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IL LUSSO DA SFOGLIARE

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Anno III - Autunno 2010 Periodico trimestrale

BERGAMO COVER STORY GOLD TO GO - SE6 a Bergamo il primo Bancomat dell’oro Guests TIZIANA FAUSTI GIUSEPPE NASTASI SARAH VIOLA GIOVANNI LICINI UP Arte FABRIZIO TEDESCHI PINA INFERRERA GUIDO MOROSINI TOMMY BONICELLY Food CASCINA COLOMBÌ Fashion & Luxury CORNARO GIOIELLI VOGUE Home & Design PROGETTO GIARDINO CHIESA - FISAR CASA GAMBARARA COLLEONI ROBERTO & C AGAZZI ARREDA Bergamo Alta SIMONA AGRESTI COLLEONI & DELL’ANGELO Hi-Tech LINEA CONTABILE Factory COLORFER COSBERG GLS PLASTIK Motori BONALDI MOTORI - TOUAREG HYBRID Last Minute G.L.A. ANTICHITÀ





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IL LUSSO DA SFOGLIARE

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apà Abarth... e il suo navigatore

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Anno III - Autunno 2010 Periodico trimestrale

BERGAMO COVER STORY GOLD TO GO - SE6 a Bergamo il primo Bancomat dell’oro Guests TIZIANA FAUSTI GIUSEPPE NASTASI SARAH VIOLA GIOVANNI LICINI UP Arte FABRIZIO TEDESCHI PINA INFERRERA GUIDO MOROSINI TOMMY BONICELLY

Sei l’unico che abbia mai visto… in grado di guidare quella vecchia Ritmo 130 come fosse la più fiera e letale delle belve… Sei tu che, negli anni, mi hai insegnato… senza mai sembrare un professore… cosa fare e cosa non fare per strada… non solo con un volante fra le mani… Sei l’unico che abbia saputo trasformare quel vecchio e odioso cambio ZF, nella più precisa e rapida delle molle… scattate verso emozioni che fino a quei tempi mi era solo dato sognare sfogliando un Quattroruote…

Food CASCINA COLOMBÌ Fashion & Luxury CORNARO GIOIELLI VOGUE Home & Design PROGETTO GIARDINO CHIESA - FISAR CASA GAMBARARA COLLEONI ROBERTO & C AGAZZI ARREDA Bergamo Alta SIMONA AGRESTI COLLEONI & DELL’ANGELO Hi-Tech LINEA CONTABILE Factory COLORFER COSBERG GLS PLASTIK Motori BONALDI MOTORI - TOUAREG HYBRID Last Minute G.L.A. ANTICHITÀ

Editoriale editorial di Giovanni Volpe

DAD ABARTH... AND HIS NAVIGATOR Sei tu che, da quella vecchia Ritmo fino a una fiammante Elise… passando per Rachele, Letizia e Michela… mi hai convinto che nella vita non ci si può e non ci si deve dar mai per vinti… Perché anche il più difficile dei sogni, quando meno te lo aspetti, può diventar realtà… E perché, anche nella più difficile delle esperienze, si può realizzare il più grande e reale dei sogni… Sei l’unico che per anni… e ancora oggi… sia felice e fiero di chiamare Papà… Abarth… perchè come il più saggio e forte dei padri, hai saputo trovare e trasmettere felicità, quella vera, laddove non era facile credere ve ne fosse davvero… E devo in gran parte a te il fatto d’aver capito che nella vita “andar davvero forte” non è una mera questione di cavalli, motori, chili o soldi… bensì di cuore… E, proprio ora che la corazza di scorpione che hai dentro… sembra cedere, rendendoti fragile… ti chiedo di non mollare… anzi… sono certo non mollerai! FORZA!

You’re the only one I’ve ever seen... able to guide that old Ritmo 130 as it was the fiercest and deadly of the wild beasts... That’s you who, over the years, taught me... without ever seeming a professor... what to do and what not to do on the street... not only with a steering wheel in my hands... You’re the only one who have been able to transform that old and hateful ZF change gear, in the most precise and rapid of the springs... sprung up towards emotions which, until that time, I could only dream turning over the pages of a ”Fourwheels“... That’s you who, from that old Ritmo till a brand new Elise... passing through Rachele, Letizia and Michela... you convinced me that in life we can not and we shall not ever give up on it... Because even the most difficult of dreams, when you least expect it, can become reality... And because, even in the most difficult experience, we can realize the greatest and real of the dreams... You’re the only one who, for years,... and still now... I’m happy and proud to call Dad Abarth... because as the wisest and strongest of the fathers, you were able to find and transmit happiness, the real one, where it was not easy to believe there really was some of it... And I owe in large part to you the fact I understood that in life ”going really fast“ is not merely a question of horses, engines, kilos or money... but of heart... And exactly now that the scorpion armour you have inside... seems to surrender, making you weak... I ask you not to give up... indeed... I am sure you will not give up! RIGHT ON!

Gianlu, il tuo navigatore di sempre… Gianlu, your usual navigator...

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Cover story GOLD TO GO - SE6 A BERGAMO IL PRIMO BANCOMAT DELL’ORO Sportime 16 Land... e la cascina della felicità 38 48

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Italian Golf Tour 2010: grande successo per le prime tre tappe del circuito Un “servizio” per gli altri

Travelling In treno da Dublino a Killarney

Donne di successo La signora in rosso

Medical Da dieci anni contro il male Psycology Trasgressione a “deux”

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Reading Autunno

UP Arte 56 Fabrizio Tedeschi 60

Pina Inferrera

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Guido Morosini

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Tommy Bonicelli

Food CASCINA COLOMBÌ I migliori frutti della terra Fashion & Luxury 86 CORNARO GIOIELLI Lusso, stile ed eleganza sono di casa 94

VOGUE Classe e passione


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118 CASA GAMBARARA Collage di qualità 124 ROBERTO & C C’era una volta... 134 AGAZZI ARREDA Interior design per passione Bergamo Alta 142 SONIA ROTTICHIERI Nell’obiettivo di Sonia Rottichieri 148 SIMONA AGRESTI Super Simo! 152 COLLEONI & DELL’ANGELO Monumento della bontà

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Home & Design 102 PROGETTO GIARDINO Vivere lo spazio 110 CHIESA - FISAR Un gruppo di casa

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Hi-Tech LINEA CONTABILE 25 anni insieme

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Factory 168 COLORFER 176 COSBERG 184 GLS 192 PLASTIK Motori 202 UP Bergamo in Pole 206 Bonaldi Motori: Ybrido di piacere Last minute Gioielli da favola Info Tutti gli amici di UP Bergamo Up Bergamo

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di Marianna Peluso

Bergamo il primo Bancomat dell’oro

l primo distributore d’oro è stato posizionato in anteprima italiana il 23 settembre all’aeroporto di Orio al Serio, ma si è trattato solo della prima di una lunga serie di postazioni. Contemporaneamente all’inaugurazione italiana (anteprima mondiale in aeroporto), c’è stata quella spagnola, a Madrid. Milano, Roma, Venezia e altre città importanti, snodo di business, di lusso e di turismo saranno le prossime, finché si smetterà di parlarne e andare al distributore d’oro sarà normale come prelevare i soldi dal bancomat.

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THE FIRST ATM OF GOLD IN BERGAMO The first gold distributor has been placed as Italian preview in september the 23rd in Orio al Serio airport but it has been only the first of a long series of stations. Contemporaneously to the italian inauguration (world-wide preview in airport), there has been the Spanish one, in Madrid. Milan, Rome, Venice and other important cities, business luxury and tourism joint, will be the next ones, until we will stop to talk about them and going to the gold distributor will be as normal as withdrawing money from ATM.


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Il meccanismo è lo stesso: si tratta di un ATM (Automated Teller Machine) in cui prelevare il bene rifugio per eccellenza, l’oro. Fino ad ora per avere lingotti o monete d’oro era necessario passare dal sistema bancario che fungeva da intermediario: dal momento della richiesta al momento dell’effettiva consegna dell’oro passavano dalle 48 alle 72 ore, con conseguente oscillazione della quotazione dell’oro. Così come più di 40 anni fa l’illuminazione di John Shepherd-Barron lo portò a brevettare il primo ATM della storia che avrebbe rivoluzionato la gestione del denaro in tutto il mondo, ora questo Bancomat di lingotti cambierà drasticamente le modalità di acquisto dell’oro fisico rendendolo un atto semplice e immediato. Alla Gold to go vending machine sarà possibile acquistare l’oro al prezzo fissato giornalmente sulla base del London Gold Fixing, senza più lunghe trafile e perdite di tempo. Hic et nunc, dicevano i latini. L’immediatezza, nel terzo millennio, è tutto.

It’s the same mechanism: it’s an ATM (Automated Teller Machine) in which you can withdraw the good shelter par excellence, the gold. Until now, to have gold bullions or coins you had to pass through the banking system which acted as an intermediary: from the request time to the time of the requested gold effective delivery passed from 48 to 72 hours, with consequent fluctuation of the gold quotation. So, as more than 40 years ago John Shepherd-Barron’s inspiration led him to patent the first ATM in history that would have revolutionized money management all around the world, now this bullions ATM will change drastically the way of buying physical gold, making it a simple and immediate act. At the “Gold to go vending machine” it will be possible to buy gold at the daily set price based on London Gold Fixing, with no more long procedures and wastes of time. Hic et nunc, said the latin people. Immediacy, in the third millennium, is everything.

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Si va sempre avanti, ma è pur vero che il passato resta lo zoccolo duro del nostro presente. Così l’oro, per secoli usato come principale strumento di scambio, resta tutt’oggi una delle principali componenti delle banche centrali e continua ad essere considerato un bene rifugio per i risparmiatori di tutto il mondo, soprattutto in concomitanza con le recenti incertezze dei mercati finanziari. La genialità dell’operazione sta proprio nell’aver trovato una soluzione eliminando l’intermediazione, con tutte le rigidità e i costi che una gestione di rete di vendita prevede. «L’elemento dirompente è di aver immaginato l’acquisto dell’oro attraverso un canale facile, a disposizione di tutti e riservato» sostiene l’Ing. Patrizio Locatelli, presidente dell’azienda SE6 di Bergamo, autorizzata dalla Banca d’Italia al trattamento dell’oro da investimento. La Ex Oriente Lux AG ha realizzato il primo prototipo di distributore automatico dell’oro, battezzato Gold-to-Go.Thomas Geissler, realizzatore del progetto e titolare della società tedesca, ha dichiarato che il risultato del suo impatto col pubblico è stato ottimo: «Questo è un prodotto unico che offre lingotti d’oro di alta qualità a prezzi competitivi. Non necessita di personale addetto alle vendite, né di alcun negozio e lavora tutto il giorno, quindi ci aspettiamo di attirare molta della domanda di mercato».

You always go ahead, but it is true that the past remains the hard hoof of our present. So the gold, used for centuries as the main instrument of exchange, is nowadays one of the main components of central banks and continues to be regarded as a good shelter for the world-wide money-savers, especially in conjunction with the recent uncertainties of the financial markets. The genius of the operation exactly lies in having found a solution eliminating the mediation, with all the rigidities and costs of a selling network administration. “The disruptive element is the idea of the gold buying through an easy channel, available to all, and private“ maintains Eng. Patrizio Locatelli, president of the company “SE6 di Bergamo” (“If you are from Bergamo”) authorized by the Bank of Italy to the treatment of investment gold. ”Ex Oriente Lux AG” developed the first prototype of gold vending machine, called Gold-toGo.Thomas Geissler, project implementer and owner of the German company said that the result of its public impact was excellent: “This is a unique product which offers high quality gold bullions at competitive prices. It doesn’t need sales staff, no shops and it works all day, so we expect to attract a lot of market demand“.

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A maggio di quest’anno è stato posizionato un Gold-to-Go in uno degli hotel più lussuosi al mondo, l’Emirates Palace di Abu Dhabi e adesso è anche qui, a due passi dalla nostra città, il primo in Italia. «Fino a trent’anni fa il concetto di ATM era una novità assoluta, ora non ne facciamo a meno» aggiunge l’ing. Locatelli, che crede fortemente in questo progetto, che aveva già in mente prima di vederlo realizzato dalla società tedesca, da cui ha preso la licenza master per la distribuzione in Italia delle gold vending machine. Quindi a breve ci abitueremo anche al distributore dell’oro da investimento, in lingotti o monete, oltre a quello di bibite calde, fresche, gelati e merendine. L’oro da investimento ha una purezza diversa, decisamente superiore all’oro da gioielleria: i lingotti sono tutti d’oro fino 999,9/1000, mentre le monete hanno una purezza più o meno alta, a seconda della composizione nello Stato d’origine (nel Gold-to-Go di Orio ci sono, per il momento, il Kangaroo autraliano, il Krugerrand sudafricano e il Maple Leaf canadese, ma più avanti ne saranno immesse altre). Ricevere un lingotto d’oro in regalo o investire in un lingotto è una fortuna o un atto saggio, perché è il bene che si è svalutato meno, secondo gli indici degli ultimi 150 anni. Ora, ecco qualche istruzione per l’uso e un bigino, per chi non è ancora avvezzo a trattar l’oro. La più nota misura per la quotazione dell’oro riguarda l’oro puro per oncia (1 oncia di oro è uguale a 31,1035 grammi) espressa in dollari; altra quotazione dell’oro è quella per grammo che riporta il prezzo dell’oro in euro o dollari.

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This year, in may, a Gold-to-Go was placed in one of the most luxurious hotels in the world, the Emirates Palace in Abu Dhabi, and now it’s here, just a few steps from our city, the first in Italy. “Thirty years ago the concept of ATM was an absolute novelty, now we can’t do without “ adds Eng. Locatelli, who strongly believes in this project which was already in his mind before seeing it developed by the German company, from which he took the master license for the italian distribution of the gold vending machines. So we will soon get used to the investment gold distributor, in bullions or coins, as well as the hot /fresh drinks, ice creams and snacks one. The investment gold has a different purity, definitely superior to the jewelry gold: the bullions are all 999.9/1000 fine gold, while the coins have a more or less high purity, depending on the composition in the State of origin (in the Goldto-Go in Orio there are, at the moment, the australian Kangaroo, the south african Krugerrand and the canadian Maple Leaf, but later there will be others). Receiving a gold bullion as a gift or investing in a bullion is a fortune or a wise act, because it is the good that less lost value, according to the indexes of the last 150 years. Now, here you are some instructions for use and a hand-book, for those who are not yet used to treat gold. The best known measure for the gold quotation concerns the pure gold per ounce (1 ounce of gold is 31.1035 grams) expressed in dollars; another gold quotation is the per gram one which reports the gold price in euros or dollars.

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Il valore nel tempo e l’universalità dell’oro gli conferisce un’autorità superiore al denaro in qualsiasi parte del mondo, perché non esiste alcuna altra forma di investimento, che è altrettanto anonima, trasportabile e accettata in tutto il mondo come metodo di pagamento, come l’oro fisico. Investire in oro è un modo per conservare il potere d’acquisto di oggi, con l’obiettivo di proteggersi da eventuali crolli finanziari. Consideriamo i dati: nel 1900, il prezzo dell’oro era di $ 20,67/oncia, equivalente a un prezzo corrente di $ 503/oncia. Attualmente il prezzo effettivo dell’oro è di 975 /oncia. Il prezzo reale dell’oro ha quindi subito cambiamenti minimi, nel corso di un secolo caratterizzato da grandi cambiamenti e ripetute crisi geopolitiche. Al contrario, il potere d’acquisto di molte valute è generalmente diminuito. L’investimento in oro è dunque un fattore di protezione del patrimonio contro gli effetti negativi dell’inflazione: i cicli del mercato si succedono, ma l’oro ha costantemente mantenuto il suo potere d’acquisto e continuerà a preservare da eventuali crisi economiche anche di portata globale.

The gold value over the time and its universality, give it an over-money authority anywhere in the world, because there is no other form of investment, which is so anonymous, transportable and world-wide accepted as a payment method such as the physical gold. Investing in gold is a way to preserve the purchasing power today, with the objective to protect against possible financial collapses. Let’s consider the data: in 1900, the gold price was $ 20.67 per ounce, equivalent to a current price of $ 503 per ounce. Currently, the actual gold price is 975 per ounce. So, the real gold price had minimal changes during a century marked by great changes and repeated geopolitical crises. On the contrary, the purchasing power of many currencies generally declined. So, the investment in gold is a factor of heritage protection against the inflation negative effects: the cycles of the market follow one upon the other, but gold constantly maintained its purchasing power and will continue to preserve from any possible, also global reach, economic crises.

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SPORTIME TRAVELLING DONNE DI SUCCESSO MEDICAL PSYCOLOGY READING Up Bergamo

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uando mi hanno proposto di scrivere una rubrica sul mondo dei cavalli ho subito accettato con grande entusiasmo. Potrei parlare per ore e ore di questi splendidi animali che, bene o male, colpiscono l’immaginario collettivo per la loro idea di forza, potenza e libertà; una cosa che mi capita spesso di fare con gli innumerevoli appassionati che incontro è discutere di questioni tecniche, veterinarie, di gare di salto o di dressage... Ma, in questo caso, in questa rubrica che mi è stata data la possibilità di curare, vorrei trasmettere altro, vorrei dividere con voi e comunicare l’immenso amore che questi esseri sono in grado di suscitare e, soprattutto, gli innumerevoli consigli ed insegnamenti che possono impartirci. Sì perché i cavalli parlano con la posizione della testa e del corpo, ma soprattutto con gli sguardi e le espressioni… ho pensato quindi di far parlare proprio lui, il mio equino Landforce, Land per gli amici, cavallo baio di undici anni, da cinque con me.

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LAND... AND THE FARMHOUSE HAPPYNESS When they proposed me to write a column about the horses world I immediately accepted with great enthusiasm. I could talk for hours and hours of these wonderful animals which, after a fashion, affect the collective imagination for their idea of strength, power and freedom; something I often do with the many fans I meet is to debate about technical and veterinary matters, about dressage or jumping competitions... But in this case, in this column that I was given the opportunity to edit, I would like to communicate other, I would like to share with you and communicate the immense love these beings can arouse and, especially, the innumerable suggestions and lessons they can give us. Yes because the horses speak with the position of the head and body, but especially with the looks and expressions... So I thought to let “him” speak, my horse Landforce, Land for friends, eleven-year-old bay mare with me for five years.

a cura di Viviana Civitano • foto Alberto Merisio

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and... e la cascina della felicità

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SPORTIME A CAVALLO

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SPORTIME A CAVALLO Ci conosciamo molto bene, tanto che uno dei miei istruttori spesso ci paragonava a Sandra e Raimondo Vianello per via del nostro rapportoscambio di odio e amore. La settimana scorsa abbiamo traslocato in una nuova dimora, il centro ippico Cascina del Sole, di Carobbio degli Angeli; una sistemazione direi quasi a cinque stelle sia per lui (esiste anche il lusso da sfogliare per equini no?) sia per amici e parenti che spesso mi accompagnano durante i nostri allenamenti. Land mi è parso alquanto soddisfatto della sua camera, tecnicamente detta box, ampia spaziosa e con una bella finestra da cui affacciarsi per spettegolare con gli altri equini del centro... ebbene sì, questa è un’informazione inedita: i cavalli sono peggio delle “serve di corte”, e più curiosi delle scimmie! Normalmente vivono in branco e hanno bisogno di vedersi in continuazione e chiacchierare; se tenuti soli o troppo lontani tra loro, soffrono. Ovviamente hanno le loro preferenze: lui va generalmente abbastanza d’accordo con gli animali, gatti compresi… l’unico con cui abbia litigato seriamente è la mamma, come spesso accade anche nelle migliori famiglie.

We know each other very well, so much as one of my instructors often likened us to Sandra and Raimondo Vianello because of our love-and-hate relationship-exchange. Last week we moved into a new home “Cascina del Sole equestrian center” in Carobbio degli Angeli, an almost five-stars accommodation both for him (there is also the luxury to be shown off for horses, isn’t it?) and for friends, family and boyfriend who often accompany me during our trainings. Land seemed somewhat satisfied with his room, technically called box, large, spacious and with a nice window to look out of it to gossip with the other horses of the center... well yes, this information is not well-known: the horses are worse than the door-porters and more curious than monkeys! They normally live in herd and they need to see each other constantly and to talk; if kept alone or too far apart, they suffer. Obviously they have their preferences: he generally gets on quite well with all the animals, including cats... the only one with whom he seriously had a fight is his mother, as often happens in the best families too.

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SPORTIME A CAVALLO Qui nella foto lo potete vedere mentre fa conoscenza di Cleolady, la cavalla di Silvano, uno degli appassionati titolari della Cascina del Sole, insieme alla moglie Silvia. Va detto anche che, mentre allo stato brado il cavallo non ha ovviamente alcun bisogno del contatto umano, nel caso di animali abituati e addestrati fin dai primi anni di vita ad avere a che fare con noi, le cose cambiano: se il cavaliere riesce a instaurare un corretto e sano rapporto con il cavallo, se riesce a intuire le sue preferenze in fatto di cure e coccole, l’equino diventa a suo modo affettuoso come il più fedele dei cani, con tutte le persone che gli si avvicinano: dall’espressione del “volto” mi pare gradisca molto la grattatina con la spazzola che Paola, la segretaria del maneggio, gli sta dedicando. Passando alle attività ricreative a disposizione degli equini all’interno del centro, devo dire che come in ogni resort che si rispetti, nulla è lasciato al caso: bellissimi prati verdi dove sfogarsi galoppando liberi e una giostra coperta dove sgranchire le gambe senza il fastidio della pioggia, nel caso in cui i proprietari non abbiano proprio tempo per far lavorare il loro cavallo. C’è anche una bellissima piscina ma ahimè a disposizione dei soli soci; al momento, infatti, gli equini non sono stati ancora autorizzati a usufruirne... Il minore dei problemi vista la scarsa sintonia tra questi splendidi animali, l’acqua e schiume varie! Solo una cosa mi sembra preoccupi molto Land… si è fermato davanti al campo ostacoli e sta fissando l’orizzonte con sguardo pensieroso; si sa, sgobbare non fa piacere a nessuno, cavalli compresi… E il signore lì accanto a lui, che se la sta ridendo, sarà mica il suo nuovo datore di lavoro? Per ora vi posso solo dire che si chiama Marco…

Here in the picture you can see him getting acquainted with Cleolady, Silvano’s mare, one of the owners of the equestrian centre with his wife Silvia. It must be said that while the horse, in the wild, has obviously no need for human contact, in the case of animals used and trained, since the earliest years of life, to have to do with us, things change: if the rider is able to establish a proper and healthy relationship with the horse, if he is able to read its preferences as regards cares and snuggle, the horse becomes in its own way affectionate like a dog with all the people who approach it: by the expression of the head I think he likes very much the scratching with the brush Paola is doing to him, the secretary of the equestrian center. Moving on to recreational activities available to horses in the centre I have to say that, like any self-respecting resort, nothing is left to chance: beautiful green meadows where to let off steam galloping free and a covered carousel where to stretch the legs and not to take the rain in case that the owners do not have time to go training the horse. There is also a beautiful swimming pool but, alas! Available to members only, at the time the horses are not yet allowed to use it and I really think that many of them will do without it anyway, considering that, in general, they have an awful relationship with water pools and bubble baths! There seems to be only one thing which worries Land a lot... he stopped in front of the obstacles ground and he is staring at the horizon with thoughtful look; you know, working hard doesn’t make anyone happy, including horses... And the man beside him, who is laughing, will he happen to be his new boss? For the time being I can only tell you his name is Marco...

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n treno da Dublino a Killarney

a cura di Marco Goisis

ublino, martedì 13 giugno, sera. Domani andrò a tre ore di treno da qui, in direzione sud: meta Killarney, nella contea di Kerry, con otto amici fotografi per catturare insieme immagini ed emozioni nel sud-ovest dell’Irlanda. Cosa vedrò e cosa catturerà il mio obiettivo? Calma, un sogno per volta, un passo dopo l’altro. Apro il computer ed entro nel sito delle ferrovie irlandesi per prenotare on-line il biglietto dalla stazione Heuston di Dublino. Registro i miei dati e pago i 20 euro richiesti con carta di credito. Scelgo il posto che occuperò sul treno: carrozza centrale, la C, poltroncina vicina al finestrino, la numero 35. Ora posso terminare la procedura e andare a letto. Dublino, mercoledì 14 giugno 2010, ore 12.00. Sono alla stazione col codice di prenotazione in mano e un’ora di anticipo: non ho bisogno di passare dalla biglietteria, perché basta digitare il codice ad un tickets dispenser e ho il biglietto in mano. Tutto automatizzato.

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BY TRAIN FROM DUBLIN TO KILLARNEY Dublin, Tuesday, June the 13th, evening. Tomorrow I will go three hours by train from here, south direction: destination Killarney, in Kerry County, with eight photographer friends to capture images and emotions in south-west Ireland together. What will I see and what my goal will capture? Be quiet, a dream at a time, one step after another. I open the computer and enter in the site of the irish railways to book the ticket on-line from Heuston station in Dublin. I register my data and I pay the required 20 euros with credit card. I choose the place I will occupy on the train: central coach, the C, seat near the window, number 35. Now I can finish the procedure and go to bed. Dublin, Wednesday, June the 14th , 2010, at 12:00. I’m at the station with the reservation code in hand and an hour in advance: I don’t need to pass from the ticket-office, because I can type the code on a ticket dispenser and I have the ticket in hand. All automated.

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TRAVELLING La stazione è grande, con un bel via vai umano, ma senza confusione. Una capiente sala d’attesa accoglie i passeggeri in partenza. Non c’è gente vicino ai treni. La cosa suscita la mia curiosità. Insolito. La zona binari è separata dalle altre aree della stazione da una fila di macchinette obliteratrici. Finché lo speaker non annuncia la partenza del proprio treno si resta seduti in sala d’attesa, tranquilli, al di qua. Al di là solo gli addetti al servizio. Un enorme display riporta le prossime destinazioni elencando tutte le stazioni di fermata del treno. La sensazione è di essere nella sala d’attesa di un aeroporto. Non so bene l’inglese, ma tutta questa chiarezza non lascia scampo a dubbi: è tutto scritto sul display luminoso e non ho bisogno di chiedere ulteriori informazioni. Il mio treno è quello per Cork; a Mallow, l’ultima fermata prima di Cork, dovrò cambiare; lì prenderò la coincidenza per Killarney. Ho un po’ d’ansia al pensiero del cambio di treno. Come sarà la stazione di Mallow? E se il treno per Cork dovesse arrivare in ritardo e l’altro non aspettasse? Riuscirò ad arrivare in tempo all’appuntamento coi miei amici? Riuscirò a farmi capire se avessi bisogno di chiedere informazioni?

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The station is big, with a nice human come and going, but without confusion. A large waiting room welcomes departing passengers. There’s no people close to trains. This arouses my curiosity. Unusual. The track area is separated from the other station areas by a ticket machines row. Until the speaker does not announce the departure of our train we remain seated in the waiting room, quiet on this side. Beyond staff only. An enormous display shows the next destinations listing all the train stop stations. The feeling is of being in an airport waiting room. I don’t know English very well, but all this clarity leaves no way to doubts: it’s all written on the bright display and I don’t need to ask further informations. My train is the one for Cork; in Mallow, the last stop before Cork, I’ll change; there I will take connection to Killarney. I’m a little bit anxious thinking about the train change. How will Mallow station be? And if the train to Cork would arrive late and the other would not wait? Will I be able to arrive at the appointment with my friends on time? Will I be able to hint myself if I would need to ask for informations?

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Preoccupazioni di un viaggiatore solitario che ha poca dimestichezza con la lingua… Ma non ci penso più di tanto e, nell’attesa, mangio un panino. Lo speaker annuncia la partenza del mio treno. Un gruppo composto di viaggiatori si sposta verso i binari. Mi accodo. Un ferroviere controlla ogni biglietto prima di far salire a bordo. Gentilmente mi ricorda che a Mallow dovrò prendere la coincidenza per Killarney. Tutti molto gentili gli irlandesi che ho incontrato. Ringrazio e salgo sull’Intercity. A bordo ordine e pulizia. Cerco il mio posto. Accanto al finestrino, proprio sopra la poltrona, un led luminoso con scritto il mio nome. Doverosa una fotografia. Alle 13, puntuale, il treno parte. Nessun problema a Mallow con la coincidenza: l’ansia si stempera e si annulla del tutto a Killarney nell’abbraccio dei miei amici. E ora basta parole: me la vivo e stop. Il risultato lo vedete in queste pagine.

Worries of a solitary traveler who has little familiarity with the language... But I don’t think too much about it and, while waiting, I eat a sandwich. The speaker announces my train departure. A composed group of travelers moves to the tracks. I tag along. A railroad worker checks each ticket before boarding. He gently reminds me that in Mallow I will need to take the connection to Killarney. All very kind the Irish I met. I thank him and I climb on the Intercity. On board order and cleanliness. I look for my place. Near the window, just above the chair, a luminous LED with my name written. A photograph is dutiful. At 13, punctual, the train leaves. No problem in Mallow with the connection: the anxiety melts and totally vanishes in Killarney in my friends embrace. And now stop to words: I live it and stop. You can see the result in these pages.

