Up Bergamo 5 2010

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IL LUSSO DA SFOGLIARE

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Anno III - Primavera - Estate 2010 Periodico trimestrale

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COVER STORY CHIESA - FISAR combinazione vincente Guests PAOLA ROVELLI TEAMITALIA SARAH VIOLA ALESSANDRA FERRARI AIPD Food LE DODICI LUNE HOTEL SAN ROCCO Fashion & Luxury BOUTIQUE MONTBLANC VOGUE OTTICA ROLIN ABUSIVI DA CORSA Home & Design COLLEONI ROBERTO & C ETICA IMMOBILIARE S & B SOLUZIONI IDRAULICHE TECNOCASA Bergamo Alta BEPPE RANICA CAFFÈ DEL TASSO PIETRA SU PIETRA STUDIO CARERI Motori LODAUTO, SLS AMG RED





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IL LUSSO DA SFOGLIARE

mici miei...

Correvano i mitici e ormai lontani Ottanta... A quei tempi, in un fazzoletto di strade tra via Mazzini e Via Santa Lucia, un campetto erboso e con alberi come porte da serie A, una sala da biliardo a prova di scuola... il Punto, una “chiesina” e i suoi muretti, e il bar delle nostre prime serate... al flipper, il Tassino, su fino al ghiaioso Campone con il Carlotti e la sua temuta bandierina e le sue mitiche brioches del Bonora, dopo il derby... si aggirava un gruppo ben assortito di ragazzini degli anni settanta... L’Andre, il nuovo Pininfarina, che e amava una sola donna, la Stefy, e la musica grunge e Metal, il Lori, diplomatico e maldestro, innamorato degli U2, dello sci e di Edberg, Riccio, dalle mille passioni passeggere, pilota dell’aeronautica mancato ma playboy affermato, il Tora, il preciso per antonomasia che piegava maglie e pantaloni persino in vacanza... e chi vi scrive, il Gianlu, “nervus”, nel fisico e a volte non solo, tutto motori, musica “paese”, biliardo e... mi fermo qui... A quei tempi, alle porte della primavera, respiravamo il magico sapore degli ultimi giorni di scuola... In sella alle nostre molleggiatissime Saltafoss e Carnielli con tre marce, o allo Zip, facevamo il verso ai Chips... e tentavamo inutilmente di capire quale fosse la più bella tra “la Vale, la Laura, la Fusa o le gemelle”...

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Anno III - Primavera - Estate 2010 Periodico trimestrale

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COVER STORY CHIESA - FISAR combinazione vincente Guests PAOLA ROVELLI TEAMITALIA SARAH VIOLA ALESSANDRA FERRARI AIPD Food LE DODICI LUNE HOTEL SAN ROCCO Fashion & Luxury BOUTIQUE MONTBLANC VOGUE OTTICA ROLIN ABUSIVI DA CORSA Home & Design COLLEONI ROBERTO & C ETICA IMMOBILIARE S & B SOLUZIONI IDRAULICHE TECNOCASA Bergamo Alta BEPPE RANICA CAFFÈ DEL TASSO PIETRA SU PIETRA STUDIO CARERI Motori LODAUTO, SLS AMG RED

Editoriale editorial di Giovanni Volpe

Felicità era organizzare una vacanza nella “lontanissima” Puglia, finire di riempire il tir del concerto al quale avevamo lavorato fino all’alba per un panino con la mortadella e quattro soldi, giocare dieci ore al giorno a biliardo, senza dimenticare di far incazzare a dovere la “vecchia del Punto” e poi i genitori per la bocciatura... E ancora, un giro sui colli con l’auto di qualche mamma o della cara Alberta, ma rigorosamente senza patente, andare alla deriva col Boston di Riccio in un tramonto di fine estate a Chiavari, chiudersi al Pora un weekend giocando a poker e a Sensible Soccer, i primi baci e le prime sbronze alla festa della Bellini, il Motion, il Tasso tra bische, taglieri volanti e flipper... e lo “sbadato” Furlen, il nostro mitico tabaccaio, che a suon di impercettibili creste su ogni nostro pacchetto di Marlboro e Vigorsol - fondamentali per non farci beccare da mamma e papà! - si narra abbia acquistato più di una casa! Qualche giorno fa, io, l’Andre... oggi architetto e, soprattutto, quasi papà grazie alla sua Bea, il Lori... disamorato degli U2 ma prossimo al matrimonio, Riccio, campione di bridge, ormai romano d’adozione e pariolino, e il Tora, che ora, con Manila, piega anche gli abitini di Francesco, loro meraviglioso figlio... abbiamo trascorso un paio d’ore insieme, come non accadeva da tempo... A tavola, con una pizza e varie birre davanti, non abbiam potuto fare a meno di constatare qualche chilo di troppo e non pochi capelli in meno... Abbiamo ricordato chi non c’è più, chi se n’è andato troppo presto, e tra qualche pettegolezzo, uno sfottò, una sfida a flipper, tante genuine risate, e una corsa in aeroporto all’ultimo minuto, abbiamo riassaporato il piacere di essere ciò che eravamo un tempo e che sempre saremo... amici! Amici miei...

MY FRIENDS... It was the time of the awesome and so far eighties… In that time, in a little piece of streets between Mazzini street and Santa Lucia street, a grass court and with trees as doors for Premier League, a billiard room against school…the “Punto”, a “little church” and its walls, and the bar of our first nights…the flipper, “Tassino”, up to the pebbly “Campone” with Carlotti and his dreaded flag and his awesome brioches by Bonora, after the derby…it goes around a group really assorted of teenagers of seventies…Andre, the new Pininfarina, who loved only a woman, Stefy, and the grunge music and Metal, Lori, graduated and clumsy, in love with U2 and with Ski and Edberg, Riccio with his thousand ephemeral passions, a failed pilot of aeronautic but affirmed playboy, Tora, the perfect one for antonomasia who ties shirts and paints also in holidays…and who is writing, Gianlu, “nervus” in the body and not only, all motors, “country” music, billiard and… I stop right now… In that time, at the begin of the spring, we breathed the magic feeling of the last days of school… Jumping on our very springy Saltafoss and Carnielli or the Zip, we imitated the voice of Chips…and we tried unnecessarily to understand who was the most beautiful amongst Vale, Laura, Fusa or the twins… The happiness was to organized an holiday in the “very far” Puglia, finished to full the TIR of the concert for which we have been working till the sunset for a roll with mortadella and for a song, played ten hours in a day with billiard without forgetting to get angry the “vecchia del Punto” and then the parents for the failure… And again, another round on the hills with the car of some mums or of the nice Alberta but rigorously without driver’s licence, drifting with Boston of Riccio on a sunset of the end of the summer in Chiavari, clouding over at Pora for a weekend playing poker and Sensible Soccer; first kisses and first hammered at Bellini, Motion, Tasso amongst gambling house, quickly breadboard and flipper…and the “headless” Furlan, our awesome tobacconist that earned on each packet of cigarettes Marlboro that we bought and chew gum Vigorsol - essential because we can’t been uncovered by mum and dad – it is said that he had bought more than a house! Some days ago, I and Andre… today he is an architect and most of all almost dad thanks to his Be, Lori… without love for U2 but next to the marriage, Riccio, bridge champion, now adopted by Rome and Parioli, and Tora with Manila now tie also the cloths of Francesco, their beautiful baby…we have passed a pair of hours all together, as didn’t happen a time ago… Round the table with a pizza and many beers we have observed that we have some kilos more and some hair less… We have remembered someone who there isn’t anymore, who went away too much soon and amongst some gossip, some twits, a dare, a flipper, lot of laughs and a run at the airport last minute we have enjoyed the pleasure to be what we were a time ago and what we will be… always friends! My friends… Up Bergamo

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Cover story CHIESA - FISAR BINOMIO VINCENTE

Sportime 18 Italian Golf Tour: il gran Galà del golf 24

AIPD: Sindrome gioiosa

Psycology Faccio sesso tutti i giorni...

Ad Arte Avanguardia ‘60

Donne di successo Organizzatrice di successi

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Travelling 44 Esperienza illuminante

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Wellness 48 Oasi di salute

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Reading Il risveglio dei sensi

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Aloha!

Coccole di lusso

Food 68 LE DODICI LUNE I sapori delle tradizioni 72

HOTEL SAN ROCCO

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FRANCESCO OLIVA


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Fashion & Luxury 78 BOUTIQUE MONTBLANC Sulla vetta dello stile

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VOGUE Sempre in... Vogue!

144 CAFFÈ DEL TASSO Il tesoro nascosto

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OTTICA ROLIN Il miglior... punto di vista

150 PIETRA SU PIETRA I mille colori della creatività

102 ABUSIVI DA CORSA Abuso... di stile

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Bergamo Alta 138 BEPPE RANICA Storie da raccontare

Home & Design 112 COLLEONI ROBERTO & C Spazi antichi, concetti contemporanei 120 ETICA IMMOBILIARE L’etica... dei sogni 126 S & B SOLUZIONI IDRAULICHE Soluzioni in crescita 130 TECNOCASA Un gruppo d’oro...

156 STUDIO CARERI Il baronetto dell’interior design

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Motori 164 LODAUTO: SLS AMG In volo verso il futuro 172 RED La seduta... in rosso

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Last minute Figure protettive

Info Tutti gli amici di UP Bergamo Up Bergamo

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C di Maurizio Lorenzi foto Giovanni Pasquinelli Luca Cattaneo

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Settebre 2009 si è completata l’ acquisizione del gruppo Chiesa da parte della società Fisar con l’ acquisto della sede storica di Bergamo. A parlarcene con contagioso entusiasmo è Dino Paolicchi, consigliere della Fisar e della Chiesa srl, il quale ci accoglie all'interno del rinnovato show room del gruppo Chiesa di via Cesare Correnti nr. 51.

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COVER STORY A LUXURY BINOMIAL FOR THE HOUSE FURNISHINGS

In September 2009 it was defined the buyout of the group Chiesa from the company Fisar with the purchase of the historic office in Bergamo. Talking with contagious enthusiasm is Dino Paolicchi, advisor of Fisar, who welcomes us inside the renovated show room of Chiesa group in Cesare Correnti street 51, where recently was celebrating the new commercial wedding between Fisar and Chiesa srl.

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COVER STORY L'acquisizione di Chiesa”, ci spiega Paolicchi, rappresenta una grande chance di ampliamento della nostra area commerciale che ad oggi è arrivata a comprendere le provincie di Milano, Como, Varese e Bergamo, ma soprattutto la possibilità di unire le distinte sinergie imprenditoriali preservando però il prezioso patrimonio di antica tradizione come è quello di Chiesa srl, azienda da sempre presente sul territorio bergamasco in forza della sua precisa identità commerciale. Ritiene dunque che le differenti culture imprenditoriali di FISAR e Chiesa, soprattutto legate alle aree geografiche, possano divenire il valore aggiunto di questo connubio commerciale? Senza dubbio. Fisar è un azienda nata a Milano nell’ immediato dopo guerra ed è cresciuta con la mentalità tipica che questa città sa infondere a chi la vive, ovvero all'insegna del dinamismo e della voglia di innovare. Chiesa invece, sin dal 1923, anno della sua creazione, incarna i valori dell'eccellenza professionale bergamasca, quali la dedizione e “la lealtà umana e professionale”. Ecco perché sono assolutamente certo che l'unione di questi due mondi commerciali e lavorativi rappresentino una garanzia di successo.

The buyout of Chiesa, tells us Paolicchi, represents a big chance of enlargement of our commercial area that till now it is arrived to include the provinces of Milan, Como, Varese and Bergamo but most of all the possibility to join the different entrepreneurial synergies protected the precious assets of ancient tradition like the one of Chiesa srl, company that is always presented on the territory of Bergamo in accordance with its clarify commercial identity. Do you believe that the cultural entrepreneurial differences between FISAR and Chiesa most of all tied together to the geographical areas, can become the value added of this general union? Without doubt. Fisar is a company born in Milan in the immediate after war and it was grown as the typical mentality that this city can infused in who lived, towards the dynamism and the way of innovating. Besides Chiesa, since 1923, year of its creation, exemplifies the values of excellent professionalism of Bergamo, as the devotion and the “human and professional loyalty”. That’s the meaning because I’m absolute sure that the union of these two commercial and working world represent a successful guarantee.

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Come avete congegnato l'acquisizione? Abbiamo cercato di capire come ottimizzare le ottime risorse commerciali ed umane di Chiesa srl, partendo da un presupposto fondamentale: preservare il patrimonio umano già presente in loco, a partire dal direttore generale, Matteo Manzoni e del suo gruppo di lavoro. Insomma, FISAR e Chiesa fianco a fianco nel territorio orobico, per crescere ulteriormente insieme. A 9 mesi dall’ acquisizione della Chiesa qual’ è la situazione attuale? Quali sono le prospettive future? La realtà attuale rispecchia le previsioni e gli obiettivi che ci eravamo posti la scorsa estate, durante l’ estenuante trattativa che ci ha visti protagonisti. I risultati commerciali sono lusinghieri, la Chiesa accresce i fatturati di mese in mese e a giugno raggiungerà i volumi di vendita che immaginavamo potesse sviluppare il prossimo autunno. Specialmente brillanti i numeri della sede storica di Via C. Correnti a Bergamo dove la risposta della sua affezionata clientela ci da il polso di quanto la realtà Chiesa significhi per la città. Quali cambiamenti avete apportato e quali sono quelli previsti? Nella routine delle procedure quotidiane, nessun cambiamento. La struttura e la professionalità del personale erano citati ad esempio sul mercato anche durante la gestione precedente. Ci siamo solo affiancati alle figure di riferimento per cercare di creare un’ unica strategia commerciale in tempi brevi, e stiamo lavorandointensamente per realizzare tutte le economie di scala ( ad esempio la gestione logistica del magazzino) indispensabili in un gruppo che nel corso del 2010 andrà a fatturare 90 mil.di Euro.

How do you have assemble the buyout? We have tried to understand how optimize the good commercial and human resources of Chiesa srl, starting by an important requirement: protect the human assets that are still present in loco, from the general manager, Matteo Manzoni and his work group. Well, FISAR and Chiesa side by side in the territory of Bergamo in order to increase together. After 9 month from the purchase of the company Chiesa what’s the current situation? What are the future prospectives? The current reality reflects the previsions and the goals that we have set the last summer during the exhaustive negotiation where we were the protagonists. The commercial results are fluttering, the company Chiesa increase its turnover month after month and in June reaches the sale’s volumes that we have image it could create next autumn. In particular are very brilliant the numbers of the historic office in C. Correnti street in Bergamo where the answer of its endeared clients explains how important is the company Chiesa for the city. What were the changes and what are you going to do? In the routine of the daily procedures any kind of change. The structure and the staff’s professionalism were known on the market also in the previous management. We have just put side by side to the important persons in order to create a single commercial strategy in a short time and we are working hardly to realize all the scale economies (for example the logic management of the warehouse) essential in a group that in 2010 will bill 90 mil. of euro.

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A particular effort is addressed to uniform the informatics’ procedures, nowadays it’s the spine of every company’s management in order to share in real time, from Colico to Tradate, from Bergamo to Cesano all the informations about products, clients, suppliers in order to have the possibility to work in a more efficient and coordinated way.

Uno sforzo particolare viene indirizzato nell’ uniformare le procedure informatiche, oggi vera spina dorsale di ogni gestione aziendale, affinchè si possano condividere in tempo reale, da Colico a Tradate, da Bergamo a Cesano, tutta una serie di dati su prodotti, clienti e fornitori, per avere la possibilità di lavorare in maniera sempre più efficiente e coordinata. Fisar è un azienda a conduzione familiare. Da dove nasce lo spirito imprenditoriale, vera e propria passione di famiglia? Gran parte del merito è di mio nonno, Dino Paolicchi, di cui io ho l'onore di portare lo stesso nome. Fu lui a fondare l'azienda, nel lontano 1949, occupandosi fin da subito di materiale di riscaldamento e refrattario, radiatori in ghisa e del riscaldamento centralizzato. Diciamo che è stato lui l'apripista che poi ha coinvolto mio padre Roberto e mia zia Donatella. Infine anche io e mio cugino Alessandro D'Amico siamo entrati nel consiglio di amministrazione e collaboriamo a tempo pieno nell'azienda.

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Fisar is a company with a family management. Where does it born the entrepreneurial spirit, real and own family passion? A big worth was given to my grandfather, Dino Paolucchi, who I have the honour to carry the same name. He had set up the company in 1949, at once deals with heating and refractory materials, cast iron radiators and central heating system. He was the pacer that then had involved my father Roberto and my aunt Donatella. At least both I and my cousin Alessandro D’Amico have get in the board of directors and are collaborating full time in the company.


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COVER STORY La vostra è stata un escalation commerciale di notevole portata. Lo confermano i numeri del gruppo FISAR: 15 punti vendita, 10 show room distribuiti nella Lombardia. Nel corso degli anni siamo passati da un'attività prettamente tecnica, ovvero la fornitura di materiali idrotermosanitari, ad uno studio accurato del design dei componenti d'arredo, in modo da completare il servizio della fornitura con una specifica competenza e una mirata “ricerca del gusto” nei vari step dell'arredo: progettazione, rilievo, montaggio e puntualità dei servizi post vendita. Diciamo che stiamo lavorando per approdare ad un ideale “servizio chiavi in mano”, in cui portare per mano il cliente dall'inizio alla fine del percorso di arredo della casa, attraverso un adeguato servizio di consulenza tecnica.

It was a commercial escalation with far-reaching consequences. The numbers of the group FISAR confirm: 15 sale points, 10 show room placed in Lombardy. During the years we are transformed from a totally technical business with the furniture of furnishings materials to a study of detailed design of the furnishings items in order to complete a service of the furniture with a specific skill and a specific “tasting research” for many steps of the furnishings: planning, relief, montage and punctuality of the post sale services. We can tell that we are working to reach an ideal “turnkey service” where carry the client from the beginning to the end of the path for home furniture trough a correctly service of technical consultant.

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Quale è la filosofia aziendale che caratterizza il gruppo Fisar-Chiesa? Riteniamo che oggi un'azienda debba essere anche e soprattutto un partner per il proprio cliente. Non basta avere solamente un prodotto di qualità ad un prezzo accattivante, il nostro cliente deve poter contare su una struttura efficiente in tutti i reparti, dove a prevalere sia il lavoro di squadra. Dunque, per FISAR la chiave di volta è nel servizio offerto: prodotti di qualità affiancati a spazi espositivi adeguati e personale di elevata professionalità. Esatto. Curiamo ogni fase della vendita, partendo dal banco magazzino, all'ufficio commerciale, al reparto show room, all'ufficio termo-tecnico, alle consegne post vendita, alla contabilità ed al supporto specifico al cliente ovvero quello del rilievo e progettazione. Coltivare il rapporto umano con professionisti, collaboratori e clienti rappresenta quindi una priorità della vostra azienda. Consideriamo un obbiettivo determinante consolidare il rapporto con chiunque si rapporti a FISAR, sottolineando che i nostri interlocutori “professionali e non” sono davvero svariati: falegnami, fabbri e mobilieri; idraulici ed installatori; imprese edili, officine e industrie; studi progettazione e architetti, oltre ai privati.

What is the business’ philosophy that characterized the Fisar group? We think that today a company must have also and above all a partner for the own client. It doesn’t need only a product of quality with a strong price but our client can count on an efficient structure in all the sector where to prevails it’s the team job. So, for FISAR the main key is the service offered: products of quality next to properly expositive spaces and a staff with high skills. That’s right. We take care of every single step of the sale, starting from the warehouse to the commercial office, to the show room office, to the technical office, to the post sales sending, to the account and to the specific support toward the client that is the relief and the planning. Taking care of the human relations with professionals, collaborators and clients represents a priority of our company. We consider an important aim to consolidate the relations with everybody who wants work with FISAR, underlining that our interlocutors “professionalism and not” are really various: carpenters, smiths and furniture producers; plumbers and fitters; building companies, workshops and factories; planning offices and architects, besides privates. In this case in an optic of development of human relations, FISAR, last 8th April, has organized “Elements by FISAR”, an event that took place by our show room in Cesano Boscone. For the occasion, in an area of over 3000 square metres, we have presented in absolutely preview the news for 2010 of our furnishings bathroom, kitchen, day and night zone with the correlated furniture accessories. More than 500 professionalisms and customers have participated to the event, characterized by a food and wine linked wire that leaded persons inside a path researching the harmony of the essential elements of our planet: water, fire, air and earth, the perfect example of the coordination amongst natural elements. It was a so successful initiative that we decided to assign at the event an annual fixed date.

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A tal proposito, proprio nell'ottica della valorizzazione dei rapporti umani, FISAR, lo scorso 8 aprile, ha organizzato “Preview 2010”, un evento che si è svolto presso il nostro show room di Cesano Boscone. Nell'occasione, in un'area di oltre 3000 mq, abbiamo presentato in anteprima assoluta le novità 2010 dell’ arredo bagno, cucina, zona giorno e notte, con i correlati complementi d'arredo. Più di 500 fra professionisti e clienti, provenienti da tutte le filiali del gruppo, hanno partecipato alla serata, caratterizzata da un filo conduttore gastronomico emozionale che conduceva i presenti all'interno di un percorso ricercante l'armonia degli elementi fondamentali del nostro pianeta: acqua, fuoco, aria e terra, ovvero la perfetta esemplificazione della coordinazione tra gli elementi naturali. È stata un'iniziativa di tale successo che abbiamo deciso di assegnare all'evento una cadenza fissa annuale.

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SPORTIME PSYCOLOGY AD ARTE DONNE DI SUCCESSO TRAVELLING WELLNESS READING Up Bergamo

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a cura di Teamitalia

talian Golf Tour: il Gran Galà del golf e la competitività fosse un campo da gioco sarebbe certamente un campo da golf: luogo d’incontro privilegiato tra uomo, natura e business. Destrezza, concentrazione, eleganza, prestigio, benessere, relax... un comune denominatore: il gioco del golf.

S Roberto Gualdi Presidente Teamitalia

Per tutti gli appassionati di golf c’è una bellissima notizia: sta per avere inizio il Circuito Open organizzato dall’associazione Golden Golf Time e da Teamitalia che quest’ anno, nella sua VI edizione, prende il nome di “You Bergamo Italian Golf Tour”. Saranno otto tra le più esclusive Club House della Lombardia ad ospitare, da maggio a novembre, questo importante evento: accanto ai club come Palazzo Arzaga, La Rossera, Parco dei Colli, La Pinetina,Villa Paradiso, Franciacorta e Albenza, che ormai da anni si offrono come cornice del Tour, la novità di quest’anno sarà il prestigioso Golf Club Varese dove si terrà la 6° tappa del circuito il 24 Ottobre. La magia di questi rinomati Golf Club sta nella varietà dei paesaggi naturali che propongono ogni volta una sfida nuova tra il giocatore e la natura stessa. Nella nostra regione esistono 39 Golf Club che mettono a disposizione dei propri ospiti i migliori fairway, spaziando da un’ offerta di 9, 18, 27 e 36 buche: strutture all’avanguardia dove sport e relax si fondono nel massimo dello stile.

ITALIAN GOLF TOUR: THE GREAT GOLF GALA If the competiotion was a game camp it would be surely a golf course: meeting place privileged between man, nature and business. Deftness, concentration, elegance, prestige, wellness, relax… a common denominator: the golf game For who loves golf there is a beautiful news: it’s going to begin the Open Circuit organized by the association Golden Golf Time and by Teamitalia that this year, in its VI edition, take the name of “You Bergamo Italian Golf Tour”. There are 8 of the most exclusive Club House of Lombardy to host from May to November this important event: next to the Club

as Palazzo Arzaga, La Rossera, Parco dei Colli, La Pinetina, Villa Paradiso, Franciacorta and Albenza that from years offer as frame of the tour but the new of the year is the prestigious Golf Club Varese where there will be the 6° stage of the circuit on 24th October. The magic of these renowned Golf Club is the variety of natural landscapes that propose every time a new challenge between the player and the nature. In our region exist 39 Golf Club that dispose to their guests the best fairway, spaced by an offer of 9, 18, 27 and 36 holes: structures vanguard where sport and relax are melted with the maximum style.

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“You Bergamo Italian Golf Tour” è un evento che favorisce il connubio perfetto tra sport, natura, turismo e immagine: il luogo ideale per sperimentare ed affinare la tecnica del gioco, circondati dallo spettacolo di una natura variegata e di grande impatto visivo. L’equilibrio e la capacità di focalizzare l’obiettivo sono requisiti fondamentali insieme al rispetto e all’ onestà: il golf è infatti l’unico sport in cui ogni giocatore è arbitro di se stesso. Più che una disciplina sportiva lo si potrebbe definire un modo d’ essere: è l’attività di chi si vuole mettere in gioco, che lascia spazio all’inventiva e alla tattica. Teamitalia, che da anni si occupa della realizzazione di tornei di golf è orgogliosa della grande partecipazione di golfisti ottenuta da questo circuito, che ogni anno vede coinvolti centinaia di partecipanti, ed è proprio Roberto Gualdi, Presidente Teamitalia a raccontarci la caratteristiche di questo torneo: “In particolare dedichiamo molta attenzione ai partner tecnici e mediatici che ci accompagnano.” La rivista Golf & Turismo è ad esempio uno dei partner storici del circuito ed è un segnale della grande importanza che gli organizzatori danno al Golf come strumento di promozione del territorio. “Siamo lieti di avere al nostro fianco quest’anno anche l’agenzia di incoming You Bergamo, che testimonia la nostra volontà da avvicinare sempre di più il mondo del golf a quello del turismo: secondo noi si tratta infatti di un’ importante sinergia, che un territorio come il nostro deve valorizzare”

“You Bergamo Italian Golf Tour” is an event that favourite the perfect union between sport, nature, tourism and image: the ideal place to test and refine the technique of the game, surrounded by the variegated nature with a big visual impact. The balance and the capacity to focus the aim are essential qualifications with the respect and the honesty: in fact golf is the only sport where the player is a self ref. More than a sport discipline it can be defined a way to be: it’s the activity for who wants to be at stake that gives space for the imagination and the tactic. Teamitalia since years looks after the realisation of golf tournaments is proud of the big participation of players obtained by this circuit that every years involve thousand of participants and is Roberto Gualdi , Team Manager of I.G.T who tells us the characteristic of this tournament: “In particular we dedicate lot of attention for the technical partner who follow us.” The magazine Golf & Tourism is an example as one of the historic partners of the circuit and is a sign of the big importance that the organizations give to the Golf as promotion tools for the territory. “We are happy to have next to us also this year the incoming agency You Bergamo that prove our voluntary to approach the golf world with the tourism one: for us it deals with an important synergy that a territory must valued”

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“Ovviamente salutiamo con entusiasmo anche la presenza quest’ anno tra i media partner di una rivista come Up, che ci permetterà di far conoscere meglio il circuito e questo splendido sport nella nostra città.” Il Golf, inoltre, è anche un ottimo mezzo per allontanarsi qualche ora dallo stress della quotidianità, permettendo così ai golfisti , e agli “accompagnatori” che non praticano, di trasformare ogni gara in un momento di intenso relax, merito anche delle eleganti strutture che sono perfettamente attrezzate per soddisfare tutte le esigenze degli ospiti. Come sottolinea anche Roberto Gualdi “le Club House di cui dispone la nostra regione sono motivo di vanto per tutti noi ed è per questo che sentiamo l’esigenza di promuoverle. Allo stesso modo puntiamo sulla promozione del golf poiché crediamo sia una disciplina con grandi margini di crescita in termini numerici, ed è proprio per questo che ci proponiamo non solo di scoprire e valorizzare giovani talenti, ma anche di motivare e spronare i golfisti in erba che da poco si sono accostati a questo sport. Anche il pubblico esterno è calorosamente invitato ad assistere a tutte le gare: per gli spettatori potrà essere un’ occasione per imparare a conoscere questa disciplina e, magari, un domani arrivare anche a praticarla.” L’appuntamento con il golf è quindi fissato per domenica 9 maggio presso il Palazzo Arzaga Golf Club di Brescia dove si terrà la prima tappa di questo prestigioso Circuito.

