L'Urlo- Novembre & Dicembre 2013

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Numero II - Novembre-Dicembre 2013


L’Urlo

Miei cari colleghi e compagni beccarioti, è il

Novembre-Dicembre 2013 - N.II vostro giornale che vi parla. Anzitutto, l’intera redazione si profonde in Anno VIII DIRETTORI: Filippo Rovati, Riccardo Lo Bascio CAPOREDATTORI: AttualitĂ e cultura Federica Dalle Carbonare Cronache del Beccaria e recensioni Naomi Grillo Illustrazioni Matteo Schiapparelli REDATTORI: Giovanni Mussin, Matteo Schiapparelli, Sonia Nannavecchia, Debora Lombardo, Konrad Borelli, Armando Bavaro, Beatrice Bella, Manè Chombanyan, Martina Somperi, Matilde Capezzi, Martina Maraiulo, Caterina Necci, Federica Dalle Carbonare, Marta Gerosa, Naomi Grillo, Chiara Minora, Maria Chiara Fusco, Silvia Ricevuti, Eric Ferracin, Duncan re, Luca Muria, Chiara Mentore, Ludovica Maraglia, Alberto Mangili, Riccabono Giacomo

Vuoi diventare un membro del giornalino? Non esitare a scriverci: e-mail: urlo.beccaria@gmail.com o a contattare i direttori!

scuse per i problemi legati all’uscita del numero, dovuti ad un considerevole ritardo(non per causa nostra) tecnico per il funzionamento della nostra macchina stampante, che è potuta entrare in funzione solo qualche settimana fa. Abbiamo dunque deciso di accorpare, di fatto, il numero di Novembre e quello di Dicembre, per problemi di organizzazione. Il numero di Ottobre è reperibile, come giĂ sponsorizzato, sul nostro sito, che vi invitiamo CALDAMENTE a visitare. Del resto, per volontĂ dei nostri nuovi Rappresentanti(cui auguriamo, seppur in ritardo) buon lavoro, questo giornalino entra de facto e de iure nella vita scolastica, come “portale di informazioneâ€? a tutto campo. Ringraziamo della collaborazione e della considerazione. E li invitiamo ad impegnarsi attivamente, regolarmente e considerevolmente per il bene civico. Tornando a noi, beh, che dirvi, colleghi? Stiamo cercando(pur con tutti i problemi e contrattempi del caso) di rendere il giornale piĂš leggero, e magari anche piĂš leggibile. A tal proposito abbiamo l’intenzione di ampliare, per vostro intrattenimento(si spera gradito) la sezione di vignettistica e satira. Tutta in campo scolastico, s’intende, anche perchĂŠ, oramai, la sezione politica quasi latita, visti i tempi che corrono. SĂŹ, miei cari, oramai non me ne interesso quasi piĂš, con effetto di scioccante sollievo da parte vostra. Del resto, non avrei nemmeno piĂš molto da dire, lascio la parola al piĂš giovane Armando. Non vi anticipo molto di piĂš, posso solo congratularmi con tutti i membri della redazione di prima e di seconda, che stanno svolgendo un ottimo lavoro, con impegno, e, perchĂŠ no, entusiasmo costante e visibile. Buona speranza per il futuro. A voi ora OD OHWWXUD FRQĂ€GDQGR FKH SRVVLDWH DSSUH]]DUH il nostro sforzo. Ed a tutti, i migliori auguri di buon natale e di un sereno anno nuovo.

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CANCELLIERI – FORZA ITALIA La situazione politica attuale è agitata dalla telefonata della condannata Ligresti al ministro della giustizia Annamaria Cancellieri. La famiglia Ligresti è stata condannata in tutti i suoi membri per l’inchiesta Fonsai H SUHVXQWH DWWLYLWj GL IDOVLÀFDzione dei bilanci sanitari. La &DQFHOOLHUL VL GLIHQGH JLXVWLÀcando ciò come un intervento umanitario dovuto a problemi di salute della condannata. *LXVWLÀFD]LRQH FRPSUHQVLELOH se accertata ma non conforme alla legge. Mi saltano subito in mente i casi di Stefano Cucchi, nel cui processo sulla morte sono stati condannati in primo grado i medici del carcere di Regina Coeli ma le escoriazioni e i traumi sul corpo lasciano aperti legittimi dubbi, e il caso di Federico Aldrovandi, ammanettato e inerme pestato a morte dai poliziotti. Sul caso Cancellieri sorgono subito i primi dubbi, la profonda amicizia che la lega con Antonino Ligresti e i tabulati telefonici suoi e del marito risaltano continue chiamate alla famiglia Ligresti. I media iniziano ad accusarla di falsa testimonianza. Per ultimo vi sono le dichiarazioni di Salvatore Ligresti al pubblico ministero che ha dichiarato nero su bianco di aver fatto pressione

su Berlusconi per dare favori all’attuale ministro e altri politici. L’italianità di questa situazione è molto grossolana: ancora una volta si nota che solamente le raccomandazioni e gli scambi di favori servono per ottenere facilitazioni in tutti gli ambiti e il nostro paese e ormai da decenni che va avanti in questo modo. Il 16 novembre Silvio Berlusconi annuncia il ritorno a Forza Italia, il partito con la quale nell’ormai lontano 1996 scese in politica per dare nuova linfa in un periodo storico che ha visto i vecchi partiti surclassati da Tangentopoli. Fatale gli è stato lo strappo con Alfano, che resta a capo del PDL e la sua decisione di non far cadere l’esecutivo più e più volte. Il Cavaliere è stato abbandonato da molti dei suoi più fedeli collaboratori. Berlusconi è staWR FRQGDQQDWR LQ YLD GHÀQLWLYD nel processo Mediaset ed ha in corso il processo Ruby i cui capi d’imputazione, concussione e prostituzione minorile lo hanno portato ad essere condannato a sette anni di reclusione. Era proprio necessario che un condannato su cui pende il giudizio di decadenza più volte rimandato dovesse fondare un “nuovo” logo? È la prima volta che i moderati sono in

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una situazione di caos fra chi vuole salvare o meno il cavaliere: la spaccatura creatasi era insanabile ed è stata necessaria una scissione anche se, come dicono i più, i due partiti di destra sono in perfetta sintonia e una loro alleanza alle elezioni è pressoché scontata. Nel suo discorso, Berlusconi è apparso molto provato da questa situazione, annunciando a più riprese che Alfano era come uno GHL VXRL ÀJOL H QRQ VL VDUHEEH mai aspettato di essere pugnalato alle spalle da persone GL FXL VL ÀGDYD FLHFDPHQWH ,O governo per adesso è stabile e i ministri del centrodestra sono rimasti all’interno del PDL: di conseguenza ha i numeri per poter andare avanti. Le prossime elezioni non sono possibili in tempi brevi poiché nel PD bisogna eleggere il nuovo segretario dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani e perché nel centrodestra bisogna conoscere il verdetto sul caso Berlusconi. Armando Bavaro


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MI TATUO, DUNQUE SONO Ci sono tendenze e mode in ogni settore e anche quello dei tatuaggi non sfugge alla regola. L’ultima è quella di farsi un tatuaggio in parti del corpo nascoste, che nessuno possa vedere. Neppure chi se lo è fatto fare. C’è chi lo chiama espressionismo corporale, chi Body Art di massa, chi, banalmente, arte cafona. /D YDULHWj GL GHĂ€QL]LRQL XVDWH per indicare piercing e tatuaggi fa ben comprendere il sentimento ambivalente, di rigetto o di attrazione, per queste pratiche ormai diffusissime. Tempo fa ho letto l’estratto di un saggio di un antropologo francese, Marc AugĂŠ, intitolato “Un etnologo in metròâ€?. Circa 20 anni fa, lo studioso, abituato a “frequentareâ€? foreste amazzoniche e del Borneo per via della sua professione, riteneva di aver visto molti piĂš selvaggi nelle metropolitane delle cittĂ europee che non in quei luoghi remoti. Se facesse un giro ai nostri giorni penso rimarrebbe ancora piĂš sconvolto: il numero di coloro che esibiscono un tatuaggio o un piercing è esponenzialmente cresciuto. Non sono piĂš simbolo dell’appartenenza a una categoria un po’ deviata del genere umano. Pare che una volta, anche se sono troppo giovane per testimoniarlo direttamente, era

chi faceva parte della categoria dei malfattori, dei carcerati, o comunque dei “marginaliâ€? a presentare parti del corpo coperte da piĂš o meno estesi esempi di queste... decorazioni. Si assiste oggi al fenomeno opposto, come se si fosse imposto il principio “mi tatuo dunque sonoâ€?. I dati diffusi da poco dalla SocietĂ di Igiene sono eloquenti: se nel 2006 aveva un tatuaggio il 7,4 % dei giovani, nel 2012 questo numero è piĂš che quadruplicato. La fascia di etĂ piĂš tatuata è quella compresa tra i 26 e i 35 anni (Confartigianato 2013). PiĂš eclatante ancora è il numero dei ragazzi che hanno un piercing: il 60% degli adolescenti, tra i 15 e i 19 anni se ne è fatto fare uno. Senza voler fare moralismi di alcun genere, è interessante osservare che il fenomeno YLHQH JLXVWLĂ€FDWR GD XQD IRUWH esigenza di apparire, di vantare un simbolo, che spesso si vuole indecifrabile o che si carica di una valenza magica o affettiva, di volontĂ di appartenenza a un preciso gruppo, non importa quanto esteso. Il tatuaggio esprimerebbe una domanda di affermazione, talvolta esasperata, della propria identitĂ e del proprio corpo. &¡q FKL OR UHQGH SHUĂ€QR XQR strumento di distinzione decisamente snob. Mi viene da pensare alla ragazza appena

