I programmi europei per il monitoraggio della qualità delle portuali

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA DESIGN E URBANISTICA TESI DI LAUREA TRIENNALE IN URBANISTICA I programmi europei per il monitoraggio della qualità delle acque portuarie della città di Olbia.

Laureando: Pulino Gianluca N. Matricola: 50011707 Tutor: Dott.ssa Silvia Serreli


“Per l'umanità l'acqua è una forza di cambiamento sociale: una preziosa risorsa della quale far tesoro, da proteggere e usare saggiamente, perché l'alternativa è la privazione, la malattia, il degrado ambientale, il conflitto e la morte.” Philipp Ball 2


RINGRAZIAMENTI. I miei piÚ sentiti ringraziamenti vanno alla professoressa\relatrice\dottoressa Serreli Silvia, tutto lo staff universitario e i miei colleghi e le persone che ho conosciuto all’interno di questi anni. Ringrazio la mia famiglia per avermi sostenuto in questo grande traguardo. Ringrazio i miei amici. Ringrazio la commissione di Laurea. 3


INDICE

0.0 0.1 0.2

FINALITA’ e CONTENUTI Finalità Contenuti

1.0 MONITORAGGIO ACQUE COSTIERE IN ITALIA

2.0 OLBIA, CITTA’-PORTO\CORPO-MACCHINA 2.1 Frammentazione del porto: sistemi insediativi 2.2 Rapporto con la città

3.0 METODOLOGIA SPERIMENTALE DI MONITORAGGIO 3.1 ipotesi e valutazione

4.0 BIBLIOGRAFIA

4


0.0

FINALITA’ e CONTENUTI

0.1 Finalità

L’attività di ricerca riassunta in questo saggio, è relativa al programma comunitario transfrontaliero QUALIPORTI. È stata sviluppata prima una ricerca nell’Ambito dell’Accordo di Collaborazione stipulato dalla RAS (Regione Autonoma della Sardegna) e tutti gli altri stakeholders, tra le quali l’università, con la finalità di promuovere una metodologia in grado di migliorare la qualità delle acque portuali. Concentrandosi sul Porto di Olbia questa vuole essere un’analisi di tutti i passaggi di pianificazione e progettazione di Aree Speciali, quali il porto di Olbia. Analizzando i diversi livelli di gestione del territorio, più in specifico addentrandomi nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per poi studiare quali metodologie possono supportare un’ipotesi di progetto o di strategia per migliorare la qualità delle acque portuali.

0.2 Contenuti

Il presente saggio si sviluppa in quattro parti, lo studio dei riferimenti normativi vigenti, il caso studio di Olbia ed il “Porto-Macchina”, le linee guida per il monitoraggio con approfondimento su uno dei diversi aspetti sul monitoraggio e le conclusioni. Come primo passaggio viene proposta l’analisi di tutta una serie di normative che comprendono e dettano programmi e strumenti di monitoraggio sulle diverse scale di gestione del territorio in Italia. La seconda parte prende in analisi il “Porto-Macchina” facendo riferimento a tutto il sistema urbano adiacente della città di Olbia ed il contesto ambientale su cui è inserito, attraverso gli strumenti. Analisi della metodologia sperimentale di monitoraggio, quindi mettere insieme tutte le informazioni prodotte dalle diverse scale e vigenti nel territorio di Olbia, dando delle linee guida per il monitoraggio delle acque portuali di Olbia.

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1.0

MONITORAGGIO ACQUE COSTIERE IN ITALIA

La direttiva 2000/60/CE si propone di raggiungere i seguenti obiettivi generali: - Ampliare la protezione delle acque, sia superficiali che sotterranee; raggiungere lo stato di “buono” per tutte le acque entro il 31 dicembre 2015 - Gestire le risorse idriche sulla base di bacini idrografici indipendentemente dalle strutture am ministrative procedere attraverso un’azione che unisca limiti delle emissioni e standard di qualità - Riconoscere a tutti i servizi idrici il giusto prezzo che tenga conto del loro costo economico reale - Rendere partecipi i cittadini delle scelte adottate in materia