IL LUSSO DA SFOGLIARE

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“Obviously we greet with enthusiasm also the presence of this year amongst the media partner the magazine Up that gives the opportunity to know better the circuit and this splendid sport in our city.” Besides Golf is also a good mean to stay away for some hours from the daily stress, giving the opportunity to the golf’s players and the “companions” who don’t play to change each competition into a moment of relax thanks to the elegant structures which are perfectly equipped to satisfy all the needs of the guests. As told Roberto Gualdi “the Club House of our region are a reason of vant for all of us and that’s the reason why we want to promote it. In the same way we focus on the golf promotion because we believe that it is a discipline with big margins of increase so we propose them not only to discover DATE DEL CIRCUITO and value young talents but also to motivate who plays golf since few DATE GOLF CLUB time. 9 MAGGIO GOLF CLUB PALAZZO ARZAGA (BS) Also the external public is invited to 4 LUGLIO GOLF CLUB LA ROSSERA - BERGAMO show all the competitions: for the 4 SETTEMBRE GOLF CLUB PARCO DEI COLLI spectators it can be an occasion to 25 SETTEMBRE LA PINETINA GOLF CLUB - COMO know this discipline and maybe in the 24 OTTOBRE GOLF CLUB VARESE (VA) future can also play. 31 OTTOBRE VILLA PARADISO GOLF CLUB - MILANO The appointment with golf is on Sun14 NOVEMBRE FRANCIACORTA GOLF CLUB - BRESCIA day 9th may by the Palace Arzaga 20 NOVEMBRE GOLF CLUB L’ ALBENZA - BERGAMO Golf Club in Bergamo where there is the first stage of this prestigious Circuit.

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di Sonia Rottichieri foto Giovanni Pasquinelli

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i può osservare lo stesso sorriso di felicità sui volti di due bambini quando giungono al traguardo di una gara di atletica, si può cogliere lo stesso sguardo di orgoglio che accende gli occhi di due ragazzi quando giocano a calcio insieme ai loro idoli televisivi, si può scorgere la stessa smorfia di tristezza sul volto di due giovani adolescenti quando un ragazzo che a loro piace le ignora... ma in uno dei bambini, dei ragazzi e delle ragazze i capelli sono lisci, il viso largo, gli occhi sono mandorla e il naso e piccolo... sono persone Down. Sono persone considerate “diverse” perché affette dalla sindrome di Down. Allora perché le espressioni di felicità, tristezza, gioia, orgoglio, disperazione, stupore che si dipingono su quei volti sono le stesse di tutte le altre persone? L’associazione italiana persone Down cerca di rispondere a questa domanda svolgendo una funzione a livello sociale, sia locale che nazionale, di conoscenza e comprensione di ciò che è veramente una persona con sindrome di Down e delle potenzialità che un individuo affetto da questa sindrome è in grado di esprimere e sviluppare. La sindrome di Down è legata a un’anomalia cromosomica. È chiamata anche trisomia 21 perché nella coppia 21 del patrimonio genetico dell’individuo appaiono tre cromosomi anziché due. Fu scoperta nel 1862 dal dottor Langdon Down da cui prese il nome. Fino a pochi anni fa l’idea più diffusa era che le persone affette da questa sindrome fossero ritardate mentalmente e che sarebbero state per sempre dipendenti dai loro genitori o dai loro familiari, persone handicappate, persone emarginate, persone senza futuro o con un futuro buio e triste, con un’aspettativa di vita limitata anche nel tempo a causa delle patologie cardiache e metaboliche correlate a questa sindrome. Negli ultimi decenni le aspettative di vita delle persone affette da sindrome di Down sono arrivate a 62 anni.

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JOYFUL SYNDROME It can notice the same smile of happiness on the faces of two children when arrive to the winning post of an athletic competition, you can notice the same gaze of proud that light the eyes of two guys when they play soccer with their television idols, you can notice the same grimace of sadness on the face of two teenagers when a boy who likes ignores them… but in one of the children, boys and girls the hair are straight, the face large, the eyes are almond-shape and the nose is little…they are down persons. They are considered “different” because of the Down’s syndrome. Do why the expressions of happiness, sadness, joy, proud, despair, amazement that are on those faces are the same of the other normal persons? The Italian association for down’s persons try to answer at this question making a role at social level, both local and national, of knowledge and comprehension of who really is a person with Down’s syndrome and about the capability that an individual with this syndrome is able to express and develop. The Down’s syndrome is linked to an anomaly of chromosomes. It is called also trisomia 21 because in the couple 21 of the individual’s genetic code there are three chromosomes instead of two. It was discovered in 1862 by the doctor Langdon Down who took the name. Until few years ago the most spread idea was that the persons with Down’s syndrome were mentally retarded and depended always on their parents or their familiars, handicap persons, emarginated persons, persons without a future or with a dark and sad future, with expectation of life limited also in the time because of heart diseases and metabolic correlated to this syndrome. In the last ten years the expectations of life of the persons with Down’s syndrome are of 62 years old.

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È vero che la conseguenza di questa alterazione cromosomica è un handicap caratterizzato da un variabile ritardo nello sviluppo mentale, fisico e motorio del bambino, ma è anche vero che lo sviluppo avviene secondo le stesse tappe degli altri bambini. La sindrome di Down non è una malattia e quindi non può essere curata, ma è una caratteristica che fa parte della persona e l’accompagnerà per tutta la sua vita. È quindi necessario non tanto compensare o recuperare una particolare funzione ma organizzare un intervento educativo globale che consenta la crescita e lo sviluppo delle potenzialità del bambino proprio attraverso un’interazione tra esse e l’ambiente in cui vive. È quindi indispensabile riconoscere queste potenzialità e rispettarle assieme all’individuo e ai suoi tempi. E’ anche indispensabile favorire una sicurezza e una stima di sé e delle proprie capacità senza le quali una vita insieme agli altri può essere difficile e improbabile. Questo proprio perché il grado di ritardo mentale non è assolutamente prevedibile e varia molto da un individuo all’altro. Ma che cosa significa esattamente ritardo mentale? Ci sono persone con sindrome di Down che riescono a studiare fino a livelli superiori, a inserirsi in un ambiente lavorativo e addirittura a sposarsi, altre invece che non riescono a superare lo stato di bambino ritardato. È importante, affinché la personalità si possa esprimere pienamente, che alle persone con sindrome di Down venga data la possibilità di crescere in modo autonomo e responsabile, permettendo loro di fare delle scelte, sfruttare le proprie capacità relazionali e aiutandoli a inserirsi in un contesto sociale adeguato. Si può dire alla fine che partendo da una situazione familiare, sociale, ed educativa adeguata, una persona affetta da sindrome di Down può imparare tutto ciò che è necessario affinché la sua vita possa svolgersi in modo relativamente autonomo e soddisfacente.

It’s true that the consequence of this change of chromosomes is an handicap characterized by a variable delay of the mental, physical and motor development but it’s also true that the development happens according to the same steps of the other children. Down’s syndrome isn’t a disease so it can’t be cured but it’s a characteristic of a person and take it forever. It is necessary not to compensate or to recover a particular function but to organize a global educative operation that can give the growth and the development of the child’s potentiality trough an interaction between those and the environment where he lives. It’s very important to recognize these potentialities and respect them with the person and his times. It’s also necessary to favourite a confidence and a self reputation and the own skills and without them a life with the others can be difficult and improbably. Because the grade of mental delay isn’t absolutely foreseeable and change very much from a person to another one. But what does it exactly mean mental delay? There are persons with Down’s syndrome who can study till superior levels, to find a work and also to marry, others who can’t exceed the state of a retarded child. It is important in spite of the personality can express completely that at the persons with Down’s syndrome can give he possibility to grow in an independent and responsible way, allowing them to make some choices, using the relations’ capacities and helping them to be in a suitable social contest. It can say that starting from a suitable familiar, social and educative situation a person with Down’s syndrome can learn everything it is necessary in order to make his own life in a independent and responsible way.

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L’associazione italiana persone Down, costituita a Roma nel 1979, si pone proprio come punto di riferimento per le famiglie gli operatori sociali sanitari e scolastici su tutte le problematiche riguardanti la sindrome di Down. L’associazione italiana persone Down a 41 sedi su tutto il territorio nazionale ed è composta prevalentemente da familiari di persone con questa sindrome. La sede di Bergamo è nata a settembre del 2004. Presieduta dalla signora Simonetta Isella, conta circa 138 famiglie di persone affette da sindrome di Down. L’obiettivo di questa associazione è quello di aiutare sul territorio le famiglie ad affrontare, e quindi risolvere, i problemi legati alla nascita di un bambino con sindrome di Down, affinché per i genitori la crescita e lo sviluppo del bambino Down possa diventare una scoperta continua, fonte di emozione e di soddisfazione nelle tappe evolutive del bambino. Tutto questo avviene attraverso incontri, iniziative e disponibilità di personale preparato tecnicamente ed emotivamente. Se vent’anni fa era difficile immaginare il sorriso di un bambino Down che vince una gara di nuoto o l’emozione di un ragazzo Down che riceve un diploma, oggi questa è una realtà e proprio perché reale deve spingersi sempre più avanti nell’ambizione di rendere sempre raggiungibili i traguardi che ogni persona si pone…perché tutte le persone hanno dei sogni e la realizzazione dei propri sogni rende bella la vita di chiunque.

The Italian association Down’s persons, set up in Rome in 1979, is a point of reference for the families, the social sanitary and school’s operators on all the problems concerning with Down’s syndrome. The office of Bergamo was born in September 2004. The chairman is Simonetta Isella and it counts almost 138 families of persons with Down’s syndrome. The goal of this association is to help on the territory the families to face and to solve the problems linked with the born of a child with Down’s syndrome despite for the parents the growth and the development of the child with Down’s syndrome can become a continuous discovery, source of emotion and satisfy for the evolutionary steps of the child. All that happens trough meeting, events and availability of personals technically and emotionally prepared. If twenty years ago it was difficult imaging the smile of a child with Down’s syndrome who won a swimming competition or the emotion of a child that receive a graduation, today this is a reality and it have to go on with the ambition to make always possible the goals that each person supposes… because all the person have dreams and the realisation of own dreams makes the life of everybody beautiful.

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iù di una volta al giorno. Spesso da solo. Anzi quasi sempre. A volte via webcam. Capita anche che cerchi donne a pagamento. Comunque non può passare una giornata senza che io sfoghi le mie pulsioni sessuali. In qualche modo - Chi parla è un uomo affetto da sexual addiction: la dipendenza da sesso. Lo chiameremo Giorgio, un nome, naturalmente inventato. Continua il racconto - E’ fin dall’età dell’adolescenza che mi sono accorto che qualcosa non andava. Mentre i miei amici si innamoravano delle ragazzine io pensavo a loro soltanto come oggetto sessual. Come qualcosa con cui sfogare il mio bisogno, non certo come qualcuno con cui entrare in relazione. E c on l’andare del tempo questo atteggiamento si è del tutto radicvato ion me rendendomi schiavo del sesso.

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I have sex every day. More than once during the day. Often alone. Better to say hardly always. Sometimes through a webcam. It happens also that I’m looking for payment women. Anyway it can’t pass a single day without giving vent to my sexual instincts. In any way - The person who speaks is a man suffering from sexual addiction: the reliance on sex. We call him George, of cause, an invented name. The story goes on - From the teenage years I have realized that something was wrong. While my friends were falling in love with girls I thought their only as a sexual object. As something to give vent to my need and not as someone to have a relationship with. Time passing and this kind of attitude is became chronic and has transformed me as a slave of sex.

accio sesso tutti i giorni... I HAVE SEX EVERY DAY...

a cura della dott.sa Sarah Viola

La dipendenza sessuale è una malattia emergente, ancora poco conosviuta ma, sicuramente in via di espansione. Il primo paziente “eccellente” è stato Michael Douglas, figlio del grande Kirk il quale ha trovato il coraggio, ormai diversi anni orsono, di parlare pubblicamente della sua condizione. I maligni sostenbevano che l’avesse fatto per giustificare le sue innumerevoli scappatelle ma, sicuramente, la condizione descritta dall’attore americano è oggi riconosciuta clinicamente. La dipendenza da sesso colpisce prevalentemente giovani uomini, ma anche le donne ne sono affette, e non risparmia nessuna età della vita. Spesso nella storia degli “ammalati di sesso” esistono dinamiche famigliari disturbate e, in ogni caso, una relazione con le figure genitoriali non adeguata e positiva. La malattia interessa tutte le fasce sociali e soggetti con qualsiasi livello di istruzione. Il dato saliente di chi soffre di sexual addiction, come peraltro nel caso di ogni e qualsiasi altra dipendenza ma, sicuramente in modo ancora più specifico, è il non riuscire a costruirsi vere e proprie relazioni affettive.

The sexual addiction is an emergent disease, not very known but surely is expanding. The first “excellent” patient was Michael Douglas, son of the father Kirk, who has found the courage to pillory of his condition some years ago. Evil people maintains the idea he had told that in order to justify his countless flings but obviously the condition described by the American actor is clinically recognized nowadays. The sexual addiction hits most of all young men but also women are suffered and doesn’t save any year of the life. In the story of “sex diseases” there are often upset familiar dynamics and in any case a relation with the parents that isn’t correct and positive. The disease takes all the social layers and persons with any kind of school education. The main point of who suffers by sexual addiction, as any kind of other addiction but surely in a more specific way, is the problem to have real emotional ties.

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- Non saprei dire con quante donne sono stato, reali o virtuali che siano, ma di nessuna sarei capace di ricordare i tratti del volto. Per me non sono niente. Soltanto uno strumento per raggiungere un piacere immediato e solitario. E quando ho finito di avere un rapporto, penso già alla proissima voilta. A come farflo. Dove. Non ha importanza con chi. L’importante è farlo. La dipendenza sessuale isola, non favorisce certo l’incontro, e, naturalmente, porta con sé un profondo vissuto di diversità, di anomalia. Le donne che ne sono colpite spesso si prostituiscono, non tanto per guadagnare denaro, quanto per assicurarsi un buon numero di partners. Gli uomini cercano amore mercenario e ricorroso all’autoerostismo frequente. Nelle forme più gravi la dipendenza sessuale intgerferisce con le normali attività della vita quaotidiana. Così, le persone che ne sono affette non riescono a lavorare, a occuparsi della loro casa, della cura di sé, di eventuali interessi che non ruotino intorno alla sfera della sessualità. Non esiste, ovviamente, nella vita di questi pazienti, alcun progetto affettivo. Non c’è fidanzamento, matrimonio, né figli. Solo sesso. Meccanico, automatico, slegato anche completamente dall’idea di dare piacere anche al partner. Unico obiettivo è provare un piacere immediato e superficiale, in una sorta di bulimia sessuale che rende del tutto prigionieri. - Mi sono accorto di avere un problema - spiega ancora Giorgio - quando la mattina non riuscivo ad andare a lavorare. Mi vestivo, mi preparavo di tutto punto, ma poi finivo al computer alla ricerca di sesso via network. E poi, finito quello, mi armavo di riviste porno o filmetti “giusti” e cominciavo un’attività autoerotica che mi occupava per ore. Così ho perso ben tre posti di lavoro e, alla fine, ho deciso di farmi curare. Ma da chi? In che modo? Solo mesi dopo ho trovato una risposta alle mie domende e sono entrato in una comunità. La terapia della dipendenza da sesso è molto difficile come in tutte le situazioni nelle quali il soggetto

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- I have no idea of how many women I have met, virtual or real they are, I couldn’t be able to recognize their faces. They are nothing for me. Only a way to achieve an immediately and lonely pleasure. And when I have finished an intercourse I think already to the next time. How to have. Where. It doesn’t matter with who. The important thing is to make sex. The sexual addiction isolates, absolutely it doesn’t encourage the meeting, and naturally it brings a deep difference and anomaly. Women who are often hit then become prostitutes and they don’t do it for money but to be sure about an high numbers of men. Men are looking for a mercenary love and they have often recourse to the autoerotism. In the harder case the sexual addiction interferes with the normal activities of the daily life. So the persons who are suffered can’t work, can’t look after their home and after themselves, can’t have eventually interests that deal with the sexual field. Of cause, it doesn’t exist in the life of these patients any emotional plan. There isn’t engagement, wedding, children. Only sex. Mechanical, automatic, without the idea to give pleasure also to the partner. The only aim is to have a pleasure quickly and superficial, in a kind of sexual bulimia that makes prisoner. - I have notice to have a problem explains Giorgio - when at morning I can’t go to work. I woke up, dressed myself but then I go to pc looking for sex by network. And then, when I have finished with it, I supplied with porno magazines or porno movie and I started an autoerotic activity that kept me busy for hours. In this way I have lost three different jobs and at least I have decided to be healed. But whom? In which way? After months I have found an answer to my questions and I have get in a community - The therapy of sexual addiction is very hard because the person is


attached with something that cannot be renounced. There aren’t specific medicines to heal the sexual addiction and the classic analytical psychotherapy hasn’t good results, especially in a reasonable period. For these patients is essential to stop the relationship with the addiction object. Sex. So joining a protected place as the community, where Giorgio has get in, has the function to control them and can only repress the symptom. - I felt myself better just after few weeks that I was in community. I have noticed that in my mind there was a space which I can dedicate to other thoughts different from sex. And unbelievably I have notice of persons who were moving round me. I was interest in them, also in women, without thinking immediately to have a sexual intercourse with them - The rehabilitation of the patients with sexual addiction is a slow and hard path. Sex is missing as the drug for a drug-addict. This lack ha the clinic aspect of a real withdrawal symptoms. It feels bad, also physically. - Today I know I’m recovered because I felt in love with a girl, Monica ”tells Giorgio “we met each other in community, she is a teacher, a sweet woman and very smart who helps me holding out and holding on to the path also when the sexual call was too much hard. It’s incredible, for me, to be in love. There are feeling that in my life I haven’t never felt. And more incredible it’s the idea of a sexual intercourse in which my worry is to make happy another one. Make pleasure to Monica is an extraordinary and wonderful discover. Understanding that my body can be a desire and can be loved by somebody has a mysterious feeling. A mystery that makes me finally a free man - Sexual addiction, as it is clearly understood by the words of Giorgio, is a slavery and takes out dignity, self-esteem, condemning to a loneliness that can be only healed with cures and with a magic meeting. The love one.

si lega a qualcosa che diventa irrinunciabile per lui. Non esistono farmaci specifici per curare la dipendenza sessuale e anche la psicoterapia analitica classica non porta a buoni risultati, specie in un arco di tempo ragionevole. Per questi pazienti è indispensabile interrompere la relazxione con l’oggetto della dipendenza. Il sesso. Così, l’inghresso in un ambiente protetto, come può essere la comunità nella quale è entrato Giorgio ha proprio la funzione di esercitare un deciso controllo che solo può tradursi nel contenimento del sintomo. - Mi sono accorto di stare meglio già dopo qualche settimana che mi trovavo in comunità Avevo notato che, nella mia mente, si era creato uno spazio che potevo dedicare a pensieri diversi dal sesso. E, incredibilmente, per la prima volta, mi accorgevo delle persone che si muovevano intorno a me. M;i interessavo a loro, a nche alle donne, senza pensare, immediatamente, ad avere un rapporto sessuale con loro. Il recupero dei pazienti con sexual addiction è un percorso lento e faticoso. Il sesso manca a loro come la droga ad un tossicodipendente. E questa mancanza ha l’aspetto clinico della vera e propria crisi di astinenza. Fa stare male, anche fisicamente. - Oggi so di essere guarito perché mi sono innamorato di una ragazza, Monica: racconta Giorgio - ci siamo conosciuti in comunità, lei è un’educatrice, una donna dolcissima e molto intelligente che mi ha aiutato a tenere duro, a non mollare il cammino anche quando il richiamo del sesso m i sembrava troppo forte. E’ incredibile, per me, sentirmi innamorato. Sono sensazioni che, nella mia vita, non avevo mai provato. E ancora più incredibile è pensare ad un rapporto sessuale nel quale la mia preoccupazione è quella di rendere felice qualcun altro. Dare piacere a Monica è una scoperta assoluta, meravigliosa. Capire che il mio corpo può essere desiderato ed amato da qualcuno ha il sapore del mistero.Un mistero che mi rende, finalmente, un uomo libero. La sexual addiction, com’è chiaro anche nelle parole di Giorgio, di fatto è una schiavitù e, come tale, toglie dignità autostima, condannando ad una solitudine dalla quale non si esce se non con le cure e con un incontro magico. Quello con l’amore.

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di Silvia Dondossola foto Chiara Isner Matera

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etulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari, Gruppo N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi) e Gruppo T (Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco). A 50 anni dalle prime esperienze artistiche di quel movimento che fu poi definito Arte cinetica e programmata, Enrico Baleri propone una riflessione sul ruolo che queste ricerche hanno avuto dagli sessanta a oggi. Fino al 15 maggio alla Galleria del Tasso la mostra “L’avanguardia gestaltica degli anni sessanta”, riunisce i quindici artisti che per primi hanno iniziato questo percorso e segnato il passo nella moderna definizione di opera d’arte: Getulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari, Gruppo N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi) e Gruppo T (Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco).

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Getulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari, Group N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi) and Group T (Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco). After 50 years from the first artistic experiences of that movement that it was defined “kinetic and planned art”, Enrico Baleari proposes a reflection of the role that these researches have had during the sixties until today. Till 15th may at the gallery “Galleria del Tasso” the exhibition “ the Gestaltic vanguard of the sixties”, gathers fifteen artists that for first have started this walk and signed the step in the modern definition of work of art: Getulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari, Group N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi) and Group T (Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco).

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La mostra, prodotta e organizzata dal Centro Ricerche Enrico Baleri in stretta collaborazione con la Galleria del Tasso, si concentra, come suggerito fin dal titolo, sugli anni sessanta. Periodo frenetico segnato dal boom economico e dalla rivoluzione culturale, è stato un momento in cui idee e cambiamenti si susseguirono velocemente, dal mondo della ricerca al mondo dell’arte, attraverso le nuove tecnologie fino a coinvolgere tutti gli aspetti della vita quotidiana. In questa fase di vivacità culturale e di curiosità intellettuale, molti artisti si trovarono concordi sulla necessità di definire un ruolo nuovo e diverso alle espressioni artistiche. L’Arte programmata si confronta quindi con i nuovi materiali e con le nuove tecnologie che si stanno diffondendo e soprattutto modifica il rapporto tra opera e spettatore. Lo spettatore assume un ruolo di rilievo nella definizione dell’opera stessa, ne viene coinvolto, ne diventa parte integrante, cessa di essere unicamente passivo. Inoltre l’opera d’arte fino a quel momento unica e irripetibile perde queste sue caratteristiche per diventare riproducibile all’infinito.

The exhibition, produced and organized by the Research Centre Enrico Baleri in tight collaboration with the gallery “Galleria del Tasso”, focuses, as suggested by the title, on the sixties. Frenetic period marked by the economic boom and the cultural revolution, it was a moment where ideas and changes quickly follow one after the other, from the research to the art world, trough the new technologies and then involving all the aspects of the daily life. In this phase of cultural liveliness and intellectual curiosity, many artists were on the same page on the necessity to define a new and different role for the artistic expressions. So the planned art compares with new materials and new technologies, that are popularizing, and above all modifies the relation between work of art and spectator. The spectator assumes an important role for the definition the own work of art, he is involved, he becomes part and parcel, he ceases to be only passive. Besides the work of art, till that moment unique and unrepeatable, looses these characteristics in order to become endlessly reproducible.

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Già nel 1993 la curiosità di confrontare la vivacità culturale e lo spirito di ricerca della generazione degli anni sessanta con il clima culturale dei primi anni novanta è stata all’origine della prima edizione di questa mostra organizzata da Enrico Baleri a Milano nello showroom Baleri Italia. Per l’occasione è stata realizzata un’edizione in tiratura limitata di 100 esemplari firmati e numerati. Ciascuna si compone di 13 opere, una di Gianni Colombo in legno, acciaio e vetro e dodici lavori degli altri artisti presenti in mostra realizzati su carta con tecniche miste: serigrafia, litografia, incisione e collage.

Just in 1993 the curiosity to compare the cultural vivacity and the research spirit of sixties’ generation with the cultural climate of the first years of nineties was at the origin of the first edition of this exhibition planned by Enrico Baleri in Milan in the showroom Baleri Italy. For the occasion was realized an edition in limited circulation of 100 copies, all signed and numerated. Each one is composed by 13 work of art, one of Gianni Colombo made of wood, steel and glass and twelve works of art of the other artists, who were present at the exhibition, realized on paper with mixed techniques: serigraphy, lithograph, incision and collage. Actually the exhibition at the gallery “Galleria del Tasso”, with thirteen copies exposed next to the original works of art, one for each artist in exhibition, focuses on this comparison in order to reflect on the contribution of the new generations towards the contemporary society and on the importance of the research of the gestaltic vanguard, nowadays up-to-date after fifty years. The initiative is dedicated to the memory of Gianni Colombo, passed away in 1993. The gestaltic vanguard of the sixties 6th march – 15th march 2010 Times: Tuesday-Friday: 10:00 – 12:30 / 15:00 – 19:00 Saturday on appointment - Sunday closed For information: Galleria del Tasso – 24121 Bergamo Via San Tomaso, 72 Ph. +39 035 23.68.30 www.galleriadeltasso.it info@galleriadeltasso.it eventi@ebricerche.it

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Oggi la mostra alla Galleria del Tasso, con i tredici multipli esposti accanto alle opere originali, una per ogni artista in mostra, attualizza questo confronto invitando a riflettere sul contributo delle nuove generazioni alla società contemporanea e sull’importanza della ricerca dell’avanguardia gestaltica, ancora perfettamente attuale, cinquant’anni dopo. L’iniziativa inoltre è dedicata alla memoria di Gianni Colombo, scomparso nel 1993.

L’avanguardia gestaltica degli anni sessanta 6 marzo – 15 maggio 2010 Orari: martedì – venerdì: 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00 sabato su appuntamento - domenica chiuso Per informazioni: Galleria del Tasso - 24121 Bergamo via San Tomaso, 72 Ph. +39 035 23.68.30 www.galleriadeltasso.it info@galleriadeltasso.it eventi@ebricerche.it


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rganizzatrice di successi di Anna Gatti • foto Nikka Dimroci

’incontro con Paola Rovelli, organizzatrice d’eventi, avviene nella splendida cornice del Relais & Chateaux Da Vittorio, in un pomeriggio di una bellissima giornata di

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sole. Da quando si diplomò lavora a ritmi serratissimi spostandosi in continuazione, perciò si trova costretta ad infilare l’intervista tra un impegno e l’altro. Paola è sposata e madre di due bimbi Marcello ed Alice, rispettivamente di 6 e 5 anni. Mentre ci accomodiamo sull’ampio divano nella hall, tutte le persone che passano le lanciano un saluto o una battuta ed ella risponde sorridendo. E’ una donna solare, alta e bella, entusiasta del proprio lavoro, un fiume in piena.. Come sei arrivata a questo lavoro?

PLANNER OF SUCCESSES The meeting with Paola Rovelli, events’ planner, took place at the beautiful Relais & Chateaux Da Vittorio in an afternoon of a marvelous sunny day. Since her graduate, she is working at a cracking pace, continuously moving therefore she had to put her interview between an appointment and another one. Paola is married and mother of two children Marcello and Alice, severally of 6 and 5 years old. While we are sitting on the big sofa in the hall, all the persons greet her and she answers smiling. She is a sunny woman, tall and beautiful, enthusiastic of her own job, in flood. How did you arrive at this kind of job? I have started working very young in 1988 as organizing managing secretary at Villa Castelbarco (since the second antique exhibition) where are organized exhibitions and conventions; in 1990 when there were the last restore works of Villa Borromeo in Cassano, one of the most beautiful residence in Italy, I was called as consultant to study a little the market and to launch the residence as location for events but at least I stayed there to work. I was one of the first professional figure in this field. Planning an event in an empty box means never repeat because every event has to be planned as a tailor dress, adequate at every single need of the buyer. The parties that I remember with more pleasure were the wedding of Maldini and Zenga. I have managed Villa Borromeo till 1995 when Vittorio proposed me to put he side by side joined his historic residence of very high level to my planning experience out of Bergamo, in all the historic residence in private house in Italy and abroad. I have fast worked, it didn’t exist day off or holidays…maybe! But the passion has never tided me. My first son was born the day after having organized one of the most prestigious events for the jet set of Milan. I had to do the caesarean section but after less than one week I was still at work. In 2004 I make part of the Organized Committee for the World Ski of Bormio 2005 as event’s manager.

