarsi risultati italiani ci sarebbero la poca fiducia nelle istituzioni, l'alto tasso di inattività giovanile, la poca attività fisica e il peggioramento degli stili alimentari. A concorrere sono quindi una serie di fattori: dal punto di vista sociale l'Italia è penultima a causa della crisi economica, mentre per quanto riguarda ambiente e ricchezza, secondo uno studio, l'Italia registrerà addirittura un leggero peggioramento in futuro, passando dall'attuale sesto posto al settimo.

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mprenditori di Successo

PLASTIK LGL ELECTRONICS ARMANNI ELSY CONSULENZE AMBIENTALI Up Bergamo

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di Giovanni Volpe

n successo… senza confini

ltre cinquant’anni di storia, tanti può vantarne una delle aziende più importanti del nostro intero territorio, la Plastik Spa di Albano Sant’Alessandro. Nel corso degli anni non ha di fatto mai smesso di crescere diventando un punto di riferimento internazionale nella produzione di film e sacchetti per il settore igienico sanitario e in quella di film tecnici per settori specifici. Ma quali sono i segreti di un’azienda come la Plastik? Vi sono poche ma fondamentali parole in grado di riassumere con estrema efficacia ciò che rende grande questa azienda. La prima su tutte è “famiglia”; sì, proprio la famiglia rappresenta da sempre, sin dalle sue origini, un punto cardine della Plastik, un elemento essenziale in grado di far crescere l’azienda, garantire una forte capacità di affermazione e dare la spinta decisiva per superare i momenti difficili. La filosofia di Plastik si basa inoltre su una reale e grandissima passione per il lavoro che aiuta in maniera determinante a eliminare gran parte delle difficoltà nelle quali capita di imbattersi. E poi c’è una fondamentale umiltà che si traduce in una grande e costante voglia di migliorare, di imparare. Questa filosofia e tutti i principi sui quali si fonda dunque la Plastik Spa, non sono mai stati e continuano a non essere fini a se stessi. Proprio da essa, infatti, scaturisce l’inconsueta – visti i tempi – ma intelligente e lungimirante scelta di investire massicciamente nell’attività di ricerca. La ricerca come reale interesse per l’innovazione e la sana curiosità sono parte dell’anima di Gianangelo Cattaneo, patron dell’azienda e vero e proprio scopritore di prodotti innovativi e soluzioni di processo alternative. Una lungimiranza che ha portato Plastik Spa a espandersi – e non a delocalizzare – in Africa, più in particolare in Tunisia, in un mercato, cioè, che offre buone prospettive di crescita nonché la possibilità di proficui investimenti nella produzione di prodotti igienico-sanitari.

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ualità sostenibile e brevettata

a L.G.L. ELECTRONICS S.p.a., fondata a Gandino nel 1982, si è altamente specializzata nello sviluppo e nella realizzazione di alimentatori di filo per macchine da tessitura e maglieria. Per produrre questi speciali dispositivi elettronici - che hanno il compito di prelevare il filo dalla rocca per poi fornirlo alla macchina a una tensione programmata in funzione delle esigenze - la LGL ELECTRONICS rincorre il progresso tecnologico: non è un caso che l’azienda registri circa quattro brevetti l’anno e che spenda circa il dieci per cento del proprio fatturato, in ricerca e sviluppo. Dal 1993 L.G.L. ha ottenuto la Certificazione di Qualità Totale (ISO 9001: 2000), assicurando alla clientela prodotti di alta qualità e affidabilità, mentre nel 2004 è stata fondata in Cina LGL Hangzhou, al fine di ottimizzare la produzione, la vendita ed il service per il mercato locale e l’Estremo Oriente. L.G.L. vanta una presenza capillare ed esportazione in tutto il mondo, oltre a fornire i produttori di macchine da tessitura e maglieria più importanti a livello internazionale. Con un mercato di riferimento che rimane l’Europa - e con l’emergente Turchia che vi si trova alle porte - , L.G.L ha una vasta rappresentanza sul mercato mondiale nel quale annovera un eccellente servizio di post-vendita. Infine merita una menzione il fatto che da lungo tempo L.G.L. effettui con continuità cospicui investimenti nella ricerca atta a realizzare alimentatori di filo elettronici in grado di promuovere una gestione sostenibile delle risorse, tanto che nel 2011 è stata attribuita la prima Green Label a un suo nuovo prodotto: “Compact”, un alimentatore elettronico ad alta efficienza energetica ma a basso impatto ambientale.