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nominata Miss Italia, il cui tatuaggio principale, posto poco sopra il cuore, riporta un noto verso dell’Inferno di Dante: “Fatti non foste a viver come brutiâ€?. Come evidenzia, a distanza di un ventennio, lo stesso AugĂŠ, il fenomeno non è ancora nĂŠ in declino nĂŠ in ascesa: è semplicemente mutato. Se una moltitudine di persone presenta un corpo coperto da tatuaggi, allora viene meno la possibilitĂ di distinzione, che è all’origine della scelta di esibirli. Ecco quindi emergere un nuovo fenomeno: quello dei tatuaggi e dei piercing nascosti. Pare che abbia spopolato la scorsa estate: il tattoo all’interno delle labbra e tra le dita, sugli zigomi, dietro il ORER SHUĂ€QR VRWWR OH DVFHOOH Nessuno lo vede, non lo vede neppure chi se lo è fatto fare. Inutile chiedere il perchĂŠ, anche se chi scrive ci ha provato, senza molto successo. Ma non ha importanza, evidentemente, l’importante è averli. O forse, meglio, sapere di averli. Ludovica Medaglia


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QUANDO INTERNET UCCIDE Quello che oggi conosciamo come Internet nasce nel 1991 al CERN di Ginevra a cura del ricercatore Tim Berneers-Lee, WXWWDYLD OD YHUVLRQH XIĂ€FLDOH venne resa pubblica solo il 30 Aprile del 1993. A distanza di vent’anni da quel giorno, Internet è forse uno degli strumenti di svago, lavoro, curiositĂ e scambio di informazioni piĂš diffuso e grande del nostro pianeta: su Internet possiamo trovare e fare di tutto, contattare i nostri amici con i social network, conoscere persone nuove, guardare Ă€OP H RWWHQHUH LQformazioni di ogni tipo, che, bisogna sottolineare, sono sempre aggiornate in tempo reale. In questo mondo, che possiamo deĂ€QLUH FRPH XQD GLPHQVLRQH parallela alla nostra, essendo vincolato da leggi, si è diffuso quasi subito il Cybercrimine. Tramite internet, infatti, possiamo violare conti bancari, mandare in tilt satelliti e sistemi di difesa di intere nazioni, ad esempio. Ma piĂš recentemente, con l’avvento dei social network, soprattutto quelli anonimi, si è diffuso il Cyberbullismo. Quando un bullo prende di mira un ragazzo a scuola, la vittima viene di solito presa in giro e nel peggiore dei casi picchiata. Ma

c’è una sostanziale differenza tra i due tipi di bullismo: in quello reale un bullo ha una faccia, un’identitĂ . Il cyber bullo attacca la vittima, spesso una persona fragile e indecisa, che nel gergo giovanile è detta VĂ€JDWR WUDPLWH PHVVDJJL GDO contenuto spesso molto pungente. Allora la persona presa di mira ha paura, non sa chi sia la persona che l’attacca: non ne ha la piĂš pallida idea! CosĂŹ, molto spesso, queste persone che hanno cercato nei

social network e in internet in generale, una sorta di rifugio, si ritrovano cosĂŹ intimorite che si chiudono ancora di piĂš in se stesse. Solo quest’anno, cinque adolescenti, che ricevevano addirittura piĂš di venti messaggi al giorno, hanno deciso di prendere la soluzione piĂš terribile: si sono suicidate. L’ultima vittima è la ragazza inglese Hannah Smith, che si è impiccata nella propria stanza il 2 Agosto. Riceveva quotidianamente messaggi di questo genere: “PerchĂŠ non bevi della candeggina e ti

uccidi?â€?-“Cicciona!â€?-“Muori di cancroâ€?. La ragazza, dalla personalitĂ fragile, non ha resistito e un giorno prima di uccidersi ha scritto su Facebook: “You think you want to die, but in reality you just want to be savedâ€?. Forse adesso, come chiedono i genitori della defunta Hannah, è arrivato il momento di porci qualche domanda riguardo ai Social Network: “Ma questo mondo, essendo cosĂŹ grande, cosĂŹ simile al nostro, e per di piĂš incontrollabile, non sarĂ un po’ pericoloso, per persone fragili e, per di piĂš, cosĂŹ giovani?â€? – “Ask. fm non andrebbe messo nella categoria dei siti per adulti?â€?. L’ideale sarebbe che i professori o i genitori, tenessero delle “riunioniâ€? con i propri Ă€JOL SHU VSLHJDUJOL TXDQWR sia vigliacca una persona che nascondendo il proprio volto, arreca insulti. Ai ragazzi di oggi bisognerebbe fare una lezione sull’autostima, sul fatto che non esista qualcuno di diverso in senso negativo, e soprattutto a usare questa macchina di informazioni con estrema cautela: la velocitĂ e l’inarrestabilitĂ potrebbero, come abbiamo avuto modo di vedere, uccidere. Konrad Borelli

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SIRIA, CRONACHE “DA UN PAESE PERDUTOâ€? Parla Domenico Quirico che, in un incontro a Milano, ha ripercorso i momenti piĂš dolorosi della sua prigionia in Siria, un paese nel caos, GRYH q YHQXWD PHQR SHUĂ€QR OD SRVsibilitĂ di distinguere i buoni dai cattivi. Domenico Quirico, il giornalista rapito in Siria e liberato di recente, ha raccontato la sua esperienza durante l’incontro “Dalla Siria al quotidiano. Rispondere alla vitaâ€?, svoltosi circa un mese fa a Palazzo Marino. Moltissime le persone presenti, tanti i giovani. Magro, con gli occhi vivaci ma in apparenza ancora pieni di spavento, una voce potente e solo a tratti rotta dalla commozione, l’inviato de “La Stampaâ€? ha ripercorso alcuni momenti della sua prigionia. “Mi ero innamorato della rivoluzione siriana, quella del 2011, dei ragazzi di Aleppo – ha detto all’inizio. Oggi di quella rivoluzione rimane poco. L’Occidente aveva, allora, il dovere morale di intervenire: quella possibilitĂ l’abbiamo persa e non per strategia politica, ma per viltĂ â€?. Mi ha molto colpita l’insistenza con cui Quirico ha ripetuto questo termine, “viltĂ â€?, la forza con cui ha pronunciato il relativo aggettivo e il tono duro con cui ha parlato del mondo occidentale. “Siamo dinanzi a un popolo di 20 milioni di persone che l’Occidente ha completamente dimenticato, a una tragedia che si è scelto di non vedere per viltĂ â€?. Desolante il quadro che ha tratteggiato della Siria, un paese di cui i giornali riferiscono quotidianamente ma che, descritto dalle parole di una persona che vi ha vissuto un’espe-

ULHQ]D FRVu GLIĂ€FLOH q HPHUVR FRQ XQD IRU]D molto maggiore. “La Siria è un paese perduto, un’immensa prigione in cui vivono gli stessi miei carcerieri e dove le regole sono l’odio, la sofferenza e la morte. Non sarĂ piĂš possibile andare per raccontare quello che succede, non si riesce a capire quali sono le intenzioni dei vari gruppi che controllano il territorio, perchĂŠ il caos è profondo e totale, al punto che non è piĂš chiara neanche la distinzione tra buoni e cattiviâ€?. La prospettiva politica di quella che noi chiamiamo indistintamente “Al Quaedaâ€? q LQYHFH SLXWWRVWR GHĂ€QLWD ´ ,O SURJHWWR SROLtico della Jihad internazionale – ha proseguito - è quello di ricreare, usando la Siria come base, il califfato islamico del VI secolo. Ha la determinazione e i mezzi per portare avanti questo progetto, un progetto che ha emarginato quello iniziale dei giovani e della libera

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societĂ civile, esaurito per mancanza di mezzi e perchĂŠ è stato ignorato, pur rappresentando la parte migliore di questa storiaâ€?. Quirico ha quindi parlato della sua vicenda personale, partendo da un semplice oggetto, il suo bloc notes, dove ogni giorno annotava quanto accadeva . ´/¡DYHYR TXDVL Ă€QLWR PDQcavano solo due pagine – ha spiegato. L’ultimo giorno mi è stato sottratto. Mi serviva per tenere il conteggio dei mesi, dei giorni, perchĂŠ se uno perde il senso del tempo affonda in un pozzo da cui non esce piĂšâ€?. Si potrebbe pensare che, in tanto odio, anche Quirico avverta, profondamente, questo sentimento. Con un grande senso di autocritica, ha invece

parlato di vanitĂ : “Ho avuto la vanitĂ di aver creduto che, grazie al mio mestiere, potessi arrivare dappertutto. Devo apprendere l’umiltĂ e devo scegliere con cautela quale strada percorrereâ€?. In sala il silenzio si è fatto assoluto, quando il giornalista ha rivelato di avere avuto, lui e il suo compagno di prigionia, la possibilitĂ di uccidere i quattro carcerieri che erano stati anche loro torturatori. In una delle “meravigliose notti sirianeâ€? in cui ULXVFu SHUĂ€QR D VFDSSDUH sorse però il problema morale piĂš arduo da risolvere per un essere umano: era giusto privare qualcuno della vita per avere salva la propria? Dopo la liberazione è invece emerso un nuovo dilemma:

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quello se odiare o meno. “Se scegliessi di odiare chi mi ha rubato questi mesi di vita – ha concluso abbassando lo sguardo – resterei ostaggio. Non posso, l’unica speranza che ho è quella di recuperare l’umiltĂ e scoprire il perdonoâ€?. Il silenzio si è allora spezzato. In una straordinaria, seppur apparentemente qualunque serata milanese di inizio autunno, la gente lo ha capito e lo ha avvolto in un lungo applauso. Ludovica Medaglia


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L’AMORE QUANDO TUTTO CROLLA

intervista all’autrice Giulia Ottaviano a cura di Konrad Borrelli Il libro racconta la storia GL (XJHQLD Ă€JOLD GHOO¡LPportante imprenditore Milanese Paolo de Gasperis. Le giornate trascorrono tra l’universitĂ , la compagnia dell’amica Ludovica e feste alla sera. La sua famiglia però entra in crisi: il grande cantiere di suo padre è stato sequestrato, il suo studio perquisito GDOOH JXDUGLH GL Ă€QDQ]D H la mamma Lucilla vede in questa situazione una tragedia e, ben presto, la rottura della famiglia. Eugenia non si rende conto di questo cambiamento, distratta da un ragazzo all’universitĂ , Tobias, unico che sia riuscito a farla sentire per com’è realmente: semplice, profonda e intelligente. Ma ben presto anche Eugenia capirĂ che non verrĂ risparmiata dall’uragano famigliare. Con questo romanzo l’autrice, Giulia Ottaviano, riesce a eseguire un perfetto ritratto dell’Italia della sua generazione. GIULIA OTTAVIANO è nata nel 1987 a Cittadella ed è cresciuta fra

Roma, Catania e Milano. Diplomatasi proprio nel nostro liceo, si trasferĂŹ poi a Londra, dove lavorò in un’agenzia letteraria. Si trasferĂŹ poi a Torino per frequentare la scuola Holden. Nel 2009 ha partecipato alle “Prove d’Autore di Esor-direâ€? e a Documentary in Europe con un lavoro sugli uomini nel QXRWR VLQFURQL]]DWR ,QĂ€QH è tornata a Milano, dove vive (ancora per poco?) e studia Lettere all’UniversitĂ Statale. “L’amore quando tutto crollaâ€? è il suo primo romanzo. - Quanto hai impiegato a scriverlo? Dal momento in cui ho abbozzato per la prima volta la storia del romanzo a quando è stato pubblicato sono passati complessivamente tre anni. Tre anni di lavoro appassionato che per forza di cose era però spesso interrotto dagli impegni quotidiani. Non è stato facile conciliare gli obblighi di lavoro e i periodi di studio universitario con la scrittura, ma non mi piace parlare GL ´VDFULĂ€FLÂľ ,O WHPSR FKH

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ho dedicato al romanzo è tempo che io ho deciso di ritagliare e sottrarre alla vita di tutti i giorni. Un tempo prezioso che alle volte durava una notte, altre una settimana, quando ho potuto mesi interi‌ - Ci sono aspetti comuni tra te e la protagonista? Facciamo parte della stessa generazione. 6LDPR Ă€JOLH GHJOL DQQL Novanta, del ventennioBerlusconi, dell’Italia del malaffare, ma una sovrapposizione fra lei e me è del tutto incongruente. Certo, è piĂš facile raccontare ciò che si conosce, perciò in tutto il romanzo ci sono qua e lĂ dettagli, storie e spunti che ho ripescato dalla mia memoria, e vuol dire non solo dal mio vissuto. Ho “rubatoâ€? anche dalla vita di amici, di conoscenti, e ovviamente dalle vicende di alcuni personaggi pubblici. Attraverso Eugenia, Ludovica e le loro storie,volevi rappresentare una realtĂ contemporanea? Ho cercato, per


quanto mi fosse possibile, di rappresentare in modo verosimile un aspetto e una categoria sociale della mia cittĂ . A mio parere Milano è da sempre uno specchio, in positivo o in negativo, dell’andazzo dell’Italia. Per la vicenda di Rinasco mi sono infatti ispirata al quartiere Santa Giulia,

all’Expo‌ Insomma agli scandali che negli ultimi WHPSL Ă€QLVFRQR LQ SULPD pagina sui giornali, ma non essendo una giornalista d’inchiesta ho voluto raccontare – ipotizzando una storia possibile – la vita di una ragazza che è anche una vittima, suo malgrado, dell’Italia contemporanea,

e soprattutto di suo padre, che ne rappresenta il lato peggiore. - Tobias: Milano vista dagli occhi di uno straniero? Tobias è la controparte della protagonista. Ăˆ il mondo diverso dal suo che le permette di guardare Ă€QDOPHQWH FRQ RFFKLR FULtico il proprio. PiĂš ci si allontana dall’Italia e da Milano piĂš e facile vederne pregi e difetti. Questo “allontanamentoâ€? nel romanzo è possibile solo grazie a Tobias. Ăˆ il motore del cambiamento di Eugenia. - Saresti in grado di spieJDUH LO SHUFKp GL XQ Ă€QDOH cosĂŹ? Ho voluto ritagliare un segmento della vita di Eugenia, rappresentare un mese cruciale per la vita della mia protagonista: l’attimo che precede il crollo. Per me il romanzo non poteva che concludersi nel punto in cui si conclude. Ciò che succede dopo LO Ă€QDOH q OR VFDQGDOR OD tragedia familiare, ma non m’interessava raccontarlo. Quale che sia la decisione FKH SUHQGHUj DOOD Ă€QH (Xgenia, la sua vita rimarrĂ irrimediabilmente segnata‌

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L’IMMINENTE BIG BANG Cosa saranno mai 700 milioni di anni per l’universo? Un tempo irrisorio, la distanza che separa il Big Bang dall’appena scoperta galassia z8_GND_5296, che ha 13 miliardi e 100 milioni di anni. Grazie al telescopio Hubble, gli scienziati hanno immortalato questa meraviglia del cosmo, la galassia piĂš vicina all’origine dell’universo: il suo colore rosso suggerisce infatti che sia ricca di elementi pesanti e, secondo il cosiddetto red shift, è proprio lei la piĂš “arrossataâ€? delle 43 galassie immortalate da Hubble. Inoltre, anche su un altro versante si stanno compiendo progressi impressionanti. Il &(51 GL *LQHYUD KD Ă€QDOPHQWH SRWXWR riempire con il bosone di Higgs una delle caselle incerte del Modello Standard, ovvero il “catalogo della materiaâ€? in cui sono descritte tutte le particelle elementari. Tuttavia, a meno che voi non abELDWH Ă€UPDWR XQ FRQWUDWWR WUD FRLQTXLOLQL che preveda di portare il vostro roomate a visitare l’acceleratore di particelle del CERN qualora ve ne sia offerta la possibilitĂ (i fan di The Big Bang Theory capiranno l’allusione), spiegarvi nel dettaglio il suo funzionamento è pressochĂŠ impossibile. Si può però brevemente spiegare cosa sia un bosone di Higgs e cosa lo renda effettivamente la “particella di Dioâ€?. Immagi-

nate di tornare al Big Bang (quindi 700 milioni di anni prima della nascita della nostra galassia z8_GND_5296), quando non c’era altro che una sfera spazio-tempo priva di materia di densitĂ pressochè LQĂ€QLWD DO VXR LQWHUQR PDQ PDQR FKH si espandeva creando cosĂŹ lo “spazioâ€?, apparvero delle particelle fondamentali, detti appunto bosoni di Higgs, capaci di selezionare il passaggio delle particelle rallentando la velocitĂ di alcune di esse e di conseguenza convertendo la loro energia in massa. Vi ricorda qualcosa? Esatto, tutto ciò avvenne secondo la teoULD GHOOD UHODWLYLWj GL (LQVWHLQ H PFò SHU questo motivo senza l’incredibile azione dei bosoni la massa non esisterebbe. Il lavoro di Higgs, il quale aveva teorizzato l’esistenza del suo bosone giĂ nel 1964, è stato recentemente premiato con il Nobel, non senza polemiche, perchĂŠ i Ă€VLFL GHO &(51 VRVWHQHYDQR FKH VHQ]D il loro lavoro l’esistenza della particella non sarebbe mai stata accertata. Ma si sa: la scienza è un lavoro di equipe, FKH FL ULSRUWD Ă€QR DOO¡RULJLQH GHOO¡XQLYHUso con il mezzo fondamentale del nostro intelletto.