Ho iniziato a lavorare giovanissima nel 1988 come segretaria di direzione organizzativa a Villa Castelbarco (fin dalla seconda mostra dell’antiquariato) dove si organizzano fiere, mostre e convenctions; quando nel 1990 furono ultimate le opere di restauro di Villa Borromeo a Cassano, una delle più belle dimore d’Italia, venni chiamata come consulente per studiare un po’ il mercato e lanciarla come location d’eventi, ma poi vi rimasi a lavorare. Sono stata una tra le prime figure professionali in questo ambito. Realizzare un evento in un contenitore vuoto significa non replicare mai perché ogni evento deve essere realizzato come un abito sartoriale , conforme ad ogni esigenza del committente. I ricevimenti che ricordo con piu’ piacere sono stati il matrimonio di Maldini e Zenga. Ho gestito Villa Borromeo fino al 1995, anno in cui Vittorio mi propose di affiancarlo unendo la Sua ristorazione di altissimo livello alla mia proposta organizzativa fuori Bergamo, in tutte le dimore storiche nelle case private in Italia e all’estero. Ho lavorato freneticamente, non esistevano giorni di riposo e le ferie…. forse! Ma la passione non mi ha mai stancata. Il mio primo figlio nacque il giorno dopo aver realizzato uno dei ricevimenti piu’ prestigiosi del jet set Milanese . Fu necessario sottopormi al taglio cesareo ma dopo meno di una settimana ero già al lavoro. Nel 2004 sono anche entrata a far parte del Comitato Organizzativo dei Mondiali di Sci di Bormio 2005 in qualità di responsabile eventi.

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DONNE DI SUCCESSO Durante i mondiali, quando tutto il progetto sviluppato da piu’ di un anno stava prendendo forma, avevo il mio primo figlio e aspettavo Alice da sette mesi ! Ho ancora nell’armadio il completo da sci rosso, divisa che identificava i responsabile del Comitato Organizzativo e che non ho piu’ potuto mettere perché dovetti indossare una XL a causa della mia pancia enorme! Ad ottobre del 2005, scelsi di decelerare la mia attività interrompendo l’organizzazione di eventi che non mi consentiva di avere tempi e soprattutto sedi lavorative fisse accettando l’invito del Gruppo Radici di ricoprire il ruolo di sales end marketing executive dell’hotel Excelsior San Marco di occuparmi dell’apertura del ristorante Roof Garden sito all’ottavo piano dell’hotel. Sempre un lavoro molto impegnativo che mi occupava dalla mattina alla sera ma la sede fissa mi permetteva di seguire meglio i miei piccolini e di essere presente all’occorrenza. Dopo cinque anni di ufficio, riuscendo a gestire meglio i figli che con la scuola hanno orari piu’ regolari sono tornata a fare il lavoro che mi ha sempre entusiasmata: “confezionare” eventi di alto livello superando ogni aspettativa. Nel contempo La famiglia Cerea ha meritatamente acquisito la terza stella Michelin e tornare a proporre la loro ristorazione mi riempie d’orgoglio. Esattamente come procedi? Premetto che ogni volta che organizzo un evento, parto dal principio nella ricerca di qualche cosa di nuovo e personalizzato ( non amo né ripetermi né copiare, neppure se me lo chiedesse il cliente stesso); dal primo colloquio con il cliente cerco di capire come egli sia, quali siano i suoi gusti e quale atmosfera voglia creare e devo dire senza falsa modestia che, dopo 20 anni d’esperienza empatica, riesco a creare fin dal primo appuntamento un rapporto di fiducia col cliente che spesso si lascia guidare e consigliare. Il primo passo consiste nell’individuare la location giusta, dopo di che identifico quello che sarà l’elemento scenografico e coreografico della festa: i fiori, le luci, l’intrattenimento , la musica,eccetera . In seguito l’elemento protagonista: il menu ! Studio sempre il Menu con Chicco Cerea perché per un ottima simbiosi e impeccabilità culinaria lo chef executive , prima di delineare un menu, deve sapere esattamente le condizioni in cui effettuerà il servizio ( essendo una cucina espressa ) gli spazi che puo’ disporre per il posizionamento delle cucine, i tempi e la tipologia della ristorazione richiesta dal cliente ( buffet, servita al tavolo, ecc, ecc). Tutto il budget messo a disposizione per un evento si consuma in una giornata. Noi non vendiamo un prodotto ma un servizio che viene consumato nel momento in cui lo si realizza. Per questo motivo tutto deve essere disposto e studiato alla perfezione senza farci trovare impreparati nemmeno innanzi alle condizioni meteo piu’ avverse. Ogni cliente si aspettà cio’ che ha valutato e commissionato e noi dobbiamo dargli sempre un quid in piu’ , una sorpresa che riesca a meravigliarlo, la qualità che fa la differenza. Pensavo che fosse un lavoro divertente, ma, detto così non sembra affatto facile…come fai a prenderti anche cura della tua famiglia?

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During the World Cup, when all the planned project has become reality, I had my first son and I was waiting for Alice since seven month! I still have in my armchair the red ski’s suit which identified the managers of the Organized Committee and I couldn’t ever wear because I had to wear a XL because of my big belly In October 2005 I chose to decelerate my business stopping with the organizations of events – that didn’t give me the opportunity to have time and above all fixed offices – and I accepted the invitation of Group Radici in order to hold a role of sales and marketing executive for the Hotel Excelsior San Marco in order to occupy myself with the opening of the restaurant Roof Garden placed at the eighth floor of the hotel. It was always a demanding job and I was busy from the morning to the night but a fixed office gave me the opportunity to take care best of my children and to be present if need be. After five years, taking care best of my children, who now have time more regular with the school, I’m coming back to my favorite job that really likes me: “package” events of high level exceeding every expectation. In the meantime the family Cerea has deservedly obtain the third stairs Michelin and returning to propose its catering covers me with proud. How do you work exactly? I want to make it clear first that every time I organized an event, I start from the beginning to research some thing new and personalized (I don’t like to repeat myself or to copy, even if my client asks me); from the first conversation with the client I try to understand how he is like, what his flavors are and which feeling he wants to create and I have to admit without false modesty that, after 20 years of emphatic experience, I can create from the first meeting a relation of confidence with the client who often leads and listens my advises. The first step is to identify the right location and after I detect the scenography and choreography element of the party: flowers, lights, entertainment, music etc. Then the main element: the menu! I always study the Menu with Chicco Cerea because for a right symbiosis and culinary impeccable the executive chef, before tracing a menu, have to know exactly the conditions where he works (being an express kitchen), the place he can use for the placement of the kitchens, the times and the kind of catering required by the client (buffet, dinnerware etc). All the budget established for an event is used in a day. We don’t sell a product but a service that is wasting during the time it is realized. For this reason everything has to be perfectly arranged and studied without being unprepared not even in front of the meteorology condition more opposed. Every single client expects everything he has estimated and paid and we always have to give him a quid, a surprise to amaze him, the quality makes the difference. I thought it was a funny job but as you have told me it doesn’t seem so easy…but how can you take care of your family?


Non ho detto che sia facile, come nulla lo è se si lavora a certi livelli : è un lavoro che richiede grande passione, attitudini empatiche con gli altri, esperienza nella selezione dei collaboratori, studio, voglia di rimettersi costantemente in gioco ed abilità organizzativa, che da quando sono madre ho, se vuoi, accresciuto. Una madre che lavora con forti ritmi per riuscire a fare quadrare tutto deve avere una capacità manageriale inappuntabile. Certo, così come vale il detto che dietro ad ogni grande uomo vi sia una gran donna, è altrettanto vero che dietro una gran donna, se c’è, dev’esserci un uomo d’intelligenza superiore, come mio marito: egli infatti ha voluto e saputo al momento opportuno fare un passo indietro, lasciando il suo lavoro e reinventandosi una nuova attività, che lasciasse così a me l’opportunità di seguire il mio progetto e a lui la possibilità di stare vicino ai nostri figli. Riconosco che non tutti gli uomini l’avrebbero fatto! Ti diverti ancora dopo 20 anni? Ma certo! E’ proprio l’entusiasmo che mi permette di mantenere questi ritmi. A parte il fatto che ho sempre amato ed amo le feste perché lasciano un segno nella nostra vita e si stampano idelebilmente nella nostra memoria. Io guardo sempre avanti. Ci sono disegni ambiziosi che si stanno delineando su tela…. Li rivelerò alla prossima intervista! Adesso scappo perché devo progettare la festa di compleanno del Direttore Alfonso Signorini!

I didn’t tell you that it’s simple, nothing is simple if you work at certain levels: it’s a job that requests a big passion, emphatic attitudes with the others, experience in selecting the collaborators, study, constantly feel like trying out and planning skills that since I am mother I have increased. A mother who works at a cracking pace in order to try to balance a perfect manager skill. As the proverb says that closed to a great man there’s always a great woman it’s also true that close to a great woman there’s a man with a superior intelligence like my husband: he wanted and knew at the right time to take a step backwards, leaving his old job and creating a new business in order to give me the opportunity to follow my project and to him to be closer to our children. I must confess that not all the men should have done it! Do you still like after 20 years? Of cause! And it’s the excitement that gives me the opportunity to have this pace. Apart from the fact that I have always loved and love parties because they leaves a sign in our life and press indelibly in our memory. I always look forward. There are ambitious projects that are going to create…I tell you in the next interview! Now I have to run away because I have to plan the birthday party for director Alfonso Signorini! Up Bergamo

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di Maurizio Lorenzi

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sperienza illuminante

tardo pomeriggio quando arriviamo sul promontorio di Capocaccia, a pochi chilometri da Alghero (SS). Giuseppe Vitiello, il custode dell'omonimo faro più alto d'Italia, ci accoglie appoggiato sul cofano di una Fiat Panda verdastra, marchiata "Marina Militare Faro di Capocaccia". L’ingresso al faro è delimitato da un cancello marziale, al cui centro capeggia una scritta nera su sfondo giallo: “zona militare, vietato l'accesso”. Gli mostriamo l'apposita autorizzazione ad accedere rilasciata dal Ministero della difesa e lui fa cenno di seguirlo. Solo al termine dell'impervia salita, il guardiano ci stringe la mano. Capelli e baffi grigi, pelle abbronzata e rughe scolpite dal vento al profumo di salsedine, assomiglia ad un fascinoso marinaio che ha scelto di invecchiare senza frenesia. Senza indugi, ci mostra la vista mozzafiato che si gode dal promontorio, esaltata da un cielo tinteggiato dall'imbrunire. Oltre al parapetto in pietra, davanti a noi, si staglia il golfo di Capocaccia, quello di Porto Conte e la città di Alghero. L'immediata sensazione è che da questi parti il tempo passi più lentamente che altrove, accarezzando chi lo sa assecondare. La bellezza del panorama è sconvolgente, soprattutto per chi proviene da un mondo normale quale è la Pianura Padana, dove tra lande desolate e colori sbiaditi, i profumi sembrano definitamente evaporati per lasciare spazio e agli odori. Tutto attorno ammiriamo rocce vive e attorniate da piante aggrappate miracolosamente a pareti verticali, rondini che si alternano in traiettorie imperscrutabili insieme a cormorani e gabbiani capaci di musicare la loro scia in volo. Entriamo nel caseggiato del faro, dove il bianco è la tinta dominante di pareti massicce e spesse, in grado di assicurare tepore d’inverno e fresco d’estate. Nessun rumore penetra dall’esterno, al punto che sembra di essere dentro una bolla di sapone ma senza trasparenze.

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ENLIGHTEN EXPERIENCE It’s late afternoon when we arrive on the promontory of Capocaccia, few kilometers from Alghero (SS). Giuseppe Vitiello, the guardian of the homonym light highest in Italy, welcomes us laid on the bonnet of a green FIAT Panda car, marked “Military Marines Light of Capocaccia”. The entrance of the light is delimited by a martial gate where there’s a black write on a yellow background: “military zone, keep out”. We give him the right authorization to access released by the Ministry of Defense and he gives a sigh to follow him. Only at the end of the impervious climb the guardian shakes hands with us. Hair and grey moustache, tanned skin and engraved wrinkles by the wind and the perfume of the saltiness, he looks like a fascinated sailor who has choose to get older without frenzy. Without doubts, he shows us the breathless view that theirs is on the promontory, fanatical by a colored sky on the dawn. Besides the parapet made by stone in front of us there’s the gulf of Capocaccia, the one of Porto Conte and the city of Alghero. The first feeling is that in these places time is passed slower than other places. The beauty of the panorama is freaked most of all for who comes from a normal world as the Po valley where between the desolated moors and faded colors, perfumes seem definitely evaporated in order to make space for the smells. All around we admire living rocks and gathering by plants which are miraculously hanged at vertical walls, swallows that change trajectory with birds and gulls able to make a wake while they flying. We get into the light where the white is the dominant paint for hard and big walls that are able to make warm during the winter and fresh during the summer. Any kind of rumor comes from outside and it seems to be inside a soap ball but without transparencies.

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“The light of Capocaccia was created in 1864 when the Civil Genie had the necessity to light the coasts of an unify Italy” tell us Giuseppe while caresses “the magazine of regency”, the historic register where it is noticed everything that happens in the light. “Technically, it has a rotating optic, with lens of Fresnel, 4 panels at 90° at the same distance between them. The lighthouse is lighted by a halogen lamp that you can see from 34 miles of distance”. Two floor with steps and we are on the roof. The tower is 24 meters high where on the top it finds the lighthouse. The entire structure is surrounded into the cage of “Farday”, a kind of cover composed by tubes made of steel that protects it from the flashes and it has the aspect of a vertical chessboard. We reach the extremely top of the light, 186 meters on the level of the sea. Outside the wind doesn’t find obstacles and blows harder. You can notice trough the maculated windows, painted by salt mine streaks, an author sign of the Tyrrhenian sea. From here the sign of the horizon seems near at hand in order to touch it. When the lent of Kernel starts to rotate and light its convex walls there’s a lighten beam on the windows: it’s the sign that from miles of distance the navigators can see like a flash. We are climbing on a little spiked and so narrow little stair that makes goose bumps and we go outside on the balcony of the lighthouse. In order to shelter by the wind we put our shoulders against the white steel of the tower. The spectacle of the sun that is hanged on the sea is simply divine. Than, gradually ed relentlessly the colors become more subtle and the dawn disappear from our sight. Despite we have to convince ourselves that the visit is finished. Before going away, we ask Giuseppe if exist some legends about the light of Capocaccia. We know the risk to fall into the banal but the temptation is irresistible. The guardian scratch a temple and then tells us that if we come back to visit him, he’ll talk about the story of a mysterious disappearance happened during a terrible thunderstorm. “I’m sorry but I have to go right now. It’s late.” Our curiosity is immediately stopped by his smile and his greet seems like a surely “see you soon”. Getting into the car is hardly but at the end we go. It has been an unforgettable day.

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“Il faro di Capo Caccia fu creato nel 1864, quando il Genio Civile ebbe la necessità di illuminare le coste di un'Italia ormai unificata.”, ci spiega Giuseppe mentre accarezza “il giornale di reggenza", il registro storico in cui viene annotato tutto ciò che accade sul faro. “Tecnicamente, monta un'ottica rotante, con lenti di Fresnel, 4 pannelli a 90° equidistanti tra loro. La lanterna è illuminata da una lampada alogena visibile a 34 miglia di distanza.” Due piani di scale e siamo sul tetto. La torre si erge alta 24 metri, in cima alla quale si trova la lanterna. L'intera struttura è avvolta nella gabbia di “Farday”, una sorta di cappotto composto da tubi d'acciaio che la proteggono dai fulmini e che le da l'aspetto di una scacchiera verticale. Raggiungiamo la cima più estrema del faro, 186 metri sul livello del mare. All'esterno, il vento non trova ostacoli e spira ancora più deciso. Lo si nota dalle vetrate maculate, dipinte da striature saline, firma d'autore del mar Tirreno. Da qui, la linea dell'orizzonte sembra così a portata di mano che verrebbe voglia di toccarla. Quando la lente di Kernel inizia a ruotare ed illumina le sue pareti convesse, compare sulle vetrate un fascio luminoso: è il segnale che a miglia di distanza i naviganti vedono sotto forma di flash. Ci arrampichiamo su una scaletta irta e così stretta da far venire i brividi e usciamo all'aria aperta, sulla terrazza della lanterna. Per riparaci dal vento, appoggiamo le spalle contro l'acciaio biancastro della torre. Lo spettacolo del sole che si adagia sul mare è semplicemente divino. Poi, gradualmente ed inesorabilmente, i colori divengono più tenui ed il tramonto scompare dalla nostra visuale. Nostro malgrado, siamo costretti a convincerci che la visita è terminata. Prima di congedarci, chiediamo a Giuseppe se esistano delle leggende che si legano al faro di Capo Caccia. Sappiamo di correre il rischio di essere banali, ma la tentazione è irresistibile. Il guardiano si gratta una tempia e poi ci svela che se torneremo a trovarlo, ci parlerà della storia di una misteriosa scomparsa, avvenuta durante un terribile temporale.“Mi dispiace, ma ora devo proprio chiudere ed andare. Si è fatto è tardi.” La curiosità viene immediatamente placata dal suo sorriso schietto ed il nostro saluto assume la forma di un sicuro “arrivederci”. Risalire in macchina è dura, ma alla fine mettiamo in moto. E' stata una giornata indimenticabile.


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di Daisy Duke • foto Nikka Dimroci

asi di salute

inalmente comincia a fare caldo. Le giornate si allungano e cresce la voglia di stare all’aria aperta, ma inaspettatamente anche il desiderio di occuparsi di sé, la spinta ad affrontare di petto tutti quei malanni fastidiosi di cui si rimanda sempre la cura. E se i malanni per fortuna non ci sono, comunque si riscopre un’inattesa voglia di coccole. Week-end “fuori porta”? Romantico, curativo, rilassante, o, coniando un neologismo, coccoloso? Tanto per cambiare un poco si potrebbe andare all’Hotel Rio D’Oro ad Abano Montegrotto,. Questa struttura alberghiera di 76 camere recentemente rinnovate negli arredi e con la costruzione coeva di altre 24 al 5° e 6° piano, delle quali 8 suite dotate di doppie vasche d’idromassaggio, si trova in un angolo tranquillo, a pochi minuti dal centro. Tutte le camere godono di una splendida vista sui Colli Euganei o sull’ampio giardino con laghetto. Chi arriva verrà accolto in un’ampia e luminosa hall, anch’essa appena rinnovata, dotata di angolo bar e sala carte da gioco e decorata da due murales del pittore russo Alexander Daniloff; con la professionalità e cortesia che contraddistinguono l’albergo, l’ospite verrà accompagnato in camera ed istruito in relazione ai trattamenti cosmetici e medici che la struttura è in grado di offrire.

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WELLNESS OASIS Finally it starts to be warm. Days is longer and we needs the desire to be en plein air but unexpectedly also the desire to occupy oneself and the way to face up all the annoying illnesses that we postpone the treatment. And if luckily the illnesses don’t exist, we want to discover an unexpected desire of snuggle. Week-end “next-door”? Romantic, healing, relaxing or coning a neologism snuggling? So just to change a little it is possible to go to hotel Rio D’Oro in Abano Montegrotto. This hotel with 76 rooms is placed in a peaceful angle, in a few minutes from the centre, recently renovated in the furnishings and with the coeval building of other 24 rooms at the fifth and sixth floor of which 8 suites with double Jacuzzi. All the rooms has a splendid view on the Euganei’s hills or on the wide garden with a small lake. Who arrives is welcomed in a wide, lighten and renovated hall with a bar and a room for cards’ plays and decorates with two wall-paints of the Russian painter Alexander Daniloff, with the professionalism and the courtesy that distinguish the hotel, the client is brought to the room and inform about the cosmetic and medical treatments that are possible to do in the hotel.


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Vi sono ben tre piscine, una delle quali coperta, d’acqua termale a temperature diverse: 29°, 36° e 37°; esse sono dotate di getti d’acqua ad alta pressione per il massaggio subacqueo; il bagno in piscina costituisce parte integrante della cura, perciò sarà anche in questo caso il medico a stabilirne tempi e modi d’utilizzo. A breve nella piscina coperta sarà funzionante una nuova vasca con percorso kneipp ed una vasca d’acqua termale ozonizzata, nonché un angolo bar. Il trattamento d’eccellenza è sicuramente l’applicazione di fanghi, indicata soprattutto per la cura di artriti, artrosi, reumatismi, miositi croniche, nevralgie, nevriti e dermatosi croniche. A seguito della visita medica e sempre a digiuno, il paziente, sdraiato sul lettino, verrà parzialmente ricoperto dal fango sulla parte da trattare per circa 20 minuti, tempo ideale affinché esso liberi le proprie proprietà curative. Trascorso questo tempo, il paziente farà una doccia con acqua termale e s’immergerà in una vasca, sempre con acqua termale, ma addizionata da ozono, ottimo par la circolazione. Dopo ciò la persona si rilasserà per mezz’ora sdraiato sul lettino, sotto una coperta che stimoli la sudorazione e in conclusione verrà sottoposto al massaggio, che rilassa le articolazioni, tonifica e rafforza la muscolatura ed aiuta la circolazione; finalmente poi potrà fare la colazione! I massaggi proposti sono di vario genere, dallo shiatsu al linfodrenaggio. Altri trattamenti cui è possibile sottoporsi sono le inalazioni e l’aerosol. A livello cosmetico i trattamenti spaziano dalla cura del viso a quella del corpo ( per esempio contro la cellulite), senza dimenticare l’area fitness. Sopra una sorgente termale è stata costruita una grotta dotata di pavimento poroso, attraverso il quale passa il vapore; ovviamente sarà sempre il medico a stabilire come e per quanto tempo ci si possa stare. Ma il soggiorno in Hotel può essere anche svago, perché al Rio D’Oro vengono organizzate per i propri ospiti anche serate danzanti, cene a lume di candela, sfilate di moda, escursioni sui Colli Euganei per la degustazione di vini, oppure a Venezia,o a Vicenza per visitare le ville del Palladio, o a Padova alla basilica di S.Antonio.

There are three swimming-pools, one is indoor, with thermal water of different temperatures: 29°, 36° and 37°; they are equipped with water pumps at high pressure for the underwater massage; the bath in swimming-pool is integral part of the treatment so in this case it’s the doctor who decides time and the employ way. Sooner in the inner pool there will be a new pool with a kneipp path and a pool of thermal water with ozone and a bar. The excellent treatment is surely the mud application, indicated most of all for the cure of arthritis, osteoarthritis, rheumatism, chronic miositis, neuralgia, neuritis and chronic dermatitis. After the physical examination and always on an empty stomach, the patient, laid down on the couch, is partially covered by the mud only on the part of body to care for almost 20 minutes, a right time in order to release its healing characteristics. After this time the patient makes a shower with thermal water and immerses himself in a pool, always with thermal water but adding ozone that’s very well for the flow of blood. After that the person relaxes for an half hour laying on the couch, under a blanket that stimulates the perspiration and at least is submitted to a massage that relaxes the articulations, tones up and reinforces the muscles and helps the flow of blood and finally he can have breakfast! The proposed massage are different from shiatsu to lymph drainage. Other treatments are inhalations and aerosol. For the cosmetic field the treatments are various from the cure for the visage to the body (for example against cellulite), without forgetting the fitness area. Upon a thermal source was built a cave with porous floor through which comes steam, obviously it’s always the doctor who establishes for how much time you can stay. But the stay at the hotel can be also a diversion because at Rio D’Oro are organized for the customers dancing parties, dinner by candlelight, fashion show, excursions on the Euganei’s hills for wine tasting or go to Venice or to Vicenza to visit Palladio’s villas or to Padova at the Saint Antonio basilica. Up Bergamo

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Vi sono anche un campo da tennis, uno per le bocce, il tavolo per il ping- pong e il biliardo. Discorso a parte merita il ristorante, con sala da pranzo e sala colazioni, il quale, oltre all’indubbia qualità dei menù proposti di cucina internazionale e regionale e alla cortesia e bontà del servizio, si segnala perché inserito nell’elenco dei ristoratori informati dell’ Associazione Italiana Celiachia. E’ quindi una delle poche strutture in grado di offrire una scelta anche agli ospiti celiaci. Ma soprattutto, e lo sottolineo perché viene riconosciuto da tutti gli ospiti, l’Hotel Rio d’Oro si contraddistingue per la gentilezza e la cortesia del personale. Non resta che augurare un buon soggiorno a tutti!

There are also a tennis court, a bocce court, the table for ping pong and the billiards. The restaurant has a dining room and a room for breakfast and is indicated not only for the undoubted qualities of its menu of international and regional food and for the courtesy and kindness of the service but also because it is inserted in the list of restaurant for the Italian Association of celiac disease. It is one of the few restaurant which offers a menu for the clients who have a celiac disease. But most of all and I want to underline because it is affirmed by all the customers, hotel Rio D’Oro is distinguished by the kindness and staff courtesy. I have to wish a good stay for everybody!

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Via S. Alessandro, 11 - Bergamo www.paolopecoramilano.com


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di Tito Locatelli foto Giovanni Pasquinelli

occole di lusso

LUXURY SNUGGLE Summer is coming with a lot of expectations: to be more beautiful, more relaxed, more predisposed toward the outside, more tonic, more smiling and happier. And to be beautiful outside, it needs first of all to feel good inside. If it was easier said than done, this would be a philosophy treatise without continuation but in reality the solution to concretise these aims has a single name: Ice Beauty Luxury Spa. Placed in piazzale della Repubblica n.3, between the centre and città alta, there is an elegant and reserved spa: a corner of paradise cutting out in a city oasis. Following the thought of the author Arthur C. Clarke who maintained that every advanced technology is unnoticeable from the magic, it can presuppose that this is not only a spa but a charming place, lived by qualified staff with a single aim to take care of their own clients seven days a week. A divine philosophy, ça va sans dire! Choosing the first treatment to processing is the only difficulty in front of the wide fan of possibilities because there are lot of treatments for all the necessities. Finding a general wellness, emotive and physic, starting from the thin pleasure of taking some spare time and listening the own body and beginning to mould it according to the own ideas is taken few minutes. Just phone and take an appointment or consult the site sending a request through the form or go personally to the spa in order to start working the endorphins dreaming about the massages of the “snuggle set” that goes from a relaxing massage to the more energetic one, from ayurveda to the Tibetan bowl, from the Hawaiian massage to shiatsu passing through the combined treatments of the “wellness range” and to the care of the own beauty with the proposes of the “aesthetic set” and of the “technological aesthetic set” in order to give to the nature an adding help to complete its work of art on our.

’estate è alle porte, con un carico notevole di aspettative: essere più belli, più rilassati, più predisposti verso l’esterno, più tonici, più sorridenti e più felici. E per esser belli fuori, bisogna prima di tutto sentirsi bene dentro. Se fosse più facile a dirsi che a farsi, questo sarebbe un trattato filosofico senza seguito, mentre in realtà la soluzione per concretizzare questi obiettivi ha un unico nome, Ice Beauty Luxury Spa. In piazzale della Repubblica n.3, tra il centro e città alta, c’è una spa elegante e riservata: un angolo di paradiso ritagliato in un’oasi cittadina. Seguendo il pensiero dell’autore Arthur C.Clarke, il quale sosteneva che ogni tecnologia avanzata è indistinguibile dalla magia, si potrebbe ipotizzare che questa non sia solo una spa, ma un luogo incantato, abitato da personale qualificato con l’unico obiettivo di prendersi cura dei propri ospiti, sette giorni su sette. Una filosofia da favola, ça va sans dire! Scegliere il primo trattamento a cui sottoporsi è l’unica difficoltà di fronte all’ampio ventaglio di possibilità, perché ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le necessità. Ritrovare un benessere generale, emotivo e fisico, partendo dal sottile piacere di prendersi del tempo per sé, per ascoltare il proprio corpo e iniziare a plasmarlo in base alle proprie idee è solo questione di minuti. Basta telefonare e prendere un appuntamento, oppure consultare il sito mandando una richiesta tramite il form, o andare personalmente alla spa, per iniziare a mettere in circolo le endorfine fantasticando sui massaggi della “linea coccole”, che spaziano dal massaggio rilassante a quello più energico, dall’ayurveda al tibetan bowl, dal massaggio hawaiano allo shiatsu, passando poi ai trattamenti combinati della “linea wellness”e alla cura della propria bellezza con le proposte della “linea estetica” e della “linea estetica tecnologica”, per dare alla natura un aiuto in più per completare la sua opera d’arte su di noi.