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n nuovo punto di vista di Giovanni Volpe

a Armanni Carrelli Elevatori di Albino da oltre 35 anni offre una gamma completa di carrelli per la movimentazione da magazzino in grado di adattarsi alle sempre nuove esigenze del mercato e della clientela. Per farlo efficacemente Armanni ha, di fatto, ribaltato il punto di vista nell’approccio ai problemi di movimentazione merci; non è più il cliente a dover adeguare il proprio lavoro al carrello elevatore, ma è Armanni che pensa e progetta con il cliente la soluzione su misura per il suo lavoro, sfruttando la gamma pressoché illimitata di prodotti – per portata e altezza – disponibile. Esperienza e flessibilità che, unite al know-how accumulato in oltre trent’anni di attività, rappresentano oggi il sunto della filosofia e della strategia a prova di crisi di Armanni; ecco il perché di attenti investimenti in tecnologie, risorse umane e macchinari produttivi. Armanni gestisce l’intero ciclo di produzione, dalla ricerca progettuale alla carpenteria fino all’assistenza, e garantisce oggi significativi vantaggi in termini di controllo della qualità e di riduzione dei tempi di evasione degli ordinativi. Efficienza e rapidità di esecuzione “Just in Time” che riguardano anche la realizzazione di progetti unici, dunque non solo per macchine standard. E, proprio questa riconosciuta capacità di spaziare indistintamente dalla produzione standard a quella speciale, è uno dei vantaggi competitivi che rendono sostanzialmente esclusiva la proposta di questa moderna azienda, la cui clientela è sempre più fidelizzata. Armanni crede più che mai nell’importanza di una produzione che rappresenti al cento per cento un concreto e autentico esempio di Made in Italy; ecco un altro non trascurabile valore aggiunto di questa importante azienda di casa nostra.

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n successo… schedato di Giovanni Volpe

a oltre trent’anni in provincia di Bergamo, più precisamente a Gandino, opera con successo un’azienda del settore dell’elettronica industriale che si è fatta conoscere e stimare ben oltre i nostri confini nazionali. Si tratta di ELSY Srl, azienda specializzata nella realizzazione di sistemi elettronici e, più in particolare, nella produzione – in conto lavoro e fornitura piena – di schede elettroniche che, grazie a un’efficiente struttura interna, vengono progettate, industrializzate e prodotte direttamente a Gandino. Questo è reso possibile da vari fattori concomitanti che fanno di ELSY Srl una realtà di riferimento nell’elettronica; innanzitutto l’ormai trentennale esperienza nel settore, con una storicità molto importante nella produzione, ad esempio, di azionamenti per motori in corrente continua, brushless e vettoriali per motori asincroni, che hanno trovato una grande applicazione soprattutto su macchine tessili. E poi la nuova e modernissima sede di oltre 4mila metri quadri di superficie all’interno della quale la logistica e il flusso produttivo sono nettamente migliorati; un elemento su tutti basta a rendere l’idea della modernità di ELSY Srl: il pavimento di questa nuova sede è totalmente antistatico il che garantisce la massima sicurezza di ogni prodotto trattato.

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a storia di un gruppo cresciuto ascoltando il terrritorio

l presidente Giuseppe Orsini presenta il Gruppo CONSULENZE AMBIENTALI che da più di trent’anni offre alla propria clientela soluzioni sempre più efficienti e integrate in materia di protezione ambientale e che, da sempre, si preoccupa di far operare le aziende e lavorare le persone, in un ambiente sano e pulito. Da dove è nata l’idea di fondare la Consulenze Ambientali? “Nasce e si sviluppa da un’esigenza del territorio e del suo tessuto produttivo. Siamo partiti fornendo servizi di consulenza alle pubbliche amministrazioni e alle imprese che si confrontavano con le problematiche del contenimento e del presidio delle emissioni ambientali e dei loro impatti. Da subito abbiamo allestito un laboratorio chimico attrezzato, idoneo a effettuare tutti i rilievi e le analisi ambientali; che negli anni è diventato uno dei laboratori più importanti della Regione Lombardia, accreditato da Accredia (Ente di certificazione Nazionale)”.