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Marta Gerosa


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HARRY LETTA E L’ORDINE DELLA FENICE

R SHQVLHUL H ULà HVVLRQL GL XQ EHFFDULRWD ÀQLWH LQ FROODERUD]LRQH VX TXHVWR JLRUQDOH

MercoledĂŹ 27 Novembre 2013: il Presidente del Senato Grasso annuncia la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore della Repubblica. Dopo quasi venWL DQQL O¡,WDOLD VH QH q GHĂ€QLtivamente liberata‌ma‌ ne siamo proprio sicuri? Ci troviamo in una situazione surreale, con un parlamento frammentato, un discutibile Governo non eletto, ed i leaders della maggiori forze politiche fuori dalle Aule di Montecitorio o di palazzo madama: Renzi, Berlusconi, Salvini, Grillo‌solo Alfano, col Nuovo centroDestra, ricopre ancora un’effettiva carica SDUODPHQWDUH H JRYHUQDWLYD ma una Destra senza Berlusconi, può valere? Il nuovo segretario del Pd continua la sua campagna fatta di slogan ed assai poco concreti discorsi, e non si spiega il perchĂŠ abbia mandato a farsi friggere i suoi tanto declamati sogni rottamatori, scendendo, una volta eletto, a compromessi coi i vari Veltroni, Franceschini, D’Alema e quant’altri. Alla faccia del rinnovamento! Per riprendere una metafora quasi bersaniana, è come se un dietologo pranzasse al McDonald’s coi suoi pazienti‌ del resto, il Pd è quel partito di sinistra che è clamorosamente riuscito a far vincere la destra alle proprie primarie!

Grillo, come sempre, veste i panni del demagogo, ed urla nelle piazze tutto il suo populismo, sebbene abbia assunto XQ SURĂ€OR XQ SR¡ SL GL ´VLQLstra istituzionaleâ€? rispetto al passato. Tenga a mente però che, a furia di urlare, la voce la si perde. Magari quando avrĂ cose intelligenti da dire. La Lega è un partito vecchio, Ă€QLWR FKH QRQ ULFRQRVFH QHanche piĂš il suo fondatore, popolato da alcuni fanatici che rivendicano la “durezzaâ€? dei loro membri e sognano ancora la secessione, dall’Italia, dall’Europa. Angelino, la colomba traditrice, ha riunito la vecchia Democrazia Cristiana, staccandosi da colui ce lo ha creato e cresciuto, probabilmente non possedendo, nĂŠ potendo mai possedere, il carisma, l’eloquenza, e forse anche il sex appeal, necessari per ergersi a valida alternativa a Mr. B. E poi.. e poi c’è Letta. Enrico ha sempre ceduto ai vari capricci del fu PdL, nell’impresa di annullare una tassa(IMU) da loro stessi voluta. In questi mesi di governo sono stati resi importanti provvedimenti di Governo come l’abbassamento dei costi della Politica, OD PRGLĂ€FD GHOOH /HJJH (OHWtorale.. ah no, scusate, quello era il mio sogno: NON sono presi. Ed il porcellum(nomen omen), continua ad imperare,

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pur incostituzionale.. forse qualcosa adesso cambierĂ . E poi, la novitĂ in parlamento e fuori è Forza Italia.. ops, c’era giĂ vent’anni fa.. va beh, parliamo della (nuova) forza politica derivata dalla scissione tra i fedelissimi falchi e le vergognose colombe, all’interno della Casa dei Moderati. Forza Italia ha per punti fermi il sostegno ossessivo a Mr. B., l’unico in grado di fermare la slavina rossa delle toghe comuniste‌ gli altri, invece criticano vizi e capricci del vecchio leader, e fanno quadrato attorno al nuovo, il giĂ citato Angelino, con delle prospettive che stentano a vedersi. In tutto questo, la domanda è sempre quella di partenza: % q Ă€QLWR R QR" 1HJOL DQQL ha inequivocabilmente dimostrato una grande capacitĂ di sapersi rialzare ogni volta fosse caduto, anche in modo apparentemente distruttivo. In un modo o nell’altro riesce sempre a risorgere dalle sue ceneri, e questo CentroDestra, nuovo o vecchio che sia, dovrĂ in ogni caso tornare a fare i conti con quell’oste che da venti anni da sta al bancone della Politica. Tommaso Proverbio


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WARHOL : INGENUITY Dal 24 ottobre al 9 marzo la capitale del design, Milano, il cui respiro è dettato dall’apertura al mondo, accoglie a Palazzo Reale il maestro della Pop Art, testimonial di questa apertura artistica, colui che rimanendo profondamente ancorato all’identitĂ americana ha trasmesso, persuasivo, al mondo la sua ideologia contaminando i linguaggi, innovando l’estetica e coniando espressioni iconiche geniali: Andy Warhol. Nato a Pittsburgh in Pennsylvania, nel 1928, da due genitori di umili origini emigrati dall’Europa dell’est, PRVWUz Ă€Q GD JLRYDQH HWj XQ WDOHQWR fuori dal comune nell’ostentare acutezza d’ingegno, prontezza di spirito, e nel traslarli in dimensione artistica. “Sono una persona profondamente VXSHUĂ€FLDOHÂľ LQ TXHVWD D]]DUGDta immagine amava stigmatizzarsi Warhol, il cui obiettivo consisteva nel saper cogliere la bellezza ovunque, mischiando, non senza una nota di genio, banalitĂ , impatto visivo, potenza e attualitĂ dell’immagine ingrandita Ă€QR D IRFDOL]]DUVL LPSRQHQWH QHOO¡LQquadratura della nostra attenzione. Il suo debutto nella societĂ , a cui reagisce con una punta di ironica indiffeUHQ]D VHJQz GHĂ€QLWLYDPHQWH OD Ă€QH dei tempi degli artisti irascibili, che dipingono mossi da urgenza emotiva prorompente, da contrasti interiori o dalla tormentata ricerca dell’espressione di un’anima irrisolta. Si pose in antitesi ai pittori dell’Informale, ULĂ€XWDQGR QRQ WDQWR OD OH]LRQH GHOOD scuola Americana quanto la pretesa di esprimere l’intera opera attraverso la forma artistica, proponendo come artista che si fa risolvere dal fruitore di un’opera d’arte in cui propone una astratta sagoma di se stesso non ancora smussata da una personalitĂ decisa. Fu il primo artista a togliere il suo ‘’ego’’ interiore dalla cornice, ad esprimere al suo pubblico la richiesta

di non guardare se’, ma di guardare attorno, cercando l’arte negli sguardi, nella societĂ , dappertutto. Pensando alle immagini trasmesse dai media e dalla pubblicitĂ , comprese presto l’importanza assunta nel mondo moderno dall’ovvietĂ , dal luogo comune riproposto DOO¡LQĂ€QLWR H GDO GHVLGHULR ODWHQWH di una regressione all’infanzia per HVRUFL]]DUH WLPRUL HG LQVLFXUH]]H la sostanziale apparenza che vuole FRQIHULUH DOOD SURSULD Ă€JXUD p TXHOla di un artista che non inventa ma riproduce, che non interpreta ma ripete in continuazione. Con la sua tecnica Warhol elimina dal suo lavoro qualsiasi implicazione estetica o espressiva conferendo dignitĂ di icona ad un prodotto da supermercato, e compiendo cosĂŹ anche un atto d’amore per gli oggetti che sottrae all’invisibilitĂ cui li condanna il consumo quotidiano. ,O Ă€QH q TXHOOR GL VYXRWDUH GL RJQL VLJQLĂ€FDWR OH LPPDJLQL UDSSUHVHQtate, esprimendo su vasta scala il pensiero che l’arte debba essere consumata come un qualsiasi altro prodotto commerciale e che non sia possibile non capirla. Proprio per questo scelse la banalitĂ di un barattolo di pomodori: in una realtĂ in cui l’immaginario collettivo arrivava ormai al grande pubblico attraverso il prodotto televisivo, in cui non occorreva ragionare piĂš di tanto dato che dall’illusione del video si poteva passare con rapido senso pratico alla concretezza confortevole offerta dai grandi magazzini, sarebbe stato facile e originale tradurre l’avvilente monotonia in attrazione. D’altronde, per chi considera i grandi magazzini simili ad un museo, l’opera d’arte da privilegiare non può essere per logica che un’immagine assimilabile a livel-