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di Caterina Migani

na corsa al sorgere del sole per le viuzze di Kailua, Oahu Island - Hawaii, è il profumo dolce dei fiori e il vento che accarezza le palme; è il cinguettio del bandito rosso e del bandito nero; è la voce forte del Pacifico. Ma soprattutto è il suono di quella parola che non viene mai detta senza uno sgargiante sorriso: Aloha. Il saluto è spontaneo, e fa di uno sconosciuto un vecchio amico. Aloha: ogni sua lettera richiama un’altra parola. Akahai, gentilezza e mansuetudine. Lokahi, unità e armonia. Olu’Olu, cortesia e allegria. Ha’Aha’A, umiltà e modestia. Ahonui, pazienza. In cinque lettere è racchiuso il cuore delle Isole Hawaii. Tutto è poesia nelle vecchie Isole Sandwich. Ogni parola ha mille sfumature e significati, che hanno fatto scorrere la penna di grandi scrittori.

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loha!

ALOHA! A running through the narrow lane of Kailua, Oahu Island – Hawaii at the crack of dawn is the sweet perfume of the flowers and the wind that brushes the palms; it’s the twittering of the black and red bandit; it’s the loud voice of the Pacific. But above all it’s the sound of that word that is never told without a garish smile: Aloha. The greet is spontaneous and turn a foreigner into an old friend. Aloha: every single letter calls to mind another word. Akahai, kindness and peacefulness. Lokahi, singularity and harmony. Olu’Olu, courtesy and cheerfulness. Ha’Aha’A, humility and modesty. Ahonui, patience. In five letters it’s contained the heart of Hawaii Islands. Everything is poetry in the old Sandwich Islands. Every single word has thousand undertones and meanings, that have give the inspiration to big writers.

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“The native language is soft, liquid and flexible”, as a wave: that’s the way the American Mark Twain thought at the beginning of the last century during a journey around the Pacific. He was astonished by the waterfalls, the waving palms, the isolated beaches: “I feel the spirit of forests’ loneliness, I hear the roar of the springs, in my nostrils there is still the breathe of overblown flowers twenty years ago” – he wrote. Not only the nature has recalled the artists but also the surf, that sport that in Italy is the last trendy. Surf is He’e nalu. He’e means flow, melt, flow as blood or water. Nalu means the creation, blowing up and flowing of the wave but also the slimy liquid that wets the face of a newborn. Surfing is sliding on the wave, it’s like being a child closed in a salted water belly that rises, swells and explodes. The Californian Jack Londons tells to be on a beach, at the horizon there are only the wide desolation and the roaring of the ocean; suddenly the shape of a man who controls the waves, calm and superb; he seems fly over the fresh and sparkling water. There are many shapes of that kind, especially at the dawn. After the work and before back to home, drop in on the beach with the board under their arm and follow by the dog. And a big smile on their lips.

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“La lingua nativa è soffice, liquida e flessibile”, come un’onda: così pensava l’americano Mark Twain all’inizio del secolo scorso, durante un viaggio nel Pacifico. È rimasto incantato dalle cascate, dalle palme ondeggianti, dalle spiagge remote: “Percepisco lo spirito delle solitudini delle sue foreste, sento lo scrosciare delle sorgenti, nelle mie narici vive ancora il respiro di fiori sfioriti vent’anni fa” – scriveva. E non solo la natura ha richiamto gli artisti, ma anche il surf, quello sport che in Italia è poco più dell’ultima moda. Surf si dice He’e nalu. He’e è fluire, sciogliersi, scorrere come sangue o acqua. Nalu è il formarsi, il gonfiarsi e il correre dell’onda, ma anche il liquido viscido che bagna il volto di un neonato. Surfare è scivolare sull’onda, è essere come un bambino racchiuso in un ventre di acqua salmastra che sorge, si gonfia, esplode. Il californiano Jack Londons racconta di essere su una spiaggia, all’orizzonte solo l’ampia desolazione e il ruggito dell’oceano; improvvisamente la sagoma di un uomo che domina le onde, calmo e superbo; sembra volare sopra l’acqua fresca e scintillante. Di queste sagome se ne vedono tante, soprattutto al tramonto. Al ritorno a casa dal lavoro, un salto in spiaggia con tavola sotto braccio e cane al seguito. E un bel sorriso sulle labbra.


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READING ra quasi il tramonto ormai, uno di quei tramonti che si possono ammirare solo alla fine di quelle limpide giornate di mezza primavera, quando il sole usa i suoi raggi come un pittore i suoi pennelli, per tingere con ogni sfumatura di colore l’immensa tela del cielo terso. Lucia camminava lungo il sentiero che attraversava il bosco sulla collina che faceva da sfondo al quartiere di cemento dove lei abitava. Le piaceva camminare a quell’ora, nella solitudine totale, accompagnata dalla sua macchina fotografica per fissare sulla pellicola tutto ciò che hai suoi occhi curiosi appariva come un miracolo della natura. La primavera era la stagione che preferiva, con le sue promesse di vita che si potevano scorgere ovunque l’uomo non avesse ancora brutalizzato la natura. Camminava lentamente, frugando con lo sguardo tra i rami ricoperti di foglie in germoglio, ai piedi degli alberi dove i fiori facevano capolino illuminati dalla luce rosata del tramonto. Cercava qualcosa, cercava il simbolo che rappresentava la ripresa della vita... come se trovare quel simbolo le indicasse che anche la sua vita poteva ricominciare dopo il gelo di un amore spezzato. Aveva passato l’inverno cercando di riscaldare il suo cuore malato d’amore perduto e ora che finalmente i ricordi si erano sciolti come la neve al calore del primo sole, sentiva che anche lei poteva rinascere, sbocciare come le viole e le primule appena spuntate lungo quel sentiero che stava percorrendo. I faggi le betulle avevano iniziato a vestirsi di foglie verdi, i pruni selvatici e melograni esibivano i primi timidi fiori colorati. Lucia inalava i profumi del bosco che si svegliava, quell’odore fresco e umido di verde delle felci e dolce e delicato dei fiori del sottobosco. Avrebbe voluto fissare anche quella sensazione olfattiva con la sua macchina fotografica per rendere ancora più vitali le immagini della natura che si preparava alla festa estiva.

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di Sonia Rottichieri

l risveglio dei sensi

THE AROUSAL OF DESIRES It was almost the sunset, one of that dawn that you can admire only at the end of these bright days of middle spring when the sun uses its rays as a painter with its brushes to paint with every single tone of colour the wide canvas of the clear sky. Lucia was walking along the path that crosses the wood on the hill as background of the district of cement where she lived. She liked walking at that time, totally alone, with her camera to fix on the film everything at her curios eyes appears as a miracle of the nature. Spring was the season that she preferred with its promises of life that could be catch sign of everywhere man couldn’t destroyed the nature. She was walking slowly, gazing with the eyes amongst the brushes full of leaves sprouting, at the bottom of the trees where the flowers were illuminated by a rose light of the sunset. She was searching for something, searching for the symbol that represented the resumption of the life… as if she finds that symbol it can mean that also her life could start again after the freeze of a broken love. During the winter she have tried to warm her broken and lost of love heart and now that finally her memories were melted as the snow at the warm of the first sun, she felt that also she could be started again, blossom as the violets and the primroses along that path she was walking. The beech trees and the birches started dressing with green leaves, the wild plum-trees and pomegranate trees had the first shy coloured flowers. Lucia was breathing the perfumes of the wood that was waken up, that fresh and humid smell of green ferns and sweet and delicate of the flower of the brushwood. She would fixed that smelling sensation with her camera in order to make more vital the images of the nature that was preparing for the summer party.

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READING Un frullare di ali la riscosse dai suoi pensieri. Alzò lo sguardo e sul ramo di un albero scorse un pettirosso. L’uccellino sembrava fissarla come se attendesse che lei gli parlasse. Lucia si fermò e prese la macchina fotografica. Alzò il viso e mise a fuoco nell’obiettivo quell’esserino che zampettava sul ramo come per mettersi in posa. Scattò 2 o 3 foto poi, sempre guardando nell’obiettivo della macchina fotografica si voltò lentamente per cercare di cogliere qualche altra immagine che la primavera le potesse regalare. Mentre vagava con lo sguardo un lampo colorato attirò la sua attenzione. Abbassò la macchina fotografica e socchiuse gli occhi per cercare di capire cosa fosse ciò che aveva visto. Forse era stata solo un’illusione ottica dovuta alla luce che filtrava tra gli alberi. Avanzò ancora lentamente lungo il sentiero e poi si fermò. Un altro lampo colorato tra gli alberi del bosco... non era un’illusione... nel bosco c’era qualcuno. Lucia prese la macchina fotografica e cercò di inquadrare la zona tra gli alberi dove le era parso di scorgere quelle macchie di colore. Immobile zoomò con l’obiettivo: aveva ragione, appoggiati al tronco di un faggio, un uomo e una donna si stavano baciando. Abbassò la macchina fotografica e fece per voltarsi per tornare sui suoi passi e lasciare quelle due persone all’intimità del bosco al tramonto. Tuttavia rimase immobile... lentamente e silenziosamente si avvicinò... Come guidate da una volontà propria, le sue mani portarono la macchina fotografica davanti al suo viso. Lucia guardò nell’obiettivo fissando i due corpi appoggiati al tronco dell’albero: due corpi giovani, freschi, due corpi che credevano ancora nelle promesse della primavera... La giovane donna era appoggiata con la schiena alla corteccia dell’albero, indossava un abito rosso che le mani avide dell’uomo avevano sollevato mettendo così in mostra le gambe lunghe e affusolate, sode e dorate... quelle mani stringevano le carni della ragazza, che, con il capo reclinato all’indietro esprimeva tutto il piacere che stava provando. Lucia non riusciva a staccare gli occhi dal obiettivo... un mare di ricordi la sommerse... mani sul suo corpo... labbra sulle sue labbra...brividi sulla sua schiena… emozione nel suo cuore... L’uomo, mentre spingeva la ragazza contro il tronco, le affondava il viso nel collo... Lucia sentiva la bocca di quell’uomo sulla sua pelle... Poi l’uomo fece voltare la ragazza come se avesse voluto che abbracciasse quel tronco d’albero come fosse stato un amante... Le sollevò il vestito e le scoprì i glutei…le abbassò le mutandine… Lucia era ipnotizzata dalla scena... ricordavo un’altra donna, un’altra lei, una lei bruciata dal fuoco del desiderio, dalle fiamme della passione prima che il ghiaccio dell’indifferenza le isolasse il cuore da tutto ciò che poteva ferirlo. L’uomo accarezzava i glutei della ragazza. Lucia poteva vedere attraverso l’obiettivo della macchina fotografica la mano dell’uomo muoversi su quelle carni sode, intrufolarsi tra le cosce della ragazza che, soggiogata completamente, si aggrappava quel tronco come per mantenere un briciolo di lucida coscienza in quell’oceano di piacere devastante. Poi iniziarono la danza: l’uomo penetrò la donna, cingendole i fianchi con le mani... La donna assecondò i suoi movimenti spingendo indietro il bacino, avanti e indietro, ruotando e ondeggiando col corpo come in una danza dapprima lenta e languida per diventare via via sempre più frenetica e selvaggia. Lucia continuava a osservarli... una mano sulla macchina fotografica... una mano tra le sue cosce. Improvvisamente si svegliò da quella specie di trace in cui era caduta. Abbassò la macchina fotografica e si girò, ritornò sul sentiero e sui suoi passi, mentre una lacrima le scendeva lungo la guancia... era primavera... sarebbe arrivata anche per lei la primavera.

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A mix of wings woke she up from her thoughts. She get up her glance and focused on the lens a thing that scampered on the branch as it was in pose. She clicked 2 or 3 photos then always looking at the lens of the camera she turned slowly to find other images that spring could give. While she was looking around a coloured flash captured her attention. She put down the camera and half-closed her eyes to figure out what she had looked at. Maybe it was an optical illusion given by the light that was filtering amongst the trees. She go forward slowly along the path and then she stopped. Another coloured flash amongst the trees of the wood… it wasn’t an illusion… in the wood there was somebody. Lucia took the camera and tried to focus the zone amongst the trees where she has caught sign of those coloured spots. Without moving she was zooming with the lens: she had reason, putting on the free trunk of a beech tree, a man and a woman were kissing each others. She put down the camera and she turned and came back leaving those two persons in their intimacy of the wood at the sunset. But she stayed immobile… slowly and silently she came closer… Her hands brought the camera in front of her face as leading by an own wish. Lucia looked inside the lens fixing the two bodies putting on the free trunk of the tree: two young and fresh bodies, two bodies that believed again in the promises of the spring… The young lady was putting with the back to the bark of the tree, she was wearing a red dress that the avid hands of the man had lifted up showing the long and tapering, firms and golden legs… those hands squeezed the girl who with the head bent backwards expressing all the pleasure she was having. Lucia wasn’t able to keep away her eyes from the lens… lot of memories returned… hands on her body… lips on her lips… goose bumps on her back… emotions in her heart… The man while pushing the girl towards the free trunk have put his face onto her neck…Lucia felt the mouth of that man on her skin… Then the man turned the girl as if she should embraced that free trunk as if it was a lover… he left her dress and uncovered her ass… he brought down the slips… Lucia was hypnotized by the scene… she remembered another woman, another she who was burned by the fire of the desire, by the flames of the passion before that the ice of the indifference could isolate the heart from everything that could hurt it. The man was caressing the ass of the girl. Lucia could see trough the camera’s lens the hand of the man moving on the firm body, sneaking in thighs of the girl that completely subdued, was grasping that free trunk in order to keep a fragment of conscience in that ocean of devastating pleasure. Then started the dances: the man penetrated the woman putting his arms around her hips… the woman went along with his movements pushing backward her pelvis, forward and backward, rotating and waving with the body as in a dance firstly slow and languid and then becoming more and more frenetic and wide. Lucia was keeping to observe them…a hand on the camera…a hand between her thighs. Suddenly she woke up from that kind of trance where she has fallen. She put down the camera and turned, came back on the path and retraces her steps while a tear went down along her cheek…it was spring…it would have arrived spring also for she.


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sapori delle tradizioni

di Caterina Migani • foto Giovanni Pasquinelli

empus fugit. Quante volte si ha la sensazione che i giorni, le settimane, i mesi stiano volando. Forse perché, presi da ritmi frenetici, non soffermiamo lo sguardo su un prato fiorito, su una montagna innevata, su un tappeto di foglie o su un mare scintillante... Recuperare il tempo e i ritmi delle stagioni, assaporando i prodotti che la terra offre, riposando nel cuore di un borgo storico: ecco la ricetta segreta del Ristorante “Le Dodici Lune” e dell’Hotel San Rocco di via Francesco Martinengo Colleoni a Scanzorosciate. San Rocco, protettore del Paese e dei pellegrini, è il nome dell’albergo, che sorge sui muri di un ex convento del XV secolo; i “viandanti” di oggi sono i manager in trasferta nelle imprese della zona e nel week end i turisti che, favoriti da tariffe agevolate, vogliono scoprire il territorio bergamasco e le sue tradizioni. Perché l’Hotel San Rocco non offre solo sedici graziose stanze – tra cui due suite e un mini appartamento -, ma anche un programma di iniziative culturali ed enogastronomiche di alta qualità. Infatti vengono periodicamente organizzati eventi d’arte, degustazioni di vini e prodotti locali; come quella nel mese di giugno.

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THE TASTES OF THE TRADITIONS Tempus fugit. How many times you have the feeling that days, weeks, months are flying away. Maybe because, taking by frenetic paces, we don’t look at a garden with flowers, a mountain full of snow, a carpet of leaves or a sparkling sea… Make up for lost time and the rhythms of the seasons, tasting the products that the earth gives us, relaxing in the hearth of a historic village: that’s the secret receipt of the restaurant “Le Dodici Lune” (twelve moons) and of the hotel San Rocco at the street Francesco Martinengo Colleoni in Scanzorosciate. San Rocco, the protector of the village and the pilgrim, is the name of the restaurant that is placed on the wall of an ex convent of the XV century, actually the “passers” are manager in transfer in the companies of the zone and during the weekend the tourists, who with facilitate rates, want to discover the territory of Bergamo and its traditions. Because Hotel San Rocco doesn’t offer only sixteen nice rooms – in which there are two suites and a mini apartment – but also a program of cultural and wine and food events of high quality. In fact there are periodically planned art events, wine tasting and local products; as that organized in june.

Cene in programma a giugno 2010: • il 4 Cena Israeliana • nel weekend dal 18 al 20 Festa dell'Estate

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Le lancette dell’orologio non possono che fermarsi in uno scorcio di borgo storico come quello che ospita l’ex convento. La Società Alberghiera Valle Seriana (SAVS) -proprietaria dell’Hotel- e l’impresa edile Cortinovis di Villa di Serio hanno valorizzato questi antichi spazi con una finissima opera di restauro. «La nostra è un’esperienza cinquantennale, fatta di sacrificio, dedizione e valori tramandati di padre in figlio», spiega Oscar Cortinovis, amministratore unico della SAVS e titolare dell’impresa edile. «Vogliamo conservare le tradizioni e al contempo essere all’avanguardia nelle nuove tecnologie; da un lato abbiamo scelto prodotti naturali come pietra di fiume, legno e cotto fatto a mano e dall’altro, io e gli altri soci della SAVS Tiziano Mafessoni e Giorgio Longhi, abbiamo dato vita a una struttura che risponde a tutte le esigenze della vita moderna». I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

The hands of the clock are stopping in a panoramic view of historic village as this one where is placed the convent. The hotel company of Valle Seriana (SAVS) – owner of the hotel – and the building company Cortinovis of Villa di Serio have given more value these ancient spaces with a tiny work of renovation. “Our experience has fifty years, made of sacrifice, devotion and worth handed down from father to son”, tells us Oscar Cortinovis, the only manager of SAVS and owner of the building company. “We want to keep the tradition and at the same time to be updating with the new technologies; to one side we have chosen natural products as flood stone, wood and craftsman terracotta and to the other, I and other manager of the company SAVS Tiziano Mafessoni and Giorgio Longhi, have created a structure that answers to every need of the modern life”. The results are very evident.

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Una filosofia simile anche per il restauro dei locali del Ristorante “Le Dodici Lune”, che ha aperto le porte all’altro lato della strada a fine gennaio. Qui l’impresa Cortinovis ha recuperato i locali di una macelleria ottocentesca, e li ha trasformati in un accogliente ristorante con quattro sale, ispirate alle quattro stagioni, dove si respira l’aria di un tempo senza tralasciare importanti dettagli di innovazione: una telecamera documenta cosa succede in cucina mentre i clienti partecipano in diretta grazie ai megaschermi nelle sale. La società Nuova Ristorazione – che gestisce anche il Ristorante “La Cascina del Ronco” di Paolo Girotto a Villa D’Almé – si occupa della gestione delle “Dodici Lune” con lo chef Claudio Serravalle: giovanissimo, e proprio per questo pieno di creatività, Claudio proviene da una famiglia di ristoratori, che gli hanno trasmesso passione, esperienza e rispetto della tradizione. Il nome Dodici Lune – oltre ad essere una canzone di Branduardi le cui note spesso si ascoltano nel ristorante – è un chiaro richiamo alle fasi lunari dell’anno, all’eterno scorrere e ritornare del tempo.

A similar philosophy is also for the rooms’ renovation of the restaurant “Le Dodici Lune” that has opened the doors of the other side of the road at the end of January. Here the company Cortivonis has recovered the rooms of a butcher’s shop of the eighty century and has transformed them in a comfortable restaurant with four rooms, inspired to the four seasons where you can breath the ancient air without wasting important details of innovation: a video camera records what happens in kitchen while the clients can look at it thanks many maxi screens placed in the rooms. The company Nuova Ristorazione – that also manages the restaurant “La Cascina del Ronco” of Paolo Girotto in Villa D’Almè – deals with the management of “Dodici Lune” with the chef Claudio Seravalle: very young and full of creativity, he becomes from a family of restaurateurs who give him passion, experience and respect for traditions. The name “Dodici Lune” – besides being a song of Branduardi which is often listened in the restaurant – is a clearly recall to the lunar phases of the year, to the everlasting slide and return of the time.

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Lo chef ci spiega come riappropriarci del tempo anche in cucina: «Seguendo le stagioni, scoprendo mese per mese quello che la terra offre». Inutile chiedere a Claudio quale sia la sua specialità: «Il “segreto” è che la mia cucina si crea giorno per giorno, grazie a ciò che la natura mi suggerisce». Nella cucina di Claudio solo prodotti di altissima qualità che garantiscono per ogni ciclo lunare un menù diverso, ogni mese ricette originali mentre in cantina e nell’originale ghiacciaia, c’è una selezione di pregiati vini di nicchia, sconosciuti alla grande distribuzione. E anche a mezzogiorno, con il piatto unico a 15 euro, e con l’accurato servizio catering, si possono assaporare le bontà del mese. Bontà “replicabili” – ma non eguagliabili - anche a casa, grazie alle ricette pubblicate sul sito www.ledodicilune.com. Grazie all’Hotel San Rocco e alle Dodici Lune, sembra che il tempo si possa acciuffare; almeno per un attimo.

The chef tells us how to take back the time also in the kitchen: “Following the seasons, discovering month after month what the earth offers”. It’s useless asked Claudio what his speciality is: “The “secret” is that my cuisine is creating every single day thanks to what the nature suggests”. In the food of Claudio there are only products of very high quality which guarantee for each lunar cycle a different menu, each month there are original receipts while in the wine cellar and in the original glacier, there is a selection of rare wines of niche, unknown to the big distribution. And also during the midday, with the complete meal for 15 euro and with the accurate catering service, it can be possible to taste the goodness of the month. Goodness “repeatable” – but never peerless – also at home, thanks to the receipts that are written on the site www.ledodicilune.com. Thanks to the hotel San Rocco and to the Dodici Lune, it seems that the time can be catch, at least for a while.

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Disegni dai toni vivaci e un’atmosfera da sogno hanno invaso in questi mesi primaverili l’Hotel San Rocco e il ristorante Taverna Le Dodici Lune di Scanzorosciate. I quadri dell’esposizione, intitolata “PiccoliESODIsegni”, sono opera della mano creatrice di Francesco Oliva, regista teatrale e pittore bergamasco. Il teatro, la pittura e un mondo onirico hanno dato vita a quel tocco di magia che si coglie subito nei disegni di Francesco. Quello che la sua matita tratteggia, infatti, non è ciò che circonda l’autore, ma quanto vive dentro di lui, in una realtà non contaminata. Una realtà dove “Il sogno e l’utopia sono padroni assoluti della scena pittorica”, scrive l’artista. Le quinte teatrali sono le protagoniste, con i cieli scenografici, gli oggetti da palcoscenico, i personaggi asessuati. Il tempo, poi, è quello dell’infanzia, così libero e ingenuo, ma anche così vicace: le tinte, infatti, sono quelle essenziali ma vive del rosso, del giallo, del verde e del blu. Una libertà, quella delle opere di Oliva, che travolge la routine della quotidianità e che porta la mente di chi osserva a vagare per un mondo puro, lontano dalla realtà. Lontani dalla realtà, ma allo stesso tempo così vicini alle domande essenziali della vita: questi sono i personaggi che l’ultima mostra di Francesco Oliva ha presentato al pubblico. Personaggi irreali ambasciatori di quegli interrogativi così tipici degli uomini in carne ed ossa: quale significato hanno la vita, la morte, da dove veniamo e dove siamo diretti? E l’essenzialità di queste domande si rispecchia anche nella tecnica pittorica: semplici tratti di pastello. Un’arte pura ma intensa, quella di Francesco Oliva.

Attualmente espongono l'orafo Giampaolo Giardina e il pittore Paolo Facchinetti.

Paints with bight colours and a dream atmosphere have invaded in these months of spring the hotel San Rocco and the restaurant tavern “Le dodici Lune” (twelve moons) in Scanzorosciate. The pictures in exposure, entitled “PiccoliESODIsegni” are work of arts by the creative hand of Francesco Oliva, theatre producer and painter of Bergamo. The theatre, the paint and a dream world have generated that touch of magic that you can find immediately in the paints of Francesco. All that his pencil cross-hatches is not what surrounds the author but how much he lives inside himself, in a realty that isn’t contaminate. A reality where “the dream and the utopia are absolutely owners of the painting scenes” writes the artist. The theatre backstage are the protagonists with the set designer skies, the objects for the stage, the asexual characters. Then the time is of the childhood so free and candid but also so vivacious: in fact the tones are essential but lives in red, yellow, green and blue. In the works of art of Oliva, there’s a freedom that swept away the routine of the everyday and remind to who observes them to wander in a pure world, far from the reality. Far from the reality but at the same time so near to the essential questions of the life: these are the characters that the last exhibition of Francesco Oliva has presented to the public. Unreal characters who have lot of questions so typical for the men in flesh and blood: what meaning have the life, the death, where are we from and where are we going to? And the essentiality of these questions are reflected also in the painting technique: simple stroke of pastel. A pure but intense art, the one of Francesco Oliva.

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BOUTIQUE MONTBLANC VOGUE OTTICA ROLIN ABUSIVI DA CORSA

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oniamo il caso che dobbiate fare un regalo ( non necessariamente ad altri; voglio dire che a volte ci si può fare un autoregalo) e che regni l’indecisione.

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Potreste recarvi alla Boutique Montblanc. Non è certo possibile passare in via Tiraboschi senza vederla. E’ uno nuovo grande spazio espositivo, immediatamente identificabile, che si sviluppa su due piani, nel pieno centro della città. Vado e ad attendermi trovo Nicoletta e Valeria, le due belle ed eleganti venditrici, che m’invitano ad accomodarmi. L’interno è molto accogliente, nonostante le innumerevoli vetrinette espositive. Chiunque conosce il marchio Montblanc relativamente ai prodotti di scrittura, ma non tutti hanno nozione della molteplicità di prodotti ora proposti anche nella pelletteria, nell’oreficeria, nell’orologeria ed ottica. Nel mondo, occorre sottolinearlo, le boutique Montblanc sono più di quattrocento e la prospettiva è che aumentino, cosicché la clientela possa trovare in un unico posto tutti i prodotti della maison, che come ho detto prima sono molteplici, così da poter soddisfare qualsiasi esigenza e richiesta, anche nel post-vendita, con sostituzioni o riparazioni. Ciò che accomuna i prodotti è la presenza del logo, assai sobrio e discreto, la stella a sei punte che rappresenta i sei ghiacciai sulla cima del Monte Bianco; tutto si muove intorno a quest’icona, ma attenzione: non si tratta semplicemente di un logo apposto su un prodotto, ma racconta un mondo. Ecco il perché della boutique monomarca. Quando si entra ci si accorge subito di quanti siano i prodotti proposti, che esulano dalle leggendarie penne e per la produzione dei quali Montblanc ha acquisito vecchie manifatture, con grande abilità tecnica e tradizione alle spalle. Oltre agli strumenti per la scrittura si possono trovare la piccola pelletteria, i portachiavi, borse per ufficio e da viaggio e svariati modelli di orologi, creazioni di alto prestigio della Maison. Salendo al piano superiore estremamente spazioso e luminoso troviamo altri articoli esposti: la pelletteria per donna e la gioielleria e penne da collezione. Il consiglio è quello d’entrare senza remora alcuna e visitare la boutique con l’ausilio delle gentilissime venditrici, le quali vi introdurranno nel mondo Montblanc. Non solo la proposta è varia, anche per una clientela giovane, ma lo sono anche i prezzi. Sfido chiunque a non riuscire a trovare il regalo adatto. MONTBLANC Montblanc fu fondata nel 1906 dall’imprenditore Alfred Nehemias, dall’ingegner August Erderstein e dall’agente di commercio Claus Johannes Voß, i quali decisero di produrre la rivoluzionaria invenzione della penna stilografica con serbatoio per l’inchiostro incorporato. Loro intenzione era di creare penne fatte a mano dal design del tutto innovativo, ma nel pieno rispetto degli standard tecnologici.

ulla vetta dello stile di Anna Gatti • foto Nikka Dimroci

ON THE TOP OF STYLE

If you want to make a present (unnecessarily for the others; I mean that sometimes it can be a self gift) but you are doubtful. You can go to the Boutique Montblanc. You can’t walk away in Tiraboschi street without looking at it. It’s a new big exposed space, immediately recognized that is placed in two floors in the middle of the city. I get in and Nicoletta and Valeria are waiting for me, two elegant and beautiful sellers, who invite me to enter. The inside local is very comfortable, although the countless displayed windows. Everybody knows the brand Montblanc for the writing products but maybe somebody doesn’t know about the plurality of products proposed in the leather goods, goldsmith, watch making and optical fields. I want to underline that in the world the boutiques Montblac are more than 400 and the prospective is to increase them so the client can find in a single place all the products of the maison that as I have told before, are numerous in order to satisfy every single need and request also for the post-selling with substitutes or reparations. The common thing of the products is the presence of the brand, very sober and discreet, the stair with 6 tips that represents six ices on the top of Monte Bianco; everything is moving round this brand but pay attention: it doesn’t deal with a simple brand put on a product but tells everything. That’s the meaning of a mono brand boutique. When you get in you notice immediately how many products are that are different from the legendary pens and for the production of which Montblanc has bought old manufactures with big technical ability and tradition behind. Besides the tools for the writing you can find the little leather goods, the key case, office and traveller’s baggage and many models of watches, creation of high prestige of the Maison. Going to the upper floor that is extremely wide and bright we find other exposed items: the woman’s leather goods and the jewelleries and pens for collections. The advise is to get into the shop without any fear and visit the boutique with the help of the nicely sellers who introduce in the world of Montblanc. The propose is various also for a young clients and there are also different prices. I dare everybody not to find the right gift. MONTBLANC Montblanc was set up in 1906 by the entrepreneur Alfred Nehemias, by the engineer August Erderstein and by the commerce agent Claus Johannes Voss, who had decided to product the revolutionary invention of the fountain pen with a container for the incorporated ink. Their idea was to create handmade pens with a totally innovative design but with the respect of the technological standard.