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di Paola Bergamelli


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Laboratorio analisi

Come si è poi evoluto il gruppo? “Siamo cresciuti insieme al territorio, affiancandolo nel fornire i servizi ambientali che esso richiedeva. Le nostre professionalità si sono diversificate in più settori: ci siamo occupati di progettazione industriale per il contenimento e abbattimento degli inquinanti fondando FIDIA ENGINEERING; di gestire e trattare i rifiuti liquidi nel nostro impianto EURO D e, infine, di formazione con EduC.A”. Eugenio Cavagnis, socio di Consulenze Ambientali, di che cosa si occupa Fidia? “Ci presentiamo ai clienti sia come fornitori di ingegneria e assistenza tecnica che come fornitori di impianti completi “chiavi in mano”. Moduliamo i nostri interventi in funzione delle esigenze della clientela, dallo studio di fattibilità a quello della fornitura completa dell’impianto e della sua gestione”. Giuseppe Toccagni, lei che è il terzo socio di Consulenze Ambientali, ha rilevato un aumento dell’attenzione attorno alle problematiche ambientali? “A livello generale confermo come sia cambiato l’approccio delle aziende ai problemi ambientali. Agli inizi era prevalentemente il sistema sanzionatorio della legislazione che muoveva la necessità di consulenza.

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Oggi posso dire che gli aspetti ambientali e della prevenzione siano parte integrante della gestione aziendale. Sono entrati nei budget di spesa dei bilanci aziendali gli investimenti in impianti, gli smaltimenti corretti dei rifiuti, i monitoraggi e la formazione dei dipendenti. E noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di contribuire a fare cultura aziendale, a far partecipare le scelte ambientali alle strategie dell’impresa per creare benefici”. Benefici in termini di immagine? “Non solo. Nell’affrontare le problematiche di ogni cliente, cerchiamo sempre di trovare soluzioni migliorative che portino anche benefici economici. In alcuni casi parliamo di un vero e proprio risparmio, per esempio minore produzione di rifiuti, minor consumo di energia, ecc.”. Come fate a restare al passo con i tempi? “Fondamentale è la qualità del nostro personale e il contatto continuo e diretto con i clienti; abbiamo, infatti, rapporti consolidati con aziende che durano da più di 30 anni, segno di una fiducia reciproca che non viene disattesa. Consulenze Ambientali reinveste gli utili per il rafforzamento dell’azienda. Non soltanto la normativa ci spinge all’aggiornamento continuo ma sono gli stessi clienti che chiedono soluzioni diverse connesse alla loro storia e ai loro prodotti che inevitabilmente cambiano. Infine, la terza spinta è rappresentata dagli imprenditori che competono negli scenari dell’export, che devono rispondere a standard di mercati europei e mondiali, in un business che non è più “local” ma “global”. Siamo partiti dall’azienda, siamo entrati nei reparti di produzione, il punto di arrivo qual è? “Un punto di arrivo sicuramente è l’uomo. Non è un caso che la storia del nostro gruppo sia stata quella di arrivare a far nascere una società nuova, EduC.A., che lavorasse proprio attorno all’attore principale di ogni impresa grande o piccola: l’uomo, sia esso un operaio, un carrellista o un manager”.

Laboratorio Consulenze Ambientali

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CONSULENZE AMBIENTALI spa Nasce alla fine degli anni ‘70 ed è diventata un punto di riferimento importante per le aziende e gli enti pubblici della Lombardia che nella loro attività devono affrontare i problemi connessi con l’ambiente. Via A.Moro, 1 24020 Scanzorosciate Bg Tel. 035 659 4411 www.consamb.it

Via Provinciale, 455 24059 Urgnano Bg Tel. 035 893211 www.eurodsrl.it

FIDIA ENGINEERIG srl L’azienda nasce nel 2001 e si sviluppa progressivamente sia nel settore ambientale del trattamento delle acque reflue e degli effluenti gassosi sia come fornitrice di ingegneria industriale e di processo, specialmente nei settori chimico e chimico-farmaceutico.

EduC.A. srl Nata nel 2012 in un anno ha formato più di 2300 persone. I corsi sono modellati sul cliente e possono essere erogati sia presso le aziende che nelle aule EduC.A.

Via Enrico Fermi, 32 24020 Scanzorosciate Bg Tel. 035 6594550 www.fidiaengineeringsrl.it

Via Comonte, 14/G 24068 Seriate Bg Tel. 035 0951290 www.edu-ca.it

EduC.A.

Formazione EduC.A.