ITALIA PROGRAMMA DI MONITORAGGIO Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sette programmi tematici: 1) Fito-Zooplancton, caratteristiche chimico fisiche 2) Habitat del fondo 3) Pesca 4) Contaminanti ambientali e imput di nutrienti 5) Contaminanti nei prodotti destinati al consumo umano 6) Condizioni idrografiche 7) Rumore sottomarino Programma quattro Monitoraggio contaminanti ambientali e imput di nutrienti sottoprogramma Acqua

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sottoprogramma Acqua e sedimenti

sottoprogramma sedimeni

Sottoprogramma aria


2.0

OLBIA, CITTA’-PORTO\CORPO-MACCHINA

Il carattere peculiare del bacino portuale di Olbia è l’appartenenza a un importante sistema ambientale e urbano caratterizzato da due golfi: - golfo interno - golfo esterno in questo caso quando si parla di qualità delle acque viene presa in considerazione solo la linea immaginaria del demanio, che delimita il limite dell’area portuale, ma quello che interessa e per capire meglio come agire su questa “macchina” bisogna capire cosa succede a monte e dove poi si potrebbe andare a progettare e dove possono esserci concessioni per la mitilicoltura.

(Foto sopralluogo Olbia, vista sulla Città portuale da Cala Saccaia)

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2.1

Frammentazione del porto: sistemi insediativi

Come specificato nel rapporto ambientale della VAS i diversi tipi di portualità sono diffusi: turistica, commerciale le più importanti, perciò frastagliato secondo questi tipi di categorie. - Porto Cocciani prevalentemente industriale, inserito nell’area industriale della città - Porto interno, piccole imbarcazioni da crociera costituito da: 1. Molo Benedetto Brin 2. Pontile isola bianca carico e scarico merci o passeggeri, quindi turistico-commerciale 3. Il molo vecchio, sosta navi 4. Dente Bosazza, forse di Polizia e naviglio minore 5. Banchina Via Genova. - Il molo Palmera, piccolo pontile per la lavorazione del pesce - Porto turistico sponda Sud

(in alto una foto ricavata dal questionario QUALIPORTI eseguito dal laboratorio LEAP, a destra una mappatura degli ambienti insediativi in ambito del progetto QUALIPORTI sempre eseguito dal laboratorio LEAP)

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2.2

Rapporto con la città

Sia dalla normativa della cartografia ma, anche dai sopralluoghi effettuati da me, dal rapporto con la città si percepisce che il porto è un’organizzazione autonoma della città, perché è una “macchina”, che svolge il suo ruolo distaccandosi dalla città come se fosse un corpo esterno ad essa. essendo un organizzazione complessa di meccanismi dove opera l’autorità portuale sia per quanto riguarda il monitoraggio ma anche per le opere di urbanizzazione. Ambienti insediativi riconosciuti in funzione dell’obbiettivo del progetto Qualiporti da parte del laboratorio LEAP di ricerca del DADU. In particolare, la rappresentazione cartografica consente di evidenziare le specificità localizzative dei diversi insediamenti rispetto al sistema ambientale: − il sistema urbano delle aree residenziali e turistiche che si sviluppa secondo forme radiali nella piana costiera: quest’ultima è interessata da processi di peri urbanizzazione e riurbanizzazione; − le aree del Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna Gallura (CIPNES Gallura) nella sponda nord del golfo; − le infrastrutture portuali principali dell’Isola Bianca e del porto Industriale; − la portualità diffusa ai fini produttivi e turistici; − l’ambito dell’aeroporto Costa Smeralda; − le aree agricole interessate dalla diffusione urbana e utilizzate inoltre per il pascolo estensivo.

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3.0

METODOLOGIA SPERIMENTALE DI MONITORAGGIO

Habitat Interesse Comunitario 5330, 8220

Habitat Interesse Comunitario 2120

Habitat Interesse Comunitario 5430

Habitat Interesse Comunitario 2210

Habitat Interesse Comunitario 6220*

Habitat Interesse Comunitario 2250*

Habitat Interesse Comunitario 6220*, 5330

Habitat Interesse Comunitario 5210

Habitat Interesse Comunitario 8210

Elementi di Tutela e Vincoli

Viabilità principale

Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico - P.A.I.

Circonvallazione

Linea F.S.

&

Beni Paesaggistici Ex Lege D.Lgs. 42/2004 - Art136 - 142

&

Beni Paesaggistici Ex Lege D.Lgs. 42/2004 - Art 143

X

Dorsale Industriale S.P. S.S.