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A distanza di più di un secolo questi strumenti di scrittura sono diventati veri oggetti di culto, inconfondibili, simbolo di lusso, regali agognati, ricercati pezzi da collezione. La scrittura è fondamentale, perché nei secoli ha reso possibile la trasmissione di esperienze, scoperte, riflessioni filosofiche, opere che insieme costituiscono la nostra memoria storica, ma anche e soprattutto, il percorso attraverso il quale siamo giunti fino a qui. Per questo dal 1992 Montblanc rende omaggio, attraverso la creazione di strumenti da scrittura in serie limitate, a mecenati o grandi personalità dell’arte e della cultura: ultimo tra questi l’edizione limitata Patron of Art Elisabeth I. Montblanc s’ impegna a sostenere le iniziative dell’UNICEF atte ad assicurare una buona istruzione a tutti i bambini, combattendo la piaga dell’analfabetismo, anche con la collezione esclusiva Signature for Good attraverso la quale una parte del ricavato della vendita viene devoluto all’UNICEF. Accanto ai blasonati strumenti di scrittura, Montblanc propone una linea Silver Jewellery indirizzata a donne giovani, eleganti, che abbiano un’identità e personalità ben precisa; si tratta di pezzi molto facili, senza fronzoli, anche se fortemente caratterizzati, gioielli che non passano mai di moda, come quelli dedicati all’uomo, che sono proposti anche in oro bianco, acciaio, acciaio e caucciù, placcati oro giallo. La linea Fine Jewellery Donna, che è il frutto del lavoro di 8 anni di mastri orafi artigiani, è decisamente preziosa, anch’essa classica, nel senso di senza tempo. Il leit motiv è il Montblanc Diamond, un taglio ricercato per anni, realizzato a mano e montato con perizia certosina, che replica la stella simbolo della Maison. Nel campo dell’orologeria Montblanc presenta i primi due meccanismi interamente prodotti da lei nel 2008, dopo la fusione, avvenuta nel 2007, con la manifattura Minerva, storica azienda svizzera specialista fin dal 1858 nella produzione di strumenti per la misurazione del tempo.

After more than a century these writing tools are became really cult objects, unmistakable, a symbol of luxury, aspired presents, researched parts for a collection. The writing is important because during the centuries has allowed the transmission of experiences, discovers, philosophic reflections, works that form our historic memory but above all the path through we are here right now. For this reason since 1992 Montblanc give a tribute through the creation of writing tools in a limited range, for patrons or for big personality of art and culture: the last one is the limited edition Patron of Art Elisabeth I. Montblanc is involved with the initiative of UNICEF in order to give a good education to all the children, fighting the pain in the neck of the analphabetic also with the exclusive collection Signature for Good and a part of the earn of the sell is devolved to UNICEF. Close to the requested writing tools, Montblanc proposes a set Silver Jewellery for young, elegant women who have a defined identity and personality; it deals with items very simple, without frills even if hardly personalised, jewellery that never be in fashion as the one dedicated for man which are proposed also in white gold, steel, steel and rubber, gold-plated. The collection Fine Jewellery Woman, that is the working result of 8 years of handcraft goldsmiths, is definitely precious and also classic, that means without time. The leit motiv is the Montblanc Diamond, a style researched for years, handcraft produced and assembled in a exceptional patience, that is the stair’s symbol of the Maison. In the watchmaker field Montblanc presents the first two gears totally produced with the manufacture Minerva in 2008, after their fusion happened in 2007. It is a specialised historic Swiss company since 1858 in the production of tools for the time measurement.

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Trasformata in Institut Minerva de Recherce en Haute Horologerie opera al fine di sviluppare nuovi movimenti e tecniche di fabbricazione degli orologi, senza dimenticare i principi del passato, e nel contempo forma e fornisce al mondo dell’orologeria nuove leve di artigiani, futuri mastri orologiai. Sono tra i pochi rimasti in Svizzera a produrre meticolosamente ogni componente interamente in manifattura. Una delle espressione più riuscite del principio di fondere le tradizioni storiche dell’arte orologiera svizzera con la tecnologia più avanzate è senza dubbio il Montblanc Star Nicolas Rieussec, un autentico capolavoro in onore dell’uomo che creò il primo cronografo nel 1821, costruito con due dischi rotanti posizionati al di sotto d’un asta fissa in grado di indicare il tempo lasciando sui contatori una traccia d’inchiostro. Il nuovo Nicolas Rieussec monopusher Cronograph Automatic è stato selezionato da un’illustre giuria per il 3°posto del premio “Watch of the Year 2009”.

Transforming in Institut Minerva de Recherce en Haute Horologerie works in order to develop new movements and techniques of productions for watches without missing the past principles and at the same time forms and furnishes to the watchmaker world new blood of craftsman, future clockmaker masters. They are remained in Switzerland to produce meticulously each components totally in factory. One of the expression more succeeded to join the historic traditions of the Swiss watchmaker art with the technology more advance is without doubt the Montblanc Star Nicolas Rieussec, an authentic masterpiece in honour to the man who creates the first chronograph in 1821, built with two rotating disks posed under a fixed bar in order to indicate the time living on the counters a sign of ink. The new Nicolas Rieussec monopusher Chronograph Automatic is selected by a notable jury for the third place of the prize “Watch of the Year 2009”.

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di Sonia Rottichieri • foto Nikka Dimroci

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empre in... Vogue! ALWAYS IN… VOGUE! Get in a place as Vogue Boutique it doesn’t mean only choose and buy an item of clothing. Get in a shop as Vogue Boutique it means immerse oneself in a world where the self-expression is conveyed through the preference of a style that not only can dress but also can give emotions. Get in a shop as Vogue Boutique is as penetrate into a garden of serenity, peacefulness, beauty, forgetting everything that represents the daily weigh with his baggage full of problems, anxieties and stress, where you are welcomed not only as a client searching for an item of clothing but also as persons who choose a cloths or an accessory to get free their own expressive originality. It means penetrate into a place where you can find yourself and your individuality and then discover yourself through a selected item of clothing using not only the fashion principles but also the feelings and emotions, helping in this choice by the skills of Sergio and Lorenza and their collaborators who try to understand the deeper needs of the client in order to change the purchase of an item of clothing into a moment of personal carefulness.

ntrare in un negozio come Vogue Boutique, non significa solamente scegliere e acquistare un capo d’abbigliamento. Significa immergersi in un mondo in cui l’espressione di se stessi si manifesta attraverso la preferenza di uno stile che non solo veste, ma è in grado di emozionare.

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È come addentrarsi in un giardino di serenità, tranquillità, bellezza, lasciandosi alle spalle tutto ciò che rappresenta il peso della quotidianità col suo bagaglio di problemi, ansie e stress, venendo accolti non solo come clienti in cerca di un capo di vestiario, ma come persone che utilizzano la scelta di un abito o di un accessorio per liberare la propria originalità espressiva. Vuol dire penetrare in uno spazio in cui ci si riappropria di se stessi manifestando la propria individualità e svelandola attraverso un capo d’abbigliamento selezionato utilizzando non solo i criteri dettati dalla moda, ma quelli suggeriti dalle emozioni e dalla propria interpretazione di se stessi, guidati in questo percorso dalla professionalità di Sergio e Lorenza e dalle loro collaboratrici, che attraverso la capacità di cogliere le esigenze più profonde della personalità del cliente, riescono a trasformare l’acquisto di un capo d’abbigliamento in un momento di cura della persona.

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Storica boutique degli anni 80, Vogue ha saputo rinnovarsi, progredire e mantenersi al passo coi tempi seguendo non solo i temi della moda, ma riuscendo anche a cogliere l’evoluzione dei bisogni di chi desidera un capo di abbigliamento, attraverso un’interpretazione autentica della moda stessa, associando alla qualità dei prodotti proposti e all’eleganza dell’ambiente, la capacità di intuire come proporre e a chi consigliare un abito, affinché la scelta rappresenti non solo un spesa ma anche un momento di benessere per chi acquista. L’eleganza e l’originalità del negozio sono evidenti nella cura del particolare che rende il negozio simile a un contenitore che rappresenta il meglio di ciò che è possibile trovare sul mercato della moda, dall’abbigliamento all’accessorio, dalle borse alle scarpe, non solo per la donna, ma anche per l’uomo, che, riappropriandosi del concetto di eleganza e stile, non vuole rinunciare però alla comodità. Lorenza, Sergio e il loro staff sono in grado di accompagnare il cliente in un percorso che si snoda tra le marche più famose e glamour come D&G, Moncler, CELIN b., Paul Smith, TWIN SET, ADD, ASPE51, Stwart Weitzman, Frankie Morello per uomo e donna e Roda, Alessandrini, Siviglia, Lardini per l’uomo, e quelle più originali ed emergenti come HIGH, offrendo così una scelta in grado di soddisfare ogni acquirente attraverso le proposte sportivo-chic per l’uomo e per la donna che non si accontentano di vestire un abito, ma che ambiscono a emozionarsi attraverso l’abito indossato.

Vogue is a historic boutique of eighties and it is updated, makes progress and keeps up with the times following not only the fashion’s ideas but also being able to understand the evolution and needs of who wants an item of clothing through a real interpretation of the fashion, linking the quality of the proposed products with the environment’s elegance, the capacity to understand how to propose and who advise a clothes so that the choice represents not only a cost but also a moment of benefit for who buys. The elegance and the originality of the shop are clearly visible for the attention of the detail that makes the shop as a box where you can find the best available on the fashion market, from cloths to accessories, from bags to shoes, not only for woman but also for man who doesn’t give up his comfort taking back the concept of elegance and style. Lorenza, Sergio and their staff are able to take the client into a path that unties amongst the brands more famous and glamour as D&G, Moncler, Celin b, Paul Smith, TWIN SET, ADD, ASPE51, Stewart Weitzman, Frankie Morello for man and woman and Roda, Alessandrini, Siviglia, Lardini just for man and those more original and nascent as HIGH, offering in this way a choice in order to satisfy every client trough the suggestions sport-chic for man and for woman who aren’t content with a dress but who want to express emotions trough their cloths.

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Vogue Boutique è uno spazio che si evolve e trasforma in sincronia con le esigenze di chi aderisce a uno stile personale senza voler rinunciare all’attualità di una forma o di un dettaglio, rinnovando continuamente le vetrine, curate in ogni particolare, la disposizione dei capi all’interno del negozio e la varietà del prodotto proposto, mantenendo la freschezza della novità senza trascurare la tradizione di qualità che ha da sempre caratterizzato la linea espressiva della Boutique.

Vogue Boutique is an updated place and changes in sync with the needs of who wants a personal style without giving up the current model or a detail, renewing continuously their shops windows and putting the attention at every single detail, the array of the items inside the shop and the variety of the offered product, keeping the freshness of the new without abandoning the quality’s tradition that has always distinguished the expressive line of Boutique.

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di Caterina Migani • foto Giovanni Pasquinelli

l miglior... punto di vista

a un rullino alle collezioni di occhiali di alta classe: è Ottica Rolin, nata nel 1962 come laboratorio fotografico a Villa D’Almè ad opera di Giuseppe Meli, e oggi raffinata boutique di occhiali da vista e da sole. Nei tre negozi – quello storico di Villa, quello all’interno del Centro Commerciale di Curno e l’ultimo nato in via XX Settembre 58 (Passaggio Bruni) a Bergamo – Ivan Meli dal 1980 continua l’opera intrapresa dal papà quasi cinquant’anni fa. La bellezza contraddistingue Ottica Rolin. Lo stile dei suoi accoglienti punti vendita è moderno e raffinato – balza subito all’occhio il “minimal chic” del nuovo negozio nel centro di Bergamo; le linee di occhiali che propone sono ricercate e preziose per i più trendy, classiche e lineari per i più tradizionalisti.

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THE BEST... POINT OF VIEW From a roll of film to the glasses collection of high class: it’s Ottica Rolin born in 1962 as photographic laboratory in Villa D’Alme by Giuseppe Meli and today refine boutique of glasses and sunglasses. In the three shops – one in Villa, one inside the shopping centre of Curno and the last one in XX Settembre 58 (under the “passaggio Bruni” in Bergamo – from 1980 Ivan Melin is proceeding the activity undertaken by his father almost fifty years ago. The beauty distinguishes Ottica Rolin. The style of its comfortable sales points is modern and refined – you can immediately notice the “minimal chic” of the new shop in the middle of Bergamo city, the glasses sets that suggested are fancy and precious for who is trendy, classic and linear for who is more traditional.

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La bellezza che Ottica Rolin ha a cuore non è però solo quella inconfondibile di chi sfoggia i suoi occhiali, ma anche la bellezza di tutto ciò che ci circonda. Perché se più dell’80% delle sensazioni che ci giungono dal mondo esterno passa attraverso la vista, gli occhi sono un bene prezioso, da curare e proteggere. Ecco allora che tra i dieci collaboratori di Ottica Rolin, quattro professionisti ottici- optometristi e contattologi mettono a disposizione tutta la loro esperienza per il benessere degli occhi. E sono supportati da tecnologie all’avanguardia: infatti nei centri Rolin si possono eseguire esami visivi aberrometrici, tonometrici e topografie corneali. E anche l’assistenza al cliente è massima, grazie all’affiliazione di Ottica Rolin al consorzio GreenVision: con la Vision Card – del tutto gratuita – si può usufruire di servizi importanti come il check-up annuale della vista gratuito, la manutenzione di occhiali e lenti, garanzie sugli acquisti, finanziamenti a tasso zero e anteprime su collezioni ed eventi. Insomma bellezza e benessere sono le parole d’ordine di Ottica Rolin. E anche di chi vuole affrontare con stile il 2010.

Ottica Rolin is interested not only for the beauty of who shows off the glasses but also for the beauty of everything is surrounded. Eyes are a precious good to care and protect because more than 80% of our feelings that receive from the outside world pass through our sight. Amongst ten collaborators of Ottica Rolin there are four of them who offer all their skills for the wellness of the eyes. They are supported by technologies avant–garde: in fact in Rolin shops you can make optical tests aberrometric, tonemetric and corneal topographies. Also the customer care is the best thanks to the affiliation of Ottica Rolin to the consortium GreenVision: with the Vision Card – absolutely free – it makes use of important services as the annual check-up for the free sight, the maintenance of glasses and lens, purchase guarantee, financing without rate and previews of the new collections and events. Anyway, beauty and wellness are the passwords of Ottica Rolin. And also for who wants face 2010 with style.

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Le collezioni Henry Jullien le trovi nei negozi Ottica Rolin di: Bergamo, via XX Settembre 58 (Passaggio Bruni) Curno, c/o Centro Commerciale di Curno Villa d’Almè, via Mazzini 103

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henry-jullien.com

Henry Jullien Da 88 anni Henry Jullien è sinonimo di gioielli «Made in France». Questi gioielli però non si portano al collo o al polso, ma rivestono gli occhi. Tecniche risalenti al XIX secolo, e rimaste oggi invariate, danno vita a preziose creazioni in oro puro. Dagli anni Novanta Henry Jullien si apre anche a materiali nuovi, elastici e leggeri, come l’acciaio inossidabile della collezione Melrose. E dal 2006 introduce, prima nel contesto dell’eyewear, il Sandvik Nanoflex, componente rivoluzionaria dal mondo delle nanotecnologie: più resistente e allo stesso tempo più leggera del titanio, elastica, modellabile e inattaccabile dalla corrosione. Ed è tra questi materiali d’avanguardia che si vanno a incastonare le pietre preziose dei più grandi creatori di gioielli del mondo. Ma il lusso di Henry Jullien è un lusso sobrio, una vera eleganza perché non si nota. Basta dare uno sguardo al nuovo modello 2010 Cassiopee: un gioco di luci e movimenti, di brillanti che si spostano lungo un’asta traforata. In versione oro, palladio o ramato, con tutti i pregi di Sandvik Nanoflex. Uno chic da veri intenditori.

HENRY JULLIEN Since 88 years Henry Jullien is synonymous of jewels “made in France”. These kind of jewels don’t carry on the neck or on the wrist but covers the glasses. Technical skills, since the XIX century that today are unchanged, generate precious creation in pure gold. Since the nineties Henry Jullien is facing to new materials, elastic and light as stainless steel of the collection Melrose. And since 2006 it has introduced, before the context of the eyewear, the Sandvik Nonoflex, revolutionary element of the nanotechnologies world: more resistant and at the same way lighter than titanium, elastic, moulding and unassailable form the corrosion. The precious stones set amongst these materials avant–garde, owned by the most famous creator of jewellery in the world. The luxury of Henry Jullien is sober, a real elegance that doesn’t notice. Just have a look at the new model 2010 Cassiopee: a set of lights and movements of diamonds that are along a stick. In gold, palladium or auburn with all the preciousness of Sandvik Nanoflex. A chic for real connoisseurs.

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Lindberg La Danimarca è un Paese magico, che ha ispirato le fiabe più raccontate ai bambini di tutto il mondo, come il Brutto Anatroccolo o Le Scarpette Rosse. E un pizzico di quella magia delle fiabe di Andersen avvolge ancora oggi la casa di occhiali Lindberg. Una produzione artigianale, affidata a esperte mani danesi. Raffinatezza allo stato puro. Tecnologia ad altissimi livelli. Occhiali leggeri, essenziali, senza viti e saldature. Ma non per questo privi di dettagli ricercati. Come nella collezione Lindberg Preziosi, che propone occhiali in oro massiccio a 18 carati, in platino e in corno naturale. Materiali importanti, ma del tutto armonici sul viso, grazie a montature lineari e sottili, elastiche e al contempo estremamente resistenti perché delle migliori leghe di titanio. L’oro Lindberg proviene da una delle più piccole miniere del mondo, in Groenlandia, e via mare giunge in Spagna, dove viene raffinato fino a diventare oro purissimo. E il corno naturale, di bufalo, di bue o di mammut di centinaia di migliaia di anni, dà ad ogni occhiale colori e sfumature originali e irripetibili, dal nero puro al nero con screziature bianche, alle tonalità del marrone, scuro, mediano, chiaro e beige. Completano l’opera i preziosi diamanti che si posano leggeri sulle aste. Un look sofisticato e unico, quello di Lindberg. Non a caso la regina Margrethe II di Danimarca ha concesso a Lindberg la designazione esclusiva di “Fornitore Ufficiale della Casa Reale danese”.

Le collezioni Lindberg le trovi nei negozi Ottica Rolin di: Bergamo, via XX Settembre 58 (Passaggio Bruni) Curno, c/o Centro Commerciale di Curno Villa d’Almè, via Mazzini 103

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LINDBERG Denmark is a magic country that has inspired the fairy tales more narrated to the children of over the world as the ugly duckling or the red shoes. And a little magic tinge of the fairy tales of Anderson surrounds still today the house of glasses Lindberg. An hand-craft production, made by expert Danish hands. Perfection as a pure state. Highest levels of technology. Light glasses, essential, without screw and welding. But not devoid of refined details. Like in the collection Lindberg Preziosi that proposes glasses in solid gold 18 carats, in platinum and in natural horn – rimmed glasses. Important materials but absolutely harmonic on the face thanks to linear and thin frames that are elastic and at the same time extremely resistant because of the best titanium alloys. Lindberg gold becomes from one of the little mines in the world, in Greenland, and across the sea arrives in Spain where it is refined till it becomes pure gold. The natural horn of buffalo, of ox or of mammoth of hundreds of thousands years ago, gives to every simple pair of glasses original and unrepeatable colours and nuances, from pure black to black with white shades or to dark, median, bright brown and beige colours. The glasses are finished with the precious diamonds which are posed into the stick. An unique and sophisticated look, the one by Lindberg. In fact the queen Margrethe II of Denmark has allowed at Lindberg the exclusive grant of “Official supplier of the Danish Royal House�.

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Porsche Design Lineari e puliti, eleganti e grintosi: proprio come una Porsche. Sono gli occhiali da vista e da sole Porsche Design. Brand di riferimento per gli accessori di lusso, Porsche Design coniuga stile, tecnologia, funzionalità e purezza di forme. E il risultato è un mix esplosivo. La neonata Collezione Heritage di occhiali da sole si ispira ai favolosi anni Settanta e Ottanta. Il leggendario stile “pilot” si accinge a tornare alla ribalta nell’estate 2010, a più di trent’anni dal suo predecessore della collezione gli “Esclusivi”. Oggi si chiama modello P8478, bello come nel 1978, ma in titanio, e dunque più leggero, flessibile e stabile. E prezioso: in oro o in argento, con lenti intercambiabili in policarbonato infrangibile. Direttamente dallo stile “Yoko Ono” arriva invece il modello femminile P8479, una reinterpretazione moderna della famosa mascherina. Lenti in ntx, materiale d’avanguardia resistente agli urti; montatura in beta titanio, leggera e flessibile. Sono già un must.

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PORSCHE DESIGN Linear and simple, elegant and determinate: really like a Porsche. They are glasses and sunglasses Porsche Design. The referential brand for the luxury accessory because Porsche Design represents style, technology, functionality and forms purity. The result is an explosive mix. The newborn collection of sunglasses Heritage is inspired by the fabulous seventies and eighties. The legendary “pilot” style is about to come to the fore in the summer 2010, after more than 30 years from its precursor of the “Esclusivi” collection. Actually it calls P8478 model, nice as in 1978 but in titanium that means lighter, more flexible and more steady. And precious: made of gold or of silver with interchangeable lents made of unbreakable polycarbonate. Directly from “Yoko Ono” style comes the female model P8479 a modern reinterpretation of the famous cover. Lents of ntx, material avant-garde, shockproof, frame made of beta titanium, light and flexible. They are already a must.


Le collezioni Porsche Design le trovi nei negozi Ottica Rolin di: Bergamo, via XX Settembre 58 (Passaggio Bruni) Curno, c/o Centro Commerciale di Curno Villa d’Almè, via Mazzini 103

Dai mitici anni Ottanta ecco invece il ritorno dei “Pieghevoli”, con il modello P8480. Si ripiegano in un attimo, a prova di taschino. Sempre leggerissimi, perché in titanio, e ultraprotettivi, grazie alle lenti in policarbonato. Degni di attenzione sono anche due modelli maschili, da sole e da vista, che si ispirano allo stile e al design iconico della Porsche 911: l’occhiale da vista P’8166, a mezza montatura, che unisce eleganza e sportività, e il modello da sole P’8494, dale linee pulite e regolari, senza viti e senza alcun punto di saldatura. Entrambi leggerissimi, perché in beta-titanio. Morbidi, levigati e leggeri come la silhouette della leggendaria auto sportiva. Anche un altro modello da vista in titanio merita attenzione, il P8160, elegante e lineare, con lenti rettangolari contenute in una montatura Nylor dai colori discreti come il grigio scuro e il blu opaco. Uno stile inconfondibile, quello di Porsche Design. Per chi ama le sfide.

From the awesome eighties returns with the P8480 model the “Pieghevoli”. They flex in a while breast-pocket-proof. They are always light because made of titanium and are overprotective thanks to the lents made of polycarbonate. Have to pose the attention also two male models of glasses and sunglasses that are inspired to the iconic style and design of Porsche 911: glasses P8166 half frame that joins elegance and sportsmanship and sunglasses P8494 with a simple and regular style without screws and points of welding. Both very light because made of beta titanium soft, smooth and light as the silhouette of the legendary sports car. Pay the attention to another model of glasses, P8160, elegant and linear, with rectangular lents set in a Nylor frame with moderated colours as dark grey and dull blue. The unmistakable style, of Porsche Design. For who loves challenges.

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IC! Berlin L’eccentricità è lusso. Lo sanno bene da IC! Berlin, il brand di nicchia amato dai giovani dandy. A essere completamente svitati sono prima di tutto loro, gli occhiali: sulle flessibili montature non si intravede neanche una vite. Occhiali semplici e sobri, ma non convenzionali. Per l’uso quotidiano, ma anche adatti a essere sfoggiati in un elegante happy hour. Praticamente indistruttibili, perché flessibili e leggeri come una piuma. In acciaio, prodotto solo da fornitori tedeschi, e dal 2005 anche in acetato di cellulosa, che ha introdotto nuove forme e colori nel mondo degli occhiali in metallo. E quale location migliore per produrre occhiali come quelli di IC! Berlin, se non la cosmopolita e dinamica Berlino? Sì, perché queste piccole opere d’arte e tecnologia sono effettivamente create nel cuore della capitale tedesca, nell’edificio “Backfabrik” del centralissimo quartiere Mitte. Per chi vuole cavalcare la moda con un pizzico di follia

IC! BERLIN The eccentricity is luxury. They know very well by Ic! Berlin, the niche brand wished by young dandy. First of all to be totally mad are the glasses: on the flexible frames you can’t see any screw. Simple and sober glasses but not conventional. For a daily use but also suitable to be shown off in an elegant happy hour. Basically unbreakable because flexible and light as a feather. In steel, produced only by German suppliers and since 2005 in cellulose acetate also that has introduced new forms and colours in the world glasses in metal. And what kind of best location to produce glasses like those of Ic! Berlin as the cosmopolitan and dynamic Berlin? Because these little works of art and technologies are really created into the heart of the German capital, in the building “Backfabrik” of the centre neighbourhood Mitte. For who wants to go out of fashion with a tinge of madness.

Le collezioni IC! Berlin le trovi nei negozi Ottica Rolin di: Bergamo, via XX Settembre 58 (Passaggio Bruni) Curno, c/o Centro Commerciale di Curno Villa d’Almè, via Mazzini 103

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di Daisy Duke foto Michele Maggioni

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arco Finazzi e Guido Taglietti; una passione sfrenata per le belle auto e per il design in ogni sua espressione. Queste le motivazioni per cui hanno fondato VOGLIA di STILE s.r.l., azienda giovane e dinamica che si occupa di ricerca, sviluppo stilistico e creatività applicata in vari settori del mercato, con particolare attenzione a quello della “moda”. Marco, infatti, ha lavorato per anni come responsabile design in un’azienda italiana leader nel settore “automotive”, la cui produzione variava da componenti ed accessori per automobili di serie, fino all’abbigliamento personalizzato per i piloti nel settore delle competizioni automobilistiche internazionali. Il percorso, perciò, ha inizio dal…design. In seguito la sfida raccolta proprio con VOGLIA di STILE è quella di fondere moda e design, laddove la moda porti con sé il cambiamento continuo, la velocità di comunicazione, il culto dell’immagine e della ricercatezza dei dettagli. Poi accade un fatto di quelli che “accendono la mente”, come fosse stata folgorata da una saetta, un’ispirazione che ha trasformato una cosa nata quasi per caso, se non per scherzo, in una realtà concreta. In occasione della 1000Miglia Storica del 2009, durante una cena, alcuni concorrenti ed addetti stampa chiedono di poter avere un kit d’abbigliamento personalizzato con il quale partecipare alla manifestazione e decidono quindi di riunirsi in un gruppo che “qualcuno” lancia l’idea di chiamare…ABUSIVI da CORSA. Marco e Guido si mettono subito al lavoro e, manco a dirlo, l’iniziativa riscuote enorme successo e visibilità: non solo attraverso l’abbigliamento dei piloti, ma anche per merito delle splendide auto sportive “vestite” Abusivi da Corsa. Già al momento dello schieramento delle auto prima della partenza a Brescia, capannelli di persone si formano ad ammirale e fotografarle (beh.. va detto: anche per la presenza di belle ragazze...) e dopo qualche chilometro di corsa e di calici di champagne, accuratamente riposto nel bagagliaio, il marchio è già “sulla bocca” del pubblico.