OR VXEOLPLQDOH H DIĂ€GDWD PHFFDQLFDmente ad un’ elaborazione passiva di un inconscio “consumistaâ€?. Non si preoccupò di apparire un innovatore, ma piuttosto il valorizzatore di tutto ciò che da sempre era stato trascurato, puntando nel disimpegno per essere una macchina operante e un uomo libero dalle emozioni. Furono l’intelligenza ed il gusto che possedeva a permettergli di trasformare in un segno di modernitĂ tutto ciò che non ha senso, stile ma solo il sapore eccitante del trasgressivo tenuto al guinzaglio. Per Warhol non bisogna pensare di fare arte ma farla e basta, lasciare che siano gli altri a decidere se buona o cattiva ed intanto continuare a creare sempre piĂš arte. Sebbene tentasse di apparire quasi apatico e trapassato dal vissuto, in realtĂ fremeva per un non nulla, temeva malattie morte e solitudine, foriere dei complessi che lo tenevano prigioniero in fantasie da incubo e che celava dietro il gusto sapido di una battuta ironica che non venne a mancare nemmeno sul punto di morte, quando esordĂŹ con : “Morire è la cosa piĂš imbarazzante che ti può capitare perchè qualcuno deve prendersi cura di tutti i tuoi dettagliâ€?. Aveva capito che il pubblico vuole riconoscere ciò che vede e vedere ciò che riconosce e si accontenta di questa logica corrente per semSOLĂ€FDUH LO GLIĂ€FLOH VHQ]D UHQGHUlo facile. In ciò consisteva la sua arte, nell’ingenuity, termine da non intendere come “ingenuitĂ â€?, ma “ genialitĂ â€?,una forma di originalitĂ che trae spunto dall’immediatezza e trasparenza tipiche del bambino. In nome di questi ideali chiassosi scriveva il suo diario visivo, attraverso innumerevoli scatti, dipinti su tela, lungometraggi e “scultureâ€?. Martina Maraiulo

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FOLLOWING

HUNGER GAMES LA RAGAZZA DI FUOCO

Following è un titolo che non dirĂ nulla a molti di voi. Film indipendente in bianco e nero del 1998, è il primo lungometraggio diretto da Christopher Nolan. La pellicola, seppur girata con poco budget e con attori amatoriali (comunque molto bravi), merita tantissimo a livello tecnico, con inquadrature tipicamente nolaniane, sia a livello di struttura della trama, che non è lineare come in Memento. La vicenda è DIIDVFLQDQWH H ULFFD GL FROSL GL VFHQD FRQ XQ Ă€nale sconvolgente e aperto a piĂš interpretazioni tipico dei futuri lavori di Nolan. In sintesi la trama: Bill, un aspirante scrittore disoccupato, osserva per strada persone casuali come fonte GL LVSLUD]LRQH XQR GHL SHGLQDWL &REE KD OR stesso nome di Di Caprio in Inception) si rivela un ladro d’appartamenti: afferma tuttavia di voler studiare e capire gli abitanti delle case in cui entra. Ciò affascinerĂ Bill, che deciderĂ di seguirlo: ma la situazione degenererĂ a suo sfavore quando si farĂ coinvolgere troppo nei piani di Cobb e dovrĂ spiegare tutta la vicenda a un agente di polizia (interpretato dallo zio di 1RODQ FRPSDUVD DQFKH LQ Ă€OP VXFFHVVLYL GHO nipote). Vale quindi la pena di cercare (si trova solo e unicamente su Youtube) e vedere l’opera prima di Christopher Nolan, oggettivamente uno dei migliori registi usciti nell’ultimo decennio e soggettivamente uno dei miei preferiti, non solo per la sua trilogia del Cavaliere 2VFXUR LO FXL VLPEROR FRPSDUH QHO Ă€OP PD per la sua idea di cinema, improntata al realismo e alla crudezza ma anche in grado di suscitare stupore e fascino, come in un gioco di SUHVWLJLR R GL 3UHVWLJH FRPH LO WLWROR GHO Ă€OP del 2006). Correte quindi a “seguireâ€? la vicenGD GL %LOO LQ )ROORZLQJ LQROWUH VH DYHWH WHPSR GDWH XQ¡RFFKLDWD DQFKH DJOL DOWUL Ă€OP GL 1RODQ e non perdetevi la sua prossima opera in uscita nel 2014: Interstellar. Luca Murgia

Il secondo capitolo della saga degli Hunger Games è consigliato soprattutto a coloro che hanno disprezzato il primo, ricco di scene importanti a livello metaforico ma sicuramente lento nella prima parte e frettoloso nella seconda. La ragazza di fuoco è invece molto piĂš interessante: con il capitolo “di mezzoâ€? (la trasposizione del terzo volume della saga letteraria sarĂ divisa in due parti) si inizia a fare sul serio. Merito forse del cambio di regia: da Gary Ross infatti si passa a Francis Lawrence (Io sono leggenda). L’impronta di Lawrence si nota nelle inquadrature molto focalizzate sui personaggi e in una gestione piĂš sapiente delle scene rispetto al capitolo precedente. Merito DQFKH GHOOD PDWXUD]LRQH DUWLVWLFD GHJOL DWWRUL ottima prova di Jennifer Lawrence nei panni di una Katniss diventata ormai il simbolo piĂš o meno consapevole di una ribellione sempre meno celata e per questo un bersaglio politico. L’imperatore Snow (Donald Sutherland) decide cosĂŹ di eliminarla durante l’Edizione della Memoria degli Hunger Games, nella quale vengono chiamati i vincitori delle edizioni precedenti. Katniss e Peeta (Josh Hutcherson) si ritroveranno di nuovo nell’arena, contro assassini provetti. In questo capitolo si comprende come gli Hunger Games siano solo un pretesto per far luce sull’ipocrisia della loro societĂ nonchĂŠ della nostra. Infatti questi giochi sono stati ideati dall’autrice dei libri, Suzanne Collins, mentre osservava i notiziari di guerra in WY OD &ROOLQV KD SRL DPPHVVR GL QRQ ULXVFLUH piĂš a distinguerli dai reality show. La guerra e la morte diventano spettacolo: tutto questo risulta chiaramente nelle scene in cui appare Caesar (Stanley Tucci), il presentatore degli Hunger Games, che costruisce nelle interviste con i partecipanti ai giochi vere recite e storie assolutamente false. Molto piĂš emozionante anche la parte degli Hunger Games veri e proSUL LQ JUDGR GL PR]]DUH LO Ă€DWR PD DQFKH GL RIIULUH PRPHQWL GL ULĂ HVVLRQH LQWHUHVVDQWL ( LO Ă€QDOH YL ODVFHUj GL VLFXUR FRQ LO Ă€DWR VRVSHVRÂŤ Imparate quindi il richiamo della ghiandaia imitatrice: sarĂ il suono della libertĂ . Luca Murgia

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VERONA

LA VITA DI ADELE

“Non esiste mondo fuor dalle mura di VeroQD PD VROR SXUJDWRULR WRUWXUD LQIHUQR &KL q bandito da qui, è bandito dal mondo e l’esilio dal mondo è morte...â€? CosĂŹ Shakespeare descrive Verona in “Romeo and Julietâ€?. Questa è una cittĂ non estesissima nĂŠ con attrazioni sconvolgenti, tranne moltissime e interessanti chiese che si trovano in gran numero in tante cittĂ italiane. Sono imperdibili, però, l’Arena, IDPRVLVVLPR HGLĂ€FLR URPDQR FKH D GLIIHUHQ]D del Colosseo viene ancora utilizzato per spettacoli e opere liriche, Piazza delle Erbe, con le caratteristiche bancarelle e artisti di starda, il presunto balcone di Giulietta, con decine di migliaia di lucchetti, nomi e cuoricini e turisti JLDSSRQHVL H OH ORUR PDFFKLQH IRWRJUDĂ€FKH VXper costose, e Castelvecchio, un castello medievale con annesso il museo civico. Verona non è una grande cittĂ e, infatti, tutto ciò che è necessario visitare, si trova nel piccolo centro storico che è formato anche da due vie perpendicolari in cui si trovano i piĂš famosi negozi di abbiglaimento e accessori, pasticcerie, ristoranti. Ăˆ una cittĂ devvero romantica: sia per la storia di Romeo e Giulietta, sia per i tanti curiosi cuori rossi che si trovano dipinti sulle paUHWL GHL SDOD]]L GHO FHQWUR VWRULFR ,QROWUH Ă€QR al 9 febbraio è ospitata al Palazzo della Gran Guardia, una mostra intitolate “Verso Monetâ€? con oltre novanta opere, che dail Seicento perFRUURQR OD VWRULD GHOO"LPSUHVVLRQLVPR Ă€QR DG arrivare al’ ultimo quadro dipinto da Monet l’anno prima di morire, ormai totalmente cieco. Se capita di andare a Verona si deve assolutamente assaggiare i tortellini valeggio o nodi d’amore, pasta ripiena di carne, spezie, pane grattuggiato e vino rosso. Si può raggiungere Verona in auto o un treno in meno di due ore. Ăˆ una cittĂ adatta a tutti, idale se si vuole passare un week end diverso dal solito!