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a signora in rosso

di Laura Sirtoli • foto Nikka Dimroci

Bergamo il mondo della moda è da anni legato al nome di Tiziana Fausti. La storia di questa donna di successo è infatti conosciuta più o meno da tutti, perché tanto si è già parlato di lei: perciò bastano pochi accenni per ricordarne la carriera. La signora Fausti aprì il suo primo negozio nel 1979, in uno spazio di soli sedici metri quadri, per poi approdare nel 1986 in piazza Dante. Da quel momento è iniziata una graduale crescita, che nel novembre del 2009 ha portato a un ulteriore passo avanti: gli spazi dell’ex negozio Arnold & Arnold sono stati acquisiti per creare una zona dedicata agli accessori, “il China Red”.

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THE WOMAN IN RED In Bergamo, the fashion world is linked in years to the name of Tiziana Fausti. The history of this successful woman is in fact more or less known by all, because so much has already been told about her: so just a few hints to remember her career. Mrs. Fausti opened her first store in 1979 in an area of sixteen square meters only, to come, later, in 1986, to Piazza Dante. From that moment began a gradual growth, which in November 2009 led to a further step: the spaces of Arnold & Arnold ex shop were acquired to create an area dedicated to accessories, the “China Red.”

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Per arrivare a questo punto della sua carriera avrà dovuto giocare parecchie scommesse… “In realtà non ho mai fatto passi troppo grandi. È stata una crescita progressiva, che continua ancora adesso, step by step. Il prossimo passo infatti sarà quello di realizzare l’e-commerce, ma al momento il progetto è ancora in fase di start-up. In questo settore bisogna lavorare molto. Stiamo vivendo l’era della comunicazione: chi una decina di anni fa avrebbe immaginato che il cellulare sarebbe diventato un oggetto indispensabile? Inoltre l’altra condizione necessaria per crescere e migliorare è avere un grande entusiasmo: è quella passione che tutte le mattine mi fa andare al lavoro con gioia. E questo discorso vale per ogni aspetto della vita”. “Il China Red” fra poco compirà un anno: in realtà non è solo una boutique, ma una vera e propria opera d’arte. Esattamente. E’ stato creato dall’artista fiorentino Flavio Favelli, che ha utilizzato principalmente materiali di recupero provenienti dal negozio Arnold & Arnold, rivisitandoli e tingendoli di rosso. Alcuni mobili provengono invece dal mio primo negozio: erano stati realizzati da Baciocchi, l’architetto che lavora per Prada. Mi piace molto questa tendenza degli artisti al riutilizzo. E in effetti l’arte contemporanea è una mia grande passione”.

To get to this point in your career you had to play several bets... “Actually I never made too big steps. It was a gradual growth, which continues even now, step by step. In fact, the next step will be to realize the e-commerce, but, at present, the project is still in start-up phase. In this area you must work hard. We are living the era of communication: who, about ten years ago, would have imagined that the mobile phone would become an essential item? Furthermore, the other necessary condition to grow and improve is to have a great enthusiasm: that passion which every morning makes me going to work with joy. And this remark goes for every aspect of the life“. “The China Red” will soon have its first birthday: in fact it is not only a boutique, but a full-blown work of art too. Exactly. It was created by the Florentine artist Flavio Favelli, who mainly used recycled materials from the shop Arnold & Arnold, revisiting them and dyeing them with red. Some furniture come instead from my first shop: they were made by Baciocchi, the architect who works for Prada. I really like this artists’ trend to re-use. And in fact, contemporary art is my great passion.

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DONNE DI SUCCESSO “Do you prefer some artists of the contemporary scene in particular? “I think that some Italian artists are great, but unfortunately they are undervalued. However, when the art is beautiful, it’s always beautiful. Leaving the contemporary, you just have to go to Accademia Carrara to admire many masterpieces. We must remember that art changes: today it is conceptual by nature, oriented towards minimalism. But, as for the music, some songs that made history will always be current. In “China Red“ there is a contact between art and fashion: it’s the union between two worlds united by a clear simplicity. And it is important that fashion is not trivialized“. Talking about art, it’s impossible not to notice the fine ring with a skull that you are wearing... “This is a reproduction of an eighteenth-century jewel, realized by a Venetian artist. It symbolizes the theme of vanitas, of beauty fugacity and all things fugacity. It reminds me that death is only a consequence of life, and we don’t have to be afraid of it. It’s part of my character: I am quite pragmatic. Science makes you observe reality. Let’s take the case of the astrophysicist Stephen Hawking who, condemned to immobility because of his illness, still manages to communicate: this is the demonstration that the human brain is a genius“. Instead, what does particularly attract you around the world? “At this time I turned my attention especially to the Orient. China, Tibet, Laos, Cambodia: civilizations with an ancient culture, which is just now crushed by the desire to actualize. The population is making a huge effort“. Coming back to Bergamo, how does our city react to fashion stimuli? “Bergamo could be defined a slow city. It’s as if provincial life was a security. I think it’s fitting making a comparison with a spider web: inside of it you remain locked up, without pain. But the risk is immobility. From a certain point of view, in fact, this is exactly the opposite of how I am. I love travelling, but I particularly appreciate Bergamo peaceful life. I especially like to find some constants, like the loves and customers who follow me in years. Moreover, as we said before about communication headways, thanks to internet you have, by now, the windows on the world: there’s not a big difference between being in Bergamo or in Milan“. In general, what is the situation of Italian fashion? “Fashion survives all weather. Of course, it was affecetd by the 2008-2009 crisis, but in 2010 we already saw remainders of the blue. It ‘a changing situation: we must get used to be a bit “poorer“. I know that you may not like this word, but you must not interpret it in the worst word sense. I simply think that the consumerism which devoured the last twenty years should be rebalanced.

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Predilige qualche artista in particolare della scena contemporanea? “Trovo che alcuni artisti italiani siano molto bravi, ma purtroppo sono sottovalutati. Comunque quando l’arte è bella, è bella sempre. Uscendo dal contemporaneo, basta andare all’Accademia Carrara per ammirare dei capolavori. Bisogna ricordare che l’arte cambia: ora è tendenzialmente concettuale, rivolta al minimalismo. Però, come per la musica, alcuni pezzi che hanno fatto storia saranno sempre attuali. Nel “China Red” si ha un incontro tra arte e moda: è l’unione tra due mondi accomunati da una semplicità evidente. Ed è importante che la moda non venga banalizzata”. Parlando d’arte, non possiamo non notare il raffinato anello con il teschio che indossa… “Si tratta della riproduzione di un gioiello del Settecento, realizzata da un artista veneziano. Rappresenta il tema della vanitas, della fugacità della bellezza e di tutte le cose. Mi ricorda che la morte è solo una conseguenza della vita, che non bisogna averne paura. Fa parte del mio carattere: sono abbastanza pragmatica. La scienza ti fa constatare la realtà. Prendete il caso dell’astrofisico Stephen Hawking che, condannato all’immobilità a causa della sua malattia, riesce ugualmente a comunicare: è la dimostrazione che il cervello umano è un genio”. Invece, che cosa la attrae particolarmente in giro per il mondo? “In questo periodo ho rivolto la mia attenzione soprattutto all’Oriente. La Cina, il Tibet, il Laos, la Cambogia: sono civiltà con una cultura antichissima, che ora come ora è frantumata dalla voglia di attualizzarsi. La popolazione sta facendo uno sforzo enorme”. Tornando a Bergamo, come reagisce la nostra città agli stimoli della moda? “Bergamo potrebbe essere definita una città rallentata. E’ come se la vita provinciale fosse una sicurezza. Trovo calzante fare il paragone con una ragnatela: al suo interno si rimane rinchiusi, senza dolore. Il rischio però è quello dell’immobilità. Da un cero punto di vista, infatti, questo è proprio il contrario di come sono fatta io. Amo viaggiare, ma comunque apprezzo particolarmente la vita tranquilla di Bergamo. Soprattutto mi piace ritrovare alcune costanti, come gli affetti e le clienti che mi seguono da anni. Inoltre, come dicevamo prima in merito ai passi avanti della comunicazione, grazie a internet ormai si hanno le vetrine sul mondo: non fa più molta differenza essere a Bergamo o a Milano”. In generale, qual è la situazione della moda italiana? “La moda sopravvive a tutte le intemperie. Certo, ha risentito della crisi del 2008-2009, ma nel 2010 già si sono visti scampoli di sereno. E’ una situazione di cambiamento: dobbiamo abituarci a essere un po’ più “poveri”. So che questa parola può non piacere, ma non va interpretata nel senso peggiore del termine. Credo semplicemente che il consumismo che ha divorato l’ultimo ventennio debba essere riequilibrato”.

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a dieci anni contro il male

foto Michele Maggioni - Chiara Isner Matera

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MEDICAL ià a nominarlo il termine cancro mette i brividi ed evoca lo spettro della morte, anche se in questi ultimi anni si sono raggiunti traguardi insperati, nella guarigione e nella cronicizzazione della malattia, con notevole miglioramento del tenore di vita del paziente. Non si parla mai abbastanza dei medici e delle strutture sanitarie che combattono su questo fronte, mantenendo standard molto alti. Per questo motivo mi reco all’ospedale di Alzano Lombardo, presso il quale esercita, insieme con i propri collaboratori il prof. Giuseppe Nastasi, uno di quei medici che dedica da anni la propria vita professionale al fine di migliorare le condizioni del paziente neoplastico, privilegiando in ogni momento il rapporto medico-malato. Professore a contratto presso l’Università degli studi di Pavia, membro del C.I.P.O.M.O. ( Collegio Italiano Primari Oncologi Ospedalieri) lei dirige l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Oncologia Medica, che ha la propria sede centrale nell’Ospedale “PesentiFenaroli” e che viene considerata un’eccellenza sul nostro territorio: quali sono gli obiettivi? Proprio quest’anno l’U.O.C. di Oncologia dell’A.O.Bolognini di Seriate “compie 10 anni. In questo decennio sono cambiate moltissime cose: abbiamo più armi a disposizione per combattere il cancro e le tecniche diagnostiche sono divenute più raffinate.

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TEN YEARS AGAINST ILLNESS The word cancer, already naming it, gives the shivers and evokes the specter of death, even if in these recent years unexpected targets have been achieved, in the disease healing and chronicity, with significant improvement of the patient’s living conditions. We never talk enough about the health structures and doctors who fight on this front, maintaining really high standards. For this reason I go to Alzano Lombardo hospital, where, together with his own co-workers, practises prof. Giuseppe Nastasi, one of those doctors who devote their professional lives in years, to improve the conditions of neoplastic patients, privileging at any time the doctor-patient relationship. Professor by contract at the University of Studies of Pavia, member of CIPOMO (Italian College Head physician Hospital Oncologists) you direct the Complex Task Group (UOC) of Medical Oncology, which is headquartered in the “Pesenti-Fenaroli” Hospital and which is considered an excellence in our territory: which are the objectives? Just this year the Oncology U.O.C. of A.O.Bolognini in Seriate celebrates 10 years. In this decade, many things changed: we have more weapons available to fight cancer and diagnostic techniques became more refined. Up Bergamo

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MEDICAL La nostra particolare attenzione al malato oncologico non s’è limitata ad offrire le migliori e più recenti terapie: al centro del nostro interesse c’è il paziente, con le sue esigenze e le sue fragilità. Fornire un livello assistenziale qualificato ed aggiornato, in grado di offrire una gamma di prestazioni facilmente accessibili e che possono soddisfare la necessità della popolazione, rappresentare un punto di riferimento per le patologie specialistiche di competenza svolte nella nostra divisione, svolgere costante attività di ricerca clinica e di promozione della cultura scientifica e attività di formazione continua sia del personale che degli specializzandi di Oncologia assegnati dall’Università di Pavia alla mia divisione. E prestare un servizio ispirato ai principi di qualità nella gestione, programmazione ed erogazione delle prestazioni, rivolto al continuo miglioramento: in particolare il personale è formato a far sì che le prestazioni rispettino i diritti del malato (esplicitati nella carta dei servizi ) e che rispondano ai criteri d’efficienza, efficacia, imparzialità e continuità. Quali sono le forme tumorali di cui vi occupate prevalentemente e perché nella malattia oncologica è fondamentale l’interazione di più reparti? Questa struttura complessa si occupa della diagnosi, della cura e della sorveglianza dopo la terapia dei pazienti affetti da tumori solidi; abbiamo acquisito particolare competenza ed esperienza nei tumori dell’apparato gastrointestinale (stomaco, colon, retto), dei tumori femminili (mammella, ovaio , utero), del torace (polmone, pleura), dell’apparato urogenitale (rene, vescica, prostata e testicolo). Competenza specifica dell’U.O. è l’utilizzo di terapie mediche antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, farmaci con bersagli molecolari e nuove terapie) in modo coordinato ed integrato con gli altri trattamenti oncologici quali la chirurgia e radioterapia. La ricerca ha compiuto enormi passi avanti, ma di fatto il paziente oncologico è sottoposto ancora a notevoli sofferenze fisiche e psichiche, che coinvolgono anche chi stia lui vicino... La condizione di malato di cancro innesca meccanismi molto particolari, che non si verificano in altre circostanze o patologie .I risvolti della malattia cancro sono tantissimi, anche legati alla perdita di ruolo, ad una società che non ti accetta con la malattia. Un bravo medico è quello che fornisce gli strumenti per affrontare la malattia con dignità, una buona struttura è quella che ti prende per mano e ti segue e ti accompagna in tutto il cammino. Negli ultimi anni, inoltre, è divenuta indispensabile in questo percorso la figura dello psico-oncologo, proprio per la complessità e fragilità di cui parlavo prima. Quali prospettive vi sono nella ricerca?

Our special attention to the cancer patient was not merely limited to provide the latest and best therapies: the focus of our interest is the patient, with his demands and his fragilities. Providing a skilled and updated welfare level, able to offer a range of services readily available and which can meet the population needs, representing a benchmark for competence specialized pathologies carried out in our division, conducting constant activity of clinical research and promotion of scientific culture and continuous training activity of both Oncology staff and graduates assigned to my division by Pavia University. And providing a service based on principles of quality in management, planning and provision of services, aimed at continuous improvement, in particular the staff is trained to ensure that services meet the patient’s rights (explained in the services card) and meet the criteria of efficiency, effectiveness, impartiality and continuity. Which are the cancer forms you mainly deal with and why, in oncological disease, is the interaction of multiple departments crucial? This complex structure is responsible for diagnosing, treating and monitoring after treatment of patients with solid tumors; we gained particular expertise and experience in gastrointestinal cancers (stomach, colon, rectum), in female cancers (breast, ovary and uterus), thoracic (lung, pleura) and urogenital system (kidney, bladder, prostate and testis). Specific U. O. competence is the use of anti-cancer medical therapies (chemotherapy, hormone therapy, medicines with molecular targets and new therapies) in a coordinated manner and integrated with the other cancer treatments such as surgery and radiotherapy. Research made great headways, but in fact the cancer patient is still subjected to considerable physical and psychological suffering, which also involve who is close to him... The condition of cancer patient triggers very particular mechanisms, which do not occur in other circumstances or pathologies. The implications of cancer disease are a lot, also associated with the loss of role and a society which doesn’t accept you with the disease. A good doctor is the one who provides the tools to face the disease with dignity, a good structure is the one that takes your hand and follows you and accompanies you throughout the whole way. In recent years, moreover, the figure of the psycho-oncologist became indispensable in this way, exactly because of the complexity and fragility I mentioned before. Which prospects are there in the research?

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Negli ultimi 10 anni la ricerca ha fatto sì che patologie considerate incurabili siano oggi trattate con risultati importanti, ma siamo ancora lontani dalla mèta, ovvero dalla sconfitta definitiva del cancro. Non bisogna farsi spaventare dalla spesa sanitaria e, soprattutto, bisogna investire maggiormente nella ricerca clinica e farmacologia, concentrandosi su nuovi farmaci e diverse modalità di trattamento. Si va verso una medicina personalizzata: grazie alle scoperte fatte nella ricerca di base v’è stato un enorme progresso nella medicina clinica. L’identificazione di centinaia di geni che contribuiscono allo sviluppo delle malattie e la successiva individuazione di varianti genetiche, responsabili delle risposte differenziate ai trattamenti, hanno reso possibile modificare le cause genetiche di talune malattie. La sfida di oggi della Sanità è quella di trasferire questi dati nella pratica clinica indirizzata al paziente. In questo periodo la cronaca ci ha portato a conoscenza di episodi di malasanità, ma non ricordo casi in cui fossero coinvolti medici oncologi: qual’è la sua opinione in merito? La sanità in questo periodo è sotto i riflettori, ma per quanto riguarda i casi di malasanità bisogna essere molto cauti nella valutazione complessiva; bisogna conoscere il caso realmente e i fatti che hanno determinato l’evento, altrimenti si potrebbe cadere nella banalizzazione di un problema molto serio e ancora aperto. In ogni procedura medica può esistere l’errore, ma direi che prima di parlare di malasanità è necessario un approfondimento sul dove e sul perché. Non esistono settori dove si siano verificati più o meno casi di malasanità; si deve analizzare molto attentamente dove si sia verificato il fatto, se la struttura sia a livello di ciò che si fa: insomma, tutta una serie di questioni che non vanno assolutamente dimenticate. Elemento imprescindibile nella pratica clinica è la somministrazione del consenso informato, a tutela del medico e del paziente stesso e evitare errori banali. Forse la domanda le apparirà banale, ma come fa a vivere costantemente a stretto contatto con l’altrui sofferenza, senza lasciarsi sopraffare? La vita del medico oncologo, come quella di tutti i medici, è una vita sicuramente soggetta a stress particolari, ma direi che quella dell’oncologo sia più impattante dal punto di vista psicologico ed il rischio del “burn-out”del personale medico ed infermieristico è alto, se non si hanno strumenti idonei a poterlo gestire. Bisogna vivere la quotidianità con la consapevolezza di quale tipo di lavoro si stia svolgendo, avere una grande disponibilità e sensibilità nei confronti dell’ammalato e della sua malattia. Sono tutti elementi che ci aiutano a superare i momenti difficili e particolari. Il percorso che compie il paziente oncologico diventa impervio, se egli non viene accompagnato con particolare attenzione, competenza e amore.

Over the past 10 years, the research saw that diseases, considered incurable, are now treated with important results, but we are still far from the goal, that means far from the ultimate defeat of cancer. We must not to be scared by health costs and, especially, we must invest more in clinical and pharmacological research, focusing on new medicines and different treatment modalities. We are moving towards a personalized medicine: thanks to the discoveries made in basic research, there was an enormous progress in clinical medicine. The identification of hundreds of genes that contribute to diseases development and the subsequent identification of genetic variants, responsible for different responses to treatments made possible to change the genetic causes of certain diseases. Today’s challenge of Health is to transfer these data into clinical practice addressed to the patient. During this period the news made us aware of malpractice episodes, but I can’t remember cases in which oncologist doctors were involved: what is your opinion about? Health, during this period, is in the spotlight, regarding the malpractice cases we must be very cautious in the total evaluation: it is necessary to really know the case and the facts that led to the event, otherwise you may fall in the trivialization of a very serious and still open problem. In any medical procedure can exist a mistake, but I would say that before talking about malpractice, a study about where and why is required. There are no areas where there were more or less malpractice cases; you have to analyze very carefully where the fact occurred, whether the structure is the same level of what you do: so, a whole series of questions that we should never absolutly forget. Essential element in clinical practice is the administration of informed consent, protecting the doctor and the patient himself and to avoid banal errors. Maybe the question may appear you trivial, but how can you live permanently in close contact with other people’s suffering without being overwhelmed? The life of the oncologic doctor, like the one of all doctors, is a life certainly subject to particular stress, but I would say that the oncologist one is more impacting in the psychological eyes and the risk of medical and nursing staff “burn-out” is high, if you do not have tools able to manage it. We must live everyday with the knowledge of what kind of work you are doing, and have a great helpfulness and sensitivity towards the patient and his illness. These elements all help us to overcome the difficult and particular moments. The path made by the cancer patient becomes impervious, if he is not attended with particular attention, skill and love.

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a cura di Teamitalia

talian Golf Tour 2010: grande successo per le prime tre tappe del circuito

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Roberto Gualdi

iniziata in grande stile la VI edizione dell’Italian Golf Tour il Circuito Open targato YouBergamo che si sviluppa in 8 tappe ospitate, anche per quest’anno, da alcune delle Club House più prestigiose della Lombardia. È stato il lussuoso Palazzo Arzaga Golf Club ad accogliere la prima tappa Domenica 9 Maggio. Nonostante le condizioni climatiche non fossero delle migliori, in molti sono accorsi per affrontare la gara e, soprattutto, perché non si sarebbero persi per nulla al mondo l’opportunità di sfidarsi lungo il prestigioso percorso a 18 buche dell’Arzaga.

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ITALIAN GOLF TOUR 2010: GREAT SUCCESS FOR THE FIRST THREE STAGES OF CIRCUIT The sixth edition of the Italian Golf Tour started in great style, the Open Circuit registered YouBergamo that develops in eight stages hosted, this year too, by some of the most prestigious Lombardy Club Houses. It ‘was the luxurious Arzaga Golf Club Palace to host the first stage on Sunday, May the 9th. Despite the weather conditions were not the best, a lot of people rushed to face the race and, especially, because they would not have lost anything in the world the opportunity to challenge themselves on the prestigious Arzaga 18-holes course.

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SPORTIME GOLF “Per chi ancora non lo conoscesse”, spiega Roberto Gualdi, Presidente di Teamitalia, “l’Italian Golf Tour, è un Circuito Open organizzato dall’Associazione Golden Golf Time e da Teamitalia giunto ormai alla sua VI edizione. Il Tour, che per quest’anno prende il nome di “YouBergamo Italian Golf Tour”, si sviluppa da Maggio a Novembre e sarà ospitato da alcuni dei più prestigiosi Golf Club della Lombardia. Oltre alle Club House che aderiscono da anni all’evento, la novità 2010 sarà il Golf Club Varese, dove si svolgerà la 6° tappa del Circuito Domenica 24 Ottobre. L’aspetto probabilmente più importante di questo Circuito sta proprio la scelta delle Club House che a loro modo rappresentano una risorsa territoriale da mostrare, ed essendo tutte sul territorio lombardo sono facilmente raggiungibili anche da chi ancora non avesse avuto modo di conoscerle. Inoltre l’Organizzazione, nella scelta dei Golf Club, ha tenuto ben in considerazione il pubblico a cui questo Tour si rivolge: appassionati esperti, golfisti in erba e anche chi ,mosso da semplice curiosità, vuole avvicinarsi a questa elegante disciplina, perché i percorsi sono accessibili anche ai meno esperti”. La 2° tappa del percorso ad esempio, che si è svolta domenica 4 Luglio 2010 a Bergamo presso il Golf Club La Rossera, rappresenta al meglio questa varietà paesaggistica: il percorso, con a 9 buche e sviluppate lungo il crinale delle colline, è ormai diventato un passaggio chiave del Circuito. Anche quest’anno infatti in molti sono accorsi e, nonostante il caldo afoso, si è disputata una splendida prova che ha impegnato i giocatori per tutta la giornata. Si è svolta in territorio bergamasco anche la 3° tappa del Circuito, ospitata dal Golf Club Parco dei Colli sabato 4 Settembre 2010. Ad oggi questa può forse esser considerata la gara più favorevole: il clima mite ha permesso di trascorrere una giornata piacevole senza eccessi di caldo o freddo e tutti i presenti hanno approfittato di quest’occasione per trascorrere in totale relax una delle ultime giornated’estate.

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“For those who still don’t know it“ says Roberto Gualdi, Teamitalia President, “the Italian Golf Tour is an Open Circuit organized by the Golden Golf Time Association and by Teamitalia, now arrived at its sixth edition. The Tour, which is called, this year, “YouBergamo Italian Golf Tour”, develops from May to November and will be hosted by some of the most prestigious Lombardy Golf Clubs. In addition to the Club Houses participating for years at the event, the news of the year 2010 will be Varese Golf Club, which will host the 6th stage of the Circuit on Sunday, October the 24th. Probably, the most important aspect of this Circuit is just the Club Houses choice which, in their own way, they represent a territorial resource to show, and being all on Lombardy territory, they are easily accessible even by those who still could not know them. In addition, the Organization , in the Golf Clubs choice, took well into account the public this Tour is aimed at: expert passionate people, budding golfers and even those who, driven by simple curiosity, want to approach this elegant discipline, because the paths are accessible even to beginners“. The 2nd leg of the corse, for example, which was held on Sunday, July the 4th 2010, in Bergamo at La Rossera Golf Club, best represents this landscape variety: the path, with 9 holes developped along the crest of the hills, now become a Circuit key passage. This year too, in fact, lots of people rushed, and despite the sultry heat, a wonderful proof, which committed the players during the whole day, was disputed. The 3rd Circuit stage took place in Bergamo territory too, hosted by Parco dei Colli Golf Club on Saturday, September the 4th 2010. Up to date, this race can perhaps be considered the most favorable one: the mild climate allowed to spend a pleasant day without heat or cold excesses and all the present people took advantage of this opportunity to enjoy in total relaxation one of the last summer days.


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IL LUSSO DA SFOGLIARE

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“Sempre più spesso il Golf ”, continua Roberto Gualdi, “viene visto come una disciplina di nicchia, riservata solo all’elitè; uno degli obiettivi di questo Circuito, che può veramente dirsi aperto a tutti, è anche quello di abbattere questi luoghi comuni e dimostrare quanto questo sport sia basato prima di tutto sul rispetto: rispetto per la natura, rispetto per gli avversari e soprattutto rispetto per le regole. Uno dei caratteri principali infatti, è che nel Golf ogni giocatore è arbitro di se stesso, e questa è sicuramente una grande lezione di sportività e un modello da prendere ad esempio”. Teamitalia e l’Associazione Golden Golf Time lavorano con passione alla realizzazione di questo Circuito che ogni anno raccoglie sempre più consensi; il numero dei partecipanti cresce di anno in anno così come la speranza da parte dell’Organizzazione di trasformare Italian Golf Tour in un appuntamento fisso per tutto il mondo del Golf. Per tutti coloro che parteciperanno alle tappe saranno inoltre distribuiti simpatici gadget offerti dagli Sponsor del circuito, proprio in ricordo di questa bella esperienza, nella speranza che diventi per tutti un appuntamento annuale fisso. Ogni concorrente potrà inoltre partecipare al concorso che mette in palio alcuni week end per due persone in una città Italiana, presso una delle splendide strutture che hanno aderito all’iniziativa. Se siete amanti del golf e avete voglia di mettervi in gioco o semplicemente siete curiosi di conoscere questa affascinante disciplina, “Italian Golf Tour” è l’appuntamento a cui non potete assolutamente rinunciare. Il Circuito prevede altre 5 tappe quindi non perdete tempo… tutti in campo!

“Increasingly, the Golf,”continues Roberto Gualdi“, is seen as a niche discipline, reserved only for the elite; one of this Circuit objectives, which can truly be said open to all, is to break down these stereotypes too and show how this sport is primarily based on respect: respect for nature, respect for challengers and especially respect for the rules. One of the main characteristics in fact, is that every golf player is the referee of himself, and this is certainly a great sportsmanship lesson and a model to take as example“. Teamitalia and the Golden Golf Time Association work with passion to realize this Circuit which each year gathers more and more consents; the participants number grows every year as well as the Organization hope of transforming the Italian Golf Tour in a fixed appointment for the whole golf world. For all those who will participate in the stages, cool gadgets offered by the circuit Sponsors will also be distributed, just in commemoration of this great experience, hoping it to become a fixed annual appointment for all. Every competitor could also participate in the competition which raffles off some weekends for two people in an Italian city, in one of the beautiful structures that joined the initiative. If you love golf and you want to bring you into play or you are simply curious about knowing this fascinating discipline, “Italian Golf Tour” is the event you can’t totally give up. The Circuit includes three other stages so don’t waste your time... all in the course!

DATE DEL CIRCUITO DATE

GOLF CLUB

18 SETTEMBRE 24 OTTOBRE 14 NOVEMBRE 20 NOVEMBRE

LA PINETINA GOLF CLUB - COMO GOLF CLUB VARESE - VARESE) FRANCIACORTA GOLF CLUB - BRESCIA GOLF CLUB L’ ALBENZA - BERGAMO

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a cura della dott.sa Sarah Viola

rasgressione a “deux”

aro, questa sera che ne dici di una pizza veloce e poi un cinema? – Ma veramente io avrei pensato di andare al “nostro posto”. – “Capisco, si può fare, anche se la coppia con la quale abbiamo “giocato” l’altra volta non era poi un granché”. “Potrebbe andar meglio questa sera, preparati come sai che tra mezz’ora usciamo”. Dove staranno andando i protagonisti di questo scambio di battute? A un torneo di burraco? A giocare a tennis in doppio? Alla consueta partita di bridge? Niente di tutto ciò, si stanno preparando per il loro incontro hard: fanno scambio di coppie. Può sembrare strano, ma dietro l’aspetto insospettabile di molte persone che durante il giorno svolgono la loro normale, e a volte banale, attività lavorativa, si celano, visibili solo di notte, dei fanatici della trasgressione sessuale “a deux”. Donne pronte a togliersi il tailleur, o i jeans e la maglietta, per indossare guepierres e completino hard che farebbero impallidire le professioniste del sesso. E uomini che non faticano affatto a condividere la loro moglie con illustri sconosciuti pur di provare l’ebbrezza della trasgressione sessuale.