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ABUSE… OF STYLE

Marco Finazzi and Guido Taglietti; a strong passion for the charming cars and for the design in every single point of view. These are the reasons for which they have set up “VOGLIA DI STILE srl”, a young and dynamic company that deals with research, stylistic development and applied creativity concerning many market’s fields with a particular attention to the “fashion” one. In fact Marco has been working for several years as design manager in an Italian company, which was leader in the “automotive” sector, which production was differentiated from parts and items for cars in set to personalized clothing for the drivers who drive for the international cars challenges. So the step begins from... design. The dare takes with Voglia di Stile is to unify fashion and design where fashion have to carry a continuous change, the speed in communication, the cult of image and the research of details. Then, it happens a thing that “light the mind” as an arrow strikes the sky, an inspiration that has changed a thing born just for case or for joke into a concrete reality. During the historic 1000 miles in 2009, during a dinner, some runners and press officers ask to receive a kit of personalised clothing in order to participate at the manifestation and decided to gather in a group that “someone” has the idea to call... ABUSIVI DA CORSA (illegal runners). Marco and Guido get the work off the ground and their initiative have a big success and visibility: not only through the clothes for pilots but also through the marvellous sporting cars “dressing” Abusivi da corsa. During the lining up of the cars ready for the start at Brescia, lot of people stopped to look at those cars and took pictures of them (well, we have to say: of cause there were beautiful girls too) and after few kilometres and cups of champagne the brand is the talk of the town.

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Alla fine della 1000Miglia 2009 ABUSIVI da CORSA è un vero e proprio brand! Ma la passione per le corse automobilistiche solitamente si trasmette di padre in figlio e spesso il figlio anela ad essere come il padre, lo vuole imitare, anche nell’abbigliamento: ecco che, quasi inevitabilmente, nasce la linea per bambino. ABUSIVI da CORSA è una linea completa di abbigliamento e calzature (anche se, come mi spiega Marco, per quanto riguarda le scarpe da bambino si parte dai 7/8 anni, perché per i più piccoli sono necessari plantari particolari e forme apposite per garantire l’idoneità del prodotto), le cui collezioni sono interamente ideate e disegnate da Voglia di Stile, mentre la produzione, rigorosamente italiana, è affidata ad aziende manifatturiere specializzate, sempre sotto l’attenta supervisione dei due titolari.

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And at the end of 1000 Miles 2009 Abusivi da corsa is a real brand! The passion for races is usually handed down from father to son and the son often wants to be like the father, wants to copy him, also for the clothes: so it is necessarily born the line for child. Abusivi da corsa is a complete line of clothes and footwear (as Marco explains to me, concerning the footwear for children, there are available for children up 7/8 years old because the babies needs particular plantars and appropriate forms in order to guarantee the qualification of the product) the collections are totally created and designed by Voglia di Stile, while the production, strictly Italian, is made by specialized manufactured companies with the supervision of the two owners.

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I numeri non vogliono essere quelli della “grande industria” perché, nonostante la distribuzione dei prodotti prevista a partire dal mese di luglio sia estesa a boutique in numerose regioni in Italia, il modus operandi adottato dall’azienda è volutamente di impostazione quasi artigianale, considerata l’attenzione e la cura maniacale dedicata ai dettagli. Le collezioni infatti, sebbene di natura sportiva, sono state concepite in modo tale da creare un armonioso equilibrio tra stile e personalità. Pur essendo “ispirati” al settore automobilistico, tutti i capi in realtà si possono accostare perfettamente anche al mondo nautico o golfistico, o comunque sportivo in genere. I materiali sono di prima qualità; le scarpe, al di là dell’aspetto estetico-stilistico (gli accostamenti dei colori e dei materiali stessi sono frutto di attente analisi del trend del mercato), sono di alto livello qualitativo, effettivamente molto morbide e curatissime nei minimi particolari.

Although the products’ distribution planning form July goes to several boutiques in all Italy, the production numbers don’t want to be as a big company because the “modus operandi” adopted by the company is deliberately as a hand-crafted work because of the attention and the manic care for the details. The collections for the sportswear are created in order to find an harmonious balance between style and personality. Although they are “inspired” to the cars field, all the items are suitable for the nautical or golf world or sport in general. The materials are of first quality and the shoes, besides the aesthetic and stylistic aspect (the colours and materials combination are created by studies of the market trend) are of high quality, very soft and cared in every single details.

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La collezione bimbo, che spazia dai 3 ai 15/16 anni, già presentata in anteprima ufficiale a gennaio 2010 presso il Grand Hotel Baglioni a Firenze, in occasione della prestigiosa manifestazione Pitti Bimbo, è caratterizzata da capi per tutti e per tutti i giorni, dal gusto pulito, pur rimanendo il legame per la passione automobilistica, che affiora sempre qua e là da alcuni dettagli (la pedaliera e la presenza costante di un modellino d’auto nelle foto pubblicitarie, così come negli stands). Il campionario, composto da un numero di capi selezionati, si addice ad un total look per tutti i giorni, ed è rivolto a coloro che oltre all’immagine esteriore dei prodotti, desiderano soprattutto la qualità, per avere la certezza di aver ben speso il proprio denaro. Le felpe, per esempio, sono morbidissime: nella scelta dei materiali Marco e Guido hanno puntato subito all’eccellenza, mantenendo comunque un ottimo rapporto qualità prezzo per prodotti completamente fatti in Italia. Per questo motivo apposto su ogni capo si trova un cartellino riportante il certificato di qualità e know-how stilistico originale. Un’ultima curiosità: ricorre spesso, ricamato su vari capi, il numero 11; Marco mi dice che, oltre ad essere un loro “portafortuna”, è anche formato da due numeri 1, come gli piacerebbe considerare sé stesso e Guido…in modo chiaramente ironico. Da questo si evince come lo stile ABUSIVI da CORSA sia riflesso di passione, di pensiero e life-style…da corsa appunto! Del resto, lo stile è l’abito del pensiero…

The child’s collection, from 3 to 15/16 years old, already showed in official preview in January 2010 by Grand Hotel Baglioni in Florence in occasion of the important fair “Pitti Bimbo” is defined by clothes for everybody and for everyday, with a simple style although the link to the cars passion that can notice through some details (the pedal and the constant presence of a car model both in the advertised photos and in the stands). The pre-collection, that is made by some selected clothes, is for a total look for everyday and is oriented to someone, that besides the exterior image of the products, wants above all the quality in order to be sure to have money’s worth. For example, the sweatshirts are very soft: in fact Marco and Guido have chosen the quality of the used materials always keeping a good value for money concerning items totally made in Italy. For this reason in every single item there is a label for the certificate of quality and original stylistic know-how. Last curiosity: there are often embroidered the number 11 on the clothes; Marco told me that it is a good-luck charm and it is composed by two numbers 1 as he wants to be regarded himself and Guido... in an ironic way of cause. It gathers that the style of Abusivi da corsa is a way of passion, thought and life-style... of race of cause! Besides, style is the thought clothes...

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ome & design

COLLEONI ROBERTO & C ETICA IMMOBILIARE S&B SOLUZIONI IDRAULICHE TECNOCASA

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pazi antichi, concetti contemporanei di Rossella Giavarini • foto Nikka Dimroci

’inizio è stato l’incanto nel trovarsi all’interno dell’ampissimo salone di un appartamento situato al piano nobile del settecentesco palazzo Lochis; poi la sorpresa, dopo essersi affacciati alle due grandi finestre, di uno scorcio mozzafiato. È facile intuire che ci si trova nel cuore pulsante di città alta, a pochi passi dal Duomo e da tutto quel complesso medioevale che rende magica e ancor più preziosa la città di Bergamo.

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OLD SPACES, CONTEMPORARY CONCEPTS At first there was the enchantment to be inside the very spacious sitting-room of an apartment place on the noble floor of the seven hundred Lochis’ Palace then there was the surprise after appearing at the two big windows of a breathless view. It’s simple to guess that we are in the heart of Città Alta, a stone’s throw away the Dome and all that medieval compound that makes the city of Bergamo magic and more precious.

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La continuazione è stato il progetto. Così, quando l’architetto Rossella Giavarini dello Studio Giavarini si è trovata a ristrutturare e ad arredare questo appartamento, l’istinto progettuale è stato quello di creare un intreccio equilibrato tra il forte “substrato” di storia ed una struttura contemporanea e attuale. Dunque, visto l’impianto classico della pianta e considerato il desiderio della committenza di abitare i locali secondo le moderne necessità, il progettista ha deciso di intervenire, a volte anche in maniera drastica, intraprendendo una rilettura degli spazi interni. Da qui due importanti decisioni. La prima, quella di inserire un nuovo corpo scala - interamente rivestito in pietra lavica grigio scuro e dalle forme volutamente squadrate, proprio per sottolinearne la presenza - che collegasse l’appartamento, direttamente dall’interno, al nuovo ingresso, ora al piano terra ed in origine situato al primo piano. La seconda, quella di posizionare la cucina, costituita da un monolitico blocco centrale attrezzato, al posto del vecchio ingresso-veranda, anch’esso interamente affrescato in monocromia.

The continuation has been the project. When the architect Rossella Giavarini of the Studio Giavarini has to renovate and furnish this apartment, the planning instinct was to create a balance weave between the strong “substrate” of a story and a current and present framework. So regarding the classic structure of the plan and considering the wish of the purchaser to live in the apartment according to the modern needs, the designer thought to attend, some times also in a drastic way, to the inside spaces. So it came two important decisions. The first one was to introduce a new stair – totally cover with stone formed by dark grey lava and with squared shapes in order to underline the presence of it – that links the apartment, directly from inside, to the new hall that now is at the ground floor and originally places at the first floor. The second one was to position the kitchen, built from a monolithic central furnished bulk, at the place of the old veranda-hall that is totally painting with monochrome.

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La scelta dei materiali qui è stata differente: marmo di Carrara, legno laccato bianco opaco, acciaio satinato e tende in lino bianco ricamato a mano, confezionate su misura da Roberto Colleoni. Tutto ciò rientra nella volontà di mantenere un approccio più neutro e meno caratterizzante per l’arredamento, che non andasse a “macchiare” l’intoccabile contesto in cui ci si trova avvolti. Lo stesso concetto di rispettoso dialogo lo si coglie quando si entra nella camera padronale: un volume di vetro all’interno della stanza separa la camera dal bagno, attraverso giochi di trasparenze. Leitmotiv cromatico anche qui è il bianco, con sfumature di beige e sabbia per il letto matrimoniale, sempre realizzato da Roberto Colleoni su disegno dell’architetto Rossella Giavarini, d’oro chiaro del marmo Calacatta per il bagno e color miele del parquet in rovere massiccio posato a spina di pesce.

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The materials choice was different in this case: Carrara’s marble, lacquer dull white wood, polish metal and curtains made of white linen and hand-stitching, tailor made by Roberto Colleoni. Everything was studied in order to keep an approach more neutral an less characterised for the furnishings that didn’t “stain” the untouchable contest where we are. The same opinion of respectful dialogue is get when you get into the main room: a glass volume inside the room divided the room from the bathroom trough games of transparency. Chromatic Leitmotiv is of white with beige and sand nuances for the double bed, always realized by Roberto Colleoni and designed by the architect Rossella Giavarini, made of light gold of Calacatta’s marble for the bathroom and honey colour of the parquet made of solid oak placed as herringbone.


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Anche il salone, interamente affrescato dal Bonomini, si anima di candide presenze contemporanee: il mobile centrale, un volume bianco che divide formalmente il soggiorno dalla zona pranzo, i candidi e squadrati divani bianchi arricchiti da cuscini in nuance con gli affreschi, il tavolo di cristallo, presenza importante ma che vuole sembrare immateriale, ed infine il paralume che lo sovrasta, necessario a definire lo spazio della zona pranzo. Arredi, per lo piĂš disegnati dal progettista, che seguono la medesima filosofia di disciplinata fusione tra classicitĂ e contemporaneitĂ .

Also the sitting-room, completely painted by Bonomini, is animated with current and pure objects: the central furniture, a white object that shares the sitting-room from the diningroom, the pure and squared white sofa enriched with pillows in nuance with the paintings, the crystal table, an important presence but that seems immaterial and at least the lampshade that is important to define the space in the diningroom. Furnishings, most of all planning by the designer, that follow the same philosophy of disciplinary fusion between classic and contemporary.

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Mercedes-Benz è un marchio Daimler.

Un cockpit, un propulsore, due ali. È ancora un’auto?

Monoscocca in Alluminio, propulsore V8 da 571CV e 650 Nm di coppia, rapporto peso/potenza 2,84 kg/CV, albero di trasmissione in carbonio e cambio a 7 marce con doppia frizione DCT. Ora allacciate le cinture di sicurezza. Siete nati per volare. Consumo combinato (l/100 km): 13,2 - Emissioni CO2 (g/km): 308.

Auto Auto AMG Performance CenterMercedes-Benz Concessionaria Ufficiale di Vendita BERGAMO Nome Città, Via Indirizzo 00, tel. 0000 000000


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etica... dei sogni

di Tito Locatelli foto Giovanni Pasquinelli

tica Immobiliare si trova nel centro di Bergamo, in via Garibaldi, 12 e compie un anno di vita, anche se il titolare, Samuele Marculli, vanta una grande esperienza nel settore, in cui lavora dal 1999. Quando si è trovato a dover scegliere il nome di quella che sarebbe diventata la propria agenzia, Samuele c’ha riflettuto parecchio, perché desiderava un nome non ridicolo o banale, bensì identificativo del proprio modo di lavorare; ecco perché la scelta è caduta su “Etica”: per sottolineare la serietà e la professionalità con le quali il titolare e i collaboratori seguono la propria clientela.

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ETHICS... IN DREAMING Etica Immobiliare is placed in the middle of Bergamo, in Garibaldi 12 street and it has one year of life, even if the owner Samuele Marculli has a big experience in this business, where he is working since 1999. When he had to chose the name of his company, Samuele has thought a lot because he wanted a name not silly or banal but also identificativ of his way to work, that’s the way about the choice of the name “Etica”: to underline the importance and the professional of the owner and his collaborators who follows their clients.

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Con Etica Immobiliare certo si ha la sicurezza nell’acquisto, perché anche quando vi fossero problemi, questi vengono affrontati e risolti. E’ importante, infatti, in questo settore, che coloro che vi operano siano capaci ed informati, così da non incappare in inconvenienti d’alcun genere e, senza falsa modestia, Samuele tiene a sottolineare la loro competenza e serietà. Essi trattano compravendite di immobili nelle zone centrali e collinari di Bergamo e provincia, difficilmente escono dal territorio, e vantano offerte che spaziano dal bilocale alla villa. Già dal primo colloquio egli cerca d’individuare quali siano l’esigenze del cliente, così da sottoporgli in visione gl’immobili più adatti a lui, ma ogni incontro serve per approfondirne ulteriormente la conoscenza. Il cliente viene seguito passo passo nell’acquisto, che , come già detto, non riservi sorprese. A Bergamo Marculli è un nome conosciuto dagli addetti ai lavori in un settore, va detto, in cui ora è difficile concludere una vendita e nel quale non ci si dovrebbe avventurare senza la formazione, la serietà ela professionalità giuste. PROPOSTE IN VENDITA: La prima proposta si trova nella parte alta di via S.Alessandro in esclusiva e magnifica posizione, con vista su città bassa, e consiste in una porzione indipendente “cielo- terra” di 1670 mq.

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With Etica Immobiliare you have the security of the purchase because even if there are problems, they are faced and solved. In fact it’s important in this field for who works to be able and inform in order to not risk problems of every kind and without false modesty. Samuele wants to underline their skills and reliability. They deals with the buying and selling of real estates in the middle or hill areas of Bergamo and province, rarely they go out of this territory and have offers that range from a two-room flat to a villa. From the first meeting he already tries to understand what are the needs of the customer in order to show him the real estates more suitable but each meeting needs to delve again the knowledge. The client is followed step by step for the purchase, that as I have already told, doesn’t have “surprise”. In Bergamo the name Marculli is known by the employee in this field, that actually is hard to conclude a sale and where you don’t explore it without training, reliability and the right skills. SALE’S SUGGESTIONS: The first propose is placed in the high part of Sant’Alessandro street in an exclusive and marvellous position with view of città bassa and it consists of a independent portion “sky - earth” of 1670 square metres .


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Si tratta di un’importante casa d’epoca completamente recuperata mantenendo inalterato lo stile dell’immobile, pur adeguandolo a tutti i comfort moderni. L’edificio ha un giardino di 3000 mq. con vista dominante, una piscina coperta e un box per 10 auto. Esiste la possibilità di suddividerlo in 2 unità abitative. Le trattative sono riservate. Come seconda proposta offriamo in vendita una villa in via Costituzione. Essa è ubicata nella splendida cornice della Conca d’Oro, in una posizione tranquilla ed immersa nel verde e consiste in un’ampia porzione di testa di circa 400 mq., con oltre 1000 mq. di giardini pianeggiante. Disposta su 4 livelli e fornita d’ascensore interno, la villa offre grandi spazi vivibili, come la spaziosa taverna, direttamente collegata al giardino. Come terzo suggerimento presentiamo in via Palma Il Vecchio, quindi in una zona centrale di forte visibilità, in vendita, una palazzina di fine ‘800, che si trova in fase di totale recupero, con la possibilità di ricavare un ufficio-negozio di 700mq. disposti su 3 piani ed uno splendido attico di 200mq. dotato di un’ ampia terrazza vivibile.

It is an important ancient house totally renovated but keeping unchanged the style of the estate with the modern comfort. The estate has a garden of 3000 square metres with a dominated view, a closed swimming-pool and a box for 10 cars. It can be possible to share it into 2 housing units The negotiations are privates. As second suggestion we offer a villa in Costituzione street. It is placed in the wonderful area of Conca d’Oro in a quite position and surrounded by green and consists of a wide portion in the lead of almost 400 square metres with over than 1000 square metres of level garden. It is disposed on 4 levels and with an inside elevator, the house offers big living places as the big tavern directly linked with the garden. As third propose we present in Palma Il Vecchio street, so in a central place with high visibility a villa of the end of the eight hundred that is totally renovated with the possibility to obtain an office-shop of 700 square metres placed on 3 floors and a splendid attic of 200 square metres with a big liveable terrace.

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di Anna Gatti

oluzioni in crescita

er la società Soluzioni Idrauliche S&B di Ivan Selini e Giuseppe Panseri l’anno nuovo è cominciato con la marcia giusta. Il lavoro ha subìto un incremento ed Ivan è fiducioso che esso sia segnale di una ripresa per tutti, anche se, per quanto riguarda loro, la crisi non ha creato grossi problemi.

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S&B si occupa da 3 anni e mezzo di tutto ciò che concerne l’idraulica, sia a livello civile che industriale (con studio, progettazione ed installazione di pannelli solari, impianti di climatizzazione e geotermici). Ivan, quale pensi sia stata la carta vincente che vi ha permesso d’attraversare un periodo così negativo, praticamente indenni? Intanto noi ci avvaliamo di marchi d’assoluta e certificata qualità; è vero che i costi inizialmente sono maggiori (sia per quanto riguarda il prodotto che l’installazione) ma in realtà, se si fanno due conti, il risultato finale e la durata sono sicuri. Ti faccio un esempio concernente la rubinetteria: siamo concessionari di Resp, ditta di Novara, che ha ben 60 anni d’esperienza alle spalle! Io penso che lavorare bene sia fondamentale. Noi non ci limitiamo alla sola vendita; prima c’è la fase progettuale e lo studio di quale sia il prodotto o i materiali migliori da proporre. Lavoriamo spesso in collaborazione con tre architetti in perfetta sintonia nella scelta di prodotti belli, sì, ma anche funzionali. Spesso, infatti, il cliente viene attratto dall’estetica di un prodotto, ma non è detto che esso sia quello giusto, a livello funzionale. In questo senso noi ci occupiamo, laddove sia possibile farlo, di dimensionare correttamente gli impianti.

INCREASING SOLUTIONS For the company “Soluzioni Idrauliche S&B” managed by Ivan Solini and Giuseppe Panseri the new year is begun in the right way. The work is increased and Ivan is hopeful that it’s a sign for the resumption for everybody, even if concerning their activity, crisis hasn’t created big problems. Since three years and half S&B deals with everything that concerns hydraulic, both in the civil and in the industrial field (with study, planning and installation of solar panels, air conditioning and geothermal systems). Ivan what kind of strategy do you think was necessary to face a period so negative in order to be uninjured? First of all we use brands of absolutely and guaranteed quality, of cause, the costs are higher at the beginning (concerning both the product and the installation) but when you face the project, the final result and the duration play safe. I give you an example concerning the faucets: we are concessionaire of Resp, a company of Novara that has 60 years of previous experience! I think that working good are fundamental. We don’t limit only at the single sale because before it there is the projected phase and the study of the properly product or the best materials to propose. We often work in collaboration with three architects on the same perfect wavelength for the choice of good products but also functional. The client is often attracted by the aesthetic of a product but it doesn’t mean that it is the right one for the functional level. In this way we advise, where it’s possible, the correct dimension of the systems.

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Non potrei mai vendere, per esempio, una doccia particolare “a cascata”, se non avessi studiato in ogni dettaglio la scheda tecnica e non avessi la certezza che la portata dell’impianto del cliente sia compatibile. Vorrei aggiungere anche che dalla mia esperienza pluriennale nel campo dell’assistenza tecnica ho imparato che il timore più diffuso tra la clientela sia quello d’essere abbandonata a sé stessa, una volta installato un impianto; ecco, penso che S&B soprattutto in questo faccia la differenza : i nostri clienti possono contare sempre sulla nostra disponibilità e professionalità nel risolvere qualsiasi problema e chiamarci senza timore. Ora tu e il tuo socio quali progetti avete? Devo dire che tra me e Giuseppe il rapporto si sta stringendo sempre più non solo a livello amicale, ma anche nella voglia di nuove sfide professionali. Presto vedremo d’acquisire le certificazioni ISO (per la qualità) e SOA (per gli appalti pubblici), non appena il trasferimento nella nuova sede sarà effettivo. Poi vorremmo stringere una collaborazione con RIELLO, per l’installazione e la manutenzione di caldaie a bassa ed alta potenza, a condensazione e non. Non ultimo obiettivo sarà anche quello di associarci ad una ditta elettrica, per riuscire a dare un servizio sempre più completo, per esempio con installazioni d’impianti fotovoltaici: è giusto che il lavoro venga svolto da chi è professionista in quello specifico campo, esattamente come per le piscine ci avvaliamo dei migliori professionisti sul mercato. Concludendo…? Quello che mi preme veramente è che si colga quella che è la filosofia del nostro lavoro: vendere ed installare un impianto, per poi trascurarlo non fa parte della nostra cultura; il “prima” lo sanno fare tutti, noi vogliamo distinguerci per il “dopo”…insomma : S&B offre un servizio curato, che continua anche dopo, un servizio il più possibile completo!

I could never sell, for example, a particular “waterfall” shower if I didn’t studied in every single details the technical report and if I wasn’t sure that the system of the client is compatible. I would add that trough many years’ experience in the technical assistance I have learnt that the fear most spread amongst the clients is to be abandoned when you have installed a system, that’s the way S&B makes the difference: our clients can always depend on our availability and professionalism in resolving every kind of problems and call us without fear. Actually your partner and you which projects do you have? I have to confess that between Giuseppe and me the relationship is stronger and stronger, not only concerning the friendship but also to have the energy for new professional challenges. We want to acquire the certifications ISO (for the quality) and SOA (for the public contracts) as soon as the relocation of the new office will be effective. Then we want to make a collaboration with Riello for the installation and the maintenance of boiler with low and high power, with or without condensation. Another aim will be the association with an electric company in order to supply a service more and more complete, for example with the installation of photovoltaic systems: it’s correct that the work is managed by a professional of a specific field, as our swimming-pools, in fact we avail ourselves of the best professionals on the market. In conclusion...? I hardly wish to state and let know our philosophy in our job: sell and install a system without the assistance post-selling isn’t our culture: everybody can do the “first” work, we want to be distinguished for the “after”... so: S&B offers a complete service, that also continues after, a service so complete as possible!

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e si dà uno sguardo ai primi disegni dei bambini, oltre a mamma, papà, sole e nuvole, si troverà di sicuro una casa, con tanto di comignolo fumante e di giardino fiorito… Basta forse questo per capire quanto una casa bella e accogliente sia il centro della vita di una famiglia. Ma per la scelta della casa dei sogni c’è bisogno di una consulenza esperta, come quella che offre Tecnocasa, nata nel 1979 a Milano, e oggi prima rete immobiliare in franchising per estensione in Europa, con oltre 3.700 agenzie, di cui numerose fuori dal Continente. Tecnocasa ha saputo in questi anni dare spazio a persone, uomini e donne, che hanno avuto intuito nel credere in un sogno e coraggio nell’avverarlo, spendendo anima, corpo e competenza nel saperlo realizzare in un mercato sempre più competitivo. Un esempio concreto di intuito, coraggio e competenza lo troviamo in Val Seriana, dove le tre sedi di Alzano Lombardo, Torre Boldone e Albino, a cui si aggiungerà a fine anno l’ufficio di Gorle, sono riunite in Équipe Solutions, un gruppo dinamico, affidabile e in continua crescita, di cui fanno parte diciotto persone tra dipendenti e collaboratori. Alla guida, i fondatori Francesco Casadoro e Giovanni Spinelli.

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n gruppo d’oro...

di Tito Locatelli

A GOLDEN TEAM If you take a look of the first paints of children, besides mum, dad, sun and clouds it will be sure to find an home with a smoking chimney and a garden with flowers… It needs only this to understand how a beautiful and welcoming house is at the centre of a family’s life. But for the choice of the dream’s house it needs about an expert consultant as one that Tecnocasa offers, set up in 1979 in Milan and nowadays first building company in franchising for expansion in Europe with more than 3.700 agencies whose numerous are out of the continent. During these years Tecnocasa has given spaces to persons, men, women who have believed in a dream and have encouraged becoming true, spending soul, body and competence in order to realize it into a market more competitive than ever. A concrete example of intuition, courage and competence we find it in Val Seriana where the three office of Alzano Lombardo, Torre Boldone and Albino that adds at the end of the year the office of Gorle, they are gathered in Equip Solutions, a dynamic, reliable group that growing continuously which takes part eighteen persons amongst employees and collaborators. As leaders the founders Francesco Casadoro and Giovanni Spinelli.