O

"Nodo" critico

Ascolto, comunicazione e partecipazione Dott. Urb. Valeria POLIZZI

Habitat Interesse Comunitario 5330, 5430

Habitat Interesse Comunitario 1240

Z.P.S.

Inquadramento - Elementi di tutela

Hi1- Aree di pericolosità idraulica moderata

Beni Identitari (fonte Piano Paesaggistico)

Hi2- Aree di pericolosità idraulica media

Corsi d'Acqua

Hi3- Aree di pericolosità idraulica elevata

Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.)

Hi4- Aree di pericolosità idraulica molto elevata

Piano Stralcio Fasce Fiuviali - P.S.F.F.

Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.)

Riserva Naturale "Capo Figari e Figarolo"

Riserva Naturale "Stagno di S.Teodoro"

Riserva Naturale "Isole Tavolara, Molara e Molarotto"

Habitat Interesse Comunitario 5320

Habitat Interesse Comunitario 8220

Habitat Interesse Comunitario 5320, 5330

Habitat 8220, 5330

Habitat Interesse Comunitario 5330

Habitat 9340

S.I.C.

Area Marina Protetta "Tavolara - Punta Capo Coda Cavallo"

Z.P.S.

S.I.C.

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Analisi e valutazione componenti abiotiche Dott.ssa scienze ambientali Lucia FOLTRAN Ing. per l'Ambiente e Territorio Chiara LUCIANI

Fasce di Tutela Fluviale

Dott. Urb. Lisa DE GASPER Dtt.Urb. Laura GATTO

Habitat Interesse Comunitario 1120*

Area Marina Protetta "Tavolara - Punta Capo Coda Cavallo"

Dott. Urb. Fabio VANIN

Tutela della Costa

Sistema informativo

Praterie a Posidonia oceanica su matte e sabbia (fonte Carta bionomica dello Studio "Verifica sulla presenza di biocenosi sensibili in prossimità delle aree marine interessate dal P.R.P. di Olbia e Golfo Aranci)

Mobilità e trasporti

Riserva Naturale Isole Tavolara, Molara e Molarotto

Esperto in Pianificazione territoriale ed Urbanistica

Riserva Naturale Stagno di S.Teodoro

Riqualificazione Waterfront

Dott. Urb. Daniele RALLO

++++

Arch. Sergio VENDRAME Arch. Emanuela BARRO

Ospedale

Dott. for. Giovanni TRENTANOVI

Scuola

!

Inquadramento - Habitat Interesse Comunitario (fonte: RAS - Progetto POR Sardegna 2000 - 2006 - Asse I Misura 1.7 - Azione C, "Carta degli Habitat e delle Specie Botaniche, ottobre 2008)

Inquadramento - Biocenosi

Valenze e Opportunità dell'Area Portuale

!

Paesaggio e patrimonio storico, architettonico e archeologico

Ricettori sensibili

Analisi e valutazione componenti biotiche

Legenda

Il monitoraggio è come vengono valutate le fonti inquinanti del porto di Olbia, gli attori che entrano in gioco. Nella cartografia analizzata sono presenti il monitoraggio delle acque portuali vigente, potenziali fonti inquinanti del sistema idrico, uso del suolo, il rapporto dello stato ambientale del comune di Olbia e le percentuali di alcuni indicatori, tutto in funzione dell’obbiettivo primario, la bonifica delle acque portuali. Nel monitoraggio sono importanti i caratteri del territorio, aspetti normativi, l’organizzazione del porto, gli strumenti e metodi del monitoraggio vigenti. Implementando il sistema informativo territoriale locale, mappando i processi che misurano le valutazioni ambientali che vengono fatte. Quello che manca, nel monitoraggio vigente, è di mettere assieme tutti i processi complessiche coordinano i diversi livelli di tutela del territorio, quindi la necessità di creare un SIT (sistema informativo terrtioriale).

S.