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TRASGRESSION FOR ”DEUX“ ”Darling, how about a fast pizza this evening and then a movie?“ – But, to tell the truth, I would have thought to go to ”our place“. – ”I understand, we can do that, even if the couple with which we ”played “ last time was not so great“. ”It might be better this evening, let’s prepare yourself as you know, we are going to leave in half an hour“. Where are the protagonists of this cues exchange going to go? At a burraco tournament? Playing double tennis? To the usual bridge match? None of this, they are preparing themselves for their hard meeting: they play couple exchange. It may seem strange, but behind the unsuspicious appearance of many people who, during the day, carry out their normal and sometimes banal work, hidden, visible only at night, the fanatics of ”a deux“ sexual transgression. Women ready to take off the suit, or the jeans and shirt, to wear guepierres and hard suit which could grow pale the sex professional women. And men who do not struggle at all to share their wife with illustrious strangers just to experience the thrill of sexual transgression.

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Ma dove si incontrano, comunemente gli scambisti? I meno fortunati economicamente normalmente si individuano via internet e stabiliscono di trovarsi nei consueti luoghi di “batuage”, spesso gli stessi frequentati dagli omosessuali in cerca di partners occasionali. Altri, invece, ricorrono a locali noti per offrire sesso garantito tra persone “normali”, vale a dire non certo “professionisti”. Ogni città d’ Italia ha oggi locali di questo tipo: si chiamano “club privè” e hanno, di primo acchito, l’aspetto di un comune bar, o disco bar. Appartata, e non visibile immediatamente, si scopre, però, la zona dedicata al sesso. Lì, di solito, in una penombra che è quasi buio totale, si avvicendano stanze e stanzette gremite di persone. Lì si consumano gli scambi di coppia che possono assumere qualsiasi tipo di polimorfismo matematico: c’è il “setting” a tre, dove due agiscono e uno guarda, quello, più comune a quattro, dove lo scambio viene vissuto nella sua completezza, e le combinazioni numeriche più ampie che definiscono chiaramente la dimensione dell’orgia. Il tutto ovviamente condito da rumori gesti ed odori che si possono facilmente immaginare. Ogni tanto passa un “addetto” armato di deodorante-disinfettante, proprio come fanno le hostess e gli steward degli aerei, per portare una parvenza di fresco e di pulito in un luogo non certamente asettico.

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But where do they usually meet, the swingers? The ones who are less economically fortunate usually identify themselves in internet and establish to meet in the usual ”batuage“ places, often the same frequented by homosexuals looking for occasional partners. Others, on the contrary, apply to premises known to offer guaranteed sex between ”normal“ people, that means certainly not ”professional“. Today, each italian city has premises of this kind: they are called ”club privè“ and, at first sight, they look like a common bar or disco bar. Secluded and not immediately visible, you can find out, however, the sex dedicated area. There, in a half-light that is almost a total darkness, usually alternate rooms and small rooms crowded with people. There you consume couple exchanges that can take any kind of mathematical polymorphism: there’s the three-”setting“, where two acts and one looks, the four-”setting“, more common, where the exchange is experienced in its entirety, and larger number combinations that clearly define the orgy size. All of this , of course, tasty with sounds, gestures and smells that can be easily imagined. From time to time an ”employee“ passes armed with deodorant-disinfectant, just as the hostess and stewards do in the aircrafts, to give an appearance of cool and clean in a certainly not aseptic place.


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di Giovanni Volpe • foto Nikka Dimroci - Agenzia fotografica San Marco

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n “servizio” per gli altri

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iovanni Licini, classe 1951, nato a Ponteranica in una sterrata via Maresana, dopo anni di lavoro presso il Centro di elaborazione dati dell’Italcementi, alla Aramis di Azzano, e dopo alcune importanti esperienze nel mondo finanziario, avendo avuto la possibilità di frequentare l’efficientissimo dopolavoro milanese della sua banca, iniziò a maturare dentro di sé un’idea, da tempo divenuta realtà, e oggi più che mai vincente… Cosa fece pensare in lei a una Bergamo protagonista della sua idea? Trasferitomi a Bergamo avevo purtroppo notato la totale assenza di organizzazione e anche di minime strutture. Mi diedi da fare e costituii un gruppo tennis che da zero in due anni giunse a circa 200 adesioni. Avevamo convenzionato il tennis club di Lallio per 10 ore settimanali che a breve si tramutarono in 20 ore. Si fecero i primi tornei, il campionato sociale di Bergamo e nacque così l’idea di organizzare un torneo riservato alla clientela Cariplo della provincia che si fece presso il Tennis club di Zingonia nel 1976 e il primo anno contammo ben 180 adesioni. Da lì nacque anche l’idea del Tennis Vip che i primi anni vide la presenza di Giacinto Facchetti, Angelo Domenghini, Fred Bongusto, Miro e Fausto Radici e tanti tanti altri; oggi contiamo ben 340 iscritti!

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WORKING FOR THE OTHERS Giovanni Licini, born in 1951 in Ponteranica in a dirt Maresana road, after years of work at Italcementi data processing center, at Aramis in Azzano, and after some important experiences in the financial world, having had the opportunity to attend the really efficient after-work of his bank in Milan, an idea began to grow within himself, farback become reality, and today more than ever winning... What made you think about Bergamo as a protagonist of your idea? After I moved to Bergamo I unfortunately noticed the total lack of organization and even of minimum facilities. I struggled and I created a tennis group which, in two years, reached from scratch about 200 accessions. We contracted Lallio tennis club 10 hours per week which turned short-time into 20 hours. We played the first tournaments, Bergamo social league, and so was born the idea of organizing a tournament for Cariplo customers of the province only, which was played at Zingonia Tennis Club in 1976 and the first year we counted over 180 accessions. From there was born the idea of the VIP Tennis too, that the early years saw the presence of Giacinto Facchetti , Angelo Domenghini, Fred Bongusto, Miro and Fausto Radici, and many many others; today we count well 340 members!

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Cos’è il tennis per lei? Il tennis mi ha dato tanto nel trovare nuovi amici e stimoli sportivi; mi ha aiutato nella vita professionale: era più facile fare clienti sui campi da tennis che nell’ufficio con condizioni e affidamenti. È stato anche una valvola di sfogo. Alla fine dell’ora di tennis però i pensieri erano spariti, così come le preoccupazioni e la stanchezza. Quell’ora di tennis mi scaricava di tantissime tensioni. Ci racconti un episodio emblematico legato al Tennis Vip… Ricordo con piacere un anno mentre si giocava al Tennis Bergamo alle 20 era in programma una partita che vedeva la coppia Damiani-Carmignani contro altri avversari.Alle 15 dello stesso giorno mi chiamò Damiani, che era a Madrid come procuratore e stava trattando per l’ingaggio di un suo giocatore, e mi disse di non preoccuparmi e che comunque per le 20 sarebbe stato in campo. Alle 20,15 si presentò Damiani dicendomi: Giovanni, pur di essere presente ho preso un aereo privato che mi ha portato a Linate. Venti giorni fa ricordando questo particolare, Oscar disse che in quegli anni si potevano fare certe pazzie, oggi, vista la situazione economica, queste cose sono impensabili. Ci spieghi il binomio “sinergie - solidarietà”… Il senso di sinergia che si è creato tra i vari partner della nostra organizzazione è presto spiegato… Si nota, infatti, che molti dei nostri imprenditori, grazie alla conoscenza nell’ambito del torneo, hanno trovato importanti sinergie e collaborazione per aziende del nostro territorio e non. Quanto alla solidarietà, va detto che il lavoro che viene portato avanti per seguire questo evento occupa soprattutto me il mio collaboratore principale Reno Morazzini e tutto lo staff di volontari con la V maiuscola per circa tre, quattro mesi. E la molla che ci fa, e speriamo ci farà collaborare ancora, è proprio la solidarietà che tramite il nostro torneo è elargita. La solidarietà è la nostra bandiera, ci fa scendere in battaglia anche quando magari non c’è la voglia. A volte sarebbe infatti più facile mollare tutto e dedicarci alla famiglia, ai nostri hobby, alle relazioni d’amicizia, ma alla fine prevale sempre il detto, e non è retorica, “pensiamo a chi ha bisogno e non ha mezzi”. E noi possiamo aiutarli. Il traguardo di 500.000 euro in sei edizioni è per noi una tappa, già da quest’anno un’altra ipotetica vetta sarà scalata. Per noi organizzatori è una vittoria, per chi fruirà dei nostri aiuti è sollievo e un po’ di salute, e non è poco. Con queste premesse, con tanti amici che ci aiutano, con tanti collaboratori che prestano la loro opera, con tanto entusiasmo e con l’aiuto del Istituzioni e dei media il Tennis vip di Bergamo ha un presente ma soprattutto un futuro.

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What does tennis mean for you? Tennis gave me so much in finding new friends and sporting stimuli; it helped me in my working life: it was easier to get customers on the tennis courts than in office with conditions and concessions. It was also a relief valve. At the end of the tennis hour, however, the thoughts were gone, as well as the concerns and the tiredness. That tennis hour relieved me a lot of tensions. Tell us about an emblematic episode linked to the VIP Tennis... I remember with pleasure when a year, while we were playing at Bergamo Tennis, at 8 p.m. was in the works a game that saw the pair Damiani-Carmignani against other challengers. At 3 p.m. of the same day Damiani, who was in Madrid as a procurer and was negotiating for the engagement of one of his players, called me and he told me not to worry about and that, in any case, at 8 p.m. he would have been in the court. At 8.15 p.m. Damiani showed up, telling me: Giovanni, just to be present I took a private plane that brought me to Linate. 20 days ago, remembering this particular, Oscar said that in those years you could do certain crazy things, today, given the economic situation, these things are unthinkable. Let’s explain us the combination “synergies - solidarity”... The sense of synergy which created among the various partners of our organization is easily explained... You can note, in fact, that many of our entrepreneurs, thanks to the knowledge in the tournament range, found significant synergies and collaboration for companies of our territory and not. As to solidarity, it must be said that the work which is carried out to follow this event primarily occupies me and my main collaborator Reno Morazzini and the whole staff of volunteers with the capital V, for about three or four months. And the spring that makes us collaborate, and which we hope will make us collaborate again, is just the solidarity bestowed by our tournament. Solidarity is our flag, it makes us take the field even when maybe there is no will. Sometimes it would be easier to jack it in, and devote ourselves to the family, our hobbies, friendship relationships, but in the end always prevails the saying, and this is not rhetoric, “let’s think about those in need and who have no means”. And we can help them. The target of 500.000 euros in six editions is a lap for us, already starting from this year another hypothetical peak will be climbed. For us organizers this is a victory, for those who will receive our help is a relief and a little health, and it is not a little thing. With this premises, with many friends who help us, with many collaborators who give their work, with a lot of enthusiasm and with the help of institutions and media, Bergamo Vip Tennis has a present but above all a future.

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di Sonia Rottichieri

assi lenti sulla spiaggia... era ormai il tramonto, uno di quei tramonti che si possono ammirare solo al termine dell’estate, uno di quei tramonti che fanno quasi desiderare l’arrivo dell’autunno, con i suoi colori caldi e le sue malinconiche magie. L’acqua lambiva i piedi come una carezza delicata... La donna camminava... lo sguardo perso nel riflesso rosso del sole sull’oceano, i capelli biondi e lunghi mossi dalla mano invisibile del vento, il corpo, morbido e sinuoso, disegnato sotto gli abiti bagnati, come se un pittore l’avesse fatto emergere da un dipinto con un incantesimo. L’uomo l’aveva osservata quando si era tuffata tra le onde. Aveva temuto il peggio quando l’aveva vista procedere nell’acqua completamente vestita, poi però si era reso conto che la donna aveva iniziato a giocare con l’acqua, sollevando spruzzi con le mani e muovendo incerti passi di danza tra le onde. Era rimasto a guardarla ipnotizzato, via via che i vestiti aderivano al suo corpo inzuppati dall’acqua di mare, incantato dalla bellezza di quelle forme e dalla grazia dei movimenti. La donna aveva continuato il suo balletto col mare, ignara dello sguardo dell’uomo, fino a quando era uscita dall’acqua.

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AUTUMN Slow steps on the beach... By now it was sunset, one of those sunsets that can be admired only at the end of summer, one of those sunsets that almost make you wish the arrival of autumn, with its warm colors and its melancholy magics. The water lapped his feet like a gentle caress... The woman was walking... staring in the red glow of the sun over the ocean, the long and blond hair moved by the invisible hand of the wind, the body, smooth and sinuous, drawn under the wet clothes, as if a painter had made it emerge from a painting with a spell. The man had observed her when she was diving into the waves. He feared the worst when he saw her proceeding in the water fully clothed, but then he realized that the woman had started playing with water, lifting sprayes with hands and moving uncertain dance steps in the waves. He had remained watching her mesmerized, as the clothes, soaked by the sea water, adhered to her body, enchanted by the beauty of those forms and by the movements grace. The woman had continued her dance with the sea, unaware of the gaze of the man, until she was out of the water.

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READING In quel momento all’uomo parve una visione: lo sguardo acceso, le labbra morbide e umide, le ciocche di capelli bagnati sul collo, avrebbe voluto passarci lui le dita su quel collo, i seni rotondi con i capezzoli inturgiditi dal freddo coperti solo dal velo di tessuto fradicio, i fianchi sinuosi accarezzati dalla stoffa e dall’acqua, le gambe lunghe che avrebbe voluto accarezzare lui, geloso del mare che giocava con quella pelle abbronzata. L’aveva incontrata quasi tutti i giorni durante l’estate, lei sempre sola, a volte con un libro, immersa nella lettura, altre volte semplicemente distesa a godersi il sole caldo... le passava accanto durante le sue passeggiate solitarie sulla spiaggia, mentre cercava conchiglie, sperando in un suo sguardo o in un sorriso. Ma non erano mai arrivati. Aveva fantasticato su di lei la sera seduto nella veranda della sua casa sulla spiaggia... immaginava di sdraiarsi accanto e di percorrere con le dita quel corpo dorato, sognava di assaggiare il sapore della sua pelle, il sapore del mare e il sapore di donna... avrebbe voluto intrufolarsi in lei, nella sua carne e nei suoi pensieri... desiderava strappare gemiti dalle sue labbra e piacere dal suo corpo. Il sangue gli ribolliva nelle vene e allora correva a tuffarsi nell’acqua fresca affinché il mare placasse la furia dei suoi sogni; poi tornava in casa e aspettava un nuovo giorno che forse gli avrebbe portato una nuova speranza. Lei giocava con l’acqua e con i brividi che le procurava, ma non erano quelli i brividi che lei voleva. L’aveva notato dal primo giorno, chino sul bagnasciuga mentre giocava con le conchiglie oppure quando entrava in acqua per nuotare Aveva osservato la sua pelle abbronzata, i capelli scuri, i muscoli del dorso, le spalle massicce e le gambe forti... era enigmatico, quasi sfuggente, ma esprimeva una energia e una sensualità da cui lei si sentiva attratta e che tuttavia la impauriva... se solo lui se ne fosse accorto avrebbe potuto prenderla, imprigionarla nella gabbia dei sensi, dominarla col potere del piacere che, ne era certa, avrebbe saputo darle col suo corpo vigoroso. E lei ne sarebbe stata schiava. Sapeva che viveva nella casa sulla spiaggia, misterioso e affascinante...sapeva che la stava osservando… era per lui quel balletto…era per il suo sguardo che lei si esibiva. Sperava che lui la raggiungesse lì, nell’oceano, tra le onde spumeggianti e che la prendesse e l’avvolgesse in sé come l’acqua del mare… o come il sole ormai prossimo al tramonto. L’indomani sarebbe partita e non l’avrebbe visto mai più… L’uomo si incamminò sulla spiaggia. Procedeva lentamente, andando incontro al mare luccicante, andando incontro a quella bellezza che aveva appena ammirato. L’acqua ora le lambiva solo i piedi. L’aveva visto uscire di casa per sedersi in veranda e ora lo osservava mentre si dirigeva verso la riva del mare… mentre si dirigeva verso di lei… Camminava piano lungo la riva del mare, un passo dopo l’altro, come se fosse in equilibrio su una fune con un abisso sotto i suoi piedi…il vuoto, la paura, l’eccitazione… La donna gli veniva incontro come un sogno sfumato, lui non riusciva a scorgere il suo viso, i suoi occhi, la sua bocca…era una figura controluce sul velo luminoso dell’oceano. Poteva vedere l’ombra distorta del suo corpo sulla sabbia avvicinarsi a lui come un serpente scuro… l’eccitazione lascò il posto solo al timore, alla paura, al vuoto. Abbassò lo sguardo su quell’ombra che ormai stava scomparendo alle sue spalle. Lei lo guardava. Gli ultimi raggi di sole illuminavano quegli occhi che lei voleva incatenare… passo dopo passo, sempre più vicini, sempre più invitanti… gli avrebbe sorriso ora e lui avrebbe capito che poteva prendere la sua anima e imprigionarla nei suoi occhi. Ancora pochi passi… ma lui abbassò lo sguardo. Si sfiorarono come due fantasmi in due universi paralleli… non ci furono sguardi ne sorrisi, solo il rimpianto di un’estate ormai al tramonto.

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At that moment she seemed a vision to the man: blushing look, the lips soft and moist, the wet hair wisps on her neck, he would have liked to fondle that neck, round breasts with the nipples turgid for the cold covered only by the veil of soaking wet tissue, the curvy hips caressed by the fabric and by the water, long legs he wanted to caress, him, jealous of the sea playing with that brown skin. He had met her almost every day during the summer, she always alone, sometimes with a book, immersed in reading, other times just lying to enjoy the warm sun... he passed her by during her solitary walks on the beach, while she was looking for shells, hoping in her glance or a smile. But they had never arrived. He fantasized about her in the evening sitting on the verandah of his house on the beach... he imagined to lie next to her and to caress with fingers that gold body, he dreamt to taste the flavour of her skin, the flavour of the sea and the flavour of woman... he would have liked to sneak in her, in her flesh and her thoughts... he desired to tear moans from her lips and pleasure from her body. The blood boiled in his veins and so he ran to dive in the cool water so that the sea could calm the fury of his dreams; then he returned home and waited another day that would have maybe brought him a new hope. She played with water and with the shivers it gave to her, but those were not the shivers she wanted. She had noticed him since the first day, bowed on the waterline playing with the shells or when he went into the water to swim. She noted his brown skin, dark hair, the back muscles, the massive shoulders and the strong legs... he was enigmatic,almost elusive, but he expressed an energy and a sensuality which she felt attracted to and which yet frightened her... if only he had realized it he could have take her, imprison her in the cage of the senses, dominate her with the power of pleasure which, she was sure, he would have been able to give her with his strong body. And she would have been a slave of it. She knew he lived in the beach house, mysterious and fascinating... she knew he was watching for her... that ballet was for him... it was for his glance that she showed off. She hoped he reached her there, in the ocean, in the foaming waves and he took her and wrapped herself up in himself as the sea water... or as the sun now close to sunset. The next day she would have left and she would have never seen him anymore... The man walked on the beach. He proceeded slowly, going towards the shining sea, going towards that beauty he had just admired. The water now lapped just on her feet. She had seen him leaving the house to sit in the verandah and now she observed him while he was going towards the seashore... while he was going towards her... He walked slowly along the sea shore, one step after another, as he was in balance on a rope with an abyss underneath his feet... the emptiness, the fear, the excitement... The woman was coming towards him like a faded dream, he could not see her face, her eyes, her mouth... it was a figure against the light on the ocean bright veil. He could see the distorted shadow of her body on the sand approaching him like a dark snake... the excitement only gave way to dread, fear, emptiness. He glanced down at that shadow that was now disappearing behind him. She looked at him. The last rays of sun lit up that eyes she wanted to enchain... step by step, nearer and nearer, more and more tempting... she would have smiled now and he would have understood that he could take her soul and imprison it in his eyes. Another few steps... but he glanced down. They touched themselves lightly as two ghosts in two parallel universes... there were neither glances nor smiles, only the regret of a summer now on the wane.


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Quale migliore espressione del lusso se non l’arte? Ecco perché non poteva mancare nella nostra rivista una sezione dedicata agli artisti. L’idea di dedicare una rubrica specifica all’estrinsecazione dell’umano genio nasce dalla collaborazione di UP con BinarioArte e Hi-Life, realtà operanti nel mondo dell’arte e del collezionismo. L’obiettivo? Offrire agli artisti, locali e non, una vetrina cartacea unitamente a vere e proprie esposizioni all’interno di show-room ed eventi in genere. Inneggiati, strapazzati, venerati o incompresi, gli artisti sono coloro che più di ogni altro al mondo possono trasmettere emozioni, ispirare ideali, rievocare sensazioni che sembravano perdute e, in ogni caso, regalarci il lusso di soffermarci a riflettere in un mondo che corre sempre più veloce. Non abbiamo la pretesa di elevarci a critici d’arte né tanto meno di sostituirci a loro. Il nostro compito sarà semplicemente quello di accompagnarvi in un viaggio alla scoperta, alla conoscenza e alla comprensione della filosofia che si cela dietro l’opera di ogni autore, presentando vari generi di espressione artistica affinché ognuno possa ritrovarsi in uno di essi, ora o nel tempo, perché una rivista può diventare un catalogo da conservare con cura e poter riscoprire negli anni. Come recita il famoso detto: “Impara l’arte e mettila d’UP’arte!” a cura di Sara Masper e Alessandro Curtò

Per informazioni/for informations: http://binarioarte.splinder.com www.hi-life.it

What better luxury expression than art? That’s why, in our magazine, a section devoted to artists could not be missing. The idea of dedicating a specific column to the human genius objectification originates from UP collaboration with BinarioArte and Hi-Life, working realities in the art and collecting world. The goal? To present to the artists, local and not, a paper window along with full-blown exhibitions within showrooms and events in general. Praised, scrambled, venerated or misunderstood, artists are those who more than any other in the world can inject emotions, inspire ideals, recall feelings that seemed lost and, in any case, give us the luxury of pausing to think in a world that runs always faster. We don’t demand to rise to art critics or least of all to replace them. Our task will simply be to take you into a journey to the discovery, knowledge and understanding of the philosophy that conceals itself behind every author’s work, presenting different kinds of artistic expression so that everyone can find himself in one of them, now or over the years, because a magazine can become a catalog to keep with care and to rediscover over the years. As stated in the famous saying: “Learn the art and set it UP’ art!”

FABRIZIO TEDESCHI PINA INFERRERA GUIDO MOROSINI TOMMY BONICELLI Up Bergamo

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abrizio Tedeschi nato a Brescia nel 1957 ha frequentato corsi di pittura nella sua città e studiato Arte al D.A.M.S. di Bologna partecipando a numerose mostre collettive. Dal 1990 al 1993 ha vissuto a Roma alternando all’attività pittorica la collaborazione con alcune produzioni cinematografiche e televisiva. Tornato nella sua città natale, dopo una prima esperienza figurativa è passato ad una pittura gestuale fatta di segni astratti ripetuti. L’artista dagli occhi color ghiaccio ma dal rassicurante sorriso , crea le sue opere, non solo pittoriche, intorno al concetto del totem, simbolo mistico e religioso comune ai popoli dei cinque continenti, dagli indiani d’America alle tribù centro africane, realizzato però “srotolando” su tela o utilizzando i materiali simbolo della nostra era: plastica e vernici. Caratterizzata da un forte cromatismo decisamente materico simile a tessuti orientali o tappeti indiani pervasi da magiche simbologie esotiche, la pittura di Fabrizio Tedeschi si sviluppa a livello emozionale verso significati allegorici e spirituali nell’ambito delle etnie metropolitane, comunicando un’intensa ricerca di naturale fusione tra materia e spirito.

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abrizio Tedeschi

FABRIZIO TEDESCHI Fabrizio Tedeschi was born in Brescia in 1957; he attended painting courses in his hometown and studied Art at DAMS in Bologna, participating in many collective exhibitions. From 1990 until 1993 he lived in Rome alternating to the pictorial activity the collaboration with several film and television productions. Back in his hometown, after an initial figurative experience, he passed to a gestural painting made up of repeated abstract signs. The artist “the color of the ice” - eyed but with a reassuring smile, creates his works, not only pictorial, around the concept of the totem, mystical and religious symbol common to the peoples of the five continents, from American Indians to the central Africa tribes, but made by rolling out on canvas or using the materials symbol of our era: plastic and paints. Characterized by a very strong chromaticism firmly material like oriental fabrics or Indian carpets penetrated with magic exotic symbologies, Fabrizio Tedeschi’s painting develops on an emotional level towards the spiritual and allegorical meanings in range of metropolitan ethnic groups, communicating an intense search for natural fusion between matter and spirit.

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cm 120x150

Via G. B. Melchiori, 3 25125 Brescia Cellulare: +39 347 9749170 E-mail: info@fabriziotedeschi.com

cm 80x60 Up Bergamo

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Somnia 2009 - stampa digitale su carta fotografica - cm 50x80

ata a Messina, Pina Inferrera ha studiato a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dagli esordi manifesta l’interesse a sperimentare diverse possibilità espressive prediligendo la tridimensionalità e spaziando dalla ricerca dei reperti alla modellazione dell’argilla; per un periodo s’interessa alla ceramica inventando e reinventando vasi dalle forme articolate e dai colori sobri.

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PINA INFERRERA Pina Inferrera was born in Messina, she studied in Milan at the Brera Academy of Fine Arts. From the beginning she shows interest in experimenting with different expressive possibilities preferring the three-dimensionality and ranging from the findings research to the clay modeling; for a period she is interested in ceramics inventing and reinventing pots with articulated shapes and sober colors. Up Bergamo

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UP ARTE Dagli anni Ottanta la ricerca artistica di Inferrera è tesa all’esplorazione della realtà circostante, e in particolare si dedica a quella industriale. I materiali di scarto delle piccole o grandi industrie, sono adoperati per la realizzazione di sculture dalle dimensioni imponenti. Opere site/specific, sculture che diventano un segno articolato, capace di ridisegnare lo spazio in cui sono installate. Dal Duemila a oggi, Inferrera si cimenta nell’arte fotografica. Dà vita a immagini che si muovono fra realtà e finzione, panorami dalla natura incontaminata dove si muovono ombre antropomorfe. Opere che comunicano attraverso gradazioni tonali fredde un senso di spaesamento. La sua attività è rivolta alla ricerca delle possibilità espressive per raccontare attraverso l’arte, un percorso umano.Vive e lavora a Mozzo (BG). Alcune dele sue mostre personali 2009, L’Anima dell’Acqua, contemporary art, Cà d’Oro, evento in concomitanza 53° biennale di Venezia; Clicking the Cosmos, videoinstallazione in San Marco, evento collaterale al Guggenheim e public art; 2007 Ophelia, installazione Teatro delle Muse, piazza Cavour, Ancona, a cura di R. Ridolfi; 2005 Germinazioni, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea A. Malandra, Vespolate, (No) a cura di G. Scardi; 2002 Frammenti, Museo d’Arte Moderna Pagani, Castellanza (Va), a cura di L. Giudici.

www.pinainferrera.it Tel. +39 035 19841924

Somnia 2010 Light box - stampa digitale su backlit - cm 33x33 più led

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From the Eighties Inferrera’s artistic research aims to explore the surrounding reality, and, in particular, she dedicates herself to the industrial one. The waste materials of small and large industries are used to create imposing size sculptures. Site / specific works, sculptures that become an articulated sign, able to redesign the space in which they are installed. Since year Two thousand to this day, Inferrera attempts the photographic art . She gives life to images that move between reality and fiction, uncontaminated nature landscapes where anthropomorphic shadows move. Works that communicate through cold tonal gradations a sense of desorientation. Her activity is oriented towards the research of expressive possibilities to tell, through art, a human path. She lives and works in Mozzo (BG). Some of her solo exhibitions 2009, The Soul of Water, contemporary art, Cà d’Oro, an event in conjunction 53° Biennale di Venezia; Clicking the Cosmos, video installation in San Marco, side event at Guggenheim and public art; 2007 Ophelia, installation, Muse Theatre, Piazza Cavour, Ancona, by R. Ridolfi, 2005 Germinations, Museum of Modern Art and Contemporary A. Malandra, Vespolate (No) by G. Scardi; 2002 Fragments, Museum of Modern Art Pagani, Castellanza (Va), by L. Giudici.