Corso antincendio

Simulazione infortunio DPI

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EURO D srl La società Euro D è strutturata nel settore del trattamento dei rifiuti industriali liquidi in impianto dedicato con uno stoccaggio di capacità di circa 1000 mc suddiviso per tipologie, una sezione di trattamento chimico fisico e biologico, anaerobico e aerobico per circa 300 mc/g di acque esterne conto terzi.


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EURO D - Urgnano

Quindi è EduC.A., l’ultima nata del gruppo, a occuparsi dell’uomo? “È nata un anno fa ma di strada ne ha già fatta tanta e tanta ne vuole ancora percorrere. Si occupa di formazione. La filosofia è la stessa che guida tutto il gruppo, trasformare un obbligo di legge in un’opportunità di crescita professionale e personale. I corsi di formazione organizzati da EduC.A. sono molto dinamici, è una formazione attiva che coinvolge i partecipanti”. Chiediamo allora a Mirko Rottoli, amministratore unico di EduC.A., cosa significa formazione attiva; Cosa avviene nelle vostre aule? “Cerchiamo di “fare formazione” in modo nuovo. I nostri corsisti si trovano a dover fare delle partite di shangai giganti, a giocare con attrezzi vari e nel contempo imparano ad usare una maschera antigas, a spegnere un incendio e a concludere una trattativa. Qualunque sia il corso organizzato da EduC.A., sia esso rivolto a RSPP, RLS o dirigenti, viene organizzato attraverso giochi di ruolo e attività ludiche che aiutano l’apprendimento, tengono alta l’attenzione e fanno in modo che la formazione diventi un momento di crescita “vera”, spendibile in azienda”. Sembra molto divertente, non sarà troppo giocoso? La formazione è una cosa seria. “Proprio perché si tratta di un argomento serio lo traduciamo in maniera più coinvolgente. Per esempio le simulazioni aiutano i corsisti a testare sulla loro pelle alcune conseguenze di una gestione scorretta dei DPI (dispositivi di protezione individuale) o di una mancata osservazione delle procedure di sicurezza sui posti di lavoro”.

EURO D - Vasca di depurazione

EURO D - Impianto di depurazione

EURO D - Fase di depurazione

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LE DUE TORRI CONFINDUSTRIA BERGAMO CASCINA DEL SOLE EICMA 2013 Up Bergamo

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x10... un'operazione vincente di Paola Bergamelli • foto Chiara Isner Matera


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LAST MINUTE LE DUE TORRI partita a maggio e si è conclusa a ottobre, una maratona di 10 aziende che si sono passate un testimone importante: le chiavi del centro commerciale Le Due Torri. Il Direttore Roberto Speri ci accompagna alla scoperta di quello che è stato il progetto dell’anno. Direttore, da dove nasce l’idea di coinvolgere le aziende e invitarle al centro commerciale? “Il Centro Commerciale Le Due Torri ha saputo ritagliarsi uno spazio di notevole interesse all’interno del panorama economico e sociale del territorio, proponendosi come luogo di incontro per il tempo libero oltre che per gli acquisti.

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Cantieri Navali Bellini

Volevamo un progetto innovativo sia per i contenuti, che per gli attori coinvolti. “10x10” ha coinvolto una selezione di aziende di Bergamo che si sono mostrate al pubblico in maniera nuova, diversa dal solito. Non una fiera, non un’esposizione, ma un vero e proprio nuovo modo di concepire lo spazio e l’intrattenimento, in un ideale connubio tra aziende produttive del territorio, operatori del centro e clienti”. Un progetto che sembra aver coinvolto diversi attori. “Assolutamente sì. Il nostro intento era proprio quello di creare uno spazio che fosse anche luogo di crescita per il centro, i negozi e le aziende partecipanti. È stato naturale, quindi, che siano nate vere e proprie partnership commerciali tra le realtà coinvolte. Non nascondo che in alcuni casi sia stata la brand identity del centro a fare da traino, ma per altri settori, magari quelli più specifici, è stato il contrario: una strategia di co-branding di successo”. Come hanno risposto le aziende alla vostra chiamata? “Con entusiasmo e curiosità. Ognuna di esse, infatti, ha avuto a disposizione gli spazi del centro commerciale per poter esibire, raccontare e sopratutto coinvolgere i frequentatori dello shopping center di Stezzano. Numerose sono le tematiche che lungo il progetto si sono dipanate, temi che accomunano il lavoro delle imprese a quello della grande distribuzione. Dall’attenzione alla salute della persona, e al suo benessere, fino a toccare questioni vicine alla sostenibilità e alla ricerca del basso impatto ambientale”.