)LOP LVSLUDWR DO URPDQ]R JUDĂ€FR Âś,O EOX q XQ colore caldo’ di Julie Maroh. Al festival di Cannes 2013 ha vinto la Palma d’Oro e il Premio FIPRESCI, al European Film Awards KD RWWHQXWR OD 1RPLQDWLRQ 0LJOLRU Ă€OP e Abdellatif Kechiche ha ricevuto la Nomination Miglior regista. ,Q TXHVWR Ă€OP LO UHJLVWD YLHQH DFFXVDWR GL DYHU creato sul set un clima tremendo, quasi di sadismo nei loro confronti, comprese naturalmente le citate scene di sesso. La trama è molto semplice: Adele stessa è una ragazza semplice, affamata di vita, di cibo, soprattutto bisognosa di tanto affetto e comprensione che tra i quindici e i diciassette anni frequenta un liceo del Nord della Francia. Adele si sente a disagio per la stupiditĂ e la cattiveria dei compagni di scuola, che pretendono di sapere cosa abbia in animo coi ragazzi. CosĂŹ si concede per prova a un ragazzo (Thomas) ma capisce che non è quella l’esperienza che le piace. Una sera esce con un suo amico e vanno in un locale bar gay-lesbico e qui conosce la giĂ intravista Emma (Lea Seydoux), piĂš adulta di lei in ogni senso, artista creativa lesbica, da cui si sente fortemente attratta. Dopo questo incontro la situazione in classe peggiora: le amiche di Adele non accettano che lei frequenti una ragazza e iniziano a dirle cattiverie, i compagni di scuola la sfottono perchĂŠ ‘è andata nel bar gay’ e lei si deve difendere, come sempre, perchĂŠ l’essere ‘diversa’ non è ammesso facilmente e diventa oggetto di dileggio. Adele cerca di difendersi con disperazione (‘Non sono lesbica, come ve lo devo dire!’) ma sa che non servirĂ e sa anche di mentire pure a se stessa. Oltre che andare male a scuola, in famiglia va peggio. I genitori sono brave persone ma sono all’oscuro della veritĂ : Adele porta a casa l’amata Emma, con cui nel frattempo ha iniziato una intensissima UHOD]LRQH IDWWD SHUz SL GL DWWUD]LRQH Ă€VLFD FKH di condivisione di vita e di complicitĂ intellettuale, ma deve per forza presentarla come XQ¡DPLFD FRQ XQ VXR Ă€GDQ]DWR

Chiara Minora

Matilde Capelli 4B

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PENTATONIX- LE VOCI DEL SUCCESSO I Magazzini Generali sono gremiti di gente. Il pubblico li chiama a gran voce. Milano è pronta per accogliere i Pentatonix. Niente di strano, dal momento che l’America li adora, tuttavia neanche loro stessi pensavano di riscuotere così tanto successo alla loro prima esibizione europea. Forse qualcuno di voi li conoscerà per il video “Evolution of Music”: condensare in quattro minuti secoli di storia della musica non è un’impresa semplice, ma riescono comunque a cavarsela egregiamente. Da “Salve Regina” a “Gagnam Style”, passando per i Queen e i Beatles, il loro è uno tra i migliori medley in circolazione. L’idea di creare un gruppo a cappella, che canta dunque senza l’ausilio di basi strumentali, nasce dall’originario terzetto dei texani Scott, Mitch e Kirstie. Fin da subito riescono a distinguersi dagli altri e tentano così di sfondare in tutti i modi, ÀQFKp QRQ YLHQH ORUR SURposto di esibirsi nella terza stagione dello show statunitense “The Sing-Off”. Tre componenti sono troppo pochi, così rispondono i produttori televisivi, devono aggiungere altri due elementi: ed ecco che il

giorno precedente alle riprese si incontrano per la prima volta in assoluto con i loro due nuovi acquisti, Kevin, trovato su Youtube con una cover di beatbox e violoncello, e Avi, perfetto per fare il basso. Così insieme scelgono il nome “Pentatonix”, chiara allusione alla scala pentatonica e al numero di componenti del gruppo. Nel giro di qualche puntata il pubblico inizia ad amarli e arrivano senza problemi alla vittoria. Dopo meno di un anno rilasciano PTX vol. 1, il primo dei due dischi che comprendono i cavalli di battaglia del gruppo, tra cui il mashup “As long as you love me/Wide awake” e la cover di “Payphone”, e PTXmas, l’album dedicato ai classici natalizi. La loro bravura è evidente: le loro armonizzazioni sono WDOPHQWH ÁXLGH H FRPSOHmentari l’una all’altra da non rendersi conto che nessuno strumento li accompagna. Ognuno ha la sua precisa funzione nel gruppo e proprio grazie a questa composizione niente è lasciato al caso. Scott, la voce maschile principale, si alterna nel cantato con Mitch, dotato di un’estensione vocale strabiliante, e Kirstie, l’unica ragazza del

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JUXSSR VL RFFXSDQR GHOOH basi Avi, capace di eseguire overtune singing, ovvero riprodurre due suoni al medesimo tempo, e Kevin, beatboxer e rapper formidabile. Nella loro performance milanese hanno incantato il pubblico con una loro canzone originale, intitolata “Run to you”, contenuta in PTX vol. 2, uscito il 5 Novembre. Non hanno deluso le aspettative dei fan, dimostrando di essere tanto validi nelle cover quanto in un loro progetto. I Pentatonix rappresentano una rivoluzione nel mondo musicale, vista la loro giovane età: sanno muoversi sul palco come star affermate e intrattengono il pubblico con esibizioni di vario genere. Nell’attesa di un loro ritorno, cercate su internet la loro cover di “Radioactive”, con cui hanno vinto gli Youtube Music Awards: non ne rimarrete delusi. Marta Gerosa


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(ME)(TE)O MUSICA

Il meteo sugli appuntamenti e gli avvenimenti del panorama musicale italiano e non. a cura di M.C.Fusco

&Concerti in programma a Dicembre/Gennaio:

‡ Salmo: l’ultima data del “Midnite live session tourâ€?è il 15 Dicembre all’Alcatraz di Milano. Il concerto VDUj DSHUWR GD 0DGPDQ XQ DOWUR DUWLVWD FKH FRPH 6DOPR q VWDWR VFULWWXUDWR GDOO¡HWLFKHWWD GLVFRJUDĂ€FD ´7DQWD Robaâ€?. Quest’ultimo proporrĂ alcuni suoi pezzi e, ovviamente, le combination con Salmo. Presenti anche come ospiti Dope D.O.D, Gemitaiz e Nitro. ‡ Laura Pausini: “The greatest hits World tour 2013â€? fa tappa, dopo le primissime date di Roma da cui è partito, al Mediolanum Forum di Assago il 16 Dicembre e il 22 Dicembre in uno spettacolo dedicato esclusivamente alle famiglie e per questo chiamato “Family Christmas Showâ€?. La cantante italiana porterĂ sui palchi H QHJOL VWDGL GL 3DULJL 1HZ <RUN Ă€QR D TXHOOL GHO 6XG $PHULFD WXWWL L VXRL SL JUDQGL SH]]L SHU IHVWHJJLDUH LO YHQWHQQDOH GHOOD VXD FDUULHUD ‡ Lamb of God LO JUXSSR KHDY\ PHWDO GHĂ€QLWR FRPH XQR GHL PDJJLRUL HVSRQHQWL GHO ´1HZ :DYH RI $PHrican Heavy Metalâ€?, si esibirĂ il 7 Gennaio all’Alcatraz. SuonerĂ i brani tratti dall’ultimo album pubblicato nel 2012 “Resolutionâ€? e dai precedenti album di grande successo “Ashes of the wakeâ€? e “Sacramentâ€?. SarĂ DFFRPSDJQDWR SUREDELOPHQWH GD DOWUL GXH JUXSSL JOL +XQWUHVV H L 'HFDSLWDWHG ‡ Chiara: la vincitrice della sesta edizione di X-Factor Chiara Galiazzo, in arte Chiara, dopo il sold out al Teatro Nuovo, tornerĂ in un concerto “only-acousticâ€? il 22 Gennaio al Blue Note. Intanto il singolo “Stardustâ€? duettato con Mika è uno dei singoli italiani piĂš venduti di queste settimane (gli album piĂš venduti rimangono LQYHFH TXHOOL GHOOD VRSUDFLWDWD /DXUD 3DXVLQL ‡ Neffa: dovete stare tutti molto calmi perchĂŠ Neffa il 23 Gennaio canterĂ all’Alcatraz con “Sopra le nuvoleâ€? ovvero il nuovo live dell’artista. Esso comprende soprattutto le tracce dell’album di inediti “Molto calmoâ€?, XVFLWR LO *LXJQR SHU OD 6RQ\ GHO TXDOH LO VLQJROR RPRQLPR KD LQYDVR OH UDGLR TXHVW¡HVWDWH ‡ Michael BublĂŠ Ă€QDOPHQWH LO FDQWDQWH LWDOR FDQDGHVH FKH HUD VWDWR ULPSURYHUDWR GDL PHGLD LWDOLDQL GL DYHU trascurato il paese che gli ha dato le origini, torna con due date al Mediolanum Forum di Assago per proporre LO VXR XOWLPR DOEXP ´7R EH ORYHGÂľ LO H LO *HQQDLR ‡ A Day to Remember: dopo il tutto esaurito dell’anno scorso a Bologna il gruppo dal genere incerto (gli stessi componenti affermano di aver riunito tutti gli stili musicali che piĂš gradivano creando una composizione di pop, rock, alternative rock e metalcore, a mio avviso, ben riuscito) approda in concerto stavolta all’Alcatraz LO *HQQDLR QHOO¡XQLFD GDWD LWDOLDQD ‡ GuĂŠ Pequeno: sold out per il “Bravo Ragazzoâ€? dei Dogo in concerto da solo il 30 Gennaio anche lui all’Alcatraz portando i suoi due album da solista, appunto “ragazzo d’oroâ€? e “bravo ragazzoâ€?, insieme a “Brividoâ€? in collaborazione con Marracash.