Somnia 2009 - stampa digitale su carta fotografica - cm 35x58

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UP ARTE asce a Bergamo il nel 1970 ove risiede attualmente. Inizia la propria vita artistica circa cinque anni fa, quasi casualmente, e da allora ha continuato a crescere artisticamente. Le sue opere possono essere descritte, come da lui stesso affermato in interviste recenti, nelle seguenti parole “… la produzione delle opere ripercorre la quotidianità nei colori e nei gesti che la contraddistinguono…l’idea di segni decisi ed energici, mixati con una giusta dose di dolcezza ed armonia, che faccio mie e del mio vivere artistico e di vita…”

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GUIDO MOROSINI He was born in 1970 in Bergamo where he currently lives. He began his artistic life about five years ago, almost casually, and from then on, he continued to grow artistically. His works can be described, as he himself stated in recent interviews, through the following words “... the works production retraces the daily life in the colors and gestures that distinguish it... the idea of strong and energetic marks, mixed with a fair dose of sweetness and harmony, that I make become a trait of myself and of my artistic living and of my way of life... “

"Scomposizione quotidiana" cm 75x150 - tecnica mista

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"Fermento nel profondo" - cm 80x80 - tecnica mista

Ha l’arte nel cuore e nell’anima. E’ un artista per vocazione, di quelli che nascono con l’energia delle idee e il movimento delle emozioni. Il pensiero dell’artista viva e si manifesta nelle sue opere con la passione e la forza di gesti decisi e di miscele cromatiche, che portano a pensare ad una vicenda introspettiva orientata verso un dinamismo eccentrico. Libero dal colore l’artista trova forma e spazi di fuga. Tra le opere pubblicate l’osservatore attento potrà individuare il percorso creativo ed evolutivo di questo giovane e geniale artista.

Le opere dell’artista sono visibili sul sito www.hi-life.it Per informazioni contattare l’ufficio segreteria: 035 19841924

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He bears art in his heart and soul. He is an artist as a vocation, one of those who were born with the power of ideas and the movement of emotions. The artist’s thought lives and shows itself in his works with the passion and the power of decisive gestures and chromatic mixtures, which lead you to think about an introspective story oriented toward an eccentric dynamism. The artist, free from color, finds the shape and escape spaces. Among his published works the attentive observer can identify the creative and evolutionary path of this young and bright artist.

"Incontri solari" - cm 80x80 - tecnica mista

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e città colorate di Tommy Bonicelli ommy Bonicelli è un giovane artista bergamasco ex-allievo dell’Accademia Carrara e stà emergendo come uno dei talenti più promettenti nel panorama dell’Arte Contempoiranea. Dal 2005 è artista di professione e grazie alla sua ricerca introspettiva e sperimentale, ha ideato una nuova tecnica artistica denominata Fotografia Organica: questa si caratterizza per l’utilizzo di un materiale vinilico trasparente a termofusione che l’artista utilizza per rilevare tridimensionalmente l’immagine fotografica (vedi: Bergamo, Fontana Contarini) connotando di forte espressività e infrangibilità le sue lucenti opere. L’ultima serie che qui presentiamo è intitolata Le Città Colorate, ed è dedicata al paesaggio urbano, con un occhio particolare alle piazze e gli edifici storici, simboli del potere e dell’aggregazione cittadina (vedi: Bergamo, Città Alta Colorata).

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THE COLORFUL CITIES BY TOMMY BONICELLI Tommy Bonicelli is a young artist in Bergamo, Accademia Carrara expupil, and he is going to emerge as one of the most promising talents in contemporary art landscape. Since 2005, he is an artist as a profession and, thanks to his own introspective and experimental research, he created a new artistic technique called Organic Photography: this is characterized by the use of a transparent vinyl thermofused material that the artist uses to obtain in a three-dimensional way the photographic image (see: Bergamo, Fountain Contarini) connoting with strong expressivity and unbreakability his brilliant works. The last series presented here is entitled “The Colorful Cities”, and it is dedicated to the urban landscape, with a particular eye to the squares and historical buildings, symbols of power and town aggregation (see: Bergamo, Colorful Upper Town).

Bergamo, Cappella Colleoni colorata - cm 115x95 - 2010

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UP ARTE In queste tele, l’artista affronta uno studio preliminare al fine di simulare l’interazione diretta (gravitazionale) della materia fluida sugli elementi delle strutture architettoniche, allo scopo di realizzare in seconda fase, l’intervento reale (vedi: Loggia, Brescia). Utilizzando potentissime macchine, viene proiettata la sequenze video animata (realizzata in studio) sulla facciata dell’edificio prescelto (Video installazione) e goccia dopo goccia, elemento dopo elemento, la struttura solida e imponente del monumento,

Bergamo, Piazza Vecchia colorata - cm 115x95 - 2008

In these paintings, the artist faces a preliminary study to simulate the direct interaction (gravitational) of flowing matter on the architectural structures elements in order to realize the second phase, the real intervention (see: Loggia, Brescia). Using powerful machines, the animated video sequence (realized in studio) is projected on the chosen building facade (video installation) and, drop by drop, item after item, the firm and imposing structure of the monument,

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trasfigura in immagini dalle forti suggestioni fiabesche, generando una nuova visione del paesaggio urbano. Tommy Bonicelli stà progettando interventi in numerose città d’italia e speriamo di vedere presto, anche qui a Bergamo, una delle sue meravigliose Video installazioni.

Bergamo, Fontana Contarini - cm 120x110 - 2009

Le opere dell’artista sono visibili sul sito: www.tommybonicelli.it

Per informazioni contattare l’ufficio segreteria: Tel. 035 19841924

Loggia Brescia (video installazione) - 2010

transfigures in images with strong fairytale suggestions, generating a new vision of the urban landscape. Tommy Bonicelli is planning interventions in several Italian cities and we hope to see soon, here in Bergamo too, one of his marvellous video installations.

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CASCINA COLOMBÌ

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di Elena Lumina • foto Alberto Merisio

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migliori frutti della terra

a Valle d’Albano, frazione del paese di Torre de Roveri, è un luogo d’incanto ancora poco conosciuto che si trova alle porte di Bergamo.

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THE BEST FRUITS OF THE LAND The Albano Valley, hamlet of Torre de Roveri town, it’s an enchanting still little known place located at the entrance of Bergamo.

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La strada carrozzabile che conduce in questa fresca vallata è ben nota agli amanti delle passeggiate a contatto con la natura, ed è proprio nel punto più suggestivo della collina che sorge la Cascina Colombì, un agriturismo un po’ fuori dal comune per quel tocco di raffinatezza che lo contraddistingue. La Cascina Colombì grazie all’attenta gestione familiare sta conquistando il palato dei più attenti gourmet e di coloro che, per una cena aziendale o per un ricevimento, desiderano un posto diverso, con un’atmosfera campagnola, ma al tempo stesso con quell’eleganza che non guasta mai. E’ un posto più unico che raro, non solo per il contesto nel quale sorge questa cascina recentemente ristrutturata con gran gusto dalla titolare Loriana Farina, ma anche per quello che offre la proposta enogastronomica, un vero inno alla genuinità. Le due sale ristorante climatizzate sono ampie ed accoglienti e in entrambe regnano l’ordine e la pulizia. E’ disponibile anche una veranda dove si può cenare nelle fresche serate estive. Appena entrati balza subito all’occhio che non si tratta di un comune agriturismo, bensì di una location ideale che può anche essere esclusivamente riservata per festeggiare in un’atmosfera familiare un matrimonio, che grazie all’esperienza di Loriana, può diventare un giorno davvero speciale, non solo grazie ai menù personalizzati, ma anche per gli addobbi e per l’atmosfera conviviale. Qui è tutto rigorosamente fatto in casa, verdura e frutta vengono coltivate biologicamente e raccolte negli orti e nei boschi adiacenti la cascina. Manzi piemontesi, maiali, conigli, ed asini vengono allevati in loco, il vino Valcalepio DOC così come l’olio ed i salumi, vengono prodotti anch’essi nell’azienda agricola di proprietà, una vera chicca.

The driveway that leads into this cool valley is well known to walkers in contact with nature and it’s really in the most charming spot of the hill that rises Cascina Colombì, a bit out of the ordinary agritourism because of that extra touch of refinement that distinguishes it. Cascina Colombì thanks to the careful family management is conquering the palate of the most conscious gourmets and of those who, for a company dinner or a party, desire a different place, with a countrified atmosphere but, at the same time, with that elegance that never hurts. It 's a place in a class by itself, not only for the context in which this dairy farm rises, recently restructured in good taste by the owner Loriana Farina, but also for what the wine and food proposal offers, a true hymn to authenticity. The two air-conditioned dining rooms are spacious and comfortable and in both reign the order and cleanliness. There’s also an available veranda where you can dine in the cool summer evenings. As soon as you enter, it leaps immediately to the eye that it’s not about an ordinary agritourism, but it’s about an ideal location that can also be exclusively reserved to celebrate a marriage in a family atmosphere which, thanks to Loriana’s experience, may become a truly special day, not only because of the personalized menus, but also for decorations and a friendly atmosphere. Here, everything is rigorously homemade, vegetables and fruits are organically grown and harvested in the gardens and woods next to the farm. Piedmont beefs, pigs, rabbits and donkeys are bred on site, the DOC Valcalepio wine so as oil and salamis are also produced in the property farm, a real pearl.

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La filosofia della cucina a chilometri zero è una vera e propria realtà all’agriturismo Colombì, dove grazie alla passione per i fornelli dello chef Vito Giammello, ed alla ventennale esperienza maturata dalla titolare nella conduzione dell’azienda, si possono degustare piatti realizzati con ingredienti raccolti in giornata e che hanno percorso solo pochi metri per arrivare nel piatto del commensale. Così racconta lo chef Vito, che dopo aver lavorato in diversi ristoranti in giro per il mondo, ha accettato la sfida lanciatagli da Loriana ed oggi spiega soddisfatto come elabora i menù dell’agriturismo: “Nella mia cucina cerco di coniugare ciò offrono ogni giorno il territorio e la stagione, rispettando la tradizione culinaria bergamasca e lombarda, e condisco il tutto con un pizzico di creatività. Non esistono dei piatti fissi, perché ciò che offriamo deve essere ciò che la terra ci ha dato.

The philosophy of zero-kilometres food is a full-blown reality at Colombì agritourism, where, thanks to chef Vito Giammello’s passion for cooking and thanks to the owner’s twenty years experience in the management of the company, you can taste many dishes prepared with by-day collected ingredients which run only a few meters to reach the diner plate. So tells chef Vito, who, after working in several restaurants around the world, accepted Loriana’s challenge and today he explains with satisfaction how he elaborates the agritourism menu: "In my kitchen I try to combine what territory and season daily offer, respecting Bergamo and Lombardy culinary tradition and I dress everything with a pinch of creativity. There are no fixed plates, because what we offer shall be what the earth gave us.

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Ecco perché ogni giorno io e Loriana ci consultiamo ed elaboriamo il menù. La verdura e la frutta che raccogliamo vengono utilizzate sia per realizzare freschi e fragranti contorni, sia per creare golose salse di accompagnamento, ad esempio, se è stagione di more, queste vengono utilizzate per produrre le marmellate che accompagnano i formaggi e anche nei dessert. Nella carta si possono trovare dei Fagottini con crema di taleggio e cicoria, delle Paste fresche fatte in casa condite con ragout di selvaggina, dei saporiti Risotti al Bagos e more oppure al Valcalepio, così come dei Tortini di farina di mais accompagnati da un ragout bianco di coniglio e degli Sformatini di porcini e santoreggia. Anche la pasticceria che serviamo è tutta fatta da noi”.

That's why every day Loriana and I we consult and we elaborate the menu. The vegetables and fruits that we collect are used both to make fresh and fragrant vegetables and to create tasty accompaniment sauces, for example, if it’s blackberry season, these are used to produce jams that accompany cheeses and even desserts. In the list, it is possible to find taleggio cream and chicory rolls, fresh homemade pasta with game ragout, tasty Bagos and blackberries or Valcalepio wine risotto, so as little cornmeal cakes accompanied by a white rabbit ragout and porcini and savory little pies. Even the pastry we serve is all made by us."

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Così continua la titolare Loriana: “L’agriturismo è nato da una forte passione con la quale ho condotto per oltre vent’anni l’azienda agricola di famiglia. Ad un certo punto mi sono trovata a fare una scelta, o andare a vendere altrove ciò che producevo, o utilizzare i prodotti dando vita ad un agriturismo. Ero convinta che per portare in tavola il frutto dell’intenso lavoro dell’azienda agricola, ossia degli ingredienti di genuinità rara, servisse un ambiente esclusivo, ecco quindi il motivo della ristrutturazione e dell’ammodernamento della cascina, i cui muri trasudano ancora oggi la storia di questa valle. Il Valcalepio DOC che produciamo ci dà sempre maggiori soddisfazioni ed è stato premiato recentemente con un riconoscimento d’onore al Vinitaly.

Loriana, the holder, continues like that: "The agritourism was born from a strong passion with which I held the family farm for over twenty years. At a certain point I found myself taking a choice, going elsewhere to sell what I produced, or using the products creating an agritourism. I was convinced that to bring to the table the result of the intense farm work, that means of the rare authenticity ingredients, would be of use an exclusive setting, here's why the reason for the restructuring and modernization of the farm, whose walls still oose today the history of this valley. The DOC Valcalepio wine we produce gives us always greater satisfactions, and was recently honored with an award at Vinitaly.

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I nostri salumi, dal salame al cotechino, dal lardo alla coppa, sono tutti certificati. Inoltre Vito ha saputo interpretare l’idea di cucina che da sempre avevo in mente”. Una storia un po’ unica per una realtà, quella della Cascina Colombì, che non si incontra tutti i giorni soprattutto per la competenza con la quale il team di Loriana dà il meglio di sé per offrire una cucina che ogni giorno permette agli ospiti di tornare a degustare dei sapori genuini, per molte persone ormai dimenticati.

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Our cold cuts, from salame to sausage, from lard to cup, are all certified. Vito was also able to interpret the idea of cooking that I always had on my mind". A little bit unique story for a reality, that of Cascina ColombÏ, that we can’t meet every day especially for the skill with which Loriana’s team gives its best to provide a kooking that daily allows guests to return to taste genuine flavors, almost forgotten by many people.

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CASA GAMBARARA Via Borfuro, 7 (ang. Via Piccinini) Tel. 035.232850 - Fax 035.4131021 BERGAMO


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ashion & luxury

CORNARO GIOIELLI VOGUE

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LUXURY, STYLE AND ELEGANCE ARE FAMILIAR Present for over forty years in Bergamo center, Cornaro Jewels means passion for jewelry engraved in history. Three levels of brightness with a single lowest denominator: elegance, luxury and style, because precious stones are not the only ones which shine, but also the intent with which they are given and worn. The client has at his own disposal a wide range of brands for jewelry, watches and silverware to choose with competent staff always helpful, to turn his idea into a luxurious high quality proposal.

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di Marianna Peluso • foto Alberto Merisio

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usso, stile ed eleganza sono di casa

resente da oltre quarant’anni nel centro di Bergamo, Cornaro Gioielli significa passione per i gioielli incisa nella storia. Tre piani di splendore con un unico minimo denominatore: eleganza, lusso e stile, perché non sono solo le pietre preziose a risplendere, ma l’intenzione con cui si regalano e si indossano. Il cliente ha a disposizione un ampio ventaglio di griffe per la gioielleria, l’orologeria e l’argenteria tra cui scegliere insieme a personale competente sempre a disposizione, per trasformare la sua idea in una lussuosa proposta di alta qualità.

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L’isola del sole, dell’amore e dell’eleganza è dal 1947 la casa del marchio di alta gioielleria Chantecler, grazie a Pietro Capuano e Salvatore Aprea che aprono qui la prima boutique. Nell’incantevole scenario di Capri sono passati gioielli unici, scelti da dive e principesse del calibro di Jacqueline Onassis, Grace Kelly, Ingrid Bergman e Audrey Hepburn, per arrivare ai giorni nostri, ad impreziosire la grinta di nuove principesse metropolitane. Quando l’eleganza, l’allegria, i colori del mare e del cielo, l’armonia e il Made in Italy sono il marchio di fabbrica, l’ingresso nella storia è garantito: grazie alla creatività e all’impegno di Maria Elena, Costanza e Gabriele Aprea, il galletto Chantecler continua a proporre collezioni di gioielli amati e ricercati in tutto il mondo. Le Campanelle Chantecler, segni distintivi del brand, sono ciondoli portafortuna creati per tintinnare al collo o al polso di una donna protagonista della sua vita. Fortuna in amore, nel lavoro, o nella vita? Con la collezione Corni, Chantecler ha ripensato il più famoso amuleto della tradizione partenopea. Le gocce di diamanti, perle, zaffiri e ametiste della linea Joyful sono una danza di luci mentre si procede a passi decisi. Qualunque sia la direzione intrapresa. La collezione Di Amour Folie con tre modelli di anelli è il sigillo di una dichiarazione d’amore al chiaro di luna. I mondi Chantecler ricamano l’oro creando gioielli che racchiudono il segreto della perfezione: il risultato è Di Amour. Ma la fantasia non ha limite e la collezione Logo, firma storica della Maison caprese, è sempre lì per ricordare che il sole risplende, anche al di là delle nuvole.

Collezione Le Campanelle

Collezione Corni

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Collezione Joyful

The island of sun, love and elegance is, since 1947, the high jewelry Chantecler brand house, thanks to Pietro Capuano and Salvatore Aprea who open the first boutique here. In Capri enchanting scenery passed unique jewels, chosen by divas and princesses like Jacqueline Onassis, Grace Kelly, Ingrid Bergman and Audrey Hepburn, to arrive today, to embellish new metropolitan princesses’ determination. When elegance, joy, the colours of the sea and sky, harmony and Made in Italy are the trademark, the entrance into history is guarantee: thanks to Maria Elena’s, Costanza’s and Gabriele Aprea’s creativity and commitment, the Chantecler cockerel continues to suggest jewelry collections loved and sought-after all over the world. Chantecler Bells, brand distinctive signs, are lucky charms created to tinkle at the neck or wrist of a woman protagonist of her life. Good luck in love, work, or in life? With the Horns collection, Chantecler thought back to the most famous amulet of the Neapolitan tradition. The drops of diamonds, pearls, sapphires and amethysts of Joyful line are a lights dance while we proceed with strides. Whatever is the taken direction. The Di Amour Folie collection with three models of rings is the seal of a love declaration in the moonlight. Chantecler worlds embroider gold creating jewels that contain the perfection secret: the result is Di Amour. But the fantasy has no limit and the Logo collection, Capri Maison historic signature is always there to remind us that the sun shines, even beyond the clouds.

Collezione Logo

Collezione Di Amour Folie

Collezione Di Amour

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Very Chopard

La storia di Chopard si riassume in una sola parola: prestigio. È in questa aura di esclusività che il brand oggi festeggia i suoi 150 anni: un’azienda di famiglia che da un secolo e mezzo con i suoi preziosi di alta gioielleria e orologeria adorna dive del cinema, principi e principesse, mantenendo inalterata la sua sofisticata eleganza. Storico partner della Millemiglia, del Festival del Cinema di Cannes e di numerosi eventi benefici, il successo di Chopard si scopre attraverso le sue opere di alta manifattura. L’ultima collezione di gioielleria Very Chopard si riappropria dei cuori e dei cerchi, ma in una veste più sofisticata. La linea Happy Diamonds dal 1976 continua a far sognare le donne più belle del mondo con orologi unici. E per celebrare l’anniversario nel migliore dei modi la tradizionale linea Happy Sport con diamanti si veste del colore del cielo, illuminato da preziosissime stelle danzanti, per una collezione limitata assolutamente esclusiva: Happy Sport 150 anni.

Chopard history is summed up in one word: prestige. It is in this exclusivity aura that the brand now celebrates its 150 years: a family business that for a century and a half with its high jewelry and watchmaking jewels adorns movie stars, princes and princesses, maintaining unchanged its sophisticated elegance. Historical partner of Millemiglia, of the Cannes Film Festival and of numerous charity events, Chopard success is discovered through its high craftsmanship works. Last jewelry collection Very Chopard regains hearts and circles, but in a more sophisticated form. Happy Diamonds line since 1976 continues to make the most beautiful women in the world dream with unique watches. And to celebrate the anniversary in the best way the traditional line Happy Sport with diamonds dresses the sky color, illuminated by very precious dancing stars for a very exclusive limited collection: Happy Sport 150 years.

Happy Diamonds Happy Sport 150 anni

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Happy Sport


L.U.C. 1937

If the Chopard woman shines new light, the Chopard man perfectly embodyes the concepts of elegance and sobriety. On the wrist he shows off the L.U.C. 1937 model, a steel watch that is rooted in classic watchmaking tradition, with the new automatic L.U.C. 1.010 caliber COSCcertified chronometer. Limited edition. Because the class is unworthy of all. Mille Miglia GT XL Chrono 2010 in pink gold or steel, is the sport version with which we can celebrate the anniversary: official watch of the world most famous vintage car race, the Mille Miglia responds as usual to the annual appointment, reconfirming itself as a luxury watchmaking classic. Always inspired by the four wheels world, here is the Grand Prix de Monaco Historique Chronograph, dedicated to the vintage version of the Formula 1 Grand Prix which was organized for the first time in 1998 and which continues to transform the principality landscape, from street to a circuit.

GT XL Chrono 2010

Grand Prix de Monaco Historique Cronograph

Se la donna Chopard brilla di nuova luce, l’uomo Chopard incarna alla perfezione i concetti di eleganza e sobrietà. Al polso sfoggia il modello L.U.C 1937, un orologio in acciaio che affonda le radici nella tradizione classica orologiaia, dotato del nuovo calibro automatico L.U.C 1.010 con certificato di cronometria del COSC. In edizione limitata. Perché la classe non è da tutti. Mille Miglia GT XL Chrono 2010, in oro rosa o acciaio, è la versione sportiva con cui festeggiare l’anniversario: orologio ufficiale della gara d’auto d’epoca più celebre del mondo, il Mille Miglia risponde come sempre all’appuntamento annuale, riconfermandosi un classico dell’orologeria di lusso. Sempre ispirato al mondo delle quattro ruote, ecco il cronografo Grand Prix de Monaco Historique, dedicato alla versione vintage del Gran Premio di Formula 1 che fu organizzato per la prima volta nel 1998 e che continua a trasformare il panorama del principato, da strada a circuito.

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Cronografo Classique

Type XXII

Absolute reference point in theme of haute horlogerie, the Breguet brand belongs to the european cultural heritage: its position is unique, result of the creative skills of its founder, A.-L. Breguet (1747-1823), and of today’s master watchmakers. Breguet really unique ability is to innovate, develop and industrialize new products, starting with a traditional heritage developed over the centuries and reaching the highest quality both in the aesthetics and in the mechanics. This is what makes each Breguet creation exceptional. Classique Chronograph, haute horlogerie jewel by Breguet home, available in pink gold and white gold. In the occasion of the 60 years since the first Type XX clocks, produced for the French naval aviation forces, which celebrate, this year, their foundation centenary, Manufacture Breguet presents the reinterpretation of the legendary Type XXII chronograph, so modern, as technical. Finally, Tradition line distinguishes itself for the original design that allows to admire, live, all the gears and the typical class of the brand.

Punto di riferimento assoluto in tema di alta orologeria, la marca Breguet appartiene al patrimonio culturale europeo: la sua è una posizione unica, frutto delle capacità creative del suo fondatore, A.-L. Breguet (1747-1823), e degli odierni maestri orologiai. La capacità davvero unica di Breguet è di innovare, sviluppare e industrializzare nuovi prodotti, partendo da un patrimonio artigianale maturato nei secoli e raggiungendo un’altissima qualità sia per quanto riguarda l’estetica che la meccanica. È questo che rende eccezionale ogni creazione Breguet. Cronografo Classique, gioiello di alta orologeria di casa Breguet, disponibile in oro rosa e oro bianco. In occasione dei 60 anni dai primi orologi Type XX, prodotti per le forze aeronavali francesi, che quest’anno festeggiano il centenario della loro fondazione, Manufacture Breguet presenta la reinterpretazione del leggendario cronografo Type XXII, tanto moderno, quanto tecnico. La linea Tradition, infine, si distingue per l’originale design che permette di ammirare al vivo tutti gli ingranaggi e tutta la classe tipica del brand.

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Tradition


Fondata nel 1755, Vacheron Constantin è la più antica manifattura orologiera del mondo: 250 anni ininterrotti di attività che hanno fatto epoca, creando un repertorio inestimabile di creatività tecnica ed estetica. Perché per render omaggio al tempo, l’unica cosa da fare è sottolineare la raffinatezza dello scorrere dei secondi con un capolavoro di alta orologeria che scandisce l’ammirazione da secoli. La collezione Patrimony esprime al meglio la filosofia della maison: rigore e purezza di forme e colori, in cui ogni orologio supera le mode e resta inscritto nella memoria come un’opera d’arte.

Patrimony Traditionelle

Founded in 1755, Vacheron Constantin is the oldest watch manufacture in the world: 250 years of uninterrupted activities that made history, creating an invaluable repertoire of technical and aesthetic creativity. Because to pay homage to time, the only thing to do is to emphasize the seconds passing refinement with a haute horlogerie masterpiece which marks the admiration for centuries.

Patrimony Traditionelle Chronographe

The Patrimony Traditionelle collection best expresses the Maison philosophy: rigor and purity of forms and colors, in which every watch passes fashions and remains inscribed in the memory as a work of art.

Patrimony Contemporaine Biretrogrado Giorno e Data

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uando si incontrano persone come Lorenza e Sergio, non si può fare a meno di spiegarsi il successo della Boutique Vogue, di cui sono i titolari: la classe e l’eleganza che esprimono, unita alla passione per il loro lavoro che riescono a comunicare, rendono evidente che quando si entra in un negozio come Vogue non lo si fa solo per acquistare un capo di abbigliamento, ma si diventa parte di un modo di intendere lo stile e il glamour come integrazione dell’espressione della propria personalità attraverso la scelta di vestito o di un accessorio. E si intuisce anche perché il successo di Vogue Boutique dura da oltre vent’anni.

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STYLE AND PASSION When you meet people like Lorenza and Sergio, you can’t do without of understanding the success of Vogue Boutique, of which they are the owners: the class and elegance they express, combined with the passion for their work they can communicate, make clear that, when you enter a shop like Vogue, you don’t do it just to buy an article of clothing, but you become part of a way of understanding the style and glamour as integration of the expression of your own personality through the choice of a garment or an accessory. And you can realize it also because Vogue Boutique success lasts for over twenty years.

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lasse e passione

testo e foto di Sonia Rottichieri

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Lorenza, quale è il segreto del negozio? Il segreto di Vogue è aver sempre saputo dare al momento giusto il prodotto giusto, seguendo il trend e rimanendo punto di riferimento per chi, attraverso la scelta di un abito, desidera emozionarsi, proponendo al cliente prodotti mixati in chiave non omologata. Vogue ha sempre saputo rinnovarsi ed essere all’avanguardia, pur mantenendo un proprio stile e offrendo quindi sempre al cliente la certezza di uno spazio stabile nel panorama evolutivo della moda, senza mai rinunciare all’originalità espressiva di se stessi.

Lorenza, which is the secret of the shop? The secret of Vogue is to have always been able to give the right product at the right time, following the trend and remaining a reference point for those who, through the choice of a dress, wish to get excited, offering the customer mixed products in a not standardized key. Vogue has always been able to innovate and to be cutting edge, even maintaining its own style and therefore always offering the customer the certainty of a stable space in the fashion evolutionary panorama, without ever giving up the self-expressive originality.

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Quali sono i punti di forza di Vogue Boutique? Oltre alla qualità dei prodotti proposti, che si esprime attraverso la scelta di marchi come D&G, Moncler, CELIN b., Paul Smith, ADD, Aspesi, Frankie Morello, Roda, Alessandrini e HIGH e molti altri noti per l’originalità e lo stile, il rinnovamento delle vetrine e degli allestimenti interni, in cui nulla è lasciato al caso e la professionalità e la competenza del personale che può guidare nella scelta, rendono il negozio uno spazio in cui anche il più esigente dei clienti riesce a ottenere una sua dimensione identificativa, pur conservando l’individualità espressiva. L’uomo e la donna che entrano in Vogue Boutique, sanno che possono trovare tutto ciò che è necessario per esaltare la propria eleganza mantenendo il rigore efficace dettato dalla moda, ma difendendo sempre quell’originalità che rende unica la propria personalità e che si manifesta anche attraverso la scelta dell’abbigliamento e degli accessori. Quali sono le tendenze per l’inverno? La vetrina esprime il trend principale mostrando scritte che possono già guidare nella scelta, evidenziando ciò in cui noi crediamo di più, come nello stile “militare”e nei “cammello”. Anche la calzatura avrà un ruolo da protagonista così come gli accessori che diventano parte principale e irrinunciabile di uno stile. Come sarà il futuro di Vogue in un momento come questo, storicamente ed economicamente difficile? Vogue cambierà pelle come ha sempre fatto, per offrire alla clientela emozioni sempre nuove ma mantenendo sempre lo stile e il glamour che lo hanno sempre distinto attraverso la proposta di nuove idee… e la crisi si vince con la forza delle idee.