Bianchi e Santini Tappa commentata da Savoldelli

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Savoldelli saluta il Cavalier Santini


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Pigna

Concorso bambini Pigna

Sfilata Nylon RadiciGroup

RadiciGroup

E il pubblico? Ha apprezzato questi eventi così diversi dal solito? “I numeri parlano da soli. Oltre alla grande affluenza di pubblico, durante le giornate di eventi con le aziende, abbiamo avuto importantissimi risultati dal punto di vista della visibilità online e offline. Il sito internet dedicato al progetto, i vari canali di social networking delle Due Torri, le photogallery e i video, hanno avuto più di 100.000 visitatori. L’attenzione e la partecipazione si traducono in un aumento di fatturato, che di questi tempi è sempre auspicabile ma non sempre raggiunto. Siamo partiti con una scommessa e non era affatto scontato che l’avremmo vinta”. Qual è stato il motore che ha fatto in modo che si raggiungessero numeri cosi elevati? “Sicuramente, la qualità dell’offerta. Le aziende coinvolte si sono davvero impegnate molto per offrire ai visitatori del centro commerciale una presentazione del loro lavoro che fosse “spettacolare” . Per esempio? “Ci sono delle immagini che rimarranno per sempre nella storia del centro commerciale, proprio per le caratteristiche di unicità e di particolarità di questo progetto. Penso alle tappe del Giro d’Italia commentate da Savoldelli in collaborazione con Bianchi e Santini, alle meravigliose Riva d’epoca dei Cantieri Navali Bellini esposte per la prima volta in un centro commerciale, alla sfilata di moda dedicata al nylon organizzata da Radici Group, al pranzo con cinquanta architetti Greenbox di Essenzialed invitati da Italcementi, Up Bergamo

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Ressolar

all’esposizione dell’erba sintetica di Safitex in sinergia con le sedute Design of Love di Acerbis, alla greenbox di Essenzialed, al concorso dedicato ai bambini di Pigna, al sistema per riciclare le bottiglie messo in campo da Ressolar. Quantità e qualità che farebbero pensare a una seconda edizione… “Ci stiamo già pensando…”.

50 architetti invitati da Italcementi

Arredamento urbano Italcementi

Conferenza stampa apertura 10x10

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Safitex e Acerbis



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no sguardo oltre la crisi di Giovanni Volpe • foto Carmelo Poidomani

l distretto bergamasco dell’A.E.R.E.C – Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali – conferma il proprio dinamismo attraverso la promozione di molteplici iniziative in grado di coinvolgere trasversalmente Istituzioni e imprenditoria. Particolare interesse ha destato l’“Incontro di Formazione e Informazione” che si è svolto lo scorso 11 novembre nella sede di Confindustria Bergamo e al quale hanno partecipato, in veste di relatori e osservatori, professionisti e importanti esponenti della vita pubblica e imprenditoriale bergamasca e nazionale.

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L’incontro dal titolo “Crisi d’impresa e modalità di risoluzione: la formazione come risorsa”, al quale ha partecipato anche Ernesto Carpintieri – presidente nazionale A.E.R.E.C. - e il cui programma è stato stilato da Stefano Rossi – dottore di ricerca in management and business administration –, è stato presentato da Luigi Stracuzzi, vicepresidente di A.E.R.E.C. Bergamo che, dopo i saluti iniziali ha poi passato la parola al presidente Silvano De Rui che ha sottolineato l’importanza di quest’Accademia, che per il proprio impegno, anche a carattere sociale, ha coniato il detto: “Facciamo del bene facendoci del bene”. Di estrema attualità e richiamo le tematiche affrontate, imperniate sulla crisi d’impresa e, soprattutto, su quelle che possano essere strategie e modalità d’intervento per affrontarla con successo, attraverso scelte che abbiano una visione nel futuro. Tre i quesiti fondamentali suggeriti ai partecipanti quali spunti di riflessione e discussione – 1) Affrontare la crisi con un’adeguata formazione è fondamentale per l’azienda? 2) Investire sulla formazione può fare la differenza? 3) La formazione può essere importante come soluzione alla crisi? – che i prestigiosi relatori hanno affrontato con competenza. Tra loro, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo Ermanno Baldassarre, il dottor Giuseppe Petralia, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano e il dottor Carlo Scotti Foglieni, presidente di Confprofessioni Lombardia. Particolarmente apprezzato, infine, l’intervento del quarto e ultimo relatore, il professor Giuseppe Paolone, ordinario di Economia Aziendale all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara nonché pro-rettore vicario della stessa facoltà, e presidente del corso di laurea in Economia e Management, che ha concluso questo importante incontro indicando il “long term learning” quale metodo che consenta alle aziende di poter contare su risorse costantemente formate. “A questa iniziativa spiegano Silvano De Rui, Stefano Rossi e Luigi Stracuzzi – ne seguiranno molte altre, perché A.E.R.E.C. vuole essere promotore di appuntamenti con il mondo della cultura e dell’imprenditoria, e siamo già al lavoro per realizzare quest’obiettivo”.