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Francesco Casadoro è il deus ex machina di questa giovane realtà; 36 anni, “figlio d’arte”, e quindi da sempre nel campo immobiliare, ha saputo esaltarsi quale brillante professionista e consulente ed esaltare le qualità di quanti hanno lavorato con e per lui. Giovanni Spinelli, 31 anni, dopo anni di lavoro nello staff di collaboratori di Casadoro, ha ottenuto quei risultati che lo hanno reso all’altezza di condividere con quest’ultimo quel sogno chiamato Équipe Solutions. Oggi, a capo delle singole sedi, troviamo altri validi uomini e collaboratori: Manolo Bettoni a Torre Boldone, Serena Carrara ad Alzano e Katiuscia Paolillo a Gorle. Sono tutti giovani ed entusiasti, gli agenti immobiliari di Équipe Solutions, e anche aggiornatissimi: sono seguiti passo passo con corsi continui, ed è proprio grazie a questa spiccata professionalità acquisita che il Gruppo Équipe Solutions è riuscito a incrementare il volume d’affari e a rinforzare il personale, a dispetto della crisi economica che tutti conosciamo. Un’azienda di servizi è prima di tutto un’azienda di persone. Équipe Solutions considera la formazione dei suoi uomini la prima e più importante forma di investimento. In primo luogo viene sfruttata “intensivamente” la Scuola di Formazione Nazionale del Gruppo Tecnocasa, attraverso la frequenza a corsi, seminari e convegni aventi per oggetto argomenti tecnici, giuridici o gestionali; vengono poi organizzati corsi “interni” al gruppo, finalizzati a potenziare ulteriormente le performance di ogni collaboratore stimolandone la crescita professionale, umana ed imprenditoriale. Ogni elemento all’interno del gruppo è così valorizzato, attraverso la costruzione di un percorso ad hoc in linea con la mission aziendale; si creano quindi opportunità di crescita per il gruppo e per ogni collaboratore, che può così intraprendere un cammino verso la piena realizzazione come professionista se non addirittura come imprenditore, mediante l’apertura di nuovi punti vendita.

Francesco Casadoro is dues ex machine of this young business; 36 years old, he was born in a trunk so he is in the building field since ever, he can get excited as smart professional and consultant and he exalts the qualities of who have worked with him and for him. Giovanni Spinelli, 31 years old, after many years of work in the staff of collaborators of Casadoro, has obtained those results in order to share with his colleague the dream called Equipe Solutions. Today, at head of the single offices, we find efficient men and collaborators: Manolo Bettoni in Torre Boldone, Serena Carrara in Alzano and Katiuscia Paolillo in Gorle. They are all young and enthusiastic, the building agents of Equip Solutions, and also very updated: they are followed step by step with continuous courses and thanks to this different acquired skill the group Equip Solutions was able to increase the business’ volume and to reinforce the staff in spite of the economic crisis that everybody knows. A service company is first of all a company of employees. Equip Solutions thinks the training of its men the first and most important form of investment. First of all it is used “hardly” the School of National Training of Group Tecnocasa and through the frequency of courses, seminars and meetings having as object technical, legal or managing arguments then are organized “inner” courses for the group in order to develop further the performance of each collaborator stimulating the professional, human and entrepreneur growth. In this way each element inside the group is valued through the creation of a path ad hoc suitable with the company mission; so there are opportunity of growth for the group and for every single collaborator who can undertake a path towards the full realisation as professional or as entrepreneur through the opening of a new sale’s points.

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Cuore, umiltà, spirito di sacrificio, condivisione delle conoscenze, amicizia e rispetto per le persone a prescindere, con il cliente al centro dell’ombelico del mondo; questi i valori fondanti del gruppo Équipe Solutions, questi i valori di Francesco Casadoro e Giovanni Spinelli.Valori che vengono costantemente trasmessi ai loro collaboratori, attraverso un’appassionata e costante presenza al loro fianco e con la forza dirompente dell’esempio, frutto di un innato senso di appartenenza al Gruppo Tecnocasa.

Heart, humility, sacrifice spirit, share of the know-how, friendship and respect for the people with the client in the middle of the world; these are the basic values of the group Equip Solutions, the values of Francesco Casadoro and Giovanni Spinelli. Values that are constantly diffusing to their collaborators through a passion and constant presence and with the explosive strength as example that creates a sense of affiliation to the Group Tecnocasa. The success of Tecnocasa and of Equip Solutions is based most of all on the big attention reserved to the client, the seller or buyer of a house; his needs, in fact, they are studied very well and in the minimum detail. Only after having know what are his real needs and expectations, Tecnocasa is able to give in a simple way the properly solution. That’s why the building agents of Tecnocasa are first of all consultants and only in a second moment are sellers. The actually clients like using internet to find a home; the visits to the accurate site of Tecnocasa (www.gruppotecnocasa.it) are numerous. Then Tecnocasa is at first line to meet all the desires of the currently families. And the group Equip Solutions refine the work of Tecnocasa, in synergy and linked by the strength of its own valours.

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Il successo di Tecnocasa e di Équipe Solutions si basa quindi soprattutto sulla grande attenzione riservata al cliente, venditore o acquirente di una casa; le sue esigenze, infatti, sono studiate a fondo e nei minimi dettagli. Solo dopo aver capito quali sono le sue vere necessità e aspettative, Tecnocasa è in grado di dare con facilità la soluzione più adatta. Ecco perché gli agenti immobiliari Tecnocasa sono prima di tutto dei consulenti, e solo in un secondo momento dei venditori. I clienti di oggi, poi, amano usare il mezzo internet per cercare una casa; le visite all’accurato sito di Tecnocasa (www.gruppotecnocasa.it) sono, infatti, numerosissime. Ecco allora che Tecnocasa è in prima linea per andare incontro a tutti i desideri delle famiglie di oggi. E il Gruppo Équipe Solutions raffina il lavoro di Tecnocasa, in sinergia e unito dalla forza dei propri valori.


CASA GAMBARARA Via Borfuro, 7 (ang. Via Piccinini) Tel. 035.232850 - Fax 035.4131021 BERGAMO



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ergamo alta

BEPPE RANICA CAFFÈ DEL TASSO PIETRA SU PIETRA STUDIO CARERI Up Bergamo

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torie da raccontare di Daisy Duke • foto Chiara Isner Matera

e qualcuno me lo avesse chiesto non avrei saputo tradurre con esattezza il termine “Freak Portraits”. Ieri ho potuto ammirare le nuove sculture pittoriche di Beppe Ranica, che sono state esposte nel locale 035 dal 31 gennaio al 12 febbraio riscontrando un grande consenso. Non essendo competente in materia, non so esattamente come possano essere identificate , ma freak portraits rende l’idea di un’arte che si trasforma in opere uniche e personalizzabili,che non conoscono globalizzazione e che osano definire uno spazio dando vita ad emozioni materiche. Beppe Ranica in realtà viene dal settore della moda, dalla necessità di dover continuamente cambiare l’allestimento delle vetrine delle sue boutiques, senza ripetersi mai, nasce la sua inventiva ed originalità, legata alla passione per il modernariato e per gli anni dai ‘50 agli ‘80. Dopo 25 anni di abbigliamento, affianca la moglie Nadia Fassi, apprezzata stilista di Sport Couture, occupandosi della realizzazione produttiva di ogni collezione. Si apre un mondo molto piu’ vasto e la creativita’ e’ nel DNA di Beppe, liberata sapientemente anche nelle sue nuove sculture pittoriche.

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Da quale elemento trai ispirazione? Ogni lavoro ha origine da un’attenta ricerca d’immagini di repertorio che abbiano una storia da raccontare.

SOMETHING TO TELL If someone asks me I couldn’t translate exactly the word “Freak Portraits”. Yesterday I have admired the new picturesque sculptures of Beppe Ranica, which have been exhibiting in the local 035 from 31st January to 12th February finding a great success. I’m not practiced in this subject, I don’t know exactly how identify them but freak portraits gives the idea of an art that is transforming in single and personalized works of art which don’t know globalizations and can define a space creating life and material emotions. Beppe Ranica comes from fashion field, he had the need to change continuously the arrangement of his boutiques’ windows, without repeating so it was born his inventiveness and originality connected to his passion for the collecting modern art and for years from ’50s to ‘80s. After 25 years in fashion world, he joins his wife Nadia Fassi, famous stylist of Sport Couture, dealing with the productive realization of every collection. So he faced a world wider and the creativity is in the DNA of Beppe, as his new picturesque sculptures proved. From which element do you have inspiration? Each single work is originated from a careful research of archive footage that had a story to tell.

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Scelta l’immagine, viene lavorata e stampata in digitale (su tessuto, damascato o canvas), ed una volta intelaiata, inizio il vero lavoro, l’uso della pittura e l’applicazione di accessori gioiello, per esempio in DEBBIE HARRIS ho utilizzato glitter strass e borchie, in PSYCO ho applicato una bobina di una cinepresa degli anni ’70, in ELVIS le musicassette rivestite di strass e applicazione di foglia oro. A proposito di Elvis, ma anche nel caso di Al Pacino, si tratta di “mugshot”, ossia di foto scattate dopo l’arresto; ecco perché dicevo che seleziono solo immagini che raccontino una storia e non le solite iconografiche; anche nel caso del lavoro della chitarra v’è scritta la storia dello strumento stesso “dal modello alla data dell’evento”. Vorrei che le persone entrassero un poco nel quadro. Però i ritratti non rappresentano solo personaggi famosi… No, infatti. Ho cominciato a lavorare per caso su ritratti, iniziando da mia figlia Asya, mini-modella d’eccezione; da qui me ne sono stati commissionati altri di bambini, che ho personalizzato con il mio stile in quanto i “lavori” che eseguo tendono a sottolinearne il carattere, la natura e lo spirito di chi è ritratto. Non mi interessa essere catalogato, non mi definisco un pittore, semplicemente creo delle opere, perché mi gratifichino e che incontrino anche il gusto altrui. Quindi si tratta di una passione. Assolutamente sì. Dedicarmi a questa mia passione, a casa, magari di notte, mi rilassa moltissimo. L’idea del “Vernissage” è nata con Sara Masper e Guido Cuomo di “Binario Arte Blog”,che hanno individuato nello” 035” il locale adatto all’evento e così in effetti è stato. Ho avuto un buon riscontro che sinceramente non m’aspettavo di tale portata. Hai in cantiere nuovi progetti? Sicuramente esporrò ancora i miei futuri lavori, perché come ho già detto, sono sempre in attività, Collaboro spesso con architetti, ma anche semplicemente con chi desideri un ritratto che si distingua dal solito… freak appunto!!!! Quindi, se volete un “Freak Portrait”, ma davvero molto più di questo, ora sapete a chi rivolgervi.

Once choosing the image, then it is worked and printed in digital (on a tissue, damask or canvas) and when it is trestled then I start the real work, the use of the painting and the application of jewels’ accessories, for example in DEBBIE HARRIS I have used glitter rhinestones and studs, in PSYCO I have applied a reel of a cine-camera from the seventies, in ELVIS the music cassette covered with rhinestones and applications of gold leaf. Concerning Elvis but also talking about Al Pacino, it deals with “mugshot” that means photo shot after the arrest; that’s I was talking about when I selects only images that told a story and not the usual iconographic photos; also in the case of the guitar’s work there is a story of the instrument “from the type to the date of the event”. I want that people could understand a little bit. But the portraits don’t represent only famous characters… Not at all. I have started to work by chance with portraits beginning from my daughter Asya, exceptional mini-model and then I have ordered others with children that I have personalized with my style because my “works” aim at underline the quality, the nature and the spirit of who is painted. I’m not interesting to be catalogued, I don’t define myself a painter, simply I create works of art because they satisfy me and find the liking of others. So it deals with a passion. Absolutely yes. Dedicating to this passion, at home, maybe during the night, relaxes me very much. The idea of “Vernissage” was born with Sara Masper and Guido Cuomo of “Binario Arte Blog” who have found in “035” the suitable local for the event. Do you have new projects? Surely I will expose my future works of art because as I have already told I’m always in business. I often collaborate with architects but also with who wants a portrait that is different form the others…freak!!!! So, if you want a “Freak Portrait” but really more than this, now you know who calls.

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l tesoro nascosto

di Daisy Duke • foto Nikka Dimroci

utti a Bergamo conoscono Il Caffé del Tasso in piazza Vecchia in città alta, semplicemente perché è uno dei locali storici della nostra città sopravvissuti nei secoli, che anzi hanno vissuto secoli di storia Bergamasca. Il locale aprì i battenti nel 1476 con l’insegna “Locanda delle due spade”, sostituita con “ Torquato Tasso Caffé e Bottiglieria” nel 1681, quando proprio di fronte venne eretta la statua dedicata al celebre letterato Torquato Tasso, autore tra le altre opere dell’Aminta e della celeberrima Gerusalemme Liberata. Nel 1849 durante le guerre risorgimentali venne colpito da una cannonata austriaca, per questo rimase chiuso per ben 10 anni per opere di restauro, riaprì nel 1859 con la nuova e attuale insegna “Caffé del Tasso”. Il “Tasso” e’ sempre meta di artisti, scrittori, musicisti e personaggi noti, di passaggio nella nostra città, ma soprattutto vive della bellissima quotidianità di citta’ alta con i suoi studenti, residenti e naturalmente turisti. Stiamo parlando perciò di un locale che porta con sé un bagaglio storico ed una tradizione non indifferenti , tanto da appartenere alla catena associativa dei “Locali Storici d’Italia”. La famiglia Menalli, che lo gestisce fin dagli anni ’80, ha sempre rispettato questa tradizione, cercando di trovare un equilibrio tra il fascino originario e nuove idee, così da essere sempre al passo con i tempi.

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UNDISCOVERED TREASURE Everybody in Bergamo knows the bar “Il caffè del Tasso” at the old place in città alta, simply because it is a historic local our of city survived during the centuries and it has lived centuries of Bergamo’s history. The bar opened in 1476 with the insignia “Locanda delle due spade” (Locanda with two swords), changed into “Torquato Tasso Caffè and Bottiglieria” in 1681 when in front of it was built the statue of the famous writer Torquato Tasso who wrote the romances “Aminta” and the famous “Gerusalemme Liberata”. The bar “Tasso” is always a place for artists, writers, musicians and famous characters, not always owned to our city but above all it lives its days in città alta with students, resident and obviously tourists. We are talking about a local that brings a historic baggage and a tradition not different, in fact it is part of the association group of “Locali Storici d’Italia” (Italian Historic Local). The Menalli family, who manages since the eighties, has always respected this tradition, trying to find a balance between the original charm and new ideas in order to be always updated.

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Marcello with his brother Massimo and his mother Rosanna faces the father to the many years’ business. The Caffè Tasso, that is distinguished as a refined local and takes care of the qualities of the served products, in fact it is the ideal place for breakfasts, to drink an aperitif, a quick meal or a light lunch, for the tea with pastries in the afternoon, for an ice-cream, for a cocktail or a long drink. Since always the bar proposes its own wine shop that is a selection of the best distillates of the world and of the best Italian and French wine bottles that it’s possible to taste there or to buy. As soon as possible it will be allow to visit materially the wine cellar where there are recovery works in order to bring back at the original state. Marcello and Massimo have always had the passion for their own job and in particular they like to collect the best wine bottle and they have created during many years a big wine cellar; this passion shines trough the way to transmit the others their wine knowledge. In fact it’s the challenge of Marcello who wants to fire everybody who doesn’t know nothing about wine. He thought that who is not an wine expert is afraid to enter in the wine-tasting shop because he is afraid of making a bad impression while on the contrary the real barman should be the one who tells and informs in the easier and nicer way but at the same time exhaustive also through anecdote and historic mentions. Of cause it needs wish and passion to do this. Actually the major percentage of sale is trough on-line auctions that have made possible the purchase for buyer of all the world but opening the own wine cellar to the public represents the fulfilment of a dream. The bottles, that is impossible to make a list here, are of the best wine producers of all Italy and France. Amongst the French bottles we list Chateau Lafite, Chateau Margaux, Cheval Blanc, Clos de Tart…Marcello tells me that his secret is to have many different vintages for each type: for example of Mouton Rotschild he imports bottles that goes from 1973 till today, lot of vintages of the very famous Romanee Conti. Besides every year he imports Champagne and reserved 2 years in advance from France famous wines as Bordeaux and Borgogna.

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Marcello, insieme col fratello Massimo e la moglie Rosanna affianca il padre nella pluridecennale attività. Il Caffé del Tasso, che si distingue quale locale raffinato e che riserva attenzione particolare alla qualità dei prodotti serviti, infatti è ottimo per la colazione, per bere un aperitivo, per un veloce spuntino o pranzo leggero, per il tea con pasticcini del pomeriggio, per un gelato, per un cocktail o un long drink. Da sempre poi il Tasso propone la propria bottiglieria, cioè una selezione dei migliori distillati del mondo e delle migliori bottiglie di vini italiani e francesi, che si possono degustare il loco e acquistare. Ma a breve sarà possibile visitare fisicamente anche la cantina, nella quale si stanno svolgendo le opere di recupero, per ricondurla allo stato originario. Marcello e Massimo coltivano da sempre la passione per il proprio lavoro ed in particolare amano collezionare le migliori bottiglie di vino fino a riuscire negli anni a crearsi una cantina di tutto rispetto; questa passione traspare dalla voglia di trasmettere anche agli altri le proprie conoscenze enologiche. Per Marcello, infatti, la sfida è proprio quella di rendere appassionato chi non s’intenda affatto di vino. secondo lui chi non è esperto ha quasi timore ad entrare in enoteca, perché teme la figura da incompetente, mentre, al contrario, il vero barman dovrebbe essere proprio colui che spiega e informa nel modo più semplice e simpatico, ma al contempo esauriente, anche attraverso aneddoti e cenni storici. Ma certo per far questo ci vuole voglia e passione. Per ora la percentuale maggiore di vendita avviene attraverso aste on-line, che hanno reso possibile l’acquisto a compratori di tutto il mondo, ma aprire la propria cantina al pubblico rappresenta il coronamento di un sogno. Le bottiglie, impossibile farne l’elenco completo qui, sono delle migliori case produttrici di tutta l’Italia e Francia. Tra le francesi citiamo Chateau Lafite, Chateau Margaux , Cheval Blanc, Clos de Tart…. Marcello mi spiega che il suo segreto è quello di possederne tante annate diverse per ogni tipo: per esempio di Mouton Rotschild le bottiglie vanno dal 1973 ad oggi, varie annate del famosissimo Romanee Conti. Inoltre ogni anno si importa Champagne e si prenota 2 anni prima dalla Francia i grandi vini di Bordeaux e di Borgogna.


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La cantina seleziona i più grandi vini Italiani, Per citarne alcuni: L’amarone Dal Forno, la gamma completa di Gaja, il Masseto, i vini di Antinori, Sassicaia…e molti altri. anche per essi Marcello e Massimo cercano d’avere più annate possibili: per esempio di Sodi di San Niccolò e di Montevertine Pergole e Torte ci sono tutte le annate. Per concludere Marcello mostra e spiega in anteprima a noi di “UP” l’etichetta che verrà apposta sulle bottiglie di Valcalepio denominato “Colle del Tasso” che produrrà in collaborazione con Marcello Monzio Compagnoni Non c’è bisogno d’aggiungere altro. La cantina del Tasso e’ un punto di riferimento per acquistare le migliori e ricercate etichette di vino.

The wine cellar selects the biggest Italian wine, to list something: Amarone Dal Forno, the completed gamma of Gaja, Masseto, wines of Antinori, Sassicaia…and more. Marcello and Massimo try to have as long as possible vintages of these wines: for example they have all the vintages of Sodi di San Niccolò and of Monevertine Pergole e Torte. At least Marcello shows and tells us in preview the labels that will be put on the bottles of Valcalepio named “Colle del Tasso” who will produce with the collaboration of Marcello Monzio Compagnoni. It doesn’t need to add something else. The wine cellar of Tasso is a reference point to buy the best and researched wine bottles.

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a fantasia è la capacità della mente umana di creare o rappresentare traendo ispirazione dalla realtà, anche per discostarsene liberamente; se la fantasia s’unisce all’abilità manuale ecco che il risultato può essere una geniale creazione, di tecnica artigianale ineccepibile, come i gioielli di Lucy per Pietra su Pietra, che si trova in via Colleoni, 15, in Città Alta. Si può dire che la manualità di Lu sia innata : in Brasile, da cui viene, la tradizione artigianale è molto radicata ed ella ha da sempre amato smontare e rimontare catenine e braccialetti ; a volte li acquistava, ma spesso prendeva i gioielli di mamma Neuza, nonostante che le fosse stato vietato, li scomponeva in mille pezzi, che rimetteva insieme dando vita a gioielli totalmente nuovi. Inutile aggiungere che quando mamma se ne accorgeva fossero guai…

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di Daisy Duke • foto Nikka Dimroci

mille colori della creatività

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COLOURS AND CREATIVENESS Fantasy is the ability of the human mind to create or represent through the inspiration of the reality or also to move it away; if the fantasy joins the manual skill the result can be an ingenious creation and an unexceptionable hand-craft method as the jewels of Lucy for “Pietra su Pietra” (stone by stone) located in via Colleoni 15 in Città Alta (Bergamo). It can tell that the handmade of Liu is natural-born: in Brasilia, where she comes, the hand-craft tradition is very deep-rooted and she has always loved taking down and reassembling chains and bracelets; some times she bought them but she often took the jewels of her mother Neuza, although it was forbidden to do that and she broke them down into a thousand pieces that she pieced together in order to create new jewels. It’s meaningless told that when her mum noticed she was in a fix…

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Lu dava sfogo alla propria fantasia e manualità anche aiutando la mamma, che faceva la sarta. Poi arrivò in Italia e s’innamorò; fu proprio il suo compagno Marco, che la vide alle prese con la creazione di gioielli, a proporle di trasformare questa passione in un’attività vera e propria. Al principio andarono al MACEF, comprarono un po’ di materiale e tutti i pezzi furono subito venduti; il secondo acquisto fu all’ingrosso: era il 2006 ed era nato Pietra su Pietra. Da 3 anni circa si sono trasferiti in Città Alta, dove hanno anche il laboratorio, in P.za Vecchia. Definire Lu un’artigiana sarebbe alquanto riduttivo, perché ella è e rimane soprattutto un’artista e questo suo spirito traspare già alle prime battute scambiate con lei. Ella lavora trasportata dall’ispirazione, che spesso la coglie mentre smonta e rimonta qualche collana oppure mentre sta per addormentarsi ed allora si deve alzare e cominciare a creare, così, immediatamente. Non ci sono bozze, non ci sono disegni, solo la sua mente e la sua fantasia; ecco perché ogni pezzo è diverso dall’altro, perché ogni volta è una nuova creazione, eppoi non le piace affatto né ripetersi, né copiare. Allo stesso modo, se questa smania creativa non la tocca, allora non è giornata per dare origine a qualche cosa. Ama lavorare con le pietre dure colorate, che pensa abbiano influssi benefici sulle persone che le indossano; alcune le vengono spedite dai fratelli dal Brasile e altre da un importatore: giada, onice, agata, turchese, corallo, calcedonio, quarzi, ametista, ma anche perle di fiume e cristalli Swaroski per alcuni dettagli. Le catene possono essere grezze o d’argento di Arezzo o d’alluminio o d’ottone lavorato e galvanizzato interamente in Italia. Le filigrane d’ottone vengono fatte lavorare da un artigiano esperto che parte da un filo sottilissimo e lo attorciglia. Produce anche per altri negozi e le piace lavorare su misura, per esempio per chi debba partecipare ad un evento particolare, come una laurea o un matrimonio e spesso per la sposa stessa. In questi casi Lu crea i gioielli più adatti all’abito che verrà indossato. Ma la sfida più bella è quella di riuscire a valorizzare con collane o orecchini anche una semplice canottierina bianca e di riuscire a farlo offrendo una grande varietà di soluzioni, ma anche di prezzi, così d’accontentare tutte: dalla ragazzina di 10 anni alla signora matura.

Lu gave vent to her own fantasy and handmade and she helped also her mother who was a dressmaker. Then she came in Italy and she felt in love; in fact his boyfriend Marco, who saw her creating the jewels, proposed her to transform her passion into a real business. At first they went to MACEF to buy a lot of materials and all the jewels were sold; the second purchase was wholesale: it was 2006 and was born “Pietra su Pietra”. Since almost 3 years they are moved in Città Alta where they have also the workshop in Old Square. It is rather reductive to define Liu only a craftswoman because she is and remains first of all an artist and you can notice at once this kind of spirit. She works through inspirations that often arrive while she takes down and reassembles some necklaces or while she is sleeping then she wakes up and starts to create immediately. In fact there aren’t proofs, there aren’t designs, just her mind and her fantasy; that’s the way every single piece is different from each other, because every time there is a new creation and she doesn’t like to repeat or to copy the same jewels. At the same way if there isn’t a good creative idea it means that it isn’t the right day to create something. She loves working with colour and hard stones because she thinks they have good influence on the persons who put them on; some stones are sent by her brothers from Brasilia and others by an importer: jade, onyx, plasma, turquoise, coral, chalcedony, quartz, amethyst, but also pearl from river and Swaroski’s crystals for some details. Chains can be raw or of Arezzo’s silver or of aluminium or of brass worked and totally galvanized in Italy. The filigrees made of brass are worked by an expert craftsman who starts from a very thin wire and then twists it. She produces also for other shops and she likes customising, for example for who has to participate to an important event as a degree or a wedding and often for the bride. In these cases Lu creates jewels more suitable for the cloths which will be dressing. But the challenge more interesting is to be able to increase the value of a simple white vest with necklaces and earrings in order to offer a big variety of solutions and prices too in order to satisfy everybody: from 10 years old girl to mature ladies.

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Ha appena prodotto una linea di borse fatte da 64 fili di cotone intrecciati all’uncinetto e tesissimi, grazie al lavoro collaborativo della meravigliosa stilista Mirella, che utilizza appunto questa tecnica particolare che fa sì che la borsa resti rigida e non s’afflosci. Questa borsa verrà riproposta per l’inverno realizzata con fili di cachemire. Lù vorrebbe in futuro creare anche una propria collezione d’abiti, molto semplici, che possano abbinarsi e rifinirsi con i propri gioielli. Il progetto di prossima realizzazione sarà l’apertura di un punto vendita a Londra, nel quartiere….in società con Victoria Fellah, la fotomodella testimonial di Pietra su Pietra e che vorrebbe produrre una linea d’abbigliamento. Forse il suo spirito non è esattamente imprenditoriale, ma ve l’ho detto Lù è un’artista, che soddisfa la propria tensione creativa nel momento in cui riesce a originare “il gioiello” che la propria fantasia voleva, realizzandolo con tecnica e perizia (è puntigliosissima): per citare una frase di Marco “ a lei piace incassare i complimenti!”, ma per il lato imprenditoriale basta lui!

She has just produced a handbag line made of 64 cotton’s yarns crocheting and very stretch thanks to the collaborative job of the beautiful stylist Mirella who uses this particular method in order to have a fixed bag without limping. This bag will produce for the winter with cashmere yarn. For the future Lu will create an own collection of cloths, very simple but that match and refine with her own jewels. The next project will the opening of a sale point in London, in society with Victoria Fellah, the testimonial model of “Pietra su Pietra” who wants to produce a clothing line. Maybe her spirit is not exactly entrepreneurial but I have already told you that Lu is an artist who satisfies her own creative tension when she can create the “jewel” her fantasy wants, realizing with method and skill (she is very meticulous): as Marco told me “she likes to receive compliments!” but he is enough for the business venture!

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di Daisy Duke • foto Nikka Dimroci

l baronetto dell’interior design THE INTERIOR DESIGN’S BARON

a puntualizzazione è d’obbligo… Roberto Careri non è un architetto. Lo scrivo subito, affinché non si creino dei fraintendimenti ed anche perché lui, che spesso si sente appellare in questo modo, lo sottolinea più volte nel corso della nostra chiacchierata. Il suo percorso professionale inizia nel campo della vendita: negli anni novanta quando ancora si occupava di rappresentanza e intermediazione di ditte produttrici di mobili per casa, uffici, negozi e alberghi nella provincia di Milano. Questa sua esperienza matura in lui un’ottima conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive dei mobili e lo spinge a mettersi in proprio, mettendo così queste sue cognizioni al servizio della clientela.

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Clarification is a must… Roberto Careri isn’t an architect. I write it immediately because I don’t want to create misunderstanding and also because Roberto, who is often called in this way, underlines it more times during our conversation. His professional path begins in the sale field: almost fifteen years ago when he dealt with agency and intermediation of companies which produced furniture for house, offices, shops and hotels in the province of Milan. His experience gave him a good know-how of materials and of building techniques for furnishings so he decided to create his own business, giving his skills to the service of the customers.