Which are Vogue Boutique strong points? Besides the quality of the suggested products, which expresses itself through the choice of brands like D & G, Moncler, Celin b., Paul Smith, ADD, Aspesi, Frankie Morello, Roda, Alessandrini and HIGH and many other well-known for the originality and style, the windows and inside fittings renewal in which nothing is left to chance and the professionalism and competence of the staff who can guide the choice, make the store a place where even the most demanding of the clients can obtain his identification dimension, while maintaining the expressive individuality. The man and the woman who enter Vogue Boutique, know they can find everything they need to enhance their elegance while maintaining the effective rigor dictated by fashion, but always defending that originality that makes unique your own personality and that manifests itself through the choice of clothing and accessories. Which are the winter trends? The window express the main trend showing writings which can already guide the choice, highlighting what we trust-in best, like in “military” style and in “camel”. Even the footwear will have a lead role as well as the accessories that become main and undeniable part of a style. How will Vogue future be, in a time like this, historically and economically difficult? Vogue will change skin as it has always done, to offer customers new emotions, but always keeping the style and glamour that have always distinguished it by new ideas proposal... and the crisis is won by the force of ideas.

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PROGETTO GIARDINO CHIESA - FISAR CASA GAMBARARA COLLEONI ROBERTO & C AGAZZI ARREDA Up Bergamo

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ivere lo spazio

di Marianna Peluso • foto Nikka Dimroci

no spazio all’aperto, un giardino, una terrazza… questa è la materia prima di Progetto Giardino: nasce da La Fercolor, ferramenta dall’anima poliedrica a cui sono sempre state strette le definizioni prestabilite, perché ha sempre voluto fare di più per i propri clienti, come seguirli in una scelta, proporre oggetti di culto e di design, destinati a cambiare il volto delle loro abitudini.

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LIVING THE SPACE An open-air space, a garden, a terrace... this is Garden Project raw material: it was born from Fercolor, polyhedral soul ironmonger that always hated the pre-established definitions because he always wanted to do more for its customers, like following them in a choice, proposing worship and design objects, destined to change the face of their habits.

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Già dalla ferramenta di Torre de’ Roveri si è iniziato a muovere qualcosa: pergole, grigliati, barbecue e altri oggetti tipici dell’outdoor si sono inseriti oltre alla vendita dei consueti prodotti, per dare più ampio respiro a una competenza e una forza che si è confermata indiscussa nel settore. Dall’esposizione alla progettazione, il passo è stato possibile grazie alla presenza di tecnici specializzati, che hanno cominciato a seguire esclusivamente la sezione degli esterni.

Already from Torre de’ Roveri ironmonger’s something began to move: pergolas, trellises, barbecue and other typical outdoor items were introduced in addition to the usual selling products, sowing a doubt in the owners’ mind to give a wider breath to a competence and force which confirmed itself unchallenged in the field. From the exhibition to the design, the step was possible thanks to the presence of specialists who started to follow the exterior section only.

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Una branchia che ha iniziato a vivere di vita propria, soprattutto quando a novembre 2009 è nata la sede di Progetto Giardino ad Albano Sant’Alessandro, già prima testimonianza di un talento palpabile, perché l’intero showroom è stato seguito, dal cantiere fino alla realizzazione, fino al risultato visibile a tutti di 500 mq di esposizione occupato da personale competente, disponibile a creare soluzioni su misura per ogni gusto, ogni necessità, ogni metratura ed ogni budget e personale qualificato addetto alle vendite.

A gill which started living on its own life, especially when in November 2009 Project Garden centre was born in Albano Sant’Alessandro, first palpable talent testimony already, because the entire showroom was followed, from the the yard to the realization, until the visible result of 500 square meters of exhibition occupied by competent staff available to create custom-made solutions to every taste, every need, every size and budget and qualified sales-clerk staff.

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Ormai l’idea di vivere bene gli spazi aperti si è totalmente sdoganata: da qualche tempo infatti l’esterno della casa ha assunto la stessa importanza del suo interno, perché si può vivere bene all’interno, ma si può e si deve vivere con la stessa intensità l’esterno, col nostro pezzo di cielo come soffitto, per guardare le stelle ma senza muoversi di oltre due passi da casa. Addirittura nel Feng Shui la casa è considerata al pari dell’organismo umano, inserito in un contesto che comprende l’ambiente esterno, in cui ci muoviamo e veniamo influenzati. Ma senza scomodare teorie di pensiero, basta affidarsi a quello che può piacere a noi, come la vita all’aria aperta, il piacere di una lettura su un’amaca o di una cena en plein air con amici, per rendercene conto. Così come ci affidiamo ad un interior designer per lo studio degli spazi interni, lo stesso vale per gli esterni, qualsiasi sia il gusto personale del cliente. Nell’esposizione, infatti, è evidente che tutti possono trovare pane per i loro denti, perché non è una sfilza di oggetti di design disposti in ordine, bensì è la proposta di gusti ed atmosfere che in ogni angolo prendono vita con una piscina e un arredo minimalista, oppure con un sapore rustico composto da strutture in ferro e sauna, o ancora con una proposta avveniristica. Basta venir qui, raccontare di sé, dello spazio a disposizione e attendere di viverlo.

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Now the idea of well living the open spaces has been fully cleared through customs: in fact, past time the house exterior took the same importance as its inside, because you can well live inside, but you can and must live with the same intensity the outside, with our piece of sky as ceiling, watching the stars but without moving further two-step from home. Even in Feng Shui the house is considered equal to the human organism, placed in a context that includes the external environment in which we move and we are affected. But without disturbing thinking theories, just relying on what we would like, like the open-air life, the pleasure of reading in an hammock or of a dinner en plein air with friends, to realize it. Just as we rely on an interior designer for the interior spaces study, the same goes for the exterior, whatever the customer’s personal taste is. In the display, in fact, it is evident that everyone can find bread for their teeth, because it is not a design objects string arranged in order, but it is the tastes and atmospheres proposal that take life in every corner with a pool and a minimalist furniture, or with a rustic flavor composed by iron structures and sauna, or more with a futuristic proposal. It’s enough coming here, telling about yourself, about the available space and waiting to live it.

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Ovviamente se un architetto è in grado di vedere un cantiere aperto e visualizzare già come verrà, i profani del settore hanno bisogno di un aiuto per spronare l’immaginazione e vedere il progetto che si dipana nella mente degli addetti ai lavori, l’impianto che ne illuminerà gli angoli, le opere che lo arrederanno, come la piscina, l’idromassaggio, le poltrone, il verde e i fiori che lo decoreranno: la planimetria e l’esecutivo (planimetria quotata con particolari costruttivi) aiutano a visualizzare concretamente ogni idea e i risultati firmati Progetto Giardino sono la prova evidente che non c’è luogo migliore per lo studio del proprio mondo, piccolo o grande che sia, per un eden su misura.

Obviously, if an architect is able to see an open yard and see how it will be already, the sector uninitiated need help to spur the imagination and see the project that unravels in insiders mind, the system that will light up the corners, the works that will furnish it, such as the swimming pool, the jacuzzi, the armchairs, the green and flowers that will decorate it: the plan and the executive project (quoted plan with construction details) help to see concretely each idea and the results signed by Garden Project are the evident proof that there is no better place for our world study, is it small or big, for a custom-made paradise.

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er spiegare l’essenza del Gruppo Fisar/Chiesa ci è voluta un’intervista a 10 mani con la famiglia Paolicchi: Dino, Roberto, Donatella e Alessandro, che sebbene non risponda all’appello, ha dato il suo indispensabile contributo per arrivare fin qui. La forza di un nucleo familiare può costruire un impero basato sulla competenza e sulla fiducia. Provare per credere. L’ultimo paio di mani sono le mie, impegnate a scrivere, per potervi raccontare tutto quello che ho sentito dalle voci dei protagonisti diretti di questa storia. Se parlo di Gruppo Fisar-Chiesa, lei mi risponde… Donatella «Una filosofia imprenditoriale che guarda al cuore e non ai numeri, alla qualità prima che alla quantità e che mette il contatto umano al primo posto sia con i clienti che con le forze lavorative.

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A FRIENDLY GROUP To explain the essence of Fisar/Chiesa Group it took a 10-hand interview with Paolicchi family: Dino, Roberto, Donatella and Alessandro, who, although he does not answer the roll-call, gave his essential contribution to get here. The strength of a family unit can build an empire based on the competence and confidence. The proof of the pudding. The last two hands are mine, engaged in writing, so that I can tell you what I heard from the voices of the direct protagonists of this story. If I talk about Fisar-Chiesa Group, you answer me... Donatella “An entrepreneurial philosophy that looks at the heart and not at numbers, at quality before quantity, and that puts the human touch at the top both with customers and with the workforces.

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Chiesa è sul mercato da ottant’anni, la Fisar da sessanta: l’integrazione con Chiesa rappresenta la naturale prosecuzione dei settori merceologici Fisar. Già dagli anni ’80 Fisar era specializzata nel campo delle centrali termiche; nel corso degli anni ha ampliato la gamma introducendo centraline elettroniche e condizionamento, per poi investire anche nell’arredo bagno e nella casa. Con l’acquisizione di Chiesa, importante azienda storica sulla piazza di Bergamo, Fisar è entrata anche nel settore degli artigiani del legno e della ferramenta. L’obiettivo di tutti noi che facciamo parte del gruppo è garantire sia al cliente fidelizzato e sia al cliente privato la possibilità di ristrutturare la casa nella sua interezza e complessità». Qual è il vostro target di riferimento? Dino «Trasversale. I nostri clienti abituali sono gli installatori e gli artigiani, ma si rivolge a noi sia la signora che cerca un prodotto di bassa, media e alta gamma, sia l’architetto che ha bisogno di una ristrutturazione chiavi in mano». Da quanto opera sul mercato? Roberto «Chiesa esiste dal 1923, mentre Fisar dal 1949».

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Chiesa is on the market for eighty years, Fisar for sixty: the integration with Chiesa is the natural continuation of Fisar product sectors. Since the eighties, Fisar was already specialized in the field of thermal power stations; over the years it expanded the range by introducing electronic junction boxes and conditioning, to then invest in bathroom furnishing and home. With the acquisition of Chiesa, important historical company in Bergamo market, Fisar also entered in the sector of wood craftsmen and ironmongery. The objective of us all, who are part of the group, is to ensure both the faithful client and the private client the possibility of restructuring the house in its entirety and complexity“. What is your reference target? Dino “Transversal. Our habitual customers are installers and craftsmen, but both the lady who is looking for a product of low, medium and high range, and the architect who needs a turnkey renovation turn to us“. Since when are you working in the market? Roberto “Chiesa was born in 1923, while Fisar in 1949”. Up Bergamo

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Com’è cambiato il mercato nel tempo? E in questi ultimi due anni, quelli comunemente battezzati “della crisi”? Roberto «Consideriamo che l’85% del nostro fatturato lo facciamo con professionisti, installatori e artigiani, sia della termoidraulica che del legno. In tutti questi anni è cambiato il mercato di riferimento, perché è cambiata la mentalità dei singoli titolari: le aziende si sono evolute, così come i mezzi, gli impianti e le risorse. L’economia gira in cerchio: in questi ultimi due anni il nostro settore (quindi tutto ciò che concerne la manutenzione, i rifacimenti, i restauri, l’arredo…) non ha avuto crolli come è successo in altri campi, perché si tratta di un ambito di necessità, di obbligo improcrastinabile.

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How did the market change in the course of time? And over the past two years, those commonly baptized “of the crisis”? Roberto “Let’s consider that we do the 85% of our turnover with professionals, installers and craftsmen, both of the plumbing and of the wood. In all these years the reference market changed, because the mentality of the individual holders changed: companies evolved as well as the means, the system and the resources. The economy turns in a circle: in these last two years our sector (and then everything related to maintenance, recreations, makeover, furniture...) did not have collapses as it happened in other fields, because it is an area of need, of obligation which can’t be postponed.

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Ha retto bene forse anche perché si parla tanto di risparmio energetico, di pannelli solari, e anche perché nessuno vuole ignorare il senso estetico all’interno della propria casa. Sarebbe inutile dire che la crisi non c’è e non c’è stata, perché vediamo quel che succede: magari dobbiamo dilazionare dei pagamenti perché un nostro cliente non ha avuto un finanziamento e così via». Dino «L’alto di gamma è cresciuto: chi spende meno è solo la fascia media. Comunque sono gli operatori del settore i nostri maggiori clienti, i privati, su cui si applica questo discorso, rappresentano solo una minima percentuale». Roberto «Tra poco, con l’accensione degli impianti di riscaldamento, si allungheranno le code, perché bisogna tener conto che non seguire la normativa vigente è illegale. E la sicurezza è sempre all’ordine del giorno. Siamo una mosca bianca nel settore della distribuzione specifica: ed è per questo che resistiamo da così tanto tempo». Quante persone e quanti punti vendita conta? Dino «Circa 320 persone per 15 sedi, distribuite in quattro province: Milano,Varese, Bergamo e Como» La filosofia del gruppo Fisar? Dino «Parlerei di concetti-chiave. Qualità, rispetto per l’ambiente e design contraddistinguono tutti i prodotti che la nostra azienda, da sempre attenta all’innovazione, sceglie di commercializzare. L’alto livello del servizio, che mettiamo a disposizione della nostra clientela, è frutto di uno sforzo che coinvolge tutti i nostri addetti, nella direzione di una sempre maggiore efficienza. Nonostante le ormai le ragguardevoli dimensioni raggiunte cerchiamo di mantenerci dinamici e attenti alle personali esigenze di ogni nostro singolo cliente. La puntualità nelle consegne, l’alto livello di consulenza tecnica e l’ampia gamma di prodotti pronti a magazzino sono i nostri fiori all’occhiello. E parlando dell’offerta, quali sono i punti di forza? Dino «Si tratta di offerta a 360°: dall’idrotermosanitaria, all’offerta per tutta la casa, compreso l’inserimento delle cucine, della zona giorno, della zona notte, dell’illuminazione, dei pavimenti e rivestimenti, delle porte e della ferramenta. Oggi possiamo realizzare una progettazione completa, dal rilievo fino alla posa in opera di tutti i materiali». Progetti per il futuro? Dino «Mantenere intatta la nostra filosofia e i nostri valori: l’onestà, l’efficienza e la capacità di mantenere saldo il rapporto umano con clienti e collaboratori, anche nei momenti difficili». Donatella «Un obiettivo pratico è arrivare a un fatturato annuo intorno ai 110 milioni di euro e portare avanti un Gruppo capace di resistere agli scossoni economici, grazie alla serietà del management e alla passione dei suoi dipendenti». Io, come tutti i lettori, dovremmo scegliere Fisar perché… Roberto «La fidelizzazione è propria dei nostri clienti. Chi ci conosce può già apprezzare il valore del nostro servizio, la nostra competenza, la correttezza, la qualità e la vasta gamma dei nostri prodotti; chi non ci conosce, non deve far altro che bussare alla nostra porta, perché non tradiremo la sua fiducia».

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It held up well perhaps because people are talking a lot about saving energy, solar panels, and also because nobody wants to ignore the aesthetic sense inside his own home. It would be useless to say that there is no crisis and there was not, because we see what happens: perhaps we have to delay payments because our client had no funding and so on“. Dino “The top range grew: who spends less is only the midrange. However our main customers are the sector operators, private citizens, on whom this speech is applied, represent a small percentage only“. Roberto “Soon, with the lighting of heating, the queues will lengthen, because you must remember that not to follow the current rules is illegal. And safety is always on the agenda. We are a black swan in the specific distribution sector: that is why we resist for so long. How many people and how many shops does it count? Dino “Approximately 320 people for 15 centres, distributed in four provinces: Milan, Varese, Bergamo and Como” The Fisar group philosophy? Dino “I would talk about key concepts. Quality, environmental respect and design characterize all the products that our company, always attentive to innovation, chooses to sell. The high service level we offer to our clients is the result of an effort that involves all our employees, in the direction of an increasing efficiency. Despite the considerable sizes attained by now, we try to keep ourselves dynamic and attentive to the personal needs of every single customer. The punctuality in deliveries, the high level of technical consulting and the wide range of ready products in stock are our flagships. And talking about the offer, which are the strong points? Dino “It’s about a 360 ° offer: from the hydro-thermal-sanitary to the offering for the whole house, including the insertion of the kitchens, the living room, the bedroom, the lighting, the floor and the coverings, the doors and the ironmongery. Today we can realize a complete design, from survey to the installation of all materials. Future plans? Dino “To keep our philosophy and our values intact: honesty, efficiency and ability to maintain the human relationship with customers and employees strong, even in difficult times”. Donatella “A practical object is to achieve an annual turnover of 110 million euros and to carry out a group capable to stand up to economic shocks, thanks to the management seriousness and to its employees’ passion”. Like all readers, I should choose Fisar because... Roberto “The loyalty is typical of our customers. Who knows us, can already appreciate the value of our service, our expertise, accuracy, quality and variety of our products; who does not know us, must only knock on our door, because we will not betray his trust“.

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ollage di qualità

di Marianna Peluso • foto Alberto Merisio

on potrei vivere senza - sono le parole che chiudono l’intervista di Maria Grazia Gambarara, titolare di tre piani di buon gusto nel centro di Bergamo. Ed è proprio da qui che voglio iniziare quest’articolo. Non si può vivere senza passione, senza dedizione, senza la curiosità di partecipare e di aver sempre partecipato a tutte le più importanti fiere nazionali e internazionali: Parigi, Londra, Madrid, Francoforte, Bruxelles… per Maria Grazia questo spazio è molto più di un negozio.

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A QUALITY COLLAGE I could not live without - are the words which end Maria Grazia Gambarara’s interview, owner of three floors of good taste in the center of Bergamo. And it’s from here that I want to begin this article. You can’t live without passion, without dedication, without the curiosity of participate and of having always participated to all the most important national and international exhibitions: Paris, London, Madrid, Frankfurt, Bruxelles... For Maria Grazia this space is much more than a shop. Up Bergamo

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L’amore per il suo lavoro è evidente e, se così non fosse, si percepirebbe a pelle: ogni dettaglio della vetrina, ogni soprammobile sulla tavola o nella libreria non risulterebbe in equilibrio col resto, in una sintonia che induce a cedere alla constatazione che forse la perfezione esiste e può essere di questo mondo. Se si potesse descrivere con una musica, sarebbe senz’altro una melodia jazz, come quella suonata nello spazio esterno della boutique Casa Gambarara dal trio Casati Savoldelli Zenoni durante la notte bianca di Bergamo del 16 settembre, in perfetta armonia con l’eleganza disinvolta delle vetrine e della proprietaria. «Il negozio quest’anno è diventato maggiorenne» ci racconta Maria Grazia, allargando le labbra in un sorriso, «ma non è sempre stato qui. Fino a cinque anni fa eravamo poco più in là, sempre in via Borfuro, ma ad un altro numero civico. Era un negozio decisamente più piccolo di questo, quindi non potevo affrontare proposte d’arredo concrete come adesso». Lo spunto per le idee viene da aziende italiane, francesi, spagnole e belga, con cui il rapporto è ormai consolidato da anni. Per presentare ogni novità al meglio alla sua affezionata clientela, Maria Grazia cambia allestimento ogni mese, compreso il colore delle pareti se necessario, basandosi sulle tonalità proposte da Flamant, azienda di punta dell’interior design dal sapore raffinato. Il colore della prossima stagione? La gamma dei marroni. Davvero molto affascinante.

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The love for her work is clear and, if not, you shall feel it: every window detail, every ornament on the table or in the library would not be in balance with the rest in a tune that leads to surrender to the realization that maybe perfection exists and can be of this world. If you could describe it through music, it would surely be a jazz tune, like the one played by Casati Savoldelli Zenoni trio in the external space of Casa Gambarara boutique during the Bergamo White Night of September the 16th, in perfect harmony with the casual elegance of the shop windows and of the owner. “The store came of age this year” tells us Maria Grazia, spreading her lips into a smile, ”but it hasn’t been always here. Five years ago we were a little farther on, always in Borfuro street, but at another street number. It was a shop definitely smaller than this, so I could not deal with concrete furnishing proposals as I can do now “. The cue for the ideas comes by Italian, French, Spanish and Belgian companies, with which there’s an established relationship for years. To show any news at best to her affectionate customers, Maria Grazia changes layout every month, including the color of the walls if necessary, basing on shades proposed by Flamant, interior design leading company with a fine taste. The color of the next season? The range of brown. Truly very fascinating.

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A dare man forte alla mente del negozio Casa Gambarara c’è Antonella Esposito, figura di rilievo presente da anni, fondamentale per accompagnare il cliente nella scelta e per aiutare Maria Grazia negli allestimenti delle tendenze a venire. «In tutti questi anni, ho visto cambiare in mille modi la concezione della casa e dell’arredo. La difficoltà sta nel percepire le tendenze prima che si manifestino, per poter dare spazio a nuove prospettive» specifica Maria Grazia. Tutti gli input che si presentano, tramite studio, libri e fiere, devono essere vagliati su misura per il concept del negozio e per le case in cui entreranno. Maria Grazia cura infatti con professionalità e competenza le richieste dei suoi clienti, la cui fiducia le ha permesso non solo di arredare nuovi spazi abitativi, ma anche di seguirne l’evoluzione nel tempo con proposte sempre armoniche e intriganti. Per le iniziative di maggior spessore, che richiedono un intervento edile e di ristrutturazione, Maria Grazia si avvale della preziosa collaborazione dell’architetto Guido Gambarara. Dal progetto al soprammobile, per la casa tout court.

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To give support to Casa Gambarara store mind there‘s Antonella Esposito, a relevant figure present in years, essential to accompany the client in the choice and to help Maria Grazia in the arrangements of trends to come“. In all these years, I saw the concept of the house and of the furnishing changing in many ways. The difficulty is in perceiving the trends before they happen, to give room for new prospects” specifies Maria Grazia. All the inputs that come, through the study, books and exhibitions, should be examined custom-made for the shop concept and for the houses in which they will enter. Maria Grazia in fact looks after, aptly and with professionalism, her customers requests: their confidence allowed her not only to furnish new housing spaces, but also to follow the evolution, in the course of time, with always harmonic and charming proposals. For thicker initiatives that require a construction and a renovation intervention, Maria Grazia avails herself of the precious collaboration of the architect Guido Gambarara. From the plan to the ornament, for the home tout court.


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era una volta...

uesto articolo dovrebbe iniziare con il “c’era una volta” per dare rilievo alle radici ben affondate nel passato, dove tutto è cominciato, 56 anni fa. Ma non si tratta di una favola: c’è una sala campionaria con laboratori annessi di 2500 mq a testimoniarne la presenza tangibile e una lista d’appuntamenti con clienti noti ad affollarne l’agenda.

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THERE WAS A TIME... This article should begin with “once upon a time” to give relief to the roots well sunk in the past, where it all started, 56 years ago. But this is not a fairy tale: there is a showroom with attached laboratories of 2500 sqm to testify to its tangible presence and a list of appointments with well-known clients to crowd the agenda.

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Quando si dice Colleoni Roberto & C. Tappezzieri, in realtà s’intendono tre generazioni di esperienza e studio dei tessuti, dei tendaggi, dei rivestimenti della casa, dei tappeti e di tutti i mobili che possono essere rivestiti di pelle o di qualsiasi tessuto, dal cotone al cashmire. Le abitazioni non sono la sola materia prima, perché anche gli uffici e il settore alberghiero si affidano a Colleoni per essere certi di dare un tocco di classe all’ambiente. Tutto inizia in laboratorio, come dicono i Colleoni, dove i clienti arrivano con idee più o meno chiare, per cercare di dare un’impronta personale all’immobile d’interesse: divani, poltrone e letti sono studiati su misura, dalla scelta del legno alla forma, nel reparto di falegnameria, alla scelta dell’imbottitura e dei rivestimenti, su cui opera la sartoria. Il risultato? Unico. Ecco perché non esistono i confini nazionali quando si parla di bellezza e di qualità. Attualmente l’intera famiglia Colleoni è impegnata nella realizzazione degli interni di una prestigiosa residenza e di uffici direzionali a Luanda, in Angola; nel rifacimento del palazzo di noti stilisti milanesi; nella progettazione degli interni di una casa nel centro di Parigi, di due dimore nelle vicinanze di St.Moritz e di un centro commerciale in Sicilia. Si può essere più versatili di così? A quanto pare sì e tutti i Colleoni ne sono la prova, anche oltre ogni immaginazione, visto che per loro non esiste il concetto di lavorazione in serie, ma solo di esclusività. Ogni cliente ha il proprio gusto e le proprie esigenze, che vengono tradotte e interpretate dalle 25 persone che compongono lo staff e da un architetto, che segue i lavori di ristrutturazione interna, di recupero e di reinterpretazione degli spazi. Poi via libera al decoro, con un portfolio di fornitori che spazia da Creation Baumann a C&C, da Creazioni Jab a Loro Piana, da Pierre Frey a Sahco Hesslein, da Zimmer & Rohde a De Le Cuona.

When you say Colleoni Roberto & C. Upholsterers, you actually mean three generations of experience and study of fabrics, curtains, house linings, carpets and any furniture that can be covered with leather or any fabric, from cotton to cashmere. The houses are not the only raw material, because the offices and the hotels too rely on Colleoni to be sure to give a touch of class to the environment. Everything begins in the laboratory, as the Colleoni say, where customers arrive with more or less clear ideas, trying to give a personal mark to the house of interest: sofas, armchairs and beds are studied custom-made, from the choice of wood to the form, in the carpentry department, to the selection of the stuffing and linings, on which the couture operates. The result? Unique. That’s why there are no national borders when you talk about beauty and quality. Currently the whole Colleoni family is engrossed in the interior realization of a prestigious residence and directional offices in Luanda, in Angola; in the reconstruction of the building of well-known Milan designers; in the interior design of a house in central Paris, in two houses near St. Moritz and in a shopping center in Sicily. May it be more versatile than that? Apparently yes, and the Colleoni all are the proof, even beyond every imagination, considering that for them there is no concept of working in series, but only of exclusivity. Each customer has his own taste and needs, which are translated and interpreted by 25 people who compose the staff and by an architect, who follows the internal renovation works, recovery and reinterpretation of spaces. Then green light to the decor, with a portfolio of suppliers ranging from Creation Baumann to C & C, from Jab Creations to Loro Piana, from Pierre Frey to Sahco Hesslein, from Zimmer & Rohde to De Le Cuona.

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Stare bene nel proprio spazio, casa, ufficio o seconda casa che sia, è davvero come respirare una boccata d’ossigeno, perché solo protetti dalle nostre quattro mura ci sentiamo davvero noi stessi. Liberi di essere, tout court. E cosa c’è di più personale e liberatorio di un ambiente e un decoro che ci rispecchi e di un’opera d’arte che veicoli i significati che noi vi leggiamo? Accanto all’esposizione di tessuti, in via Baioni, c’è anche una galleria d’arte, dedicata ad artisti emergenti, che saranno presentati il 16 ottobre in una mostra comprensiva di ben 140 opere a Villa Suardi, a Trescore Balneare.

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Feeling good in your space, home, office or second home that it is, it’s truly like a breath of oxygen, because only protected by our four walls, we really feel ourselves. Free to be, tout court. And what’s more personal and liberating than a setting and a decor that reflects us and than a work of art that conveys the meanings that we read inside? Besides the fabrics exhibition, in Baioni street, there is also an art gallery, dedicated to emerging artists, who will be presented in october, the. 16th in an exhibition which includes 140 works in Villa Suardi, in Trescore Balneario.


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L’amore per l’arte, altra eredità che è giunta dal 1900 a questo nuovo secolo, e l’amore per il bello, sono alla base di tutto il lavoro di Roberto,Tullia, Giacomo e Gianandrea Colleoni, esattamente come testimonia l’eleganza di una rinomata casa di Megève fotografata in queste pagine, totalmente realizzata dalla loro abilità artigianale.

The love of art, another legacy that came since 1900 to this new century, and the love for beauty, form the basis of all the work of Roberto, Tullia, Giacomo and Gianandrea Colleoni, exactly how proves the elegance of a famous house in Megeve photographed in these pages, fully realized by their craftsmanship.

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Oltre trenta tipi di tessuti usati per 400 mq calpestabili di comodità ed estetica concretizzati in tappezzerie in tensione, tende, tutto l’imbottito (poltrone, divani, sedie, letti, pouf…) e biancheria di casa. Solo tessuti pregiati, in colori e fattezze originali, giusto per complicarsi la vita e per renderla incredibilmente unica, così sfacciatamente aderente ai sogni della padrona di casa. La maestria degna di un livello d’eccellenza di Colleoni Roberto & C. sta nel riuscire ad abbinare colori e fantasie lontanissime tra loro, ma appositamente e inaspettatamente coordinate, che mantengono il trait d’union nella scelta di un colore. Una tonalità specifica, miscelata a stampe, dettagli e filati pregiati, può dipingere l’arredo e arricchirlo come solo altro può fare un pittore con la sua tela.