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lla corte dei grandi! di Paola Vigani

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una Bergamasca la nuova campionessa italiana 2013 di salto ostacoli: l'amazzone Anna Stanzini di Trescore Balneario, classe 1999. Il percorso che ha portato Anna a raggiungere questo importante traguardo sportivo ha inizio attraverso la partecipazione al programma “Progetto Giovani 2013” promosso dalla Federazione Italiana Sport Equestri a livello nazionale; suddiviso in varie selezioni regionali, ha portato i migliori binomi italiani a confrontarsi, nelle rispettive categorie di età e livello di difficoltà, nella Finale che si è svolta nell'importante contesto di Fiera Cavalli, ormai giunta alla sua 115^ edizione e che, dal 7 al 10 Novembre, rende Verona la capitale dell’equitazione nazionale e internazionale, con la partecipazione di campioni di fama mondiale. Le selezioni regionali, svoltesi a Giugno presso le Scuderie del Leon D’oro di Truccazzano e a inizio Settembre alla Scuderia Etrea di Busto Arsizio, consistevano in un programma tecnico, uguale per tutta Italia, diviso in vari livelli di età e preparazione: previste una Categoria di Stile e una Categoria Mista sempre di salto Ostacoli.

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LAST MINUTE CASCINA DEL SOLE

Dopo aver brillantemente superato queste due selezioni nonché la semifinale tenutasi a fine Settembre, Anna si è aggiudicata il diritto di partecipare alla finale che si è svolta il 7 e l’8 Novembre 2013 sui campi di Verona e che l’ha vista trionfare attraverso la conquista di un primo posto nazionale ricompensando il suo grande impegno e il lavoro di preparazione necessario per superare le diverse tappe del percorso di selezione. Dopo la premiazione e un emozionante giro d'onore nel campo gara del Padiglione 5, la piccola grande Anna ha voluto festeggiare con le persone che sono state fondamentali per raggiungere questo ambito traguardo, in primis la sua famiglia che l’ha sempre sostenuta, il suo istruttore Marco Terzi e tutti gli amici della Cascina del Sole, presenti a Verona per acclamarla. Anna sale per la prima volta in sella a 9 anni e, come tutti gli allievi di Cascina del Sole, impara le prime basi dell’equitazione sui cavalli della scuola compiendo in seguito il grande passo di acquistarne uno proprio: Piccolo Cielo! Nonostante la giovane età, questa baia italiana, classe 2005, le dà subito grandi soddisfazioni e insieme diventano un binomio che raccoglie importanti traguardi partecipando a Concorsi Internazionali e Selezioni Giovanili come i Test Event ed ancora a Stage di perfezionamento con tecnici federali del calibro di Emilio Puricelli. Tutto questo è frutto di grande impegno, passione e coraggio che sono doti innate in Anna, ma è anche possibile grazie all’onnipresenza di mamma Ornella e papà Alessandro che la seguono in ogni suo passo e sono sempre con lei, in maneggio durante una lezione cosi come in gara; grazie a Marco Terzi, il suo istruttore nonché Presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica We Club – Cascina del Sole con sede in Carobbio degli Angeli, che ha seguito ogni suo passo e ha creduto nelle sue potenzialità e che continua ad accompagnarla, giorno dopo giorno, nel suo percorso di crescita; grazie infine anche a Cascina del Sole, una struttura nata dalla passione per i cavalli e la natura e una scuola di equitazione d’eccellenza, il cui imperativo principale è il benessere del cavallo e del cavaliere e la promozione di una educazione equestre e sportiva che sia anche un arricchimento personale. Ancora tanti complimenti ad Anna e un ultimo pensiero per lei come per tutti gli allievi di Cascina del Sole e chiunque faccia parte del mondo dei cavalli: è un’immensa e impagabile fortuna poter vivere vicino a questi animali maestosi, amarli e prendersene cura… perché alla fine la vita a cavallo è questa: Tu e Lui… in un Binomio che si fonde... per sempre!