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Dott. Ing. Elettra Lowenthal

Il Gruppo di Valutazione

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Il coordinatore del gruppo di lavoro

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Il Responsabile contrattuale Dott. Urb. Raffaele GEROMETTA

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Circonvallazione

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P PO OR RT TO O R RO OM MA AN NO O

L'Ufficio di Piano

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Sig. Roberto BERTUCCELLI

Il Responsabile dell'Ufficio Tecnico

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Dorsale Industriale

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Ospedale

scala 1: 25 000

Dott. Ing. Alessandro MELONI

P R AT E R I E A P O S I D O N I A O C E A N I C A

P PO OR RT TO O C CO OC CC C II A AN N II

ELEMENTI DI TUTELA

Ospedale Scuola

scala 1: 25 000

Scuola

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S.S. 127

Scuola

Molo Brin Scuola

M o l o Ve c c h i o

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Dente Bosazza

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OLBIA e GOLFO ARANCI

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S.S . 12 5

PRP 2014

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Mappa delle Criticità e delle Emergenze - OLBIA

scala 1: 100 000

Legge Nazionale n. 84/1994

H A B I TAT I N T E R E S S E C O M U N I TA R I O

Piano Regolatore Portuale dei Porti di Olbia e Golfo Aranci

Scuola

Maggio 2014

All.

0.1-A Scala 1:10 000

(Cartografia Piano Regolatore Portuale dei Porti di Olbia e Golfo Aranci OLBIA e GOLFO ARANCI 0.1-A Scala 1:10 000 All. Legge Nazionale n. 84/1994 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Mappa delle Criticità e delle Emergenze - OLBIA)

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3.1

ipotesi e valutazione

Il questionario come risulta dall’elaborato della fase 1 è organizzato in quattro parti, cercando di coordinare diversi livelli: − informazioni di carattere generale; − analisi del contesto territoriale di riferimento; − analisi della attività presenti e della qualità delle acque nel contesto territoriale di riferimento; − analisi del porto. Sulla proposta di metodologia, non essendoci un coordinamento tra i livelli di valutazione delle fonti inquinanti, i vari saperi dedotti da ogni singolo livello devono essere messi assieme. Mettere assieme in un unico sistema di gestione dei dati dei singoli attori che procedono per il monitoraggio delle acque portuali. Mitilicoltura come forma di progettazione di bonifica delle acque.

(Foto sopralluogo Olbia, vista sulla Città portuale da Cala Saccaia)

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(Foto sopralluogo Olbia, vista sulla CittĂ portuale da Cala Saccaia)

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4.0 BIBLIOGRAFIA

La città ambientale e portuale di Olbia. Fonte: Pagina web “Consorzio Industriale Provinciale Nord Est Sardegna Gallura”. (http://www.cipnes.eu) 1https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/strate gia_marina/1_BuonoStatoAmbientale.pd

L’Isola Bianca e il Museo Archeologico di Olbia. Fonte: Pagina web “Nautica Online”_(https://www.nautica.it/vi aggi/olbia-a-cavallo-tra-passatofuturo/)

2 Informazioni tratte dal Piano Paesaggistico Regionale della Sardegna, scheda d’ambito n°18, Golfo di Olbia e dal documento “Qualità delle acque, con particolare riferimento alle fonti di inquinamento in relazione all’analisi delle misure effettuate” del Prof. Nicola Sechi. Piano Regolatore Portuale, 2010. Fonte: Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci

PIANO REGOLATORE PORTUALE DEI PORTI DI OLBIA E GOLFO ARANCI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Sintesi non tecnica PIANO REGOLATORE PORTUALE DEL PORTO DI OLBIA E DEL PORTO DI GOLFO ARANCI Studio per la Valutazione di Incidenza Qualiporti Attività 2.1 Documento metodologico per il monitoraggio della qualità delle acque Piano Regolatore Portuale dei Porti di Olbia e Gol Legge Nazionale n. 84/1994 Sintesi non tecnica fo Aranci Piano Regolatore Portuale dei Porti di Olbia e Gol Legge Nazionale n. 84/1994 Rapporto ambientale fo Aranci ALBERTO DELLA MARMORA E CARLO DE CANDIA CARTOGRAFI PRE-UNITARI DELLA SARDEGNA ALBERTO DELLA MARMORA AND CARLO DE CANDIA PREUNITARY CARTOGRAPHERS OF SARDINIA https://servizionline.comune.olbia.ot.it/ http://interregmaritime.eu/web/qualiporti A cura di Pulino Gianluca, Dicembre 2020 13



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