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Over thirty kinds of fabrics used for 400 walkable square meters of comfort and aesthetics realized in tension upholsteries, curtains, the whole stuffed things (armchairs, sofas, chairs, beds, pouf...) and household linen. Only valuable fabrics, in original colors and features, just to complicate life and make it incredibly unique, so cheekily adhering to the lady of the house’s dreams. Colleoni Roberto & C. Skill, worthy of a level of excellence, lies in being able to match colors and patterns so distant from each other, but especially and unexpectedly coordinated, which maintain the link in a color choice. A specific shade, mixed with prints, details and fine yarns, can paint the furniture and enrich it as only a painter can do with his canvas.

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rredare una casa, ambientarne gli spazi, è un modo per esprimere la personalità di chi la possiede e la vive ogni giorno, descrivendone lo stile di vita. È questa la vocazione dell’Agazzi Arreda, azienda che affonda le sue origini nel lontano 1933, tempi in cui sotto la guida del fondatore Giuseppe Agazzi, era una piccola falegnameria specializzata nella progettazione e realizzazione di serramenti.

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di Elena Lumina foto Alberto Merisio Nikka Dimroci

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interior design per passione

INTERIOR DESIGN FOR PASSION Furnishing a house, setting spaces, is a way to express the personality of the person who owns it and lives it every day, describing the lifestyle. And this is Agazzi Arreda vocation, a company that traces its origins back in remote 1933, a time when under the guidance of the founder Giuseppe Agazzi, it was a small carpentry specialized in window frames, design and production.

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L’attività dell’azienda si è poi ampliata nel corso degli anni grazie alla capacità manageriale ed alla creatività operativa della seconda generazione, rappresentata da Orazio Agazzi, che dopo il diploma di geometra entra in azienda e che tutt’ora tiene saldo il timone di questa realtà in continua crescita. Oggi l’Agazzi Arreda svolge un’attività molto articolata che spazia dalla vendita di mobili al puro interior design per la progettazione e realizzazione di ambienti su misura e chiavi in mano. Agazzi Arreda, con lo storico show room di Presezzo e con quello recentemente aperto a Suisio, è un punto di riferimento nella commercializzazione di mobili ed accessori d’arredo d’alta gamma: divani e lampade della Maison Fendi, complementi d’arredo firmati Desalto, cucine di prestigiose marche quali Pedini, Euromobil e Toncelli (oltre a quelle di produzione propria), fino alla modernità dei divani Nube e dei complementi d’arredo Ycami. Questi sono solo alcuni dei brand distribuiti dall’Agazzi Arreda, ma che già possono dare un’idea dell’esclusività che nella globalità caratterizza l’attività di un’azienda che ha saputo evolversi con professionalità ed espandendo giorno per giorno la produzione a nuovi ambiti di progetto. Agazzi Arreda oggi è anche e soprattutto interior design, arredamento personalizzato, fuori dallo standard, infatti, attraverso la propria business unit, il laboratorio di falegnameria recentemente trasferito a Mapello, vengono realizzate ambientazioni complete per tutte le dimensioni del living. In questo ambito il titolare si avvale oltre che della preziosa collaborazione dei due figli, Simone, dottor ingegnere e Art Creator, e Alice, designer e Life Stylist, di un team di architetti ed arredatori la cui opera è caratterizzata da una forte vocazione nel coniugare lo stile di vita personale del committente con la funzionalità necessaria per godere appieno di tutti gli ambienti della casa. L’obiettivo di Agazzi Arreda è da sempre quello di dare vita ad una casa creativa, un ambiente unico, pratico e luminoso che sia il punto d’incontro tra l’artigianato sofisticato e la tecnologia avanzata della quale oggi difficilmente si può fare a meno. Queste le parole del titolare relativamente al discorso dell’esclusività e della personalizzazione degli ambienti da loro progettati e realizzati: “Spesso il lavoro che svolgiamo può essere paragonato a quello di un sarto che viene incaricato di confezionare un abito su misura. Io ed il mio team studiamo a fondo i gusti del committente fornendogli una consulenza a 360°, con lo scopo di approntare per lui un ambiente nel quale farlo sentire a proprio agio. Non solo mobili, ma anche pavimenti, pareti, tende, illuminazione, quadri, vasi e tappeti. Ogni singolo dettaglio diventa per noi motivo per intraprendere uno studio fatto di forme e colori, materiali e linee, contrasti e toni su toni, ma sempre finalizzato alla creazione di un complemento unico e d’eccezione. Un armadio non avrà mai una forma uguale ad un altro, ma verrà creato in modo esclusivo dalla mente di un designer per essere inserito in uno spazio ben preciso. La sua forma potrà pertanto richiamare la sobrietà del gusto classico, oppure spaziare nell’avvenirismo astratto. Lo stesso discorso vale per i materiali utilizzati: dalla classicità del legno chiaro, alla modernità del wengé, fino alla preziosità del rivestimento in morbida pelle, che oltre a donare eleganza all’ambiente assicura anche un piacere infinito al tatto. In generale la scelta di materiali che offriamo è illimitata, non solo nei rivestimenti, ma anche negli interni e negli esterni di armadi e di altri mobili in genere.

The company activity expanded over the years thanks to the managerial ability and to the operational creativity of the second generation, represented by Orazio Agazzi, who, after his surveyor graduation, joined the company and who still holds tight the helm of this continuously growing reality. Today Agazzi Arreda performs a very well-constructed activity, ranging from the sale of furniture to the pure interior design for the planning and realization of customized and turnkey settings. Agazzi Arreda, with its historical showroom in Presezzo and the one recently opened in Suisio, is a benchmark in the marketing of high-range furniture and furnishings fittings: Maison Fendi sofas and lamps, Desalto signed furnishings, kitchens of prestigious brands such as Pedini, Euromobil and Toncelli (in addition to those of its-own production), up to Nube sofas modernity and Ycami furnishings. These are just some of the brands distributed by Agazzi Arreda, but which can already give an idea of the exclusivity which, as a whole, characterizes the activity of a company that was able to evolve in a professional way and expanding the production to new project areas daily. Today, Agazzi Arreda is also and especially interior design, custom furniture, out of the standard, in fact, through its business unit, the carpentry workshop recently moved to Mapello, it realizes complete settings for all living dimensions. In this context, the owner makes use of, as well as the valuable collaboration of his two sons, Simon, Dr. Engineer, and Alice, designer, a team of architects and interior designers whose work is characterized by a strong vocation in combining the customer personal lifestyle with the necessary functionality to fully enjoy all the house rooms. Agazzi Arreda objective is all along to give life to a creative home, a unique setting, practical and bright which can be the match point between the sophisticated craftsmanship and advanced technology which today we can hardly do without. These are the owner’s words in relation to the exclusivity and personalization of the settings they designed and built: “Often the work we do can be compared to that of a tailor in charge of making a customcut suit. Me and my team, we study inside-out the customer tastes providing him a 360° advice in order to prepare for him a setting in which he can feel at ease. Not only furniture, but also floors, walls, curtains, lighting, paintings, vases and carpets. Every single detail is reason for us to undertake a study made of shapes and colors, materials and lines, contrasts and tones on tones, but always aimed at creating a unique and exceptional complement. A closet will never have the same form as another, but will be created exclusively by the mind of a designer to be placed in a specific space. Its shape may therefore draw the classical style sobriety, or range in the futuristic abstract. The same goes for the used materials: from the classicism of light wood, to the modernity of wengé, until the preciousness of the soft leather lining, which not only gives elegance to the setting but also ensures an endless pleasure to the touch. In general, the materials choice that we offer is unlimited, not only in coatings, but also in cabinets and other furniture interior and exterior, in general.

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La nostra è una filosofia che si è costruita e completata durante ogni momento della nostra esperienza ed è basata sulla consapevolezza che ogni abitazione, ogni spazio, ogni angolo offrono infinite possibilità di personalizzazione, e noi di Agazzi Arreda abbiamo sempre dimostrato una certa abilità nel trovare quella giusta”. Le realizzazioni Agazzi Arreda hanno accompagnato negli anni innumerevoli ambienti residenziali privati, perlopiù nella nostra città, ma spesso anche in giro per l’Italia e all’estero a conferma del fatto che Agazzi Arreda è oggi più che mai sinonimo di affidabilità, serietà e qualità dei materiali e delle finiture.

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Our philosophy built and completed during every moment of our experience and it is based on the awareness that every house, every room, every corner offer endless personalization possibilities, and we, of Agazzi Arreda, have always shown a certain ability to find the right one“. Agazzi Arreda realizations accompanied over the years countless private residential settings, mainly in our city, but often even around Italy and abroad in confirmation that Agazzi Arreda is now more than ever synonym of reliability, seriousness and quality of materials and finishes.


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SONIA ROTTICHIERI SIMONA AGRESTI COLLEONI & DELL’ANGELO Up Bergamo

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foto Sonia Rottichieri

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di Laura Sirtoli • foto Nikka Dimroci

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uper Simo!

a Simo - È questo il soprannome con cui è conosciuta da tutti in Città Alta Simona Agresti, personal trainer, istruttrice di pilates, power yoga e ginnastica posturale. La passione per il fitness la accompagna da sempre, tanto da farle intraprendere definitivamente questa strada lavorativa, dopo aver compiuto un percorso universitario ben diverso. Simona è infatti laureata in giurisprudenza. Come mai ha dato questa netta svolta alla sua vita? “Durante gli anni dell’università ho iniziato a lavorare in palestra e mi sono innamorata di questo mondo. Ho deciso comunque di termine gi studi e poi mi sono iscritta alla scuola per personal trainer a Milano, così da ottenere la certificazione presso la International Sports Sciences Association”. È quindi ormai parecchio tempo che lavora in questo settore. “Ho iniziato vent’anni fa come istruttrice di nuoto in città alta. In seguito, proprio all’interno del complesso della piscina, ho avviato una piccola palestra con dei corsi di gruppo. Infine ho iniziato il lavoro di personal trainer, soprattutto a domicilio”. Allora è anche per questo motivo che in molti la conoscono in città alta. “Proprio così. Ricordo bambini di quattro anni ai corsi di nuoto, ma, se li incontro ora, mi trovo davanti degli uomini fatti e finiti. Dalle mamme ai figli, tutti si ricordano di me: è anche questo il bello di città alta, è come vivere in un piccolo paese dove è facile conoscersi”. Chiariamo qualche aspetto del suo lavoro: che cosa fa esattamente un personal trainer? “Il personal trainer è una persona che cuce il lavoro addosso alle persone. Si interessa innanzitutto delle esigenze dei singoli, che possono variare dal dimagrimento alla tonificazione muscolare, dalla ricerca di una soluzione per il mal di schiena alla ginnastica posturale.

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SUPER SIMO! La Simo - This is Simona Agresti’s nickname which is familiar to all in upper Town, personal trainer, pilates power yoga and postural gymnastics instructor. The passion for fitness accompanies her all along, so much to make her undertake this working way for good, after completing a well different university course. Simona is, in fact, a graduate in law. Why did you turn your life around so clearly? “During the university years I started working in the gym and I fell in love with this world. I decided to finish the studies however and then I enrolled at the school for personal trainers in Milan, in order to obtain the International Sports Sciences Association certification. So you work in this field long since. “I started twenty years ago as a swimming instructor in upper Town. Later, exactly inside the pool complex, I started a small gym with group courses. Finally I started working as a personal trainer, especially at home“. Then it’s also for this reason that lots of people know you in upper Town. “Exactly. I remember four years old children at swimming lessons, but if I meet them now, I find out full-blown men. From mothers to children, they all remember me: this is upper Town funny thing too, it’s like living in a small town where it is easy to get to know one another“. Let’s clarify some aspects of your work: what does a personal trainer exactly do? “The personal trainer is a person who sews the work on people. He is primarily interested in the individuals needs, which can range from the loss of weight to the muscle toning, from the search for a solution for the backache to postural gymnastics.

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Inoltre il personal trainer risolve il problema della tempistica: quando è necessario, posso essere pronta per una lezione a domicilio anche alle 8 di mattina”. Nella mentalità comune il personal trainer è ancora considerato materia da VIP… “Purtroppo questo è un mito da sfatare. Il lavoro che viene proposto è accessibile a tutti e chi lo conosce difficilmente torna indietro. Infatti gli esercizi possono essere svolti insieme a me, con il mio controllo costante, oppure a casa, dopo che sono stati spiegati durante una seduta: si trova la soluzione per ogni necessità. Si sono appassionate a questa modalità persone che non amano concepire la palestra solo come lavoro di pesi: un grande contributo a questo proposito è stato dato dalla ginnastica posturale. Purtroppo in Italia siamo indietro rispetto all’estero, dove i personal trainer hanno già un ordine professionale”. Lei è istruttrice di pilates e power yoga: brevemente, per che cosa si caratterizzano queste due discipline? “Pilates è diventato molto di moda negli ultimi anni e tengo a precisare che, secondo il metodo tradizionale, il lavoro dovrebbe essere svolto tutto con attrezzi e non a terra a corpo libero. Il power yoga può essere definito una occidentalizzazione dello yoga, è più dinamico e impegnativo”. Un’ultima domanda: avvicinandosi la stagione autunnale, si potrebbe pensare a un programma di lavoro dedicato alla pre-sciistica? “Certamente. Bisogna sempre considerare l’obiettivo che si vuole raggiungere e da lì programmare il percorso da compiere. Soprattutto però servono tanta volontà e costanza, perché, come amo ricordare, io non ho la bacchetta magica: posso programmare il lavoro, ma l’impegno è tutto di chi svolge gli esercizi”.

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Moreover, the personal trainer solves the timetable problem: when it’s necessary, I can be ready for a home lesson even at 8 am”. In common mentality the personal trainer is still considered as a matter for VIPS... “Unfortunately this is a legend to dispel. The suggested work is accessible to everyone and who knows it hardly comes back. In fact, the exercises can be done together with me, with my constant supervision, or at home, after I explained them during a session: we can find a solution to every need. People who don’t like considering the gym just as a weight working became excited by this way: a great contribution to this end was given by postural gymnastics. Unfortunately in Italy we are backward from abroad, where personal trainers have already a professional association“. You are pilates and power yoga instructor: briefly, what are these two disciplines characterized by? “Pilates became very fashionable in the last years and I want to make the point that, according to the traditional method, the whole work should be done with tools and not ashore and free-body. The power yoga can be defined as a yoga westernization, it is more dynamic and challenging“. A final question: the fall season approaching, might you think about a working program dedicated to the pre-skiing? “Certainly. We must always consider the target you want to reach and from there planning the road to perform. Above all, however, you need so much will and constancy, because, as I like to remember, I have no magic wand: I can plan the work, but the commitment is all about the one who performs the exercises“.

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olleoni & dell’Angelo per qualcuno più noto come Taverna del Colleoni è uno di quei locali che non necessita di grandi presentazioni. Sarà per la sua affascinante posizione che domina Piazza Vecchia, il nucleo pulsante di Bergamo Alta, sarà perché da sempre è stato location delle più importanti cene della città e per la ricercatezza del servizio e della cucina che offre, sta di fatto che questo locale rappresenta un vero punto di riferimento nel panorama della gastronomia di qualità italiana ed internazionale. La Taverna del Colleoni occupa un palazzo che il Bramante ristrutturò nel 1437 e che per eleganza ed importanza si inserisce perfettamente nel contesto che lo circonda, rappresentato dai monumenti più significativi di Bergamo. La storia di questo locale inizia molti anni fa, anche se il grande salto risale al 1999, anno in cui Pierangelo Cornaro, chef di fama internazionale, ne diviene proprietario e ne assume il comando. Ciò che da subito gioca a favore del patron è la sua esperienza. Pierangelo Cornaro ne ha da vendere in quanto è letteralmente nato e cresciuto tra i fornelli del Ristorante dell’Angelo, locale in centro città appartenuto già da due generazioni prima di Pierangelo ai Cornaro. Agli studi e all’esperienza nel locale di famiglia, dove l’intraprendente chef ha la fortuna di affiancare cuochi di grande fama, seguono diversi stages all’estero, il più importante dei quali trascorso a Berlino presso l’hotel Kempinski, negli anni in cui questa elegante dimora è al vertice della fama.

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SYMBOL OF FLAVOUR Colleoni & dell’Angelo, for someone better known as Taverna del Colleoni is one of those places that does not require large presentations. Will it be for its fascinating location which overlooks Piazza Vecchia, Upper Bergamo pulsing unit, will it be because it has always been the location of the most important dinners of the city and for the refinement of the service and cuisine it offers, the fact remains that this place represents a true benchmark in the landscape of Italian and international quality gastronomy. La Taverna del Colleoni occupies a building restructured by Bramante in 1437 and which for elegance and importance fits perfectly into the context which surrounds it, represented by the most significant Bergamo monuments. The history of this restaurant begins many years ago, even though the jump was in 1999, year in which Pierangelo Cornaro, internationally renowned chef, becomes its owner and assumes its command. What immediately is in favor of the owner is his experience. Pierangelo Cornaro has a lot of it because he was literally born and grown among the cookers of Dell’Angelo Restaurant, in downtown already belonged to Cornaro two generations before Pierangelo. After the studies and the experience in the family restaurant, where the enterprising chef is fortunate to assist chefs of great fame, follow several internships abroad, the most important of which spent in Berlin at the Kempinski Hotel, during the years in which this elegant mansion is at the top of fame.

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onumento della bontà

di Elena Lumina • foto Nikka Dimroci

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È durante questo periodo che al giovane Cornaro viene offerta una nuova prestigiosa opportunità: essere lo chef del Cancelliere tedesco, ruolo che egli porta avanti con grande abilità per ben cinque anni. Ciò che ne esce è un giovane con le idee chiare e con una spiccata vocazione per dirigere in chiave moderna, ma pur sempre al massimo della professionalità, la Taverna del Colleoni, un percorso che lo porta ben presto ad essere definito dalla critica:“Uno degli innovatori della cucina creativa di quel tempo”. Per il giovanissimo neo patron non mancano i riconoscimenti a livello internazionale, in primis la vittoria a New York nel 1980 del più importante Concorso Gastronomico di quel tempo “La jeune Gastronomie” al quale egli partecipa come unico italiano. Tornando ora all’attualità, come è risaputo un grande ristorante non può prescindere dalla giusta alchimia che deve crearsi tra cucina e sala, un equilibrio che nel caso di questo locale si è ulteriormente perfezionato con l’entrata in scena di Nevio, figlio del patron e che da qualche anno si è imposto alla guida della sala e dell’accueil. Anche per quanto riguarda la cucina il patron ha saputo trovare un eccellente collaboratore, lo chef Graziano Pinato, molto abile nel cogliere gli spunti del suo maestro per offrire una cucina che avanza su una strada contemporanea costeggiando classicismo e sperimentazioni e valorizzando al massimo i migliori prodotti che il territorio offre, come nel Riso nero alle seppioline grigliate, ricotta, peperoncino e crema di cacao. Irrinunciabile per lo chef l’utilizzo di funghi porcini e tartufo, che in stagione vengono serviti sui piatti più rappresentativi come nelle Lumache su spinaci con tartufo bianco d’Alba, neve d’anguria.

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During this period, a new prestigious opportunity is presented to the young Cornaro: to be the chef of the German Chancellor, a role he carries out with great skill for five years. What emerges is a young man with clear ideas and with a strong vocation to lead Taverna del Colleoni in a modern way, but still at the top of professionalism, a path that leads him soon to be described by critics: “One of the innovators of the creative cuisine of that time”. For the young neo-owner don’t lack international level recognitions, firstly the victory in New York in 1980 of the most important Gastronomic Competition of that time “La jeune Gastronomie” in which he participates as the only Italian. Now, coming back to current events, as we know a great restaurant can’t leave aside the right alchemy that must be created between the kitchen and the dining room, a balance that in the case of this restaurant is further improved by Nevio’s coming on stage, son of the owner and who, some years ago, put himself in the driver’s seat of the diningroom and of the accueil. Also regarding the kitchen the owner was able to find an excellent collaborator, the chef Graziano Pinato, very skillful in capturing the ideas of his teacher to offer a cuisine that proceeds on a contemporary road coasting classicism and experimentations and improving at most the best products the area offers, like in the black Rice with grilled little cuttlefishes, ricotta cheese, chilli pepper and cocoa cream. Essential for the chef the use of ceps and truffle, served in season on the most representative dishes like Snails on spinach with white Alba truffle, watermelon snow.

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Il pesce continua ad occupare una posizione di rilievo nel menù, ed accanto alla proposta di degustazione di carne, se ne trova sempre una molto accattivante a base di crostacei e pesce di grande qualità come negli Scampi di Manfredonia in salsa di pesche gialle con insalata di pesche, un piatto che suona di una modernità incredibile, ma che il patron ci svela “L’ho cucinato per la prima volta nel 1961 ed è stato subito un successo, tanto da non essere più riuscito a toglierlo dalla carta”. Il locale internamente è ampio ed arioso, le grandi sale a volte al piano principale sono due, alle quali se ne aggiunge un’altra al piano inferiore. Tanto spazio che permette di rispondere anche alle esigenze di grandi numeri di persone e di realizzare in questa location oltre che importanti cene di rappresentanza, anche ricevimenti di altissimo livello (uno tra gli ultimi che merita menzione è l’addio al celibato del Granduca Henry II di Lussemburgo). La chicca è rappresentata però dal dehor all’esterno del locale, dove durante la bella stagione si può letteralmente “mangiare in piazza” rimanendo nell’assoluta intimità. Durante il periodo natalizio, l’esterno del locale diviene ancora più suggestivo, eleganti luminarie incorniciano tutta la facciata e decorano gli alberelli natalizi creando un’atmosfera in stile newyorkese. L’ambientazione si fa sempre più moderna, ad affreschi con soggetti storici si sono affiancati quadri moderni, ispirati a famosi film che hanno fatto la storia del cinema da Pulp Fiction a Colazione da Tiffany e che ben si addicono all’energia creativa che si sprigiona nei piatti variopinti della moderna cucina di Cornaro. Una piccola rivoluzione, che come il patron ci ha svelato: “E’ solo all’inizio, abbiamo grandi progetti per il nuovo anno, ovviamente nel rispetto della bellezza di questo ambiente unico e mantenendone la vocazione di locale di grande aggregazione che ha sempre avuto”.

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The fish continues to occupy an important position in the menu and next to the meat tasting proposal, you can always find a very attractive one based on crustaceans and high quality fish like in Manfredonia scampi in yellow peaches sauce with peaches salad, a dish that sounds incredibly modern, but the owner reveals us “I cooked it for the first time in 1961 and it was an immediate success, so that I was no longer able to remove it from the list”. Internally, the restaurant is spacious and airy, thare are two large rooms with vaults on the main floor, to which one another is added downstairs. A lot of space that allows you to satisfy the needs of large numbers of people too and to realize in this location, as well as important representative dinners, also receptions of the highest level (the last one that deserves mention is Grand Duke Henry II of Luxembourg bachelor party). The pearl is represented by the dehor outside the restaurant, where during the summer you can literally “eat in the square“ remaining in absolute privacy. During the Christmas period, the exterior of the restaurant becomes even more striking, elegant lights frame the whole facade and decorate Christmas little trees, creating a New Yorkstyle atmosphere. The setting becomes more modern, to frescoes with historical subjects flanked modern paintings, inspired by famous films that made the history of the cinema from Pulp Fiction to Breakfast at Tiffany’s and which well suit to the creative energy which bursts out itself in colorful dishes of Cornaro modern cooking. A small revolution, which, as the owner revealed us: “It ‘s just the beginning, we have great plans for the new year, obviously respecting the beauty of this unique setting and maintaining the vocation of great gathering place it always had.

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www.montblancitalia.it

nicolas rieussec timewriter Ispirato alla rivoluzionaria invenzione di Nicolas Rieussec: due dischi rotanti al di sotto di un’asta colma di inchiostro che “scrive” il tempo sui due quadranti. Cronografo Monopoussoir, movimento di manifattura a carica automatica. Contatori 30 minuti e 60 secondi con dischi rotanti fissati su ponte con indici fissi. Sviluppato e realizzato nella manifattura Montblanc di Le Locle in Svizzera.

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di Marianna Peluso foto Michele Maggioni - Chiara Isner Matera - Alberto Merisio

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mare è durare - diceva Rainer Maria Rilke. E se dopo 25 anni Linea Contabile esiste ancora, fedele al suo logo e nella postazione in cui è sorta, significa che dietro l’idea di un punto vendita, in realtà c’è molto di più. Chi è già cliente sa che non esistono posti in cui sia paragonabile questo servizio a 360° e chi ancora non lo è si renderà subito conto di quanto tempo ha sprecato finora. In primis perché non è solo rivolta ad aziende, come erroneamente si potrebbe pensare, ma anche a privati in cerca di soluzioni pratiche e di assistenza. E io, da privata, ora so che posso venir qui per trovare il computer giusto, con tutte le periferiche del caso che ben si adattano alle mie esigenze, dalla stampante alle cartucce, così come un’azienda può trovare tutte le nuove tecnologie di cui necessita, risolvendo ogni problema di spazio e di costi: d’altronde è evidente che mantenere più macchine sia molto più oneroso che mantenerne una sola.

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25 YEARS TOGETHER ”To love is to last“ said Rainer Maria Rilke. And if after 25 years Linea Contabile still exists, true to its logo and in the position where it rose, it means that behind the idea of a store, in fact there’s much more. Who is already a customer knows that there are no places where this 360° service is comparable and who still is not a customer will immediately see how much time he wasted up to now. Primarily because it is not only addressed to companies, as you might wrongly think, but also to private citizens seeking practical solutions and assistance. And now, as a private, I know I can come here to find the right computer, with all the necessary devices that well adapt to my needs, from printer to cartridges, as well as a company can find all the new technologies it needs, solving any space and costs problem: on the other hand it is clear that maintaining multiple machines is much more expensive than maintaining one.

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Qui si scopre il primo asso nella manica di Linea Contabile: oltre allo showroom in cui sono esposte le nuove proposte dell’avanguardia tecnologica, ci sono persone competenti, dalla mente e dalle ampie vedute, che studiano il bilancio economico dell’installato aziendale dei loro clienti, per poter consigliare i macchinari giusti, come la fotocopiatrice stampante in bianco e nero e a colori, già connessa in rete, da cui è possibile anche inviare fax o email, che è in grado di tagliare nettamente i costi di gestione ai propri clienti, eliminando tecnologie obsolete per cedere il passo a una migliore resa finale e conseguentemente ad una maggior soddisfazione da parte dell’utente. D’altronde l’innovazione è sempre stata di casa, da quando, per primi, vent’anni fa hanno creduto nello sviluppo della telefonia mobile tenendo da subito i primi modelli di telefonini con valigetta, a quando il fax ha preso pian piano il posto del telex, Linea Contabile c’era. Da brava pioniera che era e che continua ad essere. Gli arredi sono un’altra perla: non arredi da scegliere distrattamente su un catalogo, perché basta portare una planimetria perché da qui provvedano a spedirlo ad aziende del calibro di O.Kitalia, per avere proposte di interior design funzionale, confortevole ed elegante, in linea con le esigenze di ognuno.

Here we find Linea Contabile first trump card: in addition to the showroom where the technological avantgarde new proposals are exposed, there are competent people, with large-minded views, who study their customers’ economic situation of the installed business to recommend the right equipments, such as a black and white and color copier printer, already connected to a network, from which it is also possible to send a fax or emails, which can clearly cut the operating costs to its customers, eliminating obsolete technologies to give way to a better final yield and consequently to a greater user’s satisfaction. On the other hand, the innovation has always been like one of the family since, twenty years ago, they first believed in the development of mobile telephony taking from the beginning the first phones-with-case models, to when the fax gradually took the telex place, Linea Contabile was there. As a good pioneer that it was and which continues to be. The furnishings are another pearl: they are not furnishings you can casually choose on a catalog, because you can just bring a plan so that they provide to send it from here to companies like O. Kitale calibre ones, to have functional interior design proposals, comfortable and elegant, on line with everyone’s needs.

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Il fiore all’occhiello arriva solo due porte più in là, «tutti vendono, ma nessuno ripara e nessuno assiste» tiene a sottolineare uno dei soci fondatori. La questione è sostanziale, mi viene da pensare: perché affannarsi con acquisti cannibali e riparazioni fai da te, quando esiste un negozio in cui, oltre a comprare, si può essere seguiti per tutta la durata delle tecnologie in uso? I tecnici sono a disposizione per qualsiasi problema informatico, pronti a intervenire o a pensare alla sua sostituzione, preoccupandosi anche del problema dello smaltimento dell’usato in discarica. Una noia in meno. Una grossa noia in meno per l’utente. Quindi dietro la facciata di un negozio, ci sono laboratorio, magazzino e showroom che costituiscono un mondo a parte, che si va ad aggiungere alla nozione di negozio, seppur di già alto livello: essere il concessionario numero uno di Toshiba non è da tutti, così come avere un corner del calibro di Piquadro. Dal tech inside al tech outside. E chi è ancora formato sul vecchio stampo di voler essere proprietario di tutto ciò che tocca ed usa, ovviamente, è liberissimo di proseguire con la sua idea, altrimenti Linea Contabile offre la possibilità di locazione operativa tramite finanziaria. Si può scegliere di avere un intero ufficio a noleggio: dietro un canone fisso mensile, quindi, si può usufruire dei beni scelti con la tranquillità di sapere che l’assistenza è sempre pronta ad intervenire.