& Album e singoli in uscita a Dicembre e a Gennaio:

Non ci sono album rilevanti in questa ultima metĂ di Dicembre e non ci sono nemmeno album natalizi da proporre (sbuf!) ma alcuni album e singoli sono previsti per Gennaio: ‡ Bruce Springsteen: dopo il singolo uscito “High Hopesâ€? l’emblematico musicista rock pubblicherĂ l’omonimo album il 14 Gennaio che segue ‘Wrecking Ball’ del 2012 (no, non c’entra niente Miley Cyrus): un mix di inediti, cover e nuove versioni di canzoni esistenti. ‡ My Chemical Romance: negli usa uscirĂ il 24 Gennaio l’album delle “greatest hitsâ€? del gruppo ma non abbiamo ancora una data europea della sua uscita. ‡ Alessandro Casillo: il nuovo singolo di “Niente da perdereâ€? anticipa l’uscita del nuovo album di Alessandro, prevista per gennaio 2014. 3HU Ă€QLUH LQ EHOOH]]D HFFR JOL DOEXP FKH VWDQQR VXO SRGLR GHL ´0LJOLRUL DOEXP GHO Âľ VHFRQGR OD rivista Rolling Stone: 1. Vampire Weekend - Modern Vampires of the City 2. Kanye West - Yeezus 3. Daft Punk - Random Access Memories.

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INVESTITORI STRANIERI NEL CALCIO: OPPORTUNITA’ O COLONIZZAZIONE? E come da copione, è sbarcato anche Thohir che, dopo aver investito una sconsiderata somma di denaro per comprarsi l’Inter, si presentato ai giornalisti pieno di idee di marketing, guadagnandosi la simpatia dei tifosi con un coretto da oratorio contro la squadra rivale di sempre, il Milan. L’Italia calcistica si tinge quindi dei colori indonesiani dopo che la Roma, nonostante la maglia giallorossa, ha ceduto proprietà e comando a James Pallotta, un ricco americano ed ha un’ anima tutta a stelle e strisce. Allineandosi a prestigiose squadre straniere anche le nostre “grandi” di serie A guardano all’estero per iniezioni di nuovi capitali, e non solo. Le dichiarazioni di Thohir che vuole sdoganare l’Inter anche in Asia infatti, mostrano che dietro all’ investimento in sé c’è un preciso disegno e una strategia di marketing che manca del tutto a molte squadre italiane. Nel villaggio globale del calcio non c’è più posto per i nazionalismi: dove non arrivano i nostri investitori, ben vengano arabi, russi, asiatici, se ciò SXz VLJQLÀFDUH QXRYD OLQID vitale a management vecchi e poco propensi al cambiamento di mentalità. Una squadra, infatti, non si rilancia solo comprando giocatori forti ma costruendo intorno ad essa interesse, entusiasmo, supporto da parte di

tifosi ma anche di addetti ai lavori di tutto il mondo. Non tutti gli investitori però sono uguali: Thohir, infatti ha deciso di investire nei giovani e questo gli fa onore. Altre squadre acquistate da magnati del petrolio , invece, si sono limitate ad acquistare massicciamente grandi giocatori senza una strategia di gioco precisa e ben delineata: in questi casi la resa in campo

Roman Abramovic, ha avviato una politica di acquisti mirati ed ha ottenuto risultati che , seppur altalenanti, hanno inciso sulla storia di questo sport: vittoria della Champions League nel 2012 e dell’ Europa League nel 2013. Io credo che se in Italia riusciremo a smettere di considerare il calcio un monumento nazionale intoccabile come il Colosseo o la Cappella Sisti-

non è paragonabile al livello dei singoli giocatori e il gioco non entusiasma. 9D GHWWR LQÀQH FKH QRQ WXWWH le acquisizioni straniere hanno determinato successi duraturi,: basti pensare al Malaga ed alla situazione disastrosa che ha dovuto affrontare dopo il repentino abbandono dello sceicco qatariota Al Thani, ma in molti casi,- Chelsea e Roma per citarne solo alcuni - le squadre acquistate sono state rilanciate a dovere con piena soddisfazione di tutti, dirigenza, mercati e tifosi. Il Chelsea, per esempio, con

na, facendo spazio ad investitori stranieri possibilmente “illuminati”, la nostra seria A tornerà ad essere il palcoscenico del miglior calcio del mondo e gli stadi si riempiranno nuovamente di tifosi ansiosi di godersi un grande spettacolo ogni domenica.

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Alberto Mangili


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ORIENTAMENTO GENNAIO Bicocca: -Scuola di Medicina e Chirurgia via Cadore 48, Monza (MB) 31 gennaio 2014, dalle 9:00 alle 13.00 -Dipartimento di Scienze Umane per la formazione “Riccardo Massaâ€? Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano 27 gennaio 2014, dalle 09:00 alle 16:00 -Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano 23 gennaio 2014, dalle 09:30 alle 12:30 FEBBRAIO Bicocca: -Scuola di Economia e Statistica $XOD PDJQD (GLĂ€FLR 8 Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano Le iscrizioni sono aperte tramite l’apposito form 12 febbraio 2014, dalle 10:00 alle 14:00 -Scuola di Medicina e Chirurgia $XOD PDJQD (GLĂ€FLR 8 YLD Cadore 48, Monza (MB) Le iscrizioni sono aperte tramite l’apposito form 28 febbraio 2014, dalle 9:00 alle 13:00 -Dipartimento di Psicologia $XOD PDJQD (GLĂ€FLR 8

Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano Le iscrizioni sono aperte tramite l’apposito form 14 febbraio 2014, dalle 10:30 alle 12:30 -Scuola di Scienze $XOD (GLĂ€FLR 8 3LD]]D della Scienza, Milano 18 febbraio 2014, dalle 09:30 alle 12:30 Statale: -Medicina e Chirurgia Solo per le Lauree Magistrali a ciclo unico in: Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria Aula Magna via Festa del Perdono, 7 – Milano 4 febbraio 2014 ore 9.30 -Scienze Agrarie e Alimentari Aula C03 via Mangiagalli, 25 5 febbraio 2014 ore 9.30, Milano -Biotecnologie Aula 200 Sett. Didattico ediĂ€FLR YLD &HORULD ² 0Llano 6 febbraio 2014 ore 9.30 -Studi Umanistici Aula Magna via Festa del Perdono, 7 – Milano 11 febbraio 2014 ore 10.00 -Scienze del Farmaco Aula G11 Settore didattico Via Golgi, 19 Milano 11 febbraio 2014 ore 9.30 -Medicina e Chirurgia Aula Magna via Festa del Perdono, 7 – Milano 12 febbraio 2014 ore 9.30

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-Scienze Motorie Aula Magna via Festa del Perdono, 7 – Milano 14 febbraio 2014 ore 10.00 -Scienze Politiche, Economiche e Sociali Settore didattico Via Conservatorio, 7 – Milano 15 febbraio 2014 ore 9.30 -Medicina Veterinaria Aula 8 Via Celoria, 10 Milano 17 febbraio 2014 ore 10.00 -Mediazione Linguistica e Culturale Aula Magna p.zza I.Montanelli, 14 (Sesto S. Giovanni) 18 febbraio 2014 ore 10.30 -Scienze e Tecnologie Settore didattico via Golgi, 19, Milano 19 febbraio 2014 ore 9.30 -Giurisprudenza Aula Magna via Festa del Perdono, 7 – Milano 21 febbraio 2014 ore 10.30 -Corsi di laurea in ECONOMIA Aula 11 Via Conservatorio, 7 – Milano 27 febbraio ore 9.00 Cattolica VenerdÏ 21 febbraio -ore 14.30 Registrazione e ritiro materiale informativo presso l’atrio del Polo Studenti -ore 15.00 Aula Magna - I corsi della facoltà di Giurisprudenza


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITÀ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO Aula Vito - I corsi della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere -ore 16.00 Aula Magna - Incontro informativo su tasse e contributi -ore 16.30 Aula Magna - I corsi della facoltà di Scienze politiche e sociali -ore 17.30 Aula Magna - Incontro per genitori e studenti su: sistema universitario, accompagnamento DOOD VFHOWD GHL ÀJOL H VHUYL]L DJOL studenti Sabato 22 febbraio

-ore 9.00 Registrazione e ritiro materiale informativo presso l’atrio del Polo studenti -ore 9.30 Aula Magna - I corsi della facoltà di Economia -ore 10.45 Aula Magna - I corsi della faFROWj 6FLHQ]H EDQFDULH ÀQDQziarie e assicurative Aula Vito - I corsi della facoltà di Psicologia Aula Lazzati - Incontro informativo su tasse e contributi -ore 12.00 Aula Magna - I corsi della fa-