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Without having attended any kind of particular school that anyway he thinks it is important for the training, he has dedicated much time for this job so he has learnt much on the field. He has started working with programs of rendering 3d that reproduce with photos and movies three-dimensions the project of furniture and at the same time give the opportunity to create a detailed budget. Once having satisfied the desire of the client, Roberto produces measures of the place to furnish both for house, office, shop etc. He presents the project: as I have already written it is a rendering 3d so the client can make a virtual walk in those places and tastes the result before ordering the furniture. It has to say that there have been years before using this programs very well but looking at the result it is worth it. Why successful budgets…In his project Roberto always starts from the choose product and works with models that the numerous brands has already in the catalogue and in the case they can be changed and personalised; (it’s a peculiarity that actually many companies are able to realized in factory) it grants considerable saving while persons often find solutions without previously verify the module of the producer, in this way costs increase very much and are charged to the client, another thing more important is that all the products come from the societies which make them and he directly sells avoiding too many handing over (reloads). The secret of the success… Once that the project and the budget are approved, the ordered furnishings are installed by specialised staff that means qualified men able to work in the best way and with specified tools for the installation.

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Egli si è dedicato a quest’attività imparando, di fatto, molto sul campo. Ha cominciato a lavorare con programmi di rendering 3d, che riproducono, con fotografie e filmati tridimensionali, il progetto d’arredamento e che, nel contempo, permettono di preparare un preventivo dettagliato. Una volta manifestata la volontà da parte del cliente, Roberto procede al rilievo delle misure dell’ambiente d’arredare, sia esso casa, ufficio, negozio. Presenta dunque il progetto; quest’ultimo, come già accennato, è un rendering 3d cosicché il cliente possa compiere una passeggiata virtuale in quegli spazi e vedere a tutti gli effetti il risultato, ancora prima d’ordinare i mobili e i componenti d’arredo. Va detto che ci sono voluti anni per poter utilizzare questi programmi in modo ottimale, ma visto i risultati ne è veramente valsa la pena. Perché preventivi vincenti… Roberto nei suoi progetti parte sempre a priori dal prodotto scelto e lavora con moduli che le molteplici griffe hanno già a catalogo che poi nel caso vengono modificate a misura; (peculiarità che ormai molte aziende sono in grado di realizzare in fabbrica) questo consente risparmi notevoli mentre spesso c’è chi crea soluzioni senza in realtà aver preventivamente verificato le modularità del produttore, pesando così notevolmente sui costi dei fuori misura che poi restano a carico del cliente, cosa ancor più importante, tutte le sue forniture provengono direttamente dalle aziende produttrici che lui stesso commercializza evitando così troppi inutili passaggi (ricarichi). Il segreto del successo… Una volta approvati progetto e preventivo, i mobili ordinati vengono installati da personale specializzato, formato cioè da operai qualificati che garantiscono che il lavoro sia eseguito nel migliore dei modi e con strumenti specifici per l’installazione.


ProprietĂ Ing. Casaletti/Bramani

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E fino a quando anche l’ultima delle viti non sia stata fissata, Roberto è presenza fissa in cantiere, a volte anche per dare una mano agli operai quando ve ne fosse la necessità (confessa d’avere nel bagagliaio una valigia con tutti gli attrezzi occorrenti); quasi sempre deve compiere “salti mortali”, ma questo è il suo modo di lavorare, che gli impedisce a volte di affrontare troppi lavori, proprio perché li vuole sempre seguire di persona. Se un cliente gli affida una ristrutturazione egli lavora in sinergia con un’equipe di persone (idraulico, imbianchino, elettricista ecc.) molto capaci e fidate da lui coordinate; il referente per il cliente è sempre Roberto. Nel corso degli anni egli ha imparato tutto quel che c’è da sapere del singolo componente di un mobile ed è proprio questa esperienza che gli permette anche d’apportare modifiche e di sperimentare; seguendo gli operai, stando sul campo, ha imparato ogni trucco del mestiere. Tutto ciò qualifica Roberto Careri certamente più di un semplice interior designer; servono infatti competenza, meticolosità, entusiasmo e quell’innata raffinatezza che, solo “il baronetto” dell’interior design, può offrire.

Casa - Ufficio - Contract

And until the last screw isn’t fixed, Roberto is present in the construction site, some time he helps also his staff if it is necessary (he confesses to have in the boot a baggage with all the tools he needs); he often goes to great lengths but it’s his way to work that sometimes blocks him to face many jobs because he wants to follow them his own. If a client gives him a renovation he works in synergy with an equip of persons (plumber, painter, electrician etc..) full of skills and coordinated by him, the referent for the client is always Roberto. During the years he has learnt everything about each component of a furnish and this experience permits him also to modify and to make experiments; following the staff he has learnt every tricks of the practical trade. All this qualifies Roberto Careri as more than a simple interior designer; it needs knowhow, care, entusiasm and the himself elegance that, only the ”little baron” of the interior design, is able to offer.

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porsche design eyewear

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Bergamo Via XX Settembre, 58 bergamo@otticarolin.com www.otticarolin.com

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di Giovanni Volpe • foto Mercedes Italia - Michele Maggioni

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n volo verso il futuro

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ercedes torna a volare e per farlo, anche nel settore delle supersportive “due posti secchi”, ha recentemente presentato la nuova SLS AMG.

Che il verbo “volare” non sia, in questo caso, casuale lo si evince immediatamente dalla silhouette di questa supercar che, abbiamo potuto ammirare e provare su strada durante l’evento che la concessionaria Lodauto Mercedes-Benz, in partnership con la Gioielleria Serafino Consoli, e con l’organizzazione dell’agenzia di comunicazione l’Azzurro, hanno organizzato ad hoc, lo scorso 25 marzo, nella sede della stella a tre punte di Orio al Serio.

FLYING UNTO THE FUTURE Mercedes comes back with the sector of the super sport “two seats” and has recently presented the new SLS AMG. Here the verb “fly” is not causal because it is immediately noticed by the silhouette of this super car that we have admired and tested on road during the event which the concessionaire Lodauto Mercedes-Benz in partnership with the jewellery’s shop Serafino Consoli and with the organization of the communication agency l’Azzurro have organized ad hoc the last 25th march in the office of Orio al Serio.

Propulsore V8 6,3l • Potenza 571cv a 6800 giri/min. • Velocità massim 164 • Up Bergamo


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ma: 317 Km/h • Accelerazione 0/100 Km/h: 3,8sec. 0/200 Km/h: 12sec. 165 • Up Bergamo


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Lo spettacolare sistema di apertura delle portiere in primis, e molti tratti del design della vettura, prendono chiara ispirazione dalla leggendaria 300 SL Gullwing degli anni ’50; e questo elemento, non solo costituisce un ideale legame con la tradizione del marchio, ma fa sì che questa spettacolare vettura, si distingua nettamente, in un settore nel quale blasone e immagine contano quasi quanto le prestazioni reali. Quanto ai numeri, beh, quelli della nuova SLS AMG parlano chiaro, visto che il poderoso V8 monoscocca in alluminio di cui è dotata, e realizzato secondo la filosofia “one man, one engine” – secondo la quale ogni motore viene assemblato da un solo uomo che poi lo attesta apponendovi la propria firma - eroga la bellezza di 571cv per una coppia di ben 650nm; il tutto abbinato a una massa che, l’ampio utilizzo di materiali nobili, ha contenuto in 1620kg. Durante la spettacolare serata di presentazione, che aveva per tema “Movimento ed Emozioni”, Ivan Consoli ha mostrato l’esclusività assoluta alla base della continua crescita dell’immagine e dell’importanza, ormai di riferimento, della Gioielleria Serafino Consoli: il rivoluzionario e avveniristico Tag-Heuer Monaco V4 e il prezioso cellulare Vertu Ascenter TI.

The spectacular opening system of the door in primis and many design lines of the car take inspiration by the legendary 300 SL Gullwing of the fifties and this element not only constitutes an ideal link with the tradition of the brand but also distinguishes totally this spectacular car in a sector where images count as the real performances. About numbers, well, the new SLS AMG is clear thanks to the powerful V8 mono body in aluminium and realized according to the philosophy “one man, one engine” – in fact each engine is assembled by a single man who tastes it making its sign – has the beauty of 571 cv for a couple of 650nm; everything is combined with a mass that the wide use of noble materials is gathered in 1620 kg. During the spectacular evening of presentation that had the theme “Movement and Emotions” Ivan Consoli has showed the absolute prerogative to the base of the continuous increase of the image and the importance of the jewellery Serafino Consoli: the revolutionary and future Tag-Heuer Monaco V4 and the precious mobile Vertu Ascenter TI

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È finalmente giunto il momento di testare su strada questa affascinante e potentissima supercar di Mercedes, che promette, dati dichiarati alla mano, prestazioni pure di assoluto rilievo. Vinta un briciolo d’emozione dovuta al fatto di essere alla guida di un gioiello da oltre duecentomila euro, mi allontano dalla concessionaria Lodauto con il doppia frizione a 7 rapporti, nella sua configurazione più “tranquilla”… “D”.

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Finally it’s the time to test on road this fascinated and very much powerful super car of Mercedes that points out declared dates and pure performances. After a crumb of emotions because I’m driving a jewel of over 200.000 euros I move away a little from the concessionaire Lodauto with the double clutch at 7 rapports in its “quitter” configuration…


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La vettura, dal baricentro bassissimo e dall’ovattato abitacolo hi-tech, ma con non pochi tributi alle stelle di ieri, risulta subito morbidissima nonostante il notevole aumento dell’andatura; forzando un po’, e con il cambio ora in sequenziale manuale “sport”, mi rendo immediatamente conto del fatto che sia stato fatto un lavoro mirato a far sì che l’elettronica, nei suoi vari step di intervento, non limiti emozioni e piacere di sfruttarli, almeno in parte, quei 571cv di potenza, che fanno sentir la loro cupa voce fino agli oltre 7000 giri ai quali interviene il limitatore. Sbalorditiva la facilità con la quale si ottengono prestazioni assolute e, con esse, sensazioni molto “meno Mercedes del solito”… Siamo evidentemente su una AMG! Prepotente anche la frenata di questa SLS che, forte di enormi dischi auto ventilanti carboceramici, permette decelerazioni “G” negative inimmaginabili. Una vettura emozionante nel design e dinamicamente, questa SLS AMG, e all’occorrenza, docile e confortevole… un’ulteriore e sensibile passo avanti di Mercedes che, fedele alla tradizione, fatta di sport e confort, propone un sogno in grado di mettere d’accordo “Movimento ed Emozioni”.

The car with a very much lower centre of mass and with a muffled passenger compartment hi-tech it seems soon very soft although the great increase of the speed; just to force a little and with the gear sequential manual “sport”, I figure immediately out that there is a focused work because the electronic, during its various steps, doesn’t limit the emotions and pleasures to drive 571cv of power that you can hear their “voice” till over 7000 rev which takes part in the limit control. It’s absurd the facility with which you can obtain totally performances and sensations “less Mercedes than usual”… We are seated on a AMG! It’s also pushing the brakes of this SLS that with enormous and strong auto disks carboceramic allow decelerations “G” negative unthinkable. An emotional car with design and dynamic, this SLS AMG is also docile and comfortable… a further and sensible step forward of Mercedes that, loyalty with the tradition, made of sport and comfort, propose a dream to get on well “Movement and Emotions”.

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di Tito Locatelli

a seduta... in rosso

ED presenta una collezione di sedili pilota innovativi, ergonomici ed altamente personalizzabili. RED è una azienda torinese leader nella progettazione automotive e transportation che ha recentemente cominciato ad occuparsi del settore nautico. Facendo leva su importanti esperienze di progettazione e design maturate in campo automotive e rail (interni ed esterni di autoveicoli dei più importanti car maker europei ed internazionali) RED ha creato una specifica divisione per la concezione, la progettazione e la produzione di accessori nautici con elevati contenuti estetici, ergonomici, tecnologici e funzionali. E’ così nata una linea di sedili pilota per motoryacht (collezione 2010 Orsa Maggiore) progettati e realizzati per rispondere alle più severe esigenze estetiche, di comfort e funzionali del guidatore. Il debutto al pubblico della nuova collezione di sedili è avvenuta al SEATEC di Marina di Carrara - 8a Rassegna Internazionale Tecnologie, Subfornitura e Design per Imbarcazioni,Yacht e Navi nel mese di Febbraio 2010, appuntamento bissato al 15° Salone Nautico del Mediterraneo – Nauta che si è tenuto a Catania a fine Marzo.

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RED SITTING Red presents a collection of innovative driver seats, ergonomic and totally personalized. RED is a company of Turin leader for the automotive and transportation planning that has recently started to deal with nautical sector. Looking at important experiences of planning and design accrued in automotive and rail field (cars’ inner and outer of the most important European and international car maker) RED has created a specific division for the design, planning and production of nautical accessories with high aesthetic elements, ergonomic, technologic and working. It was born a set of pilots seats for motoryacht (collection 2010 Great Bear) planned and realized to answer to the most serious aesthetic needs, of comfort and functional for the driver. The debut for the public of the new seats’ collection has taken place in SEATEC of Marina di Carrara – 8th Review International Technologies, Sub suppliers and Design for Boats and Yacht in the month of February 2010, an appointment by the 15th Mediterranean Nautical Show – that has taken place in Catania at the end of March.

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L’interesse ed il successo attribuito ai nuovi sedili da addetti ai lavori e cantieri presenti hanno confermato la validità del “modus operandi” perseguito dall’Azienda nel percorso, progettuale prima e realizzativo poi, relativo alle innovative sedute, specificamente progettate e verificate sia per la guida in piedi che per la guida seduta. Ed è proprio la metodologia di lavoro proposta da RED un altro punto focale dell’innovazione presentata dalla nuova collezione di sedili: evoluti software di modellazione 3D, sofisticate tecniche di realtà virtuale, appropriati strumenti di analisi strutturale, accurati studi dei fattori umani ed ergonomici sono solo i capisaldi della definizione di un prodotto che non vuole esaurirsi nella mera declinazione di un catalogo commerciale ma vuole altresì essere punto di partenza per la definizione di un manufatto altamente personalizzabile da parte del fruitore finale, armatore, designer o cantiere che sia, anche grazie all’ausilio delle tecnologie di simulazione e visualizzazione virtuale utilizzate nella definizione, verifica e validazione della soluzione scelta.

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The interest and the success for the new seats have confirmed the validity of the “modus operandi” followed by the company in the planning and realizing phases related to the innovative seats, specifically planned and verified both for the standing and for the sitting drive. It’s the working methodology proposed by RED another important point of the innovation of the new seats’ collection: updated software for the design 3D, sophisticated techniques of virtual reality, correct tools of structural analyse, careful studies of the human factors and ergonomic are only the best of the company but he want to be a starting point to define a manufactured product very high personalized by the finally user, shipowner, designer or shipyard that use in the definition, verify and validate of the choose solution.


I prossimi appuntamenti per la sezione nautica della RED saranno il METS di Amsterdam del prossimo Novembre e, probabilmente, il Salone Nautico Internazionale di Genova di Ottobre 2010 ma la sfida è ormai stata lanciata e RED vuole essere presente accanto alle migliori eccellenze della nautica da diporto con prodotti realmente innovativi e ad elevato valore aggiunto, condizioni imprescindibili per vivere da protagonisti il mercato del terzo millennio. Punta di diamante della nuova collezione di sedili pilota per motoryacht “Orsa Maggiore” è il sedile Alioth. Il sedile presenta la movimentazione elettrica di tutte le regolazioni necessarie per il raggiungimento della migliore posizione di comfort da parte del pilota: inclinazione schienale, posizione verticale, posizione orizzontale, rotazione a 360° del sedile.

Next appointments for the nautical section of RED are METS in Amsterdam from next November and probably the International Nautical Show of Genoa in October 2010 but the challenge was already launched and RED wants to be present next to the best excellences of the nautical with products really innovative and with high added value, important conditions to live like protagonists the market of the third millennium. Diamond’s point of the new collection of pilot seats for motoryacht “Great Bear” is the seat Alioth. The seat has the electric movement with all the necessary regulations to reach the best position of comfort for the driver: seat-back inclination, vertical position, horizontal position, rotation of 360° of the seat.

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Dalla base sottostante il sedile fuoriesce, sempre elettricamente, la pedana poggiapiedi che può anch’essa essere regolata puntualmente per il raggiungimento della migliore posizione di comfort. I materiali previsti sono al top della tecnologia e del luxury style: pelli pregiate, radica ed essenze preziose, inserti in carbonio e titanio si fondono insieme in un raffinato mix in grado di emozionare e diventare un oggetto che trascende la sua mera funzione di seduta per assurgere ad elemento d’arredo, scultura tecnologica nel cuore dello yacht. Sono inoltre previste delle versioni speciali numerate e “limited edition” realizzate su misura per l’armatore e che contemplano anche l’utilizzo di materiali preziosi come oro bianco e diamanti per caratterizzare e personalizzare il manufatto. Insomma tecnologia e maestrie artigiane si fondono insieme per dare vita ad un prodotto unico, inimitabile, emozionante ed altamente personale come un vestito o un accessorio realizzato “ad hoc” per il fortunato possessore.

From the beneath base the seat oozes out, always electronic, the footrest can be regulated punctually in order to reach the best position of comfort. The materials are the top of technology and of luxury style: precious leather, briar and precious essences, carbon and titanium inset is joined together in a refine mix to excite and become an object that isn’t only a seat but also an element for furniture, technologic sculpture in the heart of yacht. There are also special and numbered versions and “limited edition” tailor made for the ship-owner and have also the use of precious materials as white gold and diamonds to characterize and personalize the manufactured product. Anyway technology and handmade skills are joined together to create a single product, inimitable, exciting and highly personal like a dress or an accessory realized “ad hoc” for the lucky owner.

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di Tito Locatelli

igure protettive

a figura è la struttura visibile minima di una forma psichica, il segno visivo primario che ne permette la denominazione e il riconoscimento. Abbiamo preferito usare nel titolo il termine “figura” piuttosto che “forma” perché il primo implica l’idea di una certa mobilità, di una certa vitalità, dal momento che figura significa una forma fondata su funzioni vitali che non possono essere incorporate nel linguaggio. Questa mostra intende dunque esaminare la figura, complessa e mutevole, della protezione. Scrive V. Franceschetti nel catalogo della mostra: “Uno dei giochi più comuni dei bambini, in ogni parte del mondo, è quello di costruire case, protezioni, rifugi. Tutto può servire a realizzare il progetto: da una stoffa, ad un cartone, ad un albero frondoso. Una volta costruita, la casa diventa il luogo di un mondo profondo e intimo dove possono essere stabilite regole diverse e tutto accade come desideriamo.” Ma la figura primaria, quella che preesiste alla casa è senz’altro il cono: il cono è l’habitat, lo spazio da cui andiamo nel mondo e in cui dal mondo ci ritiriamo. Dal mantello della Madonna a quello di Batman, dal cerchio al quadrato – forme magiche e ordinative che trasformano il caos in cosmo: le opere degli artisti dimostrano con la loro vitalità estetica in quanti modi l’uomo esprima il bisogno di protezione. L’intervento del supereroe sconfigge il male, quello del santo protettore salva dalla malattia e dalla morte; l’ala copre e nasconde, il muro protegge mentre divide, l’architettura conforma. L’accudimento del genitore, un nido in cui acquattarsi, un tetto sulla testa, un esorcismo, un amuleto….la figura della protezione assume connotati diversi, si complica fino a comprendere molti significati, a volte anche lontani fra loro e contraddittori. Insomma: la figura della protezione viene presentata dagli artisti in mostra in modo polivalente e non convenzionale, chiamando in causa la parte più espansiva ed ospitale della nostra ragione: tocca a noi andare oltre l’aspetto monolitico del linguaggio riconoscerla in una varietà di procedure che rinviano a un nucleo comune. Gli artisti in mostra sono molto diversi da loro, per generi, stili, epoche in cui sono vissuti: questo si è confermato ormai come un vero e proprio metodo che tenta di sfuggire alle mode e ai conformismi del sistema dell’arte, accettando che la mostra sia un’occasione di pensiero responsabile e creativo.

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BIOGRAFIA di Matteo Maria Gilardi -nato a Scanzorosciate (BG) in data 30.11.1946 ; -ragazzo difficile e problematico è figlio di un importante dirigente delle A.C.L.I.; -mandato in un collegio duro dai genitori ; -studi : ha frequentato le scuole elementari e commerciali professionali; -ricoveri: uno o più ricoveri in manicomio; -prigione : una o più condanne per motivi diversi ( una per aver distribuito volantini contro un giudice ed un’altra o più altre per motivi politici:Brigate Rosse); -in gioventù ha passato 4 anni a Parigi dove per sopravvivere faceva il manovale e nel tempo libero visitava i più importanti musei.Rientrato in Italia ha frequentato alcuni studi di artisti bergamaschi ( non si ricorda i loro nomi) dove per imitazione e da autodidatta ha cominciato a dipingere,a fare sculture in terracotta ed a elaborare tessuti. Ha frequentato sicuramento lo studio del pittore-scultore bergamasco Oliviero Sita. Verso il 2003-2004 ha cominciato a produrre i “TOTEM” o gli “ATAVICI” come spesso li chiama e definisce.In certi momenti dice che i Totem gli vengono ispirati dai vecchi films sui” pellerossa” americani;in altri momenti dice che sono dei suoi ritratti tridimensionali autotodefinendosi l’”ATAVICO”. MOSTRE: interrogato più volte ed a fondo non ricorda gli eventi e le loro date,di seguito vengono elencate quelle rintracciate: • Verdello (BG): personale presso Circolo A.C.L.I. ( anno ? ); • Bergamo (BG) : personale presso Galleri Colombari ( anno 1970 ); • Bergamo (BG) : personale presso Galleria S:Alessandro ( Anno 1971 ); • Bergamo (BG) : personale presso Galleria Euphoria ( 2004 ); • Bergamo (BG) : collettiva dal titolo “QUADRATO DELLA RICERCA” presso la GAMEC (anno 2005); • Vedeseta (BG) : replica della collettiva “QUADRATO DELLA RICERCA”(anno 2008)

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INFO

Chiesa 24124 Bergamo - Via Cesare Correnti, 51 tel: 035 368011 www.chiesa.it

Fisar 20090 - Via Buonarroti, 4 - Cesano Boscone (MI) tel: 02 486131 www.fisar.it

Pietra su Pietra 24129 Città Alta, Bergamo - Via Colleoni,15 tel: 035 247271 • 035 223344 www.piazzavecchia.it

Studio Careri 24129 Città Alta, Bergamo - Via Arena, 5 tel: 035 230286 www.studiocareri.com

Caffè del Tasso 24129 Città Alta, Bergamo - Piazza Vecchia tel: 035 237966 www.caffedeltasso.it

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Colleoni Roberto & C. S.r.l. 24123 Bergamo - Via Baioni, 21 tel: 035 223300 • 035 242090 www.colleoniroberto.it

Antera 24030 Presezzo (BG) - Via G. di Vittorio, 4 tel: 035 697697 www.antera.it

Abusivi da Corsa Voglia di Stile 24064 Grumello del Monte (BG) - Via A. Volta fax: 035 958686 www.abusividacorsa.it

Terme Rio d’Oro 35100 Montegrotto Terme (PD) tel: 049 793911 www.riodoro.it

Lodauto S.p.a. 24122 Bergamo - Via S. Giorgio, 17/H tel: 035 239241 24060 Gorlago (BG) - Via I Maggio, 16 tel: 035 4251080 24040 Zingonia (BG) - Via Vienna, 20/A tel: 035 882426 www.lodauto.it

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Aperto tutti i giorni, orario continuato dalle 11.00 alle 23.00 Via Zara, 3/A 24047 Treviglio (BG) • Tel. +39 0363 44951 • www.harusushi.it facebook: Harusushi Treviglio


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INFO

Boutique Montblanc 24122 Bergamo - Via G. Tiraboschi, 46 tel: 035 223708 montblanc.bergamo@email.it

Ambrosini Holding 24080 Brusaporto (BG) - Via San Domenico Savio, 62/64 tel: 687576 www.ambrosiniholding.it

Viola Dr. Sarah Medico Chirurgo Psichiatra 24122 Bergamo - Via Cucchi Francesco, 1 tel: 035 249921

Ice Beauty Luxury SPA 24100 Bergamo - Piazzale della Repubblica, 3 tel: 035 244522 www.icebeauty.it

CPZ S.p.A. 24060 Costa di Mezzate (BG) - Via Landri, 37 tel: 035 681322 www.cpzgroup.com

Beppe Ranica - Freak Portraits cell: 333 8869958

Boutique Vogue 24010 Ponteranica (BG) - Via Pontesecco, 1 tel: 035 571000

Teamitalia 24122 Bergamo - Via Zelasco, 1 tel: 035 237323 www.teamitalia.com

Soluzioni Idrauliche S&B Srl 24060 Bagnatica (BG) - Viale Papa Giovanni XXIII,63/D tel: 035 680254

Ristorante Le Dodici Lune 24020 Scanzorosciate (BG) - Via F. M. Colleoni, 35 tel: 035 667772 www.ledodicilune.com

Hotel San Rocco 24020 Scanzorosciate (BG) - Via F. M. Colleoni, 28 tel: 035 657085 www.sanroccohotel.it

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Ottica Rolin 24100 Bergamo - Via XX Settembre, 58 tel: 035 213292 www.otticarolin.com

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IL LUSSO DA SFOGLIARE

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Anno III - Primavera - Estate 2010 Periodico trimestrale

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COVER STORY CHIESA - FISAR combinazione vincente Guests PAOLA ROVELLI TEAMITALIA SARAH VIOLA ALESSANDRA FERRARI AIPD Food LE DODICI LUNE HOTEL SAN ROCCO Fashion & Luxury BOUTIQUE MONTBLANC VOGUE OTTICA ROLIN ABUSIVI DA CORSA Home & Design COLLEONI ROBERTO & C ETICA IMMOBILIARE S & B SOLUZIONI IDRAULICHE TECNOCASA Bergamo Alta BEPPE RANICA CAFFÈ DEL TASSO PIETRA SU PIETRA STUDIO CARERI Motori LODAUTO, SLS AMG RED

Periodico Trimestrale Primavera - Estate 2010 - n. 05 Direttore Responsabile Giovanni Volpe Segreteria di Redazione Silvia Benaglia s.benaglia@fotolito90.it Traduzione Iris Bedin

Info pubblicità Info pubblicità per Bergamo 347 537 8130 up.bergamo@libero.it Info pubblicità per Treviglio - Caravaggio Cristiana Ghione 393 373 3394 cristianaghione@hotmail.com

Editore A&V Edizioni s.r.l. - Bergamo Progetto grafico e impaginazione Fotolito 90 s.r.l. - Curnasco di Treviolo (BG) Stampa CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate (BG) Distribuzione Dif S.p.a. - Azzano San Paolo (BG) Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 33 del 26/11/2008

Testi e materiale fotografico contenuti in questa rivista, sono di proprietà di A&V Edizioni s.r.l. È pertanto vietata ogni riproduzione, anche solo parziale, non autorizzata dall’editore e/o dal direttore responsabile.

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Collaboratori Testi Caterina Migani Anna Gatti Maurizio Lorenzi Sarah Viola Sonia Rottichieri Silvia Dondossola Rossella Giavarini Daisy Duke Marianna Peluso Antonio Belotti Tito Locatelli Foto Nikka Dimroci Giovanni Pasquinelli Chiara Isner Matera Michele Maggioni Daniela Spiranelli Un ringraziamento particolare a: Gigi Maggioni Daniela Maraglino Dino Paolicchi Alessandra Bogazzi Federica Pozzi Roberto Gualdi Luigi Limoli Alessandra Ferrari Paola Rovelli Paola Bergamelli Oscar Olivari Serena Schellino Ivan Meli Francesco Casadoro Fabio Serighelli Massimiliano Pezzoni Luca Moserle Andrea Fabretti Luca Cattaneo Diego Bellinelli Marco Baraldi Lisa Colleoni Raul Montanari Silvia Savoldi Onorino Zanetti Luca Pezzotta Giacomo Colleoni


www.montblancitalia.it

nicolas rieussec timewriter Ispirato alla rivoluzionaria invenzione di Nicolas Rieussec: due dischi rotanti al di sotto di un’asta colma di inchiostro che “scrive” il tempo sui due quadranti. Cronografo Monopoussoir, movimento di manifattura a carica automatica. Contatori 30 minuti e 60 secondi con dischi rotanti fissati su ponte con indici fissi. Sviluppato e realizzato nella manifattura Montblanc di Le Locle in Svizzera.

Boutique Montblanc - Via Tiraboschi 46 - Bergamo - Tel. 035 223708



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