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Bella la vita così, non è vero? Ecco i motivi per cui Linea Contabile è sulla cresta dell’onda da 25 anni: perché è sempre attenta alle novità e ai servizi da offrire alla sua utenza.

The flagship arrives just two doors further on, ”everyone sells, but no one repairs and no one assists“, one of its founders wants to remark. I think the question is substantial: why to busy ourselves with cannibal buying and do-it-yourself repairs, when there is a shop where, apart fron buying, you can be followed for the whole in-use technologies duration? Technicians are available for any computer problem, ready to intervene or to think about its replacement, also taking care of the problem of the second-hand disposal in the dump. Less a boredom. Less a big boredom for the user. So behind the facade of a shop, there are a laboratory, a warehouse and a showroom which are a world apart, that adds up to the concept of a shop, even if high-level already: being Toshiba number one dealer is not like everyone, as well as having a corner of Piquadro caliber. From the tech inside to the tech outside. And who is still formed on the old school of wanting to own everything he touches and uses, of course, is perfectly free to continue with his idea, otherwise Linea Contabile offers the operating lease possibility through financial leasing. You can choose to have a whole rental office; behind a fixed monthly rent, so you can enjoy the selected property with peace, knowing that the assistance is always ready to intervene. Life so beautiful like that, isn’ t it? That’s why Linea Contabile is 25 years riding high: because it is always careful to the news and services to offer to its users.

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COLORFER COSBERG GLS PLASTIK

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di Marianna Peluso • foto Nikka Dimroci

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ove può arrivare la mente umana


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hi ben inizia è a metà dell’opera, recita il detto popolare. E chi ha ben chiaro in mente l’obiettivo da raggiungere sa già la direzione da prendere: quello che forse ancora non tutti sanno è che c’è un alleato su cui poter fare affidamento: Selini Group. Un nome, un’impresa integrata, 130 dipendenti, 18.000 metri quadrati, 35.000.000 di euro di fatturato, 1.500 flotta noleggio e un numero sempre maggiore di clienti soddisfatti: queste non sono chiacchiere, ma dati alla mano.

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WHERE HUMAN MIND CAN ARRIVE Well begun is half done, tells the popular saying. And who has a clear idea of the object to achieve already knows the direction to take: what perhaps everybody don’t know is that there is an ally we can rely upon: Selini Group. A name, an integrated company, 130 employees, 18.000 square meters, 35 million euros in turnover, 1.500 rental fleet and a growing number of satisfied customers: these are not rumors, but data in hand.

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Come ogni storia degna di nota, nasce oltre trent’anni or sono, dai coniugi Selini che avevano creato dal nulla una struttura a metà tra il colorificio e la ferramenta, la Color-fer, per essere quanto più possibile vicini alla clientela dell’epoca. Negli anni Ottanta arrivano in negozio i primi carrelli elevatori usati, soprattutto di marchi giapponesi, e negli anni Novanta i marchi Lugli e OM segnano il passaggio definitivo a una Color-fer specializzata nella vendita e nel noleggio di carrelli elevatori. Da una piccola attività a livello artigianale, la Color-fer diventa un punto di riferimento del mercato del settore, tanto che diventa esclusivista OM per tutta la provincia di Bergamo. Il 2000 scavalca il millennio precedente e Riccardo e Roberto Selini, figli dei fondatori, invece di continuare a far vivere una struttura già forte e ben avviata decidono di fare di più, di stare al passo coi tempi e di non far accontentare i loro clienti: perché loro non si accontentano, vogliono il meglio e offrono il meglio, integrando varie attività che si completano a vicenda. Attualmente il Gruppo Selini si occupa della vendita e del noleggio di carrelli elevatori, di attrezzature, utensileria, macchine utensili, compressori e dell’assistenza totale applicata a ogni ambito, incluso un servizio di consegna ricambi entro 24 ore. Ma c’è di più, molto di più, c’è una realtà multi sfaccettata, con radici profonde e stabili e rami che si allungano sempre più in alto. Le radici sono rappresentate dalla Color-fer che resiste di nome e di fatto in quanto prima società del gruppo, composta a sua volta dalla divisione utensileria, per la commercializzazione di utensileria, compressori, macchine utensili, e la divisione carrelli per la vendita e il noleggio di carrelli elevatori. Il settore dell’aria compressa e della pneumatica, infatti, è una branchia cresciuta nel tempo: l’installazione, l’avviamento di sale compressori con relativi impianti d’aria a supporto, trattamenti e distribuzione dell’aria compressa sono una delle forze dell’azienda. Senza considerare il fatto che Color-fer dispone dei migliori marchi in circolazione ed è concessionaria Kaeser della provincia di Bergamo. Trading and Service Anna è l’azienda per il controllo di gestione del servizio amministrativo e finanziario, la certificazione qualità e l’Information Technology di tutte le aziende del gruppo, gestendone direttamente il marketing e l’immagine coordinata.

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Like any noteworthy history, more than thirty years ago was born, from Mr and Mrs Selini who had created from scratch a structure halfway between the paint-and-dyes shop and the ironmonger, the Color-fer, to be as close as possible to the customers of the time. In the eighties come into the store the first used forklift trucks, especially japanese branded, and in the nineties Lugli and OM marks indicate the definitive passage to a Color-fer specialized in the sale and rental of forklift trucks. From a small activity, on an artisan level, Color-fer becomes a point of reference for the market of the sector, so that it becomes OM exclusive agent for the whole Bergamo province. The year 2000 overtakes the previous millennium and Riccardo and Roberto Selini, founders’ sons, instead of continuing to let an already strong and well established structure live, they decide to do more, to keep up with the times and not to let their customers be content: because they are not content, they want the best and offer the best, integrating the various activities that complete each other. Now, Selini Group deals with forklift trucks sale and rental, with equipments, tools, machine tools, compressors and total assistance applied to all areas, including spare parts delivery service within 24 hours. But there’s more, much more, there is a multi-faceted reality, deeply rooted and stable and with branches stretching higher and higher. The roots are represented by Color-fer that lasts in name and in fact as first group company, composed in turn by the tools division, for the tools, compressors and machine tools marketing, and by trucks division for the forklift trucks sale and rental. The compressed air and pneumatics sector, in fact, is a gill grown-up in the course of time: the installation, the compressors room start-up with related air systems as support, compressed air treatments and distribution are one of the company strengths. Without considering the fact that Color-fer has the best brands in circulation available and is Bergamo province Kaeser concessionaire. Trading and Service Anna is the company for the management control of administrative and financial service, quality certification and of the whole group companies Information Technology, managing the marketing and the coordinated image directly.

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I rami più alti, giovani, ma forti, sono le nuove società, già preziosissime per l’utenza: la Tecno Manutenzioni, in cui, oltre a Roberto e Riccardo Selini, hanno una quota anche Giacinto Vavassori e Angelo Pesenti, già abili collaboratori della Selini Group, diventati soci grazie a una progressione meritocratica. La Tecno Manutenzioni si occupa di manutenzioni periodiche ordinarie e straordinarie di macchine utensili, della messa in opera dell’articolo venduto, di assistenza, di progettazione e costruzione ex novo di macchinari per soddisfare qualsiasi esigenza del cliente. La società Tecno Service Team, con i soci Luigi Alari e Fabrizio Paleni, con un excursus lavorativo paritetico ai soci della Tecno Manutenzioni, si occupa di manutenzione, riparazione e assistenza delle attrezzature commercializzate e noleggiate dalla capo gruppo, quali carrelli elevatori, compressori, sollevatori telescopici, piattaforme aeree e autocarrate. La formazione specializzata e permanente del personale, interno ed esterno all’azienda, è il valore aggiunto alla lista di tutti gli altri valori: personale competente al servizio delle imprese, dei privati, delle officine, indipendentemente dalle dimensioni del clienti.

The highest branches, young, but strong, are the new companies, already very precious to users: Tecno Manutenzioni, in which, in addition to Roberto and Riccardo Selini, Giacinto Vavassori and Angelo Pesenti have a share too, Selini Group able employees already, who became partners thanks to a meritocratic progression. Tecno Manutenzioni deals with periodic maintenances,ordinary and extraordinary, of machine tools, with the sold article installation, with service, design and from-scratch construction of machinery to satisfy any customer requirement. The Tecno Service Team company, with the members Luigi Alari and Fabrizio Paleni, with a working course joint to Tecno Manutenzioni members, deals with maintenance, repair and service of the equipments sold and rented by the group leader, such as forklift trucks, compressors, telescopic hoists, airy and trucks platforms. The specialized and permanent training of the staff, inside and outside the company, is the added value to the list of all the other values: competent staff serving businesses, individuals, workshops, regardless of the customers size.

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Perché sono le persone a marcare la differenza, col cuore che batte per un amore, per una passione o per una squadra di calcio. Un’impresa integrata pluriennale come la Selini Group, infatti, non ha solo esperienza e professionalità come bagaglio, ma un’equipe di amici, che si conoscono da tempo e che magari condividono la partita di calcio del sabato pomeriggio. Ed è proprio con questo spirito che è nato il Club Amatori Calcio di Telgate: dalla mente di Roberto Selini, fino ai piedi di tutta l’impresa, clienti inclusi. Ultima chicca per i lettori: la Selini Group è sponsor dell’Atalanta e Roberto Selini è referente del settore giovanile. In onore della Dea ha dipinto nerazzurro i carrelli elevatori ceduti alla cooperativa sociale “La Solidarietà” di Dalmine: ebbene lavorare non è mai stato così piacevole…

Because people mark the difference, with the heart beating for a love, a passion or a football team. A multi-year integrated firm as Selini Group, in fact, has not only experience and professionalism as baggage, but a friends team too, who know each other far-back and who maybe share the football game on Saturday afternoon. And it is precisely in this spirit that Telgate Club Amatori Calcio was born: from Roberto Selini’s mind to the whole company feet, customers included. Last pearl for the readers: Selini Group is Atalanta sponsor and Roberto Selini is the youth sector referent. In honor of the Goddess he painted in black and light blue the lift trucks given to Dalmine social cooperative “La Solidarietà”: well, work has never been so nice...

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enialità meccatronica

di Giovanni Volpe foto Alberto Merisio

ono bastati pochi istanti, qualche giorno fa, per scoprire in Gianluigi Viscardi, presidente di Cosberg, il protagonista indiscusso e ideale della più classica e movimentata delle “happy end stories” di casa nostra… Gli ingredienti davvero non mancano e hanno reso il mio incontro con quello che scopriremo essere un vero e proprio “genio della meccatronica”, qualcosa di ben diverso da una “semplice” cronaca aziendale. Primo fondamentale ingrediente di questa “ricetta imprenditoriale” tipicamente orobica, va senza dubbio individuato nella volontà di ferro e nell’estrema fiducia in se stesso e nei propri mezzi. La storia di Gianluigi Viscardi, infatti, non affonda le proprie radici in una realtà imprenditoriale di famiglia; rappresenta semmai la massima realizzazione di quanto si possa recepire e ricevere in dote provenendo da una famiglia umile, di operai, nella quale lavoro, tenacia e costanza, sono principi fondanti dell’educazione di un figlio.

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MECCATRONIC GENIUS It only took a few moments, few days ago, to discover Gianluigi Viscardi, Cosberg President, as the undisputed and ideal leader of the most classical and lively “happy ending story“ of our home... We really have all the ingredients and they made my meeting with the one who we will find to be an out-andout “mechanical genius”, something really different from a “simple” company report. First essential ingredient in this “entrepreneurial recipe“, typical of Bergamo territory, is undoubtedly the iron will and the extreme confidence in himself and in his own means. Gianluigi Viscardi’s history, in fact, is not rooted in a family entrepreneurial reality; it represents, in case, the greatest realization of how much you can acknowledge and receive as dowry coming from a humble family, of workers, where work, tenacity and constancy, are the founding principles of a child education.

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Ecco perché non deve stupire che la storia di Cosberg sia relativamente recente, pur nella sua straordinaria ricchezza di traguardi, riconosciuti ben oltre i nostri confini nazionali. Quando, nel 1983, nacque Cosberg - azienda leader nella progettazione e realizzazione di macchine di montaggio - Gianluigi Viscardi, classe 1952, portava con sé una grande esperienza in ambito lavorativo, per essere stato progettista in alcune aziende della bergamasca.

Questi risultati sono stati ottenuti grazie anche ai fattivi rapporti collaborativi instaurati con aziende di assoluto rilievo. Da oltre 15 anni, infatti, Cosberg collabora con alcune aziende giapponesi; collaborazione particolarmente profonda con una di queste, con la quale condividiamo un centro di ricerca e sviluppo in Giappone. Cosberg negli anni si è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di macchine speciali di montaggio, fatte su misura per ogni singolo cliente; in questo senso, nella prima fase, ogni macchina è un prototipo che va testato approfonditamente prima di giungere al cliente finale. Cosberg, a conferma del notevole valore tecnologico e qualitativo raggiunto, esporta l’80% della propria produzione. In questi ultimi anni non sono mancati i riconoscimenti anche dalle istituzioni e dal territorio (Febbraio 2010: Confindustria Awards for Excellence Andrea Pininfarina Il premio Andrea Pininfarina prende le mosse dalla selezione degli Awards for Excellence, vera e propria gara tra imprese, finalizzata a rendere visibili, con casi concreti, le eccellenze dell’imprenditoria italiana. Cosberg ha ottenuto questo importante riconoscimento quale “Impresa campione dell’innovazione” - luglio 2010 Innovazione di prodotto e di processo Obiettivo e finalità del premio: “Con il termine Innovazione a 360° vogliamo descrivere due facce della stessa medaglia. La prima riguarda la ricerca e l’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi, la seconda é riferita all’innovazione dei processi operativi. L’Innovazione di prodotto e di processo permea ogni attività dell’impresa e riguarda strategie, organizzazione aziendale, processi operativi. È determinante per la competitività dell’impresa saper influenzare i comportamenti delle persone che intervengono nel processo con il proprio contributo di idee, di creatività, di entusiasmo e di capacità professionali e manageriali. La gestione dell’impresa necessita di un approccio sistemico di processi interrelati e volti al perseguimento di un fine comune”. (www.confindutriaixi.it) RISULTATO: COSBERG si è classificata tra le aziende FINALISTE - luglio 2010 Premio PMI Eccellenti “Odysseus” - Categoria: “Innovazione e Ricerca”. II Edizione di “Odysseus: navigare nelle idee”. Tale iniziativa è stata pensata per valorizzare i progetti più innovativi realizzati dalle piccole e medie imprese negli ambiti dell’innovazione tecnologica e della ricerca, dell’ambiente e dell’energia, della valorizzazione del territorio, dell’immagine e qualità, delle risorse umane e sicurezza. Cosberg si è distinta nella categoria Innovazione e Ricerca.

That’s why it is not surprising that Cosberg history is relatively recent, despite its extraordinary goals wealth, recognized far beyond our national borders. When, in 1983, Cosberg was born leader in the design and realization of assembly machines- Gianluigi Viscardi, born in 1952, brought with him a great experience in the working sphere, because he had been archivist and then designer in few companies in Bergamo.

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Fin qui verrebbe da pensare “nulla di strano”; non fosse per il fatto che, a tutti gli effetti, il protagonista della nostra storia vera, fosse un progettista dal talento cristallino ma a dir poco anomalo: non aveva alcun titolo di studio! Ciò che ideava altro non era che il frutto di intuizioni e genio che presto decise di arricchire prendendo a frequentare scuole serali. La storia ci insegna che talenti come quelli di Gianluigi Viscardi, spesso vadano a scontrarsi con barriere ancora oggi difficili da abbattere, finendo magari per restare incompiuti o, paradossalmente, incompresi. Almeno che non irrompa sulla scena un mentore, qualcuno che creda in te, nei tuoi mezzi… Nella storia vera che vi sto raccontando, non solo gli ordinò macchine di montaggio, ma portò Gianluigi, con sé, in giro per il mondo. Il genio imprenditoriale, oltre che tecnico, nel 1985 ebbe un’ulteriore e decisiva spinta in avanti; Gianluigi Viscardi, infatti, che ai tempi faceva realizzare nella ex Jugoslavia diversi componenti dei suoi macchinari, avendo bisogno di capitali per poter incrementare il suo businnes, iniziò a vendere in loco anche i progetti stessi dei suoi macchinari - ovviamente coperti da brevetto -; e proprio grazie a questa intuizione, incassando royalties, Cosberg potè iniziare a contare su solide fondamenta. Fondamenta fatte, eccome, anche di capitale umano di grande spessore; all’interno di Cosberg operano, in qualità di soci, da sempre due fratelli di Gianluigi: Antonio - direttore di produzione - ed Ermanno che si occupa invece della messa a punto dei macchinari e dell’assistenza postvendita; è evidente che tali presenze all’interno dell’azienda, rappresentino un valore aggiunto in termini di stabilità, fedeltà e coesione, dunque ben oltre le pur importanti questioni tecniche. Come noto, un po’ in ogni settore esitono aziende leader la cui fattiva collaborazione, si traduce nel migliore dei biglietti da visita da vantare, a ragion veduta, con i clienti che verranno… In questo senso Cosberg ha saputo conquistare aziende di altissimo livello, raggiungendo inoltre un rapporto, con le stesse, ben più che clientelare; alcune su tutte, i cui nomi non lasciano dubbi sull’efficienza di Cosberg - DEA del Gruppo Fiat, Brembo, Gruppo Würth, Luxottica, ABB, Gewiss - sono andate ben oltre l’aspetto produttivo. E questo perché Cosberg è in realtà certificata dai suoi stessi, soddisfatti, clienti; sì, è proprio così: aziende del calibro di quelle sopra indicate, verificano continuamente metodologie di lavoro, sistemi informatici, progettazione e gestione del lavoro e poi rilasciano a Cosberg un vero e proprio certificato con tanto di voti.

So far one would think “nothing unusual”; but for the fact that, with full effect, the protagonist of our true story, was a crystalline talented designer but, to put it mildly, anomalous: he had no educational qualifications! What he created amounted to the fruit of intuitions and genius he soon decided to enrich starting to attend night schools. History teaches us that talents such as Gianluigi Viscardi, often go to collide with barriers still difficult to demolish now, ending perhaps to remain unfinished or, paradoxically, misunderstood. Unless a mentor bursts on the scene, someone who believes in you, in your means... In the true story I’m telling you, the turning man is called Agostino Ferrari, a forniture accessories producer, who not only ordered him assembly machines, but took Gianluigi with him, around the world. The entrepreneurial genius, as well as technical, in 1985 had a second and decisive forward thrust; Gianluigi Viscardi, in fact, who, ages ago, produced in the ex-Yugoslavia several components of its machines, needing huge capitals to expand its business, began to sell in loco the projects of its machines too - of course patented - and precisely thanks to this intuition, cashing huge royalties, Cosberg could begin to count on solid basis. Basis made, oh yes, even by human capital of great thickness; within Cosberg operate, in fact, from time immemorial, Gianluigi’s two brothers: Antonio - production manager - and Ermanno who deals instead with the machines tweak and with after-sale service; it is clear that these presences within the firm, represent an added value in terms of stability, loyalty and cohesion, so over and above the also important technical issues. As you know, a little in each sector, there are leader companies whose proactive collaboration is translated in the best visiting card to boast, in reason, with customers who will come... In this sense Cosberg companies was able to conquer the highest level companies, reaching also with them a relationship which is far more than nepotistic; some, above all, whose names leave no doubt about Cosberg efficiency - DEA of Fiat Group, Brembo, Hettich, Automotive Products - went well beyond the productive aspect. And exactly in this passage, there is another clear mark of Gianluigi Viscardi’s genius, whose company, it may sound crazy, is not ISO certified... and so on. And this is because Cosberg is actually certified by its own, satisfied, customers; yes, that’s it!: companies like those listed above constantly verify working methods, computer systems, work design and management and then issue to Cosberg an out-and-out certify with marks.

No wonder, then, that within Cosberg everything is traced and traceable, even, if I ever need it, a single spare part of a machine dating back to the far 1983 perhaps! The effectiveness of the model created and carried out by Cosberg and its commercial and planning soul finds, if possible, more concrete confirmations in foreign markets too, in which, farback, this local company works; from 1996 there’s a centre in France, since 2000 in Brazil and there is a continuing collaboration with Spain too. About the marketing of “ad hoc”-designed machines Cosberg has no borders, selling in North and South Africa as well as in South America.

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Non stupisca, dunque, il fatto che all’interno di Cosberg tutto sia tracciato e rintracciabile, persino, se mai servisse, un singolo pezzo di ricambio di un macchinario magari risalente al lontano 1983! L’efficacia del modello creato e portato avanti da Cosberg e dalla sua anima commerciale e progettuale trova, se possibile, ulteriori e concrete conferme anche in mercati esteri nei quali, da tempo, questa azienda di casa nostra opera. In materia di commercializzazione di macchinari progettati ad hoc, Cosberg non ha confini, vendendo in Nord e Sud Africa oltre che in Sud America. Non perdiamo però di vista il fulcro di queste pagine… il genio… Ciò che emerge vivendo l’atmosfera di questa azienda è che il genio sia tale anche e soprattutto quando si trasforma nella capacità di cogliere le opportunità nascoste… magari anche nel più anonimo degli oggetti; e il desiderio di tenere viva questa idea di genio applicato a macchine e tecnologie delle quali di proposito non parleremo oltre, significa guardare al futuro con fiducia, vedere in esso la più grande e stimolante delle opportunità. E in questa direzione Gianluigi Viscardi, contrariamente a tanti “self-made-man” non ha alcun timore di parlare di cambio generazionale: un futuro che porta il nome di giovani Viscardi in rapida ascesa; uno su tutti Michele, 30 anni, primogenito di Gianluigi, che segue i vari reparti di Cosberg, partecipa alla progettazione e alla parte commerciale; amministra e segue inoltre la Moxmec, un’innovativa azienda frutto dei suoi studi di ingegneria, che ha per core businnes la vendita di moduli per la meccatronica…

We don’t have to lose sight of these pages focus... the genius... What emerges experiencing the atmosphere of this company is that the genius is such that, even and especially when it turns into the ability to seize hidden opportunities... maybe even in the most anonymous of the objects; and the desire to keep alive this idea of genius applied to machines and technologies about which purposely we will not talk any further, means to look into the future with confidence, to see in it the greatest and most exciting opportunity. And in this direction Gianluigi Viscardi, unlike many “self-made men” has no fear to talk about the generational change: a future that bears the name of young and rapidly growing Viscardi; one above all is Michele, 30 years old, Gianluigi’s first-born, who follows several Cosberg departments, participates in the design and in the commercial part; he administers and also follows the Moxmec, an innovative company fruit of his engineering studies, which has as core business the selling of modules for mechatronics...

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Quando si dice “geni di famiglia”… Un giovane uomo d’affari che non ha però paura di abbandonare per qualche istante il suo ruolo per condividere con chi scrive la sua grande passione per la vela. E poi il secondogenito Paolo che segue la parte multimediale e oltre a studiare meccatronica, progetta con il CAD; Sara, figlia di Antonio, la prima laureata in lingue orientali e Andrea che, dopo due anni di stage in azienda, gestisce le commesse e i manuali pur continuando il suo percorso scolastico. Non poteva mancare una mascotte, la piccola Alice, figlia di Ermanno. Nel concludere questo mio racconto della vera storia di un genio, vero, non mi resta che attingere dalle sue stesse parole pronunciate in veste di Presidente Comitato della Piccola Industria di Confindustria Bergamo; parole dalle quali ancora una volta non si può che desumere l’importanza delle sue origini, della sua costanza, del suo lavoro atto a migliorare e, ancor prima migliorarsi, sempre e comunque…” le aziende valorizzino il loro capitale umano”… Ecco di nuovo il genio… il genio umano che va oltre quello strettamente imprenditoriale: saper capire chi si ha di fronte… non aver paura di valorizzare chi merita, chi all’interno di sé cela qualcosa di unico e prezioso che nessun numero possa imbrigliare o etichettare a priori… Gianluigi Viscardi sa bene cosa significhi investire in questa direzione… il risultato si chiama Cosberg…

When you say “family genes“... A young businessman who has no fear to abandon for a few moments his role to share, with who is writing, his great passion for sailing. And then the second-born Paolo who follows the multimedia part and, as well as studying mechatronics, he designs with CAD; Sara, Antonio’s daughter, the first graduate in Oriental languages and Andrea who, after a two years stage in the company, follows the electrical department. A mascotte could not be missing, little Alice, Ermanno’s daughter. Concluding this tale about the true story of a real genius, I can only draw from his own words pronounced as President of Small Industry of Bergamo Confindustria; words from which once again we can only infer the importance of his origins, his constancy, his work to improve and, still before to better ourselves, always and however... “Let the companies improve their human capital...” Here again the genius... the human genius that goes beyond the strictly entrepreneurial one: knowing how to figure out who you have head-on... not afraid to exploit those who deserve, who hides in himself something unique and valuable that no number can harness or label “a priori”... Gianluigi Viscardi well knows what does investing in this direction mean... the result is called Cosberg...

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LS: l’avanguardia dei corrieri espressi

di Elena Lumina foto Michele Maggioni Chiara Isner Matera

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apidità e sicurezza nelle consegne, offerte fatte su misura, un competente interlocutore locale ed una rete capillare strategicamente distribuita tra la nostra città e la provincia. Ecco i plus della sede bergamasca di GLS, acronimo di General Logistics Systems, un solido gruppo internazionale con struttura in franchising che si è da sempre distinto per i suoi elevati standard qualitativi nel mondo dei corrieri espressi ad alta affidabilità. GLS è leader europeo in un settore dove la concorrenza è spietata. Non è più sufficiente essere in grado di consegnare con rapidità una busta, un pacco o un bancale, ma ci vuole una marcia in più, servono una serie di servizi accessori, sviluppati con lo scopo di ridurre al minimo lo sforzo del mittente e l’attesa da parte del destinatario. Sono fattori che fanno la differenza e divengono determinanti nella scelta di uno o dell’altro corriere, e questo lo sanno bene i fratelli De Rui: Silvano, Stefano e Alberto, fondatori, titolari e registi della sede bergamasca della GLS, che occupa per dimensioni e giro d’affari uno dei primi posti in Italia. Dopo qualche anno di esperienza professionale nel mondo dei trasporti, i fratelli De Rui iniziano ad operare in proprio a Bergamo nel settore dei corrieri espressi come filiale in franchising di Corriere Executive. Quest’ultimo diventa Direzione Gruppo Executive Spa nel 1993, che viene a sua volta acquisita nel 2001 da GLS B.V. È il connubio tra il forte gruppo internazionale e la caparbietà dei tre fratelli De Rui a segnare la nascita della nuova realtà bergamasca: Silvano, personalità eclettica e poliedrica, incline ai rapporti interpersonali, grazie alle precedenti esperienze professionali che gli hanno permesso di maturare un’eccellente conoscenza settoriale dei trasporti, diviene amministratore unico e coordinatore dell’area commerciale della società di famiglia. Stefano grazie alla spiccata capacità organizzativa e gestionale si inserisce come responsabile dell’ambito logistico e distributivo, mentre ad Alberto, grande appassionato di elettronica e di sistemi informatici, viene affidata la completa gestione dei rapporti con le altre sedi, il coordinamento dei sistemi informatici e lo sviluppo dei programmi.

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GLS: THE PONY EXPRESS AVANT-GARDE Quick and safe deliveries, custom-made offers, a competent local interlocutor and a capillary network strategically distributed between our city and the province. Here you are the advantages of Bergamo GLS centre, acronym of General Logistics Systems, a solid international group with a franchise structure which always distinguished for its high quality standards in the world of high-reliability pony express. GLS is a European leader in a sector where competition is pitiless. It is no longer sufficient to be able to quickly deliver an envelope, a package or a pallet, but it takes something more, a range of accessory services is of use, developed with the aim to minimize the sender effort and the recipient waiting. These factors make the difference and become decisive in the choice of that or the other carrier, and the De Rui brothers well know this thing: Silvano, Stefano and Alberto, founders, owners and directors of the headquarters of Bergamo GLS, which occupies for sizes and turnover one of the first places in Italy. After several years of professional experience in the transport sector, De Rui brothers begin to set up on their own, in Bergamo, in pony express sector as a branch in franchise of Courier Executive. The latter becomes Executive Group SpA Management in 1993, which is in turn acquired in 2001 by GLS BV. It‘s the union between the strong international group and the three De Rui brothers’ obstinacy to mark the birth of the new Bergamo reality: Silvano, eclectic and multifaceted personality, prone to interpersonal relationships, thanks to the previous professional experiences which allowed him to develop an excellent sector-based knowledge of the transportations, becomes sole director and coordinator of the commercial area of the family company. Stefano, thanks to the strong organizational and managerial ability, gets into as manager for logistics and distribution, while Alberto, a big fan of electronics and operating systems, entrusts with the complete management of relationships with other centres, with the operating systems coordination and with programs development.