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uesta mattina di novembre pare primavera e mi è venuta voglia di dedicarmi un po’ di tempo… Ho bisogno di passeggiare, da solo, di rallentare, di respirare... Nemmeno il tempo di sedermi sulla mia panchina preferita ed ecco che una miriade di pensieri non mi lascia scampo… Lavoro, famiglia, affetti e, per la prima volta il numero 40, bussano alla mia porta che mi illudevo d’esser riuscito a socchiudere per questo strascico di primavera, ma che in realtà sapevo sarebbe rimasta aperta… Ho gli occhi aperti ma non vedo nulla, sono piacevolmente distante con la mente rivolta a scoprire il perché di quel numero piantato lì in mezzo ai miei pensieri… E allora mi guardo indietro e vado a cercarlo… 40, forse meno, erano i metri che mi dividevano dalla pasticceria all’angolo, un piccolo paradiso nel quale ai tempi, con gli amici, facevo incetta senza però ingrassare di un solo grammo… 40, come il febbrone da cavallo che ho immortalato nella memoria in uno scatto d’annata con mamma e papà che si davano il cambio per tenermi sveglio con un ventaglio mentre io, a tratti, parlavo in lingue sconosciute… 40, come le volte che quella sera degli anni ‘80, ancora ragazzino, guardai e riguardai il sorriso di quella giovane venere dagli occhi blu, finché lei mi si avvicinò e mi baciò… 40, come quella meravigliosa Ferrari F40 targata Milano che vidi sul lungomare di Viareggio ma che oggi ricordo perché a spasso con me, quella sera di luglio, c’era il caro nonno Tito… 40, come le mitiche Masenghini che ieri io e i miei amici maneggiavamo quasi di nascosto perché “era da vecchi”, e che oggi maneggiamo ricordando quando eravamo molto più giovani… 40, come i gradi di quella mitica vodka travestita da succo di frutta che una sera ci fece capire, una volta per tutte, cosa fosse bene e cosa proprio no… E proprio mentre tutti i miei possibili e immaginabili 40 di ieri fanno a gara per farsi riconoscere, ecco che me ne trovo altrettanti lì a un passo… È solo questione di pochi giorni e saranno 40, i miei 40; parevano lontanissimi e invece eccoli qui… Mi allontano da questo angolo di primavera, rifletto e sorrido guardandomi indietro… Ora, però, è tempo di guardare avanti…

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Amministrazione Loretta Guerci Valentina Giuffrida Editore Top Ten srl - Bergamo 035 4325126 Stampa CPZ spa CPZ s.p.a. Costa di Mezzate (BG) Postalizzazione GLS - Bergamo PPT Oro-Bici Logistica srl Un ringraziamento particolare a: Alberto De Rui Stefano De Rui Antonello Di Salvo Pierpaolo Testa Roberta Degli Innocenti Iader Pozzoni Maurizio Di Palo Francesca Finazzi Renato Cortesi Mauro Bombardieri Marzio Carrara Carlo Carrara Michela Mantecca Stefania Scandella Antonio Filisetti Giuseppe Presti Paolo Civera Domenico Foti Moira Cossali Francesco Casadoro Ernesto Carpintieri Giulio Aureli Michela Calderaro Barbara Fusari Leda Castelletti Sarah Bianchi Corinna Vendramin Alberto Valio Pinuccio Mauriello Stefano Pedruzzi Carlo Baio Daniela Moraschi Antonio Corapi Francesca Monzani Giovanni Licini Claudio Sessa Roberto Nicoli Roberta Ghezzi Paola Vigani Andrea Perego Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 33 del 26/11/2008 Testi e materiale fotografico contenuti in questa rivista, sono di proprietà di TOP TEN s.r.l. È pertanto vietata ogni riproduzione, anche solo parziale, non autorizzata dall’editore e/o dal direttore responsabile.




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