FROWj GL /HWWHUH H ÀORVRÀD Aula Vito - I corsi della facoltà di Scienze della formazione -ore 12.00 Aula Lazzati - Incontro informativo su tasse e contributi -ore 13.15 Aula Magna - Incontro per genitori e studenti su: sistema universitario, accompagnamento DOOD VFHOWD GHL ÀJOL H VHUYL]L DJOL studenti Politecnico 15 febbraio 2014: Open Day nel Campus di Milano Bovisa del Politecnico di Milano

SCAMBIO CULTURALE: UNA RIFLESSIONE

Può uno scambio culturale, che per molti è solo un pretesto per una gita all’estero, cambiare la situazione e le dinamiche relazionali all’interno di una classe, e perchĂŠ no, anche qualcosa in noi stessi? La risposta è SI’, almeno per quel che riguarda l’esperienza delle nostre classi, IV D e IV G. Come giĂ sopra accennato, per molti studenti rappresentava una semplice occasioni di conoscere una paese straniero e dei coetanei molto diversi da noi italiani.Per conoscere Esbjerg, la cittĂ da cui provenivano i nostri ospiti, dovremo aspettare ancora qualche mese, quando Ă€QDOPHQWH SDUWLUHPR DOOD YRO-

ta della Danimarca e saremo accolti dai ragazzi conosciuti ai primi di Ottobre. Ma molti di noi hanno commesso un errore: pensare che danesi ed italiani appartengano quasi a due mondi diversi. Molti di noi hanno invece trovato nel loro ospite un amico, con cui condividere passioni, interessi, vedute comuni, e confrontarsi, e parlarsi, e discutere, e veramente conoscersi. Un’esperienza, quindi, che ci KD FRLQYROWL ÀQR LQ IRQGR DQche chi non ha ospitato nessuno a casa propria, e che ci ha permesso di stringere nuovi rapporti, che potrebbero(mai dire mai) consolidarsi in ami-

FL]LH DQFKH VH SRFR IUHTXHQWDWH che del resto ha dato la possibilitĂ per le nostre classi di rinsaldare i rapporti interni, ad esempio condividendo la bellezza delle visite proposte, come a Como e Verona, e al vicino nostro DuoPR YLVLWH GRYH QHVVXQR DYUHEbe distinto le due classi italiane e danese, se non per qualche capello biondo di troppo. E nonostante le incomprensioni linguistiche ed i piccoli imprevisti sorti lungo il cammino della settimana di scambio, forse, questa, è stata per noi l’esperienza piĂš avvincente ed appassionante che avremmo pensato di poter vivere nella nostra scuola. Gli alunni di IV D e G

CORSI PER LA COGESTIONE

6LHWH LQYLWDWL D SHQVDUH ÀQ GD VXELWR DL FRUVL FKH YRUUHVWH SURSRUUH R D VHJQDODUH TXHOOL che vi sono piaciuti di piÚ negli anni scorsi, in modo da poter organizzare la cogestione con maggior anticipo e selezionare le attività che possono risultare piÚ interessanti. A partire da gennaio i rappresentanti cominceranno a raccogliere idee e proposte.

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LE VACANZE DI NATALE SONO VICINE: dove si potrebbe andare?

Camminando per la cittĂ veniamo attratti da negozi addobbati, pubblicitĂ che sponsorizzano giocattoli e regali, abitazioni decoUDWH FRQ Ă€OL GL OXPLQDULH “Babbo Nataleâ€? appesi DOOH Ă€QHVWUH QHO %HFFDULD alcune classi hanno scritte di auguri sulla porta e nell’ingresso c’è giĂ un albero decorato... Ebbene sĂŹ, Natale è alle porte e i Beccarioti non vedono l’ora di staccare la spina dopo un faticosissimo trimestre di VFXROD F¡q FKL KD JLj SUHnotato da qualche mese le proprie vacanze, ma, per chi ancora non si fosse deciso, suggerirò in seguito alcune mete interessanti da visitare. Sicuramente queste vacanze potrebbero presentare un buon pretesto per vedere la singolare bellezza di Londra, immersa in un’atmoVIHUD QDWDOL]LD LPSHUGLELOH si può cogliere cosĂŹ anche l’occasione per esercitare un po’ la pronuncia inglese (che ci sarebbe tanto utile per le interrogazioni della lingua). Tenendo d’occhio

i voli aerei low cost e soggiornando in hotel in periferia, si può accedere a un’emozionante vacanza a basso costo in una delle cittĂ piĂš belle del mondo. Per chi volesse rimanere in Italia, Cortina D’Ampezzo, ma anche Champorcher o Courmayeur, dispongono di organizzatissimi centri sciistici adatti sia per i principianti che per gli sciatori piĂš esperti e offrendo, in alternativa, dei caratteristici mercatini natalizi che fanno sentire nell’aria lo spirito singolare del Natale. Per coloro che invece non amano la montagna e preferiscono visitare qualche cittĂ d’arte, Firenze sarebbe perfetta. Ăˆ possibile ammirare nella Galleria d’arte moderna una collezione su pittori impressionisti, oppure osservare una mostra dedicata al centenario della morte di Ferdinando de’ Medici nella Galleria degli 8IĂ€]L YLVLWDQGR FRVu DQFKH la splendida costruzione. Non tutti però possono permettersi di partire, o

semplicemente qualcuno preferisce rimanere a Milano per prepararsi al meglio per il nuovo pentamestre. Niente paura Beccarioti, la nostra bellissima cittĂ organizza molti eventi! Oltre alle bancarelle che popolano le vie del Duomo da qualche giorno, verrĂ allestito un vero e proprio villaggio del Natale all’interno dei Giardini Palestro, dove sarĂ possibile acquistare merce di pregio e antiquariato. Al Palazzo Reale invece si può vedere, ancora per poco, la mostra di “Pollock e gli Irascibiliâ€? oppure, sempre nello stesso luogo, si potrebbe visitare una collezione di oltre 160 opere di Warhol. Chi non ama particolarmente le mostre potrebbe vedeUH XQ Ă€OP QHOOH QXPHURVH sale presenti in cittĂ o passare una serata in un locale o una discoteca. Manca pochissimo alle YDFDQ]H QRQ FL UHVWD DOWUR che aspettare e scegliere quale luogo avremmo il piacere di visitare. Debora Lombardo

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ODO UNA SENSIBILE VOCE… FRAMMENTI DI POESIA “Nelle schizzanti luci d’un casino, ch’è il disordine della notte solo mia, vivo tra le calze rotte d’una puttana e la luna, vicino alla follia. Inseguo sulla cresta di nuvole rampanti spaccature, ODVFLR FKH WUDÀWWD VLD OD PLD WHVWD che schiuma mi corroda venature 8Q IXUWR QHO JHOR FKH DIÀOD Tensioni da sangue alle nevi Ed incide, illusioni brevi Ed acute, di chi di piombo vola. Così mi guardo, disteso in un mare Di cemento, bollente che rido, tra le lance dirotte d’un grido mentre la luna irride al mio cuore! E come l’umore d’una notte cade D’inchiostro, poco a poco prende Forma il silenzio, con che piangere? E come il diluvio morto miserere Voci ricuce echeggianti nel cielo, mi torco, come malato solo che invano implori cadranno le forsennate stelle nel sonno”

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SUDOKU

SEZIONE GAMES

In questo periodo invernale stanno per uscire qui in Italia due console di gioco molto attese: la Playstation 4 e l’ Xbox One. In veritĂ l’Xbox One è giĂ uscita nei negozi il 22 novembre, facendo la sua comparsa al Games Week di Milano. Oltre alle solite applicazioni dell’Xbox, è stato aggiunto il programma Skype, grazie al quale si potrĂ videochiamare direttamente dal televisore. Ma non è tutto. Infatti prossimamente saUDQQR LQ YHQGLWD 5\VH 6RQH RI 5RPH FKH FL PRVWUHUD FRQ XQD EXRQD JUDĂ€FD OD QRVWUD amata capitale), Dead Rising 3, Motorsport 5 e sequel di grandi titoli come FIFA 14, $VVDVVLQ¡V &UHHG ,9 &DOO RI 'XW\ *KRVWV %DWWOHĂ€HOG H O¡DWWHVLVVLPR +DOR Il prezzo dell’Xbox One, però, è abbastanza alto,e gira intorno ai 500 euro, dispositivo Kinect compreso. Grande rivale della Microsoft è la Sony che ha rilanciato il quarto modello della Playstation. A differenza dell’Xbox One, la PS4, con un design molto accurato, ha un prezzo meno consistente, infatti la troviamo al prezzo lancio di 399 euro e uscirĂ nei negozi italiani il 29 Novembre. PS4 e Xbox One presentano alcuni giochi in comune, tipo: AsVDVVLQ¡V &UHHG ,9 %DWWOHĂ€HOG ),)$ H &DOO RI 'XW\ *KRVWV 6RQ\ LQROWUH SURSRQH anche altri giochi come Killzone Shadow Fall, Knack e Need For Speed Rivals. Secondo voi quale console è migliore? Per questo articolo è tutto e alla prossima pubblicazione Eric Ferracin

SOLUZIONE REBUS numero precedente:

l’unica necessità - 23 -


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