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Un organigramma snello ma efficace quello della GLS di Bergamo, un classico esempio di azienda che ha saputo crescere in modo graduale e con le idee chiare di tre fratelli che hanno avuto dalla loro, oltre al fatto di nutrire una profonda stima reciproca, anche un’indiscussa abilità nell’individuare le giuste figure professionali che potessero affiancarli nella crescita aziendale, così da creare un team che opera da sempre con grande motivazione ed in perfetta sintonia, con uno spiccato spirito di squadra, la cui finalità è quella di soddisfare ogni esigenza della clientela. Il 1998 è un anno importante per GLS Bergamo, l’azienda già ben strutturata si prepara per il grande salto: è necessario ampliare la rosa dei clienti e soprattutto fidelizzare quelli esistenti con lo scopo di creare con loro un rapporto commerciale a lungo termine: serve una nuova figura che Silvano individua in Giuseppe Presti: una lunga esperienza commerciale alle spalle e una forte personalità che trova da subito la fiducia dei titolari, i quali ne apprezzano la concretezza e l’affidabilità, e che a datare dal 2001 verrà affiancato da altri due validi e qualificati funzionari commerciali per il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi e significativi.

A slim but effective organization chart the one of Bergamo GLS, a classic example of a company that managed to grow gradually and with clear ideas of the three brothers who had on their side, as well as the fact of having a deep mutual respect, an unquestioned ability to identify the right professionals who could join them in business growth too, creating a team that has always worked with great motivation and in perfect harmony, with a strong team spirit, whose purpose is to satisfy every customers need. 1998 is an important year for GLS Bergamo, the company, already well-structured, gets ready for the big jump: it is necessary to widen the customers list and, above all, to retain the existing ones with the aim of creating with them a long-term commercial relationship: a new figure, identified by Silvano in Giuseppe Presti, is needed; a long commercial experience behind his back and a strong personality which immediately meets with the owners confidence, who appreciate its concreteness and reliability, and who, since 2001, will be joined by two other valid and qualified sales officers to achieve more ambitious and significant goals.

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Seguono anni di graduale crescita che oggigiorno non si è ancora arrestata, un successo in parte anche dovuto all’apertura di quattro nuove sedi (oltre a quella storica di Bergamo, ndr) localizzate in quattro punti strategici della nostra provincia: Cividino, Carvico, Albino e Treviglio. Una decentralizzazione che significa per GLS Bergamo un’importante razionalizzazione del proprio lavoro, e che la porta a toccare le 9000 spedizioni al giorno, una cifra di tutto rispetto. Queste a proposito le parole di Giuseppe Presti: “Il nostro lavoro si basa essenzialmente su tre pilastri: eccellenza del servizio, puntualità e vicinanza al cliente, ed è probabilmente quest’ultimo elemento al quale abbiamo sempre attribuito grande importanza ad essere stato determinante per il successo del nostro gruppo. Abbiamo in qualche modo umanizzato il rapporto tra noi corrieri e la spedizione stessa, mantenendo sempre in primo piano il nostro scopo principale: fare arrivare il pacco a destino integro e nel minor tempo possibile. La nostra bravura oggi sta anche nel sapere risolvere con rapidità le problematiche che nel mondo dei trasporti sono all’ordine del giorno.

The following ones are years of gradual growth that, nowadays, didn’t stop itself yet, a success partly due to the opening of four new locations (in addition to the historical one in Bergamo, editor’s note) located in four strategic points of our province: Cividino, Carvico, Albino and Treviglio. A decentralization which means, for GLS Bergamo, an important rationalization of its own work, and that leads it to touch 9000 shipments per day, a figure of all respect. These, apropos ,are Giuseppe Presti’s words: “Our work is essentially based on three pillars: service excellence, punctuality and customer proximity, and is probably this latter element, to which we always ascribed great importance, which was decisive for our group success. We somehow humanized the relationship between us, couriers, and the shipment itself, keeping always on top our main goal: to get the package to destination intact and in the shortest possible time. Today, our skill is also to be able to solve quickly the problems that, in the transports world, are on the agenda.

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Un dato positivo e confortante è quello della fidelizzazione dei clienti che da anni sono legati a GLS e che considerano la nostra struttura non un semplice fornitore di servizi, bensì un’appendice della propria azienda ed un partner a cui appoggiarsi con fiducia. Nel contesto della valutazione della clientela è significativo l’apprezzamento per il team delle assistenti commerciali di tutte le sedi, professionalmente qualificate e quotidianamente a totale disposizione dei clienti con un rapporto interpersonale finalizzato a prevenire e risolvere qualsiasi problema connesso alla spedizione o all’arrivo di un pacco. Un dovuto riconoscimento per la qualità del servizio deve essere esteso ai responsabili delle sedi bergamasche ed a tutti i collaboratori degli uffici amministrativi, contabilità clienti, uffici operativi ed addetti ai magazzini e distribuzione. Tanti fattori che permettono a GLS Bergamo di continuare con successo il suo sviluppo anche in un momento di crisi economica generale, e di guardare con entusiasmo gli anni a venire, raccogliendo sempre nuove sfide da affrontare giorno per giorno, con grande fiducia, e ricordando con umiltà gli sforzi fatti in primis dai titolari ma anche da tutti i loro collaboratori, per il raggiungimento di una prestigiosa posizione nel mondo dei corrieri espressi.

A positive and comforting datum is the customers’ loyalty, associated with GLS for years, and who consider our structure not just a simple services supplier but an appendix of their own company and a partner to rely on with confidence. In the context of the customers evaluation is significant the appreciation for the team of commercial assistants of all sites, professionally qualified, daily and totally available to customers with an interpersonal relationship aimed at prevent and solve any problem related to the shipment or the arrival of a package. A due recognition for the service quality must be extended to the managers of Bergamo offices and to all the employees of administrative offices, customers accounts, operating offices and warehouse and distribution employees. Many factors that enable GLS Bergamo to continue its development successfully even in a time of general economic crisis, and to look with enthusiasm at the coming years, always catching new challenges to be faced day by day with great confidence, and remembering, cap in hand, the efforts made primarily by the owners but also by all their employees to achieve a prestigious position in the world of pony express.

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di Anna Gatti foto Alberto Merisio

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a sua produzione si trova su scaffali di supermercati e ripiani delle farmacie di mezzo mondo, oltre che nei mobiletti da bagno di casa nostra e sui fasciatoi di molte mamme. Insomma, dovunque si trovino prodotti igienico-sanitari. Ma la Plastik spa, con sede ad Albano S. Alessandro, da sempre di proprietà della famiglia Cattaneo, ha una storia ben più lunga ed interessante.

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A FAMILY OF AVANTGARDE His production is on supermarkets shelves and pharmacies shelves across the world, as well as in our home bathroom cabinets and on many mothers’ baby-changing tables. Well, wherever you can find hygienic-sanitary products. But the Plastik SpA, based in Albano S. Alessandro, all along Cattaneo’s family property, has a much longer and interesting history.

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Come nacque la Plastik? L’attività di famiglia era inizialmente incentrata, già dai primi anni Cinquanta, su articoli per la casa e giocattoli in plastica. Con la nascita dei primi grandi magazzini come la Standa si crea la nuova esigenza di avere prodotti confezionati singolarmente in sacchetti, ed ecco che nasce la Plastik, fondata nel 1961. È qui che mia mamma, ci racconta Gianangelo Cattaneo presidente di Plastik, con vero spirito imprenditoriale, sollecitò mio padre ad acquistare una prima macchina per realizzare film in plastica per produrre sacchetti. Dopo il mio ingresso in azienda nel 1970 mi ero maggiormente appassionato a questo nuovo prodotto incrementando lo sviluppo e la crescita di questo settore abbandonando gradualmente i casalinghi e i giocattoli. Iniziava una nuova sfida…. Cosa produce Plastik? Produciamo film che vengono utilizzati per realizzare assorbenti igienici e pannolini per adulti e bambini, e allo stesso tempo imballaggi speciali per confezionatrici automatiche destinati al settore igienico-sanitario come sacchetti per pannolini, assorbenti, cotone idrofilo e salviettine umidificate…. Si può dire che il fulcro del vostro lavoro sia sempre la continua evoluzione tecnologica? Direi proprio di sì. La nostra strategia è sempre stata improntata sulla realizzazione di prodotti all’avanguardia, cercando di sviluppare le performances dei nostri prodotti sia dal punto di vista grafico che tecnico. Questo per riuscire a non essere soggetti alla continua e pressante azione della concorrenza per cui lo sviluppo dei nostri processi di produzione è sempre stato abbinato alla ricerca di prodotti innovativi e con maggiore valore aggiunto.

How was the Plastik born? The family business was initially focused, since the early fifties, on household goods and plastic toys. With the birth of the first big department stores as Standa, borns the new need to have products individually packaged in bags and here it is, the Plastik borns, founded in 1961. It is here that my mother, tells us Gianangelo Cattaneo, Plastik president, with true entrepreneurial spirit, urged my father to buy a first machine to make plastic films in order to produce bags. After I joined the company in 1970 I was more keen on this new product increasing the development and the growth of this sector, gradually abandoning housewares and toys. A new challenge began... What does Plastik produce? We produce films used to make sanitary towels and diapers for adults and children, and, at the same time, special packaging for automatic packaging machines destined to the hygienic-sanitary sector such as diapers bags, sanitary towels bags, absorbent cotton bags and humidified towels... Can we say that the focus of your work is always the continuous technological evolution? I would say so. Our strategy has always been marked by the creation of state-of-the-art products, trying to develop our products performances by both a graphic and a technical point of view. All that to be able not to be subject to the continuing and urgent competition action so the development of our production processes has always been matched to the search for innovative products and with higher added value.

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Negli anni siamo passati dai classici sacchetti per la spesa (shopper) ai film termoretraibili, estensibili, per arrivare a film speciali per l’accoppiamento nel settore alimentare e film per il confezionamento dei prodotti del settore igienico come carta igienica, asciugatutto, fazzoletti di carta ecc con marchi prestigiosi come Scottex, Tenderly, Kleenex… Oggi grazie al continuo sforzo nella ricerca di prodotti e processi più innovativi e competitivi il nostro core business si è incentrato sul settore igienico-sanitario, in particolare nel mercato dei pannolini e assorbenti vantiamo partners come Procter and Gamble (Pampers) , SCA (Tena), Kimberly Clark (Huggies) e Johnson and Johnson (Carefree). In una logica di diversificazione si è comunque attivato un costante interesse nello sviluppo di una parte della nostra produzione nel settore agricolo. Abbiamo rivolto il nostro interesse esclusivamente in alcune aree specifiche quali la produzione di teli per l’anticipo e il posticipo dell’uva da tavola, ciliegie e frutti rossi. Per un miglior servizio ai nostri clienti abbiamo creato un’unità locale a Bari per la parte finale del processo produttivo.

Over the years we moved from traditional shopping bags (shoppers) to shrink films, extensible, to arrive to special films for the pairing in the food sector and films for the packaging of the hygienic sector products as the toilet paper, towels, paper tissues etc with prestigious brands such as Scottex, Tenderly, Kleenex... Today, thanks to the continuous effort in the research of more innovative and competitive products and processes, our core business focused on the hygienic-sanitary sector, particularly, in diapers and sanitary towels market we boast partners such as Procter and Gamble (Pampers), SCA (Tena), Kimberly Clark (Huggies) and Johnson and Johnson (Carefree). In a logic of diversification, a constant interest however activated in developing a part of our production in the agricultural sector. We turned our interest only into some specific areas such as the production of covers for the advance and the postponement of eating grapes, cherries and red fruits. To better serve our customers we created a local unit in Bari for the final part of the productive process.

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È proprio da questa continua evoluzione che nasce la Plastik Textile nel 1998. Esatto. Nel 1998 nasce la Plastik Textile che, per prima in Europa, ha cominciato a produrre e accoppiare un sistema inventato in Giappone: il film breathable, un film idrorepellente e anche molto traspirante , morbido ma durevole, utilizzato nel settore igienico sanitario per realizzare la parte esterna di pannolini ed assorbenti. Ma non solo…. Si tratta di un film molto versatile utilizzato anche in altri ambiti, simile al gore tex , con le stesse performances ma molto meno costoso. In campo medico si usa per la realizzazione di camici per chirurghi e teli per sale operatorie. In campo industriale per realizzare tute da lavoro anticontaminazione traspirante (come quelle usate dai NAS). In campo edilizio per la realizzazione di laminati per l’isolamento di sottotetti onde evitare il passaggio dell’acqua, garantendo invece la traspirazione indispensabile per evitare la condensa. Come avete superato la profonda crisi economica e quali sono le prospettive future? La grande attenzione per lo sviluppo dei mercati esteri e l’impegno nella ricerca grazie anche a molti collegamenti con i centri universitari, hanno contribuito e stanno contribuendo a supportare il gruppo Plastik in questo difficile periodo. Oggi il gruppo (intendo Plastik e plastik textile nel suo insieme) ha un indice di esportazione pari al 70%. L’incremento negli ultimi 3 anni è stato importante ad ha interessato i mercati extra cee. In particolare la scelta di puntare sui mercati nord africani si è rivelata lungimirante. Proprio per questo motivo è nata la Plastik N.A. che entro il prossimo anno sarà operativa a livello produttivo. Nell’ambito invece della ricerca, è ormai consolidato il nostro rapporto con l’università di Napoli e con il Politecnico di Milano. Per parlare di una cosa recente, il nostro progetto di ricerca nell’ambito del programma di innovazione industriale Italia 2015 è risultato tra i 100 migliori a livello nazionale ed è stato approvato dal ministero per lo sviluppo economico con nostra grande soddisfazione. Ricerca, esclusività dei processi produttivi, controllo rigoroso della qualità, elevata affidabilità del prodotto finale e professionalità dei propri collaboratori sono solo alcuni degli ingredienti di una ricetta vincente che, il gruppo Plastik con oltre 50 milioni di fatturato e 240 dipendenti, guidato brillantemente da Gianangelo Cattaneo, tramanda di generazione in generazione. “Le mie figlie Laura, Sara e Anna, lavorano nell’azienda e con lo stesso mio impegno si stanno preparando ad affrontare tutte le nuove sfide future” conclude soddisfatto Gianangelo Cattaneo.

It’s exactly from this constant evolution that Plastik Textile borns in 1998. Exactly. Plastik Textile was born in 1998, the first in Europe it began to produce and match a system invented in Japan: the breathable film, a waterproof film also very transpiring, soft but durable, used in the hygienic-sanitary sector to realize the outside of nappies and sanitary towels. But not only... This is a very versatile film also used in other areas, similar to Gore-Tex, with the same performances but much less expensive. In the medical field it is used to create gowns for surgeons and surgery towels. In the industrial field to realize anti-contamination transpiring overalls (like those used by the NAS). In the building field for the realization of laminates for the attics insulation to prevent the water passage, ensuring the necessary perspiration to avoid the condensation. How did you overcome the deep economic crisis and what are the future perspectives? The great attention to the development of foreign markets and the commitment in research, thanks to many links with universities too, contributed and contribute to support the Plastik group in this difficult period. Today the group (I mean Plastik and Plastik Textile as a whole) has a 70% index of export. The increase in the last three years was important and touched the extra-eec markets. In particular, the choice to focus on north african markets was far-sighted. Precisely for this reason was born Plastik N.A that will be operative at a productive level next year. On the contrary, in the research field , our relationship with Naples University and Milan Polytechnic is now consolidated. Talking about a recent thing, our research project in range of the industrial innovation program Italy 2015 was among the top 100 at national level and was approved by the Ministry for economic development with our great satisfaction. Research, exclusiveness of manufacturing processes, rigorous quality control, high reliability of the final product and professionalism of our employees are only some of the ingredients of a winning recipe that the Plastik group, with over 50 millions turnover and 240 employees, brilliantly guided by Gianangelo Cattaneo, hands on from generation to generation. “My daughters Laura, Sara and Anna, work in the company and with my same care they are getting ready to face all new future challenges“ ends satisfied Gianangelo Cattaneo.

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P Bergamo in Pole Moto GP - Misano 2010 a cura di Beppe Arioli foto Michele Maggioni


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di Giovanni Volpe • Chiara Isner Matera

brido... di piacere

asta un’occhiata per ritrovare nella nuova Touareg quelle caratteristiche estetiche in grado di decretarne sin da subito il successo; tratti ancora una volta semplici ma non banali, semmai rassicuranti e con una inedita componente hi-tech in grado di trasmettere immediatamente il sensibile salto di qualità compiuto da Volkswagen.

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Propulsore V6 TSI 3l + elettrico 47cv • Potenza 380cv • Velocità massima: 240 206

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0 Km/h • Accelerazione 0/100 Km/h: 6,5sec. • Consumo medio 8,2l/100 Km Up Bergamo

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In realtà la Touareg che vi presento in queste pagine è una vettura tutta nuova, ben oltre i circa 4,5 cm di lunghezza in più e i 2 cm in meno in fatto di “statura”. È nuova nella struttura che fa registrare una diminuzione della massa di ben 208 kg a fronte di una resistenza alla torsione superiore del 5%. Mentre assaporo, in pieno centro cittadino, la guida in assoluto silenzio che questa Touareg Hybrid è in grado di offrirmi fino a una velocità di 50 km/h, non posso che prendere coscienza anche del notevole passo avanti che la casa tedesca ha mosso anche nel design e nella qualità percepita degli interni. Riscontro una pressoché totale assenza di fronzoli a favore di una pulizia delle linee e a una razionalità ideali per poter godere appieno e senza bisogno di seguire corsi di specializzazione, di tutti i sistemi di intrattenimento e atti a migliorare guida e vita a bordo, dei quali questa vettura disponga. Una vettura di lusso a tutti gli effetti, dunque, ma che non dimentica di badare al sodo pur senza dimenticare alcune attenzioni particolari per i passeggeri; quelli posteriori, per esempio, non solo possono oggi contare su uno spazio per le gambe ulteriormente incrementato, ma possono far scorrere per ben 16 cm il divano e regolare in tre differenti inclinazioni lo schienale.

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Finalmente ho un po’ di strada libera davanti a me; quanto basta per saggiare le qualità del moderno e potente propulsore principale che si cela sotto il cofano di questa SUV: si tratta del moderno 3,0 l TFSI a benzina V6, un benzina turbo a iniezione diretta da ben 333 cv di potenza ereditato dall’ultima generazione dell’Audi S4; un’unità potente e non eccessivamente assetata, in grado di dissipare senza grossi imbarazzi i circa 2200 kg di peso di questa Touareg; il piccolo propulsore elettrico, intanto, durante ogni mia frenata, recupera energia che trasmette provvisoriamente nella batteria principale. Ciò che mi stupisce, e non è un’esagerazione la mia, è la facilità con la quale questa vettura sappia adattarsi ai vari percorsi che sto affrontando: rilassante, silenziosa e pulita nel traffico; stabile e poco propensa al rollio ed efficace nel misto e veloce, quasi sportiva, sul dritto. Per quanti non fossero particolarmente sensibile a questioni ecologiche, va ricordato siano disponibili altri tre propulsori egualmente puliti ed efficaci tra i quali spicca senza dubbio il nuovo 4,2 l turbodiesel da ben 340 cv. Ho appena varcato la soglia della concessionaria Bonaldi Motori, è ora di riconsegnare questa inedita versione della nuova Touareg, un SUV ibrido in tutto tranne che nella qualità e nel piacere di guida…

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ioielli da favola Gianluca Andreotti inaugura l’autunno in città con un’esposizione di incantevoli gioielli d’epoca.

a cura di Paola Suardi

tmosfera da favola giovedì 16 settembre in via S. Orsola 17 a Bergamo, nello showroom di G.L.A. Antichità. Anfitrione Gianluca Andreotti, antiquario per tradizione di famiglia e appassionato di gioielli per vocazione. Ospiti d’onore Alice, la Regina di Cuori, il Bianconiglio e tutti gli amanti dell’arte e del bello, abituati da Gianluca a raffinate sorprese in fatto di pezzi di antiquariato e gioielli ricercatissimi. Ancora una volta la cornice del cortile settecentesco si è accesa di colori e suggestioni inedite, accostando gli elementi chiave della celeberrima favola (per adulti più che per bimbi) di Lewis Carroll a magnifici gioielli di fattura e creatività impareggiabile. Torte golose, tazze da tè, orologi sospesi, piccoli dolcetti e carte da gioco giganti per ricreare l’atmosfera onirica e senza tempo delle Avventure di Alice, per presentare con divertita ironia le Meraviglie selezionate da Andreotti nel mondo. Tra i più rinomati esperti di gioielli a livello nazionale, formatosi in Italia e a Chicago, Gianluca Andreotti è un punto di riferimento non solo per la preziosità dei pezzi ma per l’attenta e competente ricerca di originalità in termini di fattura, disegno, epoca. Al bando la banalità e il lusso fine a se stesso: nello showroom convivono Anni ’30 e ’70, Van Cleef e David Webb, pietre preziose accanto a oro e smalti, austeri gioielli vittoriani e inconsueti argenti, che rivelano il gusto di Andreotti di stupire e ricevere clienti ed amici proponendo in modo inusuale le proprie scoperte. Oggetti rari e pregiati per doni irripetibili oppure che aggiungono unicità agli ambienti dove vengono inseriti. Nello showroom le sorprese non mancano mai, piccoli manufatti preziosi si rivelano accanto ad altri più evidenti come una ribalta intarsiata del Settecento o un servizio di piatti con allegro bordo arancio di manifattura senese dell’Ottocento. Ci vuole un po’ per notare tutte le chicche esposte, ma i gioielli sono una presenza costante e costituiscono un ottimo motivo per recarsi a trovare Gianluca nello spazio espositivo che è un po’ come una “casa” accogliente e raffinata dove tutto è… meraviglia.

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Hotel Terme Rio d’Oro Via Virgilio, 16 - 35036 Montegrotto Terme (PD) Tel. +39 049 793911 - www.riodoro.it



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INFO

SE6 S.r.l. 24121 Bergamo - Via Angelo Maj, 2/E tel: 035 4220189

Cascina del Sole 24060 - Via Carducci, 6 - Carobbio degli Angeli (BG) tel: 035 954042 info@cascinadelsole.it

Namasté Cooperativa Sociale 24066 Pedrengo (BG) - Viale Fratelli Kennedy, 9 tel: 035 668116

Cornaro gioielli 24124 Bergamo - Via Camozzi, 44 tel: 035 249333 www.cornarogioielli.it

Boutique Vogue 24010 Ponteranica (BG) - Via Pontesecco, 1 tel: 035 571000 Teamitalia 24122 Bergamo - Via Zelasco, 1 tel: 035 237323 www.teamitalia.com

Viola Dr. Sarah Medico Chirurgo Psichiatra 24122 Bergamo - Via Cucchi Francesco, 1 tel: 035 249921

BinarioArte binarioarte.splinder.com www.hi-life.it

Progetto Giardino - gruppo La Fercolor 24061 Albano Sant’Alessandro (BG) - Via Tonale, 81 tel: 035 583003 info@progettogiardino.net

Fisar 20090 - Via Buonarroti, 4 - Cesano Boscone (MI) tel: 02 48613278 www.fisar.it infoeventi@fisar.it

Azienda Agricola Colombì 24060 - Loc. Cascina Colombì - Torre de’ Roveri (BG) tel: 035 4528865 info@agriturismocolombi.it

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Casa Gambarara 24122 Bergamo - Via Borfuro, 7 tel: 035 232850 info@casagambarara.it www.casagambarara.it

utti gli amici di UP Bergamo ALL THE FRIENDS OF UP BERGAMO

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Colleoni Roberto & C. S.r.l. 24123 Bergamo - Via Baioni, 21 tel: 035 223300 • 035 242090 www.colleoniroberto.it

Agazzi Arreda 24030 Presezzo (BG) - Via V. Veneto, 1118 tel: 035 615477 info@agazziarreda.com

Taverna Colleoni dell’Angelo Bergamo Alta - Piazza Vecchia, 7 tel: 035 232596 info@colleonidellangelo.com

Ambrosini Holding 24080 Brusaporto (BG) - Via S. Domenico Savio, 62/64 tel: 687576 www.ambrosiniholding.it

Cosberg 24030 Terno d’Isola (BG) - Via Baccanello, 18 tel: 035 905013 infocosberg@cosberg.com

Plastik 24061 Albano S. Alessandro (BG) - Via Tonale, 74 tel: 035 4521156 info@plastiktextile.it

Bonaldi Motori 24124 Bergamo - Via V. Alpini, 8 tel: 035 4532711 info@bonaldi.it Linea Contabile Curno (BG) - Via E. Fermi, 56 tel: 035 613130 lineacontabile@lineacontabile.com

Selini Group - Colorfer 24060 Telgate (BG) - Via IV Novembre, 6 tel: 035 83561 www.colorfer.it

GLS 24127 Bergamo - Via Grumello, 32 tel: 035 4325111 bergamo@gls-italy.com

G.L.A. Antichità 24122 Bergamo - Via Sant’Orsola, 17 tel: 035 4130341 gla.antichita@yahoo.it

CPZ S.p.A. 24060 Costa di Mezzate (BG) - Via Landri, 37 tel: 035 681322 www.cpzgroup.com

Fotolito90 s.r.l. 24048 Curnasco di Treviolo (BG) - Via Gandhi, 18/a tel: 035 201471 www.fotolito90.it info@fotolito90.it

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IL LUSSO DA SFOGLIARE

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IL LUSSO DA SFOGLIARE

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Anno III - Autunno 2010 Periodico trimestrale

BERGAMO COVER STORY GOLD TO GO - SE6 a Bergamo il primo Bancomat dell’oro Guests TIZIANA FAUSTI GIUSEPPE NASTASI SARAH VIOLA GIOVANNI LICINI UP Arte FABRIZIO TEDESCHI PINA INFERRERA GUIDO MOROSINI TOMMY BONICELLY Food CASCINA COLOMBÌ

Periodico Trimestrale Autunno 2010 - n. 06 Direttore Responsabile Giovanni Volpe up.bergamo@libero.it Segreteria di Redazione Marianna Peluso mariannapeluso@yahoo.com

Fashion & Luxury CORNARO GIOIELLI VOGUE Home & Design PROGETTO GIARDINO CHIESA - FISAR CASA GAMBARARA COLLEONI ROBERTO & C AGAZZI ARREDA Bergamo Alta SIMONA AGRESTI COLLEONI & DELL’ANGELO Hi-Tech LINEA CONTABILE Factory COLORFER COSBERG GLS PLASTIK

Art Director Silvia Benaglia silvia.benaglia@alice.it Traduzione Arianna Scalise ariariok@interfree.it

Motori BONALDI MOTORI - TOUAREG HYBRID Last Minute G.L.A. ANTICHITÀ

Info pubblicità Info pubblicità per Bergamo 347 537 8130 up.bergamo@libero.it Info pubblicità per UP 0363 - UP Crema Cristiana Ghione 393 373 3394 cristianaghione@hotmail.com Editore A&V Edizioni s.r.l. - Bergamo Progetto grafico e impaginazione Fotolito 90 s.r.l. - Curnasco di Treviolo (BG) Stampa CPZ S.p.A. - Costa di Mezzate (BG) Distribuzione Dif S.p.a. - Azzano San Paolo (BG) Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 33 del 26/11/2008 Testi e materiale fotografico contenuti in questa rivista, sono di proprietà di A&V Edizioni s.r.l. È pertanto vietata ogni riproduzione, anche solo parziale, non autorizzata dall’editore e/o dal direttore responsabile.

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Collaboratori Testi Anna Gatti Maurizio Lorenzi Sarah Viola Sonia Rottichieri Tito Locatelli Elena Lumina Marco Goisis Laura Sirtoli Sara Masper Viviana Civitano Foto Alberto Merisio Michele Maggioni Chiara Isner Matera Nikka Dimroci Un ringraziamento particolare a: Diego Bellinelli Marco Baraldi Maria Rosa Gotti Luca Pezzotta Gigi Maggioni Daniela Maraglino Paolo Epis Giacomo Colleoni Roberto Colleoni Silvano De Rui Giuseppe Presti Paola Vigani Marco Terzi Gigi Stracuzzi Alessandro Curtò Roberto Selini Riccardo Selini Sara Cattaneo Gianangelo Cattaneo Paolo Perugini Marzio Carrara Michela Mantecca Beppe Arioli Cristoforo Giorgi Loriana Farina Pinuccio Mauriello Gianluigi Viscardi Monica Teli Roberto Careri




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